ahmbar ha scritto:
[...]Secondo quanto ho capito, le licenze verrebbero emesse dall'autorithy in accordo con i vari comun (cosa esclusa in precedenza, quando l'autorithy si sovrapponeva integralmente a comuni e regioni)i, che ne rimarrebbero i propietari.[...]

ahmbar ha scritto:
l prezzo del viaggio da cosa è dato?

Viene calcolato dai vari comuni un costo KM in base alle tabelle regionali, basato sul costo di mantenimento e sostituzione di una vettura di media cilindrata ammortizzata in 3 (o 4?) anni

Il guadagno dell'autista e' una percentuale sul costo KM + quello che viene chiamato lo "scatto di partenza", una cifra che varia dai 2€ di Napoli sino ai 3,50 di Bologna (sempre se la memoria non mi tradisce, come sempre piu' spesso succede)

La gabella (perche' di questo si tratta) iniziale e' il vero introito di noi autisti, perche' gli ultimi conteggi che ricordo, fatti prima dell'ultimi anni di aumenti ormai incontrollati del carburante, stimavano che di 10€ incassati, a noi ne rimanevano ca 3,59 (incluso tutto, auto, tasse, Inps, Inail etc etc e tutte le puttanate a cui siamo obbligati ad aderire ogni anno)[...]

Detto questo, specifico nuovamente che siamo una categoria certamente privilegiata rispetto a tanti, e che le cose sarebbero altrettanto certamente migliorabili, le licenze Part time ( licenze emesse per extra vetture nei periodi con piu' richiesta o meno offerta ) dell'ultimo decreto potrebbero essere una buona soluzione
Il fatto che ne sia coinvolto il mio personale portafoglio e' (quasi ) ininfluente sul mio ultimo pensiero, perche' e' indubbio che ci siano giornate in cui se fossimo anche un terzo in piu, ci sarebbe lavoro per tutti

togliere restrizioni anacronistiche non mi sembra affatto il baratro, e gli oppositori sono semplicemente dei finti imprenditori (o politici che li "rappresentano") che oggi godono di protezione a danno dei consumatori e vogliono continuare a farlo. il decreto Bersani ha, se non altro, il merito di mettere a nudo questa realta'.

a queste nuove "sacche di libero mercato" si interesseranno, giocoforza, soggetti che già agiscono sul mercato...

Quanti politici e portaborse hanno tratto indebiti profitti da quelle operazioni?

Quante manovre di Borsa (condotte magari per il tramite di prestanome) sono state condotte (e si stanno conducendo) a tutt'oggi? Come vedi, le vie dell'insider trading sono infinite (o quasi)

Proprio per questo Bersani e soci, come molti omologhi del fu Patto di Varsavia, hanno virato verso l'ideologia capitalistica, lanciandosi in privatizzazioni spericolate. Basta pensare alla vicenda Telecom Italia (Colaninno e soci avevano la protezione politica dell'allora PDS, D'Alema in testa).
Ora che che sono richiesti "aggiustamenti" da parte degli enti soprastanti (Unione Europea, Fondo Monetario tanto per dirne qualcuno), ecco gli "utili idioti" (già distintisi in passato per avere svenduto il patrimonio pubblico italiano) che confezionano il loro bel decreto competitività, grazie alla complicità mass mediatica che dipinge gli oppositori come pericolosi sovversivi.

La Borsa ha festeggiato il ripensamento di Visco: in chiusura Aedes guadagnava il 3,78%, Pirelli Re il 6,25%, Risanamento l'1,59%, Beni Stabili il 3,12%; nel leasing, settore candidato probabilmente al default senza una retromarcia del governo, Banca Italease ha segnato un +4,81% a 32,44 euro dopo avere superato anche il +6 per cento. Martedì, invece, la giornata a Piazza Affari era stata molto negativa per i titoli del settore. La stessa Italease aveva accusato una flessione del 4,88% attestandosi a 31,42 euro, mentre Pirelli Re aveva perso il 6,98% (a 41,69 euro), Immobiliare Lombarda il 3% (a 0,1813 euro); male anche Gabetti (-1,26% a 3,69 euro) e Beni Stabili (-1,84% a 0,741 euro). Dal 4 luglio, intanto, le azioni dell'istituto di leasing guidato da Massimo Faenza e delle aziende di real estate hanno registrato pesanti ribassi, penalizzate proprtio dall'annuncio della manovra fiscale, perfino retroattiva. Cifre alla mano, Banca Italease dal 4 luglio ha lasciato sul parterre circa il 20% del proprio valore, Pirelli Real Estate altrettanto e Beni Stabili intorno al 10 per cento.