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  2001 Odissea nello spazio

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  •  music-band
      music-band
2001 Odissea nello spazio
#1
Dubito ormai di tutto
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2001 Odissea nello Spazio

Per affrontare l’analisi di questo film, non basterebbe la capacità di un bel tomo, ma prima di affrontare le questioni legate alle tematiche narrative, sociali e filosofiche affrontate dalla pellicola, vorrei iniziare fornendo dei dati, delle curiosità tecniche, degli aneddoti, che aiutano a capire perché “2001” è considerato come uno dei massimi capolavori dell’arte cinematografica; uno dei 100 film che è stato deciso di salvare e conservare per i posteri.

E’ ormai proverbiale la frase che Kubrick pronunciò ad Arthur C. Clarke (l’autore del libro): “Vorrei fare un buon film di fantascienza”.
Dovete considerare che la nascita del progetto (che si concluderà nel 1968) avviene nel 1964: un periodo in cui il cinema di fantascienza è ancora considerato un sottogenere di serie “B” portato avanti da produttori indipendenti che con scenografie di cartapesta riescono appena a rientrare dei costi. I tempi in cui Lucas rivoluzionerà il cinema con “Star Wars” creando “L’Industria” degli effetti speciali, prima di allora inesistente, sono ancora lontani. Il film e il libro nacquero parallelamente; mentre Clarke scriveva, Kubrick girava e progettava, i due autori (entrambi caratteri forti ed egocentrici) si telefonavano per comunicarsi nuove idee, continui cambiamenti alla storia etc. Il risultato, fu che il romanzo è il compendio del film e viceversa. Per chi cerca un chiarimento sugli aspetti narrativi più enigmatici del film, leggere il libro diventa indispensabile. Ma è anche vero che il film suggerisce altre interpretazioni (scaturite dalle idee di Kubrick) che si slegano completamente dalla facile risposta fornita dal romanzo. Probabilmente è l’unico caso in cui narrativa e cinema si sono fusi con queste modalità.

2001 apre molte strade che poi verranno seguite da tutti diventando pratica comune nel cinema; una di queste è la scelta della musica. Per la prima volta nella storia dei film, Kubrick decide di utilizzare della musica non appositamente scritta per il film. (oggi è pratica comune ma all’epoca era impensabile) Questa decisione ha delle grosse implicazioni; evita a kubrick di pagare un compositore e gli fa fare una scelta assai azzardata: utilizzare musica classica in un film di fantascienza, addirittura un valzer per accompagnare il balletto delle astronavi nello spazio, quando prima di allora, per questo genere cinematografico si utilizzavano sperimentazioni con i primi strumenti (precursori dei moderni sintetizzatori) in grado di generare suoni elettronici.
L’impatto fu devastante, tanto che la colonna sonora di 2001 schizzò in testa alle classiche di dischi, rendendo celeberrima sia l’apertura della suite di: “Così parlò Zarathustra” di Richard Strauss che il noto valzer: “Sul bel Danubio blù” di Johan Strauss. La musica classica usciva dalla ristretta nicchia di appassionati per scalare la classica dei top ten. Il resto, è storia.
Altra innovazione che aprirà una moda seguita con successo dalla serie di telefilm “Spazio 1999” e in seguito da Lucas per il suo “Guerre Stellari”, fu l’idea di acquistare scatole di montaggio di modellini di carri, aerei e navi della seconda guerra mondiale, per arricchire di dettagli i modelli base delle astronavi. 2001 è anche l’unico film ambientato nello spazio dove si osserva “l’assenza di rumore”.
Per la sequenza “Dell’alba dell’uomo” non si trovava un deserto che andasse bene, e in quel periodo Kubrick cominciò a manifestare il suo scarso entusiasmo per i viaggi che sfociò, durante la produzione, in un rifiuto di lavorare a più di 10 miglia da casa. Kubrick decise così di realizzarlo in studio, ma le retroproiezioni non erano abbastanza luminose per il panavision e il regista non voleva certo che fosse plateale (vedi molti film hollywoodiani, come il suo stesso spartacus) la finzione. Utilizzò così un sistema a proiezione frontale chiamato “Sinar”, inventato durante la seconda guerra mondiale ma abbandonato perché i proiettori erano troppo caldi e pericolosi. L’efficacia però è strepitosa e lo si può vedere nel film quando l’unico momento in cui si intuisce il trucco della proiezione frontale è nel momento in cui un ghepardo si volta verso la macchina da presa e i suoi occhi si illuminano.
Molti dialoghi del film vennero tagliati quando kubrick decise, all’ultimo momento, di enfatizzare le qualità visive del film. Fu lamentata la perdita di molte pagine di dialogo splendido e assolutamente necessario, senza il quale ciò che avviene risulta incomprensibile. Ma kubrick aveva intuito che il livello di lettura razionale non sarebbe stato il più importante. 2001 non era un romanzo di fantascienza… Era una sinfonia.
Douglas Trumbull, che verrà poi ingaggiato anche da Spielberg e chè diventò famoso per il suo lavoro in 2001, saccheggiò il lavoro dei filmaker sperimentali americani per offrire a Kubrick la celeberrima sequenza della “porta delle stelle” Il viaggio attraverso l’universo compiuto dall’astronauta Bowman nel finale del film. Furono sperimentate tecniche poi riprese per “incontri ravvicinati del terzo tipo” come spruzzare colori in vasche d’acqua e fu utilizzata la “Slit Cam” che riprendeva schemi di computer, quadri di arte moderna, disegni architettonici, proiettati poi ad alta velocità.
2001 Odissea nello spazio costituisce un manuale degli effetti speciali non digitali, nei quali, Wally Veevers era un maestro. Invece di utilizzare le tecniche del “Blue Screen” con il sistema “Travelling Matte”, Kubrick insistette per tornare ai metodi sviluppati ai tempi del cinema muto. Riavvolgendo ripetutamente la pellicola per esporre nuovamente il negativo. (tecnica poi riutilizzata nel 1978 da Derek Mendings per il film di 007 Moonraker che gli valse la candidatura all’oscar) Venne tutto fatto con un ingranaggio a serpentina muovendo la cinepresa millimetro per millimetro.
Tutto questo è ancora più impressionante se si considera che anche se visti oggi, da un pubblico smaliziato e abituato alla computer grafica, gli effetti speciali di 2001 sono ancora attuali.

2001, è anche ricordato per il taglio di montaggio più famoso del film; quando la scimmia lancia in aria il suo osso clava e con un’ellissi di tre milioni di anni passiamo dall’arma dello scimmiotto a una bomba atomica bianco-osso in orbita.

Questi descritti sono soltanto alcuni degli aspetti realizzativi che possono aiutare a capire perché 2001 non è un film comune. Poi c’è da analizzare tutto l’aspetto sociologico che provocò l’uscita del film e tutte le sue metafore sull’uomo. L’analisi testuale e narrativa frutto di studio ancor oggi.
Ma lo faremo in altra sede.
_________________
Inviato il: 1/3/2006 14:32
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  •  ivan
      ivan
Re: 2001 Odissea nello spazio
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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Premessa:

Citazione:

... mio fratello è figlio unico perchè non ha mai criticato un film senza, senza prima vederlo ...


(Rino Gaetano)

Bellissima questa recensione del film.
Anche gli altri film di Kubrik sono indimenticabili, a partire dal mitico "Orizzonti di gloria".

Però il film, quando l'ho visto la prima volta, mi ha lasciato con l'amaro in bocca.
Premetto che il film l'ho visto quando avevo 17 anni, lo davano di sera in una città (Siderno), lontano "solo" 40 km da casa mia; per andarci feci l'autostop di notte.

Il film mi lasciò perplesso: tutta quella introduzione mirabolante sul progresso umano e il finale cos'era? Un viaggio psicodelico?
E il monolite? Cosa era quel feticcio? Cosa rappresentava?

Oggi un'idea di quel che voleva significare il film oggi me la sono fatta: nulla!

Quel film per me è stata la dimostrazione di come i mass-media riescono a gonfiare e a amplificare qualsiasi cosa; fu per la prova di come i mediatori di masse riescono a manipolare le nostri menti al solo fine di rifilarci trash di ogni genere.

La confermi l'ebbi anni dopo quando andai a vedere "L'impero dei sensi", film magnificato e osannato dai mass-media dell'epoca: per riprendermi dalla rabbia per la fregatura subita mi ci vollero diversi giorni.

Il problema è che resistere ai mediatori di massa è dura, ci vogliono anticorpi supercorazzati per sopravvivere il bombardamento a tappeto mediatico.



Non me ne volere Music-band ...

Ciao.

P.s. su dove poi vogliono anadre a parare sempre i mediatori di masse:

Citazione:


... a 240 c'è sempre una donna che ti aspetta
sdraiata sul cofano all'autosalone
"prendimi maschiaccio libidinoso"
...
"coglione"


(Rino Gaetano)
Inviato il: 1/3/2006 15:36
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  •  hi-speed
      hi-speed
Re: 2001 Odissea nello spazio
#3
Sono certo di non sapere
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Da preda lunga
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Ottima recensione Music-band
ti riporto un PDF
non condivido tutto però è interssante

qui

hi-speed
_________________
Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
Inviato il: 1/3/2006 15:46
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#4
Mi sento vacillare
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Da ROMA
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E' il film di Kubrick che mi piace di meno.Forse perchè nn l'ho mai capito e nn sono mai riuscito a seguirlo attentamente. l'ho anche visto più di una volta.
Apparte la parte iniziale che è molto bella.

Comunque Kubrick è stato e resta uno dei più grandi
_________________
GIORNALISTA TERRORISTA
Inviato il: 1/3/2006 17:51
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  •  Redazione
      Redazione
Re: 2001 Odissea nello spazio
#5
Webmaster
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Da
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E' curioso che Kubrick sia passato alla storia - e già da vivo fosse considerato - come "il miglior regista di tutti i tempi", senza aver girato necessariamente il "capolavoro assoluto" nella storia del cinema. E' vero che 2001 compare spesso nella classifca dei top-10 stilata da tutti i più famosi critici del mondo, ma da solo non basta certo a dare a Kubrick tutta la fama che ha avuto.

Io credo che il motivo che sta alla base di questo suo riconoscimento - peraltro indiscusso - è il fatto che ogni volta che lui si metteva dietro alla cinepresa non faceva semplicemente un film, ma "faceva cinema". E' infatti l'unico regista al mondo che sia stato capace di attraversare tutti i generi con la stessa mano sicura e infallibile. Clockwork Orange è un film macro-sociale, 2001 fantascienza, Lolita micro-sociale, Stranamore satira politica, Barry Lyndon storico, Shining thriller, Day of the Fight docu-drama, Eyes Wide Shut letterario, Full Metal Jacket azione/guerra, Spartacus epico. Manca solo il western, e li ha coperti davvero tutti!

C'è però anche un altro modo di vedere 2001, e se anche ne rimane intatto il valore cinematografico, risulta molto meno onorevole quello dell'impegno civile del regista. Il film infatti potrebbe essere visto come un mega-commercial promozionale per l'epoca dei "viaggi sulla Luna", che iniziarono curiosamente nello stesso anno, esattamente come i filmati dei finti viaggi sulla Luna, realizzati con grande probabilità dallo stesso Kubrick, possono essere considerati la chiave che aprì la porta al megasuccesso a livello mondiale di 2001 Odissea nello Spazio. In ambedue i casi, si sarebbe trattato di un inganno colossale.
Inviato il: 1/3/2006 20:05
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  •  ivan
      ivan
Re: 2001 Odissea nello spazio
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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Condivido l'analisi della Redazione.

Se 2001 Odissea nello spazio fosse solo un "innocente" fattore di preparazione del pubblico ai nuovi movies fatti in casa NASA, alla fine non ci sarebbe poi nulla di particolarmente strano; si tratterebbe solo di propaganda.

Ma ci sono altri aspetti in 2001 Odissea nello spazio che inquietano: perchè il monolita è nero? E poi perchè c'è il monolite? Quale è il messaggio? Che esiste una entità superiore a cui dobbiamo tutto?
Io una cosa analoga l'ho percepita nel repertorio canoro degli affiliati alle cosche mafiose: il protagonsita va sempre da una entità oscura mai ben definita a chiedere il permesso (tranquilli: la mia fonte sono le cassette musicali di dubbia provenienza che si trovano ai mercatini rionali).

Poi un altro aspetto: la scintilla che fa partire l'incendio del progresso è il gesto violento della scimmia primordiale: l'essere diventata violenta e carnivora la fa diventare "intelligente e progredita" (con l'ovvio corollario: vegetariano e/o pacifista = non progredito = fesso).

Poi il computer: non è una macchina, è animato, è in pratica una macchina diventata uomo. E come in tutti i fumetti, tutti i cartoons, tutti i film chi è il cattivo? Lo scienziato frustrato incattivito! Che ovviamente bisogna sopprimere, non redimere.

Il finale poi è solamente psicodelico: quel tunnel di luci, l'incomprensibile motivo per cui l'astronauta invecchia, di nuovo il monolita che non si sa cosa vuole.

Se non fosse stato per il baccano mediatico (che a questo punto non appare casuale, non solo nel senso di prefazione alle missioni Apollo, ma come esperimento di indottrinamento delle masse, esperimento teso a fargli acccettare la naturalezza di una società poggiata sulla violenza e sul dispotismo), il film sarebbe stato solamente un flop, altro che metterlo tra i primi dieci film "capolavoro".

Inviato il: 1/3/2006 21:45
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  •  Dusty
      Dusty
Re: 2001 Odissea nello spazio
#7
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
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Complimenti a Music Band per la recensione, che ho letto con molto piacere.

Devo ammettere che il film in questione non mi è piaciuto particolarmente, il mio (suo) film preferito è Eyes Wide Shut che però, a differenza di Redazzucco, io definirei psicologico e non letterario (qualunque cosa voglia dire).

Se qualcun altro vuol approfondire il romanzo da cui è tratto quel film consiglio "Doppio sogno" di Schnitzler, da leggere possibilmente assieme ad un robusto commento perchè le implicazioni di quel racconto sono notevoli. Non a caso Schnitzler è considerato il precursore della psicanalisi.

Saluti,
Dusty
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"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 1/3/2006 21:50
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: 2001 Odissea nello spazio
#8
Sono certo di non sapere
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Ivan quoto!
a me sono piaciute le colonne sonore e gli effetti speciali,il resto è pura noia.
però con il senno del poi,allora ero ancora con il vecchio arredamento mentale,trovo che sia stato un primo tentativo soft per prepararci ad altri eventi.
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 1/3/2006 21:56
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#9
Mi sento vacillare
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Citazione:
Manca solo il western, e li ha coperti davvero tutti!


bhe Barry Lindon qualcosa del wester c'è l'ha.
Comunque il film è uscito un anno prima del viaggio sulla Luna.
Inoltre,ma è un impressione mia,forse del tutto sbagliata...Kubrick nn mi ha mai dato l'idea di un regista di "propaganda", a differenza di Spielberg o Ridley scott
_________________
GIORNALISTA TERRORISTA
Inviato il: 1/3/2006 22:47
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  •  ivan
      ivan
Re: 2001 Odissea nello spazio
#10
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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Comunque sia, il parlare di cinema è molto più gratificante che parlare di "fake or not fake moon"!

Mi dispiace solo di non essere ferrato come il collega Music-Band ....

A proposito di film di fantascienza per adulti, (... per adulti ...?!) , in quegli anni mi pare sia uscita la prima serie di Spazio 1999.
La prima serie di Spazio 1999 secondo me erano dei films bellissimi, molto curati come scenografie.
Certo, vi erano anche parecchi bloopers (ad esempio: quando battevano dei tasti a caso sul computer oppure se si contano le "aquile" andate distrutte nei vari episodi).
La seconda serie invece si è rivelata deludente e al limite anche inguardabile.

Sempre in quel periodo uscì la serie UFO, con l'indimenticabile comandante Straker (Ed Bishop, che davvero aveva "physique du role" ).
Anche qui gli effetti speciali erano davvero artigianali (altro che i grandi mezzi di cui disponeva Kubrick: usavano giocattolini ), ma nonostante tutto gli episodi erano belli ed accattivanti.

Dopo di che non è ci sia stato un granchè di produzione nel campo dei film di fantascienza: la saga di Star Wars era fin troppo ovvia e banale, mentre le successive "versioni " di Star Treck non hanno mai uguagliato la belllezza dei primi epidosi.

Concludo con un detto popolare: " c'è una sola cosa peggiore dei remake: chi se li va a vedere".

Inviato il: 1/3/2006 22:59
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#11
Sono certo di non sapere
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La prova che 2001 è stato un capolavoro del cinema è il fatto che a distanza di 40 anni stiamo ancora a parlarne !



Io l'avrò visto una decina di volte e ogni volta l'ho interpretato diversamente : è un bene o un male ?

Comunque la scena finale ( l'astronauta atterra in una casa ottocentesca??? ) è davvero una follia mescalinica degna di un pazzo e rimane tutt'ora un mistero per me !!!

Ritengo però che definire 2001 un film di fantascienza nel senso "classico" sia un grossolano errore : è un'opera d'arte che usa la fantascienza come mezzo non come fine.

Curiosità :

Saprete tutti che il computer ribelle e omicida si chiamava HAL 9000 e che se scegliete le lettere seguenti a H, A, L ottenete I B M
Piuttosto : IBM cosa vuol dire ?

International Business Machine

oppure

Intercontinental Balistic Missile ovverosia quello che tutti pensavano sarebbe stata la fine dell'umanità : l'evoluzione massima delle armi umane ?

Grazie Music per la recensione : ma aspetto altre perle ( visto che sei un fan del mitico Kubrick !)
Inviato il: 1/3/2006 23:11
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  •  ivan
      ivan
Re: 2001 Odissea nello spazio
#12
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Ritengo però che definire 2001 un film di fantascienza nel senso "classico" sia un grossolano errore : è un'opera d'arte che usa la fantascienza come mezzo non come fine.



De gustibus non disputandum est.

(http://it.wikipedia.org/wiki/De_gustibus_non_est_disputandum)
Inviato il: 1/3/2006 23:29
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#13
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L'aspetto più interessante di Odissea nello spazio è proprio la molteplicità di interpretazioni che suscita.
Premesso che il mio Kubrick preferito è quello di Barry Lyndon, io 2001 non l'ho mai trovato così incomprensibile, anzi mi è sempre sembrato piuttosto chiaro e semplice, anche se certamente abbastanza mistico.

Il monolite è una matrice, e non è la violenza che porta in dono all'uomo ma l'intelligenza: infatti, al suo apparire, non è che lo scimmione diventa carnivoro, semplicemente scopre che può utilizzare l'osso come arma, come strumento.
E da preda diventa cacciatore, il primo passo del cammino dell'uomo che giunge a compimento quando l'uomo si spinge nello spazio. È la rappresentazione del ciclo dell'uomo, l'Ouroboros, che nelle scene finali viene raccontato nella persona del protagonista, che invecchia, muore, e rinasce, e qui il film è necessariamente aperto, poiché nessuno può dire quale sarà il prossimo ciclo.
Che il monolito sia essenzialmente una matrice dovrebbe essere chiarito dai blocchi di memoria di HAL, che ne replicano la forma, ma non la sostanza: sono trasparenti, perché opera dell'uomo, non nascondono segreti, al contrario del monolito che è destinato a rimanere oscuro agli occhi umani.
Quando il monolito arriva da noi ha inizio la nostra storia, quando, superando le Colonne d'Ercole dello spazio arriviamo al monolito, questa storia si conclude, ma, come lascia capire il feto dell'ultima scena, essa finisce con un nuovo inizio.

Così l'ho capito io, e m'è piaciuto molto sia come soggetto che come regia (lo dico di pochissimi film..), magari sarò anch'io troppo psichedelico, chissà...

Inviato il: 2/3/2006 0:29
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#14
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Premesso che il mio Kubrick preferito è quello di Barry Lyndon, io 2001 non l'ho mai trovato così incomprensibile, anzi mi è sempre sembrato piuttosto chiaro e semplice, anche se certamente abbastanza mistico.


...che aggiungere...?
Grazie pax...

Mi avete fatto venire la voglia di rivederli entrambi... ormai e' passato troppo...
... troppi altri film nel frattempo ...

Magari facendo attenzione alle vostre osservazioni...

p.s.: il capolavoro, si vede anche dalla qualita' delle immagini. Dall'idea che v'e' dietro. Dal montaggio, non solo dalla sceneggiatura.
Sono le immagini che rimangono impresse, senza grandi immagini ed un soggetto che non convince molti, credete che la propaganda sarebbe bastata a farne un capolavoro?
Questo si puo' dire del Titanic di di caprio, ma la propaganda ha mantenuto i botteghini giusto per una mezza stagione...
Il capolavoro e' nella realizzazione, non nella "montatura" mediatica, a mio modesto parere.
Non sara' certo il dubbio che sia potuto esser stato usato o abbia usato, esso stesso, la propaganda imperialista e le sue menzogne, a farmi cambiare idea sulla qualita' del film...

mc
Inviato il: 2/3/2006 3:15
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  •  ivan
      ivan
Re: 2001 Odissea nello spazio
#15
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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Citazione:

Sono le immagini che rimangono impresse, senza grandi immagini ed un soggetto che non convince molti, credete che la propaganda sarebbe bastata a farne un capolavoro?



Si.

Citazione:

Il monolite è una matrice, e non è la violenza che porta in dono all'uomo ma l'intelligenza:


Ecco, vedo che ci risiamo: è il monolite che porta l'intelligenza: quindi l'uomo si evolve per volontà di una intelligenza superiore, quindi esiste un disegno intelligente .... quindi anche trent'anni fa cercavano di inculcarci questa storia nel cervello attraverso il subdolo mezzo cinematografico ( oggi lo fanno più spacciatamente e con minor dispendio energetico con siti web e relativi blog).
Non è che l'uomo si evolve da solo come semplice conseguenza del banale fatto che deve portare a casa la pelle la sera: no! Ci vuole il deus ex machina monolitico. Per giunta nero: Pax, ti sei mai chiesto perchè esso è nero?

Citazione:

e il computer ribelle e omicida si chiamava HAL 9000 e che se scegliete le lettere seguenti a H, A, L ottenete I B M
Piuttosto : IBM cosa vuol dire ?

International Business Machine

oppure

Intercontinental Balistic Missile ovverosia quello che tutti pensavano sarebbe stata la fine dell'umanità : l'evoluzione massima delle armi umane ?



Piuttosto cosa vuol dire l'allegoria degli astronauti assassinati dal computer? Era una profezia di quella strage che sarebbe poi stata definita "la maledizione della luna"?
E la stessa allegoria dell' astronauta che riesce a scamparla, suo malgrado il monolita lo fa crepare lo stesso di invecchiamento precoce e conseguente morte naturale con il cinismo del monolite di recarsi al suo capezzale?

Insomma, il messaggio del film sembra essere il seguente: sarebbero belli i viaggi spaziali, come coronamento del ciclo evolutivo, ma oggi sono soltanto un viaggio psicodelico, e fate attenzione che chi ci crede veramente farà solo e soltanto una brutta fine, in un modo o nell'altro.
Pazzesco.
Se è vera questa mia interpretazione, la cosa non farebbe che confermare la grandezza del regista.
Inviato il: 2/3/2006 7:54
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  •  Santro
      Santro
Re: 2001 Odissea nello spazio
#16
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/11/2005
Da
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Riguardo "2001 l'Odissea", sposo l'analisi di Paxtibi. Un film altamente suggestivo, aperto a diverse interpretazioni come può esserlo un quadro, (come già suggerito da max_piano).

Ma visto il mio avatar e visto che è stato nominato, non posso non dire che la serie "UFO" ha rappresentato per me il "monolite"; ciò che ha dato il via ad una concezione ampliata della realtà.
Si può dire che mi ha fatto intravedere la presenza di una............. "pillola rossa"...........
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ETERNAL SALVATION
(or triple your money back)
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  •  music-band
      music-band
Re: 2001 Odissea nello spazio
#17
Dubito ormai di tutto
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Eccomi.... Ciao a tutti....

Allora... Non te ne voglio Ivan, ci mancherebbe, e poi hai parecchi sostenitori... Ho idea di essere l'unico in questo forum che ha amato 2001 Odissea nello spazio... Sigh!

Sono daccordo con quanto dice Massimo su Kubrick... Un pò meno sulla possibilità che sia stato ingaggiato per girare i finti filmati Apollo. Per carità non lo dico su basi certe, prove non ne ho, però avendo studiato il personaggio e i suoi film, ne emerge una personalità in contrasto con questo tipo di mentalità.

Altra cosa per Ivan... Dimmi tutto su 2001, che è brutto, noioso, etc. Ma ti prego, non dirmi che è senza significato. Te lo dico ricollegandomi al discorso di Massimo; Kubrick ha fatto ed è stato un maestro del cinema. E nel cinema non si fanno le cose a caso; la costruzione narrativa dell'immagine è una scienza, e kubrick la conosceva bene. Ogni cosa nei suoi film (ma in quelli di tutti i registi seri) ha senso e non è affidata al caso.

Alcune notizie sui telefilm citati da Ivan (grazie Ivan)

UFO (1971): La prima serie prodotta da Gerry Anderson ad utilizzare personaggi umani , il produttore britannico infatti divenne famoso con le serie di telefilm a pupazzi animati (che lui chiamava marionette elettroniche) come: "Thunderbirds", "Captain Scarlett" e molte altre. Ad UFO partecipò il già citato Derek Mendings che poi diventerà uno dei più famosi inventori degli effetti speciali con modellini dei film di 007. Una curiosità... Ed Bishop (il comandante straker) ha un'apparizione proprio in 2001.

Spazio 1999 (1974): Sempre della ditta Anderson naque dalle ceneri di UFO, avrebbe dovuto essere la seconda stagione di UFO mai prodotta. La prima serie, come dice Ivan aveva diversi elementi notevoli; Ritroveremo sceneggiatori e registi nel grande cinema. La seconda serie, quella inguardabile, fu prodotta dagli Americani che ne cambiarono lo spirito e lo stile nel modo che conoscete.

Questa cosa dei telefilm mi ha fatto venire a mente... Cavolo!!! C'è una serie che non dovrebbe assolutamente mancare nella collezione di ogni singolo iscritto a "Luogo Comune". Anzi, propongo alla redazione di adottare il suo marchio!

Nessuno ricorda "Il Prigioniero"? Non mi viene in mente nulla di più originale, adatto e significativo di quella serie da abbinare a un sito come questo.
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#18
Dubito ormai di tutto
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.... Sono di nuovo io.... Mi ero perso i commenti sul significato di 2001...

Allora, come ho scritto nella recensione, il libro è un compendio che aiuta a capire il film. Il monolite ha molti significati: appare in tutti i momenti chiave del film, quando la scimmia fa il salto evolutivo, quando dalla luna progettano la missione su giove, dopo aver scoperto il monolite che spara un segnale nella direzione del pianeta. Su Giove dove diventa la porta delle stelle, sul letto di morte dell'astronauta quando assiste alla rinascita.

Nel libro di Clarke, il monolite è un meccanismo, una sorta di computer appartenente ad una civiltà aliena e proggredita che il romanzo suggerisce aver dato il via alla vita sulla terra. Ne vengono inviati sulla terra parecchi in varie aeree del globo con il compito di testare le specie animali per vedere se una di queste ha la capacità di compiere il salto evolutivo. Moonwatcher, lo scimmione è quello che risponde a queste aspettative. Allo stesso modo l'idea del monolito sepolto sulla luna che lancia un segnale di allarme una volta scoperto, deriva da un breve romanzo di Clarke, intitolato "La sentinella". Quando lancia il segnale, la civiltà che lo ha piazzato li sotto sa che l'uomo ha superato i confini del suo pianeta.

La stanza ottocentesca in cui si trova Bowman dopo essere passato alla velocità della luce attraverso molti universi, nel libro, è descritta come un ambiente provvisorio in orbita attorno ad un sole gigantesco, piazzato lì da questa civiltà per far sentire a proprio agio Bowman mentre viene studiato e preparato al prossimo balzo evolutivo dell'uomo come già successe per lo scimmione nella preistoria. Bowman si trasforma nell'uomo nuovo (il bambino con la testa grossa ) e fa ritorno sulla terra per la nuova svolta dell'umanità. Kubrick aveva pensato nel finale che il bambino in vista della terra provocasse l'eplosione della cintura di bombe atomiche in orbita, azzerando la vecchia razza umana... Ma poi cambiò idea.
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Inviato il: 2/3/2006 9:25
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#19
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Salve a tutti,
Non voglio fare il marchettaro o il piazzista, però uno dei migliori libri sulla fantascienza televisiva e cinematografica l'ha scritto un italiano, Pino Morelli. Tale libro si chiama UFO Impact ed è veramente un'opera esaustiva sull'argomento alieni e celluloide. Ci sono diverse pagine dedicate a Kubrick e Spielberg (che si rifà molto al Buon Vecchio Zio Stan per il suo A.I.) nonchè a Mission To Mars, buona opera di Brian De Palma (autore, tra l'altro, del capolavoro "Gli Intoccabili").
Se volete saperne di più (secondo me si, visto il dibattito ricco di citazioni dotte) eccovi l'url del sito del buon Morelli:
UFO Impact
Su queste pagine potrete trovare estratti dal libro, nonchè varie "chicche".

Alla prossima
Kolza
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Inviato il: 2/3/2006 9:35
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#20
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La stanza ottocentesca in cui si trova Bowman dopo essere passato alla velocità della luce attraverso molti universi, nel libro, è descritta come un ambiente provvisorio in orbita attorno ad un sole gigantesco, piazzato lì da questa civiltà per far sentire a proprio agio Bowman mentre viene studiato e preparato al prossimo balzo evolutivo dell'uomo


Va beh ... non sapevo che ci fosse il libro con i sottotitoli al film ...

Grazie per la spiegazione !

Domanda:

Qual'è l'analogia o la differenza tra le osservazioni dell'uomo fatte dal Monolito e da HAL (a parte che il secondo è un computer omicida ) ?
Inviato il: 2/3/2006 9:37
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#21
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Qual'è l'analogia o la differenza tra le osservazioni dell'uomo fatte dal Monolito e da HAL (a parte che il secondo è un computer omicida ) ?


Bella domanda, anche perchè nel pessimo 2010 (tratto dal secondo romanzo di clarke) viene suggerito che HAL è diventato paranoico a causa dell'uomo stesso, che gli ha chiesto di mentire quando lui era incapace a farlo, riferendosi al fatto che HAL era in possesso di informazioni che non doveva rivelare all'equipaggio del Discovery.

Credo possano essere interessanti le parole dello stesso kubrick:

Ha dichiarato che le piacciono molto le opere di Arthur Schnitzler. Che cosa la attrae?

Le sue opere sono secondo me capolavori di scrittura drammatica. E' difficile trovare un altro scrittore che abbia compreso l'animo umano in modo più veritiero e che faccia rivelazioni più profonde delle sue riguardo a come le persone pensano, agiscono e, in definitiva, sono, e che abbia anche un punto di vista completamente consapevole - solidale anche se un po' cinico.

Schnitzler lascia molte cose non dette, implicite, ha un modo quasi circolare di arrivare al punto.

Secondo me tutti i grandi drammaturghi raggiungono i loro scopi in questo stile. Il modo più potente per far capire a una platea il tuo punto di vista è di prenderla per i sentimenti, non per la mente. Certo, è un modo molto più pericoloso di scrivere, perché se il pubblico non riesce a scoprire ciò che vuoi dire, rischia di restare perplesso e disturbato alla fine del racconto.

Pensa di essere attratto dalle opere che hanno uno spiccato carattere di ambiguità?

Beh, questo è un punto interessante. Mi è sempre sembrato che nell'arte una ambiguità veritiera - se possiamo usare questa definizione paradossale - sia la forma più perfetta di espressione. A nessuno piace che gli vengano spiegate le cose. Prendi Dostojevsky. E' tremendamente difficile dire che cosa lui provi per ciascuno dei suoi personaggi. Oserei dire che l'ambiguità è il prodotto finale di chi vuole evitare le verità superficiali e preconfezionate.

Ma non pensa che i film troppo ambigui possano perdere il grande pubblico?

L'intellettuale è certo capace di capire quello che il film vuole dire e riceve anche un certo piacere da questo suo processo di interpretazione, mentre il pubblico di massa può non esserne capace. Ma penso che il nemico principale del regista non sia l'intellettuale o il membro del pubblico di massa, ma il tipo di persona di media cultura che non ha né le capacità proprie dell'intellettuale di analizzare e decifrare correttamente ciò che il film vuole dire, né la reazione emotiva spontanea dello spettatore comune. E sfortunatamente ho l'impressione che molti di questi personaggi a metà tra gli intellettuali e il pubblico di massa siano occupati a recensire i film. Credo che il fatto di voler ridurre l'intento di un film in un solo paragrafo conciso, brillante e intelligente alla maniera della rivista Time dimostri una monumentale presunzione da parte dei critici cinematografici. Questo tipo di recensione è di solito molto superficiale, a meno che non si tratti di un film davvero pessimo, ed è anche estremamente ingiusta.

La sua opinione del mondo, della vita, è ottimista o pessimista?

Non mi prendo il disturbo di definirla. E' già abbastanza ingiusto cercare di farlo con quella di qualcun altro. Non voglio essere ugualmente ingiusto con me stesso. Una delle cose che ho sempre trovato estremamete difficili è, quando un film è finito, rispondere alla domanda dei critici che mi chiedono "Bene, che cosa voleva dire con questo film?". E senza voler essere troppo presuntuoso a usare questa similitudine, mi piace ricordare la risposta di T.S. Eliot quando qualcuno gli chiese la stessa cosa - credo a proposito di Terra Desolata. Eliot rispose "Volevo dire ciò che la poesia dice." Se avessi saputo dirlo in maniera diversa, l'avrei fatto.
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Inviato il: 2/3/2006 10:14
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#22
Ho qualche dubbio
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Music- Band, ma "il prigioniero" era quello che cercava sempre di fuggire da un villaggio abitato da persone-numeri che giravano con le automobiline da campo da golf e che ogni volta veniva ripreso da una palla?

Com'è andato a finire? me lo sono sempre chiesto...

Inviato il: 2/3/2006 10:31
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#23
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Music- Band, ma "il prigioniero" era quello che cercava sempre di fuggire da un villaggio abitato da persone-numeri che giravano con le automobiline da campo da golf e che ogni volta veniva ripreso da una palla?


Esatto, Razor... Mitico...

Come è andato a finire? Se vuoi ti mando l'ultimo episodio... Assolutamente pazzesco. Altro che le metafore di Kubrick

Comunque riesce a fuggire dall'isola... Ma il suggerimento finale è che rientrato nella società, è comunque in trappola. L'ultima immagine è significativa, ricomincia il ciclo e dal controllo orwelliano non c'è scampo.
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#24
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L'ultima immagine è significativa, ricomincia il ciclo e dal controllo orwelliano non c'è scampo.

Il discorso sull'illusorietà del libero arbitrio mi ricorda Matrix, dove (lo sanno anche i muri) un sistema informatico simula la Realtà al fine di utilizzare i corpi degli uomini (tenuti in stasi, ma vigili nella realtà virtuale) come batterie.
In 2001 a comandare il ciclo orwelliano sono alcuni alieni con intenzioni sociologiche. Questo comportamento somiglia (stranamente, potrebbe arguire qualcuno, ma chi si occupa di "cose eretiche" sa che il "processo" va avanti da secoli) a quello delle entità operanti nelle presunte abduction (in merito vi è una discreta produzione letteraria, tra cui i libri del compianto John Mack). Ormai, in quasi tutti film di fantascienza fa capolino il solito tema dell'Uomo-formica: dal Prigioniero a X-Files, passando per Men In Black e il Villaggio dei Dannati, sino al recente (e ingiustamente sottovalutato) The Forgotten.

Saludos
Kolza
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Inviato il: 2/3/2006 13:13
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#25
Sono certo di non sapere
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Nessuno ricorda "Il Prigioniero"? Non mi viene in mente nulla di più originale, adatto e significativo di quella serie da abbinare a un sito come questo.



Concordo in pieno Music-Band!

Una serie di episodi indimenticabili!

...

E' il più bel forum a cui ho mai partecipato: grazie a tutti.

Inviato il: 2/3/2006 13:30
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#26
Sono certo di non sapere
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Citazione:
propaganda sarebbe bastata a farne un capolavoro?

si.



Io non lo credo... Hai qualche altro esempio di sopravvalutazione di opere cinematografiche? ... meglio se quarantenarie, cosi' possono essere usate come paragone con il film in questione.

(Fellini?... Rossellini? ... basta capire cosa si intenda per capolavoro, comunque...)

mc
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#27
Sono certo di non sapere
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Citazione:

(Fellini?... Rossellini? ... basta capire cosa si intenda per capolavoro, comunque...)


In ultima analisi la definizione di capolvaro (quindi di ciò che è bello e ciò che è brutto ) è arbitraria. Un metro di misura oggettivo non esite.
...


Inviato il: 2/3/2006 13:38
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#28
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ciao a tutti,
di "2001 odissea nello spazio" vidi tanti anni fa i primi 10 minuti e mi annoiarono e quindi decisi di smettere con la visione. Comunque ero piccolo e come gusti cinematografici sicuramente un pò più infantile, quindi potrei cambiare idea. Molti ne parlano bene e tutti lo mettono nella classifica dei 100 migliori film della storia del cinema, quindi è da vedere.
Kubrick probabilmente riguardo alla tecnica cinematografica è stato sempre un precursore e probabilmente il migliore! Le scenografie e le immagini dei suoi film sono sempre mozzafiato. Nessuno ha nominato "arancia meccanica", altro capolavoro malato.
Volevo far notare a tutti come Kubrick sia stato anche un regista che ha trattato sempre temi scomodi e alternativi, forse per questo motivo hollywood non lo ha mai accolto a braccia aperte. Il suo ultimo film ad esempio "eyes wide shut", mostra immagini di un'orgia fatta da persone famosissime associate ad una setta segreta, "full metal jacket" forse è uno dei film meno retorici sul vietnam, l'accusa alla guerra c'è ma è seria, cruda e coerente e senza sentimentalismi. In "arancia meccanica" ci mostra una società futura dove la gente è alienata e dove i giovani usano la violenza come svago e parlano una loro lingua particolare per comunicare! Non trovate analogia tra la lingua dei "druidi" (si chiamavano così?) e la lingua dei giovani, dei cellulari,le abbreviazioni che si usano adesso? gli slang e la neolingua orwelliana? Quindi sempre in anticipo nei tempi, anche in "orizzonti di gloria", ossia fare in quell'epoca (anni 50) un film di accusa alla guerra non era così facile. Insomma un personaggio strano, ambiguo! Massimo (e molti la pensano come lui) dice che forse ha avuto un ruolo nell'inscenare il falso allunaggio! Chissà, forse il suo trattare alcuni temi e il suo conoscere troppe cose può aver portato alla sua morte prematura! Ok si discute di cinema e non di complotti, sorry Sono paranoico al 100%
Inviato il: 2/3/2006 15:45
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#29
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Citazione:
Music- Band, ma "il prigioniero" era quello che cercava sempre di fuggire da un villaggio abitato da persone-numeri che giravano con le automobiline da campo da golf e che ogni volta veniva ripreso da una palla?


Qualcuno di voi è appassionato di fantascienza a fumetti? Non è che state leggendo Brad Barron, nuova creazione bonelliana? In esso il protagonista viene definito n°9 dagli alieni (i perfidi Morb), i quali lo utilizzano per una serie di esperimenti in vivo, come cavia combattente, fino alla fuga di BB ed al conseguente viaggio "on the road", in una prospettiva più allucinata di quella di Kerouac.

Fateme sape', perchè secondo me la storia merita!

Saludos
Kolza
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Inviato il: 2/3/2006 17:16
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Re: 2001 Odissea nello spazio
#30
Sono certo di non sapere
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In ultima analisi la definizione di capolvaro (quindi di ciò che è bello e ciò che è brutto ) è arbitraria. Un metro di misura oggettivo non esite.


Se cosi' fosse, non ci potrebbero nemmeno essere le giuri e sportive, chesso' dei tuffi.... eppure dei canoni oggettivi dovrebbero esistere. Se esiste un "professionismo", esistono anche i suoi canoni oggettivi di giudizio. Un lavoro professionale ha potenzialmente molte carte in regola per diventare un "capolavoro", proprio perche' la professionalita' degli autori e dei lavoranti nel mestiere e' tangibile proprio nella realizzazione.

Intanto, ti chiedevo un altro titolo sopravvalutato secondo te (o secondo i critici di Odissea...), consacrato a capolavoro senza meriti particolari...
Te lo chiedo perche' la risposta "si", alla domanda "se basti la propaganda a creare un capolavoro?" non argomentata da esempi, appunto, mi sembra poco applicabile alla pellicola in questione.
Naturalmente, perche' a mio avviso ha parecchio delle "caratteristiche del capolavoro...

ciao

mc
Inviato il: 2/3/2006 17:27
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