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   Generico 11 settembre
  11 Settembre 2001: Inside job o Mossad job?

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Autore Discussione
11 Settembre 2001: Inside job o Mossad job?
#1
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 18/9/2006
Da
Messaggi: 3704
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_________________
I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
Inviato il: 7/7/2013 19:15
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Re: 11 Settembre 2001: Inside job o Mossad job?
#2
Mi sento vacillare
Iscritto il: 30/10/2010
Da
Messaggi: 545
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Leggende metropolitane e "teorie del complotto" finiscono come sempre per mescolarsi, quando si parla di Israele (in generale) e del sionismo (in particolare), che li si associ a tematiche quali il signoraggio bancario o gli (auto)attentati dell'11 Settembre 2001.
E' questo uno dei motivi per i quali, chi si occupa di tali tematiche, finisce per essere etichettato con termini quali fascista o nazista ed, in tutti i casi, antisemita.
In questo topic riporterò un paio di pagine tratte da "La Israel lobby e la politica estera americana", in cui non si asserisce che "nessun ebreo, l'11 Settembre 2001, si trovava sul suo posto di lavoro nelle Torri... sicuramente erano stati avvertiti degli attentati..." né che "Silverstein, in quanto ebreo, era a conoscenza degli attentati... è per questo motivo che quel giorno non si trovava nel suo ufficio...", ma si evidenziano esclusivamente i rapporti tra l'Amministrazione Bush e quella che gli Autori del libro definiscono "Israel Lobby".
Particolare attenzione è rivolta ai membri di uno dei principali gruppi di ricerca e di supporto legati al mondo neoconservatore, ben noto a tutti i "teorici del complotto": il "Project for The New American Century" ("PNAC").

Ricordando a tutti voi che, i membri del "PNAC", con la stesura del "Rebuilding America's Defenses", hanno anticipato eventi "catastrofici e catalizzatori" come neanche il miglior Nostradamus avrebbe potuto fare, vi auguro buona lettura.

Il movimento neoconservatore (neocon), svolgeva un importante ruolo nella vita intellettuale e politica americana già negli anni Settanta, ma ha iniziato ad attirare su di sé l'attenzione dopo gli attentati dell'11 Settembre 2001.
Il gruppo ha avuto un ruolo di primo piano nel plasmare la politica estera unilateralista dell'Amministrazione Bush, in particolare per quanto riguarda la sciagurata decisione di invadere l'Iraq, nel Marzo 2003.

Il neoconservatorismo è un'ideologia con un orientamento ben preciso sia in politica interna sia in politica estera, sebbene qui ci interessi solo la seconda.
La maggior parte dei neoconservatori magnificano le virtù dell'egemonia americana, a volte anche l'idea di un Impero americano, e sono convinti che la forza degli Stati Uniti debba essere usata per incoraggiare la diffusione della Democrazia e dissuadere i potenziali antagonisti persino dal tentare la competizione con gli USA. A loro avviso, diffondere la democrazia e difendere la supremazia statunitense è il modo migliore per instaurare una pace che duri nel lungo periodo.
I neoconservatori sono altresì convinti che, grazie al carattere democratico del sistema americano, quella degli Stati Uniti sia percepita come un'egemonia benigna dalla maggior parte degli altri Paesi, e che la leadership statunitense sarà salutata con favore se verrà esercitata con fermezza.
Nei confronti delle Istituzioni internazionali (e specialmente dell'ONU, che considerano tanto un organismo anti-israeliano quanto un freno alla libertà di azione dell'America) sono tendenzialmente scettici e, nei confronti di molti alleati, sono circospetti (specialmente verso gli europei, giudicati alla stregua di sognatori pacifisti che cavalcano a buon mercato la pax americana).
Nella convinzione che la leadership statunitense sia "un bene, tanto per l'America quanto per il mondo" - per citare il sito web del neoconservatore "Project for The New American Century" - sono in linea generale favorevoli all'esercizio unilaterale della potenza statunitense.

Un tratto molto importante del neoconservatorismo è la convinzione che - per forgiare il mondo in modo da recare vantaggio all'America - la forza militare sia uno strumento di grande utilità. Se gli Stati Uniti dimostrano la propria capacità sul piano militare e dimostrano altresì di essere disposti a fare uso della propria potenza bellica, i loro alleati ne seguiranno l'esempio, e i potenziali nemici, sapendo che è inutile resistere, decideranno di "accodarsi" agli americani. Il neoconservatorismo, insomma, è un'ideologia politica decisamente aggressiva.

Molti neoconservatori sono legati a una complessa rete di centri studi, comitati e pubblicazioni che si propongono di promuovere la relazione speciale tra Stati Uniti ed Israele.
Prendiamo Richard Perle, uno dei neoconservatori di primissimo piano: è membro dell'"American Enterprise Institute" ("AEI") e Socio dell'Organizzazione di destra "Center for Security Policy" ("CSP"), dello "Hudson Institute", del "JPNSA", del "PNAC", del "Middle East Forum" ("MEF") e della "Foundation for Defense of Democracies" ("FDD"), oltre che consigliere del "Washington Institute for Near East Policy" ("WINEP").
I suoi amici neoconservatori sono altrettanto ben introdotti:
William Kristol, cofondatore del "PNAC", Direttore del "Weekly Standard", ex Socio della "FDD", del "MEF" e dell'"AEI";
Charles Krauthammer, firmatario di numerose lettere aperte del "PNAC", editorialista del "Washington Post", assegnatario del premio "Irving Kristol" dell'"AEI" (intitolato al padre di William, uno dei fondatori del neoconservatorismo), collaboratore del "Weekly Standard" e Socio della "FDD".

L'elenco delle connessioni, passate e presenti, delizierebbe il teorico delle interrelazioni sistematiche:
Elliott Abrams ("PNAC", "CSP", "Hudson Institute");
William Bennett ("PNAC", "AEI", "CSP");
John Bolton ("PNAC", "AEI", "JINSA");
Reuel Marc Gerecht ("PNAC", "AEI", "The Weekly Standard");
Jeane Kirkpatrick ("PNAC", "AEI", "FDD", "JINSA", "WINEP");
Joshua Muravchik ("PNAC", "AEI", "JINSA", "WINEP");
Daniel Pipes ("PNAC", "MEF", "WINEP");
Norman Podhoretz ("PNAC", "Hudson Institute", "Commentary");
Paul Wolfowitz ("PNAC", "AEI", "WINEP");
James Woolsey ("PNAC", "CSP", "JINSA", "FDD").

Questa breve lista non esaurisce affatto le affiliazioni incrociate all'interno del movimento neoconservatore.
Quello che a qualcuno può sembrare un oscuro complotto (o una "conventicola di destra"), ha tuttavia ben altra natura: i vari centri studio e comitati e le varie fondazioni e pubblicazioni che hanno alimentato il movimento neoconservatore funzionano non troppo diversamente dagli altri network legati alla politica.

Lungi dal sottrarsi alla dimensione pubblica o dal tramare complotti nell'ombra, questi gruppi cercano attivamente di ottenere visibilità, nel dichiarato intento di determinare l'opinione del pubblico e quella dell'élite, e di orientare in tal modo la politica estera americana nella direzione desiderata.

Il network neoconservatore è innegabilmente impressionante; i principali quotidiani e periodici neoconservatori sono il "Commentary", il "New York Sun", il "Weekly Standard" e la pagina dei commenti del "Wall Street Journal".
I gruppi di ricerca e di supporto più legati al mondo neoconservatore sono l'"American Enterprise Institute" ("AEI"), il "Center for Security Policy" ("CSP"), lo "Hudson Institute", la "Foundation for Defense of Democracies" ("FDD"), il "Jewish Institute for National Security Affairs", il "Middle East Forum", il "Project for a New American Century" e il "Washington Institute for Near East Policy".

In pratica, tutti i neoconservatori sono decisamente schierati in favore di Israele, circostanza che sono soliti ribadire in modo forte e chiaro [1].

Note e fonti:
[1] "La Israel lobby e la politica estera americana", di John J. Mearsheimer e Stephen M. Walt, Mondadori Editore


Tratto da 11 Settembre 2001 e la "Israel Lobby"
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"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
Inviato il: 8/7/2013 12:21
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  •  k21
      k21
Re: 11 Settembre 2001: Inside job o Mossad job?
#3
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 6/10/2013
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Un ebreo molto in alto durante l'11 settembre era Alvin Bernard "Buzzy" Krongard, all'epoca executive director della CIA.
http://en.wikipedia.org/wiki/A._B._Krongard

La cosa relativamente curiosa è nei giornali mainstream non si fa mai cenno a questa cosa.
Ma che sia ebreo è dimostrabile dal fatto che suo fratello Howard J. "Cookie" Krongard (ex giocatore di lacrosse) viene nominato in un libro sugli sportivi ebrei.
http://en.wikipedia.org/wiki/Howard_Krongard
http://books.google.it/books?id=dAq4TGQsWwwC&pg=PA142#v=onepage&q&f=false
Inviato il: 8/10/2013 23:16
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  •  k21
      k21
Re: 11 Settembre 2001: Inside job o Mossad job?
#4
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 6/10/2013
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Altro ebreo secondo me "interessante" è Gary Stuart Schiff; il nome difficile che dica qualcosa a qualcuno e infatti sono arrivato a lui quasi casualmente.
Ero partito facendomi qualche domanda e dandomi pure la risposta, come Marzullo.
Se le torri sono state buttate giù con dell'esplosivo, chi ce l'ha messo?
Potrebbe essere coinvolta la ditta che si occupava dei sistemi di sicurezza.
E chi si occupava della sicurezza del WTC nel 2001?
La Kroll: http://en.wikipedia.org/wiki/Kroll_Inc.
Su wikipedia si legge
Citazione:
In December 1998, Kroll acquired Schiff & Associates, Inc., a small security engineering and consulting firm based in Bastrop, Texas just outside Austin. The name was changed to Kroll Schiff & Associates then Kroll Security Services Group and finally to Kroll Security Group.

Poi casualmente ho trovato questo http://google.brand.edgar-online.com/EFX_dll/EDGARpro.dll?FetchFilingHTML1?ID=801794&SessionID=sa96WjneTZeMH47 dove si legge
Citazione:
Messrs. Schiff, Blackwell, Dusza, Francis, McKool and Ms. Bates acquired beneficial ownership of their shares of common stock as a result of Kroll-O'Gara's December 31, 1998 acquisition of Schiff & Associates, Inc. of Austin, Texas. Each of these selling shareholders is an officer or employee of Schiff. None had any prior position, office or material relationship with Kroll-O'Gara or any of its affiliates.


riassumendo: nel 1998 la Kroll acquisisce la Schiff, ma acquisendo la Schiff, il signor Schiff assieme ad alcuni suoi dipendenti acquisisce tot azioni della Kroll (quante? tante a sufficienza da diventare il capo?)
Fatto sta che nel 1998 il nome diventò Kroll, Schiff & associates per poi diventare Kroll Security Services Group (il nome Schiff, e probabilmente anche Schiff, sparisce poco prima dell'11 settembre; come mai? è un caso?)

ma chi è questo signor Schiff?
Gary Stuart Schiff, politologo, laureatosi alla Yeshiva University, l'università ebraica di New York, autore dei seguenti interessanti articoli:
"Tradition and politics : the religious parties of Israel"
"Contra Cassandra: Debunking the Myth of Jewish Disunity"

Adesso fa il professore di storia al Washington College.
http://www.washcoll.edu/live/profiles/5964-gary-schiff?preview=1

E quindi ultima domanda: come mai un politologo sionista ad un certo punto abbandona la carriera accademica, comincia ad interessarsi di sistemi di sicurezza al punto di entrare nel settore, ma pochi anni dopo ritorna all'ambiente universitario?
Inviato il: 8/10/2013 23:37
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  •  Merio
      Merio
Re: 11 Settembre 2001: Inside job o Mossad job?
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
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Citazione:

E quindi ultima domanda: come mai un politologo sionista ad un certo punto abbandona la carriera accademica, comincia ad interessarsi di sistemi di sicurezza al punto di entrare nel settore, ma pochi anni dopo ritorna all'ambiente universitario?


Voglia di evasione probabilmente...
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Inviato il: 8/10/2013 23:41
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Re: 11 Settembre 2001: Inside job o Mossad job?
#6
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 6/10/2013
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Citazione:

Merio ha scritto:
Citazione:

E quindi ultima domanda: come mai un politologo sionista ad un certo punto abbandona la carriera accademica, comincia ad interessarsi di sistemi di sicurezza al punto di entrare nel settore, ma pochi anni dopo ritorna all'ambiente universitario?


Voglia di evasione probabilmente...

ma sicuramente sì
Inviato il: 8/10/2013 23:48
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Re: 11 Settembre 2001: Inside job o Mossad job?
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
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Magari faceva consulenza per il Mossad... oppure era un agente "silente"...

ma sarei troppo complottista a questo punto...

però devo dire che avere agenti silenti sparsi in giro nelle varie istituzioni dev'essere utile... che poi lo scandalo del NSA coinvolge pure aziende israeliane... avevo letto un topic in proposito su CDC...

Purtroppo ho perso il link maledizione...
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Ezra Pound
Inviato il: 9/10/2013 18:42
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