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  E io urino sulla vostra "civiltà"

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  •  Ribelle
      Ribelle
E io urino sulla vostra "civiltà"
#1
Ho qualche dubbio
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di Massimo Fini



La cultura superiore. Piscia sui cadaveri dei nemici uccisi, piscia sui prigionieri, dopo averli denudati, derisi, fotografati, portati in giro in carriola per renderli più ridicoli, piscia sui loro simboli religiosi. Pisciano i soldati della cultura superiore, quasi spurgo simbolico del marciume del mondo cui appartengono, ma non sanno più combattere. Per questo il più potente, moderno, sofisticato, tecnologico, robotico esercito che abbia mai calcato la scena, dopo dieci anni di occupazione sta perdendo la partita in Afghanistan ed è costretto a pietire dal nemico una qualsiasi ‘exit strategy’ che mascheri la vergognosa sconfitta. Che oltre, e prima, che militare è morale.

I Talebani sono feroci e crudeli in battaglia, certo, ma non pisciano sui nemici uccisi, non pisciano sui prigionieri ma li trattano, finché conservano questo status, con rispetto e, se sono stranieri, come ospiti. Possono uccidere, e uccidono, ma non torturano. Hanno conservato il senso di sé e della propria e altrui dignità, valori prepolitici, prereligiosi, di cui la cultura superiore si è completamente svuotata. Hanno provato a corromperli in tutti i modi, i Talebani, ma non ci sono riusciti. Sulla testa del Mullah Omar, il loro capo indiscusso, pende una taglia di 25 milioni di dollari, ma in dieci anni non si è trovato un solo afghano disposto a tradirlo per una cifra che è enorme in sé e quasi inconcepibile da quelle parti. Nella cultura superiore uomini ricchi e potenti si vendono per un soggiorno in albergo, per un affitto, per un viaggio in aereo, per una nota spese mentre le donne, libere donne non oppresse dalla necessità, si fan comprare per 1.000 euro o poco più.

La Cia è arrivata al ridicolo di offrire agli anziani capi tribali afghani, che han molte mogli, il Viagra. A questi livelli si è abbassata la cultura superiore. Gli occidentali son sempre pronti ad accusare i propri nemici di perpetrare stupri (nel caso dei Talebani cosa ridicola, esclusa proprio dalla loro sessuofobia) ma non fanno che proiettare, come si dice in psicoanalisi, la propria ombra. Se i Talebani sono sessuofobi, gli occidentali sono sessuomani, ma non per un eccesso di virilità, bensì per il suo contrario, per impotenza, per estenuazione e son costretti a volare a Phuket per trarre, violando bambine, dal loro membro floscio, oltre che piscio, una goccia di sperma.

Gli occidentali, affogati nella grascia del benessere, non sono più abituati al combattimento in senso proprio. Il sudore e la ferocia del corpo a corpo gli fa orrore, la vista del sangue, se non è televisivo, li manda in deliquio. Appena possono i loro soldati evitano il combattimento. Usano quasi esclusivamente i caccia e i bombardieri contro un nemico che non ha aerei né contraerea ed è quindi inerme. E se in qualche caso vengono coinvolti in uno scontro ravvicinato, e subiscono le pesanti perdite che quotidianamente, con tranquilla coscienza, infliggono agli altri, lo sentono come un affronto, una slealtà, una vigliaccata, qualcosa di cui sdegnarsi, un atto illegittimo e immorale. Per la cultura superiore è morale invece che aerei-robot colpiscano e uccidano teleguidati a diecimila chilometri di distanza da piloti che non corrono alcun rischio, nemmeno quello di infangarsi le scarpe. Dall’altra parte ci sono, all’opposto, uomini, armati quasi solo del proprio corpo, del proprio coraggio, della feroce determinazione a difendere i propri valori, giusti o sbagliati che siano, e che, per questo, si implicano totalmente. Il presidente degli Stati Uniti Barak Obama ha detto: “Se potessi farei combattere solo i robot per risparmiare le vite dei nostri soldati”. Ma è il combattente che non combatte a perdere ogni legittimità, ogni dignità e onore. Questa è la cultura superiore. Io ci piscio sopra.
Inviato il: 16/1/2012 10:46
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  •  florizel
      florizel
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#2
Sono certo di non sapere
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“Se potessi farei combattere solo i robot per risparmiare le vite dei nostri soldati”.

Ma anche per risparmiare ulteriori figure di merda.
Anche perchè la feccia "umana" inviata in guerra fa più schifo del suo padrone.

Nessuno di noi può sapere davvero come stiano le cose, e cioè se questo comportamento ESECRABILE sia diffuso o meno; una cosa è certa: sono gesti che rievocano il connotato tutto "maschile" di ogni guerra.

Sono certa di sollevare un vespaio con questa mia affermazione, e a chi storce il naso dico "parliamone". Una volta per tutte.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 16/1/2012 11:28
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  •  Ribelle
      Ribelle
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#3
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 16/9/2008
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Citazione:

florizel ha scritto:
una cosa è certa: sono gesti che rievocano il connotato tutto "maschile" di ogni guerra.

Sono certa di sollevare un vespaio con questa mia affermazione, e a chi storce il naso dico "parliamone". Una volta per tutte.

Ciao Florizel.

Così (in)articolata trovo la tua un'osservazione (oltre che un po' OT) ben poco utile.
Inviato il: 16/1/2012 11:51
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  •  florizel
      florizel
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#4
Sono certo di non sapere
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Ribelle

Citazione:
Così (in)articolata trovo la tua un'osservazione (oltre che un po' OT) ben poco utile.


Ne ero certa. CVD.

Chiediti, per favore, a cosa corrisponde presso gli animali il gesto di pisciare, al di là del mero bisogno fisiologico.
E chi lo compie.
Le risposte arriveranno una dopo l'altra.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 16/1/2012 12:02
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  •  Ribelle
      Ribelle
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#5
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 16/9/2008
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Citazione:

florizel ha scritto:
Ne ero certa. CVD.

Chiediti, per favore, a cosa corrisponde presso gli animali il gesto di pisciare, al di là del mero bisogno fisiologico.
E chi lo compie.
Le risposte arriverano una dopo l'altra.

A cosa corrisponde il gesto lo so benissimo.

So anche benissimo che in molte specie animali l'attività "bellica" è di competenza maschile, ed io personalmente non ho niente da eccepire se questo avviene anche in relazione alla specie umana, lo trovo assolutamente normale. Né mi scandalizza il concetto di guerra in sé, che accompagna da sempre l'umanità. L'articolo di Fini, peraltro, non è un articolo contro la guerra: è un articolo contro la degenerazione della cultura occidentale. Per questo dico che la tua osservazione, se non articolata e sviluppata un po', risulta poco utile.

E siccome ti ho solo chiesto di sviluppare meglio il tuo intervento, che mi interessa, fammi la cortesia di non liquidarmi con un lapidario "CVD", ok? Mi sembra irrispettoso e fuori luogo.

Ciao.
Inviato il: 16/1/2012 12:20
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  •  florizel
      florizel
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#6
Sono certo di non sapere
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Ribelle

Citazione:
L'articolo di Fini, peraltro, non è un articolo contro la guerra: è un articolo contro la degenerazione della cultura occidentale.


Infatti non lo condivido, se non negli stessi termini superficiali con cui si esprime. Trovo che nel momento in cui si attribuisca alla guerra un "valore" ALTRO da quello che essa esprime in realtà, Fini ne stia tracciando un'idea troppo idealistica, fuorviante e fuori dalla realtà. Non esiste un "eroismo" in guerra tale da non avere in sè una degenerazione.
Ammazzare è GIA' una degenerazione della specie umana.


Citazione:
So anche benissimo che in molte specie animali l'attività "bellica" è di competenza maschile


Infatti cercavo di segnalarne l'assoluta connotazione "patriarcale" e machista, condensata nel gesto di "marcare" il "nemico" in quel modo.
A questo non sfugge lo stupro di guerra.


Citazione:
Né mi scandalizza il concetto di guerra in sé, che accompagna da sempre l'umanità.


"Sempre" è una parola tropo grossa: cosa sappiamo dell'intera storia umana, se non quelo che riguarda un poeriodo limitatissimo nel tempo rispetto ai millenni di cui invece sappiamo pochissimo?


Citazione:
E siccome ti ho solo chiesto di sviluppare meglio il tuo intervento, che mi interessa, fammi la cortesia di non liquidarmi con un lapidario "CVD", ok? Mi sembra irrispettoso e fuori luogo.


Non è irrispettoso. Non amo fornire delle risposte, ma suscitare delle riflessioni. La discussione è appena iniziata, e non voglio monopolizzarla.
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Inviato il: 16/1/2012 12:40
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  •  Calvero
      Calvero
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#7
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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_________________________

Condivido ogni passaggio di questo articolo, e ne comprendo bene le sue radici. Avendo conosciuto personalmente Massimo Fini e sapendo bene quale filosofia muove il suo pensiero, non posso che unirmi a questo disgusto profondo per un mondo che anche nel male ha abiurato ogni decenza, ogni onore, ogni possibile tipo di umanità in frangenti terribili.

La cosa grave non è solo nel gesto in sé ovviamente, ma proprio nel suo "valore" retroattivo (passatemi il termine) ... poiché simile gesto è indice incontrovertibile di quale sia il sentimento, e la considerazione che si ha verso il nemico a priori.

E tutto ciò porta ad un'altra incontrovertibile spiegazione. In ambienti militari (che conosco come le mie tasche) ogni "RITO" di una qualche banda di teste di cazzo infami, per quanto sia attribuibile effettivamente a una ristretta cerchia di individui, comunque è il risultato di "pressioni e moventi psicologici" GENERALI antecedenti che sfogano, poi, in atteggiamenti PARTICOLARI.

La realtà è che il lavaggio del cervello, la frustrazione e l'odio, sono alla base di quegli eventi moderni che vengono chiamati "Guerre" .. ma guerre NON sono. Si tratta appunto di epurazioni culturali travestite di democrazia.

Ed è proprio per il fatto che inconsciamente il militare sa di attaccare il suo "Satana" e di epurare un Virus, che perde la sua umanità ed in realtà da umano si aliena in un Robot senza coscienza della propaganda.

Quindi anche Obama, quel figlio di ******* (indovinate la parola nascosta) ... ha mentito, perché in realtà i ROBOT sono già sul campo, da decenni.

E io attendo sempre il meteorite, of course
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 16/1/2012 12:44
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  •  Calvero
      Calvero
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#8
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Dopo rispondo a Florizel
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 16/1/2012 12:45
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  •  florizel
      florizel
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#9
Sono certo di non sapere
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Calvero

Citazione:
non posso che unirmi a questo disgusto profondo per un mondo che anche nel male ha abiurato ogni decenza


Io mi chiedo se esista una "decenza", nel male. O almeno in un male come la guerra, che si esprime necessariamente nel togliere la vita al proprio prossimo.

Voglio dire: non è togliendola con eleganza che diventa un "valore".


Citazione:
è il risultato di "pressioni e moventi psicologici" GENERALI antecedenti che sfogano, poi, in atteggiamenti PARTICOLARI.


Non è stato sempre così?. Voglio dire: il condizionamento mentale non è prerogativa di ogni guerra, messo in atto proprio per scardinare il tabù insito nella conservazione della specie?


Citazione:
in realtà i ROBOT sono già sul campo, da decenni.


Su questa osservazione concordo.

A RIBELLE: nel mio discorso prendevo in esame gli studi di una ricercatrice californiana, Riane Eisler, che ha tracciato una "storia" dell'umanità sulla base di scoperte archeologiche e sociologiche: Perchè il calice e la spada.

E' possibile che la storia ALTRA dell'umanità sia stata cancellata proprio per portare a ritenere la violenza delle guerre inevitabile?

Il ruolo del matriarcato nella storia delle donne è stato oscurato dagli stereotipi utilizzati nella teoria sociale occidentale maschile che riguardano la natura del potere.
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Inviato il: 16/1/2012 12:56
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  •  mangog
      mangog
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#10
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

florizel ha scritto:

Nessuno di noi può sapere davvero come stiano le cose, e cioè se questo comportamento ESECRABILE sia diffuso o meno; una cosa è certa: sono gesti che rievocano il connotato tutto "maschile" di ogni guerra.

Sono certa di sollevare un vespaio con questa mia affermazione, e a chi storce il naso dico "parliamone". Una volta per tutte.


Le donne si sono emancipate ora vogliono fare tutto quello che per tradizione veniva fatto dall'uomo.. indossare un divsa, portare una pistola, fare la guerra.

Mi sembra che le soldatesse americane non fossero da meno dei colleghi maschili quando trascinavano al guinzaglio i prigionieri.

E' il fatto di urinare in piedi su esseri umani morti quello che sconvolge ?

Le donne non possono farlo per evidenti motivi.. ma sono sicuro che non sono sa da meno degli uomini in quanto a meschinità.
Inviato il: 16/1/2012 14:23
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  •  florizel
      florizel
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#11
Sono certo di non sapere
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mangog

Citazione:
Le donne si sono emancipate


Secondo me si sono "involute". Questione di termini?


Citazione:
ora vogliono fare tutto quello che per tradizione veniva fatto dall'uomo.. indossare un divsa, portare una pistola, fare la guerra.


So di non poter essere esaustiva quanto vorrei, ma sul termine "vogliono" nutro molta perplessità. Il che non esclude che io possa definire "mostri" anche quelle donne che si prestano a prendere parte attiva in questo gioco al massacro. Quello che vorrei indagare è la NATURA della violenza della guerra.
A prescindere dagli "arruolti" e dalle "arruolate", che a mio avviso sono la manifestazione di una degenerazione interna ad un'altra degenerazione.


Citazione:
E' il fatto di urinare in piedi su esseri umani morti quello che sconvolge ?


Se hai letto bene i miei commenti, non mi sono limitata a definire ORRORE solo questa ulteriore dimostrazione della bestialità della guerra.
_________________
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Inviato il: 16/1/2012 14:59
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  •  Ribelle
      Ribelle
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#12
Ho qualche dubbio
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Citazione:
florizel ha scritto:
Io mi chiedo se esista una "decenza", nel male. O almeno in un male come la guerra, che si esprime necessariamente nel togliere la vita al proprio prossimo.

Voglio dire: non è togliendola con eleganza che diventa un "valore".

Certo che c'è una possibile decenza nel male: ovviamente si. Discende dalla gradualità intrinseca ad ogni manifestazione umana in qualunque campo. Quello che semmai io trovo veramente MALE, in quanto sostanzialmente disumano (e quindi disumanizzante, per chi lo adotti), è l'approccio bianco/nero che nega questa possibilità (un approccio che non può non richiamarmi alla mente il socialmente devastante politically correct oggi imperante). Dietro a tutto questo io avverto una arrogante pretesa di ridisegnare l'essere umano sulla base di un giudizio del tutto ideologico ed astratto, pretesa che a mio parere è la fonte di praticamente tutte le infinite aberrazioni che oggi ci perseguitano.
Inviato il: 16/1/2012 15:23
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#13
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E' il genere,autodefinitosi, umano che è meschino e chiunque abbia avuto l'incapacità di dimostrarlo lo ha dimostrato.
Definirlo meschino è un insulto alla memoria di Barbara.
yOu
Inviato il: 16/1/2012 15:24
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#14
Mi sento vacillare
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FIVE STARS!!!
CONDITE DA APPLAUSI A SCENA APERTA...
(mio commento all'articolo del sempre ottimo, tranne qualche rara
caduta ma siamo tutti esseri umani, Massimo Fini)
Inviato il: 16/1/2012 15:47
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  •  TWNP
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#15
Mi sento vacillare
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Florizel, purtroppo (E SOTTOLINEO PURTROPPO) la
carceriera più infame di Abu Grahib era proprio una donna.
Non è il fatto di essere maschi o femmine ad essere determinante,
piuttosto se c'è uno squilibrio energetico verso il principio distruttore
che per comodità definiamo maschile perchè nei maschi è più presente,
in condizioni di normalità ossia di disequilibrio che purtroppo in questa
società sono più diffuse di quelle di equilibrio.
Ma anche nei maschi è presente il principio femminlle/ricettivo come nelle
femmine quello maschile (in realtà, sono termini occidentali che non
riescono a rendere il concetto, il principio maschile al tempo stesso crea
e distrugge così come quello femminile. l'unica differenza è che uno
penetra e l'altro accoglie)...
Inviato il: 16/1/2012 15:54
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#16
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Non credo che il senso del thread fosse questo.

Inviato il: 16/1/2012 16:01
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#17
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Un'altra cosa, Florizel.
La morte non è la cosa peggiore che può capitare a un uomo.
Questa è un'idea tipica della cultura occidentale e anche piuttosto
recente, visto che ancora fino al settecento gli eserciti marciavano
uno contro l'altro in rigida posizione compatta, sapendo in questo modo
di offrire il maggior bersaglio alle fucilate dei nemici ma preferendo
il rischio della morte all'onta di una marcia disordinata che disonorasse
il reggimento.
In pratica, quei soldati marciavano sapendo che qualcuno stava
estraendo una pallina che poteva contenere il loro nome.
E continuavano a marciare.
Ve l'immaginereste oggi negli eserciti di USA, GB ecc. ecc.?
La cosa peggiore che può capitare a un uomo è quella di essere sminuito
nella propria dignità di uomo, di essere considerato solo un pezzo di
carne da dare in pasto ai maiali.
Nelle società che noi osiamo ancora chiamare "primitive", i guerrieri
vincenti mangiavano il cervello dei più valorosi nemici uccisi.
E ciò per assorbire parte dell'energia e dello spirito che li aveva animati,
in pratica venivano considerati come e forse anche più degli stessi
vincitori.
Era anche un modo di chiedere loro scusa per aver dovuto decretare
la loro fine, ritenuta inevitabile.
Un modo per non disperdere nel vento ciò che era stato un uomo.
Oggi si piscia sui cadaveri.
Inviato il: 16/1/2012 16:05
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  •  florizel
      florizel
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#18
Sono certo di non sapere
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Ribelle

Citazione:
Quello che semmai io trovo veramente MALE, in quanto sostanzialmente disumano (e quindi disumanizzante, per chi lo adotti), è l'approccio bianco/nero che nega questa possibilità


Sai, quando si ammazza un individuo e questo muore, non ci sono tonalità di grigio... Posso anche capire come si venga facilmente catturati dall'idea dell'irreversibilità e della necessità della guerra, o come la si possa considerare connaturata alla specie umana...il che non toglie che si possa dire di essa che è un male perchè produce distruzione. Anche se perpetrata "elegantemente", e con spirito "cavalleresco"...

TWNP

Citazione:
la carceriera più infame di Abu Grahib era proprio una donna. Non è il fatto di essere maschi o femmine ad essere determinante, piuttosto se c'è uno squilibrio energetico verso il principio distruttore che per comodità definiamo maschile perchè nei maschi è più presente, in condizioni di normalità ossia di disequilibrio che purtroppo in questa società sono più diffuse di quelle di equilibrio.


Bingo. E' esattamente questo che volevo mettere in evidenza: il principio distruttore più presente nel genere maschile, al quale il genere femminile si è S-venduto.
Con questo io non sto negando che l'aggressività faccia parte del corredo biologico-culturale delle donne, assolutamente. Sto considerando che essa non è stata "istituzionalizzata" dal genere femminile.


Citazione:
Ma anche nei maschi è presente il principio femminlle/ricettivo come nelle femmine quello maschile (in realtà, sono termini occidentali che non riescono a rendere il concetto, il principio maschile al tempo stesso crea e distrugge così come quello femminile. l'unica differenza è che uno penetra e l'altro accoglie)...


E sono d'accordo. Ma allora chiediamoci perchè il principio distruttivo è stato (ed è) propagandisticamente delineato come inevitabile mentre all'altro, quello "accoglitivo" viene riservato uno spazio marginale.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 16/1/2012 16:14
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  •  florizel
      florizel
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#19
Sono certo di non sapere
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TWNP


Citazione:
La cosa peggiore che può capitare a un uomo è quella di essere sminuito nella propria dignità di uomo, di essere considerato solo un pezzo di carne da dare in pasto ai maiali. Nelle società che noi osiamo ancora chiamare "primitive", i guerrieri vincenti mangiavano il cervello dei più valorosi nemici uccisi. E ciò per assorbire parte dell'energia e dello spirito che li aveva animati, in pratica venivano considerati come e forse anche più degli stessi vincitori. Era anche un modo di chiedere loro scusa per aver dovuto decretare la loro fine, ritenuta inevitabile. Un modo per non disperdere nel vento ciò che era stato un uomo. Oggi si piscia sui cadaveri.


Anche volendo accettare il senso "valoroso" attribuito al gesto dei "primitivi": a te pare la stessa cosa? Paragonando il rituale di cui parli al gesto dei soldati, potrei anche concordare sulla "degenerazione" di cui parla Fini.
Ma, in sintesi, pare quasi che l'articlo stia assolvendo la guerra quando essa è prodotta "valorosamente". E' qui che leggo un'insidia.
_________________
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Inviato il: 16/1/2012 16:24
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  •  abbidubbi
      abbidubbi
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#20
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a massimo fini farei vedere questa foto



quel minuscolo puntino che si vede nella banda verticale più chiara, è la Terra, fotografata da 6 miliardi di chilometri di distanza.

carl sagan, ebbe ll'idea di girare le attrezzature di ripresa a bordo del Voyager1, orientate normalmente verso lo spazio infinito, verso "casa".
ne uscì questa foto, considerata una delle belle foto spaziali mai realizzate, e sulla quale Sagan si abbandonò a delle considerazioni che farei volentieri leggere a Fini:

« Da questo distante punto di osservazione, la Terra può non sembrare di particolare interesse. Ma per noi, è diverso. Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita. L'insieme delle nostre gioie e dolori, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, così sicure di sé, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e plebeo, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, figlio speranzoso, inventore ed esploratore, ogni predicatore di moralità, ogni politico corrotto, ogni "superstar", ogni "comandante supremo", ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie è vissuto lì, su un minuscolo granello di polvere sospeso in un raggio di sole. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica.
Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori affinché, nella gloria e nel trionfo, potessero diventare i signori momentanei di una frazione di un puntino. Pensate alle crudeltà senza fine inflitte dagli abitanti di un angolo di questo pixel agli abitanti scarsamente distinguibili di qualche altro angolo, quanto frequenti le incomprensioni, quanto smaniosi di uccidersi a vicenda, quanto fervente il loro odio. Le nostre ostentazioni, la nostra immaginaria autostima, l'illusione che abbiamo una qualche posizione privilegiata nell'Universo, sono messe in discussione da questo punto di luce pallida. Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande, avvolgente buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c'è alcuna indicazione che possa giungere aiuto da qualche altra parte per salvarci da noi stessi.
La Terra è l'unico mondo conosciuto che possa ospitare la vita. Non c'è altro posto, per lo meno nel futuro prossimo, dove la nostra specie possa migrare. Visitare, sì. Colonizzare, non ancora.
Che vi piaccia o meno, per il momento la Terra è dove ci giochiamo le nostre carte. È stato detto che l'astronomia è un'esperienza di umiltà e che forma il carattere. Non c'è forse migliore dimostrazione della follia delle vanità umane che questa distante immagine del nostro minuscolo mondo. Per me, sottolinea la nostra responsabilità di occuparci più gentilmente l'uno dell'altro, e di preservare e proteggere il pallido punto blu, l'unica casa che abbiamo mai conosciuto. »


scusate il parziale OT ma sto leggendo proprio in questi giorni un libro di Massimo Fini dall'eloquente titolo "Elogio della guerra". E l'articolo contro gli "urinatori incivili" qui sopra, per come la vedo io, trasuda ipocrisia da tutti i pori.


Citazione:
Florizel

Ma, in sintesi, pare quasi che l'articlo stia assolvendo la guerra quando essa è prodotta "valorosamente". E' qui che leggo un'insidia.


bingo! binghissimo!
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Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
Inviato il: 16/1/2012 16:37
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  •  TWNP
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#21
Mi sento vacillare
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No, il senso mi sembra sia chiaro.
La guerra, per quanto sbagliata ha comunque un proprio codice.
Se vuoi farla, devi poter rischiare la tua vita.
Altrimenti, non è neanche guerra ma ignobile massacro.
C'è differenza tra il Little Big Horn e Sand Creek.
Nel primo caso c'erano uomini contro uomini ad armi quasi pari.
In effetti, il vantaggio tecnologico era a favore di chi poi perse.
Sand Creek fu una strage deliberata contro vecchi, donne e bambini
completamente inermi.
La prima è guerra e in una civiltà evoluta dovremmo evitare queste
morti inutili.
Ma si è svolta nel recinto di quelle regole.
La seconda no e non puoi farla passare come guerra, insignendo anche
i colpevoli di medaglie al valore.
Se spari dall'alto contro soldati che non possono arrecarti offesa alcuna
magari con bersaglio elettronico teleguidato, non sei un soldato.
Sei una merda umana...
Inviato il: 16/1/2012 16:40
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  •  Calvero
      Calvero
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#22
Sono certo di non sapere
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Citazione:


Io mi chiedo se esista una "decenza", nel male. O almeno in un male come la guerra, che si esprime necessariamente nel togliere la vita al proprio prossimo.


E ovviamente me lo chiedo anch'io, ed è solo per non ripetere con parole diverse lo stesso concetto, che la risposta di Ribelle (al Post #12) è anche la mia.

Citazione:

Voglio dire: non è togliendola con eleganza che diventa un "valore".


Hai ragione se si trattasse di eleganza o di qualcosa di "cavalleresco", ma non è questo il movente che agita la riflessione di Fini.

Voglio dire anch'io una cosa: se io fossi un talebano probabilmente dovrei combattere per la mia terra e non mi fa nessuna vergogna sostenere che a quel punto la mia guerra poserebbe su valori diversi. E se i medesimi (diciamo i talebani) si mostrano costretti in forze maggiori e, nel contempo "IO, lì con loro" mostro una dignità che altri eserciti non hanno, significa che non sono solo due eserciti a scontrarsi, ma anche due mondi e due modi di essere uomini in totale divergenza. Ed essere uomini con altri valori, implica allo stesso modo che a certe conseguenze certe culture non giungerebbero. Non c'entra il nero e il grigio della morte. C'entra la prospettiva di come si creano i "mondi" e da che retaggi giungono e proseguiranno la loro storia.

Tu mi conosci benissimo e sai benissimo che io non faccio intellettualismi della domenica pomeriggio, e pago ancora pesantemente gli scotti ad avere mandato a fanculo Armi e Uniformi proprio in ragione del loro potere alienante. Ma il discorso qui dice altro.


Citazione:


Non è stato sempre così?. Voglio dire: il condizionamento mentale non è prerogativa di ogni guerra, messo in atto proprio per scardinare il tabù insito nella conservazione della specie?


Non facciamo i presuntuosi. Noi, 2000 anni di storia possiamo saperla perché l'hanno scritta i vincitori ... e sarei un cretino se pensassi che le guerre hanno avuto sempre il medesimo imprinting, siamo troppo piccoli al cospetto del passato; come sarei un cretino se le giustificassi a prescindere ... e non lo faccio, ma i fatti vanno osservati in ottica antropologica ed è l'uomo ad avere in sé questa predisposizione a lasciarsi conquistare dal Potere, prima ancora che andare a conquistare altri paesi (che è solo la conseguenza del primo passaggio).

Detto questo non vedo perché sia da eliminare il fattore ONORE nel dibattito delle battaglie esautorandolo in maniera erronea, essendo, ripeto, questa:-

.. una dinamica psicologica che non ha a che vedere col romanticismo della minkia, ma col fatto che sarebbe quel processo legato al protocollo della sopravvivenza della specie che poteva evolvere l'uomo, nel tempo, in percorsi più maturi.

La bacchetta magica se l'avessimo, probabilmente io e te la useremo alla stessa maniera, ma visto che non ce l'abbiamo, le analisi vanno spinte in un processo ad "esclusione" per comprendere come il "bene" e il "male" non esistono ....


... e sarebbe anche ora di dare un perché fondante a questo adagio "del Bianco e Nero" e non usarlo soltanto come fanno i decerebrati della New Age. Ti sei mai domandata, Florizel, quale sarebbe il processo che innescherebbe nell'uomo una vera scintilla che lo portasse a evolversi?

Citazione:


Su questa osservazione concordo.


Non avevo dubbi ... se vuoi te la lascio usare senza versarmi i soldi del copyright, ma solo perché sei tu

Citazione:
Secondo me si sono "involute". Questione di termini?


Purtroppo sì
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Inviato il: 16/1/2012 16:50
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  •  Calvero
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#23
Sono certo di non sapere
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La mia risposta vale anche per il buon Abbidubbi e lo dico quotando le riflessioni di Sagan ... e questo la dice lunga
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Inviato il: 16/1/2012 16:53
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  •  Ribelle
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#24
Ho qualche dubbio
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Citazione:
florizel ha scritto:

Anche volendo accettare il senso "valoroso" attribuito al gesto dei "primitivi": a te pare la stessa cosa? Paragonando il rituale di cui parli al gesto dei soldati, potrei anche concordare sulla "degenerazione" di cui parla Fini.
Ma, in sintesi, pare quasi che l'articlo stia assolvendo la guerra quando essa è prodotta "valorosamente". E' qui che leggo un'insidia.

La guerra, come mille altre espressioni dell'essere umano, non ha nessun bisogno di essere assolta, né di essere giustificata. Nessun bisogno assolutamente. L'essere umano non è fatto solo di quello che ci piace o ci sembra giusto; la sua natura contiene anche aspetti del tutto irragionevoli e anche "selvaggi", piaccia o non piaccia al nostro giudizio. Non è la loro inevitabile presenza a squalificare la nostra attuale (in)civiltà ma solo il modo abietto in cui vengono affrontati e gestiti. E ciò, ribadisco, è il frutto di una teorizzazione completamente falsata dell'uomo che, alienandolo dalla sua reale natura, spiana la strada ad ogni possibile aberrazione.
Inviato il: 16/1/2012 17:00
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  •  florizel
      florizel
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#25
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Citazione:
La guerra, per quanto sbagliata ha comunque un proprio codice.
Se vuoi farla, devi poter rischiare la tua vita.


Non credo che ai soldati raffigurati nella foto non sia stato fatto presente che avrebbero potuto anche rischiare di morire durante la “missione”. Ritengo che questo rischio sia ANZI posto ben in evidenza proprio per riuscire a far vendere loro cara la pelle, ed ottenere una temerarietà tale da convincere che lasciare altri corpi a terra piuttosto che il proprio è la regola numero1.
Qui l’obiettivo da raggiungere è sempre lo stesso: uccidere un nemico; cambia solo il codice, e DEVE cambiare, necessariamente. E parallelamente al senso che ogni sistema di potere dà al nemico.

Tu parlavi di rituali di guerra dei popoli “primitivi”, io aggiungerei anche quelli dei popoli vissuti precedentemente alla nostra epoca contemporanea: la differenza tra gli elementi evocativi di “valore” di quell’epoca e quelli di oggi sta solo nel fatto che è cambiato il MODELLO di riferimento imposto alla “truppa”. Se in tempi remoti un soldato veniva supportato nel suo compito di uccidere da una serie di codici che richiamavano al “valore” del nemico, questo non impediva loro di salvargli la vita.
Oggi la “degenerazione” sta unicamente nel fatto che c’è la necessità di demonizzare il nemico: ma sono strumenti: il fine è lo stesso.


Citazione:
Altrimenti, non è neanche guerra ma ignobile massacro.


Sarebbe massacro anche se morissero “solo” soldati, TWNP. Qui leggo un’altra insidia: quella che legittima la trasformazione in toto dell’essere umano in quanto individuo in “combattente”.
Anzi, in prodotto bellico.

Citazione:
Nel primo caso c'erano uomini contro uomini ad armi quasi pari.

Sand Creek fu una strage deliberata contro vecchi, donne e bambini
completamente inermi.

La seconda no e non puoi farla passare come guerra, insignendo anche
i colpevoli di medaglie al valore.


No, io faccio passare come guerra la prima ed anche la seconda. Ma stiamo scherzando?
A mio avviso, cambiano solo le circostanze; e per quanto mi riguarda, non scarto l’ipotesi che in presenza di tensione altissima presso i soldati, gli “alti gradi” possano decidere che lasciare aperta la possibilità di “calcare la mano” è salutare per un buon “rendimento” e per esorcizzare la paura.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 16/1/2012 17:53
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  •  florizel
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#26
Sono certo di non sapere
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Calvero

Citazione:
Ed essere uomini con altri valori, implica allo stesso modo che a certe conseguenze certe culture non giungerebbero.


Appunto. Alla guerra come fatto in sé che produce risultati precisi, non si arriverebbe.


Citazione:
Noi, 2000 anni di storia possiamo saperla perché l'hanno scritta i vincitori ... e sarei un cretino se pensassi che le guerre hanno avuto sempre il medesimo imprinting, siamo troppo piccoli al cospetto del passato


Guarda un po’, Calvero…è esattamente quello che cercavo di far presente a Ribelle: i 2000 anni di storia è TUTTO quel che sappiamo della storia dell’umanità.


Citazione:
Ti sei mai domandata, Florizel, quale sarebbe il processo che innescherebbe nell'uomo una vera scintilla che lo portasse a evolversi?


Anche tu mi conosci, e sai che questa domanda me la pongo quotidianamente. Ma certamente non potrei ritrovare quella scintilla nell’attitudine alla distruzione. Prodotta “valorosamente” o anche non valorosamente.

Il commento di abbidubbi è quanto di più UMANAMENTE apprezzabile c’è nell’UMANO.
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Inviato il: 16/1/2012 17:54
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  •  florizel
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#27
Sono certo di non sapere
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Ribelle

Citazione:
La guerra, come mille altre espressioni dell'essere umano


Ti riferisci all'istinto aggressivo, o alla GUERRA come espediente politico?

Citazione:
Non è la loro inevitabile presenza a squalificare la nostra attuale (in)civiltà ma solo il modo abietto in cui vengono affrontati e gestiti. E ciò, ribadisco, è il frutto di una teorizzazione completamente falsata dell'uomo che, alienandolo dalla sua reale natura, spiana la strada ad ogni possibile aberrazione.


Stai dicendo che fra costruire una società in cui ognuno possa vivere in santa pace strafottendosene del padrone che lo invia in "missione", ed un'altra in cui il padrone possa adularti tanto da farti rinunciare al rispetto per la vita altrui, TU preferisci la seconda? Se si, tuo diritto.
Ma questo è MOLTO diverso dall'affermare che la distruzione legata alla guerra sia tanto connaturata alla specie umana da NON poter essere superata e rigettata.
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Inviato il: 16/1/2012 18:00
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#28
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Florizel, ossia tu provi compassione per i soldati?
Scusami, ma è come provare compassione per chi si rovina
al poker o per chi si ammazza di eroina.
Non lo comprendo.
Io provo compassione per chi è malato, per chi ha perso il
lavoro e non ha un reddito per mantenersi, per chi subisce
una disgrazia, un cataclisma, per chi è violentato ecc. ecc.
Chi combatte, chi si fa le pere, chi si rovina al gioco, chi si fa
plagiare da sette varie, opera una scelta in piena autonomia
ed è libero di farlo purchè non coinvolga chi non c'entra nulla.
Non ho mai pianto una sola lacrima per i nostri "cari" soldati morti
in Iraq o Afghanistan.
Mi sento solidale con dei combattenti solo se trattasi di guerra di
liberazione, ma quella è legittima difesa.
Quindi, sono solidale con chi combatte gli USA in Iraq e in Afghanistan,
limitatamente all'obiettivo che si prefiggono, quello di cacciare gli
invasori dalla terra in cui vivono.
Poi, in merito ad altre questioni, posso essere lontanissimo da loro, ma
appunto è un altro discorso.
Inviato il: 16/1/2012 18:05
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  •  Calvero
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#29
Sono certo di non sapere
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Citazione:



Appunto. Alla guerra come fatto in sé che produce risultati precisi, non si arriverebbe.


Cantiamo tutti insieme sù:

Per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l'albero, per fare un albero ci vuole un fiore, ci vuole un fiore, ci vuole un fiore ....per fare il fiore ci vuole un seme ...

... le cose non partono dalla Guerra; quel che produce la guerra, non ci serve discuterlo è cosa morta, come i morti che rimangono a terra. Prima della guerra ci sono gli uomini, e un uomo è un seme, piaccia o meno. E un uomo - come il seme - ha un dato corredo genetico, piaccia o meno anche questo. E il corredo genetico dell'uomo non ha in sé un programma bucolico come codice di sopravvivenza, così per la sua esistenza come per il suo prossimo, piaccia o meno è così; tanto consta; tanto è incontrovertibile.

Se vogliamo ragionare contro-natura, allora possiamo darci all'arte e fare quadri magnifici come quelli di Van Gogh e contemplare il creato da così alte intelligenze creative e comprendere quanto siamo piccoli e quanto amore sprechiamo e, non ultimo, tagliarci un bel pezzo di orecchio per sprofondare dignitosamente nella PAZZIA che è l'unico mondo sano raggiungibile dalla nostra claudicante "macchina bio-fisiologica-pensante".

Ergo, o si parte da presupposti fondati se si vuole risolvere il problema, o estasiarsi di fronte alla Volta celeste per volere comprendere la nostra presunzione, non può che avere la stessa valenza di inginocchiarsi di fronte al Mosé e insieme al Michelangelo, martellando il ginocchio della sua Opera, recitare le altisonanti parole "perché non parli!!!" ...


Citazione:


Guarda un po’, Calvero…è esattamente quello che cercavo di far presente a Ribelle: i 2000 anni di storia è TUTTO quel che sappiamo della storia dell’umanità.


E sta bene.


Citazione:


Anche tu mi conosci, e sai che questa domanda me la pongo quotidianamente. Ma certamente non potrei ritrovare quella scintilla nell’attitudine alla distruzione. Prodotta “valorosamente” o anche non valorosamente.


A mio avviso è soltanto una prospettiva ad effetto. E hai invertito l'ordine nelle cose (non "delle"). L'articolo non promuove la guerra, ma identifica un uomo FALSO rispetto al codice che lo ha generato, all'interno di un "MALE" che non rientra tra quel famoso "bianco e nero" che invece fa parte della magia della Vita.

Citazione:

Il commento di abbidubbi è quanto di più UMANAMENTE apprezzabile c’è nell’UMANO.


Non è nell'umano, quella è una prospettiva (si legga speranza) "divina" di cui si dovrebbe prendere coscienza. La domanda è, ci appartiene?
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Inviato il: 16/1/2012 18:17
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  •  florizel
      florizel
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#30
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Florizel, ossia tu provi compassione per i soldati?


Assolutamente NO. Come trai questa conclusione?
Provo semmai PENA per essersi ridotti a dei lombrichi.

Citazione:
Non ho mai pianto una sola lacrima per i nostri "cari" soldati morti
in Iraq o Afghanistan.


Figurati se l’abbia mai potuto fare io….

Citazione:
Mi sento solidale con dei combattenti solo se trattasi di guerra di
liberazione, ma quella è legittima difesa.


Sei arrivato al punto che avrei cercato di illustrare tra qualche commento.
Per me la VIOLENZA è “connaturata” all’essere umano, e “produttiva” solo in chiave difensiva.
In chiave OFFENSIVA è una degenerazione dell’umanità declinata da quacosa che è a monte: il POTERE, a prescindere dai “codici”.

Calvero

Citazione:
Cantiamo tutti insieme sù


A volte non ti accorgi di arrivare a punte di cinismo anche senza volerlo.

Citazione:
... le cose non partono dalla Guerra; quel che produce la guerra, non ci serve discuterlo è cosa morta, come i morti che rimangono a terra.


Veramente è proprio quello che rispondevo in merito ai “codici di valore” che“la guerra non è più quella di una volta…”.

Te ne sei accorto?

Citazione:
Non è nell'umano, quella è una prospettiva (si legga speranza) "divina" di cui si dovrebbe prendere coscienza. La domanda è, ci appartiene?


La domanda è: potrà mai appartenerci senza superare i palesi disvalori anche quando travestiti da valori?
Per arrivarci dobbiamo smettere di essere certi di avere delle certezze.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 16/1/2012 18:29
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