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  Fiat. Si farà lo sciopero generale in Sicilia ?

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  •  ancopietro
      ancopietro
Fiat. Si farà lo sciopero generale in Sicilia ?
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/11/2009
Da
Messaggi: 63
Offline
Si farà lo sciopero generale in Sicilia?


"Il problema è strutturale, l'unico modo per risolverlo sarebbe spostare la Sicilia e metterla vicino a Piemonte o Lombardia", ha detto Marchionne.
Con questa arrogante dichiarazione l'enfant prodige dell'industria automobilistica mondiale, vezzeggiato nelle due sponde dell'atlantico per le sue superumane capacità manageriali di eccezionale imprenditore e finanziere insieme, l'uomo dal maglione indossato per distinguersi dal resto dei comuni e normali suoi colleghi ha chiuso la questione della presenza Fiat in Sicilia. Bontà sua è disponibile ad incassare altri soldi dalla regione siciliana per studiare un piano di utilizzazione diversa degli stabilimenti. Dal momento che, come dichiara, il problema è strutturale e riguarda la collocazione geografica della Sicilia, non c'è niente da fare. Dichiarazioni sbrigativamente sprezzanti che purtroppo non trovano la necessaria energica replica in Sicilia da un governo disastrato e da una assemblea in preda a lotte di potere tra i diversi gruppi della maggioranza.
L'arroganza della Fiat deriva dal fatto che si può permettere in lusso, in una Europa che dà il massimo di libertà e di potere agli imprenditori e sta distruggendo progressivamente le regole del diritto del lavoro, di pagare gli operai polacchi a meno di 400 euro al mese e di imporre alle sue fabbriche un clima di terrore, peggiore di quello che Valletta aveva instaurato a Torino prima del grande risveglio del 68.
La condizione degli operai fiat polacchi è tragica non soltanto per i bassi salari ma sopratutto per i forsennati ritmi di lavoro ed il regime di caserma basato sullo spionaggio interno e sull'isolamento dei dirigenti dei lavoratori più capaci e del loro sindacato. Vere e proprie campagne sono state realizzate dalla Fiat per scoraggiare la iscrizione dei lavoratori a Solidarnosc il glorioso sindacato di Lech Walesa artefice della liberazione dal comunismo ma che comunque non riesce ad impedire la deriva della Polonia di oggi verso l'autoritarismo statalista. La Fiat si comporta in Polonia come le multinazionali si comportano nei confronti di paesi affamati di lavoro e disposti a qualsiasi sacrificio e rinunzia pur di averlo. Come e peggio si comportò in Sicilia al momento del suo arrivo.
La reazione dei leaders delle tre confederazioni al "piano" presentato dalla Fiat e che, per il momento, salva Pomigliano e Melfi, è stata di debole ed incerta presa d'atto.. Epifani si è limitato a notare che
"non "può esprimere un giudizio positivo...Angeletti ha deprecato l'internazionalizzazione dell'azienda e Bonanni ha praticamente strizzato l'occhio. Avrebbero dovuto annunziare, d'intesa con le loro strutture regionali, lo sciopero generale in Sicilia e respingere il piano al mittente. Non lo hanno fatto perchè oramai da molti anni si limitano a registrare in modo quasi notarile le decisioni degli industriali ed a sottoscriverle. Un atteggiamento questo, talmente radicato, talmente forte, che ha indotto tutte le categorie della CGIL a firmare accordi sindacali sulla base del nuovo modello contrattuale a suo tempo rifiutato dalla loro Confederazione.
Ora se la logica multinazionale della Fiat la porta a decentrare le sue produzioni all'estero questo non può significare che i suoi impegni italiani debbano subire una erosione fin quasi alla scomparsa degli stabilimenti. La Costituzione assegna una funzione sociale all'azienda che non può essere ignorata.
Si pongono diversi problemi che vanno affrontati e che comportano una strategia del tutto diversa dei sindacati e delle forze politiche a cominciare dalla lotta per livellare verso l'alto le condizioni salariali e normative dei lavoratori europei. Non dovrebbero essere ammesse differenze salariali così enormi per i lavoratori dell'ex est e si dovrebbero vincere le resistenze degli Stati che magari considerano i bassi salari della loro classe operaia una opportunità per il loro sviluppo. Bisognerebbe ottenere il Salario Minimo Garantito su base europea e norme comuni sull'orario di
lavoro che percorrano all'incontrario la strada fin qui percorsa dalla UE.
Tutte le operazioni di decentramento all'estero dovrebbero essere politicamente cintrollate. Si deve garantire l'occupazione dei lavoratori Fiat e dell'indotto senza se e senza ma.
Intanto è necessaria una seduta straordinaria dell'Assemblea Regionale Siciliana per una ferma presa di posizione anche nei confronti del governo nazionale che di fatto si è piegato al diktat della Fiat che ha zittito il Ministro Scaiola.
Ma la proclamazione dello sciopero generale dovrebbe essere immediata. Si dovrebbe fare entro i primissimi giorni di gennaio. Soltanto il recupero e la messa in campo di tutta la capacità di lotta dei lavoratori siciliani può bloccare la corsa verso la disgregazione sociale e lo sfascio della convivenza
civile.
Intanto, a Roma, tutto l'estambliscement a cominciare dal Quirinale è dedito soltanto ed unicamente a trovare una via di uscita a Berlusconi dai suoi processi e poi a cucirgli una Costituzione su misura che ne soddisfi l'incomensurabile ego e ne faccia il dominus incontrastato dell'Italia.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it
Inviato il: 24/12/2009 7:49
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  •  mangog
      mangog
Re: Fiat. Si farà lo sciopero generale in Sicilia ?
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 5/1/2007
Da
Messaggi: 2857
Offline
Citazione:

ancopietro ha scritto:
Si farà lo sciopero generale in Sicilia?


.
L'arroganza della Fiat deriva dal fatto che si può permettere in lusso, in una Europa che dà il massimo di libertà e di potere agli imprenditori e sta distruggendo progressivamente le regole del diritto del lavoro, di pagare gli operai polacchi a meno di 400 euro al mese e di imporre alle sue fabbriche un clima di terrore, peggiore di quello che Valletta aveva instaurato a Torino prima del grande risveglio del 68.


La massima libertà degli imprenditori ed imprese poco si concilia con il fatto che le industrie in Europa stanno semplicemente scomparendo ( e questo fenomeno meritebbe un'analisi profonda lasciando da parte slogan e luoghi comuni che vanno bene per i volantini di vecchi marxisti romantici fuori dalla realtà ).. resistono i settori ad alta tecnologia strategici impegolati con la politica ( Industria aereonautica ed armi ).. tutto il resto sta svanenendo come la neve al sole.
Prendiamo la Svezia mito del progressista di sx degli anni 70/80 che sta perdendo tutto, proprio di ieri la notizia che i Cinesi si sono comprati la Volvo ( con il cavolo che qualche operaio in Svezia resterà.. si portano via tutto il loro KNOW-HOW e qualche manager o progettista )..... le resteranno le foreste ed i corsi d'acqua...
Forse è il veramente il momento di riportare dentro i ranghi lo stato riducendo la sua natura vessatoria e burocratica cambiando le costituzioni Europee aggiungendo una norma semplice.. LE TASSE SUL REDDITO NON DOVRANNO MAI SUPERARE IL 30% - REALE - .. sarà meglio per tutti dal semplce cittadino all'impresa.


Citazione:

Vere e proprie campagne sono state realizzate dalla Fiat per scoraggiare la iscrizione dei lavoratori a Solidarnosc il glorioso sindacato di Lech Walesa artefice della liberazione dal comunismo ma che comunque non riesce ad impedire la deriva della Polonia di oggi verso l'autoritarismo statalista. La Fiat si comporta in Polonia come le multinazionali si comportano nei confronti di paesi affamati di lavoro e disposti a qualsiasi sacrificio e rinunzia pur di averlo


La Fiat in Polonia paga nè più nè meno della media polacca.
E visto che hai nominato la Polonia potevi anche aggiungere che hanno vietato per LEGGE qualsiasi inno al comunismo falce e martello.
Ma che strano vero?..

Citazione:


Ora se la logica multinazionale della Fiat la porta a decentrare le sue produzioni all'estero questo non può significare che i suoi impegni italiani debbano subire una erosione fin quasi alla scomparsa degli stabilimenti. La Costituzione assegna una funzione sociale all'azienda che non può essere ignorata.


Ma sei serio quando scrivi queste cose? La vecchia ed obsoleta costituzione nostrana non difende per niente la Fiat dall'invasione di auto orientali, al massimo i politici aprono il portafoglio davanti ai ricatti dei manager FIAT..... aspettiamoci nei prossimi anni un'invasione di auto Indiane e Cinesi ( gli USA hanno obbligato i giapponesi a costruirvi le aziende in loco per riuscire a vendere.. da noi una multinazionale, -odiata o amata ? - , al massimo rileva per pochi spiccioli aziende in decadenza o che vivono di sussidi.... quasi mai un'azienda straniera oserà affrontare la burocrazia vessatoria dei nostri amministratori statali pubblici per costruire una vera azienda dal nulla..i )


PS.. qualcuno può confermare le voci che girano sulle modifiche sostanziali dello statuto dei lavoratori approvato alla fine degli anni 60 ?
Fonti abbastanza affidabili confermano questo.

Il Sud deve creare una propria economia imprenditoriale e non diventare terra di conquista mordi e fuggi come una colonia, dove al posto delle spezie ci sono i contributi statali.. Alcune imprese del nord "resistono" perchè i proprietari sono nati e cresciuti in quei posti... un manager che arriva da chissà dove non ha "remore" sentimentali di attacamento al territorio, guarda i bilanci fa due conti e decide per la chiusura o per la delocalizzazione senza se e senza ma.
Manfredonia al sud qualcuno se la ricorda?
Inviato il: 24/12/2009 8:38
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  •  ivan
      ivan
Re: Fiat. Si farà lo sciopero generale in Sicilia ?
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Citazione:


Il Sud deve creare una propria economia imprenditoriale ...




.. e via discorrendo.

Non so, c'è qualcosa che non torna ...


Dicono
qui :



Citazione

Sono Gianni Barbacetto, faccio il giornalista, scrivo tra l’altro su Il Fatto quotidiano, Milano è diventata ormai in maniera inoppugnabile, la capitale della ’ndrangheta, ce lo dicono magistrati che hanno speso anni e anni della loro vita per indagare su quella che è ormai la più importante organizzazione criminale in Italia, ma Milano, a differenza di Palermo, di Reggio Calabria o di Napoli, non è una città monopolizzata da un’organizzazione criminale, Milano è un mercato aperto, a Milano c’è la ’ndrangheta, ma operano anche qui uomini di Cosa Nostra, uomini della camorra.

Milano è la capitale della cocaina, uno studio dell’istituto di ricerca farmacologia Mario Negri ha valutato, analizzando l’acqua delle fogne di Milano, che ogni giorno vengono consumate a Milano 12 mila dosi di cocaina, a Milano ogni giorno ci sono 5, 6 ricoveri in un anno 2 mila persone vengono ricoverate per overdose da cocaina, è un mercato immenso, la fascia principale di questo mercato è nelle mani della 'ndrangheta che ha instaurato rapporti privilegiati con i produttori latino – americani, da questo mercato enorme della cocaina arrivano un mucchio di soldi, questi soldi poi entrano nel circuito legale e inquinano gli affari di questa città.

Ormai i gruppi mafiosi sono arrivati a Milano alla seconda, alla terza generazione, continuano i vecchi affari sporchi, a Milano nell’ultimo anno e mezzo ci sono stati 5-6 omicidi di mafia, non a Palermo, non a Napoli, continuano le famiglie della ’ndrangheta, ma anche gli uomini di Cosa Nostra e della camorra i loro traffici sporchi, sostanzialmente il traffico di droghe, continuano i regolamenti di conti, poi però ci sono gli affari puliti, questa massa enorme di soldi guadagnati soprattutto con la cocaina, vengono impiegati principalmente nel settore dell’edilizia, ormai si dice che non ci sia a cantiere a Milano e di cantieri ce ne sono tanti, in cui non siano presenti le macchine di movimento terra, i camion delle famiglie calabresi della ’ndrangheta, se tu non fai lavorare i camion della ’ndrangheta, il tuo cantiere è a rischio, potrebbero andare a fuoco i tuoi mezzi, possono farti dei furti di materiale in cantiere, molti imprenditori del nord con i cognomi lombardi, milanesissimi, fanno finta di nulla, chiudono un occhio e anche due e hanno ormai imparato a convivere con la mafia, hanno capito che per avere la vita tranquilla, qui devono far lavorare alcune famiglie.
Nell’hinterland milanese sono insediate ormai da 2, 3 generazioni famiglie di peso, cognomi che sono ai vertici della ’ndrangheta Platì a Reggio Calabria e che però hanno anche qui sviluppato i loro affari, cognomi come Sergi, Trimboli, Papalia, Barbaro lavorano in Calabria, ma hanno le loro basi ormai anche a Milano. Il settore dell’edilizia privata è ampiamente inquinato dalla presenza criminale, ma ormai le ultime indagini ci hanno detto che la ’ndrangheta ha fatto il salto, è riuscita a avere anche appalti pubblici, i lavori per esempio nella costruzione della quarta corsia dell’autostrada Milano – Brescia, lavori per l’alta velocità, ormai c’è il salto anche nei cantieri pubblici anche sui soldi pubblici, sugli appalti pubblici la criminalità organizzata ha messo le mani.

Tutto ciò non sarebbe possibile senza i contatti con la politica, la criminalità organizzata a Milano, anche a Milano, ha saputo stringere contatti con alcuni politici, naturalmente non li conosciamo, però conosciamo qualche segnale, qualche nome, per esempio sappiamo che la famiglia Morabito, un clan importante della ’ndrangheta, ha organizzato una bella cena elettorale al ristorante Gianat di Milano in onore di Alessandro Colucci che è un consigliere regionale lombardo.

Sappiamo che alcuni personaggi considerati vicini e legati alla ’ndrangheta hanno avuto rapporti con Vincenzo Giudice, un Consigliere comunale di Milano che tra l’altro ha fatto fallire e ha fatto perdere un mucchio di soldi pubblici facendo fallire una società comunale che si chiama Zincare, ma ciò nonostante è stato premiato con la presidenza ben retribuita di un’altra società comunale.

Sappiamo per esempio che un deputato della Repubblica Francesco De Luca, ha avuto contatti con una famiglia napoletana, con gli emissari di una famiglia di camorra, la famiglia Guida che opera qui a Milano, l’argomento era aggiustare un processo in Cassazione, lui si è sempre difeso dicendo: ho detto di sì, ma poi non ho fatto nulla.
I contatti ci sono, conosciamo soltanto la punta dell’iceberg probabilmente di questo fenomeno, le famiglie della ’ndrangheta, camorra, di Cosa Nostra hanno molti soldi, hanno metodi molto convincenti per riuscire a penetrare nell’economia del nord, milanese, negli affari del nord e anche hanno mezzi e persone per infiltrarsi e aprire rapporti con la politica, gli appalti dell’Expo 2015 saranno corposi e fanno gola a tutti, anche la criminalità organizzata, vorrebbe sedersi a questa tavola imbandita, quando sarà imbandita.

L’attenzione per la criminalità organizzata, per le infiltrazioni soprattutto della ’ndrangheta, ma non solo a Milano, dovrebbe essere alta, invece c’è una scarsa sensibilità della politica, anche il Sindaco Letizia Moratti, quando si parla di mafia a Milano, dice: "Non esageriamo, non si deve denigrare la città, questa è la città della moda, design, volontariato e di tante cose belle", tutto vero, ma ahimè dobbiamo imparare anche a vedere il lato oscuro di questa città, perché altrimenti l’alternativa è che senza che ce ne accorgiamo, si infiltreranno nell’economia e nella politica e quando ce ne accorgeremo sarà troppo tardi!". Gianni Barbacetto



In questo scenario economico parlare di "funzione sociale all'azienda" e piu' in generale di etica .. bè è una cosa che lascia il tempo che trova.



Dice poi Mangog :

Citazione:


Forse è il veramente il momento di riportare dentro i ranghi lo stato riducendo la sua natura vessatoria e burocratica cambiando le costituzioni Europee aggiungendo una norma semplice.. LE TASSE SUL REDDITO NON DOVRANNO MAI SUPERARE IL 30% - REALE - .. sarà meglio per tutti dal semplce cittadino all'impresa.



Domanda : ma secondo te poi i soldi per il ponte sullo stretto (link esemplificativo odierno ) e tutte le altri grandi opere dove li prendono ?

L'articolo de Il Sole 24 Ore dà un'idea di cosa si sta mettendo in cantiere attarverso questa imamggine:



In pratica 4 torri Eiffel ...

In un zona sismica...

4 torri Eiffel .. hai voglia di quante utiltarie si potevano fare ...


Ma sorvoliamo .

C'è una situazione bizzara in questo paese: tutti che si lamentano per tasse troppe alte, ma poi rinnovano sempre la fiducia all'amministratore che tutto fa ecetto che darsi da fare per abbassare le tasse, anazi, fa l'opposto, fa sempre nuove opere faraoniche - spesso inutili e dannose e che ci fanno tornare indetro invece che progredire (- vedere un pò qui -
) che poi sempre i medesimi dovranno poi pagare.
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 24/12/2009 15:18
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