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1 Utenti anonimi
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a_mensa |
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inflazione e deflazione | #1 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
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Vorrei sottoporre a voi, e a chiunque altro voglia cimentarsi, una questione che mi sta arrovellando da un po di tempo riguardo questa crisi. Sapete ormai che, benché abbia letto diversi “sacri testi” io tendo a ragionare con la mia testa, per cui l’associarmi ad una scuola o ad un’altra è puramente arbitrario. Bene, il punto inizia dalla definizione di inflazione. So che ne esistono diverse, ma quella che più si adatta al ragionamento che sto facendo è “diminuzione del valore del denaro rispetto al valore delle merci”. Ovviamente la definizione di deflazione è esattamente opposta e speculare. Ambedue sono il risultato apparente ed evidente di un combinato di fenomeni o azioni che partecipano nel loro insieme a determinarlo. Per chiarire questo concetto è sufficiente osservare quanto sta accadendo oggi, momento in cui le banche centrali continuano a cercare di immettere liquidità (cosa che normalmente causa inflazione) senza minimamente ottenere il risultato sperato, ma al massimo contrastando una deflazione potenziale, ma assolutamente non dimostrato che fosse in corso. Inflazione e deflazione, insomma come il risultato di molteplici fattori, reali o addirittura psicologici, che le producono come risultato. La mia domanda, a questo punto è la seguente: è una mossa corretta, intelligente, e obiettivamente sensata, tendere a combattere l’una cercando di provocare l’altra ?. se mi si permette una metafora medica, è come abbassare la temperatura per combattere una polmonite. Che senso ha combattere un sintomo, un risultato ? certo che ha senso se esso sintomo può diventare causa essenziale di un male maggiore (la febbre che supera i 40° può essere essa stessa letale a prescindere dalle cause che l’ha generata), ma oggi, siamo in una situazione del genere ? La mia bruttissima sensazione è che si stia combattendo il sintomo senza minimamente cercare di intaccarne le cause, perché tali cause sarebbero troppo difficoltose da aggredire, sia perché affondano in enormi interessi consolidati, sia perché il ritenerle “da correggere” implicherebbe il riconoscimento che non sono il meglio auspicabile, in parole povere che questo sistema è marcio alla radice. Proviamo a pensare a tutti i proclami annunciati a gran voce e ai topolini che ne hanno generato, ridicoli. In compenso sicuramente è stato addossato alla collettività il costo di tali fallimenti, tanto la collettività è stupida e soprattutto ha la memoria corta. Pensate che io stia vaneggiando, oppure varrebbe la pena di definire meglio il tutto, almeno per averne traccia a futura memoria ?
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Garrett |
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Re: inflazione e deflazione | #2 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/7/2009
Da The Lost City
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Citazione: questo sistema è marcio alla radice Il "peccato originale" è l'aver eliminato l' ambiente dalle equazioni economiche; in senso pù ampio l'ambiente è il sotto-sistema che eroga materie prime, riceve i prodotti e assorbe gli scarti. Per fare un esempio terra-terra, l'ambiente non è solo la "foresta amazzonica, il buco dell'ozono e gli orsi bianchi" ma anche lo spazio fisico e geometrico delle nostre strade, saturato di smog e automobili! Questa visione del mondo che dimenticava i limiti ambientali, e che sembrava funzionare fino al XIX secolo, sta mostrando invece enormi crepe: trascurare i termini ambientali produce scarti sempre maggiori tra il risultato atteso e quello reale. Da tale errore derivano i paradossi della nostra economia, primo fra tutti il dogma demenziale che il PIL possa crescere all' infinito o che un PIL in crescita significhi un miglioramento del benessere collettivo e/o individuale (in effetti al giorno d'oggi nessun economista serio userebbe il PIL come indicatore di benessere!). Se la non-crescita è una conseguenza inevitabile imposta dai limiti ambientali, la decrescita è una conseguenza della minor richiesta di forza lavoro umana introdotta da una maggior automazione nei processi produttivi (robotica, informatica) e da una migliore efficienza dovuta ai progressi tecnologici.
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Re: inflazione e deflazione | #3 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/3/2006
Da Ground Zero
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Bene, il punto inizia dalla definizione di inflazione. So che ne esistono diverse, ma quella che più si adatta al ragionamento che sto facendo è “diminuzione del valore del denaro rispetto al valore delle merci”. Ovviamente la definizione di deflazione è esattamente opposta e speculare.
L'inflazione è l'aumento della massa monetaria in circolazione che causa la diminuzione del valore di ogni moneta/banconota in circolazione e quindi l'aumento generale dei prezzi di beni e servizi. La tua definizione descrive una conseguenza, non il fenomeno.
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Re: inflazione e deflazione | #4 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
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Citazione: la decrescita è una conseguenza della minor richiesta di forza lavoro umana introdotta da una maggior automazione nei processi produttivi (robotica, informatica) e da una migliore efficienza dovuta ai progressi tecnologici. Non e' che continuando per decenni a ripetere una balla non sostenuta da nessuna evidenza (anzi, l'evidenza casomai sostiene il contrario), solo perche' piace e riusciamo a capirla, diventi necessariamente vera. In sintesi: Palle. Yhawn.
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Garrett |
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Re: inflazione e deflazione | #5 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/7/2009
Da The Lost City
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Non e' che continuando per decenni a ripetere una balla non sostenuta da nessuna evidenza Quindi secondo te la produzione può aumentare all'infinito? Interessante. Casomai sono i governi a propinare quotidianamente, e per ovvie ragione, la balla del PIL in crescita.. anzi, l'evidenza casomai sostiene il contrarioEsempi concreti???
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Re: inflazione e deflazione | #6 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
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Citazione: Quindi secondo te la produzione può aumentare all'infinito? Interessante. E CHI CAZZO L'HA MAI AFFERMATO? Se capace a leggere o continui ad ascoltare il disco rotto che hai in testa? Citazione: Comincia tu a fare un qualsiasi esempio nella storia che dimostri che l'innovazione tecnologica risulti in una contrazione dei posti di lavoro disponibili e non invece in nuovi posti di lavoro. Se non capisci quel che ho scritto ti faccio un disegno.
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a_mensa |
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Re: inflazione e deflazione | #7 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
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@orwell84
hai ragione, è la situazione "finale" delle azioni che POSSONO generare inflazione, dopo che l'hanno generata. quella che tu chiami inflazione, ovvero l'aumento della massa monetaria, non necessariamente provoca inflazione se, tale aumento anzicchè, ad esempio, riversarsi sull'acquisto di beni , confluisce in risparmio. quella attuale è un'ulteriore dimostrazione di quanto dico. banche centrali, governi che pompano liquidità a tutta manetta e l'inflazione non cresce, anzi.
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a_mensa |
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Re: inflazione e deflazione | #8 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
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@ PikeBishop è stato vero, quanto sostieni, sino a che quello dei consumatori era un mondo diverso da quello dei salariati, o almeno quello dei salariati era un mondo di consumatori di prodotti ben definiti e soprattutto poveri. da quando i salariati sono diventati a tutto titolo ANCHE consumatori di ciò che producono, il paradigma è cambiato nella percentuale in cui essi partecipano a creare il complesso dei consumatori. tale paradigma è cambiato da quando la sovrastruttura statale ha accettato di lasciare una fetta delle risorse ottenute dal lavoro ai lavoratori, che così hanno potuto allargare la platea dei consumatori
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a_mensa |
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Re: inflazione e deflazione | #9 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
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@ garret e PikeBishop non scordate che la produzione è una gran bella cosa, ma perchè serva a qualcosa occorre anche un mercato che acquisisca tale produzione. in parole povere occorrono persone che abbiano soldi da spendere e l'intenzione di spenderli acquistando tale produzione. questo pare proprio il problema attuale, specie negli USA considerato il più grande complesso di consumatori ossessivi esistente oggi al mondo. la botta che stanno prendendo, la paura di non riuscire più a ripagare le carte di credito e finire quindi sulla strada, a causa dei tassi crescenti per un sistema assurdo, li ha trasformati da tante cicale in avare formichine. e questa trasformazione sta intaccando pesantemente la produzione USA e degli abituali esportatori in USA. il fenomeno, in modo meno marcato sta contagiando anche altri paesi del "mondo occidentale ricco" a partire dalla gran bretania, e arriverà presto anche qui, e lo si potrà toccare con mano.
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a_mensa |
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Re: inflazione e deflazione | #10 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
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ai commentatori attuali. vorrei però far notare che la domanda espressa chiaramente e cioè
"è una mossa corretta, intelligente, e obiettivamente sensata, tendere a combattere la deflazione cercando di provocare inflazione ?."
non è ancora stata minimamente sfiorata.
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Garrett |
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Re: inflazione e deflazione | #11 |
Mi sento vacillare
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Pikebishop: Citazione: E CHI CAZZO L'HA MAI AFFERMATO? Se capace a leggere o continui ad ascoltare il disco rotto che hai in testa? Se ti limiti a commentare un mio post con "palle" - e un accidioso "yhawn" - potrei essere comprensibilmente indotto a credere che tu la pensi in modo opposto a me. E' chiaro che se mi rispondi rimandandomi al tuo inutile e arcigno intervento è difficile decifrare cosa vuoi dire (se non attaccar briga, cosa che con me.. non attacca). Citazione: Comincia tu a fare un qualsiasi esempio nella storia che dimostri che l'innovazione tecnologica risulti in una contrazione dei posti di lavoro disponibili e non invece in nuovi posti di lavoro. Bene. Tanto per cominciare non ho scritto che l'innovazione tecnologica riduca direttamente i posti di lavoro: ho infatti parlato di automazione ed efficienza nei processi produttivi. La cosa mi pare piuttosto intuitiva: se un oggetto viene prodotto in modo automatico, non avrò esseri umani a lavorare ma macchine. Si potrebbe giustamente obiettare che ciò crea posti di lavoro per personale specializzato, verissimo, ma il personale specializzato è sempre in numero inferiore rispetto a chi è in grado di avvitare un bullone. Ma il punto principale è un'altro: per tenere stabili i posti di lavoro si può aumentare la produzione ma è evidente che ad un certo punto si arriva alla saturazione: il mercato automobilistico, ad esempio, è stato tenuto in vita grazie a sussidi statali, incentivi alla rottamazione, inducendo la gente a comprare più macchine, introducendo tasse "eco" e riducendone la durata. Ma è chiaro che ad un certo punto si arriva alla soglia in cui non è più possibile una crescita ulteriore, a meno che grazie a poderosi interventi statali non si costruiscano strade a dieci piani e larghe quanto uno stadio! Insomma ritengo che l'azzeramento della crescita del PIL nei paesi industrializzati, pur soggetto al doping di stato e banche centrali, sia la dimostrazione che esista un limite alla "crescita" nel senso ottocentesco del termine. Citazione: Se non capisci quel che ho scritto ti faccio un disegno. Basterebbe che tu riuscissi a rispondere con calma e senza insulti: considerando il linguaggio che usi non oso immaginare le oscenità che potresti disegnare (cippe di cazzo come se piovesse?)
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Re: inflazione e deflazione | #12 |
Sono certo di non sapere
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Citazione: quella che tu chiami inflazione, ovvero l'aumento della massa monetaria, non necessariamente provoca inflazione No, l'aumento della massa monetaria E' l'inflazione. Lo dice la parola stessa: INFLAZIONARE = sovraprodurre qualsiasi cosa. Se questa cosa e' sovraprodotta, perde di valore, semplicemente perche' l'offerta supera la domanda. Se e' la moneta ad essere inflazionata, ci sara' probabilmente un aumento dei prezzi, ma potrebbe anche non esserci necessariamente e subito. L'inflazione NON E' l'aumento dei prezzi. L'aumento dei prezzi e' una possibile conseguenza. Quando gli Spagnoli inflazionarono di oro l'Europa pensando di potersi pagare tutti i debiti di generazioni, ebbero la sgradita sorpresa di trovarsi piu' in bolletta di prima. Che e' la stessa cosa che sta facendo la FED con la stampante magica.
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Re: inflazione e deflazione | #13 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
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Citazione: specie negli USA considerato il più grande complesso di consumatori ossessivi esistente oggi al mondo. E secondo te, perche' e' cosi'? Perche' sono ingordi e ingrati o perche' qualcuno ha reso il risparmio controproducente facendo viaggiare a tutta velocita' la stampante magica?
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Re: inflazione e deflazione | #14 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
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Citazione: vorrei però far notare che la domanda espressa chiaramente e cioè
"è una mossa corretta, intelligente, e obiettivamente sensata, tendere a combattere la deflazione cercando di provocare inflazione ?."
NO. Qualsiasi intervento che tenda a regolare il mercato e' stupido, insensato e soprattutto incorretto, in quanto andra' a detrimento degli strati piu' deboli della popolazione.
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Re: inflazione e deflazione | #15 |
Sono certo di non sapere
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Citazione: Se ti limiti a commentare un mio post Hai notato quelle citazioni di colore verde che ci sono prima del mio commento: quelle sono le parti che mi limito a commentare.... (sigh!)... Citazione: per tenere stabili i posti di lavoro si può aumentare la produzione ma è evidente che ad un certo punto si arriva alla saturazione: il mercato automobilistico, ad esempio Vedo che bisogna andare indietro alle basi e non e' che ne abbia una voglia matta. Consiglierei di leggere tutti gli articoli sotto la voce Feticci pubblicati dalla "Voce del Gongoro" e poi di provare a sostenere le stesse cose, se ti riesce. Comunque citando il mercato automobilistico fai l'esempio giusto, nel senso che niente potrebbe essere piu' profondamente sbagliato ed artefatto, drogato e a corto di innovazioni tecnologiche del mercato automobilistico. E' chiaro che quando vi e' la saturazione di un prodotto e' inutile continuare a produrlo. E' anche chiaro che se le automobili che produci fanno schifo, lo stimolo del cazzo (o del culo, dipende da che parte stai) non serviranno di sicuro a farle piacere di piu', e la rottamazione aumentera' solo la mole di rifiuti da smaltire. La innovazione tecnologica permette proprio di avere piu' ricchezza con meno risorse e la ricchezza si trasforma sempre in nuovi posti di lavoro. A meno che dei cazzoni si mettano in testa di influire sul mercato con stimoli e regole artificiali che faranno andare tutto a ramengo e tarperanno pure la crescita tecnologica. La crescita infinita probabilmente non e' possibile, ma sara' proprio l'ingegno delle persone a fare che la crescita, piuttosto che quantitativa, si trasformi in qualitativa, il che produrra' a sua volta crescita quantitativa. Il numero degli occupati del secolo scorso era di centinaia di volte superiore a quello del secolo prima, con buona pace dei Luddisti. Le macchine producono ricchezza, i governi disoccupazione: la ricchezza produce SEMPRE occupazione, i governi producono parassitismo e poverta'. Citazione: ritengo che l'azzeramento della crescita del PIL nei paesi industrializzati, pur soggetto al doping di stato e banche centrali, sia la dimostrazione che esista un limite alla "crescita" nel senso ottocentesco del termine. Infatti siamo nel 2000, non nell'ottocento e il PIL non ha mai significato niente, ne' ora ne' nell'ottocento.
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Garrett |
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Re: inflazione e deflazione | #16 |
Mi sento vacillare
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Pikebishop: penso che il tuo problema è che hai un carattere di merda. Tuttavia nei tuoi momenti di lucidità è possibile avviare una discussione: La crescita infinita probabilmente non e' possibile, ma sara' proprio l'ingegno delle persone a fare che la crescita, piuttosto che quantitativa, si trasformi in qualitativa,Infatti. Il benessere non si dovrebbe misurare in quantità di merci prodotte o scambiate ma nella loro qualità o utilità per l'individuo. Come ho già scritto il sistema è marcio perchè è basato sul paradigma della crescita infinita: crescita che non è qualitativa ma quantitativa. Un esempio è lo spostamento insensato di merci da un capo all'altro dell'Italia (es: l'acqua minerale in bottiglia) oppure la produzione di quantità eccessive di automobili (apprezzate proprio perchè non ci sono alternative valide): alla fine si arriva al limite ambientale di assorbimento dei prodotti stessi (capacità delle strade, smaltimento rifiuti, approvigionamento risorse, ecc..). Il motivo per cui lo Stato incentiva la crescita quantitativa è basato non solo sulle tasse introdotte sulle transazioni (es: IVA) o sui consumi (es: accise sulla benzina) ma anche sulla "scommessa", persa in partenza, di poter ripagare il debito pubblico (es: rapporto tra deficit e debito). Il tutto viene poi alimentato dalle varie "stampanti magiche", sparse per il mondo, con gli ottimi risultati che vediamo (es: acquisto a credito, inflazione, speculazioni sulle risorse, ecc..). Quello che sostengo è che gran parte della produzione, il cui aumento è definito con il termine "crescita", sia qualcosa di totalmente inutile e contrario al benessere: senza spinte esterne alla produzione e al consumo potremmo avere lo stesso "benessere" con meno.
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a_mensa |
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Re: inflazione e deflazione | #17 |
Sono certo di non sapere
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@ pikebishop
scusa se insisto, ma vai a leggerti la definizione sull'enciclopedia. essa riporta testualmente: "inflazione e deflazione sono termini economici utilizzati per designare, rispettivamente la diminuzione o l'aumento del valore della moneta, in rapporto ai beni e servizi che essa può acquistare". pertanto, come vedi è esattamente l'opposto di quanto asserisci. infatti SOVENTE un aumento della massa monetaria CAUSA inflazione in quanto aumenta la quantità di moneta a parità di beni acquistabili, ma, ad esempio SOLO se tale aumento di massa monetaria si riversa nel circuito del consumo. se invece, ad esempio tale aumento viene risparmiato, tesaurizzato, allora la quanrtità di denaro nel circuito dei consumi non cambia, e quindi non si genera inflazione. come se, denaro precedentemente risparmiato si riversasse nei consumi, potrebbe generare inflazione senza aumento di massa monetaria.
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Re: inflazione e deflazione | #18 |
Sono certo di non sapere
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@ PikeBishop mi spiace contraddirti anche su questo punto. l'attitudine al consumo negli USA si è particolarmente sviluppato, fino ad un livello che definirei ossessivo, con l'avvento di un credito estremamente facile. e non parlo solo del periodo successivo al 11/9 con la manovra di greenspan che ha praticamente azzerato il tasso di sconto. esso era estremamente facile ed invogliante anche prima in quanto le banche si trovavano piene di liquidità per il flusso continuo di capitali dal resto del mondo verso gli USA. è un discorso un po più lungo e complesso, in cui il fatto di possedere la moneta nazionale che era e ancora è la principale moneta di scambio e di riserva a livello mondiale, ha portato un flusso enorme di ricchezza reale dall'estero verso l'interno. ti semplifico il concetto con un esempio. se l'Italia vuole acquistare petroli dall'arabia saudita, ha bisogno di dollari, perchè l'arabia vuole dollari in cambio del suo petrolio. ma i dollari l'italia non li ha, e quindi deve portare delle merci negli USA, venderle, ricavarne dollari con i quali finalmente potrà comprare il petrolio. i miliardi di dollari che la Cina ha nei suoi forzieri, come quelli che ha il giappone, la BCE, l'inghilterra, la russia, ecc.. non ci sono finiti li per bontà degli USA, ma in cambio di merci, di beni reali che da quei paesi sono stati venduti in USA. beni reali contro pezzi di carta stampata. e quei beni reali hanno alimentato il consumismo USA, alimentato a sua volta da un credito a bassissimo costo alimentato dal flusso di molti dei dollari usciti in cambio di merci e rientrati per essere investiti nella loro patria. un dato per tutti: la famiglia Saud, con i proventi del petrolio, ha comprato e possiede il 7% di tutti i beni mobili ed immobili degli USA. riesci a farti un'idea del flusso di capitali a senso unico che ciò ha comportato ?? oggi, con la crisi finanziaria generata proprio negli USA,si rischia di avere un flusso inverso, ma sicuramente quello favorevole si è quasi arrestato mettendo i consumatori USA nella condizione di dover rinunciare ai facili finanziamenti e contemporaneamente di esser richiesti di restituire quelli avuti in passato.
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Re: inflazione e deflazione | #19 |
Sono certo di non sapere
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sempre per PikeBishop
"Qualsiasi intervento che tenda a regolare il mercato e' stupido, insensato e soprattutto incorretto, in quanto andra' a detrimento degli strati piu' deboli della popolazione."
mi pare di capire che tu sei un fautore convinto dell'autoregolazione dei mercati. ti farei umilmente osservare che tutti, ma proprio tutti dagli economisti ai banchieri centrali, ai capi di governo, attribuiscono questa crisi che stiamo vivendo oggi, proprio a TROPPO POCA REGOLAMENTAZIONE DEI MERCATI. ovviamente tu sei in controtendenza, ma sarebbe anche bello ti esprimessi in merito all'attuale crisi, dicessi cioè perchè, secondo te, si è verificata.
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Re: inflazione e deflazione | #20 |
Sono certo di non sapere
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ancora per Pikebishop
"... la ricchezza si trasforma sempre in nuovi posti di lavoro. "
questa affermazione oltre ad esser gratuita (non dimostrata ne dalla teoria, ne dalla pratica), è anche falsa.
la ricchezza, quella accantonata e quindi non spesa, si trasforma in nuovi posti di lavoro solo e se investita in attività produttive che abbiano uno sbocco vantaggioso sui mercati.
per esempio, se si nota tensione sol prodotto xy, e investo un capitale nella produzione di tale xy, allora tale capitale creerà dei posti di lavoro.
anche se della "ricchezza" confluisce sul mercato dei beni e servizi, creando tensione sui prezzi, stimolerà maggiori produzioni e quindi PROBABILMENTE nuovi posti di lavoro.
ma la ricchezza può anche venire capitalizzata, e quindi sottratta ai consumi, e questo provocherà una contrazione produttiva e quindi perdita di posti di lavoro.
è il COME si muove la "ricchezza" che può creare, ma anche distruggere, posti di lavoro. la ricchezza quindi come condizione necessaria, ma non sufficiente.
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Re: inflazione e deflazione | #21 |
Sono certo di non sapere
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Citazione: penso che il tuo problema è che hai un carattere di merda. Solo con chi tenta di prendermi per il culo; con gli altri sono la dolcezza in persona, chiedi in giro. Citazione: Tuttavia nei tuoi momenti di lucidità è possibile avviare una discussione: Quando arrivano i tuoi, di momenti di lucidita'???? Citazione: Quello che sostengo è che gran parte della produzione, il cui aumento è definito con il termine "crescita", sia qualcosa di totalmente inutile e contrario al benessere: senza spinte esterne alla produzione e al consumo potremmo avere lo stesso "benessere" con meno. Se e' inutile e contrario al benessere nessuno lo compra, a meno che qualcun altro non faccia in modo di "regolamentare" l'economia e di fare favori vari ad amici, parenti e compagni di merenda smobilitando l'esclusiva alla violenza su un determinato territorio. La pubblicita' funziona solo perche' dall'altra parte della equazione c'e' qualcuno pronto a spararti in faccia se non compri cosa vuole lui, letteralmente. Prova a non dare zucchero o vaccini ai tuoi figli e vedrai, tanto per fare un esempio. Se per tornare a casa intero hai bisogno di un carroarmato, ti comprerai un carroarmato anche se costera' molto mantenerlo: prova a rifiutarti di pagare le strade fatte per i carri armati e invece contribuire alle piste ciclabili e vedrai che tutti si sposteranno in bici invece di fare la coda nei carriarmati e andare piu' lenti di un mulo. Garantito.
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Re: inflazione e deflazione | #22 |
Sono certo di non sapere
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Citazione: scusa se insisto, ma vai a leggerti la definizione sull'enciclopedia. Con tutto il rispetto, la definizione dell'enciclopedia se la possono infilare su per il culo. Quando la pace significa guerra e l'ignoranza e' sapienza e' ora di prendere la tua enciclopedia e infilarla nella stufa. Se tu inflazioni le tue mutande di merda non vuol dire che varranno di piu' o di meno ma potrebbe voler dire che magari se non le lavi fai schifo. Punto. L'aumento della massa monetaria (inflazione, come quella di merda nelle mutande che rischia di fuoriuscire) puo' causare tutta una serie di fenomeni, ma INFLAZIONE NON SIGNIFICA, NE HA MAI SIGNIFICATO AUMENTO DEI PREZZI SE NON SUL CORRIERE E SU TOPOLINO. Citazione: mi spiace contraddirti anche su questo punto. l'attitudine al consumo negli USA si è particolarmente sviluppato, fino ad un livello che definirei ossessivo, con l'avvento di un credito estremamente facile. E magari il credito estremamente facile non e' che sia portato dall'aumento della massa monetaria dovuto alla stampante magica, eh? O magari danno soldi facile perche' valgono tantissimo, varranno di piu' domani ed i banchieri vogliono fare tutti piu' felici? Tutto il resto e' solo fumo, fumo e fumo. Non e' che sembrerai piu' intelligente parlando di calcolo differenziale quando non capisci le equazioni di secondo grado, credimi. Citazione: ti farei umilmente osservare che tutti, ma proprio tutti dagli economisti ai banchieri centrali, ai capi di governo, attribuiscono questa crisi che stiamo vivendo oggi, proprio a TROPPO POCA REGOLAMENTAZIONE DEI MERCATI. E grazie al cazzo, chiedi ai rapinatori a che cosa pensano che sia dovuta la mancanza di soldi nelle saccocce dei rapinati e avrai delle risposte ancora piu' di comodo. Citazione: sarebbe anche bello ti esprimessi in merito all'attuale crisi, dicessi cioè perchè, secondo te, si è verificata. Ma tu scrivi solo senza leggere mai un cavolo di niente? C'e' un forum con centinaia di interventi a riguardo! Signur.... Citazione: la ricchezza, quella accantonata e quindi non spesa, si trasforma in nuovi posti di lavoro solo e se investita in attività produttive che abbiano uno sbocco vantaggioso sui mercati. Santo cielo, ma non siamo su Topolino Economia! Come fai a NON investire la ricchezza? Tieni i soldi nel forziere come Zio Paperone? Svegliaaaaa!!!
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bandit |
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Re: inflazione e deflazione | #23 |
Dubito ormai di tutto
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Da
Messaggi: 1649
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"ti farei umilmente osservare che tutti, ma proprio tutti dagli economisti ai banchieri centrali, ai capi di governo, attribuiscono questa crisi che stiamo vivendo oggi, proprio a TROPPO POCA REGOLAMENTAZIONE DEI MERCATI." ++++++++ praticamente gli stessi che qualche mese prima ancora vedevano tutto rosa. adesso hanno individuato la causa e hanno le ricette. hanno capito tutto. ignoranti. certo, troppa poca regolazione dei mercati. bisogna imperdire lo short selling e le speculazioni. in che mani siamo. ci sono eccome liberisti che la crisi la hanno prevista, e hanno anche previsto che i soliti politicanti e ciucciastato avrebbero poi attribuito la causa al troppo pocco stato, per aggiungerne ancora un po' che non guasta mai. ora scusa il tono un po' da sfogo eh...ma beh ma beh..
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a_mensa |
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Re: inflazione e deflazione | #24 |
Sono certo di non sapere
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non tutti ..... qui hai la lista di coloro che la crisi l'hanno prevista correttamente: http://av.r.ftdata.co.uk/lib/inc/getfile/9846.jpg
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a_mensa |
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Re: inflazione e deflazione | #25 |
Sono certo di non sapere
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@ pikebishop il linguaggio è una convenzione io potrò anche dire che il sole è quadrato se per quadrato intendo una forma tracciabile con un compasso. probabilmente sarà difficile farmi capire quando parlo con chi invece quella forma la chiama "rotondo". i dizionari, le enciclopedie non le fanno per usarle come supposte, quelle hanno un'altra forma, tu potresti provare con qualcosa chiamata "carciofo" forse si adatta meglio. non so su cosa tu ti sia formato quella che normalmente si chiama "cultura", ma mi pare che se disdegni dizionari ed enciclopedie, è difficile per noi trovare un modo di dialogare. resta pure con le tue convinzioni, e sperimenta pure a tue spese che "avanti" vuol dire avanti e non indietro.
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Ashoka |
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Re: inflazione e deflazione | #26 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
Da
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a_mensa |
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Re: inflazione e deflazione | #27 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
Messaggi: 3180
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@ orwell84 no, l'aumento della massa monetaria NON è sufficiente a definire l'inflazione. bisogna aggiungere "a parità di valore di merci acquistabili", essendo il concetto di inflazione e deflazione legato alla massa monetaria relativa alla quantità di beni o servizi acquistabili. puoi avere inflazione anche a parità di massa monetaria con un calo della quantità di merci acquistabili. la massa monetaria è una quantità, mentre l'inflazione e la deflazione sono la conseguenza del rapporto massa monetaria/valore delle merci disponibili. nota comunque che la variazione del rapporto, non evidenzia immediatamente il fenomeno, per riscontrare un aumento (o diminuzione) dei prezzi occorre anche che gli operatori del mercato si rendano conto di tale variazione.
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a_mensa |
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Re: inflazione e deflazione | #28 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
Messaggi: 3180
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mi spiace comunque che mi si rimandi a thread gia presenti, perchè significa non aver capito l'originalità della domanda posta inizialmente. tale domanda trae spunto dalla conduzione di QUESTA crisi, ma è rivolta in modo generico, e non necessariamente applicabile in tempi di crisi. inflazione e deflazione sono condizioni che normalmente si verificano, e normalmente sono presenti alternativamente nelle economie avanzate. domandarsi se, essendo per definizione l'una opposto all'altra, possono essere l'una la "cura" dell'altra quando questa ecceda oltre i valori accettabili ( max 3% per l'inflazione, 0% per la deflazione), mi pare un argomento decisamente nuovo, rispetto all'analisi di QUESTA crisi.
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a_mensa |
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Re: inflazione e deflazione | #29 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
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@ Ashoka
non capisco cosa vorresti dire con quel filmato.... puoi esser più chiaro ?
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