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  Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti

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  •  ahmbar
      ahmbar
Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
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Il pensiero scientifico – I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti



Ho deciso di proporre una discussione su un tema cosi’ complesso a seguito di alcuni eventi che hanno arricchito (e complicato) la mia vita, con l’intento sia di condividere le riflessioni che ne sono conseguite, sia di arricchirle con i pareri delle tante persone che ho imparato a stimare in questi anni di permanenza su Luogocomune.



Un paio di mesi fa’ ho partecipato ad un convegno dedicato al tema “La vita oltre la vita”, dove ho potuto assistere ad una serie di testimonianze sui piu’ svariati argomenti, tutti dedicati comunque ad aspetti al confine (ed oltre) di quello che siamo abituati a considerare quotidiano.
Una gran parte del convegno e’ stata ovviamente improntata su religione e spiritualita’, dato il soggetto ispiratore dell’incontro, ma si e’ parlato anche di medicina olistica e orbs, di auree e poltergeist, di scrittura e pittura medianica, addirittura di cerchi nel grano, misteri vari e ufo.

Data la assoluta buona fede dei relatori vari (convegno senza fini di lucro organizzato dall’associazione “L’albero della vita” http://www.alberodellavita.org/ ) e la meticolosita’ nel presentare le loro ricerche, devo confessare di essere rimasto piuttosto scosso, perche’ un conto e’ assistere ad un episodio piu’ o meno insolito, ma un altro e’ partecipare ad una cosi’ ampia carrellata di eventi che sfuggono al razionale o esulano dalla scienza convenzionale come quella a cui ho assistito.

La parte spirituale e’ un tema che ritengo giusto confinare nel personale, per cui non ne parlero’ qui, mentre vorrei approfondire alcuni aspetti che invece riguardano il tema scienza (ma non solo), per offrire uno o piu’ diversi punti di vista rispetto a molte discussioni tuttora in corso sul sito.




Il nome Thomas Charles Lethbridge a me era totalmente sconosciuto, uno scienziato e archeologo inglese deceduto nel 1971 che scopri’ la possibilita’ di misurare le diverse vibrazioni della materia, nonche’ il fatto che essa e’ addirittura influenzata dalle emozioni.
Ha utilizzato per far questo quello che molti di noi considerano un gioco per bambini creduloni (o almeno e’ quanto ci e’ stato insegnato come modus operandi quando si toccano argomenti cosi’ al confine del credibile) : il pendolo
Il problema per la scienza ufficiale e’ che dovrebbe essere allora in grado di spiegare in maniera altrettanto scientifica come mai il Dr Lethbridge ha provato piu’ e piu’ volte che variando la lunghezza della corda a cui il pendolo (di legno, metallo o cristallo) era attaccato, a misure precise a seconda dei vari materiali esaminati (e solo a quelle misure…), esso iniziava a girare
Oppure come mai a parita’ di lunghezza (alcuni materiali “possedevano” la stessa misura) il pendolo girasse per sempre16 volte (piombo) o per 22 (argento), o perche’ se la stessa pietra veniva lanciata contro un muro il risultato era sempre di 55,88 cm se lanciata da lui, mentre se la lanciava la moglie era sempre di 73,66…

Pare gia quasi incredibile, ma Lethbridge ando’ oltre : misuro’ le diverse risposte dei materiali se sottoposti ad emozioni, ottenendo valori differenti nelle misurazioni, misuro’ i valori corrispondenti ai vari materiali sottoponendoli prima a diverse emozioni e riportando le misure cosi’ ottenute su di un cerchio, scoprendo che, diviso il cerchio in 40 segmenti e collocati in ciascuno di essi le qualita’ o gli oggetti relativi alla corrispondente frequenza, gli opposti stavano esattamente dove la logica avrebbe suggerito di trovarli : la sicurezza a 22,86cm e il pericolo al suo opposto a 73,66, il profumo a 17,78 ed un cattivo odore a 68,58 e cosi’ via.
Provo successivamente a collocare le varie sostanze ad una distanza dal centro del cerchio a seconda dei valori dimostrati nelle reazioni al pendolo lungo la corrispondente linea (lo zolfo a 17,78 cm, il cloro a 22,86 e cosi’ via) : unendo i vari punti ottenne una figura, la stessa figura che ci viene tramandata da quasi tutte le culture e che e’ presente sia nell’uomo che nella natura e nell’universo : una spirale.



Arriviamo qui ad una prima riflessione sulla reazione della Scienza e sulle sue capacita’ di confrontarsi con cio’ che esula dal conosciuto : mi si dimostra scientificamente che la materia possiede non solo una vibrazione misurabile, ma addirittura che essa e’ in grado di variare a seconda delle emozioni che posso trasmetterle, cosa che apre una infinita’ di possibilita’ tutte da scoprire sul fatto che siamo parte di tutto cio’ che chiamiamo universo e abbiamo addirittura effetti positivi o negativi misurabili su di noi, sugli altri esseri umani e sul mondo che ci circonda?
Ignoriamo lo scopritore, mettiamolo alla berlina e “dimentichiamo” quanto da lui scoperto e provato, perche’ non siamo in grado di capire e di accettarne le incredibili conseguenze che avrebbe sulla nostra vita.



Altro esempio sul tema e’ quello che ci fornisce Masaru Emoto, scienziato e ricercatore giapponese che ha scoperto le stesse proprietà nell’acqua (e non poteva essere altrimenti, dato che l’acqua e’ parte dell’universo esattamente come noi e la materia)

Quelle che vedete sono alcuni cristalli di acqua congelati e fotografati, l'acqua trattata con parole "positive" forma dei cristalli bellissimi, simili a quelli della neve; l'acqua trattata con parole "negative" invece, reagisce, creando forme amorfe e prive di armonia geometrica.
Identiche risposte le ha ottenute con la musica, ma non solo


Amore / Ti odio, ti uccidero’



Acqua di lago prima della preghiera / Acqua di lago dopo la preghiera





Acqua esposta ai fiori di ciliegio



E’ quasi inutile aggiungere che anche per Emoto gli stessi mezzi sono stati utilizzati dalla Scienza: discredito, emarginazione, oblio da parte di chi avrebbe invece dovuto approfondire le sue scoperte…



Gia’ ora potrei aggiungere alcuni miei pensieri riguardo questi atteggiamenti, ma preferisco prima parlare di quanto ho successivamente letto in un libro dal titolo “Malattia e destino, il valore ed il significato della malattia”, scritto dallo psicoterapeuta Thorwald Dethlefsen e dal medico Ruediger Dahlke, dove ho trovato altre notizie da “elaborare” derivate da osservazioni di ordine medico sul funzionamento del nostro cervello e della nostra coscienza.



La visione polare

Quando l’uomo dice IO automaticamente si isola da tutto cio’ che e’ NON IO, legandosi quindi alla visione del mondo attraverso gli opposti : bianco o nero, giusto o sbagliato etc
La nostra coscienza non fa’ altro che dividere la realta’ in unita’ sempre piu’ piccole (analisi) e distinguere fra queste unita’ (capacita’ di discernimento)
Questo impedisce di comprendere cio’ che siamo nella sua interezza, in quell’unita’ (universo) che e’ sempre presente ma che non riusciamo piu’ a percepire.



Credo che per spiegare questo concetto non esista nulla di meglio che analizzare questa fotografia


La nostra capacita’ di percezione ci permette di “vedere” solo una delle due figure ( volti se il nero e’ in primo piano, vaso se lo e’ il bianco) alla volta, anche se i due elementi esistono contemporaneamente
Ma essendo l’uomo limitato dalla polarita’ siamo costretti ad escludere dal primo piano alternativamente uno dei due aspetti , altrimenti non saremmo piu’ in grado di vedere cio’ che definiamo “vaso” o “volti”


La coscienza umana trova la sua espressione corporea nel cervello, dove i due emisferi destro e sinistro svolgono funzioni specifiche distinte e complementari : l’emisfero sinistro comanda la logica e la struttura, suddividendo analiticamente e razionalmente gli stimoli, e’ responsabile dei calcoli e dei conti (Bianco)- Nell’emisfero destro troviamo tutte le capacita’ polari : invece dell’analisi la capacita’ di captare nella loro globalita’ rapporti complessi, modelli e strutture, la possibilita’ di risalire al tutto sulla base di una piccola parte (pars pro toto), le astrazioni e i concetti superiori, gli aspetto onirici e figurativi dell’anima (Nero).

A seconda di quale attivita’ stiamo svolgendo e’ dominante una delle due parti (per esempio leggere, contare, analizzare SX, ascoltare musica, meditare, sognare DX), ma non esiste una distinzione netta perche’ e’ sempre disponibile l’accesso a quella non impegnata direttamente.

E’ quasi inutile sottolineare come sarebbe ammalata una persona che possedesse solo una delle due meta’ funzionanti, ma lo inserisco perche’ qui torno al motivo per cui ho deciso di scrivere questo articolo, in quanto la concezione del mondo che chiamiamo “scientifica” soffre appunto di questo problema : la Scienza considera reale solo cio’ che e’ razionale, concreto, analizzabile.



Porto qui un esempio che ho vissuto personalmente per dimostrare la limitatezza e l’assurdita’ di questo modo di pensare e di operare.

Diversi anni fa’ ho studiato Shiatsu (per chi non lo conoscesse e’ una tecnica cinese di pressioni su varie parti del corpo, tendente a sbloccare i canali energetici ed a riequilibrarne la circolazione nell’ organismo. E’ simile ai principi dell’agopuntura, di cui infatti condivide diversi aspetti).
Per la Scienza ufficiale eravamo considerati nella categoria degli abbindolatori/ciarlatani : i loro strumenti non riuscivano a segnalare nessun tipo di effetto quando si effettuavano le pressioni (visione analitica), cosa che rendeva ai loro occhi l’efficacia dei trattamenti (visione analogica) ininfluente perche’ non misurabile.
Solo una decina di anni fa’ con lo sviluppo di migliori apparecchiature di analisi, siamo stati legittimati come “medicina alternativa”

Quello che ho rappresentato e’ un vero paradosso, ma offre un reale esempio della limitatezza che ci puo’ offrire questo cosiddetto “pensiero scientifico”
Infatti, utilizzando come metro di analisi solo la parte sinistra del cervello, quando si pone a questa vera e propria distorsione della realta’ la domanda sul significato della vita, si ottiene una risposta ridicola per la sua stupidita’ : Il progresso.

La filosofia del nostro tempo, di cui la scienza e’ diventata la parte predominante, non conosce altra meta che la crescita e il progresso, si lavora, si sperimenta, si ricerca - perché? Per amore del progresso!
Ma che scopo ha il progresso? Un progresso ancora maggiore....
L'umanità si è imbarcata in un viaggio senza meta e deve quindi porsi sempre nuove mete per non cadere nella disperazione.

Per riassumere in una frase la limitatezza di questa visione, abbiamo trasformato il viaggio della vita ...in una gita.


Un’ultima cosa su cui vorrei far riflettere, data l’importanza dell’argomento.
Da tempo sono in corso diverse discussioni su di un tema molto complesso, il cancro, in cui si discute sulla validita’ della chemioterapia, o del bicarbonato, o delle cure naturali, dove ognuno di noi pensa a quale sia la soluzione migliore a seconda della propria formazione culturale e/o esperienza personale.

Riporto a questo proposito un estratto sempre da “Malattia e destino” , dove la malattia denominata “cancro”, di cui la medicina ufficiale ancora non ha capito quasi nulla ne’ riguardo i veri motivi per cui insorge ne’ per i rimedi da adottare, viene vista in un’ottica completamente diversa dal consueto approccio causa/effetto


La cecità e la miopia dell'uomo del nostro tempo è pari a quella delle cellule cancerogene.
Per portare ancora avanti l'espansione economica, si è utilizzato il mondo per decenni. La gente considera il mondo intero come il proprio terreno di coltura: piante, animali, materie prime, tutto esiste solo perché noi possiamo espanderci senza limiti sulla terra.
Chi si comporta così, dove trova il coraggio e la sfacciataggine di lamentarsi del cancro? Esso è semplicemente il nostro specchio - ci mostra il nostro comportamento, i nostri argomenti e anche la fine della nostra strada.
Il bene del tutto e il nostro bene sono la stessa cosa, perché noi in quanto parte siamo una cosa sola col tutto (pars pro toto). Ogni cellula contiene infatti tutta l'informazione genetica dell'organismo - e dovrebbe soltanto capire che essa in realtà è il tutto
La morte che la cellula cancerogena impone all'organismo diventa anche la propria morte, così come la morte dell'ambiente circostante significa anche la nostra morte.
Però la cellula cancerogena crede a un "fuori" separato da lei, esattamente come ci credono gli uomini chiusi nel loro egoismo, e continua a distruggere sino a che’ , con sommo stupore, scopre che l’organismo che la alimentava non riesce piu’ a funzionare perche’ proprio lei lo ha guastato.


La cura

Esiste una cura a questa cecita’ mortale? Si, l’amore.
L'amore rende sani perché dilata i confini e fa entrare l'altro in modo da diventare una cosa sola, chi ama sente che la persona amata è se stesso.
Questo non vale soltanto per gli uomini: chi ama un animale, non può considerarlo qualcosa di inferiore. Questo non è uno pseudoamore sentimentale, ma uno stato di coscienza che intuisce veramente qualcosa della comunità di tutto ciò che è.
L'amore supera tutti i confini e i limiti.
Nell'amore gli opposti si uniscono e si fondono.
L'amore è unione con tutto, si estende su tutto e non si ferma davanti a niente.
L'amore non teme neppure la morte - perché l'amore è vita.
Se questo amore non vive nella coscienza, corre il rischio di finire nella fisicità e di cercare qui di realizzare le proprie leggi sotto forma di cancro .





Nell'Ego sorge l'illusione di poter fare qualcosa "da solo". In realtà però non esiste possibilità di separazione vera dal resto dell'universo, solo il nostro IO può immaginare che esista, e le ricerche di Lethbridge o di Emoto dimostrano scientificamente esattamente questo : siamo parte integrante di cio’ che ci circonda, ma lo abbiamo dimenticato perche'....non siamo in grado di provarlo scientificamente.





La gran parte di quello che avete letto non e’ di mia fonte, anche se lo condivido.
Ho cercato di sintetizzare il piu’ possibile quanto riportato sui vari libri ispiratori di questo articolo, per chi volesse approfondire uno o piu’ aspetti allego la bibliografia da cui ho attinto a piene mani


Il potere del pendolo, di Thomads Charles Lethbridge, editore Astrolabio Ubaldini
Siti correlati
http://www.mikecrowson.co.uk/lethbridge.html Il potere del pendolo
http://www.caspir.org/Website/Workshops/Lethbridge-Info.html Il lavoro e le ricerche di Lethbridge
http://leebor2.100webspace.net/lethbridge1.html Gateway to other world

Il miracolo dell’acqua, di Masaru Emoto, editore Punto d’incontro
Siti correlati
http://www.masaru-emoto.net/english/e_ome_home.html

Malattia e destino, il valore e il messaggio della malattia, di Thorwald Dethlefsen e Rüdiger Dahlke, Edizioni mediterranee
Siti correlati
http://www.qlmed.org/Scopi/perry.htm
http://www.vivere-semplice.org/?p=148
http://www.naturaolistica.it/Olistica3.html
http://www.dahlke.at/veroeffentlichungen/art_ital1.php
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FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 14/4/2009 14:59
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  •  Continuo
      Continuo
Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#2
Ho qualche dubbio
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http://www.ergoshop.it/acqua/Masaru%20Emoto/1masaru_emoto.htm
Qui l'immagine che sarebbe riferita a "ti odio , ti ucciderò" viene riferita a "mi fai ammalare". Comunque sia nulla mi vieterebbe di raccogliere immagini simili e riproporre lo stesso fenomeno in maniera invertita, ossia associando le parole "cattive" ai cristalli belli e quelle buone alle schifezzine. Per cui: qualcuno ha un buon microscopio per fare delle prove? Almeno per vedere se il fenomeno si ripete. Il mio non risolve i cristalli di ghiaccio, è poco più che un giocattolo (e infatti mi ci sono divertito molto a suo tempo)
Inviato il: 14/4/2009 19:11
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  •  kataclisma
      kataclisma
Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#3
Mi sento vacillare
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Citazione:

Continuo ha scritto:
http://www.ergoshop.it/acqua/Masaru%20Emoto/1masaru_emoto.htm
Qui l'immagine che sarebbe riferita a "ti odio , ti ucciderò" viene riferita a "mi fai ammalare". Comunque sia nulla mi vieterebbe di raccogliere immagini simili e riproporre lo stesso fenomeno in maniera invertita, ossia associando le parole "cattive" ai cristalli belli e quelle buone alle schifezzine. Per cui: qualcuno ha un buon microscopio per fare delle prove? Almeno per vedere se il fenomeno si ripete. Il mio non risolve i cristalli di ghiaccio, è poco più che un giocattolo (e infatti mi ci sono divertito molto a suo tempo)

Scusami, prima affermi che nessuno ti vieterebbe di associare le parole ai cristalli in modo invertito, e poi vuoi fare la prova, il metodo scientifico giusto non sarebbe l'opposto?
Prima fai la prova e poi affermi i risultati?
_________________
E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
Inviato il: 14/4/2009 20:21
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  •  Al2012
      Al2012
Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#4
Dubito ormai di tutto
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@ Ahmbar

La foto del cristallo d’acqua “esposta ai fiori di ciliegio” è molto bella, ma anche GRANDE ed allarga troppo la pagina.

°°°°°°°
L’argomento che hai sollevato mi intriga molto ed è vastissimo ….

Sono venuto a conoscenza dei cristalli d’acqua di Emoto dal libro e dal film “What the Bleep do we know?”, che probabilmente conosci.

Sarà una mia deviazione intellettuale, ma ultimamente, nelle mie letture, incontro sempre più scienziati, ricercatori (di vari settori), che hanno abbracciato una visione “spirituale” dell’esistenza, una visione olistica, dove la separazione creata dalla massa svanisce perché sostituita da un vibrare di onde di energia.che si intersecano le une con le altre.

Spirituale è un termine a cui ognuno di noi da un proprio significato, è comunque sicuramente qualcosa di “immateriale”, come anche il pensiero e le emozioni come del resto è l’energia che forma la materia.

Da quello che ho letto ho avuto l’impressione che la scienza, o almeno una parte di essa (combinazione la più materialistica fra tutte le scienze), si sia accorta della esistenza dell’ “Osservatore”….e quindi della coscienza che compie l’osservazione.

Da più di un secolo la scienza della materia ha scoperto che la materia (che forma la massa) è energia, ed è arrivata alla conclusione che tutto quello che ci appare è soggetto ha quattro forze fondamentali.

C’è il desiderio di semplificare ulteriormente per arrivare alla unificazione delle quattro forze in “una generatrice”.

C’è qualcosa di “trascendentale” che inconsciamente ci porta verso la ricerca dell’UNO.

Tutto il pensiero umano e pieno di errori: si possono comprendere tante cose da un errore;… dogmi: per il bisogno di certezze; … limiti: per impedirti di rompere queste certezze.

Ho scoperto una scienza che non ha più il timore atavico di porsi delle domande sulla coscienza, non più vista come “epifenomeno” del cervello, ma come “energia consapevole”, una energia in grado di influenzare e rapportarsi con la materia.

Io vedo una “linea evolutiva”. Ma non è l’evoluzione della materia biologica, ma bensì l’evoluzione della coscienza.

Molti pensano che la scienza non abbia “dogmi” ed in effetti sarebbe un controsenso perché la scienza è comprendere il perché delle cose, quindi non c’è posto per “certezze imposte”.
Eppure la storia della scienza ci dovrebbe ricordare che in realtà la scienza ha dovuto sempre lottare contro “certezze scientifiche” per poter progredire ed è quello che accade anche ora.
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“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 15/4/2009 0:15
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  •  ahmbar
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#5
Dubito ormai di tutto
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Gli esperimenti di Emoto o Lethbridge, o la descrizione del cancro come lo "vede" Dethlefsen sono la parte descrittiva di quanto sia reale questo mondo non misurabile.

Nella mia vita ho avuto la possibilita' di sperimentare di persona questa realta'

Una volta, mentre ero al mare, l'ancora si era incastrata e sono sceso per una decina di metri per sbloccarla, mentre stavo risalendo ho guardato sopra di me il riflesso del sole ed improvvisamente non c'era piu' il fondo del mare, l'acqua, i pesci ed io come cose distinte...mi sono sentito una parte di tutto e tutto era in sintonia con me, "vibrava" con me.
Mi sono lasciato andare risalendo per il solo effetto dell'aria, con una pace ad accompagnarmi nella risalita' che non e' descrivibile

Diversi anni dopo, mentre uscivo per una giornata come tante, ho vissuto la stessa sensazione : improvvisamente il cielo, il sole, l'erba, gli alberi, anche l'asfalto su cui camminavo non erano piu' cose distinte
La stessa aria era sia intorno che parte di me

Chi ha vissuto queste esperienze sa' di cosa parlo, mentre chi non ha avuto questa fortuna, chi e' legato dalla materia, dalla "causa/effetto" non puo' capire.
E non certo per ignoranza, ma perche' una emozione non la si puo' trasmettere, esattamente come non la si puo' misurare.



Le prime risposte al mio scritto sono il quadro esatto di cosa sto cercando di far capire

Continuo di quello che ho scritto "vede" solo la parte sperimentale, la parte "misurabile e riproducibile", perche' vuole controllare fisicamente se cio' che hanno scritto questo scienziati sia vero.
Tu Al sai gia' che e' vero, anche se questi esperimenti si rivelassero non riproducibili non e' perche' non sia vero il messaggio, ma solo per un errore ed un limite delle macchine che li misurano (vedi l'esempio dello shiatsu)

Il pensiero scientifico ci lega alla materia, ma e' solo "la parte sx del cervello"
Come se il mondo in cui entriamo quando dormiamo e sogniamo, quello dove tempo e spazio non hanno significato, quello non misurabile in altre parole, appartenesse ad un'altra persona


Lo scopo di quanto sto scrivendo e' proprio questo, invitare a ragionare su di un altro piano per sfuggire alla costrizione della Scienza causa /effetto
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FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 15/4/2009 9:10
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#6
Mi sento vacillare
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Da Everywhere
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Mi chiedo come si possa credere alla causa/effetto e al caso contemporaneamente ... :S
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Don Juan Matus
Inviato il: 15/4/2009 13:40
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#7
Sono certo di non sapere
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Ma possono esistere cristalli di acqua identici ?

... secondo me, no ...
Quindi... se non devo aspettarmeli identici, me li aspetto diversi, se devono essere diversi, gli esperimenti dovrebbero tendere a verificare che alla stessa sollecitazione rispondano identicamente, o almeno similarmente.
... che siano diversi non mi provoca nessuno shock ...

Vuole dire che non posso "guarire"?

mc
Inviato il: 17/4/2009 17:04
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#8
Sono certo di non sapere
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Il concetto spirituale proposto e' probabilmente un buona approssimazione della realta' e di come dovrebbe essere considerata l'esistenza (fare parte di una unica entita' ... NON DIO!! ... cosmica... anche se detto e scritto risulta particolarmente ridicolo...) ...
Ma, a mio avviso, i cristalli di EMOTO (opps... guarda caso e' la crasi di Emotions e Photo... a volte le combinazioni...) non dimostrano nulla di nulla... Come peraltro molte altre "teorie" in altri ambiti...

mc
Inviato il: 17/4/2009 17:12
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  •  ahmbar
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#9
Dubito ormai di tutto
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Ciao Marco, lieto di leggerti

Aldila' dell'Emoto/pensiero, a mio parere e' piu' importante sottolineare la reazione della Scienza, perche' e praticamente la stessa che si riscontra in tutti gli ambiti di fronte a nuove teorie che costringerebbero a rivedere il pensiero dominante.

L'errore e' sempre lo stesso, in tutte le epoche, ma il "consesso ufficiale" non impara mai, e solo quando i soloni "depositari della verita' " schiattano le nuove idee possono venire esaminate ed eventualmente accettate da una nuova generazione.

Trovo comunque da sottolineare quanto l'attuale metodo scientifico sia carente nel voler ridurre la vita stessa a " e' vero cio' che si puo' misurare e riprodurre"
Riporto quanto ho gia' scritto al proposito, perche' non trovo di meglio per far capire cio' che intendo per "errore"

Il pensiero scientifico ci lega alla materia, ma e' solo "la parte sx del cervello"
Come se il mondo in cui entriamo quando dormiamo e sogniamo, quello dove tempo e spazio non hanno significato, quello non misurabile in altre parole, appartenesse ad un'altra persona
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FAQ 11 settembre 2001
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  •  Al2012
      Al2012
Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#10
Dubito ormai di tutto
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L’acqua ha delle caratteristiche non ancora bene chiarite dalla scienza

SEMPRE più a FONDO nell'ACQUA
http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/sempre-piu-a-fondo-nell-039-acqua.php

<< (…) La misteriosa struttura a grappolo: Water cluster
Uno degli aspetti più sconcertanti dell'acqua è la presenza di diversi raggruppamenti a grappolo all'interno dell'acqua allo stato liquido.
All'inizio si pensava che questi implicassero un'entità stabilita, come un cristallo, nella quale le stesse molecole erano presenti per quello che nei termini della fisica è un tempo relativamente lungo (ovvero, per più di un secondo).

Come ora fa notare Chaplin, i fisici ormai sanno che le molecole si uniscono a questi raggruppamenti o se ne distaccano in una disposizione dinamica in continua evoluzione, che dipende da fattori quali la temperatura e anche la presenza di altre molecole.

Come dice Chaplin: "I raggruppamenti adesso sono concepiti come entità dinamiche che permettono uno sguardo semplice in un ambiente complesso, discontinuo e in rapido cambiamento.
Come tali essi rivelano la natura sottostante dell'acqua".
Si ritiene che siano questi raggruppamenti a poter spiegare la memoria dell'acqua.

Ecco perchè siamo così interessati a studiare l'acqua per gli esperimenti con l'intenzione.
Essa sembra essere una sostanza unica sul pianeta, con un ruolo centrale nel trattenere e trasmettere informazioni.
La vita potrebbe dipendere da queste proprietà anomale. (…)>>

°°°°°°°°°°°°°°°°°°

MEMORIA dell’ACQUA e BIOLOGIA DIGITALE
http://www.mednat.org/bioelettr/memoria_biologia.htm

°°°°°°°°°°°°°°
VIDEO:
IL MISTERO DELL'ACQUA - VOYAGER
1 http://www.youtube.com/watch?v=C4OEpYIQ6Hk
2 http://www.youtube.com/watch?v=ZJHIRvuQq8w

°°°°°°

Nel video di Voyager si fa un accenno al teoria dei campi morfogeni di Rupert Sheldrake

Se già non la conoscete penso che sia interessante conoscerla …..
Una link-traccia:

Rupert Sheldrake: Una nuova scienza della vita
http://www.performancetrading.it/Documents/LaRealta/LaR_RupertSheldrake.htm

Plasmati da campi morfogeni
http://www.performancetrading.it/Documents/LaRealta/LaR_Plasmati.htm
°°°°°°°°°°

Conoscete la Sintropia ??

La lotta della vita contro l’entropia
Antonella Vannini
http://www.sintropia.it/italiano/2006-it-3-06.pdf

°°°°°°°°°°°°°
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“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 17/4/2009 19:55
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#11
Sono certo di non sapere
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Solo una decina di anni fa’ con lo sviluppo di migliori apparecchiature di analisi, siamo stati legittimati come “medicina alternativa”

Personalmente ritengo che il fulcro del problema sia espresso in questa tua citazione.
Una mia conoscente, tempo fa andò alla NASA e quando tornò disse "ho finalmente capito che non sono pazza". Lei vede entità invisibili per chiunque altro e solo lì, alla NASA, ha visto dei prototipi di "macchine" che consentono di vedere altri livelli di vibrazione della materia e confermano la realtà di ciò che lei vede. Insomma, le dimensioni non sarebbero 4 o 5 o 6 ma ancora di più (per quanto posso cogliere, ciò che caratterizza il comportamento umano è basato sull'abitudine, al punto che pur di non schiodarci da ciò a cui siamo abituati faremmo qualunque cosa; difficile, per la mia esperienza, immaginare la generalità degli scienziati affrancata da questa "schiavitù") evidentemente la fisica... e quindi... alcuni scienziati! Sa interpretare ciò che alcuni (fortunati) già vedono.
Inviato il: 17/4/2009 20:15
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#12
Ho qualche dubbio
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Ahmbar, complimenti per il post.
Lo trovo prima di tutto interessantissimo ed in secondo luogo lo condivido in pieno.

Lethbridge non lo conoscevo, ma ho comunque accumulato abbastanza informazioni per non stupirmi assolutamente di fronte a simili sperimentazioni.
Sarebbe interessante avere i dati da lui raccolti, me li potresti linkare o far avere in qualche modo?

Come sai, la mia opinione sul cosidetto "metodo scientifico" non si discosta dalla tua.
Per l'ennesima volta mi trovo a rinnovare una questione che ormai ripeto ogniqualvolta qualcuno dimostra di credere ad un'eventuale infallibilità di tale metodo:

Le formiche e le api, se si rapisce la regina e la si spedisce dall'altra parte del mondo, continuano a lavorare.
Quando la regina muore, si disperdono.
http://www.stazioneceleste.it/articoli/dna_russia.htm <-(il primo link che ho trovato a riguardo, e con un po' di fatica.. paragrafi 10 e 11)
..Esperimenti come questo non dimostrano come la scienza possa spiegare in realtà assai poco della natura osservabile?
Figuriamoci di quella non osservabile..

L'uomo deve rendersi conto che per capire l'unica cosa che necessita di essere da lui capita nell'universo, deve capire se stesso.

L'effetto del nostro meraviglioso progresso è la cronaca nera sui giornali; il lavoro in fabbrica o in ufficio è il motivo per cui esistono gli psicofarmaci.

Mi è piaciuto l'intervento di Al2012.

Voglio permettermi di esprimere la mia opinione anche su questo:

Citazione:

menphisx ha scritto:

Mi chiedo come si possa credere alla causa/effetto e al caso contemporaneamente ... :S

------

Caso e destino sono due concetti ben definiti.

Quando una qualunqe cosa accade, però, possiamo indistintamente attribuirne la causa ad uno dei due (se una tegola ti cade in testa: o è un caso, o è destino - cioè sfiga ). In ogni caso, che la tegola sia caduta è fuori dubbio.
Quindi che questo sia voluto da (o dovuto a) una forza chiamata Caos, in cui ogni piccolissima parte dell'universo ha agito perchè si verificassero tutti gli eventi che hanno portato la tegola a cadere; o che invece questa sia caduta prorio lì in seguito ad un destino predeterminato, fà poca differenza.

Mi spiego:

Nel caso sia dovuto al caos, significa che l'intero universo (quindi te compreso) ha fatto in modo si verificassero le condizioni perchè il fatto succedesse.

Nel caso sia voluto dal destino, bisogna distinguere che uno creda di averlo potuto determinare da solo, o creda esista un concetto abbinabile alla parola "DIO" che gli ha scritto per filo e per segno ogni attimo della vita (ma chi si prenderebbe un lavoro simile al posto nostro?).
Nel primo caso si torna nella causalità delle nostre azioni ed al libero arbitrio, annullando di fatto la distinzione Caso/Destino, nel secondo ci si sente vittime di un'entità esterna chiamata "dio" (e quando la si chiama, quella arriva...)

Io sostengo l'opinione del Libero arbitrio, che è sempre concesso alla coscienza umana (anche se ultimamente questa stà perdendo sempre più la sua identità, annebbiata da un mare di inutili complicazioni che prendono il nome di "routine quotidiana").

...
una (secondo me) possibile soluzione: http://www.couchsurfing.com/
viaggiare, conoscere, confrontarsi sempre con chiunque.
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Inviato il: 18/4/2009 11:49
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#13
Dubito ormai di tutto
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Mamma mia quante cose su cui discutere...

Dai link di Al riporto un paio di estratti che mi stanno facendo piu' che riflettere

Rupert Sheldrake : una nuova visione della coscienza e della vita Link

Si sostiene che il cervello sia l'origine della coscienza. Non esiste nessuna fonte eterna da cui abbia origine il «segnale». Per dimostrarlo, da lungo tempo i fisiologi hanno addotto il fatto che un danno al cervello provoca la cessazione di certe funzioni: la favella, l'udito e funzioni vitali come il battito cardiaco o la respirazione.

In chirurgia è anche possibile stimolare certe parti del cervello e produrre veri e propri pensieri, azioni compulsive, immagini, parole articolate o movimenti di una determinata parte del corpo: ecco altre prove, si afferma, del fatto che la nostra vita mentale e motoria risiede nel cervello; inoltre, l'eliminazione completa della funzione cerebrale cancella del tutto la mente, come avviene dopo una prolungata anossia o un grave trauma.

Ma torniamo all'analogia della TV e spingiamola oltre: immaginiamo un sempliciotto che non abbia mai visto un apparecchio televisivo. Guardando l'immagine, si chiede da dove provenga. Può pensare che abbia origine all'interno dell'apparecchio stesso: non è irragionevole supporlo. Allora guarda dentro l'apparecchio, tirando un filo qua, cambiando un collegamento là. A ogni modifica, l'immagine cambia: prima si fa confusa, poi scompare del tutto quando egli danneggia una componente fondamentale; poiché ha perso l'immagine dopo aver danneggiato l'interno dell'apparecchio, egli conclude allora che l'origine dell'immagine dev'essere per forza là dentro.

La sua «prova» è analoga alla logica dei meccanicisti del cervello, fermamente convinti che il danno cerebrale dimostri come il cervello sia l'origine della mente. In entrambi i casi, tutto è nella macchina. In entrambi i casi il ragionamento trascura il fatto che possono essere in azione forze esterne: il segnale TV e, per quanto riguarda il cervello e sistemi in sviluppo come gli embrioni, sottolinea Sheldrake, coscienza e campi morfogeni.



Benaviste link , uno scienziato "scomodo" che ha dimostrato scientificamente, con centinaia di esperimenti in doppio cieco l'esistenza della memoria dell'acqua e le sue incredibili ripercussioni.
Naturalmente e' stato minacciato, osteggiato, deriso dalla "Scienza"
Per nostra fortuna se ne e' fregato e questi sono i risultati dei controlli ai suoi esperimenti :

Nel Gennaio 1990, al termine degli esperimenti da lui supervisionati, il prof. Spira si è così espresso:
"Il fenomeno esiste, gli esperimenti hanno dato risultati positivi e tuttavia, benché sia stata seguita una metodologia corretta, i risultati appaiono strani dal punto di vista statistico. E’ un fatto che non riesco a capire né a spiegarmi".



x fender

Lethbridge e' "scomparso", quello che sono riuscito a trovare di lui e' quello che hai letto.
Continuero' a cercare e vedo se riesco a trovare i dati oltre a cio' che puoi leggere sul suo libro

Mi chiedo come si possa credere alla causa/effetto e al caso contemporaneamente

Credo che questa frase di Menphix fosse una critica alla scienza, che quando non riesce a capire una causa si attacca al "caso" oppure a pure "teorie non dimostrate" per spiegare quello che rimane aldifuori delle "spiegazioni scientifiche"

Richiamo ancora Sheldrake per fornire un esempio

«Ma allora i meccanicisti (causa/effetto) diranno», argomenta Sheldrake. «"Ammettiamo pure che oggi non possiamo spiegarlo : un giorno però potremo farlo". In questo modo emettono una cambiale non datata. E' essenzialmente un atto di fede nel metodo meccanicistico, non realmente un'ipotesi rigorosamente scientifica».

Secondo Dethlefsen il caso non esiste, e' la parte di noi che non controlliamo e di cui non siamo consapevoli che....ci porta proprio li', in quel momento, dove la tegola sta per cadere




Un pensiero personale
Siamo davvero alle porte di una nuova era per la comprensione della vita in generale.
Ma potra' avvenire solo se reimpariamo a pensare a mente aperta, cosa che l'attuale Scienza non riesce ( o non puo'..) proprio a fare.
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Inviato il: 18/4/2009 14:04
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#14
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E' giustissimo, condivido in pieno le opinioni di Sheldrake e Dethlefsen che hai messo, appena avrò un'attimo mi guarderò i link di Al e scriverò qualcos'altro!
Intanto complimenti ancora per il post, veramente ben fatto e costruttivo!

P.S.: riguardo alla domanda di memphisx, ho risposto solo perchè è una delle questioni centrali della mia vita, da molto tempo sono alla ricerca del confine tra libero arbitrio e predeterminazione del fato, in seguito a diverse esperienze dirette.. quindi ho ritenuto di dire la mia. Penso di aver capito come minimo che il Caso e la legge (karmica) di causa/effetto sono due elementi che si coimplicano, e non che si escludono.
I meccanismi in cui ciò avviene sono perlappunto il fulcro della maggioranza dei dibattiti filosofici in cui a volte mi immischio..
..come in questo caso.
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Inviato il: 18/4/2009 14:56
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#15
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Inviato il: 18/4/2009 17:03
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#16
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schottolo, cosa devo avere per replicare l'esperimento del video?
Inviato il: 18/4/2009 21:43
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#17
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Citazione:

edo ha scritto:
schottolo, cosa devo avere per replicare l'esperimento del video?


Basta mettere in risonanza una lastra metallica e poggiarci sopra una polverina di una certa consistenza..
(tecnicamente non saprei come si costruisca una roba del genere)
In giro vi sono video molto più dettagliati
Comunque,come vedi,all'aumentare della frequenza la polverina creerà figure sempre più complesse.
Questo si ricollega ad un ramo della scenza che sta prendendo piede da poco a questa parte.. la meccanica quantistica.
In poche parole, "il campo" governa la materia, campi invisibili di energia (,in tutte le sue forme,come il pensiero o il capo magetico, possono plasmarla.
Lo spiega bene Bruce Lipton in questa sequenza di video.
Si parla anche dell'9/11 ; quindi altamente consigliata la visione
Inviato il: 18/4/2009 22:50
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#18
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Grazie, interessantissimo.
Inviato il: 18/4/2009 23:46
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#19
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@ Schottolo
fai bene a lanciare il link del video di Bruce Lipton “La mente è più forte dei geni”, è molto interessante ….. (visione consigliata)

In merito a quello che hai posta:

Cimatica
http://zetablue.org/deocculta/?q=node/70

<< (…) La Cimatica [scienza delle onde] è a tutti gli effetti una scienza.
Il nome è stato attribuito dal fisico svizzero Hans Jenny, ma è una scienza antichissima di cui si parla già nei Veda.
E’ grazie al giurista, musicista e fisico Ernst Chladni, che nel 1787 pubblicò Entdeckungen ùber die Theorie des Klanges [scoperte sulla teoria dei suoni] in cui vengono descritte le fondamenta di quella che divenne la cimatica, che noi possiamo vedere macroscopicamente ciò che le onde sonore generano. sfregando un archetto da violino su una lastra coperta da sabbia finissima, questa si disponeva creando strane figure logiche che presero il nome di "figure di Chladni". (…)>>

<< (…) nel capitolo conclusivo di Cymatics lo scienziato riassume le sue teorie in tre principi:

1 Il potere generativo fondamentale risiede nella vibrazione che, con la sua periodicità, sostiene i fenomeni e i loro due poli.

2 Un polo costituisce la Forma, lo schema figurativo

3 L'altro polo costituisce il Movimento.

questi tre principi sono espressione di un unico Evento, di una medesima essenza, anche se uno dei tre aspetti può talvolta predominare. (…) >>

video (in inglese purtroppo):
Cymatics - Bringing Matter To Life With Sound (Part 1 of 3)
VIDEO

°°°°°
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“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 19/4/2009 0:28
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#20
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Citazione:

kataclisma ha scritto:
Citazione:

Continuo ha scritto:
http://www.ergoshop.it/acqua/Masaru%20Emoto/1masaru_emoto.htm
Qui l'immagine che sarebbe riferita a "ti odio , ti ucciderò" viene riferita a "mi fai ammalare". Comunque sia nulla mi vieterebbe di raccogliere immagini simili e riproporre lo stesso fenomeno in maniera invertita, ossia associando le parole "cattive" ai cristalli belli e quelle buone alle schifezzine. Per cui: qualcuno ha un buon microscopio per fare delle prove? Almeno per vedere se il fenomeno si ripete. Il mio non risolve i cristalli di ghiaccio, è poco più che un giocattolo (e infatti mi ci sono divertito molto a suo tempo)

Scusami, prima affermi che nessuno ti vieterebbe di associare le parole ai cristalli in modo invertito, e poi vuoi fare la prova, il metodo scientifico giusto non sarebbe l'opposto?
Prima fai la prova e poi affermi i risultati?
mh? devo pure spiegare?

siccome a prendere delle foto e associarci delle parole sono capaci tutti, bisogna fare la prova e vedere se davvero le emozioni possono influenzare la cristallizzazione, e in quale senso (es. bontà -> cristalli brutti, rabbia -> cristalli belli; oppure viceversa; o altre varianti). Non ho affermato nessun risultato, ho solo detto, per dirla con il Venditti di Guzzanti:
"ce sta er cartello, vatte a fidà, so' bboni tutti
a mettece 'na scritta, sur cartello, so' bboni tutti
so' bono pure io, a mette' 'na scritta, sur cartello
"
Inviato il: 19/4/2009 1:59
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#21
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Citazione:

schottolo ha scritto:
Questo si ricollega ad un ramo della sc(i)enza che sta prendendo piede da poco a questa parte.. la meccanica quantistica.
cento anni sono pochi? :D
Inviato il: 19/4/2009 2:08
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#22
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Citazione:

ahmbar ha scritto:

Mi chiedo come si possa credere alla causa/effetto e al caso contemporaneamente

Credo che questa frase di Menphix fosse una critica alla scienza, che quando non riesce a capire una causa si attacca al "caso" oppure a pure "teorie non dimostrate" per spiegare quello che rimane aldifuori delle "spiegazioni scientifiche"



Esatto. E la cosa più paradossale è quando prima, gli scientisti, sono attaccati al concetto di causa/effetto, per cui, per loro, l'universo è come un insieme di ingranaggi, poi quando non sanno spiegare qualcosa, tirano fuori questo caso, e voilà la scienza è di nuovo infallibile e blablablablablas "scientifico".
Insomma si contraddicono.
In un sistema in cui ogni causa ha un effetto ed ogni effetto una causa, non si può ammettere il caso.
Se si ammette il caso come causa, allora esiste solo il caos, e la causa svanisce, così come il sistema causa/effetto.
Il caso è un po' come il dio delle religioni, che come dice Nietzche: "Dio è una spiegazione troppo rozza, di cui non mi accontento".

Citazione:

Secondo Dethlefsen il caso non esiste, e' la parte di noi che non controlliamo e di cui non siamo consapevoli che....ci porta proprio li', in quel momento, dove la tegola sta per cadere


Esatto, siamo noi, che guidati dall'inconscio, per qualche motivo, inconscio appunto, andiamo lì, dove la tegola cade.
Un po' come lo Spirito di cui parla Castaneda, il quale ci mette davanti le cose di cui abbiamo bisogno.
Quante volte vi è capitato di trovare quello di cui avevate bisogno, proprio nel momento in cui non ve lo aspettatavate ? O quando trovate un libro che vi cambierà la vita, e dopo direte: "Non sono stato io a trovare il libro, è lui che ha trovato me !".
Capire perchè, lo spirito, l'inconscio, ci guidano lì, è il passo fondamentale per capire se stessi ed il proprio "destino".

Riguardo il destino, così rispondo a fender, noi abbiamo una visione troppo cattolica di "dio".
Nella visione cattolica noi siamo le vittime di questo dio, ma se cambiamo visione, e diciamo, noi siamo parte di dio e dio allo stesso tempo; allora il destino non è qualcosa di subito, ma qualcosa di deciso da noi !
Siamo noi il nostro destino.
Per cui in questa visione esistono sia il destino, che il libero arbitrio.
Il destino è il percorso dinamico, cioè modificabile, che scegliamo; ed il libero arbitrio è la libertà di scegliere il nostro destino.
Ci sono infiniti destini possibile, eppure solo uno è l'unico adatto a te, a me, a ahmbar.

Citazione:

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O non vuole farlo ?
La scienza di oggi è estremamente egoista, narcisista ed egocentrica.
Ecco perchè non va avanti, perchè distrugge, invece di costruire, non vede nient'altro oltre a se stessa.
La scienza non studia il mondo studia se stessa.
Continua a specchiarsi in quello suo specchio, lì imbabolata, senza andare avanti.
In fondo pensateci, sono 50 anni che non c'è progresso scientifico, se c'è mai veramente stato.
La ricerca scientifica non va avanti in nessun campo, l'unica ricerca che vada avanti è quella militare segreta, o quella fatta da scienziati con idee geniali, che però vengono ignorati dalla scienza.
La ricerca di laboratorio, metodica, non ha mai portato progresso !
Sono sempre stati gli "outsiders" della scienza, coloro che la pensavano diversamente, a fare progresso. Oppure sono stati i militari a cedere determinate tecnologie alle università.
Ma la scienza come la conosciamo è tutt'altro che progresso.
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#23
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Ciao Continuo, vedo che scrivendo questo ero stato un buon profeta

Continuo di quello che ho scritto "vede" solo la parte sperimentale, la parte "misurabile e riproducibile", perche' vuole controllare fisicamente se cio' che hanno scritto questo scienziati sia vero.
Tu Al sai gia' che e' vero, anche se questi esperimenti si rivelassero non riproducibili non e' perche' non sia vero il messaggio, ma solo per un errore ed un limite delle macchine che li misurano (vedi l'esempio dello shiatsu)



Se hai letto i link messi da Al2012 e da me poi commentati, saprai che i metodi a te tanto cari del "vediamo se e' vero ripetendoli" sono gia' stati non solo confermati, ma ampliati come io nemmeno immaginavo
Ma vorrei che tu, da rappresentante di questa scienza che io considero "cieca da un occhio", offrissi anche il tuo parere sul senso di questo mio post


E' da quando e' nato il pensiero scientifico come noi lo conosciamo che gli stessi identici errori vengono commessi, ogni generazione di scienziati pensa di "aver scoperto i segreti della natura", salvo poi, con l'affermarsi di nuove scoperte, dover ammettere che..."ci eravamo sbagliati"
E l'ammissione di questo errore avviene solo quando una nuova generazione cresce, e i personaggi ingessati che tanto hanno osteggiato le nuove scoperte (che vengono fatte, quasi sempre e non a caso, da personaggi esterni al consesso riconosciuto come "scienza") muoiono.

Questa scienza che si autocelebra, che pero' non esita a ricorrereri ai dogmi o alle teorie non dimostrate scientificamente quando non e' in grado di trovare le risposte, ci sta aiutando nel progresso della nostra consapevolezza come esseri umani?

In parole povere, tu pensi davvero che noi come razza umana (e l'universo stesso) siamo solo "reazioni molecolari" come il pensiero scientifico afferma?


Una buona domenica a tutti
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FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 19/4/2009 9:02
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#24
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Citazione:

ahmbar ha scritto:

In parole povere, tu pensi davvero che noi come razza umana (e l'universo stesso) siamo solo "reazioni molecolari" come il pensiero scientifico afferma?


Una buona domenica a tutti


Ma pensateci bene :think:,
anche se fossimo solo reazioni molecolari, cosa ci sarebbe di male in questo ?
Voglio dire, la scienza considera le reazioni molecolari come un qualcosa di banale, ma sono tutt'altro che banali !
La scienza è così presuntuosa da sentirsi superiore alle reazioni molecolari, come se fossero un qualcosa di "inferiore".
Ma delle reazioni molecolari noi conosciamo solo la matematica, ma sappiamo cosa avvenga veramente ?
Ricordiamoci che il modello atomico, è una teoria, un modello, ma non l'assoluta verità !
Nessuno può vedere come sia fatto un'atomo, ma sicuramente c'è molta energia, questo penso sia accertato.
Insomma da un lato considera l'uomo banale, perchè frutto di reazioni "banali", ma dall'altra si sente superiore a tutto ciò, come se fosse superiore agli uomini, quando la scienza è fatta da uomini.
Perverso.
Anche nella medicina, ad esempio.
Se provate a parlare con un medico dello spirito, vi dirà che l'uomo è fatto di materia, e gli organi sono fatti di carne come tutti gli altri animali, ma ciò non esclude l'esistenza dello spirito.
Si ha una visione di ciò che compone l'uomo, come un qualcosa di inferiore, qualcosa di "animale", come se gli animali fossero inferiori all'uomo.
In pratica si parte dal presupposto che l'uomo sia superiore agli animali, ma questo è un pregiudizio.
Il fatto che sia fatto di organi organici, non è un qualcosa di inferiore o superiore.
Vi faccio un'altro esempio, provate a fare vedere un'autopsia a un vostro amico; probabilmente vomiterà
Questo perchè ? Perchè non accetta l'idea di essere fatto di carne, si sente "superiore", come se la carne fosse qualcosa di animale, e dunque inferiore.
Il suo ego viene messo in crisi.
Eppure non c'è niente di inferiore o superiore a essere animali.
Il fatto di essere animali, non esclude la possibile presenza di anima o spirito.
Anzi a guardare alcuni gatti, direi che hanno più anima o spirito loro di noi.

Buona domenica a tutti, anche da parte mia.
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
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Citazione:
In fondo pensateci, sono 50 anni che non c'è progresso scientifico, se c'è mai veramente stato. La ricerca scientifica non va avanti in nessun campo, l'unica ricerca che vada avanti è quella militare segreta, o quella fatta da scienziati con idee geniali, che però vengono ignorati dalla scienza. La ricerca di laboratorio, metodica, non ha mai portato progresso !


Vabbé forse esageri.
Non penso di doverti elencare i Nobel della Medicina e Fisiologia, della Chimica o della Fisica per convincerti.... sei pregiudiziale.
Non credo che 50 anni fà ci fossero le capacità di cura e salute, di trasporto, di comunicazione che ci sono oggi. Forse il progresso filosofico etico e morale non è stato all'altezza, ma gli strumenti in più la scienza e le tecnologie ce li hanno portati, per rimanere sul pratico e fermarci ai nuovi strumenti.
Per invece "volare alto" possiamo elencare molti nuovi concetti e capacità di leggere il mondo? Penso molti, non ti faccio elenchi, ma comunque ti sembrassero anche pochi, non concordo con la frase Citazione:
sono 50 anni che non c'è progresso scientifico
: è a mio avviso decisamente inapplicabile al 2009...
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Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
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#26
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dr_julius ha scritto:
Citazione:
In fondo pensateci, sono 50 anni che non c'è progresso scientifico, se c'è mai veramente stato. La ricerca scientifica non va avanti in nessun campo, l'unica ricerca che vada avanti è quella militare segreta, o quella fatta da scienziati con idee geniali, che però vengono ignorati dalla scienza. La ricerca di laboratorio, metodica, non ha mai portato progresso !


Vabbé forse esageri.


Forse, non lo escludo.

Citazione:

Non penso di doverti elencare i Nobel della Medicina e Fisiologia, della Chimica o della Fisica per convincerti.... sei pregiudiziale.


Il nobel ... non è proprio l'esempio adatto ...
Per entrare nel giro del nobel bisogna anche leccare certi c**i ...
Citazione:

Non credo che 50 anni fà ci fossero le capacità di cura e salute, di trasporto, di comunicazione che ci sono oggi. Forse il progresso filosofico etico e morale non è stato all'altezza, ma gli strumenti in più la scienza e le tecnologie ce li hanno portati, per rimanere sul pratico e fermarci ai nuovi strumenti.
Per invece "volare alto" possiamo elencare molti nuovi concetti e capacità di leggere il mondo? Penso molti, non ti faccio elenchi, ma comunque ti sembrassero anche pochi, non concordo con la frase Citazione:
sono 50 anni che non c'è progresso scientifico
: è a mio avviso decisamente inapplicabile al 2009...


Proviamo a vedere quali sono stati i progressi in medicina ... scusa ma non ne vedo.
Il cancro non si cura, l'aids non si cura, la gente sta male e continua a farlo.
La medicina "alternativa" viene solo derisa, e magari è pure efficace.
Dov'è tutto sto miglioramento nella medicina ?
Io vedo solo più igiene rispetto ad una volta, forse è per quello che alcune malattie, tipo tifo, sono scomparse ?
Tutti sti soldi spesi nella ricerca medica, eppure la gente continua ad ammalarsi.
I vaccini contro l'influenza fanno più male dell'influenza stessa, e non parliamo dell'epatite b ...
Poi alla tele ti bombardano con i medici miracolosi tipo Dr. House, e tuo padre muore di cancro ...
Vediamo un po' i trasporti, neanche lì vedo sti progressi ... vedo il maglev, ma chi lo usa ? Solo il Giappone, e forse la Cina.
I pannelli solari forse sono tra i pochi progressi ...
Per il resto, nonostante la grande quantità di tecnologia che non inquina, gurada caso sviluppata non nei laboratori, ma da qualche "outsider" (Ad esempio la fusione fredda), esse non vengono utilizzate.
La scienza "ufficiale" in sè non ha prodotto questo grande innovamento.
Riguardo la comunicazione, internet e l'informatica ti do' abbastanza ragione, ma molte delle tecnologie più recenti, sono in realtà state sviluppate negli anni 50-60.
Internet è stata una grande innovazione, ma è stato sviluppato in ambito militare, così come i cellulari, i transitor, e molta dell'elettonica moderna.
Le tecnologie che si usano su internet sono vecchie, antiquate, e malfunzionanti, basta pensare al protocollo DNS, che non è proprio il massimo ...
Insomma utilizziamo le innovazioni di 30-50 anni fa, molte delle quali fatte da hacker, ricercatori universitari (una volta gli hacker militavano molto da quelle parti), o militari.

Riassumendo, la ricerca scientifica in sè non ha dato pochi risultati.
Solo la ricerca militare e le idee di chi non la pensa come la scienza mainstream, hanno dato dei risultati.
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Inviato il: 19/4/2009 15:01
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#27
Dubito ormai di tutto
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Escludiamo i Nobel dal ragionamento, ma le scoperte premiate, al di là del merito più o meno ben attribuito, di solito ci sono state veramente.

Parliamo di progresso o di innovazione?

esempio di progresso:



non so dirti se dovuto solo a innovazioni scientifiche o anche semplicemente organizzative, ma le sole seconde escludi che bastino per tale risultato.
Si vede che si può fare ancora di più, come avvicinare i valori delle barre più alte a quelle più basse.




Citazione:
Vediamo un po' i trasporti, neanche lì vedo sti progressi ...


infatti non è cambiato niente:





con tutto quello che comporta in aspetti motoristici, di sicurezza e di optionals vari... neanche i pneumatici sono invariati, neanche i vetri. Tutto ha progredito....

metto anche le foto di autobus, aereoplani e treni, o possiamo essere meno assolutisti?
e le tecnologie fotografiche? (e già dimenticavo che non valgono perchè hanno scopi militari!)
e le tecnologie di stampa?
e le tecnologie agricole, sicuro che sono uguali a 50 anni fà?
etc etc
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Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 19/4/2009 15:24
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#28
Mi sento vacillare
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Da Everywhere
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La mortalità infantile è diminuita, vero, ma siamo sicuri sia un vantaggio ?
Le tecnologie fotografiche si sono evolute, guarda caso parallelamente alla diffusione della televisione.
Le auto sono sempre le stesse.
Ci sono varie migliorie, l'autoradio, il design più raffinato, l'ABS, l'airbag, ma fondamentalmente i pericoli di guidare le auto sono sempre gli stessi. I motori continuano a consumare benzina ed ad inquinare.
Le tecnologie di stampa, credo che ormai difficilmente si evolveranno ancora.
Vogliono passare tutti ai display sottili come carta, che più che innovazione sono uno scempio, dato che produrli inquina molto di più.

Forse sto esagerando, ma quello che voglio dire, è che non ci sono idee nuove.
Si sta rigirando la stessa minestra, si aggiungono magari delle spezie nuove, ma rimane sempre la stessa minestra.

Fate vobis.
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Don Juan Matus
Inviato il: 19/4/2009 16:34
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#29
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
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Citazione:
La mortalità infantile è diminuita, vero, ma siamo sicuri sia un vantaggio ?


???


non ti seguo...
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Inviato il: 19/4/2009 17:24
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Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti
#30
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 9/10/2008
Da Babilonia
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la mortalità infantile è diminuita solo perchè prima eravamo ancora più ignoranti e schiavi di ora.
E' da molto tempo che l'uomo ha perso la sua libertà, potremmo dire che gradualmente ce ne siamo un pochino riappropriati, dopotutto 2 guerre mondiali sconvolgenti sembra abbiano insegnato qualcosina..
..ma non ancora abbastanza, evidentemente, visto che c'è ancora chi come te crede di vivere in un mondo più libero e giusto grazie al progresso, pensa solo una cosa: QUANDO VOGLIONO POSSONO DICHIARARSI GUERRA TRA LORO E SEPPELLIRTI SOTTO UN TAPPETO DI BOMBE.

questo è il progresso di cui non parlano le statistiche.
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«Quando guardo la storia sono pessimista, ma quando guardo la preistoria sono ottimista.»
Inviato il: 19/4/2009 17:45
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