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   Politica Interna & Estera
  Ecco perché non vogliamo le discariche

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Ecco perché non vogliamo le discariche
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 31/7/2006
Da NiggahCity
Messaggi: 2092
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Quello che tutti i diretti interessati avevano detto, si è puntualmente verificato.
Avevamo avvisato che nella discarica di Savignano poteva essere sversato DI TUTTO (e "legalmente", giacché nel decreto di Berlusconi era previsto espressamente), non solo RSU o rifiuti da CDR, ed infatti è puntualmente successo.

Tracce radioattive tra i rifiuti
destinati a Savignano Irpino
Sequestrati 40 quintali di materiale pericoloso: veniva da Foggia
a bordo di due tir per essere smaltito illecitamente in Campania


I militari presso la discarica di Savignano Irpino
ROMA - Tracce di materiale radioattivo - in particolare iodio 131 - sono state trovate in un carico di rifiuti che doveva essere portato nella discarica di Savignano Irpino. Il carico, ha reso noto un portavoce del sottosegretario Guido Bertolaso, è stato immediatamente isolato e portato in un altro sito per essere smaltito in appositi impianti. Si tratta di rifiuti di provenienza ospedaliera: lo iodio 131, infatti, è una sostanza usata in medicina, ma non pericolosa tanto che viene somministrata ai pazienti in ospedale.

Il sottosegretario ha anche avviato una procedura per risalire ai responsabili del deposito illegale, presentando una denuncia all'autorità giudiziaria. Le tracce radioattive, sottolineano a Savignano Irpino, sono state rilevate "grazie alla capillare capacità di controllo di tutte le componenti che operano presso la discarica, forze dell'ordine, vigili del fuoco ed esercito".


Per uno che ne hanno "scoperto" (tanto per "dimostrare" che i controlli funzionano e quindi bisogna stare tranquilli), chissà quanti rifiuti pericolosi verranno invece sversati senza essere bloccati dai "controlli".

Giusto per memoria, il succitato decreto prevede che possano essere sversati fanghi industriali pericolosi e altri rifiuti speciali.
_________________
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 17/6/2008 21:09
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/11/2005
Da Padova
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Il problema è proprio qui... non sono le discariche a non funzionare ma il sistema di raccolta e di conferimento differenziato. Come cazzo hanno fatto dei rifiuti ospedalieri, peraltro radioattivi, a finire lì. Come hai correttamente detto... per uno che se ne individua...
_________________
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 17/6/2008 21:29
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  •  effeviemme
      effeviemme
Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#3
Mi sento vacillare
Iscritto il: 28/6/2006
Da
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cit.: Freeman

Per uno che ne hanno "scoperto" (tanto per "dimostrare" che i controlli funzionano e quindi bisogna stare tranquilli), chissà quanti rifiuti pericolosi verranno invece sversati senza essere bloccati dai "controlli".

Giusto per memoria, il succitato decreto prevede che possano essere sversati fanghi industriali pericolosi e altri rifiuti speciali.
------------------------

E' veramente insopportabile l'ipocrisia con cui lo "stato" tratta il dramma delle discariche.
Come per tutte le problematiche di una nazione, le "competenze" ad affrontare ogni
problema di interesse generale, vengono assegnate alle persone più ignoranti (sia nel senso
che i più non conoscono ciò che vanno ad affrontare, sia nel senso che ,anche quando competenti,
ignorano di proposito ogni tipo di approccio sensato), e questo dimostra il completo
menefreghismo dei politic(ant)i di fronte alle necessità dei cittadini.
Per scampare al trattato di Lisbona abbiamo sperato nell'Irlanda, per combattere l'avvelenamento
continuo della nazione speriamo (alcuni coscienti del dramma) nella capacità di resistenza
dei Campani, per..........?
Qualcuno a cui si spiega un po' più a fondo il problema discariche, afferra che non sono
i "Napoletani" a volere pattume per le strade e capiscono anche che dietro le contestazioni
sulle discariche c'è molto di più della semplice immondizia, che c'è l'immondizia morale,
e non solo in Campania, è diffusa in tutta la nazione, specie nei centri di potere.
Purtroppo le informazioni arrivano più col passaparola, con le discussioni faccia a faccia
tra poche persone, a qualcuno attraverso internet, che con la nostra "informazione ufficiale" che
non aiuta certo a diffondere materiale su cui ragionare in proprio, e quindi, oltre al litigare sui
campionati di calcio, si fatica ad andare.
In troppi ancora non hanno (abbiamo?) il tempo ( o la voglia ) di fermarsi e riflettere.

ciao

fvm
_________________
Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera - S. Quasimodo.
Inviato il: 17/6/2008 23:56
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  •  florizel
      florizel
Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
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Citazione:
Come cazzo hanno fatto dei rifiuti ospedalieri, peraltro radioattivi, a finire lì.

Questo è quanto hanno affermato, però. Certo, oltre agli addetti ai lavori nessuno può verificare se sia vero, se sia falso, o se si trattasse di ben altro.

Immediatamente dopo la notizia, qui (dove la questione BRUCIA) tutti si sono convinti che solo due possono essere le cose: o quei rifiuti NON c'erano affatto ed è stata una mossa tesa a "rassicurare" quelli che credono siano intere masse di deficienti, o quei rifiuti erano ancor più pericolosi di quanto abbiano detto.

Citazione:
non sono le discariche a non funzionare ma il sistema di raccolta e di conferimento differenziato.

Lone, le discariche servono esattamente a mantenere il sistema di raccolta così come lo vogliono imprenditoria, camorra ed istituzioni. Punto. Se fossero usate correttamente, e cioè per stoccare balle a norma, si presuppone che siano un luogo di transito per materiali destinati agli inceneritori, che tra lparentesi è un altro dei loro business.

Le discariche NON FUNZIONANO per il semplice motivo che finchè vengono utilizzate NON SI FARA' MAI differenziata finalizzata al riciclo.
berlusconi può buttare fumo negli occhi quanto vuole, coi suoi proclami di cominciare a differenziare i rifiuti: tanto, differenziare NON garantisce il riciclo. Ormai TUTTI hanno capito che è solo una delle tante solenni prese per il culo.

fvm
Citazione:
E' veramente insopportabile l'ipocrisia con cui lo "stato" tratta il dramma delle discariche.

Questo è un incubo, carissimo. L'Irpinia è una terra bellissima, fertile, verde... Tutto il territorio campano ha una vocazione agricola profonda, ed oltre i centri abitati ci sono dei veri e propri miracoli di verde progressivamente appestati ed avvelenati.

Se solo tutti riuscissimo a "vedere" a cosa serve e cosa sia lo STATO, al di là della retorica (ormai anche quella carta da culo) infarcita di "partecipazione", "democrazia" e garantismi assortiti, non so quanto durerebbe ancora, questo giochino.

Quest'emergenza è una STRATEGIA ben pianificata, che va avanti da più di 15 anni. Ora che il giocattolino rischia di rompersi, niente di meglio che insistere con la logica della "sicurezza"...

Intanto, i rifiuti radioattivi respinti a Savignano, sarebbero arrivati ad Acerra:

"È il quarto sequestro in otto giorni: da Acerra arrivavano anche i due camion con "Iodio 131" bloccati nei pressi della discarica di Savignano, appena aperta in provincia di Avellino. I rifiuti sanitari ritrovati fanno scoprire l´ultimo business che sparge paura e veleni in Campania: lo smaltimento clandestino di lastre, isotopi e forniture mediche".

"L´Arpac ha già consegnato una bozza di piano per i rifiuti speciali, ma la Regione non l´ha ancora adottato. Attende forse il parere Vas (valutazione ambientale strategica). Un vuoto normativo che rischia di favorire l´illegalità".

La protesta si amplia.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 18/6/2008 0:44
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  •  Infettato
      Infettato
Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/11/2006
Da Roma
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Si tratta di rifiuti di provenienza ospedaliera: lo iodio 131, infatti, è una sostanza usata in medicina, ma non pericolosa tanto che viene somministrata ai pazienti in ospedale.

Questo lo scrive repubblica, per quel poco che so io non è così
sfortunatamente mia sorella ne ha dovuto fare uso pochissimo tempo fa in una struttura apposita, dopo la "cura" con lo iodio 131 gli è stato vietato di vedere i figli per 30gg non doveva assolutamente avvicinarsi a qualunque bambino o donna incinta doveva buttare i vestiti "radioattivi" in modo particolare subito dopo il trattamento e il bello è che dall'ospedale ti dimettono dopo pochissimo tempo.....

Tornando in tema

Immediatamente dopo la notizia, qui (dove la questione BRUCIA) tutti si sono convinti che solo due possono essere le cose: o quei rifiuti NON c'erano affatto ed è stata una mossa tesa a "rassicurare" quelli che credono siano intere masse di deficienti, o quei rifiuti erano ancor più pericolosi di quanto abbiano detto.

La prima cosa che mi è venuta in mente appresa la notizia è proprio quella di "rassicurare", l'altra è con quale faccia.....
_________________
Infettato dal morbo di Ashcroft
---------------------------------------------
Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Inviato il: 18/6/2008 10:11
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#6
Sono certo di non sapere
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Da Padova
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Citazione:
Lone, le discariche servono esattamente a mantenere il sistema di raccolta così come lo vogliono imprenditoria, camorra ed istituzioni. Punto. Se fossero usate correttamente, e cioè per stoccare balle a norma, si presuppone che siano un luogo di transito per materiali destinati agli inceneritori, che tra lparentesi è un altro dei loro business.
Le discariche NON FUNZIONANO per il semplice motivo che finchè vengono utilizzate NON SI FARA' MAI differenziata finalizzata al riciclo.
E come si deve fare per far funzionare correttamente la discarica?... facendo funzionare il sistema di raccolta e conferimento differenziato... da dove vogliamo iniziare?
Se non parte la raccolta differenziata i rifiuti continueranno ad accumularsi promiscuamente e poi diventa veramente difficile fare la differenziazione... e con la scusa dell'emergenza dove andranno a finire tali rifiuti? in una discarica (mina vagante) che nessuno (giustamente) vuole. Punto.
_________________
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 18/6/2008 13:36
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  •  effeviemme
      effeviemme
Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#7
Mi sento vacillare
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cit.: LoneWolf58

E come si deve fare per far funzionare correttamente la discarica?... facendo funzionare il sistema di raccolta e conferimento differenziato... da dove vogliamo iniziare?
---------

E' , secondo me, una domanda fondamentale alla quale i Campani impegnati in questa
battaglia, saprebbero dare una risposta semplice e funzionale.
Il problema è che senza "autorizzazioni" dallo "stato" non puoi muovere una pagliuzza
o ti ritrovi con qualche denuncia per "lesa autorità", anche se "l'autorità" che dovrebbe
"INIZIARE" non lo vuole proprio fare (si romperebbe il "giocattolo dalle uova d'oro"),
quindi anche se sai e vuoi fare NON PUOI.
A me polentone (sono bresciano), sembrerebbe una cosa semplicissima la soluzione:
ho visto questo [http://it.youtube.com/watch?v=Y8GuPmr8zeY ] un filmato che illustra
un metodo di trattamento dei rifiuti con scarti quasi nulli, e mi è sembrato un buon sistema;
considerando che il prof. De Medici, già da tempo ha segnalato non 1 ma 15 siti sicuri
di stoccaggio, basterebbe depositare là tutto quanto ora è nelle strade, incominciando
da subito a costruire impianti come quello di Vedelago, che non impattano poi troppo
con l'ambiente, ed appena pronti eliminerebbero tutto lo scarto domestico, con una
risulta del 5% o anche meno.
Uno, due impianti, quel che serve si può piazzare dove adesso si depositerebbe quel che
c'è per strada, e alla fine basterebbero, dico a caso, 10 discariche per tutta l'italia,
e non 200 in una sola regione, e probabilmente nessun cancrovalorizzatore.
Soluzione semplicistica, ignorante utopia?
tutto può essere, ma a me sembra così semplice.


fvm
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Inviato il: 19/6/2008 23:11
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  •  florizel
      florizel
Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#8
Sono certo di non sapere
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Guatemala: frana in discarica, morti.

Guatemala: frana in discarica rifiuti, almeno 7 morti.

Nessun commento. Certe cose parlano da sole, e si devono capire per forza. Altrimenti, è solo perchè non le si vuole capire.

Citazione:
E come si deve fare per far funzionare correttamente la discarica?...

Lone, vuoi una risposta da propaganda governativa, o quella che ti darebbe chiunque, in questi mesi di attività frenetica a difesa del suo territorio, si informa come si deve?

Nel primo caso, ti verrebbe risposto che le discariche sono NECESSARIE, perchè in attesa di bruciarli, i rifiuti devono essere tolti dalle strade. Salvo che le discariche, ad un certo punto, si riempiono, e siamo punto e a capo con la famosa emergenza (quest'ultimo particolare non te lo direbbero mai, però).

Nel secondo caso, accettare le discariche, anche il loro presunto uso "corretto", significa accettare l'emergenza perenne (a vantaggio di massonerie, mafia, camorra ed istituzioni corrotte), gli inceneritori, la produzione a flusso continuo di materiali inquinanti, l'avvelenamento di luoghi spesso protetti, ed il continuo furto delle tasse sui rifiuti. Solo per dirne alcune.

Ancora nel primo caso: ora il governo sta sbandierando la politica della differenziata come panacea per tutti i mali. E' fumo negli occhi. Con questo mezzuccio da quattro soldi, degno dei più incalliti imbonitori senza scrupoli, si intende mettere a tacere la richiesta di riciclaggio, inducendo a ritenere che il problema sia solo il "tal quale" conferito nelle discariche.

Possono anche raccogliere differenziatamente, ma quando poi gettano tutto nelle discariche, le cose non cambiano di una virgola.
E sotto le "ecoballe", ci metterebbero comunque i rifiuti tossici, anche quelli NON consentiti dal decreto berlusconi, che già di suo rende legale l'illegale.

Purtroppo, chi pone domande come la tua dimostra di cascarci in pieno.
Eppure, la cosa è semplice da capire: le proposte dei comitati e di molti esperti ci sono, sono concrete: RIDUZIONE a monte della produzione di materiali inquinanti, differenziata FINALIZZATA AL RICICLAGGIO, BONIFICA dei territori inquinati, COMPOSTAGGIO dell'umido, trattamento bio meccanico dell'attuale massa di rifiuti, fino ad arrivare al RIFIUTO ZERO.

Tutto questo, come giustamente afferma effeviemme, è talmente semplice da esserlo TROPPO per chi complica le cose a scopo di lucro.
Punto.

Il sito dell'impianto di cui parla effeviemme è questo.

Alcuni link sul trattamento biomeccanico:

Inceneritore o Trattamento Biomeccanico?

Da Youtube.

Scusa se sono stata troppo sintetica, ma davvero non ce la faccio più a ripetere le stesse cose. Sono giorni di intensa attività.
Abbi pietà di me...
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Inviato il: 21/6/2008 23:45
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  •  florizel
      florizel
Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#9
Sono certo di non sapere
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La discarica di Serre rischia di franare.

E a Savignano, frana la strada che conduce alla discarica sotto il peso dei compattatori.

Azz... si è davvero in "buone mani"...

E si scoprì che, invece, avevano qualche carico "particolare" da inviare IMMEDIATAMENTE in qualche impianto di cdr.
_________________
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Inviato il: 26/6/2008 19:58
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#10
Dubito ormai di tutto
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Da Freedonia
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Che ce ne facciamo delle discariche se esiste un settimo continente?



IL SETTIMO CONTINENTE

E' noto anche col nome di Great Pacific Garbage Patch, si trova nell'Oceano Pacifico ed e' la piu' grande discarica di spazzatura del mondo: si tratta di un vero e proprio disastro ecologico scoperto per caso nella primavera del 1997 dall'oceanografico americano Charles Moore.

A bordo del suo catamarano per le ricerche scientifiche "Arguita", Moore si trovava tra Giappone e Hawai quando decise di seguire una rotta non battuta dalle normali navigazioni, a causa di strane correnti marine.
Ed e' cosi' che si imbatte' nella North Pacific Subtropical Gyre, una corrente oceanica a spirale che preleva rifiuti e rottami dalle coste e dai fondali e li accumula in mezzo al mare, in vere e proprie isole di spazzatura.
Il fenomeno e' naturale, i rifiuti sono roba nostra!
La misura totale della Pacific Garbage non e' ancora nota: si parla di 700mila/15 milioni di kmq, con una profondita' di 30 metri. La sua dimensione si stima sia tra lo 0,41% e l'8,1% dell'intero Oceano Pacifico, con oltre 3,5 milioni di tonnellate di detriti (100 milioni di tonnellate secondo quanto riporta La Stampa).
La Pacific Garbage, formatasi tra gli anni cinquanta e gli anni ottanta, e' costituita per l'80% da plastica che si e' fotodegradata negli anni, spaccandosi in miliardi e miliardi di piccoli pezzi, fino a raggiungere le dimensioni dei polimeri che la compongono. Difficili da raccogliere, questi "pezzettini di inquinamento" sono entrati nella catena alimentare dei pesci e dei molluschi, tanto che in alcuni campioni di acqua marina prelevati nel 2001 la quantita' di plastica superava di sei volte quella dello zooplancton (la vita animale dominante dell'area).
Spiega Marcus Eriksen, dell’Algalita Marine Research Foundation: “L’idea primaria che la gente si era fatta consisteva in una specie di isola di plastica su cui si poteva perfino camminare. Non e' esattamente cosi'. E' quasi come una zuppa di plastica. Probabilmente si tratta di un area grande quasi due volte gli Stati Uniti continentali".
In tutti questi anni i governi dei Paesi coinvolti dal fenomeno non hanno mosso un dito, soprattutto perche' pare che la bonifica della zona sia proibitiva da tutti i punti di vista, primo quello economico, come tentare di setacciare l'intero deserto del Sahara.
Solo associazioni ed enti privati si sono interessati al problema e sono migliaia le tonnellate di rifiuti fino ad ora raccolte (con speciali setacci o reti).
I primi di agosto un gruppo di 30 biologi marini dell’universita' di San Diego e' partito dalla California per valutare l'impatto ambientale della discarica marina sulla flora e sulla fauna della zona e studiare possibili opere di bonifica.

Di seguito riportiamo alcuni video, sono tutti in inglese ma le immagini parlano una lingua comune.

PS: Se, come noi, vi state chiedendo quali diavolo siano gli altri 6 continenti, vi invitiamo a leggere la definizione di "continente" riportata da wikipedia. Se si prende per buona una siddivisione in 6 continenti, le terre emerse risultano cosi' divise: Africa, Americhe, Antartide, Asia, Europa, Oceania.








articolo da: http://www.jacopofo.com/great-pacific-garbage-patch-continente-spazzatura-oceano
Inviato il: 10/9/2009 8:55
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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 27/10/2005
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"Si tratta di rifiuti di provenienza ospedaliera: lo iodio 131, infatti, è una sostanza usata in medicina, ma non pericolosa tanto che viene somministrata ai pazienti in ospedale."


Questa sembra la stronzata del mese!


A prescindere da se sia vero o meno (ma se li hanno sequestrati sti camion, sospetto sia estremamente falso)

Tanto che viene somministrata ai pazienti in ospedale?!?!?!

In ospedale fanno pure la chemio!
Ti danno pure l'AZT!

Se lo faccio fuori dall'ospedale io, ammazzo qualche migliaio di persone e poi vado in galera!

Altro che "non è pericolosa, figurati che la diamo ai pazienti negli ospedali!"

Sti giornalisti andrebbero impiccati ...
Inviato il: 10/9/2009 9:10
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#12
Sono certo di non sapere
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Sti giornalisti andrebbero impiccati ...

Nessuno tocchi caino...

Ma perchè queste sostanze invece di buttarle non le usano per curare i giornalisti?
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 10/9/2009 13:55
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#13
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Raccolta porta a porta, selezione e riciclo...a Milano, nel 1939!

Inviato il: 11/9/2009 10:15
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#14
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Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
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Citazione:
Raccolta porta a porta, selezione e riciclo...a Milano, nel 1939!


Eh, quando c'era lui, caro lei !
_________________
Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 11/9/2009 12:33
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#15
Mi sento vacillare
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Da The Lost City
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Eh, quando c'era lui, caro lei !

E i treni, caro signore, arrivavano in orario!

Tutto è relativo: non è detto che il regime fascista fosse "avanti", probabilmente siamo noi a essere tornati indietro. Se era possibile 70 anni fa, per quanto il video di propaganda fosse probabilmente esagerato, è possibile farlo oggi? Credo di sì. Giusto sul sito di Repubblica avevo visto un video sul riciclaggio a San Francisco (il link dovrebbe essere corretto ma la pagina attualmente non carica... forse il Ministero dell'Ottimismo ha deciso di censurarlo... boh).

Ad ogni modo se non si vogliono inceneritori e si vogliono limitare le discariche è chiaro che l'unica strada possibile è quella della raccolta porta a porta (condominiale), della differenziazione e quindi del riciclaggio.
Inviato il: 11/9/2009 12:51
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#16
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
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La strada veramente vincente, anche se non semplice da praticare, sarebbe il riciclaggio domestico o, dove possibile, condominiale. Non sarebbe difficile investire 10-20 mila euro per un condominio per installare una mini-fonderia, una mini-cartiera e altri mini-impianti per la fusione di plastica e altri materiali; ancora più facile è trasformare l'organico in concime. Basterebbero tre o quattro stanzoni sul tetto del palazzo (o in giardino).

E' roba che personalmente conto di fare tra qualche anno.
Inviato il: 11/9/2009 12:57
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  •  ivan
      ivan
Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#17
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Le strade realmente percorse in questi ambiti in questo paese sono ben altre. E sono brutte.

Dice Repubblica:

Citazione:


a pista aperta da un pentito, ma anni sono trascorsi prima che iniziassero i sopralluoghi
Caccia al relitto dei rifiuti radioattivi
La verità è sui fondali del Mar Tirreno
di ANNA MARIA DE LUCA


PAOLA (COSENZA) - Sta in "mano" al sondar che da questa mattina sta lavorando nei fondali del Tirreno cosentino la verità sulla nave affondata nelle acque di Cetraro. Una verità avvolta da anni nel mistero, sepolta dalle acque. E' quella la nave a perdere con 120 fusti di scorie radioattive affondata dalla n'drangheta?

La pista è stata aperta dalle dichiarazioni di un pentito, ma anni e anni sono trascorsi prima che si potessero iniziare i sopralluoghi. Il Procuratore Capo della Repubblica di Paola, Bruno Giordano, non si è arreso. E' una pista difficile, e tanti sono gli interessi politici in gioco che nel corso degli anni hanno cercato di far depistare le attenzioni. E' la pista di Ilaria Alpi.

Come smaltire i rifiuti radioattivi? Una delle soluzioni praticate nel corso degli anni sembra proprio quella di caricarli sulle navi. E farle colare a picco. Una soluzione che evidentemente coinvolge livelli politici e malavitosi. Ma quante navi di questo tipo abbiamo nei nostri mari? Per anni si è tentato persino di negare che quella di Cetraro fosse una nave. Ma la Procura di Paola ora ne è certa, ha tutti i dati dei rilievi che lo confermano: è'una nave, adagiata sul fianco. Il che conferma le rivelazioni del pentito di mafia. Una nave non segnalata. La Marina militare ha inoltre confermato che in quella zona non ci sono mai stati affondamenti, neanche durante la guerra. Ora bisogna stabilire da quanto tempo questa nave si trova sui fondali di Cetraro. E se i materiali che contiene sono, come si sospetta, radioattivi.

E'una tesi che fa quadrato non solo con le dichiarazioni dei pentiti ma anche con altri ritrovamenti nella zona: a pochi chilometri di distanza c'è un'altra nave affondata, la Jolly Rosso, denominata la nave dei veleni. (vedi Espresso). E pochi giorni fa una collina di rifiuti radioattivi è stata scoperta nella vicina Serra d'Aiello. La Procura sta inoltre indagando sull'aumento dei tumori nel Tirreno cosentino e sul possibile collegamento tra le malattie e la radioattività certificata in alcuni punti della zona.

"Sembra un fantasma che prende corpo" ha commentato oggi il Procuratore Capo. Ora non resta che aspettare i dati del sondar. Forse qualcuno ha scambiato la Calabria per una pattumiera di rifiuti radioattivi? La verità potrebbe emergere dalle acque. Oggi.



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Inviato il: 11/9/2009 21:20
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#18
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l'unica strada possibile è quella della raccolta porta a porta (condominiale), della differenziazione e quindi del riciclaggio.

Beh, non e' proprio l'unica.
L'altra (in concomitanza) sarebbe il ridurre il packaging e in generale ridurre i rifiuti.
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Inviato il: 11/9/2009 23:42
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  •  Garrett
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
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L'altra (in concomitanza) sarebbe il ridurre il packaging e in generale ridurre i rifiuti.

In effetti il rifiuto meglio riciclato è quello mai prodotto.
Inviato il: 12/9/2009 2:20
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#20
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In effetti il rifiuto meglio riciclato è quello mai prodotto.


Non vedo perché. L'unico modo per non produrre rifiuti è non comprare niente, allevare e coltivare il proprio cibo e cagare in un vaso. Non è il consumo che va condannato, è l'incapacità patologica di ritrasfomrare un frullatore in un lingottino di acciaio e una pallina di plastica rilavorabile.

Esiste la tecnologia per assicurare l'autosufficienza produttiva (dall'insalata ai circuiti integrati) a ogni comune con qualche migliaio di abitanti. Un simile traguardo è irraggiungibile per questioni politiche, ma il XXII o il XXIII secolo, se non vedranno il ritorno all'età della pietra, dovranno seguire per forza un modello produttivo completamente diverso da quello attuale.
Fintanto che non verrà cambiato il sistema di produzione, non si avrà mai un riciclaggio decente.
Inviato il: 12/9/2009 3:27
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#21
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L'unico modo per non produrre rifiuti è non comprare niente, allevare e coltivare il proprio cibo e cagare in un vaso.

Non si stava parlando di non produrre rifiuti ma di produrne il minimo indispensabile. 45 anni fa la mia famiglia comprava un sacco di roba, non coltivava o allevava e non cagava in un vaso, ma la mole di rifiuti che produceva era ridicolmente esigua.

In ogni caso sono d'accordo: l'autosufficienza produttiva sarebbe la via da percorrere, se non fosse che a qualcuno, qualcuno il cui potere deriva dalla nostra non autosufficienza, non conviene affatto. Cosa accadra' nel prossimo secolo non solo e' difficile da prevedersi ma non mi interessa neanche molto...
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Inviato il: 12/9/2009 3:47
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#22
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La produzione di rifiuti è inevitabile per gli ovvi motivi.

Semplicemente la qualità di rifiuti che produciamo oggi è cosa ben diversa dal passato.

Se prima, in una società di contadini e pastori il cerchio della circolazione materia che ci serviva per vivere in qualche modo bene o male si chiudeva, oggi non è piu' così, oggi quel cerchio è spezzato in piu' punti, spesso in maniera irreparabile.

Ma la materia non sparisce nel nulla e il nostro modo di vedere il mondo come un qualcosa da saccheggiare da un lato e come una pattumiera dall'altro presenta prima o poi il conto.

Ad esempio, leggiamo oggi una scarna notizia:

Citazione:

TIROIDE, BOOM DI MICROCARCINOMI

(ANSA) - ROMA, 11 SET - Negli ultimi 10 anni e' stato registrato un vero proprio boom di carcinomi della tiroide dal diametro inferiore a un centimetro. Difficile,secondo gli esperti,stabilire cause certe per l'impennata di microcarcinomi papilliferi.Una parte dell'incremento dei casi registrati dipende sicuramente dalla maggiore prevenzione. Altro fattore e' l'esposizione alle radiazioni.A Chernobyl o in Nevada,dove sono state effettuate esplosioni sotterranee, sono molto piu' diffusi rispetto alla media.


link

Certo, cisi controlla dipiu' e tanti nodi vengono al pettine in tempo, purtuttavia da dove vengono queste radiazioni che sono dietro l'epidemia di dsiturbi alla tiroide ?

Non è che magari c'è un nesso con quanto riferito da Repubblica sullo smaltimento illecito di rifiuti radioattivi ?
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Inviato il: 12/9/2009 3:58
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  •  Red_Knight
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#23
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Citazione:
Non si stava parlando di non produrre rifiuti ma di produrne il minimo indispensabile. 45 anni fa la mia famiglia comprava un sacco di roba, non coltivava o allevava e non cagava in un vaso, ma la mole di rifiuti che produceva era ridicolmente esigua.


Eh, lo ben so... bei tempi. Ma al giorno d'oggi il minimo indispensabile è troppo; non per la mole ma per la qualità. 45 anni fa i tuoi familiari avessero anche prodotto 10 tonnellate di spazzatura al giorno sarebbe stata comunque roba smaltibile.
Adesso ci sono i computer & derivati, le lampadine a basso consumo e le "tossine da bagno". Anche se riesci a ridurre i tuoi rifiuti in un calzino annodato, non puoi fare a meno di avvelenare questo insulso pianeta. Al di là del danno ecologico poi è uno spreco assurdo anche da qualsiasi altro punto di vista buttare, per esempio, un I-Pod rotto.

Comunque l'accenno al XXII secolo era solo un modo carino per dire che moriremo in un mondo di merda.
Inviato il: 12/9/2009 4:18
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#24
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Adesso ci sono i computer & derivati, le lampadine a basso consumo e le "tossine da bagno". Anche se riesci a ridurre i tuoi rifiuti in un calzino annodato, non puoi fare a meno di avvelenare questo insulso pianeta. Al di là del danno ecologico poi è uno spreco assurdo anche da qualsiasi altro punto di vista buttare, per esempio, un I-Pod rotto.

In teoria i rifiuti sono riciclabili al 100%, nella pratica ciò dipende da quanto le persone differenzino, da quanto le aziende pagate dal comune svolgano bene il proprio lavoro, ecc...
E' chiaro che tra corruzione, malaffare e menefreghismo questa percentuale è, se va bene, del 25% dunque la migliore soluzione è risolvere il problema alla base.

Utilizzare meno imballaggi permetterebbe comunque di ridurre il volume di rifiuti prodotti e quindi ridurre il costo per il riciclaggio.
Dove questo non fosse possibile si potrebbero impiegare plastiche biodegradabili come per esempio quelle ottenute dal mais: getti la "plastica" in un prato e lo concimi.
Non si tratta di seguire una in-voluzione ma solo, date diverse possibilità, fare la scelta meno "costosa" dal punto di vista ambientale.

Ovviamente materiale elettronico, pile, ecc... andrebbero smaltite in appositi punti di raccolta perchè sono MOLTO inquinanti.
Quello che mi fa incazzare è che molto spesso ai lati del cassonetto viene abbandonato di tutto quando è piuttosto facile portare questi oggetti negli appositi centri o, se si ha difficoltà a farlo, richiederne la raccolta direttamente a domicilio senza costi aggiuntivi (visto che è già incluso nella tassa sui rifiuti). La colpa è comunque, soprattutto, della scarsa informazione sull'argomento.

La strada veramente vincente, anche se non semplice da praticare, sarebbe il riciclaggio domestico o, dove possibile, condominiale. Non sarebbe difficile investire 10-20 mila euro per un condominio per installare una mini-fonderia, una mini-cartiera e altri mini-impianti per la fusione di plastica e altri materiali; ancora più facile è trasformare l'organico in concime. Basterebbero tre o quattro stanzoni sul tetto del palazzo (o in giardino).

Mi vengono i brividi a pensare a come si svolgerebbe una simile riunione di condominio: oltre i coltelli spunterebbero fuori armi semi-automatiche!
Inoltre sarebbe un costo incredibile (installazione, manutenzione, funzionamento.. chi se ne occuperebbe?) ma inutile: quale sarebbe il reale vantaggio ambientale/economico rispetto all'inviarli in punti di riciclaggio centralizzati i quali, operando su volumi maggiori o in modo "gerarchico" (dalla raccolta fino alla vendita del materiale recuperato), avrebbero costi di esercizio nettamente inferiori?
Non bastano semplici cassonetti, presenti nelle vicinanze di ogni condominio, dove gettare carta, plastica, vetro, metallo, ecc...? La cosa dovrebbe essere organizzata come in Germania non come in Italia dove ci sono sì i grossi bidoni ma questi sono pochi e quasi sempre lontani dalle abitazioni e capita che manchi quello per la raccolta di un qualche materiale (il metallo non sai mai dove buttarlo!).
Deve cambiare proprio la mentalità: bisogna eliminare il concetto di raccolta indifferenziata... ogni singolo oggetto deve essere gettato nel posto giusto!

Insomma i rifiuti da qualche parte devono andare...
Inviato il: 12/9/2009 11:55
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  •  Red_Knight
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#25
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@Garrett

Citazione:
In teoria i rifiuti sono riciclabili al 100%


Senza dubbio, quel che dico è appunto che se non vengono riciclati al 100% è quasi inutile; ridurre i propri imballaggi forse può allungare la vita del pianeta di qualche decennio, ma se li elimini del tutto e poi butti un I-Pod il danno è immenso.

Citazione:
Inoltre sarebbe un costo incredibile (installazione, manutenzione, funzionamento.. chi se ne occuperebbe?) ma inutile: quale sarebbe il reale vantaggio ambientale/economico rispetto all'inviarli in punti di riciclaggio centralizzati i quali, operando su volumi maggiori o in modo "gerarchico" (dalla raccolta fino alla vendita del materiale recuperato), avrebbero costi di esercizio nettamente inferiori?


Il costo non sarebbe incredibile, comunque il vantaggio consiste nel fatto che se trasformi il pattume di nuovo in materie prime le puoi riutilizzare in prima persona (se sei un'amante del fai-da-te...) e/o rivenderle.

Più conveniente senz'altro che regalare la tua preziosa spazzatura a qualche ente che probabilmente farà soltanto finta di riciclarla.
Inviato il: 12/9/2009 12:16
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#26
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Il problema non sono i rifiuti domestici, nè gli imbballaggi .
Il problema è il sistema, il problema è la mentalità che c'è in questa sventurata e buia era storica.

Dice il Manifesto link


Citazione:


L'eredità di morte della Jolly Rosso

Il vicolo stretto che sale nel centro storico di Amantea si apre, dopo alcune curve, sulla spettacolare visione del Tirreno. Il municipio - un edificio ottocentesco - ha le finestre spalancate sulla vegetazione mediterranea, che scende fino alla spiaggia. Al primo piano oggi non c'è un sindaco, ma una commissione prefettizia, chiamata ad amministrare questo paese di 13 mila abitanti. Nella segreteria i funzionari, tra una pratica e l'altra, sfogliano gli atti della commissione parlamentare d'inchiesta sui rifiuti che il 19 novembre del 2004 si è occupata dello spiaggiamento della nave dei veleni, la Jolly Rosso. Leggono, riga dopo riga, il racconto di chi ha condotto per diciannove anni indagini complesse, che hanno portato gli investigatori lontano, fino alla Somalia, sulle tracce dell'ultima inchiesta di Ilaria Alpi. Scorrono le dichiarazioni degli investigatori, che si sono trovati davanti personaggi dello spessore di Giorgio Comerio, l'ingegnere che vendeva siluri per inabissare in mare i rifiuti radioattivi. Vogliono capire, vorrebbero che qualcuno riuscisse a spiegare le tante morti per tumore della città chiamata, tempo addietro, la perla della Calabria. «Io sono l'unica sopravvissuta della mia famiglia», racconta una donna, sentendo la necessità di sottolineare i perché che girano nelle vie di Amantea. «Anche noi abbiamo avuto dei morti tra i familiari - fanno eco altri funzionari - e quando andiamo all'ospedale di Cosenza per accompagnare qualcuno, ci sentiamo dire "un altro paziente da Amantea"».
Quello che molte autorità hanno negato dal 14 dicembre del 1990 - quando la nave Jolly Rosso si arenò sulla spiaggia di Formiciche, poco a sud dal centro cittadino - oggi è divenuta una verità incontrovertibile. Una cava dismessa, a pochi chilometri dalla spiaggia, sulla strada che sale verso Serra D'Aiello, contiene residui nucleari non naturali, che provocano un aumento della temperatura del suolo di circa sei gradi. Una macchia rossa visibile anche dai satelliti, dove gli strumenti dei tecnici dell'Arpacal e dei Vigili del Fuoco hanno segnato un valore di radioattività fino a sei volte superiore ai valori di fondo normalmente presenti nella zona. «I tecnici ci hanno spiegato - racconta il procuratore di Paola Bruno Giordano - che si tratta di radionuclidi non presenti in natura, frutto cioè dell'industria nucleare». Secondo quanto hanno ricostruito fino ad oggi i tecnici inviati dall'assessore regionale all'ambiente Silvestro Greco, il materiale radioattivo sarebbe interrato ad una profondità di circa trenta metri. La presenza, dunque, di radionuclidi di Cesio 137 a quella profondità non sarebbe dovuta ai residui di Chernobyl, che, ovviamente, sono sparsi solo in superficie. Sarebbe dunque questa cava - distante pochissimi chilometri d'area dalla città di Amantea - una delle origini dell'alto tasso di tumori. Quella macchia - larga pochi metri - è ora un disastro ambientale che non potrà essere risolto solo dall'assessore Greco, o dalla Procura di Paola. Dal ministero dell'ambiente, che è stato già ampiamente informato sul ritrovamento, non è per ora arrivata una risposta concreta. Ma la presenza di sostanze radioattive vicino ad Amantea non è solo un brutto grattacapo per le autorità ambientali. È soprattutto la conferma che in questa terra i traffici di rifiuti nucleari e tossico-nocivi sono avvenuti. Non una legenda metropolitana, come qualcuno ancora oggi si ostina a sostenere. Ed ora c'è un timore diffuso, che appare immediatamente ascoltando i racconti sottovoce delle persone. Pochi volevano ascoltare le denunce del comitato di Amantea, intitolato a Natale De Grazia, il capitano della marina morto misteriosamente mentre indagava sulle navi dei veleni. Ragazzi che furono ascoltati con attenzione e nella commissione sui rifiuti, dove - già nel 2004 - chiedevano verità e giustizia, ma considerati spesso delle Cassandre nel loro paese. Oggi continuano a riunirsi, a documentare la vicenda della Jolly Rosso, di quel vascello arrivato per caso sulla spiaggia che li ha visti crescere.
La cava con il materiale radioattivo si trova a 300 metri dal greto del fiume Oliva - in una zona chiamata Foresta - dove per diversi anni gli inquirenti di Paola avevano cercato, inutilmente, il carico della nave Jolly Rosso. Diverse voci, mezze testimonianze e qualche documento preparato dai pochi ostinati investigatori che hanno studiato le migliaia di pagine dell'inchiesta sulle navi dei veleni, portavano verso la valle del fiume Oliva. Ma le scorie radioattive sembravano sparire nel nulla. Nel fiume si era trovato di tutto, metalli pesanti e veleni pericolosissimi, a dimostrazione che la costa calabra è uno sversatoio usato abbondantemente dalle ecomafie. Proprio qualche mese fa gli stessi tecnici che hanno rilevato le radiazioni nella cava, avevano scoperto un sarcofago di cemento vicino alla briglia del fiume Oliva. Una volta effettuato il carotaggio, all'interno sono stati prelevati campioni di mercurio e di altri resti dell'industria chimica. Un lavoro incredibile, quello delle mafie ambientali in Calabria, fatto con cura, organizzazione.
Nella costa tra Lametia Terme e Cetraro si percepisce una sorta di cappa plumbea quando si cerca di parlare di rifiuti e di 'ndrangheta. Le persone muoiono ma non parlano. Arrivano in Procura sapendo che ormai hanno pochi mesi di vita e tra le righe fanno capire di sapere. Ma poi davanti ai verbali rimangono muti, silenziosi, e ritrattano. Le navi dei veleni, i vascelli a perdere mandati qui per nascondere nel mare gli scarti industriali che nessuno voleva spaventano ancora. È meglio morire in silenzio, nella costa di Amantea, che tradire un segreto che dura dal 14 dicembre del 1990.


E'semplicemente sconvolgente tutto ciò.
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Inviato il: 12/9/2009 12:34
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  •  Garrett
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#27
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e non vengono riciclati al 100% è quasi inutile; ridurre i propri imballaggi forse può allungare la vita del pianeta di qualche decennio,

Non sarebbe inutile: sarebbe utile al 30, 50, 90%...

ma se li elimini del tutto e poi butti un I-Pod il danno è immenso.

Sì ma in teoria questo non si DEVE fare! Ho già ricordato che il materiale elettronico va portato nei centri di riciclaggio.

Il costo non sarebbe incredibile, comunque il vantaggio consiste nel fatto che se trasformi il pattume di nuovo in materie prime le puoi riutilizzare in prima persona (se sei un'amante del fai-da-te...) e/o rivenderle.

Fintanto che un qualcosa mi è utile (ventole, cavi elettrici, trasformatori, componenti elettronici discreti, ecc...) provvedo io ad auto-riciclarli. Tengo persino gli spezzoni di filo di rame da mettere nei sottovasi.
Ma trovo poco probabile che in un condominio medio si trovi chi ha tempo e perizia per "produrre" plastica o rivenderla. Una fonderia di metallo nel sotto-scala? Mah...
Senza contare che mancherebbe lo spazio su dove installare questi macchinari e i tempi di ammortamento potrebbero essere così lunghi da superare il tempo di vita dell'impianto stesso!
Non dico che non potrebbe essere una idea simpatica ma mi sembra poco remunerativa e certamente poco applicabile.
Inoltre molti oggetti, tra cui TV e I-POD, non potrebbero essere "riciclati" in un condominio quindi si torna al punto di partenza!

Più conveniente senz'altro che regalare la tua preziosa spazzatura a qualche ente che probabilmente farà soltanto finta di riciclarla.

Questo è un'altro discorso per'altro superabile con una maggior trasparenza o con la possibilità di rivolgersi direttamente, in futuro, a ditte private serie e affidabili.
Inviato il: 12/9/2009 12:38
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#28
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Citazione:
si potrebbero impiegare plastiche biodegradabili come per esempio quelle ottenute dal mais

Volevi dire dalla canapa, eh?

Citazione:
Più conveniente senz'altro che regalare la tua preziosa spazzatura a qualche ente che probabilmente farà soltanto finta di riciclarla.

Esattamente.
In USA nessuno butta le lattine dove capita: le pagano! Anche se le butti per strada ci sara' sempre qualcuno che le raccoglie.
Invece quelli che paghiamo per riciclare fanno quel che vogliono:

link

Citazione:
Il problema è il sistema

Appunto, il cazzo di sistema per cui deleghiamo tutto a qualcun altro, compreso il culo ed il cervello, che tanto piace ai lettori del Manifesto e detto cio' si sono messi la coscienza in pace.
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Inviato il: 12/9/2009 12:40
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  •  Red_Knight
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#29
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Citazione:
Sì ma in teoria questo non si DEVE fare! Ho già ricordato che il materiale elettronico va portato nei centri di riciclaggio.


Ci mancherebbe! Ma non succede, i centri di riciclaggio, qui a Cagliari, neanche esistono! E la centrale per il riciclaggio della carta ricicla la carta usandola come combustibile! Questo ti dà l'idea di come siamo messi...

Comunque non parlavo, ovviamente, di condomini medi: non c'è neanche il fotovoltaico nei nostri condomini! Parlavo di una soluzione idealistica; è chiaro che allo stato attuale è dovere civico riciclare il più possibile e che da parte dei comuni sarebbe già lodevole la differenziata porta a porta.

Citazione:
Inoltre molti oggetti, tra cui TV e I-POD, non potrebbero essere "riciclati" in un condominio quindi si torna al punto di partenza!


Le TV e gli I-Pod vanno smontati e trasformati in componenti discreti (rivendibili o riutilizzabili; dentro un I-Pod ci sono un Display da 15€ e un HD da 1,8" che costa 60€ nei negozi). Il resto è plastica, riciclabile autonomamente. Parlo ancora, naturalmente, di una soluzione idealistica.
Come tale inapplicabile su larga scala, ma per qualche persona illuminata (come i presenti) sarebbe relativamente facile da trasformare in realtà (a meno che non si viva in case molto piccole).

Io personalmente appena mi trasferirò (e finanze permettendo) mi costruirò immediatamente un bel forno per fondere i metalli (ho alcune fantasie da soddisfare)!. Le istruzioni ci sono anche su Youtube...
Inviato il: 12/9/2009 13:04
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Re: Ecco perché non vogliamo le discariche
#30
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Si, certo l'autogestione: facciamoci da soli il riciclaggio dei rifiuti.

Ci hanno già pensato, lo hanno già messo in pratica:

link

Citazione:


Roghi per ricavare rame



Qui link una panoramica sul fenomeno.

Tutto very pittoresco e very edificante.
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