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Indice del forum Luogocomune
   Guerre e Terrorismo
  "Over there" ovvero propaganda

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  •  UncasO
      UncasO
"Over there" ovvero propaganda
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 25/7/2005
Da ss11 "Rivoltana"
Messaggi: 267
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Il meccanismo è studiato e consolidato, per convincere lo spettatore che la fiction corrisponde più o meno alla realtà rimanendo credibili basta associarla ad una cosa vera ma “scomoda”, una realtà consolidata nella mente dello spettatore ma solitamente taciuta dai media, così facendo si passa per imparziale tutto l'insieme.

Questo è quello che fanno i produttori di “Over there” la prima serie televisiva su una guerra ancora in atto, giunta a tempo di record anche sugli schermi italiani grazie al satellitare Sky. Come per la maggioranza del cinema di guerra prodotto negli USA anche questa fiction segue schemi ben consolidati a mio modo di vedere riconducibili alla propaganda.

Alcuni esempi.
La prima puntata finisce così: il soldato "intellettualoide", che rappresenta un cardine della linea decisa dagli autori, espone i suoi dubbi sulla guerra in corso e chi vi partecipa alla sua donna a casa, la camera indugia sullo schermo del portatile con la videomail mentre sullo sfondo la donna “cavalca” un altro uomo. Uno dei luoghi comuni made in USA più cari all' estabilishment repubblicano, il vecchio pacifista = poco virile. Altra scena chiave: l' attacco alla moschea, il cosiddetto battesimo del fuoco per gli spettatori. Il rozzo sergente urlatore riceve l'ordine di avanzare di alcuni metri esponendosi inutilmente al fuoco nemico mentre la sua squadra è appostata fuori da un luogo di culto che pullula di nemici. I marines non possono attaccare perchè “C'è un giornalista di Al Jazeera lì dentro e capoccioni non danno l'ok per l'attacco”. Quello che passa è che l'informazione in guerra serve solo a mettere a rischio la vita dei soldati, per rendere più “realistico” questo evidente momento di propaganda basta contrapporvi l'assurdità degli ordini che arrivano dall'alto.

Nella seconda puntata il meccanismo si ripete e il protagonista è sempre il soldato intellettualoide, l'indegno erede del disillusionista Joker di full Metal Jacket. Durante un turno ad un posto di blocco un'auto con due persone a bordo non si ferma e accelera puntando i soldati, seguendo le regole d'ingaggio la crivellano di colpi e la lasciano lì in attesa degli artificieri. La macchina successiva si ferma e dopo aver controllato i documenti li fanno passare senza controllare il bagagliaio, evidentemente ancora sconvolti da quanto appena successo. Passa un giorno e l'auto è ancora lì con i cadaveri all'interno, nel frattempo arriva il rimpiazzo che aspettavano, un ragazzo di origini arabe che subito viene insultato dagli altri commilitoni. Il nostro amico marine intellettualoide ovviamente non ha pregiudizi e fa amicizia, espone il suo dubbio abbastanza surreale che le persone uccise il giorno prima siano solo civili con i fari rotti che si sono spaventati vedendo gli spari ed hanno accelerato. Il commilitone arabo a questo punto, basandosi esclusivamente su come sono abbigliate le vittime, afferma che quasi sicuramente si tratta di siriani, ricchi figli di papà giunti in Iraq per unirsi ai rivoltosi. Infatti fanno saltare il bagagliaio e scoprono che si trattava di un'autobomba. Due piccioni con una fava, il soldato falsamente razionale fa una figuraccia e allo stesso tempo l'arabo marine dimostra di essere un ragazzo intelligente e preparato. La notte successiva la scena si ripete, la prima auto non si ferma e viene neutralizzata, la seconda, una coppia di mezza età, mostra i documenti e sta per passare, ma suona un telefonino nel bagagliaio e salta fuori il terrorista nascosto. Muoiono tutti ovviamente. L'episodio si conclude con la superflua spiegazione che si trattava di una tattica dei guerriglieri per sfuggire all'accerchiamento utilizzando la popolazione come scudo umano.

Voilà, in una sola puntata i buoni, che son pure un pò razzisti per renderli credibili, hanno sconfitto i cattivi rappresentati da terroristi che usano civili iraqeni come scudi umani per sfuggire ad un accerchiamento. Una situazione plausibile, ma smaccatamente favorevole all'occupazione ed all'idea che non esista una resistenza, ma solo una guerriglia di insorti ai quali non interessa il bene delle popolazioni locali. Attendiamo la prossima puntata dove, se la serie non fosse controllata dall'ufficio operazioni psicologiche dell'esercito, mostreranno anche quello che succede in altri casi dove dei civili ci lasciano la pelle perchè un marine voleva "essere il primo del mio palazzo a fare centro dentro qualcuno".

Visto che non ho studiato psicologia né tantomeno le tecniche di propaganda quello che ho scritto è frutto di un ragionamento personale, mi chiedevo se qualcuno con più conoscenze nel settore può confermare o smentire le mie idee.

Grazie.
_________________
Non vorrei mai morire per le mie idee, perchè potrebbero essere sbagliate.
Bertrand Russell
Inviato il: 1/12/2005 14:54
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
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Citazione:
Visto che non ho studiato psicologia né tantomeno le tecniche di propaganda quello che ho scritto è frutto di un ragionamento personale, mi chiedevo se qualcuno con più conoscenze nel settore può confermare o smentire le mie idee.


Non so se ho più conoscenze di te, ma a ma sembra un'analisi perfetta.
Inviato il: 1/12/2005 15:15
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  •  UncasO
      UncasO
Re: "Over there" ovvero propaganda
#3
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 25/7/2005
Da ss11 "Rivoltana"
Messaggi: 267
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Grazie!

Visto che mi diverto a farlo continuerò a seguire la serie e ad aggiornare il thread con le nuove puntate, sempre se resisto alla tentazione di commentare l'ultimo film di Harry Potter che secondo me raggiunge punte di indottrinamento ancora maggiori.
_________________
Non vorrei mai morire per le mie idee, perchè potrebbero essere sbagliate.
Bertrand Russell
Inviato il: 1/12/2005 15:32
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
Offline
l'ultimo film di Harry Potter che secondo me raggiunge punte di indottrinamento ancora maggiori.

Ancora una volta perfettamente d'accordo.
In effetti manca una sezione approfondita su propaganda e condizionamento mentale, ed è una mancanza grave.
Anch'io già da tempo avrei voluto analizzare in chiave brainwash le produzioni hollywoodiane, almeno i blockbuster - basta ricordare il film dell'estate 2001: Pearl Harbor - direi di metterci al lavoro, potremmo continuare ad usare questo forum, per non disperdere le informazioni e provare a seguire un filo logico.
L'argomento è immenso!

PS: ho lavorato 15 anni in pubblicità...
Inviato il: 1/12/2005 15:57
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  •  solenero
      solenero
Re: "Over there" ovvero propaganda
#5
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/7/2004
Da Valle Seriana Superiore
Messaggi: 846
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La TV fa passi da gigante: giuro che ho sentito IL TANFO di letame della propaganda firmata pentagono solo guardando i trailers di Over There. E, preso dai conati di vomito, sono stato ben attento a non incappare in episodi della serie di cui sopra.

Grazie dell'analisi, UncasO. Continua così, tu che hai lo stomaco forte!
_________________
Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
Inviato il: 1/12/2005 16:39
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  •  UncasO
      UncasO
Re: "Over there" ovvero propaganda
#6
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 25/7/2005
Da ss11 "Rivoltana"
Messaggi: 267
Offline
Altra serie scandalosamente dedita alla propaganda militarista è l'onnipresente JAG, giunto ormai alla quarta o quinta stagione sulle reti rai in una fascia di grandi ascolti. Ricordo amaramente un "grande" momento di televisione in cui finiva una puntata di "Avvocati in divisa" ed iniziava un tg in cui si parlava del proscioglimento del pilota del Cernis.

Meno noto è invece il modo in cui hanno usato l'ultima serie prodotta di Star Trek, Enterprise, per convincere gli appassionati di fantascienza che la guerra al terrorismo fosse perfettamente plausibile nonostante sia un aborto logico. Il risultato per fortuna è stata una chiusura prematura per calo degli ascolti. Se interessa a qualcuno posso scrivere qualche riga con le mie impressioni in merito.
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Non vorrei mai morire per le mie idee, perchè potrebbero essere sbagliate.
Bertrand Russell
Inviato il: 1/12/2005 18:28
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
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Se interessa a qualcuno posso scrivere qualche riga con le mie impressioni in merito.

Ma che fai, chiedi il permesso? Vai, vai, al lavoro!

Io vedrò di scrivere qualcosa su Desperate Housewives, altra serie terrificante...
Inviato il: 1/12/2005 20:14
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  •  goldstein
      goldstein
Re: "Over there" ovvero propaganda
#8
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 4/11/2004
Da
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Interessantissimo, UncasO.
Anche Bruce Willis sta preparando qualcosa di simile...intervistato al proposito, ha dichiarato:
"Non riesco a capire perche' le cose che ho visto succedere in Iraq, delle cose davvero ottime, non vengono riportate".
Ma possiamo stare tranquilli, ci sta pensando lui e non dubitiamo del risultato: con gli effetti speciali si fanno miracoli.
Ho anche io un inquietante particolare tratto da un'aberrazione televisiva che per cause di forza maggiore sono spesso costretto ad ascoltare: beautiful.
Una delle protagoniste, dopo essere morta credo un centinaio di puntate prima, e' improvvisamente rinata, senza peraltro addurre alcuna motivazione (non ascolto con attenzione, ma cosi mi e' sembrato).
Un messaggio per gli evangelici?
Non sarebbe strano: mi sorprese un po di piu' il simbolo della S&B apparso durante una brevissima inquadratura da dietro una scrivania...
Inviato il: 1/12/2005 23:29
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#9
Mi sento vacillare
Iscritto il: 26/5/2004
Da Bologna
Messaggi: 785
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Citazione:
Se interessa a qualcuno posso scrivere qualche riga con le mie impressioni in merito

Interessatissimo!
da quando mi sono "svegliato" vedo i film in un'altra ottica e quelli americani trasudano propaganda a più non posso... bisognerebbe fare una sezione di analisi, a partire da "ombre rosse" (se qualcuno ha l'età per ricordarselo) o forse da prima ancora...
_________________
la libertà è un bene incommensurabile solo per chi brama essere eretico

(non ricordo di chi)
Inviato il: 1/12/2005 23:35
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  •  goldstein
      goldstein
Re: "Over there" ovvero propaganda
#10
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 4/11/2004
Da
Messaggi: 2827
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Avoglia quanti, hanno cominciato da un bel po'!

A study in motion picture propaganda

Who Really Controls Hollywood reveals the fact that the Hollywood-based U.S. motion picture industry is controlled by a single very narrowly defined interest group.

Early Film Propaganda--In any case, as early as 1898, " . . . during the Spanish-American War (the Vitagraph Company) . . . produced Tearing Down the Spanish Flag . . . " described by the Katz Film Encyclopedia as " . . . probably the world's first propaganda film...

...During WWI, (James Stuart Blackton) directed and produced a series of patriotic propaganda films, the most famous of which, and which he also wrote, was The Battle Cry of Peace--A Call to Arms Against War (1915), based on a hypothetical attack on New York City by a foreign invader."



Anche questo documentario sembra interessante.
Inviato il: 1/12/2005 23:55
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#11
Mi sento vacillare
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Da ROMA
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complimenti uncaso,l'argomento è sicuramente interessante e importante.
intanto vorrei dire che secondo me certi tipi di programma non andrebbero guardati,questa serie non la conosco e non l'ho mai vista,ma se sky la manda in onda non ci si può aspettare altro tipo di informazione.

hollywood:
le forze armate forniscono veicoli militari, armamenti, territori, consentendo un grande risparmio economico ai produttori;in cambio vengono chieste modifiche ai film.
Ridley Scott ha eliminato una scena dal film "il soldato jane" perchè un comandante della marina riteneva che "non era di alcuna utilità per la marina USA"
Un maggiore della Marina si lamentò del film "the jackal" perchè i piloti dell'elicottero erano trattati alla stregua di "tassisti".poi anche armageddon, air force one, codice d'onore, da qui all'eternità, caccia a ottobre rosso, pearl harbor, apollo13, tora tora tora. tra quelli che non hanno ricevuto sostegno o assistenza militare ci sono:
apocalypse now, comma22, dott.stranamore, forrest gump, ufficiale e gentiluomo,platoon,il sergente bilko.

un altro ruolo importante lo ha la CIA,anch'essa pronta a collaborare e ad aiutare quei produttori disposti a dare una certa immagine della CIA
film mal visti dalla cia sono "spy game" e "the bourne identity"
_________________
GIORNALISTA TERRORISTA
Inviato il: 2/12/2005 0:18
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  •  gobbo
      gobbo
Re: "Over there" ovvero propaganda
#12
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 19/9/2005
Da Neverland
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Ragazzi ma che per caso vi siete dimenticati del John Wayne e del suo
" Berreti Verdi"?

il gobbo
_________________
I LINK.VOGLIO VEDERE I LINK,PLEASE.
Inviato il: 2/12/2005 0:58
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  •  UncasO
      UncasO
Re: "Over there" ovvero propaganda
#13
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 25/7/2005
Da ss11 "Rivoltana"
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Avevo scritto un centinaio di righe per spiegare come la propaganda ha ucciso Star Trek, infatti per la pirma volta dal 1991 non è più in produzione, ma un problema con il browser se l'è mangiate lasciandomi incazzato come un rettiloide.

Riscriverò il tutto quando mi passa, intanto chi legge l'inglese si può divertire con quanto scritto da un ragazzo canadese autodefinitosi Geekman( ) che giustamente titola "Divorcing Star Trek".

Esorcizziamo ulteriormente l'incazzatura con questa barzelletta a tema.

The King of Saudi Arabia was talking to President Bush, and he said, "Can I ask you something personal?"
"Sure, go ahead," Bush said.
The King whispered confidentially, "One of my many sons watches your television show Star Trek. He sees women, Blacks, Russians, and Scots, but no Arabs. Why are there no Arabs in Star Trek?"
Bush whispered back, "Because it's set in the future."



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Bertrand Russell
Inviato il: 2/12/2005 7:27
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  •  solenero
      solenero
Re: "Over there" ovvero propaganda
#14
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/7/2004
Da Valle Seriana Superiore
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Pax
Citazione:
beautiful


...conat'...conat'...conat'... VOMITO!!!

Citazione:
mi sorprese un po di piu' il simbolo della S&B apparso durante una brevissima inquadratura da dietro una scrivania...


...Sorpreso? Ma dai, non sapevi che ai registi piace fare qualche piccola comparsa nelle loro realizzazioni?

P.S. Per UncasO: perdere post lunghi è successo anche a me, quindi ti consiglio di scriverli con word e copiaincollarli quando conclusi. Bye
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Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
Inviato il: 2/12/2005 9:05
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#15
Mi sento vacillare
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Da Toscana
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Independence Day l'Emilio Fede della concezione USA del mondo.

C'è tutto e di più, si arriva anche a concepire (orrore) che il soldato nero è migliore dell'alieno terrorista, infatti lo pesta come ogni buon americano con il sigaro in bocca, il mondo lo salva un'ebreo con un Mac ovviamente, il Presidente è il capo-pilota-bravomarito-che non disdegna la gnocca, e gli Usa come al solito salvano il mondo con il morse, redimono i virus ad arma buona, e dando ordini a russi cinesi indiani africani (in africa dove li hanno trovato gli f16?) alla fine fanno quello che sempre vogliano fare "Bombardate Damascoooooo!!! usate l'atomiche di famiglia!!!!!) .........


Riccardo
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Ci sono crimini peggiori del bruciare libri, uno di questi è non leggerli. (brodsky)
Inviato il: 2/12/2005 9:44
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  •  Erebyte
      Erebyte
Altro che alieni !
#16
Ho qualche dubbio
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Il periodo d'oro è stato certamente quello di Reagan (che pure attore era) : dalla serie Rambo all'epica di Chuck Norris, l'indimenticabile Rocky IV che prima riempie di botte il russo anabolizzato ma poi in nome della fratellanza mondiale fanno pace !

In Rambo III addirittura si combatteva a fianco dei fieri Mujaidiin (non so come si scrive!) per liberare l'Afghanistan dai perfidi sovietici ( fra l'altro compariva anche un giovane quanto promettente Osama Bin Laden !)( o era la realtà? Boh...)
Rambo III è stato veramente il massimo sia per la propaganda (oltre che per l'assuzione di steroidi da parte di Stallone!)


In questi film la propaganda non era proprio sottile : altro che metafore aliene!
_________________
Come Socrate vi dico che son sapiente perchè so di non sapere un ca*** *ehem* niente
Inviato il: 2/12/2005 10:39
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  •  Ramingo
      Ramingo
Re: "Over there" ovvero propaganda
#17
Mi sento vacillare
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Da Puglia
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Propaganda...
Basta che non dimenticate anche esempi come Magdalene,l'Ultima tentazione di Cristo...etc.etc...
Tutti quelli che possono,inseriscono messaggi nei mezzi di intrattenimento:pro/contro la Chiesa;pro/contro la sinistra;pro/contro quello che piace/non piace...
L'importanza del cinema come propaganda non è sfuggita a nessuno:da Mussolini in poi.
Ma non dimentichiamoci di salvare il salvabile:che sò...L'l'A-Team.Sarà la tipica serie nata durante la guerra fredda,che ripesca i tanto bistrattati soldati della guerra in Viet-Nam,migliorandone l'immagine...non un capolavoro per intelletuali,data anche la ripetitività del plot...Però i buoni vincevano sempre,i cattivi erano sempre Cattivi,erano multi culturali,si faceva sospettare che la polizia non è perfetta,che nello Stato si possono nascondere degli st****i...
...e poi,era puro INTRATTENIMENTO.
Io l'adoravo,il mio primo sigaro lo devo a loro...ma anche lo schierarmi con chi ha bisogno di aiuto,fin dalle elementari...
Mi ha fatto amare l'America,ma non mi ha impedito di sviluppare un senso critico nei suoi confronti...
Insomma,molto dipende da CHI vede la TV.
E se sei bambino,con CHI vedi la TV.
E se da adulto ti bevi tutto quello che passa in TV...
Altrimenti dobbiamo dare ragione a quelle mamme che dicono che i cartoni animati violenti fanno i bimbi violenti...
Da piccolo(e da grande...) li ho visti tutti,e non ho mai fatto male ad alcuno(che non mi abbia aggredito prima,naturalmente...)
E chi preferiva Candy,Remì...sarebbe dovuto crescere frocio???



PS:
Citazione:
La prima puntata finisce così: il soldato "intellettualoide", che rappresenta un cardine della linea decisa dagli autori, espone i suoi dubbi sulla guerra in corso e chi vi partecipa alla sua donna a casa, la camera indugia sullo schermo del portatile con la videomail mentre sullo sfondo la donna “cavalca” un altro uomo. Uno dei luoghi comuni made in USA più cari all' estabilishment repubblicano, il vecchio pacifista = poco virile.

un pò forzato,forse...?
Il fatto che quando il gatto non c'è le "tope" ballano...?

Cmq,lavoro interessante!
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La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Inviato il: 2/12/2005 10:49
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Re: Altro che alieni !
#18
Mi sento vacillare
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Da Toscana
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Citazione:
In questi film la propaganda non era proprio sottile : altro che metafore aliene!


Infatti vuoi mettere sbattere in prima pagina il Rambo alla sottile persuasione.

Pensa che quando ho visto l'alieno la prima volta, ho pensato......

A quello manca solo la stella rossa in fronte.

Riccardo
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Ci sono crimini peggiori del bruciare libri, uno di questi è non leggerli. (brodsky)
Inviato il: 2/12/2005 11:42
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  •  UncasO
      UncasO
Re: "Over there" ovvero propaganda
#19
Ho qualche dubbio
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Da ss11 "Rivoltana"
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@ Ramingo

Citazione:

Citazione:[... La prima puntata finisce così: il soldato "intellettualoide", che rappresenta un cardine della linea decisa dagli autori, espone i suoi dubbi sulla guerra in corso e chi vi partecipa alla sua donna a casa, la camera indugia sullo schermo del portatile con la videomail mentre sullo sfondo la donna “cavalca” un altro uomo. Uno dei luoghi comuni made in USA più cari all' estabilishment repubblicano, il vecchio pacifista = poco virile. ...]


un pò forzato,forse...?
Il fatto che quando il gatto non c'è le "tope" ballano...?


Io credo che una delle componenti indispensabili della propaganda sia l'utilizzo dei simboli, quelli sono certamente la parte più efficace e meno individuabile, quello che nel nostro piccolo possiamo notare invece è l'utilizzo dei luoghi comuni o stereotipi. La compagna che cornifica il soldato critico verso la guerra è come ho detto uno stereotipo, banale ma sempre efficace. Si potrebbe definire una caduta di stile rispetto alla tecnica più raffinata utilizzata in altri brani che ho descritto, ma funziona sempre perchè la base del luogo comune è già stata gettata da migliaia di altre opere.

Un esempio apparentemente ridicolo, l'ultimo film di Harry Potter, chi ha figli piccoli sa di cosa parlo. Nell'ultimo capitolo uscito compaiono gli stereotipi di nazionalità che abbiamo imparato ad accettare come inevitabili, Francesi = fighette, Russi = forti ma assolutamente non divertenti. Per un bambino questo rappresenta un imbuto nel quale è impossibile non scivolare, per tutta la vita avrà di fronte questi luoghi comuni assolutamente arbitrari creati dall'industria dell'entertainment americana. Tutti sanno che sono stereotipi, ma quanto questi influiscano sulla mente delle masse è un dato trascuratissimo.
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Non vorrei mai morire per le mie idee, perchè potrebbero essere sbagliate.
Bertrand Russell
Inviato il: 2/12/2005 13:08
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  •  UncasO
      UncasO
Re: "Over there" ovvero propaganda
#20
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 25/7/2005
Da ss11 "Rivoltana"
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Siamo alla terza puntata, non senza un pò di fatica perchè la fantasia degli autori e degli sceneggiatori scarseggia nel trovare colpi di scena appetibili o semplicemente nell' accantonare un attimo lo schema asfissiante della camera a mano che traballa la precarietà delle situazioni.

Al termine della prima puntata quello che aveva iniziato come l' io narrante della storia, un giovane soldato sposato di fresco, fervente patriota, veniva ferito gravemente su una mina mentre si trova su un camion diretto ad un deposito. Scopo della missione: casse di birra. Questo personaggio ha una duplice funzione, viene utilizzato per dare voce alla silenziosa armata di reduci e mutilati, infatti si trova in Germania assistito dalla giovane moglie, e al tempo stesso spezza le scene con protagonisti gli ex compagni al fronte per giustificarne le azioni negative. Lo schema è porcata in Iraq - soldato sofferente in Germania - scena neutra.

Ricordate il giovane iraqeno scoperto nel bagagliaio dell'auto al posto di blocco? Ora in nostri eroi hanno l'ordine di scortarlo in carcere. Durante il tragitto vengono intercettati da una pattuglia che li scorta in un villaggio apparentemente abbandonato nel quale li accoglie un sedicente ufficiale superiore abbigliato in modo abbastanza differente dal solito. Un militare di mezz'età, evidentemente un professionista navigato, a capo scoperto e con uno strano fucile mimetico, insomma uno "speciale". Vuole la custodia del prigioniero per un pò di tempo senza dover emettere alcun ordine scritto, evidentemente per interrogarlo, ma i ragazzi della pattuglia si rifiutano di consegnarlo per non contravvenire agli ordini. Spara sul motore della jeep con il mitra più grosso e pacchiano che abbia mai visto e il gioco è fatto, adesso il prigioniero iraqeno è costretto a stare sotto il sole in "posizione di stress" come lui stesso la definisce. Durante gli sviuluppi della vicenda viene nominata più volte Abu Garahib, sempre riferendosi con timore alle possibili conseguenze di un abuso sul prigioniero, il nostro amico soldato Joker, che adesso indossa addirittura una kefia al collo, svolge ancora un ruolo importante. Il prigioniero non viene mai torturato, il massimo della sofferenza inferta è la posizione di stress fisico come lo stesso ufficiale misterioso dice di poter infliggere. E' qui che veniamo a sapere perchè devono farlo parlare, sono spariti dei missili Stinger da un camion americano e vogliono sapere dove la resistenza li tiene, così facendo sarà possibile salvare altri soldati. Qui la mente dello spettatore è ormai pronta a tutto, per salvare i bravi ragazzi che rischiano la pelle per il paese, ce lo ricordano anche con qualche scena del reduce sofferente in ospedale, giusto per rincarare la dose. Arrivano le minacce "Ti consegnamo ai Pakistani, sai cosa fanno loro ai prigionieri", anche se ormai il pubblico è cotto a puntino, può accettare anche una tortura, questa non arriva.
Arrivano gli amici dell' interrogato, con tanto di passamontagna, tengono banco per qualche minuto sparando dal tetto di un edficio e movimentando la puntata un pò fiacca, finchè non arriva il supporto aereo. Interessante il fatto che questo attacco avvenga per mezzo di aerei e non elicotteri, mettendo a rischio anche la vita dei nostri beniamini, questo perchè i missili Stinger rubati rendono impossibile utilizzare elicotteri. Abbiamo ormai tante ottime ragioni per torturare il prigioniero, ma la propaganda è sottile come lo è il concetto di armi intelligenti, per farlo parlare portano sua sorella di fronte a lui e minacciano di consegnare anche lei ai pakistani. Il costo circuito mentale è completo, l'azione da cattivo per eccellenza, rapire e minacciare un familiare innocente. Scendono addirittura nei particolari, "i pakistani violentano le donne finchè non fanno talmente schifo da non poterle più nemmeno toccare", ma resta tutto su un piano di indefinita crudeltà necessaria, non si ha mai la netta sensazione di "qualcosa di sbagliato" nel comportamento dei militari americani. Ormai il male è stato esorcizzato con Abu Garahib, quello che accade in questa puntata è un doppio carpiato propagandistico, si giustifica in qualche modo quello che accadeva là, e allo stesso tempo si nega di farlo ricorrendo a metodi psicologici più efficaci, in sostanza si esce dalla scena della confessione con la chiara sensazione di essere stati più furbi di "loro".

Ovviamente la chicca finale è sempre la migliore, una volta confessato il nascondiglio dei missili dietro la promessa di non uccidere i contadini innocenti che li hanno in custodia ci becchiamo due scene da manuale. Prima il sodlato mutilato in ospedale che vomita di dolore per essersi fatto sospendere la morfina (perchè uno dovrebbe farlo non si sa, sembra che debba soffrire perchè fa parte del suo carattere), poi durante la sigletta con relativa musica pop-country-smielata l'attacco aereo alla fattoria nascondiglio dove stanno i due vecchietti e un insorto. La puntata finisce con un esplosione, probabilmente i due contadini sono morti, ma non ce ne potrebbe fregare di meno, restiamo con una confusa malinconia, abbiamo visto delle persone comportarsi da cattivi per 40 minuti, ma non ci è mai passato per la testa che non avessero un ottimo motivo per farlo. Forse è proprio questa l'arte, spingere lo spettatore fino ad arrivare a giustificare la violenza più estrema, saturarlo di motivi per cui "dovrebbero attaccargli la corrente alle palle se questo può salvare qualcuno dei nostri" e poi non farlo, fare di peggio minacciando la sorella, ma senza sporcarsi le mani, usare qualcun'altro. Devo ammetterlo, stavolta sono stati molto al di sopra delle mie capacità, hanno reso non solo plausibili, ma necessari sia la tortura che il bombardamento di civili. Iniziavo a pensare che dietro a queste sceneggiature ci fosse un lavoro grossolano, ma mi sbagliavo alla luce di questo episodio, forse l'errore più evidente è quello di voler affrontare a tutti i costi i vari aspetti della guerra iraqena così come lo spettatore medio CNN-Fox se la immagina. L'attacco, la moschea, le mine, il posto di blocco, il prigioniero, sono tutti episodi di cronaca quotidiana facilmente assimilabili dallo spettatore come "What is happening over there", come se facendo capitare di tutto ai protagonisti si volesse dimostrare che non c'è nulla da nascondere.

Se siete riusciti ad arrivare fin qui avete abbastanza tempo da perdere per sapere anche che sto vedendo una serie americana in onda su fox5, sottotitolata in italiano, nella quale i cattivi sono il governo. Molto divertente un meccanismo che spiega come hanno usato una agenzia semigovernativa per rastrellare fondi, poi li hanno utilizzati per finanziare una campagna elettorale trasformandoli in milioni di micro donazioni. Propaganda alla rovescia, contentino ai cospirazionisti, mah, per la cronaca parlo di "Prison break".
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Bertrand Russell
Inviato il: 4/12/2005 9:33
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  •  JosefSkull
      JosefSkull
Re: "Over there" ovvero propaganda
#21
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 28/8/2005
Da
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>"se siete riusciti ad arrivare fin qui avete abbastanza tempo da perdere per sapere anche che sto vedendo una serie americana in onda su fox5, sottotitolata in italiano, nella quale i cattivi sono il governo. "

Comunque la stanno facendo su FOX di sky in italiano, io la vedo lì.
Ovviamente condivido abbastanza la tua analisi, un polpettone propagandistico, anche se velato. Io ho scommesso che sbracano in 4 puntate.
Inviato il: 8/12/2005 19:13
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  •  UncasO
      UncasO
Re: "Over there" ovvero propaganda
#22
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 25/7/2005
Da ss11 "Rivoltana"
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Sei sicuro che stiamo parlando della stessa cosa? Io mi riferivo a "Prison Break", non mi risulta che sia stata doppiata, io la vedo sottotitolata da un gruppo di fansubber.

La puntata di "Over There" intitolata "Embedded", in cui un giornalista si aggrega alla squadra dei nostri eroi rangers è un cult, nella più assoluta surrealtà della trama si concentra un pezzo di propaganda degno deltristemente noto "Black Hawk Down".
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Bertrand Russell
Inviato il: 12/1/2006 5:40
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  •  franco8
      franco8
Re: "Over there" ovvero propaganda
#23
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/12/2005
Da
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Tutto molto interessante!
D'altra parte, come avete detto, non è una novità il ruolo della propaganda in tutta Hollywood...
E che mi dite di tutte le serie televisive italiane su carabinieri, poliziotti, finanzieri, avvocati ecc ecc ecc? ( Chi manca? ... le guardie municipali ?)
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.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 12/1/2006 12:34
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  •  mephisto
      mephisto
Re: "Over there" ovvero propaganda
#24
So tutto
Iscritto il: 10/1/2006
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Citazione:

Un esempio apparentemente ridicolo, l'ultimo film di Harry Potter, chi ha figli piccoli sa di cosa parlo. Nell'ultimo capitolo uscito compaiono gli stereotipi di nazionalità che abbiamo imparato ad accettare come inevitabili, Francesi = fighette, Russi = forti ma assolutamente non divertenti. Per un bambino questo rappresenta un imbuto nel quale è impossibile non scivolare, per tutta la vita avrà di fronte questi luoghi comuni assolutamente arbitrari creati dall'industria dell'entertainment americana. Tutti sanno che sono stereotipi, ma quanto questi influiscano sulla mente delle masse è un dato trascuratissimo.


E, UncasO, nota bene che adesso (anche con un bel battage pubblicitario sul casting) stanno gia selezionando il personaggio di Luna, l'amichetta "complottista" di Harry, introdotta nel libro successivo apposta per screditare chi non si accontenta delle versioni ufficiali e farlo sembrare un po' matto.

Quanto volete scommettere che questo nuovo personaggino avra una rilevanza senza precedenti? Tranne forse quella riservata a Lord Voldemort/Osama Bin Laden (anche lui, non si sa se sia vivo o morto, trama nell'ombra, ha dei seguaci che giocano sul terrore... che strano...), l'unico personaggio per cui si sono scomodati a prendere un attore di fama internazionale come Ralph Fiennes, chissa perche...
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11 Settembre 2001:
neanche George lucas avrebbe potuto fare di meglio!
Inviato il: 16/1/2006 16:58
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#25
Mi sento vacillare
Iscritto il: 22/8/2005
Da Toscana
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Washington, 14:17

TROPPI DIVORZI, RICETTA DEL PENTAGONO PER UNIONI FELICI
Allarmato dall'elevato tasso di divorzi, il Pentagono ha deciso di correre ai ripari: con il programma "Come evitare di sposare un ottuso", i cappellani delle Forze Armate statunitensi hanno deciso di insegnare ai soldati come scegliere la propria compagna. La portavoce del Pentagono, Martha Rudd, ha spiegato che il programma, chiamato anche "Scegliere un compagno/a" e' il prosieguo della campagna "Costruire famiglie forti", iniziata nel 1999. Ad allarmare i vertici militari, l'alto tasso di divorzi registrato a causa delle campagne militari in Iraq e Afghanistan. Le cifre sono, secondo il Pentagono, "allarmanti": dei 618.000 militari in attivo, nel settembre 2001, hanno divorziato in 95.000, il 15 per cento. Il Pentagono - che ha anche una pagina web di accudimento famigliare per i militari in servizio (www.militaryonesource.com) - offre consigli utili di vita quotidiana per evitare che l'amore si estingua: "Crea rituali come far colazione in camera da letto con un cruciverba, nei fine settimane" oppure "esci per far compere insieme", "evita di dire parole offensive nel corso di litigi", "ricorda al tuo coniuge le sue qualita'". Il governo del presidente George W. Bush ha stanziato 5,6 miliardi di dollari per i servizi di assistenza alle truppe e ai famigliari, per il prossimo anno.

Non vorrei dire ma se tornassero a casa, forse risolverebbero qualcosa.

Riccardo
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Ci sono crimini peggiori del bruciare libri, uno di questi è non leggerli. (brodsky)
Inviato il: 7/2/2006 14:29
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  •  UncasO
      UncasO
Re: "Over there" ovvero propaganda
#26
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 25/7/2005
Da ss11 "Rivoltana"
Messaggi: 267
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Innanzitutto mi scuso per aver abbandonato il thread, francamente non ce la facevo più, la quarta puntata mi aveva già ampiamente disgustato nel suo reiterare senza fantasia gli schemi già descritti nella prima.

Volevo solo segnalare che su Italia 1 hanno iniziato a trasmettere le puntate di "Prison Break", oltre ad essere una serie appassionante come solo gli americani sanno farne, gli sviluppi della contrapposizione classica "bene vs. male" prendono una piega decisamente differente dalla maggioranza delle produzioni degli ultimi anni. I cattivi stavolta paiono essere addirittura una lobby di industriali e politici che si serve dei servizi segreti e nientepopòdimeno che del vicepresidente. Just fiction, ma è un inizio se si crede nel risveglio delle coscienze in questa industria, se invece la si vede come propaganda potrebbe essere solo un ulteriore supporto alla dannosissima teoria delle "bad apples" che contribuisce all'impunità dei sistemi più marci.

Niente di sconvolgente, ma mi sento di consigliarlo nel vuoto assoluto della tv generalista.
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Non vorrei mai morire per le mie idee, perchè potrebbero essere sbagliate.
Bertrand Russell
Inviato il: 28/5/2006 3:15
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: "Over there" ovvero propaganda
#27
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Citazione:
Non vorrei dire ma se tornassero a casa, forse risolverebbero qualcosa.


magari accompagnati da una gheisha
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 28/5/2006 11:33
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  •  Pausania
      Pausania
Re: "Over there" ovvero propaganda
#28
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 6/4/2006
Da
Messaggi: 3872
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Per non parlare del "Cacciatore" (The Deer Hunter), sulla guerra del Vietnam.

I Vietnamiti sono tutti dei pazzi bavosi e il loro sport nazionale è la roulette russa. Disgustoso.

Aggiungerei "We were soldiers", con (di?) Mel Gibson. Terribile.
Inviato il: 29/5/2006 0:30
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  •  Ramingo
      Ramingo
Re: "Over there" ovvero propaganda
#29
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/10/2005
Da Puglia
Messaggi: 657
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Riprendo questo topic sui telefilm,film e propaganda per N.C.I.S.
Dietro questa sigla si celano i servizi della marina americana.
In una puntata di qualche settimana fà,la squadra dei "nostri eroi" si trovava di fronte ad un agente del Mossad infiltrato in una cellula di Al-Qaeda operante su suolo americano.
Figlio di un'altro agente del Mossad che VOLUTAMENTE l'aveva avuto da una palestinese e lì fatto vivere...
L'agente israeliano aveva dei metodi abbastanza discutibili,in pratica se ne fotteva delle leggi o eventuali vittime americane.
L'N.C.I.S. e l'F.B.I. AVEVANO LE MANI LEGATE!!!!
Ammettevano rabbiosamente che nulla potevano fare per fermare il losco figuro.
Nell'episodio "Twilight",di oggi,addrizzano un pò il tiro per giustificare la cattiveria dell'agente "alleato".
Egli non è un doppiogiochista,ma un terrorista vero.
Ma prima di scoprirlo tragicamente,uno dei buoni muore,AVEVANO ANCORA LE MANI LEGATE!!!!
NON POTEVANO TOCCARLO....
Sono rimasto basito
_________________
La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Inviato il: 22/10/2006 23:47
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  •  Lpoz
      Lpoz
Re: "Over there" ovvero propaganda
#30
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 27/12/2006
Da Torino
Messaggi: 33
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questo è il mio primo mesaggio qui sul forum, quindi colco l'occasione per presentarmi e salutare tutti gli utenti del forum!!


mi son visto tutta la serie di over there, e se devo essere sincero, a me è piaciuta...
così come mi è piaciuto we were soldiers..


non metto in dubbio che si tratti di propaganda, specialmente nel secondo caso (il film è tratto dal libro si un reduce) ma cosa si può pretendere...
sono film pensati scritti e prodotti per l'america e per far vedere l'america in tutto il mondo, è normale (giusto) che una nazione si faccia vedere grande.

sinceramente in over there, ho trovato molto equilibrio...ed è forse un punto a suo favore!
Inviato il: 27/12/2006 1:42
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