Riporto la notizia da PuntoInformatico:

Milano, beccati 4 uploader P2P, multe galattiche
"Dei fatti parla un comunicato della Guardia di Finanza: proprio dal comando provinciale di Milano delle Fiamme Gialle era partita nei mesi scorsi l'operazione Genux che ha consentito di ricostruire le attività online dei 4 denunciati, ai quali si ascrive la messa in condivisione sulle piattaforme di scambio di più di un terabyte di opere protette. Un'operazione che si è avvalsa dell'ausilio tecnico di FPM, la Federazione contro la Pirateria Musicale emanazione di FIMI, la Federazione dell'industria della musica italiana."

Uhm, FPM, ovvero il braccio "operativo" delle major, e la GDF usata come "braccio armato".

"Non si tratta, tengono a far sapere i responsabili dell'operazione, di quattro giovani utenti delle piattaforme di peering dediti alla cattura di qualche brano musicale di proprio interesse, quanto invece di persone impegnate nella pubblicazione massiva online senza autorizzazione di ogni genere di materiale.
Sono tutti e quattro considerati heavy uploaders, "grandi condivisori", pizzicati, spiega la Guardia di Finanza, in una operazione che va inquadrata "in un contesto di prevenzione e repressione del fenomeno della illecita diffusione di materiale coperto da copyright, che costituisce una grave turbativa del mercato legale e genera mancati introiti all'Erario per milioni di euro all'anno".

La cosa puzza. La GdF dice che non si tratta di normali utenti P2P, ma di "heavy uploaders" però, intanto i delinquenti veri, quelli che davvero lucrano sulla diffusione pirata di musica e film, quelli si guardano bene dal colpirli...
all'articolo di P.I. ci sono vari commenti, che raccomando di leggere, ma uno in particolare mi ha colpito:

Eccomi, sono uno dei 4.
che vi posso dire? tutte chiacchiere e distintivo, i miei mp3 erano 6500(di cui oltre 6000 copie dei miei originali mostrati all'atto della perquisa ma non verbalizzati semplicemente perche' a loro gli originali non interessavano), [b]i file mi sono stati contati 5 volte (pc fisso, notebook, notebook vecchio in disuso, hard disk esterno di backup, e copie su cd che usavo in auto) quindi ecco che i file miracolosamente sono diventati 30.300, e' stato accertato e verbalizzato che non lo facevo a scopo di lucro e non avevo porno ma la mia multa e' di ben 6.400.000,00 (da pagare entro 60 giorni!!!!) e ovvio che faccio ricorso ma molti non pensano che: gli avvocati costano,il mio stomaco si e' chiuso dal 2 aprile e non si e' ancora riaperto,vado a letto con questo pensiero e mi risveglio sempre con quello, mi e' stato consigliato di vendermi tutto e portare i contanti in svizzera perche' intanto mi faranno il decreto ingiuntivo con pignoramento dei beni (30 anni di lavoro onesto devo vendere tutto ed andare in affitto)
non so cosa mi riserva il futuro perche' mi hanno detto di non illudermi perche' il prefetto queste sanzioni non le toglie, per non parlare che sono denunciato penalmente e avro' un processo, le mie figlie non potranno mai partecipare ad un concorso pubblico perche' hanno il padre pregiudicato ecc.ecc.
qualcuno gentilmente organizzerebbe una discesa in piazza? io sinceramente non ne ho piu' le forze... grazie
[]p.s. dimenticavo,il comunicato stampa ufficiale della gdf non menziona minimamente lo scopo di lucro per nessuno dei 4 indagati ma molte testate giornalistiche ci sono andati a nozze, alcune addirittura con foto di repertorio di tonnellate di cd...[/b]
ogni consiglio e' ben accetto. grazie a tutti
Sandro

Insomma, sembrerebbe la solita vecchia storia: un caso "pompato" ad arte, quattro poveri disgraziati colpiti "per educarne 100", lo Stato forte ed inflessibile con i deboli, e debole e pavido con i poteri forti (vedi caso De Magistris e assoluzione di Berlusconi), e la stampa, schifosi avvoltoi, che riportano la storia "ricamandoci" sopra scopi di lucro inesistenti.
Niente di nuovo sotto il sole.

E in questo clima di assalto alla diligenza, c'è chi come Petruccioli si permette di proporre di inserire il "canone RAI" nella bolletta della luce, così da renderlo di fatto "inevadibile": roba da chiodi.
Invece di eliminare il "canone", vera e propria tassa sul possesso di "qualunque apparecchio atto a ricevere segnali radio-televisivi" (in pratica, anche la macchina del caffé ed il citofono), questi lo vogliono imporre a tutti.
"Verrà un giorno", maledetti.

Scaricare sul proprio HD un 10.000 brani, e quindi diventare a propria volta degli "heavy uploader", non è affatto difficile.
Ci sono appassionati che normalmente scaricano una discografia completa, magari anche solo per trovare quel disco rarissimo: ma discografie con 500 brani sono assai comuni.
I 5-6000 brani dello sventurato protagonista della vicenda sono quindi un numero per niente "estremo".

Per Enzo Mazza, Presidente della Fimi riferendosi all'operazione della GdF di Melegnano:
"Colpire i grandi spacciatori di musica illegale, costituisce un segnale di fermezza contro una crescente attività organizzata che causa notevoli danni ai nuovi business model della musica in rete".
- RaiNews24

Purtroppo non è ben chiaro a questa gente che il P2P non si affida a "grandi spacciatori" ma a un "grande numero di piccoli condivisori" per cui la balda operazione serve solo a rovinare la vita a quattro disgraziati e ad agevolare la carriera a qualche finanziere.

Ma scusate, se trovano uno con della musica sull'HD e sui cd, com'è che diventa un "grande uploader", cioè uno che dal suo computer mette la musica su un server?

Qualcuno può per cortesia denunciare qualche giornalista per stupidità molesta?

Citazione:

Secondo il meccanismo dello sharing P2P, non appena si scarica un file (e anche prima che il trasferimento sia stato completato) questo è messo in condivisione quindi se scarichi N file è probabile tu sia uno "spacciatore" di buona parte di essi.

Piuttosto, legalmente parlando, farei presa sul fatto che l'uploading non è stato del tutto "volontario".
La condivisione infatti funziona un po' così: io lascio un CD sul davanzale.. se passi e lo copi te ne assumi tu le responsabilità.
D'altro canto il proprio PC, a differenza di un sito internet pubblico, è un qualcosa di privato.
Senza contare che la diffusione del file, dunque il danno arrecato, dipende dalle fonti: se il file è stato copiato molte volte significa che gli "spacciatori" (le fonti) erano tanti.
Non si può accollare la responsabilità solo ad un paio di condivisori passivi!
E applicare multe milionarie, dunque distruggere la vita di una persona e della sua famiglia, solo per il possesso di qualche discografia ad uso personale è inumano: la legge non centra più un cazzo.

Ed è ora di finirla con il teorema che un brano copiato è un brano rubato: raramente se uno lo dovesse pagare lo comprerebbe.
Triste quanto si vuole ma è così.

Citazione:

Basterebbe che dessero un'occhiata ai computer dei loro pargoli per rendersi conto che siamo tutti "grandi spacciatori".

Si tratta comunque di un precedente preoccupante ma potrebbe pure dimostrarsi come un boomerang nei confronti delle major discografiche se si risolverà come penso io..

La cosa puzza. La GdF dice che non si tratta di normali utenti P2P, ma di "heavy uploaders" però, intanto i delinquenti veri, quelli che davvero lucrano sulla diffusione pirata di musica e film, quelli si guardano bene dal colpirli...

Vedi il lato positivo: più gente viene rovinata dalla GDF, meno pirla trovi in circolazione a sostenere che "lo Stato siamo noi e le forze dell'ordine ci tutelano".

Citazione:

E' anche possibile che a venire rovinati siano proprio quelli poco convinti della bontà di una tale tutela..

Citazione:
Più che possibile, direi che è "altamente probabile".
Diciamo che sarebbe un bel modo creativo per "mandare un messaggio" ad un complottista, se volessero.
Tanto in Italia siamo abituati alle leggi applicate "a campione", solo che non ti dicono mai come scelgono il campione...

MORALE N°1: non lasciare nella cartella condivisa più di 100 file

Morale N° 2 EFS, TrueCrypt, DM_Crypt, Cryptoloop..

à la guerre comme à la guerre......

Citazione:

molto bene

"[]p.s. dimenticavo,il comunicato stampa ufficiale della gdf non menziona minimamente lo scopo di lucro per nessuno dei 4 indagati ma molte testate giornalistiche ci sono andati a nozze, alcune addirittura con foto di repertorio di tonnellate di cd...[/"

Consiglio di DENUNCIARE chi ha postato foto di repertorio dei molti cd, attribuendoli in modo FALSO al malcapitato.

Come risarcimento potrebbe chiedere 6,4 milioni di euro. ^__^

A proposito... ho notato un fatto che al meno a me sembra curioso (poi non saprei.. fate voi...
e non so se è successo solo a me) :
- Come mai capita che sotto titoli come "Blunotte il caso moro" alla fine trovi dei porno?
... Voglio dire: non vedo il motivo di cambiare il titolo...
Se è per scherzo non è strano che avvenga per certi titoli?
E poi... perché infilare i porno anche se non richiesti?
Non è che (visto anche le notizie fatte girare ogni tanto riguardo a "materiale pedo-pornografico" e via discorrendo) ciò sia un ulteriore tattica di censura... ricattabilità e elemento per allontanare tanti dal "mezzo" (non dimentichiamo che il p2p è soprattutto un mezzo per condividere - in maniera davvero poco controllabile - informazioni con una quantità di impressionante di persone).

Boh? ?

franco8:
Citazione:



sì.. è vero.. ho alcune teorie fantasiose:

1. Per non palesare a parenti e amici (che usano lo stesso computer) che si sta scaricando un film zozzo, alcuni assegnano al file un nome di fantasia

2. Esistono dei virus che modificano il nome dei file

3. Alcuni modificano il nome per scaricare più velocemente il porno

Citazione:

Ricattare qualcuno perchè si è scaricato un normale porno la vedo dura.. anche come censura è tecnica moscia.
Piuttosto le case discografiche, credo siano loro! , mettono in circolazione dei file della stessa dimensione di quelli originali, stesso nome ma pieni di zeri in modo che grazie alla compressione il file si scarichi alla massima velocità possibile.

Però l'utente esperto non scaricherà mai il file sbagliato!
In attesa di una guida ecco qualche consiglio per chi usa eMule:

1. nella pagina di ricerca verificare che il file abbia dimensioni credibili
2. se il file è altro, verificare che non sia riconosciuto come film (campo bitrate, lunghezza, ecc...)
3. se si sta cercando materiale omogeneo (puntate di una serie per es) cercare le raccolte anziché i file singoli
4. prestare sempre attenzione ai commenti di altri utenti
5. durante lo scaricamento verificare che il nome di maggioranza sia quello giusto; se il nome è scorretto correggerlo, se il file è sbagliato eliminarlo.
6. attivare l'anteprima e verificare se si tratta di un film (VLC è in grado di aprire file video parzialmente scaricati)
7. ogni file ha una "impronta unica" detta hash (emule mi pare usi l'MD5).. è possibile verificare se quel file è quello giusto a prescindere dal nome.. ovviamente occorre che qualcuno abbia pubblicato l'hash del file che cerchiamo
8. Nei dettagli del file è possibile ottenere molte altre informazioni utili per scoprire le sole

"Come mai capita che sotto titoli come "Blunotte il caso moro" alla fine trovi dei porno? "

Vero.

In genere i fake si trovano per i film nuovi, che secondo me sono messi volutamente dalle case di distribuzione per "impedire" la diffusione del loro film.

O per documentari seri ... in quel caso gli unici che ci si avvantaggiano sono i soliti manipolatori dell'informazione.

Citazione:
O anche, dagli utenti che non hanno una mazza di decente da "uploadare" e usano titoli di film appena usicti al cinema, primizie vere e proprie, per guadagnare crediti in download...

mc