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  Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III

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Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 31/7/2006
Da NiggahCity
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riposto qui il commento postato come OT altrove, con lo scopo di tenere aperto un canale di comunicazione sulla questione "riapertura discarica di Difesa Grande ad Ariano Irpino", perché dopo l' episodio "aggressione a Bertolaso" si è aperta da parte di politici e media una specie di caccia all'epiteto, per definire questa "gentaglia" che aggredisce un "rappresentante dello Stato", dimenticandosi opportunamente di citare i motivi veri alla base di cotanta reazione, veemente ed eccessiva quanto si vuole, ma giustificatissima.

******
L'arroganza dello Stato predatore e dei media suoi servi ieri ha avuto l'ennesima manifestazione.

Ad Ariano Irpino, dove vivo, e dove tentano di riaprire una discarica CHIUSA e STRACHIUSA, in attesa da 3 anni di una bonifica promessa e mai vistasi, e sottoposta per sovrappiù a sequestro giudiziario, nell'ambito di un procedimento che vede indagate 25 persone per reati legati all'ambiente, ieri il commissario straordinario per l'emergenza rifiuti Bertolaso ha avuto l'ardire di presentarsi in Consiglio Comunale per spiegare le ragioni di una "necessaria riapertura".
In una zona in cui c'è una vera e propria epidemia di tumori assortiti e di malattie tiroidee, esplose negli ultimi anni, si insiste per sversare in un luogo inidoneo, già martoriato, e che ha accolto negli anni una quantità di immondizia CINQUE VOLTE superiore alle capacità dell'invaso (1.300.000 tonnellate di materiali assortiti, tra cui anche residui di inceneritori, si sospetta da alcune analisi).
Questo signore arrogante viene da noi, e poi si meraviglia se trova ad accoglierlo un paio di migliaia di cittadini incarogniti che al grido di "buffone buffone" lo costringono alla fuga.

Una aggressione "cercata", se volete il mio parere, una provocazione, una sorta di "passeggiata sulla spianata delle moschee", necessaria per dimostrare al "mondo civile" che siamo un popolo ingovernabile, violento, abbrutito, e che solo la paterna e pesante mano dello Stato può intervenire contro cotanta grettitudine umana.

A riprova di ciò, l'eco spropositata (e falsa, in molti aspetti) che la vicenda ha avuto su tutti i media nazionali.
Studio Aperto, in particolare, TG noto per il suo equilibrio, ha addirittura parlato di "sassi e bottiglie" scagliati contro l'auto, ed a sentire loro sembrava che mancasse poco che l'auto venisse fatta a pezzi. Cazzate, puttanate.
Gli hanno tirato due calci nelle portiere e qualche foglio di carta appallottolato. Ma non è la "portata" delle violenze, che conta.
L'importante è che circoli la nuova parola d'ordine, "aggressione".
"Bertolaso aggredito", ecco, dice tutto, non è necessario altro.

E subito, arrivano a fiumi gli attestati di "solidarietà", e da chi poi:
1) da Bassolino, principale colpevole della situazione rifiuti in Campania;
2) da Prodi, che ha firmato prontamente il decreto di riapertura della discarica (sottoposta a sequestro giudiziario, con ciò commettendo anche un grave atto incostituzionale, in quanto l'esecutivo avrebbe emesso un provvedimento contrario ad un provvedimento giudiziario).

Questo è lo "Stato" che dovrebbe agire in nome dei cittadini.
Ci sarà un giorno in cui i maledetti "prolet" si renderanno conto che i veri padroni che serve lo "Stato" sono altri?

per maggiori info:
link 1
link 2
link 3
link 4

*******

Ariano come Serre come Venaus come Vicenza
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"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 15/6/2007 21:58
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 31/7/2006
Da NiggahCity
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Aggiornamento:

Stamattina Prodi ha telefonato al sindaco di Ariano, comunicandogli che sta per emanare un provvedimento urgente che riaprirà "d'imperio" la discarica per "non meno di 20 giorni".

Il sindaco ha fatto presente che il telo impermeabilizzante della vasca/sversatoio è forato in più punti, e che già il percolato ha inquinato il torrente Lavello che scorre nelle vicinanze, nonché il fatto che la discarica sia sottoposta a sequestro da parte dell'autorità giudiziaria.
Prodi ha fatto spallucce, dicendo qualcosa del tipo che "c'è un'emergenza e ognuno deve fare la propria parte".
Ovviamente Bassolino è escluso, vero?
A me sembra che siano sempre gli stessi, a fare "la loro parte".

Riguardo invece alle esagerazioni dei vari TG/quotidiani sull'assalto alla diligenza che trasportava Bertolaso, ecco una bella vignetta pubblicata sul sito www.cittadiariano.it.



Vogliono sversare da noi? Bene, si accomodino.
"so mazzate", come si dice.
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"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 15/6/2007 22:04
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#3
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/8/2006
Da
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Com'è strana l'immagine dello Stato che - legittimato dalla partecipazione democratica alla vita politica del paese (la cui massima espressione è la famosa X sulla scheda elettorale) - impone, manganella, sottrae e contrasta i suoi stessi cittadini. La chiamano rappresentanza...

Per non parlare di quello che chiamano giornalismo: mi chiedo se non sia una contrazione di "giornaliero servilismo".

Infami, infami, infami.
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Inviato il: 15/6/2007 22:18
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  •  florizel
      florizel
Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
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Riporto qui il link all'articolo in Home sull'argomento.


Uno strano concetto di solidarietà.

Ed aggiorno con questo articolo dell'Espresso.

Che poi c'è qualcosa che NON capisco (Turbonegro, illuminami, se puoi):

il sindaco Gambacorta si dice dispiaciuto per il termine "incivile" usato da Prodi a proposito dell'accoglienza riservata a Bertolaso.

Però poi aggiunge: "Certo - riconosce il sindaco di Ariano - avremmo gradito che Guido Bertolaso fosse stato accolto con civiltà, spiace quello che è successo, ma prendo atto."

Mah...Intanto, la sensazione che se ne riceve, è che il "giornalier-servilismo" (geniale, Marco M) tenda troppo audacemente a demonizzare l'accaduto, riferendo solo di "poche persone" che avrebbero "aggredito" Bertolaso.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 15/6/2007 22:51
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 18/5/2006
Da Roma
Messaggi: 3721
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Citazione:

Ovviamente Bassolino è escluso, vero?
A me sembra che siano sempre gli stessi, a fare "la loro parte".


Ciao Turbonegro , il provvedimento lo emanerà Bertolaso , ha poteri sufficienti per farlo , la telefonata é servita a far sapere che é stata avallata o proposta dai massimi livelli , inutile protestare , in caso di emergenza hanno poteri legali sufficienti per fare quello che vogliono.
Se hanno preso questa decisione l'unico consiglio che vi posso dare é di insistere sulla sicurezza ambientale , PRIMA si mette in sicurezza , sia per l'ambiente che per l'uomo , già solo questo gli porterà via mesi , altro che 20 giorni
_________________
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 15/6/2007 23:01
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Visto che la civiltà si misura esportando democrazia,ci andrei cauta ad invocare civiltà
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 15/6/2007 23:06
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#7
Dubito ormai di tutto
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Da NiggahCity
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Citazione:

florizel ha scritto:

Che poi c'è qualcosa che NON capisco (Turbonegro, illuminami, se puoi):

il sindaco Gambacorta si dice dispiaciuto per il termine "incivile" usato da Prodi a proposito dell'accoglienza riservata a Bertolaso.

Però poi aggiunge: "Certo - riconosce il sindaco di Ariano - avremmo gradito che Guido Bertolaso fosse stato accolto con civiltà, spiace quello che è successo, ma prendo atto."


Mah, sui balletti del sindaco sul filo della contraddizione (e oltre) non farei troppo affidamento. Si trova stretto tra tante morse, e tenta di barcamenarsi per non perdere il consenso popolare (già non proprio alle stelle), al contempo obbedendo agli "ordini" che vengono dall'alto, senza contare le beghe politiche locali e l'intreccio di affari e politica dei quali però mi disinteresso completamente.

L'errore sta nel considerare il sindaco come rappresentante del "popolo".
Saltato questo passo, abbastanza ovvio del resto, tutte le contraddizioni nelle decine di dichiarazioni del sindaco che tenta di tenere il piede in tre scarpe, passano in secondo piano.

*******
AGGIORNAMENTO: grazie alle foto e alle riprese, sono partiti i primi avvisi di garanzia verso i "colpevoli dell'aggressione".
E il peggio ha ancora da venire.

Vorrà dire, visto che i richiami al "proprio dovere" si sprecano, che inviteremo Prodi ad un soggiorno minimo di 3 mesi ad Ariano.
A respirare l'aria pulita e incontaminata di collina.
_________________
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 16/6/2007 10:55
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  •  Dorian
      Dorian
Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#8
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/1/2007
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AGGIORNAMENTO: grazie alle foto e alle riprese, sono partiti i primi avvisi di garanzia verso i "colpevoli dell'aggressione".
E il peggio ha ancora da venire.


Ti riferisci al dilagare del colera o al Napoli che vince lo scudetto?

PS: non è detto che non si possano avere entrambe le cose..
Inviato il: 16/6/2007 11:22
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#9
Dubito ormai di tutto
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Glissando sul sarcasmo, mi riferisco al fatto che non appena i compattatori entreranno nel territorio del comune, ci sarà la guerra. Ed è solo una constatazione, un'impressione che si avverte chiaramente tastando il polso della popolazione stanca di essere presa in giro da almeno un decennio.

Incidentalmente, chiariamo una cosa: Ariano Irpino si trova a 100km da Napoli, è una cittadina più pugliese che campana (fino a qualche decennio fa si chiamava infatti Ariano di Puglia).
Ergo, noi con Napoli non abbiamo da spartire NIENTE.

Da ciò, anche l'insofferenza verso scelte che vengono IMPOSTE centralmente e sacrifici non condivisi perché sentiti come profondamente ingiusti.

Fino a una quindicina di anni fa, noi avevamo la nostra discarica, le strade erano pulite e il problema rifiuti non esisteva. Poi si è sentita l'esigenza di "centralizzare" la gestione dei rifiuti, e siamo diventati la pattumiera della Campania (giusto per semplificare).

Da ciò, capirai come mi sia facile farmi scivolare addosso la tua osservazione sarcastica.
Anche perché si continua, superficialmente e ottusamente, ad identificare la Campania con Napoli. Un po' come dire che la Lombardia inizia e finisce a Milano.

Lascio ai napoletani l'onere della risposta, e la voglia eventuale di sentirsi offesi.
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"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 16/6/2007 12:16
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#10
Dubito ormai di tutto
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@Flo

solo ora ho notato un passo dell'articolo che hai postato:

"saranno denunciati per violenza privata una decina di uomini, alcuni anche con precedenti penali."

Ed io che, guardando al Parlamento, credevo che l'avere dei precedenti penali costituisse una referenza!
Com'è, quando sono i galantuomini deputati e senatori ad essere pregiudicati, la loro fedina penale non va "spesa", e quando invece ci sono dei poveracci da demonizzare e strumentalizzare, i precedenti penali tornano utili?
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Inviato il: 16/6/2007 12:30
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  •  Dorian
      Dorian
Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#11
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Glissando sul sarcasmo, mi riferisco al fatto che non appena i compattatori entreranno nel territorio del comune, ci sarà la guerra.

Visti i precedenti ne sono sicuro...
Inviato il: 16/6/2007 17:29
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#12
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Dorian ha scritto:
Glissando sul sarcasmo, mi riferisco al fatto che non appena i compattatori entreranno nel territorio del comune, ci sarà la guerra.

Visti i precedenti ne sono sicuro...


Dorian, non è che per caso vuoi venire a vivere dalle mie parti?
Troppo comodo stare a pontificare quando non si è coinvolti nel problema, e quando le conseguenze del "senso di responsabilità" ricadono sugli altri.

E se vogliamo parlare di "precedenti", cerca di studiare la storia di questa discarica. Solo così capirai, ammesso che tu davvero lo voglia, i motivi di tanta rabbia.

Mi rattrista solo che anche tu sia caduto nella trappola mediatica, che vuole farci passare per delinquenti buzzurri, e che tralascia ogni volta di spiegare i motivi profondi di questo dissenso, limitandosi al mantra della "vergognosa aggressione".
Della vergognosa, quella sì, aggressione al nostro territorio nessuno se ne fotte, nessuno ne parla.
Ma tanto siamo solo 4 montanari, delinquenti e buzzurri, a chi vuoi che importi...
A chi vuoi che importi che praticamente non passa anno senza che qualche parente mio o di mia moglie non debba fare i conti con un tumore (ne abbiamo seppelliti ben 7 in altrettanti anni, e adesso ho mio padre alle prese con un tumore ai polmoni).
A chi frega se c'è una strana ed inspiegabile epidemia di malattie della tiroide, che a sentire i miei medici di famiglia nell'ultimo anno sono più che raddoppiate. Colpendo quasi contemporaneamente mia moglie e mio figlio.
E trinceriamoci pure dietro la scusa che "non c'è nessuna correlazione provata tra l'aumento di incidenza dei tumori e la presenza della discarica".
Però nessuno si perita di spiegarci a cosa sono dovute queste "epidemie".
Come nessuno ci dice perché dovremmo accettare supinamente di riaprire (per la seconda volta) una discarica dichiarata "pericolosa" dalle autorità sanitarie, e di cui era stata promessa la bonifica e la "messa in sicurezza" del sito ben tre anni fa. Sulla quale sono in corso indagini a seguito di diverse denunce relative a reati ambientali. E che, lo ricordo ancora una volta, è per questo motivo SOTTO SEQUESTRO.
In questi tre anni, caratterizzati dal "non intervento", i cittadini di Ariano hanno continuato a chiedere disperatamente che venisse effettuato questo intervento di bonifica: per tutta risposta, le "autorità" che dovrebbero procedervi, riaprono invece la discarica. Come dire "avete fatto trenta, fate pure trentuno". E poi si meravigliano se la gente li "aggredisce"?
E noi che credevamo che la bonifica venisse ritardata per preservare l'integrità delle "prove" e consentire alle autorità giudiziarie di terminare le loro indagini!

Ma no, è tanto più facile spostare l'attenzione dal vero problema.
Basta puntare il dito sulla "vergognosa aggressione" a Bertolaso, e tutto passa.
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Inviato il: 17/6/2007 8:32
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  •  Dorian
      Dorian
Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#13
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Dorian, non è che per caso vuoi venire a vivere dalle mie parti?

Non ci penso nemmeno..

Mi rattrista solo che anche tu sia caduto nella trappola mediatica, che vuole farci passare per delinquenti buzzurri, e che tralascia ogni volta di spiegare i motivi profondi di questo dissenso, limitandosi al mantra della "vergognosa aggressione".

Ma non ho mai detto che l'aggressione sia stata vergognosa o che non abbiate ragione a non volere sughi tossici che percolano nell'acqua che bevete.
Non mi sembra ci sia molto da spiegare o da capire, no?
Comprendo - e anche condivido - la tua rabbia ma ciò non toglie nulla al degrado sia ambientale che culturale in cui sta sprofondando gran parte dell'italia e a cui era dovuta la mia iniziale battuta. Battuta sarcastica, certo, ma non esagerata: quanto crediamo che impieghi una epidemia di massa a scatenarsi in una città con centinaia di migliaia di abitanti se rifiuti organici vengono lasciati a imputridire al sole estivo?
E certo nell' "emergenza" è facile che vengano buttati anche rifiuti tossici nelle discariche più o meno improvvisate, con tragiche conseguenze che non sono affatto una prerogativa di Ariano Irpino.
Sono anche sicuro che la maggior parte dei napoletani non siano meno esasperati di voialtri sebbene, triste ma vero, una vittoria calcistica riesca sempre a placare molti animi. Anche questa non è l'Italia?
Inviato il: 17/6/2007 10:26
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#14
Dubito ormai di tutto
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Solidarietà da Serre/Valle della Masseria

"Visto gli avvenimenti dei giorni scorsi che hanno riguardato la discarica di Ariano Irpino, Difesa Grande, ci è sembrato doveroso esprimere il nostro punto di vista.

Abbiamo già espresso la nostra solidarietà agli abitanti di Ariano per gli "attacchi" subiti dai media per la propria reazione avuta nei confronti del Commissario Bertolaso.

Noi abbiamo visto in quei video solo persone esasperate dai Governi che si sono succeduti negli anni di sversamenti effettuati in Difesa Grande. Hanno subito la violazione del proprio territorio per dieci interminabili anni nel completo silenzio di qualsiasi Istituzione. Sono stati calpestati nel diritto alla salute (diritto, ricordiamo, sancito dalla Costituzione Italiana).

Nessun media ha riportato le ragioni del no, nessun media ha riportato il loro disagio causato dall'idea di riaprire una discarica chiusa e sequestrata dalla Magistratura perché non a norma, nessun media ha riportato l'ennesima violazione della Democrazia.

Noi di Valle della Masseria esprimiamo ancora tutta la nostra solidarietà ad un popolo che sta semplicemente cercando di difendere i propri diritti e in particolare, uno su tutti, il diritto alla VITA.

Ammiriamo il coraggio e la fermezza avuta nel ribadire il proprio NO A DIFESA GRANDE anche a seguito della telefonata del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Condanniamo il modo di operare che Governo e Commissariato stanno avendo pur di nascondere i 13 anni di fallimento che la Regione Campania e i vari Commissari di Governo hanno avuto."

fonte: www.valledellamasseria.it
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Inviato il: 17/6/2007 23:49
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#15
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copio/incollo un comunicato del Consiglio comunale.

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Difesa Grande: le ragioni del NO.

Visto il concitato susseguirsi degli avvenimenti, non vogliamo perdere il filo di tutta la vicenda ed in particolare vogliamo mettere in evidenza le tante ragioni per il NO alla riapertura della Discarica di Difesa Grande.

Segue una “breve” cronistoria dei fatti più salienti e alcune considerazioni estratte dai documenti e corrispondenze ufficiali dell’Amministrazione Comunale degli ultimi giorni.

1987 - Venti anni fa il comune di Ariano individua l’area di Difesa Grande come possibile sede di una discarica di R.S.U. (Rifiuti Solidi Urbani) a servizio del comune (produzione stimata di rifiuti 20 t/g circa).

1993 - La regione Campania decide di suddividere il territorio regionale in 18 bacini di utenza in cui realizzare degli impianti centralizzati di smaltimento rifiuti. Per la provincia di Avellino vengono individuati due differenti bacini (AV1 e AV2). In passato ogni comune aveva provveduto in maniera autonoma allo smaltimento dei rifiuti. Lo scopo, in questo modo, è combattere il fenomeno delle discariche abusive e/o incontrollate disseminate sul territorio. Nasce la ASI-DeV Ecologia S.r.l. Società a capitale misto pubblico-privato tra il consorzio ASI (Aree Sviluppo Industriale della provincia di Avellino) e la DeVizia Transfer s.p.a. (società specializzata nel trasporto rifiuti). Il capitale sociale è di 20 milioni di lire.

1994 - L’ASI-DEV presenta una proposta al Comune di Ariano per la realizzazione di una discarica per R.S.U. a servizio dei comuni del bacino AV2 di cui Ariano fa parte. Il presidente del Consiglio dichiara lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento rifiuti nella regione Campania (tale stato di emergenza dura a tutt'oggi avallato da una serie infinita di proroghe da parte dei governi di ogni colore politico). L’Asi-Dev stipula un contratto di affitto con i proprietari del terreno su cui verrà realizzata la discarica. Ad essi andranno £ 5 per ogni kg di rifiuti. Il presidente del Consiglio autorizza la realizzazione della discarica di Difesa Grande. Il prefetto di Napoli Improta (commissario per l’emergenza rifiuti) autorizza l’apertura della discarica per un periodo di due anni e con una capienza massima di trecentomila metri cubi di rifiuti. Con lo stesso provvedimento si approva il progetto presentato dalla Asi-Dev (investimento complessivo 4 miliardi di lire). La stessa Asi-Dev riceve in concessione sia la realizzazione che la gestione dell'impianto. Alla fine dell’anno il Comune di Ariano impugna avanti al TAR il provvedimento adottato dal commissario straordinario all'emergenza rifiuti.

1995 - La Soprintendenza Archeologica di Salerno chiede la revoca dell'autorizzazione alla costruzione della discarica e sospende i lavori di costruzione in attesa di esaminare il progetto. Il ministero dei beni culturali ed ambientali assoggetta a vincolo archeologico l'intera area su cui sorge la discarica. Il vincolo viene sospeso dal TAR di Salerno (ord. n° 1091/95). La Procura della Repubblica di Ariano sequestra l'area interessata ai lavori di realizzazione della discarica. Il tribunale di Avellino annulla detto sequestro "non ravvisando nella realizzazione della discarica un nocumento al patrimonio nazionale" (si ravvisa bensì un nocumento al patrimonio Asi-Dev). Si dimettono i componenti del consiglio di amministrazione dell'Asi-Dev. Il presidente dell'Asi invita gli amministratori dell'Asi-Dev a non assumere iniziative non concordate preventivamente con gli organi istituzionali preposti allo smaltimento dei rifiuti. La commissione di collaudo esprime parere favorevole all'impianto di Difesa Grande. Il prefetto di Avellino dispone che gli automezzi diretti alla discarica, al fine di evitare problemi alla pubblica incolumità, evitino il centro abitato e percorrano una strada secondaria attraverso le contrade Orneta e Tesoro. Il sindaco di Ariano ordina l'immediata sospensione dello sversamento dei rifiuti a Difesa Grande. La Procura della Repubblica di Ariano emette un nuovo provvedimento di sequestro cautelativo dell'area motivato dall'emissione del vincolo archeologico. La soprintendenza di Salerno autorizza "in via temporanea" il funzionamento della vasca già realizzata riservandosi di esprimere un parere sull'intero progetto in attesa della soluzione del contenzioso sul vincolo archeologico.

1996 - A seguito dell'autorizzazione della soprintendenza, il GIP di Ariano annulla il sequestro della discarica. I cittadini arianesi, prevalentemente abitanti nella contrada Difesa Grande, che tentano di impedire l'avvio dei lavori di realizzazione di una seconda vasca, vengono brutalmente caricati dalla polizia. Il TAR Campania annulla il provvedimento di apertura della discarica. Il sindaco di Ariano a seguito della sentenza del TAR chiude la discarica e diffida l’Asi-Dev a ripristinare lo stato dei luoghi. Il commissario di governo per l’emergenza rifiuti, ricorrendo ai poteri di ordinanza conferitigli per fronteggiare la medesima emergenza rifiuti, annulla la deliberazione del sindaco di Ariano ed intima la prosecuzione dello sversamento a Difesa Grande.

1997 - Lo sversamento prosegue tra proroghe e rinvii della chiusura, che viene infine fissata al 31/12/98. In mancanza il sindaco di Vittorio Melito minaccia le dimissioni; le stesse rientrano a seguito di un solenne impegno preso dal commissario di governo e dell’allora Ministro dell’Interno Giorgio Napolitano a far chiudere la discarica entro pochi mesi.

1998 - Allarme inquinamento nel Cervaro; forti perdite di percolato nel torrente Lavella. Campioni di acqua prelevati dall'Asl Av1 nel Cervaro risultano "fortemente inquinati". Il "gruppo per la verifica delle attività di gestione delle discariche pubbliche" rileva la presenza di una volumetria di rifiuti pari a quella consentita. I consulenti della Procura della Repubblica rilevano che alla data del 19 giugno 1998 era presente in discarica un volume di rifiuti doppio rispetto a quello autorizzato. Il sindaco di Ariano delibera una nuova chiusura della discarica per motivi di igiene pubblica. Il prefetto di Napoli proroga l'apertura della discarica fino al 28 febbraio 1999.

1999 - Nuovo sequestro della discarica da parte del GIP di Ariano.

2001 - L’ARPAC rileva la presenza di metalli pesanti in quantità superiori alla norma in alcuni pozzi spia all’interno della discarica. L’ASL AV1 di Ariano dichiara il sito inquinato. Ne dovrebbe seguire la immediata chiusura e messa in sicurezza dell’impianto di smaltimento rifiuti ai sensi del D.M. 471/99 ma il Sindaco di Ariano decide di far istituire una commissione di “esperti” per effettuare altre analisi all’interno dell’impianto.

2002 - Il commissario di governo per l'emergenza rifiuti Bassolino dispone un finanziamento di 8 miliardi di lire in favore del comune di Ariano per la realizzazione di una variante alla SS90 in località Cardito, secondo qualcuno per consentire la prosecuzione dello sversamento a Difesa Grande. Il GTL (Gruppo Tecnico di Lavoro) del Commissariato di Governo per l'emergenza rifiuti in Campania dà parere favorevole alla lottizzazione di ulteriori aree nella zona di Difesa Grande. Una manifestazione pubblica contro la prosecuzione dello sversamento di rifiuti a Difesa Grande viene promossa da un comitato di associazioni operanti nel sociale (volontariato, ambientaliste, culturali, sociali ecc.). La società Italrecuperi di Caserta, già finita sotto la lente della commissione parlamentare sulle ecomafie per lo smaltimento di detriti provenienti dalla bonifica dell’Italsider di Bagnoli, acquisisce la SMAE, azienda dimessa nel 1987, e presenta un progetto di “riconversione industriale” per lo smaltimento dei rifiuti speciali. Il sindaco ordina la chiusura temporanea della discarica per favorire "ulteriori accertamenti sull'effettiva esistenza di inconvenienti igienico-sanitari" da parte della citata commissione comunale di esperti. Manifestanti scavalcano la recinzione, espongono striscioni contro la devastazione ambientale e l’indifferenza degli amministratori locali, smontano simbolicamente alcuni macchinari abbandonati all’interno dell’azienda. La Procura della Repubblica di Ariano sequestra la discarica e giunge finalmente il provvedimento di chiusura definitiva del Commissario di Governo per l’Emergenza Rifiuti con l’ingiunzione al privato della messa in sicurezza.

2003 - Il progetto della messa in sicurezza viene approvato ma il Commissario di Governo (Ord. N°52/03) dispone la riapertura del sito sostenendo che, per l’avvio del progetto di bonifica, è necessario “livellare” le vasche di Difesa Grande conferendovi un numero ancora non chiaro di “ecoballe”, cioè di rifiuti secchi già trattati. Quindi si ritiene che per un sito dichiarato inquinato e non in grado di “sopportare” altro peso l’unica via alla bonifica sia rappresentata dal conferimento di altri rifiuti. Il sindaco rassicura i cittadini sulla oramai prossima chiusura dello sversatoio. Alcuni cittadini in segno di protesta occupano l’aula consiliare. La Procura della Repubblica di Ariano sequestra l’impianto a seguito di denuncia delle associazioni ambientaliste riguardo la effettiva “entità merceologica” delle ecoballe. Annullamento del provvedimento di sequestro da parte del tribunale del riesame di Avellino. Riprende l’attività di conferimento dei rifiuti. La Procura della Repubblica di Ariano Irpino dispone il sequestro della discarica di Difesa Grande, nonché dell’area di giacenza dei rifiuti speciali presso il co.sma.ri. Av2. Il tribunale del riesame di Avellino annulla nuovamente il sequestro della discarica. Il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti emette l’ordinanza n° 96 con cui si autorizza il prosieguo dell’attività di conferimento per 120 giorni, giustificandola con una presunta sistemazione finale e messa in sicurezza della discarica. Devono essere ancora sversati altri 100.000 metri cubi di Fos e Sovvalli. Riprendono pertanto le attività della discarica, ma vengono sversate altre 142.000 tonnellate di rifiuti, pari a circa 160.000 metri cubi.

2004 – A marzo, il neocommissario all'emergenza rifiuti, Catenacci, vista la perdurante emergenza in Campania, decide la riapertura di Difesa Grande, solo per poco (30 giorni per un quantitativo non superiore a 60.000 tonnellate), promettendo chiusure e bonifiche. Questa volta, la popolazione di Ariano e dei centri vicini non si fida più. Si ritiene che il sacrificio di tanti anni debba essere rispettato, che Ariano Irpino non deve pagare per tutti, che lo Stato deve mantenere la parola più volte data attraverso i suoi rappresentanti. Pertanto la popolazione si mobilita e impedisce agli autocompattatori di raggiungere la discarica. La lotta prosegue ad oltranza, tra picchetti e cariche della polizia, finché, il 7 giugno 2004, il Prefetto Catenacci prende atto che, in tre mesi, sono stati comunque sversati più di 100.000 metri cubi di rifiuti ed emette un’ordinanza (la n.122), con la quale dispone la cessazione di ogni ulteriore smaltimento nella discarica di Difesa Grande.

Nel giugno del 2006 si ricomincia a parlare dell’apertura di Difesa Grande. Il sindaco comunica al Prefetto Catenacci che occorre smentire con decisione i quotidiani regionali e locali che continuano ad indicare Difesa Grande quale soluzione estrema dell’emergenza. E invece a settembre 2006 il sindaco di Ariano viene convocato a Napoli dal Commissariato per l’Emergenza Rifiuti. Catenacci gli comunica l’intenzione di riaprire Difesa Grande. Relazioni tecniche discutibili di consulenti ben indirizzati, cercano di dimostrare che l’inquinamento non c’è e d’incanto emergono ulteriori volumetrie. Quando si comincia ad investigare sulla tenuta idraulica del telo posto al di sotto dei rifiuti abbancati occorre chiedere un secondo rilievo, questa volta ad un’altra società con sede a Pozzuoli. Anche questo secondo studio non chiarisce se la membrana sia intatta e se lo stato di argilla non presenti da qualche parte qualche discontinuità pericolosa per i terreni. Alla fine su parere tecnico favorevole, datato 22 settembre 2006, Catenacci firma l’ordinanza di riapertura della discarica di Difesa Grande.

Anche Catenacci, pertanto, si aggiunge a quanti, Ministri degli Interni, Prefetti Commissari, Presidenti di Regione e Presidenti di Provincia, avevano preso impegni, garantito il rispetto di accordi regolarmente sottoscritti e poi beffardamente rimangiati, al punto tale da azzerare completamente la credibilità delle Istituzioni. E questo sempre nel nome dell’emergenza endemica e della solidarietà verso la provincia e verso la regione.

Una settimana prima dell’ordinanza, l’Amministrazione comunale, si era costituita parte civile nel processo a carico di 25 amministratori e tecnici della società che aveva gestito la discarica di Difesa Grande dal 1994. Tra il 2002 e il 2004, in tredici mesi di attività, il gestore della discarica ha realizzato un fatturato di quasi 24 milioni di euro. Viene chiesto al Procuratore della Repubblica di voler valutare la possibilità di un sequestro preventivo ai fini probatori della discarica. L’8 ottobre 2006 il Tribunale di Ariano Irpino, dispone il sequestro preventivo per evitare che l’alterazione dei luoghi possa alterare la prova processuale.

Il sequestro avviene prima dell’entrata in vigore del decreto legge 9 ottobre 2006 n.263 che indica Ariano Irpino, Tufino e Villaricca come le tre discariche della Campania destinate a farsi carico dell’ennesima emergenza rifiuti della Regione Campania .

Questa volta, il 20 ottobre 2006, finalmente anche il Tribunale del Riesame di Avellino conferma il sequestro. Una decisione che conferma non solo la opportunità ma la doverosità di un sequestro preventivo a tutela di un procedimento con sedici capi di accusa per reati ambientali gravissimi. Ma non finisce qui.

L’11 maggio 2007 la Gazzetta Ufficiale pubblica il decreto legge n. 61. Il nome di Ariano Irpino stavolta non è indicato esplicitamente, ma all’art. 2 il Governo concede al Commissario delegato il potere di requisire discariche ancorché sottoposte a provvedimenti di sequestro giudiziario. Vale a dire, Difesa Grande di Ariano Irpino. Siamo così in presenza del disinvolto stravolgimento di ogni regola dello stato di diritto con la macroscopica invasione di campo del potere esecutivo nella sfera del potere giudiziario. A dispetto dei sacrifici fin qui patiti dalla popolazione di Ariano e a dispetto della garanzia della Giustizia si vuole a tutti i costi riaprire la discarica di Difesa Grande.

Il 28 maggio il sindaco scrive al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in qualità di primo Magistrato d’Italia, perché sia resa finalmente giustizia in senso formale e sostanziale.

L’emergenza rifiuti in Campania continua e diventa drammatica. Viene fissata per il 17 giugno la chiusura dell’unica discarica attiva nella regione, quella di Parapoti. Diventa sempre più insistente la voce che indica Difesa Grande come unica alternativa a Parapoti.

Il giorno 11 giugno il Consiglio comunale di Ariano si riunisce e all’unanimità, da destra a sinistra, vota un ordine del giorno in cui si dichiara contrario alla riapertura della discarica e fa presente che potrebbero esserci anche problemi di ordine pubblico. La risposta del Governo non si fa attendere: il giorno successivo il Prefetto di Avellino chiede con un fax al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Ariano di convocare il Consiglio stesso per rivedere la sua decisione.

Il 14 giugno Bertolaso si reca ad Ariano per tentare di spiegare le modalità, i tempi e le ragioni dell’imminente riapertura già decisa. La popolazione in piazza Plebiscito gli manifesta la sua ferma opposizione. Volano fogli di carta con la scritta “NO” e un calcio contro la sua macchina. Bertolaso è costretto a lasciare Ariano. Il sindaco Gambacorta scrive a Bertolaso e conferma il NO alla riapertura della discarica, da parte di tutta la giunta comunale.

Il 15 giugno 2007 il sindaco riceve una telefonata del Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Romano Prodi che comunica la riapertura della discarica di Difesa Grande per 20 giorni. Il Sindaco ribadisce tutta la contrarietà espressa dal Consiglio Comunale, sottolineando i grandi sacrifici di dieci anni della popolazione arianese e il sequestro della Discarica operato dalla Magistratura. Il Presidente del Consiglio ribadisce che emetterà una propria Ordinanza. Ultima ciliegia sulla torta, per questi 20 giorni si affida la gestione della discarica agli stessi soggetti attualmente imputati per i gravi reati commessi contro l'ambiente. L'ASI-DEV.

Rileggendo la storia di Difesa Grande appare evidente che, in tutti questi anni, i diritti di un’intera cittadinanza sono stati calpestati. Sempre in nome della solidarietà e della coscienza civica, le promesse dei vari rappresentati delle Istituzioni sono state sempre smentite dai fatti.

La gente è stanca, non vorrebbe, ma sarà costretta a tornare ai tempi della battaglia epica del marzo 2004, quando migliaia di uomini, donne, anziani, studenti, lavoratori, senza distinzione alcuna, nel freddo e nel gelo, civilmente, ma con fermezza e decisione che richiamano la nostra storia di Città orgogliosa e dignitosa, avevano fermato i camion carichi di rifiuti ancora una volta diretti a Difesa Grande.

Oggi come allora, questa gente non ne può più. Questa gente ha sopportato un sacrificio oltre ogni limite, oltre ogni ragione. Questa gente ha avuto sempre fiducia nello Stato, ha sopportato chiusure e riaperture, sequestri e annullamenti, proroghe e promesse. E ci ritroviamo ancora una volta al punto di partenza.

Oggi si vuole riaprire, disinvoltamente, di fatto cancellando le prove di un processo penale con il rischio di una assoluzione generalizzata e in forza di un comma che appare palesemente incostituzionale. I rifiuti non possono essere più importanti del lavoro e delle decisioni della Magistratura.

Si spera che in queste ore, nell’aula di Palazzo Madama, i Senatori vogliano accogliere gli emendamenti migliorativi al decreto legge e lo modifichino. Sarebbe un riconoscimento doveroso al lavoro della Magistratura, sarebbe un riconoscimento al grande apporto, al sacrificio, ai disagi patiti in 10 anni dalla popolazione di Ariano.

Dieci anni e un milione e duecento mila tonnellate di rifiuti. Una collina che ha cambiato il paesaggio, che ha cambiato la nostra storia. Una collina che ci ha umiliati, beffati e demoralizzati. Con la discarica ancora attiva la “nostra” salute e quella dei nostri figli sono in grave pericolo. La stessa la volontà di progettare ancora un futuro per la nostra terra è in grave pericolo

Ma è mai possibile che in tutta l’Irpinia e in tutta la Campania non vi sia una sola discarica disponibile per i rifiuti?

Ma veramente vogliono farci credere che pur avendo battuto palmo a palmo l’intera Regione non esista altro sito che Difesa Grande, o magari Savignano che è a due passi da noi?

Ma veramente pensano che questo lembo della provincia di Avellino debba farsi carico dell’incapacità di una classe dirigente che decide a senso unico?

Ma veramente vogliono calpestare un processo penale?

Ma veramente vogliono farci credere che da questa emergenza si esca nel giro di poche settimane?

Assieme al Sindaco e a tutto il Consiglio Comunale facciamo una sola richiesta: NO ai rifiuti ad Ariano. Un NO definitivo che ragioni tecniche, giuridiche ma soprattutto etiche e morali.

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Inviato il: 18/6/2007 8:26
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#16
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Dorian Citazione:
Ti riferisci al dilagare del colera o al Napoli che vince lo scudetto?


A parte sottoscrivere la gentile quanto opportuna precisazione di Turbonegro circa la dovuta distinzione tra la zona dell’Irpinia e Napoli, mi chiedo come mai chi, come te, Dorian, frequenta da molto tempo un sito di “libera” informazione, senta poi l’esigenza di doversi adeguare agli standard informativi ufficiali che continuano ad identificare altre ben QUATTRO province con la sola città di Napoli.

E come mai, inoltre, si identifica la stessa unicamente con i “mali” endemicamente introdotti dalle amministrazioni locali in sinergia con le istituzioni centrali e le grandi società “affaristiche” come quelle che gestiscono il grande business del calcio. Evidentemente, l’abile tentativo di ricondurre le diverse problematiche dell’intera regione intorno alla città “simbolo” della politica bassoliniana fa presa anche su chi avrebbe tutti i mezzi per operare i dovuti distinguo e verificare a chi appartengono le vere responsabilità.

Ci sarebbero anche da indagare le ragioni per cui si continua a FAR CREDERE, e a credere, che un’intera popolazione incazzata nera per motivi un attimino più seri di uno scudetto calcistico venga ridimensionata a poche decine di persone “colpevoli” dell’aggressione (il termine continua a farmi sorridere…) a Bertolaso. E per di più, necessariamente con “precedenti penali”.

Intanto, stamane si mobiliteranno diverse comunità, in coincidenza con l’arrivo dei compattatori, scortati dalle forze dell’ordine.

http://www.irpinianews.it/Politica/news/?news=20108

A quanti si ostinano a prendere per veritiere le sommarie conclusioni delle istituzioni e dell’informazione ufficiale, consiglio vivamente una full immersion nella realtà delle cose, a partire da Difesa Grande fino a Venaus; la particolarità “localistica” delle lotte, potenzialmente unificabili e trasversali, devono costituire un bel grattacapo per il governo: le contestazioni rendono evidenti gli intrecci di responsabilità e di interessi legati alle diverse problematiche, costringendo le istituzioni a rispondere caso per caso, in contrasto con una politica “unificatrice” di aggressione di popolazioni e territori a cui conviene sempre più trasformare quelle proteste in una questione di “ordine pubblico”.

''Una societa' specializzata, la toscana ''Ambiente'', incaricata dall'allora commissario Catenacci aveva ricavato dati allarmanti che pero' sono stati cancellati da una successiva perizia, commissionata ad una piccola azienda di Pozzuoli (Na) da un collaboratore dello stesso Catenacci che, successivamente, ha dovuto lasciare l'incarico per motivi giudiziari''. Gambacorta fa riferimento al funzionario De Biase, indagato dalla magistratura napoletana per presunte collusioni con la malavita organizzata. Gambacorta si dice anche preoccupato per la decisione del commissariato di affidare la gestione della discarica all'Asi-Dev, la stessa societa' accusata dal procuratore capo di Ariano Irpino, Amato Barile, di aver provocato un disastro ambientale e chiesto il rinvio a giudizio per 25 persone.
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Inviato il: 18/6/2007 10:41
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#17
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Tregua ad Ariano Irpino in attesa della riunione di Palazzo Madama su due punti specifici: i tempi di "riapertura" e la bonifica della discarica.

La richiesta del sindaco circa le "garanzie" appare come il "contentino" teso ad occultare l'avvenito "spostamento" del problema: dal rifiuto categorico dell'uso della discarica, si è passati al compromesso della sua bonifica immediata.

Mentre quest'altro articolo sintetizza meglio la posizione netta della popolazione:

"Le richieste dei cittadini sono le seguenti: la chiusura definitiva della discarica di difesa Grande e l’esclusione del loro territorio dalla localizzazione di nuovi siti utili."

L'intervento dei "primi cittadini" nelle trattative con le autorità istituzionali centrali continua a lasciarmi perplessa, ad Ariano come in Val di Susa.
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Inviato il: 19/6/2007 12:17
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#18
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Flo,
non ho niente da aggiungere.
Come al solito, hai sintetizzato ottimamente la situazione.
I nostri "amministratori" si sono venduti per un tozzo di pane, e alla gente che chiedeva una resistenza ad oltranza, hanno risposto con un "accordo" che è una resa totale.
In pratica, hanno accettato le stesse condizioni che Bertolaso era venuto a proporre il giorno in cui venne "aggredito".
Puttane, niente di più, niente di meno.

Intanto, rimarrà in vigore un Decreto INCOSTITUZIONALE (per quel che serve il pezzo di carta che chiamano Costituzione), mentre il nostro grande sindaco canta vittoria O__O
Ma sono davvero tutti uguali sti cazzo di politici?
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Inviato il: 19/6/2007 21:45
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#19
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Citazione:
I nostri "amministratori" si sono venduti per un tozzo di pane, e alla gente che chiedeva una resistenza ad oltranza, hanno risposto con un "accordo" che è una resa totale.

Ho letto, Turbonegro. E purtroppo l'insidia è quella di riporre fiducia nei "rappresentanti" dei cittadini, in questo caso i sindaci.
L'errore è non pretendere di essere presenti nei luoghi di discussione e di confronto, ed i risvolti politici di questa storia stanno coincindendo sempre più con l'odissea delle comunità in lotta contro la TAV e contro l'ampliamento della base USA di Vicenza.

Tommaso Sodano: «Sono molto preoccupato per quello che può succedere, la situazione potrebbe degenerare», ha detto Sodano. La tregua servirà a consentire una riunione della commissione Ambiente del Senato con capigruppo e amministrazione locale.

Amministrazione locale. Non i cittadini, non i parenti di chi si sta ammalando o si è già ammalato.

Ora, hanno avuto Parapoti, si stanno prendendo Difesa Grande, e Gambacorta si permette ANCHE di fare del moralismo: "Il sindaco è tornato sull'aggressione di giovedì scorso ad Ariano Irpino al commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, Guido Bertolaso: «È stato un errore politico che dobbiamo recuperare di fronte alla opinione pubblica nazionale», dice Gambacorta che poi ha spiegato il percorso istituzionale che la sua amministrazione, con la condivisione dell'intero consiglio comunale, intende perseguire."

Intanto, è andato via scortato dalle forze dell'ordine.

“Grazie alla politica locale per averci venduti”: è questo lo striscione che i manifestanti hanno appeso subito dopo l’arrivo della notizia di riapertura della discarica di Difesa grande giunta dal Senato.
“Andiamo avanti con la protesta e ci opporremo al passaggio dei tir con i rifiuti diretti a Difesa Grande” hanno detto i comitati antidiscarica senza fare sconti a nessuno nemmeno agli amministratori locali con i quali, sottolineano, fino a stamattina, “c’è stata piena convergenza”.

Citazione:
Ma sono davvero tutti uguali sti cazzo di politici?

Diciamo che SE non lo fossero, la sacra febbre dell'istituzionalità ce li fa diventare.

Teniamo duro, non è ancora finita.
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Inviato il: 20/6/2007 0:55
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#20
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@Florizel:
A parte sottoscrivere la gentile quanto opportuna precisazione di Turbonegro circa la dovuta distinzione tra la zona dell'Irpinia e Napoli, mi chiedo come mai chi, come te, Dorian, frequenta da molto tempo un sito di "libera" informazione, senta poi l'esigenza di doversi adeguare agli standard informativi ufficiali che continuano ad identificare altre ben QUATTRO province con la sola città di Napoli.

A parte che lo stesso Ariano Irpino non mi pare affatto intoccabile dalle stesse catastrofi sanitarie di Napoli, dal momento che importa gli stessi rifiuti che fino a poche ore prima erano lasciati a imputridire al sole, però mi chiedo come mai chi, come te, Florizel che frequenta da molto tempo un sito di "libera" informazione senta il bisogno di tentare di provocare altri utenti accusandoli di cose che, fra l'altro, non hanno mai scritto.

E come mai, inoltre, si identifica la stessa unicamente con i "mali" endemicamente introdotti dalle amministrazioni locali in sinergia con le istituzioni centrali e le grandi società "affaristiche" come quelle che gestiscono il grande business del calcio.

Forse perchè il calcio e lo smaltimento dei rifiuti fanno parte dello stesso business? O perchè si riesce a raddoppiare il guadagno legato allo smaltimento senza, alla fine, smaltire alcunchè?
O forse perchè non faccio a meno di osservare, più o meno sarcasticamente, che quando c'è del malcontento tra il popolo la formula panem et circenses è sempre di grande utilità e anzi rappresenta nuova fonte di lucro?

Evidentemente, l'abile tentativo di ricondurre le diverse problematiche dell'intera regione intorno alla città "simbolo" della politica bassoliniana fa presa anche su chi avrebbe tutti i mezzi per operare i dovuti distinguo e verificare a chi appartengono le vere responsabilità.

Se la spazzatura lasciata per le strade di Napoli è il simbolo della politica Bassoliniana, allora i rifiuti tossici che ammorbano le falde acquifere di Ariano Irpino non possono che essere il prezzo che si deve pagare per un tale (raro) esempio di efficienza amministrativa della regione Campania.

Però mi pare evidente come, anche in questo caso, non vi siano reali responsabilità da parte dell'amministrazione: anzi lo stesso Capo della Protezione Civile Bertolaso si è impegnato a risolvere questa emergenza (cioè Emergenza Rifiuti) mostrando come, anche nelle calamità naturali, la popolazione non venga abbandonata a se stessa.

Ci sarebbero anche da indagare le ragioni per cui si continua a FAR CREDERE, e a credere, che un'intera popolazione incazzata nera per motivi un attimino più seri di uno scudetto calcistico venga ridimensionata a poche decine di persone "colpevoli" dell'aggressione (il termine continua a farmi sorridere...) a Bertolaso.

Forse perchè ci sono cose un attimino più importanti di qualche problema legato allo smaltimento rifiuti? Tipo il Napoli in serie A?
E perchè rovinare questi momenti di gioia aggredendo incivilmente chi, come Bertolaso, si fa carico dei problemi della collettività riuscendo nella non facile impresa di compattare un milione e mezzo di metri cubi di rumenta in un terzo dello spazio in una discarica già incapace di contenere se stessa?

le contestazioni rendono evidenti gli intrecci di responsabilità e di interessi legati alle diverse problematiche, costringendo le istituzioni a rispondere caso per caso, in contrasto con una politica "unificatrice" di aggressione di popolazioni e territori a cui conviene sempre più trasformare quelle proteste in una questione di "ordine pubblico".

Al contrario la politica nazionale non è unificatrice.
E' vero che è UNITA nel proporre lo stesso METODO di soluzione ai singoli problemi MA d'altro canto ciò è possibile solo se si divide la gente

Lo stesso Turbonegro mi faceva osservare, in parte giustamente:

noi con Napoli non abbiamo da spartire NIENTE

tranne i rifiuti, tranne Bassolino, tranne Bertolaso,.. mi è venuto da aggiungere...

Forse quelli di Ariano Irpino non stanno facendo la loro parte?
Loro non vogliono i rifiuti, Napoli non sa dove metterli (e festeggia la serie A), Bassolino si fa un sacco di risate (almeno fino a quando non si ripresenterà la nuova tornata elettorale nella quale la gente potrà scegliere un più degno Rappresentante del Popolo) e il povero Bertolaso si prende le pietre..

A quanti si ostinano a prendere per veritiere le sommarie conclusioni delle istituzioni e dell'informazione ufficiale, consiglio vivamente una full immersion nella realtà delle cose, a partire da Difesa Grande fino a Venaus;

Visto? Nemmeno quelli di Venaus stanno facendo la loro parte perchè mettono interessi egoistici davanti a quelli Nazionali (bloccando fra l'altro lo sviluppo dell'Europa!)

Prima di essere accusato di essere cinico, cattivo, sarcastico (e statalista! ) preciso che quello che voglio dire è che è fondamentale una maggior solidarietà tra i cittadini.
La spazzatura a Napoli e quella portata ad Ariano Irpino fanno parte dello stesso problema (sia perchè i rifiuti sono gli stessi sia perchè gli amministratori sono gli stessi!) così come il "metodo TAV" adottato in Val di Susa (ovvero esautorando le realtà locali dalle scelte) potrebbe venire adottato in qualunque altro posto (cosa che in effetti viene fatta sebbene i problemi possano sembrare, di volta in volta, scollegati tra loro).
Inviato il: 20/6/2007 10:16
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
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scusate la mia ignoranza, volevo un chiarimento da voi che ne sapete più di me sicuramente:
come mai se nella campania (in generale e a napoli in particolare) ci sono il numero più alto di spazzini (ops, operatori ecologici) e il numero più alto di inceneritori (ops, termovalorizzatori) d'italia avete l'emergenza rifiuti?
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Inviato il: 20/6/2007 10:48
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
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La vera domanda, Brasa, dovrebbe essere: perchè la si chiama Emergenza Rifiuti?
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
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Citazione:

BRASA ha scritto:
scusate la mia ignoranza, volevo un chiarimento da voi che ne sapete più di me sicuramente:
come mai se nella campania (in generale e a napoli in particolare) ci sono il numero più alto di spazzini (ops, operatori ecologici) e il numero più alto di inceneritori (ops, termovalorizzatori) d'italia avete l'emergenza rifiuti?


Perchè in Campania sono stati smaltiti rifiuti di tutta Italia negli ultimi 30 anni, soprattutto quelli chimici, ospedalieri, tossici, insomma i cosiddetti rifiuti "speciali" delle industrie del nord. Smaltire questi rifiuti costa, la camorra ha offerto lo stesso servizio al 20% del costo e gli imprenditori del nord hanno sfruttato l'occasione. La camorra ha fatto risparmiare capitali astronomici alle imprese del nord Italia.
(Credo sia superfluo specificare che la camorra non offriva uno smaltimento secondo i crismi, bensì lo smaltimento di questi rifiuti nelle discariche insieme a quelli solidi urbani, ragion per cui in Campania, soprattutto in alcune zone, c'è un tasso di malattie e tumori molto superiore alla media italiana).

Insomma, le terre campane scoppiano di rifiuti di ogni tipo che sono campani in minima parte. Se i rifiuti illegali gestiti in questo modo dai clan fossero accorpati diverrebbero una montagna di 14.600 metri con una base di 3 ettari. Il dato è aggiornato al 2004, anno dell'Operazione Houdini che ha portato alla luce quanto sopra. Questa montagna di rifiuti sarebbe la più grande montagna esistente non solo in Italia, ma su tutto il pianeta Terra.
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      BRASA
Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#24
Mi sento vacillare
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grazie marco della risposta
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ispirazione e visione sono in se stesse il fine ed il risultato
Inviato il: 20/6/2007 18:38
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#25
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
come mai se nella campania (in generale e a napoli in particolare) ci sono il numero più alto di spazzini (ops, operatori ecologici) e il numero più alto di inceneritori (ops, termovalorizzatori) d'italia avete l'emergenza rifiuti?

Immagino non avrai difficoltà a portare cifre e fonti a dimostrazione di queste affermazioni. No, perché, da quel che risulta a me, di inceneritori funzionanti in Campania al momento NON CE NE SONO (e visto che sviluppano diossina, verrebbe quasi da dire "grazie a dio").
Magari perché alla camorra e alle varie "ecomafie" non faceva comodo che ci fossero? Questo andrebbe forse indagato, ma non spetta certo a me farlo.

E tanto per chiarire come stanno le cose dalle mie parti, su un territorio che è grande quasi quanto la provincia di Napoli, vivono soltanto 50-60.000 persone: quanto un solo quartiere di Napoli.
Tradurre questa cifra in peso politico è facile, mi sembra.
Ecco perché va a finire che noi diventiamo la pattumiera di un'intera regione: non contiamo un fico secco. Siamo "politicamente sacrificabili".
La storia della discarica l'ho già postata altrove, per chi volesse davvero informarsi, adesso mi sono proprio rotto di dover spiegare "l'incivile aggressione a Bertolaso".

Ma c'è di più: oltre alla ormai tristemente nota ex-discarica (chiamiamo le cose col loro nome) di Difesa Grande, ignorando i confini comunali che sono buoni solo per determinare l'ICI, faccio presente che a soli 20 km da Ariano (in linea d'aria) si trova la discarica di S. Arcangelo, in territorio beneventano, e che è di prossima apertura una nuova discarica, in località Ischia nel comune di Savignano Irpino, a 7-8 chilometri di distanza da Difesa Grande.

3 discariche nel raggio di poche decine di chilometri. Per smaltire l'immondizia (ma anche i rifiuti tossici) di un'intera regione.
In posti dove si è avuto il riconoscimento di diversi prodotti DOC/DOP (come di recente per l'Olio di Ravece), dove la campagna era bella e rigogliosa. E pulita.
Dove non c'è quasi delinquenza (a casa mia fino a qualche anno fa si era soliti lasciare le chiavi davanti al portone di casa), ma stanno facendo di tutto per "importarla". Dove se dici "camorra" si pensa a qualcosa di lontano e di vago.

Poi qualcuno si meraviglia se nasce un movimento che vorrebbe fondare una nuova regione interna del Sannio, staccata dalla Campania e da Napoli?
E se lo stesso movimento viene ostacolato nella sua espansione dai politici campani (essenzialmente napoletani) che perderebbero così il "cortile posteriore" dove fare i loro porci comodi?



EDIT: a sostegno di quanto riferito da Marco M, un articolo.
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Inviato il: 20/6/2007 23:36
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#26
Dubito ormai di tutto
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In Campania come ha detto Turbonegro fortunatamente non esistono inceneritori!!!

L'unico megainceneritore in costruzione è lo scellerato impianto di Acerra, fra i più grandi d'Europa i cui lavori portati avanti avanti dalla FIBE (Impregilo) hanno incontrato enormi difficoltà sia a causa della contestazione popolare sia a causa di gravi problematiche tecniche.
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il corrosivo
Inviato il: 20/6/2007 23:52
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#27
Mi sento vacillare
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Citazione:

marcocedol ha scritto:
In Campania come ha detto Turbonegro fortunatamente non esistono inceneritori!!!

L'unico megainceneritore in costruzione è lo scellerato impianto di Acerra, fra i più grandi d'Europa i cui lavori portati avanti avanti dalla FIBE (Impregilo) hanno incontrato enormi difficoltà sia a causa della contestazione popolare sia a causa di gravi problematiche tecniche.


Esatto...

(dovrebbe entrare in funzione ad ottobre)
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Inviato il: 21/6/2007 0:14
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  •  florizel
      florizel
Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#28
Sono certo di non sapere
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A parte che lo stesso Ariano Irpino non mi pare affatto intoccabile dalle stesse catastrofi sanitarie di Napoli, dal momento che importa gli stessi rifiuti che fino a poche ore prima erano lasciati a imputridire al sole, però mi chiedo come mai chi, come te, Florizel che frequenta da molto tempo un sito di "libera" informazione senta il bisogno di tentare di provocare altri utenti accusandoli di cose che, fra l'altro, non hanno mai scritto.


Dorian, cerca di essere coerente. Ad una notizia postata da Turbonegro circa la dimostrazione ad Ariano, tu hai tirato in ballo colera e scudetto, due "mali" tipicamente partenopei: che cazzo c'entrano con la provincia di Avellino?
E, scusa, DOVE sarebbe la provocazione?

Citazione:
quando c'è del malcontento tra il popolo la formula panem et circenses è sempre di grande utilità e anzi rappresenta nuova fonte di lucro?

D'accordo, ma cosa c'entra ARIANO IRPINO?
A parte la DOVUTA solidarietà dei napoletani che si ritrovano ad essere ignari ed impotenti fautori di quel disastro?

Citazione:
Forse perchè ci sono cose un attimino più importanti di qualche problema legato allo smaltimento rifiuti? Tipo il Napoli in serie A?


Questo lo stai decretando te o lo desumi dagli effetti del già citato "business"?

"le contestazioni rendono evidenti gli intrecci di responsabilità e di interessi legati alle diverse problematiche, costringendo le istituzioni a rispondere caso per caso, in contrasto con una politica "unificatrice" di aggressione di popolazioni e territori a cui conviene sempre più trasformare quelle proteste in una questione di "ordine pubblico".

Citazione:
Al contrario la politica nazionale non è unificatrice.


Forse non lo è nel tentativo di trattare "diversamente", in apparenza, le diverse popolazioni, nel caso dei rifiuti: si libera napoli dall'immondizia, la si porta nelle discariche dell'entroterra. Lo E' nello stesso istante in cui assume le diverse mobilitazioni come un UNICO problema di "antipolitica" da combattere e contrastare.

Citazione:
Nemmeno quelli di Venaus stanno facendo la loro parte perchè mettono interessi egoistici davanti a quelli Nazionali (bloccando fra l'altro lo sviluppo dell'Europa!)

"Quelli" CHI sono? Ti ricordo che i sindaci stanno premurosamente spingendo affinchè si giunga ad una soluzione "europea", e l'ironia della tua affermazione sottolinea la necessità di spingere le istituzioni a rispondere caso per caso, evitando di dirottare sul piano degli interessi "nazionali".
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Inviato il: 21/6/2007 1:20
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  •  BRASA
      BRASA
Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#29
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In Campania come ha detto Turbonegro fortunatamente non esistono inceneritori!!!
L'unico megainceneritore in costruzione è lo scellerato impianto di Acerra, fra i più grandi d'Europa i cui lavori portati avanti avanti dalla FIBE (Impregilo) hanno incontrato enormi difficoltà sia a causa della contestazione popolare sia a causa di gravi problematiche tecniche


ora si spiega tutto
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Inviato il: 21/6/2007 14:17
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Re: Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III
#30
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Torniamo per un attimo all'oggetto del topic, cioè la discarica di Difesa Grande.
Una interrogazione parlamentare, presentata da NICHI VENDOLA già nel maggio 2002, elencava una serie di misfatti da fare accapponare la pelle.

leggere per capire la rabbia contro Bertolaso e lo Stato assassino
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Inviato il: 23/6/2007 0:29
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