Esistono le idee ed esistono gli uomini.

Alcune idee sono universali ed incorruttibili.

Molti uomini per il proprio egoismo sono capaci di (rin)negare se stessi.

Sembra un paradosso ma è così. Accade, come dice Ezra Pound, quando l'idea vale ma non altrettanto l'uomo.

Quando, l'uomo non vale?
Chi ha la consapevolezza di avere dei limiti, chi prende atto delle proprie incapacità, e chi usa un po' il cervello, capisce che di fronte a certi nemici lui può essere più debole. Abbandona la partita. Non è un fallito. Questo è un uomo di valore.

Ma quando sei giunto alla finale del campionato mondiale di calcio, sei il più forte attaccante (e magari fino a quell'istante indiscusso) del mondo, hai guadagnato al 90' il calcio di rigore che fa vincere la partita, di fronte a te hai un attaccante perchè il portiere è stato espulso... hai paura perchè il rigore è troppo facile, sei il RESPONSABILE della vittoria della squadra, perdi autocontrolo, la tensione negativa sale e pensi che chi hai difronte potrebbe parare, che se tu sbagliassi non te lo perdoneresti mai, che tutti si aspettano il massimo da te, e questo ti spaventa, che ti tremano le gambe, che 'perchè al novantesimo?...' Tu il rigore lo sbagli...

Quando hai le capacità per andare avanti, quando potresti avere in pugno la situazione (magari perchè no, già ce l'hai) ma non sai che sei davvero bravo... e sbagli... questo è fallire.

Falire?

Fallire é solo ciò che tu credi sia.
Se é quello che hai detto, allora per te così sarà
o così é stato.

Personalmente ritengo che si possa fallire solo in un caso
nel comprendere se stessi.

Già dire chi siamo é un compito spaventosamente difficile,
arrendersi davanti a questo compito é fallire.

Ma non c'é nemmeno in questo una possibilità "d'eterna" punizione,
un ira divina, solo una delle molte perdite di tempo.
Come dire: se sei in cella e non mangi la sbobba che ti passano
perché hai paura che sia avvelenata,
non migliori certo le tue condizioni.
Eppure mangiando puoi rimanere consapevole che quel cibo ti ucciderà.

La prova di coraggio non é certo un suicidio,
ma gustare quella sbobba avvelenata, al punto da trasformarla nella tua bocca
in cibo per gli dei.

Citazione:

Appunto. ma quanto mi costa questo fallimento?

se ti manca il coraggio, quando avrai in mano la verità cosa farai? Rischi tutto in nome della verità?

Si può fare la fine di Jacopo Belbo.
Ma se non si prende in considerazione questa possiilità si può fare la fine di Gollum.

Parsifal
su con la vita

Eheheh
quando lanciai questo topic ero molto ma molto giù.

un po' mi pento di averlo fatto perchè la discussione non lascia alcuna informazione e riguardava esclusivamente uno stato d'animo personale. Ho cercato di scrivere in maniera più empirica possibile per non scrivere qualcosa di totalmente inutile.

Ad ogni modo, ragionando ora a sangue freddo, dico che ogni giorno sento la paura che ogni promessa fatta a me stesso possa cadere nella vanità. Riguardo tutto, anche LC.

continuo a commentare standomene seduto su una sedia a parlare (chissà se mi è capitato, non volendo, di sparlare) criticare uomini come teodori e attivissimo ma per ora non sento di aver dato un vero contributo ad LC ed alla comunità in generale.

Non vuol dire che il mio operato è nullo, non voglio neanche strafare, raccomando a me stesso una cosa: se devo frequentare il blog deve esserci serietà da parte mia, vero spirito di ricerca, altrimenti mi sento come uno spettatore al cinema, dimentico delle potenzialità che può avere in quanto essere umano.

un saluto fiammifero!