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  Pierluigi Ighina e altre scoperte negate

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Pierluigi Ighina e altre scoperte negate
#1
Dubito ormai di tutto
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Inserisco questo thread nella sezione Commenti Liberi perché, pur prendendo le mosse da un caso particolare, offre spunti su moltissimi argomenti diversi (da possibili collegamenti con scie chimiche e controllo del clima, ai finanziamenti per la ricerca, ai ricercatori indipendenti..)


Pierluigi Ighina fu assistente di Marconi, inventore e ricercatore in proprio.
A casa sua posizionò un apparecchio di sua invenzione in grado di "aprire le nuvole", come anche Bernardo Iovene, della redazione di Report, ebbe a constatare durante l'intervista che effettuò a Ighina per la puntata del 5 novembre 1998.

Qui la trascrizione della puntata: "Idee, invenzioni, brevetti" - da cui riporto alcuni stralci dell'intervista.

Qui invece uno spezzone del video andato in onda (google video)

°°°°°°°°°°°

VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Allora adesso ci sono le nuvole in giro. Lei cosa farà?

PIERLUIGI IGHINA – Assistente di G. Marconi e ricercatore
Ecco, si vede la rotazione.

VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
No, non c’è ancora!

PIERLUIGI IGHINA – (su immagini delle nuvole)
Come no, guarda là! Non vedi che ruota?

VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Ighina dice che le nuvole sono in rotazione. In effetti si comincia a vedere uno spiraglio.

PIERLUIGI IGHINA
Guarda come si apre, sopra l’elica! Non lo crede nessuno.

VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Dopo 10 minuti lo spiraglio si allarga.

PIERLUIGI IGHINA – (su immagini delle nuvole)
Vedi che si apre tutto? Puoi dire che non è vero?

VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Dopo appena mezzora il cielo sopra all’elica di Ighina è ormai completamene aperto, letteralmente spaccato in due. Sarà un caso? Chi lo sa? Sta di fatto che tutti quelli che sono venuti qui hanno sempre visto la stessa cosa: le nuvole che si aprono.
Lei potrebbe far piovere dove c’è la siccità praticamente.


PIERLUIGI IGHINA
Ma non vogliono.

VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Risolverebbe il problema della siccità nel mondo.

PIERLUIGI IGHINA
Ci ho provato, ho mandato questa idea in Africa. Sa cosa mi hanno detto? Se la prenda e la porti via perché noi guadagnamo sulla mancanza di acqua.

VOCE FUORI CAMPO DELL’AUTORE
Ma Ighina, come ama sottolineare, se ne frega. La soddisfazione lui la trova da altre parti: per esempio nello stupore e nella meraviglia dei bambini di fronte al cielo che si apre sopra la sua elica.

PIERLUIGI IGHINA
E’ la più grande soddisfazione della mia vita.

°°°°°°°°°°°

Giuliano Preparata, docente di fisica alla Statale di Milano:
Sono persone che probabilmente hanno scoperto delle cose nuove, incomprensibili all’interno della visione generalmente accettata della fisica, e che dovrebbero essere guardate con grande interesse e grande simpatia perché potrebbero aprire degli scenari nuovi.

(a proposito della macchina di Ighina):
lì c’era un cielo assolutamente nuvoloso, parte quest’elica e il cielo si apre. Secondo me questo è un fatto reale. Il fatto che uno non ci creda vuol dire che non ha gli strumenti per capire come ciò avvenga, ma questo invece di portare alla ridicolizzazione di chi propone certe cose dovrebbe condurre lo scienziato vero, curioso, a darsi da fare per vedere cosa manca nella visione che viene generalmente accettata per poter, una volta che questi fenomeni siano stati riprodotti senza molti dubbi, riportarli nell’ambito della razionalità scientifica.

°°°°°°°°°°°

Ora, mi viene spontanea la domanda: questo tipo di apparecchiature sono "al di fuori della visione generalmente accettata della fisica", come dice il prof. Preparata, ma... della fisica che conoscono i militari, che dire?

Pensando alle scie chimiche non posso fare a meno di immaginare quali invenzioni siano state sottratte alla conoscenza comune per essere sfruttate dal solo apparato militare, in questo caso per il controllo del clima. E noi qui a discutere ancora se quelle lassù sono normali scie di condensa o no...
Inviato il: 8/1/2007 15:08
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Re: Pierluigi Ighina e altre scoperte negate
#2
Dubito ormai di tutto
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Cercando informazioni su Ighina, mi è stata segnalata questa pagina, da cui riporto alcuni stralci riguardanti Marconi e certi suoi esperimenti antecedenti la seconda guerra mondiale.
Credo che sia necessario un certo lavoro di "scissione" dei dati certi dal "sentito dire" -almeno questa è la mia sensazione- per cui se qualcuno ha riferimenti in merito farebbe cosa gradita segnalare conferme/smentite. Grazie :)


"Il raggio della morte"

Un altro grande personaggio che arrivò a costruire un sistema capace di generare il famigerato "raggio della morte" fu l’italiano Guglielmo Marconi, (...)

Il "raggio della morte" è stato una cosa seria che è passato alla leggenda, anche se avvolto da forti dubbi ancora oggi non chiariti. Una fonte autorevole d’informazione però è esistita, della quale rimane un’autobiografia. Si tratta di Rachele Mussolini, la moglie del Duce, che nel suo libro "Mussolini Privato" descrive un importante esperimento condotto verso la fine del mese di Giugno 1936 sulla strada che da Roma conduceva ad Ostia.

"Verso la fine di Giugno di quello stesso anno, Benito Mussolini ebbe nuovamente la possibilità di cambiare il corso degli eventi: Guglielmo Marconi aveva messo a punto un’invenzione rivoluzionaria. Con l’aiuto di un raggio misterioso, poteva interrompere il circuito elettrico dei motori di qualsiasi tipo di veicolo, che funzionassero con un magnete. In altre parole, poteva fermare a distanza automobili e motociclette. Poteva abbattere anche gli aerei.
Anche a me capitò, in quei giorni, di vivere una stranissima avventura. Ho parlato di proposito di 'avventura vissuta' perché, senza volerlo, io stessa mi trovai ad assistere ad una prova del raggio mentre ero nella mia automobile. Quel giorno, a pranzo, avevo detto a Benito che nel pomeriggio mi sarei recata ad Ostia per controllare dei lavori che stavano facendo in una piccola proprietà agricola.
Mio marito aveva sorriso e mi aveva risposto: "Trovati sull’autostrada Roma-Ostia fra le tre e le tre e mezza. Vedrai qualcosa che ti sorprenderà...".
Verso le tre, dunque, lasciai Villa Torlonia, la nostra residenza nella capitale, per recarmi in automobile ad Ostia, come previsto. Ero sola con l’autista, un poliziotto in borghese dei servizi di sicurezza. Durante la prima parte del percorso, tutto andò bene. Sull’autostrada, benché fosse in funzione già da parecchi anni (dal 1929 o dal 1930, credo), non c’era molto traffico: in quel periodo non tutti potevano permettersi un’automobile. Eravamo a circa metà strada, quando il motore si fermò. L’autista scese brontolando, e infilò la testa nel cofano della macchina. Frugò, avvitò, svitò, riavvitò, soffiò dentro certi tubi: niente da fare. Il motore non voleva ripartire. Un’altra automobile, che marciava nella nostra stessa direzione, si fermò poco più avanti. Il conducente scese e andò anche lui a mettere il naso nel motore. Poi, come succede dappertutto in casi simili, si mise a discutere col suo compagno di sventura, cioè col mio autista. Qualche centinaio di metri più avanti, ma nel senso contrario, altre automobili si erano fermate, e anche delle motociclette. Ero sempre più incuriosita e ripensai a quello che mi aveva detto mio marito a pranzo. Guardai l’orologio: erano le tre e dieci.
A dir la verità, non ci capivo niente, ma una cosa era certa: attorno a noi, in entrambi i sensi dell’autostrada Roma-Ostia, per alcune centinaia di metri, tutto ciò che funzionava a motore era in panne. Ci potevano essere una trentina di veicoli, di tutti i tipi: non uno che funzionasse.
Chiamai l’autista e gli dissi: "Aspettiamo fino alle tre e mezza. Se l’auto non vorrà ripartire, chiameremo un meccanico".
"Ma, Eccellenza, sono solo le tre e un quarto! Perché dobbiamo aspettare fino alle tre e mezza, se riesco a trovare prima il guasto?".
"Certo... certo".
Alle tre e trentacinque gli chiesi di riprovare. Beninteso, il motore ripartì al primo colpo. Gli altri conducenti che si trovavano vicini a noi, vedendo la nostra automobile ripartire, fecero la stessa cosa: tutto funzionava come se niente fosse accaduto...

La sera a cena, notando che mio marito mi osservava con un sorrisetto, gli raccontai la storia della panne collettiva, suscitando la curiosità e le domande di tutti.
Vittorio e Bruno, che erano piloti, parlavano in termini tecnici, specialmente Bruno che era esperto di motori. Secondo Romano e Anna Maria, invece, io avevo sognato. Nessuno trovava una spiegazione a questo mistero. Infine mio marito disse: "La mamma ha ragione. Questo pomeriggio hanno fatto un esperimento in alcuni punti dell’autostrada Roma-Ostia. Lei stessa ha visto i risultati". Detto questo, mio marito smise di parlare e non volle più rispondere a nessuna domanda...
Appena fummo soli, mi disse: "Sai, Rachele, questo pomeriggio hai assistito ad un esperimento segretissimo. È un’invenzione di Marconi che può dare all’Italia una potenza militare superiore a quella di tutti gli altri paesi del mondo".
E mi spiegò, grosso modo, in che cosa consistesse questa scoperta che alcuni, aggiunse, avevano chiamato il "raggio della morte". "Il raggio - precisò - è ancora in fase sperimentale. Marconi sta continuando le ricerche. Come puoi bene immaginare, se riuscirà a realizzarla, l’Italia avrà in mano, in caso di guerra, un’arma tale da bloccare ogni movimento del nemico e praticamente renderci invincibili". Mi mancava il respiro. Sapevo di cosa era capace Guglielmo Marconi... Quattro anni dopo eravamo in guerra. Il "raggio della morte" avrebbe potuto cambiare il nostro destino se l’Italia lo avesse posseduto. Ma, purtroppo, le cose si erano avviate per un’altra strada. Sua Santità Pio XI, terrificato da questa scoperta e dall’enorme portata che poteva avere, chiese a Marconi di non proseguire le ricerche e, se possibile, addirittura distruggere i risultati già acquisiti. Marconi, che era molto affezionato a Benito ed era un sincero fascista, gli aveva fedelmente riferito il colloquio con il Papa e gli aveva chiesto che posizione doveva prendere di fronte al caso di coscienza che si poneva alla sua fede di cattolico. Benito non voleva rendersi nemico il Papa della Conciliazione né andar contro agli scrupoli religiosi di Marconi. Inoltre il mondo era in cerca di pace e non di guerra e le ricerche di Marconi erano costosissime. Optò quindi per autorizzare la sospensione delle ricerche, ma non la distruzione della scoperta. L’anno dopo, il 1937, Marconi improvvisamente morì..."

Effettivamente Marconi ebbe rapporti molto stretti col Vaticano, non solo per aver istallato la prima stazione radio nell’Aprile del 1933 ma soprattutto per aver ottenuto nel 1929 l’annullamento del suo matrimonio dalla Sacra Rota. All’epoca questo fatto rappresentò un evento clamoroso per l’opinione pubblica e perciò fu sempre riconoscente e disponibile nei confronti del Papa.
A parte questi retroscena, all’epoca si misero in circolazione notizie preoccupanti su questo raggio della morte. Si affermò che in un pascolo dei castelli romani, dove lavoravano ricercatori dell’Università di Pisa, fu trovato stecchito un intero gregge di pecore. Si disse poi che nella maremma toscana vennero fermati i motori di due aerei in volo e che altri due aeroplani senza piloti a bordo fossero esplosi in un impressionante bagliore di luce.

Lo stesso Duce del resto lo confermerà il 20 Marzo 1945 al giornalista Ivanoe Fossati, che lo intervistò nell’isoletta di Trimellone, sul lago di Garda, di fronte a Gargnano: "È vero, sulla strada di Ostia, ad Acilia, Marconi ha fermato i motori delle automobili, delle motociclette, dei camion. L’esperimento fu ripetuto sulla strada di Anzio. Ad Orbetello, apparecchi radiocomandati furono incendiati ad oltre duemila metri d’altezza. Marconi aveva scoperto il raggio della morte. (...)".
Inviato il: 9/1/2007 10:25
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  •  padma
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Re: Pierluigi Ighina e altre scoperte negate
#3
Mi sento vacillare
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Da torino
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Gaia, permettimi un intervento da scettico,
ma io finché non vedo formule e vedo pseudoscienza non mi convinco. Inoltre sono, diciamo, relativamente dentro al campo, quindi il mio scetticismo aumenta ancora.

Per questo ti posto questo link

http://ulisse.sissa.it/chiediAUlisse/domanda/2005/Ucau050627d001/
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The assumption that what currently exists must necessarily exist is the acid that corrodes all visionary thinking.
M.Bookchin
Inviato il: 9/1/2007 10:38
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Re: Pierluigi Ighina e altre scoperte negate
#4
Dubito ormai di tutto
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Ciao Padma
grazie per la segnalazione, avevo appunto chiesto riferimenti che confermassero o smentissero le info che avevo trovato :)

Vado molto con i piedi di piombo su questi argomenti, non una scettica "per partito preso", ma non credo nemmeno a tutto ciò che mi passa sotto il naso.
Cerco notizie e poi cerco smentite o conferme a queste notizie.. tutto qui.

Fatta questa precisazione, devo dire però che quella che voleva essere una smentita da parte di Silvano Fuso non mi appare granché solida.
Non c'è in realtà una smentita basata su fatti scientificamente provati, ma solo una risposta vaga preceduta da uno sproloquio tendente a sminuire la persona di Ighina (lodevole ars oratoria, ma mi aspettavo smentite un po' meno debolucce..)

Non dico che allora Ighina ha davvero inventato una macchina "spazza-nuvole", ma lascio il dubbio. Prima di etichettarla come pseudoscienza vorrei vedere qualcosa di solido su cui confermare/smentire quella sua invenzione.

Comunque tutto il discorso è interessante, IMHO, per i suoi possibili collegamenti con tecnologie usate per il controllo climatico.
ciao :)
Inviato il: 9/1/2007 11:00
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Re: Pierluigi Ighina e altre scoperte negate
#5
Mi sento vacillare
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Gaia,
lo so che non è una confutazione scientifica, ma non c'è nemmeno un'affermazione scientifica di base da confutare, solamente invenzioni che sembrano (o non sembrano) funzionare.

L'unico spunto interessante dell'intervento di Fuso è quando mette in dubbio il funzionamento dell'apparecchio, asserendo che a volte funziona, a volte no, come risulta da testimonianze dirette (peraltro non riportate).

Proprio delle possibilità di modificazioni antropiche del tempo meteorologico (occhio non del clima, quelle sono assodate, vedi l'effetto serra) ora voglio occuparmi, è necessario però separare il grano dal loglio.

Per spiegarmi ancora, se tu influisci su delle nuvole tu stai modificando il tempo meteorologico, il clima è invece una media del tempo sul lungo periodo.

Per il momento l'unico cambiamento meteorologico antropico del tempo scientificamente comprovato è il cosiddetto cloud seeding, probabilmente altro c'è ma va studiato a fondo o scovato.

Saluti,

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M.Bookchin
Inviato il: 9/1/2007 11:20
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Re: Pierluigi Ighina e altre scoperte negate
#6
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
probabilmente altro c'è ma va studiato a fondo o scovato

Allora siamo d'accordo (anche sul resto del post, in verità).

Hai fatto bene a puntualizzare la differenza tra meteo e clima, è sempre importante tenerla presente e usare i termini corretti, grazie.

Comunque le due cose sono legate, nel senso che non credo sia improbabile un effetto "cumulativo" del tipo: modifica il tempo meteorologico qui, là, lì.. per tot tempo.. e avrai spinto nella direzione di provocare un qualche cambiamento a livelli più generali.

Certo modificare il clima è un po' fantascientifico (parliamo di faccende realmente al di sopra della portata dell'uomo), ma in un futuro neanche troppo lontano penso non sia da escludere una sorta di "effetto domino", che coinvolga il tempo meteorologico locale di molte parti del mondo finendo per scombinare alla lunga lo stesso clima.. (ipotesi mie buttate lì).
Ad ogni modo, l'importante è cercare informazioni e dati.
Inviato il: 9/1/2007 11:56
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Re: Pierluigi Ighina e altre scoperte negate
#7
Mi sento vacillare
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In realtà il clima è gia stato modificato dall'uomo, pensa solamente all'influenza delle emissioni inquinanti di CO2 ed altri gas serra, che non danno un'influenza immediata sul tempo meteorologico, ma col passare degli anni si nota un non trascurabile aumento della temperatura dell'atmosfera o del livello degli oceani.
Se poi andiamo a guardare i livelli dei ghiacciai alpini, questa è una prova sotto gli occhi di tutti.

In realtà quello di cui trattava il post è una modifica "brusca", improvvisa diciamo del tempo meteorologico come può essere l'improvvisa scomparsa di una nube.

Su questo ci sarebbe da dibattere e dibattere, non qui ma altrove, e non è certo un video in stop motion che mi può far esclamare "oooohhhh".

Se qualcosa non va, i primi a dover essere precisi siamo noi che lo denunciamo.
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M.Bookchin
Inviato il: 9/1/2007 12:10
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Re: Pierluigi Ighina e altre scoperte negate
#8
Mi sento vacillare
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Da MMMMMMonza
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Salve a tutti,
Scusate se mi intrometto, ma vorrei riportare qualche testimonianza su Ighina. Premesso che non sono uno sfegatato fan del defunto inventore imolese, vi sono testimonianze di indubbia buona fede che ho sentito da parte di persone qualificate che hanno avuto la possibilità di assistere agli esperimenti di Ighina.
Forse non lo sapete, ma l'abitazione di Ighina era all'interno del circuito automobilistico di Imola, pertanto molti addetti ai lavori (che conosco personalmente... essendo di Monza Autodromo ) mi hanno riferito dei "cambi di tempo" repentini, soprattutto nella zona della pista ove si affacciava la casa dell'inventore.
Spero di avere portato un piccolo contributo.

Saludos
Kolza
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Inviato il: 9/1/2007 17:04
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Re: Pierluigi Ighina e altre scoperte negate
#9
Dubito ormai di tutto
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Ciao Kolza, altro che "scusate".. ti ringrazio moltissimo per la segnalazione!
In questi casi, le testimonianze non sono certo da disprezzare, anzi se hai qualche informazione o aneddoto particolare ti prego di riferirlo, sarebbe un ulteriore e gradito contributo.

Certo, nel link alla risposta di S. Fuso si citano persone che "passavano di lì ma non vedevano nulla", tuttavia ciò è da affiancare alle molte testimonianze che vanno in senso opposto: ecco perché prima scrivevo che mi piacerebbe saperne di più prima di etichettare Ighina come "povero vecchietto simpatico ma visionario".

Io dalla puntata di Report vista nel '98 devo dire che ero rimasta intrigata dalla faccenda: in una copertura densa e uniforme di nuvole che occupava tutto l'orizzonte, a un certo punto si forma un piccolo buco sopra l'abitazione di Ighina.. e quel buco presto si allarga fino a formare un enorme squarcio azzurro e limpido, mentre tutt'attorno il grigiume nuvoloso resta fitto e omogeneo.

Prima di relegare l'elica di Ighina alla pseudoscienza, preferisco documentarmi il più possibile.

Anche perché, se vogliamo tirare in ballo il famigerato metodo scientifico, dovrebbero essere le nostre conoscenze che mutano ed evolvono con le scoperte e i dati di fatto.. non viceversa.

Non suona corretto esclamare "Ah.. Ighina! Quello della valvola antisisma e l'elica antinuvole... Tutte baggianate, conosciamo la fisica dell'atmosfera e dei sismi e quegli apparecchi non possono funzionare per definizione".
Questo atteggiamento non ha molto dello scientifico, perché rifiuta a priori di esaminare una possibilità nuova basandosi su conoscenze acquisite cristallizzate a certezze imperiture.

°°°°°°°°°

A proposito di sismi (butto un'altra bombetta): non si può capire se un sisma è imminente, lo sappiamo tutti.. Sì. Poi scopri che nell'800 si produceva un baroscopio in grado, a quanto pare, di fare previsioni meteorologiche molto precise, compresa la previsione di sismi.. (Goooogle: "baroscopio Gorizia").
Una versione "marinara" di tale baroscopio fu introdotta a metà '800 da Robert Fitzroy (sì, quello che comandava il Beagle con sopra il giovane Darwin), poi divenuto direttore dell'ufficio centrale meteorologico di Londra.
Ok, ok.. mi fermo.
Inviato il: 10/1/2007 18:08
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Pierluigi Ighina e altre scoperte negate
#10
Sono certo di non sapere
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Ciao Gaia,
in Cina stanno studiando i serpenti ,li osservano e utilizzano per prevedere l’arrivo dei sismi, praticamente un sismografo che sibila
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 10/1/2007 18:32
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  •  NiHiLaNtH
      NiHiLaNtH
Re: Pierluigi Ighina e altre scoperte negate
#11
Sono certo di non sapere
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Citazione:
In realtà il clima è gia stato modificato dall'uomo, pensa solamente all'influenza delle emissioni inquinanti di CO2 ed altri gas serra, che non danno un'influenza immediata sul tempo meteorologico, ma col passare degli anni si nota un non trascurabile aumento della temperatura dell'atmosfera o del livello degli oceani.


E chi te lo dice che siano queste le cause dell'aumento della temperatura?
Inviato il: 10/1/2007 20:08
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  •  cocis
      cocis
Re: Pierluigi Ighina e altre scoperte negate
#12
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Un altro grande personaggio che arrivò a costruire un sistema capace di generare il famigerato "raggio della morte" fu l’italiano Guglielmo Marconi, (...)


su marconi è meglio stendere un velo pietoso .. luo non ha inventato prorpio nulla .. ha rubato le invenzioni degli altri .. è stato NIKOLO TESLA a invetare la radio e il raggio della morte .. molti anni prima ... quasi tutto quello che noi utilizziamo ora deriva dalle scoperte di tesla..
la corrente altenata ...
la bobina ...
le lampade ...
la radio ...
la turbina ..
il tachimetro ..
e altri 700 brevetti circa...
l'energia pulita e senza fili ( questa scoperta bloccata dai grandi finaiziatori.. perchè troppo pericolosa per i petrolieri.. )
Inviato il: 12/1/2007 18:34
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