Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Scienza e Tecnologia
  Il Campo del Punto Zero

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
1234...7>
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione Votata:  1 Voti
  •  Al2012
      Al2012
Il Campo del Punto Zero
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
Il Campo del Punto Zero.

E’ da un po’ di tempo che faccio tentativi di inserimento di un pensiero nei forum di metafisica e energia, poi ho sentito il desiderio di aprire un forum per poter dare più risalto al pensiero che volevo trasmette, ma ho ottenuto solo degli aborti, perché le mie capacità dialettiche e l’argomento non sono compatibili.
Quindi ho pensato di aiutarmi prendendo spunto dal prologo scritto dalla autrice del libro di seguito indicato. Nel mio tentativo di riassumere i concetti, mi sono ritrovato a dover fare i conti con le mie capacità espressive e di sintesi, quindi ho deciso di adattarmi alle mie capacità e di trascrivere totalmente e fedelmente, anche per il dovuto rispetto del pensiero espresso dalla autrice nel prologo del su libro........

“Siamo sull’orlo di una rivoluzione. Una rivoluzione profonda e audace come la scoperta della relatività di Einstein. Dalle nuove frontiere della scienza stanno emergendo nuove idee, che sfidano tutto ciò che crediamo a proposito di come funziona il nostro mondo, e di come definiamo noi stessi. Vengono realizzate scoperte che dimostrano ciò che le religioni hanno sempre sostenuto: che gli esseri umani sono molto più straordinari di un assemblaggio di carne e ossa. …..

(Cliccate qui per scaricare il file completo in Word da spread-it )

Il mio non vuole essere una locandina pubblicitaria per il libro, anche se ne consiglio la lettura, ovviamente non ho nessun torna conto, se no quello di condividere un pensiero, se non quello di buttare in rete un pensiero che condivido e che mi sta aiutando a mettere un po’ di ordine nei miei pensieri.

Ho sempre pensato che noi uomini siano come delle ricetrasmittenti che ricevono “onde pensiero” e trasmettono “onde pensiero”, come i nostri corpi sono immersi nel mondo materiale, così il nostro pensiero è immerso nel mondo “energetico del pensiero”, il nostro pensiero e condizionato dal pensiero altrui e dal pensiero di fondo e il condizionamento è bi-direzionale, come succede a tutto quello che esiste e la divisione è solo un modo imperfetto per vedere e capire il mondo.

Mi associo al plauso della autrice verso agli uomini e alle donne di laboratorio che con il loro umile lavoro cercano di fare luce su nuovi orizzonti, tra mille difficoltà, derisi e ostacolati dalla nomenclatura, questi sconosciuti aiutano l’umanità a fare passi avanti, per questo vi chiedo di dare la giusta visibilità e perché no, mandare un pensiero di ringraziamento e incoraggiamento, potrebbero riceverlo sotto forma di ispirazione passando attraverso i campi energetici del campo.

Mi fa rabbi accorgermi che la nostra grande società idealizza personaggi dello sport o dello spettacolo, che non fanno altro che arricchirsi …. Ma questo è un altro discorso……..


Un saluto a tutti

Alfredo
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 2/10/2006 22:00
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Cassandra
      Cassandra
Re: Il Campo del Punto Zero
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 10/5/2006
Da
Messaggi: 1551
Offline
...e dire che avevo pensato che "il Campo del Punto Zero" fosse un campo paramilitare fascista...
_________________
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Inviato il: 3/10/2006 0:11
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: Il Campo del Punto Zero
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
Non ho mai lanciato un forum, quindi non so bene cosa fare.

Ho un diploma di perito industriale che risale al lontano 1972, quindi non posso sostenere un vero discorso tecnico, non sono un filosofo e quindi non posso seguire un vero discorso filosofico, non credo nelle religioni imposte o suggerite o inculcate, anche se avere fede in qualcosa penso che faccia parte dell’umanità……

“Vengono realizzate scoperte che dimostrano ciò che le religioni hanno sempre sostenuto: che gli esseri umani sono molto più straordinari di un assemblaggio di carne e ossa.”

Penso che l’umanità rappresenti il livello più elevato che l’evoluzione della vita ha raggiunto sul nostro pianeta, è un essere vivente cosciente ……

"Al nostro livello più elementare noi non siamo una reazione chimica, ma una carica energetica. Gli esseri umani, e tutte le cose viventi, sono un’unione di energia in un campo di energia connesso a ogni altra cosa esistente nell’universo. Questo campo di energia pulsante è il motore centrale del nostro essere e della nostra consapevolezza, l’alfa e l’omega della nostra esistenza.
Non esiste una dualità “io” e “non io” dei nostri corpi in relazione all’universo, ma un unico campo di energia fondamentale. Questo campo è responsabile per le funzioni più alte della nostra mente, ed è la fonte di informazioni che guida la crescita dei nostri corpi."

Questo è tosto…. Questo “campo” potrebbe essere paragonato a Dio, al Tutto delle filosofie orientali, il fiume Tao …perché no, se il senso è che ogni essere vivente e non vivente ne è parte
Per me è difficile seguire un discorso tecnico (non so neanche come fanno a scendere nell’intimo dell’atomo), mi piace cercare di più il senso filosofico, posso solo cercare di esprimere un pensiero profano………
Non so se c’è qualcuno che sia in grado di dirmi che cosa è il “pensiero”, quale organo lo produce?
Eppure noi pensiamo!! Il pensiero potrebbe essere una energia? Un tipo particolare di energia che in forma più o meno affinata risiede in ogni cosa, e che in ogni processo evolutivo vitale nell’universo, inizia il suo percorso verso la consapevolezza…
La separazione tra le cose, la classificazione sono convenzioni umane, utili per incominciare a comprendere o per dare risposte che il più delle volte diventano dogmi, ma così a quanto pare non è…
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 3/10/2006 0:53
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: Il Campo del Punto Zero
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
Nella coscienza della umanità, grazie alla conoscenze ricevute dallo studio e dalla sperimentazione delle leggi della fisica quantistica, sta emergendo una nuova realtà, che ovviamente per me è un po’ nebulosa, ma che a livello istintivo sento andare nella direzione giusta, è un ponte che unisce la scienza della materia alla scienza dello spirito, formando una rete di connessioni tra materie e spirito, o meglio ancora tra energia e spirito (visto che la materia è energia)

Il mondo che vediamo potrebbe essere veramente una illusione (maya), ovvero un mondo che la nostra coscienza fa emergere…

(citazione da “La scienza della vita” di F. Capra)

<< .. “Il mondo che ognuno vede”, scrivono Maturana e Varela, “non è il mondo, ma un mondo, che noi facciamo emergere insieme agli altri”.
Questo umano include, in una posizione centrale, il nostro mondo interiore costituito da pensirei astratti, concetti, credenze, immagini mentali, intenzioni e autocoscienza. Durante una conversazione umana, i concetti e le idee, le emozioni e i movienti corporei si saldano in una complessa coreografia di coordinazione comportamentale. >>

Ieri, saltellando sulla rete di internet, sono inciampato sulla “Sintropia” (che il contrario dell’entropia) teoria del matematico “Luigi Fantappiè….. quello che ho letto finora l’ho trovato molto interessante……
Quindi consiglio di fare un saltino in questo sito Sintropiaper comprendere il significato di Sintropia ….


ps. in questo forum mi sento un po' come la famosa particella di sodio.....
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 11/10/2006 1:38
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Il Campo del Punto Zero
#5
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/5/2006
Da
Messaggi: 675
Offline
Citazione:
Al2012 ha scritto:
ps. in questo forum mi sento un po' come la famosa particella di sodio.....


Ciao Al2012, grazie per gli spunti interessanti; non ti preoccupare, questo forum è destinato ad essere approfondito... Non appena trovo del tempo libero butto giu' due righe su quanto ho trovato sinora ;)

Saluti
Inviato il: 11/10/2006 15:33
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: Il Campo del Punto Zero
#6
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
Grazie Teknomaker.

Mi rendiconto che questo forum è un po’ il doppione di quello attivo sulla MQ, in effetti pensavo di intervenire lì, è che ho l’impressione di essere fuori tema, o meglio, io cerco di portare il discorso verso le implicazioni filosofiche-spirituali che emergono dalle scoperte della fisica quantistica.
Mi rendo conto che per me, per noi comuni mortali, è difficile comprendere il vero significato di interminabili formule e dimostrazioni, e comunque anche accettando le conclusioni, mi è difficile immaginare che al nostro livello materiale, con il nostro grande corpo fatto di ossa e carne, come sia possibile poter applicare alcuni principi quantistici, ma poi comprendo che la materia è energia, quindi qualcosa di non solido, quindi mi sembra già più plausibile un collegamento più diretto con le leggi quantistiche, però anche questo corpo/energia è qualcosa di materiale quindi impersonale, e quindi la quantistica ha effetti solo su materia/energia, quindi penso che le leggi quantistiche pur essendo valide siano poco applicabili al nostro corpo; ma poi faccio una riflessione e mi pongo questa domanda:Il mio essere, il mio pensiero, la mia coscienza appartiene al mio corpo, o è vero il contrario, che è il mio corpo che appartiene alla mia coscienza. E’ la mia coscienza che rende visibile il mondo e non viceversa….
Allora se è vero questo, e se si accetta l’idea della coscienza come un processo energetico evolutivo diventa più possibile comprendere che se il mio corpo non partecipa attivamente nei fenomeni quantistici, non posso dire la stessa cosa per quanto riguarda la mia coscienza, il altre parole con l’energia cosciente posso entrare nel grande gioco quantistico.

(citazione)
<< …..David Bohm3, nel suo testo sulla teoria quantistica, offre alcune interessanti analogie fra processi quantistici e processi di pensiero arrivando alla tesi che grazie alla meccanica quantistica l’universo comincia ad assomigliare sempre più ad un grande pensiero che non ad una grande macchina.>>
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 11/10/2006 23:28
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Il Campo del Punto Zero
#7
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/5/2006
Da
Messaggi: 675
Offline
Citazione:

Al2012 ha scritto:
Grazie Teknomaker.Mi rendiconto che questo forum è un po’ il doppione di quello attivo sulla MQ, in effetti pensavo di intervenire lì, è che ho l’impressione di essere fuori tema, o meglio, io cerco di portare il discorso verso le implicazioni filosofiche-spirituali che emergono dalle scoperte della fisica quantistica.


In realtà anche di Punto Zero (sia del Campo che dell'Energia) si può parlare benissimo in termini di scienza.

Premesso che ZPE è l'acronimo di Zero Point Energy, e ZPF di Zero Point Field, attorno a questi argomenti "gravitano" molte implicazioni interessanti, fra cui la levitazione, la free energy e via discorrendo...

Un link interessante senza censura: ZPENERGY

Un link in cui se ne parla con scetticismo: wikipedia
Inviato il: 9/11/2006 15:32
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  packz
      packz
Re: Il Campo del Punto Zero
#8
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/7/2006
Da
Messaggi: 396
Offline
Citazione:
In realtà anche di Punto Zero (sia del Campo che dell'Energia) si può parlare benissimo in termini di scienza.


Confondendo i termini della discussione si... l'energia di punto zero è alla base dell'effetto casimir ma non penso se ne possa estrarre energia siccome una interazione con un qualunque apparecchio distruggerebbe la particolare configurazione che lo causa... magari sul forum di MQ posso scrivere cos'è così evitiamo inutili discussioni...

Citazione:
Un link in cui se ne parla con scetticismo: wikipedia


In realtà dovreste essere voi a dimostrare che l'energia di Tesla (perché penso che tu intenda quella) sia collegata con questo tipo di energia di cui condivide solo il nome...
Inviato il: 10/11/2006 9:04
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  roberto__
      roberto__
Re: Il Campo del Punto Zero
#9
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 24/8/2006
Da FIRENZE
Messaggi: 289
Offline
Citazione:


"Al nostro livello più elementare noi non siamo una reazione chimica, ma una carica energetica. Gli esseri umani, e tutte le cose viventi, sono un’unione di energia in un campo di energia connesso a ogni altra cosa esistente nell’universo. Questo campo di energia pulsante è il motore centrale del nostro essere e della nostra consapevolezza, l’alfa e l’omega della nostra esistenza.


letto così sembra la religione di Guerre Stellari, in pratica è la "Forza"

Comunque in linea di massima credo anche io che il nostro essere è indissolubilmente legato al "tutto", e che il dualismo "io" "non io" sia solo apparente, come delle isole, che viste superficialmente sembrano divise, ma sotto il livello del mare son unite sallo stesso arcipelago (About a Boy che cita JonBonJovi)

appena posso leggo il documento che hai allegato

edit: non riesco a scaricare il file che hai allegato

Ciao
_________________
LA GUERRA E' PACE
LA LIBERTA' E' SCHIAVITU'
L'IGNORANZA E' FORZA

1984 - Orwell
Inviato il: 10/11/2006 9:24
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Il Campo del Punto Zero
#10
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/5/2006
Da
Messaggi: 675
Offline
Ciao Packz :)
Citazione:
packz ha scritto:
In realtà dovreste essere voi a dimostrare che l'energia di Tesla (perché penso che tu intenda quella) sia collegata con questo tipo di energia di cui condivide solo il nome...


Perdonami ma, per quanto mi riguarda, dimostrare qualcosa che tu pensi che io intenda mi risulta un po' difficile... :)
Io penso che tu intenda... dimostramelo! (???)

Gli "altri" non ho capito chi sono. "Qui" mi vedo proprio solo :(

Non ho capito poi da cosa è stata suggerita questa tua domanda dato che in questo forum nessuno ha mai nominato Tesla prima d'ora!

Tuttavia è vero che, e non ho problemi a farlo noto (tua richiesta di dimostrazione di fantasia a parte) io stesso in altro luogo, ma assolutamente NON in questo, ho presentato la possibilità che buona parte di nomi "esotici" si riferiscano sotanzialmente alla stessa identica cosa.

Ed ho detto anche , sempre altrove, che ognuno è dotato di intelligenza e che nessuno ha bisogno di un guru.
Mi limito, e questo è quanto, a mettere a dispozione di chiunque delle informazioni molto, molto curiose. Fra queste, poi, ci sono anche manco a farlo apposta delle dimostrazioni matematiche.
Ma converremo tutti che avere fra le mani delle dimostrazioni che, supponiamo siano vere, non implica che tutti siano in grado di capirle; cioé: se tu mi dai la dimostrazione di un teorema, che è vera, non è detto che poichè è vera la dimostrazione sia sistematicamente in grado di capire cosa dice il teorema e/o che lo sappia poi sfruttare.
(Dovrebbe valere anche il viceversa) :)
Inviato il: 10/11/2006 15:06
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Il Campo del Punto Zero
#11
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/5/2006
Da
Messaggi: 675
Offline
Citazione:
roberto__ ha scritto:Comunque in linea di massima credo anche io che il nostro essere è indissolubilmente legato al "tutto", e che il dualismo "io" "non io" sia solo apparente, come delle isole, che viste superficialmente sembrano divise, ma sotto il livello del mare son unite sallo stesso arcipelago (About a Boy che cita JonBonJovi)


Questo concetto in termini di scienza richiama alla mente l'entanglement.

Ognuno dipende dall'altro... perchè? Forse perchè c'è fisicamente qualcosa che ci collega l'un l'altro. Guarda caso Tesla aveva scoperto e capito il funzionamento dell'etere che è costituito da particelle che legano il tutto assieme, unendo quindi le singoli parti al tutto.
Inviato il: 11/11/2006 23:12
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: Il Campo del Punto Zero
#12
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
<<Esistono ora prove significative che la gamma d'informazioni che raggiungono il nostro cervello e la nostra coscienza trascendono le informazioni che ci arrivano attraverso gli organi sensoriali. Il segmento "extrasensoriale” delle informazioni che ci raggiungono ha le migliori chance di emergere nella coscienza dei cosiddetti "stati alterati (noti ai ricercatori come ASC " Altered States of Consciousness")' (stati alterati di coscienza).La coscienza in un ordinario stato di veglia tende a reprimere le informazioni che non rientrano nella nostra concezione del mondo. I genitori dicono ai figli non immaginare cose, i maestri insistono che dovrebbero smettere di sognare e che dovrebbero essere pratici, e i coetanei, perlomeno quelli che hanno già subito il lavaggio del cervello scherniscono il bambino che persiste. Il risultato è che la maggior parte delle persone crescono e diventano individui dotati di senso comune per i quali ogni cosa che non va d'accordo con il concetto corrente sulla natura del mondo e della mente viene repressa e ignorata.
Ma quando una persona entra in uno stato alterato di coscienza per esempio, durante la meditazione profonda, durante la preghiera, sotto l'influenza della musica e della danza (e, ahimè, anche di droghe psichedeliche) questi "censori" non funzionano. Strani elementi d'informazione entrano nella coscienza di una persona, e non tutto ciò che entra può essere puramente immaginazione. La capacità degli stati alterati di fornire informazioni sul mondo era nota ai popoli tradizionali che apprezzavano e coltivavano questi stati per il potere che conferivano.Le culture semitiche facevano uso degli stati alterati di coscienza nella Cabala, gli antichi egiziani nelle iniziazioni al culto di Iris e Osiride, e i greci classici nei Baccanali e nel riti di Attis e Adonis, come anche nei misteri eleusini.
Le culture indigene dell'America precolombiana e dell'Africa impiegavano gli stati alterati nelle procedure sciamaniche, nelle cerimonie di guarigione e nei riti di passaggio, e le alte culture dell'Asia le applicavano nei vari sistemi di yoga, Vipassana o Buddismo Zen, Vajrayana tibetano, Taoismo e Sufismo. In Africa, membri della stessa tribù, come i boscimani Kung nel deserto del Kalahari potevano e tuttora possono entrare in stati alterati tutti allo stesso tempo.La gente moderna tende a pensare che gli stati alterati di coscienza siano patologici un segno di malattia di demenza, o prova che chi li vive è sotto l’influenza di droghe.
Solo il sognare, il sognare ad occhi aperti, l’intossicazione alcoolica e l'orgasmo sessuale sono considerate deviazioni 'normali ' dalla coscienza in stato dì veglia. Naturalmente, naturopati, psichiatrì e ricercatori sulla coscienza hanno un diverso apprezzamento di simili stati. Lo psichiatra John Nelson, ad esempio, vede gli stati alterati come fondamentali stati della psiche umana, con un estremo del suo spettro che sfocia nella follia, e l'altro estremo che raggiunge i reami più elevati della creatività, dell'intuito e della genialità.
In quarant'anni e passa di esperienza clinica il ricercatore sulla coscienza Stanislav Grof ha indagato gli stati alterati di coscienza. La gente riferiva un allentamento e uno scioglimento dei confini dell'ego corporeo ed un senso di unione con un'altra persona, essere o cosa nell'unità e nell'interezza. Certe persone raggiungono un senso di identificazione tale da perdere momentaneamente coscienza della propria identità. In stati alterati ancora più profondi uno può espandere la propria coscienza a tal punto da includere la totalità della vita sul pianeta, e può estendersi all'esterno nel cosmo.Il nostro cervello non solo può comunicare spontaneamente con altre menti; possiamo anche interagire in questa maniera non sensoriale con altri organismi. Si stanno accumulando delle prove affidabili che la mente conscia di una persona può produrre effetti ripetibili e misurabili sul cervello e sul corpo.
Questi effetti sono noti come “telesomatici”.Uno dei primi esperimenti nell'area della trasmissione con effetto telesomatico è stato intrapreso dal cardiologo Randolph ßyrd, un tempo professore all'Universìtà della California a Berkeley.Il suo studio, portato avanti con l'aiuto di computer e durato dieci mesi, riguardava l’anamnesi di pazienti nel reparto di cura coronariche presso il San Francisco General Hospital.Byrd ha messo insieme un gruppo di sperimentatori costituito da gente qualsiasi la cui unica caratteristica comune era l'abitudine di pregare regolarmente in congregazioni cattoliche o protestanti un po' dovunque negli Stati Uniti. Alle persone selezionate veniva chiesto di pregare per la guarigione di un gruppo di 192 pazienti; altri 210 pazienti, per i quali nessuno pregava, costituivano il gruppo di controllo. Venivano usati rigidi criteri: la selezione era fatta a caso e l'esperimento era condotto in maniera doppiamente cieca, per cui né i pazienti, né le infermiere sapevano a quale gruppo appartenevano i pazienti.Agli sperimentatori venivano dati i nomi dei pazienti, alcune informazioni sulle loro condizioni, e veniva chiesto di pregare per loro ogni giorno. Non venne aggiunto altro. Dato che ogni sperimentatore poteva pregare per diversi pazienti, ogni paziente aveva a disposizione tra cinque e sette persone che pregavano per lui o per lei. In termini statistici dì probabilità, i risultati erano altamente significativi. Il gruppo per il quale veniva pregato aveva, a livello di probabilità, cinque volte meno bisogno di antibiotici rispetto a quelli del gruppo di controllo (tre pazienti contro 16); aveva tre volte meno probabilità di sviluppare un edema polmonare (6 pazienti contro 18) ; nessuno nel gruppo per il quale si pregava aveva bisogno d'intubazione endotracheale (mentre 12 pazienti nel gruppo di controllo ne avevano bisogno); e morirono meno pazienti nel primo gruppo che nel secondo gruppo (sebbene questo particolare risultato non fosse statisticamente significativo ). Non aveva importanza quanto vicini o quanto lontani fossero i pazienti dalle persone che pregavano per loro, né che tipo di preghiera venisse praticata: sembrava contare solo il fatto che la preghiera fosse concentrata e ripetuta, indipendentemente da a chi venisse indirizzata e dove avvenisse
Concreti effetti fisiologici possono venire trasmessi in una varietà di modi. La forma originale di trasmissione era ben nota agli antropologi: la chiamarono "magia amichevole (simpatica)”.Gli sciamani, gli stregoni, e coloro che praticano tale magia il vudù, per esempio agiscono non sulla persona presa di mira, bensì su una sua effigie, come una bambola. Questa e una pratica diffusa tra i popoli tradizionali; anche i riti degli indigeni nordamericani ne fanno uso.Nel suo famoso studio Il ramo d'oro, James Frazer notò che 911 sciamani nativi americani disegnavano la figura della persona sulla sabbia, nelle ceneri, o nell'argilla, e poi la trafiggevano con un bastone appuntito o gli procuravano qualche altra lesione. Si credeva che una corrispondente lesione venisse inflitta alla persona rappresentata dalla figura. Degli osservatori scoprirono che la persona presa di mira spesso si ammalava, diventava letargica, e a volte addirittura moriva. Dean Radin e i suoi collaboratori presso l'Università del Nevada hanno deciso di sottoporre a un test la variante positiva di questo effetto in condizioni di laboratorio controllate.Negli esperimenti di Radin i soggetti creavano una piccola bambola della propria immagine, e formavano vari oggetti (foto, gioielli, un'autobiografia e ricordi personalmente significativi) per "rappresentarli". Fornivano anche una lista di ciò che li faceva sentire coccolati e a loro agio.
Questi oggetti e le informazioni che li accompagnavano , venivano usati dal "guaritore" che aveva una funzione analoga a quella del "trasmettitore" negli esperimenti sul trasferimento di pensiero e di immagini) per creare una connessione amichevole con il paziente.
A quest'ultimo venivano applicati dei fili per controllare l'attività del suo sistema nervoso autonomo - attività elettrodermica, frequenza cardiaca, volume del flusso sanguigno, mentre il guaritore si trovava in una stanza acusticamente ed elettromagneticamente schermata in un edificio adiacente. Il guaritore posava la bambola ed altri piccoli oggetti su un tavolo di fronte a sé e si concentrava su di essi mentre inviava in sequenza casuale messaggi di "guarigione attiva" e di "riposo".Risultava che l'attività elettrodermica dei pazienti, insieme alla loro frequenza cardiaca, era significativamente diversa durante i periodi di guarigione attiva rispetto a quelli di riposo, mentre il volume del flusso sanguigno era significativo per pochi secondi durante il periodo di guarigione attiva. Sia la frequenza cardiaca che il flusso sanguigno indicavano una "reazione di rilassamento, il che ha un senso visto che il guaritore stava tentando di "guarire attivamente" il soggetto tramite la bambola.
D'altra parte, un ritmo più alto di attività elettrodermica mostrava che ì sistemi nervosi autonomi dei pazienti cominciavano ad essere stimolati. La ragione nascosta dietro questo fenomeno era difficile da comprendere, fin quando gli sperimentatori non si sono resi conto che il guaritore si prendeva cura dei pazienti massaggiando le spalle delle bambole che li rappresentava, o accarezzandone i capelli e il volto. Apparentemente, questa azione aveva un effetto di “massaggio remoto" sulla pelle dei pazienti!Radin e colleghi hanno concluso che le azioni e i pensieri del guaritore vengono mimati dal paziente a distanza, quasi come se guaritore e paziente fossero uno accanto all'altro.La distanza fra trasmettitore e ricevitore sembrava aver poca importanza. Ciò è stato confermato in un vasto numero di prove da parte dei parapsicologi sperimentali ,William Braud e Marylin Schiltz riguardo all'impatto delle immagini mentali dei trasmettitori sulla fisiologia dei ricevitori. Braud e Schiltz hanno scoperto che le immagini mentali del trasmettitore potevano superare lospazio e indurre dei cambiamenti nella fisiologia del ricevitore distante. Gli effetti erano paragonabili a quelli che i processi mentali di un individuo producono sul suo corpo.L’azione "telesomatica" di una persona distante sembra essere effettiva tanto quanto l'influenza "psicosomatica" dei soggetti stessi.Gli esperimenti di cui sopra contribuiscono alla formazione di una crescente miniera di prove accumulate dalla nuova ricerca sulla coscienza.Nella primavera del 2000 questa miniera fu passata in rassegna e valutata in una raccolta di saggi pubblicati dalla prestigiosa, e solitamente conservatrice, American Psychological Association. Curata da Etzel Cardena, Steven Jay Lynn e Stanley Krippner, Varieties of Anomalous Experience: Examining the Scientific Evidence (Varietà di esperienze anomale: un esame prove scientifiche) passò in rassegna l'intera gamma di quelli che una volta erano considerati fenomeni extra-scientifici, esoterici, o "paranormali": esperienze allucinatorie, sinestesia, sogni lucidi, esperienze extra-corporee, esperienze psi-relative, esperienze di rapimento da parte di extra-terrestri, esperienze di vite passate, esperienze di quasi morte, esperienze di guarigione anomale, ed esperienze mistiche.Gli autori erano d'accordo su un punto: queste esperienze non possono essere accantonate come illusorie o come segni di psicopatologia. Sono più diffuse di quanto è stato generalmente presunto, e hanno avuto un reale impatto sulla gente che le ha vissute.Ma non si riusciva a trovare una spiegazione definitiva.La domanda da porsi è se le intriganti esperienze che vengono alla luce negli stati alterati di coscienza abbiano origine all'interno del cervello o fuori dal cervello. Se sono generate dal cervello e dal sistema nervoso esse indicano modi insoliti di funzionamento neurale. Comunque, è anche possibile che le origini di queste esperienze si trovino fuori dal cervello. Se così è, esperienze extracorporee, mistiche, di vite passate, e altre di natura ,"esoterica" non sono immaginarie, o perlomeno non interamente: ci dicono qualcosa sul mondo al di la del nostro organismo.Esaminando solo il cervello non si giunge ad una risposta come non basta guardare solo un apparecchio televisivo per decidere quali sono le origini dei segnali che generano le immagini sul suo schermo. Se esaminiamo solo l'apparecchio televisivo non c'è modo di sapere se le immagini siano state prodotte al suo interno forse da una videocassetta o da un DVD , o se siano state originate in uno studio lontano per poi essere trasmesse all'apparecchio attraverso lo spettro elettromagnetico. Allo stesso modo, esaminando il nostro cervello non siamo in grado di dire se il tipo non ordinario di informazioni che occasionalmente si insinuano nella nostra coscienza siano generate all'interno del cervello, o abbiano origine nel mondo esteriore e vengano solamente trasmesse al nostro cervello attraverso un campo che trasporta informazioni.
L’ultima ipotesi potrebbe anche essere quella giusta. Ricercatori all'avanguardia - Roger Penrose, Stuart Hameroff, Glen Rein, e Richard Amoroso tra gli altri - lavorando con concetti di campi quantistici, con funzioni d'onda, con il coinvolgimento e con la correlazione, riconducono la coscienza non solo a processi che sì svolgono all'interno del cervello e del sistema nervoso, ma anche all'interazione tra cervello e sistema nervoso e le forze e i campi che circondano l'essere umano nel suo ambiente.La ricerca all’avanguardia nello studio della coscienza, in particolare il campo emergente della teoria quantistica sul cervello, sta riscoprendo un fatto che era noto grazie all'esperienza di migliaia di anni: la coscienza si estende al di là del corpo e interagisce con il mondo nel suo insieme.E’ possibile che il nostro cervello e il nostro corpo siano connessi con il resto del mondo attraverso un campo collegante, allo stesso modo in cui le galassie del cosmo, i quanti nel micromondo, e gli organismi nel mondo degli esseri viventi ? Ed è forse possibile che questo sia lo stesso identico campo che appare in mondi diversi nei differenti reami ?>>
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 13/11/2006 1:14
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: Il Campo del Punto Zero
#13
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
Scusate non riesco più ad inserire su Spread-it il link al file del mio primo intervento, nel caso a qualcuno interessi provo ad inserilo suddiviso su due interventi:

Tratto da “Il Campo del Punto Zero” di Lynne McTaggart

Prologo

La rivoluzione imminente:

Siamo sull’orlo di una rivoluzione.Una rivoluzione profonda e audace come la scoperta della relatività di Einstein. Dalle nuove frontiere della scienza stanno emergendo nuove idee, che sfidano tutto ciò che crediamo a proposito di come funziona il nostro mondo, e di come definiamo noi stessi. Vengono realizzate scoperte che dimostrano ciò che le religioni hanno sempre sostenuto: che gli esseri umani sono molto più straordinari di un assemblaggio di carne e ossa. Questa nuova scienza, proprio dai suoi elementi basilari, risponde a domande che hanno reso perplessi gli scienziati per centinaia di anni. Nel suo significato più profondo questa è una scienza del miracolo.
Per vari decenni, in tutto il mondo, stimati scienziati di diverse discipline hanno portato a termine esperimenti ben studiati, i cui risultati disobbediscono apertamente alla biologia e alla fisica attuali. Tutti questi studi ci offrono una grande quantità di informazioni sulla forza centrale che organizza e governa i nostri corpi e il resto del cosmo.
Ciò che questi scienziati hanno scoperto è a dir poco stupefacente.
Al nostro livello più elementare noi non siamo una reazione chimica, ma una carica energetica. Gli esseri umani, e tutte le cose viventi, sono un’unione di energia in un campo di energia connesso a ogni altra cosa esistente nell’universo. Questo campo di energia pulsante è il motore centrale del nostro essere e della nostra consapevolezza, l’alfa e l’omega della nostra esistenza.
Non esiste una dualità “io” e “non io” dei nostri corpi in relazione all’universo, ma un unico campo di energia fondamentale. Questo campo è responsabile per le funzioni più alte della nostra mente, ed è la fonte di informazioni che guida la crescita dei nostri corpi. I nostri cervelli, i nostri cuori, la nostra memoria sono - in verità, un progetto dell’universo per tutte le epoche. E’ il campo, piuttosto che i germi o i geni, la forza che determina in maniera definitiva se siamo sani o malati, ed è la forza che deve essere utilizzata per guarire. Noi siamo uniti, connessi e indivisibili dal nostro universo, e la nostra unica verità fondamentale è la nostra relazione con esso. “il campo” , come aveva espresso Einstein concisamente, “è l’unica realtà”. Fino a oggi la biologia e la fisica sono state ancelle di prospettive adottate da Isaac Newton, il padre della fisica moderna. Tutto ciò in cui crediamo riguarda al nostro mondo e il nostro ruolo in esso, ha origine da idee che vennero sì formulate nel diciassettesimo secolo, ma che ancora costituiscono la spina dorsale della scienza moderna.
Queste sono teorie che rappresentano tutti gli elementi dell’universo come isolati l’uno dall’altro, divisibili e completamente autonomi.
Queste teorie, alla loro essenza, hanno creato una visione mondiale di separazione. Newton rappresentò un universo materiale nel quale singole particelle di materia obbediscono a determinate leggi che descrivono il moto attraverso lo spazio e il tempo – l’universo come una macchina. Prima che Newton formulasse le sue leggi del moto, il filosofo francese René Descartes (n.d.t.: Cartesio, in italiano) ideò un concetto, alla sua epoca rivoluzionario, per il quale noi – rappresentati dalle nostre menti – siamo separati dai nostri corpi di materia inerte e senza vita, i quali sono soltanto un altro particolare tipo di veicolo ben rodato. Secondo questa visione l’universo è composto da un mucchio di piccoli oggetti discreti che si comportano in maniera prevedibile. Il più separato tra tutti questi oggetti è l’essere umano. Noi sediamo al di fuori di questo universo e guardiamo al suo interno. Anche i nostri corpi in qualche modo sono separati e sono qualcosa di diverso dalla nostra vera essenza: le menti consapevoli che osservano.
L’universo newtoniano può si rispettare delle leggi stabilite, ma è fondamentalmente un luogo solitario e desolato. L’universo continua, come un vasto meccanismo, a prescindere dalla nostra presenza. Con poche e abili mosse Newton e Descartes hanno strappato Dio e la vita dal mondo della materia, e noi e la nostra consapevolezza dal centro del nostro mondo. Hanno tirato via il cuore e l’anima dall’universo, lasciando sulla sua scia solo una collezione di parti interagenti senza vita. E la cosa che è più rilevante di tutte, come osserva Danah Zohar in “The Quantum Self” (il sé quantico), è che “la visione di Newton ci separa completamente dalla struttura dell’ universo”.
La nostra immagine di noi stessi è diventata ancora più tetra con il lavoro di Charles Darwin. La sua teoria dell’evoluzione, che ora è stata leggermente ritoccata dai neo-darwinisti, considera la vita come casuale, predatrice, senza scopo e solitaria: se non sei il migliore non sopravvivi. Non sei niente di più di un caso prodotto dall’evoluzione. La vasta scacchiera dell’eredità biologica dei tuoi antenati si semplifica a un unico aspetto centrale: la sopravvivenza. Mangia o vieni mangiato. L’essenza della tua umanità è un terrorismo genetico, che si sbarazza in maniera efficiente di qualsiasi anello debole. La vita non riguarda la condivisione e l’interdipendenza. La vita concerne il vincere, l’arrivare prima. E se ce la fai veramente a sopravvivere, allora sei da solo all’apice dell’albero evolutivo.

Questi paradigmi, l’universo come una macchina e l’uomo come una macchina da sopravvivenza, hanno portato a una padronanza tecnologica dell’universo, ma a poca reale conoscenza che abbia una qualsiasi importanza centrale per noi. Ad un livello spirituale e metafisico hanno portato al più brutale e disperato senso di isolamento. Inoltre non ci hanno avvicinato per niente alla comprensione dei misteri più fondamentali della nostra stessa esistenza: come una singola cellula diventa una persona completamente formata, e anche cosa accade alla consapevolezza umana quando moriamo.
Anche se ciò non fa parte della nostra esperienza ordinaria, continuiamo a essere apostoli “alieni” verso questa visione del mondo, che lo presentano come meccanizzato e separato. Molti di noi cercano rifugio dalla realtà della nostra esistenza che consideriamo dura e nichilista, nella religione, che può offrire qualche soccorso con i suoi ideali di unità, comunione e scopo, ma lo fa attraverso una visione del mondo che contraddice quella abbracciata dalla scienza. Chiunque abbia cercato una vita spirituale ha dovuto lottare con queste opposte visioni del mondo, cercando inutilmente di riconciliarle.
Questo mondo della separazione dovrebbe essere stato distrutto, una volta per tutte, dalla scoperta della fisica quantistica nella prima parte del ventesimo secolo. Quando i pionieri della fisica quantistica hanno scrutato proprio nel nucleo della materia, sono rimasti sbalorditi da quello che hanno visto. I più minuscoli pezzettini di materia non sono neanche materia, come noi la conosciamo, e neanche un insieme di “qualcosa”, ma a volte una cosa, altre volte qualcosa di molto diverso. E cosa ancora più strana, sono spesso molte cose possibili tutte nello stesso istante. Il fatto ancora più significativo è che queste particelle subatomiche non hanno nessun significato in isolamento, ma soltanto se sono in relazione con tutto il resto. Al suo livello più elementare la materia non può essere sminuzzata in unità autonome, ma è completamente indivisibile. Si può capire l’universo soltanto considerandolo come una ragnatela dinamica di interconnessioni. Una volta che le cose entrano in contatto, rimangono per sempre in contatto attraverso tutto lo spazio e tutto il tempo. Anzi, proprio lo spazio e il tempo sembrano essere costrutti arbitrari, non più applicabili a questo livello del mondo. Il tempo e lo spazio, per come noi li conosciamo, in effetti non esistono. Tutto ciò che appare davanti agli occhi è un lungo panorama di presente.
I pionieri della fisica quantistica – Erwin Schrodinger, Werner Heisenberg, Niels Bohr e Wolfang Pauli – avevano una vaga idea del territorio metafisico nel quale erano sconfinati. Se gli elettroni sono connessi in ogni luogo nello stesso momento, ciò implica qualcosa di profondo sulla natura dell’universo nell’insieme. Si indirizzarono verso testi di filosofia classica nel tentativo di comprendere tutta la verità riguardo allo strano mondo subatomico che stavano osservando. Pauli esaminò la psicoanalisi e gli archetipi della cabala; Bohr il Tao e la filosofia Indù; Heisenberg la teoria platonica della Grecia antica. Nonostante ciò, una teoria coerente delle implicazioni spirituali della fisica quantistica, rimase al di là delle loro capacità di comprensione. Niels Bohr aveva appeso un cartello alla sua porta con su scritto: “Vietato l’ingresso ai filosofi. Lavori in corso”.
C’era un altro lavoro concreto da completare con la teoria quantistica. Bohr e i suoi colleghi erano arrivati solo fino a un certo punto con i loro esperimenti e la loro comprensione. Gli esperimenti che avevano condotto, e che dimostrano questi effetti quantistici, erano stati effettuati in laboratorio con particelle subatomiche di materia inanimata. In seguito altri scienziati, sulla loro scia, avevano naturalmente assunto che questo strano mondo quantistico esistesse soltanto nel mondo della materia morta. Qualsiasi cosa viva obbedisce ancora alle leggi di Newton e Descartes. Una visione, questa, che ha informato completamente la medicina e la biologia moderne. Perfino la biochimica basa i suoi studi sulla collisione e sulla forza newtoniane.

E cosa dire di noi? All’improvviso abbiamo assunto un ruolo centrale in ogni processo fisico, ma nessuno lo ha completamente riconosciuto. I pionieri quantistici avevano scoperto che il nostro coinvolgimento con la materia è cruciale. Le particelle subatomiche esistono in tutti gli stati possibili finché non vengono disturbate da noi – con l’osservazione o la misurazione – e a quel punto finalmente si placano in qualcosa di concreto. La nostra osservazione – la nostra consapevolezza umana – è totalmente centrale in questo processo di flusso subatomico, flusso che realmente diventa qualcosa di fisso.
Eppure noi non siamo in nessuna delle equazioni matematiche di Heisenberg o di Schrodinger. Avevano capito che noi siamo in qualche modo la chiave, ma non sapevano come includerci. Per quanto riguardava la scienza noi stavamo ancora guardando dal di fuori.
Tutti gli elementi disgiunti della fisica quantistica non sono mai fusi in una teoria coerente, e la fisica quantistica si è ridotta a uno strumento tecnologico, estremamente valido e vitale per costruire le bombe e gli apparecchi elettronici moderni. Le implicazioni filosofiche venivano dimenticate, e tutto quello che rimaneva erano i suoi vantaggi pratici. La truppa dei fisici moderni aveva la volontà di accettare la bizzarra natura del mondo quantistico, perché la matematica, come le equazioni di Schrodinger, funziona veramente bene, ma scuoteva il capo in segno di disapprovazione di fronte alla cotro-intuività di tutto ciò.
Come possono gli elettroni essere in contatto con ogni cosa contemporaneamente? Come può un elettrone non essere una singola cosa fissa finché non viene esaminato o misurato? Come, può qualsiasi cosa nel mondo essere in effetti con-misurato? Come, può qualsiasi cosa nel mondo essere in effetti concreta, se è un’illusione quando si inizia a guardala da vicino?
La risposta dei fisici era asserire che c’è una realtà per ogni cosa piccola, e un’altra realtà per le cose molto più grandi; una realtà per le cose che sono vive, un’altra per le cose che non lo sono, e accettare queste evidenti contraddizioni proprio come si possono accettare gli assiomi basilari di Newton. Queste sono le regole del mondo, e devono essere prese alla lettera.
La matematica funziona, e questo è tutto ciò che conta.

Un piccolo gruppo di scienziati sparsi per il globo, non soddisfatto dall’utilizzo meccanico della fisica quantistica, ha richiesto una soluzione migliore a molte delle numerose domande che rimanevano senza risposta. Nelle loro indagini e nei loro esperimenti, questi scienziati hanno ricominciato dove i pionieri della fisica quantistica avevano rinunciato, e hanno iniziato a esplorare più a fondo.
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 23/11/2006 17:44
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: Il Campo del Punto Zero
#14
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
(seconda parte)

Alcuni hanno ripensato di nuovo alle poche equazioni che sono state sempre sottratte nella fisica quantistica. Queste equazioni rappresentano il Campo del Punto Zero – un oceano di vibrazioni microscopiche presenti nello spazio esistente fra le cose. Hanno capito che se il Campo del Punto Zero viene incluso nella nostra concezione della natura più fondamentale della materia, allora il vero sostegno del nostro universo è un mare di energia pulsante - un vasto campo quantistico. Se ciò fosse vero, tutto sarebbe connesso a qualsiasi altra cosa attraverso una ragnatela invisibile.
Hanno anche scoperto che siamo tutti fatti della stessa sostanza essenziale. Al livello più fondamentale, gli esseri viventi, inclusi gli esseri umani, sono pacchetti di energia quantistica che scambiano costantemente informazioni con questo mare inesauribile di energia.
Le cose viventi emettono una debole radiazione, e questo è l’aspetto cruciale dei processi biologici. L’informazione riguardante tutti gli aspetti della vita, dalla comunicazione cellulare alla vasta rete di controlli del DNA, viene comunicata attraverso uno scambio a livello quantistico. Perfino le nostre menti, quelle “altre cose” apparentemente così al di fuori delle leggi della natura, operano in accordo a processi quantistici. Pensare, sentire – ogni funzione cognitiva superiore – ha a che fare con l’informazione quantistica pulsante simultaneamente attraverso i nostri cervelli e i nostri corpi. La percezione umana accade grazie all’interazione fra le particelle subatomiche dei nostri cervelli e del mare di energia quantistica. Risuoniamo, letteralmente, con il nostro mondo.
Le loro scoperte sono straordinarie ed eretiche. In un solo colpo hanno sfidato molte leggi basilari della biologia e della fisica.
Quello che sono riusciti a scoprire sarebbe nientedimeno che la chiave per tutta l’elaborazione e lo scambio di informazione nel nostro mondo, dalla comunicazione fra cellule fino alla percezione del mondo nell’insieme. Hanno trovato risposte ad alcune delle domande più profonde della biologia a proposito della morfologia umana e della consapevolezza vivente. Qui, nello spazio che viene definito “morto”, è possibile che si trovi la vera e propria chiave della vita stessa.
In maniera ancora più fondamentale, hanno fornito l’evidenza del fatto che tutti noi siamo collegati gli uni con gli altri, e collegati con l’universo a partire dalla vera essenza del nostro essere.
Attraverso esperimenti scientifici hanno dimostrato che ci potrebbe essere qualcosa di simile a una forza vitale che fluisce attraverso l’universo – ciò che è stato chiamato, in termini diversi, come consapevolezza collettiva o, come hanno fatto i teologi, Spirito Santo. Hanno fornito una spiegazione plausibile in tutte quelle aree nelle quali il genere umano ha sempre avuto solo fede, senza nessuna solida evidenza o adeguata spiegazione, a partire dalla efficacia della medicina alternativa, fino alla preghiera di una vita dopo la morte. Ci hanno offerto, in un certo senso, una scienza della religione.
A differenza della visione del mondo di Newton o di Darwin, la loro è una visione che esalta la vita. Queste sono idee che possono conferirci potere, con le loro implicazioni di ordini e controllo. Non siamo semplicemente un caso fortuito della natura; c’è uno scopo e un’unità nel nostro universo e nel nostro posto nel mondo, e abbiamo una voce importante in esso. Ciò che facciamo e pensiamo ha importanza e, in verità, è fondamentale nel creare il nostro mondo. Gli esseri umani non sono più separati gli uni dagli altri. Non esiste più un “noi” e un “loro”. Non siamo più alla periferia del nostro universo, guardando dentro dal di fuori. Possiamo occupare il nostro posto di diritto, di nuovo al centro del mondo.
Queste idee sono state un vero e proprio alto tradimento. In molti casi questi scienziati hanno dovuto combattere con un’azione di retroguardia contro un sistema trincerato e ostile. Le loro indagini sono andate avanti per trenta anni, ampiamente non riconosciute o soppresse, ma non a causa della qualità del loro lavoro. Gli scienziati, tutti provenienti da istituzioni credibili e di prima grandezza – l’Università di Princeton, l’Università di Stanford, e alcuni istituti di prim’ordine in Germania e Franca – hanno prodotto una sperimentazione impeccabile. Nondimeno i loro esperimenti hanno attaccato una quantità di dogmi che sono ritenuti sacri e proprio alla base della scienza moderna. Non si sono adattati alla visione scientifica prevalente del mondo – ovvero a quella dell’universo inteso come una macchina. Riconoscere queste nuove idee richiede una demolizione di molto di ciò in cui la scienza moderna crede e, in un certo senso, implica un ricominciare da zero.
La vecchia guardia ha rifiutato decisamente l’offerta. Queste nuove idee non si adattano alla vecchia visione del mondo, quindi devono, secondo la vecchia guardia, essere sbagliate.
Ma ormai è troppo tardi. La rivoluzione è inarrestabile. Gli scienziati che sono stati evidenziati in questo libro, sono semplicemente pochi dei pionieri, una piccola rappresentanza di un movimento più grande. Molti altri sono immediatamente dietro di loro, e stanno sfidando, sperimentando, modificando le loro visioni, impegnati in un lavoro in cui tutti i veri esploratori si impegnano. Piuttosto che licenziare queste informazioni in quanto non si adattano alla visione scientifica dell’universo, la scienza ortodossa dovrà iniziare a adattare la sua visione del mondo per aggiornarsi. E’ arrivato il momento rimettere Newton e Descartes al loro posto, come profeti di una visione storica che è stata ormai sorpassata.
La scienza può essere solo un processo di comprensione del nostro mondo e di noi stessi, piuttosto che essere un insieme di regole per sempre fissate, e con l’introduzione del nuovo, il vecchio deve spesso essere abbandonato.


“Il Campo del Punto Zero” è la storia di questa rivoluzione in fieri. Come molte rivoluzioni è iniziata con piccole sacche di ribellione, che si sono raccolte con una forza e un impegno individuali – un importante passo avanti in un’area, una scoperta in un’altra – piuttosto che come un unico grande movimento di riforma unificato. Sebbene consapevoli delle attività reciproche, questi sono uomini e donne di laboratorio, a cui spesso non piace avventurarsi oltre la sperimentazione per esaminare tutte le implicazioni delle loro scoperte, o che non hanno sempre il tempo necessario per mettere le loro scoperte nel contesto delle altre prove scientifiche che vengono alla luce. Ogni scienziato è in un viaggio di scoperta, e ognuno ha scoperto una zolla di terreno, ma nessuno è stato abbastanza coraggioso da dichiararla come parte di un nuovo continente.
“Il Campo del Punto Zero” rappresenta uno dei primi tentativi di sintetizzare questa disparata ricerca in un coeso. Nel farlo fornisce anche una conferma scientifica su aree che sono state largamente parte del dominio della religione, del misticismo, della medicina alternativa o della speculazione New Age.
Sebbene tutto il materiale di questo libro sia fondato nella solida realtà della sperimentazione scientifica, a volte, con l’aiuto degli scienziati interessati, ho dovuto inoltrami nella speculazione per far sì che tutto combaciasse. Conseguentemente devo sottolineare che questa teoria è, come il decano emerito di Princteton Robert Jahn ama dire, un lavoro in corso. In qualche caso alcune delle prove scientifiche presentate ne “Il Campo del Punto Zero” non sono ancora state riprodotte da gruppi di ricerca indipendenti. Come con tutte le nuove idee, questo libro deve essere visto come un primo tentativo di presentare scoperte individuali in un modello coerente, porzioni del quale dovranno essere raffinate in futuro. E’ anche saggio tenere presente il detto, ben noto, per il quale un’idea corretta non può mai essere definitivamente dimostrata. La cosa migliore che la scienza possa mai sperare di raggiungere è di smentire le idee sbagliate. Ci sono stati molti tentativi per screditare le nove idee, presentate in questo libro, che sono state elaborate da scienziati con buone credenziali e buoni metodi di verifica; ma finora, nessuno di questi ha avuto successo. Finché non verranno confutate o raffinate, le scoperte di questi scienziati rimangono valide. Questo libro è rivolto a un pubblico profano, e per rendere comprensibili nozioni piuttosto complicate, ho spesso dovuto usare metafore che rappresentano soltanto una cruda approssimazione della realtà. A volte le nuove idee radicali qui presentate richiedono pazienza, e non posso promettere che questa sarà sempre una lettura facile. Parecchie nozioni sono piuttosto difficili per chi fra di noi è newtoniano o cartesiano, abituati come siamo a pensare a tutto nel mondo come separato e inviolato.
E’ anche importante sottolineare che nessuna di queste è stata una mia scoperta. Io non sono una scienziata. Sono soltanto la cronista e a volte l’interprete.
Il plauso va agli uomini e alle donne di laboratorio, in gran parte sconosciuti, che hanno captato e portato alla luce lo straordinario nel corso della vita quotidiana. Spesso, senza che lo comprendessero, il loro lavoro si è trasformato in una ricerca per la fisica dell’impossibile.
Lynne McTaggart
Londra, luglio 2001
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 23/11/2006 17:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: Il Campo del Punto Zero
#15
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
Vedo che ci sono state più di mille letture, ma i commenti sono pochissimi, probabilmente le letture sono state spinte dalla curiosità, poi forse le mie trascrizioni troppo lunghe e incasinate hanno snervato …….

Il pensiero che è sorto in me dal lettura del campo del punto zero, e dei libri di F. Capra è che non esiste una separazione tra l’esistente, a livello quantistico il vuoto non esiste, la separazione tra cose non esiste, tutto l’esistente e collegato formando una immensa rete (la rete della vita), ogni organismo complesso è l’insieme di altri organismi il tutto immerso o per meglio dire “emerso” da un mare “energetico”.
Riflettendo sul principio di indeterminazione di Heisenberg si potrebbe pensare che è la coscienza a far emergere il mondo, un mondo fatto su misura a seconda del livello raggiunto dalla coscienza che lo osserva, o per meglio dire che lo fa emergere….

<< Una delle asserzioni più sensazionali di Bohm è che la realtà tangibile della nostra vita quotidiana è in effetti una sorta di illusione, come un’immagine olografica. Sotto di essa vi è un ordine di esistenza più profondo, un livello di realtà vasto e più fondamentale, che dà origine a tutti gli oggetti e le apparenze del nostro mondo fisico, in modo molto simile a quello in cui una porzione di pellicola olografica da origine a un ologramma. Bohm definisce questo livello di realtà più profondo “ordine implicito (che significa “celato”), e si riferisce al nostro livello di esistenza come all’ordine esplicito o svelato.>> (tratto dal libro “Tutto è Uno – l’ipotesi della scienza olografica” di Michael Talbot)

Dando una mia interpretazione, il mondo che a noi appare è quello che la nostra coscienza rende “esplicito” facendolo emergere dal mondo “implicito” a noi ancora ignoto.

Credo nella evoluzione della vita e credo che non sia casuale, ma che abbia come fine il sorgere di organismi sempre più complessi in cui possa emergere una coscienza anche essa in evoluzione, in pratica l’evoluzione della vita che ci appare così fisica e materiale, non altro che evoluzione della coscienza che rende “esplicito”, ovvero svela una porzione dell’esistente “implicito”, la vita è il materializzarsi della evoluzione della coscienza in tutte le sue forme.

Sotto questa ottica il film “Matrix” è più reale di quanto si possa credere, in questo caso la realtà virtuale non è generata da un programma gestito da macchine, ma dalla “coscienza collettiva” determinata da tutte le coscienze più o meno evolute che appartengono al fenomeno “Vita” sul nostro pianeta. La “coscienza collettiva” sul nostro pianeta rende “esplicito” (svela) una parte dell’ordine “implicito” della “coscienza universale” a cui appartiene.

La Terra è un grande organismo vivente, un immenso utero, una immenso ovulo che è stato fecondato dalla forza della coscienza universale, probabilmente da una cometa, che in un certo senso può essere paragonato ad uno spermatozoo, dando inizio al quel fenomeno evolutivo che noi chiamiamo vita che ha come fine l’emergere di una coscienza riflessa, come potrei dire, è come se la coscienza universale (o Dio se preferite) sentisse l’esigenza di creare uno specchio in cui riflettersi per poter raggiungere la piena consapevolezza di se stessa.

<<Quello che chiamiamo mondo reale, per esistere, deve sperare di avere esseri coscienti che lo possano osservare>> detto da John Wheeler, nel 1979 in occasione della commemorazione del centenario della nascita di Einstein a Princeton.
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 18/12/2006 15:45
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Il Campo del Punto Zero
#16
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/5/2006
Da
Messaggi: 675
Offline
Ciao Al2012
per quanto mi riguarda i post sono in effetti abbastanza lunghi e, poichè ritengo che meritino un'attenta lettura, non sono riuscito a far altro se non una breve spulciata o una lettura molto veloce di alcuni di essi, in attesa di poter leggere tutto con calma e senza fretta.

E' probabile, ma è una mera ipotesi, che i lettori vedano la tua impostazione dell'argomento di tipo filosofico, quasi metafisico più che scientifico e, poichè il forum è nella sezione scienza, è possibile (sto ancora ipotizzando) che coloro che hanno sbirciato per curiosità, non avendo trovato "dati concreti" (leggasi formule ed esperimenti) abbiano semplicemente deciso di andare a leggere qualche altro forum.

Se poi aggiungiamo che spesso viene presentato il concetto secondo cui siamo tutti legati uno all'altro, che dovrebbe richiamare alla mente (o a livello incoscio) l'etere, allora stai certo che da un punto di vista scientifico l'argomento non avrà molti simpatizzanti, anzi...

A me basta sapere che un Fisico ha calcolato che un volume pari a quello della terra di questo gas così rarefatto (Etere) peserebbe solo un ventesimo di libbra (450 grammi circa); non sto parlando di un fisico comune, ma di NIKOLA TESLA.
FONTE
Inviato il: 18/12/2006 17:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: Il Campo del Punto Zero
#17
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
Ciao Tekno

Penso che hai ragione tu, questo forum lo messo nel posto sbagliato.

Il mio è un discorso più metafisico che scientifico, ma non saprei come fare per spostarlo nel forum metafisico.

C'è qualcuno che può farlo??

Non riesco a scaricare i tuoi file su Tesla?

Certe volte mi sento così imbranato ......

Ho anche problemi per scaricare file nei siti tipo quello che hai usato tu....


ciao.
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 18/12/2006 18:05
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  packz
      packz
Re: Il Campo del Punto Zero
#18
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/7/2006
Da
Messaggi: 396
Offline
Caro teknomaker, ma l'articolo lo hai scritto tu nel 1929 oppure lo hai tradotto, siccome su google news archive non risulta, mi piacerebbe vedere l'originale perché non si capisce se è un sunto dell'intervista oppure è l'intervista... dopo si può iniziare a discutere delle leggerezze dell'articolo; ma scritti scientifici di Tesla con formule e leggi fisiche esistono, o esistono solo brevetti di macchine costruite senza un'idea sottostante...

P.S: Le caratterstiche dell'etere (se esistesse) te le potrebbe dire chiunque a partire dalle sue beneamate caratteristiche...
Inviato il: 18/12/2006 20:21
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  rigel
      rigel
Re: Il Campo del Punto Zero
#19
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 12/1/2006
Da
Messaggi: 2469
Offline
l'etere non esiste ed è stato ampiamente dimostrato
Inviato il: 18/12/2006 22:18
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: Il Campo del Punto Zero
#20
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
Che cosa significa che l'etere non esiste?

E' da cosa è stato dimostrato?
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 18/12/2006 22:36
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  rigel
      rigel
Re: Il Campo del Punto Zero
#21
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 12/1/2006
Da
Messaggi: 2469
Offline
è stato dimostrato che lo spazio interplanetario è vuoto, (a parte le particelel di vento solare e la polvere interplanetaria)

in passato si ipotizzava che l'universo era imperniato da questo mezzo gassoso chiamato etere xchè non ci si spiegava come ad esempio la luce potesse viagiare nel vuoto


invece nell'1887 Michelson e Morley hanno dimostrato che l'etere non esiste:

http://it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_di_Michelson-Morley
Inviato il: 18/12/2006 22:52
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: Il Campo del Punto Zero
#22
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
David Bohm, fisico quantistico presso la University of London dice:

<<Secondo la nostra attuale comprensione della fisica, ogni zona di spazio è inondata da diversi tipi di campi composti di onde di varie lunghezze. Ciascuna di esse ha sempre un po’ di energia. Quando i fisici calcolano la minima di energia che un’onda può possedere,trovano che ogni centimetro cubo di spazio vuoto contiene più energia dell’energia totale di tutta la materia nell’universo conosciuto.
Alcuni fisici rifiutano di prendere in questo calcolo seriamente e ritengono che debba essere in qualche modo errato. Bohm pensa che questo infinito oceano di energia esista e ci comunichi qualcosa della natura vasta e nascosta dell’ordine implicito. Egli ritiene che la maggior parte dei fisici ignori l’esistenza di questo enorme oceano di energia, poiché, come pesci inconsapevoli dell’acqua nella quale nuotano, sono stati istruiti a focalizzare principalmente su oggetti sommersi nell’oceano, su ciò che è materia.>>

Che dire?

Dove è la verità?
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 18/12/2006 23:46
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  packz
      packz
Re: Il Campo del Punto Zero
#23
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/7/2006
Da
Messaggi: 396
Offline
Guarda rigel che teknomaker è molto più avanti: le onde elettromagnetiche sono longitudinali, esiste un potenziale scalare dell'elettromagnetismo e dall'effetto casimir riescono ad estrarci dell'energia... unbelievable...

Non mi venite a dire che l'effetto casimir mi dimostra che esiste l'etere perché siete in alto mare....

@ Al2012
Che l'etere non esiste si potrebbe capire dal fatto che non ne necessità più la fisica: era stato inventato perché la fisica meccanicista di due secoli fa non comprendeva come era possibile che le onde elettromagnetiche si potessero propagare senza un mezzo, tuttavia questo mezzo, oltre ad avere delle proprietà altamente non fisiche, risultava paradossale e grazie ad Einstein il tutto si risolse; inoltre mi devono spiegare quali diavolo son questi effetti dell'etere cioè: esiste un esperimento che riesce a farmi vedere l'influenza del "vento d'etere" sulla materia e sopratutto, l'esperimento di Michelson e Morley per voi cosa dimostra...

Io aspetto ancora la terza puntata di vortex/technomaker (a me non mi freghi) sulla vera storia dell'etere nel forum della free energy che poi mi dovete ancora spiegare dove la prende l'energia il campo scalare se non dalla distribuzione di cariche (facendo risultare il fenomeno a livello energetico niente di speciale)... io aspetto...
Inviato il: 18/12/2006 23:55
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  packz
      packz
Re: Il Campo del Punto Zero
#24
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/7/2006
Da
Messaggi: 396
Offline
Citazione:
<<Secondo la nostra attuale comprensione della fisica, ogni zona di spazio è inondata da diversi tipi di campi composti di onde di varie lunghezze. Ciascuna di esse ha sempre un po’ di energia. Quando i fisici calcolano la minima di energia che un’onda può possedere,trovano che ogni centimetro cubo di spazio vuoto contiene più energia dell’energia totale di tutta la materia nell’universo conosciuto.
Alcuni fisici rifiutano di prendere in questo calcolo seriamente e ritengono che debba essere in qualche modo errato. Bohm pensa che questo infinito oceano di energia esista e ci comunichi qualcosa della natura vasta e nascosta dell’ordine implicito. Egli ritiene che la maggior parte dei fisici ignori l’esistenza di questo enorme oceano di energia, poiché, come pesci inconsapevoli dell’acqua nella quale nuotano, sono stati istruiti a focalizzare principalmente su oggetti sommersi nell’oceano, su ciò che è materia.>>


Penso che sia inutile citare scritti di qualcuno se non si conosce la fisica in generale: considerando che i campi di cui parla la teoria quantistica dei campi sono campi cosidetti "non osservabili" e che per questo non se ne può rilevare la presenza se non indirettamente (creazione-distruzione si particelle), l'energia in generale non è un concetto fisico, chiamiamolo, "invariante", l'energia è sempre calcolata rispetto a qualcosa: nel caso dell'effetto casimir, quella da cui voi presumete esista la cosidetta energia di punto zero, si ottiene una forza che attrae due piastre conduttrici (neutre) nel vuoto semplicemnte perché a causa delle fluttuazioni quantistiche del vuoto quella configurazione è meno energitica rispetto a quella senza piastre.... ma da qui a dire che esiste una energia che permea l'universo ce ne passa... significa che il vuoto ha una struttura però non che esiste l'etere inteso come

1 - sede di energia
2 - propagatore delle onde elettromagnetiche
Inviato il: 19/12/2006 0:05
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Il Campo del Punto Zero
#25
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/5/2006
Da
Messaggi: 675
Offline
EDIT
Citazione:
packz ha scritto:
Caro teknomaker, ma l'articolo lo hai scritto tu nel 1929 oppure lo hai tradotto, siccome su google news archive non risulta, mi piacerebbe vedere l'originale perché non si capisce se è un sunto dell'intervista oppure è l'intervista... dopo si può iniziare a discutere delle leggerezze dell'articolo

Caro Packz, grazie per aver cominciato con una punzecchiatura :)
Gli articoli puoi trovarli su questo LINK
Se vuoi mettere in discussione gli articoli, che siano completi, parziali, o riassunti, ti faccio presente che a prescindere da cosa siano, ci sono chiari ed espliciti riferimenti a studi e ricerche di Tesla contenuti in testi facilmente reperibili che contengono i risultati SPERIMENTALI dei suoi esperimenti, dando prova quindi che sono più che attendibili.
Ma a scanso di equivoci ti rivelo che gli articoli proposti nel link segnalato sono gli stessi che puoi trovare in “Nikola Tesla - Lectures, Patents, Articles", libro pubblicato direttamente dal Museo di Belgrado nel 1956 e contenente, ovviamente, materiale ORIGINALE.
Se ti va, magari possiamo discutere delle dichiarazioni complessive di TUTTI gli articoli messi insieme: sarebbe molto più interessante.

Citazione:
packz ha scritto:ma scritti scientifici di Tesla con formule e leggi fisiche esistono, o esistono solo brevetti di macchine costruite senza un'idea sottostante...


Rileggere su. E poi scusami, possibile che stai qui a confutare e non sei nemmeno informato sull'esistenza o meno dei testi e delle fonti che per altro vengono linkati e nominati spesso???
Gli scritti quindi ci sono eccome; se poi vuoi far finta che non esistano è un altro discorso...

Citazione:
Penso che sia inutile citare scritti di qualcuno se non si conosce la fisica in generale


(Altra punzecchiatura :)
Ed infatti eccolo là! Sei andato a parare proprio là dove mi aspettavo. Risolta la questione in un batter d'occhio: piuttosto che informarsi, meglio liquidare il tutto screditando ARBITRARIAMENTE il portatore dell'idea: è più semplice, comodo, sbrigativo e pratico.
Lo potevi dire da subito senza fare domande di finto interessamento e farmi perdere tempo a rispondere prima :)

Citazione:
riegel ha scritto: l'etere non esiste ed è stato ampiamente dimostrato

Citazione:
invece nell'1887 Michelson e Morley hanno dimostrato che l'etere non esiste

E Tesla aveva dimostrato che esiste invece un medium gassoso onnipresente, e diceva anche Michelson e Morley erano in errore. Come la mettiamo? Ognuno la pensi come meglio crede :)

Citazione:
Guarda rigel che teknomaker è molto più avanti:

(Ancora punzecchiature inutili...)

Citazione:
Non mi venite a dire che l'effetto casimir mi dimostra che esiste l'etere perché siete in alto mare...

A me sembra che quello ad esser avanti sei tu: in ogni dove continui ad insinuare tue supposizioni di ciò che dovrebbero o potrebbero pensare e dire gli altri, chiedendone per giunta dimostrazione…!
Come dire: io penso che tu possa pensare o dire… quindi DIMOSTRAMELO!
(E questa è la seconda volta che lo fai in questo stesso forum)

Citazione:
Io aspetto ancora la terza puntata di vortex/technomaker (a me non mi freghi)

Non mi dire che sei ancora convinto che siamo la stessa persona!
Tu pensa che anche per quanto mi riguarda aspettavo l’ennesima puntata del forum, magari con qualcuno che iniziasse a fare l’elenco dei risultati sperimentali sbagliati di Tesla…

Citazione:
Al 2012: Che dire?

Dove è la verità?


A mio avviso è nel mezzo, però bisogna avere pazienza e interesse nel volerla cercare :)

P.S. Come volevasi dimostrare, mi è bastato scrivere "Etere" per mandare il forum in tilt... Scusami AL...
Inviato il: 19/12/2006 11:41
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  packz
      packz
Re: Il Campo del Punto Zero
#26
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/7/2006
Da
Messaggi: 396
Offline
Caro Techno (ormai siamo entrati in confidenza)

Citazione:

o meno dei testi e delle fonti che per altro vengono linkati e nominati spesso???


ma quando mai, citi sempre gli stessi articoli e nelle tue (?) traduzioni non citi i lavori da cui l'hai tradotti...

Citazione:

Gli scritti quindi ci sono; se poi vuoi far finta che non esistano è un altro discorso.


si ma non penso che Tesla costruisse macchine senza formulare ed usare leggi di carattere fisico: se io costruisco un circuito elettrico, uso la legge di Ohm, la legge dell'induzione magnetica etc... lui ha lasciato formule di carattere matematico o costruiva le macchina in preda a trance tecnologici? è inutile discutere su brevetti di macchine che poi nessuno mi costruisce, discutiamo di eventuali leggi matematico-fisiche

Citazione:

Eccolo là! Risolta la questione in un batter d'occhio: piuttosto che informarsi, meglio liquidare il tutto screditando ARBITRARIAMENTE il portatore dell'idea: è più semplice, comodo, sbrigativo e pratico.
A seconda di come ti conviene... lo potevi dire prima, senza farmi perdere tempo a rispondere alle domande di prima :)


Non per fare il figo, ma penso di conoscere la fisica abbastanza bene da rendermi conto che non la conoscete: non si può prendere il termine di energia di punto zero e la frase "campi che permeano l'universo" senza capirne il significato che hanno nella fisica, dove si parla di cose che hanno senso perché rilevabili sperimentalmente e non di fantasie del secolo scorso...

Citazione:

E Tesla aveva dimostrato che esiste invece un medium gassoso onnipresente, e diceva anche Michelson e Morley erano in errore. Come la mettiamo? Ognuno la pensi come meglio crede :)


La mettiamo che quell'esperimento (riproducibile anche in un dipartimento di fisica) partiva da delle ipotesi e cerca di dimostrare la tesi che l'etere non esiste, riuscendoci, degli esperimenti di Tesla non capisco come fanno a dimostrare che esiste,magari spiegamelo tu, senza dirmi che lo ha scritto tesla nel brevetto cazzi&mazzi perché non significa niente, sempre che non ti appoggi alle minchiate di vortex che allora siamo apposto...

Citazione:

A me sembra che quello ad esser avanti sei tu: in ogni dove continui ad insinuare tue supposizioni di ciò che dovrebbero o potrebbero pensare e dire gli altri, chiedendone per giunta dimostrazione…!
Come dire: io penso che tu possa pensare o dire… quindi DIMOSTRAMELO!
(E questa è la seconda volta che lo fai in questo stesso forum)


non mi prendere per il culo: post datato 9/11/2006
Citazione:

In realtà anche di Punto Zero (sia del Campo che dell'Energia) si può parlare benissimo in termini di scienza.

Premesso che ZPE è l'acronimo di Zero Point Energy, e ZPF di Zero Point Field, attorno a questi argomenti "gravitano" molte implicazioni interessanti, fra cui la levitazione, la free energy e via discorrendo...


quindi seguendo quello che scrivi in tutti i forum

Free energy <-> etere <-> Tesla

non è che ci vuole molto a capirlo e non mi pare che tu abbia preso le distanze dalla supposizione ZPE = etere.

Citazione:

Non mi dire che sei ancora convinto che siamo la stessa persona!


...

Citazione:

Tu pensa che anche per quanto mi riguarda aspettavo l’ennesima puntata del forum, magari con qualcuno che iniziasse a fare l’elenco dei risultati sperimentali sbagliati di Tesla…


se qualcuno li scrivesse o provasse a farli magari si potrebbero anche controllare (non mi venire a dire che ci sono negli scritti di Tesla perché se no allora esiste Dio perché c'è scritto sulla Bibbia)
Inviato il: 19/12/2006 12:39
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: Il Campo del Punto Zero
#27
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
Packz dice:
(a me non mi freghi) sulla vera storia dell'etere nel forum della free energy

Scusami ma non mi è chiaro se ti riferisci ad un mio intervento nel forum sulla free energy?

Cioè questo:
<< Contro le obiezioni dei suoi contemporanei, che credevano in uno spazio vuoto, Aristotele fu uno dei primi a sostenere che lo spazio era in effetti un “plenum” (una sottostruttura di fondo piena di cose). Poi nella metà del XIX secolo, lo scienziato Michael Faraday introdusse il concetto di campo in relazione all’elettricità e al magnetismo, credendo che l’aspetto più importante dell’energia non fosse la fonte, ma lo spazio intorno ad essa, e credendo all’influenza dell’una sull’altro attraverso qualche forza. Secondo la sua visione, gli atomi non sono palle da biliardo piccole e dure, ma il centro più intenso di una forza che si estende nello spazio esterno >>

<< James Clerk Maxwell per primo propose che lo spazio fosse un etere di luce di elettromagnetica, e quest’idea dominò fino quando non fu confutata in maniera decisiva da un fisico di origine polacca chiamato Albert Michelson, prima nel 1881, e sei anni dopo in collaborazione con un professore di chimica americano chiamato Edward Morley, con un agile esperimento che dimostra che la materia non esiste in una massa di etere. Lo stesso Einstein aveva creduto che lo spazio fosse realmente vuoto fino a quando le sue stesse idee, finalmente sviluppate nella teoria della relatività generale, dimostrano che lo spazio contiene in verità un “plenum” di attività. Ma soltanto nel 1911, con un esperimento di Max Plance, uno dei padri fondatori della teoria quantistica, i fisici compresero che lo spazio vuoto è gonfio di attività.>>

In tal caso chi sta cercando di fregarti non sono io ma un certo Michael Faraday un certo James Clerk Maxwell e per finire un certo Max Plance.

<<Il Campo del Punto Zero era stato chiamato “zero” in quanto le fluttuazioni nel campo sono ancora rilevabili alla temperatura dello zero assoluto. Questo è il minimo stato possibile d’energia, quando tutta la materia è stata rimossa, e niente è rimasto che possa apparentemente essere in grado di creare qualsiasi moto.>>

<< Il Campo del Punto Zero è un serbatoio per tutti i campi, per tutti gli stati fondamentali d’energia e per tutte le particelle virtuali – un campo dei campi. Ogni scambio di ogni particella virtuale irradia energia. L’energia del punto zero, in qualsiasi transizione in un campo elettromagnetico, è inconcepibilmente minuscola – del valore di mezzo fotone.
Ma se sommiamo tutte le particelle nell’universo, di tutte le varietà che entrano ed escono costantemente dall’esistenza, arriviamo a una fonte vasta, inesauribile d’energia – uguale o più della densità d’energia nel nucleo atomico – la quale di trova, in maniera non appariscente, nell’oscurità dello spazio vuoto attorno a noi, come se fosse un unico sfondo supercarico che pervade tutto.
E’ stato calcolato che l’energia totale del Campo del Punto Zero oltrepassi in maniera esorbitante tutta l’energia presente nella materia secondo di 10(40), ovvero un 1 seguito da 40 zeri.
Come descrisse una volta il grande fisico Richard Feynmann tentando di dare un’ idea di questa magnitudine, l’energia presente in un solo metro cubo di spazio è sufficiente per far bollire tutti gli oceani del mondo>>

Per non dimenticare un certo Richard Feynmann ed un certo David Bohm. Per quanto riguarda Tesla lascio spazio a Teknomaker.

E’ vero quando dici che non capisco niente di fisica, e quindi, come ho già detto non posso sostenere certo un confronto con un esperto fisico, come te, di questa mi presunzione ti chiedo scusa, sono ignorante e so di esserlo, per questo faccio lunghe citazioni.

Sono un sognatore, che avvolte cerca di capire il mondo in cui vive…..

Quindi i miei interventi sono solo gli interventi di un “tifoso” faccio il tifo per quella squadra di scienziati che non accettano dogmi:

<<Un piccolo gruppo di scienziati sparsi per il globo, non soddisfatto dall’utilizzo meccanico della fisica quantistica, ha richiesto una soluzione migliore a molte delle numerose domande che rimanevano senza risposta. Nelle loro indagini e nei loro esperimenti, questi scienziati hanno ricominciato dove i pionieri della fisica quantistica avevano rinunciato, e hanno iniziato a esplorare più a fondo.
Alcuni hanno ripensato di nuovo alle poche equazioni che sono state sempre sottratte nella fisica quantistica. Queste equazioni rappresentano il Campo del Punto Zero – un oceano di vibrazioni microscopiche presenti nello spazio esistente fra le cose. Hanno capito che se il Campo del Punto Zero viene incluso nella nostra concezione della natura più fondamentale della materia, allora il vero sostegno del nostro universo è un mare di energia pulsante - un vasto campo quantistico. Se ciò fosse vero, tutto sarebbe connesso a qualsiasi altra cosa attraverso una ragnatela invisibile.>>

Altra citazione da sognatore:

citazione
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 19/12/2006 13:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  packz
      packz
Re: Il Campo del Punto Zero
#28
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/7/2006
Da
Messaggi: 396
Offline
io oltre a questo

Citazione:

(a me non mi freghi) sulla vera storia dell'etere nel forum della free energy


ho anche scritto

Citazione:

Io aspetto ancora la terza puntata di vortex/technomaker (a me non mi freghi) sulla vera storia dell'etere nel forum della free energy


quindi non prendertela che non ti ho tirato in ballo ma già che ci sono vediamo

Citazione:

In tal caso chi sta cercando di fregarti non sono io ma un certo Michael Faraday un certo James Clerk Maxwell e per finire un certo Max Plance.


guarda che come hai scritto tu

Citazione:

James Clerk Maxwell per primo propose che lo spazio fosse un etere di luce di elettromagnetica, e quest’idea dominò fino quando non fu confutata in maniera decisiva


quindi per il buon techno non ce n'è... ma poi vediamo cosa c'è

Citazione:

<<Il Campo del Punto Zero era stato chiamato “zero” in quanto le fluttuazioni nel campo sono ancora rilevabili alla temperatura dello zero assoluto. Questo è il minimo stato possibile d’energia, quando tutta la materia è stata rimossa, e niente è rimasto che possa apparentemente essere in grado di creare qualsiasi moto.>>


frase non vera in quanto le fluttuazioni dell'effetto casimir si calcolano con la meccanica quantistica standard che non tiene conto degli effetti statistici, inoltre per il terzo principio (wiki ) non puoi raggiungere lo zero assoluto quindi non ne puoi parlare (tolto il fatto che se non c'è materia non c'è temperatura...)... chi l'ha scritta 'sta stronzata, non certo Maxwell, Faraday o Plance

Citazione:

Il Campo del Punto Zero è un serbatoio per tutti i campi, per tutti gli stati fondamentali d’energia e per tutte le particelle virtuali – un campo dei campi. Ogni scambio di ogni particella virtuale irradia energia. L’energia del punto zero, in qualsiasi transizione in un campo elettromagnetico, è inconcepibilmente minuscola – del valore di mezzo fotone.


Prima di tutto ogni campo ha la sua configurazione di vuoto, poi gli scambi di particelle virtuali non scambiano energia, perché presuppone che questa potrebbe essere misurata e un fotone non è una unita di misura dell'energia...

Citazione:

E’ vero quando dici che non capisco niente di fisica, e quindi, come ho già detto non posso sostenere certo un confronto con un esperto fisico, come te, di questa mi presunzione ti chiedo scusa, sono ignorante e so di esserlo, per questo faccio lunghe citazioni.


ma allora mi spieghi come fai a capire se una cosa è una stronzata o ha senso di essere presa in considerazione? ti basi sulle aspettative che ti induce?


Citazione:

Alcuni hanno ripensato di nuovo alle poche equazioni che sono state sempre sottratte nella fisica quantistica. Queste equazioni rappresentano il Campo del Punto Zero


prova a cercarle 'ste equazioni e dimmi se esistono...

P.S: ma voi citare le citazioni no? tipo libri, riviste etc...
Inviato il: 19/12/2006 13:27
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Il Campo del Punto Zero
#29
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/5/2006
Da
Messaggi: 675
Offline
Caro Packz (sulla confidenza hai ragione :)

Nel forum Free Energy avevo comunque segnalato il link che contiene tutti gli articoli e ho aggornato tutte le singole traduzioni aggiungendo alla fine di ognuna il link che rimanda all'originale in inglese.

Vista la tua ultima risposta mi viene da pensare che che il mio post precedente ti deve aver alquanto irritato visto come rispondi in seguito:

Citazione:
...nel brevetto cazzi&mazzi perché non significa niente, sempre che non ti appoggi alle minchiate di vortex... non mi prendere per il culo...

Suvvia non ti scaldare, agitarsi non fa bene :)
Non vorrai mica che qualche MODERATORE ti cominci a riprendere per il lunguaggio di basso livello come si fa con i ragazzini ! :)

L'infatile e inutile dibattito per me finisce qui in modo tale da permettere ad Al2012 di continuare a portare avanti in maniera decente il forum.
Inviato il: 19/12/2006 13:46
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  packz
      packz
Re: Il Campo del Punto Zero
#30
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/7/2006
Da
Messaggi: 396
Offline
noto con piacere che quando le domande richiedono risposte di stampo tecnico/scientifico un pochino più accurato di "Tesla l'ha scritto nel brevetto 666" oppure "Tesla ha dimostrato in un intervista che l'etere è fatto di amore" si usa la dialettica da Talk Show politico e si evita la discussione: vuoi controbattere? parla di scienza e non di pseudo dimostrazioni di macchine che chissà come mai le vedi funzionare solo in filmati con risoluzione da webcam... per il resto se Al2012 vuole discutere su cosa è l'energia di punto zero se ne può parlare...
Inviato il: 19/12/2006 15:11
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva
1234...7>

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA