non so se sia vero ma ho trovato questa news che, se fosse vera avrebbe grosse conseguenze politiche ed economiche e anche di verità censurata......


http://www.soco.it/it/news/209/

Bè dicono che anche l'acqua stia finendo...m anon credo ke parlino di tempi brevissimi o moriremo di sete

Io ho trovato QUESTO e sarebbe da collegare agli ultimi eventi in Russia e le rivoluzioni arancioni.
Che ne dite?

L'uranio, come tutti i minerali di questo pianeta, è una risorsa finita.
Finora è stato estesamente sfruttato paraticamente solo per fabbricare materiali fissili per le testate nucleari (anche la bomba ad idrogeno, a fusione, ha un "detonatore" a fissione, generalmente in plutonio, e lenti di compressione in uranio).
Inoltre la scarsa efficienza dei reattori ad acqua pressurizzata e dei processi di riprocessamento delle scorie ha fatto si che le ricariche dei reattori avvenissero quando era stata consumata meno del 3-5% dell'energia disponibile, producendo quantità enormi di scorie altamente radioattive ma con contenuto di materiali fissili (plutonio, torio, americio, nettunio) altamente pregiato.
La cosa è stata fatta per impedire che le scorie venissero trattate per estrarne il plutonio (trattato di Non Proliferazione Nucleare) rendendole fortemente radioattive per migliaia di anni.
Il risultato è che buona parte delle scorte di uranio per fare combustibile per le centrali nucleari è attualmente "congelato" nelle circa 13000 testate nucleari mondiali e nelle tonnelate di scorie altamente radioattive.
La prossima crisi petrolifera (ormai l'ultima, vedi picco di Hubbert) ha innescato fenomeni di accaparramento e di speculazione sulle altre forme di energia, per cui addio al metano a basso prezzo, addio al carbone a basso prezzo, addio all'uranio a basso prezzo.

E' curioso notare, dalla notizia sull'Ucraina, come l'UE preveda un deficit tra domanda e offerta di uranio per il 2010, data che secondo alcuni modelli economici indica il punto di non ritorno nello sfruttamento del petrolio, con esplosione dei prezzi da far impallidire l'attuale brent a 70-75$/brl.

ovviamente possiamo riprocessare le scorie, ed è il picco di produzione dell'uranio che verrà raggiunto tra 50 anni, non il suo esaurimento.
riusciranno i nostri eroi a estrarre combustibile dalle scorie, resistendo alla ferale tentazione di farci bombe novelle novelle?

Citazione:
Ciao Polifilo,
ti consiglio di dare un'occhiata a questo interessante thread...

Dusty

thread interessante e corposo.
mi ci vorrà un bel pò a leggerlo e a preparare delle repliche.
per ora sono sorpreso di vedere come un modello economico-matematico finora avversato dall'estabilishment "militar-industriale" sia considerato un complotto dello stesso.
non escludo che qualcuno abbia trovato l'idea sfruttabile a livello marketing per giustificare speculazioni indebite.

interessante

...al solito...mi ricorda qualcosa di già sentito....
qualcuno ha letto "il pendolo di focault" di Eco?
ma letto letto tutto tutto?

ogni gruppo di complottisti accusa il gruppo di complottisti nemico di essere il gruppo di complottisti terzo allo scopo di screditare se stessi e dimostrare quindi che il proprio complotto è quello giusto e quindi non è un complotto....mi gira la testa

L'articolo parla di un raddoppio del costo dell'uranio in 50 anni !

Visto che il petrolio triplica di costo ogni tre anni credo che il nucleare sia sempre un'energia piuttosto economica ( già produrre corrente con solare, solare-fotovoltaico, eolico, ecc... costa n volte più che con il già caro petrolio/gas ).

Discorso valido se vogliamo parlare di economicità ...

E' prevista una triplicazione del prezzo degli assorbenti interni nei prossimi 75 anni!

L'economicità non credo sia l'unica cosa che conta, sotto vari aspetti.

1. Bisogna saperla valutare, e molte volte nell'economicità si omettono molti costi che poi sono fatti pagare alla collettività. I combustibili fossili sono più economici del nucleare... ...ma del nucleare abbiamo quantificato anche le spese delle scorie e del decommissioning, mentre dei fossili continuiamo a considerare si e no le spese di estrazione e trasformazione, mentre trasporto, distribuzione, inquinamento, salute, effetto serra...

2. Si valuta spesso l'economicità in funzione della capacità di acquisto: se me lo posso permettere me lo compro, lo consumo; se voglio e ho i soldi ne consumo quanto me ne pare.
Attenzione: puoi avere tutti i soldi che vuoi, ma se non c'è o non c'è più quello che vuoi comprare (materia prima, risorsa o prodotto finito, servizio che sia), che fai?

3. Anche l'eolico, il solare, le biomasse hanno costi non sempre correttamente contemplati. Senza voler fare in questo post una completa disamina (sennò siamo troppo lunghi):
- l'eolico va bene in certe zone non in tutte; i costi di impianto saranno ammortizzati dove i campi sono produttivi ma il costo del singolo impianto scende se se ne vendono tanti, magari anche dove non produrranno mai e sono solo inquinamento da rottami improduttivi. Se invece si vendessero solo, correttamente, dove producono se ne venderebbero pochi e i costi salirebbero.
- amo il solare termico, sfrutta quel 40-60% di energia solare (l'IR) che raggiunge la sup. terrestre; a parità di superficie occupata il fotovoltaico trasforma in elettricità con un efficienza max. teorica del 36% (ma max. commerciale 15-20% ed è comunque apprezzabile) quel 5% scarso di energia solare VISIBILE ( e anche meno, visto che le celle sono sensibili ad alcune lunghezze d'onda).
- biomasse: ottime, ma molte biomasse consigliate hanno consumi idrici enormi, spostando la speculazione dal petrolio all'acqua, visto che, almeno dalle nostre parti, di gestione intelligente dell'irrigazione non se ne parla, eh? "tanto ho i soldi, me la posso permettere" (sic!)

(continua... )