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  La Passione di Cristo - un film orrendo

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  •  Redazione
      Redazione
La Passione di Cristo - un film orrendo
#1
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(Pubblicato da parte di Lucio Garofalo - la Redazione)

UN FILM ORRENDO

Ho visto il film di Mel Gibson, “The Passion” (il titolo in italiano è “La passione di Cristo”) mandato in onda su RAI 1 la sera di Pasqua, addirittura in prima serata.

Francamente ho assistito ad un film inguardabile, eccessivamente truculento e vomitevole.

Un film da vietare, in quanto è in grado di atterrire e inorridire persino il più feroce serial killer. Eppure è stato trasmesso in televisione, su una rete pubblica, esattamente sul primo canale nazionale, in una fascia oraria che viene abitualmente classificata come “protetta” per i minori.

La mia riflessione non è mossa da un proposito bigotto e farisaico, degno di un baciapile, anzi.

A scanso di equivoci preciso subito che non amo per nulla la censura, al contrario la detesto e sono ostile ad ogni forma di censura e divieto, di ispirazione politica, ideologica, religiosa, tranne la censura fondata su autentici e rigorosi giudizi di ordine estetico ed artistico.

Ebbene, proprio in virtù di motivazioni estetiche confesso di essere stato nauseato dal film di Mel Gibson, un autore/attore che critico soprattutto per il suo pessimo gusto, oltre che per il suo insopportabile integralismo religioso e per il suo fanatismo antisemita che è fin troppo palese. Inoltre, non si può ignorare che il signor Gibson, prima di tentare la fortuna come regista, si è affermato sulla scena dello starsistem hollywoodiano come attore protagonista di film il cui tasso di violenza e raccapriccio è sempre stato assai elevato e fastidioso.

Come autore e regista Mel Gibson non poteva certamente smentirsi.

A mio modesto avviso, il suo film è presuntuoso e velleitario in quanto ha la presunzione e la pretesa di essere realistico, ma è semplicemente orrido e sadico, impregnato di un oltranzismo religioso e politico di segno reazionario e razzista. In fondo, le aspre polemiche che accompagnarono l’uscita del film nelle sale cinematografiche erano più che giustificate.

Il film di Gibson è esageratamente e inutilmente “realista” e fantasioso insieme, crudelmente iper-realista e mistificante, un film a cui si può probabilmente riconoscere un solo “merito”, se di merito si può parlare, e nemmeno tanto pregevole essendo in netta discordanza con il resto, ossia l’aver restituito, almeno in apparenza, un tratto di autenticità sotto il profilo dell’identità linguistica nel contesto storico-ambientale di riferimento, in quanto all’epoca di Gesù l’aramaico era la lingua parlata dagli Ebrei, mentre il latino era l’idioma usato da Pilato e dai i Romani.

Tuttavia, in questo dato non c’è nulla di veramente nuovo e straordinario.

Semmai, come dicevo, si rileva una netta dissonanza, una stonatura, nel senso che la presunta e pretenziosa fedeltà dei dialoghi agli idiomi originali (aramaico e latino) contraddice vistosamente con l’eccesso di fantasia e di mistificazione storico-culturale, anche rispetto alla narrazione dei Vangeli, a cominciare dai Vangeli sinottici di Luca, Marco e Matteo, laddove si evince chiaramente che la vera causa per cui Gesù venne condannato a morte fu la rivolta contro i mercanti del Tempio di Gerusalemme. Questo atto di “sedizione” di stampo anarchico ante-litteram fu la vera “blasfemia” commessa da Gesù, poiché il gesto era un vero e proprio attentato contro il fariseismo dell’epoca, contro il potere ipocrita e affaristico imposto dai sacerdoti del Sinedrio, qualcosa di simile al ribellismo dei giovani odierni contro i MacDonald’s, visti come simboli dell’economia del mercato globale, delle sue ingiustizie e disuguaglianze sociali, delle sue violazioni dei diritti umani più elementari, a cominciare dal diritto alla salute.

Certo, esistevano anche altre ragioni, ma la classica goccia che fece traboccare il vaso fu proprio la brusca cacciata dei mercanti dal Tempio di Gerusalemme. Per questo il Sinedrio (neanche nella sua totalità) decise di far arrestare Gesù, per consegnarlo ai Romani che lo crocifissero. D’altronde la crocifissione era la pena capitale prevista dal diritto romano per i “sediziosi” e i “sovversivi”, e fu applicata in tantissimi casi di insurrezioni politiche e sociali.

A titolo emblematico mi limito a citare la famosa rivolta degli schiavi capeggiati da Spartacus.

Faccio queste puntualizzazioni (provando ad attenermi non solo ai Vangeli sinottici prima menzionati, ma anche ad altre fonti storiche) per smascherare l’acceso, estremo e rozzo antisemitismo che trasuda da ogni sequenza della pellicola cinematografica di Mel Gibson.

Del resto non occorre un grande sforzo dialettico per dimostrare una verità così manifesta.

Tuttavia, aggiungo altre osservazioni relative all’estetica grottesca e primitiva del film, che concede troppo, in modo insulso, perverso e grossolano, alle sequenze sceniche più orripilanti.

Quello di Mel Gibson è un film sulla figura di Gesù, anzi sulla passione di Cristo, ma non presenta e non suggerisce alcunché di spirituale e poetico, essendo totalmente privo di speranza, di gioia e di amore, che pure sono i valori più autentici e preziosi trasmessi e contenuti nel messaggio evangelico, mentre indulge eccessivamente ad immagini di orrore, sangue e violenza, nella peggiore tradizione horror splatter del cinema hollywoodiano.

La cruda rappresentazione, che pretende d’essere realistica, del supplizio di Gesù, è forse fin troppo realistica e brutale, a tal punto da diventare fantastica, stucchevole e spettacolaristica. In alcuni tratti la descrizione risulta quasi patologica e agghiacciante, nella misura in cui offre una morbosa e minuziosa ricostruzione di dettagli cruenti e sanguinosi, dal momento in cui Cristo viene fatto prigioniero dalle guardie del Sinedrio, quindi viene consegnato ai soldati romani che lo flagellano senza pietà, martoriandone la carne con armi sempre più terrificanti, e attraverso una massacrante via crucis si giunge alla sequenza riservata alla crocifissione, nella quale il regista non risparmia alcun orrore, come del resto in tutto il film, ma propone un overdose massiccia di strazianti violenze, con varie fratture di ossa e altri tormenti inflitti sul corpo di Gesù, eccedendo in una riproduzione ultra-spettacolare che è puramente gratuita e scurrile e si poteva facilmente evitare.

Il ribrezzo e il disgusto trascendono ogni limite nel momento in cui si pensa che l’inaudita volgarità del film si annida (neanche tanto) dietro un’ipocrita parvenza di raffinatezza e ricercatezza linguistica, che occulta invece un bieco tentativo di mistificazione storico-culturale e un’operazione ideologica di stampo reazionario e antisemita.

Sin dall’inizio del film si ravvisa tale intento propagandistico, almeno io l’ho colto in quanto è fin troppo evidente il tentativo di demonizzazione compiuto da Gibson rispetto alle azioni, ai comportamenti e alle presunte responsabilità degli Ebrei rispetto alla morte di Cristo.

In modo particolare nella prima parte del film, quando Gesù viene arrestato dalle guardie del Sinedrio, viene processato e giudicato dai sacerdoti e poi quasi linciato dalla folla inferocita, il popolo ebraico (non dimentichiamo che Gesù era un Galileo, un Israelita, ed era amato dalla sua gente, soprattutto dalle masse reiette e diseredate che lo accolsero trionfalmente al suo ingresso a Gerusalemme) viene dipinto come una stirpe abietta, fanatica, maledetta, nei termini di un “popolo deicida”, seguendo la tradizione dell’antisemitismo ideologico classico.

Insomma il regista ha compiuto precise opzioni di natura politico-religiosa, ed ha scelto il tipo di estetica cinematografica che gli era più consona, anche per subdole finalità commerciali.

Pertanto, confermo le mie convinzioni in merito al cattivo gusto artistico di Mel Gibson, e ribadisco la necessità e l’opportunità di censurare e vietare il film per motivi estetico-creativi.

Di sicuro non era un film da proporre ad un pubblico come quello di RAI 1 in prima serata, quando è noto a tutti che a quell’ora anche i bambini (milioni di bambini) restano davanti al video, spesso privi di qualsiasi sorveglianza da parte degli adulti.

A mio parere è stata una decisione assolutamente irresponsabile ed infelice assunta dalla RAI.

Se i dirigenti dei network nazionali, addirittura della principale rete televisiva (di un ente pubblico come la RAI, a cui versiamo un canone annuo) scelgono di mandare in onda un film talmente disdicevole e diseducativo, non solo per i bambini, non dobbiamo meravigliarci che il signor Berlusconi e la sua banda di criminali e sovversivi legalizzati riescono ancora a riscuotere quasi il 50% dei consensi dell’elettorato nazionale, ossia la metà circa dei voti di un popolo che si è abbrutito e imbarbarito dopo oltre un ventennio di Tv spazzatura.

Lucio Garofalo
Inviato il: 20/4/2006 22:46
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  •  wuorf40
      wuorf40
Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#2
Mi sento vacillare
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Citazione:
Eppure è stato trasmesso in televisione, su una rete pubblica, esattamente sul primo canale nazionale, in una fascia oraria che viene abitualmente classificata come “protetta” per i minori.


E' evidente che ha avuto il benestare di mamma chiesa!!
Inviato il: 20/4/2006 22:51
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Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
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Messaggi: 3666
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Citazione:
E' evidente che ha avuto il benestare di mamma chiesa!!

Il vecchio papa mi ricordo aveva approvato ...
Inviato il: 20/4/2006 23:14
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  •  wuorf40
      wuorf40
Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#4
Mi sento vacillare
Iscritto il: 3/4/2005
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Anzi per dirla tutta io ho avuto l'impressione che sia stata una specifica richiesta da parte della chiesa di trasmettere il film in quella rete , in quell' orario ma sopratutto in quella data!
Inviato il: 20/4/2006 23:15
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#5
Sono certo di non sapere
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Non l'ho visto e non lo voglio vedere,così come ciclicamente ci ripropongono per Natale la Bibbia,Ben Ur,vita di Santi e Madonne,per Pasqua le solite vie crucis,film sulla vita e passione di Cristo,come tutte le domeniche mattina la Messa,spiegazioni del Vangelo etc.
Tutti a pontificare sul valore del sacrificio,del dolore,della sopportazione,delle future ricompense!
Che palle,ma si sà che per tutti la religione è la gallina dalle uova d'oro e fà audience,alza l'indice auditel,porta sponsor e soldi.
Passiamo pure il canone Rai al Vaticano e facciamola finità con questa ipocrisia,almeno tolgono i loro ripetitori e diminuiscono le leucemie a Bracciano e dintorni.
Mel Gibson? gran volpino
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 20/4/2006 23:17
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Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#6
Sono certo di non sapere
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Ogni volta che sento sventolare la favoletta dell'antisemitismo e della minoranza oppressa, il buio mi circonda.

Poi, all'improvviso, una luce, un'idea, un'ispirazione: a Foxman sta rodendo il culo.

Finché ci toccherà vivere sotto il giogo delle leggi speciali, del foreign aid mirato, dei due pesi e delle due misure, ben vengano Mel Gibson e tutti gli altri squilibrati: se non altro hanno il pregio di far dormire un'ora in meno la notte certi personaggi solidali.
Inviato il: 20/4/2006 23:52
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  •  wuorf40
      wuorf40
Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#7
Mi sento vacillare
Iscritto il: 3/4/2005
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Citazione:
Ogni volta che sento sventolare la favoletta dell'antisemitismo e della minoranza oppressa, il buio mi circonda.


quoto in pieno

non avevo voluto scriverlo ....ma e' balzato subito agli occhi.
Inviato il: 20/4/2006 23:59
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  •  yarebon
      yarebon
Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#8
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
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il mio giudizio sul film in questione non è così negativo come quello di Massimo. Sono d'accordo con Linucs sulla questione antisemitismo. Spesso è meglio far incazzare questa gente!
Quello che non mi piace del film invece è la sua eccessiva violenza, estremamente esagerata. E' un film che è fatto per far piangere e soffrire soprattutto i cristiani. E' un film molto furbo, mira quasi ad annullare lo spettatore. Ho sentito di molta gente uscita sfinita e stanca fisicamente dal cinema! Induce quasi ad una catarsi. Non so se è bene tutto ciò. Cinematograficamente parlando non posso criticare il film che è fatto molto bene ed il fatto che vengono usate le lingue originali (ebraico e latino) rende il tutto affascinante, ma ripeto c'è troppa violenza e non lo dico da amante della censura (ho visto diversi film horror-splatter è non mi hanno dato fastidio), ma nel contesto in cui viene proposta è esagerato!
Inviato il: 21/4/2006 0:31
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  •  javaseth
      javaseth
Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#9
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

... mandato in onda su RAI 1 la sera di Pasqua, addirittura in prima serata.


Beh, era Pasqua!!

Citazione:

A scanso di equivoci preciso subito che non amo per nulla la censura, al contrario la detesto e sono ostile ad ogni forma di censura e divieto, di ispirazione politica, ideologica, religiosa, tranne la censura fondata su autentici e rigorosi giudizi di ordine estetico ed artistico.

[....]

Ebbene, proprio in virtù di motivazioni estetiche confesso di essere stato nauseato dal film di Mel Gibson, un autore/attore che critico soprattutto per il suo pessimo gusto, oltre che per il suo insopportabile integralismo religioso e per il suo fanatismo antisemita che è fin troppo palese.


Motivazione estetica...


Citazione:

impregnato di un oltranzismo religioso e politico di segno reazionario e razzista.



Motivazione estetica...


Citazione:

... contraddice vistosamente con l’eccesso di fantasia e di mistificazione storico-culturale, anche rispetto alla narrazione dei Vangeli, a cominciare dai Vangeli sinottici di Luca, Marco e Matteo, laddove si evince chiaramente che la vera causa per cui Gesù venne condannato a morte fu la rivolta contro i mercanti del Tempio di Gerusalemme.


Motivazione estetica...

Citazione:


la classica goccia che fece traboccare il vaso fu proprio la brusca cacciata dei mercanti dal Tempio di Gerusalemme. Per questo il Sinedrio (neanche nella sua totalità) decise di far arrestare Gesù, per consegnarlo ai Romani che lo crocifissero.


MATTEO 26:59

I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per condannarlo a morte; ma non riuscirono a trovarne alcuna, pur essendosi fatti avanti molti falsi testimoni. Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: «Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni». Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?».
Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio».
«Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico: seduto alla destra di Dio, e venire sulle nubi del cielo».
Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia;
che ve ne pare?». E quelli risposero: «E' reo di morte!».
Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano,
dicendo: «Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso?».


Citazione:


queste puntualizzazioni (provando ad attenermi non solo ai Vangeli sinottici prima menzionati, ma anche ad altre fonti storiche) per smascherare l’acceso, estremo e rozzo antisemitismo che trasuda da ogni sequenza della pellicola cinematografica di Mel Gibson.


Motivazione estetica...


Citazione:

... occulta invece un bieco tentativo di mistificazione storico-culturale e un’operazione ideologica di stampo reazionario e antisemita.


Motivazione estetica...

Citazione:

...evidente il tentativo di demonizzazione compiuto da Gibson rispetto alle azioni, ai comportamenti e alle presunte responsabilità degli Ebrei rispetto alla morte di Cristo.


Motivazione estetica...

Citazione:

In modo particolare nella prima parte del film, quando Gesù viene arrestato dalle guardie del Sinedrio, viene processato e giudicato dai sacerdoti e poi quasi linciato dalla folla inferocita, il popolo ebraico (non dimentichiamo che Gesù era un Galileo, un Israelita, ed era amato dalla sua gente, soprattutto dalle masse reiette e diseredate che lo accolsero trionfalmente al suo ingresso a Gerusalemme) viene dipinto come una stirpe abietta, fanatica, maledetta, nei termini di un “popolo deicida”, seguendo la tradizione dell’antisemitismo ideologico classico.


Versione di Matteo:

"Tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire.

[...]

Ogni festa di Pasqua il governatore era solito liberare un carcerato, quello che la folla voleva. Avevano allora un noto carcerato, di nome Barabba. Essendo dunque radunati, Pilato domandò loro: «Chi volete che vi liberi, Barabba o Gesù detto Cristo?»

[...]

Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesù. E il governatore si rivolse di nuovo a loro, dicendo: «Quale dei due volete che vi liberi?» E quelli dissero: «Barabba».

[...]

Tutti risposero: «Sia crocifisso».

[...]

Allora egli liberò loro Barabba; e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso"

(Mt. 27,1-26).

Versione di Marco:

"Ogni festa di Pasqua Pilato liberava loro un carcerato, quello che la folla domandava. Vi era allora in prigione un tale, chiamato Barabba, insieme ad alcuni ribelli, i quali avevano commesso un omicidio durante una rivolta. La folla, dopo essere salita da Pilato, cominciò a chiedergli che facesse come sempre aveva loro fatto. E Pilato rispose loro: «Volete che io vi liberi il re dei Giudei?»

[...]

Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla a chiedere che piuttosto liberasse loro Barabba. Pilato si rivolse di nuovo a loro, dicendo: «Che farò dunque di colui che voi chiamate il re dei Giudei?» Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!»

[...]

Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba; e consegnò Gesù, dopo averlo flagellato, perché fosse crocifisso"

(Mc. 15,6-15).

Versione di Luca:

"E Pilato parlò loro di nuovo perché desiderava liberare Gesù; ma essi gridavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!» Per la terza volta egli disse loro: «Ma che male ha fatto? Io non ho trovato nulla in lui, che meriti la morte. Perciò, dopo averlo castigato, lo libererò». Ma essi insistevano a gran voce, chiedendo che fosse crocifisso; e le loro grida finirono per avere il sopravvento. Pilato decise che fosse fatto quello che domandavano: liberò colui che era stato messo in prigione per sommossa e omicidio, e che essi avevano richiesto; ma abbandonò Gesù alla loro volontà"

(Lc. 23,20-25)[.


Versione di Giovanni:

"«Ma voi avete l'usanza che io vi liberi uno per la Pasqua; volete dunque che vi liberi il re dei Giudei?» Allora gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!» Ora, Barabba era un ladrone.

[...]

Come dunque i capi dei sacerdoti e le guardie lo ebbero visto, gridarono: «Crocifiggilo, crocifiggilo!» Pilato disse loro: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; perché io non trovo in lui alcuna colpa»

[...]

essi gridarono: «Toglilo, toglilo di mezzo, crocifiggilo!» Pilato disse loro: «Crocifiggerò il vostro re?» I capi dei sacerdoti risposero: «Noi non abbiamo altro re che Cesare». lo consegnò loro perché fosse crocifisso"

(Gv. 18,39-40).

Citazione:

Insomma il regista ha compiuto precise opzioni di natura politico-religiosa


Io credo che l'abbia fatte tu...

Citazione:

Pertanto, confermo le mie convinzioni in merito al cattivo gusto artistico di Mel Gibson, e ribadisco la necessità e l’opportunità di censurare e vietare il film per motivi estetico-creativi.


Tana per Lucio dell 'A.D.L.!
Meno male che non censuri tu....

Ciao
-javaseth

P.S. perchè QUESTO invece VIENE censurato?

PP.SS.
A me il film è piaciuto...!
_________________
"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 21/4/2006 0:52
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Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#10
Sono certo di non sapere
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Yarembon:
Citazione:
Quello che non mi piace del film invece è la sua eccessiva violenza, estremamente esagerata.


Farsi appendere con dei chiodi alla croce non dev'essere piacevole ... una cosa positiva è che Gibson ha ricordato cosa abbia significato andare incontro di propria volontà a questa orribile morte.

Concordo sul fatto che

Citazione:
E' un film che è fatto per far piangere e soffrire soprattutto i cristiani.


Più che altro sembra un film fatto da cristiani per cristiani poichè, essendoci pochissimi riferimenti a quella che è stata la vita di Cristo, può risultare incomprensibile a chi non conosce la storia.

Citazione:

c'è troppa violenza [...] e nel contesto in cui viene proposta è esagerato!


Ma il film si chiama "The Passion" ... avrebbero dovuto chiamarlo "La crocifissione" per togliere ogni dubbio.
Concordo con la censura ... mi pare che al cinema sia stato vietato ai minori di 14 anni ( quando 14 anni li avevo io temo comunque che per un film così avrebbero potuto arrestare il titolare del cinema ... )

Citazione:

E' un film molto furbo, mira quasi ad annullare lo spettatore. Ho sentito di molta gente uscita sfinita e stanca fisicamente dal cinema!


E' un film che fa commuovere molte persone : questo è un bene per il cinema e per la gente. Significa che c'è ancora un minimo di sentimento.
Il fatto che i vari Boldi-DeSica di Pasqua/Natale/Capodanno sbanchino ai botteghini mi inquieta molto di più.

Per quanto riguarda l'antisemitismo potrebbe sembrare un film poco politically correct ... purtroppo Gesù era ebreo, ebrei i suoi seguaci, ebreo chi lo ha condannato, ... come si fa a parlare di "razzismo" se vittima e carnefice erano della stessa etnia ?

worf
Citazione:
Anzi per dirla tutta io ho avuto l'impressione che sia stata una specifica richiesta da parte della chiesa di trasmettere il film in quella rete , in quell' orario ma sopratutto in quella data!


era in prima serata della domenica di pasqua
Inviato il: 21/4/2006 9:43
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  •  LaoTzu
      LaoTzu
Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#11
Mi sento vacillare
Iscritto il: 1/2/2006
Da Prefettura di Ku stato di Chu provincia di Henan o forse Gouyang in Anhui o forse ...
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A me non sono piaciuti i muri di polistirolo dipinto come ai vecchi tempi

P.S: Beh! si anche il fatto che si usino due pesi e due misure nella programmazione televisiva, ieri per non essere da meno hanno mandato Giovanna d'Arco.

Sul fatto che Mel abbia mostrato il suo "reale" antisemitismo ci andrei molto cauto vista la carriera che ha avuto a Hollywood ... dove è chiaro che non sii muove foglia... ricordiamoci sempre il gioco della dicotomia della realtà ... dividi la realtà in due parti e abbi cura di controllarle entrambe
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Sto quieto a non far nulla, arriva la primavera e l'erba cresce rigogliosa.
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Inviato il: 21/4/2006 10:16
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#12
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 27/7/2005
Da Perugia
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Mah...
a me è piaciuto molto invece.
Lo trovo un gran film, ben fatto, e ben girato.
Un po' truculento forse ma niente di diverso da un qualsiasi Alien o Nightmare.
Sull'antisemitismo o l'aspetto religioso invece...beh....chissenefrega?
In fondo non ha fatto altro che raccontare la storia che la chiesa tramanda da 2000 anni, se poi sia vera o falsa è tutto un altro discorso.
Bel film, come spesso accade per i film di Gibson, sarà pure fanatico ma mi sembra che sappia fare il regista.
:)
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In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Inviato il: 21/4/2006 10:46
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#13
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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per chi volesse approfondire "L'archeologia offre nuovi spunti sulla pratica romana della crocifissione" di James Charlesworth ecco il

LINK
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 21/4/2006 13:27
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  •  IlGaspa
      IlGaspa
Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#14
So tutto
Iscritto il: 28/5/2006
Da Pùt de Zenà
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Ma che antisemitismo! Se si osserva il film e non lo si guarda soltanto, pieni di tutti i pregiudizi che l'hanno accompagnato, si nota chiaramente che la "colpa" della crocifissione non sta ne da una parte ne dall'altra, o meglio, se volete dare una colpa a qualcuno, sta da tutte e due le parti...

Gli ebrei l'hanno voluto crocifiggere perchè minacciava la sinagoga con le sue idee. I romani perchè era un pericolo di sommossa popolare in una delle loro province...

Non nego ci sia stata qualche interpretazione da parte del regista, ma la storia è comunque la storia...e in questo film non mi sembra poi così stravolta...

Davide
_________________
"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtù e conoscienza"
Inviato il: 28/5/2006 23:17
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  •  Pausania
      Pausania
Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#15
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 6/4/2006
Da
Messaggi: 3872
Offline
Un bel luogocomune tanto per cominciare:

Citazione:
Il film di Gibson è esageratamente e inutilmente “realista” e fantasioso insieme, crudelmente iper-realista e mistificante, un film a cui si può probabilmente riconoscere un solo “merito”, se di merito si può parlare, e nemmeno tanto pregevole essendo in netta discordanza con il resto, ossia l’aver restituito, almeno in apparenza, un tratto di autenticità sotto il profilo dell’identità linguistica nel contesto storico-ambientale di riferimento, in quanto all’epoca di Gesù l’aramaico era la lingua parlata dagli Ebrei, mentre il latino era l’idioma usato da Pilato e dai i Romani.


E' assai improbabile che qualcuno abbia mai parlato latino da quelle parti del mondo. Che si parlasse aramaico mi va anche bene, ma latino proprio no. Siamo noi che pensiamo che nell'impero ci fosse una lingua ufficiale e che per giunta fosse il latino. In realtà la lingua franca dell'est del Mediterraneo era il greco. Infatti la scritta sulla croce era trilingue: aramaico (la lingua del luogo), latino (la lingua del diritto), e il greco. Nessuno si è mai chiesto perché ci fosse la versione in greco in Palestina?
Qualche anno più tardi, quando Paolo (cittadino romano di Tarso) viene accusato di fronte al governatore romano di Gerusalemme, si parlano amabilmente in greco, come gli Atti degli Apostoli testimoniano.
Diciamo che Gibson ha fatto lo sborone ma non gli è riuscito molto bene, ad un'attenta analisi, e quando Cristo si è messo a parlare il latino mi sono davvero afflosciato a terra per il gran ridere. Fantasia, ma tanta fantasia.

Altro mezzo luogo comune:

Citazione:
l’acceso, estremo e rozzo antisemitismo che trasuda da ogni sequenza della pellicola cinematografica di Mel Gibson


A onor del vero, per quanto il film sia ridicolo, questa è l'unica cosa su cui Gibson si è attenuto ai Vangeli. Lasciamo perdere l'antisemitismo, che non c'entra una cippa. In realtà i Vangeli sono stati scritti dopo il 70 d.C., nel bel mezzo di una profondissima crisi tra Roma e lo stato giudaico, culminata con la distruzione del tempio e con un grandissimo giramento di santissimi da parte dell'autorità nei confronti degli ebrei. Mi pare che i Vangeli facciano di tutto per assolvere Roma (il governatore Pilato) e far ricadere - di conseguenza - la colpa sugli Ebrei. Non tanto antisemitismo (i primi cristiani si consideravano una parte dell'ebraismo) quanto un'accorta scelta: se davvero Gesù è stato crocefisso, la responsabilità era romana e basta, non ebraica, e il reato doveva essere di rivolta o sedizione. Solo che il Vangelo riporta che sono gli Ebrei a volerne la morte, mentre il buon Pilato (in realtà era un tipetto alquanto duro con i sudditi) non aveva avuto alcun ruolo a riguardo.
Gibson si è attenuto alla lettera del Vangelo, solo che oggi il Vangelo non lo si legge più e pare che certe cose piovano da chissà dove per discriminare questo o quello.

Non dimentichiamo la splendida interpretazione della Celentano che tiene in braccio l'Anticristo interpretato da Ciri-biri-bin Kodak! Nemmeno il Brian di Nazareth si sono visti tali accessi di ilarità
Inviato il: 20/6/2006 18:23
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Re: La Passione di Cristo - un film orrendo
#16
Sono certo di non sapere
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Bell'intervento Pausania, reciso e approfondito, mi è proprio piaciuto.

Io il film non l'ho visto, ma un contributo lo vorrei dare comunque: sono alcuni estratti da un pezzo satirico di Steve Martin sul film di Gibson in forma di "Note di Sceneggiatura", mi sono sembrati molto divertenti.

(Trovato, per puro caso, qui)

* Love the Jesus character. So likeable. He can't seem to catch a break! We identify with him because of it. One thing: I think we need to clearly state "the rules." Why doesn't he use his superpowers to save himself?

* Does it matter which garden? Gethsemane is hard to say, and Eden is a much more recognizable garden. Just thinking outloud.

* Our creative people suggest a clock visual fading in and out in certain scenes, like the Last Supper bit: "Thursday, 7:43 P.M.," or "Good Friday, 5:14 P.M."

* Also, could he change water into wine in Last Supper scene? Would be a great moment, and it's legit. History compression is a movie tradition and could really brighten up the scene. Great trailer moment, too.

* Possible title change: "Lethal Passion." Kinda works. The more I say it outloud, the more I like it.

* Is there someplace where Jesus could be using an iBook? You know, now that I say it, it sounds ridiculous. Strike that. But think about it. Maybe we start a shot in Heaven with Jesus thoughtfully closing the top?

* Merchandising issue: it seems the Cross image has been done to death and in public domain -- we can't own it. Could the Cruciifixion scene involve something else? A Toyota would be wrong, but maybe there's a shape we can copyright, like a wagon wheel?
Inviato il: 21/6/2006 0:43
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