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Autore Discussione
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#399
Sono certo di non sapere
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Inviato il: 1/7/2006 13:08
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  •  Det.Conan
      Det.Conan
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#398
Dubito ormai di tutto
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Inviato il: 1/7/2006 13:05
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  •  ZZZ
      ZZZ
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#397
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/6/2006
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Peculiare che nessuno di voi si sia preso la priga di investigare la cosa
Mazzucco, almeno tu l'inglese lo conosci. Prova a leggere qui:

http://en.wikipedia.org/wiki/Apollo_moon_landing_hoax_accusations#Ionizing_radiation_and_heat


* The Moon is ten times higher than the Van Allen radiation belts. The spacecraft moved through the belts in just 30 minutes, and the astronauts were protected from the ionizing radiation by the metal hulls of the spacecraft. In addition, the orbital transfer trajectory from the Earth to the Moon through the belts was selected to minimize radiation exposure. Even Dr. James Van Allen, the discoverer of the Van Allen radiation belts, has rebutted the claims that radiation levels were too dangerous for the Apollo missions. Dosimeters carried by the crews showed they received about the same cumulative dosage as a chest X-ray or about 1 milligray. [16]
* The radiation is actually evidence that the astronauts went to the Moon. 33 of 36 of the Apollo astronauts have early stage cataracts that have been shown to be caused by radiation exposure to cosmic rays during their trip. (see Ms. Irene Schneider on The Space Show). (Plait 2002:160-162)


Ora come la mettiamo?

Inviato il: 1/7/2006 12:51
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Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#396
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
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Citazione:
Se nel mondo, ormai miliardi e miliardi di persone negli anni hanno dedicato la loro vita a studi specifici in settori specifici, ci sarà un motivo.

Miliardi? Facciamo una stima, che dall'inizio della specie umana siano vissuti in tutto 10 miliardi di individui (uno piu' uno meno). Tutti scienziati? Ma qui ci sono piu' capi che indiani!


Citazione:
Ma per quello che non so, non devo prendermela con il mondo pensando che me lo tenga nascosto

Gia', l'onesta' delle persone con delle conoscenze di qualsiasi tipo in qualsiasi campo e' proverbiale.

Citazione:
chi si è fatto il sedere una vita su una materia

Ohibo' e' una velata allusione al fatto che nelle universita' se dai via il c.... la carriera e' piu' spedita?

Citazione:
invece di screditare (alla fine dei conti) milioni di scienziati

Meno male, il cerchio si stringe, sono solo piu' milioni adesso (sempre troppi no?)

Citazione:
che hanno dedicato la vita alla ricerca e con enormi sacrifici
dei contribuenti che lavorano come somari per dare via soldi a fondo perduto a gente che non si sa che cosa faccia e a che (o chi) pro, ma loro sanno.....

Citazione:
potrò anche non essere d'accordo e addirittura rifiutare quello che mi dice, ma alla fine è lui il maestro, e io l'allievo
vai a scuola da uno che professa teorie con cui non sei d'accordo. Perfetto.

Citazione:
rischio di apparire nientologo.

Nientologo, esattamente. Perche' c'e' oramai un esperto per qualsiasi cazzata (un francesismo per "cosa da niente") e tu sta' zitto perche non ti sei fatto il "sedere" ecc. Quando verra' un esperto a dirti che hai passato la tua ora e sei scaduto, lascia fare a loro, chiudi gli occhi e non ti accorgerai di niente.....avanti il prossimo......

Citazione:
Se ci sono altri dubbi, basta semplicemente chiedere agli scienziati no? Non vedo il problema

Esamino della vista? E' buono il prosciutto, signor salumiere? Naturalmente.

Citazione:
Sempre che ne abbiano tempo e voglia, perché se dovessero rispondere a tutti servirebbero 10 vite e relative reincarnazioni identiche.

Percio' non debbono rispondere dando perle ai porci. Lasciateli lavorare (dove l'ho gia' sentita? Non nominare l'elefante)

Citazione:
Chiaro che, meno vengono diffusi, più diventa difficile reperirli

Un'appassionante caccia al tesoro ed ottimo sostituto per il vecchio (non scientifico) buon senso. Auguri.
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Inviato il: 1/7/2006 12:46
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Re: Analisi di tipo astronomico-astronautico
#395
Sono certo di non sapere
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Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
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Ho la prova che MM non e' perfetto:
Citazione:
da Drive su 27/3/2006 21:52:38....anzi quantomai ho parlato del titanic. mea culpa, mea culpa, mea culpa!
Citazione:
da Redazione su 1/7/2006 6:17:36....il richiamo era a drive che continuava a parlare del Titanic

Be, continuava, al passato, e' veramente d'uopo, sono passati mesi!!!

Ma bisogna ammettere che, anche se un qualche volta lievemente in ritardo MM legge TUTTO!
Ma come fai? Sei un mito!
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Inviato il: 1/7/2006 12:22
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#394
Sono certo di non sapere
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Certo che è strano , abbiamo in questo video un'astronauta che risponde come se non conoscesse le fasce.
Non sò che tipo d'istruzione abbia avuto , ma le fasce furono scoperte nel 58 , quindi erano conosciutissime , dargli un'istruzione riguardo i "pericoli" dello spazio mi sembrerebbe il minimo .

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Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 1/7/2006 12:06
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  •  Redazione
      Redazione
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#393
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Salve emxmov. Non ho capito bene se tutto il discorso dedicato alla scienza e all'umiltà era indirizzato a me o mneno, ma io stesso ho detto di essere un dilettante, e non mi sono mai attribuito conoscenze che non ho.

Ma l'inglese lo capisco bene, e io ho avuto la netta impressione che Alan Bean non si ricordasse assolutamente di aver attraversato le fasce di Van Allen… perchè evidentemente non lo ha fatto.

Sarà stato anche "schizzato", ma i suoi bei ragionamenti su come sia necessario provvedere con schermature adeguate, ad esempio, mi sembravano stare in piedi. Peccato che non ricordi minimente di averne usufruito.

Non capisco inoltre questa tua frase: "Vorrei farle notare che in questa frase lei stesso afferma/conferma, che ci sono stati i moonwalkers (coloro che hanno camminato sulla Luna), e che hanno attraversato le fasce di Van Allen. E la cita come fonte autorevole."

A me sembra evidente che, in un discussione del genere, non sia necessario aggiungere ogni volta "presunti" moonwalkers, "presunti" viaggi sulla Luna, "presunte" foto lunari, ma se preferisci te lo confermo: sì, intendevo presunti, visto che mi pare altrettanto ovvio che io a quei viaggi lunari non abbia mai creduto.

Quindi: una volta tolte di mezzo tutte le parole, restiamo con un astronauta sano e ragionevole, che non solo non ricorda di averle attraversate, ma non sa nemmeno a che altezza stiano le Fasce di Van Allen.

Questo è un fatto, e non un'opinione, e non c'è bisogno di nessuna laurea speciale per riconoscerlo.

Io lo trovo sinceramente imbarazzante, e se fossi uno scienziato me ne scadalizzerei almeno il doppio.

*********

Non mi spiego inoltre una cosa. Prima di andare in orbita terrestre, sia con Gagarin che con Glenn, russi e americani pensarono bene di mandare in avanscoperta una cagnetta e uno scimpanzè, per studiare eventuali reazioni impreviste sui loro organismi. Ebbene, con le fasce di Van Allen che come minimo rappresentavano una grossa incognita, mi domando perchè non abbiano approfittato delle due missioni circumlunari "unmanned" - Apollo 8 e 9 - per mandarci almeno un topolino, e vedere come reagìva alla temutissime radiazioni cosmiche.

Non trovi che questo sia come minimo sorprendente, da parte della Nasa, che dovrebbe tenere alla vita dei propri astronauti più di ogni altra cosa?
Inviato il: 1/7/2006 11:04
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#392
Dubito ormai di tutto
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Da Mondo
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emxmov:
Citazione:
quindi il flusso cresce in certe zone fino ad un fattore 10000,


Mentre dai calcoli che giustamente fa Ivan basandosi su LeScienze il fattore è 75.000.
La differenza non è trascurabile, quale sarà quello giusto?

Riguardo al video ed alla autorevole testimonianza di Bean, tu trovi del tutto normale che lui non si ricordi se ha attraversato le fasce o meno?

Un po' come se, in un ipotetico Medio Evo, intervistando un valoroso guerriero andato a salvare la principessa prigioniera nel castello protetto dal drago:
"Come è stato combattere con il drago?"
"Ah, c'era un drago? Se c'era allora sicuramente l'ho sconfitto senza problemi"
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-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 1/7/2006 9:14
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  •  ivan
      ivan
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#391
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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Citazione:

emxmov ha scritto:
E comunque, gli astronauti delle missioni Apollo, non è che sono tornati 'normali' come erano partiti. Hanno quasi tutti un po' schizzato.


Bisognerebbe indagare un pò di più sull'eziologia di questo "schizzamento" degli astronauti.

Le parole che a volte si lasciano sfuggire fanno accapponare la pelle.







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Inviato il: 1/7/2006 9:13
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  •  Anonimo
      Anonimo
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#390
Guest_Anonimo
E comunque, gli astronauti delle missioni Apollo, non è che sono tornati 'normali' come erano partiti. Hanno quasi tutti un po' schizzato.
Inviato il: 1/7/2006 9:06
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  •  Anonimo
      Anonimo
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#389
Guest_Anonimo
Ivan, ti riporto parte del testo riportato in precedenza. C'è già la risposta. Si parla ti poco tempo, il tempo impiegato a percorrere le fasce (con particolare orbita e qui sta la soluzione a quanto non esposto dalla rivista) e il tempo percorso sulla Luna.

Quindi il problema che tu riporti, c'è. Ma si parla di viaggi nello spazio, in previsione di missioni future. Non di viaggetti di pochi giorni sulla Luna.
E comunque la dose di radiazioni non è poca, pari a quella che si accumula sulla Terra in una vita.

Infatti Battiston dice:
"Mello spazio interplanetario (e quindi sulla luna) la dose sale a circa 90
rem/anno (trascuro le tempeste solari). Ma le missioni sulla luna sono
durate in tutto 7-10 giorni ciascuna, per cui la dose che si accumulava in
questo periodo era di circa 0.3 rem o la dose che si prende in un anno sulla
terra.

Per quanto riguarda le fasce di van allen, e' vero che l' intensita' e
quindi il flusso cresce in certe zone fino ad un fattore 10000, ma il tempo
trascorso dagli astronauti in queste fasce e' breve ( le fasce si estendono
fino a circa 10000 km dalla superfice terrestre), per cui la dose
accumulata nel caso piu' pessimistico e' non puo' superare : 30 rem/anno *
10.000 (intensita' delle fasce) * 0.1 giorni (durata del passaggio nella
zona intensa delle fasce) = 90 rem, o circa 3 volte la dose raccolta sulla
terra nella vita.

In realta' il calcolo mostra che date le orbite prescelte, lo schermaggio
della capsula etc, la dose assorbita e' molto minore, e diventa compatibile
con quella accumulata sulla terra nel corso di una vita normale, fermo
restando che nessuna evidenza sperimentale porta a ritenere che 90 rem sono
pericolosi per la salute.

Per cui la risposta e' che le fasce si attraversano facilmente e sulla luna
la radiazione non impedisce dei soggiorni di qualche settimana, senza
particolari schermaggi. "
Inviato il: 1/7/2006 9:04
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  •  Anonimo
      Anonimo
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#388
Guest_Anonimo
Qua non è questione di essere stupidi, e ingenui è un'altra cosa.
Se nel mondo, ormai miliardi e miliardi di persone negli anni hanno dedicato la loro vita a studi specifici in settori specifici, ci sarà un motivo. Con questo voglio dire che il desiderio di sapere è una cosa bellissima e fondamentale, e che anche io ho il desiderio di sapere tutto, ma la mia vita non è illimitata, e quindi devo fare delle scelte: delle cose non le saprò mai, altre le conoscerò meglio di altri.
Ma per quello che non so, non devo prendermela con il mondo pensando che me lo tenga nascosto, e non ho nemmeno le conoscenze minime per permettermi di dubitare di chi si è fatto il sedere una vita su una materia di cui io non so niente.
Allora sì, che vedremo la differenza tra intelligenza e stupidità nel momento in cui invece di screditare (alla fine dei conti) milioni di scienziati che hanno dedicato la vita alla ricerca e con enormi sacrifici, avrò l'umiltà e la saggezza, di chiedere.
E quando chiederò a chi ha dedicato la vita e la dedica tutt'ora a quella scienza, e avrò la fortuna di avere una risposta, potrò anche non essere d'accordo e addirittura rifiutare quello che mi dice, ma alla fine è lui il maestro, e io l'allievo. E non posso nemmeno pretendere che mi spieghi tutto, ci vorrebbero forse anni. Semplicemente potevo intraprendere i suoi stessi studi. Lui l'ha fatto, io no. Non posso prendermela, e non posso pretendere.

Quindi anche a me piace(rebbe) essere tuttologo, ma senza umiltà e saggia conoscenza dei miei limiti, rischio di apparire nientologo.


Redazione scrive:
"Ma in ogni caso, visto che siamo alla ricerca di fonti autorevoli, perchè non ascoltare direttamente da uno dei dodici moonwalkers la sua esperienza sull'attraversamento delle fasce di Van Allen?"

Vorrei farle notare che in questa frase lei stesso afferma/conferma, che ci sono stati i moonwalkers (coloro che hanno camminato sulla Luna), e che hanno attraversato le fasce di Van Allen. E la cita come fonte autorevole.

Riguardo a quanto emerge dal video, che significa scusi? Significa solo che c'erano le schermature adatte, e quindi l'astronauta, che non è uno scienziato ma un semplice pilota/operaio specializzato e soprattutto allora, conferma quanto detto dal più che qualificato Roberto Battiston. C'era la schermatura, e quindi logicamente non si sono accorti di niente. Non ci fosse stata non avrebbero nemmeno potuto affermarlo, in quanto sarebbero morti.
E la temperatura di 100 C°, non è all'interno della navicella, ma all'esterno, e si capisce bene.
L'introduzione del video dice: "Il LEM, costantemente esposto ai raggi solari, sulla Luna raggiunge la temperatura di oltre 100 C°". Il LEM, non la cabina o la cabina del LEM. I raggi solari colpiscono l'esterno. Invece le radadiazioni, solari, anche l'interno. Se non c'è schermatura.
E sempre secondo logica, se tale temperatura fosse stata all'interno, l'astronauta non avrebbe potuto raccontarlo. Infatti dice che la temperatura, all'interno della navicella, era più o meno quella che c'era nella stanza in cui si stava conducendo l'intervista. Lo dice. Parla di quella interna.

Se ci sono altri dubbi, basta semplicemente chiedere agli scienziati no? Non vedo il problema. Chi meglio di loro può rispondere. Sempre che ne abbiano tempo e voglia, perché se dovessero rispondere a tutti servirebbero 10 vite e relative reincarnazioni identiche. Però sono sicuro che su Interrnet dei documenti si riescano a trovare, come quelli citati da Battiston. Chiaro che, meno vengono diffusi, più diventa difficile reperirli. Soprattutto se con contenuti scientifici e con sigle e termini ai più sconosciuti.

Saluti.
Inviato il: 1/7/2006 8:55
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  •  ivan
      ivan
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#387
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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Ieri sera son passato dall'edicola per comprare qualcosa da leggere al camping e li ho notato che era appena uscita la rivista LeScienze del mese di luglio 2006.
La copertina di questo numero della rivista era dedicata al problema della radiazione del cosmo, problema che da solo rischia di rendere una mera utopia la conquista umana dello spazio (per la cronaca, su le Scienze on line ancora non hanno fatto l'aggiornamento dell' home-page).

L'articolo di copertina, posto a pagina 65 e a firma di Eugene N. Parker, tratta appunto dell'influenza dei raggi cosmici sull'organismo umano in un ipotetico viaggio spaziale (in pratica un terzo del DNA umano sarebbe danneggiato dai raggi cosmici per ogni anno trascorso nello spazio interplanetario) .

L' articolo fa anche degli esempi di ipotetici metodi di schermatura della radiazione cosmica, esempi che in pratica sono irrealizzabili (shermi di materiale isolante dal peso di 400 tonnellate oppune scudi elettromagnetici che richiederebbo miliardi di volt).

La parte più bella dell'articolo è la figura posta a pagina 69, figura che illustra i rischi spaziali da radiazioni: posto essere 0.02 la stima di rem/anno l'esposizione che una persona subisce a livello del mare, tale valore sale 10 nell' orbita terrestre bassa (quella dei satelliti artificiali), a 13-25 nello spazio del sistema solare, a 30-70 nello spazio siderale interstellare e a 1500 nelle fasce di van Allen!
Cioè le fasce di Van Allen comportano un' esposizione 75000 volte superiore a quella che subiamo al livello del mare! La stessa illustrazione dice che di conseguenza le fasce di Van Allen possono anche uccidere sul colpo un lì malcapitato.
L'illustrazione poi mette anche la foglia di fico su questa scomoda realtà dicendo che le fasce di Van Allen si possono evitare, ma ovviamente non si sbilancia a dire come.

Ora è lecito chiedersi: una intensità di radiazioni 150 volte maggiore nella fasce di Van Allen rispetto a quella che si registra nell'orbita terrestre bassa, che effetti ha sui delicati componenti elettronici di una ipotetica sonda spaziale che tali fasce attraversasse?


Infine l'articolo cita la curiosa la proposta che l'ente spaziale fa per aggirare il problema: l'astronauta OGM che resite alle radiazioni.

O tempora o mores !


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Inviato il: 1/7/2006 8:04
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  •  Redazione
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Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#386
Webmaster
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EMXMOV: Infatti, il richiamo era a drive che continuava a parlare del Titanic. Comunque nessun problema.

"Già che passavo di qui", aggiungo un breve commento: mentre il personaggio che hai citato trova risibili (mi pare questo il termine) certe argomentazioni, io confesso che non mi sento molto soddisfatto - trattandosi di un cattedratico e non di un dilettante come me - nel vederlo liquidare la faccenda delle radiazioni con una "una doratura interna sottilissima in oro, che e' piu' che sufficente a bloccare i raggi solari garantendo la visibilita'."

Sai com'è, viene da dire "acc, che stupido, non ci avevo pensato".

Ma in ogni caso, visto che siamo alla ricerca di fonti autorevoli, perchè non ascoltare direttamente da uno dei dodici moonwalkers la sua esperienza sull'attraversamento delle fasce di Van Allen? Se non lo sanno loro, che cosa signifca attraversarle, non lo sa di certo nessuno, giusto?

Eccolo. Sottotitoli courtesy di luogocomune.

(Nella parte iniziale, Bean ci svela anche il segreto del sistema di raffreddamento della cabina del LEM, che lui stesso - in un'altra parte dell'intervista - indica raggiungere, al sole, temperature di 250 F.)
Inviato il: 1/7/2006 7:17
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  •  Anonimo
      Anonimo
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#385
Guest_Anonimo
Forse ho frainteso, e il richiamo non era rivolto al sottoscritto. Forse mi ha fatto confusione il titolo
Inviato il: 1/7/2006 0:04
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  •  Anonimo
      Anonimo
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#384
Guest_Anonimo
Ho capito che non volete parlarne perché vi è scomodo, ma proprio il topic iniziale permette di parlarne in quanto dice:

---------------------------------------------
"Analisi di tipo astronomico-astronautico
direi che adesso vale la pena aprire un topic dedicato all'argomento astronomico-astronautico delle missioni spaziali

questo topic vuole essere:

1) un'occasione per discutere della fattibilità, in termini di fisica e astronautica, delle misisoni lunari

2)un'occasione per approfondire la conoscenza in materia astronautica e astronomica

sono tutti invitati a concorrere, sia per contribuire con le loro conoscienze sia nel caso voglino chiarire dei dubbi o mostrare un loro punto di vista, l'importante è che si discuta in maniera ragionevole ed educata come del resto è buona abitudine di questo bel forum

x chi ancora non avesse compreso l'argomento del topic:

"discussiomi come quella sulle fasce di van allen e quella sulle velocità orbitali e traiettorie delle missioni lunari possono essere affrontate qui
---------------------------------------------

Quindi non vedo motivo di questo intervento. Oltretutto, visto che fate domande alla ricerca della verità, dovreste ringraziarmi visto che vi ho fornito la risposta di un

"Laureato in Fisica alla Scuola Normale di Pisa nel 1979.

Diploma di Dottorato di Terzo Ciclo, Universita’di Parigi IX, Orsay, nel 1982.

Dal 1993 straordinario e dal 1995 ordinario di Fisica Generale presso la Facolta’ di Ingegneria dell’Universita’ di Perugia.

Laurea Honoris Causa Universita’ di Bucarest (2000).

Attivo per 20 anni in collaborazioni scientifiche internazionali nel campo della fisica sperimentale delle interazioni fondamentali: Fisica delle Interazioni Forti, Fisica delle Interazioni Deboli ed Elettromagnetiche, Studio dei raggi cosmici dallo spazio.

Agli inizi degli anni ’90 ha fondato a Perugia un gruppo di ricerca attivo nel campo dei rivelatori e delle tecnologie di frontiera per la fisica fondamentale a terra e nello spazio. Nel 1994 ha fondato a Terni il SERMS (Laboratorio per lo Studio degli Effetti della Radiazione sui Materiali per lo Spazio), dedicato alla caratterizzazione e qualifica di materiali e rivelatori da usare in condizioni spaziali.

Program Manager del progetto Silicon Microvertex Detector per l'esperimento L3 al LEP del CERN (1990-2000).

Responsabile Nazionale per INFN e ASI di AMS, primo esperimento di fisica fondamentale approvato sulla stazione spaziale ISS, operato con successo nel primo volo sullo Shuttle nel giugno 1998 e che sara’ installato sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2008 (1995- ).

Coordinatore Nazionale progetto COFIN2000 per la realizzazione di una rete Nazionale di Laboratori Universitari dedicati alla qualifica e la realizzazione di strumentazione scientifica per lo spazio(2001-2002 e 2003-2004).

Autore di oltre 320 lavori pubblicati su riviste internazionali. Organizzatore di numerosi congressi dedicati alla scienza spaziale (Trento 1999, Elba 2002, Washington 2003, Pechino 2005)."
Inviato il: 1/7/2006 0:00
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  •  Redazione
      Redazione
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#383
Webmaster
Iscritto il: 8/3/2004
Da
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DRIVE, EVENTUALI ALTRI: Il moderatre ha chiesto di limitare la discussione al topic iniziale. Siete pregati di rispettarlo.

Grazie
Inviato il: 30/6/2006 20:33
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  •  Iceman
      Iceman
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#382
Dubito ormai di tutto
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Io non ho capito cosa cè che non va...

le risposte mi sembrano corrette.
Inviato il: 30/6/2006 20:04
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  •  ivan
      ivan
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#381
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A me non convice nè la spiegazione relative alle fasce di Van Allen, nè qualunque altra spiegazione relativa all'innocuità, dal punto di vista delle radiazioni, dello spazio: stiamo parlando di radiazioni ionizzanti, non di bruscolini.
Stiamo parlando del vento solare e del vento "stellare" (mi si passi il termine): l'universo non è in quiete, è un continuo tumultuoso fermento di chissà quanti tipi di reazioni nucleari e chissà di quale altri tipi di fenomeni che noi magari nenache immagginiamo.

Per non parlare poi della fatidica velocità di fuga da questo pianeta, sulla quale sarebbe proprio il caso di approfondire il discorso.

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La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 30/6/2006 18:21
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#380
Dubito ormai di tutto
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Da Mondo
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La spiegazione delle fasce di Van Allen mi pare verosimile (non so però verificare i conti).

Citazione:

Il sistema termico delle tute e' estremamente sofisticato, certamente
resiste a temperature sia basse che eleveate, non per niente hanno sulle
spalle quello zaino, e non per niente possono stare fuori un tempo limitato
dal fatto che il sistema di condizionamento interno deve essere
perfettamente funzionante.
[...]
Queste osservazioni sono davvero molto ingenue.....


Probabilmente io sono uno dei tanti ingenui ma a me una spiegazione del tipo "funziona perchè è fatto apposta" oppure "è un sistema molto sofisticato" non mi soddisfa affatto.

Cosa c'era in quello zaino?
Quante batterie e di che tipo?
Quale motore, di che tipo, con quanta potenza e quale assorbimento?
Tale sistema di raffreddamento quanto calore riesce a smaltire per unità di tempo (per esempio in BTU, se l'unità di misura è compatibile)?
_________________
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-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 30/6/2006 15:48
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  •  Anonimo
      Anonimo
Fasce di Van Allen e radiazioni solari.
#379
Guest_Anonimo
Le domande sono mie, le risposte di Roberto Battiston, astrofisico

Domanda:
Quello che volevo chiedere, era se gli astronauti, restando a bordo di una navetta spaziale, riescono a superare tranquillamente le Fasce di Van Allen.
Ho letto che c'è una schermatura, era logico, ma dove posso trovare dettagli in merito?

Altra cosa, mi chiedevo come è possibile, sulla Luna (senza protezione atmosferica) resistere alle radiazioni solari. Tecnicamente.

Risposta:

la risposta e' che certamente e' possibile attraversare le fasce di
radiazione cosi' come e' possibile rimanere sulla luna per un certo periodo
di tempo senza schermaggio.

La risposta puo' essere data in questo modo:

1. in orbita bassa (sotto le fasce di van allen, dove si trova la ISS), la
dose che viene accumulata da un astronauta che stesse 1 anno in orbita e' di
circa 30 rem (nel seguito assumo 1 rem = 1 rad, che e' abbastanza
ragionevole per il reagionamento che segue). Per confronto la dose assorbita
da ogni uomo sulla terra a causa di effetti naturali e' di circa 300 mrem
(millirem)/anno, corrispondenti a 25 rem in 80 anni. Quindi un anno in
orbita bassa, all'interno della ISS corrisponde piu' o meno alla dose che
tutti gli uomini ricevono sulla terra nella loro vita. Questo e' uno dei
motivi per cui le permanenze nello spazio sono limitate a 6 mesi, perche' in
questo modo si ottengono esposizioni (addizionali) di circa 15 rem che sono
molto minori delle esposizioni professionali nella carriera di persone che
svolgono attivita' nel settore spaziale o nucleare (tra 100 e 400 rem nella
vita). Non c'e' alcuna evidenza che dosi del genere possano essere dannose
per l'uomo (insorgenza di tumori).

----------------------------------------------------------------------------
------
da
http://www.health-physics.com/pt/re/healthphys/abstract.00004032-198808000-0
0006.htm;jsessionid=C44kbcLNLXOK
1YvsXaOUCMzeYTWcgny2UnPaOd7Y
Bzsroy256UJO!250
931426!-949856145!9001!-1

The career limits range from 1.0 Sv (100 rem) for a 24-y-old female up to
4.0 Sv (400 rem) for a 55-y-old male, compared with the previous single
limit of 4.0 Sv (400 rem).
----------------------------------------------------------------------------
------


da http://hps.org/documents/radiationrisk.pdf

In accordance with current knowledge of radiation health risks, the Health
Physics Society
recommends against quantitative estimation of health risks below an
individual dose of 5 rem in
one year or a lifetime dose of 10 rem above that received from natural
sources. Doses from
natural background radiation in the United States average about 0.3 rem per
year. A dose of 5
rem will be accumulated in the first 17 years of life and about 25 rem in a
lifetime of 80 years.
Estimation of health risk associated with radiation doses that are of
similar magnitude as those
received from natural sources should be strictly qualitative and encompass a
range of
hypothetical health outcomes, including the possibility of no adverse health
effects at such low
levels.
----------------------------------------------------------------------------
------

Mello spazio interplanetario (e quindi sulla luna) la dose sale a circa 90
rem/anno (trascuro le tempeste solari). Ma le missioni sulla luna sono
durate in tutto 7-10 giorni ciascuna, per cui la dose che si accumulava in
questo periodo era di circa 0.3 rem o la dose che si prende in un anno sulla
terra.

Per quanto riguarda le fasce di van allen, e' vero che l' intensita' e
quindi il flusso cresce in certe zone fino ad un fattore 10000, ma il tempo
trascorso dagli astronauti in queste fasce e' breve ( le fasce si estendono
fino a circa 10000 km dalla superfice terrestre), per cui la dose
accumulata nel caso piu' pessimistico e' non puo' superare : 30 rem/anno *
10.000 (intensita' delle fasce) * 0.1 giorni (durata del passaggio nella
zona intensa delle fasce) = 90 rem, o circa 3 volte la dose raccolta sulla
terra nella vita.

In realta' il calcolo mostra che date le orbite prescelte, lo schermaggio
della capsula etc, la dose assorbita e' molto minore, e diventa compatibile
con quella accumulata sulla terra nel corso di una vita normale, fermo
restando che nessuna evidenza sperimentale porta a ritenere che 90 rem sono
pericolosi per la salute.

Per cui la risposta e' che le fasce si attraversano facilmente e sulla luna
la radiazione non impedisce dei soggiorni di qualche settimana, senza
particolari schermaggi.



Domanda:
"Chi sostiene che l'uomo non è andato sulla Luna, riporta anche questo
ragionamento:

da LuogoComune
"(...)Pensiamo ora di togliere del tutto il filtro atmosferico, e di passare
un paio d'ore con il volto esposto ai raggi solari, protetti soltanto dallo
schermo del casco.Per quanto filtrante possa essere il suo materiale
trasparente, non è certo pensabile di poter passare più di un paio di
secondi alla diretta luce del sole, senza friggere come cotechini. Al di là
della radiazioni cosmiche, infatti, la superficie lunare raggiunge al sole
delle temperature medie fra i cento e i duecento gradi centigradi, mentre
all'ombra le temperature si abbattono drasticamente sotto i meno-cento gradi
centigradi.

Come fa quindi questo astronauta a prendersi direttamente in faccia quei
poderosi raggi solari, infischiandosene altamente? La NASA ci racconta che
all'interno le tute sarebbero "refrigerate", ma la pelle è la pelle, e i
raggi solari li riceve direttamente in faccia. Gli astronauti inoltre
passano continuamente dalla luce all'ombra, subendo ogni volta uno scarto di
irradiazione termica di quasi duecento gradi. Duecento, non venti. Se le
tute fossero davvero "refrigerate", non appena gli astonauti passano
all'ombra dovrebbero congelare come merluzzi del supermercato."

Qual'è stata la soluzione adottata dalla NASA per far fronte a questo
problema, sempre che sia corretto quanto riportato?"

-----
Risposta:

E' molto semplice, i caschi hanno una doratura interna sottilissima in oro,
che e' piu' che sufficente a bloccare i raggi solari garantendo la
visibilita'.

Il sistema termico delle tute e' estremamente sofisticato, certamente
resiste a temperature sia basse che eleveate, non per niente hanno sulle
spalle quello zaino, e non per niente possono stare fuori un tempo limitato
dal fatto che il sistema di condizionamento interno deve essere
perfettamente funzionante. Attenzione che le temperature possono raggiungere
valori locali elevanti ma il suolo lunare e' un buon isolante termico, per
cui la capacita' di trasferire all' astronauta grandi quantita' di calore or
sottrargliele e' bassa. I pompieri coperti di amianto stanno per periodi
piuttosto lunghi a temperature piu' alte SENZA avere un sistema di
raffreddamento addosso.

Queste osservazioni sono davvero molto ingenue.....
--------------------------------------------------------------------------
Inviato il: 30/6/2006 15:19
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  •  hi-speed
      hi-speed
Re: Analisi di tipo astronomico-astronautico
#378
Sono certo di non sapere
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Da preda lunga
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Tornando a Saturno
La sonda Cassini ci manda delle foto stupende da milioni di chilometri

1

2

3

4

etc etc

Questo sono io leggermente ritoccato con mia moglie

hi-speed e moglie

hi-speed
PS: ma le foto vengono inserite anche nei libri scolastici senza una dicitura (tipo foto manipolata)? E nelle pubblicazioni scientifiche?
_________________
Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
Inviato il: 15/5/2006 13:00
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Re: Analisi di tipo astronomico-astronautico
#377
Ho qualche dubbio
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Citazione:
La nave NON viaggiava assolutamente nella nebbia(da dove tiri fuori sta notizia!) ma in una notte limpidissima e non viaggiava alla massima velocità.

Strano ma vero, voglio contestare Iceman!!

E dai, si fa per sdrammatizzare.
La notizia della nebbia l'ho riportata io. L'ho letta su un libro che ho quì in casa il quale parla di temperatura molto bassa (o°) sotto al cosiddetto "punto di rugiada". Questo avrebbe favorito la comparsa di una nebbiolina molto fine, non certo fitta come quella che c'è in pianura padana, bensì molto molto più "trasparente", comunque tale da non permettere la percezione di oggetti privi di luce (una nave invece, con le sue luci, si sarebbe vista) oltre i 2000 metri di distanza.
Sempre sul libro c'è scritto che quella notte c'era un buio totale. Non c'era luna, per cui la nave si muoveva nell'oscurità più assoluta. In mare, quando non c'è luna, è forse peggio che muoversi nello spazio. C'è davvero un buio completo da non far distinguere tra acqua e orrizzonte. Ora, mettendo insieme il buio totale e la pur poco fitta nebbiolina, appare avidente che un iceberg non si poteva vedere finchè non te lo trovi praticamente addosso. Se solo quella notte ci fosse stata la luna piena, sicuramente avrebbe reso visibile la sagoma bianca (quale miglior colore) dell'iceberg. Se solo l'avessero visto a 1000 metri di distanza c'era tutto il tempo di schivare, ma ahimè la luna piena non c'era e l'iceberg era totalmente invisibile.

P.S. ehi Max, mi sa che se andiamo avanti così bisognerà davvero aprire un thread sul titanic
No no, per favore no, dicevo per scherzare.
(anzi quantomai ho parlato del titanic. mea culpa, mea culpa, mea culpa! )
Inviato il: 27/3/2006 22:52
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Re: Analisi di tipo astronomico-astronautico
#376
Ho qualche dubbio
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Citazione:
Ma è esattamente quello che stai facendo: lo accusi di essere stato assolutamente incompetente.

Non è vero Paxtibi, non lo accuso proprio di niente. Non gli ho dato del pazzo suicida, non gli ho dato dell'incompetente, non gli ho dato niente.
Ho solo detto che "forse" ha sbagliato qualcosa, ma rimane un "forse" non una certezza assoluta, e finchè non si hanno le certezze non si può accusare nessuno. Non posso nemmeno sapere se ha sbagliato lui oppure qualcun'altro. E chi lo sà com'è andata quella notte. Su una cosa però sono certo, se il comandante avesse visto l'icerberg in tempo per manovrare, non l'avrebbe mai centrato. Di questo ne sono strasicuro, per cui non era un'incompetente.
Inviato il: 27/3/2006 22:30
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Re: Analisi di tipo astronomico-astronautico
#375
Sono certo di non sapere
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Per Maxgallo

Prometto che non ci casco piu': mi ci tirano dentro per non rispondere ad altre cose.

Anzi, mi eclisso (per non essere OT )
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Inviato il: 27/3/2006 21:08
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Re: Analisi di tipo astronomico-astronautico
#374
Sono certo di non sapere
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Citazione:
da dove tiri fuori sta notizia


In occasione dell'ultimo anniversario della sciagura, alla televisione inglese si e' avuta una grande profusione di documentari sull'argomento. In uno trasmesso dalla BBC 2, si diceva che la zona e' comunemente coperta da nebbia a banchi (che sono li' anche quando peraltro la notte e' limpida) e che la nave era spinta al massimo perche' (dicevano che ci fosse un telegramma a provarlo) l'armatore voleva che si battesse il record di velocita' nella traversata dell'oceano ed erano un po' in ritardo.
Sembra che in queste condizioni il capitano abbia passato il comando al turno di notte composto da un timoniere, un ufficiale e due avvistatori.

Il programma mi e' sembrato molto serio (tipo BBC) e l'ho utilizzato come fonte per quello che sto dicendo.

PS. Io quella notte non c'ero.
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Inviato il: 27/3/2006 21:06
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  •  maxgallo
      maxgallo
Re: Analisi di tipo astronomico-astronautico
#373
Dubito ormai di tutto
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Lo stesso concetto espresso QUI
vale anche nel presente treadh. per parlare di Titanic si puo' aprire un'altro topic....ma non qui.

Grazie.
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Inviato il: 27/3/2006 20:55
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  •  Iceman
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Re: Analisi di tipo astronomico-astronautico
#372
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:

Il comandante del Titanic era un pazzo criminale. Ha rischiato (e perso) le vite delle persone a bordo della nave infilandosi a velocita' sostenuta (massima!) con la nebbia di notte in una zona in cui erano stati avvistati e riportati icebergs. Con la sua esperienza avrebbe dovuto comunque sapere che avrebbe potuto ammazzare qualunque povero cristo (magari una grossa nave) che incrociavano, allora le comunicazioni non erano quelle di adesso e non avevano il radar. Aveva dei motivi o era solo impazzito?


Ripeto!
Il TITANIC è affondato per una insolita e assurda serie di coincidenze, non esiste un precisa responsabilità di nessuno in quella tragedia!

La nave NON viaggiava assolutamente nella nebbia(da dove tiri fuori sta notizia!) ma in una notte limpidissima e non viaggiava alla massima velocità.
...a pari condizioni se avesse viaggiato ad una velocità superiore NON sarebbe affondata!

Proprio in base all esperienza del capitano la Nave non correva nessun rischio del genere.
Gli Iceberg erano si pericolosi per le navi ma non avevano affondato una nave con scafo in acciaio e in quelle condizioni di visibilità sarebbero stati assolutamente evitabili.
Inviato il: 27/3/2006 20:41
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Re: Analisi di tipo astronomico-astronautico
#371
Sono certo di non sapere
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finchè non sò cosa è realmente successo non mi DEVO permettere di insultare un comandante con tanta leggerezza.

Ma è esattamente quello che stai facendo: lo accusi di essere stato assolutamente incompetente.
Inviato il: 27/3/2006 19:46
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Re: Analisi di tipo astronomico-astronautico
#370
Sono certo di non sapere
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NB.
Il paragone con una autostrada non e' cosi' esagerato come sembra.
Era su una rotta commerciale ad una velocita' superiore a qualsiasi altra nave al mondo e stava per passare in una delle aree piiu' pescose del mondo (allora) con la piu' alta concentrazione di pescherecci nell'atlantico.
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Inviato il: 27/3/2006 19:34
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