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   Storia, Arte & Cultura
  La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo

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Autore Discussione
  •  Nomit
      Nomit
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#31
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 4/1/2011
Da
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L'ho immaginato, ma li dovevano importare da zone del pizzamondo lontanissime!
Inviato il: 15/9/2015 20:09
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  •  horselover
      horselover
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#32
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/9/2012
Da
Messaggi: 1898
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nel libretto della berneri c'è la risposta. perchè erano stati dichiarati umani e quindi da convertire in cristiani e quindi non potevano essere venduti e comprati come il bestiame
Inviato il: 15/9/2015 20:10
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  •  Nomit
      Nomit
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#33
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 4/1/2011
Da
Messaggi: 1549
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Grazie Horselover.

-

A pensarci bene però credo che se ne sbattessero... Non sono convinto che sia il motivo vero.
Inviato il: 15/9/2015 20:14
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  •  Pyter
      Pyter
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#34
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
Messaggi: 6250
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Anche io ho delle risposte,anche se meno autorevoli. Una seria e una magari meno.

Gli Incas, per esempio, avevano un re, ma erano organizzati secondo un modello che noi oggi diremmo sostenibile, socialista.
Quindi magari i lavoratori sudamericani avevano già i sindacati.
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 15/9/2015 20:20
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  •  Pyter
      Pyter
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#35
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
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Ho dimenticato quella seria.

Probabilmente le culture dei nativi dovevano essere fatte fuori, magari con il numero più possibile di nativi.
Era in arrivo l'uomo nuovo e una nuova era.
Forse funziona ogni 500 anni.
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 15/9/2015 20:23
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  •  Giano
      Giano
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#36
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/3/2011
Da
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@Trap
Se vuoi le foto mandami un indirizzo Fb, qui non riesco a caricarle. Ciao.
Inviato il: 16/9/2015 9:39
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  •  Mrexani
      Mrexani
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#37
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/6/2014
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Qui c'è qualcosa riguardo ''Exsul immeritus...'':

http://amsacta.unibo.it/2350/
Inviato il: 16/9/2015 12:19
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  •  Giano
      Giano
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#38
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/3/2011
Da
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Per quanto riguarda l' argomento schiavi, come dice Horselover, agli indios fu data la patente di esseri umani in divenire e quindi non schiavizzabili.
I sostenitori dello schiavismo usavano l' idea aristotelica di "schiavo naturale" per far valere le proprie ragioni, mentre dall' altra sponda si ribatteva che gli indios non erano assimilabili alla categoria aristotelica in quanto all' arrivo degli spagnoli avevano una forma di governo, una organizzazione delle città, una forma di religione, insomma non erano delle bestie primitive come si voleva far credere. (nella disputa di Valladolid del 1550/51 Sepulveda contesterà queste considerazioni fornendo come esempio l' operosità delle api e delle formiche che, nonostante siano prive dell' anima, sono capaci di costruire elaborati alveari e formicai: questo non fa di questi animaletti delle "persone" e allo stesso modo i grandiosi templi Inca non fanno degli indios delle "persone".)

Nel 1537 il Papa Paolo III scomunica tutti coloro che praefatos Indos quomodolibet in servitutem redigere aut eos bonis suis spoliare (tutti coloro che ridurranno in schiavitù gli indios o li spoglieranno dei loro beni-fonte wiki-).
Insomma, i conquistadores dovevano conciliare la ricerca di forza lavoro e le indicazioni della chiesa, che non era solo un ente religioso ma colei che aveva ceduto il potere temporale alla Spagna (e al Portogallo) per conquistare ed evangelizzare le nuove terre.

I neri invece non godevano di tutte queste attenzioni, erano già schiavi in quel periodo e non avevano voci autorevoli che li difendessero. Lo stesso Bartolomè de las Casas, uno di quelli che si battè più di tutti a tutela degli indios, in un primo momento suggerì la sostituzione degli schiavi indigeni con quelli d' importazione africana, salvo pentirsene non appena verificate le condizioni disumane a cui i poveretti dovevano sottostare.
Altro motivo per il reclutamento dei neri fu la drastica riduzione della popolazione indigena che, vuoi per le guerre e vuoi per le malattie importate dall' Europa, vide un calo demografico clamoroso (si stima che all' arrivo di Pizarro il territorio degli Inca ospitasse più di dieci milioni di individui per scendere a un solo milione poche decine di anni dopo).
Ultima considerazione, già citata dagli illustrissimi partecipanti al forum, la differente forza fisica tra gli indios e i neri.
Inviato il: 16/9/2015 12:44
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  •  invisibile
      invisibile
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#39
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Grazie Giano per il "bel" quadretto...
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 16/9/2015 13:03
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  •  Pyter
      Pyter
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#40
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
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Mah. Gli schiavi sono sempre esistiti, di qualsiasi colore.

Se poi si vuol credere ancora a questa storia di esseri umani o meno, dovremo relegarli nell'angolo del Folklore.

Dai, siamo quasi nel 2016.


_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 16/9/2015 13:08
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  •  incredulo
      incredulo
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#41
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/8/2006
Da Asia
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Citazione:

Pyter ha scritto:
Ho dimenticato quella seria.

Probabilmente le culture dei nativi dovevano essere fatte fuori, magari con il numero più possibile di nativi.
Era in arrivo l'uomo nuovo e una nuova era.
Forse funziona ogni 500 anni.


Già Pyter, funziona così ogni 500 anni.

Siamo sempre nel campo del culto del Sole, di Venere e di Osiride, sempre loro.

Qui stiamo parliamo del mito dell'araba fenice, un mito direttamente collegato a quel culto solare che deriva dal nostro passato e che permane vivo ancora oggi, grazie alle gentile collaborazione dell'elìte mondiale.

Come l'airone che spiccava il volo sembrava mimare il sorgere del sole dall'acqua, la Fenice venne associata col sole e rappresentava il ba ("l'anima") del dio del sole Ra, di cui era l'emblema — tanto che nel tardo periodo il geroglifico del Bennu veniva impiegato per rappresentare direttamente Ra.

Quale simbolo del sole che sorge e tramonta, la Fenice presiedeva al giubileo regale. Ed essendo colei che ri-sorge per prima, venne associata al pianeta Venere — che appunto veniva chiamato "la stella della nave del Bennu-Asar", e menzionata quale Stella del Mattino nell'invocazione:

«Io sono il Bennu, l'anima di Ra, la guida degli Dei nel Duat. Che mi sia concesso entrare come un falco, ch'io possa procedere come il Bennu, la Stella del Mattino.»

(Ricordo che la Stella del Mattino è l'appellativo di Lucifero.)

E come l'airone, che s'ergeva solitario sulla sommità delle piccole isole di roccia che sbucavano dall'acqua dopo la periodica inondazione del Nilo che ogni anno fecondava la terra col suo limo, il ritorno della Fenice annunciava un nuovo periodo di ricchezza e fertilità.

Non a caso era considerata la manifestazione dell'Osiride risorto, e veniva spesso raffigurata appollaiata sul Salice, albero sacro ad Osiride.

Per questa stessa ragione venne riconosciuta quale personificazione della forza vitale, e — come narra il mito della creazione — fu la prima forma di vita ad apparire sulla collina primordiale che all'origine dei tempi sorse dal Caos acquatico.


Da qui:

Secondo una versione del mito, la principale, l'araba fenice è divenuto il simbolo della morte e risurrezione, si dice infatti "come l'araba fenice che risorge dalle proprie ceneri".
Dopo aver vissuto per 500 anni, la Fenice sentiva sopraggiungere la sua morte, si ritirava in un luogo appartato e costruiva un nido sulla cima di una quercia o di una palma.
Qui accatastava le più pregiate piante balsamiche, con le quali intrecciava un nido a forma di uovo — grande quanto era in grado di trasportarlo (cosa che stabiliva per prove ed errori).
Infine vi si adagiava, lasciava che i raggi del sole l'incendiassero, e si lasciava consumare dalle sue stesse fiamme.
Per via della cannella e della mirra che bruciano, la morte di una fenice è spesso accompagnata da un gradevole profumo.
Dal cumulo di cenere emergeva poi una piccola larva (o un uovo), che i raggi solari facevano crescere rapidamente fino a trasformarla nella nuova Fenice nell'arco di tre giorni, dopodiché la nuova Fenice, giovane e potente, volava ad Eliopoli e si posava sopra l'albero sacro, per altro si dice anche che dalla gola della Fenice giunse il soffio della vita (il Suono divino, la Musica) che animò il dio.

Ma nella antica tradizione riportata da Erodoto, la fenice risorge ogni 500 anni,
come riportato da Cheremone, filosofo stoico iniziato ai misteri egizi o da Orapollo vissuto sotto Zenone.
La fenice è una delle manifestazioni del sole come interpretato da Sbordone che riporta una grafia tarda del nome di Osiride costituita da un occhio e uno scettro.


Già c'era stata la sua rappresentazione alla chiusura delle Olimpiadi del 2012 a Londra, un luogo non casuale, la fenice si staglia davanti al simbolo ad otto punte, un simbolo con diversi significati misterici, presente anche nella piazza del Vaticano a S.Pietro.



Questo simbolo:






Lo stesso simbolo che il papa gesuita attuale ha fatto mettere sul proprio sigillo cambiandone uno più noto e sfruttato.




Sono passati 500 anni dall'ultimo uomo nuovo e dal mondo nuovo voluti dal potere, potere che periodicamente si rinnova tramite genocidi di massa per cancellare ogni memoria storica del passato

Lo sterminio delle popolazioni locali, è necessario al Potere per cancellare ogni memoria storica dell'uomo precedente e potere creare ogni 500 anni l'uomo nuovo.

L'unica forma di pensiero ammissibile in Oceania è il Bipensiero ("Doublethink"), ispirato al materialismo dialettico leninista.

Come recitano alcuni slogan del partito:

“la menzogna diventa verità e passa alla storia”,

“Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.


Ormai siamo in una fase avanzata del progetto.

Questo è l'uomo nuovo previsto nei prossimi 500 anni.



Collocato in una coreografia da urlo con le ali della fenice dietro di lei/lui, cantando una canzone che si intitola:"Rise like a Phoenix".

Welcome in the New World my friend, thanks for your support.
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Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 16/9/2015 15:07
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  •  Giano
      Giano
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#42
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/3/2011
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Pyter Citazione:
Mah. Gli schiavi sono sempre esistiti, di qualsiasi colore.
Se poi si vuol credere ancora a questa storia di esseri umani o meno, dovremo relegarli nell'angolo del Folklore.
Dai, siamo quasi nel 2016.



Ma si, è chiaro che il colore della pelle c' entra e non c' entra.
C'entra perché è più facile trattare da bestia chi è diverso da noi, vengono meno scrupoli, e i neri sono "più diversi" degli indios. La Spagna aveva "ereditato" gli schiavi neri dai musulmani e forse l' abitudine portò questa situazione a trascinarsi anche dopo la reconquista, la cacciata degli invasori dalla Spagna.
Non c'entra perché se i neri non fossero esistiti, gli spagnoli avrebbero continuato a schiavizzare in gran numero gli indios (e nonostante bolle papali, scomuniche, leggi del re, seppure in numero relativamente basso, gli indios continuarono ad essere schiavizzati).
Anche i re spagnoli, nonostante avessero promulgato leggi a tutela del popolo del Tahuantinsuyu (il Tahuantinsuyu era il territorio che comprendeva l' attuale Perù, parte della Colombia, del Cile e della foresta amazzonica in cui viveva il popolo governato dagli Inca, la stirpe divina. Non ho ancora capito come si chiamava il popolo, quello che noi chiamiamo Incas e che pare sia una denominazione errata -per fare un esempio similare è come se chiamassimo il popolo sumero col nome dei loro dei, Anunnaki o come se chiamassimo Faraoni il popolo dell' antico Egitto, gli egiziani ) non avevano nessuna intenzione di fermare la conquista e lo sfruttamento delle risorse e delle terre, cercando di dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte, un po' alla chiesa e un po' a chi gli spediva le navi cariche d' oro.

È abbastanza esemplificativo di quanto realmente importasse degli indios il provvedimento chiamato Requerimiento, ingiunzione, utilizzato per una dozzina d' anni come scappatoia rispetto al dovere di evangelizzazione non violenta.
In sostanza, ogni manipolo di conquistadores che avesse incontrato un gruppo di indigeni avrebbe dovuto leggere il testo dell' ingiunzione agli sprovveduti indios e in base alla risposta ottenuta si sarebbe potuto agire di conseguenza; il tutto veniva certificato da un notaio al seguito della spedizione.
In cosa consisteva il testo? Era quella che oggi chiameremo una lenzuolata: un lungo pippone sulla storia del mondo, la creazione ad opera di Dio, la nascita di Cristo che avrebbe dato incarico a S.Pietro di diffondere il verbo, la cessione del potere universale da Pietro alla chiesa e dalla chiesa alla corona. Insomma, le terre degli indios erano proprietà di Dio e i conquistadores erano i suoi emissari. Su questa base partiva l' ingiunzione di resa, in caso contrario partivano pallottole.
Il grosso problema del Requierimiento (per gli indios) fu che veniva letto in spagnolo o in latino, lingue incomprensibili agli indigeni che sicuramente guardavano gli spagnoli come io guardo il mio cane quando mi parla.
(Non solo, pare che la maggior parte delle volte il R. venisse letto a distanza di sicurezza, dal ponte di una nave, dall' alto di un colle o, peggio ancora, dopo aver già imprigionato i poveretti)
In caso di rifiuto o mancata risposta, il R. valeva come una dichiarazione di guerra. Si fingeva di fare il possibile per andare incontro all' indio, il re aveva la coscienza a posto e la conquista indiscriminata poteva continuare. Una cosa che definire ridicola è eufemistico.

Interessante un aneddoto riportato da wiki:

"Significativa fu anche la risposta che la lettura del Requerimiento, fatta dal conquistatore Martín Fernández de Enciso, ispirò ai cacicchi delle tribù del fiume Sinú, nell'attuale Colombia:
« Quando diceva che il papa era signore di tutto l’universo al posto di Dio, e che aveva fatto dono di quella terra al re di Castiglia, dissero che il papa doveva essere ubriaco quando lo fece, visto che dava ciò che non era suo, e che il re che chiedeva e riceveva quel dono doveva essere un folle, visto che chiedeva ciò che era di altri, e che venisse lì a prendersela, e quelli avrebbero infilato la sua testa su un palo, come già ne avevano altre, di loro nemici. » "


Un altro punto a favore degli indios fu che potevano godere di uomini "infiltrati" tra gli spagnoli, ossia i primi meticci. Uno di questi era Blas Valera, nato dalla violenza di un ufficiale spagnolo al seguito di Pizarro su una nobile indigena mezzo imparentata con gli Inca.
Probabilmente aver visto il padre uccidere la madre fu decisivo per la sua scelta di vita in favore dei diritti degli indios e la tutela delle loro tradizioni. Blas Valera (quello di Exsul immeritus...) divenne lo scrittore occulto di una cricca di gesuiti che, in un intreccio che potrebbe benissimo essere trasposto in un film di spionaggio, si industriarono nel tentativo, tanto nobile quanto vano, di creare con l' appoggio del re e della chiesa un impero Inca cattolico nella mitica Paititi.
È vero che non riuscirono nel loro utopistico intento ma, come si dice, rimestarono talmente tanto la merda che un po' di odore arrivò anche ad alcune nobili, o sacre, narici.

I negri invece chi se li filava? Erano gente senz' anima!
Trogloditi (non i neri, gli spagnoli).

Mi sono dilungato malamente in questa specie di OT, ora basta!

@Invisibile
Figurati, lieto che ti sia interessato.

@Mrexani.
Esatto, ci sono vari capitoli del libro, ed è stata proprio la lettura di quelle pagine che mi ha incuriosito e fatto acquistare questo librone.

@Incredulo
Divagazioni ( ) sempre interessanti...
Inviato il: 17/9/2015 11:10
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  •  perspicace
      perspicace
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#43
Sono certo di non sapere
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Credo sarebbe interessante discutere una delle possibili origini delle civiltà sudamericane e del popolo Incas.

Recenti studi dimostrano che il nord america (attuali stati uniti) furono colonizzati la prima volta nella prima parte dell'Età del Bronzo, si pensa che la civiltà incas sia il frutto delle discendenze di quegli uomini che migrarono verso sud quando fu abbandonato il progetto di colonizzazione del nuovo continente. Si pensa che fu tramite questa discendenza che la conoscenza della lavorazione del bronzo fu trasmessa ai popoli sudamericani.



Ci sono una serie di documentari che parlano di come fu tentata la colonizzazione dell'attuale america del nord in età del bronzo.
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Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 17/9/2015 11:42
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  •  Nomit
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Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#44
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Giano ha scritto:



Ma si, è chiaro che il colore della pelle c' entra e non c' entra.
C'entra perché è più facile trattare da bestia chi è diverso da noi, vengono meno scrupoli, e i neri sono "più diversi" degli indios. La Spagna aveva "ereditato" gli schiavi neri dai musulmani e forse l' abitudine portò questa situazione a trascinarsi anche dopo la reconquista, la cacciata degli invasori dalla Spagna.
Non c'entra perché se i neri non fossero esistiti, gli spagnoli avrebbero continuato a schiavizzare in gran numero gli indios
I neri esistevano, ma stavano dall'altra parte dell'Atlantico. Possibile che abbiano imbastito una tratta tanto costosa solo per non schiavizzare gli indios? Forse gli indios erano all'inizio troppo poco numerosi o troppo vulnerabili alle malattie dei bianchi, ma la tratta andò avanti per 300 anni...

Citazione:
Interessante un aneddoto riportato da wiki:

"Significativa fu anche la risposta che la lettura del Requerimiento, fatta dal conquistatore Martín Fernández de Enciso, ispirò ai cacicchi delle tribù del fiume Sinú, nell'attuale Colombia:
« Quando diceva che il papa era signore di tutto l’universo al posto di Dio, e che aveva fatto dono di quella terra al re di Castiglia, dissero che il papa doveva essere ubriaco quando lo fece, visto che dava ciò che non era suo, e che il re che chiedeva e riceveva quel dono doveva essere un folle, visto che chiedeva ciò che era di altri, e che venisse lì a prendersela, e quelli avrebbero infilato la sua testa su un palo, come già ne avevano altre, di loro nemici. »
"Venga a prenderle" fu la risposta che diede Leonida all'araldo di Serse che gli intimava di consegnare le armi, prima della battaglia delle Termopili...
Inviato il: 17/9/2015 15:44
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  •  Giano
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Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#45
Dubito ormai di tutto
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Nomit Citazione:
I neri esistevano, ma stavano dall'altra parte dell'Atlantico. Possibile che abbiano imbastito una tratta tanto costosa solo per non schiavizzare gli indios? Forse gli indios erano all'inizio troppo poco numerosi o troppo vulnerabili alle malattie dei bianchi, ma la tratta andò avanti per 300 anni...



Ciao Nomit.
In verità credo che per i conquistadores avere schiavi neri fosse conveniente.
Cerco di spiegare il mio punto di vista.
È vero che schiavizzare gli indios fosse tutto sommato semplice e poco costoso ma è altrettanto vero che il periodo della colonizzazione fu una lotta continua con gli indigeni.
Tu pensa ad esempio di andare a conquistare la Sicilia e di voler sfruttare le sue terre grazie al lavoro di una parte del popolo siciliano. Tu hai con te mille uomini e ti ritrovi a dover controllare ventimila siciliani schiavi. Ti ritroveresti a dovere di continuo fare i conti con fughe solitarie o organizzate e puntuali rivolte nei giorni dispari. Lo schiavo che lavora vicino alla propria casa ha in testa una sola cosa: tornare a casa. E tutti i siciliani non ridotti in schiavitù cosa farebbero? Farebbero finta di niente oppure forti del numero organizzerebbero assalti nel tentativo di liberare parenti, amici, vicini di casa?

Colombo ad esempio racconta che mise un anno intero per sedare una rivolta indios nei suoi possedimenti.
De las Casas (il vescovo cattolico che spese la vita in difesa degli indios) racconta che in occasione di un viaggio in Spagna lasciò un piccolo numero di religiosi a controllare gli indigeni che lavoravano in una sorta di azienda agricola. Non era la solita reduccion dove gli indigeni erano schiavi ma una sorta di piccola comunità in cui oltre a lavorare cercavano di evangelizzare i nativi. Ebbene, nonostante il trattamento di riguardo, se così si può chiamare, al ritorno il vescovo trovò tutti i religiosi morti ammazzati e tutti gli indios spariti. Insomma, non era così semplice tenere a bada quei selvaggi ignudi che facevano sacrifici umani.
Era probabilmente molto più comodo andare in spiaggia e comprare per pochi soldi la forza lavoro nera. Un investimento che evitava sommosse e rivolte.
D' altronde le traversate oceaniche erano organizzate da professionisti del commercio in esseri umani, non impegnavano i conquistadores se non al momento dell' acquisto.

I primi schiavi neri comunque arrivavano dalla Spagna, parlavano la stessa lingua dei padroni ed erano abituati a servirli, una bella comodità. Per un certo periodo furono utilizzati anche per combattere ma principalmente pare che fossero preferiti agli indigeni perchè già esperti nell' artigianato e nei mestieri precedentemente imparati in Spagna dai padroni locali.
Insomma, il nero era più forte, senza legami familiari nel nuovo "posto di lavoro" e veniva recapitato a destinazione senza dover mettere mano alle armi.

Comunque, lasciando da parte discorsi di convenienza nella gestione del bianco o del nero, continuo a credere che i neri fossero reputati esseri inferiori e quindi sottomettibili senza grandi crisi di coscienza.

Prendo ad esempio cosa scriveva in proposito quella bestia di Voltaire più di duecento anni dopo lo sbarco di Colombo:
"Esamino un piccolo di nero di sei mesi, un piccolo di elefante, un macachetto, un leonetto, un canetto. Veggo, senza dubbio, che questi giovanni animali hanno incomparabilmente più forza e destrezza, più idee, più passioni, più memoria che il negretto e che esprimono molto più sensibilmente tutti i suoi desideri che quell”altro…

Scendendo su questo cumulo di fango e non avendo maggiori nozioni a rispetto dell”uomo, come questo non l”ha quanto ai residenti di Marte o di Giuppiter, sbarco ai cigli dell”oceano, nel paese della Cafraria, e comincio a ricercare un”uomo. Veggo macachi, elefanti e neri…

… così come le perere, i cipresti, le quercie e le albicoccheri non vengono da uno stesso albero, cosè anche i bianchi e barbati, i neri di lana, i gialli con criniera e gli uomini senza barba non vengono dallo stesso uomo."

Mh?

P.S.
In effetti la risposta degli indios al Requirimento è troppo simile al molòn labè greco, un plagio storico o tutto il mondo è paese?
Inviato il: 17/9/2015 18:06
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  •  Giano
      Giano
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#46
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Come anticipato ecco ciò che ho trovato su Colombo in "Exsul immeritus...".
Tra i documenti assemblati dal gesuita meticcio Blas Valera c'è un frammento di una lettera scritta da Colombo e indirizzata al figlio in cui si leggono poche parole di presentazione.
Sul retro ci sono due scritti ad opera del gesuita, eccoli:

1) Questo frammento di lettera di Colombo, cortesemente mi donò padre Mariana nato da famiglia umile ma uomo dotato di sommo ingegno.

2) Per davvero anche tu, la cui ostinata superbia estinse il lume della ragione e che, mentre tuo padre è il diavolo, dici di esser figlio di Cristo. Al contrario tu Colombo, coperto delle piume del corvo lanci te stesso sulle pecore nel bianco gregge del Signore. A malapena, o navigatore, il mio nuovo rifugio è capace di trasferire i fantasmi dei popoli uccisori nelle imbarcazioni indigene: ci vorrebbe la flotta di Cesare.
Ho qui la cantilena che qualcuno cantava nella confraternita Nombre de Jesus e così bene onorando tutti i Viracocha.
Maledetta sia l' ora in cui Colombo partì, la Santa Maria lo portò, la Santa Clara lo accompagnò, la santa Juana lo scortò. Buon viaggio: ci furono falsi messia, ma (ma sottolineato) Dio lo volle? Benedette siano le Indie in cui questo Cid venne, Colombo le scoprì, Cortes le distrusse, Pizarro le avvelenò. Buon viaggio, ci furono falsi eroi, ma (sottolineato) Dio lo volle?
Tuttavia abbi pietà di loro, o Signore
B.Valera
Inviato il: 20/9/2015 22:16
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  •  Mrexani
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Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#47
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Così, senza aver approfondito a sufficienza, questi gesuiti iniziano a diventarmi simpatici... A proposito, ma su cosa si fonda la loro cattiva fama ?
Inviato il: 20/9/2015 22:47
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  •  Giano
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Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#48
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Ciao Mrexani, non so granché dei gesuiti, in questo caso sembra di vederli piuttosto critici nei confronti dei vertici della chiesa e della corona.
Ti propongo un altro estratto dal manoscritto di Valera, questa volta è una parte autobiografica. Dopo aver raccontato che in gioventù fu cresciuto e istruito alle relative culture dal nonno materno e dallo zio paterno, spiega perchè diventò gesuita:
"[...]Come è vero il sole - chi può mai definirlo falso - così, mentre la mia vita scorreva pregna di sapere ma pur schiava degli ispanici, ebbi a meditare come restar senza macchia figlio del Tahuantinsuyu, travestendomi d' un abito, all' unico scopo di procurar aiuto al mio popolo, divenuto minimo granello di rena nella cupida macchina dei Dominatori e Cristianizzatori.
L' Ordine di Ignazio di Loyola parvemi, per la sua giovinezza*, il migliore ove poter attuare i miei scopi; se taluno mi reputerà ingrato verso chi mi accolse, errerà fortemente. Non già come animale bruto apprezzai la Compagnia di Gesù, bensì come uomo dotato di essenza spirituale, allo stesso modo di tutto il mio popolo che stava morendo. E non si muore solo di morte, il che è di tutti, ma altrettanto di mente, ingegno, cultura, tradizioni. Poiché dentro sentivo vecchiezza, compresi che per morire dovevo vivere, servendo la causa della mia gente. Entrai nella Compagnia a 23 anni.[...]"

*Quando Valera aveva 23 anni l' ordine era stato "approvato" dal papa da meno di trent' anni.
Inviato il: 21/9/2015 10:25
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  •  Giano
      Giano
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#49
Dubito ormai di tutto
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Piccola nota:
Ho adoperato alcune volte nei commenti il termine "reduccion" utilizzandolo erratamente al posto del termine corretto "encomienda".

Tutti gli usi precedenti del termine "reduccion" sono da leggere "encomienda".

Encomienda (da wiki): L'encomienda coloniale consisteva nell'affidare a degli encomenderos spagnoli determinati territori abitati con, "in dotazione", un gruppo di indigeni, che dovevano essere colonizzati e cristianizzati. L'encomienda fu quindi un'istituzione che permise di consolidare la colonizzazione dei nuovi territori, attraverso l'assoggettamento fisico, morale e religioso delle popolazioni precolombiane.

Reduccion (Da “L’emigrazione di artisti e artigiani italiani nelle Repubbliche del Plata”di Gabriele Cappelli): La Reducciòn o Riduzione, indicava un villaggio fondato e diretto da appartenenti agli ordini monastici, nel quale gli indios, apprendevano oltre alle tecniche dell’agricoltura e della pastorizia anche alcune “arti liberali” quali la lavorazione del legno, la musica e la pittura lignea, e che attraverso questo percorso di apprendimento venivano “Reducti ad Ecclesiam et vitam civilem”.
Inviato il: 22/9/2015 17:08
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  •  Pyter
      Pyter
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#50
Sono certo di non sapere
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Da Sidonia Novordo
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Ciao Mrexani, non so granché dei gesuiti,

Come la gran parte dell'umanità.


Prova a chiedere a Incredulo.

O forse mrexani ha fatta una domanda retorica e ne sa più di quello che scrive.
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 22/9/2015 17:26
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  •  Giano
      Giano
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#51
Dubito ormai di tutto
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Pyt Citazione:
Prova a chiedere a Incredulo.

Nono. Ieri gli ho fatto una battuta stupida e ho paura che mi mandi a cagare.
Provaci tu, digli che te lo ha chiesto Mrexani...per verificare le proprie conoscenze...
Inviato il: 22/9/2015 18:04
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  •  Mrexani
      Mrexani
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#52
Mi sento vacillare
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Non è proprio una domanda retorica, certo è un po' maliziosa, ma non è retorica.

La loro brutta fama stride o non stride con la loro storia, almeno fino alla soppressione?

Insomma pare che fossero gli unici difensori delle popolazioni colonizzate, pare costruissero comuni autosufficienti e prospere, convertendo al cristianesimo ma anche conservando le culture dei nativii, erano antischiavisti, ecc ecc...
Certo magari recitavano la parte dello sbirro buono, però non proprio, infatti erano in conflitto contro tutte le potenze coloniali dell'epoca, tanto da arrivare alla guerra vera e propria (guerra guaranitica) e in seguito alle espulsioni stato per stato, che costrinsero il papa a sopprimerli.

Quindi delle due l'una o è una storia inventata, oppure ......erano dei simpatici anarco-cristiani .

Oppure, cos'altro....Incredulo?
Inviato il: 22/9/2015 18:27
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  •  toussaint
      toussaint
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#53
Sono certo di non sapere
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Niente, è che i gesuiti sono come i massoni.
Eruditi.
Loro sanno.
Poi alcuni gesuiti e alcuni massoni adoperano questa conoscenza per uno scopo, altri per un altro.
Sta di fatto che furono i gesuiti a salvare ciò che restava delle popolazioni indie che invece i domenicani e i francescani volevano sterminare non avendo per loro l'anima.
E furono i gesuiti, nella persona proprio di Bartolomè de Las Casas a salvare gli ultimi codici Maya rimasti dalla distruzione operata dal vescovo francescano Diego de Landa soprattutto nel rogo del 12 luglio 1562.
De Landa disse:
"Troviamo tutti i libri scritti nella loro lingua e dato che in essi non v'è cosa che non sia corrotta da superstizione e falsità diabolica, bruciamoli indistintamente!"
Poi in tarda età si pentì e contribuì a far conoscere la cultura Maya ma son lacrime di coccodrillo.
Invece i gesuiti hanno tenuto sempre in gran conto la conoscenza, per questo erano considerati dai vertici ecclesiastici moto pericolosi, perché chi possiede la conoscenza delle cose, può sfruttarla per estromettere gli altri circoli di potere e assumere il comando.


edit: molti pensano erroneamente che i francescani siano un ordine volto al servizio dell'umanità, all'amore, alla compassione.
La storia racconta tutto il contrario, se si eccettua il fondatore, gli altri hanno utilizzato questa parvenza come semplice copertura per le peggiori nefandezze.
ci sono anche recenti esempi in merito...
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Inviato il: 22/9/2015 19:18
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  •  incredulo
      incredulo
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#54
Sono certo di non sapere
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Da Asia
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Citazione:

Mrexani ha scritto:
Non è proprio una domanda retorica, certo è un po' maliziosa, ma non è retorica.

La loro brutta fama stride o non stride con la loro storia, almeno fino alla soppressione?

Insomma pare che fossero gli unici difensori delle popolazioni colonizzate, pare costruissero comuni autosufficienti e prospere, convertendo al cristianesimo ma anche conservando le culture dei nativii, erano antischiavisti, ecc ecc...
Certo magari recitavano la parte dello sbirro buono, però non proprio, infatti erano in conflitto contro tutte le potenze coloniali dell'epoca, tanto da arrivare alla guerra vera e propria (guerra guaranitica) e in seguito alle espulsioni stato per stato, che costrinsero il papa a sopprimerli.

Quindi delle due l'una o è una storia inventata, oppure ......erano dei simpatici anarco-cristiani .

Oppure, cos'altro....Incredulo?


La Compagnia di Gesù è stata fondata da un Ebreo marrano, venivano così chiamati in Spagna gli Ebrei che si dovettero per forza convertire al Cristianesimo durante il periodo medioevale e a causa della feroce "Santa Inquisizione" cattolica.

Ebreo marrano

La Compagnia di Gesù è stata costruita in una maniera militare, il suo capo è chiamato Generale ed è considerato il "papa nero" a causa del colore del suo abito, opposto al papa che invece veste di bianco.

I suoi membri giurano fedeltà al papa.

Gli Ebrei marrani, ovvero quelli falsamente convertiti al Cristianesimo, si riconoscevano fra loro con un gesto ermetico e misterico di origine Pitagorica, ovvero univano il medio e l'anulare, un gesto misterico usato anche in massoneria conosciuto appunto con l'appellativo di "signum marrano" oppure come "mano del rebis".

E' un gesto formato dall'unione del 3 e del 4 (medio e anulare) che forma il 7, il numero perfetto.

Ora non sto ad analizzare questo simbolo, ma basti sapere che è un simbolo tipicamente pagano-misterico, usato in massoneria che continua la tradizione misterica occidentale che risale a Pitagora e ai misteri egizi.





E per rimanere in topic, sorpresa delle sorprese......









Grazie alla sua struttura di tipo militare, grazie all'intelligenza e alle conoscenze di moltissimi dei suoi membri, i Gesuiti sono diventati i veri padroni indiscussi del mondo.

Sono loro che sono andati per primi in Oriente, in Cina e sono loro che hanno tessuto la ragnatela mondiale di contatti tra l'Occidente e tutte le altre culture mondiali.

La sua azione missionaria nel territorio cinese negli anni che vanno dal 1582 fino alla sua morte (nel 1610), ha segnato la ripresa del cattolicesimo cinese in concomitanza con tanti altri missionari non solo gesuiti ma anche francescani e domenicani, dopo un lungo silenzio che durava dal XIII secolo.

Sono loro i più grandi sostenitori del culto mariano cristiano, una posizione che ha portato ai dogmi papali sull'"Immacolata Concezione" e sull'"Assunzione" e che ha posto la madonna sul gradino più alto dell'adorazione cattolica, scalzando il ruolo di Gesù Cristo fra i fedeli, quel ruolo stabilito dalle Scritture che lo indica come unico mediatore fra Dio e gli uomini.

E'sempre un Gesuita il fondatore degli "Illuminati di baviera" come è Gesuita il teorico della dottrina new Age.

Illuminati di Baviera fondati il 1º maggio del 1776 da Johann Adam Weishaupt


Teorico New Age



Uno dei simboli Gesuiti è proprio l'occhio racchiuso in un triangolo, lo stesso che è sul dollaro ma davanti ad un sole radiante.

Il culto solare è il culto misterico delle elìte, il culto di Ra e poi di Aton.




Anche i Gesuiti sono stati combattuti nel tempo dal vaticano, ma alla fine, grazie alla loro solida struttura di tipo militare invidiata loro persino da Hitler, hanno sempre saputo superare i momenti bui per imporsi oggi come i depositari della Cristianità.

Tutti i potenti attuali, sono andati a scuola dai Gesuiti.






Direi che per il momento può bastare....
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Inviato il: 22/9/2015 19:19
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  •  toussaint
      toussaint
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#55
Sono certo di non sapere
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@ incredulo

sei un po' semplicistico e manicheo.
Hai presente l'Ordine Domenicano, il difensore del Cristianesimo dalle eresie pagane?
Bene, anche nel loro stemma c'è la Stella a 8 punte, simbolo di Venere ossia di Lucifero.



E...
sorpresa, da wiki:
"Peculiare è anche la devozione mariana, forte già nel fondatore e propagata da Pietro da Verona attraverso la creazione di numerose confraternite; i domenicani Alano de la Roche e Jacob Sprenger furono tra i principali promotori della pratica del Rosario (o salterio della Beata Vergine) e tale devozione ebbe un notevole impulso sotto il pontificato del papa domenicano Pio V, che la collegò alla vittoria sui turchi a Lepanto.[23]

I domenicani, particolarmente padre Marie-Jean-Joseph Lataste, promossero l'inserimento del nome di san Giuseppe nel canone della messa e spinsero papa Pio IX a proclamarlo patrono della Chiesa universale.[24] Ebbero un ruolo importante anche nella diffusione della devozione per le anime del Purgatorio: la pratica delle tre Messe in suffragio da celebrarsi il 2 novembre, divenuta prassi universale nella Chiesa cattolica, ebbe origine nel XV secolo nel convento domenicano di Valencia.[24]

METTITI L'ANIMA IN PACE, TUTTO IL CRISTIANESIMO E' UN RITO MISTERICO DI TRADIZIONE EGIZIO-EBRAICA...


edit: e il bianco e nero massonico, dove lo mettiamo?
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Inviato il: 22/9/2015 19:28
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  •  toussaint
      toussaint
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#56
Sono certo di non sapere
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Insomma, tutti gli ordini religiosi cattolici sono zozzi e hanno radici esoteriche (Padre Pio, francescano, j'hanno eretto un monumento che è il monumento alla Massoneria) ma i Gesuiti stanno sulle palle perché da lì è nata la Teologia della Liberazione, ossia la Chiesa dei e per i Poveri.
Invece, la Chiesa deve continuare ad essere lefevriana, per le signore dell'aristocrazia e della buona borghesia che conceda il Paradiso a chi può pagarselo.
Diciamocelo, il succo è questo...
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Inviato il: 22/9/2015 19:35
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  •  incredulo
      incredulo
Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#57
Sono certo di non sapere
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toussaint

Citazione:
METTITI L'ANIMA IN PACE, TUTTO IL CRISTIANESIMO E' UN RITO MISTERICO DI TRADIZIONE EGIZIO-EBRAICA...


Lo dici tu a me?

Se ancora non l'hai capito lo so molto bene....

Non faccio altro che denunciare che questo carrozzone ha tradito l'insegnamento di Gesù Cristo e poi arrivi tu bello fresco....

Suvvia toussaint, io so di cosa parlo quando parlo del Cristo unico mediatore fra Dio e gli uomini.

Non ti dico, diventa domenicano, cattolico, pentacostale, evangelico, gesuita, lefevriano, francescano, avventista del 7° giorno, bensì ti consiglio di credere in Gesù Cristo se vuoi entrare nel "Regno dei Cieli", il che è tutto un altro discorso.

Purtroppo non sai più scindere Gesù Cristo dai suoi sostenitori veri e finti....e non sei l'unico.



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Inviato il: 22/9/2015 19:54
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Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#58
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toussaint

Citazione:
ma i Gesuiti stanno sulle palle perché da lì è nata la Teologia della Liberazione, ossia la Chiesa dei e per i Poveri.


Che sia per questo che Francescani e Gesuiti non si possono vedere?

Forse i Francescani hanno paura che i Gesuiti gli tolgano questa nomea....

Che sia per questo che Draghi e Van Rompuy hanno una formazione Gesuita?

La chiesa dei e per i poveri?

Audì...., io sarò anche manicheo, ma tu voli alto......
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Inviato il: 22/9/2015 20:05
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  •  Giano
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Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#59
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Seguendo la traccia segnata da Incredulo, Colombo/marrano, ho trovato un articolo che descrive una delle "gesta" del genovese:

" "Soltanto un documento – racconta Martini – suscitava ancora qualche perplessità negli storici: la lettera del savonese Michele da Cuneo. Nella missiva questo personaggio, che era un buon conoscente di Colombo e che si era imbarcato con lui sulla Maria Galante, meglio conosciuta come Santa Maria, racconta con termini molto crudi che l'ammiraglio gli aveva donato un'indigena del posto (una camballa, cioè una donna cannibale) e che egli l'aveva legata e violentata perché lei non voleva unirsi a lui. Fin dall'inizio questa lettera aveva provocato opinioni discordi negli studiosi in quanto proiettava un'ombra negativa sull'ammiraglio. Qualcuno diceva che era falsa, ma alla fine un giovane laureando, con molta bravura e una buona dose di fortuna, è riuscito a dimostrare che Michele da Cuneo è esistito davvero e che la lettera era autentica".
Per comprendere di che cosa stiamo parlando, è meglio citare le stesse parole di Michele da Cuneo. Siamo nel 14 novembre del 1493 e l'equipaggio della Santa Maria è appena reduce da uno scontro con gli indigeni davanti all'isola di Santa Cruz. Ed ecco quindi cosa scrive il marinaio savonese ad un suo amico e conterraneo in Liguria.
"Presi una camballa bellissima, la quale il signor Almirante mi donò; la quale avendo io nella mia camera, essendo nuda secondo loro costume, mi venne voglia di solaciar cum lei. E volendo mettere ad execuzione la voglia mia, ella, non volendo, me tractò talmente cum le ongie, che non voria alora aver cominciato. Ma così visto, per dirvi la fine del tutto, presi una corda e molto ben la stringai, per modo che faceva cridi inauditi, che mai non potresti credere. Ultimate, fussimo, de acordio in tal modo, che vi so dire che nel facto parea amaestrata a la scola de bagasse".
Uno stupro in piena regola, quindi. E apparentemente con il beneplacido dello stesso ammiraglio."
http://www.rinodistefano.com/it/rubriche/recensioniinvetrina/colombo.php
Inviato il: 23/9/2015 11:36
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Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo
#60
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Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
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