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Indice del forum Luogocomune
   Religioni & Spiritualità
  Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

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  •  invisibile
      invisibile
Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#271
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

Suspiria ha scritto:
Che verità????

Incomprensibile...

Ma come puoi pensare che qualcuno possa rispondere ad una domanda che non ha alcun senso reale?

Stiamo dicendo molte cose e tu dici "verità???"

Che vor di?
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L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 4/11/2015 10:47
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  •  Suspiria
      Suspiria
Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#272
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/11/2011
Da
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Citazione:

invisibile ha scritto:
Citazione:

Suspiria ha scritto:
Non aiutano i tuoi esempi. Se facessimo un esperimento scientifico dove faccio reagire due sostanze e a me risulta una cosa e a te un'altra perchè la quantistica bla bla bla...praticamente non avremmo nemmeno mezza riga scritta su un libro nè scienza e tecnica che usiamo tutti i giorni.

Suspiria, ma tu almeno sei consapevole che il paradigma scientifico non è applicabile agli aspetti spirituali dell'esistenza e perché?

Te lo chiedo perché è evidente che qualsiasi cosa non rientri in quel pardigma per te non è accettabile nemmeno ipoteticamente.

Va bene, non c'è problema, ma ritengo sano per te, che tu sia almeno consapevole che segui una religione dogmatica.

Continui ad evitare di rispondere: tu lo sai che anche tu ti basi su molte credenze che sono equiparabili di fatto a quelle religiose?


Sai, spostare l'attenzione sull'interlocutore e dire che anche lui crede mentre fa delle osservazioni e delle confutazioni non serve ad avere ragione.

Il mondo materiale non funzione come quello spirituale. Dio è inconoscibile o lo è solo in un certo modo ecc...ecc...
Capisci che qui tu ed altri state presentando tutta una serie di informazioni, di descrizioni di realtà alternative come fossero un dato di fatto.
Di quanto tu ed altri affermate non so vede nulla nè nei secoli qualcuno è riuscito a dimostrare, a chiarire e perfino convincere in modo univoco. E su questo non invento nulla, come anche sulla bontà di quanto è creduto dai vari credenti delle varie religioni o filosofie spirituali che siano.
Inviato il: 4/11/2015 10:50
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  •  Suspiria
      Suspiria
Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#273
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/11/2011
Da
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Citazione:
non potrai mai vedere e confermare la sostanziale unità di visione espressa attraverso i millenni dalle varie scuole spirituali e religiose, che è forte indizio di verità.


Più sono e concordano e più è possibile che abbiano ragione, giusto?
Però alla fine qual'è questa visione o verità spirituale o trascendente?
Inviato il: 4/11/2015 11:01
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#274
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
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Citazione:

Suspiria ha scritto:

Sai, spostare l'attenzione sull'interlocutore e dire che anche lui crede mentre fa delle osservazioni e delle confutazioni non serve ad avere ragione.

Io non sposto nulla.
Ti faccio semplicemente notare che una delle centrali critiche che porti, è un "problema" universale, in quanto siamo tutti esseri con una "visuale" soggettiva della realtà, soprattutto a livello mentale-razionale e che quindi anche tu hai le tue credenze.

Ovvio che questo non mi da ragione e che vale per tutti, e questo io non l'ho mai negato.
Sei tu che eviti accuratamente l'argomento, non io

Citazione:
Il mondo materiale non funzione come quello spirituale. Dio è inconoscibile o lo è solo in un certo modo ecc...ecc...
Capisci che qui tu ed altri state presentando tutta una serie di informazioni, di descrizioni di realtà alternative come fossero un dato di fatto.

Perché è così.

Che devo inventare cose non reali?

Citazione:
Di quanto tu ed altri affermate non so vede nulla nè nei secoli qualcuno è riuscito a dimostrare, a chiarire e perfino convincere in modo univoco.

Devo spiegare per la centesima volta perché è così?

Direi che, visto che le prime svariate volte sono cadute nel nulla, non è il caso.

Citazione:
E su questo non invento nulla, come anche sulla bontà di quanto è creduto dai vari credenti delle varie religioni o filosofie spirituali che siano.

E chi ti dice niente Suspiria?

Con chi stai parlando, Suspiria?

Io lo so con chi stai parlando, non con me.
_________________
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Chuang Tzu
Inviato il: 4/11/2015 11:04
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#275
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

Suspiria ha scritto:
Citazione:
non potrai mai vedere e confermare la sostanziale unità di visione espressa attraverso i millenni dalle varie scuole spirituali e religiose, che è forte indizio di verità.


Più sono e concordano e più è possibile che abbiano ragione, giusto?

Che è semplicemente il metodo per indagare le ipotesi anche ammesso dalla scienza. Giusto?

Citazione:

Però alla fine qual'è questa visione o verità spirituale o trascendente?

E' un tema assai ampio Suspiria, non è possibile esprimerlo a parole in breve.

Riduci il campo e ti rispondo per quello che posso ma ricorda che il linguaggio delle parole è quello della mente razionale, e per cui limitato dagli stessi limiti della stessa e che non può in nessun caso essere completo ed esaustivo.
_________________
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Chuang Tzu
Inviato il: 4/11/2015 11:07
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  •  Suspiria
      Suspiria
Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#276
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/11/2011
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Citazione:
Perché è così.


Sai quanti altri "perchè è così" ci sono e diversi da quel che tu credi sia così?

Ognuno "vende la sua".
Inviato il: 4/11/2015 11:23
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#277
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

Suspiria ha scritto:
Citazione:
Perché è così.


Sai quanti altri "perchè è così" ci sono e diversi da quel che tu credi sia così?

Continui a rifiutarti di prendere atto della mia attitudine e della mia posizione.

Con chi stai parlando, Suspiria?

Citazione:

Ognuno "vende la sua".

Io no.

Con chi stai parlando, Suspiria?

PS
E perché continui a non rispndere a NULLA di quello che ti chiedo?
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Chuang Tzu
Inviato il: 4/11/2015 11:27
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  •  Suspiria
      Suspiria
Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#278
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/11/2011
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Citazione:
Riduci il campo e ti rispondo per quello che posso ma ricorda che il linguaggio delle parole è quello della mente razionale, e per cui limitato dagli stessi limiti della stessa e che non può in nessun caso essere completo ed esaustivo.


Rispondi per quello che puoi.

Però quando si dice che non si può conoscere, capire dio o questa realtà spirituale capisci che la "scusa" non è nuova e serve a pagare, se non tacitare, l'interlocutore.
Lo dico perchè tanto che si parli con un cattolico o con un altro tipo di credente o fautore di filosofie sul trascendente, arriva puntuale questa scusa quando si fanno riflessioni e critiche.
Inviato il: 4/11/2015 11:37
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#279
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

Suspiria ha scritto:

Rispondi per quello che puoi.

Perché tu no? Chiunque no?

Ma che dici? ...

Citazione:
Però quando si dice che non si può conoscere, capire dio o questa realtà spirituale capisci che la "scusa" non è nuova e serve a pagare, se non tacitare, l'interlocutore.

E' una scusa se lo è.

Io ho scritto molte cose, riportato citazioni che spiegano perché la realtà spirituale è inconoscibile alla mente razionale, e tu cancelli tutto con la tua semplice sentenza.

Va bene Suspiria, se non vuoi affrontare le argomentazioni portate non c'è problema.
Ma allora, perché sei qui?

Ma almeno lo sai che queste tue obiezioni sono le stesse già espresse da vari millenni e che le discussioni in merito non hanno MAI portato nulla di definitivo sul piano razionale?

Citazione:
Lo dico perchè tanto che si parli con un cattolico o con un altro tipo di credente o fautore di filosofie sul trascendente, arriva puntuale questa scusa quando si fanno riflessioni e critiche.

Tu hai deciso a priori che è una scusa, perché tutto questo non esiste, giusto?

Io non posso e soprattutto non voglio convincerti di nulla Suspiria, non mi interessa l'approccio fideistico e dogmatico che tu hai verso le tue convinzioni e credenze.

Le mie credenze sono nate molto progressivamente di pari passo ai miei studi e verifiche in prima persona ed è giusto e sano che non siano le tue.

Ma sentirsi dire che questo sono solo scuse, dopo aver fatto un lavoro trentennale, perdonami ma mi fa molto ridere soprattutto per il fatto che questa sentenza assoluta arriva da chi non ha fatto assolutamente nulla di concreto per verificare se lo siano.
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Chuang Tzu
Inviato il: 4/11/2015 11:47
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  •  Suspiria
      Suspiria
Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#280
Mi sento vacillare
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Dico che ogni volta che si chiede un qualcosa di più come una prova o si muovono delle riflessioni o delle critiche arriva puntuale la classica risposta del non si può conoscere o capire.
Che si parli del dio biblico, di arrivare a qualche altra percezione o tipo di consapevolezza o parlare con delle entità ecc... è la stessa zuppa.
E tutto al solito rimane immerso nell'invisibilità e nell'indimostrabile.

Poi dici "le mie credenze...". Allora si tratta di questo o di dati di fatto, di realtà?
Inviato il: 4/11/2015 13:23
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#281
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

Suspiria ha scritto:
Dico che ogni volta che si chiede un qualcosa di più come una prova o si muovono delle riflessioni o delle critiche arriva puntuale la classica risposta del non si può conoscere o capire.

Quale parte di "la mente razionale, ovvero quella parte di te che accetta solo prove di un certo tipo, non può comprendere la realtà spirituale in modo esaustivo e non è possibile dimostrare ad essa nulla di queste realtà" non ti è chiara?

Ti è almeno chiaro, ed almeno per via ipotetica, che se esiste una realtà spirituale essa è più "grande" delle facoltà che la mente razionale può usare per conoscerla in quanto entità contenuta in essa?

Altrimenti non vedo come tu possa anche solo capire l'idea in senso generale.

Citazione:

Che si parli del dio biblico, di arrivare a qualche altra percezione o tipo di consapevolezza o parlare con delle entità ecc... è la stessa zuppa.
E tutto al solito rimane immerso nell'invisibilità e nell'indimostrabile.

E sempre lo sarà, perché è invisibile ed indimostrabile alla mente razionale.

Quante volte ancora dovrò ripetere questa cosa?

Te lo dico io quante volte, nessuna perché mi sarei anche un po' rotto le palline di ripetere e di non trovare alcun riscontro dall'altra parte

Citazione:

Poi dici "le mie credenze...". Allora si tratta di questo o di dati di fatto, di realtà?

Si, dico le tue credenze perché tu "accusi" di credere in cose che non si possono dimostrare alla mente razionale, ma poi fai esattamente la stessa cosa innumerevoli volte al giorno.

Vuoi la dimostrazione di questo?
Questo lo posso fare molto facilmente, basta che accetti di fare un semplicissimo giochino mentale.

Ma tu non rispondi MAI, ribadisci il tuo dogma e a quanto ti pare è quanto ti basta.

Ti lascio con le tue credenze, che pare siano molto solide, ma che a mio avviso sono irrazionali ed ingiustificate.

Ciao
_________________
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Chuang Tzu
Inviato il: 4/11/2015 13:39
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  •  effeviemme
      effeviemme
Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#282
Mi sento vacillare
Iscritto il: 28/6/2006
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suspiria cit.:

Però alla fine qual'è questa visione o verità spirituale o trascendente?

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Però quando si dice che non si può conoscere, capire dio o questa realtà spirituale capisci che la "scusa" non è nuova e serve a pagare, se non tacitare, l'interlocutore.
Lo dico perchè tanto che si parli con un cattolico o con un altro tipo di credente o fautore di filosofie sul trascendente, arriva puntuale questa scusa quando si fanno riflessioni e critiche.

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Sai quanti altri "perchè è così" ci sono e diversi da quel che tu credi sia così?

Ognuno "vende la sua".

=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=

Suspiria, leggendo le tue considerazioni ne riporto l'impressione
di un atteggiamento simile a quello che si ha quando si va in un negozio:
"Questo ce l'ha?, bene, me ne dia mezzo chilo."
Lo puoi fare se conosci di che si tratta e "sai" che ti serve.

Se vuoi una matita, non vai dal fruttivendolo a disprezzare le sue mele
perchè non ha le matite, no?

In argomento "spiritualità" sarà ben difficile poter acquistare una "porzione"
( o un lavoro finito ) di ciò che vuoi.
Se ti riesce di trovarne di "ben confezionato" e servito a tuo "piacere"
credo che non sarà mai "tuo", per quanto lo possa aver "pagato".

Considera che in questo forum nessuno sta vendendo nulla;
Nè invisibile, nè Incredulo, nè TheNecrons e nemmeno io.

Si stanno esponendo (e si discute sulle) riflessioni, esperienze e "confidenze", anche molto personali, con l'intento di metterle a disposizione di chi desidera farne altrettanti spunti di riflessione.

Non ti convince " sta' roba"?: lasciala perdere.
C'è già chi ci si appiccica per gioco col solo risultato di disturbare.
Ti interessa "sta' roba"?
Non disprezzarla prima di aver seguito un percorso per "conoscerla".
Potresti averne "sorprese" interessanti.
( ti si potrebbe "sciogliere" un po' di calcare: non credere di non averne )

Con ciò, se ne hai sopportato la lettura, ti ho detto " la mia ".

ciao
fvm


edit: corretto errore di battitura
_________________
Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera - S. Quasimodo.
Inviato il: 4/11/2015 14:09
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  •  Slobbysta
      Slobbysta
Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#283
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/7/2013
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Secondo Ken Wilber La religione ha sempre svolto due funzioni importantissime e molto diverse. Una è di dare un senso al sé individuale. Al sé viene semplicemente offerto un nuovo modo di pensare o percepire la realtà. Tuttavia, a un certo punto del nostro processo di maturazione, questa traslazione, per quanto adeguata e salda, cessa di consolare. Nessun nuovo credo, mito, idea o paradigma tamponerà l’affiorare dell’ansia. L’unico sentiero utile non è un nuovo credo per il sé, ma la trascendenza di quest’ultimo.

Chi vuole davvero trasformarsi?

È credenza diffusa che l’oriente trabocchi letteralmente di spiritualità trasformativa e autentica, mentre l’occidente – sia storicamente che nell’odierna “New Age” – non ha niente altro da offrire che varie forme di spiritualità orizzontale, traslatoria, meramente legittima e quindi debole. In questo c’è qualcosa di vero, ma la realtà è molto più cupa, tanto per l’oriente quanto per l’occidente.

Innanzitutto, anche se è generalmente vero che l’oriente ha prodotto un numero più grande di ricercatori autentici, l’effettiva percentuale della popolazione orientale impegnata nell’autentica spiritualità trasformativa è, ed è sempre stata, miserevolmente bassa. Una volta chiesi a Katigiri Roshi, con cui ebbi la mia prima esperienza di risveglio (non di crollo, si spera) quanti autentici grandi maestri di ch’an e di zen fossero esistiti. Senza esitazioni, egli mi rispose: «Forse un migliaio in tutto». A un altro maestro zen chiesi quanti maestri zen autenticamente illuminati – profondamente illuminati – fossero vivi nel Giappone odierno, e lui rispose: «Non più di una dozzina».

Assumiamo, per amore della discussione, che queste siano solo risposte vaghe. Esaminiamo i numeri. Anche se affermiamo che in tutta la storia sono esistiti solo un miliardo di cinesi (una stima estremamente bassa), ciò vuol dire che solo mille persone su un miliardo hanno raggiunto una spiritualità autentica e trasformativa. Per chi tra voi non ha una calcolatrice, questo equivale allo 0,0000001 della popolazione totale.

E questo vuol dire, indubbiamente, che il resto della popolazione era (ed è) dedita, al massimo, a vari tipi di religione orizzontale, traslatoria e meramente legittima: pratiche magiche, credenze mitiche, preghiere consistenti in petizioni egoiche e così via. In altre parole, a vie traslatorie per dare senso al sé individuale, una funzione traslatoria che è stata (come stavamo dicendo) il maggiore collante sociale della cultura cinese (e di tutte le altre) fino a oggi.

Quindi, senza volere in alcun modo sminuire il contributo davvero straordinario delle grandi tradizioni orientali, la realtà è semplicissima: la spiritualità radicale e trasformativa è estremamente rara, in qualsiasi tempo e in ogni area geografica (per l’occidente, i numeri sono ancora più deprimenti. Non aggiungo altro).

Dunque, anche se possiamo giustamente lamentarci del numero esiguo di occidentali alla ricerca di una realizzazione spirituale autentica e radicalmente trasformativa, non commettiamo l’errore di affermare che in epoche precedenti o in altre culture le cose erano molto diverse. In certi momenti, in occidente è andata un po’ meglio di adesso, ma il fatto rimane: la spiritualità autentica è un uccello incredibilmente raro, in qualsiasi luogo e tempo. Quindi, cominciamo dal fatto incontrovertibile che la spiritualità autentica, verticale e trasformativa è uno dei gioielli più preziosi dell’intera tradizione umana, precisamente perché, come tutti i gioielli preziosi, è straordinariamente raro.

Secondo, anche se io e te siamo profondamente convinti del fatto che la più importante funzione che possiamo svolgere è offrire un’autentica spiritualità trasformativa, la realtà è che molto di ciò che dobbiamo fare – nella nostra capacità di portare una spiritualità decente nel mondo – è offrire modi di traslazione più utili e benevoli. In altre parole, anche se stiamo praticando, od offrendo, un’autentica spiritualità trasformativa, gran parte di ciò che dobbiamo innanzitutto fare è fornire alla gente un modo più adeguato di traslare la sua condizione. Dobbiamo cominciare con utili traslazioni, prima di poter offrire efficacemente autentiche trasformazioni.

La ragione è questa: se un individuo (o una cultura) viene privato troppo rapidamente, bruscamente o maldestramente della traslazione, il risultato (ancora una volta) non è il risveglio, ma il crollo; non la liberazione, ma il collasso. Lasciatemi fare due brevi esempi.

Quando Chögyam Trungpa Rinpoche, un grande (anche se controverso) maestro tibetano, venne per la prima volta in America, divenne famoso perché, alla domanda sul significato di Vajrayana, rispondeva sempre: “Esiste solo Ati”. In altre parole, esiste solo la mente illuminata, ovunque tu rivolga lo sguardo. L’ego, il samsara, maya, le illusioni… Non dobbiamo liberarci di alcuno di essi, perché in realtà non esistono: in qualsiasi punto dell’esistenza c’è solo Ati, lo Spirito, Dio, la Consapevolezza non duale.

In pratica, nessuno lo capì; nessuno era pronto a questa comprensione radicale e autentica dell’onnipresente verità. Quindi, alla fine Trungpa introdusse un’intera serie di pratiche “minori” che conducevano a questa estrema e radicale “non-pratica”. Propose le nove Yana come base della pratica; ovvero, nove stadi o livelli della pratica culminanti nella “non-pratica” finale dell’onnipresente Ati.

Molte di queste pratiche erano semplicemente traslatorie, e alcune erano ciò che potremmo definire “pratiche trasformative minori”: trasformazioni in scala ridotta che rendevano il corpo-mente più aperto all’illuminazione radicale già esistente. Queste pratiche traslatorie e minori conducevano alla “pratica perfetta” della non-pratica, o alla comprensione radicale, istantanea e autentica che, sin dall’inizio, esiste solo Ati. Quindi, anche se la trasformazione finale era il primo obiettivo e il fondamento onnipresente, Trungpa dovette introdurre delle tecniche traslatorie e minori per preparare la gente all’ovvietà di ciò che è.

Esattamente la stessa cosa successe con Adi Da, un altro influente (e ugualmente controverso) esperto della materia (ma stavolta americano). Egli, all’inizio, non insegnava altro che “la via della comprensione”: non un cammino per conseguire l’illuminazione, ma un’indagine sui motivi per i quali, in primo luogo, si desidera raggiungerla. Il desiderio stesso di cercare l’illuminazione, in realtà, non è altro che una manifestazione dell’avidità dell’ego, e quindi è la ricerca stessa dell’illuminazione a impedire quest’ultima. La “pratica perfetta” non è la ricerca dell’illuminazione, ma un’indagine sui motivi della ricerca stessa. Ovviamente, sei alla ricerca per evitare il presente, ma è solo il presente a contenere la risposta: una ricerca eterna vuol dire mancare il punto per sempre. Poiché sei già sempre lo Spirito illuminato, ricercare quest’ultimo equivale semplicemente a negarlo. Non puoi conseguire lo Spirito più di quanto non puoi ottenere i tuoi piedi o acquisire i tuoi polmoni.

Nessuno lo capì. E così Adi Da, esattamente come Trungpa, introdusse un’intera serie di pratiche traslatorie e meno trasformative – di fatto, sette stadi di pratica – in grado di portarti al punto in cui potevi fare a meno di qualsiasi ricerca, aprendoti all’onnipresente verità della tua condizione eterna e senza tempo, completamente e totalmente presente sin dall’inizio, ma brutalmente ignorata nel frenetico desiderio della ricerca.

Ebbene, qualsiasi cosa tu possa pensare di questi due esperti, resta il fatto: essi misero in atto forse i primi due grandi esperimenti in questo paese per introdurre il concetto “Esiste solo Ati”, c’è solo lo Spirito. Di conseguenza, la ricerca dello Spirito è esattamente ciò che impedisce la realizzazione. Ed entrambi scoprirono che, per quanto noi si sia presenti ad Ati, alla verità trasformativa di questo momento, pratiche traslatorie e meno trasformative sono quasi sempre un prerequisito per quella trasformazione finale e totale.

Il mio secondo punto, allora, è che, oltre a offrire una trasformazione radicale e autentica, dobbiamo essere sensibili e attenti alle numerose e benefiche varietà delle pratiche minori e traslatorie. Questo atteggiamento più generoso richiede quindi un “approccio integrale” alla trasformazione complessiva, un approccio che onori e incorpori molte pratiche traslatorie e meno trasformative – coprendo l’aspetto fisico, emotivo, mentale, culturale e comunitario dell’essere umano – come preparazione ed espressione della trasformazione finale nello stato onnipresente.

E quindi, pur criticando giustamente la religione meramente traslatoria (e tutte le forme minori di trasformazione), dobbiamo anche comprendere che un approccio integrale alla spiritualità unisce il meglio dell’orizzontale e del verticale, del traslatorio e del trasformativo, del legittimo e dell’autentico. Indirizziamo dunque i nostri sforzi verso una concezione generale sana ed equilibrata della situazione umana.

Saggezza e compassione

Ma questo mio punto di vista non è terribilmente elitario? Buon Dio, spero di sì. Quando vai a una partita di basket, speri di vedere me o Michael Jordan? Quando ascolti musica pop, stai pagando per sentire me o Bruce Springsteen? Quando vuoi un buon libro, preferisci me o Tolstoy per una lettura serale? Quando paghi 64 milioni di dollari per un quadro, quest’ultimo sarà dipinto da me o da Van Gogh?

Qualsiasi eccellenza è elitaria. Ciò include anche l’eccellenza spirituale. Ma quest’ultima è un’eccellenza alla quale siamo tutti invitati. Prima ci dirigiamo dai grandi maestri: Padmasambhava, Santa Teresa d’Avila, Gautama il Buddha, Lady Tsogyal, Emerson, Eckhart, Maimonide, Shankara, Sri Ramana Maharshi, Bodhidharma, Garab Dorje. Ma il loro messaggio è sempre lo stesso: lascia che questa consapevolezza che è in me sia anche in te. Si comincia elitari e si finisce egalitari, sempre.

Ma nel mezzo c’è l’irosa saggezza che urla dal cuore: dobbiamo, tutti, avere sempre di mira l’obiettivo radicale e totalmente trasformativo. Quindi, qualsiasi tipo di spiritualità integrale o autentica implicherà sempre una critica intensa e occasionalmente polemica dal campo trasformativo a quello meramente traslatorio.

Se usiamo le percentuali del ch’an cinese come esempio generale, esse mostrano che se lo 0,0000001 della popolazione pratica la spiritualità genuina e autentica, lo 0,9999999 coltiva una fede non-trasformativa, non-autentica, meramente traslatoria od orizzontale. E questo vuol dire – ebbene sì – che la spiritualità della stragrande maggioranza di “ricercatori spirituali” in questo paese (e altrove) è assai poco autentica. È sempre stato così ed è così anche adesso. Questo paese non fa eccezione.

Ma nell’America di oggi, ciò dà molto più fastidio, perché la grande maggioranza di praticanti spirituali spesso crede di rappresentare la “prima linea” della trasformazione spirituale, il “nuovo paradigma” che muterà il mondo, la “grande trasformazione” di cui essi sono l’avanguardia. Ma molto spesso, essi non sono affatto trasformativi; sono meramente, ma aggressivamente, traslatori. Non offrono mezzi efficaci per smantellare profondamente il sé, bensì semplici modi di farlo pensare diversamente; non percorsi di trasformazione, ma nuove vie per traslare. In realtà, ciò che la maggior parte di loro offre non è una pratica o una serie di pratiche, la sadhana, il satsang, il shikan-taza o lo yoga. Ciò che la maggior parte di loro offre è semplicemente il consiglio: leggi il mio libro sul nuovo paradigma. Tutto ciò è molto disturbato e profondamente disturbante.

Pertanto, le autentiche realtà spirituali hanno l’anima e il cuore delle grandi tradizioni religiose, ma faranno sempre due cose allo stesso momento: apprezzeranno e praticheranno le pratiche traslatorie e minori (dalle quali di solito dipende il loro successo), ma grideranno anche con tutto il cuore che la traslazione da sola non è sufficiente.

E dunque, tutti coloro ai quali la trasformazione autentica ha inciso profondamente l’anima devono, credo, vedersela con il profondo obbligo morale di proclamare dal cuore – forse in modo calmo e tranquillo, con lacrime di riluttanza; forse con passione infuocata e irosa saggezza; forse con un’analisi ponderata e precisa; forse con un indiscutibile esempio pubblico – ma in un modo o nell’altro, l’autenticità pone sempre e assolutamente una richiesta e un obbligo: parlare a voce alta, al massimo delle tue capacità, scuotendo l’albero spirituale e indirizzando il tuo fascio di luce negli occhi di chi si sente appagato. Devi lasciare che quella realizzazione radicale rimbombi nelle tue vene e scuota chi ti circonda.

Ahimè! Se non farai così, starai tradendo la tua autenticità e nascondendo la tua vera condizione. Non vuoi turbare gli altri perché non vuoi turbare te stesso. Stai agendo in malafede, stai propendendo verso la malvagità.

Perché, vedi, il fatto allarmante è che qualsiasi profonda realizzazione comporta un peso enorme. A chi è consentito vedere, viene allo stesso tempo imposto l’obbligo di comunicare tale visione in modo chiaro. Questo è l’accordo. Ti è stato permesso di vedere la verità a patto di comunicarla agli altri (ecco il significato fondamentale del voto del bodhisattva). E quindi, se hai visto, devi semplicemente dirlo chiaro e forte. Parla con compassione, con irosa saggezza o con abilità oratoria, ma parla.

Questo è davvero un peso terribile, orribile, perché non c’è posto per la timidezza. Il fatto che potresti avere torto non è, semplicemente, una scusa. Nella tua comunicazione potresti avere torto o ragione, ma questo non importa. Ciò che conta, come Kierkegaard ce lo ha ricordato tanto bruscamente, è che solo esprimendo la tua visione con passione, la verità può alla fine, in un modo o nell’altro, fare breccia nella riluttanza del mondo. Solo la tua passione dimostrerà se hai torto o ragione. È tuo dovere far conoscere quella scoperta – in un modo o nell’altro – e quindi esprimerla con tutto il coraggio e la passione che puoi trovare nel cuore. Devi urlare, in un modo qualsiasi.

Il mondo volgare sta già urlando, e con un astio così rauco che le voci più autentiche si odono a mala pena. Il mondo materialista è già pieno di pubblicità e attrattive, adescamenti e richiami commerciali, saluti di benvenuto e inviti ad avvicinarsi. Non voglio essere duro qui, perché dobbiamo rispettare tutte le attività minori. Ciononostante, avrai notato che la parola “anima” è, in questo momento, quella che vende meglio sulla copertina dei libri; e ciò che “anima” vuol dire, nella maggior parte di questi libri, è semplicemente l’ego sotto mentite spoglie. La parola “anima” ormai denota, in questa frenesia traslatoria, non ciò che in te è senza tempo, ma ciò che si agita producendo più rumore. “Cura dell’anima”, incomprensibilmente, non vuol dire altro che una concentrazione intensa sul sé fieramente individuale. In modo simile, “spirituale” è sulle labbra di tutti, ma di solito tutto ciò che indica è un’intensa sensazione egoica, così come “cuore” è finito con il significare qualsiasi sincero sentimento di autocontrazione.

Tutto ciò, in verità, è solo il vecchio gioco traslatorio, vestito a festa per andare in città. Queste cose potrebbero essere più che accettabili se non fosse per l’allarmante fatto che tali manovre traslatorie vengono aggressivamente definite “di trasformazione”, quando, naturalmente, non sono altro che una nuova serie di abili traslazioni. In altre parole, sembra esserci (ahimè!) una profonda ipocrisia dietro il gioco di prendere qualsiasi nuova traslazione e definirla “la grande trasformazione”. E il mondo in generale – oriente od occidente, nord o sud – è, ed è sempre stato, per la maggior parte, totalmente sordo a questa calamità.

E quindi, stante la misura della tua autentica realizzazione, stavi davvero pensando di sussurrare educatamente all’orecchio di quel mondo mezzo sordo? No, amico mio, devi urlare. Urla dal cuore ciò che hai visto, urla in qualsiasi modo ti viene.

Ma non indiscriminatamente. Usiamo attentamente questo urlo trasformativo. Lasciamo che piccole sacche di spiritualità autenticamente trasformativa, di vera spiritualità, concentrino i loro sforzi e trasformino i propri studenti. E lasciamo che queste sacche comincino a estendere la loro influenza lentamente, attentamente, responsabilmente e umilmente, abbracciando un’assoluta tolleranza per tutti i punti di vista, ma cercando sempre di sostenere una spiritualità vera, autentica e integrale. Per esempio, con la radiosità, il sollievo naturale, l’incontestabile liberazione che essa provoca. Lasciamo che queste sacche di trasformazione persuadano gentilmente il mondo e i suoi ego riluttanti, sfidandone la legittimità, le traslazioni limitate e offrendo un risveglio dall’intorpidimento generale.

Cominciamo qui e ora, da noi, da me e te. Impegniamoci a respirare nell’infinito fino a quando quest’ultimo sarà l’unica realtà che il mondo riconoscerà. Lasciamo che i nostri volti risplendano di una trasformazione radicale; che dal nostro cuore e dal nostro cervello ruggisca e risuoni una semplice, ovvia realtà: tu, nell’immediatezza della tua consapevolezza presente, sei di fatto il mondo intero, in tutti i suoi alti e bassi, in tutta la sua gloria e grazia, in tutti i suoi trionfi e lacrime. Non vedi il sole, sei il sole; non ascolti la pioggia, sei la pioggia; non senti la terra, sei la terra. E in tale contesto, semplice, chiaro e indubitabile, la traslazione è cessata in tutti i campi: ti sei trasformato nel Cuore stesso del Cosmo. Là, proprio là, molto semplicemente e in silenzio, tutto è disfatto.

A quel punto, la meraviglia e il rimorso, il sé e gli altri ti saranno ugualmente estranei; l’esteriore e l’interiore non avranno alcun significato. E nello shock di tale indubitabile riconoscimento – in cui il mio maestro è il sé, il sé è il cosmo in generale e quest’ultimo è la mia anima – camminerai con grande levità nella foschia di questo mondo, trasformandolo interamente senza fare nulla.

E allora, allora e solo allora, scriverai distintamente, attentamente e in modo compassionevole, sulla pietra tombale di un sé mai esistito.......


Slobbysta
Inviato il: 4/11/2015 15:25
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  •  TheNecrons
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#284
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@Suspiria:

Tu poni delle domande.

Loro ti dicono che la risposta a quelle domande non la trovi usando la razionalità/scienza.

E tu, molto logicamente, usi la ragione e la scienza per affermare che è "inconcepibile che le risposte siano inconoscibili". Bhe....applausi...hai scoperto l'acqua calda. Sì, proprio così, per la Mente è inconcepibile che tali risposte non possono essere conosciute. Aspetta, te l'hanno già detto.

E mo'?

Sai, a me quando Invisibile mi ha detto sta cosa mi sono subito impegnato per sperimentare quel "nuovo tipo di conoscenza". Che mi pare logico: se tu vuoi capire il punto di vista (chiamiamolo così) di Pallino, e lui ti dice che per farlo hai bisogno di X, tu non è che continui ad usare Y per affermare che il punto di vista di Pallino è "inconcepibile". Easy?

*********************************************************************

@Invisibile:

Le bombe me le porto sempre dietro, tranquillo . Solo che alcune volte sono magnanimo.

Riguardo a Satana: già io devo concentrarmi sulla questione "ego". E adesso mi stai dicendo che oltre all'ego c'è un altro Essere che è "contro di me"? Ottimo A parte gli scherzi, mi spiegheresti, per favore, sta storia di Satana?
Inviato il: 4/11/2015 16:10
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  •  Suspiria
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#285
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A me sembra che non sia solo il riportare sensazioni ed esperienze tanto per parlare e di cui si cerca di capire il perchè.
E' stato affermato categoricamente che esiste una mente non razionale (cos'è???), un dio di qualche sorta, una dimensione spirituale o trascendente più varie ed eventuali.

Si parte già da dei punti "fermi" che vengono detti reali ed esistenti.
Inviato il: 4/11/2015 16:37
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#286
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Citazione:

Suspiria ha scritto:
A me sembra che non sia solo il riportare sensazioni ed esperienze tanto per parlare e di cui si cerca di capire il perchè.
E' stato affermato categoricamente che esiste una mente non razionale (cos'è???),

Tutte quelle parti della mente che non sono razionali e che sono IMMENSE rispetto a quella razionale.

Citazione:
...un dio di qualche sorta, una dimensione spirituale o trascendente più varie ed eventuali.

Si parte già da dei punti "fermi" che vengono detti reali ed esistenti.

Si, per me è così e per discutere di pratiche spirituali in modo serio, a mio avviso è necessario includere tali aspetti nel discorso.

Non concordi? E che problema c'è? Io mica ti obbligo a credere no?

Ma il punto, Suspiria, è che se vuoi discutere di queste tematiche devi entrare nel merito ed accettare, anche solo per via ipotetica, che delle realtà che tu non conosci esistano, altrimenti che stiamo a fare, io credo X contro io credo Y a vita?

A me pare che il tuo approccio qui non abbia nessun senso, dopo che hai detto quell'unica cosa che dici la prima volta volta.
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Chuang Tzu
Inviato il: 4/11/2015 16:54
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#287
Sono certo di non sapere
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Citazione:

TheNecrons ha scritto:

Le bombe me le porto sempre dietro, tranquillo

Come tranquillo?

Citazione:
Solo che alcune volte sono magnanimo.

haaaaaa si?

Allora non voglio vederti cattivo

Citazione:
Riguardo a Satana: già io devo concentrarmi sulla questione "ego". E adesso mi stai dicendo che oltre all'ego c'è un altro Essere che è "contro di me"? Ottimo A parte gli scherzi, mi spiegheresti, per favore, sta storia di Satana?

Chiedi a incredulo, è lui l'esperto di esoterismo occidentale

A parte gli scherzi (ma se vuoi, incredulo, prego ) a mio avviso la cosa ha poca importanza, perché come dicevo satana ha solo il potere che noi gli concediamo, altrimenti è come se non esistesse.
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Inviato il: 4/11/2015 16:57
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      Marauder
Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#288
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Citazione:

Suspiria ha scritto:
Non aiutano i tuoi esempi. Se facessimo un esperimento scientifico dove faccio reagire due sostanze e a me risulta una cosa e a te un'altra perchè la quantistica bla bla bla...praticamente non avremmo nemmeno mezza riga scritta su un libro nè scienza e tecnica che usiamo tutti i giorni.

non sono d'accordo. Nell'esempio della montagna russa tu puoi scrivere molte cose per il tuo libro: puoi scrivere ad esempio che chi sale per primo scende per primo, che chi entra dall ingresso esce dall uscita, ...; mi rendo conto che sembrino stupidaggini ma sono banalissimi esempi di cose misurabili con gli strumenti e le conoscenze che hai, per quel campo.
La reazione alla stessa esperienza invece non riesci a misurarla, ed è quello che manca nei libri, ma ciò non significa che i libri siano vuoti: non contengono tutte le cose.
ok ora?
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Inviato il: 4/11/2015 17:23
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#289
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Citazione:
Perché, vedi, il fatto allarmante è che qualsiasi profonda realizzazione comporta un peso enorme. A chi è consentito vedere, viene allo stesso tempo imposto l’obbligo di comunicare tale visione in modo chiaro. Questo è l’accordo. Ti è stato permesso di vedere la verità a patto di comunicarla agli altri (ecco il significato fondamentale del voto del bodhisattva). E quindi, se hai visto, devi semplicemente dirlo chiaro e forte. Parla con compassione, con irosa saggezza o con abilità oratoria, ma parla.

Questo è davvero un peso terribile, orribile, perché non c’è posto per la timidezza.

Quanto giudizio sul "peso" ... "terribile" poi .... mah... personalmente trovo che la meraviglia sovrabbondi di gran lunga il "peso" e credo di non avere tempo a sufficienza per ripagare la gratitudine che ho verso la Vita.

Casomai questo lo sento come un "peso", ma chi sono io per giudicare come sono andate le cose per me?

Citazione:
Il fatto che potresti avere torto non è, semplicemente, una scusa. Nella tua comunicazione potresti avere torto o ragione, ma questo non importa. Ciò che conta, come Kierkegaard ce lo ha ricordato tanto bruscamente, è che solo esprimendo la tua visione con passione, la verità può alla fine, in un modo o nell’altro, fare breccia nella riluttanza del mondo. Solo la tua passione dimostrerà se hai torto o ragione.

No, la tua passione al massimo dimostrerà l'onestà delle tue intenzioni.

Il torto o la ragione non la decide l'uomo ma la realtà.

Chi crede altrimenti è disonesto.
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Inviato il: 4/11/2015 17:24
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#290
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Citazione:

Marauder ha scritto:

...ma ciò non significa che i libri siano vuoti: non contengono tutte le cose.

Ovvero: la mente razionale può percepire, capire e descrivere, solo un aspetto (certi aspetti) della realtà ma mai la realtà in modo completo
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Inviato il: 4/11/2015 17:27
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#291
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Citazione:
Riguardo a Satana: già io devo concentrarmi sulla questione "ego". E adesso mi stai dicendo che oltre all'ego c'è un altro Essere che è "contro di me"?


L'Essere che è contro di te è l'accusatore, l'avversario, in Ebraico si esprime con la parola Sathan che rappresenta la tendenza umana al male.

Quel ruolo è occupato in noi dall'EGO.

L'EGO è conosciuto nell'esoterismo occidentale come "Il guardiano della soglia".

Il guardiano della soglia, il Drago nel simbolismo medievale, non è altro che il nostro sé inferiore (il Satana in noi – NdR), quella combinazione di principi materiali e semi materiali costituenti l’ego inferiore, che la maggior parte degli uomini amorosamente blandisce ed accarezza, a cagione dell’amore di sé.

Quindi l'Ego è l'ostacolo interno che impedisce l'evoluzione Spirituale, è in piccolo ciò che è Satana in grande.

Non sono due avversari distinti, perchè Satana solletica l'Ego individuale umano, perchè Satana nulla può contro di te se tu non vuoi.

Solamente l'Ego può danneggiarti, Satana non può farlo direttamente.

Satana ha bisogno del tuo consenso per potere operare in te, lui come chiunque altro non può nulla contro di te se non ottiene la tua collaborazione ed il tuo consenso.

Lui necessita di un tuo assenso per agire, altrimenti nulla può.

Può trasformare la materia, ma non può costringerti a fare nulla se tu non vuoi.

Ti può ingannare, questo sì, perchè questa è la sua specialità, la menzogna opposta alla Verità che si è incarnata nel nome di Gesù Cristo.

Per questo il Cristo è il suo nemico più grande.

Nulla può contro di Lui.

Il culto a Satana è il culto all'entità cha ha liberato l'uomo da Dio, è il culto a Saturno, che ha la stessa radice semantica Sat.

Saturno, detto anche Seth nella antica religione egizia e Signore degli Anelli nei miti celtici.

E' inoltre dal culto di Saturno che discendono secolari costumi sociali come quello di 'festeggiare' al sabato sera, ossia il sesto giorno della settimana (dedicato a Saturno: l'inglese saturday sta per saturn day), per poi 'riposare' al settimo.

Nella civiltà ellenica era raffigurato sotto forma di SATiro (creatura per metà umana e metà caprina); da cui il successivo accostamento del signore dell'oscurità, SATana, al culto ed all'immagine del dio Pan.

"(Pan) è un simbolo di Saturno perché questo pianeta è il governatore del segno del Capricorno, il quale emblema è un capro."

Manly P. Hall - Insegnamenti Segreti di Tutti i Tempi.


In epoca classica romana Saturno era il titano del Tempo ovvero Cronos.

Saturno era celebrato insieme alla nascita del nuovo sole, durante il solstizio invernale, ovvero nel periodo di Natale: in questa festa chiamata Saturnalia si propiziavano periodi prosperi in cui non fosse necessario lavorare la terra.

Roma era nota come Saturnia o Città di Saturno.

La parola Roma è infatti il contrario della parola latina 'amor', cioè "amore" e non a caso.

La Chiesa romana conserva gran parte del culto di Saturno nei propri rituali.

Alcune fonti asseriscono che nelle antiche civiltà semitiche e mussulmane Saturno corrispondesse alla divinità El e fosse raffigurato sotto forma di un grande cubo nero.

Nelle tradizioni misteriche di ogni epoca il cubo è il simbolo della materia, opposto alla sfera, che rappresenta lo spirito.

E' possibile rinvenire rappresentazioni del cubo nero un po' ovunque nel mondo.

Nella iconografia ebraica e mussulmana vi è un enorme cubo nero denominato Kabba alla Mecca.

Il termine Kabbalah riferito allo esoterismo e misticismo ebraico e massonico deriverebbe dalla espressione KabbaAllah o "Dio Cubo."

Anche la "meditation room" allestita all'interno della Sede delle Nazioni Unite (ONU) è stata dotata di una scultura cubica.

Non stupisce inoltre che davanti alla sede dello Apple Store di New York campeggi una enorme statua del cubo nero.



La Apple, non a caso, ha come suo simbolo rappresentativo una mela morsicata, ovvero il simbolo del "peccato originale".

Sauron, entità che si manifesta come un eterico occhio onniveggente, e che con i suoi sottoposti si oppone alla distruzione dell'anello del potere, nella storia Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, è l'ennesima rappresentazione di Saturno, e la vicenda è una allegoria sugli effetti inaridenti e autodistruttivi del potere, governato dal nero signore della materia.

Ritroviamo il monolite nero in Kubrick nel suo "2001 Odissea nello spazio", ovvero quell'avvenimento che ha cambiato la storia dell'uomo, l'incontro delle scimmie con il monolite nero caduto dal cielo, ovvero Prometeo-Lucifero, colui che ha donato la conoscenza agli uomini.

Sempre lui.

Del resto è Satana il principe di questo mondo.

Il culto a Satana è il culto alla Morte, opposto al culto a Cristo, alla Vita.

Perchè secondo i satanisti, l'uomo è Dio e come Dio loro possono dare la Morte ad altri esseri viventi.

Il dare la morte è la caratteristica di Dio che i satanisti copiano e praticano nel mondo fisico.

Ogni cosa del mondo fisico racconta la sua gloria, in ogni religione umana, in ogni immagine, in ogni simulacro terreno si rende onore a Satana, al cubo nero.

Tutto il mondo è sotto il suo controllo, tramite le tre esse classiche, Soldi, Sesso, Successo.

Tutto il mondo fisico lo celebra e lo ricorda.

I suoi simboli svettano potenti in ogni dove nel mondo.

Si parla di un colossale fondo d’investimenti statunitense, azionista rilevante della Deutsche Bank che nel 2011, annunciando la vendita dei titoli di Stato italiani, fece esplodere il divario tra Btp e Bond causando la “resa” di Berlusconi e l’avvento di Monti, l’emissario del grande business straniero.

Il nome di questo colosso finanziario, molto noto negli ambienti "complottisti" è BlackRock....ovvero Roccia Nera.

Nero è il colore delle tonache dei preti, nero è il colore del buio, nero è il colore associato a Saturno.

La sua presenza è invisibile ma capillare, è il principe di questo mondo.

L'Ego individuale, è solo il mezzo di cui lui si serve per esercitare il suo potere materiale sul mondo, l'Ego è il suo più fedele ammiratore.

Perchè Satana è veramente un gran figo.....esteriormente.
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Inviato il: 4/11/2015 20:18
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#292
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Che ti avevo detto TheNec?

Grazie incredulo, meglio di così è impossibile.
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Chuang Tzu
Inviato il: 4/11/2015 20:33
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#293
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Grazie, Incredulo. Sei stato molto dettagliato e chiaro.
Inviato il: 4/11/2015 21:57
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#294
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Nella filosofia dei Cinque Elementi il nero è il colore associato all'Acqua, il massimo dello Yin, l'energia condensata a materia...
Ma è solo un caso, una coincidenza...
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Inviato il: 5/11/2015 10:43
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#295
Mi sento vacillare
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Citazione:

invisibile ha scritto:
Citazione:

Suspiria ha scritto:
A me sembra che non sia solo il riportare sensazioni ed esperienze tanto per parlare e di cui si cerca di capire il perchè.
E' stato affermato categoricamente che esiste una mente non razionale (cos'è???),

Tutte quelle parti della mente che non sono razionali e che sono IMMENSE rispetto a quella razionale.

Citazione:
...un dio di qualche sorta, una dimensione spirituale o trascendente più varie ed eventuali.

Si parte già da dei punti "fermi" che vengono detti reali ed esistenti.

Si, per me è così e per discutere di pratiche spirituali in modo serio, a mio avviso è necessario includere tali aspetti nel discorso.

Non concordi? E che problema c'è? Io mica ti obbligo a credere no?

Ma il punto, Suspiria, è che se vuoi discutere di queste tematiche devi entrare nel merito ed accettare, anche solo per via ipotetica, che delle realtà che tu non conosci esistano, altrimenti che stiamo a fare, io credo X contro io credo Y a vita?

A me pare che il tuo approccio qui non abbia nessun senso, dopo che hai detto quell'unica cosa che dici la prima volta volta.


Vedi Incredulo (e vale anche per altri), se uno ci mette le parole "credenza" e "per me" significa che son questioni di fede. E quello che riguarda la fede è appunto indimostrabile, altrimenti non è più fede ma altro.
O ciò di cui parli esiste davvero e quindi non vale più il per me o il credere che...e quindi non c'è fede oppure qui si interpreta una fetta di sensazioni ed esperienze, che si vogliono far ricondurre ad un qualche fattore non materiale.

Non è chiaro poi cosa sia questa mente irrazionale che tu dici abbiamo e che ovviamente è altro dal consueto modo di dire del binomio razionale\irrazionale che usiamo per descrivere una persona o un comportamento.
Inviato il: 5/11/2015 15:14
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#296
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Vedi Incredulo (e vale anche per altri), se uno ci mette le parole "credenza" e "per me" significa che son questioni di fede. E quello che riguarda la fede è appunto indimostrabile, altrimenti non è più fede ma altro.

Per me la felicità non è misurabile, ma esiste.
Tu puoi misurarla?
Nel caso tu non possa, significa che per te non esiste?
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Inviato il: 5/11/2015 18:36
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#297
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Suspiria ha scritto:

Vedi Incredulo...

Visto che hai citato me, immagino che sia il solito furto di indentità...

Citazione:
...(e vale anche per altri), se uno ci mette le parole "credenza" e "per me" significa che son questioni di fede. E quello che riguarda la fede è appunto indimostrabile, altrimenti non è più fede ma altro.

Vedi Suspiria il punto è che è stato detto tipo millemila volte, sia in questo forum che in altri, che il mondo spirituale è indimostrabile alla mente secondo il paradigma che esigi, ovvero quello scientifico.
Inoltre la fede può nascere per diversi motivi e quindi trovo ingiusto considerarla sempre e comunque
allo stesso modo.

Per esempio la mia è nata molto lentamente e molto progressivamente, partendo da una posizione diciamo atea, per arrivare a quella di un credente e questo mi è successo a causa di moltissime esperienze dirette e di conferme che non ho potuto ignorare, nonostante le forti resistenze che avevo come quelle che hanno praticamente tutti coloro che sono cresciuti e che sono stati educati sotto il dogma scientifico e sotto questa civiltà basata sull'ego, sulla competizione e sul possesso.

E ancora eviti di rispondere sulle TUE credenze. Perché?

Citazione:
O ciò di cui parli esiste davvero e quindi non vale più il per me o il credere che...e quindi non c'è fede...

Se una cosa esiste ma non può essere dimostrata, come la metti?

Ti progongo di nuovo il gioco mentale con cui potrai constatare che questa tua obiezione la dovresti anche fare a te stessa.

Perché non vuoi verificare empiricamente e scientificamente questa cosa? Di cosa hai paura?
(il gioco si svolge sotto il paradigma scientifico e quindi nel tuo campo).

Vedi Suspiria, in questo ipotetico caso, tu non sai dove "incasellarla", parole tue, perché evidentemente se non "incaselli" quella cosa non può esistere.

Io affermo che questo è proprio il limite della mente razionale, incapace di conoscere senza incasellare (sapere) e che esiste un intero universo che non può essere incasellato, se non per degli aspetti generali e molto riduttivi rispetto alla effettiva realtà.

Per te questo non è possibile, per me si.

Fine

Citazione:
...oppure qui si interpreta una fetta di sensazioni ed esperienze, che si vogliono far ricondurre ad un qualche fattore non materiale.

Tu credi che sia così, io no.

La tua è una credenza quanto lo è la mia e questo è un fatto inconfutabile.

Quindi il valore delle nostre credenze, rispetto ad una ipotetica realtà, è identico.

Perché vedi Suspiria, io non credo nel tuo dogma, questo è il punto che non riesci non solo ad accettare, ma nemmeno a capire come questo sia possibile.
E' evidente da modo con cui ripeti sempre la stessa identica cosa, con parole leggermente diverse ma che è sempre e solo riconducibile alla frase: io non credo a quello che credi tu.

Va bene, è inutile ripeterlo miliardi di volte, l'avevo capito fin dalla prima volta sai?

Citazione:
Non è chiaro poi cosa sia questa mente irrazionale che tu dici abbiamo e che ovviamente è altro dal consueto modo di dire del binomio razionale\irrazionale che usiamo per descrivere una persona o un comportamento.

Non ti è chiaro perché di questi temi è evidente che non ne sai praticamente niente, e non è una offesa, semplicemente non li conosci.

La mente è molto più vasta rispetto a quello che la scienza conosce, ovvero soprattutto la mente razionale.

Una buona metafora per farsi una idea, è quella che raffigura la mente come un iceberg, di cui la parte razionale è la parte visibile, mentre la totalità della mente comprende anche tutta la parte sommersa:



Molti chiamano la parte emersa "mente di superficie" e la parte sommersa "mente profonda".

La mente di superficie è quella razionale, pensante e logica, che è anche quella dove si creano le sovrastrutture create da noi stessi, come la personalità e l'ego.

La mente profonda è quella dell'inconscio, dell'immaginazione, della fantasia, delle visioni anche mistiche, che ha molte altre facoltà che hanno a che vedere anche con il mondo spirituale.

Questo è solo una descrizione molto semplice e a grandi linee delle differenze tra le varie parti della mente, ma per potere conoscere e fare esperienza consapevole di queste parti e facoltà della mente, è necessario imparare ad averne accesso e riconoscerle, questione conosciuta da millenni dai Maestri spirituali, che hanno creato le pratiche anche per aiutare le persone ad accedere a queste conoscenze di sé e per imparare ad riunirsi a queste parti di sé che, come ho detto dal primo post, praticamente tutti abbiamo perso e dimenticato. di solito fin dall'infanzia.

La Meditazione è una delle pratiche più efficaci per accedere di nuovo a queste parti di sé e così facendo conoscerle e poter usare le facoltà che queste parti della mente hanno.

Ma essendo molto diverse dalle parti di superficie, questo "uso" e "conoscenza" non hanno nulla (o molto poco) a che vedere con il modo in cui "normalmente" intendiamo queste parole.

Non è possibile, per esempio, usare le parti della mente profonda che hanno visioni per fini egoici, perché la loro ragione di esistere non ha nulla a che fare con l'ego.

Ma qui entriamo nel mondo sello Spirito e quindi stiamo al limite delle possibili descrizioni che si possono fare con lo strumento che stiamo usando: le parole che sono facoltà della mente razionale, di superficie.

Solo facendo esperienza in prima persona è possibile conoscere le parti di noi stessi dimenticate e scollegate, e così facendo conoscere l'immensa ricchezza che "abbiamo" (siamo) che siamo sempre stati senza saperlo.
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Chuang Tzu
Inviato il: 5/11/2015 18:45
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#298
Sono certo di non sapere
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Marauder ha scritto:

Per me la felicità non è misurabile, ma esiste.
Tu puoi misurarla?
Nel caso tu non possa, significa che per te non esiste?

Quindi sei un credente
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#299
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

invisibile ha scritto:
Citazione:

Marauder ha scritto:

Per me la felicità non è misurabile, ma esiste.
Tu puoi misurarla?
Nel caso tu non possa, significa che per te non esiste?

Quindi sei un credente


Questi sarebbero quelli che son riusciti ad espellermi con insistenze turbative?...viva Lux & Shadow

Cielo che conati.... Slob.. Certo che nella vita girano dei grandi disgraziati....abbiamo pietas di coloro che credono...almeno credono...overacci!

Slobbando...con una marcia in più e senza grattare!
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Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.
#300
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

Slobbysta ha scritto:

Questi sarebbero quelli che son riusciti ad espellermi con insistenze turbative?...viva Lux & Shadow

Sei stato espulso per doppia iscrizione, bugiardo.

La questione del tablet... come era...?

E piantala di lodare te stesso che è una roba patetica.

Citazione:

Cielo che conati.... Slob.. Certo che nella vita girano dei grandi disgraziati....abbiamo pietas di coloro che credono...almeno credono...overacci!

Slobbando...con una marcia in più e senza grattare!

Si si slobbino, sei il più bello della mammina.

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Citazione:

Slobbysta ha scritto:

Cielo che conati.... Slob.. Certo che nella vita girano dei grandi disgraziati....abbiamo pietas di coloro che credono...almeno credono...overacci!

Per questi insulti e commenti offensivi ti ho segnalato a Redazione.
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Chuang Tzu
Inviato il: 5/11/2015 19:45
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