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  Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura

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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2551
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/6/2006
Da Bologna
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Ho aggiunto alcuni punti alla Faq, la ripropongo anche in questa pagina:

(la stesura del punto n° 12 non è definitiva. Il punto 13 parlerà della Visione di Ezechiele e il punto 14 delle incongruenze delle affermazioni degli esegeti ebrei)



FAQ: Biglino - Antico Testamento



1) Che cos'è l'Antico Testamento?


L'Antico Testamento è una raccolta di libri che forma la prima delle due parti della Bibbia, e che viene considerato testo sacro dalle religioni monoteistiche del Cristianesimo (2 miliardi e 200 milioni di fedeli) e dell'Ebraismo (14 milioni di fedeli)

Fonte

L’antico testamento racconta la creazione dell’universo, dell’uomo, e il peregrinare del popolo eletto di Israele, e del suo rapporto con Dio.

Il Cristianesimo adotta anche una seconda parte della Bibbia chiamata Nuovo Testamento composto dai 4 Vangeli canonici più alcune lettere ed atti di alcuni apostoli, e si riferisce principalmente alla vita e alla figura del figlio di Dio, Gesù Cristo



2) Chi è Mauro Biglino?


Mauro Biglino è un traduttore professionista che ha lavorato per le edizioni San Paolo (la principale casa editrice del Vaticano) per la quale ha tradotto 17 libri dell'Antico Testamento. In seguito Mauro Biglino ha dato voce ad alcune perplessità riguardanti la scorrettezza delle traduzioni dell'Antico Testamento che venivano fatte in ambito religioso, ed essendo stato allontanato dalle edizioni San Paolo ha iniziato la professione di scrittore pubblicando cinque libri in cui documenta quanto ha scoperto. Mauro Biglino (attualmente) non si occupa di Nuovo Testamento.



3) Che cosa afferma Mauro Biglino riguardo l'Antico Testamento?


Biglino afferma che i testi dell'Antico Testamento sono stati manipolati, sia durante i secoli (non dimentichiamo che ogni testo biblico tramandato a mano o sotto dettatura non è mai uguale) che recentemente, per spingere il testo verso alcuni concetti che sono quelli che conosciamo dalla dottrina monoteista Ebraica e Cristiana (esiste un Dio unico, trascendente ed onnipotente), che però alla lettura risultano fortemente illogiche. Allo stesso tempo Biglino afferma che è possibile fare una traduzione letterale dall'ebraico trovando piena logicità del testo ma conclusioni opposte a quelle della dottrina (l'antico testamento è un semplice libro storico di guerra, il racconto delle gesta di un individuo chiamato Yahweh), e rivendica per questo metodo della lettura letterale una pari dignità rispetto alla lettura interpretativa religiosa.



4) Esistono più versioni dell'Antico Testamento: Biglino quale usa?


Il lavoro di Biglino si basa sulla stessa versione dell'Antico Testamento ufficialmente in uso dal Vaticano: la Biblia Hebraica Stuttgartensia, un'edizione dell'antico testamento masoretico basato sul Codice di Leningrado



5) Qual è il metodo consigliato da Biglino per effettuare una lettura letterale dell'antico testamento anche dai non esperti di ebraico antico?


Biglino afferma che alcuni termini sono stati fusi assieme per far sembrare che esista un unico dio, e quindi consiglia di leggere le normali bibbie che abbiamo a disposizione dalle traduzioni della CEI o di altre istituzioni religiose, ma ripristinando uno dei tre vocaboli che si trovavano nel testo masoretico:

- ogni volta che si trova il termine “Dio”, sostituirlo con il vocabolo originario Elohim (che è plurale);

- ogni volta che si trova il termine “l’Altissimo”, sostituirlo con il vocabolo originario Elyon;

-ogni volta che si trova il termine “il Signore” o “l’Eterno”, sostituirlo con il vocabolo originario Yahweh;

(per la religione Cristiana i vocaboli Elohim, Elyon e Yahweh si riferiscono tutti e tre al Dio unico)


Inoltre:

- ogni volta che si trova il termine “spirito”, sostituirlo con il vocabolo originario ruach;

- ogni volta che si trova il termine “gloria”, sostituirlo con il vocabolo originario kavod.



6) Qual è un buon esempio di applicazione del metodo consigliato da Biglino?


In Deuteronomio 32:8-9 si legge che Elyon separò i popoli della terra suddividendoli secondo il numero dei figli di Elohim, e che a Yahweh venne assegnata parte della tribù di Abramo (Giacobbe). L'antico testamento documenta poi come Yahweh messosi alla guida della tribù di Giacobbe muova guerra a tutte le tribù limitrofe (Ammoniti, Moabiti, Amalekiti, Edomiti, Madaniti: tutte tribù discendenti dalla stessa famiglia di Abramo), comandando di uccidere, razziare e conquistare con violenza tutti coloro che non si fossero piegati al suo volere e al suo potere.

Secondo la lettura della dottrina Elyon, Elohim e Yahweh sono tutti e tre vocaboli riferibili alla stessa entità, il Dio unico trascendente ed onnipotente, e quindi l'antico testamento racconterebbe di come l'onnipotente prima divise i popoli della terra in tante parti, poi se ne assegnò a sè stesso solo una parte con il nome di Yahweh, e poi per il resto del libro di come usò quella gente per fare la guerra a tutti gli altri popoli che incontra, stuprando, uccidendo, torturando e conquistando. La lettura religiosa è totalmente illogica e ci rappresenterebbe un Dio unico onnipotente che per qualche misterioso motivo sadicamente crea i presupposti per la guerra, e poi la compie, quando bastava semplicemente che si assegnasse quelle genti senza ucciderle, esattamente come aveva fatto con Giacobbe. Né si spiega perché Deuteronomio 32:12 si affermi che quel popolo "il Signore lo guidò da solo, non c'era con lui alcun dio straniero".

La lettura letterale dice invece che Elyon è un individuo in una posizione gerarchicamente superiore agli Elohim (plurale), che egli separò i popoli della terra secondo il numero degli Elohim, e che a Yahweh (che è solo uno dei tanti Elohim) venne dato il governo sulla tribù di Giacobbe, e che sotto il comando di Yahweh la tribù di Giacobbe attaccò e conquistò le tribù limitrofe. La lettura letterale di quel brano è più logica della lettura religiosa, a dispetto delle interpretazioni introdotte nella lettura religiosa.

Deuteronomio 32:8-12 secondo la traduzione CEI

Deuteronomio 32:8-12 secondo la traduzione Complete Jewish Bible




7) Cosa ne pensano gli esegeti ebrei delle teorie di Biglino?


Gli esegeti ebrei del forum ConsulenzeEbraiche hanno giudicato il lavoro di Biglino con pareri estremi. Innanzitutto gli esegeti affermano che Biglino non conosce approfonditamente l'ebraico, e che ad esempio il fatto che il termine Elohim (Dio secondo la traduzione CEI) è spesso affiancato da un verbo al plurale e questo contrasta con un testo monoteistico, ciò è spiegabile nel fatto che nella lingua ebraica si possono avere più significati per la stessa parola, e che quindi Elohim può anche significare giudici, legislatori, o coloro che sono al potere; inoltre un'altra possibile spiegazione è che sempre nella lingua ebraica esistono i concetti di plurale di indefinibilità o plurali di astrazione, e che quindi Biglino non è pienamente titolato per poter dare una corretta interpretazione a tutte le sfacettature del testo ebraico masoretico.

Nonostante questi fondamentali disaccordi gli esegeti ebrei plaudono al lavoro di Biglino e sono d'accordo su numerose altre importantissime conclusioni a cui è arrivato:

- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che l'antico testamento non è un libro di religione;

- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che nell'antico testamento non esiste il concetto di Satana come ce lo propone la dottrina Cristiana;

- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che gli angeli non erano esseri incorporei, ma molto spesso erabi comuni esseri umani con un compito;

- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che i cherubini erano robot meccanici avanzatissimi;

- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che l'antico testamento parla di ingegneria genetica.

Fonte: Forum ConsulenzeEbraiche



8) Ma se i cherubini erano robot, e se l'antico testamento parla di ingegneria genetica, da dove arriverebbero queste avanzate conoscenze tecnologiche?


Questo è un ulteriore punto di disaccordo tra Biglino e gli esegeti ebrei:

- secondo Biglino, che ha scritto un libro intitolandolo "il Dio alieno della Bibbia", esistono sono riferimenti in testi extra-biblici che fanno pensare che gli Elohim fossero esseri venuti dalle stelle, da altri pianeti.

Fonte: LC

- secondo gli esegeti ebrei, che hanno teorie non meno estreme, i testi extra-biblici del Talmud rivelerebbero come tali conoscenze siano da ricondursi ad esseri umani che abitavano il pianeta terra prima del diluvio universale, scientificamente avanzati, e la cui vita si misurava nelle centinaia d'anni.

Fonte: Forum ConsulenzeEbraiche



9) Come risponde Biglino alle accuse di non saper tradurre correttamente il plurale di Elohim dall'ebraico?


Facendo notare che se lui sbaglia, allora è in ottima compagnia: anche le bibbie con traduzione interlineare in uso nelle università, dove si deve insegnare agli studenti come tradurre dall'ebraico antico, traducono con il verbo al plurale quando applicato al termine Elohim. A riprova di ciò Biglino fornisce una fotografia di una di queste bibbie, relativa al passaggio in Genesi 20,13 dove c'è la traduzione "vagare-fecero me Elohim".

Allo stesso modo viene anche indicato che in Genesi 35,7 "addirittura Elohim è preceduto dall’articolo che indica come quel termine non sia il nome identificativo di un individuo"

In tutti questi casi l'antico testamento CEI traduce Elohim con Dio sia in Genesi 20,13 ("Allora, quando Dio mi ha fatto errare lungi dalla casa di mio padre") che in Genesi 35,7 ("Qui egli costruì un altare e chiamò quel luogo «El-Betel», perché là Dio gli si era rivelato, quando sfuggiva al fratello.")



10) Se è vero che gli Elohim erano una moltitudine e non un individuo solo, esistono nell'Antico Testamento riferimenti di ciò?


Sì, esistono vari riferimenti, e per alcuni Elohim viene addirittura menzionato il nome.

Ad esempio Giudici 11:24 è il racconto di come il comandante delle forze israelite Lefte stia combattendo contro Ammoniti e Moabiti; e in una controversia con il re di Ammon, gli dice (traduzione CEI): "Non possiedi tu quello che Camos tuo dio ti ha fatto possedere? Così anche noi possiederemo il paese di quelli che il Signore ha scacciati davanti a noi". Se però si verifica nella versione Orthodox Jewish Bible le parole sono "Wilt not thou possess that which Kemosh eloheicha giveth thee to possess? So whatever Hashem Eloheinu shall take possession of before us, that will we possess", cioè "Kemosh il tuo Elohim" e "Hashem il mio Eloim" sono due entità distinte e paritarie (Hashem, come Adonai, è uno dei nomi riferiti nell'antico testamento all'Elohim Yahweh, il protagonista dei racconti dell'Antico Testamento che la CEI traduce come "Dio/Il Signore")



11) Come rispondono i religiosi a queste menzioni di più divinità all’interno dell’Antico Testamento?


Dicendo che Yahweh è l’unico Dio, mentre tutti gli altri sono semplici idoli di pietra. Ciò è particolarmente incredibile in quanto se ciò fosse corretto sarebbe stato ingannato pure Re Salomone, che nei racconti biblici è il paragone per la saggezza. In 1RE 11:4-7 troviamo l’esplicita indicazione che in tarda età Re Salomone smise di adorare Yahweh ed iniziò a venerare altre tre Elohim: Astàrte, Milcom e Camos (lo stesso Kemosh menzionato al punto precedente):


4 Quando Salomone fu vecchio, le sue donne l'attirarono verso dèi stranieri e il suo cuore non restò più tutto con il Signore suo Dio come il cuore di Davide suo padre.

5 Salomone seguì Astàrte, dea di quelli di Sidòne, e Milcom, obbrobrio degli Ammoniti.

6 Salomone commise quanto è male agli occhi del Signore e non fu fedele al Signore come lo era stato Davide suo padre.

7 Salomone costruì un'altura in onore di Camos, obbrobrio dei Moabiti, sul monte che è di fronte a Gerusalemme, e anche in onore di Milcom, obbrobrio degli Ammoniti.


http://www.laparola.net/testo.php?versioni[]=C.E.I.&riferimento=1Re11


E’ proprio da questa idea di differenziare Yahweh come Dio unico e gli altri Elohim biblici come idoli di pietra che nasce il concetto di “idolatria”



12) Riguardo al termine Ruach, tradotto dalla dottrina con “Spirito”, cosa dice Biglino?


Come per gli altri termini, Biglino dice che a fianco della lettura allegorica della religione, che traduce Ruach con “Spirito”, è legittimo anche leggere il testo in maniera letterale ed interpretarlo per quanto afferma. Ad esempio se prendiamo la traduzione ufficiale CEI di Ezechiele 3:12-14 e ripristiniamo il termine originale Ruach nelle due occorrenze della parola Spirito, troviamo scritto:


12 Allora un <Ruach> mi sollevò e dietro a me udii un grande fragore: «Benedetta la gloria del Signore dal luogo della sua dimora!».

13 Era il rumore delle ali degli esseri viventi che le battevano l'una contro l'altra e contemporaneamente il rumore delle ruote e il rumore di un grande frastuono.

14 Un <Ruach> dunque mi sollevò e mi portò via; io ritornai triste e con l'animo eccitato, mentre la mano di Yahweh pesava su di me.



Se lo leggiamo secondo la dottrina, lo Spirito di Dio ha sollevato Ezechiele per portarlo via.

Se lo leggiamo in forma letterale scopriamo che un Ruach è un qualcosa che ti può sollevare, trasportare, e che nel farlo fa un grande fragore di ali che battono una contro l’altra ed un rumore di ruote: appare evidente che un indigeno che facesse un viaggio in elicottero, al suo ritorno probabilmente trasmetterebbe ai suoi conoscenti le stesse parole di Ezechiele 3:12-14


E’ però altrettanto vero che ci sono contesti in cui una traduzione Ruach=soffio/spirito è perfettamente sensata, come traducono i religiosi ebrei e cristiani, uno di questi esempi è Ecclesiaste 3:21 dove si parla di morte e ci si chiede:


21 Chi sa se il <Ruach> dell’uomo sale in alto, e se il <Ruach> della bestia scende in basso nella terra?
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Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Inviato il: 2/10/2015 12:36
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  •  yarebon
      yarebon
Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2552
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
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Citazione:

Decalagon ha scritto:
Interessante. Sono andato a darmi una letta veloce al brano in questione e ho trovato diversi passi degni di interesse, come questo (verso 34):

Il Signore degli universi sostiene tutti i pianeti, popolati da esseri celesti, da
uomini e animali inferiori, e appare nei mondi sotto varie forme di avatara, rivelando
i Suoi divertimenti per richiamare a Se’ coloro che sono guidati dalla pura virtu’.


Si parla poi di un'arma terrificante, il brahmastra, che sarebbe paragonabile alle moderne armi atomiche.

Non male per un testo di 5000 anni fa.


quei testi essendo meno manipolati descrivono senza ambiguità questi fatti.
Inviato il: 2/10/2015 12:52
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  •  Mrexani
      Mrexani
Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2553
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/6/2014
Da
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Yarebon
Per curiosità, che versione possiedi? Quella degli Hare Krishna commentata da Prabhupada?
Inviato il: 2/10/2015 14:15
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  •  toussaint
      toussaint
Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2554
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/3/2012
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Citazione:
Quindi abbiamo Kavod (Gloria del Signore) = Disco volante.

Esodo 40:34

"Allora la nuvola coprì la tenda di convegno, e il disco volante riempì il tabernacolo."

Esodo 40:35
E Mosè non potè entrare nella tenda di convegno perché la nuvola si era posata sopra, e il disco volante riempiva il tabernacolo.

1Re 8:11
e i sacerdoti non poterono rimanervi per farvi il loro servizio, a causa della nuvola; perché il disco volante riempiva la casa dell'alieno.

2Cronache 7:1


Quando Salomone ebbe finito di pregare, il fuoco scese dal cielo, consumò l'olocausto e i sacrifici, e il disco volante riempì la casa.

Ezechiele 3:12
Il turbine prodotto dal disco volante [Lo Spirito] mi portò in alto, e io udii dietro a me il suono d'un gran fragore che diceva: «Benedetto sia l'UFO dal suo luogo!»

Questi ufo c'hanno la fissa di entrare nelle case. Poi Ezechiele viene portato in alto dal turbine prodotto dal disco volante.
Basta leggere, è tutto chiaro.



Tutte cose possibilissimi, le case di cui si parla mica sono appartamenti 2 camere e cucina, si parla di case di sacerdoti e capi politici, hai presente le domus romane?
C'entrava un 767, altro che UFO monoposto come il KAVOD.
Quanto al tabernacolo era alto 4,5 metri, largo 4,5 (edit, era in cubiti ma la cosa non cambia, qui mica si parla di un'astronave) e lungo 13,5.
Dunque un UFO monoposto, da trasporto singolo poteva benissimo entrare nel tabernacolo.
Ciaio invisì...


edit: e infatti nella Bibbia si dice che il KAVOD il tabernacolo LO RIEMPIVA!
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"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Inviato il: 2/10/2015 14:28
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2555
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toussaint ha scritto:

Tutte cose possibilissimi, le case di cui si parla mica sono appartamenti 2 camere e cucina, si parla di case di sacerdoti e capi politici, hai presente le domus romane?


Quando Salomone ebbe finito di pregare, il fuoco scese dal cielo, consumò l'olocausto e i sacrifici, e il disco volante riempì la casa.

E Mosè non potè entrare nella tenda di convegno perché la nuvola si era posata sopra, e il disco volante riempiva il tabernacolo.

Per quanto grandi fossero queste "case" e "tabernacoli" che avevano porte come hangar?

Ma poi, che minchia ci entrava a fare l'UFO nelle case?

E se non ci poteva nemmeno entrare, cos'è si adattava alla forma esatta della casa?

Certo, è tutto chiaro

Sto aspettando che mi dici da cosa lo deduci che il simbolo superiore è un disco volante.

Ma tanto lo so che anche questa domanda finirà nel "facciamo finta che non esista"

Ciao toussà
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Inviato il: 2/10/2015 20:26
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2556
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toussaint ha scritto:

C'entrava un 767, altro che UFO monoposto come il KAVOD.

Ah ecco... era monoposto certo, tu lo sai eh.

Citazione:

Quanto al tabernacolo era alto 4,5 metri, largo 4,5 (edit, era in cubiti ma la cosa non cambia, qui mica si parla di un'astronave) e lungo 13,5.

Navetta shuttle? Spazio 1999?

Citazione:
Dunque un UFO monoposto, da trasporto singolo poteva benissimo entrare nel tabernacolo.

Con una porta come un hangar. Non fa una piega, è tutto scritto basta leggere
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Inviato il: 2/10/2015 20:30
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2557
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2558
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Un UFO monoposto lascia un sacco di spazio libero nell'arca.

Non lo sapevi che erano UFO monoposto?
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Inviato il: 2/10/2015 21:14
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2559
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Citazione:

QUINDI RUACH NON VA TRADOTTO CON DISCO VOLANTE MA VA LASCIATO COM'E' E CONSIDERARE IL CONTESTO.
Ora nel caso de "lo spirito che aleggia sulle acque" guarda caso il pittogramma di cui sopra da cui deriva il fonema ruach indica un UFO sull'acqua.
Ed è qui probabilmente che nasce il casino, traducendo originariamente il racconto di un UFO che aleggia sulle acque con uno spirito che aleggia sulle acque si è data l'associazione automatica ruach=spirito in tutto il resto del testo.
Mentre quel ruach lì indicava il vento mosso dall'UFO, UFO che si badi bene, per Biglino, vedi punto 5), è il KAVOD non il RUACH, ossia la cosiddetta Gloria del Signore.


Quindi RUACH non è l'UFO ma il "vento provocato dall'UFO".

Ma allora, perché in questo filmato, e nei disegni che Toussaint a portato, si vede RU (coso-UFO) e A (acqua) riferito a quel passaggio di Genesi?

Se si sostiene che l'ideogramma RU sia un UFO (aspettiamo ancora le fonti da Toussaint su questo), allora RUACH è UFO, non il vento che l'UFO provoca.

E Biglino, dal minuto 7 fa proprio questo, disegna l'UFO sull'acqua al posto del "vento dell'UFO" (RUACH).

Se lo fa lui lo posso fare anche io, e quindi le varie traduzioni che mi sono costate tanta fatica, rimangono valide

dal minuto 7:




Quindi non solo a noi consiglia di non tradurre mentre lui in questo filmato lo fa, cambia pure le parole come gli pare, perché da qualche parte nel mondo c'è un ideogramma che sembra un UFO.

Non so voi, ma quel leggerissimo senso di grandissima presa per il culo, sta diventando sempre meno leggero
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Inviato il: 2/10/2015 21:31
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2560
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/ignore-esc

Invisibile, le tue continue manipolazioni a ciò che (secondo te) affermerebbe Biglino sono semplicemente ridicole.

Fai ridere.

Ma continua pure, che i lettori si possono rendere conto del livello delle contestazioni.

/ignore-enter
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Inviato il: 2/10/2015 21:43
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2561
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A questo punto sarebbe molto interessante sapere quale è il significato di "RU" in sumero-accadico.

Ovvero quello che Biglino chiama "quel coso li" nel filmato.

Metti che è "polenta" che succede...?
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Inviato il: 2/10/2015 21:44
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2562
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Citazione:

Decalagon ha scritto:
/ignore-esc

Invisibile, le tue continue manipolazioni a ciò che (secondo te) affermerebbe Biglino sono semplicemente ridicole.

Fai ridere.

Ma continua pure, che i lettori si possono rendere conto del livello delle contestazioni.

/ignore-enter

Immagino che sia del tutto inutile chiedere di dimostrare questa tua ennesima accusa a me, visto che non sei stato in grado di farlo in nessuna delle precedenti.

Basta dirlo e "fare finta che", giusto Decalagon?

Oppure puoi davvero per una volta spiegare quale sarebbero le mie "manipolazioni". Coraggio, facce vede

Fa ridere chi fa delle affermazioni ma non è in grado di dimostrarle. Ecco chi fa MOLTO ridere
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2563
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@yarebon: Citazione:
quei testi essendo meno manipolati descrivono senza ambiguità questi fatti.


Esattamente come le tavolette sumero-accadiche, che raccontano cose simili a quelle dei testi veda.

@tuissant

Ti riassumo alcune particolarità della "gloria" del "signore":

• Il KAVOD di “Dio” (la presunta “gloria spirituale” dei filologi monoteisti) può essere visto programmando per tempo l’incontro che deve essere organizzato con modalità precise.

I filologi devono quindi prendere atto del fatto che, se era un attributo cosiddetto spirituale , non era permanente.

• Il KAVOD di “Dio” (la presunta “gloria spirituale”dei filologi monoteisti) non accompagnava costantemente Yahweh.

• il KAVOD di “Dio” (la presunta “gloria spirituale”dei filologi monoteisti) uccide in modo inevitabile, ma solo chi si trova nell’arco di alcune centinaia di metri. I supoi effetti si avvetono quindi solo in uno spazio limitato e “Dio” non è in grado di controllarli.

• Gli effetti del KAVOD che “Dio” non è in grado di controllare possono essere invece controllati da normalissime rocce, quelle dietro le quali si nasconde Mosè.

• Le rocce sono più potenti o efficaci di “Dio”, dato che fanno ciò che “Dio” non è in grado di fare.

• Abbiamo un KAVOD (la presunta “gloria spirituale”dei filologi monoteisti) dotato di fronte, un retro e di parti laterali.

• Il KAVOD (la presunta “gloria spirituale”dei filologi monoteisti) può essere visto solo dalla parte posteriore: chi ci si trova davanti muore.

• Il KAVOD (la presunta “gloria spirituale” dei filologi monoteisti) si muove nello spazio provenendo da un direzione e nadando in un’altra.

• Il KAVOD (la presunta “gloria spirituale” dei filologi monoteisti) passa davanti a una persona e poi prosegue permettendo una visione non pericolosa dal lato posteriore.

Ora abbiamo due opzioni:

1) la Bibbia dice il vero: in questo caso abbiamo una “gloria” di Dio quanto meno molto molto strana.

2) La Bibbia racconta favole: ne prendiamo atto e allora Dio e la sua gloria sono come Biancaneve e i sette nani.
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2564
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Decalagon ha scritto:

• Il KAVOD di “Dio” (la presunta “gloria spirituale” dei filologi monoteisti) può essere visto programmando per tempo l’incontro che deve essere organizzato con modalità precise.

Dio che da un appuntamento per far vedere la sua gloria, non è "programmare con modalità precise" come se fosse un timer.
Dio nel racconto è onnipotente e quindi fa quello gli pare.

Citazione:
I filologi devono quindi prendere atto del fatto che, se era un attributo cosiddetto spirituale , non era permanente.

Dio nel racconto è onnipotente e quindi fa quello gli pare quindi i filologi non devono fare proprio niente.

Il vantaggio di dire che Dio è onnipotente è proprio questo no?

Un po' come Biglino che dice che Ruah è il vento dell'ufo ma poi disegna un ufo perché in sumero-accadico il pittogramma è simile agli UFO di spazio 1999.

Citazione:
• Il KAVOD di “Dio” (la presunta “gloria spirituale”dei filologi monoteisti) non accompagnava costantemente Yahweh.


Dio nel racconto è onnipotente e quindi fa quello che gli pare.
Può mostrare la sua gloria oppure no.

Anche noi possiamo decidere se sorridere ad un altra persona o no.

Citazione:
• il KAVOD di “Dio” (la presunta “gloria spirituale”dei filologi monoteisti) uccide in modo inevitabile, ma solo chi si trova nell’arco di alcune centinaia di metri. I supoi effetti si avvetono quindi solo in uno spazio limitato e “Dio” non è in grado di controllarli.

Questa spiegazione è sbagliata.
Dio (l'alieno se preferisci) non dice che è il Kavod che non si può vedere, ma il suo volto:

"Quando passerà il mio [kavod], ti metterò nella fenditura della roccia e ti coprirò con la mano fino a quando sarò passato; poi ritirerò la mano e mi vedrai di spalle; ma il mio volto non lo si può vedere."

[EDIT Poi c'è sempre quella cosa inspiegabile della mano che copre il suo volto mentre passa, che se fosse un alieno in carne ed ossa su un UFO dovrebbe avere un braccio telescopico]

Citazione:
• Gli effetti del KAVOD che “Dio” non è in grado di controllare possono essere invece controllati da normalissime rocce, quelle dietro le quali si nasconde Mosè.

Non sono gli effetti del Kavod ad essere dannosi, ma della visione del suo volto.

Citazione:
• Le rocce sono più potenti o efficaci di “Dio”, dato che fanno ciò che “Dio” non è in grado di fare.

Le rocce hanno la funzione di limitare la vista, di modo che Mosè non veda il suo volto.

Citazione:
• Abbiamo un KAVOD (la presunta “gloria spirituale”dei filologi monoteisti) dotato di fronte, un retro e di parti laterali.

Questo non si capisce da dove l'hai dedotto.

Citazione:
• Il KAVOD (la presunta “gloria spirituale”dei filologi monoteisti) può essere visto solo dalla parte posteriore: chi ci si trova davanti muore.

Non è il Kavod, è il volto di Dio che non può essere visto.

Citazione:
• Il KAVOD (la presunta “gloria spirituale” dei filologi monoteisti) si muove nello spazio provenendo da un direzione e nadando in un’altra.

E' onnipotente e può muoversi come gli pare, così come può manifestare la sua gloria come più gli aggrada.

Citazione:
• Il KAVOD (la presunta “gloria spirituale” dei filologi monoteisti) passa davanti a una persona e poi prosegue permettendo una visione non pericolosa dal lato posteriore.

E' il volto dio Dio che non si può vedere, non il Kavod.
Infatti alla richiesta di Mosè di vedere "la sua gloria", Dio accetta di mostrargliela ma non vuole che muoia vedendo il suo volto.

******************

Sia chiaro, io non accetto nessuna interpretazione, perché non ho gli strumenti per verificare di persona, ma questa lista di Decalagon ha delle cose errate e in ogni caso è solo una interpretazione arbitraria.

PS
Ecco, vedi come si fa Decalagon?
Io non ti ho accusato alla leggera di aver manipolato il testo per poter dire quello che ti pare.
Ho rilevato degli errori e lo faccio notare.
Se poi non spiegherai perché questo è successo, o non spiegherai perché non sono errori, allora si potrà parlare di tua manipolazione
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Chuang Tzu
Inviato il: 2/10/2015 22:40
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2565
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Da Sabina
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Sertes, devi corregger questa cosa delle FAQ:

Citazione:
7) Cosa ne pensano gli esegeti ebrei delle teorie di Biglino?


Gli esegeti ebrei del forum ConsulenzeEbraiche hanno giudicato il lavoro di Biglino con pareri estremi. Innanzitutto gli esegeti affermano che Biglino non conosce approfonditamente l'ebraico, e che ad esempio il fatto che il termine Elohim (Dio secondo la traduzione CEI) è spesso affiancato da un verbo al plurale e questo contrasta con un testo monoteistico, ciò è spiegabile nel fatto che nella lingua ebraica si possono avere più significati per la stessa parola, e che quindi Elohim può anche significare giudici, legislatori, o coloro che sono al potere; inoltre un'altra possibile spiegazione è che sempre nella lingua ebraica esistono i concetti di plurale di indefinibilità o plurali di astrazione, e che quindi Biglino non è pienamente titolato per poter dare una corretta interpretazione a tutte le sfacettature del testo ebraico masoretico.

Nonostante questi fondamentali disaccordi gli esegeti ebrei plaudono al lavoro di Biglino e sono d'accordo su numerose altre importantissime conclusioni a cui è arrivato:

- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che l'antico testamento non è un libro di religione;

- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che nell'antico testamento non esiste il concetto di Satana come ce lo propone la dottrina Cristiana;

- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che gli angeli non erano esseri incorporei, ma molto spesso erabi comuni esseri umani con un compito;

- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che i cherubini erano robot meccanici avanzatissimi;

- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che l'antico testamento parla di ingegneria genetica.

Veramente io ricordo di avere letto che dicono che queste cose nell'ambiente dei filologi ebraici sono cose risapute da sempre, e quindi Biglino non ha scoperto niente a riguardo.
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Inviato il: 2/10/2015 23:00
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2566
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Citazione:
Questa spiegazione è sbagliata.
Dio [...] non dice che è il Kavod che non si può vedere, ma il suo volto


Dice che non lo può vedere di fronte (in faccia) durante il passaggio, ma solo di spalle dopo che è passato. E siccome Dio non è capace di controllare gli effetti della sua "gloria", Mosé deve ripararsi dietro una roccia.

Il testo è chiaro.

Altrimenti non serviva nascondersi dietro una roccia, ma semplicemente chiudere gli occhi per non vedergli il volto e riaprirli dopo. Questa interpretazione non ha alcun senso.

Citazione:
Non sono gli effetti del Kavod ad essere dannosi, ma della visione del suo volto [...] Le rocce hanno la funzione di limitare la vista, di modo che Mosè non veda il suo volto.


Allora sarebbe interessante sapere perché Mosé non è mai morto quando parlava faccia a faccia con Yahweh. Eppure lo faceva di continuo.

Ovviamente non poteva vederlo "in faccia" solo quando arrivava con la sua "gloria", ma solo di spalle dopo che era passato.

Citazione:
Io non ti ho accusato alla leggera di aver manipolato il testo per poter dire quello che ti pare.


Certo che non puoi, perché i punti che ho elencato descrivono paro paro ciò che è raccontato nella Bibbia.

Ma io posso accusarti quanto mi pare visto che le bugie che dici riguardo alle affermazioni di Biglino sono palesi, a fronte del fatto che non rispecchiano né le sue idee né le sue parole.

Interpreti le sue parole nello stesso malo modo in cui cerchi di interpretare la bibbia.

Comunque la tua versione è: la Bibbia dice il vero: in questo caso abbiamo una “gloria” di Dio quanto meno molto molto strana.
Va benissimo.

Citazione:
Veramente io ricordo di avere letto che dicono che queste cose nell'ambiente dei filologi ebraici sono cose risapute da sempre, e quindi Biglino non ha scoperto niente a riguardo.


Certo che non ha scoperto niente. Questo vuol dire che gli esegeti ebrei non concordano con Biglino su quei punti?

Biglino dice solo: visto che son cose risapute da sempre, diciamole. Che problema c'è?
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Inviato il: 2/10/2015 23:24
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2567
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Citazione:

Decalagon ha scritto:
Citazione:
Questa spiegazione è sbagliata.
Dio [...] non dice che è il Kavod che non si può vedere, ma il suo volto


Dice che non lo può vedere di fronte (in faccia) durante il passaggio, ma solo di spalle dopo che è passato. E siccome Dio non è capace di controllare gli effetti della sua "gloria", Mosé deve ripararsi dietro una roccia.

Il testo è chiaro.

Infatti è chiaro, non è la sua Gloria che Mosè non può vedere ma il suo volto.
Tu hai ignorato questa cosa scritta chiaramente e di conseguenza ne hai tratto conclusioni sbagliate.

L'ho spiegato prima, non capisco cosa non ti è chiaro.

Citazione:
Altrimenti non serviva nascondersi dietro una roccia, ma semplicemente chiudere gli occhi per non vedergli il volto e riaprirli dopo. Questa interpretazione non ha alcun senso.

Io non dico che il racconto biblico, nella versione supertaroccata che stiamo leggendo, sia coerente.

Ho fatto solo vedere come le tue conclusioni ignorino una parte del testo, quella dove dice che è il volto di Dio-alieno che Mosè non può vedere, non il suo Kavod-gloria-Ufo.

Citazione:

Ovviamente non poteva vederlo "in faccia" solo quando arrivava con la sua "gloria", ma solo di spalle dopo che era passato.

Le virgolette su "in faccia" cosa significano?

Significano che "in faccia" va interpretato allegoricamente?

Ma allora....

Nella Bibbia non ci sono quelle virgolette.

Citazione:

Allora sarebbe interessante sapere perché Mosé non è mai morto quando parlava faccia a faccia con Yahweh. Eppure lo faceva di continuo.


E che ne so io? Se è Dio onnipotente che parla a Mosè, può fare come gli pare. Magari le altere volte gli parlava di 3/4

E' Dio onnipotente nel racconto no? Gli parlava senza mostrare il suo volto?

Se è Dio, non puoi considerarlo come un alieno in carne ed ossa.

Tu ragioni come se fosse assunto che sia un essere in carne ed ossa, ma questo non è provato manco per niente.
Ecco perché commetti errori.

Citazione:
Io non ti ho accusato alla leggera di aver manipolato il testo per poter dire quello che ti pare.

Certo che non puoi, perché i punti che ho elencato descrivono paro paro ciò che è raccontato nella Bibbia.

Sbagliato.

Hai ignorato il fatto fondamentale di cosa Mosè non può vedere. Il volto di Dio non la sua Gloria.

Citazione:
Ma io posso accusarti quanto mi pare visto che le bugie che dici riguardo alle affermazioni di Biglino sono palesi, a fronte del fatto che non rispecchiano né le sue idee né le sue parole.

Ancora?

Ti ho chiesto ogni santa volta di spiegare queste tue accuse.

Non lo hai fatto nemmeno una singola volta.

Quindi sei tu che stai mentendo.

Ora la devi piantare una volta per tutte di accusarmi di dire il falso, perché hai veramente rotto il cazzo con sta cosa.

Citazione:
Comunque la tua versione è: la Bibbia dice il vero: in questo caso abbiamo una “gloria” di Dio quanto meno molto molto strana.
Va benissimo.

Vedi? Juve conro roma.

MA porcaputtana Decalagon, ma quanti milioni di volte lo devo dire che non è la MIA versione della bibbia?

A me della bibbia non me ne frega un cazzo.

E' strana? Altroché se lo è e come potrebbe non esserlo dopo che è stata massacrata in secoli di taroccamenti?

Citazione:
Veramente io ricordo di avere letto che dicono che queste cose nell'ambiente dei filologi ebraici sono cose risapute da sempre, e quindi Biglino non ha scoperto niente a riguardo.

Certo che non ha scoperto niente. Questo vuol dire che gli esegeti ebrei non concordano con Biglino su quei punti?

Biglino dice solo: visto che son cose risapute da sempre, diciamole. Che problema c'è?

Il problema è che le FAQ di Sertes dicono che gli esegeti affermano che Biglino è giunto ad "importantissime conclusioni" il che sembra, insiema a quella cosa che "paludono il suo lavoro" che abbia scoperto qualcosa.
E' molto ambiguo e direi assai fazioso.

Citazione:
Nonostante questi fondamentali disaccordi gli esegeti ebrei plaudono al lavoro di Biglino e sono d'accordo su numerose altre importantissime conclusioni a cui è arrivato...


E poi dove è cha avrebbero "paludito"? Ma se lo trattano come un cazzaro... essù ragazzi.
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Chuang Tzu
Inviato il: 3/10/2015 7:14
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2568
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Sertes, anche la parte riguardante il Ruach è sbagliata.

Citazione:

12) Riguardo al termine Ruach, tradotto dalla dottrina con “Spirito”, cosa dice Biglino?


Come per gli altri termini, Biglino dice che a fianco della lettura allegorica della religione, che traduce Ruach con “Spirito”, è legittimo anche leggere il testo in maniera letterale ed interpretarlo per quanto afferma. Ad esempio se prendiamo la traduzione ufficiale CEI di Ezechiele 3:12-14 e ripristiniamo il termine originale Ruach nelle due occorrenze della parola Spirito, troviamo scritto:


12 Allora un <Ruach> mi sollevò e dietro a me udii un grande fragore: «Benedetta la gloria del Signore dal luogo della sua dimora!».

13 Era il rumore delle ali degli esseri viventi che le battevano l'una contro l'altra e contemporaneamente il rumore delle ruote e il rumore di un grande frastuono.

14 Un <Ruach> dunque mi sollevò e mi portò via; io ritornai triste e con l'animo eccitato, mentre la mano di Yahweh pesava su di me.



Se lo leggiamo secondo la dottrina, lo Spirito di Dio ha sollevato Ezechiele per portarlo via.

Se lo leggiamo in forma letterale scopriamo che un Ruach è un qualcosa che ti può sollevare, trasportare, e che nel farlo fa un grande fragore di ali che battono una contro l’altra ed un rumore di ruote: appare evidente che un indigeno che facesse un viaggio in elicottero, al suo ritorno probabilmente trasmetterebbe ai suoi conoscenti le stesse parole di Ezechiele 3:12-14[/i]

Il Ruach, secondo Biglino, è lo spostamento d'aria provocato dal disco volante o quello che è.

Quindi Ezechiele sarebbe stato sollevato e trasportato dal turbine dell'Ufo?

Non è possibile.

Anche questo passaggio va quindi interpretato allegoricamente.

Ci sono esempi in cui questo Ruach potrebbe essere interpretato come il turbine dell'UFO o quello che ti pare?
Se non ci sono questa voce non ha senso nelle FAQ e stai facendo lo stesso errore di Biglino che abbiamo visto nel filmato. Scambia Ruach con Kevod.
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Inviato il: 3/10/2015 8:57
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2569
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nvisibile:
Citazione:
Il Ruach, secondo Biglino, è lo spostamento d'aria provocato dal disco volante o quello che è.

Scusa ma dove la leggi questa cosa qua nella tua citazione ?
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Inviato il: 3/10/2015 9:13
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  •  incredulo
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2570
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Dice che non lo può vedere di fronte (in faccia) durante il passaggio, ma solo di spalle dopo che è passato. E siccome Dio non è capace di controllare gli effetti della sua "gloria", Mosé deve ripararsi dietro una roccia.

Il testo è chiaro.

Altrimenti non serviva nascondersi dietro una roccia, ma semplicemente chiudere gli occhi per non vedergli il volto e riaprirli dopo. Questa interpretazione non ha alcun senso.


Niente di così assurdo.

Il Dio Biblico parla con Mosè e riempie la tenda con la sua luce durante i colloqui tenuti al campo.

Una luce che Mosè può tollerare, sufficente ad illuminare tutta la tenda e ad essere visibile dall'esterno da parte degli altri.

Dio potrebbe essere un essere luminoso, un essere che emana luce a diverse intensità.

Quando porta Mosè nel roseto per manifestargli tutta la Sua Gloria e Potenza, ovvero tutta la Sua Luce, e dirgli il suo nome, Mosè non può vederlo direttamente in viso, perchè se lo facesse, morirebbe abbagliato da quella Luce espressa nella piena potenza possibile.

Non basta chiudere gli occhi per evitarne gli effetti, non sarebbe sufficente chiudere gli occhi per ripararsi, perchè quella Luce sarebbe comunque troppo forte da sopportare anche ad occhi chiusi.

Per questo si deve nascondere dietro una roccia per ripararsi se vuole vedere il vero volto di Dio in tutto il Suo Splendore, in tutta la Sua Luce.

Dio potrebbe essere come un Sole, un Essere di Luce abbagliante quando si fa vedere in tutta la Sua gloria, in tutto il Suo splendore, in tutta la Sua Luce.

E, come il Sole, non lo puoi guardare direttamente senza soffrirne conseguenze.

Questa interpretazione possibilissima,anche se non affermo che inequivocabilmente sia quella giusta , è più vicina al significato etimologico della parola Kavod, ovvero Gloria, Splendore.

Vedo che si continua a portare come prove inequivocabili della presenza tecnologica extraterrestre, solo quei quattro versetti di tutto il testo Biblico che sembrano confermare questa ipotesi data dalla traduzione "letterale".

Genesi, Mosè ed il Kavod, il sogno di Ezechiele, ma solo una piccola parte di quella visione, quella che fa più comodo e a sostegno della tesi extraterrestri perchè sulle contestazioni motivate di polaris che si riferiscono proprio ad un approfondimento sul testo di Ezechiele si preferisce sorvolare.

In tutto il resto del Testo Biblico, se si applica questa traduzione "letterale", il quadro che ne esce fa acqua da tutte le parti, ma tanto facciamo finta che......

Inoltre il Sig.Biglino parla del Ruach, che avrebbe una derivazione etimologica che richiama un UFO che si libra sopra le acque, ma poi l'UFO diventa il Kavod e non più il Ruach, vocabolo che indica qualcosa che non si vede e che infatti è più affine al significato di vento ed è tradotto proprio così in molti passi Biblici.

Il Ruach rimarrebbe agganciato al teorico veivolo extraterrestre solo in quanto espressione dello spostamento d'aria dell'UFO monoposto.

Ma un UFO monoposto però, quello piccolo personale usato per spostarsi rapidamente, una specie di Air Force One presidenziale antelitteram, quello personale usato dal capo....
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Inviato il: 3/10/2015 9:56
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  •  Ghilgamesh
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2571
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incredulo ha scritto:


Dio potrebbe essere un essere luminoso, un essere che emana luce a diverse intensità.



Certo, una volta stabilito che ci ha fatto a "sua" immagine facendo SIA uomo che donna, potete inventarvi quello che volete.

Ci ha fatto a sua immagine, MA a volte ha cose che si illuminano, quindi, per non dire che usava oggetti, diciamo che era lui a emettere luce.

E per non soffermarci sulla balla che Lui sostenne dicendo di averci fatto a sua immagine, basta dire che, essendo lui il verbo, è "diversamente onesto" e non siamo noi in grado di comprenderlo.

Se poi vogliamo anche sbattercene della presunta onnipotenza, tanto l'ha inventata la chiesa, basti pensare che a volte allora, la presunta luce che emana, non si fa problemi ad emenarla friggendo qualcuno ... ma Lui è buono!
Gli stronzi semo noi!
Inviato il: 3/10/2015 10:31
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2572
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E che ne so io? Se è Dio onnipotente che parla a Mosè, può fare come gli pare. Magari le altere volte gli parlava di 3/4


Vedi? Se cerchi di interpretare la bibbia così come ti ha insegnato la chiesa, devi per forza tirare fuori il "mistero della volontà di dio", che poi alla fine è una cazzata. Così facendo saltano fuori le incongruenze, come quella del dio talmente ONNIPOTENTE che non riesce a controllare gli effetti della sua "gloria", cosa che invece può fare una semplice roccia.

Inoltre prima che dio manifesti la sua "gloria" a Mosé sul Sinai, lo avvisa di tenere lontani uomini e animali dal monte per la loro sicurezza (in Es. 40, 34-35 viene ribadita la sua pericolosità).

Inoltre il "kavod" di "Yahweh" era una cosa molto concreta che tutti gli israeliti potevano VEDERE con i loro occhi, dato che l'Elohim di Israele lo usava anche per combattere.

Citazione:
Tu ragioni come se fosse assunto che sia un essere in carne ed ossa, ma questo non è provato manco per niente.


E' la stessa bibbia che lo descrive come un essere in carne ed ossa.

Mangia, beve, si deve lavare, gli piace ubriacarsi e fare festa, respirare i fumi del grasso bruciato di bambini e animali, con i suoi generali gli parla FACCIA A FACCIA...

Robe molto poco spirituali.

Citazione:
Ti ho chiesto ogni santa volta di spiegare queste tue accuse.

Non lo hai fatto nemmeno una singola volta.


Lo faccio sempre, ma la tua memoria selettiva rimuove le repliche che smentiscono le tue MENZOGNE e vai avanti a disco rotto a ripeterle.

Citazione:
Ora la devi piantare una volta per tutte di accusarmi di dire il falso, perché hai veramente rotto il cazzo con sta cosa.


Basta che la smetti di dire MENZOGNE e io la smetto di conseguenza.

Altrimenti o ti rompi il cazzo il silenzio o vai a trollare in un altro thread.

Non so se è chiaro.
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Inviato il: 3/10/2015 11:44
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2573
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@Decalagon

Il problema è che tu provi ad interpretare ma immaginando "Dio" come un "essere" tipo un uomo con la barba bianca su una nuvola che si diverte a fare miracoli.

Ma non è quello il Dio cattolico, il Dio cattolico è il Logos. Il Logos è totalmente onnipotente anche se non riesce controllare gli effetti della sua gloria. Il Logos Dio non è un semplice "essere onnipotente" per questo se voi provate ad attribuirgli qualità si "un essere" lo trovate incoerente.
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2574
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Citazione:
Ma non è quello il Dio cattolico, il Dio cattolico è il Logos.


Opinione tua. Se quello lì descritto non è il dio cattolico non mi spiego perché la chiesa cattolica ha scelto la bibbia ebraica stuttgartensia come base per tradurre le sue bibbie, sostenendo che quello lì descritto sia "Dio".
Un Dio molto concreto, fisico e crudele.

Vogliamo invece dire che quello è il logos? Va bene, allora in quel caso abbiamo un logos a cui piace bere fino a ubriacarsi, respirare fumi di grasso bruciato di bambini e animali, si stanca, si sporca, beve e si nutre. Per non parlare di tutta la sfera di emozioni umane (specialmente la rabbia) che esprime.
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Inviato il: 3/10/2015 12:01
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2575
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Da Brignano G.D'Adda
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Citazione:
Il problema è che tu provi ad interpretare ma immaginando "Dio" come un "essere" tipo un uomo con la barba bianca su una nuvola che si diverte a fare miracoli.

Ma non è quello il Dio cattolico, il Dio cattolico è il Logos. Il Logos è totalmente onnipotente anche se non riesce controllare gli effetti della sua gloria. Il Logos Dio non è un semplice "essere onnipotente" per questo se voi provate ad attribuirgli qualità si "un essere" lo trovate incoerente.

Insomma...
Nella maggior parte delle chiese vi sono affreschi che raffigurano dio.
E guarda caso come lo raffigurano ?
Cosi:

Citazione:
"Dio" come un "essere" tipo un uomo con la barba bianca su una nuvola
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2576
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Si deve negare assolutamente che Dio sia un corpo. E ciò per tre motivi.
Primo, perché nessun corpo muove se non è mosso, come appare esaminando caso per caso. Ora, sopra si è dimostrato che Dio è il primo motore immobile. Quindi è chiaro che Dio non è un corpo.
Secondo, perché è necessario che il primo ente sia in atto e in nessun modo in potenza. Sebbene infatti in un identico e determinato essere che passa dalla potenza all‘atto la potenza possa essere prima dell‘atto in ordine di tempo, tuttavia, assolutamente parlando, l‘atto è prima della potenza, poiché ciò che è in potenza non passa all‘atto se non per mezzo di un ente in atto. Ora, abbiamo già dimostrato che Dio è il primo ente. È dunque impossibile che in Dio ci sia qualcosa di potenziale. Ma ogni corpo è in potenza, se non altro perché il continuo, in quanto tale, è sempre divisibile. Quindi è impossibile che Dio sia un corpo.
Terzo, perché Dio è il più nobile fra tutti quanti gli esseri, come è chiaro da quanto si è detto. Ora, è impossibile che un corpo sia il più nobile degli esseri. Infatti ogni corpo o è vivo o non è vivo. Ma il corpo vivo è manifestamente più nobile del corpo non vivo. D‘altra parte il corpo vivo non vive in quanto corpo, altrimenti ogni corpo sarebbe vivo: è quindi necessario che viva in forza di qualche altra cosa, come il nostro corpo vive in forza dell‘anima. Ora, ciò per cui il corpo vive è più nobile del corpo. Quindi è impossibile che Dio sia un corpo.


È impossibile che in Dio ci sia la materia.
Primo, perché la materia è potenzialità, mentre Dio, come si è provato , è atto puro, non avente in sé potenzialità alcuna. Quindi è impossibile che Dio sia composto di materia e di forma.

Secondo, perché ogni composto di materia e forma è perfetto e buono in forza della sua forma: quindi è necessario che sia buono per partecipazione, secondo che la materia partecipa la forma. Ora, l‘ente che nella bontà e nella perfezione è primo, cioè Dio, non può essere buono per partecipazione: poiché il bene per essenza è anteriore al bene per partecipazione. È impossibile quindi che Dio sia composto di materia e di forma.
Terzo, perché ogni agente agisce in forza della sua forma: per cui il rapporto di un ente al suo agire è determinato dal suo rapporto alla forma. Ciò che dunque è primo come agente e agisce in forza della sua natura deve essere primo anche come forma, e forma per natura sua. Ma Dio è il primo agente, essendo la prima causa efficiente, come si è già dimostrato . Egli è dunque forma in forza della sua essenza, e non composto di materia e di forma.

Dio si identifica con la sua essenza o natura. Per capire bene questa verità bisogna sapere che nelle realtà composte di materia e di forma l‘essenza o natura e il supposito differiscono necessariamente tra loro. Infatti l‘essenza o natura comprende in sé soltanto ciò che è contenuto nella definizione della specie: come l‘ umanità comprende solo ciò che è incluso nella definizione di uomo; solo per questo infatti l‘uomo è uomo, e precisamente questo indica il termine umanità, vale a dire ciò per cui l‘uomo è uomo. Ora, la materia individuale con tutti gli accidenti che la individuano non entra nella definizione della specie: nella definizione dell‘uomo infatti non sono incluse queste determinate carni, queste ossa, o il colore bianco o quello nero, o qualche altra cosa simile. Quindi queste carni, queste ossa e tutti gli accidenti che servono a determinare tale materia non sono compresi nell‘umanità. E tuttavia sono incluse in ciò che è l‘uomo: conseguentemente la realtà uomo ha in sé qualcosa che l‘umanità non include. Ed è per questo che l‘uomo e l‘umanità non sono totalmente la stessa cosa, ma l‘umanità ha il significato di parte formale dell‘uomo, poiché i princìpi essenziali, da cui si desume la definizione, rispetto alla materia individuante hanno carattere di forma. Perciò in quegli esseri che non sono composti di materia e di forma, e in cui l‘individuazione non deriva dalla materia individuale, cioè da questa determinata materia, ma le forme si individuano da sé, bisogna che le forme stesse siano suppositi sussistenti. Quindi in essi il supposito e la natura non differiscono. E così, non essendo Dio composto di materia e di forma, come si è dimostrato , è necessario che egli sia la sua divinità, la sua vita e ogni altra cosa che a lui viene in tale modo attribuita.

Dio non è soltanto la sua essenza, come è già stato provato, ma anche il suo essere.
Il che può essere dimostrato in molti modi.
Primo, perché tutto ciò che si riscontra in qualcosa oltre alla sua essenza bisogna che vi sia causato o dai princìpi dell‘essenza stessa, quale proprietà della specie, come l‘avere la facoltà di ridere proviene dalla natura stessa dell‘uomo ed è causato dai princìpi essenziali della specie, oppure da cause estrinseche, come il calore nell‘acqua è causato dal fuoco. Se dunque l‘essere di una cosa è distinto dalla sua essenza, è necessario che l‘essere di tale cosa sia causato o da un agente esteriore, o dai princìpi essenziali della cosa stessa. Ora, è impossibile che l‘esistere sia causato unicamente dai princìpi essenziali della cosa, poiché nessuna cosa può essere a se stessa causa dell‘esistere, se ha un‘esistenza causata. È dunque necessario che ciò che ha un‘essenza distinta dal suo essere abbia l‘essere causato da altro. Ma ciò non può dirsi di Dio, essendo Dio la prima causa efficiente. È dunque impossibile che in Dio l‘esistere sia qualcosa di distinto dalla sua essenza.
Secondo, poiché l‘essere è l‘attualità di ogni forma o natura: infatti la bontà o l‘umanità non è espressa come realtà attuale se non in quanto diciamo che esiste. È quindi necessario che l‘essere stia all‘essenza, quando ne è distinto, come l‘atto alla potenza. Non essendoci dunque in Dio alcunché di potenziale, come si è dimostrato sopra ne segue che in lui l‘essenza non è altro che il suo essere. Quindi la sua essenza è il suo essere.
Terzo, poiché come ciò che è infuocato e non è fuoco è infuocato per partecipazione, così ciò che ha l‘essere e non è l‘essere è ente per partecipazione. Ma Dio, come si è provato , è la sua essenza. Se dunque non fosse il suo [atto di] essere, sarebbe ente per partecipazione e non per essenza. Non sarebbe più dunque il Primo Ente, il che è assurdo affermare. Quindi Dio si identifica con il suo essere, e non soltanto con la sua essenza.

Una cosa può essere contenuta in un genere in due maniere.
In primo luogo in senso proprio e assoluto, come le specie che sono comprese nel genere.
In secondo luogo per riduzione, come avviene per i princìpi e le privazioni: così il punto e l‘unità si riducono al genere della quantità, quali princìpi di essa, mentre la cecità e ogni altra privazione si riportano al genere positivo corrispondente.
Ora, in nessuno dei due modi Dio è incluso in un genere.
E innanzitutto, che Dio non possa essere la specie di un genere qualsiasi può essere dimostrato in tre modi.
Primo, poiché la specie è costituita dal genere e dalla differenza; ora, l‘elemento da cui si desume la differenza costitutiva della specie sta sempre in rapporto all‘elemento da cui si desume il genere come l‘atto alla potenza. Infatti animale nella classica definizione dell‘uomo: animale razionale viene desunto dalla natura sensitiva indicata al concreto: si dice infatti animale l‘essere che ha la natura sensitiva; razionale invece viene desunto dalla natura intellettiva, poiché razionale è l‘animale che ha la natura intellettiva: ora, l‘intellettivo sta al sensitivo come l‘atto alla potenza. E lo stesso accade negli altri casi. Siccome quindi in Dio l‘atto è senza potenzialità, ne segue che Dio non può essere in un genere come una delle specie.
Secondo, poiché dato che l‘essere di Dio è la sua stessa essenza, come si è dimostrato , ne viene che se Dio fosse in qualche genere bisognerebbe dire che il suo genere è l‘ente: infatti il genere designa l‘essenza, poiché viene predicato essenzialmente. Ora, Aristotele dimostra che l‘ente non può essere il genere di cosa alcuna: poiché ogni genere ha differenze specifiche che sono estranee all‘essenza di tale genere, e d‘altra parte non si può trovare alcuna differenza estranea all‘ente, dal momento che il non ente non può essere una differenza. Resta dunque che Dio è fuori di ogni genere.
Terzo, poiché tutte le cose appartenenti a un dato genere partecipano della quiddità o essenza di quel genere, che è un loro attributo essenziale. Differiscono però quanto all‘essere esistenziale: infatti non è identico l‘essere [esistenziale] dell‘uomo e del cavallo, e neppure di quest‘uomo e di quest‘altro. E così ne viene per necessità che in tutte le cose appartenenti a un dato genere l‘esistere e la quiddità o essenza differiscono tra loro. Ora in Dio, come si è dimostrato, non c‘è questa differenza. È chiaro dunque che Dio non è in qualche genere come una delle specie. E
da ciò appare che Dio non ha né genere, né differenze; e non è definibile; e neppure è dimostrabile, se non a posteriori dagli effetti: poiché ogni definizione è data dal genere e dalla differenza, e il termine medio della dimostrazione deduttiva e a priori è la definizione.
È chiaro poi che Dio non è contenuto in un dato genere neppure per riduzione, come principio, poiché il principio che si riduce a un qualche genere non oltrepassa tale genere: come il punto non è il principio che della quantità continua, e l‘unità della quantità discreta. Dio invece è il principio di tutto l‘essere, come si dimostrerà più innanzi . Quindi Dio non è contenuto in alcun genere quale principio.

Da ciò che precede risulta chiaro che in Dio non vi può essere alcun accidente. Primo, poiché il soggetto sta all‘accidente come la potenza all‘atto: infatti il soggetto riceve dall‘accidente una certa attualità p. es. è reso bianco, sapiente, ecc.. Ma ogni potenzialità va assolutamente esclusa in Dio, come appare da ciò che è stato detto . Secondo, poiché Dio è il suo stesso essere ; ora, «sebbene ciò che è, come dice Boezio, possa avere qualche altra cosa di aggiunto, l‘essere stesso non sopporta aggiunta alcuna»: come una cosa calda potrà avere un‘altra qualità diversa dal caldo, p. es. la bianchezza, ma il calore stesso non ha altro che il calore. Terzo, poiché tutto ciò che ha l‘essere di per sé cioè essenzialmente è prima di ciò che esiste solo accidentalmente cioè in forza di altro o per partecipazione. Quindi, essendo Dio assolutamente il primo ente , non può esservi in lui alcunché di accidentale. Non solo, ma in lui non vi possono essere neppure accidenti propri, nel modo in cui la risibilità è un accidente proprio dell‘uomo, poiché questi sono causati dai princìpi essenziali del soggetto e in Dio, che è la causa prima, non vi può essere nulla di causato . Quindi rimane che in Dio non vi può essere alcun accidente.

Si prova in più modi che Dio è del tutto semplice:
Primo, in base a quanto si è detto sopra . Infatti, dato che in Dio non vi è composizione alcuna non quella di parti quantitative, non essendo egli un corpo; né quella di forma e materia; né distinzione tra natura e supposito; né tra essenza ed essere; né composizione di genere e differenza; né di soggetto e di accidente —, è chiaro che Dio non è composto in alcun modo, ma è del tutto semplice.

Secondo, poiché ogni composto è posteriore ai suoi componenti e da essi dipende. Ora Dio, come si è dimostrato , è il primo ente.
Terzo, poiché ogni composto è causato: infatti realtà di per sé diverse non vengono a costituire una qualche unità se non in forza di una causa unificatrice. Ora, Dio non è causato, come si è visto , essendo la prima causa efficiente. Quarto, poiché in ogni composto è necessario che vi sia la potenza e l‘atto, il che non può verificarsi in Dio. Infatti o una delle parti è atto rispetto all‘altra, o per lo meno tutte le parti sono in potenza relativamente al tutto. Quinto, poiché ogni composto è un qualcosa che non conviene ad alcuna delle sue parti. Il che è evidentissimo nei composti di parti eterogenee: infatti nessuna parte dell‘uomo è uomo, e nessuna parte del piede è piede. Nei composti invece di parti omogenee qualcosa che si dice del tutto si dice anche della parte, come una parte dell‘aria è aria e una parte dell‘acqua è acqua; tuttavia qualcosa si dice del tutto che non conviene alla parte: se p. es. tutta la massa dell‘acqua è di due cubiti, altrettanto non si può dire delle sue parti. E così abbiamo che in ogni composto vi è sempre qualcosa che non gli è identico. Ora, se ciò può dirsi di un essere il quale ha la forma [ma non è la sua forma], che cioè esso ha qualcosa che non è esso stesso (come in una cosa bianca vi è qualcosa che non appartiene alla natura del bianco), tuttavia nella forma stessa non vi è nulla di eterogeneo. Quindi, essendo Dio la sua stessa forma, o meglio il suo stesso essere, in nessun modo può dirsi composto. E accenna a questa ragione S. Ilario quando dice: «Dio, che è potenza, non è costituito di debolezze; lui, che è luce, non è composto di oscurità».

Su questo punto si sono avuti tre errori. Alcuni, come riferisce S. Agostino , affermarono che Dio è l‘anima del mondo; e a ciò si riduce l‘errore di altri, i quali dissero che Dio è l‘anima del primo cielo. Altri hanno invece affermato che Dio è il principio formale di tutte le cose. Tale, si dice, fu l‘opinione dei discepoli di Almarico. Il terzo errore invece è quello di Davide di Dinant, il quale stoltissimamente affermò che Dio è la materia prima. Ora, tutto ciò contiene una falsità manifesta e non è possibile che Dio entri in qualche modo nella composizione di cosa alcuna né come principio formale, né come principio materiale. Innanzitutto perché già dicemmo che Dio è la prima causa efficiente. Ora, la causa efficiente non può mai coincidere con la forma dell‘effetto numericamente, ma solo specificamente: infatti un uomo genera non se stesso, ma un altro uomo. La materia poi non coincide con la causa efficiente né numericamente né specificamente, poiché quella è in potenza, questa invece è in atto. In secondo luogo perché, essendo Dio la prima causa efficiente, l‘agire gli appartiene primariamente e di per sé. Ora, ciò che viene in composizione con qualcosa non è agente di per sé e come causa principale, poiché tale è piuttosto il composto: non è infatti la mano che opera, ma l‘uomo mediante la mano, e chi riscalda è il fuoco mediante il calore. Quindi Dio non può essere parte di un composto. In terzo luogo perché nessuna parte di un composto può essere in modo assoluto la prima realtà fra gli esseri, neppure la materia e la forma, che pure sono le prime parti del composto. Infatti la materia è in potenza, e la potenza, assolutamente parlando, è posteriore all‘atto, come è chiaro da quanto si è detto . La forma poi, quando è parte del composto, è una forma partecipata; ora, come il partecipante è posteriore a ciò che è per essenza, così anche lo stesso partecipato: come il fuoco che troviamo nelle cose infuocate è posteriore al fuoco per essenza. Ora, si è già dimostrato che Dio è l‘essere assolutamente primo.

Tommaso D'Aquino
Inviato il: 3/10/2015 12:46
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2577
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/8/2009
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Messaggi: 6643
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Tommaso D'Aquino vs La Sacra Bibbia

Troppo divertente
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«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
Inviato il: 3/10/2015 13:02
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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2578
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 27/10/2005
Da
Messaggi: 3001
Offline
Citazione:

perspicace ha scritto:
Il Logos è totalmente onnipotente anche se non riesce controllare gli effetti della sua gloria.


Voce del sito subito!

Ahahahahah
Inviato il: 3/10/2015 13:07
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  •  doktorenko
      doktorenko
Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2579
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/8/2009
Da
Messaggi: 2332
Offline
Infatti l`hanno messo al rogo per eresia, se non ricordo male.



(notare la scritta vere hic est lumen ecclesiae)

Oppure ha abiurato dicendo la famosa frase

Eppur si nutre ...
Inviato il: 3/10/2015 13:07
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  •  doktorenko
      doktorenko
Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2580
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/8/2009
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Messaggi: 2332
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Dalle vive parole dell` Atto Puro (Salmo 50):

Se avessi fame, a te non lo direi: mio è il mondo e quanto contiene.
Inviato il: 3/10/2015 13:14
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