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   Scienze Economiche
  Euro o Lira: Riassunto discussione

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Autore Discussione
Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#271
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/6/2006
Da Bologna
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Citazione:
anakyn ha scritto:
Tu dicevi che erano costate 11 miliardi.


Forse non l'hai ancora capito, ma le province costano allo stato 11 miliardi l'anno. Se tu pubblichi un grafico che mostra che il costo delle province è 35 milioni, il dato è falso.
Se viceversa tu intendevi unicamente il costo politico delle province, allora lo devi confrontare con il costo politico del MES e del Fiscal Compact che è praticamente zero, perché non ci sono politici iscritti unicamente a quel lavoro.

Ma come cazzo te lo deve spiegare uno che quel grafico è fatto per ingannare?

Tu menti sapendo di mentire, e non solo, persisti nell'errore di credere che questo ti porti qualcosa che non sia lo sputtanamento più completo.

E quello era il secondo esempio che ti facevo, il primo era che mancava l'interesse sul debito. Ma è già tutto cancellato, è già tutto svanito, siamo pure sullo stesso thread e vuoi pure far finta di esserti scordato!

Citazione:
la tua ossessione nel vedere propaganda ovunque sta diventando una roba un pò ridicola, non è che induca rabbia.


Ho dato anche un nome a ciascun evento, perché invece che attaccare il messaggero non affronti il messaggio?

Vai, prova, sarà istruttivo. E facile, dato che la mia è solo un ossessione.
_________________
Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Inviato il: 10/3/2014 22:51
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  •  anakyn
      anakyn
Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#272
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 8/1/2010
Da
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Citazione:

Sertes ha scritto:
Citazione:
anakyn ha scritto:
Tu dicevi che erano costate 11 miliardi.


Forse non l'hai ancora capito, ma le province costano allo stato 11 miliardi l'anno. Se tu pubblichi un grafico che mostra che il costo delle province è 35 milioni, il dato è falso.
Se viceversa tu intendevi unicamente il costo politico delle province, allora lo devi confrontare con il costo politico del MES e del Fiscal Compact che è praticamente zero, perché non ci sono politici iscritti unicamente a quel lavoro.



Non è che "non ho capito", è che ti muovi nel campo fragile dell'opinione e dell'interpretazione mentre ritieni di stare su quello solido del vero/falso.
(Domanda personale, su cui puoi anche non rispondere - : studi o hai studiato ingegneria? Se la risposta è no, ho dedotto male e mi scuso)

Se vogliamo proprio metterci sul piano vero/falso in relazione alla terminologia, allora: le province spendono 11 miliardi, costano 35 milioni.

Se invece entriamo nel campo dell'interpretazione, che mi pare anche più interessante: così come tu, legittimamente, continui a ritenere quel grafico manipolatore e propagandistico, io ed altri lo riteniamo attendibile.

Sia tu che io (che altri) abbiamo spiegato come e perchè lo riteniamo manipolatore o meno.
Dobbiamo rispiegarlo entrambi? Non credo, sarebbe noioso, del resto è stato scritto 3 pagine ed un paio di giorni fa.
Ma possiamo sempre fare dei copia-incolla.

In caso, il mio copia-incolla è questo:
Citazione:
Quel grafico mette a confronto fra di loro delle uscite dello Stato in qualche modo "tagliabili", o comunque su cui si possa operare un taglio per così dire "rapido" e che non coinvolga riforme macroscopiche.
Gli stipendi di chi lavora in Provincia sono tagliabili, ed corrispondono all'incirca alla misura del taglio di spesa pubblica che apporti se abolisci le Provincie.
Discorso simile per gli altri organi istituzionali.
MES e Fiscal compact sono anch'essi tagliabili: basterebbe scardinare le attuali logiche di politica economica dell'UE.
Cioè basterebbe, in altri termini, tornare alla sovranità monetaria.
(attenzione: con il termine "basterebbe" non voglio intendere che sarebbe "facile", intendo che concettualmente sarebbe piuttosto "semplice".)
Quello che però non puoi tagliare sono appunto le spese per servizi essenziali: le puoi riformare, certo, le puoi "razionalizzare", ma come fai a capire quanto risparmieresti o, addirittura, se invece non sarebbe necessario aumentare le spese per tali servizi?
Quindi queste spese NON rientrano in quel grafico.

Ma il punto, che non puoi non cogliere, è un altro, che riformulo: tu non solo hai scritto che il grafico è manipolatore (opinabile), ma mi hai anche accusato di essere una persona che l'ha fatto apposta, quindi con l'intento consapevole di ingannare il prossimo.

Esiste un'altra interpretazione per la frase "menti sapendo di mentire"?
Se esiste, me la forniresti?

Guarda, te lo ripeto: non sto facendo la vittima.
Non sono nemmeno uno che pretende scuse, a differenza tua che avevi anche scritto questa frase qui:
Citazione:
Poi se è come dico io e il grafico è falso mi scrivi delle scuse in grassetto, altrimenti lo faccio io.


Se volevo fare la vittima, se fossi uno che pretende scuse quando ritiene di aver subito un torto, avrei reagito direttamente quando mi hai scritto questa roba.

Non faccio la vittima ma nemmeno porgo l'altra guancia, per cui se mi dici che a provocare ho cominciato io, ti dimostro che non è così.



Citazione:

Sertes ha scritto:

Tu menti sapendo di mentire, e non solo, persisti nell'errore di credere che questo ti porti qualcosa che non sia lo sputtanamento più completo.!



Ancora... boh, tu insisti nel cercare la rissa, ma guarda che sono proprio serafico: di provocazioni ne lanci così tante che alla fine uno ci fa il callo.



Citazione:

Sertes ha scritto:

E quello era il secondo esempio che ti facevo, il primo era che mancava l'interesse sul debito. Ma è già tutto cancellato, è già tutto svanito, siamo pure sullo stesso thread e vuoi pure far finta di esserti scordato!



Non solo non è nè cancellato nè svanito, ma:
- ti ho dato ragione, e nel giro di qualche minuto ho anche postato il grafico dove si evidenzia pure l'interesse sul debito. Se ti fosse sfuggito, è il post n° 150.
- ti faccio notare per la milionesima volta che del problema costituito dagli interessi sul debito ne parlo sin dal mio primo intervento "economico" su LC, e ci insisto sopra un intervento sì e l'altro pure

Però io "faccio finta di essermene scordato".

E tu NON fai propaganda.

Ok.



Citazione:

Sertes ha scritto:

Ho dato anche un nome a ciascun evento, perché invece che attaccare il messaggero non affronti il messaggio?



Dobbiamo risalire a chi "attacca il messaggero piuttosto che affrontare il messaggio", così come siamo risaliti a chi aveva lanciato per primo le provocazioni?

Chissà, forse è probabile che le due ricerche coincidano.
Inviato il: 10/3/2014 23:26
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  •  infosauro
      infosauro
Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#273
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/5/2008
Da questo mondo (credo)
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Ricapitolando le ultime pagine della discussione, a parte la diatriba anakyn-Sertes che non interessa nessuno, risulta che le spese pubbliche in Italia non superano quelle della media europea, ma la tassazione è una delle più alte.
Ad occhio e croce direi che c'è qualcuno che si frega la differenza.
_________________
"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
Inviato il: 10/3/2014 23:44
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  •  anakyn
      anakyn
Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#274
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 8/1/2010
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Citazione:

infosauro ha scritto:

[...]a parte la diatriba anakyn-Sertes che non interessa nessuno[...]



Hai ragione, chiedo scusa, la smetto qui.



Citazione:

infosauro ha scritto:

[...] risulta che le spese pubbliche in Italia non superano quelle della media europea, ma la tassazione è una delle più alte.
Ad occhio e croce direi che c'è qualcuno che si frega la differenza.



Ottima questione.

Bisogna vedere a cosa servono e perchè sono state introdotte tasse sempre più alte.

Monti stesso l'ha spiegato bene, sempre nella famosa intervista alla TV americana: "consolidamento fiscale" (cioè aumento della tassazione) per "distruggere la domanda interna" (letterale, anche se sembra folle) e, dunque, "guadagnare competitività" per riequilibrare la bilancia commerciale.

E perchè bisogna riequilibrare la bilancia commerciale?
Perchè abbiamo accumulato debito a causa di un persistente deficit nella bilancia commerciale stessa, e siccome il sistema-Italia è debitore, ora deve restituire i soldi ai suoi (nostri) creditori.

Quindi, se la domanda è "dove finisce l'aumento delle tasse", la risposta a mio avviso va cercata nell'individuare i creditori rispetto al sistema-Italia: essenzialmente, la banche tedesche e francesi.
Anche i soldi del MES, pur circolando per i Paesi che hanno chiesto aiuti (Grecia - Irlanda - Spagna - Portogallo) alla fine finiscono lì, proprio perchè le banche tedesche e francesi sono creditrici verso tutti i PIIGS.


Poi di domande possiamo farcene anche altre, del tipo:
- di che tipo di debito/credito si tratta? (pubblico - privato)
- com'è che si è accumulato?
- come vanno distribuite le responsabilità fra creditori e debitori?
- ci sarebbero altri strumenti per appianare gli squilibri, oltre ad impoverire la cittadinanza e soffocare gli investimenti?
- le tasse in più sono state distribuite in modo equo? In modo intelligente?
- perchè ci hanno raccontato che invece le tasse servivano per abbassare il debito pubblico (che invece si è alzato)?
- (e soprattutto, a mio avviso) cosa c'è a monte dell'aumento delle tasse e della dinamica di addebitamento dei PIIGS?

...e via dicendo...
Inviato il: 11/3/2014 0:04
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  •  blackbart
      blackbart
Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#275
Dubito ormai di tutto
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Anakyn:
Citazione:
L'inflazione, per definizione direi universale, è l'aumento generalizzato dei prezzi


L'aumento dei prezzi (generalizzato) è un effetto.
Infatti se per assurdo non aumentasse la liquidità come si riuscirebbe a comprare a prezzo maggiorato? Non è teoria ma semplice logica.
Questo non implica il viceversa ovvero che un aumento di liquidità produca sempre inflazione.
L'inflazione potrebbe non verificarsi se, nel frattempo, l'offerta è in aumento.
Quindi un aumento di liquidità potrebbe sostenere l'economia ma è decisione da ponderare attentamente.


Citazione:
Uno Stato con piena sovranità monetaria può finanziarsi da sè, e guai se no.
Altrimenti, se per finanziarsi potesse solo o chiedere soldi ai propri stessi cittadini, o chiederli sul "mercato" a tassi allucinanti (come in Eurozona), di fatto per crescere avrebbe un'unica strada: il mercantilismo, ovvero spingere sull'export.


Uno Stato può fare quello che vuole ma anche "finanziarsi da sè" ha un costo.
Di nuovo... se per assurdo non avesse un costo, tutti potrebbero vivere di rendita ovvero "non fare un cazzo".
Qual'è questo costo?

Citazione:
Guarda caso è quello che ci chiedono di fare in Eurozona: tutti dovremmo avere una bilancia dei pagamenti in positivo.


Ma come fa una società con forti importazioni a sopravvivere senza esportazioni?
Cosa dai in cambio dei prodotti importati?

Citazione:
Ad ogni modo, quello che segue è un video dove Bernanke, presidente della FED (la Banca Centrale USA), spiega come la FED abbia dato soldi alle altre banche USA (dunque emesso spesa), NON prendendoli dalle tasse, bensì semplicemente accreditando i loro conti.


Bene. Capisci anche perchè Barnard, nel suo pamphlet, ha portato come esempio di spesa pubblica ("il debito che arricchisce il cittadino!") una nave militare.
Cosa esportano gli USA? Dove e perchè?
Perchè la stessa tecnica non funzionerebbe in Italia?

Citazione:
in regime di sovranità monetaria la spesa si può fare emettendo nuovi mezzi monetari, senza per forza prenderli dalle tasse.


Assolutamente. Ma ci sono i costi.
Uno potrebbe essere la tassa da inflazione che applichi ai cittadini (tassa subdola ma reale).
Se l'inflazione non si verifica, identifichi altri tipi di costi?

Citazione:
Che vuol dire "centinaia di miliardi persi" se non si contestualizza, se non si capisce dove caspita stanno?
E come si può intervenire se non lo si capisce?


L'Italia spende ogni anno in spese militari dai 30 ai 40 miliardi di euro.
A ciò si aggiungono i famigerati F-35: 100 catorci volanti al prezzo di circa 100 milioni l'uno.
E sono altri miliardi. Tra i 12 e i 14 per l'esattezza.
Sono spese sostenibili per un paese sull'orlo del default, piuttosto che di un'invasione turca?
Gli enti inutili costerebbero circa 10 miliardi: si tratta di enti così inutili che sicuramente non ne hai mai sentito parlare. Lo stesso Monti ne aveva censiti circa 500!
Un miliardo e mezzo è il costo del Parlamento, un'altro miliardo è invece il costo politico delle Regioni. E sono quasi 3.
La RAI costa circa 2 miliardi di euro all'anno.
Ed è solo la punta dell'iceberg.
L'evasione fiscale genera un buco totale che si aggira attorno ai 200 miliardi di euro ogni anno! Si stima che solo in Svizzera siano custoditi circa 120 miliardi di euro, l'80% frutto di evasione.
Videopoker. Quasi 80 miliardi di fatturato legale, 10 miliardi il fatturato della mafia.
E non parliamo di quella penale da 98 miliardi.
Dei 100 miliardi di euro di utile della mafia, nulla si può recuperare?
Restano ovviamente inquantificabili i danni alle imprese oneste.
C'era bisogno di regalare i famosi 7,5 miliardi di euro alle banche?
Nota che non fornisco valutazione dell'infinità di sprechi pubblici che chiunque, ovunque abiti, è in grado di testimoniare!!! Ponti, strade, ospedali, scuole,... marea di tangenti e appalti pilotati.
Altro che MES e FC.

Citazione:
Quando parlo di MES e Fiscal Compact in termini di sprechi ben circoscrivibili, è perchè sappiamo in modo piuttosto esatto:
- perchè possono essere considerati sprechi
- a quanto ammontano


Non puoi metterli sullo stesso piano di "sprechi" strutturali.

Citazione:
Idem con gli interessi sul debito pubblico: sono sprechi di spesa, sappiamo quanto valgono e sapremmo anche come ridurli.


Lo sai solo tu.

Citazione:
Le "centinaia di miliardi" di ALTRI sprechi di cui parli tu dove stanno? Cosa sono? Come vi si rimedia?


Prendendo a calci in culo l'attuale marmaglia, la stessa che, guarda caso, ha applaudito il MES e il FC.
Inviato il: 11/3/2014 17:57
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#276
Sono certo di non sapere
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All'ottimo riepilogo aggiungo solo che l'indice Istat è solo una misura dell'inflazione, una misura falsata da chi sceglie gli oggetti che vengono considerati nel paniere Istat.

E questo ad esempio impatta tantissimo sulle pensioni, perchè se un dipendente può fare straordinario o un secondo lavoro o impegnarsi per avere un aumento, un pensionato non può nulla, un pensionato vede solo la sua pensione e il suo potere d'acquisto eroso anno dopo anno, mentre poi lo stato ti dice che l'inflazione è allo 0,6% e magari devi sentirti pure un privilegiato perchè la pensione che vedi tu i giovani non la vedranno mai.

Quando controlli sia chi genera il problema (in monopolio) che l'ente che esegue le misure per vedere se quello era un problema oppure no, puoi mentire ancora più spudoratamente, l'ennesimo conflitto d'interesse della politica verso i suoi padroni banchieri.
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Inviato il: 11/3/2014 18:41
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  •  Ste_79
      Ste_79
Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#277
Mi sento vacillare
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Torno a rimettere la definizione di banca Italia dell'Inflazione:

Citazione:
Va peraltro chiarito, al riguardo, che l'inflazione non nasce perché le monete hanno un minore contenuto aureo, ma perché sono emesse in quantità eccessiva rispetto alla produzione di beni. L'importante non è che la moneta abbia un valore intrinseco, un contenuto d'oro o d'argento, ma che sia mantenuta una proporzione stabile fra il valore della massa monetaria e il valore dei beni prodotti dall'economia


Lo riscrivo perchè evidentemente a qualcuno non è ancora chiaro:

Citazione:
L'inflazione, per definizione direi universale, è l'aumento generalizzato dei prezzi L'aumento dei prezzi (generalizzato) è un effetto.


Non c'è inflazione all'aumento della massa monetaria se parimenti aumentano i beni e servizi.
Quindi, in un periodo in cui non manca nulla tranne il denaro spendibile, il probllema è la quantità di denaro in circolazione.
Questa è la mia definizione di inflazione, condivisa da Galloni, da Marco Saba, e da altri economissti che hanno assunto il signoraggio bancario come problema primario da risolvere in economia.

Citazione:
Uno Stato può fare quello che vuole ma anche "finanziarsi da sè" ha un costo. Di nuovo... se per assurdo non avesse un costo, tutti potrebbero vivere di rendita ovvero "non fare un cazzo". Qual'è questo costo?


Bene. Nessuno fa più un cazzo. Tutti siamo pieni di moneta.
Quindi, abbiamo milioni di euro da spendere ma non abbiamo nessun prodotto da acquistare e nemmeno nessun servizio da scasmbiarci dal momento che, nessuno ha più voglia di fare un cazzo.
IL denaro che abbiamo non serve a nulla.

E' più chiaro cosa significa inflazione?
In epoca di dopoguerra, questo è verificabile su un qualsiasi libro di storia, i beni e servizi sono distrutti, ma la moneta può circolare anche in abbondanza, ne consegue che l'inflazione cresce a ritmi spropositati. Lo potete verificare.
Nel momento in cui si comincia a rimettere in sesto i servizi e riparte la produzione, con il diffondersi sempre maggiore di beni e servizi, la moneta riacquista il valore di scambio.



Citazione:
Ad ogni modo, quello che segue è un video dove Bernanke, presidente della FED (la Banca Centrale USA), spiega come la FED abbia dato soldi alle altre banche USA (dunque emesso spesa), NON prendendoli dalle tasse, bensì semplicemente accreditando i loro conti.


Per forza funziona così. Non dimenticate che La fed non dichiara più quanto denaro emette.
Ci sono due modi che lo stato può usare per finanziare qualcosa: usare i soldi delle tasse o stampare moneta. Non ne esistono altri.
Se il secondo modo è stato tolto allo stato ne rimane solo uno, che evidentemente non è sufficente a coprire la necessità delle persone.
Se emettere moneta è permesso soltanto alle banche, è altrettanto evidente che questo denaro verrà impiegato per gli scopi del grande capitale, non certo per scopi sociali.
Inviato il: 11/3/2014 23:38
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  •  Ste_79
      Ste_79
Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#278
Mi sento vacillare
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Citazione:
Black Bart: Inoltre difficilmente, sempre che anche questo avvenga, l'aumento di offerta potrebbe "inseguire" l'aumento di liquidità.


Siccome siamo agli antipodi non pretendo che tu capisca una parola di quanto dico. Tuttavia il mio dovere è quello di rispondere visto che ti ho tirato in ballo.

Il meccanismo è questo: Se lo stato emettesse una sua moneta potrebbe all'istante abbassare le tasse agli imprenditori, alzare le pensioni, abbassare le tasse dei lavoratori. QUesto significa maggior denaro in circolazione.
Per quanto riguarda gli imprenditori, Che in Italia sono piccoli imprenditori, questo permetterebbe di continuare la produzione e di assumere disoccupati.
Per quanto riguarda i lavoratori e i pensionati, questo provocherebbe una aumento delle loro possibilità di spesa.
Entrambe le cose darebbero una boccata di ossigeno all'economia. I piccoli negozi in cui ora non si va a comprare perchè si cerca il prezzo più basso, potrebbero vendere di più (Non sono nella condizione di alzare i prezzi come tu sostieni sulla base della tua comprensione del fenomeno inflattivo, ora i negozi chidono per mancanza di clienti)

Potrei aggiungere ulteriori aspetti positivi all'aumento di massa monetaria ora.

Invece, cosa succede ora? questo meccanismo si inceppa perchè l'obbligo di pagare interessi, l'obbligo di mantenere il pareggio di bilancio, il 3% di sto cazzo e compagnia bella (perdona la piccola definizione colorita) impongono un alta tassazzione per riapagare gli interessi, l'impossibilità di spesa pubblica e quindi si va atogliere moneta dal circuito economico, producendo esattamente il contrario di quello che ho descritto sopra.
Se non lo sai, ora, chiudono le aziende non per mancanza di commesse ma per mancanza di liquidità. Ti sfido a dimostrare il contrario.
Per cui se volete salvare l'inflazione e gli stipendi di gente che tra poco non potrà più lavorare fate pure. A me sembra un controsenso.
Inviato il: 11/3/2014 23:56
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  •  Ste_79
      Ste_79
Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#279
Mi sento vacillare
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Lascio anche questo articolo se si va di leggerlo leggetevelo:

Citazione:
Il problema del debito pubblico non è, quindi, un problema di deficit eccessivi, ma di interessi eccessivi: ce lo dicono i dati. Basta notare che dal 1992-1993 le spese delle Stato in Italia sono sempre inferiori alle entrate e addirittura, se guardiamo alla situazione attuale nel mondo, l’Italia è oggi il paese in cui lo Stato ha il surplus di bilancio più alto! Il debito pubblico italiano è esploso di colpo tra il 1982 al 1993, quando la spesa per interessi passò da 35 a 156 miliardi (traslando le lire di allora in euro di oggi). Si può quindi sostenere che, a parità (presumibilmente) di sprechi e corruzione, il debito pubblico è raddoppiato in percentuale del Pil a causa della spesa per interessi.



Citazione:
Possiamo far ripartire l’economia risparmiando fino a 70 miliardi di euro l’anno. La soluzione è scritta nell’articolo 123 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Il governo può creare una banca di proprietà statale che lo finanzi. Il sistema è semplice: la Bce crea il denaro e lo presta alla banca pubblica allo 0,25% e la banca pubblica lo presta allo Stato a tassi di interesse nettamente inferiori all’attuale 4%. Lo abbiamo chiesto all’Unione Europea e il 14 gennaio 2014 abbiamo ricevuto la risposta. Si può fare. Ecco i dettagli tecnici e la corrispondenza con la Bce. L’immagine che ognuno di noi ha dell’Italia è di un paese in cui “non ci sono soldi” e la spiegazione che ci viene fornita è che i governi da decenni spendono di più di quello che incassano, per cui l’accumulo dei deficit pubblici cronici ha creato un enorme debito rendendo necessaria l’austerità.


Fonte
Inviato il: 12/3/2014 0:07
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  •  anakyn
      anakyn
Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#280
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Sull'inflazione Ste_79 mi ha preceduto ed è stato piuttosto esauriente, ma vorrei puntualizzare alcuni aspetti.

Citazione:

blackbart ha scritto:

L'aumento dei prezzi (generalizzato) è un effetto.
Infatti se per assurdo non aumentasse la liquidità come si riuscirebbe a comprare a prezzo maggiorato? Non è teoria ma semplice logica.


Perdonami, nuovamente: l' "aumento dei prezzi" è proprio la definizione di inflazione, è così per tutti, scuola monetarista ed austriaca comprese.
Qui siamo ancora nei paraggi del dizionario.

Più interessante è invece la seconda frase, visto che parla di dinamiche economiche: per "comprare a prezzo maggiorato" (cioè in altri termini perchè avvenga inflazione) non è affatto necessario che aumenti la domanda (cioè la liquidità totale) rispetto all'offerta... può anche calare l'offerta rispetto alla domanda!
Cioè può tranquillamente succedere che, a parità di mezzi monetari circolanti (liquidità) i prezzi salgano ugualmente per dinamiche (anche speculative) sul lato dell'offerta.

La stessa eurozona degli ultimi anni dalla crisi in poi ne è una dimostrazione: come già accennato, la deflazione dei prezzi è uno notizia relativamente recente, ma dal 2009 in poi per diversi anni l'inflazione (per quanto assai ridotta) è perdurata nonostante la crisi di domanda.

Comunque, uno degli esempi pratici e facilmente comprensibili di come si può ottenere inflazione nonostante non avvenga alcun aumento della domanda sta in una semplice pratica speculativa: abbassando l'offerta artificialmente, cioè in modo fittizio.
Per farlo, esistono diverse pratiche speculative, ad esempio:
- acquistare sul mercato la disponibilità completa o quasi di un determinato bene, svuotando dunque l'offerta di quel bene, per poi rimettere quel bene in vendita al prezzo che si vuole (ovviamente maggiorato), tanto si ha il monopolio
- decidere di mettere sul mercato solo una quota/quantità limitata di un determinato bene, nonostante si sia in possesso o si possa produrne molto di più, per alzarne artificiosamente il valore

Potrei farti innumerevoli esempi specifici di speculazione sul lato dell'offerta di cui sono a conoscenza diretta grazie al mio hobby di compravendita di carte da gioco collezionabili, ho solo l'imbarazzo della scelta.



Citazione:

blackbart ha scritto:

Questo non implica il viceversa ovvero che un aumento di liquidità produca sempre inflazione.
L'inflazione potrebbe non verificarsi se, nel frattempo, l'offerta è in aumento.
Quindi un aumento di liquidità potrebbe sostenere l'economia ma è decisione da ponderare attentamente.


E qui siamo d'accordo.



Citazione:

blackbart ha scritto:

Uno Stato può fare quello che vuole ma anche "finanziarsi da sè" ha un costo.
Di nuovo... se per assurdo non avesse un costo, tutti potrebbero vivere di rendita ovvero "non fare un cazzo".
Qual'è questo costo?


Qui Ste_79 ha già spiegato bene che nessuno Stato può permettersi di emettere moneta "ad cazzum", senza un ritorno in attività economiche e produttive, e pretendere poi che la propria economia non vada a rotoli.
Nessuno propone nulla del genere, sarebbe folle.

Il "costo" dell'emissione di moneta, cioè della spesa pubblica, da parte dello Stato è esattamente questo: trovare una collocazione efficiente e produttiva al denaro speso.
Cioè fare una buona politica economica, che prevede anche la capacità di spendere a deficit, ove e quando necessario.
Se imponi ad uno Stato di NON poter superare un tetto di deficit, peraltro molto basso, nemmeno in tempo di crisi (cioè quando dovrebbe fare spesa), di fatto gli stai impedendo di fare politica economica, ed è ciò che sta accadendo in eurozona con l'austerità.



Citazione:

blackbart ha scritto:
Anakyn:

Citazione:
Guarda caso è quello che ci chiedono di fare in Eurozona: tutti dovremmo avere una bilancia dei pagamenti in positivo.


Ma come fa una società con forti importazioni a sopravvivere senza esportazioni?
Cosa dai in cambio dei prodotti importati?


Ma chi ha mai detto "senza esportazioni", santo cielo?!?
L'obiettivo è avere una bilancia dei pagamenti in equilibrio, mica in deficit!

Se il modello proposto dall'eurozona è quello di essere tutti esportatori netti, è un obiettivo improponibile: significa che il resto del mondo dovrebbe essere importatore netto.
Quindi significa:
- dover dipendere necessariamente dal resto del mondo, invece che dalla domanda interna
- pretendere che il resto del mondo segua un modello diverso
- in alternativa, esportare su Marte o in altre galassie, ma di questo al limite se ne riparla quando avremo i viaggi interstellari

E' proprio una roba folle proporre un modello mercantilista ad un intero continente: folle, suicida e foriero di conflitti dentro e fuori dal continente stesso.



Citazione:

blackbart ha scritto:

L'Italia spende ogni anno in spese militari dai 30 ai 40 miliardi di euro.
A ciò si aggiungono i famigerati F-35: 100 catorci volanti al prezzo di circa 100 milioni l'uno.
E sono altri miliardi. Tra i 12 e i 14 per l'esattezza.
Sono spese sostenibili per un paese sull'orlo del default, piuttosto che di un'invasione turca?
Gli enti inutili costerebbero circa 10 miliardi: si tratta di enti così inutili che sicuramente non ne hai mai sentito parlare. Lo stesso Monti ne aveva censiti circa 500!
Un miliardo e mezzo è il costo del Parlamento, un'altro miliardo è invece il costo politico delle Regioni. E sono quasi 3.
La RAI costa circa 2 miliardi di euro all'anno.
Ed è solo la punta dell'iceberg.
L'evasione fiscale genera un buco totale che si aggira attorno ai 200 miliardi di euro ogni anno! Si stima che solo in Svizzera siano custoditi circa 120 miliardi di euro, l'80% frutto di evasione.
Videopoker. Quasi 80 miliardi di fatturato legale, 10 miliardi il fatturato della mafia.
E non parliamo di quella penale da 98 miliardi.
Dei 100 miliardi di euro di utile della mafia, nulla si può recuperare?
Restano ovviamente inquantificabili i danni alle imprese oneste.
C'era bisogno di regalare i famosi 7,5 miliardi di euro alle banche?
Nota che non fornisco valutazione dell'infinità di sprechi pubblici che chiunque, ovunque abiti, è in grado di testimoniare!!! Ponti, strade, ospedali, scuole,... marea di tangenti e appalti pilotati.
Altro che MES e FC.


Ottimo elenco, così incrociamo le competenze: io parlo di sprechi europei, tu di quelli specifici italiani.
Le due cose tra l'altro NON sono reciprocamente incompatibili: si può lottare per scrollarsi di dosso le spese inutili chieste dall'Eurozona, e contamporaneamente anche per risolvere gli sprechi "casalinghi".

Molte delle spese che indichi vanno effettivamente considerate dei veri e propri sprechi, lo sono in modo piuttosto oggettivo e non opinabile, ed in quanto tali vanno condannate e combattute.
Mi riferisco nello specifico a:
- F35, più che altro perchè obsoleti: soldi buttati
- vari enti inutili
- 7,5 miliardi di rivalutazione delle quote della Banca d'Italia: un enorme regalo alle banche private, che peraltro si inserisce ottimamente nel discorso della sovranità monetaria, visto che molti interpretano questa "riforma" anche con il tentativo di privatizzare completamente Banca d'Italia, rimuovendo dunque del tutto la possibilità di riappropriarci della sovranità monetaria nell'attuale contesto istituzionale (bisognerebbe fondarla nuovamente e su nuove basi, o scegliere come Banca Centrale una banca diversa)

NON considero invece necessariamente degli sprechi in quanto tali, bensì delle spese (su cui naturalmente si può discutere), le seguenti uscite dello Stato:
- costi politici delle Istituzioni (Parlamento, Regioni e via dicendo): probabilmente possono essere razionalizzati, ma se esiste la necessità di fare politica (e spero non la si neghi) allora c'è anche la necessità di pagare chi la esercita. Perchè dovrei considerare come uno "spreco" i costi di gestione delle Istituzioni e gli stipendi di chi vi lavora?
- RAI: per capire se 2 miliardi siano troppi o troppo pochi per tenere in piedi la RAI dovrei essere più esperto di bilanci, in ogni caso io ritengo che un servizio televisivo pubblico sia un diritto ed un'esigenza democratica, per cui la RAI in quanto tale deve restare, ovviamente con tutti i costi che comporta


Noterai che NON ho inserito l'evasione in nessuna delle due categorie.
Cerco di spiegare il perchè.

Il discorso "tasse" è così delicato che bisogna aprire un capitolo a parte e fare alcune considerazioni, anche e soprattutto alla luce del fatto che quella fiscale è stata la leva nettamente più utilizzata negli ultimi anni (e tutt'ora, vedi cuneo fiscale) dai vari Governi italiani in risposta alla crisi, con risultati fallimentari.

Innanzitutto, più che uno "spreco" direi che l'evasione fiscale si configura più come una "mancata entrata". Ma sin qui rimaniamo nel campo delle definizioni.

In secondo luogo, io credo che esista una fetta sempre più rilevante di "evasione di sopravvivenza", e cioè: le tasse negli ultimi anni (direi dall'ultima fase del Governo Berlusconi sino ad oggi) si sono alzate ad un livello tale che molte aziende e liberi professionisti si sono trovati di fronte alla scelta se pagarle (per intero) o chiudere l'attività.
Se il livello di tassazione è così elevato da impedire ad un'azienda/libero professionista di svolgere una normale attività (dove per "normale" intendo un'attività che prevede dei profitti nella media, cioè nè profitti astronomici nè in perdita), personalmente faccio molta fatica sia a colpevolizzare chi evade, sia a considerare l'evasione uno spreco.
(attenzione: non sto dicendo che non esista una quota rilevante di "furbetti" o "furboni" che evadono semplicemente perchè sono stronzi e NON perchè non abbiano alternativa; dico che la quota di "evasione di sopravvivenza" si è drammaticamente alzata ed è ormai una realtà in pieno svolgimento)
In altri termini, oggi come oggi ritengo che una quota non indifferente di evasione fiscale sia necessaria a tenere l'economia in piedi: come tale, non la ritengo uno spreco bensì un segnale di allarme rosso affinchè la politica fiscale cambi.

Terzo punto: siccome gli italiani hanno la spiacevole tendenza a praticare auto-razzismo, e sfogano tale tendenza in particolare nel discorso "evasione fiscale", combatto con tutte le mie forze quell'atteggiamento secondo cui gli "altri" (ed in particolare, nell'immaginario italico, i tedeschi) siano più onesti di noi.
L'evasione fiscale ce l'hanno tutti, così come la corruzione, e probabilmente in misura comparabile. Gli "altri", piuttosto, sono più bravi nel nasconderle o nel non farle apparire nelle statistiche ufficiali, ma le praticano esattamente come noi.
Ricordo infatti nuovamente che:
- la multa record in Europa per corruzione se l'è presa la tedesca Siemens
- la spesa pubblica gonfiatasi nella Grecia pre-crisi è dipesa anche dall'acquisto sconsiderato e idiota di mezzi militari da armatori in prevalenza tedeschi e francesi, e che tale spesa sia stata "favorita" da un uso molto disinvolto di cospicue mazzette, capaci di corrompere intere catene di funzionari pubblici

Quarto e ultimo punto, forse il più importante: da sostenitore della piena sovranità monetaria, io, come già scritto e spiegato, ritengo che le tasse NON abbiano la funzione primaria di finanziare la spesa pubblica, bensì quella di redistribuire ricchezza e regolare l'equilibrio dei mezzi monetari per tenere sotto controllo l'inflazione. In questo senso ed in rapporto alla situazione attuale e degli ultimi anni, ritengo che l'evasione fiscale sia, nella misura in cui si configura come "evasione di sopravvivenza", uno strumento per trattenere sufficiente liquidità nel sistema, cioè uno strumento di resistenza rispetto a politiche fiscali e monetarie che negli ultimi anni, per ammissione dello stesso Monti, hanno puntato a drenare liquidità per "distruggere la domanda interna".



Citazione:

blackbart ha scritto:
Anakyn:

Citazione:
Quando parlo di MES e Fiscal Compact in termini di sprechi ben circoscrivibili, è perchè sappiamo in modo piuttosto esatto:
- perchè possono essere considerati sprechi
- a quanto ammontano


Non puoi metterli sullo stesso piano di "sprechi" strutturali.


Nemmeno gli F35 sono uno spreco "strutturale", però li hai infilati lo stesso nel calderone degli "sprechi".

Inoltre, perchè mai il Fiscal Compact NON dovrebbe essere considerato "strutturale"?
Una riduzione del debito/PIL del 5% annuo per 20 anni non ti pare abbastanza strutturale?
Prima mi contestavi il considerarlo uno spreco, e ti ho spiegato perchè lo ritengo tale.
Ma sulla "strutturalità" proprio non ci piove, mi sembra.

Sul MES, se sia strutturale o meno lo capiremo a breve: dipende tutto dall'eventuale necessità di rifinanziarlo, il che nell'attuale contesto dipende a sua volta dall'eventuale necessità degli Stati in crisi di chiedere ulteriori aiuti. Per come è messa l'Eurozona, ho idea che la necessità di ricevere aiuti dal MES non sia terminata, speriamo che mi sbagli.



Citazione:

blackbart ha scritto:

Anakyn:
Citazione:
Idem con gli interessi sul debito pubblico: sono sprechi di spesa, sappiamo quanto valgono e sapremmo anche come ridurli.


Lo sai solo tu.


"Solo io"?

E' da mezzo thread che ripetiamo come la sovranità monetaria serva, fra le altre cose, a tenere bassi i tassi d'interesse, e che la perdita di quest'ultima in Italia (Divorzio del 1981) abbia immediatamente innescato un'impennata dei tassi e conseguentemente un'impennata degli interessi sul debito.

Non ho capito se stai contestando questa dinamica o se ritieni che non intervenga a livello di interessi sul debito.
Inviato il: 12/3/2014 1:48
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#281
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Citazione:

Ste_79 ha scritto:

Il meccanismo è questo: Se lo stato emettesse una sua moneta potrebbe all'istante abbassare le tasse agli imprenditori, alzare le pensioni, abbassare le tasse dei lavoratori. QUesto significa maggior denaro in circolazione.
Per quanto riguarda gli imprenditori, Che in Italia sono piccoli imprenditori, questo permetterebbe di continuare la produzione e di assumere disoccupati.
Per quanto riguarda i lavoratori e i pensionati, questo provocherebbe una aumento delle loro possibilità di spesa.
Entrambe le cose darebbero una boccata di ossigeno all'economia. I piccoli negozi in cui ora non si va a comprare perchè si cerca il prezzo più basso, potrebbero vendere di più (Non sono nella condizione di alzare i prezzi come tu sostieni sulla base della tua comprensione del fenomeno inflattivo, ora i negozi chidono per mancanza di clienti)



Tutto vero, tralasci però un aspetto (o forse lo stai dando per scontato): senza l'uscita dalla moneta unica, le merci estere continuerebbero ad essere più competitive, dunque l'aumento di disponibilità monetaria da parte dei consumatori finirebbe per riversarsi più all'estero (import) che alle nostre stesse aziende (mercato interno).

Per questo i movimenti e gli economisti che propongono la sovranità monetaria, contestualmente propongono anche l'uscita dalla moneta unica (e viceversa).

Che peraltro da un punto di vista tecnico non significa necessariamente ripudiare l'Euro: rifiutare la moneta unica può anche voler dire tenersi sia l'Euro (per gli scambi internazionali) che una moneta nazionale complementare.
Inviato il: 12/3/2014 1:56
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#282
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Ste_79 ha scritto:
Torno a rimettere la definizione di banca Italia dell'Inflazione:

Citazione:
Va peraltro chiarito, al riguardo, che l'inflazione non nasce perché le monete hanno un minore contenuto aureo, ma perché sono emesse in quantità eccessiva rispetto alla produzione di beni. L'importante non è che la moneta abbia un valore intrinseco, un contenuto d'oro o d'argento, ma che sia mantenuta una proporzione stabile fra il valore della massa monetaria e il valore dei beni prodotti dall'economia


Lo riscrivo perchè evidentemente a qualcuno non è ancora chiaro:

Citazione:
L'inflazione, per definizione direi universale, è l'aumento generalizzato dei prezzi L'aumento dei prezzi (generalizzato) è un effetto.



Guarda che questa è solo la definizione di una delle parti in causa, che ha pieno interesse a proporre questa visione della realtà piuttosto che un'altra.

Citazione:
Non c'è inflazione all'aumento della massa monetaria se parimenti aumentano i beni e servizi.
Quindi, in un periodo in cui non manca nulla tranne il denaro spendibile, il probllema è la quantità di denaro in circolazione.
Questa è la mia definizione di inflazione, condivisa da Galloni, da Marco Saba, e da altri economissti che hanno assunto il signoraggio bancario come problema primario da risolvere in economia.


Bene, allora ricordiamo che INVECE secondo la scuola economica Austriaca l'inflazione è definita come l'aumento della massa monetaria, e POI sempre secondo la scuola economica austriaca l'aumento della massa monetaria causa un aumento generalizzato dei prezzi.

Siccome stiamo parlando proprio di moneta non è corretto stralciare il passaggio dell'aumento della massa monetaria quale causa dell'aumento dei prezzi.

Altrimenti parrebbe giustificabile da tutti lo stampare moneta per uscire dalla crisi, cosa che non è affatto vera.

Torno su una frase:

Citazione:
Quindi, in un periodo in cui non manca nulla tranne il denaro spendibile, il probllema è la quantità di denaro in circolazione.


Ok. Allora invece che stampare altro denaro su cui mi chiedi interesse e che svaluta il mio risparmio, prova a lasciarmi in tasca un po dei miei guadagni.
Hint: in uno dei due casi il grasso banchiere non guadagna.
Già detto, già detto.

Citazione:
Ci sono due modi che lo stato può usare per finanziare qualcosa: usare i soldi delle tasse o stampare moneta. Non ne esistono altri.


No, no, no! Lo stato può legiferare in favore di qualcosa (rendere legale la costruzione di qualcosa che prima non lo era, come quando certi lotti diventano edificabili e miracolosamente guadagnano di valore), o contro qualcos'altro (privatizzazioni, svendite del demanio, appropiarsi del diritto di vendere qualcosa che non andrebbe venduto, come le spiagge). Non sottovalutiamo questi fatti!

E inoltre c'è anche il caso marginale, ma che è avvenuto, di distruggere la concorrenza con l'intervento militare, come per l'invasione dell'iraq che ha rimosso un concorrente che da solo provvedeva a circa un quinto del petrolio mondiale (e i possessori degli altri quattro quinti ringraziano)

Citazione:
Se emettere moneta è permesso soltanto alle banche, è altrettanto evidente che questo denaro verrà impiegato per gli scopi del grande capitale, non certo per scopi sociali.


UNO SCROSCIO DI APPLAUSI!
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Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Inviato il: 12/3/2014 8:29
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#283
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Ste_79:

Citazione:
Non c'è inflazione all'aumento della massa monetaria se parimenti aumentano i beni e servizi.


Questo l'avevo scritto pure io. E' evidente. Se ci sono più transazioni, serviranno più soldi.
Ma non parlerei di beni e servizi ma di produzione ed esportazioni.

Citazione:
Quindi, in un periodo in cui non manca nulla tranne il denaro spendibile, il problema è la quantità di denaro in circolazione.


Di nuovo. La mancanza di denaro è la conseguenza della mancanza di lavoro, non la causa.
La causa sono le tasse da record mondiale, specialmente sul lavoro, che gravano sulle imprese. Se pigi sull'acceleratore con il freno a mano tirato, non vai da nessuna parte e bruci le gomme.
Perchè tutte queste tasse? Ovvio. Per pagare centinaia di miliardi di sprechi che, come dice il nome stesso, non producono nulla se non altro debito.

Citazione:
Ci sono due modi che lo stato può usare per finanziare qualcosa: usare i soldi delle tasse o stampare moneta. Non ne esistono altri.


Può chiedere prestiti ai privati.

Citazione:
Se il secondo modo è stato tolto allo stato ne rimane solo uno, che evidentemente non è sufficente a coprire la necessità delle persone.
Se emettere moneta è permesso soltanto alle banche, è altrettanto evidente che questo denaro verrà impiegato per gli scopi del grande capitale, non certo per scopi sociali.


Ah... gli scopi sociali. Va benissimo che lo Stato si occupi di scopi sociali (tipo spendere 40 miliardi all'anno in spese militari) perchè in caso contrario non servirebbe a nulla.
Il problema è che senza profitto non si va da nessuna parte.

Citazione:
Siccome siamo agli antipodi non pretendo che tu capisca una parola di quanto dico.


Il dramma è che capisco fin troppo bene quello che pensi di sapere e dove vuoi andare a parare.
Infatti:

Citazione:
Se lo stato emettesse una sua moneta potrebbe all'istante abbassare le tasse agli imprenditori, alzare le pensioni, abbassare le tasse dei lavoratori. Questo significa maggior denaro in circolazione.


Ovviamente ci mancherebbe eliminare gli sprechi e ottenere lo stesso risultato.
No. La soluzione è stampare moneta, magari da accreditare direttamente sul "conto corrente" statale.
Ma abbiamo appena finito di dire che, in mancanza di beni e servizi, crei inflazione!
E come fai ad aumentare la produzione se permangono gli sprechi?
Come fai a pensare che una riduzione immediata delle tasse, produca immediatamente un incremento della produzione? Una azienda, chiusa perchè strozzata dal pizzo statale, riapre in 24h?
Nel frattempo - transitorio che potrebbe durare mesi o anni - hai inflazione, tassa utile a pagare gli sprechi! Aumenta il costo di importazione, aggravando le tasse sulle imprese.
Questo è il costo!

Citazione:
I piccoli negozi in cui ora non si va a comprare perchè si cerca il prezzo più basso, potrebbero vendere di più


I piccoli negoazianti sarebbero rovinati perchè nulla si dice dell'effetto della svalutazione.

Citazione:
Non sono nella condizione di alzare i prezzi come tu sostieni sulla base della tua comprensione del fenomeno inflattivo, ora i negozi chidono per mancanza di clienti


E chi ha parlato di inflazione? Siamo in un periodo post-recessivo quindi semmai c'è deflazione. Che in termini pratici, lo spiego per la decima volta, è il "negoziante" (o la società) che dice "piuttosto che chiudere baracca e burattini, riduco i miei margini finchè ce la faccio". Poi alla fine chiude.
Ma qual'è la differenza maggiore rispetto ad altri paesi europei? Solo la mancanza di clienti? No. E' la tassazione reale, cazzo!

Citazione:
Invece, cosa succede ora? questo meccanismo si inceppa perchè l'obbligo di pagare interessi, l'obbligo di mantenere il pareggio di bilancio, il 3% di sto cazzo e compagnia bella (perdona la piccola definizione colorita) impongono un alta tassazzione per riapagare gli interessi, l'impossibilità di spesa pubblica e quindi si va atogliere moneta dal circuito economico, producendo esattamente il contrario di quello che ho descritto sopra.


Uno: Gli "alti interessi" pesano meno del 10% sulla spesa pubblica quindi meno degli sprechi che, anche in situazione di crisi, continuano a permanere anzi a peggiorare.
Due: Se fai un debito lo ripaghi.
Ma la cosa più importante è questa.
E' perfettamente lecito ritenere che se lo Stato si trovasse - tramite prestiti, tasse, emissione di banconote del Monopoli, ecc... - con più disponibilità finanziarie farebbe quello che gli riesce meglio: sperpererebbe.
Lo fa oggi che l'Italia è alla canna del gas, lo farebbe domani se potesse accreditarsi i soldi dal nulla. E tali sprechi avrebbero un costo molto maggiore di quello attuale perchè produrrebbero un aumento esponenziale del "debito". Debito inteso come un impoverimento della società. Impoverimento misurabile, anche ma non solo, come riduzione del potere di acquisto.

Citazione:
Se non lo sai, ora, chiudono le aziende non per mancanza di commesse ma per mancanza di liquidità. Ti sfido a dimostrare il contrario.


Ancora?.
Chiudono per le tasse!!!
Inviato il: 12/3/2014 17:44
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  •  blackbart
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#284
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Anakyn:

Citazione:
Più interessante è invece la seconda frase, visto che parla di dinamiche economiche: per "comprare a prezzo maggiorato" (cioè in altri termini perchè avvenga inflazione) non è affatto necessario che aumenti la domanda (cioè la liquidità totale) rispetto all'offerta... può anche calare l'offerta rispetto alla domanda!
Cioè può tranquillamente succedere che, a parità di mezzi monetari circolanti (liquidità) i prezzi salgano ugualmente per dinamiche (anche speculative) sul lato dell'offerta.


Se il fenomeno è generalizzato è molto difficile che ciò avvenga. L'unica cosa che mi viene in mente è un aumento del prezzo delle materie prime (alla base di quasi tutti i beni) dovuto, magari, ad una svalutazione della moneta. Giusto per stare in tema.

Citazione:
La stessa eurozona degli ultimi anni dalla crisi in poi ne è una dimostrazione: come già accennato, la deflazione dei prezzi è uno notizia relativamente recente, ma dal 2009 in poi per diversi anni l'inflazione (per quanto assai ridotta) è perdurata nonostante la crisi di domanda.


La deflazione è conseguenza logica della recessione. L'inflazione di cui parli è l'effetto di stampare carta alla cazzo. Ovvio.

Citazione:
Il "costo" dell'emissione di moneta, cioè della spesa pubblica, da parte dello Stato è esattamente questo: trovare una collocazione efficiente e produttiva al denaro speso.


Con gli attuali sprechi, lo Stato sarebbe in deficit ancor prima di iniziare a fare altro deficit!
Inoltre il concetto statale di "collocazione efficiente e produttiva" suona già male in teoria. Ma viene da rabbrividire se si pensa all'Italia.

Citazione:
Cioè fare una buona politica economica, che prevede anche la capacità di spendere a deficit, ove e quando necessario.


Ti chiedevo qual'era il costo economico di spendere a deficit, non quello "morale".
Ovvio che tutte le imprese nascono spendendo a deficit.
Per un'impresa il costo di questo deficit sono gli interessi da pagare alle banche.
Nel tuo caso è lo Stato che si accredita i soldi quando gli servono. Ma il costo non può essere nullo perchè sarebbe un paradosso!
Allora qual'è questo costo?

Citazione:
Se imponi ad uno Stato di NON poter superare un tetto di deficit, peraltro molto basso, nemmeno in tempo di crisi (cioè quando dovrebbe fare spesa)


E meno male visto che anche in tempi di vacche magre, la marmaglia è capace di accreditare sul conto del cittadino persino i dildo! Ah... proprio una "collocazione efficiente e produttiva". Sì... nel culo!
A parassiti con un simile concetto del valore del sacrificio (altrui), tu affideresti il compito di fare altro deficit???

Citazione:
Ma chi ha mai detto "senza esportazioni", santo cielo?!?
L'obiettivo è avere una bilancia dei pagamenti in equilibrio, mica in deficit!


Hai scritto proprio

Citazione:
quello che ci chiedono di fare in Eurozona: tutti dovremmo avere una bilancia dei pagamenti in positivo


Come se, in ogni caso, non fosse questa la finalità dell'economia di una nazione!

Citazione:
Se il modello proposto dall'eurozona è quello di essere tutti esportatori netti, è un obiettivo improponibile: significa che il resto del mondo dovrebbe essere importatore netto.


No. Significa che importi quanto riesci a scambiare con quello che produci.
Gli USA cosa esportano? Dove?

Citazione:
NON considero invece necessariamente degli sprechi in quanto tali, bensì delle spese (su cui naturalmente si può discutere), le seguenti uscite dello Stato:
- costi politici delle Istituzioni (Parlamento, Regioni e via dicendo): probabilmente possono essere razionalizzati, ma se esiste la necessità di fare politica (e spero non la si neghi) allora c'è anche la necessità di pagare chi la esercita. Perchè dovrei considerare come uno "spreco" i costi di gestione delle Istituzioni e gli stipendi di chi vi lavora?


20000 euro al mese a gente che fa il 99,95% di assenze? Oltre un milione e mezzo di euro all'anno per il caffè???
In UK il Parlamento costa quasi un terzo rispetto a quello italiano!
Se venissero pagati in base alla media europea e ai giorni di presenza, un decimo sarebbe anche troppo!

Citazione:
- RAI: per capire se 2 miliardi siano troppi o troppo pochi per tenere in piedi la RAI dovrei essere più esperto di bilanci, in ogni caso io ritengo che un servizio televisivo pubblico sia un diritto ed un'esigenza democratica, per cui la RAI in quanto tale deve restare, ovviamente con tutti i costi che comporta


Lascialo decidere al cittadino se preferisce tenersi in tasca 115 euro!
115 euro possono essere pochi per alcuni, per altri possono fare la differenza.
Ma il canone è uguale per tutti: diritto democratico un cazzo!

Citazione:
Terzo punto: siccome gli italiani hanno la spiacevole tendenza a praticare auto-razzismo, e sfogano tale tendenza in particolare nel discorso "evasione fiscale", combatto con tutte le mie forze quell'atteggiamento secondo cui gli "altri" (ed in particolare, nell'immaginario italico, i tedeschi) siano più onesti di noi.
L'evasione fiscale ce l'hanno tutti, così come la corruzione, e probabilmente in misura comparabile. Gli "altri", piuttosto, sono più bravi nel nasconderle o nel non farle apparire nelle statistiche ufficiali, ma le praticano esattamente come noi.


Vallo a dire a un tedesco quanto paga di tasse e che servizi ha in cambio.
Vedi un po' tu se trovi un parlamento al mondo con marmaglia come la nostra.
Ma fammi il piacere...

Citazione:
Nemmeno gli F35 sono uno spreco "strutturale"


Quando compri una maccchina paghi solo il concessionario? Non hai da fare benzina, bollo, assicurazione, revisioni, manutenzioni, ecc...?
Lo sai qual'è il costo annuo per un aereo militare solo di addestramento piloti, manutenzione, esercitazioni quotidiane?
Inviato il: 12/3/2014 17:46
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  •  Nomit
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#285
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http://keynesblog.com/2012/12/10/mmt-la-risposta-di-warren-mosler-ad-emiliano-brancaccio/
[...] ho approfondito il dibattito sempre attuale tra Keynes e gli economisti classici [neoclassici, ndt], dove i classici argomentano che ci può essere piena occupazione in assenza di monopoli e Keynes controbatte che nella pratica ci può essere disoccupazione persistente anche in assenza di monopoli, a causa del reddito non speso, ecc. nel sistema monetario. La mia idea è che abbiano entrambi mancato nel riconoscere nella moneta un monopolio dello stato.

La domanda nozionale è rappresentata dalla tassazione e dal desiderio di risparmio, mentre l’offerta nozionale viene dalla spesa pubblica e/o dall’indebitamento sovrano. La disoccupazione è la prova dell’insufficienza nell’offerta del monopolista [della moneta, cioè lo stato, ndt] – cioè l’insufficienza della spesa nel soddisfare il bisogno di pagare le tasse e il desiderio di risparmio netto in quell’unità di conto. Quindi è giusta l’idea dei classici per cui è il monopolista che determina disoccupazione, ma fallirono nel riconoscere quale era di monopolio applicabile. Keynes invece aveva ragione, il problema è dal lato monetario, mancando però di riconoscere la moneta come monopolio pubblico [...]

[lo metto anche se non lo capisco bene] Ogni pagamento delle tasse richiede che la Fed addebiti sul conto di una banca membro e accrediti sul conto del tesoro. Ciò è impossibile senza bilanci nei conti delle banche membro, a meno che venga permesso loro di avere bilanci negativi.
Tuttavia i bilanci in negativo – gli scoperti di conto – sono tecnicamente prestiti della Fed, un agente del Congresso. Ciò significa che il pagamento delle tasse tramite scoperto è l’equivalente di estinguere l’onere fiscale con un prestito della banca centrale. Ossia, come in questo esempio, la Fed dovrà anticipare i dollari che accredita per il pagamento delle tasse.
Per dirla con i termini degli esperti del mestiere non c’è “drenaggio di riserve” senza “aggiunta di riserve” che equivale a dire che i dollari per pagare le tasse e comprare i titoli di stato necessariamente “provengono” dalla spesa e/o prestiti del governo.
Non c’è modo di aggirare la situazione. Ogni emittente deve distribuire prima di poter poi raccogliere gli oggetti erogati, in quanto semplice esercizio di logica [...]

[...] Ricordate, in termini economici, l’occupazione è un costo reale per il lavoratore, in quanto sta vendendo il suo tempo. Il beneficio reale è il prodotto. Quindi suggerisco di guardare al consumo reale con riferimento i membri della zona euro, per poter valutare i vinti e vincitori in termini economici. Ma comunque sì, ogni unione monetaria necessita di un sistema di perequazione fiscale, al fine di assicurare la piena occupazione e la stabilità dei prezzi. Suggerisco poi che la ragione per cui non accade sia per il fatto che vi è una vasta incomprensione sul fatto che per la regione a cui è assegnato di produrre beni e servizi [per il resto dell’unione, ndt] quel processo rappresenta un costo reale, in quanto gli occupati producono i beni reali e servizi che verranno però consumati dalle altre zone dell’unione. Invece, proprio a causa dell’arricchimento finanziario della regione, le altre regioni ne beneficiano in termini reali. In altre parole, i trasferimenti fiscali possono essere utilizzati per sfruttare le aree a maggiore disoccupazione e far produrre beni e servizi che vengono esportati nel resto dell’unione. E di qui si ritorna al discorso di export come costo reale e importazione come beneficio reale [...]
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« Da oggi latini e romani sono lo stesso popolo » (Costantino Paleologo, I453)
Inviato il: 12/3/2014 20:38
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#286
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Ok, non c'è speranza.

Se uno è convinto che alla base di tutto ci siano sprechi & burocrazia, ne rimarrà convinto in eterno ed al di là di qualsiasi argomentazione contraria.
La logica è uno strumento del tutto inutile, i dati macroeconomici non ne parliamo, persino la consequenzialità delle dinamiche perde senso.

La produttività italiana comincia il suo collasso dal 1997 in poi, ma il fatto che fossimo appena rientrati in un sistema di cambi rigidi naturalmente non c'entra nulla, è una coincidenza.
Il fatto è che è proprio dal 1997 che si sono alzate le tasse a livelli inaccettabili, e sempre da lì che è esplosa la corruzione, non parliamo poi degli sprechi.
Sempre dal 1997 il nostro Parlamento ha cominciato a popolarsi di "marmaglia".
"Marmaglia" che ovviamente abbiamo solo noi, mica quelli che di fatto hanno corrotto un intero Stato (Grecia) a furia di mazzette per farsi comprare armamenti inutili, per poi prenderlo a mazzate di austerità appena le sue bolle ed il suo debito sono esplosi.


Blackbart, io dubito che scriverlo abbia una qualsivoglia utilità, ma prendendo a caso una delle ultime robe che hai scritto, ti faccio notare che no, la finalità dell'economia di una nazione NON è andare in surplus commerciale.
Se fosse così, tutte le economie avanzate sarebbero in perenne conflitto armato fra loro.
In una comunità internazionale di Stati che vogliono commerciare fra loro senza spararsi a vicenda, l'obiettivo è far sì che tutti siano in sostanziale pareggio fra import ed export.

Questo ci dice la base della macroeconomia, nonchè la logica elementare.

Puntare al surplus strutturale all'interno di una comunità internazionale, cioè fare del mercantilismo, significa alternativamente:
- voler schiavizzare i partner commerciali
- cercare un conflitto
- disporre di mercati di sbocco esterni a tale comunità internazionale che accettino di andare in deficit commerciale

Ognuna di queste alternative avvicina il concetto di mercantilismo a quello di imperialismo.
Far sì che il surplus commerciale diventi strutturale significa operare una politica di tipo imperialista, sia che la si voglia combattere con mezzi militari che con mezzi economici.


Ma naturalmente tutto questo non c'entra nulla, il problema è che abbiamo troppi sprechi e che dobbiamo cacciare a calci in culo la marmaglia che è in parlamento.
Inviato il: 13/3/2014 0:34
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#287
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anakyn ha scritto:
Ma naturalmente tutto questo non c'entra nulla, il problema è che abbiamo troppi sprechi e che dobbiamo cacciare a calci in culo la marmaglia che è in parlamento.


Sono d'accordo.

L'altra priorità è spiegare alla gente che la crisi non è crisi, ma truffa.

Citazione:
Sempre dal 1997 il nostro Parlamento ha cominciato a popolarsi di "marmaglia".


Ok, hai appena sbianchettato la storia d'italia, tangentopoli, il pentapartito, il CAF Craxi Andreotti e Forlani, il fatto che caduto in disgrazia Craxi è dovuto salire in politica il suo foraggiatore, il principale rappresentante della loggia massonica eversiva Propaganda2 Silvio Berlusconi tessera 1816, e il fatto che il partito comunista abbia consentito a costui di mantenere le proprie televisioni evitando di legiferare sull'evidente conflitto di interessi. Era il 1994. Tangentopoli era nel 1992 ed aveva accertato una piccola parte delle malefatte degli anni 80.

Ora la rimetto:

Citazione:
Sempre dal 1997 il nostro Parlamento ha cominciato a popolarsi di "marmaglia".


Chi cerca la soluzione nell'economia vuole solo allontanare l'attenzione da chi ha pianificato, creato e adesso si gode i frutti della crisi.

"saluti"
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Inviato il: 13/3/2014 10:36
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#288
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Citazione:

blackbart ha scritto:
E non parliamo di quella penale da 98 miliardi.


La cosa peggiore è che è passato completamente in cavalleria il fatto che Umberto Rapetto, colui che ha creato dal nulla il nucleo investigazioni truffe informatiche della guardia di finanza, che lo ha comandato efficacemente per anni, fino al culmine di questa investigazione con la multa colossale da 98 miliardi di euro... è stato costretto alle dimissioni.

Questo fa incazzare più di tutto.

La politica ha il ruolo di realizzare la visione massonica del mondo, che non è il merito ma l'obbedienza e la connivenza, e chi all'interno del suo ruolo scopre qualcosa inviso alle macchinazioni del sistema viene punito pure se dovrebbe essere invece portato in palmo di mano.

L'ufficiale di marina che si era rifiutato di sversare i liquami tossici in mare è stato cacciato, e ha avuto giustizia solo dopo 12 anni di processi

Il carabiniere che ha trovato le falde acquifere inquinate è stato cacciato

Il sistema deve creare e tutelare l'illegalità, così ciascuno è perseguibile dal potere, alla bisogna.

Anzi, il sistema promuove l'illegalità, non colpendo l'evasione evidente, non colpendo gli abusi ma anzi sanandoli con i condoni, proponendo indulti e amnistie, producendo scudi fiscali al 5% per gli evasori esteri.

E qualcuno vuole cercare il problema nell'economia?! Nella bilancia commerciale? Nel ciclo di frenkel?

In italia essere onesti non paga, fare lo zerbino del potente sì. Perchè tanto chi deve prosperare nella crisi lo fa, e chi è fuori dai giochi che si fotta.

Allora, siccome vi piace mettere un numero di fianco a tutto, quanto costa lo Scudo Fiscale alla collettività, al sistema italia? Insegnare alla gente che fa bene a portare i soldi all'estero per evitare di pagar le tasse in italia, e poi riportare i soldi in italia pagando solo il 5%?

Euro o Lira: falso problema.
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Inviato il: 13/3/2014 10:45
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#289
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Citazione:

Sertes ha scritto:

Citazione:
anakyn ha scritto:
Ma naturalmente tutto questo non c'entra nulla, il problema è che abbiamo troppi sprechi e che dobbiamo cacciare a calci in culo la marmaglia che è in parlamento.


Sono d'accordo.



Ahimè, me n'ero reso conto.



Citazione:

Sertes ha scritto:

Citazione:
anakyn ha scritto:
Sempre dal 1997 il nostro Parlamento ha cominciato a popolarsi di "marmaglia".


Ok, hai appena sbianchettato la storia d'italia, tangentopoli, il pentapartito, il CAF Craxi Andreotti e Forlani, il fatto che caduto in disgrazia Craxi è dovuto salire in politica il suo foraggiatore, il principale rappresentante della loggia massonica eversiva Propaganda2 Silvio Berlusconi tessera 1816, e il fatto che il partito comunista abbia consentito a costui di mantenere le proprie televisioni evitando di legiferare sull'evidente conflitto di interessi. Era il 1994. Tangentopoli era nel 1992 ed aveva accertato una piccola parte delle malefatte degli anni 80.



Appunto.
Più altre schifezze assortite che cominciano ben prima, anche in epoche dove il nostro Paese ed i suoi cittadini prosperavano.

Temo tu non abbia colto.

Scrivendo quello che hai scritto, hai appena dato ragione a ciò che intendevo dire.
Inviato il: 13/3/2014 11:46
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#290
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Citazione:
anakyn ha scritto:
Scrivendo quello che hai scritto, hai appena dato ragione a ciò che intendevo dire.


Mitico, perchè a me non interessa darti contro a prescindere, ma far passare le informazioni importanti, col giusto peso.

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Inviato il: 13/3/2014 12:00
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#291
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Nel 1867 Giuseppe Verdi, eletto parlamentare del Regno d'Italia, scriveva:
"Cosa fanno i nostri uomini di Stato? Coglionerie sopra coglionerie! Ci vuol altro che mettere delle imposte sul sale e sul macinato e rendere ancora più misera la condizione dei poveri. Quando i contadini non potranno più lavorare e i padroni dei fondi non potranno, per troppe imposte, far più lavorare, allora moriremo tutti di fame. Cosa singolare! Quando l'Italia era divisa in tanti piccoli Stati, le finanze di tutti erano fiorenti! Ora che tutti siamo uniti, siamo rovinati. Ma dove sono le ricchezze d'una volta? Addio, addio".
Verdi aveva il ricordo chiaro di quando il Regno delle Due Sicilie era all'avanguardia in Europa... noi questo ricordo non lo abbiamo, ma senz'altro tutti sappiamo che la situazione del sud Italia non è cambiata nonostante tutte le politiche attuate nel corso degli anni abbiano portato a massicci trasferimenti di moneta dal nord.
Perchè? Secondo me perchè comunque è difficile applicare una politica economica che riesca ad interpretare le esigenze di due o più individualità differenti tra loro.
Anche in Germania, dove non ci sono corruzione, burocrazia, assenteismo e tutti i mali che invece affliggono l'Italia, troviamo un divario gigantesco tra l'economia della Sassonia e quella della Baviera.
Se andate in Spagna a Barcellona o comunque in Catalonia, la crisi è relativa rispetto al resto del paese. E queste differenze le troviamo un po' dappertutto nel mondo, nella Cina, negli USA e come vengono ammortizzate normalmente? Con trasferimenti di moneta dalla parte più ricca alla più povera, incentivi, tassazione differenziata.
In Europa ci sono diverse individualità, alcune delle quali malate e bisognose di cure, la politica però è una sola, la moneta una sola. (sola nel senso di fregatura)
Infatti poi abbiamo l'inflazione (quella che vi piace tanto o che odiate) che non è esattamente la stessa in Italia ed in Germania (0,47 / 1,34), quindi a prescinedere da cosa dice la scuola austriaca e cosa quella mainstream, la soluzione non può che essere trasferire moneta dalla Germania all'Italia, tramite incentivi, tassazione differenziata o qualsiasi provvedimento vogliate voi.
Ciò non avviene per un motivo molto semplice, perchè ai tedeschi della baviera gira il cazzo a pagare per quelli della Sassonia, figurimoci per gli italiani, greci o spagnoli, al massimo a loro si può fare un prestito ad interessi.
Quindi attualmente abbiamo un'Europa che è come l'Italia, con diverse economie e diverse malattie ma una cura sola, che infatti non è una cura, ma un integratore studiato per l'unica economia "sana" del gruppo (che poi secondo me non è più sana, ma solo differente). E la storia del mercato unico è un'altra sola, infatti se per gli abitanti del sud italia era possibile trasferirsi al nord dove più o meno c'era la stessa lingua, in Europa le cose si fanno un tantino più difficili per lingua, titoli di studio, esperienze lavorative usi e costumi.
C'è di buono che forse l'ha capito anche Grillo, anche se si beccherà botte di leghista da qui all'eternità.
Vi linko anche un altro articoletto di Krugman (Nobel per caso) dove dice che anche in Germania non sono molto contenti della discesa dell'inflazione... (la gente normale, i ricchi avrebbero ragione di volere anche l'iper delflazione).
Ciao ciao
Inviato il: 13/3/2014 12:13
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  •  anakyn
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#292
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Citazione:

Sertes ha scritto:
Citazione:
anakyn ha scritto:
Scrivendo quello che hai scritto, hai appena dato ragione a ciò che intendevo dire.


Mitico, perchè a me non interessa darti contro a prescindere, ma far passare le informazioni importanti, col giusto peso.


E' una buona notizia, ma è proprio sulla questione del "giusto peso" che si gioca la partita dell'informazione, e tutte le partite ad essa conseguenti, compresa quella politica...
Inviato il: 13/3/2014 13:11
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#293
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Ecco, un buon esempio sulla nostra libertà in fatto di politica economica lo abbiamo oggi negli screzi del re dei banchieri, delle elites finanziarie, del Bilderberg VS il venditore di tappeti che sa usare powerpoint:

ROMA (Reuters) - Dopo la Commissione, anche la Banca centrale europea (Bce) sollecita l'Italia ad intervenire per riportare la dinamica del debito pubblico "su un percorso discendente", lamentando finora l'assenza di "progressi tangibili".
Nel bollettino mensile Francoforte ricorda che l'esecutivo comunitario ha chiesto a Roma nuove misure "per assicurare l'osservanza del Patto di stabilità e crescita", cioè il pareggio di bilancio strutturale nel 2014 e progressi sufficienti verso il rispetto del criterio per il debito durante la fase di transizione prevista dal Fiscal compact.
"Finora, tuttavia, non sono stati compiuti progressi tangibili", sottolinea la Bce.
La Commissione europea ha retrocesso l'Italia nel club dei Paesi con "squilibri macroeconomici eccessivi", assieme a Croazia e Slovenia.
Oltre a mantenere l'indebitamento netto entro il 3% del Pil, l'Italia deve ridurre il rapporto debito/Pil in media di 3,5 punti all'anno nel triennio al 2015, quando scatterà la prima verifica di Commissione e Consiglio europeo sul Fiscal compact.
Chiedendo una correzione di 0,66 punti anziché di 0,1, come prevedono gli ultimi documenti ufficiali del Tesoro, la Commissione europea ha sancito che l'Italia è già ora fuori dal Fiscal compact.
"In prospettiva, è importante effettuare i necessari interventi affinché siano soddisfatti i requisiti previsti dal meccanismo preventivo del Patto di stabilità e crescita, soprattutto per quanto riguarda la riconduzione del rapporto debito/Pil su un percorso discendente", prosegue la Bce.
Matteo Renzi si mostra però di tutt'altro avviso.
Il presidente del Consiglio non solo esclude una manovra correttiva, ma ieri ha annunciato di voler aumentare il deficit tendenziale, indicato al 2,6% del Pil nel 2014, fino al 3%.
La leva sull'indebitamento ha un valore potenziale di 6,4 miliardi, che il governo vuole sfruttare per finanziare, assieme ad altre misure a copertura, un ambizioso piano di politica economica.
Oltre a ridurre il cuneo fiscale di 10 miliardi su base annua (6,7 miliardi nel 2014), l'ex sindaco di Firenze ha promesso di liquidare entro luglio tutti i 90-91 miliardi di debiti commerciali stimati da Bankitalia.
L'Italia ha potuto iniziare a smaltire gli arretrati perché i governi Monti e Letta hanno ottenuto dall'Europa il permesso ad emettere più debito tra 2013 e 2014.
Renzi vuole tornare su questa strada con l'avvio, da luglio, del semestre italiano di presidenza europea.
"È sicuro che l'Italia chiederà di rinegoziare i tempi per la riduzione del debito" previsti dal Fiscal Compact, ha riferito ieri una fonte governativa.
Al momento non ci sono conferme ufficiali. "Dobbiamo valutare nel contesto macroeconomico generale e, laddove ci siano scostamenti, dobbiamo ottenere l'approvazione del Parlamento e l'approvazione della Commissione europea: questo vale per le misure sui debiti ma vale anche per altre misure, compreso il taglio del cuneo", ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.
Fonte

Voi scegliete pure chi ha ragione. (se uno dei due ce l'ha)
Io mi ricordo quando Draghi dichiarava che non lo preoccupavano le elezioni in Italia perchè tanto avevamo il pilota automatico... a buon intenditore poche parole.
Secondo me va a finire che ci commissariano e fanculo tutto.
Io farò il rivoluzionario, o se preferite il terrorista
Inviato il: 13/3/2014 14:29
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  •  toussaint
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#294
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Citazione:
Ricapitolando le ultime pagine della discussione, a parte la diatriba anakyn-Sertes che non interessa nessuno, risulta che le spese pubbliche in Italia non superano quelle della media europea, ma la tassazione è una delle più alte. direi che qualcuno si frega la differenza
.


direi un pò i partiti, ma tanto gli evasori...



edit: sia quel che sia, lo vedi che il problema non è la spesa pubblica?
deo gratias...
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Inviato il: 13/3/2014 14:36
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  •  toussaint
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#295
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Intanto, ringrazio il Prof. Bagnai per avermi dissolto gli ultimi dubbi su Tsipras, intorno alla quale lista già sentivo un inconfondibile olezzo di quinte colonne.
qui il servigio informativo reso dal prof.:
I gatekeepers dell'euro

e qui, la confessione pubblica del pessimo e ormai ben noto ai più Guido Viale:
ebbene sì, non lo fo per piacer mio ma per dare figli all'euro
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#296
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Citazione:

toussaint ha scritto:
direi un pò i partiti, ma tanto gli evasori...



edit: sia quel che sia, lo vedi che il problema non è la spesa pubblica?
deo gratias...

Se non ci fossero tutti quegli sprechi che ha elencato blackbart magari potresti
A)abbassare le tasse
B)offrire servizi migliori
c)andare in avanzo secondario, oltre che primario, nonostante gli interessi sul debito
D)in conseguenza di C), vendere i tuoi titoli ad un tasso di interesse minore
E)in conseguenza di D), ridurre finalmente gli interessi sul debito e il debito stesso.
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#297
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Proprio adesso al parlamento c'è la discussione riguardo l'ennesimo rifinanziamento delle missioni militari italiane all'estero, su cui la maggioranza PD-PDL ha posto la fiducia.

Spero che almeno su questo sito siamo tutti d'accordo nel dire che quello è uno spreco bello e buono, anzi, invito chi non la pensa così a dirlo apertamente.
Grazie.
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#298
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anakyn
Citazione:
Se uno è convinto che alla base di tutto ci siano sprechi & burocrazia, ne rimarrà convinto in eterno ed al di là di qualsiasi argomentazione contraria.


Ma l'argomentazione contraria non si è mai sentita!
Credo bisogna essere molto ingenui per pensare che lo Stato sarebbe in grado, avendo più risorse, di sprecare meno. E' logica. Se si spreca così tanto in periodi di crisi, figurarsi con una happy printer!

Citazione:
Il fatto è che è proprio dal 1997 che si sono alzate le tasse a livelli inaccettabili, e sempre da lì che è esplosa la corruzione, non parliamo poi degli sprechi.


No. Fino al 1997, lo Stato si finanziava indebitandosi allegramente e quindi lo spreco veniva nascosto dietro un debito pubblico a crescita esponenziale.
E' questa la libertà economica di cui parli?
Stampare banconote alla cazzo sarebbe un'alternativa al prestito?
Ma fammi il piacere!

Citazione:
Sempre dal 1997 il nostro Parlamento ha cominciato a popolarsi di "marmaglia".


No c'era anche prima. La differenza è che, fino a cinque anni prima, durante Tangentopoli, la gente era ancora capace di indignarsi, e scendere in piazza, quando si scopriva un ministro che avesse rubato anche "solo" un miliardo di lire.
Oggi ce ne freghiamo anche di fronte a tesorieri che spostano all'estero milioni di euro come fossero noccioline.
La differenza è che un tempo si rubava, oggi si prende.
Forse faresti bene a studiare un po' di storia oltre che le basi dell'economia: con le ultime due frasi... beh... è difficile prenderti seriamente.

Citazione:
"Marmaglia" che ovviamente abbiamo solo noi, mica quelli che di fatto hanno corrotto un intero Stato (Grecia) a furia di mazzette per farsi comprare armamenti inutili, per poi prenderlo a mazzate di austerità appena le sue bolle ed il suo debito sono esplosi.


Minchia.. certo... la Grecia... bell'esempio. Già che ci sei mettici Nigeria e Bulgaria e siamo a posto.

Citazione:
Blackbart, io dubito che scriverlo abbia una qualsivoglia utilità, ma prendendo a caso una delle ultime robe che hai scritto, ti faccio notare che no, la finalità dell'economia di una nazione NON è andare in surplus commerciale.


Se parliamo di economia, una nazione deve pagare quello che importa. Quindi deve esportare qualcosa. Oppure pensi di pagare i fornitori stranieri con carta straccia?

Citazione:
Se fosse così, tutte le economie avanzate sarebbero in perenne conflitto armato fra loro.


Infatti. Qual'è il maggior spacciatore di carta straccia al mondo?
Ha una bilancia commerciale in attivo secondo te?
Qual'è il segreto?

Citazione:
Puntare al surplus strutturale all'interno di una comunità internazionale, cioè fare del mercantilismo, significa alternativamente:
- voler schiavizzare i partner commerciali
- cercare un conflitto
- disporre di mercati di sbocco esterni a tale comunità internazionale che accettino di andare in deficit commerciale


Bene. Vedo che cominci a capire. Saresti in grado di fare un esempio pratico di questo riuscito modello?

Citazione:
Far sì che il surplus commerciale diventi strutturale significa operare una politica di tipo imperialista, sia che la si voglia combattere con mezzi militari che con mezzi economici.


Ah no! Solo se si vuole importare più di quello che si esporta.
In valore si intende.

Citazione:
Ma naturalmente tutto questo non c'entra nulla, il problema è che abbiamo troppi sprechi e che dobbiamo cacciare a calci in culo la marmaglia che è in parlamento.


No. La marmaglia è solo una conseguenza.
Inviato il: 13/3/2014 18:07
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#299
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Citazione:
Proprio adesso al parlamento c'è la discussione riguardo l'ennesimo rifinanziamento delle missioni militari italiane all'estero, su cui la maggioranza PD-PDL ha posto la fiducia.


sertes, quello non è uno spreco, quello è violazione della Costituzione, non ci ragiono neanche se sia uno spreco o meno, non mi interessa, è CONTRA LEGEM.
punto.
spreco è, invece, pagare oltre 100.000 euro l'anno i dirigenti pubblici, rigorosamente in quota a questo o quel partito e/o sindacato.
come vedi, lo so anch'io che ci sono sprechi e ruberie, ma per me rientrano nella questione morale.
e a questo proposito, vorrei chiedere una cosa a tutti gli utenti di LC.
se non fossimo in recessione, i 600.000 euro l'anno al fu Manganelli o le siringhe siciliane pagate 50 euro l'una, sarebbero meno scandalose?
per me no...
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Inviato il: 13/3/2014 18:41
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Re: Euro o Lira: Riassunto discussione
#300
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Credo bisogna essere molto ingenui per pensare che lo Stato sarebbe in grado, avendo più risorse, di sprecare meno.


quale Stato, blackbart?
il nostro Stato o lo Stato in generale?
no, perchè lo Stato francese, gli stati scandinavi, il Belgio e l'Olanda non hanno mai sprecato.
eppure la crisi morde anche lì, anche lì si taglia la spesa pubblica, anche lì si licenzia, anche lì si fa austerity.
non sarà che la colpa è di altro (ossia di euro, globalizzazione e liberalizzazione dei mercati finanziari) e che la nostra corruzione e malaffare sono solo la piuma in più (tutta nostrana) che fa apparentemente crollare la bilancia?
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