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  Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#961
Sono certo di non sapere
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Nomit

* = ma perché devono sempre farla così complicata?

Sharia Reprex
lo fanno cazzo se lo fano.
Inviato il: 21/8/2013 18:31
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  •  incredulo
      incredulo
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#962
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/8/2006
Da Asia
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Citazione:

sonsokh ha scritto:
incredulo

no, non prendo solo quello che mi garba

Citazione:

incredulo ha scritto:
... si chiama veramente Geova, come afferma Malanga.


nel tuo post n.909 ha scritto

Malanga sostiene che Geova sia il Dio degli Ebrei mentre il nome del Dio ebraico è YHWH.


qaul'è il problema: come si chiama o chi sia ?


Malanga sostiene che Geova sia il Dio degli Ebrei (vero)

mentre il nome del Dio ebraico e YHWH (vero)

è la tua frase che metteva in contrapposizione due asserzioni che non sono per niente in conflitto tra loro




Geova è il Dio dei tdg infatti, non quello degli Ebrei che reputano fondamentale il nome esatto di Dio, talmente importante da non potere essere pronunciato.
Per i tdg il nome è Geova, ma non è lo stesso nome di YHWH, di cui solo pochi rabbini conoscono esattamente la pronuncia, con le giuste vocali.


Che problema c'è l'avevo già scritto fin dal primo post.

Il nome esatto è fondamentale per gli Ebrei.

Per questo il suo nome per gli Ebrei non è Geova.

Ma tu leggi solo a pezzi.

Lo ripeto.

Il nome esatto è fondamentale per gli Ebrei.

Stiamo parlando proprio del potere delle parole, quel potere a cui gli Ebrei credono senza dubbio.

I moderni, come te invece, chiedono con innocenza e sorpresa che problema ci sia, senza capire cosa questo significhi per la cultura ebraica.

In fondo Geova e YHWH sono nomi diversi che si riferiscono allo stesso Dio.

Comunque non ci sono problemi per me, se pensi che sia ininfluente è inutile parlarne oltre.

Ciao
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Inviato il: 21/8/2013 19:08
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  •  horselover
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#963
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/9/2012
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se nessuno lo pronuncia mai potrebbe essere giove geova o giavè non lo sapremo mai... ma tanto non esiste
Inviato il: 21/8/2013 19:24
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#964
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 16/10/2007
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Simili dei non dovrebbero esistere.
Sono sconci, già l'utenza, gli utenti.
Inviato il: 21/8/2013 19:35
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  •  invisibile
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#965
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

incredulo ha scritto:

L'Anima è la parte di Spirito che ci anima, è il soffio che ci ha donato lo Spirito.

Sono fatte della stessa sostanza sottile, sono la stessa sostanza.

Si dividono solo per ragioni di comprensione umana, legata all'individualità.

Cosicchè l'Anima possiamo visualizzarla come ciò che siamo, il noi, diversa dallo Spirito, l'altro da noi, Dio.

Insisto a costo di essere noioso, perché secondo me é importante.

Lo Spirito é il Nulla. Per cui non é sostanza. Per quanto sottile, una sostanza é una "cosa".

L'Anima é "qualcosa".

Lo Spirito no, non può esserlo. E' necessario che esista il Nulla proprio per permettere l'esistenza delle "cose", altrimenti le "cose" non potrebbero esistere, procedere e mutare, cosa che fanno proprio "nel Nulla".

Credo che qui ci sia una influenza inconscia della "tradizione".
Tutti noi siamo cresciuti con l'idea dello "Spirito Santo" come emanazione di Dio. Ed é corretto ma male interpretato, nel senso che questa emanazione é il Nulla, non "qualcosa". In una civiltà basata sul materialismo come la nostra, non c'è spazio per il Nulla, tutto deve essere necessariamente "qualcosa" ed ecco che lo Spirito diventa "qualcosa".
Nelle civiltà in cui il materialismo é meno importante (era...) il Nulla é normale, é scontato.
A noi (noi civiltà occidentale) in qualche misura fa "paura". E' una paura totalmente irrazionale a meno di non aver paura della verità, perché lo Spirito é puro e semplice e per lui non esiste altro se non la Verità.
Infatti viene a guidarti solo se c'è un reale bisogno, una Verità, non se hai un desiderio, che é una costruzione mentale.

Il Cuore che si é espanso fino al suo limite ha BISOGNO di contrarsi di nuovo. Ecco che lo Spirito lo guida nella contrazione. E' una Verità e lo Spirito é li per guidarlo.
Se desidero una Mercedes, e questo desiderio cresce in me fino ad APPARIRMI come un bisogno, lo Spirito non viene a guidarmi nell'ottenerla, perché sa che non é vero, sa che non é un bisogno ma un desiderio cammuffato.
Impossibile ingannare lo Spirito, e di conseguenza la Vita.
Non si può ingannare il Nulla.
Si può ingannare "qualcosa".
Infatti il diavolo inganna le menti, i Cuori, le Anime. Non ci prova nemmeno ad ingannare il Nulla

Il Nulla esiste necessariamente altrimenti nessuna "cosa" potrebbe esistere.
Non é un caso che tutte le cose siano composte maggiormente di Nulla.

Citazione:

Divisione che si annulla nel momento della fusione.

Diventi fuso con ciò che ti circonda, SEI Dio ma non sei Lui, sei e non sei nello stesso tempo.

Si. Nel momento della fusione ritorni al Tutto. "Sei" il Tutto.

Il Tutto comprende il Nulla.

E' proprio il simbolo del Tao: Il tutto compreso il Nulla (che per i cinesi antichi era implicito), diviso in due che nel movimento (divenire) generano i "centomila esseri".
Illustra il Tutto e di conseguenza il ritorno al Tutto.
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Chuang Tzu
Inviato il: 22/8/2013 9:53
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#966
Sono certo di non sapere
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Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

MUSICA.

Long, long ago, physicists stopped asking the question ‘What is matter?’ They began that way. They wanted to know, what is the fundamental substance of the world? And the more they asked that question, the more they realized the couldn’t answer it, because if you’re going to say what matter is, you’ve got to describe it in terms of behavior, that is to say in terms of form, in terms of pattern. You tell what it does, you describe the smallest shapes of it which you can see. Do you see what happens? You look, say, at a piece of stone, and you want to say, ‘Well, what is this piece of stone made of?’ You take your microscope and you look at it, and instead of just this block of stuff, you see ever so many tinier shapes. Little crystals. So you say, ‘Fine, so far so good. Now what are these crystals made of?’ And you take a more powerful instrument, and you find that they’re made of molocules, and then you take a still more powerful instrument to find out what the molocules are made of, and you begin to describe atoms, electrons, protons, mesons, all sorts of sub-nuclear particles. But you never, never arrive at the basic stuff. Because there isn’t any. What happens is this: ‘Stuff’ is a word for the world as it looks when our eyes are out of focus. Fuzzy. Stuff–the idea of stuff is that it is undifferentiated, like some kind of goo. And when your eyes are not in sharp focus, everything looks fuzzy. When you get your eyes into focus, you see a form, you see a pattern. But when you want to change the level of magnification, and go in closer and closer and closer, you get fuzzy again before you get clear. So everytime you get fuzzy, you go through thinking there’s some kind of stuff there. But when you get clear, you see a shape. So all that we can talk about is patterns. We never, never can talk about the ‘stuff’ of which these patterns are supposed to be made, because you don’t really have to suppose that there is any. It’s enough to talk about the world in terms of patterns. It describes anything that can be described, and you don’t really have to suppose that there is some stuff that constitutes the essence of the pattern in the same way that clay constitutes the essence of pots. And so for this reason, you don’t really have to suppose that the world is some kind of helpless, passive, unintelligent junk which an outside agency has to inform and make into intelligent shapes. So the picture of the world in the most sophisticated physics of today is not formed stuff–potted clay–but pattern. A self-moving, self-designing pattern. A dance. And our common sense as individuals hasn’t yet caught up with this.





E per quelli che ancora credono che la materia non sia solo una rappresentazione dovuta a miopia:



PS
Appena trovo il tempo traduco tutto, mi scuso anticipatamente per quelli che ancora non capiscono la lingua dell'Impero Virtuale, qui parlata con l'accento "giusto".
_________________
Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 22/8/2013 10:40
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  •  incredulo
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#967
Sono certo di non sapere
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@invisibile

Citazione:
Lo Spirito é il Nulla. Per cui non é sostanza.


Lo Spirito è.

Qualsiasi altra definizione mettiamo dopo, non lo può descrivere.

Per questo usiamo la parola "nulla", perchè proprio "nulla", nessuna parola può descriverlo.

Anche il nulla è qualcosa, per cui nulla non basta a definirlo, un qualcosa non è il TUTTO ma una sua parte.

Lo Spirito è, noi siamo.

Citazione:
In una civiltà basata sul materialismo come la nostra, non c'è spazio per il Nulla, tutto deve essere necessariamente "qualcosa" ed ecco che lo Spirito diventa "qualcosa". Nelle civiltà in cui il materialismo é meno importante (era...) il Nulla é normale, é scontato. A noi (noi civiltà occidentale) in qualche misura fa "paura".


Concordo.

Sapere vivere nel nulla e con nulla significa possedere il tutto, essere tutto e il suo opposto.

Nel nulla, non c'è nulla e questo richiama una situazione molto simile alla morte.

Questa è la motivazione della paura del nulla, è la paura della morte, la paura di scoprire che non esistiamo, perchè il nulla per noi non è qualcosa, ma il nulla.

Nel nulla pensiamo che non ci sia spazio per noi, non possiamo esistere nel nulla.

Dominare il nulla significa affrontare una discesa in basso, molto a fondo di noi stessi, significa affrontare la morte e il suo mistero, passando dalla paura all'Amore, amore per il nulla, un nulla pieno di nulla, un luogo dove la divinità dimora.

E' lì che si realizza quella morte che ci darà una nuova vita.

Affrontare il nulla e la pazzia che lo circonda è una sfida pericolosa, non tutti lo vogliono fare, cercando di rimandare quel momento ad infinitum, stordendosi in migliaia di modi per non farlo, per non pensarci, per non affrontarlo.

Non tutti si chiamano Alan Watts
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Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 22/8/2013 20:12
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#968
Sono certo di non sapere
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Citazione:

incredulo ha scritto:

Qualsiasi altra definizione mettiamo dopo, non lo può descrivere.

Per questo usiamo la parola "nulla", perchè proprio "nulla", nessuna parola può descriverlo.

Anche il nulla è qualcosa, per cui nulla non basta a definirlo, un qualcosa non è il TUTTO ma una sua parte.

Lo Spirito è, noi siamo.


Si. Avevo scritto quello riferito al tuo:

Citazione:

Sono fatte della stessa sostanza sottile, sono la stessa sostanza.


Riferito all'Anima e allo Spirito. Solo per quello.
Credo che sia importante sapere che esiste qualcosa che é la guida Universale. Anche dell'Anima.

Come dire... garantita al 100%, soddisfatti o rimborsati.

Incorruttibile, totalmente puro.

Come sai nei momenti duri, quelli veramente duri, avere una tale guida é una benedizione.
Funziona sempre, ma in quei particolari frangenti tutto l'oro del mondo é niente al confronto, proprio niente (come sai).


Citazione:


Sapere vivere nel nulla e con nulla significa possedere il tutto, essere tutto e il suo opposto.

Nel nulla, non c'è nulla e questo richiama una situazione molto simile alla morte.

Questa è la motivazione della paura del nulla, è la paura della morte, la paura di scoprire che non esistiamo, perchè il nulla per noi non è qualcosa, ma il nulla.

Nel nulla pensiamo che non ci sia spazio per noi, non possiamo esistere nel nulla.

Dominare il nulla significa affrontare una discesa in basso, molto a fondo di noi stessi, significa affrontare la morte e il suo mistero, passando dalla paura all'Amore, amore per il nulla, un nulla pieno di nulla, un luogo dove la divinità dimora.

E' lì che si realizza quella morte che ci darà una nuova vita.

Affrontare il nulla e la pazzia che lo circonda è una sfida pericolosa, non tutti lo vogliono fare, cercando di rimandare quel momento ad infinitum, stordendosi in migliaia di modi per non farlo, per non pensarci, per non affrontarlo.

Non tutti si chiamano Alan Watts

Pensa a quale enorme investimento, in tutti i sensi, materiale, mentale e spirituale (nascondere la magia, creare religioni), lorsignori fanno proprio per nascondere questa verità. Perché se le persone capiscono che, si é difficile, ma che nel nulla trovi sempre quello di cui hai bisogno, sono finiti.
Ma per compiere quel passo, oltre a quello che hai scritto, é necessario anche capire che tutto quello che viene offerto comunemente é niente e soprattutto non é quello di cui hai veramente bisogno.
Inoltre non é che la vita "normale" sia facile. Anzi direi che é impossibile. E' stata creata proprio per essere impossibile. La carota e l'asino, in tutti gli aspetti dell'esistenza.

EDIT
Citazione:
Dominare il nulla significa affrontare una discesa in basso, molto a fondo di noi stessi,

Io direi dominare se stessi perché il Nulla non può essere dominato. O vincere le paure, trovare la fiducia per compiere quel passo. O affrontare se stessi.
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Inviato il: 22/8/2013 20:45
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#969
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Citazione:
o direi dominare se stessi perché il Nulla non può essere dominato.


Of course.

Dominare la paura del Nulla, non dominare il Nulla.

Ciò che conosci smette di farti paura.
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
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Incredulo, dov'è quell'immagine che hai postato dell'occhio di Ra ? ... oppure il post stesso, ti ricordi?

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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#974
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Citazione:

Calvero ha scritto:
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Incredulo, dov'è quell'immagine che hai postato dell'occhio di Ra ? ... oppure il post stesso, ti ricordi?

Gracias


post #271

Oppure questo stesso 3ad, al post #512di pag.18.

Ciao
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#975
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
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Citazione:
Pensa a quale enorme investimento, in tutti i sensi, materiale, mentale e spirituale (nascondere la magia, creare religioni), lorsignori fanno proprio per nascondere questa verità. Perché se le persone capiscono che, si é difficile, ma che nel nulla trovi sempre quello di cui hai bisogno, sono finiti. Ma per compiere quel passo, oltre a quello che hai scritto, é necessario anche capire che tutto quello che viene offerto comunemente é niente e soprattutto non é quello di cui hai veramente bisogno. Inoltre non é che la vita "normale" sia facile. Anzi direi che é impossibile. E' stata creata proprio per essere impossibile.


Non posso lasciare che la discussione si fermi proprio alla pagina 33

@invisibile,


A tratti credo si possa scorgere l'appagamento spontaneo che descrivi determinato dal nulla, ma non è una condizione permanente. Tra l'altro uno stato dell'essere totalmente immerso nel nulla non sarebbe consigliabile, perché staremmo immobili e contemplativi, quando invece siamo qui proprio per "fare".
Il desiderio di "qualcosa" è la molla primaria che fa scattare dentro di noi la scelta di agire, se fossimo totalmente soddisfatti, non faremmo nulla per evolverci o no?

Immaginando il desiderio come sottrazione e l'appagamento come riempimento, direi che il nulla in questo caso rappresenterebbe la forza equilibratrice. Il nulla si comporterebbe come l'acqua nei vasi comunicanti. Ma per poter "colmare" dovrebbe prima esserci una mancanza da qualche parte. La mancanza è creata dai ladri della magia. Se fossimo dall'eternità dei maghi appagati, non sperimenteremmo mai nè la mancanza, nè il "riempimento".

E qui torniamo al discorso sul duale...

Se fossimo musica l'appagamento/desiderio corrisponderebbero rispettivamente al battere/levare. Non ci sarebbe ritmo senza l'alternanza del suono (appagamento/battere) e assenza di suono (desiderio/levare).
L'esistenza è un "ritmo" in cui alterniamo stati dell'essere ed è questo che ci permette di fare esperienza.

I ladri della magia assolvono ad un compito: creare dei desideri fuorvianti. Sta a noi scoprire l'inganno di volta in volta e comprendere i veri bisogni. Putroppo nel mio caso ci ho messo parecchio tempo per capire l'inganno e mi piacerebbe che altri arrivassero il prima possibile a questa rivelazione fondamentale.
Inviato il: 2/9/2013 16:24
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#980
Sono certo di non sapere
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Citazione:

alroc ha scritto:

Non posso lasciare che la discussione si fermi proprio alla pagina 33

Dai che ti do una mano.

Citazione:


A tratti credo si possa scorgere l'appagamento spontaneo che descrivi determinato dal nulla, ma non è una condizione permanente. Tra l'altro uno stato dell'essere totalmente immerso nel nulla non sarebbe consigliabile, perché staremmo immobili e contemplativi, quando invece siamo qui proprio per "fare".
Il desiderio di "qualcosa" è la molla primaria che fa scattare dentro di noi la scelta di agire, se fossimo totalmente soddisfatti, non faremmo nulla per evolverci o no?

Siamo qui per fare e per non-fare. Wu Wei.

Tutti le "cose" passano attraverso "stati di esistenza" perché tutto è in divenire, anche gli esseri. Cercare di mantenersi in uno particolare crea un grande danno, perché tutti anno bisogno di essere nel divenire, si esiste solo nel divenire.

Il desiderio non è la "molla" primaria al fare. I desideri sono creati dagli uomini, dalla mente dell'uomo. Sono una sovrastruttura esclusivamente umana, non esistono nella Creazione.
Quello che è l'impulso primario ad agire, a fare, è già esistente ed è proprio il duale dello Yin Yang, la prima divisione.
Ecco perché tutte le cose sono o Yin o Yang (in prevalenza) altrimenti tutte le cose nascerebbero già appagate.
E' lo spirito stesso di ogni essere che è diviso alla nascita, o nasci maschio o nasci femmina.
Basta e avanza come "mancanza primaria" e per cui come bisogno per dare l'impulso a fare, a crescere e a diventare consapevoli.
La realtà è molto più semplice di come la mente umana la vede. Ma siccome è difficile vivere e richiede di crescere e di assumersi la propria responsabilità nei confronti del Creato, preferiamo creare desideri, obiettivi inventati, a nostro esclusivo uso e consumo che niente hanno a che fare con la realtà, con la Vita.
A Roma dicono "se la canta e se la suona"

Citazione:

Immaginando il desiderio come sottrazione e l'appagamento come riempimento, direi che il nulla in questo caso rappresenterebbe la forza equilibratrice. Il nulla si comporterebbe come l'acqua nei vasi comunicanti.

Si, ma in quanto Guida Universale. E la parola desiderio è sbagliata: bisogno è la parola.
Il bisogno è l'effetto (quello che sentiamo) della mancanza dell'opposto.
E' illuminante che tu abbia descritto "l'appagamento" come "riempimento", perché sei in prevalenza Yin, donna e per cui hai BISOGNO di essere riempita. Per un uomo l'appagamento é "il riempire" e per cui "svuotarsi", e facendo questo poter vedere "il passivo" e si, è anche sessuale. Chissà che il buon Dio non lo abbia fatto così proprio per renderlo evidente che più evidente non si può

Citazione:
Ma per poter "colmare" dovrebbe prima esserci una mancanza da qualche parte. La mancanza è creata dai ladri della magia. Se fossimo dall'eternità dei maghi appagati, non sperimenteremmo mai nè la mancanza, nè il "riempimento".

Quella è una ulteriore mancanza e ha come scopo quello di rendere schiavi gli altri, al proprio servizio. Ma è artificiale, è una cosa tutta umana, niente a che vedere con il divenire e con il bisogno primario.
E' un mondo a parte, un appartheid della magia, della Vita.

La legge Universale che riporto di nuovo:

"La divisione esiste affinché le cose possano essere conosciute"

significa anche che nella divisione si creano esseri "a metà" che avranno bisogno dell'opposto e, grazie a questo, possono conoscere.
Conoscendo si cresce, si diventa responsabili e adulti e alla fine si può contribuire con il proprio potere creativo alla creazione stessa.
Tutto questo basta e avanza, nessun bisogno di altro, l'altro è una fuga dalla Vita, un tentativo di evitare e di controllare. Di possedere.

Lo Yin e lo Yang bastano e avanzano per tutto questo:

Il freddo è Yin, movimento verso l'interno: l'intermittente contrazione della sfera.

Il caldo è Yang, movimento verso l'esterno: l'intermittente punto in espansione.

Non serve altro, è perfetto, anche come "creatore di bisogno".

Citazione:

Se fossimo musica l'appagamento/desiderio corrisponderebbero rispettivamente al battere/levare. Non ci sarebbe ritmo senza l'alternanza del suono (appagamento/battere) e assenza di suono (desiderio/levare).
L'esistenza è un "ritmo" in cui alterniamo stati dell'essere ed è questo che ci permette di fare esperienza.

Con altre parole, la stessa cosa.
Nessun bisogno di ladri. Siamo "noi" che creiamo i ladri, fanno comodo. Ci permettono di non affrontare la Vita, quella vera, che è molto più semplice ma anche difficile.
E' come i bambini, "mamma, lo hai visto quello???"
No, abbiamo tutti gli strumenti per non farci rubare niente da nessuno. Possiamo addirittura decidere di non fare entrare Dio in persona in noi, se solo lo vogliamo. Figurati i ladri. E' una finzione alroc, la grande finzione degli uomini che non vogliono crescere.

Citazione:

I ladri della magia assolvono ad un compito: creare dei desideri fuorvianti. Sta a noi scoprire l'inganno di volta in volta e comprendere i veri bisogni.

Si, ma siamo noi che permettiamo ai ladri di esistere.
C'è un modo molto semplice per farli scomparire: decidere.
Una volta deciso gli si volta le spalle ed è tutto li. Vivono solo grazie al fatto che noi li alimentiamo.
Come con la politica, identico. Basta girare le spalle.

"Uno spettacolo a cui nessuno va ad assistere dura poco in cartellone"

Funziona per il singolo e per la collettività. Infallibile, perché siamo dei viventi.
Ma è necessario prima accettare "chi siamo veramente".


Citazione:
Putroppo nel mio caso ci ho messo parecchio tempo per capire l'inganno

Chi lo sa... parecchio tempo è un giudizio. Possiamo dire che hai il "desiderio" di avercene messo di meno?

Citazione:
e mi piacerebbe che altri arrivassero il prima possibile a questa rivelazione fondamentale.

Penso che vari di noi che scrivono qui hanno lo stesso pensiero.

Ciao

PS
Vediamo se è cambiata pagina

PPS
Ancora no...
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Chuang Tzu
Inviato il: 2/9/2013 18:05
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#981
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Alroc

Non posso lasciare che la discussione si fermi proprio alla pagina 33

LoL
Linguaggio Matematico
in quanto Numero è l'equivalente di Uomo in quanto uomo è equivalente di numero.

( Elica, Velica, pure Vedica nel senso che vedicaaffà del Califfato? ) se lo leggete non cambia niente.

££, in questo caso rappresenta tuttaltro e altro.
E' possibile andare oltre il ££ purchè si resti nel suo O
E' Possibile uscire da 33 purchè si resti nel suo O
Cupole
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Foolishness §
Inviato il: 2/9/2013 19:48
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#982
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risposte molto sagge, quasi quasi mi hai convinto!

In sostanza il duale è una divisione originaria, il bisogno è reale, mentre il desiderio è costruito dalla mente, se ho capito bene. Il bisogno in cosa consiste, quindi? Come si distingue dalla mancanza o dal desiderio?


PS Avrei una riserva sul fatto del "riempimento"...sono donna e non so se tutti gli uomini pensano all'appagamento come dici tu...
Inviato il: 2/9/2013 22:53
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#983
Sono certo di non sapere
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Alroc

PS Avrei una riserva sul fatto del "riempimento"...sono donna e non so se tutti gli uomini pensano all'appagamento come dici tu...

LoL
Quando si dice la fortuna
Non so cosa farmene del lato "passivo" di una Donna.
Del resto sono un uomo, non saprei cosa farmene di quel lato.
Molto più intrigante il lato "attivo" della Donna, ed è quel lato che ha sposato il mio lato diverso onde creare un essere ancora più diverso.

e mi saltò il tappo della birrazza
corona o "sciupafemmene"!

Il Villaggio di Sabato
Foolishness §
Inviato il: 2/9/2013 23:30
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#984
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Da Sabina
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Citazione:

alroc ha scritto:

risposte molto sagge, quasi quasi mi hai convinto!

WOW!

Citazione:

In sostanza il duale è una divisione originaria, il bisogno è reale,

Si, perché essendo lo Spirito diviso in maschile e femminile, Yang e Yin, negli esseri, questo provoca il bisogno di cercare l'opposto, perché la ricerca della completezza, del Tutto è alla base della Vita.
Perché? Perché l'esistenza, la vita, è equilibrio, Armonia, e l'equilibrio esiste quando gli opposti sono in Armonia.

Citazione:
mentre il desiderio è costruito dalla mente, se ho capito bene.

Si. Inoltre l'ego, che è una ulteriore sovrastruttura della mente, crea desideri (falsi bisogni) in continuazione, vive di essi e addirittura ci fa credere che lo scopo della propria vita sia la soddisfazione di essi.
Una illusione che diventa lo scopo della tua vita, che ti fa impegnare (sprecare) tutto il tuo tempo, energie e capacità nella ricerca della soddisfazione di illusioni.
Terribile? Si, lo è.

Citazione:
Il bisogno in cosa consiste, quindi? Come si distingue dalla mancanza o dal desiderio?

Nella tua frase c'è un fraintendimento, credo.
La mancanza è la manifestazione di un bisogno, quando è reale, la manifestazione di un desiderio quando è autocreato, falso. Per cui fino a quando non si diventa abili nel distinguere la differenza tra bisogno e desiderio, è meglio non fidarsi, non fare conto sulla mancanza per comprendere di che si tratta.
Un ultramiliardario sente la mancanza di tot ultramiliardi in più. Può essere un bisogno? No, è follia.

Il bisogno è sempre vero. Il desiderio è sempre falso.
Per poterli distinguere è necessario prima di tutto essere totalmente onesti con se stessi, altrimenti è impossibile distinguerli. La mente conosce mille trucchi per nascondere, travestire, creare false immagini, etc.
Pe prima cosa è necessario decidere di volere la verità e di essere, di conseguenza, onesti con se stessi, fino in fondo, a qualsiasi prezzo.
Quando si inizia ad esserlo la visione interiore inizia a chiarirsi e, ognuno secondo il proprio ritmo, progressivamente le "cose" diventano evidenti.
Una buona indicazione generale è che la Vita è semplice. I bisogni reali sono semplici. Può essere complicato l'appagamento di questi bisogni (nella vita moderna non ne parliamo, tutto è stato complicato al massimo e io credo di proposito...), può essere difficile, ma i bisogni in sé non lo sono mai.
La Vita non è crudele, il Creatore non è crudele da averci presentato difficoltà insormontabili, ma la Vita è difficile, per definizione, perché è richiesta la crescita che è una cosa difficile.

Le pratiche spirituali sono uno strumento formidabile anche per chiarificare la visione di se stessi e di conseguenza un aiuto a distinguere cosa è vero e cosa è falso.
Si pratica la Verità, la realtà, e progressivamente "si fa pulizia" proprio (anche) per ottenere una visione chiara.

Citazione:

PS Avrei una riserva sul fatto del "riempimento"...sono donna e non so se tutti gli uomini pensano all'appagamento come dici tu...

No, certo che no. Quello che ho scritto è come è stato creato il mondo (tra l'altro vorrei chiarire che mica l'ho scoperto da solo, ho indagato, letto molto e molto meditato, e verificato), poi, come sai, noi siamo artisti nell'incasinare tutto...
Devi considerare che viviamo in modo molto squilibrato, siamo molto lontani da quello che siamo veramente.
Molti uomini non sono tali e lo stesso per le donne.

Chiarimento: tu sei nata donna e per cui Yin. Questo non significa che sei solo Yin perché se così fosse non potresti vivere.
Tutti gli esseri devono essere in equilibrio per poter vivere e per cui un equilibrio tra Yin e Yang. Se tu che sei donna devi spaccare la legna avrai bisogno di energia Yang e siccome lo puoi fare, significa che alla bisogna è disponibile per te che sei donna.
Il corpo è Yin, la mente Yang.
Ma la tua mente, la mente di una donna, è Yang rispetto al proprio corpo che è Yin.
La difficoltà che noi occidentali abbiamo di fronte a queste apparenti contraddizioni è sempre la stessa: vediamo il mondo come se fosse composto da "cose". Non è così, il mondo è in divenire, "cose" comprese e Yin e Yang compresi.
Sono un MOVIMENTO, un divenire verso, direzioni, trasformazioni.
Ecco perché nel simbolo del Tao al massimo di ognuno dei due principi c'è il seme dell'opposto, trasformazione, divenire.
L'equilibrio di una donna non è "l'equilibrio perfetto universale", altrimenti tu saresti l'Universo. Non lo sei, sei una donna e per cui il tuo equilibrio "pende" verso lo Yin, sei stata creata così. Questo significa che in te si manifestano sia Yin che Yang ma con una predominanza di Yin, nel corpo, nella mente e nello Spirito.

Noi siamo dei viventi e questo significa anche che tu puoi decidere di diventare un uomo, puoi decidere di rinnegare la tua natura femminile e creare uno stato del tuo essere, del tuo corpo e della tua mente prevalentemente Yang.
Un maschio può fare l'inverso.
Questo non può che creare infelicità perché così facendo non troverai mai il tuo equilibrio ma solo un equilibrio artificiale che non può portare all'appagamento, alla pace nel cuore. Stai negando quello che sei veramente e per cui non sarai mai te stessa.
Ovviamente vale per le due metà.

Per costruire una casa si inizia dal basso, dal terreno e dai materiali che si hanno a disposizione. Puoi anche creare un terreno artificiale con la terra del Cile e fare arrivare dal Giappone le pietre del famoso vulcano, per fare la tua casa, ma pagherai un prezzo elevatissimo per fare qualcosa che non sei tu, in cui non puoi vivere bene.

E' sempre la mente che crea tutto questo. Un immane lavoro invisibile che ci fa sprecare una montagna di energia e, alla fine, la nostra vita.

Ciao.

EDIT

Citazione:

In sostanza il duale è una divisione originaria, il bisogno è reale,

Torno su questo.
La divisione originaria non è che si ferma li. Così come la divisione aumenta mano a mano che si procede nella frattalità, nei rami di un albero fino alle foglie, fiori, frutti, semi, così i bisogni si manifestano in ogni parte, ad ogni livello del frattale.
Anche nella crescita i bisogni cambiano nel tempo, anche se certi rimangono, l'alimentazione, la respirazione, il riposo. Ma anche questi cambiano, si ha bisogno di dormire di meno (dipende), di mangiare altre cose... etc. così come il fiore ha bisogni diversi del ramo, e del frutto, e del seme...
Con la crescita nasce il bisogno di approfondire degli aspetti, degli interessi, ne nascono di nuovi, e se sono sinceri, se vengono dal Cuore, sono bisogni.
Abbiamo assistito alla nascita di uno di questi proprio qui, in te (è un esempio, secondo me questo thread ha provocato molto di più e in più persone): forse non è un caso che stiamo parlando di questo e che tu hai voluto parteciparvi, forse è nato (o si è manifestato) in te il bisogno di chiarire certe cose e hai intravisto altre visioni che ti hanno "risuonato" come possibili, come un possibile arricchimento e crescita, come una possibile chiarificazione di certi aspetti, e da come hai affrontato la discussione posso essere ragionevolmente sicuro che veniva dal tuo Cuore, il bisogno intendo.
Più si va in profondità e in avanti nel tempo più sorgono naturalmente nuovi aspetti, nuovi bisogni (più che nuovi direi che certi cambiano parzialmente).
Questo anche per dire che la Vita è si semplice, ma per niente noiosa
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Inviato il: 3/9/2013 9:46
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#985
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@invisibile,
nonostante le tue approfondite risposte, la pagina non cambia

in ogni caso vorrei mettere in evidenza quello che hai scritto qui:



Citazione:
La divisione originaria non è che si ferma li. Così come la divisione aumenta mano a mano che si procede nella frattalità, nei rami di un albero fino alle foglie, fiori, frutti, semi, così i bisogni si manifestano in ogni parte, ad ogni livello del frattale. Anche nella crescita i bisogni cambiano nel tempo, anche se certi rimangono, l'alimentazione, la respirazione, il riposo. Ma anche questi cambiano, si ha bisogno di dormire di meno (dipende), di mangiare altre cose... etc. così come il fiore ha bisogni diversi del ramo, e del frutto, e del seme... Con la crescita nasce il bisogno di approfondire degli aspetti, degli interessi, ne nascono di nuovi, e se sono sinceri, se vengono dal Cuore, sono bisogni. Abbiamo assistito alla nascita di uno di questi proprio qui, in te (è un esempio, secondo me questo thread ha provocato molto di più e in più persone): forse non è un caso che stiamo parlando di questo e che tu hai voluto parteciparvi, forse è nato (o si è manifestato) in te il bisogno di chiarire certe cose e hai intravisto altre visioni che ti hanno "risuonato" come possibili, come un possibile arricchimento e crescita, come una possibile chiarificazione di certi aspetti, e da come hai affrontato la discussione posso essere ragionevolmente sicuro che veniva dal tuo Cuore, il bisogno intendo. Più si va in profondità e in avanti nel tempo più sorgono naturalmente nuovi aspetti, nuovi bisogni (più che nuovi direi che certi cambiano parzialmente). Questo anche per dire che la Vita è si semplice, ma per niente noiosa


Concordo sul fatto che la mia partecipazione a questo thread sia scaturita da un bisogno sincero. Forse sono sembrata troppo "mentale" e poco spirituale, ma non è così, in effetti agisco di cuore in ogni aspetto della mia vita. Diciamo che mi contengo con un pizzico di razionalità per pudore

Il mio yin è minato da una società yang che mi impone un certo tipo di atteggiamento, ma per quanti sforzi faccia non riesco ad essere totalmente yang e neanche voglio esserlo sinceramente. La femminilità/yin permette di comunicare empaticamente con l'interlocutore senza scontri.
L'aggressività verbale è un forte distrattore nella comunicazione e andrebbe utilizzata solo in casi estremi. Ma anche in quel caso, pur utilizzandola a fin di bene, avrebbe comunque effetti distruttivi sullo scambio di informazioni. Quindi, a mio avviso un po' di comunicazione yin ottiene risultati più vantaggiosi.

Riguardo i bisogni che cambiano in base al percorso, in effetti sono partita dieci anni fa con il "libro" (il virgolettato è d'obbligo) "La profezia di Celestino". Se mi guardo indietro, in effetti i cambiamenti sono stati innumerevoli ed ogni passo mi ha permesso di giungere in campi del sapere per me impensabili.
Inviato il: 3/9/2013 17:23
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#986
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Alroc

Riguardo i bisogni che cambiano in base al percorso, in effetti sono partita dieci anni fa con il "libro" (il virgolettato è d'obbligo) "La profezia di Celestino". Se mi guardo indietro, in effetti i cambiamenti sono stati innumerevoli ed ogni passo mi ha permesso di giungere in campi del sapere per me impensabili.

Io sono partito un mese fa.
Senza libro, ho "creato" pure quello
insieme a "quelli" che libri creano.

Castalia
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Inviato il: 3/9/2013 17:47
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#987
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Citazione:

alroc ha scritto:

Il mio yin è minato da una società yang che mi impone un certo tipo di atteggiamento, ma per quanti sforzi faccia non riesco ad essere totalmente yang e neanche voglio esserlo sinceramente. La femminilità/yin permette di comunicare empaticamente con l'interlocutore senza scontri.
L'aggressività verbale è un forte distrattore nella comunicazione e andrebbe utilizzata solo in casi estremi. Ma anche in quel caso, pur utilizzandola a fin di bene, avrebbe comunque effetti distruttivi sullo scambio di informazioni. Quindi, a mio avviso un po' di comunicazione yin ottiene risultati più vantaggiosi.

Considerando che sei donna, per cui in prevalenza Yiin, è una cosa sana e saggia.

La nostra civiltà è decisamente squilibrata a favore dello Yang. Non è un caso visto che è una civiltà estremamente mentale. La mente è Yang rispetto al corpo che è Yin.

La comunicazione empatica.
Non è lo Yin che la permette. La permette l'Armonia, l'equilibrio, da cui nasce l'Amicizia e da cui nasce naturalmente l'empatia.
A te sembra che sia lo Yin. Non è esatto, è lo squilibrio, l'eccessiva mancanza di Yin ad impedire l'empatia. Ti sembra, perché favorendo lo Yin funziona, ma funziona perché riequilibri ed essendo abituati al disequilibrio sembra di favorire di più lo Yin. E' solo una percezione di un processo di riequilibrio. Se rimani nella nuova "configurazione" dopo un po' non ti sembrerà più "più Yin di Yang".

Citazione:

Riguardo i bisogni che cambiano in base al percorso, in effetti sono partita dieci anni fa con il "libro" (il virgolettato è d'obbligo) "La profezia di Celestino".

Non solo in base al percorso, anche in base a quello che diventi.

Citazione:
Se mi guardo indietro, in effetti i cambiamenti sono stati innumerevoli ed ogni passo mi ha permesso di giungere in campi del sapere per me impensabili.

Non solo campi del sapere, il sapere serve a poco e affidandocisi si ricade nell'errore che fa la nostra civiltà: sai un sacco di cose ma non ti servono a niente o quasi. Sicuramente non ti rendono più felice.

Quello di cui abbiamo bisogno è essere quello che siamo veramente.
L'apertura di "nuove" prospettive, di nuovi "campi" è la ri-scoperta progressiva di chi siamo e di chi è il Mondo.
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Inviato il: 4/9/2013 9:12
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#988
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Concordo su quanto hai scritto, ho compreso il discorso sul riequilibrio, ma ritengo utile aggiungere qualcosa qui:

Citazione:
Non solo campi del sapere, il sapere serve a poco e affidandocisi si ricade nell'errore che fa la nostra civiltà: sai un sacco di cose ma non ti servono a niente o quasi. Sicuramente non ti rendono più felice. Quello di cui abbiamo bisogno è essere quello che siamo veramente. L'apertura di "nuove" prospettive, di nuovi "campi" è la ri-scoperta progressiva di chi siamo e di chi è il Mondo.


In realtà prima di essere, prima di capire che la conoscenza non serve a nulla, bisogna aver consumato gli occhi nella lettura, nella ricerca, nella sete di conoscenza. Secondo me, il lavoro propedeutico iniziale è un passaggio obbligato, poi si può andare tranquilli.
Inviato il: 4/9/2013 11:05
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#989
Sono certo di non sapere
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Citazione:

alroc ha scritto:

In realtà prima di essere, prima di capire che la conoscenza non serve a nulla, bisogna aver consumato gli occhi nella lettura, nella ricerca, nella sete di conoscenza. Secondo me, il lavoro propedeutico iniziale è un passaggio obbligato, poi si può andare tranquilli.

Non necessariamente. Dipende da "dove" parti. Per noi, educati al sapere come condizione essenziale anche solo per respirare, è vero. Ma anche no... se si ha molto coraggio.
Le pratiche mi hanno mostrato che si può anche buttare tutto in un istante. Diventare non-sapienti, ed essere, semplicemente decidendolo. Non sto dicendo che è facile, ma è possibile.
Il problema è che siamo talmente condizionati ad appoggiarci al sapere, per fare tutto, che rinunciarci appare una follia.

Il Tai Chi, per esempio, mi ha mostrato che per muoversi, per fare qualsiasi movimento, il sapere non serve a niente. Al contrario, è molto dannoso. Noi (noi mente) non abbiamo la minima idea di come mettere un piede davanti ad un altro, perché la mente non è fatta per quello. E' come usare un apribottigle per falciare un prato, assurdo. Il corpo, invece, è perfetto, in tutti i sensi. Inoltre il corpo è sempre guidato dallo Spirito e il risultato è perfetto, in tutti i sensi.

117 anni, è uno stile diverso da quello che pratico io che è in parte diverso in vari aspetti. Comunque sembra che questo signore non abbia bisogno dei pannoloni

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Inviato il: 4/9/2013 11:57
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#990
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Non sono d'accordo, Invisibile.
Tutti noi siamo giunti a certi traguardi passando dalla ricerca, qualunque essa sia. Non sto parlando di lauree, ma di impegno e lavoro in qualunque campo. Quando si dice che il lavoro nobilita l'uomo, secondo me si travisa il senso di questo detto. Lavorare in questo caso io lo intendo come impegno su qualcosa che si è scelto di approfondire, come volontà di agire secondo le proprie attitudini allo scopo di comprendere al meglio l'esperienza che si è fatta sul campo. In quel caso ci nobilitiamo, cioè miglioriamo noi stessi, evolviamo e i risultati raggiunti saranno permanenti. Ogni errore o vittoria insegna qualcosa, ma prima devi "sporcarti" le mani nell'impegno, nella "fatica" giornaliera della ricerca. Altrimenti giungerai a verità che non sono tue, verrai imboccato da una "spirito" (non il vero spirito) che ti manovrerà, che ti consiglierà di non studiare perchè lui può darti tutto quello che ti serve sapere, ma in quel caso non sarà mai un lavoro consapevole, sarà un assorbimento passivo.

Sul conseguire la consapevolezza è necessario che ci sia prima un lavoro attivo, poi si può lasciar fare allo spirito. Se dall'inizio lasci fare allo spirito, non hai gli strumenti per capire se ciò che ti propone è davvero la verità ed è solo con la consapevolezza acquisita con l'esperienza che si può capire se c'è l'inganno o meno.
Nel caso delle religioni per esempio, il dogma è qualcosa a cui devi credere per fede, ma non è un passaggio consapevole. E' solo una scorciatoia per giungere alla meta. Giungi lì dove è già tutto indicato, senza che ci sia una compartecipazione evolutiva. Un po' come fare un compito in classe conoscendone già i risultati. Quel compito è inutile perché la partecipazione all'evento è guidata e non vissuta.

Nell'essere autonoma in tutto quello che faccio, mi sento molto Yang e non potrei immaginare altre strade. Tu mi dirai che è una costruzione della mente o dell'ego, ma una buona dose di cautela è necessaria in certi passaggi esistenziali. Affidarsi senza prima aver studiato sul campo mi sembra davvero da incoscienti. E qui non si tratta di mente che distorce, ma di semplice buon senso.
Inviato il: 4/9/2013 16:59
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