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  Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

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  •  invisibile
      invisibile
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1201
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

alroc ha scritto:

Gli altri siamo noi e noi siamo gli altri, .

Si.

Citazione:

nessuno è al centro, tutti sono al centro e tutti sono periferia.

Si

Citazione:

Il centro cognitivo dell’essere come soggetto unico è anche la periferia, per cui la periferia, cioè l'insieme di individui con cui interagiamo e che consideramo erroneamente staccati da noi, in realtà sono sempre noi.

Pensare di essere al centro implicherebbe una dualità centro/periferia

Si e No.
Io sono al centro, di me stesso chiaramente.
Tu sei al centro, di te stessa chiaramente.
Quello che chiami periferia sei tu, per me. Sono io, per te.
Allo stesso tempo siamo tutti Uno e per cui a quel livello di consapevolezza tutto quanto sopra non esiste.
Dipende in che stato dell'essere sei. Dipende dal tuo stato di consapevolezza.
Per quello la mente non ci arriva; non può esaminare due cose allo stesso tempo (figurarsi due stati dell'essere e di consapevolezza contemporaneamente) e per cui è impossibile descriverlo a parole.

Citazione:

ma siccome il duale è un’illusione

Continui a sbagliare. Hai affermato che una teoria sia la realtà.
Il duale è la realtà, fino a prova contraria.
E' la realtà del mondo manifesto.
Nel mondo spirituale tutto è uno e la dualità non esiste.
Ma senza dualità niente potrebbe manifestarsi.

Tu, alroc, non potresti esistere.

Citazione:
non c’è centro e non c’è periferia, non c’è "me stesso" e non c’è "gli altri".

Si che c'è; dipende dove, quando.
Dipende dallo stato dell'essere e dalla consapevolezza.
Il duale esiste e non esiste.

Citazione:

Questo non vuol dire che manchi l'individuo, perché anche essere individui è una visione duale. L'individuo non esiste come uno, ma come uno/tutti.
Quest'ultimo punto l'ho spiegato male, perdonate.

Si, male

Ed è sbagliato.
L'individuo esiste così come il duale esiste, altrimenti noi non staremo qui a discutere.
Dipende, dove sei? Sei con l'Uno universale? Allora non esisti. Stai scrivendo qui? Probabilmente esisti, come individuo.

Il giudizio, sempre il giudizio che ci frega: individuo=male.
Non è così.
Dipende... se devi attraversare una strada frenetica ti auguro di essere un individuo... o Dio (tipo...).
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 12/10/2013 13:11
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  •  alroc
      alroc
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1202
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
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Citazione:
Continui a sbagliare. Hai affermato che una teoria sia la realtà. Il duale è la realtà, fino a prova contraria. E' la realtà del mondo manifesto.

Hai ragione, qui siamo nel manifesto, ma per rispondere alla domanda di Martin devo necessariamente astrarre come tu stesso affermi qui:


Citazione:
Nel mondo spirituale tutto è uno e la dualità non esiste.


L'esperienza descritta da Martin (che è anche la mia) mi ha permesso di "toccare" un confine invisibile che non posso condividere con chi non ha attraversato il tale limite. Per poter spiegare ciò che ho vissuto, devo necessariamente passare dall'"altra parte" descrivere ciò che ho compreso del NON manifesto. Da quella parte della sponda, il manifesto (il duale) sembra divertente come un gioco, non c'è giudizio sulle scelte tra bene e male, perché non si è coinvolti spiritualmente e fisicamente nelle azioni che si osservano, tutto sembra un "gioco", una immensa simulazione. Quando però sei immerso completamente nel creato, ti senti soffocare dalla sua crudezza e dalla separazione (sensazione quest'ultima più difficile da accettare) quando sei nella realtà condivisa, tutto si fa molto serio e si è coinvolti in modo totale con le scelte.

Citazione:
Ma senza dualità niente potrebbe manifestarsi. Tu, alroc, non potresti esistere.

Certamente, il fatto che metta giù queste parole è una prova del fatto che mi sto manifestando. Altrimenti vivrei in stato vegetativo in attesa che il mio corpo invecchi e muoia.

Citazione:
Si, male Ed è sbagliato. L'individuo esiste così come il duale esiste, altrimenti noi non staremo qui a discutere. Dipende, dove sei? Sei con l'Uno universale? Allora non esisti. Stai scrivendo qui? Probabilmente esisti, come individuo. Il giudizio, sempre il giudizio che ci frega: individuo=male. Non è così. Dipende... se devi attraversare una strada frenetica ti auguro di essere un individuo... o Dio (tipo...).


L'individuo esiste nel manifesto.

Un'altra cosa è comprendere che nel NON manifesto "Sei" fuori dal contesto "Sei" e basta senza separazioni.

Vivere tra le due sponde del fiume comporta necessariamente vivere come individuo, ma anche capire che la manifestazione di sè non è davvero ciò che siamo. Non mi identifico in un nome, un ruolo, una professione. Ho la volontà di farlo, ma so anche che il mio limite, come essere, non coincide con i campi in cui mi manifesto. Essere come entità cosciente non combacia e termina con l'individuo che sono nella vita di tutti i giorni. Una parte del mio Essere si manifesta, l'altra osserva, un'altra si manifesta e contemporaneamente osserva il tutto, così come descriveva Martin quando cercava di spiegare la fiamma che ha visto in meditazione.

Ho modificato l'ultima parte, scusate.
Inviato il: 12/10/2013 17:01
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1203
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
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alroc

Se tu vedi qualcosa, qualsiasi cosa. Se tu senti qualcosa, qualsiasi cosa, sei nel manifesto. Per forza.
Anche se lo chiami "dall'altra parte".
Senza il duale, e di conseguenza la creazione, niente può essere "visto", "sentito" o percepito.

Affinché qualcuno possa percepire qualcosa devono esistere come minimo due entità. Non può essere altrimenti.

Ecco perché la Creazione è basata sul duale, su Ying Yang.

Allo stesso "tempo" tutto è uno, senza spazio e senza tempo.

Se diventi veramente Uno con il Tutto, totalmente, non senti più niente, non percepisci più niente perché il duale non esiste più.

Noi possiamo farlo e possiamo ritornare nel manifesto.

Ecco uno dei significati della frase "l'Uomo è tra cielo e terra".

Citazione:

alroc ha scritto:

L'esperienza descritta da Martin (che è anche la mia) mi ha permesso di "toccare" un confine invisibile che non posso condividere con chi non ha attraversato il tale limite. Per poter spiegare ciò che ho vissuto, devo necessariamente passare dall'"altra parte" descrivere ciò che ho compreso del NON manifesto.

Se hai percepito qualcosa è manifesto.
Forse è un altra dimensione (sicuramente secondo me), un "altro mondo", ma che sia manifesto è sicuro.

Anche lo Spirito è diviso in Yin e Yang nell'atto della Creazione e per cui anche lui è sia duale che un tutto.


Citazione:

Da quella parte della sponda, il manifesto (il duale) sembra divertente come un gioco, non c'è giudizio sulle scelte tra bene e male, perché non si è coinvolti spiritualmente e fisicamente nelle azioni che si osservano,

Si che si è coinvolti spiritualmente, ma l'assenza di giudizio, l'Armonia, fa si che tutto sia "liscio", senza quei conflitti di cui ha parlato Incredulo, creati da noi con il giudizio, e per cui sembra che non si sia coinvolti, tanto siamo abituati a soffrire a causa del mondo umano.
Se osservi qualcosa significa che stai toccando qualcosa e che quel qualcosa tocca te, per cui sei coinvolta.

La legge universale: Tocca e sei toccato.

La prova è che tu sei stata toccata, come tutti quelli che fanno simili esperienze.
Sei cambiata grazie a quel tocco e "quella cosa" è cambiata grazie al tuo tocco.
Legge Universale.


Citazione:

Quando però sei immerso completamente nel creato, ti senti soffocare dalla sua crudezza e dalla separazione (sensazione quest'ultima più difficile da accettare) quando sei nella realtà condivisa, tutto si fa molto serio e si è coinvolti in modo totale con le scelte.

Non so se ho capito bene cosa intendi.
Quello che so e che se "ti senti soffocare" non sei immerso nel creato, te ne stai allontanando.
E' sempre il giudizio: Creato > duale > bene e male (giudizio).

Non è così.

E' così: Creato > duale > mondo manifesto (stop).

Se ti senti soffocare significa che lo Spirito non ti sta guidando. I motivi possono essere molti. Spesso ha a che fare con l'ego: "tu" decidi che le cose stanno in un certo modo e lo Spirito non può fare altro che accettarlo, perché è totalmente puro, non può imporre niente.
La sua assenza, e la sofferenza che ne consegue, ci dice che stiamo sbagliando, che siamo noi che non gli permettiamo di guidarci.

Ecco l'orgoglio, la superbia, di cui parla Incredulo.

@incredulo

Un abbraccio.
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 12/10/2013 19:17
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  •  alroc
      alroc
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1204
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
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Citazione:
Non so se ho capito bene cosa intendi. Quello che so e che se "ti senti soffocare" non sei immerso nel creato, te ne stai allontanando. E' sempre il giudizio: Creato > duale > bene e male (giudizio).


Il soffocare era inteso come contraccolpo nel passaggio tra i due mondi. Un tempo soffocavo è vero, ma adesso non più. Non soffoco più perché ho imparato a far aderire l'essere che sono con la materia in cui mi manifesto. Aderire alla materia però non significa essere solo quella. Adesso sono una manifestazione serena ed equilibrata del mondo, ma con la consapevolezza che non sono solo questa manifestazione.

Un tempo vivevo di giudizi e critiche verso coloro che consideravo volgari, cioè incapaci di vedere oltre il proprio naso, mi struggevo per ogni abuso compiuto. Oggi tutto tace, ciò non vuol dire che sia indifferente, anzi dico la mia in occasioni in cui lo ritengo utile. Semplicemente non serbo rancore. Anche quando sono delusa o triste per certe situazioni, non mi macero più, non mi trascino l'episodio facendolo diventare un fardello di insoddisfazione frustrante. Ogni episodio negativo è circoscritto e si annulla nel momento stesso in cui comprendo che più di così non posso fare. Ho imparato ad accettare a lasciar andare a smettere di pensarci più di quanto occorra.

Il manifesto e il non manifesto sono termini duali. Anche qui, per poter spiegare, cado in una terminologia che separa...è un limite della mente e del linguaggio che usiamo. Dentro di me è chiaro il concetto, ma poi nel trasmetterlo diventa inevitabilente una stortura che nulla ha a che vedere con quello che conosco. Mi dispiace fallisco nel mio tentativo di spiegare.
Comunque grazie per la risposta, Invisibile...non te ne andare anche tu! Altrimenti chi ce lo dice chi siamo?

Mi associo al saluto per Incredulo.
Inviato il: 12/10/2013 21:25
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  •  Al2012
      Al2012
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1205
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
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Citazione:
Un tempo vivevo di giudizi e critiche verso coloro che consideravo volgari, cioè incapaci di vedere oltre il proprio naso, mi struggevo per ogni abuso compiuto. Oggi tutto tace, ciò non vuol dire che sia indifferente, anzi dico la mia in occasioni in cui lo ritengo utile.

Semplicemente non serbo rancore. Anche quando sono delusa o triste per certe situazioni, non mi macero più, non mi trascino l'episodio facendolo diventare un fardello di insoddisfazione frustrante. Ogni episodio negativo è circoscritto e si annulla nel momento stesso in cui comprendo che più di così non posso fare. Ho imparato ad accettare a lasciar andare a smettere di pensarci più di quanto occorra.


Nella parte che ho evidenziato in grassetto, so che c’è una verità, lo so anche a livello razionale, ma solo quando la mia “razionalità” è in equilibrio, ma basta veramente poco perché questo precario equilibrio vada in frantumi, per ritrovarmi dentro il vortice del rancore, della critica e del giudizio.
So di sbagliare, anche quando non ho tutti i torti, ma questo non basta, perché la mia impulsività ha il sopravvento portando il mio agire in terreno sicuramente negativo.

Non sto cercando “pacche sulla spalla”, è una constatazione di un dato di fatto, che riguarda il mio essere, che questa frase mi ha ricordato.

Con quest’esempio, uscendo da fatto personale, vorrei mettere in rilievo la continua “lotta” che si potrebbe definire “tra il male e il bene”, ma che potrebbe essere, vista con un’ottica differente, non una lotta tra opposti, ma una prova da superare, una conquista consapevole, che il superamento, della prova, rafforza dando un equilibrio più stabile per una determinata situazione.

Qui mi collego al

Citazione:
Chi SIETE veramente, cosa SIETE veramente?


dando una delle risposte possibili, forse la più semplice o superficiale:
gli altri sono il mezzo inconsapevole che mettono in atto la “prova”, il test che devi superare, non una volta, ma più volte, fino a quando la tua consapevolezza è sufficientemente forte.
Ovviamente le parti s’invertono nei casi in cui io sono “l’altro” rispetto ad un altro soggetto.
Da “attore” principale, rispetto a me stesso, sono attore secondario o comparsa rispetto ad un altro, che ovviamente, è l’attore principale.

Diamo e riceviamo stimoli che sono correlati a situazione del “karma”, prove che ci legano con altri in una “recita” con sovrapposizione di ruoli.
E’ questo pensiero, che mi porta a credere che ci sia un legame tra le persone, che in qualche modo interagiscono, e che questo legame non sia casuale , ma causale, indipendentemente dalla reciproca inversione dei ruoli più o meno rilevanti.

Non è un peccato da emendare, ma una lezione da comprendere superando l’ostacolo in modo consapevole.
La partecipazione collettiva ha sia lo scopo di zavorra o di stimolo migliorativo, che è determinata dal tipo di reazione che ognuno di noi mette in essere.

In poche parole: Chi sono gl’altri?
Sono quelli che, inconsapevolmente, ci mettono alla prova, il risultato del “test” è nelle “mani” di chi lo affronta.
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 13/10/2013 0:58
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  •  alroc
      alroc
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1206
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
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Citazione:

Al2012 ha scritto:

Citazione:
Chi SIETE veramente, cosa SIETE veramente?


dando una delle risposte possibili, forse la più semplice o superficiale:
gli altri sono il mezzo inconsapevole che mettono in atto la “prova”, il test che devi superare, non una volta, ma più volte, fino a quando la tua consapevolezza è sufficientemente forte.
Ovviamente le parti s’invertono nei casi in cui io sono “l’altro” rispetto ad un altro soggetto.
Da “attore” principale, rispetto a me stesso, sono attore secondario o comparsa rispetto ad un altro, che ovviamente, è l’attore principale.

Diamo e riceviamo stimoli che sono correlati a situazione del “karma”, prove che ci legano con altri in una “recita” con sovrapposizione di ruoli.
E’ questo pensiero, che mi porta a credere che ci sia un legame tra le persone, che in qualche modo interagiscono, e che questo legame non sia casuale , ma causale, indipendentemente dalla reciproca inversione dei ruoli più o meno rilevanti.

Non è un peccato da emendare, ma una lezione da comprendere superando l’ostacolo in modo consapevole.
La partecipazione collettiva ha sia lo scopo di zavorra o di stimolo migliorativo, che è determinata dal tipo di reazione che ognuno di noi mette in essere.

In poche parole: Chi sono gl’altri?
Sono quelli che, inconsapevolmente, ci mettono alla prova, il risultato del “test” è nelle “mani” di chi lo affronta.


Concordo e aggiungo:

L'altro è il nostro specchio, un'immagine che rappresenta qualcosa che noi dobbiamo mettere a fuoco meglio. Quando osserviamo quella immagine speculare, crediamo sia il nostro opposto perché ci viene facile giudicarla, puntiamo il dito disgustati dal modello comportamentale che assume e ci riteniamo soddisfatti di non essere come quell'essere tanto diverso da noi. In realtà quella immagine si ripresenterà molte altre volte sotto altre forme, sarà ricorrente perché lo scopo sarà quello di indicarci qualcosa. Quello specchio si ripresenterà infinite volte fino a quando non capiremo il motivo per cui che sta lì.
Inviato il: 13/10/2013 9:16
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  •  horselover
      horselover
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1207
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/9/2012
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ciapanna direbbe che causale e casuale sono a stessa cosa
Inviato il: 13/10/2013 10:27
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  •  sonsokh
      sonsokh
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1208
Ho qualche dubbio
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Prof. Vittorio Marchi
libero arbitrio, l'invenzione del tempo, fisica quantistica e spiritualità


Inviato il: 17/10/2013 23:37
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  •  alroc
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1209
Mi sento vacillare
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@sonsokh

grazie per l'interessantissimo video di Vittorio Marchi.

Il duale spiegato da lui è perfetto e chiarissimo. Al minuto 31 definisce il nostro Esistere come "moto IN luogo".

Ci dislochiamo in noi stessi, ci "muoviamo" e trasformiamo rimanendo sempre in noi. La trasfigurazione non è altro che questo: moto in se stessi. Noi siamo ovunque andiamo.

Molto bello.
Inviato il: 22/10/2013 20:24
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  •  sonsokh
      sonsokh
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1210
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 23/11/2010
Da Lecco
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mi fa piacere che tu l'abbia apprezzato. anche a me è piaciuto molto.
non lo conoscevo (ho trovato il video sul blog di Alex Torinesi che coscerai sicuramente visto che conosci bene Malanga).
ho visto che si trovano altri video di sue conferenze su yt.
appena ho tempo li ascolterò.

ciao
Inviato il: 24/10/2013 21:02
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  •  alroc
      alroc
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1211
Mi sento vacillare
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Inviato il: 24/10/2013 22:09
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  •  TAD
      TAD
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1212
Dubito ormai di tutto
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Da 7th planet
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Padre contro figlio
fratello su fratello
partoriti in un avello
come carne da macello
uomini con anime
sottili come lamine
taglienti come il crimine
rabbiosi oltre ogni limite
eroi senza una terra
che combattono una guerra
tra la mafia e la camorra
Sodoma e Gomorra
Napoli e Palermo
succursali dell'inferno
divorate dall'interno
in eterno
da un tessuto tumorale
di natura criminale
e mentre il mondo sta a guardare
muto senza intervenire
Basta alla guerra fra famiglie
fomentata dalle voglie
di una moglie colle doglie
che oggi dà la vita ai figli
e domani gliela toglie
rami spogli dalle foglie
che lei taglia come paglia
e nessuno se la piglia:
è la vigilia
di una rivoluzione
alla voce del Padrino
ma don Vito Corleone
oggi è molto più vicino:
sta seduto in Parlamento
E'il momento
di sferrare un'offensiva
terminale decisiva
radicale distruttiva
oggi uniti più di prima alle cosche
fosche attitudini losche
mantenute dalle tasse
alimentate dalle tasche:
basta una busta
nella tasca giusta
in quest'Italia così laida
you gotta fight da faida!

you gotta fight da faida!
you gotta fight da faida!
you gotta fight da faida!

Sud non ti fare castrare
dal potere criminale
che ti vuole fermare:
guastagli la festa
abbassagli la cresta
guarda la sua testa
rotolare nella cesta
Libera la mente da ogni assurdo pregiudizio:
è l'inizio della fine del supplizio
che da secoli ti domina
ti ingoia e ti rivomita
potere di quei demoni
che noi chiamiamo "uomini"
che uccidono altri uomini
che sfruttano noi giovani
che tagliano le ali
agli angeli più deboli
Potere che soggioga
potere della droga
potere di uno Stato
che di tutto se ne frega:
strage di Bologna Ustica Gladio
cumuli di scheletri ammassati in un armadio
Odio il tuo seme germoglia nella terra
fecondato dal sangue della guerra
e la camorra indomita ricca e strafottente
continua ad uccidere la gente
Tombe ecatombe
esplosioni di bombe
raffiche di mitra
falcidia di bande
Cosenza Potenza
carne morta in partenza
consacrata alla violenza
senza opporre resistenza
Alpi Salento
un solo movimento:
pugni sul sistema
pretendiamo un cambiamento;
ridateci la terra
basta con la guerra
Dalla strada l'intifada
you gotta fight da faida!

you gotta fight da faida!
you gotta fight da faida!
you gotta fight da faida!
_________________
~WÃSÐ Lifestyle~
Inviato il: 24/11/2013 22:05
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  •  incredulo
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1213
Sono certo di non sapere
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E VENNE TRA NOI

Fino ai trent'anni preparò il Suo corpo, la Sua anima e la Sua mente: li temprò perché potessero accogliere e contenere l'essenza cristica.

E quando ne fu permeato, la portò con modestia e coerenza.

Non scrisse libri, non costruí templi, non ebbe di Suo che la tunica inconsutile e i calzari.

A coloro che si perdevano dietro a complicate speculazioni filosofiche e sillogistiche mostrò l'efficacia di un linguaggio chiaro e diretto che, pur esprimendosi con semplicità in parabole, aveva l'assoluta potestà della sintesi e della logica piú raffinata, penetrando nei cuori della gente che L'ascoltava come la pioggia nelle zolle riarse e avide.

Non maneggiò denaro, non si occupò di politica, separò lo spirito dalla materia e Cesare da Dio.

Chiuse i libri della legge e aprí quello dell'Io interiore, facendo capire agli uomini che il Regno dei Cieli era alla loro portata in quanto essi erano figli di Dio, divina sostanza in divenire.

Perdonò, amò, pacificò, guarí, resuscitò.

Eppure, mai personaggio della storia umana fu piú osteggiato, odiato, combattuto, tradito e vilipeso, e con Lui anche i valori e i simboli che aveva donato al mondo.

Nessuno piú di Lui fu mal compreso dai nemici come da molti dei Suoi stessi seguaci.

Se la Terra ancora si dilania e soffre sotto il peso delle ingiustizie e degli errori, è perché gli uomini non hanno ancora accolto il Suo messaggio, il senso del Suo venire tra noi, a farsi carne e sangue, patire dolore e morte, vincere la materia con la resurrezione.

Egli è sempre lí nella Luce, nel punto cruciale in cui tutte le vie si congiungono.

E attende: che finalmente ci sia dato capire il male che ci facciamo ogni giorno dimenticando chi veramente siamo e qual è il sentiero da percorrere per giungere a Lui.
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Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 3/12/2013 10:50
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1214
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:
Perdonò, amò, pacificò, guarí, resuscitò.


.. e si incazzò. Non scordiamolo, Incredulo, è importante.

... e non lo dico per sminuire minimamente quanto scrivi e sottoscrivo.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 3/12/2013 11:25
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  •  polaris
      polaris
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1215
Dubito ormai di tutto
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Da Tlön
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Citazione:
.. e si incazzò. Non scordiamolo
“Non pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono
venuto a portare una pace, ma una spada” (Mt 10,34).
_________________
Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.. - Shakespeare
Inviato il: 3/12/2013 11:34
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1216
Sono certo di non sapere
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Darsi torto è un pò come darsi ragione.
Inviato il: 3/12/2013 11:38
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1217
Sono certo di non sapere
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Da Brignano G.D'Adda
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Rimosso:
Potrebbe urtare la suscettibilita' di qualcuno....
_________________
Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1218
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Da Fleed / Umon
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DJ, come sai uscire tu dal seminato, non è capace nessun altro. Coll'intervento di Incredulo, la tua uscita sarcastica è meramente fuori luogo.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1219
Sono certo di non sapere
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Da Brignano G.D'Adda
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Era na battuta minchia !!!
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Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
Inviato il: 3/12/2013 12:27
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  •  ohmygod
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1220
Sono certo di non sapere
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DjGiostra

Ti sei mai posto il dubbio che tu, ora, niente hai a che vedere con il Nulla ora questo puoi anche considerarlo una tua fortuna ma potresti lasciare agli altri la fortuna avversa in quanto la fortuna avversa nulla ha a che vedere con l'essere il bene o il male, ateo o altro diverso dalla tua idea di Adamo?

Ti potresti spiegare l'inutilità del tuo intervento?
Nessuno è interessato alla tua "conversione" o forse vedi nel dire di Incredulo atti di proselitismo? e in ciò ritrovo l'identico modo con il quale ti scagli contro i "credenti" della versione ufficiale.
Comprendi?
Oppure credi il "darsi torto è un pò come darsi ragione" appartenga solo alla sfera spirituale?

ED.it = Sono ancora immerso nel dono di Margò, Ulisse preferì divenire sordo a me lasciò la scelta di divenire cieco onde non essere preda del sogno.
Inviato il: 3/12/2013 12:30
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1221
Sono certo di non sapere
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Da Brignano G.D'Adda
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ohmygod:
Ha parlato il re degli interventi inutili.
La mia era solo una battuta basata sulle "basi" della bibbia.
Non era diretta ad incredulo e a nessuno .
Era solo una battuta come se ne fanno tante.
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Il rispetto nasce dal rispetto
Inviato il: 3/12/2013 12:57
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1222
Sono certo di non sapere
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CVD
La mente umana è incorruttibile...corrotta a sè.
Inviato il: 3/12/2013 13:05
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1223
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Citazione:

polaris ha scritto:
Citazione:
.. e si incazzò. Non scordiamolo
“Non pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono
venuto a portare una pace, ma una spada” (Mt 10,34).


Questo aspetto è importante, perchè può creare equivoci.

Il punto più alto dello Spirito umano è rappresentato dalla figura di Gesù il Cristo, il quale è l'esempio di Amore più alto possibile, ovverosia il sacrificio di sè stesso per l'altro da sè

Gesù sceglie consapevolmente, con determinazione consapevole di non reagire con violenza, per dare un esempio di comportamento agli uomini.

Il cervello rettile reagisce immediatamente allo stimolo e reagisce per paura, quella paura che è l'opposto di Amore, quella paura che è il mezzo con il quale veniamo controllati e schiavizzati, quella paura che viene alimentata e coltivata sulla stampa e in TV, paura delle malattie, del futuro, della povertà, dei pedofili, degli assassini, dei ladri, della disapprovazione sociale, dei drogati, dei barboni del cambiamento climatico, della contaminazione radioattiva, paura di non essere abbastanza bravo, abbastanza ricco, abbastanza intelligente, paura di essere sbagliato.

Dove c'è paura c'è assenza di Amore, di abbandono al flusso dello Spirito.

Perchè allora Yaushua parla di spada e di divisione fra familiari per coloro che decidono di seguire la sua strada?

La spada che Gesù è venuto a portare non serve per uccidere, e il Cristo impedirà sempre ai suoi discepoli qualunque atto di violenza, (“Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno”, Mt 26,52).
 
L’immagine della spada era adoperata nel mondo giudaico per indicare l’efficacia della Parola di Dio (“Prendete la spada dello Spirito, cioè della parola di Dio”, Ef 6,17; Sap 18,15; Is 49,2; Ap 1,16; 2,12). La spada di Gesù è quella della parola di Dio, “che è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione della vita e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla e sa discernere i sentimenti e i pensieri del cuore” (Eb 4,12).
 
La buona notizia di Gesù dividerà quanti l’accolgono da quelli che la rifiutano, per questo Gesù prosegue affermando: “Sono venuto infatti a dividere l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera” (Mt 10,35; Mi 7,7).
 
Che la spada di cui parla Gesù sia la parola che divide, è confermato dal vangelo di Luca, che nel passo parallelo omette il termine spada e parla di divisione: “Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione” (Lc 12,51).
..
La strada per raggiungere lo Spirito di Gesù è una strada in salita con la croce sulle spalle, quella croce che ogni uomo prova durante la sua vita terrena.

E' il calvario, il dolore, ovvero la caratteristica principale della vita terrena, che ogni uomo deve sperimentare e che continuerà fino al momento in cui la vita terrena verrà sublimata dall'incontro con il Maestro, il Re dei Re colui che apre la porta del "Regno dei Cieli", un mondo senza sofferenza, il Nirvana bhuddista che si concretizza tramite il Nobile Ottuplice Sentiero.
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Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 3/12/2013 14:01
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1224
Sono certo di non sapere
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Logos

Il concetto di Logos (traslitterazione del greco λόγος) è molto importante nella tradizione filosofica greco-ellenista, dove sta a indicare l'ordine razionale del cosmo. È presente anche nella tradizione sapienziale dell'Antico Testamento, ed è usato dal Vangelo secondo Giovanni in riferimento al Figlio di Dio, che con la sua incarnazione ha operato la salvezza degli uomini.
Il termine ha un ampio campo semantico: può significare "parola", "discorso", "pensiero", razionalità, capacità di connettere e sviluppare i propri pensieri.

Substrato greco

Il termine è formato dalla radice indoeuropea leg´-, di cui sono attestate continuazioni in tre aree: latina, greca, albanese. Vi si può associare il significato originario di "raccogliere". Il campo semantico del verbo greco lègein passa da questo significato originario a quello di "radunare", e quindi "scegliere", e poi "contare", "enumerare", e infine, in senso figurato, "passare in rassegna", "esporre".
Il sostantivo lògos è di formazione più recente, e nasce quando lègein aveva già il valore di "esporre". Dopo Omero esso si contrappone a mythos: questo designa una parola che si ammanta di verità senza esserlo, mentre quello viene usato in riferimento alla verità: il lògos portatore di verità contrapposto al mythos come possibile inganno. Lògos non è la parola singola,[1] ma il discorso risultante dal concatenarsi di parole.

Nella filosofia

Lo stoicismo pone al centro della propria filosofia il concetto di Logos, che viene inteso non solo come pensiero razionale, ma anche come principio costitutivo della vita cosmica e della vita etica. Dunque per gli stoici la scienza e la vita morale hanno un medesimo fondamento, il Logos: l'ideale del saggio stoico è scegliere come norma e fine della propria vita l'obbedienza alla ragione. Come per gli animali è naturale seguire gli istinti, così per l'uomo lo è seguire il Logos. Nel medesimo atto con cui riconosce il proprio Logos, l'uomo ne dà una valutazione positiva ed è spinto a conservarlo e a potenziarlo: in questo potenziamento del Logos consiste il bene dell'uomo.

Nell'Antico Testamento

L'incontro con la cultura semitica fa assumere a Lògos nuovi significati. Nei LXX il termine semitico sottostante dabara volte viene reso con lògos e a volte con rhema: la scelta dipende dal gusto dei traduttori, varia secondo i libri e non comporta sostanziali differenze semantiche.
Diversamente dal greco, la parola ebraica ha un aspetto dinamico: alla parola concreta (dâbâr) si contrappone lo spirito (ruah), e dabar significa sia "parola" che "fatto". È la parola che si realizza e diviene realtà. La parola per eccellenza è quella di Dio: essa crea e si fa promessa e rivelazione. Dabar contiene anche un aspetto noetico: la parola come tramite tra l'uomo e la realtà, come segno che rimanda oltre la parola stessa.

Nel Nuovo Testamento

Nel Nuovo Testamento l'uso del termine lògos risente sia dell'influenza semitica che del significato che la parola ha in greco. Il Nuovo Testamento riflette l'ambivalenza del termine lògos in alcuni passi nei quali il termine è usato nel senso tradizionale, con accentuazioni negative: quando Paolo nella Prima lettera ai Corinzi polemizza contro la sophìa del mondo, egli usa la parola lògos. Ma lo stesso Paolo conosce un lògos radicalmente diverso, un lògos che non discende dalla semplice razionalità umana, ed è il Lògos della Croce.

Nel Corpus Giovanneo

Riferito al Figlio di Dio il termine ricorre solo nel Prologo di Giovanni (Gv 1,1.14), dove sono affermate la sua preesistenza, la sua unione personale con Dio e la sua divinità (1,1.2a; cfr. v. 18). Il Lógos è il mediatore della creazione da parte di Dio (1,2-3.10) e, in qualità di luce e di vita, determinante per la salvezza degli uomini (1,4; cfr. v. 16); l'affermazione centrale che lo riguarda è al v. 14: "E il Verbo si fece carne", che permane come l'affermazione più profonda di tutto il Nuovo Testamento sul mistero dell'Incarnazione. Il Lògos non è più un principio astratto, ma è il Verbo che crea e da la Vita.
L'affermazione giovannea del Lógos incarnato supera quindi il concetto di Lógos della filosofia greca. Il Lógos giovanneo va visto sullo sfondo di tutta l'opera giovannea, che è caratterizzata dall'idea della rivelazione: il Verbo incarnato, il rivelatore in persona è Gesù di Nazaret (Gv 1,45).
L'affermazione dell'incarnazione del Lógos ha dato vita a una lunga storia di approfondimento della fede e di riflessione su di essa, storia iniziata già nel Nuovo Testamento stesso: cfr. 1Gv 1,1, dove si parla del Verbo della vita, nonché Eb 1,1-4 e Col 1,15-20[2].
In un altro contesto si colloca il cavaliere sul cavallo bianco di Ap 19,11-16, che porta il nome di "Lógos di Dio" (19,13): lo si può mettere in relazione con Gv 1,1-14, ma sembra vada collegato piuttosto con l'immagine di Sap 18,15 e con la profezia del Figlio dell'uomo di Dn 7, che svolse un grande ruolo nella teologia cristiana primitiva come espressione dell'attesa della parusia.
Gli influssi semitici sono forti nel Prologo, tanto che alcuni hanno proposto[3] un originale aramaico soggiacente.
Nel parlare del Lògos, il Prologo mostra un parallelo con Genesi 1,1: le prime parole sono uguali, en arché. Ma se la Genesi ci riporta all'inizio del tempo e della storia, l'autore del Prologo ci riporta a un inizio ancora più profondo, a un tempo che non è ancora tempo e che già vede la presenza del Lògos, presentato come principio creatore[4].

Da cathopedia

- - - - - - --

Se non si pone la figura del Cristo all'interno della dottrina teologica non si può comprenderne l'essenza e la figura.
_________________
Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 5/12/2013 12:46
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  •  ohmygod
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1225
Sono certo di non sapere
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Darsi torto è come darsi un pò ragione e in stretta correlazione la mente è incorruttibile...corrotta a sè in chiunque.

Va da sè che la mente corrotta, a secondo dei soggetti, assume aspetti che in una scala cromatica vanno dal lieve al degradante e fra i due aggettivi parte dei vizi capitali dai quali il soggetto attinge quella negatività che serve a rafforzare la propria incorruttibile immagine.

Del resto basta "studiare" il modo di argomentare e del relativo comportamento che affligge l'umanità quando posta sotto i riflettori di un ovvio LuogoComune.
A parer mio in buona parte dell'umanità vi trovo un unico riscontro: la massima espressione dell'idiozia in concomitanza con lo stampo con cui l'idiota sceglie il marchio al quale sottostare.
Inviato il: 5/12/2013 13:10
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1226
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Steiner sull'Amore:

"senza Amore nulla è possibile.... Amare è creare, è entrare in modo disinteressato nella corrente del tempo che viene dal futuro".

"L'Amore è la missione della Terra. E' il compito del genere umano quello di transustanziare la propria saggezza, l'autentica sostanza della terra, in Amore..."

"La vera conoscenza della realtà è impossibile senza l'Amore. Solo con l'Amore possiamo capire chi siamo"

" Senza Amore la conoscenza diventa manipolazione, dominazione, controllo, il mondo diventa uno spazio di cose morte. Ma quando noi conosciamo attraverso l'Amore entriamo in un percorso di relazioni dinamiche, potenzialmente redentive, ed il mondo diventa un mondo vivente di esseri che lavorano per la pace".

"Bisogna trasformare il pensare con la testa in pensare col cuore. Sia per conoscere il mondo e i nostri simili, sia per conoscere il mondo spirituale."

"L'evoluzione cosmica è espressione dell'Amore"

"L'Amore è per il mondo ciò che il Sole è per la vita esterna"

"Una scienza dello Spirito senza Amore sarebbe un pericolo per il genere umano".
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Inviato il: 8/12/2013 20:10
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  •  incredulo
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1227
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"Diventerete come Dio": il grande inganno di Lucifero


L’amore non è un sentimento, e neppure un affare del cuore.

Sembra che appartenga al cuore, ma in realtà appartiene allo spirito.

L’amore è uno stato di coscienza: la condizione in cui lo spirito arriva ad essere se stesso, ad esprimersi come essere divino entro l’anima.

Il momento in cui cade ogni velo, l’attimo in cui l’anima si accorge di non essere l’io, ma soltanto la sua idea riflessa.

Che significa intuire se stessi, diventare la reale e autentica entità che si è.
Ma che non si sa mai di essere.


Diventare, essere l’io significa al contempo diventare i “perfetti amatori”: e non perché si acquisiscono “nuovi poteri o facoltà”, ma semplicemente perché il vivere la vita come spiriti (e non come anime) significa riscoprire e risperimentare lo stato realtà secondo una condizione diversa, superiore.

Significa scoprire che non si è separati dal mondo, dall’altro uomo e che si è uno con lui: lo si è sempre.

E allora, quando so che l’altro sono io, come e perché dovrei odiarlo o
fargli del male? Perché non dovrei comprenderlo, dato che è una parte
di me che parla con un suono diverso?

A quel punto non si tratta più di compiere “sforzi” o atti di volontà: ma semplicemente ci si prende cura dell’altro come di se stessi.

E lo si fa nella misura in cui si è stati sinora capaci di prendere cura di se stessi: di amare se stessi.

Perciò un via dice che non si può amare l’altro se prima non si impara ad amare se stessi.

L’amore è quindi essere l’Io. Diventare come Dio.

E’ finalmente attuare l’inganno di Lucifero: “diventerete come Dio”.

Perché da allora non siamo mai stati come Dio, ma diventammo soltanto uomini: bevendo del rosso “succo della vite”, del sangue umano.


Che è sperimentare lo stato di coscienza umano: incapace d’amare perché strutturato sul potere di identificazione che centralizza se stesso, separandosi dal mondo.

Amare è sciogliere l’incantesimo di Lucifero e risorgere come spiriti, sull’altare della rosa e la croce.

Dove un anima pura si purifica e dal suo sacrificio risorge il Dio sepolto nel sepolcro del corpo umano.

Amare è scoprire che nulla è separato: che tutto è degno di essere amato perché è uno con noi.
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Inviato il: 8/12/2013 20:18
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  •  TAD
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1228
Dubito ormai di tutto
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Da 7th planet
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Ho visto un posto brulicante di persone assenti,
un posto pieno di abitanti che sembravano viandanti
attenti al passo più che alla direzione,
con gli occhi fissi in basso, quasi avendo soggezione.

Ma quando due si urtavano li alzavano di scatto
e - da zitti che eran - tutt'a un tratto urlavano al misfatto e poi giù botte,
tirando dentro chi gli stava accanto a regge il moccolo:
tutti addosso a far montagna partendo da un bernoccolo.

Ho visto un uomo piccolo emerger dal groviglio,
un uomo così piccolo da sembrar suo figlio,
due parentesi di sopracciglia su uno sguardo sveglio,
coi calli delle mani come solo nascondiglio.

Scoglio in mezzo a quel marasma,
unico vivente di quella città fantasma,
avanzava lentamente,
incurante del trambusto in cui era immerso,
in cerca del suo posto, ma senza averlo perso.

Diverso nel suo essere simile a chiunque attorno andava dritto, spedito, zitto e concentrato;
partito per un viaggio non ancora terminato.
Vestito come il Sole del mattino in cui era nato.

Libero, con un libro per bagaglio,
con la propria libertà scritta su ogni foglio,
carico d'orgoglio, con la voglia di portare a termine la sua missione
ho visto l'uomo arrestarsi sulla soglia di un portone.

Ho visto il caos chetarsi,
gli occhi alzarsi,
le orecchie tendersi e le bocche chiudersi in un coro muto;
poi la folla coagularsi intorno al nuovo benvenuto,
sconosciuto a tutti quanti e atteso come un invitato.
Nudo, ma col più grandioso dono l'uomo guardò fisso in viso ognuno,
sollevò in alto la mano e nel palmo - una ad una - chiuse a pugno cinque dita:
riunite nella lotta, unite per la vita.



Ascoltavano composti il silenzio che intonavano,
aspettavano che a romperlo fosse l'uomo che guardavano e
quando questi alzò il volume e prese fiato
tutti lo trattennero ed iniziò il racconto di quel libro magico:

"Questo che vi mostro è un organismo,
è carne mista a spirito in un corpo unico,
nato il giorno in cui tutti noi eravamo ipotesi,
chiamati indistintamente "posteri".

Questo è il testamento che gli antichi hanno inciso colle dita,
scritto con il sangue,
pagato con la vita [...] perché noi senza troppi guai...
godessimo di quella libertà che non hanno avuto mai"



IL TEMPO STA CAMBIANDO
MA I GIORNI NON ACCELERANO,
DIVENTANO PIU' SCURI E SI RAFFREDDANO
E NON PENSARE MAI CHE TU STIA CORRENDO:
E' SOLO TUTTO IL RESTO CHE SI STA FERMANDO.


***

ODIO:
NUTRIMENTO DIVINO
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Inviato il: 8/12/2013 21:55
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1229
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Da Asia
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@TAD

Citazione:
ODIO:
NUTRIMENTO DIVINO




E' lui che torna a casa sbronzo quasi tutte le sere
e quel silenzio tra noi due che sembra non finire,
quando lo svesto. lo rivesto e poi lo metto a letto,
e quelle lettere che scrive e poi non sa spedirmi...
forse lasciarlo sulle scale è un modo di salvarmi
E tu che hai preso in mano
il filo del mio treno di legno,
che per essere più grande avevo dato in pegno:
e ti ho baciato sul sorriso per non farti male,
e ti ho sparato sulla bocca invece di baciarti
perchè non fosse troppo lungo il tempo di lasciarti:

Forse non lo sai ma pure questo è amore.

E l'alba sul Danubio a Marco parve fosforo e miele
e una ragazza bionda forse gli voleva dire
che l'uomo è grande, l'uomo è vivo,
l'uomo non è guerra;
ma i generali gli rispondono che l'uomo è vino,
combatte bene e muore meglio
solo quando è pieno.

E il primo disse "Ah sì,
non vuoi comprare il nostro giornale?!"
e gli altri "Lo teniamo fermo tanto per parlare"
ed io pensai - ora gli dico "Sono anch'io fascista" -
ma ad ogni pugno che arrivava dritto sulla testa
la mia paura non bastava a farmi dire basta.

Forse non lo sai ma pure questo è amore

Ed il più grande
conquistò nazione dopo nazione,
e quando fu di fronte al mare si sentì un coglione
perchè più in là
non si poteva conquistare niente:
e tanta strada per vedere un sole disperato,
e sempre uguale e sempre come quando era partito.
Bello l'eroe con gli occhi azzurri dritto sopra la nave,
ha più ferite che battaglie, e lui ce l'ha la chiave,
Ha crocefissi e falci in pugno e bla bla bla fratelli,

ed io ti ho sollevata figlia per vederlo meglio,
io che non parto e sto a guardarti
e che rimango sveglio.

Forse non lo sai ma pure questo è amore.
_________________
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Inviato il: 9/12/2013 7:14
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  •  Calvero
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Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#1230
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_________

Incredulo, per essere preciso, io ho usato il termine "incazzarsi" e non "spada". Anche se so comunque con quale accezione metaforica il termine "spada" si carica di significati.

Ho mosso la critica, ovviamente, almeno per me, in senso corroborante al tuo intervento. Questo è ciò che penso e credo.

Non mi piace, ancora meglio, DETESTO, la rivelazione della "figura" di Gesù come qualcosa di apatico, beato, passivo, con la parola di un Dio che penzola dalle labbra come una sigaretta da quella di un fumatore viziato o - come piace tanto alla propaganda cattolica - un uomo crocifisso, in perenne tortura sadica, sempre inchiodato a sangue, a imprimere nelle coscienze la colpa oltre la colpa nella colpa delle colpe. Un lavaggio del cervello cui mi sono altamente rotto il cazzo che sin da bambino a avevo già la nausea di questo coglione in perenne turbamento, in perenne delirio di sofferenza, sopra ogni letto, sopra ogni cattedra, sopra ogni ufficio. Questa è la propaganda più vergognosa e che ha ORIGINATO il BISPENSIERO per antonomasia...

... la figura che è Vita, Forza, Spirito, Bellezza, Cuore, Palle, Coraggio, Attività, Gioia, Intraprendenza, Anticonformismo, Illuminazione ... e invece hanno infuso e invaso le coscienze di tutti quelli che - sempre come tutti - sono stati bambini prima di diventare adulti e ancora non sanno quale imprinting DIABOLICO e marcescente è stato inoculato nell'anima della gente...

... è una figura di un invertebrato che come un verme rattrappito guarda i suoi piedi bucati e i poveri coglioni che lo pregano con aria BEOTA convinti che sia cosa per BEATI.

Gesù si incazzava eccome se si incazzava: - l'amore ha in sé la rabbia e l'indignazione, la forza, l'intraprendenza, la dinamicità. Gesù non era politicamente corretto ...

.. e le bancarelle di quelli che lucravano in nome di Dio, le ha ribaltate e girate sulla schiena dei figli di puttana che si nominavano figli di Dio, senza sé e senza ma e non aveva certo uno sguardo di romantica beatitudine mentre gli giravano i coglioni, visto che gli attributi fanno parte della nostra natura.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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