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  Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet

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Autore Discussione
Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#1
Sono certo di non sapere
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Ora che il ventennale inciucio dei due finti oppositori è rivelato alle masse, la Casta è in guerra aperta con il M5S e cercherà di delegittimarlo in ogni modo e maniera.

Per natura cerco sempre di vedere lo scenario peggiore (false flag in Italia per reprimere il dissenso) così poi se non accade c'è grande sollievo.

Ma in ogni caso uno dei fronti in cui il potere sembra voler combattere è quello della libertà di opinione su internet, su cui il M5S è molto forte e tutti i partiti della Casta sono invece molto deboli (basti vedere gli attuali commenti sulle pagine pubbliche del PD)

Iniziamo quindi con:

Boldrini: "Io, minacciata di morte ogni giorno.
Non ho paura ma basta all'anarchia del web"




ROMA - Laura Boldrini, seduta alla sua scrivania di Presidente della Camera dei deputati, legge attentamente i messaggi che la sua giovane assistente Giovanna Pirrotta le porge. Sono minacce di morte, di stupro, di sodomia, di tortura. Accanto al testo spesso ci sono immagini. Fotomontaggi: il suo volto sorridente sul corpo di una donna violentata da un uomo di colore, il suo viso sul corpo di una donna sgozzata, il sangue che riempie un catino a terra. Centinaia di pagine stampate, migliaia di messaggi. A ciascuna minaccia corrisponde un nome e un cognome, un profilo Facebook, l'indirizzo di una pagina Internet. Le minacce - tutte a sfondo sessuale, promesse di morte violenta - si sono moltiplicate nel giro di due settimane con il tipico effetto valanga che la Rete produce: al principio erano una decina, qualche sito le ha riprese e rilanciate, i siti più grandi le hanno richiamate dai siti più piccoli con la tecnica consueta: dichiarare in premessa l'intenzione di denunciare l'aggressione col risultato, in effetti, di divulgarla ad un pubblico sempre più ampio. In principio, quasi all'indomani della sua nomina, aveva preso a circolare una foto che a questo punto della vicenda pare addirittura innocente: una donna nuda, in spiagga, indicata come Laura Boldrini e affiancata da commenti machisti. Poi le prime minacce, altre e altre ancora sempre più gravi fino ad arrivare alle ultime, pochi giorni fa: una donna sgozzata, uno stupro. Siti di destra, razzisti e xenofobi, pagine Facebook, di seguito l'effetto macchia d'olio, incontrollabile.

Incontrollabile! Ma lol, ogni accesso su internet è tracciato, si può risalire ad ogni IP e ad ogni macchina e quindi sostanzialmente ad ogni utente... l'articolo ci vuole far intendere che se la Presidente della Camera riceve minacce via internet non ci sono strumenti per colpire il responsabile... e quindi la colpa viene diffusa all'intero popolo del web... le famose colpe collettive così care ai regimi di tutto il mondo.

Non posso denunciarli tutti individualmente: è un'arma spuntata, la giustizia cammina lentamente al cospetto della Rete, quando arriva la minaccia è già altrove, moltiplicata per mille. E poi non è una questione che riguarda solo me. Ci sono due temi di cui dobbiamo parlare a viso aperto. Il primo è che quando una donna riveste incarichi pubblici si scatena contro di lei l'aggressione sessista: che sia apparentemente innocua, semplice gossip, o violenta, assume sempre la forma di minaccia sessuale, usa un lessico che parla di umiliazioni e di sottomissioni. E questa davvero è una questione grande, diffusa, collettiva. Non bisogna più aver paura di dire che è una cultura sotterranea in qualche forma condivisa. Io dico: un'emergenza, in Italia. Perché le donne muoiono per mano degli uomini ogni giorno, ed è in fondo considerata sempre una fatalità, un incidente, un raptus. Se questo accade è anche - non solo, ma anche - perché chi poteva farlo non ha mai sollevato con vigore il tema al livello più alto, quello istituzionale. Dunque facciamolo, finalmente"

Ecco che il vittimismo sale ad un livello più alto, più conosciuto, quello della violenza verso le donne. Un po' di emozione ingiustificata non guasta mai, in propaganda. Ma rimane il fatto: non si possono colpire tutti individualmente, ergo colpiremo il gruppo di cui chi sbaglia fa parte, anche se non ne è per niente rappresentativo.

Ma ecco che compare un elemento che stona:

Sul tavolo della presidente le pagine in cui uomini con nome e cognome, dati a cui corrispondono persone reali, scrivono "ti devono linciare, puttana", "abiti a 30 chilometri da casa mia, giuro che vengo a trovarti", "ti ammanetto di chiudo in una stanza buia e ti uso come orinatoio, morirai affogata", "gli immigrati mettiteli nel letto, troia". Accanto alla foto della donna sgozzata: "Per i Boldrini in rete ecco l'Islam in azione".

Nome e cognome. Ma dai, incredibile, pensavo di aver letto sopra che non fosse possibile trovare e colpire i singoli, com'è giusto che sia.

La seconda questione è se possibile ancora più delicata, riguarda i reati commessi via web. Ogni volta che si interviene a cancellare un messaggio, ad oscurare un sito - dice Roberto Natale, portavoce della Presidente - c'è una reazione fortissima della rete che invoca la libertà e parla di censura. Valentina Loiero, responsabile comunicazione: "Al principio abbiamo individuato un sito, di cui è titolare Antonio Mattia, che aveva diffuso la foto di una nudista spacciandola per Laura ed aveva dato il via ai commenti sessisti. Abbiamo informato la polizia postale. La reazione dell'uomo alla visita delle forze dell'ordine è stata una denuncia di violazione della privacy a cui hanno fatto seguito in rete accuse di abuso di potere, subito riprese da esponenti politici della destra".

Boldrini: "Abbiamo due agenti della polizia postale, due, che lavorano alla Camera, distaccati qui a vigilare sulle moltissime violazioni di cui un luogo istituzionale come questo può essere oggetto. C'è stato il caso della parlamentare del Movimento Cinque Stelle di cui è stata violata la posta personale. C'è il caso di una deputata oggi ministra che non ha più potuto accedere ai suoi social network e teme che a suo nome si possano divulgare messaggi non suoi. Poi ci sono le minacce di morte nei miei confronti. Tutte donne, lo dico come dato di cronaca. So bene che la questione del controllo del web è delicatissima. Non per questo non dobbiamo porcela. Mi domando se sia giusto che una minaccia di morte che avviene in forma diretta, o attraverso una scritta sul muro sia considerata in modo diverso dalla stessa minaccia via web. Me lo domando, chiedo che si apra una discussione serena e seria. Se il web è vita reale, e lo è, se produce effetti reali, e li produce, allora non possiamo più considerare meno rilevante quel che accade in Rete rispetto a quel che succede per strada".


Perbacco, se il tema è proteggere le donne, chi si oppone alla censura su internet è un bruto di destra. Bravi, lo script è quello classico, ma dato che funziona perchè cambiarlo?

Tralascio la digressione sui siti di destra, un altro clichè, per il prossimo brano:

Dal 28 aprile, dopo la sparatoria davanti a palazzo Chigi, hanno iniziato a circolare centinaia di messaggi che dicono "Dovevano sparare a te", "la prossima sei tu", "cacati sotto, a morte i politici come te". La magistratura è avvertita, le denunce sono partite. "Ma è come svuotare il mare con un bicchiere. Credo che ci dobbiamo tutti fermare un momento e domandarci due cose: se vogliamo dare battaglia - una battaglia culturale - alle aggressioni alle donne a sfondo sessuale. Se vogliamo cominciare a pensare alla rete come ad un luogo reale, dove persone reali spendono parole reali, esattamente come altrove. Cominciare a pensarci, discuterne quanto si deve, poi prendere delle decisioni misurate, sensate, efficaci. Senza avere paura dei tabù che sono tanti, a destra come a sinistra. La paura paralizza. La politica deve essere coraggiosa, deve agire".

Ecco servito il movente del 28 aprile.

Portare la censura su internet sarà dura, ma ci stanno comunque provando.

Fonte: Repubblica
Inviato il: 3/5/2013 10:25
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Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#2
Sono certo di non sapere
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PS: emblematico che oggi sia la giornata mondiale della libertà di stampa.
Inviato il: 3/5/2013 10:43
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  •  perspicace
      perspicace
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#3
Sono certo di non sapere
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ecco dove vanno a finire i commenti censurati. .

Quando ero ancora iscritto mi censuravano perché usavo le parole: "Domenico schietti" scopertolo mi sono di-iscritto.

Io abolirei gli ip variabili, quanti utenti che Massimo caccia dalla porta rientrano dalla finestra?
Inviato il: 3/5/2013 10:45
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Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#4
Sono certo di non sapere
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Citazione:
perspicace ha scritto:
ecco dove vanno a finire i commenti censurati. .

Quando ero ancora iscritto mi censuravano perché usavo le parole: "Domenico schietti" scopertolo mi sono di-iscritto.


Beh, anche "signoraggio", "scie chimiche" e "microscopio" non hanno una gran persistenza sul blog di Beppe Grillo.

Il blog di Beppe Grillo è solo un po' più autorevole dei media tradizionali, ma ha lo stesso schema di informazione top-down in cui se al padrone non piace un determinato discorso esso viene omesso o oscurato.

Ma per chi si accontenta dei problemi medio-gravi il blog va benissimo, di certo sui forum di repubblica o corriere non puoi parlare nemmeno di inceneritori o di energie alternative, quindi è tutto un discorso di livelli.

Citazione:
Io abolirei gli ip variabili, quanti utenti che Massimo caccia dalla porta rientrano dalla finestra?


Figurati, fosse per me io metterei l'obbligo di registrarsi con un documento e di firmarsi con nome e cognome.
La responsabilità è proprio questo, e dopo fai fatica a giustificare misure repressive su un intero gruppo quando ciascuno è pienamente responsabile per quanto scrive.
Inviato il: 3/5/2013 10:58
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  •  almarro
      almarro
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#5
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 12/4/2013
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ma finalmente,ma che tolgano questo schifo di libertà da ogni dove
Loro credono di darcela ahahahha
Inviato il: 3/5/2013 11:00
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Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#6
Sono certo di non sapere
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Certo che domandarsi perche' la gente e' cosi inkazzata no eh ?!?!?!?!?!?!?
Inviato il: 3/5/2013 11:04
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Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#7
Sono certo di non sapere
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Da Brignano G.D'Adda
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@Sertes:
Citazione:
Figurati, fosse per me io metterei l'obbligo di registrarsi con un documento e di firmarsi con nome e cognome.

Con tanto di impronte digitali e DNA !!!!!!!!!!!!!!!! Assolutamente d'accordo...
Inviato il: 3/5/2013 11:31
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  •  toussaint
      toussaint
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#8
Sono certo di non sapere
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Da
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Il film The Whistlblower racconta una storia vera, fatta emergere dalla poliziotta USA di origini croate Kathryn Bolkovac, di stanza in Bosnia arruolata dalla società di contractors DynCorp per conto dell'ONU.
il suo compito era quello di ricotituire la polizia locale insieme ad altri provenienti da diversi paesi, tutti pagati dalle Nazioni Unite per il tramite di DynCorp.
bene, la Bolkovac si trovò di fronte un colossale traffico di donne dell'Est organizzato da funzionari ONU in cui le donne venvano acquistate e vendute da una rete di bordelli per il piacere degli stessi funzionari ONU direttamente alle dipendenze delle Agenzie ONU o in veste di contractors.
la Bolkovac fu minacciata dai suoi colleghi, la storia fu più volte insabbiata finchè la Bolkovac riuscì a farla emergere ma non pagò sostanzialmente nessuno.
Le ragazze erano schiave, venivano torturate, picchiate, alcune che si ribellavano frurono uccise con un colpo alla testa.
Nel film c'è un personaggio inquietante, una donna funzionaria dell'UNHCR che si gira dall'altra parte, non vuol vedere, addirittura restituisce delle ragazze strappate al racket agli stessi carnefici, dice a una madre venuta dall'Ucraina che non sa dove sia la figlia mentre l'ha appena riconsegnata ai boia.
Il personaggio è interpretato dalla sola attrice italiana del film, Monica Bellucci che è bella e di Città di Castello, dunque con quell'accento chic/burino.
La vicenda si è svolta nel 1999.
Ah, dimenticavo, Laura Boldrini nel 1999 era in Bosnia...
Inviato il: 3/5/2013 11:40
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  •  toussaint
      toussaint
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#9
Sono certo di non sapere
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e sì, questa rete va proprio censurata.
troppi fischietti in giro...
Inviato il: 3/5/2013 11:46
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Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#10
Sono certo di non sapere
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Minchia Toussaint, mi sa che hai giocato il carico!

Pensavo che questa lotta per la censura fosse una scelta utile alla casta in generale, non pensavo che ci fossero anche queste esigenze molto più ...personali

Good find.
Inviato il: 3/5/2013 12:03
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  •  toussaint
      toussaint
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#11
Sono certo di non sapere
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ah, en passant, Laura Boldrini è la nipote di Marcello, colui che divenne presidente dell'Eni dopo l'assassinio di Enrico Mattei...
le colpe degli zii non cadono sui nipoti, però è una bella famiglia di...
Inviato il: 3/5/2013 12:24
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  •  toussaint
      toussaint
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#12
Sono certo di non sapere
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ah, e come inizia la carriera di Laura?
Entra prima come giornalista alla RAI negli anni '80, dove non si nega un posto a nessuno se ha buoni natali e buone parentele, poi passa alla agenzia giornalistica AGI, guarda caso di proprietà ENI e poi il grande salto nelle agenzie ONU.
Una predestinata...
Inviato il: 3/5/2013 12:34
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Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#13
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Auto-rimosso su consiglio. Troppo velenosa.
Inviato il: 3/5/2013 13:14
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  •  toussaint
      toussaint
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#14
Sono certo di non sapere
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e come non dimenticare questa perla, l'unico post scritto dalla Boldrini sul blog generosamente concessogli da Repubblica:



Dedicato alle donne siriane vittime del regime (di quelle sgozzate dai salafiti nun ce ne frega un cazzo)
Inviato il: 3/5/2013 14:32
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  •  invisibile
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Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#15
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

toussaint ha scritto:
Il film The Whistlblower ....

....Il personaggio è interpretato dalla sola attrice italiana del film, Monica Bellucci che è bella e di Città di Castello, dunque con quell'accento chic/burino.
La vicenda si è svolta nel 1999.
Ah, dimenticavo, Laura Boldrini nel 1999 era in Bosnia...

L'ho visto il film.
Ma la tua associazione umbra é una idea tua o é proprio lei?
Lo chiedo anche perché la B. (ma tutti B. si chiamano questi?) a me mi da la sensazione di una molto crudele... ha un ombra che la segue...
Inviato il: 3/5/2013 17:12
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  •  toussaint
      toussaint
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#16
Sono certo di non sapere
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invisibile, la Boldrini non è umbra ma di Macerata.
il parallelo tra il personaggio interpretato dalla Bellucci e lei mi è venuto spontaneo quando ho visto il film e la Boldrini non era ancora neanche candidata con SEL.
la conoscevo perchè la vedevo sempre nei tg quando c'era qualche dramma dei profughi e avevo notato questo suo parlare chic/burino tipico di una marchigiana che ha studiato e che frequenta buoni ambienti.
poi il particolare che fosse l'unica attrice italiana nel film, la Bellucci, che parla appunto con questo accento chic/burino, il fatto che fosse una funzionaria dell'UNHCR, il fatto che appunto il personaggio fosse una donna piacente (14 anni fa doveva essere veramente attraente, lo è ancora) mi aveva fatto sorgere il dubbio.
allora sono andato a verificare dove lavorava nel 1999 e in effetti lavorava in Bosnia.
un bel pò di coincidenze...
calcola che nel film hanno cambiato anche il nome della società di contractors da DynCorp a Democrat (molto ironico lo sceneggiatore!).
Inviato il: 3/5/2013 17:52
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  •  invisibile
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Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#17
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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toussaint
già... coincidenze...
A me da una bruttisima sensazione quella li.
Inviato il: 3/5/2013 18:11
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  •  Lord9600XT
      Lord9600XT
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#18
Mi sento vacillare
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Citazione:

perspicace ha scritto:
Quando ero ancora iscritto mi censuravano perché usavo le parole: "Domenico schietti" scopertolo mi sono di-iscritto.

Vabbè, ma te le cerchi, eh...
Inviato il: 4/5/2013 14:22
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  •  Maksi
      Maksi
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#19
Dubito ormai di tutto
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RIMOSSO

MAKSI, sei stato sospeso.

Non puoi continuare a mettere a repentaglio la sopravvivenza del sito.

Se vuoi rientrare, mandami una email fra un paio di settimane.

M.M.
Inviato il: 4/5/2013 15:17
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  •  ivan
      ivan
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#20
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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Il punto di vista del Corriere

link articolo B. Severgnini
Inviato il: 4/5/2013 18:48
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Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#21
Ho qualche dubbio
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Citazione:

DjGiostra ha scritto:
@Sertes:
Citazione:
Figurati, fosse per me io metterei l'obbligo di registrarsi con un documento e di firmarsi con nome e cognome.

Con tanto di impronte digitali e DNA !!!!!!!!!!!!!!!! Assolutamente d'accordo...


Un bel RFID sottocutaneo e risolvi tutto...

Credo che invece il problema non sia quello. Ad oggi sono convito che tali pensieri possano passare per la testa di chiunque, a caldo, dopo certe uscite, la differenza sta nel decoro di non esprimerle, ma ad oggi far arrivare un messaggio simile (che sono convinto nella stragrande maggioranza dei casi sia solamente "commento a caldo") a chiunque via mail/blog/fb/tweet/altro è alla portata di chiunque. Se aggiungiamo l'ignoranza di fondo di una buona fetta degli italiani ed il fatto che non ne possono più...

Inoltre si pone il problema del "chi controlla il controllore"?

Se oggi è necessaria come minimo una messa in scena in piazza, domani basterà un post scritto da terzi, ma con le tue credenziali ed il gioco è fatto. Nella merda ci finisci tu così starai zitto per sempre, poco importa che quello che tu pensi realmente sia l'esatto opposto, poco importa se tu manco l'hai scritto quel messaggio, poco importa se invece di un commento non pubblicato o una sospensione da un sito per aver usato qualche termine chiave ti arriva un'ammenda o ti sbattono dentro...

M.B.
Inviato il: 5/5/2013 19:19
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Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#22
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Tato_p2p ha scritto:
Se oggi è necessaria come minimo una messa in scena in piazza, domani basterà un post scritto da terzi, ma con le tue credenziali ed il gioco è fatto. Nella merda ci finisci tu così starai zitto per sempre, poco importa che quello che tu pensi realmente sia l'esatto opposto, poco importa se tu manco l'hai scritto quel messaggio, poco importa se invece di un commento non pubblicato o una sospensione da un sito per aver usato qualche termine chiave ti arriva un'ammenda o ti sbattono dentro...


Sì, vabbè, allora meglio il caos di adesso in cui fanno le stesse identiche cose ma al webmaster!! Ah, quello sì, vedere che Mazzucco si deve sbattere per togliere le stronzate del Maksi di turno sennò la paga lui, sarà bello eh.

Io dico che in Italia la colpa è un fatto personale, invece adesso la colpa degli utenti ricade sul webmaster, oppure la presidente della camera si propone di colpire tutti preventivamente.

Mah.

E pensi che se proprio ti volessero incastrare ci metterebbero molto a ritrovare 100g di erba in casa durante una perquisizione? Enzo Tortora, anyone?
Inviato il: 5/5/2013 20:29
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Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#23
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@Tato_p2p:
Citazione:
Un bel RFID sottocutaneo e risolvi tutto...

Inviato il: 5/5/2013 22:03
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  •  toussaint
      toussaint
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#24
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sertes, infatti io sono proprio per l'abolizione dei reati di diffamazione e calunnia nei confronti di coloro che rivestono qualsiasi tipo di incarico pubblico e in aggiunta per i privati che però siano attaccati in relazione all'incarico svolto e/o alle conseguenze sociali dell'attività praticata.
faccio un esempio, un Marchionne in relazione all'attività FIAT, mentre debbano rimanere i reati per fatti attinenti alla vita privata dei soggetti o comunque che non abbiano rilevanza sociale e pubblica.
Inviato il: 6/5/2013 14:42
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Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#25
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Insulti a Napolitano sul blog di Beppe Grillo: 22 indagati dalla Procura di Nocera Inferiore
I pm: i commenti offendono onore e prestigio del Presidente
Ma il ministero da 10 mesi non autorizza l'inchiesta

SALERNO — La Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, nel Salernitano, ha iscritto 22 persone nel registro degli indagati, con l'accusa di «offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica italiana», per i post contro Giorgio Napolitano comparsi sul blog di Beppe Grillo . I magistrati attendono dal ministro della Giustizia, oramai da quasi dieci mesi, l'autorizzazione a procedere senza la quale l'inchiesta è adesso bloccata. L'indagine è stata avviata dal pm Gianfranco Izzo lo scorso anno, dopo la polemica scatenata dal leader del Movimento 5 Stelle contro il Capo dello Stato. Napolitano, a margine di un convegno sull'Unità d'Italia, disse: «Di boom ricordo quello degli anni '60, altri non ne vedo». L'ex comico usò parole forti per criticarlo, definendo il presidente della Repubblica «una salma». Quel post scatenò i grillini, che fecero ricorso a una valanga di commenti sopra le righe contro Napolitano. Gli indagati risiedono in varie città italiane, come Roma, Genova, Taranto, Terracina, Catania, Ascoli e Casal di Principe

L'INDAGINE - Dopo alcuni mesi di lavoro, Izzo ha iscritto nel registro degli indagati 45 persone. Tutti «internauti» che hanno postato un commento sul sito di Grillo: riconosciuti grazie all'indirizzo «Ip» del proprio computer che lascia traccia on line. Gli indagati sono sparsi un po' in tutta Italia, qualcuno è anche dipendente pubblico che ha postato il commento durante l'orario di lavoro.

LO STOP - «Ho inviato al ministro specifica indicazione della condotta di ciascun indagato tenuta ed integrante la fattispecie delittuosa previsti dall'articolo 278 del codice penale - ha precisato il pm Izzo - ad oggi non ho ricevuto né provvedimento negativo né positivo di autorizzazione».

Corriere
Inviato il: 6/5/2013 16:00
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  •  toussaint
      toussaint
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#26
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CVD...
però attenzione, sertes, il Ministero non ha ancora dato l'autorizzazione.
forse perchè nel corso di un processo la difesa dell'imputato può chiamare come testimone la Presidenza della Repubblica o richiedere come prove a discarico documenti attinenti l'attività della PDR, in relazione al quale sia stata mossa dall'accusato la presunta offesa?
eh eh eh
Inviato il: 6/5/2013 16:05
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  •  Calvero
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Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#27
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Da Fleed / Umon
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Tra le altre cose importanti, questa non è da meno. Ci mancherebbe di andare a Votare quando il prestigio e l'onore è una consegna e non una conquista.

Andassero a fanculo

Che razza di manicomio .. ma dimmi te che liquame agita le logiche di Stato


PUAH
Inviato il: 6/5/2013 17:27
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  •  Merio
      Merio
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#28
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
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Citazione:
ma dimmi te che liquame agita le logiche di Stato


Infatti non sono logiche bensì illogiche...

Ma loro si metterebbero a starnazzare...

Le istituzioni sono importanti e vanno protette!!

Le istituzioni...

Altri feticci di Frommiana memoria...

Mai visto un'istituzione camminare per strada...

Una persona quella sì... agghindata in una certa qual maniera... a cui attribuiamo un potere superiore alla media...

Proprio come nei feticci...
Inviato il: 6/5/2013 17:44
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Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#29
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/10/2006
Da da qui a là.
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Citazione:

Sertes ha scritto:
Citazione:
Tato_p2p ha scritto:
Se oggi è necessaria come minimo una messa in scena in piazza, domani basterà un post scritto da terzi, ma con le tue credenziali ed il gioco è fatto. Nella merda ci finisci tu così starai zitto per sempre, poco importa che quello che tu pensi realmente sia l'esatto opposto, poco importa se tu manco l'hai scritto quel messaggio, poco importa se invece di un commento non pubblicato o una sospensione da un sito per aver usato qualche termine chiave ti arriva un'ammenda o ti sbattono dentro...


Sì, vabbè, allora meglio il caos di adesso in cui fanno le stesse identiche cose ma al webmaster!! Ah, quello sì, vedere che Mazzucco si deve sbattere per togliere le stronzate del Maksi di turno sennò la paga lui, sarà bello eh.

Io dico che in Italia la colpa è un fatto personale, invece adesso la colpa degli utenti ricade sul webmaster, oppure la presidente della camera si propone di colpire tutti preventivamente.

Mah.

E pensi che se proprio ti volessero incastrare ci metterebbero molto a ritrovare 100g di erba in casa durante una perquisizione? Enzo Tortora, anyone?


No, non è bello un caxxo e non mi piace per nulla e so che se volessero c'è anche di peggio, ma non è di questo che stiamo parlando.

Ti sei mai chiesto "perchè" siamo arrivati a questo?
Perchè un fesso qualunque che in certi casi non conosce nemmeno le basi della grammatica, può creare guai ad una persona come Massimo, solo per un post sul suo sito?

E' colpa del mancato controllo, della coglionaggine dei burosauri o dell'eccesso di perbenismo ipocrita della gente di oggi?

Davvero aumentando le credenziali risolveresti la cosa?
Già ora la mole di dati che è possibile recuperare su una persona sono davvero tante e risalire ad una persona fisica è una cosa più che fattibile. A che serve, dunque, un documento (falsificabile) o il nome e cognome (falsificabile)?
Non è quindi meglio a questo punto bel RFID sottocutaneo? Sai, tipo quello che mettono ai cani e che hanno proposto prima per i malati di Halzeimer (potrebbero perdersi in giro e non ricordare la strada di casa), poi per i bambini nelle scuole...
Questo accade: ed è terribile!
Per questo OGNI PASSO, anche piccolo, in quella direzione, la vedo come una cosa abominevole. (Magari 'so sensibbile, che ce vuoi fà :P ).

Il problema, però, non è il controllo in più o in meno, in tal senso è possibile tutto ed il contrario di tutto, il problema è più a monte, nella testa della gente, nelle teste di legno che vogliono proporre certe eresie, in chi ci impone la morale da seguire, in chi ci dice "think different", in chi ci fa scandalizzare, piangere, sorridere, desiderare, amare, odiare, imprigionare, stravolgere concetti, a comando. Nello spirito odierno di lotta continua, ma sottile, che deve seguire certe regole che danno più importanza alla forma che alla sostanza.

Per questo trovo illogico "impedire che la gente venga imbavagliata, ma i cattivi (il troll di turno) li imbavagliamo noi..."
E chi distingue? Come li si distingue?

Davvero un nome ed un cognome o un volto, valgono più di quanto viene espresso, indipendentemente da cosa sia?

M.B.
Inviato il: 6/5/2013 21:01
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Parola d'ordine: limitare la libertà su Internet
#30
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
Messaggi: 6250
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Ma il ministero da 10 mesi non autorizza l'inchiesta

Ma è chiaro che non autorizza l'inchiesta.
L'obiettivo non è certo quello di fare giustizia tra gli internauti ma colpire politicamente qualcuno.

Mi ci gioco la quota dell'Imu che il processo non sarà mai fatto perchè per un avvocatuccolo di media e bassa tacca non sarebbe difficile dimostrare che il Presidente l'onore e il prestigio lo ha conservato solo tra gli amici intimi.
Inviato il: 6/5/2013 21:09
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