Citazione:

E' lì il punto: i soldi non li prende proprio da nessuno, LI CREA. E li crea in modo tale da non generare inflazione.

PS

Bernard Lietaer sulla MMT (chiamata anche "scuola cartalista"):

http://www.youtube.com/watch?v=amvZShThpg0

Citazione:

Fantastica questa.

Dunque i problemi sono questi

1) La ME/MMT vuole permettere al governo di produrre denaro in grande quantità, iniettandolo tutto sul mercato. Questo causa una tremenda svalutazione del denaro esistente, si distrugge il risparmio.

2) Per contenere l'inflazione non si fa una produzione di denaro calibrata... si TASSA!

3) Peraltro il denaro non viene prodotto in assenza di interesse. La ME/MMT non si prende l'impegno di azzerare il costo del denaro. Quando il governo crea denaro si usa il termine accredito ma poi su quell'accredito c'è l'interesse, cioè come un addebito.

4) La ME/MMT non implica, né vuole, la trasparenza sull'allocazione di quel denaro. Ci si fida, buttando denaro nel sistema, magari anche ai soliti mafiosi, essi poi spendono e fanno ripartire l'economia.

5) Non lo sanno dire nemmeno adesso a bocce ferme dove dovrebbe essere speso quel denaro, anzi da una illuminante discussione in home è emerso che secondo la ME/MMT in termini macroeconomici non esistono spese improduttive!!

6) La ME/MMT auspica la piena occupazione, cosa che potresti fare oggi facendo lavorare tutti e lavorare un po' meno, soprattutto colpendo sprechi e clientelarismo.

Combinando alcuni di questi elementi escono cose fantastiche:
Ad esempio considerando che ci vuole la piena occupazione, ma non esistono spese improduttive, potremmo andare tutti a spazzare il deserto (pagati con soldi creati dal nulla dal governo) e l'economia ripartirebbe.

Oppure fare la TAV e il ponte sullo stretto, opere faraoniche che non servono a nessuno, ma che tengono impegnato il popolino, e che vengono pagate con soldi creati dal nulla per l'occasione, cioè con l'aumento dell'interesse sul debito (cioè altre tasse o meno servizi) e soprattutto pagati con la svalutazione del risparmio esistente.

Citazione:
Scusa, ma altri sostenitori della stessa teoria dicono che le tasse ci sarebbero ugualmente per drenare il denaro in eccesso (la qual cosa mi fa supporre che bastava evitare di crearlo). Come si conciliano queste 2 cose?

Citazione: Non vedo nessuna contraddizione: le tasse ci sarebbero, ma non sarebbero troppo alte (non dovendo raggiungere il surplus di bilancio).

L'origine delle tasse è la necessità di imporre la valuta dello stato.

Citazione:
Quanto alte? Per quali categorie di reddito? Era questo che io chiedevo fin dall'inizio: mettiamo/mettete/mettano bene i puntini sulle i.

La MMT è una teoria economica che descrive i sistemi monetari, la “Mosler Economics” è una teoria che dice che lo stato dovrebbe assumere tutti i disoccupati (impiegandoli in lavori utili, ovviamente) e lasciare il deficit abbastanza alto da permettere la piena occupazione.

I puntini sulle i vanno messi dai partiti politici a seconda dei loro valori (non sto parlando del mondo reale, ovviamente). Un partito ambientalista riterrà opportuno tassare certe cose, un partito conservatore tassarne altre, un partito socialista altre ancora.

Citazione:

Sì, l'ho scritto io e lo confermo. Ma il fatto che, per la MMT, NON ESISTONO SPESE IMPRODUTTIVE non significa affatto, però, che la MMT consideri tutte le spese come produttive allo stesso modo!!!

Tant'è vero che la MMT non ritiene tutta la spesa in deficit uguale: c'è spesa in deficit da considerarsi POSITIVA e spesa in deficit da considerarsi NEGATIVA.

Spesa in deficit NEGATIVA è ad esempio la cassa integrazione, in quanto agisce sugli EFFETTI della crisi e non sulle sue cause.

Spesa in deficit POSITIVA è invece la spesa per i PLG (Programmi di Lavoro Garantito) attraverso cui lo Stato stabilizza il sistema economico mantenendolo in una permanente e sistematica condizione di PIENA OCCUPAZIONE.

funky1, volevo dirti che criminalità e sviluppo sono due cose tra loro indipendenti.
puoi essere un paese mafioso e crescere anche in modo quasi (ma non abbastanza) equo, com'è stato per il nostro paese negli anni '60-'70.
Sembra che la mafia sia un fenomeno moderno, ma il nostro paese ne è sempre stato schiavo.
Combattere la mafia e la corruzione è un dovere che tocca la sfera dell'etica e della giustizia, ma c'entra poco con l'economia anche perchè la mafiosità è insita nella struttura del sistema capitalistico.
Chi è più mafioso, Riina o il CDA della Bhopal che ha ammazzato migliaia di cittadini indiani, brigando poi con le proprie potenti amicizie per non rispondere di nulla?
Quindi, puoi essere un paese con presenza di criminalità organizzata e crescere con percentuali a doppia cifra, come anche essere un paese dal bassissimo grado di mafiosità ufficiale e rischiare il fallimento e il disastro sociale, com'è accaduto e può ancora accadere a Irlanda, Islanda, Portogallo.

sertes, guarda che anche Keynes quando usò il famoso esempio dello scavare buche, stava usando un paradosso.
voleva dire che il moltiplicatore dei consumi avrebbe comunque prodotto un effetto positivo, ma se l'effetto è di molto maggiore finanziando programmi di investimento produttivi è ovvio che questa seconda sia la strada migliore.
il paradosso si utilizza, in genere, proprio per scioccare il proprio uditorio, andando a toccare la leva per lui più intoccabile.
e Keynes voleva proprio scandalizzare i propri avversari, arrivando a dire che in determinate circostanze il peggiore intervento pubblico è preferibile ai disastri provocati dalla "mano invisibile" del mercato.