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  Idee pericolose

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  •  PadijtLee
      PadijtLee
Re: Idee pericolose
#39
Mi sento vacillare
Iscritto il: 4/6/2010
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Citazione:

Ermetico ha scritto:
Penso che non ci possa essere vera rivoluzione senza una rivoluzione interiore.


E senza una rivoluzione psicheledica.
Inviato il: 2/2/2012 16:33
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  •  Al2012
      Al2012
Re: Idee pericolose
#38
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
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<< La storia di un sogno chiamato utopia.

Mi piacerebbe tanto saper raccontare una storia, bhe! !, in questo caso scriverla.

La storia inizia su una riflessione sui giorni attuali.
Giorni fatti da un presente che segue un passato e cerca di costruire un identico futuro.
Giorni in cui ognuno di noi sente la propria solitudine individuale, un disagio non realmente compreso, avvolto in una nebbia che, se non copre totalmente la visuale, la rende non perfettamente chiara.

Del resto in passato era così e quindi il presente ha una sua logica ferrea e non può essere diverso.
Il futuro,poi, per quale motivo potrebbe essere diverso, le basi sono quelle e non può essere diverso, la giusta conseguenza, dal sorgere al tramontare del sole, e così per secoli prima e, forse, per secoli a venire.

Poi perché dovremo dannarci, per cambiare qualcosa che sappiamo che non va, ma che sappiamo che non possiamo modificare !!
Non siamo mica pazzi come un Don Chisciotte che lancia in resta parte al galoppo contro i mulini a vento.

La realtà è diversa dai sogni a occhi aperti, la realtà non si può cambiare per andare dietro ad un sogno o un desiderio momentaneo, una utopia, ecco che cos’è … Una utopia.
Desiderio irreale, partorito da una mente adulta squilibrata, un mente che crede ai sogni come può fare un bambino.

Certo i bambini possono anche sognare cose irreali e crederci, sono bambini e possono fare sorgere un sorriso. ….. Sono bambini, cosa ne sanno del mondo degli adulti.
Già, un adulto non può credere ad un sogno irreale pensando che possa essere reale, certo lo può anche fare, ma deve essere una situazione temporanea, un sogno che deve avere un termine nel breve tempo, altrimenti diventa una patologia, uno squilibrio e se perdura allora bisogna fare qualcosa, bisogna intervenire per normalizzare lo stato di salute mentale, bisogna tornare alla realtà ed uscire dal sogno, perché la realtà non può essere un sogno.

“Lascia perdere, che cosa stai facendo, dove pensi di arriva e soprattutto per quanto tempo pensi di poter battere le dita su una tastiera, con l’illusione, ma sarebbe meglio chiamarla superbia, di aver qualcosa da narrare.
Vuoi proprio farti prendere per il culo, l’unica cosa che potrai ottenere è far sorridere alcuni e farti sbeffeggiare da altri.”


E’ questo che mi passa per la testa, mentre cerco di mettere in riga i pensieri per poter narrare quella storia chiamata utopia, di cui non so neanche che dire.

Non chiedetemi di seguire un discorso logico da persona adulta ed equilibrata, perché con questa logica non si possono narrare i sogni.
Gli adulti non sognano, è un lusso che non si possono più permettere.
I bambini si, loro possono ancora sognare senza sentirsi dire che sono completamente rincoglioniti.

Bhe !!
Allora io sono un bambino che racconta una cosa che per lui è possibile, anzi è la realtà di un presente che segue la logica conseguenza di un passato altrettanto reale. che va verso un futuro che segue la stessa logica, senza traumi, perché i bambini possono sognare.

Vivo in una casa con i genitori, in una comunità formata da adulti e bambini come me.
Gli adulti fanno determinate cose che sono utili alla comunità e noi bambini impariamo cose che potranno essere utili alla comunità.

Non c’è niente di veramente complesso, certo occorre impegnarsi e fare lo sforzo giusto che ogni apprendimento richiede. Ma l’apprendimento non traumatico.
Questo avviene con i tempi giusti, seguendo le inclinazioni e desideri di ognuno di noi.
Non è così difficile comprendere le inclinazioni che ognuno di noi sente, anche perché il nostro passato ci dice che è possibile, e sapete dove sta uno dei segreto che permette tutto questo ?

Non c’è competizione nell’apprendimento.
Non c’è nessuno che ci obbliga a fare una cosa invece di un’altra, così possiamo esprimere liberamente le nostre attitudini.
Semplice non ci sentiamo in gara con i nostri compagni, non devi dimostrare di essere migliore, devi solo capire che cosa ti riesce di più facile da fare, da comprendere,cosa ti piace.
Gli adulti ti porgono gli stimoli giusti per far emergere questa tua inclinazione, non c’è punizione o premio che loro elargiscono, niente di questo, non cercano di stimolarti con la competizione per farti fare determinate cose, cercano solo di comprendere quali sono le tue attitudini, osservano con attenzione il tuo modo di essere per aiutarci a crescere senza reprimere le attitudini, ma cercando di stimolarle per renderle sempre più evidenti.

Non è poi così difficile, perché l’apprendimento avviene nel tempo e con i tempi giusti, noi siamo bambini e se un adulto ci sa guardare con gli occhi giusti riesce a cogliere i segnali, che arrivano fin dai primi anni e questo avviene in modo naturale, senza forzature, perché la logica non competitiva non è circoscritta solo all’ambito dell’apprendimento.

Del resto è logico e non potrebbe essere diverso, l’apprendimento è la naturale conseguenza della cultura sociale della comunità.
La comunità degli adulti è, ovviamente, anche essa non competitiva, e questo è un altro segreto svelato,

Gli adulti fanno cose che noi bambini osserviamo, gli adulti con il loro esempio fanno da guida al nostro cammino verso esseri adulti.
E’ un esempio equilibrato che aiuta la crescita equilibrata del nostro essere.

Nella mia comunità non c’è competizione, ma collaborazione, ognuno da agli altri, ognuno si applica in quello che può far meglio per essere d’aiuto agli altri, alla comunità.
Nessun pretende da te l’impossibile, nessuna pretesa, dai e ricevi perché questo ti dona serenità e piacere di condividere con altri.

Anche nel mondo degli adulti non ci sono punizioni o premi.
E’ uno dei vantaggi che porta il vivere in una comunità non competitiva, perché non esiste più il senso di superiorità nei riguardi degli altri e di conseguenze neanche quello di inferiorità.

Vivi il sentimento del tuo essere individuale all’interno di una comunità di individui collaborativi senza i traumi tipici della competitività, non devi far niente per apparire qualcosa che non sei, non devi coprire il tuo essere, e così facendo riesci ad essere te stesso donando agli altri il meglio di te stesso, senza ansietà, ma in modo che questo possa essere utile esattamente come fanno gli altri e il tutto avviene in modo naturale, perché l’essere collaborativi non è una forzatura, ma è naturale utile alla comunità, e questo è un altro segreto svelato.

In questa comunità di esseri individualmente collettivi, dare il meglio del proprio essere per aiutarsi reciprocamente, per migliorare le condizioni di vita o affrontare gli imprevisti, avviene spontaneamente, senza forzature.
Non si fa per ottenere un riconoscimento o per un senso di sacrificio, si fa perché è utile e tu lo poi fare, e questo ti dona gioia.

Questo è l’esempio che noi bambini abbiamo tutti i giorni, in cui siamo immersi dalla nascita, ora forse è più semplice comprendere perché il nostro apprendimento segue una determinata logica, non c’è forzatura in questa logica, è la naturale conseguenza di una comunità collaborativa.

E’ naturale, per questo non così complessa nella esecuzione, perché, anche noi bambini, sentiamo e viviamo il sentimento collaborativo, ci siamo dentro da sempre.
E’ un presente bello da vivere, il nostro essere bambini non ci fa sentire giudicati dagli adulti, ma aiutati e guidati da un esempio coerente.

Noi bambini iniziamo subito a percepire questa atmosfera non competitiva ancora prima di nascere, perché questo sentimento arriva fin dentro alla placenta.
Ogni gestazione è sentita da tutta la comunità, non è una gioia solo per i genitori, ma è vissuta con gioia da tutta la comunità e questa gioia circonda la neomamma, e tutta questa positività arriva fino al feto che sente già di crescere in una atmosfera favorevole che stimola e da forma al nostro dna e questo è un altro segreto svelato.
Ora si può capire perché, anche noi bambini, ci sentiamo parte attiva della comunità, anche se non possiamo svolgere le cose che fanno gli adulti, ma il nostro essere d’aiuto sta nell’attenzione che mettiamo per apprendere e per far emergere le nostre giuste attitudini senza sforzo, perché è già presente nel nostro dna.

Nessuno di noi si sente più intelligente di un altro, non esiste proprio questo metro di misura, siamo tutti utili ognuno con il proprio essere in crescita in una comunità che cresce con noi.

Niente di complesso o di sovrannaturale, è solo questione di logica che è per noi naturale che sia così.

Noi bambini apprendiamo divertendoci, senza il peso di una fatica, l’attenzione è stimolata dal fatto che ognuno di noi segue i propri interessi, quelli che emergono dal nostro essere che sta crescendo, e sentiamo che gli adulti ci aiutano senza imposizioni.

Ognuno di noi diventerà abile in qualcosa piuttosto che un’altra, ma ciascuna di queste cose differenti l’una dall’altra, saranno egualmente utili agli altri ed a noi stessi, mai nessuno di noi sentirà il sentimento di superiorità, per il semplice motivo che questo sentimento non c’è, e non c’è neanche nel nostro dna.

Come può esiste una comunità così ?
Questa è proprio una favola per bambini.
Sveglia !!!! Stai sognando ad occhi aperti, stai scrivendo cazzate …..


Una comunità così può esistere perché è formata da una umanità diversa da quella che conosciamo.
Una umanità che si è evoluta seguendo principi differenti.

Questa comunità si è evoluta rifiutando il principio della competizione, sostituendolo con il principio della collaborazione.
Sembra banale che questo possa trasformare la evoluzione, ma è così.
All’inizio ci si doveva credere, non cedere alla tentazione della competizione, a sentimenti di invidia, rancore, alla pigrizia, a lasciar fare agli altri.
Non è stato facile, ma il desiderio di costruire un modo nuovo di stare insieme è stato più forte.

Con il tempo questo desiderio si è trasformato in possibilità e mano a mano che nascevano bambini e si vedeva la serenità nei loro occhi, la possibilità diventava realtà.
Realtà perché la serenità nata dalla non competitività aveva stimolato energie latenti che hanno attivato altre parti del dna dei bambini e del gruppo degli adulti.

Anche per questo si è sciolto fino a svanire il senso della proprietà privata, totalmente inutile in una comunità basata sulla condivisione e sulla totale eguaglianza.
Nel dna si sono stimolate zone prima considerate inutili perché inattivi e contemporaneamente si sono disattivate altre che prima erano considerate fondamentali.

Non c’è proprietà privata perché non c’è il desiderio di possesso e non ci sono soldi perché non c’è niente da comprare.
AVERE è stato sostituita da ESSERE.

Sei un individuo, una individualità che riesce ad essere se stesso e a stare in armonia con altre individualità diverse, ma che sanno esprimere in eguale misura la gioia e la serenità della cooperazione e condivisione in modo coerente come se fossero una unica individualità, come tante cellule di un corpo sano che vive in armonia con l’ambiente che lo circonda.

Tutti lavorano e tutti danno il meglio di se stessi, ma non in cambio di soldi, ma perché sanno che il lavoro che svolgono è utile alla comunità.
Non si produce il superfluo, si rispetta l’ambiente perché noi siamo parte di esso e creiamo in nostro benessere senza sconvolgimenti ambientali, usiamo la tecnologia come mezzo per migliorare la nostra esistenza, senza diventarne schiavi.
Abbiamo energia in abbondanza, perché non la sprechiamo e non ci sono più interessi corporativi che impedisco il giusto sviluppo della ricerca e della scienza.
I lavori più umili vengo svolti da tutti ogni lavoro è vissuto nell’ottica del socialmente utile, non c’è il mio lavoro, ma c’è il lavoro che so fare e che posso fare.

Questa non è una utopia, ma il mondo che sarà, se riuscissimo a crederci con il cuore e con la mente, creando una coerenza vibratoria che stimola e modifica quello che ora ci appare scolpito nella nostra genetica.

E’ il mondo che sarà se solo fossimo veramente coscienti che è già. >>
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“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 2/2/2012 15:32
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  •  florizel
      florizel
Re: Idee pericolose
#37
Sono certo di non sapere
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Non so quanto esattamente c'entri col topic, ma qualcosa c'entra...


Le guerre silenziose combattute contro le popolazioni.

"Fu il Tavistock che ideò la politica degli “shock futuri”, il mezzo attraverso cui la mente umana collettiva viene bombardata da così tanti cambiamenti, eventi e informazioni contrastanti che si sovraccarica, si disattiva e viene soggiogata."
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 2/2/2012 15:03
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  •  florizel
      florizel
Re: Idee pericolose
#36
Sono certo di non sapere
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perspicace

Citazione:
Da come la penso queste "rivoluzioni" vengono strumentalizzate proprio perché rivoluzioni. Se invece di essere rivoluzioni-manifestazioni sarebbero altro non potrebbero essere strumentalizzate.


Ed io sono d'accordo. Ciò che il sistema non può annientare (per diversi motivi) lo assimila e lo stravolge...
Il mio discorso è un altro: non possiamo pretendere che una rivoluzione segua un percorso lineare, perchè l'umanità non lo è...

Ovvio che le uniche "forze" e l'unico lingiuggio in grado di ridurre a mere manifestazioni una rivolta sono la politica ed i suoi mediatori...vedi le "troie di regime" che indicava Calvero...
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 2/2/2012 15:00
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  •  TWNP
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Re: Idee pericolose
#35
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/11/2011
Da
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Perspicace, ma infatti una rivoluzione o è permanente
o non è.
E' per questo che tutte le rivoluzioni finora realizzate non
hanno cambiato il mondo.
Perchè a un certo punto si sono cristallizzate nello statu quo,
in un equilibrio di Potere che di fatto lo perpetua, il Potere...
Inviato il: 2/2/2012 14:43
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  •  perspicace
      perspicace
Re: Idee pericolose
#34
Sono certo di non sapere
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Da località sconosciuta
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Citazione:
Io non sarei così “verticalista” nel tracciare possibili percorsi di riscatto: spesso le “rivoluzioni” non hanno seguito una linearità, nel loro svolgersi.


@Flo

apro con due citazioni prese da Raymond Aron, L’oppio degli intellettuali, 1955

"Il concetto di rivoluzione, il concetto di sinistra, non cadrà mai in disuso. È l’espressione di una nostalgia che durerà quanto l’imperfezione intrinseca nella società umana e il desiderio degli uomini di riformarla."

"Tutti i regimi sono condannabili, se vengono paragonati a un ideale astratto d’eguaglianza o di libertà. Soltanto la rivoluzione, in quanto avventura, o un regime rivoluzionario, poiché fa uso permanente della violenza, sembrano capaci di conseguire il fine ultimo. Il mito della rivoluzione serve di rifugio al pensiero utopistico, diventa il misterioso e imprevedibile mediatore tra reale e ideale."

Da come la penso queste "rivoluzioni" vengono strumentalizzate proprio perché rivoluzioni. Se invece di essere rivoluzioni-manifestazioni sarebbero altro non potrebbero essere strumentalizzate.
_________________
Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 2/2/2012 14:36
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  •  florizel
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Re: Idee pericolose
#33
Sono certo di non sapere
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perspicace

Citazione:
Io qualche via d'uscita ce la vedo ma solo dopo una certa presa di coscienza.


ermetico

Citazione:
Penso che non ci possa essere vera rivoluzione senza una rivoluzione interiore.


Io non sarei così “verticalista” nel tracciare possibili percorsi di riscatto: spesso le “rivoluzioni” non hanno seguito una linearità, nel loro svolgersi. O non è possibile che il “tempo giusto” sia il tempo giusto per OGNI individuo.
La rivoluzione interiore può seguire un momento di lotta contingente, o cominciare in una sua fase. Certo è che senza di essa è difficile proseguire. Ma se partiamo da essa come presupposto, siamo perdenti dall’inizio: nel suo “farsi” c’è sempre di mezzo un sistema che riuscirà a canalizzare anche la spinta interiore, e che opererà una separazione tra ciò che ci è interiore e ciò che è materialmente esterno a questa nostra fase coscienziale.

A mio parere, naturalmente.


Bellissimo topic…
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Inviato il: 2/2/2012 13:47
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  •  florizel
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Re: Idee pericolose
#32
Sono certo di non sapere
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Calvero

Citazione:
E' in opera, nella nostra società, il più potente dei TRANSFERT mai realizzati.


E questa è stata l’idea pericolosa che l’attuale sistema è riuscito a realizzare: sottrarre gli individui alla loro vita fornendo nel contempo un’alternativa nella possibilità di proiettarla nella vita “spettacolarizzata” del mezzo mediatico. Col risultato che qualunque evento, per il semplice fatto di venire DETTO, viene percepito come “risolto” o realizzato. Questa sostituzione del significato delle cose con la sua spettacolarizzazione ha fatto si che si possano percepire come verità assolute le mezze verità, o addirittura le mistificazioni.
E attenzione: questo pericolo è insito anche nel mezzo informatico, poiché internet non è solo un’opportunità, ma anche un luogo suscettibile a riprodurre questi stessi meccanismi.


crisalide

Citazione:
se si togliesse il monopolio di questo momento così importante agli ospedali, che non sono altro che strutture del potere


Bingo: tutto ciò che è legato alla SALUTE completa il raggiro… il concetto di “cura” e di “medicina” coniugati alla “rassicurante” delega di se stessi ad un’autorità autoreferenziale che poggia sulla demonizzazione di tutto ciò che gli è di ostacolo. L’idea pericolosa, in questo caso, è far saltare il meccanismo di “credibilità”, che è lo stesso che regola altri ambiti della nostra esistenza…

Calvero

Citazione:
L'uomo è un bambino in espansione. La costrizione dietro il banco di scuola, la campanella, l'uniformità, gli inquadramenti, le nozioni come parametri, i voti, i giudizi, l'autorità


E qui, Calvero, è stata operata una “metamorfosi” straordinaria (dal punto di vista del potere, naturalmente): quella che definisci “costrizione” ha assunto modalità innocue, che esprimono “apertura” solo in funzione delle linee direttive del sistema di potere stesso. Dài un’occhiata ai “nuovi” programmi didattici vigenti…
Oggi i bambini vengono educati a concetti come “educazione multiculturale”, o “famiglia allargata”… Tutti aspetti che ogni individuo percepirebbe come “naturali” se solo non ci fosse di mezzo il fato stesso di farlo rientrare nell’ambito educativo.

Che significa? Significa che tutto ciò che è potenziale e naturale tendenza dell’uomo alle relazioni umane e alla crescita nella comunità di origine, è stato utilizzato per introdurre e promuovere ciò che poi verrà utile ad allontanarlo da se stesso, perché portato all’estremo e/o mistificato: ed ecco che “famiglia allargata”, invece di significare “aiuto reciproco” o accoglienza di nuovi membri all’interno del nucleo familiare, diventa negazione dei ruoli primari; ecco che “multiculturalità”, invece di esprimere naturale curiosità verso elementi e relazioni che l’individuo vive da sempre anche se non coniugati alla “educazione”, diventa accettazione di eventi che sarebbero altrimenti condannabili, come ad esempio l’uso politico dei flussi migratori…

L’autorità: niente di più subdolo imporla mascherata da “libertà”…
_________________
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Inviato il: 2/2/2012 13:45
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  •  Ermetico
      Ermetico
Re: Idee pericolose
#31
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 28/7/2011
Da
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Bellissima.
Calvero e tutti gli altri ...
... la "Compagnia dell'idea ... pericolosa".

Non so quanto a proposito, ha fatto riemergere giovanili, notturne, riflessioni/discussioni su

<--- avere o essere --->

polarità un dì eletta a utopica direttrice del percorso della mia vita ...
bussola spesso dimenticata/smarrita nel girovagare in un indefinito ...
... regno di mezzo ...

Il mio regno per un cavallo ...
Il mio regno per un idea ...

----------------------

Il Vangelo di idee ne contiene tante.
Si avesse la forza di viverle ... e non accontentarsi solo di ricordarle (dico a me) o sentirle leggere in una sorta di sterile mantra settimanale (lo so questa fa tanto ... moralista, vista l'ora confido nell'indulgenza della corte. In fondo se il mantra ha contribuito a tramandarle a qualcosa è pure servito).
Si avesse la forza di viverle ... il nostro mondo non sarebbe "rivoluzionato"?

Penso che non ci possa essere vera rivoluzione senza una rivoluzione interiore.
E questa non la si può imporre.
Ognuno ha i suoi tempi e le sue vie.
La vedo dura.
E la vedo lunga.

Come lessi tanti anni fa (H. Pratt, ma penso lui citasse qualcun'altro):
Se Caino uccise Abele ... noi ... da chi discendiamo?
Figli di Caino.
(... anche a proposito delle doti richieste dalla nostra società per raggiungere la stanza dei bottoni. Se non sono psicopatici ... non li vogliamo)
La nostra strada è lunga ed in salita.


Calvero, mi sembra di aver scritto uno zibaldone mignon.
Porta pazienza, se puoi.
_________________
So tutto? No, grazie!
Il "convinto" avvelena anche te. Digli di smettere.
Inviato il: 2/2/2012 4:12
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Idee pericolose
#30
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:

TWNP ha scritto:
Calvè, dimme la verità...
Che te sei fumato?...



... uno spinello la primavera scorsa, ma non credo che l'effetto duri così a lungo

Citazione:
Complimenti per questa discussione.


Che vanno a tutti gli interlocutori temevo di fare cilecca e speravo in contributi che potevano darmi una mano, e una mano è stata data .. e non da poco grazie, a voi


Citazione:
E' oggi un messaggio attualissimo in quanto si contrappone al messaggio dominante della nostra cultura, alla spasmodica necessaria ricerca del successo (se c'è qualcuno che vince, allora c'è qualcun altro che perde...), alla lotta di classe tra diversamente poveri o, per dirla con un concetto certamente caro a SuperMario Monti, a questo estenuante gioco dell'incularella.


Amare il proprio nemico, veramente, non è un concetto da poco. Pike ha spogliato la storia dalle morali e non solo da quelle, per poter dare una sbirciata al nucleo primigenio del pensiero forse più rivoluzionario. Ha anche messo in luce il modus operandi più efficace che ciclicamente è spalla del Potere:- nascondere le cose alla luce del Sole. E vi sono vari stadi di lavorazione. Arrivando anche a realizzare l'opera certosina psicologicamente più accurata: quella dei Santi.

Poi.

Parli di successo. Bene. Domandati cos'è. Ma bene. Vedrai che il Transfert in un mondo irreale è la soluzione che viene - incanalata - se non si può raggiungerlo. E si ritorna al discorso "dell'Edicola" e al "pensiero pericoloso" che per ora lo riguarda. Ed è ora un opportunità reale e non pretende traguardi utopistici.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/2/2012 2:28
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  •  nygandy
      nygandy
Re: Idee pericolose
#29
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/10/2009
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@ calvero Colpita! Affondata! Ed era anche una portaerei
Volevo arrivarci per gradi.
Infatti cercavo quell'idea pericolosa che destabilizzasse l'equazione, sul piano moderno. Già: .. "moderno"; mamma mia come odio sta' parola.


Complimenti per questa discussione.

Il concetto di amare il proprio nemico ritengo sia una delle cose più moderne del messaggio religioso (diciamo di Gesù, ma, anche se diversamente codificato, di tanta tradizione mistica risalente).

E' oggi un messaggio attualissimo in quanto si contrappone al messaggio dominante della nostra cultura, alla spasmodica necessaria ricerca del successo (se c'è qualcuno che vince, allora c'è qualcun altro che perde...), alla lotta di classe tra diversamente poveri o, per dirla con un concetto certamente caro a SuperMario Monti, a questo estenuante gioco dell'incularella.
Inviato il: 2/2/2012 1:06
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Idee pericolose
#28
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:


Non lo diceva Barbalbero?


eh eh .. giornata QUIZ

.. per quello ho scritto Tolkien (che comunque così non ci si può sbagliare). Poi, andando sempre a memoria [queste sì che sono sfide ] ... secondo i documentari dei dietro le quinte, ovviamente cosa prevedibile, molte frasi originarie del libro di certi personaggi ===> sono state messe in bocca ad altri personaggi per il Film... o potrebbe anche essere stata inventata la frase (ovviamente rispettando lo spirito e gli eventi del racconto) ..

.. il libro l'ho letto anni or sono e ora non potrei risalire all'origine, ma la frase "incriminata" che cito è di Dama Galadriel in uno dei più famosi prologhi del Cinema fantasy della storia.

Che poi, curiosità, la questione del Prologo (La Compagnia dell'anello) è stata altamente dibattuta tra produttori (Newline) e autori (Jackson, Walsh, Boyens) ... si temeva di una sua inefficacia per il pubblico. Invece si è rivelata essere una mossa perfetta. Si scelse la Voce di Galadriel, dopo aver provato quella di Frodo e quella di Gandalf .... poiché si trovò più coerente che la voce fosse quella di chi era immortale e quindi potesse essere più credibile nel conoscere la storia della Terra di Mezzo...

... veramente bei documentari quelli degli inserti speciali.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/2/2012 0:39
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  •  TWNP
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Re: Idee pericolose
#27
Mi sento vacillare
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Calvè, dimme la verità...
Che te sei fumato?
O cosa hai ingerito?
Sei in forma smagliantissima, l'ultimo post è un capolavoro.
Non può essere tutto naturale.
Sento puzza di doping...

Inviato il: 2/2/2012 0:07
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  •  PadijtLee
      PadijtLee
Re: Idee pericolose
#26
Mi sento vacillare
Iscritto il: 4/6/2010
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Citazione:


PikeBishop ha scritto:

Come diceva Alan Watts


Non avevi promesso una traduzione?


EDIT:
Citazione:

Calvero ha scritto:

Come dice "Tolkien":

I amar prestar aen. Il mondo è cambiato. Han mathon ne nen. Lo sento nell'acqua. Han mathon ne chae. Lo sento nella terra. A han noston ned 'wilith. Lo avverto nell'aria. Molto di ciò che era si è perduto, perché ora non vive nessuno che lo ricorda.


Non lo diceva Barbalbero?

È triste incontrarsi soltanto in questo modo, alla fine. Perché il mondo sta cambiando; lo sento nell'acqua, lo sento nella terra, e l'odoro nell'aria. Credo che non ci rivedremo più.
Inviato il: 1/2/2012 22:26
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Idee pericolose
#25
Sono certo di non sapere
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Citazione:


Calvero,
affermi che l'inganno inizia dall'istruzione obbligatoria. Io azzardo ed andrei ancora un po' più indietro, e cioè al momento della nascita. Ormai tutti i neonati nella meraviogliosa civiltà occidentale vengono alla luce in "moderne" (termine che ti è tanto caro ), ma vuote stanze di ospedale.


Che noi ci siamo allontanati dalla Terra, dall'amore per essa e abbiamo scambiato per un piatto di lenticchie il nostro "magico" regno con quello della modernità è un fatto per me indiscutibile. Non c'è nulla, per come la vedo io, che non comunichi col nostro DNA in tempo reale. Come credo che la materia stessa non sia mera materia. Ci sono (ora non li frequento più) stabili e luoghi che mi fanno stare male. Grazie alla lente di ingrandimento che ho rivolto verso me stesso, e grazie alla memoria fortissima che ho dei tempi di quando ero bimbo .. sono riuscito a risalire a come la coscienza (la chiamo così veramente per comodità) dicevo: per come la "coscienza" di quei tempi lontani viveva le esperienze e, lavorando su me stesso, ho compreso col senno di poi cosa percepivo. Ora posso prendere atto con migliore lucidità cosa significhi l'essere, in questo piccolissimo ragionamento, sensitivi. Sono certo che i neonati e l'età dell'infanzia a seguire, sia un momento tra i più potenti che forgiano la creatura chiamata uomo. E vale anche per gli animali. Ovviamente questo è il mio pensiero. Credo che non ci sia nulla di più semplice della maniera in cui funziona l'esistenza e credo che l'immaginazione sia il "ponte" che legge i "mondi" e traduce le energie che ci attraversano e anche emaniamo.

Ora, tornando al discorso, la Scuola è l'arma di distruzione più efferata mai concepita (con buone intenzioni o meno, ora non ci interessa discuterlo) per annichilire l'uomo. Cioè il bambino. L'uomo è un bambino in espansione. La costrizione dietro il banco di scuola, la campanella, l'uniformità, gli inquadramenti, le nozioni come parametri, i voti, i giudizi, l'autorità (che non è autorevolezza) ... tutto insomma nel momento che invece dovrebbe essere - a 360 gradi - GIOCO, ci ha uccisi.

I genitori che insegnano con tempi umani e naturali "a leggere a far di conto" (come si diceva una volta), avrebbero già fatto tutto quello che si può fare nei confronti di quelle creature fantastiche che sono i bambini. Il resto è odio. Religione. Autorità. Ed è per questo che non mi stancherò mai di combattere contro "chi" fa della razionalità un comune denominatore per parametrarsi alla vita, perché in realtà non parlano per bocca loro. La razionalità non è sinonimo di logica o almeno non lo è di più dell'irrazionalità. Non solo. Il male della scuola non è nell'insegnamento in sé, ma nell'essere contro-natura come progetto e approccio, come ambizione e sentimento.

La Vita è breve, questa è l'unica verità. Il resto sono minchiate. La scuola (l'istruzione obbligatoria) indottrina l'inconscio a considerare la Vita come qualcosa da risolvere. E quando c'è qualcosa da risolvere allora significa che qualcuno o qualcosa ostacola il nostro percorso, ci insegna a livello inconscio a cercare i nemici e ... MAI ... noi stessi. Per dirla alla Osho: - la Vita non è un problema da risolvere ma un mistero da vivere.

Allo stesso modo, comunque, tanto è importante il discorso di dove e come nasce un bimbo (e ok ci siamo) e tanto, adesso, non possiamo risolverlo. Non è che sei OT ..anzi sei all'origine, ma il punto ora è trovare «l'idea pericolosa» secondo le opportunità concesseci.

---==)*(==---

Come dice "Tolkien":

I amar prestar aen. Il mondo è cambiato. Han mathon ne nen. Lo sento nell'acqua. Han mathon ne chae. Lo sento nella terra. A han noston ned 'wilith. Lo avverto nell'aria. Molto di ciò che era si è perduto, perché ora non vive nessuno che lo ricorda.

.. e come ricorda "Gandalf":

Vale per tutti quelli che vivono in tempi come questi, ma non spetta a loro decidere; possiamo soltanto decidere cosa fare con il tempo che ci viene concesso. Ci sono altre forze che agiscono in questo mondo.

---==)*(==---

Qualcuno legge nei fondi del caffè
qualcuno nei films
e anche le pareti di casa hanno qualcosa da dire
.. la Vita ci parla
_________________
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Inviato il: 1/2/2012 20:19
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Re: Idee pericolose
#24
Sono certo di non sapere
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ODE
e Calvero contagiò Trilussa o versavice?

Grazie Calvero ogni tanto qualcosa di diverso
lo si nota dal verso inverso!
Inviato il: 1/2/2012 19:20
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Re: Idee pericolose
#23
Mi sento vacillare
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Crisalide, hai scritto una cosa meravigliosa a cui credo
fortemente.
Vedere 50 bambini in una nursery disperati perchè non
sentono il calore di un corpo umano, quello della madre
sicuramente ma penso che a loro andrebbe bene anche
uno qualsiasi, con un pianto per lo più inascoltato visto
che tre infermiere devono badare a tutti quei bambini,
ti stringe il cuore.
Già la nascita è di per sè un evento traumatico perchè
vieni sparato da un mondo liquido e attutito nel regno
dei suoni e della luce e soprattutto freddo, ma freddo,
ma freddo.
Se a questo aggiungiamo anche il post nascita, è veramente
crudele.
Però, è anche vero che a casa i parti difficili possono risolversi
in una tragedia.
Ci vorrebbe un ospedale che non sia un ospedale ma assomigli
a una casa.
Ma qui torniamo a bomba, c'è sempre di mezzo 'sto cazzo di
denaro, costa troppo, tutto ciò che è bello e utile per l'Uomo
costa sempre troppo.
Le minchiate, invece, te le regalano...
Inviato il: 1/2/2012 18:03
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Re: Idee pericolose
#22
Ho qualche dubbio
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Bellissima discussione!!
Inutile dire che condivido le riflessioni di Calvero, Pike e Florizel.
Volevo solo aggiungere una mia considerazione.

Calvero,
affermi che l'inganno inizia dall'istruzione obbligatoria. Io azzardo ed andrei ancora un po' più indietro, e cioè al momento della nascita. Ormai tutti i neonati nella meraviogliosa civiltà occidentale vengono alla luce in "moderne" (termine che ti è tanto caro ), ma vuote stanze di ospedale. L'idea pericolosa potrebbe essere quella che i futuri genitori riflettessero sull'opportunità di far nascere i loro figli nella propria casa, come si faceva normalmente fino ad una cinquantina di anni fa.
Recentemente ho sentito parlare una donna che ha fatto nascere letteralmente migliaia di bambini. La cosa che mi ha colpito è quando ha affermato che nei parti avvenuti in casa, e solo in quelli, il neonato, appena venuto alla luce, le ha sorriso; cosa che non avviene nei parti effettuati in ospedale; quasi che il bambino riconoscesse il calore, gli odori e l'affetto di un luogo conosciuto durante la sua permanenza nel grembo della madre. Magari sono solo vaneggiamenti, ma credo che se si togliesse il monopolio di questo momento così importante agli ospedali, che non sono altro che strutture del potere, sarebbe una cosa rivoluzionaria.
Scusate, ho scritto in frettissima perchè sto uscendo, spero che si sia capito quello che voglio dire.

Un saluto.
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"Non hai bisogno di un meteorologo per sapere da che parte soffia il vento"
(Bob Dylan)
Inviato il: 1/2/2012 17:55
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Re: Idee pericolose
#21
Mi sento vacillare
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Ma dai, cò quella codona da finto bonzo...
Vuoi mettere lo sguardo gelido di Chuck?



P.S.: la smetto con Chuck non prima però di quotarti
il tuo duro da 4 soldi 10 a 1...



P.S.2: Pike non può almeno in questo thread.
Altrimenti non è figlio di Gesù e non è figlio di Maria...



P.S.3: mò ce provo sia a farle che a sentirle...
Inviato il: 1/2/2012 17:19
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Re: Idee pericolose
#20
Sono certo di non sapere
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Citazione:
In ogni caso, bellissimo thread, calvè.


Grazie


Comunque, aspetta che arriva Pike a continuare la vostra storia d'amore che poi va'finire che mi cambi idea

Citazione:
In realtà, ciò su cui si basa il Potere è che ci ha inculcato l'idea
che comportamento razionale equivalga a comportamento
conveniente.
E' qui il perno centrale.
Allora, la prima idea pericolosa potrebbe consistere nel cominciare
a pensare di fare un qualcosa che NON CI CONVIENE fare.
Ossia, che non conviene a noi come individuo singolo ma a noi come
umanità.


E' compreso nel prezzo. Ma cerco di essere attinente a una linea che faccia i distinguo un passo alla volta. Nel discorso che faccio della "scuola", comunque è già considerato il problema.

Citazione:
Steven Seagal a Chuck Norris je pò solo allaccià i guantoni
da boxe!
E pure a Van Damme!
Tiè...


Nel mondo delle barzellette sì
quelle dove Chuck Norris, quando si guarda allo specchio,
è l'immagine allo specchio ad abbassare lo sguardo..

.. ma nella realtà Steven Segal, a Chuck, lo piega come na'sdraio

Citazione:
Bè, mica posso fà tutto io...


Eh no, prova a sviluppare una tesi.
Ma devi essere pronto a sentirle però
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Inviato il: 1/2/2012 16:50
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Re: Idee pericolose
#19
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In ogni caso, bellissimo thread, calvè.
Inviato il: 1/2/2012 16:03
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Re: Idee pericolose
#18
Mi sento vacillare
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Calvè, parlando seriamente, hai detto giustamente tu che
il Sistema si basa sul Profitto, MA ATTENZIONE, non solo sul
Profitto monetario...
Certo, moltissimo si basa su quello ma non tutto.
In realtà, ciò su cui si basa il Potere è che ci ha inculcato l'idea
che comportamento razionale equivalga a comportamento
conveniente.
E' qui il perno centrale.
Allora, la prima idea pericolosa potrebbe consistere nel cominciare
a pensare di fare un qualcosa che NON CI CONVIENE fare.
Ossia, che non conviene a noi come individuo singolo ma a noi come
umanità.
Cosa?
Bè, mica posso fà tutto io...
Inviato il: 1/2/2012 16:03
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Re: Idee pericolose
#17
Dubito ormai di tutto
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Una forza simile a quella che agisce nel telegrafo sarà un giorno disponibile per tutta l'umanità,sarà possibile grazie ad essa provocare devastazioni a grande distanza senza che se ne riesca a scoprire la sorgente.
Quando si raggiungerà il culmine di questa evoluzione,essa arriverà alla fine a capovolgersi
Attraverso il TAU viene espressa una forza che potrà venir suscitata solo dalla potenza dell'amore disinteressato;potrà essere utilizzata per azionare macchine che rimarranno però ferme se usate da persone egoiste.
Forse a qualcuno è noto che Keely costruì un motore funzionante solo in sua presenzaq
Egli non imbrogliava assolutamente il pubblico;in lui stresso infatti stava la forza motrice,scaturita dall'anima,che può mettere in movimento ciò che è meccanico
Una forza motrice che può essere solo morale,questa è l'idea del futuro;la forza più importante che va immessa nella civiltà perchè questa non vada verso la propia distruzione
La sfera meccanica e quella morale si compenetreranno perchè in avvenire la prima sarà nulla senza la seconda
In futuro le macchine non saranno azionate solo dall'acqua o dal vapore ma da una forza spirituale ,da una moralità spirituale
Questa forza viene simboleggiata nel simbolo del TAU,ed in modo poetico vi accenna anche l'immagine del Santo Gral
Come l'uomo non è destinato solo a servirsi di ciò che spontaneamente gli offre la natura,ma a formarla e trasformarla,divenendo architetto dell'inanimato,così diverrà il maestro architetto del vivente

Natura e scopi della massoneria,Rudolf Steiner 2 gennaio 1906

[Alla fine di questa Sezione IX riteniamo opportuno riportare quanto dice, a proposito di
Keely, il Glossario Teosofico della Dottrina Segreta di H.P. Blavatsky: nato a Filadelfia nel
1837, John Ernst Warrell Keely fu inventore dotato di peculiari capacità mentali e psichiche;
inventò numerosi e svariati dispositivi basati su una forza della natura ancora sconosciuta,
correlata all'armonia dei centri laya eterici. Dimostrò tutto ciò costruendo nel 1872 una
macchina basata su tale forza… La macchina era immensamente grande, pesava oltre 22
tonnellate, e venne costruita da un paio di industrie abbastanza potenti. Seguirono modelli di
minori dimensioni, via via che si capiva meglio la struttura del congegno. Il Generatore del
1878 pesava 3 tonnellate, misurava un metro per un metro e mezzo…Non usava calore, nè
elettricità, nè prodotti chimici. Era messo in moto avviando una valvola a quattro vie, che era
anche l'unico organo in movimento; l'uscita era sempre la stessa, indipendentemente dal
lavoro effettuato. Speculatori senza scrupoli provocarono a Keely un mare di guai, e fu Mr.
Babcock a scrivere un opuscolo di 32 pagine nel quale spiegava, in risposta alle tante
domande, caratteristiche e vicissitudini del motore di Keely. Gli ordinativi non furono molti e
molti esemplari furono distrutti. Vennero prodotti nuovi modelli, la vendita sembrò
aumentare, ma solo un quarto delle macchine vendute furono pagate. Keely, che nella sua
impresa era stato aiutato da Mrs. Clara Bloomfield-Moore, si ritrovò sull'orlo del fallimento.
Keely inventò una nuova terminologia per descrivere la sua invenzione e le sue macchine
veramente uniche, che per ben ventiquattro anni si erano dimostrate efficienti in modo
completo. Ma alla fine, il figlio di Mrs. Clara fece interdire la madre, le tolse il potere di
amministrare il patrimonio ed interruppe i finanziamenti per Keely. Questi distrusse le sue
invenzioni e sparì dalla circolazione; morì solo e disperato nel 1898. N.d.T.


Una delle forze era generata da lui stesso e azionata attraverso lui
stesso. Nessuno che avesse ripetuto ciò che egli fece, avrebbe potuto
produrre gli stessi risultati. Era veramente l’Etere di Keely quello che
agiva, mentre quello di Tizio o di Caio sarebbe rimasto per sempre
sterile di risultati. La difficoltà per Keely è stata finora il creare una
macchina che sviluppasse e regolasse quella forza senza l’intervento di
nessuno “sforzo di volontà” o di nessuna influenza personale
dell’operatore, conscia o inconscia che fosse. In questo egli non è
riuscito, per quanto concerne altre persone, poiché nessuno tranne lui
stesso poteva avere effetto sulle sue “macchine”. Secondo
l’Occultismo, questo fu un conseguimento molto più grande che non il
“successo” che egli si aspetta dal suo filo metallico; ma non sarà mai
permesso che i risultati ottenuti per mezzo del quinto e sesto piano
della Forza Eterica, o Astrale, servano a scopi di commercio e di
traffici. Che l’organismo di Keely sia direttamente collegato con il
prodursi dei suoi risultati meravigliosi è provato dal seguente rapporto,
proveniente da persona che conosce intimamente il grande scopritore:
Una volta gli azionisti della “Keely Motor Co.” posero nel suo laboratorio
un tale con il preciso incarico di scoprire il suo segreto. Dopo sei mesi di studio intenso, un giorno egli disse a J. W. Keely: “Ora so com’è fatto.” Si misero insieme a una macchina, e Keely manovrò il rubinetto regolatore della forza.
“Provate voi”, allora rispose. Quello manovrò il rubinetto, e non venne nulla.
“Fatemi vedere un’altra volta”, disse a Keely. Egli accondiscese, e subito il
macchinario funzionò. L’altro provò ancora, ma senza successo. Allora Keely gli mise la mano su una spalla e gli disse di provare ancora una volta. Egli obbedì, e la corrente si produsse all’istante.

La Dottrina Segreta,H.P. Blavatsky

_________________
la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 1/2/2012 15:57
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Re: Idee pericolose
#16
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Per calvero:
Steven Seagal a Chuck Norris je pò solo allaccià i guantoni
da boxe!
E pure a Van Damme!
Tiè...
Inviato il: 1/2/2012 15:53
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Re: Idee pericolose
#15
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Bè, Pike l'ha sicuramente letti molto bene i Vangeli.
Infatti, sono talmente sovrastato dall'amore che Pike prova
per me che provo un certo imbarazzo.
Io cerco di farlo incazzare ma niente.
Lui testardo insiste a riempirmi di bacini.
E bastaaaaaaa
Inviato il: 1/2/2012 15:50
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Re: Idee pericolose
#14
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Citazione:


Io qualche via d'uscita ce la vedo ma solo dopo una certa presa di coscienza.

Mi spiego: Tutti questi movimenti sono poco efficaci perché accantonabili in un angolo, come giustamente notava Flo ( - tecniche di "incanalamento" del disagio generale in accadimenti "approcciabili"...) bisognerebbe elevare un tipo di lotta non accantonabile-deviabile.


Giusto. Vedi sopra.
Una prima "idea pericolosa" l'ho posata sul tavolo del dibattito.

Citazione:

l'Hagakure recita: Quando si è presa la decisione di uccidere una persona, anche se sarà difficile riuscire seguendo un percorso rettilineo, indugiare in lunghi accerchiamenti non avrà alcuna efficacia. La regola del samurai impone l'immediatezza, dunque è meglio attaccare frontalmente.


Attenzione all'analogia. Si attacca frontalmente ciò che è visibile frontalmente.
Gli attacchi che subiamo, sono attacchi pesanti, e noi dobbiamo renderli deboli.
Il punto è un altro, Perspicace, il nemico siamo noi e dovrebbe esserci evidente quanto mai, in questa società di massa. Siamo noi le fondamenta del profitto. Il nemico è il profitto, e non chi lo gestisce. Se distruggiamo il profitto, il nemico cade in ginocchio da solo. Se attacchiamo chi gestisce il profitto, cambieranno i burattini e il tipo di raggiro e si riparte col "Gioco dell'Oca". Siamo noi che dobbiamo cambiare. E' il segreto di pulcinella.
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Inviato il: 1/2/2012 15:47
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Re: Idee pericolose
#13
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Citazione:


Non si tratta unicamente e semplicemente di far leva su inclinazioni innate all'individuo, ma di sostituirne alcune con altre, anche indotte; o di potenziare una delle tante peculiarità umane a svantaggio di altre... Mettici un altro termine senza il quale lo scempio non sarebbe stato tale: propaganda.


E siam d'accordo, non volevo certo mettere a senso unico i segnali.
Cerco la leva che faccia scattare il meccanismo che è divergente a queste logiche.
La parte che ho messo in neretto, è quella che ci interessa.

Citazione:

L'individuo è "suggestionabile"


Bene. Questa era - ed è - la base. E abbiamo scoperto che la suggestione entra a livelli critici quando il disagio è assecondato. Disagio che costringe lo sguardo dell'individuo in un limitato campo d'azione. Insomma, per capirsi: - la paura non stringe soltanto il buco del culo, ma anche la vista (l'osservare, il percepire).

Citazione:

..e risponde a meccanismi di emulazione, necessari per sentirsi parte di una collettività: inevitabile, quindi, che si adegui ad una modalità comportamentale di maggioranza...


BENE: questa considerazione nel «Dizionario - Realtà/1984 e 1984/Realtà - » corrisponde al termine ===> Televisione, da cui discende consumismo ideologico, perbenismo, moralismo dell'uguaglianza, e innalzamento a "SANO" di ciò che è malato. Lavoro che viene suggellato da giornali cartacei di distrazione di massa. E attenzione, perché il fenomeno "bimbominkia" non è uno scherzo e si evolverà in maniera paurosa.

Il dizionario va cambiato, cioè distrutto.

Citazione:

Questo spiegherebbe anche il motivo per cui vengono prevalentemente resi noti episodi di "adeguamento" alla realtà fondati sulla sua accettazione e sulla sua "perfettibilità" (il famoso "work in progress della "democrazia"...) piuttosto che episodi di una sua messa in discussione...
...o perchèvengono taciuti episodi di solidarietà piuttosto che esaltati episodi di indifferenza generale...


Il lavoro delle Troie di regime, of course (Saviano, Eco, Angela, Santoro come riferimenti principali, poi a discendere il resto della marmaglia che vuole raggiungere i maestri_pifferai ..eccetera eccetera)

Citazione:

Il Potere potenzia alcune delle caratteristiche umane, e ne depotenzia altre.
A mio avviso.


Primo problema: l'istruzione obbligatoria. Il primo segno di inciviltà. Il Potere nell'epoca contemporanea si basa sull'esigenza di conquistarsi il futuro, un illusione maledetta inculcata dall'istruzione obbligatoria. La scuola è il primo tassello. Questa non è merda: è diarrea allo stato primordiale. Prima ci si renderà conto di questo scempio, prima potremo contare su uomini e non su calcolatori pre-impostati.


Citazione:


Nell'utilizzo di un linguaggio ALTRO da quell del sistema, per cominciare...


Io son d'accordo. Una prima proposta di "possibile idea pericolosa" è: ..

... di sensibilizzare il popolo della Rete a mettere in Atto un boicottaggio nei confronti dell'editoria "da edicola" per capirsi. Dopo il giorno della memoria: - il mese delle porcate che devono ritornare nelle fabbriche della morbosità. Un segnale del genere, per quanto qui possa sembrare uno scherzetto da Forum, farebbe tremare le ginocchia al Sistema. Si vedrebbero i giornalisti in TV aprire salotti dove i tuttologi si tirerebbero lo scroto fino alle ginocchia, perché hanno finito i capelli da strapparsi. Sarebbe una prima santa legnata sui coglioni all'indotto della morbosità che lava il cervello dei giovani e dei meno giovani. Si vedrebbero i cani del marketing sbattere la testa sugli spigoli della scrivania; la pubblicità in televisione perderebbe la bussola, gli introiti legati alla bugia e al Gossip (attenzione! la Concordia ora è gossip) .. verrebbero messi in ginocchio. E non c'è bisogno di scendere in piazza, né di prendere manganellate, né di spendere soldi.


Citazione:


L'idea "pericolosa" non è nel fargli fronte, ma nel SOTTRARGLISI...


Appunto. Esatto. Una nuova forma di boicottaggio. Il NON-Linguaggio.

Citazione:

Il disagio non è solo la porta d'ingresso del Potere, ma è anche una sua invenzione ed un suo strumento, e l'arma che lo legittima...


esatto

Citazione:

...esiste una scala di "valori" al cui primo posto c'è la solidarietà: solo stringendo patti di sostegno reciproco e riconoscendosi tutti come protagonisti "passivi" e non attivi di un gioco in cui siamo PEDINE, si può tentare di risalire...


Per giungere alla solidarietà bisogna sbarazzarsi delle solleticazioni imposte sulla vita altrui e del virtuale, del divismo e della maledetta popolarità. E' in opera, nella nostra società, il più potente dei TRANSFERT mai realizzati. Riusciamo a dispiacerci per un bimbominkia che perde x-factor (il massimo della mediocrità) .. e non per noi stessi. Ci lamentiamo, questo sì (psicologicamente è vanità, lo si ricordi) dicevamo, ci lamentiamo, ma non siamo dispiaciuti di noi ===> trascesi a pedine, appunto.


Citazione:

In effetti mancava un'elaborazione da parte dei protagonisti, di quella "lotta"...i leaders c'erano, ma se ne stavano nascosti tra gli individui (e poi denunciati)...perciò i forconi sono stati costretti ad arrestare un fermento che si preannunciava potenzialmente più ampio...Ma guarda la storia della lotta NO TAV: la forma ORIZZONTALE della mobilitazione è quella che la sta mantenendo ancora forte e partecipata.


E' ora di rivoluzionare ===> cosa è rivoluzione. E' ora di usare l'intelligenza come nelle arti marziali e non come a Monopoli.

Monopoli = Politica
Politica = gioco dell'Oca

Ogni ragionamento, anche il più eccelso e razionale ispirato al Sistema che dovrebbe guidarci, è e sarà sempre un vaffanculo senza passare dal via nel gioco dell'oca.
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Re: Idee pericolose
#12
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Citazione:
Ho paura, tremendamente paura, di dover accettare - l'idea - che il bisogno dei Leaders non possa essere una volta per tutte esautorata dalla coscienza umana, con una santissima crisi di rigetto. E in fondo era anche la "triste" consapevolezza (triste a seconda della prospettiva) del nostro McOrion dalla Sicilia, quando realizzava che mancavano gli intellettuali per poter vivificare e non tradire il concetto fondante della Lotta.


Citazione:
quale il meccanismo da incrinare?


Io qualche via d'uscita ce la vedo ma solo dopo una certa presa di coscienza.

Mi spiego: Tutti questi movimenti sono poco efficaci perché accantonabili in un angolo, come giustamente notava Flo ( - tecniche di "incanalamento" del disagio generale in accadimenti "approcciabili"...) bisognerebbe elevare un tipo di lotta non accantonabile-deviabile.

l'Hagakure recita: Quando si è presa la decisione di uccidere una persona, anche se sarà difficile riuscire seguendo un percorso rettilineo, indugiare in lunghi accerchiamenti non avrà alcuna efficacia. La regola del samurai impone l'immediatezza, dunque è meglio attaccare frontalmente.

Quindi se vogliamo incrinare gli ingranaggi di questi sistema marcio dobbiamo attaccare frontalmente:

Una class-action di tutti i cittadini Italiani contro il governo in corso e passato per aver violato la costituzione che recita: ...È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese....
_________________
Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
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Re: Idee pericolose
#11
Sono certo di non sapere
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Calvero

Citazione:
Tutto ciò mi sta dicendo che il Potere fa appello alle nostre voglie.


Non sarei così meccanicista...Non si tratta unicamente e semplicemente di far leva su inclinazioni innate all'individuo, ma di sostituirne alcune con altre, anche indotte; o di potenziare una delle tante peculiarità umane a svantaggio di altre... Mettici un altro termine senza il quale lo scempio non sarebbe stato tale: propaganda.

L'individuo è "suggestionabile" e risponde a meccanismi di emulazione, necessari per sentirsi parte di una collettività: inevitabile, quindi, che si adegui ad una modalità comportamentale di maggioranza...
Questo spiegherebbe anche il motivo per cui vengono prevalentemente resi noti episodi di "adeguamento" alla realtà fondati sulla sua accettazione e sulla sua "perfettibilità" (il famoso "work in progress della "democrazia"...) piuttosto che episodi di una sua messa in discussione...
...o perchèvengono taciuti episodi di solidarietà piuttosto che esaltati episodi di indifferenza generale...

Il Potere potenzia alcune delle caratteristiche umane, e ne depotenzia altre.
A mio avviso.


Citazione:
Quindi, l'idea pericolosa dove la cerchiamo?


Nell'utilizzo di un linguaggio ALTRO da quell del sistema, per cominciare...
Esso, il potere, si regge sulla credibilità che riesce a generare, si alimenta del nostro essergli "interni", anche se questo avviene in modalità frontale e critica...il male e la sua cura, ricordi...?

L'idea "pericolosa" non è nel fargli fronte, ma nel SOTTRARGLISI...

Il disagio non è solo la porta d'ingresso del Potere, ma è anche una sua invenzione ed un suo strumento, e l'arma che lo legittima...
...esiste una scala di "valori" al cui primo posto c'è la solidarietà: solo stringendo patti di sostegno reciproco e riconoscendosi tutti come protagonisti "passivi" e non attivi di un gioco in cui siamo PEDINE, si può tentare di risalire...


Citazione:
era anche la "triste" consapevolezza (triste a seconda della prospettiva) del nostro McOrion dalla Sicilia, quando realizzava che mancavano gli intellettuali per poter vivificare e non tradire il concetto fondante della Lotta.


In effetti mancava un'elaborazione da parte dei protagonisti, di quella "lotta"...i leaders c'erano, ma se ne stavano nascosti tra gli individui (e poi denunciati)...perciò i forconi sono stati costretti ad arrestare un fermento che si preannunciava potenzialmente più ampio...Ma guarda la storia della lotta NO TAV: la forma ORIZZONTALE della mobilitazione è quella che la sta mantenendo ancora forte e partecipata.
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Inviato il: 1/2/2012 13:44
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Idee pericolose
#10
Sono certo di non sapere
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(rigorosamente in ordine di apparizione):

Ivan coglie l'elemento amletico, tradotto dal grande Wilde;

Pike prende un lanciafiamme e brucia antropologicamente la superficie della storia;

Florizel porta e, secondo me, azzecca i "codici chiave":


1) - esonero dal giudizio, individuale e collettivo

2) - tecniche di "incanalamento" del disagio generale in accadimenti "approcciabili"...

3) - eventi apparentemente lontani da noi, o sui quali si è comunque convinti di non poter incidere.


.. allora siamo fottuti.

Tutto ciò mi sta dicendo che il Potere fa appello alle nostre voglie. Ma che bello. Che dite, chiudiamo baracca? Quindi, l'idea pericolosa dove la cerchiamo?

La parte dei "codici di Florizel" che ho messo in neretto, è quella più rivelatrice. La più drammatica.

Ragiono in tempo reale e a voce alta.
Se il disagio è la porta di ingresso del Potere, allora, parimenti, si accetta di essere incanalati perché sono offerti sgravi alla coscienza, dico bene? ... .. . e si torna al centro della questione: a "Pike".

-edit del paragrafo qui sotto -
Ho paura, tremendamente paura, di dover accettare - l'idea - che il bisogno dei Leaders non possa essere una volta per tutte esautorata dalla coscienza umana, con una santissima crisi di rigetto. E in fondo era anche la "triste" consapevolezza (triste a seconda della prospettiva) del nostro McOrion dalla Sicilia, quando realizzava che mancavano gli intellettuali per poter vivificare e non tradire il concetto fondante della Lotta.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 1/2/2012 12:54
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