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  Idee pericolose

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  •  Ermetico
      Ermetico
Re: Idee pericolose
#31
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 28/7/2011
Da
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Bellissima.
Calvero e tutti gli altri ...
... la "Compagnia dell'idea ... pericolosa".

Non so quanto a proposito, ha fatto riemergere giovanili, notturne, riflessioni/discussioni su

<--- avere o essere --->

polarità un dì eletta a utopica direttrice del percorso della mia vita ...
bussola spesso dimenticata/smarrita nel girovagare in un indefinito ...
... regno di mezzo ...

Il mio regno per un cavallo ...
Il mio regno per un idea ...

----------------------

Il Vangelo di idee ne contiene tante.
Si avesse la forza di viverle ... e non accontentarsi solo di ricordarle (dico a me) o sentirle leggere in una sorta di sterile mantra settimanale (lo so questa fa tanto ... moralista, vista l'ora confido nell'indulgenza della corte. In fondo se il mantra ha contribuito a tramandarle a qualcosa è pure servito).
Si avesse la forza di viverle ... il nostro mondo non sarebbe "rivoluzionato"?

Penso che non ci possa essere vera rivoluzione senza una rivoluzione interiore.
E questa non la si può imporre.
Ognuno ha i suoi tempi e le sue vie.
La vedo dura.
E la vedo lunga.

Come lessi tanti anni fa (H. Pratt, ma penso lui citasse qualcun'altro):
Se Caino uccise Abele ... noi ... da chi discendiamo?
Figli di Caino.
(... anche a proposito delle doti richieste dalla nostra società per raggiungere la stanza dei bottoni. Se non sono psicopatici ... non li vogliamo)
La nostra strada è lunga ed in salita.


Calvero, mi sembra di aver scritto uno zibaldone mignon.
Porta pazienza, se puoi.
_________________
So tutto? No, grazie!
Il "convinto" avvelena anche te. Digli di smettere.
Inviato il: 2/2/2012 4:12
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  •  florizel
      florizel
Re: Idee pericolose
#32
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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Calvero

Citazione:
E' in opera, nella nostra società, il più potente dei TRANSFERT mai realizzati.


E questa è stata l’idea pericolosa che l’attuale sistema è riuscito a realizzare: sottrarre gli individui alla loro vita fornendo nel contempo un’alternativa nella possibilità di proiettarla nella vita “spettacolarizzata” del mezzo mediatico. Col risultato che qualunque evento, per il semplice fatto di venire DETTO, viene percepito come “risolto” o realizzato. Questa sostituzione del significato delle cose con la sua spettacolarizzazione ha fatto si che si possano percepire come verità assolute le mezze verità, o addirittura le mistificazioni.
E attenzione: questo pericolo è insito anche nel mezzo informatico, poiché internet non è solo un’opportunità, ma anche un luogo suscettibile a riprodurre questi stessi meccanismi.


crisalide

Citazione:
se si togliesse il monopolio di questo momento così importante agli ospedali, che non sono altro che strutture del potere


Bingo: tutto ciò che è legato alla SALUTE completa il raggiro… il concetto di “cura” e di “medicina” coniugati alla “rassicurante” delega di se stessi ad un’autorità autoreferenziale che poggia sulla demonizzazione di tutto ciò che gli è di ostacolo. L’idea pericolosa, in questo caso, è far saltare il meccanismo di “credibilità”, che è lo stesso che regola altri ambiti della nostra esistenza…

Calvero

Citazione:
L'uomo è un bambino in espansione. La costrizione dietro il banco di scuola, la campanella, l'uniformità, gli inquadramenti, le nozioni come parametri, i voti, i giudizi, l'autorità


E qui, Calvero, è stata operata una “metamorfosi” straordinaria (dal punto di vista del potere, naturalmente): quella che definisci “costrizione” ha assunto modalità innocue, che esprimono “apertura” solo in funzione delle linee direttive del sistema di potere stesso. Dài un’occhiata ai “nuovi” programmi didattici vigenti…
Oggi i bambini vengono educati a concetti come “educazione multiculturale”, o “famiglia allargata”… Tutti aspetti che ogni individuo percepirebbe come “naturali” se solo non ci fosse di mezzo il fato stesso di farlo rientrare nell’ambito educativo.

Che significa? Significa che tutto ciò che è potenziale e naturale tendenza dell’uomo alle relazioni umane e alla crescita nella comunità di origine, è stato utilizzato per introdurre e promuovere ciò che poi verrà utile ad allontanarlo da se stesso, perché portato all’estremo e/o mistificato: ed ecco che “famiglia allargata”, invece di significare “aiuto reciproco” o accoglienza di nuovi membri all’interno del nucleo familiare, diventa negazione dei ruoli primari; ecco che “multiculturalità”, invece di esprimere naturale curiosità verso elementi e relazioni che l’individuo vive da sempre anche se non coniugati alla “educazione”, diventa accettazione di eventi che sarebbero altrimenti condannabili, come ad esempio l’uso politico dei flussi migratori…

L’autorità: niente di più subdolo imporla mascherata da “libertà”…
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 2/2/2012 13:45
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  •  florizel
      florizel
Re: Idee pericolose
#33
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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perspicace

Citazione:
Io qualche via d'uscita ce la vedo ma solo dopo una certa presa di coscienza.


ermetico

Citazione:
Penso che non ci possa essere vera rivoluzione senza una rivoluzione interiore.


Io non sarei così “verticalista” nel tracciare possibili percorsi di riscatto: spesso le “rivoluzioni” non hanno seguito una linearità, nel loro svolgersi. O non è possibile che il “tempo giusto” sia il tempo giusto per OGNI individuo.
La rivoluzione interiore può seguire un momento di lotta contingente, o cominciare in una sua fase. Certo è che senza di essa è difficile proseguire. Ma se partiamo da essa come presupposto, siamo perdenti dall’inizio: nel suo “farsi” c’è sempre di mezzo un sistema che riuscirà a canalizzare anche la spinta interiore, e che opererà una separazione tra ciò che ci è interiore e ciò che è materialmente esterno a questa nostra fase coscienziale.

A mio parere, naturalmente.


Bellissimo topic…
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 2/2/2012 13:47
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  •  perspicace
      perspicace
Re: Idee pericolose
#34
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/9/2011
Da località sconosciuta
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Citazione:
Io non sarei così “verticalista” nel tracciare possibili percorsi di riscatto: spesso le “rivoluzioni” non hanno seguito una linearità, nel loro svolgersi.


@Flo

apro con due citazioni prese da Raymond Aron, L’oppio degli intellettuali, 1955

"Il concetto di rivoluzione, il concetto di sinistra, non cadrà mai in disuso. È l’espressione di una nostalgia che durerà quanto l’imperfezione intrinseca nella società umana e il desiderio degli uomini di riformarla."

"Tutti i regimi sono condannabili, se vengono paragonati a un ideale astratto d’eguaglianza o di libertà. Soltanto la rivoluzione, in quanto avventura, o un regime rivoluzionario, poiché fa uso permanente della violenza, sembrano capaci di conseguire il fine ultimo. Il mito della rivoluzione serve di rifugio al pensiero utopistico, diventa il misterioso e imprevedibile mediatore tra reale e ideale."

Da come la penso queste "rivoluzioni" vengono strumentalizzate proprio perché rivoluzioni. Se invece di essere rivoluzioni-manifestazioni sarebbero altro non potrebbero essere strumentalizzate.
_________________
Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 2/2/2012 14:36
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  •  TWNP
      TWNP
Re: Idee pericolose
#35
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/11/2011
Da
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Perspicace, ma infatti una rivoluzione o è permanente
o non è.
E' per questo che tutte le rivoluzioni finora realizzate non
hanno cambiato il mondo.
Perchè a un certo punto si sono cristallizzate nello statu quo,
in un equilibrio di Potere che di fatto lo perpetua, il Potere...
Inviato il: 2/2/2012 14:43
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  •  florizel
      florizel
Re: Idee pericolose
#36
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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perspicace

Citazione:
Da come la penso queste "rivoluzioni" vengono strumentalizzate proprio perché rivoluzioni. Se invece di essere rivoluzioni-manifestazioni sarebbero altro non potrebbero essere strumentalizzate.


Ed io sono d'accordo. Ciò che il sistema non può annientare (per diversi motivi) lo assimila e lo stravolge...
Il mio discorso è un altro: non possiamo pretendere che una rivoluzione segua un percorso lineare, perchè l'umanità non lo è...

Ovvio che le uniche "forze" e l'unico lingiuggio in grado di ridurre a mere manifestazioni una rivolta sono la politica ed i suoi mediatori...vedi le "troie di regime" che indicava Calvero...
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 2/2/2012 15:00
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  •  florizel
      florizel
Re: Idee pericolose
#37
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
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Non so quanto esattamente c'entri col topic, ma qualcosa c'entra...


Le guerre silenziose combattute contro le popolazioni.

"Fu il Tavistock che ideò la politica degli “shock futuri”, il mezzo attraverso cui la mente umana collettiva viene bombardata da così tanti cambiamenti, eventi e informazioni contrastanti che si sovraccarica, si disattiva e viene soggiogata."
_________________
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Inviato il: 2/2/2012 15:03
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  •  Al2012
      Al2012
Re: Idee pericolose
#38
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
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<< La storia di un sogno chiamato utopia.

Mi piacerebbe tanto saper raccontare una storia, bhe! !, in questo caso scriverla.

La storia inizia su una riflessione sui giorni attuali.
Giorni fatti da un presente che segue un passato e cerca di costruire un identico futuro.
Giorni in cui ognuno di noi sente la propria solitudine individuale, un disagio non realmente compreso, avvolto in una nebbia che, se non copre totalmente la visuale, la rende non perfettamente chiara.

Del resto in passato era così e quindi il presente ha una sua logica ferrea e non può essere diverso.
Il futuro,poi, per quale motivo potrebbe essere diverso, le basi sono quelle e non può essere diverso, la giusta conseguenza, dal sorgere al tramontare del sole, e così per secoli prima e, forse, per secoli a venire.

Poi perché dovremo dannarci, per cambiare qualcosa che sappiamo che non va, ma che sappiamo che non possiamo modificare !!
Non siamo mica pazzi come un Don Chisciotte che lancia in resta parte al galoppo contro i mulini a vento.

La realtà è diversa dai sogni a occhi aperti, la realtà non si può cambiare per andare dietro ad un sogno o un desiderio momentaneo, una utopia, ecco che cos’è … Una utopia.
Desiderio irreale, partorito da una mente adulta squilibrata, un mente che crede ai sogni come può fare un bambino.

Certo i bambini possono anche sognare cose irreali e crederci, sono bambini e possono fare sorgere un sorriso. ….. Sono bambini, cosa ne sanno del mondo degli adulti.
Già, un adulto non può credere ad un sogno irreale pensando che possa essere reale, certo lo può anche fare, ma deve essere una situazione temporanea, un sogno che deve avere un termine nel breve tempo, altrimenti diventa una patologia, uno squilibrio e se perdura allora bisogna fare qualcosa, bisogna intervenire per normalizzare lo stato di salute mentale, bisogna tornare alla realtà ed uscire dal sogno, perché la realtà non può essere un sogno.

“Lascia perdere, che cosa stai facendo, dove pensi di arriva e soprattutto per quanto tempo pensi di poter battere le dita su una tastiera, con l’illusione, ma sarebbe meglio chiamarla superbia, di aver qualcosa da narrare.
Vuoi proprio farti prendere per il culo, l’unica cosa che potrai ottenere è far sorridere alcuni e farti sbeffeggiare da altri.”


E’ questo che mi passa per la testa, mentre cerco di mettere in riga i pensieri per poter narrare quella storia chiamata utopia, di cui non so neanche che dire.

Non chiedetemi di seguire un discorso logico da persona adulta ed equilibrata, perché con questa logica non si possono narrare i sogni.
Gli adulti non sognano, è un lusso che non si possono più permettere.
I bambini si, loro possono ancora sognare senza sentirsi dire che sono completamente rincoglioniti.

Bhe !!
Allora io sono un bambino che racconta una cosa che per lui è possibile, anzi è la realtà di un presente che segue la logica conseguenza di un passato altrettanto reale. che va verso un futuro che segue la stessa logica, senza traumi, perché i bambini possono sognare.

Vivo in una casa con i genitori, in una comunità formata da adulti e bambini come me.
Gli adulti fanno determinate cose che sono utili alla comunità e noi bambini impariamo cose che potranno essere utili alla comunità.

Non c’è niente di veramente complesso, certo occorre impegnarsi e fare lo sforzo giusto che ogni apprendimento richiede. Ma l’apprendimento non traumatico.
Questo avviene con i tempi giusti, seguendo le inclinazioni e desideri di ognuno di noi.
Non è così difficile comprendere le inclinazioni che ognuno di noi sente, anche perché il nostro passato ci dice che è possibile, e sapete dove sta uno dei segreto che permette tutto questo ?

Non c’è competizione nell’apprendimento.
Non c’è nessuno che ci obbliga a fare una cosa invece di un’altra, così possiamo esprimere liberamente le nostre attitudini.
Semplice non ci sentiamo in gara con i nostri compagni, non devi dimostrare di essere migliore, devi solo capire che cosa ti riesce di più facile da fare, da comprendere,cosa ti piace.
Gli adulti ti porgono gli stimoli giusti per far emergere questa tua inclinazione, non c’è punizione o premio che loro elargiscono, niente di questo, non cercano di stimolarti con la competizione per farti fare determinate cose, cercano solo di comprendere quali sono le tue attitudini, osservano con attenzione il tuo modo di essere per aiutarci a crescere senza reprimere le attitudini, ma cercando di stimolarle per renderle sempre più evidenti.

Non è poi così difficile, perché l’apprendimento avviene nel tempo e con i tempi giusti, noi siamo bambini e se un adulto ci sa guardare con gli occhi giusti riesce a cogliere i segnali, che arrivano fin dai primi anni e questo avviene in modo naturale, senza forzature, perché la logica non competitiva non è circoscritta solo all’ambito dell’apprendimento.

Del resto è logico e non potrebbe essere diverso, l’apprendimento è la naturale conseguenza della cultura sociale della comunità.
La comunità degli adulti è, ovviamente, anche essa non competitiva, e questo è un altro segreto svelato,

Gli adulti fanno cose che noi bambini osserviamo, gli adulti con il loro esempio fanno da guida al nostro cammino verso esseri adulti.
E’ un esempio equilibrato che aiuta la crescita equilibrata del nostro essere.

Nella mia comunità non c’è competizione, ma collaborazione, ognuno da agli altri, ognuno si applica in quello che può far meglio per essere d’aiuto agli altri, alla comunità.
Nessun pretende da te l’impossibile, nessuna pretesa, dai e ricevi perché questo ti dona serenità e piacere di condividere con altri.

Anche nel mondo degli adulti non ci sono punizioni o premi.
E’ uno dei vantaggi che porta il vivere in una comunità non competitiva, perché non esiste più il senso di superiorità nei riguardi degli altri e di conseguenze neanche quello di inferiorità.

Vivi il sentimento del tuo essere individuale all’interno di una comunità di individui collaborativi senza i traumi tipici della competitività, non devi far niente per apparire qualcosa che non sei, non devi coprire il tuo essere, e così facendo riesci ad essere te stesso donando agli altri il meglio di te stesso, senza ansietà, ma in modo che questo possa essere utile esattamente come fanno gli altri e il tutto avviene in modo naturale, perché l’essere collaborativi non è una forzatura, ma è naturale utile alla comunità, e questo è un altro segreto svelato.

In questa comunità di esseri individualmente collettivi, dare il meglio del proprio essere per aiutarsi reciprocamente, per migliorare le condizioni di vita o affrontare gli imprevisti, avviene spontaneamente, senza forzature.
Non si fa per ottenere un riconoscimento o per un senso di sacrificio, si fa perché è utile e tu lo poi fare, e questo ti dona gioia.

Questo è l’esempio che noi bambini abbiamo tutti i giorni, in cui siamo immersi dalla nascita, ora forse è più semplice comprendere perché il nostro apprendimento segue una determinata logica, non c’è forzatura in questa logica, è la naturale conseguenza di una comunità collaborativa.

E’ naturale, per questo non così complessa nella esecuzione, perché, anche noi bambini, sentiamo e viviamo il sentimento collaborativo, ci siamo dentro da sempre.
E’ un presente bello da vivere, il nostro essere bambini non ci fa sentire giudicati dagli adulti, ma aiutati e guidati da un esempio coerente.

Noi bambini iniziamo subito a percepire questa atmosfera non competitiva ancora prima di nascere, perché questo sentimento arriva fin dentro alla placenta.
Ogni gestazione è sentita da tutta la comunità, non è una gioia solo per i genitori, ma è vissuta con gioia da tutta la comunità e questa gioia circonda la neomamma, e tutta questa positività arriva fino al feto che sente già di crescere in una atmosfera favorevole che stimola e da forma al nostro dna e questo è un altro segreto svelato.
Ora si può capire perché, anche noi bambini, ci sentiamo parte attiva della comunità, anche se non possiamo svolgere le cose che fanno gli adulti, ma il nostro essere d’aiuto sta nell’attenzione che mettiamo per apprendere e per far emergere le nostre giuste attitudini senza sforzo, perché è già presente nel nostro dna.

Nessuno di noi si sente più intelligente di un altro, non esiste proprio questo metro di misura, siamo tutti utili ognuno con il proprio essere in crescita in una comunità che cresce con noi.

Niente di complesso o di sovrannaturale, è solo questione di logica che è per noi naturale che sia così.

Noi bambini apprendiamo divertendoci, senza il peso di una fatica, l’attenzione è stimolata dal fatto che ognuno di noi segue i propri interessi, quelli che emergono dal nostro essere che sta crescendo, e sentiamo che gli adulti ci aiutano senza imposizioni.

Ognuno di noi diventerà abile in qualcosa piuttosto che un’altra, ma ciascuna di queste cose differenti l’una dall’altra, saranno egualmente utili agli altri ed a noi stessi, mai nessuno di noi sentirà il sentimento di superiorità, per il semplice motivo che questo sentimento non c’è, e non c’è neanche nel nostro dna.

Come può esiste una comunità così ?
Questa è proprio una favola per bambini.
Sveglia !!!! Stai sognando ad occhi aperti, stai scrivendo cazzate …..


Una comunità così può esistere perché è formata da una umanità diversa da quella che conosciamo.
Una umanità che si è evoluta seguendo principi differenti.

Questa comunità si è evoluta rifiutando il principio della competizione, sostituendolo con il principio della collaborazione.
Sembra banale che questo possa trasformare la evoluzione, ma è così.
All’inizio ci si doveva credere, non cedere alla tentazione della competizione, a sentimenti di invidia, rancore, alla pigrizia, a lasciar fare agli altri.
Non è stato facile, ma il desiderio di costruire un modo nuovo di stare insieme è stato più forte.

Con il tempo questo desiderio si è trasformato in possibilità e mano a mano che nascevano bambini e si vedeva la serenità nei loro occhi, la possibilità diventava realtà.
Realtà perché la serenità nata dalla non competitività aveva stimolato energie latenti che hanno attivato altre parti del dna dei bambini e del gruppo degli adulti.

Anche per questo si è sciolto fino a svanire il senso della proprietà privata, totalmente inutile in una comunità basata sulla condivisione e sulla totale eguaglianza.
Nel dna si sono stimolate zone prima considerate inutili perché inattivi e contemporaneamente si sono disattivate altre che prima erano considerate fondamentali.

Non c’è proprietà privata perché non c’è il desiderio di possesso e non ci sono soldi perché non c’è niente da comprare.
AVERE è stato sostituita da ESSERE.

Sei un individuo, una individualità che riesce ad essere se stesso e a stare in armonia con altre individualità diverse, ma che sanno esprimere in eguale misura la gioia e la serenità della cooperazione e condivisione in modo coerente come se fossero una unica individualità, come tante cellule di un corpo sano che vive in armonia con l’ambiente che lo circonda.

Tutti lavorano e tutti danno il meglio di se stessi, ma non in cambio di soldi, ma perché sanno che il lavoro che svolgono è utile alla comunità.
Non si produce il superfluo, si rispetta l’ambiente perché noi siamo parte di esso e creiamo in nostro benessere senza sconvolgimenti ambientali, usiamo la tecnologia come mezzo per migliorare la nostra esistenza, senza diventarne schiavi.
Abbiamo energia in abbondanza, perché non la sprechiamo e non ci sono più interessi corporativi che impedisco il giusto sviluppo della ricerca e della scienza.
I lavori più umili vengo svolti da tutti ogni lavoro è vissuto nell’ottica del socialmente utile, non c’è il mio lavoro, ma c’è il lavoro che so fare e che posso fare.

Questa non è una utopia, ma il mondo che sarà, se riuscissimo a crederci con il cuore e con la mente, creando una coerenza vibratoria che stimola e modifica quello che ora ci appare scolpito nella nostra genetica.

E’ il mondo che sarà se solo fossimo veramente coscienti che è già. >>
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 2/2/2012 15:32
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  •  PadijtLee
      PadijtLee
Re: Idee pericolose
#39
Mi sento vacillare
Iscritto il: 4/6/2010
Da
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Citazione:

Ermetico ha scritto:
Penso che non ci possa essere vera rivoluzione senza una rivoluzione interiore.


E senza una rivoluzione psicheledica.
Inviato il: 2/2/2012 16:33
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Idee pericolose
#40
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:


"Il concetto di rivoluzione, il concetto di sinistra, non cadrà mai in disuso.


.. bella merda. Non fa una piega Facciamo implodere il discorso nell'intellettualismo di mio nonno adesso? allora siamo apposto. Intanto una vera rivoluzione rinnega qualsiasi concetto indietro nel tempo che l'abbia designata, idealizzata, coniugata, concettualizzata, così nel bene come nel male. Una vera rivoluzione ha il colore del fulmine e la forza dell'anima. Per cortesia Perspicace, lasciamo ai professori la filologia delle rivoluzioni e che si masturbino, ma anche si crogiolino nelle disamine che sono marce prima ancora di poterle studiare. E questo pseudo scopritore della "realtà", col tutto "cervellone anti-SARTRE" che si ritrovava, neanche è riuscito a capirlo. Chissà perché.

Citazione:

È l’espressione di una nostalgia che durerà quanto l’imperfezione intrinseca nella società umana e il desiderio degli uomini di riformarla."


I preti non avevano capito bene come stanno le cose. Le seghe non fanno diventare ciechi, ma scemi. Ma forse è sbagliato anche così, questo è proprio un cretino e bastardo di prim'ordine. Questi sono proprio i figli di puttana incravattati che tutto hanno a cuore tranne che l'uomo. Spocchiosi pidocchi che al posto del cervello hanno una cartina geografica e la frustrazione di voler vedere vincere il proprio pensiero sulla Politica. Gente questa utile a personaggi come Kissinger, per essere gentili.

Citazione:

Da come la penso queste "rivoluzioni" vengono strumentalizzate proprio perché rivoluzioni. Se invece di essere rivoluzioni-manifestazioni sarebbero altro non potrebbero essere strumentalizzate.


Una rivoluzione non può venire strumentalizzata altrimenti non è una rivoluzione. Ma il tuo discorso sta implodendo. Così giriamo intorno all'acqua calda, or dunque qual'è il pensiero pericoloso?
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Inviato il: 2/2/2012 18:06
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Idee pericolose
#41
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:


Calvero, mi sembra di aver scritto uno zibaldone mignon.
Porta pazienza, se puoi.


A me è piaciuto quello che hai scritto.
Molto.

Citazione:
Ognuno ha i suoi tempi e le sue vie.
La vedo dura.
E la vedo lunga.


Come dice la Voce del Sito:

«fai quel che devi, accada quel che può»

Il resto che voglio dirti è già sintetizzato nella mia firma qui sotto.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/2/2012 18:22
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  •  perspicace
      perspicace
Re: Idee pericolose
#42
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/9/2011
Da località sconosciuta
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Citazione:
Facciamo implodere il discorso nell'intellettualismo di mio nonno adesso?
No no Calvè tranquillo

Un "idea pericolosa" onestamente in un paese dove pure i referendum finiscono nel cesso non ne vedo molte a parte una class action di 20milioni di italiani contro i 1000 che stanno in parlamento.

Ma continuerò a seguire i thread fiducioso delle vostre capacità.
_________________
Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 2/2/2012 20:17
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Idee pericolose
#43
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:

perspicace ha scritto:
Citazione:
Facciamo implodere il discorso nell'intellettualismo di mio nonno adesso?
No no Calvè tranquillo

Un "idea pericolosa" onestamente in un paese dove pure i referendum finiscono nel cesso non ne vedo molte a parte una class action di 20milioni di italiani contro i 1000 che stanno in parlamento.

Ma continuerò a seguire i thread fiducioso delle vostre capacità.


Non sono tranquillo se ci si attorciglia nei giochi parassiti degli intellettuali che hanno sempre fatto i froci col culo degli altri, da dietro delle scrivanie in apparenza meno sporche di quelle della politica soltanto perché non erano nelle sedi di governo.

Non si tratta di seguire il Thread, poiché le capacità degli altri non sono migliori di quelle tue. Detto senza ironia, sia chiaro. Si tratta anche di NON arrivare da nessuna parte ... e sia, ci mancherebbe. Il punto sarebbe di arrivare anche da nessuna parte ma almeno da soli e sulle nostre gambe, senza dire grazie a nessuno, fosse anche per sbagliarsi.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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  •  effeviemme
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Re: Idee pericolose
#44
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Calvero cit.:

Si tratta anche di NON arrivare da nessuna parte ... e sia, ci mancherebbe. Il punto sarebbe di arrivare anche da nessuna parte ma almeno da soli e sulle nostre gambe, senza dire grazie a nessuno, fosse anche per sbagliarsi.
-------------------------------------------------------------

Questo mi sostiene (dentro di me) nella convinzione che gli unici da cui si possa cercare
di ottenere dei risultati di "emancipazione" (idea pericolosa?) sia, per ognuno di noi: sè stesso.

Una volta compreso che siamo partecipi "obbligati" di un gioco in cui le regole (le carte)
sono truccate a favore del banco (il potere) l'unica via d'uscita può essere solo il fare tutto
il possibile per non partecipare al gioco.
Qui mi sorgono i "problemi", cioè, mi nascono delle difficoltà nel trovare la strada.
Mi accorgo che sono piuttosto "abitudinario", anche nel "reagire" anche alle costrizioni,
grandi e piccole, che il sistema oltremodo invadente mi impone.
Mi rendo conto che sono "abitudini indotte" da condizionamenti di lungo corso alle quali
non avevo mai dato importanza, impegnato, come tanti, in altre faccende (guadagnarmi la pagnotta).
Voglio riprendermi almeno parte della mia possibile libertà di iniziativa, abbandonando il gioco
per quanto posso; so che non sarà possibile un completo distacco dal sistema, ma almeno
penso di poter ridurre la mia percentuale di "complicità obbligatoria".
Non partecipo più al teatrino del voto, evito (salvo l'estrema necessità) di acquistare qualunque prodotto che sappia provenire dallo sfruttamento di "territori occupati", mi faccio cambiare un farmaco per l'ipertensione perchè prodotto da stato "entità occupante", non seguo la tv e sto tentando di smettere di fumare.
Poco? probabilmente si, forse "cazzate" ma forse non pochissimo in considerazione della lunga (60 anni) "abitudine alla fiducia nel sistema".
E .... le idee pericolose?
Ne vedo tante in chi ci governa e/o amministra (ed in chi li comanda), ma nei miei propositi... non saprei.




Ermetico cit.:

Come lessi tanti anni fa (H. Pratt, ma penso lui citasse qualcun'altro):
Se Caino uccise Abele ... noi ... da chi discendiamo?
Figli di Caino.
(... anche a proposito delle doti richieste dalla nostra società per raggiungere la stanza dei bottoni. Se non sono psicopatici ... non li vogliamo)
La nostra strada è lunga ed in salita.
-----------------------------
Sono portato a pensare che da Caino discendano "LORO".
Sai che Caino ed Abele avevano altri fratelli e sorelle, vero?
Ecco, preferisco pensare di discendere dagli altri.
...però su wiki trovo questo:
Tutti i discendenti di Caino annegarono nel diluvio universale.
...e penso che si sbaglino: qualcuno "deve" avercela fatta.
_________________
Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera - S. Quasimodo.
Inviato il: 2/2/2012 22:40
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Re: Idee pericolose
#45
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Citazione:

... nella convinzione che gli unici da cui si possa cercare
di ottenere dei risultati di "emancipazione" (idea pericolosa?) sia, per ognuno di noi: sè stesso.


Questo è pacifico. E Approfitto del tuo spunto per dire qualcosa in merito. Un problema è che si scambi erroneamente l'idea pericolosa - con il "conosci te stesso". Verissimo che cambiare noi stessi è il passo migliore che possiamo fare, ma verissimo è muoversi per dare forza e vita alle idee ma, soprattutto, dare un senso alle critiche ...

- ma come può avvenire ciò ?
- la risposta è: agendo.
Agire significa ===> idea pericolosa.
Ma perché pericolosa?
.. perché "pericolosa" significa che qualcosa che possa portare a migliorare un Sistema corrotto (e ricordiamo che la corruzione è la ragione del Sistema, il Sistema non è marcio e ancora non lo si è compreso: è strutturato perché così funzioni), significa cambiare il nostro modo di vivere. Significa accettare di essere responsabili. La verità è che siamo NOI a volere che le cose vadano così, quindi non possiamo lamentarci se non in ragione di essere propositivi.

1) Lamentarsi:- poiché questo significa cogliere il disagio e di conseguenza proporre una linea d'azione, allora significa ===> essere responsabili;

2) Lamentarsi: - per dimostrare quanto siamo bravi a scoprire che le cose non vanno bene, allora significa ===> essere stronzi.

E' semplicissima la cosa.

Citazione:

Qui mi sorgono i "problemi", cioè, mi nascono delle difficoltà nel trovare la strada.
Mi accorgo che sono piuttosto "abitudinario", anche nel "reagire" anche alle costrizioni,
grandi e piccole, che il sistema oltremodo invadente mi impone.


Ma io l'ho detto. Questo Topic è anche una critica a LC, cioè a noi stessi. In parte discutiamo e si discute di tutto un po, e ci sta: nel senso di filosofeggiare sulla vita, sull'esistenza, sull'arte eccetera eccetera e fare quattro chiacchere tra amici e nemici ..ed è bello così.

Ma in parte (per molti temi cruciali) è prendersi per il culo, prendersi per il culo a tal punto che non siamo diversi dal rincoglionito bastardo che si dà malato per non andare a lavoro e potersi così vedere le Nomination del Grande Fratello e, nel contempo, compra la playstation al bambino di pochi anni per non essere disturbato quando assiste alle eliminazioni dei concorrenti (fatto reale questo, di persone che conosco)...

.. anzi, anzi, noi si è più stronzi di questo individuo. Poiché [noi] dotati di strumenti e capacità che sanno rivelare bugie, inganni, costrutti; sputtanare millantatori, mistificatori e anche dimostrandolo in maniera indubbia a volte, alla fine dimostriamo di essere peggio .. se tutto questo diviene un esercizio di nicchia, oserei dire contemplativo.

Citazione:

Poco? probabilmente si, forse "cazzate" ma forse non pochissimo in considerazione della lunga (60 anni) "abitudine alla fiducia nel sistema".
E .... le idee pericolose?


Ovvio che non è pochissimo, infatti nessuno può permettersi di giudicare qualcun'altro in questo senso. Io ho spostato il focus proprio in ragione di quello che gli altri dimostrano di voler essere interessati a risolvere (così pare), preoccupati, angustiati e .. poi?
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Inviato il: 3/2/2012 2:06
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Re: Idee pericolose
#46
Sono certo di non sapere
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Citazione:

E qui, Calvero, è stata operata una “metamorfosi” straordinaria (dal punto di vista del potere, naturalmente): quella che definisci “costrizione” ha assunto modalità innocue, che esprimono “apertura” solo in funzione delle linee direttive del sistema di potere stesso. Dài un’occhiata ai “nuovi” programmi didattici vigenti…
Oggi i bambini vengono educati a concetti come “educazione multiculturale”, o “famiglia allargata”… Tutti aspetti che ogni individuo percepirebbe come “naturali” se solo non ci fosse di mezzo il fato stesso di farlo rientrare nell’ambito educativo.



La drammaticità che questa constatazione porta con sé, non è misurabile a parole. Ed è pari solo a quanto il problema non è considerato tale dalle famiglie e dalla gente.

Non è un ovvietà se dico che tutto il resto del discorso che hai fatto, rispondendo anche agli altri, lo trovo semplicemente VERO. Condivido dal profondo del mio cuore.

Citazione:

... [...] ed ecco che “famiglia allargata”, invece di significare “aiuto reciproco” o accoglienza di nuovi membri all’interno del nucleo familiare, diventa negazione dei ruoli primari; ecco che “multiculturalità”, invece di esprimere naturale curiosità verso elementi e relazioni che l’individuo vive da sempre anche se non coniugati alla “educazione”, diventa accettazione di eventi che sarebbero altrimenti condannabili, come ad esempio l’uso politico dei flussi migratori…


.. e per questa parte di riflessione ti darei il Pulitzer se ne avessi l'autorità.

Io una mia proposta l'ho fatta e, da parte della massa (e non servirebbe tutta), un boicottaggio del genere, non chiederebbe nessuna fatica. Segnali che si scatenerebbero e, a catena, con altre persone potrebbero - da lì - far seguire idee più intelligenti delle mie. Ma pare che la gente preferisca farsi ribollire i testicoli fino al punto di trovare il coraggio di scendere a prendere manganellate per farseli sgonfiare; e poi, per magia, far aumentare misure di sicurezza e telecamere. Giocare a chi sputa più lontano e levarsi soddisfazioni che, in proporzione, sono pari a quelle di chi bruciava le streghe nel medioevo potrebbe diventare lo sport nazionale (sempre dopo il calcio, sia mai spodestarlo). Evidentemente sarà per questo che "Giullari" deficienti come Striscia e le Iene hanno successo. Sarebbero - PER PRIMI - i signori di Palazzo e della POLITICA a lamentarsi se venissero epurate queste trasmissioni. Le valvole di sfogo sono più utili a loro che a noi. Ma, per la gente, di agire nella quotidianità, senza Leaders, senza violenza e con intelligenza ... è chiedere troppo.
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Inviato il: 3/2/2012 2:44
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Re: Idee pericolose
#47
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su questo argomento potrei dire tanto ma non dico nulla.
dato che il senno di poi è inutile l'uomo si è concesso il diritto
infinito dell'errore.
Inviato il: 3/2/2012 2:46
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  •  PadijtLee
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Re: Idee pericolose
#48
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
se avessi la bacchetta magica costruirei una fortezza sulla rocca di Alamut - contenente il giardino delle beatitudini con cui irretire gli Assassini - e mi unirei a loro nel giardino per un garden-party eterno con hascish, vergini ormai sverginate ma chissenefrega e tutto il resto dell'Ambaradan tipico del Vecchio della Montagna.


Questa è un'idea pericolosa!
Inviato il: 3/2/2012 2:55
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Re: Idee pericolose
#49
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Citazione:
Mi accorgo che sono piuttosto "abitudinario", anche nel "reagire" anche alle costrizioni, [...] ..


Prendo e tengo questo concetto separato dagli altri, poiché ha un importanza (ma anche una delicatezza) tutta sua. A parte che è indice di un sentimento che vuole chiedersi veramente cosa succede e sentirlo dire da una persona che ha già masticato molti anni di lavoro è importante, ma - di più - parla dell'abitudine. Ecco, forse, Ri-Considerare l'influenza delle abitudini su di noi, sugli altri; sulla capacità di prendere delle posizioni, anche le più semplici, è certo pericoloso per i veri figli di Caino.

Grazie della tua visita FVM, che ti si vede troppo poco spesso
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Inviato il: 3/2/2012 3:25
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Re: Idee pericolose
#50
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effeviemme

Citazione:
Non partecipo più al teatrino del voto, evito (salvo l'estrema necessità) di acquistare qualunque prodotto che sappia provenire dallo sfruttamento di "territori occupati", mi faccio cambiare un farmaco per l'ipertensione perchè prodotto da stato "entità occupante", non seguo la tv e sto tentando di smettere di fumare.
Poco?


Conoscendoti, assolutamente NO…

Se fosse questo il “minimo” che ognuno arriva a concepire, saremmo già ad un ottimo punto, perché implicherebbe aver VISTO (non solo constatata) l’abitudine e l’assuefazione.
Non so se ci rendiamo conto: un’evoluzione simile mette in discussione l’identificazione stessa col sistema, cioè un fondamento basilare su cui esso regge…
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Inviato il: 3/2/2012 11:59
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Re: Idee pericolose
#51
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Calvero

Citazione:
(e ricordiamo che la corruzione è la ragione del Sistema, il Sistema non è marcio e ancora non lo si è compreso: è strutturato perché così funzioni)


Infatti il sistema funziona perfettamente, il marciume è una sua caratteristica inevitabile…

Altra trastola del sistema (non mi stancherò mai di ripeterlo): servirsi della sua caratteristica di perfettibilità in quanto “democrazia”, termine abusato ed imposto a senso unico ed univoco, cioè concepito per giustificare un “work in progress” infinito. Naturalmente, si sta parlando di democrazia parlamentare, dove l’esercizio del “potere” è appannaggio di un’elite, ed il “nostro” si limita al momento del voto. E non a caso parlo di “potere” del voto e NON di “diritto”…

Spacciandolo come “perfettibile” si riesce a creare aspettative e ad imporre il concetto della “partecipazione” al miglioramento…


Citazione:
Ma pare che la gente preferisca farsi ribollire i testicoli fino al punto di trovare il coraggio di scendere a prendere manganellate per farseli sgonfiare; e poi, per magia, far aumentare misure di sicurezza e telecamere.


Se fine a se stesso e come conseguenza di opposizione speculare, hai ragione.
Cioè, se una lotta si limita o si riduce al terreno su cui il sistema è più forte, si.

Ma se una lotta acquista contenuti ALTRI, quelli che sfuggono il linguaggio del sistema, le manganellate sono il minimo; ed il controllo inevitabilmente rafforzato.
Anzi, il fatto stesso che il sistema ha NECESSITA’ di controllare dovrebbe dirci quanto sia fragile.

Che paradosso, vero...?
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Inviato il: 3/2/2012 12:00
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Re: Idee pericolose
#52
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Citazione:


Se fine a se stesso e come conseguenza di opposizione speculare, hai ragione.
Cioè, se una lotta si limita o si riduce al terreno su cui il sistema è più forte, si.

Ma se una lotta acquista contenuti ALTRI, quelli che sfuggono il linguaggio del sistema, le manganellate sono il minimo; ed il controllo inevitabilmente rafforzato.
Anzi, il fatto stesso che il sistema ha NECESSITA’ di controllare dovrebbe dirci quanto sia fragile.

Che paradosso, vero...?


Hai fatto bene a puntualizzare. Dovevo approfondire meglio.

Non sono contro il prendere manganellate. Ritengo vi sia un momento per ogni cosa. Non sono contro la violenza, sono contro la violenza priva di coscienza (fa anche rima). Così come non ho nulla da recriminare alla scesa in campo dei NO TAV...

.. io sto parlando di un principio che doveva essere alla base del sentimento italiano già 15 anni fa. Un sentimento generale che dovrebbe appartenerci e non che debba esplodere soltanto quando qualcosa viene direttamente a toccarti il culo.

Cerca di capirmi. Tutta la gente dei NO TAV che è scesa in strada, per difendere il suo presente e il suo futuro, dov'erano quando il Paese era già evidente presa di un fascismo mascherato da democrazia? ... e cerca di ri-capirmi, non sto dando colpe a loro, ma a NOI ...

... se si arriva al punto che solo quando ti toccano mooooolto da vicino ti senti parte offesa, allora significa che non si è capito un cazzo di quanto si è tutti connessi a una radice il cui albero e, a seguire, i suoi frutti, sono solo la punta dell'Iceberg di un Sistema Padrone e che il Governo, così come lo vuole intendere la Costituzione, non esiste.

Tutti a curarsi il giardinetto e a inseguire una pensione che è la cosa più umiliante che un essere vivente chiamato umano dovrebbe perseguire, invece di abiurarlo questo schifo.

Quindi ribadisco che quando c'è gente come MONTI che non sa neanche cosa sia la realtà della Vita, un cinico calcolatore senza spina dorsale che vede gli uomini come fenomeno statistico e ancora in qualche modo gli si dà credito ... allora si capisce quanto e con quanti STRONZI abbiamo avuto a che fare sino ad ora. NOI. Il popolo. Gente che si faceva venire la BILE per il Bandanato e adesso si è ingabbiata nel nuovo CREDO o meglio CULTO. E una madonna puttana, che dici, ce la mettiamo FLO?

... e allora chiaccheriamo e chiacchieriamo. Ripeto, almeno l'onestà di ammetterlo che in realtà siamo e ci muoviamo come dei cazzo di KOALA in confronto alla velocità con cui il Potere si adatta e tesse le sue trame per cambiare il colore dei vestiti e mettere LUPI sempre più figli di puttana a gestire il gregge. Dopo di MONTI chi?

Ma stiamo scherzando? la realtà fuori è che tutti se ne fottono, non dei problemi che hanno, ma di porsi come uomini di fronte ai medesimi e non come pedine in cerca di guide, colori, bandiere, Déi, ideologie e tutto lo schifo che ciò significa.

E allora se PIKE se ne va da LC perché ha raggiunto la saturazione e non trova ragioni valide per dibattere in maniera matura, non vedo perché rimanere a dibattere e fare disamine, per cosa? per farsi belli? ... .. .
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Inviato il: 3/2/2012 17:17
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Re: Idee pericolose
#53
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Pike se ne va da LC?
Dai, non illudermi...
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  •  florizel
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Re: Idee pericolose
#54
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Calvero

Citazione:
Tutta la gente dei NO TAV che è scesa in strada, per difendere il suo presente e il suo futuro, dov'erano quando il Paese era già evidente presa di un fascismo mascherato da democrazia?


Su questo non concordo...questo qui NON è fascismo, ma democrazia parlamentare in netto odore di democrazia totalitaria, o totalitarismo democratico...

Fin qui condividevo quando asserivi che il sistema funziona perfettamente..funziona anche per questo...perchè non è fascismo...

I NO TAV...io credo che l'originalità di una lotta stia nel mantenere le caratteristiche del luogo in cui nasce, rivendicandole... e le giuste modalità nell'incrociarsi con le altre...unificare le lotte è giusto, perchè ognuna individua la sua motivazione d'essere in un'unica oppressione, ma può anche essere un fianco offerto al sistema che tende ad omologare...

...e paradossalmente, il fatto che ci si mobiliti quando le cose toccano da vicino è potezialmente un fatto positivo: consente di riconoscere l'invasività del sistema... senza questo non ci può riconoscere come rami dello stesso albero..


Citazione:
E una madonna puttana, che dici, ce la mettiamo FLO?


Ma anche due, Calvero...

Citazione:
Dopo di MONTI chi?


La butto lì: se non il NWO a viso scoperto, sarà il ritorno della democrazia con tutte le sue democratiche elezioni...Hai mai pensato a questo? A come questo "governo tecnico" stia sguinzagliando i suoi servi pari pari a quelli di prima, a come viene percepito in quanto "misura eccezionale"..? vedrai che servirà anche ad aver scongiurato un'astesione in crescendo progressivo...


Citazione:
E allora se PIKE se ne va da LC perché ha raggiunto la saturazione


Significherebbe solo una cosa: che qualcosa non consente più nè a lui nè ad altri di poter discutere liberamente.
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Inviato il: 3/2/2012 17:52
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Re: Idee pericolose
#55
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Citazione:


Su questo non concordo...questo qui NON è fascismo, ma democrazia parlamentare in netto odore di democrazia totalitaria, o totalitarismo democratico...


Se è solo col termine che non concordi, sta bene. L'ho usato per comodità, ne andrebbe coniato un altro migliore allora.

Citazione:

I NO TAV...io credo che l'originalità di una lotta stia nel mantenere le caratteristiche del luogo in cui nasce, rivendicandole... e le giuste modalità nell'incrociarsi con le altre...unificare le lotte è giusto, perchè ognuna individua la sua motivazione d'essere in un'unica oppressione, ma può anche essere un fianco offerto al sistema che tende ad omologare...


Certo. Credo stiamo facendo due discorsi paralleli.

Citazione:

...e paradossalmente, il fatto che ci si mobiliti quando le cose toccano da vicino è potezialmente un fatto positivo: consente di riconoscere l'invasività del sistema... senza questo non ci può riconoscere come rami dello stesso albero..


Ma stai saltando un fattore. Io sto dicendo che una presa di coscienza adeguata negli anni che furono è mancata e a questo neanche ci si doveva arrivare e, con ciò, un altra cosa sto dicendo: che andando avanti così è probabile che molte cose che ci toccheranno da vicino non saranno così palesi come i cantieri di una galleria ... e nulla mi farà mai cambiare idea che il - prevenire è meglio che curare - dovrebbe essere una Legge universale. Quello che sto dicendo e che si sta cadendo nel baratro che non porta a prevenire, ma a perdere coscienza delle possibili azioni che potrebbero innescarsi. E questa non sarà cosa buona.


Citazione:

La butto lì: se non il NWO a viso scoperto, sarà il ritorno della democrazia con tutte le sue democratiche elezioni...Hai mai pensato a questo? A come questo "governo tecnico" stia sguinzagliando i suoi servi pari pari a quelli di prima, a come viene percepito in quanto "misura eccezionale"..? vedrai che servirà anche ad aver scongiurato un'astesione in crescendo progressivo...


Guarda ... io il pulsante alla fermata dell'autobus l'ho premuto. Se l'agenzia rispetta il mio volere, parto per Marte a fine mese. Non avertene se non potrò spedirti una cartolina. Non è vero che è un Pianeta ostile ... è tutta propaganda e bugie. Ho anche una foto sul depliant (che allego qui sotto) della casetta in cui andrò a stare...

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Inviato il: 3/2/2012 18:12
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Re: Idee pericolose
#56
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Calvero:

Ti ringrazio. Condivido le tue note.


Florizel:

Condivido molti degli aspetti che hai messo a fuoco.


Al2012:

Secondo me quello che hai descritto implica una organizzazione “tribale” degli esseri umani, peraltro “ottimizzata” nelle sue dinamiche interne, poiché le organizzazioni tribali non sono certo esenti da “scheletri nell'armadio”.
Peraltro sono dell'idea che la struttura tribale (intesa come comunità che spazia da qualche decina a poche migliaia di individui, nelle quali tutti, più o meno, conoscono tutti) sia quella “naturale” degli esseri umani e, non a caso, penso sia stata il modello organizzativo di convivenza per centinaia di migliaia di anni.
Sono perplesso sulla sua capacità di supportare i numeri e la complessità delle dinamiche sociali di tanta parte dell'umanità attuale.
Temo che questo modello, oltre un certo limite di conoscenze e capacità, corra il rischio di “cristallizzarsi” (mi vengono a mente agli Amish, peraltro interessanti in tanti aspetti della loro società, tecnologicamente bloccati in un eterno fine '700).


PikeBishop:

La tua Alamut mi sembra l'aspirazione ad uno “stupefacente” monachesimo: “fuma e copula” al posto di un sorpassato “ora et labora”, (Ordine dei Mandrillacci Impenitenti).
Ma i pugnali degli Hashshashin che fine fanno?
Appesi al chiodo o sempre pronti a spedizioni punitive per la salvaguardia del “bene comune” come interpretato dal sublime Vecchio?


Effeviemme:

Citazione:
… ridurre la mia percentuale di "complicità obbligatoria".


È quello che intanto mi propongo di fare anch'io.
Se non posso impedirlo … non nel mio nome e con il mio avvallo.
A proposito dei “Figli di Caino” mi spiego meglio più aventi.


Florizel,
Perspicace,
TWNP:

Citazione:
… non ci possa essere vera rivoluzione senza una rivoluzione interiore.


Permettetemi di chiarire meglio il mio punto di vista.
Si parte dalla famosa massima:
“Il fine giustifica i mezzi”.
Qui è dove la Volontà e la Razionalità hanno mandato nel tritacarne l'Etica e la Morale, spesso anche nell'illusione, per di più, di volerle salvaguardare.
Non conosco, al momento, “rivoluzioni” storiche che, prima o poi, non abbiano fatta propria nei fatti questa massima.
Questa massima è lo scudo, l'alibi delle anime belle, dei Figli di Caino rivoluzionari, al riparo del quale sono pronti a calpestare i fratelli e, a maggior ragione, chiunque altro venga individuato come ostacolo o “sacrificio necessario alla causa”.
Il motivo per cui alla fine della fiera nella “stanza dei bottoni” arrivano i Robespierre e Napoleone, Stalin e Beria, Pol Pot e compagnia bella.
Ci può essere vera rivoluzione se non si è consapevoli che i “mezzi”, se non sono coerenti con il “fine”, sono ingiustificabili?
Si può raggiungere tale consapevolezza senza una “rivoluzione interiore” che metta in discussione le priorità comuni, le consuetudini ed il “bis-pensiero” e che richieda alla fine coerenza tra ideali e comportamenti?


TWNP:

Citazione:
… ma infatti una rivoluzione o è permanente o non è.


Perdonami, ma per me:
“rivoluzione permanente” = “tritacarne della storia che aspira al moto perpetuo”.


Effeviemme,
Calvero:

A proposito dei “Figli di Caino”.
Io non penso ad un “Noi no” contrapposto ad un “Loro sì”.
Non penso ad interpretazioni letterali o storiche della vicenda bibblica.
I discendenti di Caino, purtroppo, non si sono estinti con il Diluvio Universale.
Basta guardare con occhio disincantato alla nostra Storia: una cronologia di sangue fraterno versato.
La maggior parte degli eroi, dei grandi personaggi storici, celebrati sulle pagine dei libri, cosa sono se non dei grandi e fottuti “figli di Caino”?
Per me, la vicenda bibblica è la metafora della potenzialità omicida, fraternamente omicida, che gli esseri umani si portano dentro.
Tutti, chi più e chi meno.
L'eredità di Caino.
Un demone interiore con il quale tutti siamo chiamati a confrontarci.
Certo la sua espressività genetica non è ugualmente distribuita.
Certo molti per indole, educazione, consapevolezza o santità sanno soffocarla e segregarla nel più profondo dei recessi dell'animo. E questi, se vogliamo, siamo “Noi”.
Certo molti altri, al contrario, la nutrono e la esaltano dentro di sè, sia con modalità criptiche per chi gli sta attorno, sia esteriorizzandola con evidenti risvolti sociopatici. E questi, se vogliamo, sono Loro.
Ma questa eredità permane.
E si esprime anche con un tranquillo e mansueto bis-pensiero.
Non vorrei dire, ma si uccide anche con idee, parole, opere e … omissioni.
Quanti avrebbero bombardato una palazzina libica, ucciso un adolescente afgano mentre coltivava il suo campicello o mitragliato una famigliola irachena che passa in auto per i fatti suoi, azioni in cui non ci è difficile riconoscere un vero figlio di … Caino.
L'Italia è piena di gente che inorridisce alla sola idea di fare qualcosa di simile, alla sola idea che qualcuno l'abbia fatto.
Ma... con quanta facilità ha lasciato che accadesse.
La profonda, sepolta, consapevolezza che tutto ciò ha un risvolto nel proprio tenore di vita, nei vantaggi di essere da questa parte del mondo, nel essere commensali delle briciole che i padroni del mondo lasciano cadere dalla loro tavola è la chiave di volta su cui si regge il bis-pensiero che lascia accogliere la pappardella serale delle “missioni di pace”, della “lotta al terrorismo” ecc.
E che rende correi per omissione.
Siamo pronti a rinunciare ai vantaggi, briciole ma pur sempre vantaggi, di essere da questa parte del mondo?


Citazione:
E allora se PIKE se ne va da LC


Se fosse vero mi dispiacerebbe.

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So tutto? No, grazie!
Il "convinto" avvelena anche te. Digli di smettere.
Inviato il: 3/2/2012 21:08
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Re: Idee pericolose
#57
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Ermetico sei tornato con la rincorsa vedo

... sulla questione figli di Caino, e non solo, siamo d'accordo. Si era fatta un po di confusione sulla faccenda prima.

Citazione:
La profonda, sepolta, consapevolezza che tutto ciò ha un risvolto nel proprio tenore di vita, nei vantaggi di essere da questa parte del mondo, nel essere commensali delle briciole che i padroni del mondo lasciano cadere dalla loro tavola è la chiave di volta su cui si regge il bis-pensiero che lascia accogliere la pappardella serale delle “missioni di pace”, della “lotta al terrorismo” ecc.
E che rende correi per omissione.


AMEN

Citazione:

Siamo pronti a rinunciare ai vantaggi, briciole ma pur sempre vantaggi, di essere da questa parte del mondo?


NO, non lo siamo.

E attento non lo dico con radici filantropiche, tutt'altro.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 3/2/2012 22:13
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  •  daste
      daste
Re: Idee pericolose
#58
Ho qualche dubbio
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Da Sessa Cilento (SA) / Torino / Helsinki
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Topic troppo interessante, tanto da farmi tornare ad intervenire dopo anni di silenzio (ma tralasciamo).

Di cose da discutere forse ce ne sono troppe... credo che il potere sia sostanzialmente una turpe espressione della tendenza umana ad autogiustificare la propria esistenza/essenza, paradossalmente tramite un netto distacco dalla propria reale natura "simil-animale" (e perciò dico turpe), e che abbia molto più a che fare con il linguaggio, inteso come insieme e correlazione di concetti e (auto)comunicazione, piuttosto che con "cose concrete".

Credo anche che una simile "definizione" si sposa bene con il continuo tentativo di assimilazione dell'individuo a concetti/oggetti chiaramente artificiali in una cultura qualsiasi. Es., in quest'età post-industriale non credo sia un caso che si voglia assimilare l'uomo alla macchina piuttosto che, cazzo ne so, ad una pianta, come non reputo casuale il considerarne il "valore" in base alla quantità di denaro che gli passa per le mani (era una volta consumo/produzione, adesso mi pare si stia andando verso qualcosa di altro che non so definire chiaramente... tra l'altro anche per la "macchina" mi sa che stiamo andando verso qualcos'altro... fase di transizione direi).

E' normale pure che i primi a essere incul(c)ati siano i bambini per una questione di conservazione del potere stesso: immaginatevi quanto devastante potrebbe essere per tutte le formichine ammaestrate, dalla casalinga moglie di operaio precario sottopagato al colletto bianco di alto rango, una generazione di Mowgli, ognuno con la proprie visione del mondo derivata dritta dritta dalla realtà, e con l'energia e lo spirito intatto.

Questo per dire che, sinceramente, non vedo nessuna soluzione "di massa" praticabile, e anche a livello individuale siamo un po' alle pezze. Uno può ritirarsi in campagna e Tafazzianamente sbattersene i coglioni di molte comuni dipedenze dalle risorse gestite dal potere, però così facendo con il concreto rischio di isolarsi dal resto del mondo e chiudersi da solo in una prigione, oppure può Machiavellisticamente incitare al potere sperando che la sua idiozia di fondo lo porti all'autodistruzione, ma probabilmente senza mai vederne i "frutti" di questa scelta, ammesso che ce ne siano...

Calvero, temo che il boicottaggio organizzato di massa sia impossibile e anche se fatto venga allegramente metabolizzato dal sistema corrente. Non è per scoraggiare, ma la vedo molto molto dura per questa via. Perdonami la negatività, ma tutta sta "coscienza collettiva" non la vedo e non saprei come farla emergere.
Inviato il: 3/2/2012 23:11
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  •  Ermetico
      Ermetico
Re: Idee pericolose
#59
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 28/7/2011
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Calvero:
Citazione:
Ho anche una foto sul depliant (che allego qui sotto) della casetta in cui andrò a stare...


Vedo che anche tu ti sei rivolto al "favoloso" Studio degli Architetti Associati Seven Brothers & Whitesnow!
_________________
So tutto? No, grazie!
Il "convinto" avvelena anche te. Digli di smettere.
Inviato il: 3/2/2012 23:17
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  •  effeviemme
      effeviemme
Re: Idee pericolose
#60
Mi sento vacillare
Iscritto il: 28/6/2006
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Ermetico cit.:

Per me, la vicenda bibblica è la metafora della potenzialità omicida, fraternamente omicida, che gli esseri umani si portano dentro.
Tutti, chi più e chi meno.
L'eredità di Caino.
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condivido questo pensiero, e non posso che concordare con tutto il resto della spiegazione.
Chiedo venia per aver cercato di esprimere con una battuta scherzosa ciò che non
avrei saputo argomentare come tu hai fatto.
_________________
Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera - S. Quasimodo.
Inviato il: 3/2/2012 23:34
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