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   Scienza e Tecnologia
  Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"

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  •  Al2012
      Al2012
Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#511
Dubito ormai di tutto
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@ Lord

Citazione:
Uno è libero di pensare quello che vuole, però questo atteggiamento è criticabile per il seguente motivo: in questo modo si finisce per considerare la realtà come un qualcosa di distinto da quello che può essere misurato, ma questo è un problema che lasciamo ai filosofi."


Citazione:
Tuttavia, come possiamo percepire (con i nostri sensi, con un apparato sperimentale) una particella che viaggia a ritroso nel tempo? Anzi, è davvero possibile percepire un qualcosa che viaggia a ritroso nel tempo? Se ciò non fosse possibile, ha senso tentare di descrivere qualcosa che è impossibile da percepire in qualsiasi maniera? E se provassimo a descriverla, siamo sicuri di stare facendo fisica e non metafisica?


Citazione:
Pertanto, il punto è: parlando dell'esistenza di particelle che viaggiano a ritroso nel tempo, stiamo parlando di fisica o di metafisica?


Comprendo quello che vuoi dire, o per meglio dire comprendo la “posizione” da cui parte il tuo “punto di vista” e quello del sig. Luigi Ettore Ricasso.

Ora faccio io una citazione.

Max Planck quando ha ricevuto il premio nobel ha detto queste parole:

“Come uomo che ha impiegato tutta la vita per la scienza più limpida, lo studio della materia, posso dirvi, come risultato della mia ricerca sugli atomi, questo –non esiste materia come tale-

Tutta la materia ha origine ed esiste solo in virtù di una forza che porta la particella di un atomo in vibrazione e tiene assieme questo minuscolo sistema solare.
Dobbiamo assumere che dietro a questa forza ci sia l’esistenza di una mente conscia e intelligente.
Questa mente è la matrice di tutta la materia.


Se lo scienziato, che è considerato il padre della teoria quantistica, fa un discorso del genere che senso a fare distinzione tra fisica quantistica e metafisica ?

Nel discorso di Planck ho evidenziato alcune parole chiave per me

non esiste materia come tale e questo può significare che la realtà materiale è illusoria, perché la sua vera natura è tutt’altro che solida perché è formata da vibrazione

E’ questo concetto che io ho appreso, per caso (se esiste il caso), quando mi sono avvicinato alla MQ, che mi ha appassionato.
Questo perché molto simile, se non identico, ad un concetto espresso circa 5000 anni prima dai Veda.
Non voglio passare per un esperto del pensiero antico dei Veda e neanche del pensiero orientale, ma qualche cosina avevo letto, e il concetto della realtà vibratoria dell’universo e della illusione (maya) della realtà fisica l’avevo raccolto.

Questa mente (conscia e intelligente) è la matrice di tutta la materia. [/i]

E in questa frase basta sostituire “mente consci e intelligente” con un termine, molto simile, se non identico nel significato, ovvero “Coscienza Universale” per trovaci a sguazzare in quello che qualcuno definisce “metafisica”

Un'altra cosa, per così dire, “strana” che ho raccolto nel mio avvicinamento alla MQ, è stato quello di riscontrare che gli scienziati (alcuni) che studiano la materia nel suo intimo, quindi immersi, mente e corpo nella materia, hanno incominciato a parlare di “Coscienza” , si sono poste delle domande sulla coscienza. (anatema!!!)

Come ho già detto in un altro topic, per me la MQ è un ponte che unisce due mondi che ci appaiono separati,volutamente separati, ovvero la Scienza e la Spiritualità, mi ha fatto piacere accorgermi, in questi giorni, che un analogo pensiero era stato espresso anche da Ilya Prigogine:

Citazione:
Nel 1979 Ilya Prigogine ha mostrato come il rifiuto preconcetto della soluzione negativa dell’energia abbia portato all’incapacità di comprendere i meccanismi che sottostanno le qualità proprie della vita, dividendo in questo modo la cultura in due: da una parte la scienza meccanicista, dall’altra la vita e le finalità, attualmente trattate al di fuori della scienza (religione).
Si è venuto così a creare un equilibrio tra scienza meccanicista (cause collocate nel passato) e religione dogmatica (finalità e cause collocate nel futuro) alla quale Prigogine da il nome di “vecchia alleanza”.


Perché all’inizio di questo intervento ho messo in corsivo “posizione” e “punto di vista”?

Perché è la posizione da cui tu osservi quello che ti circonda, che determina il tuo punto di vista della realtà.
Allora se tu sposti la posizione dell’osservatore, cambi anche il punto di vista.
Chi è il soggetto che osserva?

La mia risposta è: la coscienza individualizzata.

Questo ovviamente dal mio punto di vista …..
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“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 3/9/2012 0:57
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  •  Lord9600XT
      Lord9600XT
Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#512
Mi sento vacillare
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Citazione:

Al2012 ha scritto:
@ Lord

Citazione:
Uno è libero di pensare quello che vuole, però questo atteggiamento è criticabile per il seguente motivo: in questo modo si finisce per considerare la realtà come un qualcosa di distinto da quello che può essere misurato, ma questo è un problema che lasciamo ai filosofi."


Citazione:
Tuttavia, come possiamo percepire (con i nostri sensi, con un apparato sperimentale) una particella che viaggia a ritroso nel tempo? Anzi, è davvero possibile percepire un qualcosa che viaggia a ritroso nel tempo? Se ciò non fosse possibile, ha senso tentare di descrivere qualcosa che è impossibile da percepire in qualsiasi maniera? E se provassimo a descriverla, siamo sicuri di stare facendo fisica e non metafisica?


Citazione:
Pertanto, il punto è: parlando dell'esistenza di particelle che viaggiano a ritroso nel tempo, stiamo parlando di fisica o di metafisica?


Comprendo quello che vuoi dire, o per meglio dire comprendo la “posizione” da cui parte il tuo “punto di vista” e quello del sig. Luigi Ettore Ricasso.

Ora faccio io una citazione.

Max Planck quando ha ricevuto il premio nobel ha detto queste parole:

“Come uomo che ha impiegato tutta la vita per la scienza più limpida, lo studio della materia, posso dirvi, come risultato della mia ricerca sugli atomi, questo –non esiste materia come tale-

Tutta la materia ha origine ed esiste solo in virtù di una forza che porta la particella di un atomo in vibrazione e tiene assieme questo minuscolo sistema solare.
Dobbiamo assumere che dietro a questa forza ci sia l’esistenza di una mente conscia e intelligente.
Questa mente è la matrice di tutta la materia.


Se lo scienziato, che è considerato il padre della teoria quantistica, fa un discorso del genere che senso a fare distinzione tra fisica quantistica e metafisica ?

Nel discorso di Planck ho evidenziato alcune parole chiave per me

non esiste materia come tale e questo può significare che la realtà materiale è illusoria, perché la sua vera natura è tutt’altro che solida perché è formata da vibrazione

E’ questo concetto che io ho appreso, per caso (se esiste il caso), quando mi sono avvicinato alla MQ, che mi ha appassionato.
Questo perché molto simile, se non identico, ad un concetto espresso circa 5000 anni prima dai Veda.
Non voglio passare per un esperto del pensiero antico dei Veda e neanche del pensiero orientale, ma qualche cosina avevo letto, e il concetto della realtà vibratoria dell’universo e della illusione (maya) della realtà fisica l’avevo raccolto.

Questa mente (conscia e intelligente) è la matrice di tutta la materia. [/i]

E in questa frase basta sostituire “mente consci e intelligente” con un termine, molto simile, se non identico nel significato, ovvero “Coscienza Universale” per trovaci a sguazzare in quello che qualcuno definisce “metafisica”

Un'altra cosa, per così dire, “strana” che ho raccolto nel mio avvicinamento alla MQ, è stato quello di riscontrare che gli scienziati (alcuni) che studiano la materia nel suo intimo, quindi immersi, mente e corpo nella materia, hanno incominciato a parlare di “Coscienza” , si sono poste delle domande sulla coscienza. (anatema!!!)

Come ho già detto in un altro topic, per me la MQ è un ponte che unisce due mondi che ci appaiono separati,volutamente separati, ovvero la Scienza e la Spiritualità, mi ha fatto piacere accorgermi, in questi giorni, che un analogo pensiero era stato espresso anche da Ilya Prigogine:

Citazione:
Nel 1979 Ilya Prigogine ha mostrato come il rifiuto preconcetto della soluzione negativa dell’energia abbia portato all’incapacità di comprendere i meccanismi che sottostanno le qualità proprie della vita, dividendo in questo modo la cultura in due: da una parte la scienza meccanicista, dall’altra la vita e le finalità, attualmente trattate al di fuori della scienza (religione).
Si è venuto così a creare un equilibrio tra scienza meccanicista (cause collocate nel passato) e religione dogmatica (finalità e cause collocate nel futuro) alla quale Prigogine da il nome di “vecchia alleanza”.


Perché all’inizio di questo intervento ho messo in corsivo “posizione” e “punto di vista”?

Perché è la posizione da cui tu osservi quello che ti circonda, che determina il tuo punto di vista della realtà.
Allora se tu sposti la posizione dell’osservatore, cambi anche il punto di vista.
Chi è il soggetto che osserva?

La mia risposta è: la coscienza individualizzata.

Questo ovviamente dal mio punto di vista …..

E' una visione interessante della Meccanica Quantistica. Non la condivido, ma ammetto che sia interessante.

Il discorso di Plank mi ricorda molto la conversazione che ebbi, su un altro forum, con un ragazzo che svolgeva il dottorato in Astrofisica (la discussione era sull'esistenza di Dio); ammise che andando avanti con le sue ricerche, accresceva in lui la sensazione che doveva esserci un'intelligenza superiore (che alcuni identificano magari con Dio) che governava l'Universo. Non ricordo altro di tale conversazione, ma mi colpì molto questa frase.

Tuttavia, mi permetto di dire che è necessario distinguere tra ciò che è fisica e ciò che è metafisica (o in generale, ciò che è scienza e ciò che è filosofia). E' importante cercare di tenere separate queste due discipline per evitare di mischiare linguaggi e concetti che sono appropriati per una ma totalmente inopportuni per l'altra. Per quanto illuminante, non sono un estremista come Wittgenstein ("ciò di cui non si può parlare si deve tacere"), bensì mi ritrovo molto in Popper e la necessità di tracciare una linea di demarcazione tra ciò che è scienza e ciò che non lo è.

Fermo restando che ammetto che queste interpretazioni da te riportate risultino particolarmente interessanti e affascinanti.
Inviato il: 3/9/2012 10:34
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  •  Al2012
      Al2012
Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#513
Dubito ormai di tutto
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@ Lord

Citazione:
E' una visione interessante della Meccanica Quantistica. Non la condivido, ma ammetto che sia interessante.


Questo ti fa onore, e conferma la mia impressione positiva nei tu riguardi, possiamo avere opinioni differenti e contrarie, senza con questo cercare di ridicolizzare il pensiero dell’altro.

Citazione:
Il discorso di Plank mi ricorda molto la conversazione che ebbi, su un altro forum, con un ragazzo che svolgeva il dottorato in Astrofisica (la discussione era sull'esistenza di Dio); ammise che andando avanti con le sue ricerche, accresceva in lui la sensazione che doveva esserci un'intelligenza superiore (che alcuni identificano magari con Dio) che governava l'Universo. Non ricordo altro di tale conversazione, ma mi colpì molto questa frase.


Il giovane studente di astrofisica ha espresso un pensiero molto simile a quello espresso da un altro astronomo e fisico James Jeans:
“L'universo comincia a sembrare più simile ad un grande pensiero che non a una grande macchina”

Citazione:
Tuttavia, mi permetto di dire che è necessario distinguere tra ciò che è fisica e ciò che è metafisica (o in generale, ciò che è scienza e ciò che è filosofia). E' importante cercare di tenere separate queste due discipline per evitare di mischiare linguaggi e concetti che sono appropriati per una ma totalmente inopportuni per l'altra.


Concetto accettabile se pensiamo che il mischiare troppo le carte tra loro può generare confusione e far nascere pensieri che non sono ne scientifici, ne filosofici.
Però diventa meno accettabile e altrettanto pericoloso, se la distinzione diventa una rigida separazione.
Quindi, per me, più che cercare di tenere separate queste due discipline, fatto che è sempre stato adottato, occorre cercare i punti di incontro tra loro.
Perché da questo incontro posso emergere nuovi pensieri che aiutano a comprendere meglio la realtà.

Citazione:
Per quanto illuminante, non sono un estremista come Wittgenstein ("ciò di cui non si può parlare si deve tacere"), bensì mi ritrovo molto in Popper e la necessità di tracciare una linea di demarcazione tra ciò che è scienza e ciò che non lo è.


Dal punto di vista dell’essere umano nella sua completezza, diventa difficile distinguere ciò che è scienza da cosa non lo è.

L’essere umano è autocosciente (cosciente di essere cosciente), e questo fa sì che la sua osservazione avvenga attraverso una coscienza che sa che sta osservando, una coscienza in continua evoluzione.
La realtà che ci appare è conseguenza di questa osservazione cosciente, quando cerchiamo di comprendere i fenomeni fisici, non possiamo più tralasciare questo concetto, perché la nostra evoluzione ce lo impone, se vogliamo progredire in modo armonico.

Quando osserviamo un fenomeno fisico quello che “guardiamo” è ciò che la nostra coscienza osserva in modo che io definisco “soggettivo” .
L’essere umano osserva e si pone delle domande e cerca delle risposte che sono “soggettive” in questo senso io accetto l’idea che noi siamo co-creatori della realtà che ci appare, perché noi non ”vediamo” la realtà oggettiva, ma “guariamo” una realtà che si riflette sullo schermo della nostra coscienza, una realtà che, il nostro grado evolutivo della coscienza accetta come reale, non può essere che una realtà soggettiva.
Questa soggettività la ritroviamo anche nel nostro concetto di tempo, passato, presente, futuro, creiamo un freccia unidirezionale, coscientemente noi diamo una direzione univoca al tempo, creiamo un concetto di tempo che la nostra coscienza può accettare.
Il tempo è quello che noi pensiamo che sia.

A mio avviso l’evoluzione della coscienza è la vera evoluzione a cui noi partecipiamo, questa evoluzione ha bisogno di un nuovo modo di far scienza, eliminando le demarcazioni, per arrivare ad un concetto di scienza olistica, che unisce le varie conoscenze per farsi che la conoscenza, nel suo insieme, possa veramente progredire aiutando l’evoluzione della coscienza.
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#514
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@ Lord

Probabilmente ti sto trascinando su discorsi a te non congeniali e troppo generali. Per questo se preferisci possiamo cercare di portare il discorso su altre tematiche.

Questo perché mi interessa sentire la tua opinione su alcune teorie scientifiche tipo quelle che segue:

è video breve poco più di 6 minuti dove viene illustrato la logica matematica della teoria…. Almeno per quel poco che posso comprendere..

“Questa pubblicazione segna un nuovo paradigma nel mondo della teoria quantistica, descrivendo il nucleo dell’atomo come un mini-buco nero dove i protoni sono attratti per gravitazione piuttosto che da una misteriosa e indefinita “forza nucleare forte”.
Questa visione del mondo quantistico produce una unificazione delle forze e predice correttamente i valori misurati per il nucleo dell’atomo.”


Il Protone di Schwarzchild di Nassim Haramein subITA
http://www.youtube.com/watch?v=Q9of3zI0LGQ&feature=channel_video_title

Se ti interessa o ti incuriosisce poi anche vedere un altro video, più lungo dove Nassim Haramein preside una conferenza per spiegare la sua teoria.
Questo video l’ho già segnalato in un mio precedente intervento, senza ottenere commenti di rilievo nel merito.

Per quanto mi riguarda Nassim Haramein e le sue teorie merita un po’ più di attenzione ….
Spero che tu abbia il tempo di guardarli, senza pregiudizio, ma con la giusta curiosità di un uomo di scienza.

Il Protone di Schwarzchild di Nassim Haramein subITA
http://www.youtube.com/watch?v=Q9of3zI0LGQ&feature=channel_video_title
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#515
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Al2012 ha scritto:
@ Lord

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E' una visione interessante della Meccanica Quantistica. Non la condivido, ma ammetto che sia interessante.


Questo ti fa onore, e conferma la mia impressione positiva nei tu riguardi, possiamo avere opinioni differenti e contrarie, senza con questo cercare di ridicolizzare il pensiero dell’altro.

Citazione:
Il discorso di Plank mi ricorda molto la conversazione che ebbi, su un altro forum, con un ragazzo che svolgeva il dottorato in Astrofisica (la discussione era sull'esistenza di Dio); ammise che andando avanti con le sue ricerche, accresceva in lui la sensazione che doveva esserci un'intelligenza superiore (che alcuni identificano magari con Dio) che governava l'Universo. Non ricordo altro di tale conversazione, ma mi colpì molto questa frase.


Il giovane studente di astrofisica ha espresso un pensiero molto simile a quello espresso da un altro astronomo e fisico James Jeans:
“L'universo comincia a sembrare più simile ad un grande pensiero che non a una grande macchina”

Citazione:
Tuttavia, mi permetto di dire che è necessario distinguere tra ciò che è fisica e ciò che è metafisica (o in generale, ciò che è scienza e ciò che è filosofia). E' importante cercare di tenere separate queste due discipline per evitare di mischiare linguaggi e concetti che sono appropriati per una ma totalmente inopportuni per l'altra.


Concetto accettabile se pensiamo che il mischiare troppo le carte tra loro può generare confusione e far nascere pensieri che non sono ne scientifici, ne filosofici.
Però diventa meno accettabile e altrettanto pericoloso, se la distinzione diventa una rigida separazione.
Quindi, per me, più che cercare di tenere separate queste due discipline, fatto che è sempre stato adottato, occorre cercare i punti di incontro tra loro.
Perché da questo incontro posso emergere nuovi pensieri che aiutano a comprendere meglio la realtà.

Citazione:
Per quanto illuminante, non sono un estremista come Wittgenstein ("ciò di cui non si può parlare si deve tacere"), bensì mi ritrovo molto in Popper e la necessità di tracciare una linea di demarcazione tra ciò che è scienza e ciò che non lo è.


Dal punto di vista dell’essere umano nella sua completezza, diventa difficile distinguere ciò che è scienza da cosa non lo è.

L’essere umano è autocosciente (cosciente di essere cosciente), e questo fa sì che la sua osservazione avvenga attraverso una coscienza che sa che sta osservando, una coscienza in continua evoluzione.
La realtà che ci appare è conseguenza di questa osservazione cosciente, quando cerchiamo di comprendere i fenomeni fisici, non possiamo più tralasciare questo concetto, perché la nostra evoluzione ce lo impone, se vogliamo progredire in modo armonico.

Quando osserviamo un fenomeno fisico quello che “guardiamo” è ciò che la nostra coscienza osserva in modo che io definisco “soggettivo” .
L’essere umano osserva e si pone delle domande e cerca delle risposte che sono “soggettive” in questo senso io accetto l’idea che noi siamo co-creatori della realtà che ci appare, perché noi non ”vediamo” la realtà oggettiva, ma “guariamo” una realtà che si riflette sullo schermo della nostra coscienza, una realtà che, il nostro grado evolutivo della coscienza accetta come reale, non può essere che una realtà soggettiva.
Questa soggettività la ritroviamo anche nel nostro concetto di tempo, passato, presente, futuro, creiamo un freccia unidirezionale, coscientemente noi diamo una direzione univoca al tempo, creiamo un concetto di tempo che la nostra coscienza può accettare.
Il tempo è quello che noi pensiamo che sia.

A mio avviso l’evoluzione della coscienza è la vera evoluzione a cui noi partecipiamo, questa evoluzione ha bisogno di un nuovo modo di far scienza, eliminando le demarcazioni, per arrivare ad un concetto di scienza olistica, che unisce le varie conoscenze per farsi che la conoscenza, nel suo insieme, possa veramente progredire aiutando l’evoluzione della coscienza.

Per quanto sia oltremodo vero che noi non vediamo la realtà, bensì la guardiamo (filtrandola mediante la nostra mente), non so quanto possa essere producente una visione troppo olisitca della scienza. Spesso e volentieri si insinuano un sacco di cialtroni e ciarlatani laddove i confini tra scienza e metafisica si fanno più sottili, e un abbattimento di tali confini mi fa temere per il peggio. Vedremo in futuro cosa accadrà.
Inviato il: 3/9/2012 17:32
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
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Spesso e volentieri si insinuano un sacco di cialtroni e ciarlatani laddove i confini tra scienza e metafisica si fanno più sottili, e un abbattimento di tali confini mi fa temere per il peggio. Vedremo in futuro cosa accadrà.


Basta non cadere nella logica del cicap, dove basta dimostrare che c’è un ciarlatano, per dimostrare che sono tutti ciarlatani …..

Sono allergico alla logica del cicap !!!
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Inviato il: 3/9/2012 17:43
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Al2012 ha scritto:
@ Lord

Probabilmente ti sto trascinando su discorsi a te non congeniali e troppo generali. Per questo se preferisci possiamo cercare di portare il discorso su altre tematiche.

Questo perché mi interessa sentire la tua opinione su alcune teorie scientifiche tipo quelle che segue:

è video breve poco più di 6 minuti dove viene illustrato la logica matematica della teoria…. Almeno per quel poco che posso comprendere..

“Questa pubblicazione segna un nuovo paradigma nel mondo della teoria quantistica, descrivendo il nucleo dell’atomo come un mini-buco nero dove i protoni sono attratti per gravitazione piuttosto che da una misteriosa e indefinita “forza nucleare forte”.
Questa visione del mondo quantistico produce una unificazione delle forze e predice correttamente i valori misurati per il nucleo dell’atomo.”


Il Protone di Schwarzchild di Nassim Haramein subITA
http://www.youtube.com/watch?v=Q9of3zI0LGQ&feature=channel_video_title

Se ti interessa o ti incuriosisce poi anche vedere un altro video, più lungo dove Nassim Haramein preside una conferenza per spiegare la sua teoria.
Questo video l’ho già segnalato in un mio precedente intervento, senza ottenere commenti di rilievo nel merito.

Per quanto mi riguarda Nassim Haramein e le sue teorie merita un po’ più di attenzione ….
Spero che tu abbia il tempo di guardarli, senza pregiudizio, ma con la giusta curiosità di un uomo di scienza.

Il Protone di Schwarzchild di Nassim Haramein subITA
http://www.youtube.com/watch?v=Q9of3zI0LGQ&feature=channel_video_title

Allora, ho guardato il primo video e in pratica è un riassunto del paper da lui pubblicato. Sostanzialmente, Haramein fa dei conti e mostra come la forza nucleare forte possa essere riprodotta dalla gravità (usando sempre stime semiclassiche).

Un dubbio che mi sovviene, così su due piedi, è: come si spiega la repulsione a corto range presente tra due nucleoni (sperimentalmente verificata dal fatto che la distribuzione spaziale dei nucleoni nel nucleo è costante)? La forza gravitazione è solo attrattiva: forse con qualche effetto centrifugo? Boh.

Poi, non capisco molto perché considera il protone come una sfera (?) avente raggio di 1.32 fermi. Questo valore, sinceramente, non lo trovo da nessuna parte. Classicamente, il raggio dell'elettrone è di 0.82 fermi, dato dal raggio quadratico medio della distribuzione di carica all'interno del protone. L'unico valore più vicino possibile che trovo è dato dalla formula empirica per il raggio nucleare in funzione del numero di massa: r=r0 * A^(1/3), dove r0 pari a circa 1.2 fermi. Ponendo A=1 si trova r=1.2 fermi. Tuttavia, tale formula è ERRATA per bassi valori di A (figuriamoci per A=1), e inoltre non riproduce il valore di 1.32 fermi. Questo è molto strano.

Se questo ragazzo riuscirà a spiegare anche tutti gli altri effetti e fenomeni che vengono spiegati dal Modello Standard ben venga: verrà valutata attentamente e si vedrà se sarà più predittiva della teoria attuale. Tuttavia, se non avremo altri paper a riguardo, non vedo motivo per accantonare la forza nucleare forte e il modello a quark costituenti. Anche perché andrebbe completamente stravolta anche la teoria per la forza nucleare debole e tutto quel che ne consegue (tipo la teoria di Higgs della rottura di simmetria).

Anche perché, con questa teoria, i quark dove vanno a finire? Tornano nella penna di Joyce?
Inviato il: 3/9/2012 18:41
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Citazione:
Allora, ho guardato il primo video e in pratica è un riassunto del paper da lui pubblicato. Sostanzialmente, Haramein fa dei conti e mostra come la forza nucleare forte possa essere riprodotta dalla gravità (usando sempre stime semiclassiche).


Il paper a cui ti riferisci ha ottenuto un riconoscimento ….
http://theresonanceproject.org/research/haramein-paper-wins-award

Citazione:
Un dubbio che mi sovviene, così su due piedi, è: come si spiega la repulsione a corto range presente tra due nucleoni (sperimentalmente verificata dal fatto che la distribuzione spaziale dei nucleoni nel nucleo è costante)? La forza gravitazione è solo attrattiva: forse con qualche effetto centrifugo? Boh.


Ovviamente non saprei cosa risponderti, se non chiederti ( in modo comprensibile per me) come la stessa cosa si spiega con la teoria della forza forte normalmente accreditata, che è pur sempre una forza contraria alla forza di repulsione che hanno i protoni tra loro, quindi una forza attrattiva.

Citazione:
Poi, non capisco molto perché considera il protone come una sfera (?) avente raggio di 1.32 fermi. Questo valore, sinceramente, non lo trovo da nessuna parte. Classicamente, il raggio dell'elettrone è di 0.82 fermi, dato dal raggio quadratico medio della distribuzione di carica all'interno del protone. L'unico valore più vicino possibile che trovo è dato dalla formula empirica per il raggio nucleare in funzione del numero di massa: r=r0 * A^(1/3), dove r0 pari a circa 1.2 fermi. Ponendo A=1 si trova r=1.2 fermi. Tuttavia, tale formula è ERRATA per bassi valori di A (figuriamoci per A=1), e inoltre non riproduce il valore di 1.32 fermi. Questo è molto strano.


Anche in questo caso non ho risposte precise.
Da come la presenti sembra che abbia modificato le dimensioni del raggio del protone per poter dimostrare la sua teoria.

Il Protone di Schwarzchild (testo)
http://www.theresonanceproject.org/pdf/AIP_CP_SProton_Haramein.pdf

La domanda che mi faccio è: se questo è vero come mai altri non hanno visto questo errore fondamentale ?
Come mai è stato riconosciuto il migliore tra altri lavori presentanti ?

CASYS 2009 SYMPOSIUM 3 PROGRAM TIMETABLE
http://theresonanceproject.org/casys-2009-symposium-3-program-timetable

Citazione:
Se questo ragazzo riuscirà a spiegare anche tutti gli altri effetti e fenomeni che vengono spiegati dal Modello Standard ben venga: verrà valutata attentamente e si vedrà se sarà più predittiva della teoria attuale. Tuttavia, se non avremo altri paper a riguardo, non vedo motivo per accantonare la forza nucleare forte e il modello a quark costituenti. Anche perché andrebbe completamente stravolta anche la teoria per la forza nucleare debole e tutto quel che ne consegue (tipo la teoria di Higgs della rottura di simmetria).

Anche perché, con questa teoria, i quark dove vanno a finire? Tornano nella penna di Joyce?


Per quello che posso aver capito non si tratta di accantonare la forza nucleare forte e il modello a quark costituenti, ma di dare una spiegazione alla sua origine, spiegazione teorica tutta da dimostrare, ovviamente ….
Ma quella standard è stata dimostrata o anch’essa è teorizzata ?
E da cosa è originata ?

°°°

Nel link che segue puoi trovare la risposta di Nassim Haramein ad una critica ricevuta.

Lettera al Dr.Bob-a-thon
http://theresonanceproject.org/bob-a-thon

e nel seguente altri …
Scientific Papers
http://theresonanceproject.org/research/scientific

°°°
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#519
Mi sento vacillare
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Al2012 ha scritto:
@ Lord

Citazione:
Allora, ho guardato il primo video e in pratica è un riassunto del paper da lui pubblicato. Sostanzialmente, Haramein fa dei conti e mostra come la forza nucleare forte possa essere riprodotta dalla gravità (usando sempre stime semiclassiche).


Il paper a cui ti riferisci ha ottenuto un riconoscimento ….
http://theresonanceproject.org/research/haramein-paper-wins-award

Citazione:
Un dubbio che mi sovviene, così su due piedi, è: come si spiega la repulsione a corto range presente tra due nucleoni (sperimentalmente verificata dal fatto che la distribuzione spaziale dei nucleoni nel nucleo è costante)? La forza gravitazione è solo attrattiva: forse con qualche effetto centrifugo? Boh.


Ovviamente non saprei cosa risponderti, se non chiederti ( in modo comprensibile per me) come la stessa cosa si spiega con la teoria della forza forte normalmente accreditata, che è pur sempre una forza contraria alla forza di repulsione che hanno i protoni tra loro, quindi una forza attrattiva.

Citazione:
Poi, non capisco molto perché considera il protone come una sfera (?) avente raggio di 1.32 fermi. Questo valore, sinceramente, non lo trovo da nessuna parte. Classicamente, il raggio dell'elettrone è di 0.82 fermi, dato dal raggio quadratico medio della distribuzione di carica all'interno del protone. L'unico valore più vicino possibile che trovo è dato dalla formula empirica per il raggio nucleare in funzione del numero di massa: r=r0 * A^(1/3), dove r0 pari a circa 1.2 fermi. Ponendo A=1 si trova r=1.2 fermi. Tuttavia, tale formula è ERRATA per bassi valori di A (figuriamoci per A=1), e inoltre non riproduce il valore di 1.32 fermi. Questo è molto strano.


Anche in questo caso non ho risposte precise.
Da come la presenti sembra che abbia modificato le dimensioni del raggio del protone per poter dimostrare la sua teoria.

Il Protone di Schwarzchild (testo)
http://www.theresonanceproject.org/pdf/AIP_CP_SProton_Haramein.pdf

La domanda che mi faccio è: se questo è vero come mai altri non hanno visto questo errore fondamentale ?
Come mai è stato riconosciuto il migliore tra altri lavori presentanti ?

CASYS 2009 SYMPOSIUM 3 PROGRAM TIMETABLE
http://theresonanceproject.org/casys-2009-symposium-3-program-timetable

Citazione:
Se questo ragazzo riuscirà a spiegare anche tutti gli altri effetti e fenomeni che vengono spiegati dal Modello Standard ben venga: verrà valutata attentamente e si vedrà se sarà più predittiva della teoria attuale. Tuttavia, se non avremo altri paper a riguardo, non vedo motivo per accantonare la forza nucleare forte e il modello a quark costituenti. Anche perché andrebbe completamente stravolta anche la teoria per la forza nucleare debole e tutto quel che ne consegue (tipo la teoria di Higgs della rottura di simmetria).

Anche perché, con questa teoria, i quark dove vanno a finire? Tornano nella penna di Joyce?


Per quello che posso aver capito non si tratta di accantonare la forza nucleare forte e il modello a quark costituenti, ma di dare una spiegazione alla sua origine, spiegazione teorica tutta da dimostrare, ovviamente ….
Ma quella standard è stata dimostrata o anch’essa è teorizzata ?
E da cosa è originata ?

°°°

Nel link che segue puoi trovare la risposta di Nassim Haramein ad una critica ricevuta.

Lettera al Dr.Bob-a-thon
http://theresonanceproject.org/bob-a-thon

e nel seguente altri …
Scientific Papers
http://theresonanceproject.org/research/scientific

°°°

Ho letto che il paper di Haramein ha ricevuto un riconosciuto in una conferenza belga del 2009 (CASYS mi pare). Tuttavia, tale conferenza non era specificatamente sulla Fisica (per quanto molte persone sono intervenuti con argomenti di Fisica) e non mi sembra particolarmente rilevante in ambito scientifico, quindi tale riconoscimento ha un valore abbastanza relativo.

Le proprietà della forza nucleare agente tra due nucleoni è spiegata dal modello di Yukawa. In pratica, la forza tra due nucleoni è mediata tramite lo scambio di alcuni mesoni (tra cui i pioni). A seconda della distanza tra i nucleoni si ha lo scambio di un diverso mesone e, a seconda della particella scambiata, l'interazione può essere attrattiva o repulsiva. In questo modo si spiegano varie altre proprietà della forza nucleare, come la forte dipendenza dallo spin dei nucleoni.

Il modello di Yukawa è stato poi integrato nel Modello Standard ed esso appare come una sorta di modello "macroscopico" della forza forte, agente tra quarks e mediata dai gluoni.

Per quanto riguarda la questione del raggio, ho guardato anche sul Review of Particle Physics del Particle Data Group: anche lì si riporta solo il raggio di carica del protone pari a 0.8 fermi. Non trovo riscontro da nessuna parte del valore riportato nel paper. Tra l'altro, non so perché nessuno abbia fatto notare la cosa, nonché come abbia poco senso parlare di raggio per un protone (visto che è formato da quarks).

Cmq, sulle basi di questo solo paper non si capisce in che modo tale teoria possa stare accanto alla teoria attualmente accettata. Inoltre, mi sovviene ora che non mi ero soffermato sul grafico finale da lui riportato nel paper. Non capisco perché confronti il protone con sistemi composti come una stella tipo il Sole. Sarei curioso di vedere dove verrebbero messe tutte le altre particelle conosciute in tale grafico.

Infine, il Modello Standard ha avuto molte conferme sperimentali. Attualmente, sono stati scoperti tutti i quarks, i bosoni vettoriali mediatori dell'interazione debole, siamo a buon punto sull'identificare il bosone di Higgs... Non capisco cosa tu intenda con "da cosa è originata".
Inviato il: 4/9/2012 19:43
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  •  Al2012
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#520
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Citazione:
Non capisco cosa tu intenda con "da cosa è originata


Provo a spiegarlo.
I protoni (che fanno parte del nucleo e quindi sono dei nucleoni) hanno carica positiva, questo da origine ad una forza repulsiva.
Però nel nucleo sono a stretto contatto perché c’è una forza contraria a quella repulsiva che li obbliga a convivere, ovvero la forza nucleare forte, per questo ti ho chiesto da cosa è originata, forse mi sono espresso male.

Citazione:
In pratica, la forza tra due nucleoni è mediata tramite lo scambio di alcuni mesoni (tra cui i pioni). A seconda della distanza tra i nucleoni si ha lo scambio di un diverso mesone e, a seconda della particella scambiata, l'interazione può essere attrattiva o repulsiva. In questo modo si spiegano varie altre proprietà della forza nucleare, come la forte dipendenza dallo spin dei nucleoni.


(tratto da wikipedia)
In fisica delle particelle, i mesoni sono una famiglia di particelle subatomiche instabili composte da un quark e un antiquark.

In fisica delle particelle, pione è la forma abbreviata del nome mesone Pi; questa particella subatomica esiste in tre forme: pi-zero (π0), pi-più (π+) e pi-meno (π. I mesoni Pi sono i mesoni più leggeri.


Citazione:
Il modello di Yukawa è stato poi integrato nel Modello Standard ed esso appare come una sorta di modello "macroscopico" della forza forte, agente tra quarks e mediata dai gluoni.


In fisica, i gluoni sono le particelle elementari, responsabili della forza cromatica. Essi tengono uniti assieme i quark, per formare gli adroni, ovvero tutte le particelle soggette all`interazione forte, ad esempio i protoni e neutroni; la loro carica elettrica è zero, il loro spin è 1 (sono bosoni vettori) e generalmente si assume che abbiano massa zero. I gluoni sono responsabili della stabilità del nucleo atomico.

Sembra che se esistiamo dobbiamo ringraziare i “gluoni” … ora capisco per siamo così “coglioni”
Scusa la battuta, ma volevo battere sul tempo Pyter

Da profano, quello che noto è che le forze in gioco vengono fatte risalire comunque a delle particelle.
Sempre da profano mi domando che forse, se si parta con l’idea che debba esserci una particella come causa, si finisce con trovare una particella a cui dare la causa…

Con questo non voglio contestare il fatto, è solo una mia semplice e banale riflessione.

In merito alla teoria di Nassim Haramein, io non le conoscenze per poterla giudicare, l’unica cosa che posso fare è segnalarla, e far notare che insieme a lui ci sono anche altri uomini di scienza … poi si vedrà

Ultima riflessione da profano e poi termino il discorso: -- visto che, se non sbaglio, al centro di ogni galassia si trova un buco nero, accettando la geometria frattale che si manifesta in natura, che dal micro si replica fino al macro, si potrebbe immaginare un mini buco nero al centro dell’atomo…

Infondo la scienza è una continua ricerca … e quelli che non sbagliano mai sono quelli che non fanno alcuna ricerca.

Grazie per l'attenzione.
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Inviato il: 5/9/2012 0:46
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  •  ivan
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Re: http://www.lescienze.it/edicola/2012/08/31/news/le_ è la data ufficiale di morte della "scienza"
#521
Sono certo di non sapere
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Da qui: link

Citazione:

Astrofisica
La generosità dei buchi neri
di Caleb Scharf
Il mostro divoratore di materia che si trova al centro della Via lattea potrebbe essere all’origine dell’esistenza e dell’abitabilità della Terra


Il mostro divoratore che è anche generoso ...è grazie a lui che...

Dice un tale qui: link

Citazione:

The destruction of rationality in science is irreversible.


In parte è così , in parte no.

E' ormai noto dal marketing di film, romanzi e fumetti che "i cattivi piacciono" (link).

Esempi dal web: link 1, link 2

Quindi si usa sempre la stessa tecnica di marketing (il puntare sulla figura cattiva) per tenere alto l'audinces.

E' così anche in politica (e qui la tecnica funziona, eccome se funziona, e ci regala dittatori grandi e piccoli di cui la gente diventa invasata).

Il mostro divoratore generoso grazie al quale ... ma pensa te ...
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Inviato il: 5/9/2012 3:40
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  •  Lord9600XT
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#522
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Citazione:

Al2012 ha scritto:
Citazione:
Non capisco cosa tu intenda con "da cosa è originata


Provo a spiegarlo.
I protoni (che fanno parte del nucleo e quindi sono dei nucleoni) hanno carica positiva, questo da origine ad una forza repulsiva.
Però nel nucleo sono a stretto contatto perché c’è una forza contraria a quella repulsiva che li obbliga a convivere, ovvero la forza nucleare forte, per questo ti ho chiesto da cosa è originata, forse mi sono espresso male.

Citazione:
In pratica, la forza tra due nucleoni è mediata tramite lo scambio di alcuni mesoni (tra cui i pioni). A seconda della distanza tra i nucleoni si ha lo scambio di un diverso mesone e, a seconda della particella scambiata, l'interazione può essere attrattiva o repulsiva. In questo modo si spiegano varie altre proprietà della forza nucleare, come la forte dipendenza dallo spin dei nucleoni.


(tratto da wikipedia)
In fisica delle particelle, i mesoni sono una famiglia di particelle subatomiche instabili composte da un quark e un antiquark.

In fisica delle particelle, pione è la forma abbreviata del nome mesone Pi; questa particella subatomica esiste in tre forme: pi-zero (π0), pi-più (π+) e pi-meno (π. I mesoni Pi sono i mesoni più leggeri.


Citazione:
Il modello di Yukawa è stato poi integrato nel Modello Standard ed esso appare come una sorta di modello "macroscopico" della forza forte, agente tra quarks e mediata dai gluoni.


In fisica, i gluoni sono le particelle elementari, responsabili della forza cromatica. Essi tengono uniti assieme i quark, per formare gli adroni, ovvero tutte le particelle soggette all`interazione forte, ad esempio i protoni e neutroni; la loro carica elettrica è zero, il loro spin è 1 (sono bosoni vettori) e generalmente si assume che abbiano massa zero. I gluoni sono responsabili della stabilità del nucleo atomico.

Sembra che se esistiamo dobbiamo ringraziare i “gluoni” … ora capisco per siamo così “coglioni”
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Da profano, quello che noto è che le forze in gioco vengono fatte risalire comunque a delle particelle.
Sempre da profano mi domando che forse, se si parta con l’idea che debba esserci una particella come causa, si finisce con trovare una particella a cui dare la causa…


Con questo non voglio contestare il fatto, è solo una mia semplice e banale riflessione.

In merito alla teoria di Nassim Haramein, io non le conoscenze per poterla giudicare, l’unica cosa che posso fare è segnalarla, e far notare che insieme a lui ci sono anche altri uomini di scienza … poi si vedrà

Ultima riflessione da profano e poi termino il discorso: -- visto che, se non sbaglio, al centro di ogni galassia si trova un buco nero, accettando la geometria frattale che si manifesta in natura, che dal micro si replica fino al macro, si potrebbe immaginare un mini buco nero al centro dell’atomo…

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Grazie per l'attenzione.


La cosa curiosa del moderno concetto di particella mediatrice di un particolare tipo di interazione è che nell'800 ti avrebbero preso per pazzo con un'idea simile! Come forse saprai, a quei tempi era predominante il concetto di campo che permea lo spazio e che media l'interazione. Secondo lo stato attuale della teoria e degli esperimenti, si ha una manifestazione dell'interazione sotto forma di campo a basse energie (come, ad esempio, a basse energie un protone si può considerare puntiforme), mentre si ha una manifestazione "particellare" ad alte energie (come, ad esempio, ad alte energie un protone si manifesta come un aggregato di quarks, tant'è che questo è visibile nel "casino" che succede nelle collisioni ad LHC, "casino" non spiegabile se avvenisse tra due particelle veramente puntiformi).

Chissà, magari si potrà anche scoprire che il modello di Haramein può essere valido ad energie enormemente alte (però, piuttosto che per il protone, secondo me un modello simile più sensato proporlo per quelle particelle che sono considerate veramente elementari, come elettroni, muoni, tauoni, neutrini e quarks, oltre ai bosoni mediatori).

Staremo a vedere. Magari sarò io a condurre un esperimento simile.
Inviato il: 5/9/2012 10:00
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  •  ivan
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#523
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E a proposito di esperimenti e misure, è sulle misure che si basno poi le teoire e le buove misure pare portino delle sorprese nemmeno tante inaspetate:

Citazione:

Principio di indeterminazione: Heisenberg sbagliò la spiegazione?

Il limite fondamentale alla precisione con cui si possono determinare velocità e posizione di una particella elementare e altre proprietà quantistiche correlate non è legato semplicemente alla loro misurazione. A stabilirlo è un esperimento che contraddice la spiegazione del principio fornita dallo stesso Heisenberg ...




link le scienze on line
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Inviato il: 17/9/2012 5:05
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#524
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Citazione:

ivan ha scritto:
E a proposito di esperimenti e misure, è sulle misure che si basno poi le teoire e le buove misure pare portino delle sorprese nemmeno tante inaspetate:

Citazione:

Principio di indeterminazione: Heisenberg sbagliò la spiegazione?

Il limite fondamentale alla precisione con cui si possono determinare velocità e posizione di una particella elementare e altre proprietà quantistiche correlate non è legato semplicemente alla loro misurazione. A stabilirlo è un esperimento che contraddice la spiegazione del principio fornita dallo stesso Heisenberg ...




link le scienze on line

Nei famosi Gendaken proposti da Heisenberg si illustrava proprio come il principio di indeterminazione fosse frutto, oltre che da influenze sperimentali, da una indeterminazione intrinseca (cosa che per altro traspare anche dalla teoria quantistica, essendo il principio un vero e proprio teorema).

Non capisco quindi dove vuole andare a parare l'articolo.
Inviato il: 17/9/2012 9:14
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  •  ivan
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
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Semplice, qui:



Dal confronto dei risultati è apparso che il disturbo indotto dalla misurazione è minore di quanto richiederebbe la relazione precisione-alterazione espressa dal principio di Heisenberg.



Ossia il dato sperimentale "Do not match" con "l'aspettato teorico"

E questo non è cosa da poco .

Tant' è vero che ecco cosa riescono a fare: link Vista sui legami atomici di una molecola

Morale: i vecchi arnesi andrebbero appesi alla parete quale ricordo dei bei tempi andati quando non era richiesta nè la conferma sperimentale nè il certificato di collaudo .
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Inviato il: 17/9/2012 16:06
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  •  Lord9600XT
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#526
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Citazione:

ivan ha scritto:
Semplice, qui:



Dal confronto dei risultati è apparso che il disturbo indotto dalla misurazione è minore di quanto richiederebbe la relazione precisione-alterazione espressa dal principio di Heisenberg.



Ossia il dato sperimentale "Do not match" con "l'aspettato teorico"

E questo non è cosa da poco .

Tant' è vero che ecco cosa riescono a fare: link Vista sui legami atomici di una molecola

Morale: i vecchi arnesi andrebbero appesi alla parete quale ricordo dei bei tempi andati quando non era richiesta nè la conferma sperimentale nè il certificato di collaudo .

Io aspetterei ulteriori conferme in merito prima di stappare lì spumante, altrimenti si finisce per ripeterla storia dei celebri neutrini.

Per ora Heisenberg rimane lì dov'è. Se verranno condotti altri esperimenti in merito e verrà chiarita la faccenda, se ne può parlare.

Il link sul microscopio a forza atomica non c'incastra nulla.

I vecchi arnesi si appendono se arrivano nuovi arnesi che fanno meglio il lavoro dei vecchi. Tuttavia, un vecchio arnese che è stato tanto utile e predittivo come la relatività (perché è lì che vuoi parare te) non siaaccantona perché pare che un solo esperimento sia stato mal condotto a fronte di tutte le altre evidenze sperimentali in merito. Poi, se si vuole avere ragione a tutti costi, rallentando teorie elettromagnetiche (senza mostrarle) che spieghino la dilatazione del tempi di un muone cosmico e negando l'esistenza delle misure di velocità di essi (quando basta cercarle con Google sotto la voce Rossi-Hall)... vabbe, questo è un altro paio di maniche.
Inviato il: 18/9/2012 0:35
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
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Lo spumante lo hanno stappato altri in altri tempi quando hanno fatto carriera in maniera diciamo un pò spiccia, senza l'onere della plebea evidenza sperimentale. E' un modo di fare che ha sempre avuto successo ma che purtuttavia non è concesso ai comuni mortali.

Quanto ad Heisember può restare benissimo lì dov'è perchè tanto da lì dov'è non si è mai mosso e nella pratica nessuno lo va a cercare.

Il link sula "foto" delle molecole dimostra che esse dicono "cheese" quando sono osservate da un obbiettivo di un osservatore e non sono per nulla turbate al punto da fuggire via senza poter essere immortalate su pellicola come diceva qualcuno che reificava le sue fantasie. Conseguenza: i nuovi arnesi sono sul mercato da un pezzo e si poggiano su tecnologia classica, quella che fa "girare"il mondo reale.

Quanto al fatto che servono altri esperimenti è sempre la stessa storia: due pesi , due misure , in funzione del censo (ad una persona normale non è concesso reificare, deve portare dati sperimentali certificati; ad altri invece è concesso tutto, anche prendersi licenze poetiche nel calcolo differenziale). Nulla di nuovo sotto il sole se non le solite storie dei sapiens .

Quanto alla strana storia del muone cosmico con annessi e connessi relativistici esso è il sofisma per antonomasia del tiratore texano.

Quanto all'esperiemnto malcondotto l'esperiemento malcondotto di che trattasi (quello dela misuar del vento dell'etere) esso era la pietra angoalre di un edificio teorico. Ora le pietre agcolari degli edifici devono essere solide se si vuole che l'edificio sia appunto solido e quindi utile e non fien a se stesso; ora dov'è l'evidenza che l'apperecchiatura di che trattasi fosse in grado per davvero di misurare ad occhio mudo il vento dell'etere ? Come lo taravano ? Ad un comune mortale che fabbrica e vende termometri o li certifica e li rende tarabili (ossia tali che si può verificare se misurano correttamente) o se li può tenere perchè altrimenti sul mercato non vanno da nessuna parte.
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Inviato il: 18/9/2012 3:32
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#528
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ivan ha scritto:
Lo spumante lo hanno stappato altri in altri tempi quando hanno fatto carriera in maniera diciamo un pò spiccia, senza l'onere della plebea evidenza sperimentale. E' un modo di fare che ha sempre avuto successo ma che purtuttavia non è concesso ai comuni mortali.

Quanto ad Heisember può restare benissimo lì dov'è perchè tanto da lì dov'è non si è mai mosso e nella pratica nessuno lo va a cercare.

Il link sula "foto" delle molecole dimostra che esse dicono "cheese" quando sono osservate da un obbiettivo di un osservatore e non sono per nulla turbate al punto da fuggire via senza poter essere immortalate su pellicola come diceva qualcuno che reificava le sue fantasie. Conseguenza: i nuovi arnesi sono sul mercato da un pezzo e si poggiano su tecnologia classica, quella che fa "girare"il mondo reale.

Quanto al fatto che servono altri esperimenti è sempre la stessa storia: due pesi , due misure , in funzione del censo (ad una persona normale non è concesso reificare, deve portare dati sperimentali certificati; ad altri invece è concesso tutto, anche prendersi licenze poetiche nel calcolo differenziale). Nulla di nuovo sotto il sole se non le solite storie dei sapiens .

Quanto alla strana storia del muone cosmico con annessi e connessi relativistici esso è il sofisma per antonomasia del tiratore texano.

Quanto all'esperiemnto malcondotto l'esperiemento malcondotto di che trattasi (quello dela misuar del vento dell'etere) esso era la pietra angoalre di un edificio teorico. Ora le pietre agcolari degli edifici devono essere solide se si vuole che l'edificio sia appunto solido e quindi utile e non fien a se stesso; ora dov'è l'evidenza che l'apperecchiatura di che trattasi fosse in grado per davvero di misurare ad occhio mudo il vento dell'etere ? Come lo taravano ? Ad un comune mortale che fabbrica e vende termometri o li certifica e li rende tarabili (ossia tali che si può verificare se misurano correttamente) o se li può tenere perchè altrimenti sul mercato non vanno da nessuna parte.

Il nocciolo della questione non e' il principio (o teorema) di Hesinberg (che tra l'altro anche gli autori dell'articolo ritengono essere ancora valido, visto che di base parla degli stati quantistici: il resto sono interpretazioni), ma la misurazione debole. Ho dato un'occhiata molto veloce alla cosa, pero' mi pare di capire che prima di lanciare sentenze sarebbe necessario anche capire cosa e' una misurazione debole. Vi e' una vasta bibliografia in merito, specialmente da un punto di vista teorico, in cui si spiegano le basi quantistiche della cosa.

Spero che vengano fatte analisi da un punto di vista teorico per capire meglio la faccenda.


La cosa che non capisco e': tu dici che la relativita' ristretta e' sbagliata e si fonda su principi mal verificati.

Mi proponi quindi una teoria che sappia spiegare tutti i fenomeni gia' spiegati dalla relativita' ristretta e che ne spieghi anche altri? Perche' se e' sbagliata, magari potresti fornirmi materiale dove si indica come correggerla (magari, tale teoria e' una estensione della relativita' ristretta...) e come si spiegano in maniera alternativa TUTTI i fenomeni gia' ben studiati.

Ad esempio, mi mostri del materiale dove si spiega le cosiddette fallacie sugli esperimenti dei muoni cosmici? Perche' prima dicevi "Non hanno fatto misure di velocita', quindi non vale un cazzo" mentre in realta' tutto cio' e' FALSO? Puoi mostrarmi tali sofismi di cui parli? Eventualmente, mi citi un articolo in cui, tramite la considerazione degli effetti di interazioni magnetiche, si spiega la dilatazione del tempo di vita dei muoni cosmici? Anche perche' mi pare che tu stia arroccando sulle solite sterili argomentazioni.

Michelson e Morley hanno sbagliato? Sticazzi, ci sono non so quante verifiche successive. Prima o poi ci si sarebbe arrivati a scoprire che la meccanica newtoniana era inesatta. Non ti piace come ci si e' arrivati? Questo e' un problema tuo.

Non capisco una cosa: le licenze poetiche riguardano la relativita' ristretta o la generale? Perche' salti dall'una all'altra senza soluzione di continuita'. Eventualmente, puoi postare articoli in merito (senza dire: te li cerchi)? Grazie.

http://iopscience.iop.org/0370-1328/80/3/314/pdf/0370-1328_80_3_314.pdf
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
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Tesla, riguardo alla teoria della relatività di Albert Einstein, osservava che:

« ...la teoria della relatività, in ogni caso, è più anziana dei suoi attuali sostenitori. Fu avanzata oltre 200 anni fa dal mio illustre connazionale [sic!] Ruđer Bošković, il grande filosofo, che, non sopportando altre e più varie occupazioni, scrisse un migliaio di volumi di eccellente letteratura su una vasta varietà di argomenti. Bošković si occupò di relatività, includendo il cosiddetto "continuum spaziotemporale"...[43] »


Tesla fu dunque critico rispetto al lavoro di Einstein sulla relatività:

« ...[ha] un magnifico abito matematico che affascina, abbaglia e rende la gente cieca di fronte ad errori impliciti. La teoria è come un mendicante vestito color porpora che la gente ignorante scambia per un re..., i suoi esponenti sono uomini brillanti, ma sono metafisici, più che fisici...[44] »

Lo scienziato affermò addirittura che:

« Io continuo a ritenere che lo spazio non possa essere curvo, per il semplice fatto che esso non può avere proprietà. Sarebbe come affermare allo stesso modo che Dio ha delle proprietà. Egli non ne ha, ma solo degli attributi di nostra invenzione. Di proprietà si può parlare solo per la materia che riempie lo spazio. Dire che in presenza di corpi enormi lo spazio diventa curvo è equivalente ad affermare che qualcosa possa agire secondo nulla. Io[45] mi rifiuto di sottoscrivere un simile modo di vedere.[46] »

Nikola Tesla
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Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#530
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mi appoggio al tuo esempio dei fotogrammi. In realtà, la tua sequenza e il modo in cui la interpreta il cervello umano non descrive necessariamente la realtà. Infatti, il cervello la interpreta nel modo che dici tu per mancanza di altre informazioni, ossia quell'interpretazione è valida dato quel contenuto di informazione (e solo quelllo) fornito dalla tua sequenza di immagini. In altri termini, la sequenza di immagini e il modo di interpretarle che il cervello applica, sono una fotografia della realtà MA NON SONO NECESSARIAMENTE LA REALTA'.
Infatti, se io aggiungessi a quei fotogrammi altri in cui un signore prende i pezzi frantumati e li riappiccica con un potente e invisibile collante, ecco che la tua sequenza DOVREBBE (e senza essere affatto creativi) essere interpretata all'esatto contrario dau n cervello normalmente funzionante.
E poichè la tua definizione di tempo è associata alla sequenza di fotogrammi e al modo in cui il cervello normalmente la interpreta ecco che arriviamo alla conclusione che
IL TEMPO NON ESISTE
ma è un semplice costrutto umano.
In verità, l'intera realtà fenomenica è un costrutto della Mente ma questo è un altro discorso, diciamo che mi accontento di dire che non hai dato una definizione accettabile del Tempo.
_________________
"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Inviato il: 18/9/2012 14:47
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  •  Lord9600XT
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#531
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perspicace ha scritto:
Tesla, riguardo alla teoria della relatività di Albert Einstein, osservava che:

« ...la teoria della relatività, in ogni caso, è più anziana dei suoi attuali sostenitori. Fu avanzata oltre 200 anni fa dal mio illustre connazionale [sic!] Ruđer Bošković, il grande filosofo, che, non sopportando altre e più varie occupazioni, scrisse un migliaio di volumi di eccellente letteratura su una vasta varietà di argomenti. Bošković si occupò di relatività, includendo il cosiddetto "continuum spaziotemporale"...[43] »


Tesla fu dunque critico rispetto al lavoro di Einstein sulla relatività:

« ...[ha] un magnifico abito matematico che affascina, abbaglia e rende la gente cieca di fronte ad errori impliciti. La teoria è come un mendicante vestito color porpora che la gente ignorante scambia per un re..., i suoi esponenti sono uomini brillanti, ma sono metafisici, più che fisici...[44] »

Lo scienziato affermò addirittura che:

« Io continuo a ritenere che lo spazio non possa essere curvo, per il semplice fatto che esso non può avere proprietà. Sarebbe come affermare allo stesso modo che Dio ha delle proprietà. Egli non ne ha, ma solo degli attributi di nostra invenzione. Di proprietà si può parlare solo per la materia che riempie lo spazio. Dire che in presenza di corpi enormi lo spazio diventa curvo è equivalente ad affermare che qualcosa possa agire secondo nulla. Io[45] mi rifiuto di sottoscrivere un simile modo di vedere.[46] »

Nikola Tesla

Cercando con Google "Ruder Boskovic relativity" si trova solo tale citazione da te riportata. Pare che non esistano documenti che attestino ciò.

Prendo atto che a Tesla non piacesse la relatività einteniana. A Max Born e a Wolfgang Pauli, ad esempio, piaceva. Non è che delle dichiarazioni di Tesla siano utili come argomentazioni. Dei conti, magari, sarebbero ben più interessanti.

E comunque, Tesla non era Dio sceso in Terra. Quello era Dirac.
Inviato il: 18/9/2012 16:02
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  •  dino
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#532
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Lord9600XT ha scritto:

E comunque, Tesla non era Dio sceso in Terra. Quello era Dirac.



...è mia opinione credere che Dirac non era degno neanche di allacciare le scarpe a Tesla... i suoi viaggi quantistici erano soltanto visioni fantasiose che di scientifico hanno ben poco... era Inglese come Newton e ciò l'ha aiutato molto a far strada... i suoi studi sono sempre stati privi della minima PROVA... fanno presto a dire Scienziato, ma quale dio in terra, Dirac aveva solo una grande fantasia, ma se bastasse questo anche Walt Disney dovrebbe passare per uno scienziato... ciaodino
Inviato il: 18/9/2012 19:24
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  •  Lord9600XT
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#533
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dino ha scritto:
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Lord9600XT ha scritto:

E comunque, Tesla non era Dio sceso in Terra. Quello era Dirac.



...è mia opinione credere che Dirac non era degno neanche di allacciare le scarpe a Tesla... i suoi viaggi quantistici erano soltanto visioni fantasiose che di scientifico hanno ben poco... era Inglese come Newton e ciò l'ha aiutato molto a far strada... i suoi studi sono sempre stati privi della minima PROVA... fanno presto a dire Scienziato, ma quale dio in terra, Dirac aveva solo una grande fantasia, ma se bastasse questo anche Walt Disney dovrebbe passare per uno scienziato... ciaodino

Ok, grazie per aver esposto la tua opinione. Non credo tuttavia che verrà minimamente intaccata la grandiosità di Dirac, una delle persone più brillanti del secolo scorso insieme a Feynman, noto scassinatore di casseforti e riparatore di radioline e televisori.

E basta incensare e glorificare così tanto Tesla. E' veramente stucchevole.
Inviato il: 18/9/2012 20:51
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  •  Lord9600XT
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#534
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toussaint ha scritto:
Per lord:
mi appoggio al tuo esempio dei fotogrammi. In realtà, la tua sequenza e il modo in cui la interpreta il cervello umano non descrive necessariamente la realtà. Infatti, il cervello la interpreta nel modo che dici tu per mancanza di altre informazioni, ossia quell'interpretazione è valida dato quel contenuto di informazione (e solo quelllo) fornito dalla tua sequenza di immagini. In altri termini, la sequenza di immagini e il modo di interpretarle che il cervello applica, sono una fotografia della realtà MA NON SONO NECESSARIAMENTE LA REALTA'.
Infatti, se io aggiungessi a quei fotogrammi altri in cui un signore prende i pezzi frantumati e li riappiccica con un potente e invisibile collante, ecco che la tua sequenza DOVREBBE (e senza essere affatto creativi) essere interpretata all'esatto contrario dau n cervello normalmente funzionante.
E poichè la tua definizione di tempo è associata alla sequenza di fotogrammi e al modo in cui il cervello normalmente la interpreta ecco che arriviamo alla conclusione che
IL TEMPO NON ESISTE
ma è un semplice costrutto umano.
In verità, l'intera realtà fenomenica è un costrutto della Mente ma questo è un altro discorso, diciamo che mi accontento di dire che non hai dato una definizione accettabile del Tempo.

Probabilmente l'esempio è stato fuorviante. Il nodo centrale della discussione non era il ruolo interpretativo della mente e neppure quale fosse l'esatto ordinamento degli eventi, bensì l'esistenza di un ordinamento naturale degli eventi data dalla massimizzazione dei microstati associati ad un singolo macrostato. Ovvero: se non si ha alcun intervento esterno (in termini tecnici, se non si compie lavoro) un sistema evolve naturalmente verso la condizione più "caotica". Se invece abbiamo un sistema A su cui interviene un sistema B, magari il sistema A può anche diventare più ordinato, ma il risultato netto di A+B sarà sicuramente di un aumento del disordine (so che "ordine", "disordine", "caos" sono termini molto naive, ma in questo caso li uso per abbreviare perifrasi più lunghe e corrette; spero non generino confusione). Quindi, in linea di principio, è sempre possibile ordinare due eventi distinti. Magari è necessaria una visione allargata del sistema, però in linea di principio questo è fattibile.

Andando un pochino oltre, l'Universo si estende laddove vi sono spazio e tempo (possiamo anche dire che, secondo il pensiero moderno e nella maniera più sensata possibile, l'Universo si estenda laddove vi sono spazio e tempo). Come ho già detto, non vengono fornite definizioni di spazio e tempo perché essi sono le "proprietà" principali del mondo in cui viviamo attraverso i quali classifichiamo gli eventi. Quindi, non ha senso chiedersi né se esiste il tempo né se è dimostrabile una sua esistenza, proprio perché: se accettiamo tale concezione di Universo, è necessario accettare l'esistenza del tempo; essendo un concetto primitivo non è di facile dimostrazione (se nonché impossibile, ma si entra in discorsi che di scientifico hanno poco). Al massimo si può discutere del legame tra il concetto di Universo e tra quello di spazio e tempo.

Magari non ho dato una definizione accettabile di tempo; tuttavia, tale concezione di tempo è quella comunemente usata nello studio e nella descrizione della Natura. Funziona, sembra consistente, quindi direi che è una definizione (o meglio, una concezione) sensata.

Poi, potrà anche darsi che il concetto di tempo e di spazio siano dei costrutti della nostra mente. Il fatto è che questo non è un quesito scientifico. Io invece ho cercato di dare una risposta scientifica riformulando una domanda che di scientifico aveva poco.
Inviato il: 18/9/2012 21:09
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  •  ivan
      ivan
Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#535
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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Citazione:
Il nocciolo della questione non e' il principio (o teorema) di Hesinberg (che tra l'altro anche gli autori dell'articolo ritengono essere ancora valido, visto che di base parla degli stati quantistici: il resto sono interpretazioni), ma la misurazione debole. Ho dato un'occhiata molto veloce alla cosa, pero' mi pare di capire che prima di lanciare sentenze sarebbe necessario anche capire cosa e' una misurazione debole. Vi e' una vasta bibliografia in merito, specialmente da un punto di vista teorico, in cui si spiegano le basi quantistiche della cosa.
Spero che vengano fatte analisi da un punto di vista teorico per capire meglio la faccenda.

Su questo sono d'accordo e condivido.

Proseguendo:
Citazione:

La cosa che non capisco e': tu dici che la relativita' ristretta e' sbagliata e si fonda su principi mal verificati.


Riassumo per spiegare meglio.
Allora, la relatività ha sempre tenuto banco sui media; tutti abbiamo visto o letto del telo steso che si incurva sotto l'azione del peso per simulare e spiegare di come la massa curva lo spazio e il tempo. E tutti abbiamo visto o letto di tutte le altre implicazioni della relatività.
Va da sè quindi che la curiosità porti a voler approndire la questione e porti quindi a cercare di capire come nasce tutta questa storia.
Si arriva così all'interferometro che deve misurare il vento dell' etere senza l'ausilio dell'elettronica veloce per registare i seganli e senza l'auslio dell'informatica per elaborare i dati sperimentali.
Osservando lo schema dell'apparecchiatura di Michelson-Morley viene spontanea una prima domanda: che forma deve avere l'immagine di interfrenza e come essa si correla alla velocità del vento dell'etere ?
La cosa non è spiegata in nessuna delle publicazioni o servizi sull'argomento che ho avuto il piacere di leggere.

Passi, alla fine ci si può fidare.

Senonchè, girando un pò sul web si scopre ci sono diversi applet java sull'argomento ; ora mettendo i dati reali in uno qualuqnue di questi simulatori si scopre che la diffrenza temporale che dovrebbe creare la figura d'interfrenza è dell'ordine di 10^-16 secondi.
Quindi come fa l'occhio umano ad apprezzare un fenomeno causato da una differenza temporale dell' 10^-16 secondi ?
Potrebbe non apprezzarlo o potrebbe apprezzarlo in maniera deformata , quindi , come si fa a testare praticamente che l'interfrometro di che trattasi funzioni relamente, nel senso che possa dare realmente un segnale apprezzabile dall'occhio umano visto i tempi infinitesimi in gioco ?
Per esempio, nel caso di una bilancia per essere sicuri che essa pesi correttamente si mettono di di essa una serie di pesi "certificati" - ossia del cui valore si è sicuri- e si vede se la risposta è corretta; solo dopo quest averifica posso dire che il peso dato dalla bilancia è corretto ( e che quindi lo posso spendere sul mercato perchè ha un pregio intrinseco, l'essere reale).

Ora , nel caso dell'interferometro relativistico come ci si accerta che la figura d'interfrenza che si ottiene (e che si apprezza ad occhio nudo) al varaire della velocità del vento dell'etere sia quella giusta e non sia un'altra?

In merito non c'è nulla , perlomeno non nel materiale disponibile a noi comuni mortali.

Questo è quanto si spreca wikipedia su quest'argomento: link img.

Quella macchia lì può essere qualsiasi cosa e senza un diagramma di correlazione a corredo non dimostra nulla.

Quindi, in assenza di una taratura affidabile al comune mortale è vietato vendere pesce al mercato o segnare dei confini o costruire un edificio; viceversa in altri ambiti sopraelevati c'è "l'esenzione timbratura del metro" (che è stata la prima cosa abolita da un noto governo delle libertà - l'avere il metro timbrato era per il capo mastro un grave impedimento allo svolgimento delle sue cpacità imprenditoriali e manageriali -).

Proseguendo, qui link c'è la descrizione del treno di Einstein e la relatività del tempo.

Bene.

Questo era un esempio di treno all'epoca dello sviluppoi della teoria


Source: link

Con questa tecnologia era ovviamente facilissimo fare le conferme sperimentali come ad esempio quelala del link di cui sopra che testualmente dice "Ecco un’altra sorpresa: dal momento della partenza del raggio di luce a quello del suo arrivo, per l’osservatore posto sul treno sono passati 6 secondi, mentre per quello posto fuori dal treno ne sono passati 10.
Ora se ad un pescivendolo non verifica che la sua bilancia funzioni correttamente, ossia se non dimostra sperimentalemte la bontà delle sue misure, esso viene sanzionato. Ma questo ovviamente non applica andando verso l'alto perchè si sa che noblesse oblige: sono davvero 10 secondi o sono nove o magari undici ? Facilissimo da verificare, sopratutto con i treni dell'epoca che già nel 1869 percorrevano 4600 km in soli 4 giorni.

C'poi la curiosa storia, scritta in tutte gli scenari che parlano di relatività, della massa che ad un incremento della velocità di un dato oggetto corrisponde un incremento della sua massa.

Ora cosè la massa in ultima analisi ? E' la quantità di materia.
E come gli infinti forum sulla fre-energy nonchè le file al distributore di carburnate low cost insegnano la materia non può essere nè creata nè distrutta.

E come imsegna il famoso video di Bepep grillo dello spazzolino da denti in palstica clorurata, che dopo essere passato dall'inceneritore te lo ritrovi nel pesce che ti servono al ristorante, la materia è fatta di particelle.

Quindi se la massa aumenta, aumenta la quantità di materia, ossia aumenta il numero di particelle; viceversa, se la massa diminuisce la quantità di materia e quindi diminuisce il nuemero di particelle.

Ossia si arriva alla conclusione che le particelle nascono dal nulla e spariscono nel nulla in funzione della velocità di un dato oggetto.

Ora, hanno trovato la patch giusta a per dire che non proprio così, ma che c'è stato un farintendimento ma la quint'essenza del disocrso in realtà è questa: se è vero che la massa varia al variare della velocità allora è vero che le particelle nascono e spariscono nel nulla.

Ora si è liberissimi di credere o meno che ad un incremento della velocità di un dato oggetto corrisponde un incremento della sua massa, però la cosa non è spendibile dalll' agronomo che deve manadare avanti una coltura :o parte dal presupposto che dal nulla non nasce nulla o può cambiare mestiere.

E ci sarebbero tanti altri esempi carini da discutere (vedi la storia dello sciatore relativistico, che è la patch che hanno usato per la storia dei neutrini iperluminali) .

Citazione:

Mi proponi quindi una teoria che sappia spiegare tutti i fenomeni gia' spiegati dalla relativita' ristretta e che ne spieghi anche altri? Perche' se e' sbagliata, magari potresti fornirmi materiale dove si indica come correggerla (magari, tale teoria e' una estensione della relativita' ristretta...) e come si spiegano in maniera alternativa TUTTI i fenomeni gia' ben studiati.


Non c'è bisogno di proporre nessuna nuova teoria: la fisica classica spiega tutto in maniera egregia .

E' sulla fisica classica che gira il mondo, dalla statitica degli edifici all'NMR negli ospedali.

Non c'è bisogno davvero di riscoprire l'acqua calda
Citazione:

Ad esempio, mi mostri del materiale dove si spiega le cosiddette fallacie sugli esperimenti dei muoni cosmici? Perche' prima dicevi "Non hanno fatto misure di velocita', quindi non vale un cazzo" mentre in realta' tutto cio' e' FALSO? Puoi mostrarmi tali sofismi di cui parli? Eventualmente, mi citi un articolo in cui, tramite la considerazione degli effetti di interazioni magnetiche, si spiega la dilatazione del tempo di vita dei muoni cosmici? Anche perche' mi pare che tu stia arroccando sulle solite sterili argomentazioni.


Negli esperimenti sui muoini contano quanti muoni ci sono, non fanno misure di velocità dei muoni medesimi. Ora se si contano dei muoni senza acceratare da dove realmente vengono (chi di noi può realmente andare a 100 km di altitudine per verificare che la sorgente dei muoni è veramente lì?), come si muovono, cosa raelmente sono, quali sono i fenomeni che interferiscono con la loro formazione e trasformazione ( ad esempio il campo magnetico terrestre come influisce su di essi - i muoni sono particelle cariche- ) si può sostenere qualsiasi cosa intorno a loro.
Ora la storia che i muoni sono la prova che è uan fallacia proprio perchè il dominio dell'argomentazione è costruito ad hoc: premessa " i muoni nascono a 100 km, li trovo al livello del mare, visto che dovrebebro sparire ben prima di di finrie in pasto a pesci , visto che alcune equazioni dicono che il tempo si contrae" - conseguenza " allora ne consegue che il tempo veramente si contrae".

Ossia: ho tirato una freccia sul tronco di un albero, poi ho preso della vernice e ho fatto dei cerchi intorno, ne concludo che sono un tiratore provetto.

In sintesi: siamo davvero sicuri che non ci sia altra spiegazioen della presenza di muoni al llivello del mare ? Siamo davevro sicuri che non ci sia una spiegazione alternativa ?

Citazione:

Michelson e Morley hanno sbagliato? Sticazzi, ci sono non so quante verifiche successive.



Dove sono i diagrammi di correlazione ?
Prima si mostra il cerificato di idoneità allo scopo (misurarazioen del vento dell'etere), poi si annuncia che tempo e spazio si contraggono e si dilatano, giusto per non rischaire di fare conclusioni affrettae.

Citazione:

Prima o poi ci si sarebbe arrivati a scoprire che la meccanica newtoniana era inesatta. Non ti piace come ci si e' arrivati? Questo e' un problema tuo.


Problema mio ?

Citazione:

Non capisco una cosa: le licenze poetiche riguardano la relativita' ristretta o la generale? Perche' salti dall'una all'altra senza soluzione di continuita'. Eventualmente, puoi postare articoli in merito (senza dire: te li cerchi)? Grazie.


Entrambe.

Nella prima la derivata di funzione viene effettuata in maniera diversa dalla consuetudine universalmente accettata che prevede l'uso della regola della catena - un qualunque liceale rischia un brutto voto a non applicare correttamente le regole di derivazione, ma come già detto e come le storie degli amministratori delegati o dei politici insegnano il rigore non si applica verso l'alto, si applica solo verso il basso - .

Nella seconda la pietra angolare è che vi sia un tempo diverso per ogni possibile sistema di riferimento cosa che porta alla ben nota definizione di geodetica.

In entrambe poi vi è il presupposto implicito che la luce è il mezzo con cui osserviamo l'universo che ci circondanda e in effetti la velocità della luce, C, gioca un ruolo fondamentale nella teoria della relatività.
Ora la domanda sorge spontanea: nel mondo dei pipisterlli quale è la C ? La velocità del suono nell'aria a temperatura ambiente ?
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You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

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Inviato il: 18/9/2012 23:30
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  •  Red_Knight
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#536
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Nella prima la derivata di funzione viene effettuata in maniera diversa dalla consuetudine universalmente accettata che prevede l'uso della regola della catena


Cos'è che verrebbe derivato "male", di preciso, e quale sarebbe la derivata corretta?
Formula, please.
Inviato il: 19/9/2012 1:19
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  •  Lord9600XT
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Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
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Riassumo per spiegare meglio.
Allora, la relatività ha sempre tenuto banco sui media; tutti abbiamo visto o letto del telo steso che si incurva sotto l'azione del peso per simulare e spiegare di come la massa curva lo spazio e il tempo. E tutti abbiamo visto o letto di tutte le altre implicazioni della relatività.
Va da sè quindi che la curiosità porti a voler approndire la questione e porti quindi a cercare di capire come nasce tutta questa storia.
Si arriva così all'interferometro che deve misurare il vento dell' etere senza l'ausilio dell'elettronica veloce per registare i seganli e senza l'auslio dell'informatica per elaborare i dati sperimentali.
Osservando lo schema dell'apparecchiatura di Michelson-Morley viene spontanea una prima domanda: che forma deve avere l'immagine di interfrenza e come essa si correla alla velocità del vento dell'etere ?
La cosa non è spiegata in nessuna delle publicazioni o servizi sull'argomento che ho avuto il piacere di leggere.

Passi, alla fine ci si può fidare.

Senonchè, girando un pò sul web si scopre ci sono diversi applet java sull'argomento ; ora mettendo i dati reali in uno qualuqnue di questi simulatori si scopre che la diffrenza temporale che dovrebbe creare la figura d'interfrenza è dell'ordine di 10^-16 secondi.
Quindi come fa l'occhio umano ad apprezzare un fenomeno causato da una differenza temporale dell' 10^-16 secondi ?
Potrebbe non apprezzarlo o potrebbe apprezzarlo in maniera deformata , quindi , come si fa a testare praticamente che l'interfrometro di che trattasi funzioni relamente, nel senso che possa dare realmente un segnale apprezzabile dall'occhio umano visto i tempi infinitesimi in gioco ?
Per esempio, nel caso di una bilancia per essere sicuri che essa pesi correttamente si mettono di di essa una serie di pesi "certificati" - ossia del cui valore si è sicuri- e si vede se la risposta è corretta; solo dopo quest averifica posso dire che il peso dato dalla bilancia è corretto ( e che quindi lo posso spendere sul mercato perchè ha un pregio intrinseco, l'essere reale).

Ora , nel caso dell'interferometro relativistico come ci si accerta che la figura d'interfrenza che si ottiene (e che si apprezza ad occhio nudo) al varaire della velocità del vento dell'etere sia quella giusta e non sia un'altra?

In merito non c'è nulla , perlomeno non nel materiale disponibile a noi comuni mortali.

Questo è quanto si spreca wikipedia su quest'argomento: link img.

Quella macchia lì può essere qualsiasi cosa e senza un diagramma di correlazione a corredo non dimostra nulla.

Quindi, in assenza di una taratura affidabile al comune mortale è vietato vendere pesce al mercato o segnare dei confini o costruire un edificio; viceversa in altri ambiti sopraelevati c'è "l'esenzione timbratura del metro" (che è stata la prima cosa abolita da un noto governo delle libertà - l'avere il metro timbrato era per il capo mastro un grave impedimento allo svolgimento delle sue cpacità imprenditoriali e manageriali -).


Se tu avessi approfondito un pochino la cosa avresti scoperto come l'apparecchiatura fosse predisposa per vedere molto bene ad occhio nudo la figura d'interferenza. Infatti, aumentando la lunghezza dei bracci dell'interferometro (in questo caso la cosa è stata realizzata facendo "rimbalzare" più volte tra i bracci dell'interferometro) lo spostamento delle frange d'interferenza diventa visibile anche ad occhio nudo. Tra l'altro, la cosa è anche riportata su Wikipedia, quindi non è una cosa occultata al volgo.

Citazione:
Proseguendo, qui link c'è la descrizione del treno di Einstein e la relatività del tempo.

Bene.

Questo era un esempio di treno all'epoca dello sviluppoi della teoria


Source: link

Con questa tecnologia era ovviamente facilissimo fare le conferme sperimentali come ad esempio quelala del link di cui sopra che testualmente dice "Ecco un’altra sorpresa: dal momento della partenza del raggio di luce a quello del suo arrivo, per l’osservatore posto sul treno sono passati 6 secondi, mentre per quello posto fuori dal treno ne sono passati 10.
Ora se ad un pescivendolo non verifica che la sua bilancia funzioni correttamente, ossia se non dimostra sperimentalemte la bontà delle sue misure, esso viene sanzionato. Ma questo ovviamente non applica andando verso l'alto perchè si sa che noblesse oblige: sono davvero 10 secondi o sono nove o magari undici ? Facilissimo da verificare, sopratutto con i treni dell'epoca che già nel 1869 percorrevano 4600 km in soli 4 giorni.


Gli esperimenti di Einstein riguardanti i cosiddetti "treni di luce" erano esperimenti mentali. Tuttavia, ripeto: non ti piacciono gli esperimenti di allora? Te ne propongo uno io ora.

Prendi una lampada ad idrogeno, la accendi e ne osservi lo spettro con una opportuna apparecchiatura. Se l'apparecchiatura non ha un grande potere risolutivo, vedrai una serie di righe colorate isolate. Se invece tale apparecchiatura è abbastanza "raffinata", vedrai che alcune righe sono in realtà sdoppiate (struttura fine delle righe spettrali dell'atomo di idrogeno). Fai le opportune misure del caso.

Passiamo alla teoria. Prendi l'hamiltoniana dell'atomo di idrogeno e vi introduci i primi effetti relativistici (interazione spin-orbita). Fai i conti e vedi come effettivamente la struttura "energetica" delle transizioni dell'atomo di idrogeno si suddivida in strutture più fini. Vedi anche che i conti sono in perfetto accordo con le misure sperimentali sopra condotte.

Questo ti piace di più?

Oppure: prendi un elettrone e lo acceleri con un acceleratore circolare. Vedrai come la perdita di energia persa per radiazione ad ogni giro è di molto superiore a quella calcolata classicamente. Se invece fai dei conti relativistici, tutto quadra.

Questo ti piace di più?

Citazione:

C'poi la curiosa storia, scritta in tutte gli scenari che parlano di relatività, della massa che ad un incremento della velocità di un dato oggetto corrisponde un incremento della sua massa.

Ora cosè la massa in ultima analisi ? E' la quantità di materia.
E come gli infinti forum sulla fre-energy nonchè le file al distributore di carburnate low cost insegnano la materia non può essere nè creata nè distrutta.

E come imsegna il famoso video di Bepep grillo dello spazzolino da denti in palstica clorurata, che dopo essere passato dall'inceneritore te lo ritrovi nel pesce che ti servono al ristorante, la materia è fatta di particelle.

Quindi se la massa aumenta, aumenta la quantità di materia, ossia aumenta il numero di particelle; viceversa, se la massa diminuisce la quantità di materia e quindi diminuisce il nuemero di particelle.

Ossia si arriva alla conclusione che le particelle nascono dal nulla e spariscono nel nulla in funzione della velocità di un dato oggetto.

Ora, hanno trovato la patch giusta a per dire che non proprio così, ma che c'è stato un farintendimento ma la quint'essenza del disocrso in realtà è questa: se è vero che la massa varia al variare della velocità allora è vero che le particelle nascono e spariscono nel nulla.

Ora si è liberissimi di credere o meno che ad un incremento della velocità di un dato oggetto corrisponde un incremento della sua massa, però la cosa non è spendibile dalll' agronomo che deve manadare avanti una coltura :o parte dal presupposto che dal nulla non nasce nulla o può cambiare mestiere.

E ci sarebbero tanti altri esempi carini da discutere (vedi la storia dello sciatore relativistico, che è la patch che hanno usato per la storia dei neutrini iperluminali) .

Se parti da un assunto falso è ovvio che ottieni conseguenze assurde. La massa è una misura dell'inerzia di un corpo, ovvero una misura della capacità di un corpo di opporsi allo stato di moto. Vi è poi la massa gravitazionale, ma in questo caso c'entra poco.

Quella che proponi te NON è la definizione di massa. Magari è quella che si propone ai bambini piccoli per non propinargli il concetto di inerzia che può essere mal digeribile, però non è la definizione corretta. Quindi, hai decisamente cambiato ad hoc tale definizione per far quadrare il tuo ragionamento.

Al massimo, la massa invariante è una misura della quantità di materia di un corpo: infatti essa non dipende da alcun sistema di riferimento, bensì è una proprietà intrinseca del corpo.

Inoltre, è verificato che, aumentando la velocità di un corpo, aumenta anche la sua inerzia (vedi acceleratori di particelle). Non si crea materia a caso perché la massa invariante non cambia. Quindi, nessuna contraddizione. E gli agronomi sono salvi.Citazione:

Non c'è bisogno di proporre nessuna nuova teoria: la fisica classica spiega tutto in maniera egregia .

E' sulla fisica classica che gira il mondo, dalla statitica degli edifici all'NMR negli ospedali.

Non c'è bisogno davvero di riscoprire l'acqua calda


Magari la fisica classica può spiegare egregiamente tante cose. Magari ai fini pratici della vita di molte persone tutto ciò che è relativistico e quantistico è inutile (anche se mi sembra che vi siano molte persone contente e soddisfatte di tutta quella tecnologia basata sulle scoperte sui semiconduttori).

Tuttavia, asssumendo tale ragionamento non si progredisce di una virgola. Questo modo di pensare è da persone superficiali e ignoranti.

Tra l'altro, te che citi gli ospedali: hai mai sentito parlare di adroterapia? Secondo te, non sono necessari dei modelli teorici per affinare tale tecnologia?

Si da il caso che alla base di queta teconologia vi è la perdita di energia per ionizzazione ben descritta dalla teoria di Bethe-Block (teoria corretta da Fermi con termini sperimentali ad alte energie, ma per il resto la teoria funziona bene). Lo sai che senza considerazioni relativistiche e quantistiche non si ottiene la formula esatta (mancano termini fondamentali)? Lo sai che una teoria del genere senza considerazioni relativistiche troncherebbe il progresso tecnologico nel campo medico?
Citazione:


Negli esperimenti sui muoini contano quanti muoni ci sono, non fanno misure di velocità dei muoni medesimi. Ora se si contano dei muoni senza acceratare da dove realmente vengono (chi di noi può realmente andare a 100 km di altitudine per verificare che la sorgente dei muoni è veramente lì?), come si muovono, cosa raelmente sono, quali sono i fenomeni che interferiscono con la loro formazione e trasformazione ( ad esempio il campo magnetico terrestre come influisce su di essi - i muoni sono particelle cariche- ) si può sostenere qualsiasi cosa intorno a loro.
Ora la storia che i muoni sono la prova che è uan fallacia proprio perchè il dominio dell'argomentazione è costruito ad hoc: premessa " i muoni nascono a 100 km, li trovo al livello del mare, visto che dovrebebro sparire ben prima di di finrie in pasto a pesci , visto che alcune equazioni dicono che il tempo si contrae" - conseguenza " allora ne consegue che il tempo veramente si contrae".

Ossia: ho tirato una freccia sul tronco di un albero, poi ho preso della vernice e ho fatto dei cerchi intorno, ne concludo che sono un tiratore provetto.

In sintesi: siamo davvero sicuri che non ci sia altra spiegazioen della presenza di muoni al llivello del mare ? Siamo davevro sicuri che non ci sia una spiegazione alternativa ?



Le misure di velocità esistono, sono state condotte, ti ho anche messo un link alla fine del post precedente (link che hai bypassato), però te dici "Gnègnègnè non ci sono".

Ti invio anche un altro link: http://web.mit.edu/campsoup/www/muons_paper.pdf

Cmq, di solito funziona così: se un esperimento è in accordo perfetto con la teoria, si suppone che o la teoria ha colto nel segno, oppure che la teoria è un'ottima approssimazione della teoria che, ahinoi, tutt'ora non conosciamo.

Esistono non so quanti studi e letteratura sui raggi cosmici, visto che costituiscono l'unica fonte di materia extragalattica a noi accessibile. Quindi, oserei dire che certe affermazioni sull'origine dei muoni cosmici sono attendibili.

Poi: se tu trovi una spiegazione alternativa, ben venga. Al momento non ce ne sono e non vi sono "ragionevoli dubbi" per cercarne altre in merito. Quindi, se non ti piace la spiegazione relativisitca...
Citazione:


Problema mio ?



Sì, è un problema tuo.Citazione:


Dove sono i diagrammi di correlazione ?
Prima si mostra il cerificato di idoneità allo scopo (misurarazioen del vento dell'etere), poi si annuncia che tempo e spazio si contraggono e si dilatano, giusto per non rischaire di fare conclusioni affrettae.



Continuo a ripeterti: invalida TUTTI gli esperimenti che non falsificano la relatività e poi ne riparliamo. Questa tua paranoia su Michelson e Morley è... veramente paranoica. Se trovi che TUTTI gli esperimenti sono da invalidare, ok. Altrimenti, non vedo il motivo di impuntarsi su un esperimento a fronte di non-ho-idea-quanti condotti.

Citazione:


Entrambe.

Nella prima la derivata di funzione viene effettuata in maniera diversa dalla consuetudine universalmente accettata che prevede l'uso della regola della catena - un qualunque liceale rischia un brutto voto a non applicare correttamente le regole di derivazione, ma come già detto e come le storie degli amministratori delegati o dei politici insegnano il rigore non si applica verso l'alto, si applica solo verso il basso - .

Nella seconda la pietra angolare è che vi sia un tempo diverso per ogni possibile sistema di riferimento cosa che porta alla ben nota definizione di geodetica.

Come è stato detto sopra di me, conti, non parole. Mostra la formula con la cosiddetta licenza poetica.
Citazione:



In entrambe poi vi è il presupposto implicito che la luce è il mezzo con cui osserviamo l'universo che ci circondanda e in effetti la velocità della luce, C, gioca un ruolo fondamentale nella teoria della relatività.
Ora la domanda sorge spontanea: nel mondo dei pipisterlli quale è la C ? La velocità del suono nell'aria a temperatura ambiente ?

Questo discorso non ha senso.
Inviato il: 19/9/2012 11:29
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  •  toussaint
      toussaint
Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#538
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/3/2012
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Il principio di non località dimostra proprio che spazio e tempo non sono due dimensioni distinte.
Infatti, il cambiamento istantaneo di stato a distanza implica che se noi assumiamo come reale il tempo, allora a non essere reale è lo spazio poichè quelle due particelle sono in realtà la stessa particella e lo spazio che le separa è illusorio.
Oppure sono effettivamente particelle diverse e dunque esiste lo spazio che le separa, ma allora l'istantaneità del fenomeno implica necessariamente che il tempo sia un'illusione.
_________________
"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Inviato il: 19/9/2012 14:57
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  •  Lord9600XT
      Lord9600XT
Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#539
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/7/2012
Da
Messaggi: 397
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Citazione:

toussaint ha scritto:
Il principio di non località dimostra proprio che spazio e tempo non sono due dimensioni distinte.
Infatti, il cambiamento istantaneo di stato a distanza implica che se noi assumiamo come reale il tempo, allora a non essere reale è lo spazio poichè quelle due particelle sono in realtà la stessa particella e lo spazio che le separa è illusorio.
Oppure sono effettivamente particelle diverse e dunque esiste lo spazio che le separa, ma allora l'istantaneità del fenomeno implica necessariamente che il tempo sia un'illusione.

Perché dici che in entrambi i casi è necessario assumere l'illusorietà dello spazio o del tempo? Scusa, ma non capisco il nesso.
Inviato il: 19/9/2012 15:35
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  •  toussaint
      toussaint
Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"
#540
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/3/2012
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Non è un'assunzione, è una conseguenza logica. Altrimenti avremmo trovato Dio senza cercarlo.
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