Sono andato alla Toyota per informarmi su una Prius serie 2009.
Ne vendono usate di 1 anno a 17.000 euro circa, con uno stipendio da 1400 euro e 500 euro di muto sulle spalle vorrebbe dire un finanziamento di almeno 5-6 anni.
Al concessionario mi hanno detto che il parco batterie ha una vita media di 100.000 km, ma che purtroppo, allo stato attuale, perde prestazioni del 15% circa ogni anno, quindi arriverei al 4° o 5° anno con un parco batteria semiesaurito e non prestante. Il tutto si complica pensando che, se nei 5 o 6 anni di vita del parco batterie la macchina non da altri problemi di sorta, al momento del rinnovi delle batterie ci sarebbero da sborsare circa 10.000 euro, anche se la Toyota è fiduciosa che nei prossimi anni il costo del rinnovo batterie potrebbe scendere di un buon 20%.

Mi sono fatto un po' di conti:
5 anni come minimo di finanziamento, più altri 10.000 euro da sborsare con il primo finanziamento ancora in corso o al massimo appena concluso.... significa che la macchina mi deve durare almeno 8-10 anni. Non mi sembra verosimile... e che valore avrà la mia macchina ibrida dopo 8-10 anni?
Potrò rivenderla? Chi se la riprenderà usata con il secondo parco batterie che sarà quasi esaurito nel frattempo?

D' altro canto, se é vero che la Prius 2009 é considerata una 'quasi zero emissioni', un' altra botta viene dalle assicurazioni: la assicurazione che attualmente uso perla mia macchina mi ha fatto un preventivo da 950 euro l' anno (ora ne pago 700). Non sono riuscito ad avere informazioni sul bollo, e pare che la disponibilità di pezzi sia molto limitata, con tempi di intervento medi nei concessionari di oltre 1 settimana.

Sapete di altre auto elettriche o ibride reperibili con caratteristiche più convenienti?

La honda ha gia' un modello ibrido, molto simile (quasi uguale, anzi..) alla prius, ma che costa molto meno



Il primo prezzo nuovo credo sia 18000€, contro i 26000€ della Toyota, quindi un usato di un anno dovrebbe essere intorno ai 12/13000€, ma non ti so dire nulla per affidabilita' etc

Comunque tutte le case stanno per uscire con modelli simili, se propio vuoi una ibrida forse ti conviene aspettare un po' per avere una maggiore scelta


Personalmente, dopo aver guidato auto a metano, gas e ibride, ti dico che il maggior risparmio lo hai col metano, che ha pero' ancora difficile reperibilita', seguito dal gpl ed al terzo posto la mia attuale Prius

Se la vuoi per ragioni ecologiche, sappi che la prius non e' al top della classifica, dato che, se si considera l'auto nel suo intero ciclo di vita e non solo per le emissioni (smaltimento compreso), molti materiali utilizzati sono di difficle riciclo

grazie delle informazioni ahmbar, ho trovato una civic ibrida del 2009 a 11000... e mi piace anche di piu come linea, inoltre avendo avuto già una honda penso di farci un pensierino... sperando che la batteria sia in buono stato.
Anche io ero orientato sul metano ma mi hanno detto che potrei avere problemi nel prendere traghetti e navi. Ti risulta?

Non è elettrica ma è comunque un ibrido:

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_giugno_13/auto_acqua_giappone_13212016-3932-11dd-acb4-00144f02aabc.shtml

http://www.youtube.com/watch?v=YghMbkocddE

Ma oltre alla Genepax c'era un'altra persona che aveva trovato il modo di convertire ad acqua le auto a benzina, Stanley Meyer.

http://www.youtube.com/watch?v=fJ3juM6vHwg&feature=player_embedded

Citazione:
Non solo non e' vero, ma, anzi, le auto a metano viaggiano nei traghetti insieme a quelle benzina e diesel. Sono quelle a GPL a dover viaggiare all'esterno.

In Italia (Centro e Nord), in Francia e nei paesi dell'est europeo non ci sono dubbi: l'auto piu' ecologica e' a metano, ed e' anche la piu' conveniente. Basta trovare una vecchia auto capiente (di quelle che in Italia buttano al macero per via delle regole del cazzo dei figli di puttana) e metterci impianto e bombole: nonostante i soliti figli di puttana supertassino il metano da autotrazione, la convenienza e incredibile.

Il GPL e' da evitare e quelle elettriche non sono ancora da comprarsi. Le ibride sono un capriccio per ricchi e non sono ne convenienti ne ecologiche.

Il Metano di da' una mano...

Peccato che io su di qua non possa approfittarne.

Citazione:

Pike, sei sicuro di questo?
A ricordo mi sembrava il contrario.
Nel supermercato vicino a casa, che possiede 2 livelli di parcheggio sotterraneo, mi pare che sia possibile parcheggiare auto a GPL solo nel piano sotterraneo -1. Il livello -2 è interdetto anche al GPL. Per quanto riguarda il metano, invece, entrambi i parcheggi sotterranei sono vietati.

I nuovi impianti GPL montano una valvola che ne "dovrebbe" aumentarne la sicurezza.
Non so quanto sia realmente efficace tutto questo..... lo dico per ignoranza sull'argomento.

In effetti in un articolo di ALTROCONSUMO parla di parcheggi con GPL fino al piano -1, ma non specifica nulla riguardo al metano.

Citazione:
Si. A meno che in Italia negli ultimi anni non siano tutti diventati scemi, come sembra che siano quelli del supermercato che citi, le bombole di metano sono a prova di bomba, al contrario di quelle per i GPL e, di sicuro PIU' SICURE DELLA BENZINA, anche se bisogna considerare che magari una macchina a metano ha anche benzina a bordo.

Ho avuto auto a metano per anni, risparmiando una caterva di soldi, inquinando meno, avendo un motore piu' pulito che durava di piu' e una erogazione dolce (anche se qualche CV si perde, in effetti).
Nessun problema per la partenza e non portavo mai benzina con me: e' pericolosa.

Il metano e' sicurissimo e mettevo l'auto in garage ed ho anche preso diversi traghetti per Corsica e Sardegna, come ho detto senza che il vettore mi chiedesse di stare all'esterno.

Non sono neanche l'unico, nel caso che non vi fidaste:

Abbiamo sentito il possessore di un'auto felicemente a metano. «Possiedo una bella Opel Corsa usata, pagata 5.000 euro con 32.000 chilometri, trasformata a metano e ogni volta che vado a fare il pieno
sono felice: 12 euro, 350 chilometri e inquino meno - ci dice Paolo -. Ora ci sono vantaggi evidentissimi e non capisco come la gente si faccia intimidire da sciocchezze tipo: perdo il bagagliaio, i metanari non ci sono dappertutto, se faccio un incidente, la bombola, non posso andare in traghetto o nei garage sotterranei: tutte balle!»

Ma quanto costa montare un impianto? Il costo di montaggio è di circa1.700 euro, costo bombole 500
euro. Infine una piccola curiosità: il metano avrebbe più ottani della benzina, ma il motore va leggermente
meno. Come mai? Perchè il motore a benzina non è stato progettato per il metano ma per la benzina appunto. Se progettassero un motore per il
metano andrebbe di più! Oltre all'incentivo governativo per il passaggio da benzina a metano, sono molti i benefici: non solo per l'ambiente, ma anche per il portafogli. Ce li spiega un metanista convinto. «Dal punto di vista ambientale il metano, bruciando, produce meno polveri e rilascia meno inquinanti della benzina o del diesel«Sono felice: 12 euro, 350 chilometri e inquino meno».
Per percorrere 20 chilometri a benzina si spendono, in media, 2,5 euro.
A metano bastano 80 centesimi: un risparmio del 75%

Se impediscono l'ingresso di auto a metano spiegate loro i rischi dei serbatoi di benzina...

Edit:

Si può parcheggiare un’auto a Metano in un garage interrato?

Le vetture a Metano non sono soggette a limitazioni e possono parcheggiare ovunque.

E’ possibile imbarcare su navi e traghetti un’auto a Metano?

Non esiste una specifica normativa al riguardo e la regolamentazione è lasciata alla discrezionalità delle compagnie marittime. Secondo la pratica consolidata è opportuno dichiarare l’eventuale alimentazione a gas sia al momento dell’acquisto del biglietto, sia al momento dell’imbarco. E’ comunque sempre conveniente informarsi presso la specifica compagnia di navigazione.

grazie mille a tutti, mi sa che ancora aspetterò

Vah che roba, t'ho trovato un ibrido emissioni inquinanti ZERO!

rimosso ...

volevo segnalare questo documentario sulle auto elettriche e sul modo in cui sono sempre state contrastate dalle lobby del petrolio,parla principalmente della leggendaria GM EV1 una delle prime autoelettriche in produzione e della sua strana(se cosi' si vuol chiamare)storia




http://it.wikipedia.org/wiki/General_Motors_EV1

Da http://gogreen.virgilio.it/news/green-trends/retrofit-come-trasformare-auto-tradizionale-ibrida-elettrica_7880.html
"Crisi economica, aumento del prezzo del carburante e costi di gestione alle stelle: sono tutti fattori che spiegano la crisi dell’auto. Un mercato che, tra l’altro, ha già da tempo raggiunto la saturazione.
In questo scenario si fanno largo proposte alternative come i kit di conversione per le auto tradizionali. Considerando che la mobilità elettrica fatica ancora a partire – soprattutto per le carenze infrastrutturali – la nuova possibilità è quella di trasformare l’auto tradizionale in un’ibrida.
L’idea è stata realizzata da ECo (Electric&Hybrid-Drive Company), uno spin-off del Politecnico di Milano con sede in Valle d’Aosta, insieme alle società Ireth e Mecaprom Technologies.
Come funziona
Gli automobilisti che vorranno trasformare la loro vecchia auto in un’ibrida potranno acquistare due tipologie differenti di kit di conversione che avranno un costo tra i 7 e gli 11mila euro e che potranno essere montati sull'auto in appena 6 ore.
Il kit bimodale, che al momento i ricercatori stanno sperimentando su una Fiat Grande Punto, permette di convertire la vettura in un’ibrida tradizionale (come la Toyota Prius). Al motore endotermico viene aggiunto uno elettrico alimentato da batterie agli ioni di litio di minore potenza che provvede alla trazione in tre differenti modalità: elettrica, tradizionale o combinata. Con il solo motore elettrico si percorrono fino a 40 km con velocità massima di 80 km/h; una volta terminata l’energia elettrica si può proseguire con il motore a benzina.
La seconda opzione permette di ottenere un veicolo ad autonomia estesa come la Opel Ampera, con una riduzione complessiva dei consumi del 30-40%. Il motore dell’auto viene rimosso e sostituito da un generatore elettrico con un piccolo motore a scoppio (che gli ingegneri prevedono di alimentare in futuro con il biocombustibile). Quest’ultimo alimenta una batteria che, a sua volta, muove il motore elettrico. L’autonomia dell’auto in modalità elettrica in questo modo sarebbe di 50 km. Nel momento in cui la carica scende sotto il livello minimo (circa 1/3 della carica massima), il generatore si riattiva e ricarica la batteria. Al momento, questo kit è testato su una Toyota iQ.
E la convenienza? Secondo quanto dichiarato da Paolo Bernardini, presidente ECo a IBTimes IT, «Per la versione bimodale, particolarmente adatta a un uso massivo urbano, l'utente, attraverso gli incentivi statali, potrà acquisire facilmente il kit, anche in leasing. Il risparmio sarà subito particolarmente evidente e la spesa sarà ammortizzata già dopo i 24 mesi di impiego secondo una percorrenza appena di 10mila km annui. La versione REV, pensata per il primo impianto su diversi modelli (dalle microcar alle utility), sarà venduta agli OEM (original equipment manufacturer) o alle case automobilistiche e, grazie alle forti economie di scala e agli stessi incentivi, determinerà per le tasche degli acquirenti un modesto rialzo dei prezzi, intorno al 10%».
I kit non saranno pronti prima dell’anno prossimo. Nell’autunno 2013 gli ingegneri prevedono di commercializzare i kit di conversione per piccoli quadricicli, in seguito arriveranno anche quelli per le auto.
Criticità
Se per i consumatori questi kit possono rappresentare un’occasione per risparmiare (e inquinare di meno), non è un mistero che per le case automobilistiche rappresentino un problema. Più kit, infatti, significa meno immatricolazioni.
Tuttavia, hanno dichiarato gli esperti a laperfettaletizia.com, «abbiamo raccolto consensi fra vari produttori di auto asiatici, che pensano che il nostro kit possa diventare un prodotto da abbinare ai loro modelli». «Siamo convinti che per quelli di loro che non hanno per ora investito in auto ibride, i nostri kit di conversione potrebbero anche essere montati direttamente in fabbrica su auto nuove, evitandogli le spese e i tempi necessari per elaborarli internamente. Se poi alcune case fossero del tutto refrattarie, si potranno percorrere altre strade, per esempio omologando autonomamente il kit in altre motorizzazioni europee, il cui parere comunque sarebbe valido anche da noi, garantendo poi la stessa certificazione nelle auto convertite a ibrido in officine autorizzate».
Un altro problema riguarda l’omologazione. Gli esperti consigliano l’opzione meno costosa, ossia richiedere la messa su strada come veicoli speciali."