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   Politica Interna & Estera
  Noi, questo debito non lo paghiamo.

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  •  benitoche
      benitoche
Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#31
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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Di quali euro parliamo Witt i miei i tuoi chi li da questi euro'?

Solo una parentesi,siamo in avanzo primario,ciò vuol dire che lo Stato incassa più di quello che spende,il problema oggi sono gli interessi sul debito non più la spesa dello Stato
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 14/12/2011 2:09
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  •  Witt83
      Witt83
Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#32
Mi sento vacillare
Iscritto il: 3/1/2010
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Citazione:
Di quali euro parliamo Witt i miei i tuoi chi li da questi euro'?


Noi: io, te e tutti gli altri cambiamo gli € con una nuova moneta ed usiamo gli €, ormai inutilizzabili, per pagare il debito. Lo so, l'UE non la prenderebbe bene, ma affari suoi

Citazione:
Solo una parentesi,siamo in avanzo primario,ciò vuol dire che lo Stato incassa più di quello che spende,il problema oggi sono gli interessi sul debito non più la spesa dello Stato


Certo, hai ragione. Spendiamo meno di quello che guadagniamo ma non basta, quindi dobbiamo spendere ancora meno e "guadagnare" ancora di più.

Ci aveva proprio visto lungo John Adams (secondo presidente USA):
"Ci sono due modi per schiavizzare una Nazione: uno è con le spade, l'altro con il debito."
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La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
Inviato il: 14/12/2011 11:44
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#33
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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Noi: io, te e tutti gli altri cambiamo gli € con una nuova moneta ed usiamo gli €, ormai inutilizzabili, per pagare il debito. Lo so, l'UE non la prenderebbe bene, ma affari suoi Ci aveva proprio visto lungo John Adams (secondo presidente USA):
"Ci sono due modi per schiavizzare una Nazione: uno è con le spade, l'altro con il debito."



ahahah,personalmente preferirei adottare una regola dell'Antico Testamento,ogni 7 volte 7 anni tutti i debiti venivano cancellati,evitando quell’avvitarsi vertiginoso dell’interesse composto ,vera fonte di crisi perchè crea un debito non più ripagabile,gli antichi questa legge la conoscevano bene e ne avevano fatto un antidoto con 7 volte 7,i furbi della nostra epoca invece la sfruttano per affamare i popoli e depredarci di tutte le ricchezze accumulate nel periodo precedente

Ogni 60 anni il gioco ricomincia ma nessuno lo rammenta,forse è meglio andare a fare un giro in Cina per i prossimi 10 anni
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Inviato il: 15/12/2011 12:01
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  •  Infettato
      Infettato
Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#34
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/11/2006
Da Roma
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Citazione:
Noi, questo debito non lo paghiamo

Anche a me piacerbbe non pagarlo, non so' in futuro, per il momento lo stiamo pagando tutti,mmmm
Specifichiamo meglio, per il momento di questo debito stiamo pagando gli interessi, in futuro forse con ulteriori mazzate eventualmente inizieremo a pagare anche la quota capitale.
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Infettato dal morbo di Ashcroft
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Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Inviato il: 15/12/2011 13:04
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#35
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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<
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Inviato il: 16/12/2011 16:10
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  •  METAL4EVER
      METAL4EVER
Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#36
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/1/2009
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http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=6715&forum=6&post_id=210333#forumpost210333

RAGAZZI VI INVITO A VISITARE QUESTA SEZIONE DEL FORUM CHE PARLA DEL SUMMIT DI WRAY E DEI PROFESSORI DELL'MMT IN ITALIA
Inviato il: 18/12/2011 10:21
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#37
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/3/2006
Da Ground Zero
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Ci mancava Barnard...
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Inviato il: 18/12/2011 19:19
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#38
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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Citazione:

Orwell84 ha scritto:
Ci mancava Barnard...


E perchè no?Anzi mettiamoci anche Ferrero tutto fà brodo, la verità per quanto parziale possa essere cmq aiuta



E ci metterei anche questo

Assemblea nazionale "No Debito" 17/12/2011 a Roma

E’ possibile vedere e riascoltare gli interventi dell’assemblea nazionale di ieri a Roma del movimento No Debito. Clicca su

http://www.libera.tv/
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Inviato il: 18/12/2011 19:29
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  •  bandit
      bandit
Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#39
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
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incredibile quelli che stanno ad ascolare Barnard al suo show (video sopra), e nessun che si alza e gli dice di finirla con le cazzate...
Inviato il: 18/12/2011 22:23
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  •  mangog
      mangog
Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#40
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 5/1/2007
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Premetto che non ho la fonte ( su internet non si trovano tutte le notizie delle imprese private, tipo ordini d'acquisto e di vendita e nessuno può negare che nei grossi gruppi possono essere di miliardi di euro )
La BCE non presta più soldi o non ha a disposizione soldi per "aiutare" le economie in difficolta' ( la nostra ad esempio).
Ho saputo ieri sera da una persona degna di fiducia che lavora alla Mediolanum ( evitiamo commenti) che la BCE ha prestato un miliardo di euro alla Mediolanum ad un tasso poco più dell'un per cento.
La Mediolanum ha investito il miliardo in BTP Italiani ad oltre il 7%....

Dobbiamo andare con il lanciafiamme dentro la BCE...oppure pretendo anche io 100.000 euro dalla BCE per comprarmi i BTP italiani.
Inviato il: 19/12/2011 9:49
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#41
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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Ho saputo ieri sera da una persona degna di fiducia che lavora alla Mediolanum ( evitiamo commenti) che la BCE ha prestato un miliardo di euro alla Mediolanum ad un tasso poco più dell'un per cento.La Mediolanum ha investito il miliardo in BTP Italiani ad oltre il 7%....



IL PIANO FURTIVO DI DRAGHI

Mario Draghi ha elaborato un piano per togliere dall’incudine il sistema bancario dell’UE e per tirare una martellata sui rendimenti delle obbligazioni sovrane allo stesso tempo. Il direttore della Banca Centrale Europea ha annunciato di voler lanciare il 21 dicembre un programma emergenziale di assistenza alla liquidità, che fornire prestiti “illimitati” alle banche in difficoltà a tassi minimi (1 per cento) fino a tre anni.

Gli analisti di mercato credono che Draghi stia creando un incentivo destinato alle banche per acquistare obbligazioni sovrane ad alto rendimento dai paesi con problema del debito utilizzando denaro a poco prezzo che prendono in prestito dalla BCE. Se, ad esempio, una banca contrae un prestito per 5 miliardi di euro all’1 per cento e compra lo stesso valore di debito italiano a dieci anni, avrà un guadagno netto del 7 per cento dallo scambio. È un inatteso carry trade, un sussidio diretto dalla banca centrale. I prestiti della BCE sono istituiti per alleggerire gli stress per le banche affamate di liquidità e allo stesso tempo abbassare il costo di finanziamento di quei governi che sono mazziati dalla crisi del debito........continua
Quì
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Inviato il: 21/12/2011 18:07
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#42
Dubito ormai di tutto
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Inviato il: 22/12/2011 11:06
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  •  florizel
      florizel
Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#43
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Inviato il: 3/1/2012 15:41
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  •  infosauro
      infosauro
Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#44
Dubito ormai di tutto
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Riporto l'articolo di florizel:

La chiesa ortodossa greca sarebbe pronta a cedere parte del suo vasto patrimonio immobiliare per aiutare il paese a contrastare la grave crisi economica”.Questo il seguito: “A rendere nota la proposta non e’ stato un prelato piu’ o meno titolato da un balcone, o da uno scranno messo su per l’occasione, ma “il ministro delle Finanze ellenico, Evangelos Venizelos, al termine di un colloquio con il l’arcivescovo Ieronymos II, massima autorita’ spirituale della nazione”.

Discrezione e concretezza.Gia’ la nazione. Insomma i greci hanno ancora una nazione, e un prelato va dal ministro e gli dice, questi sono i nostri beni e sono a disposizione della nazione. Il prelato ha detto al ministro di essere anche “molto ottimista sulle possibilita’ di cooperazione con la chiesa su strumenti pratici per alleviare le sofferenze dei piu’ bisognosi”.Il religioso ha detto infine che le trattative sono “molto costruttive” e ha promesso che “la chiesa continuera’ a combattere per la gente in questi momenti cruciali”.Parole semplici, fatti. E da noi? Un fiume di denaro va dallo stato alle confessioni religiose: ad es. cio’ che va alla Chiesa cattolica deve essere impiegato “per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di paesi del terzo mondo”.Di che cifre parliamo? Nel 2008 di 1002 milioni di euro (fonte Wikipedia, “Otto per mille”), che nel 1990 erano 398, ovviamente ripartite fra le varie religioni. Non conosco le proporzioni, ma e’ facile ipotizzare, dati i rapporti numerici, che vada quasi tutto alla Chiesa cattolica.Ora, quest’ultima ha anche un patrimonio immobiliare, infatti, secondo una stima di Franco Alemani del gruppo Re, si sa che «Il 20-22% del patrimonio immobiliare nazionale è della Chiesa». Si tratta di donazioni, lasciti (erano proibite nell’Ottocento in vari stati europei), e quindi spessissimo di rendite che vanno ad aggiungersi ai contributi dello Stato (perche’ l’8 per mille e’ sottratto alla fiscalita’ generale, non e’ qualcosa in piu’ che i contribuenti danno).Che fara’ la Chiesa, o le Chiese di fronte al grande debito nazionale e alle sofferenze che ci attendono?Tremonti intanto, in attesa che si faccia vivo qualcuno, sull’esempio della Grecia, si prende tutto quel riesce a prendere ai poveri risparmiatori. Ma di questo abbiamo parlato ampiamente e per ora soprassediamo.

_____________________________________-

Chi il debito non lo pagherà di certo sono i nostri amati parlamentari.
Qualcuno di voi conosce i termini della recente polemica sui loro stipendi che ogni tanto rinasce? Chi dice che sono bassi lo fa semplicemente per difendere la sua immagine o c'è qualcosa di vero?
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"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
Inviato il: 4/1/2012 18:21
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  •  florizel
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#45
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infosauro

Citazione:
Chi il debito non lo pagherà di certo sono i nostri amati parlamentari.


I servi si fanno rispettare. E questi non sono SOLO servi.

Impossibile tagliare agli Onorevoli stipendi e auto blù e allora Evviva l’ Italia?

"Serve una proroga? E, tac!, eccola lì subito concessa: altri venti giorni (ma ci scommettiamo, ri-prorogabili) per smaltire il pandoro e comunicare con tutta calma il numero e l’impiego delle auto blu da parte delle miriadi di amministrazioni pubbliche sparse per la penisola.

Il censimento della Funzione pubblica, a sei mesi dal decreto che lo ha inventato e dopo un mese di attivazione, è un mezzo flop.I numeri sono desolanti, soprattutto se si pensa alla rigidità con cui la burocrazia pretende il rispetto delle scadenze dai contribuenti, pena sanzioni pesanti, interessi sul ritardo, spaventose cartelle esattoriali.
Ma lo Stato, con se stesso, è molto più comprensivo, se si dimentica l’obbligo si sposta la scadenza, no problem. "


E sempre a proposito di "istituzioni religiose":

8x1000, guarda un po' che fine fanno i soldi di chi non firma per nessuno.


Ce n'è per tutti!!!
STIPENDI D'ORO AL SENATO, STENOGRAFO GUADAGNA QUANTO IL RE DI SPAGNA.
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Inviato il: 5/1/2012 0:28
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  •  florizel
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#46
Sono certo di non sapere
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Sempre a proposito di SERVI:

E il Vaticano non paga le bollette dell’acqua.

CHI SAPEVA che nel 2004 fu il governo berlusconi (leggi SOLDI PUBBLICI) a saldare il DEBITO di 25 MILIONI di EURO che il vaticano aveva con l'ACEA, la compagnia erogatrice di acqua a Roma.

"Dal 1999 ad oggi la Chiesa si rifiuta di pagare appellandosi al diritto internazionale. Per smorzare la polemica, il governo Berlusconi nell’ormai lontano 2004 ha versato ad Acea esattamente la somma richiesta da Acea nel 1999, pari a 25 milioni di euro. Così, mentre i romani hanno pagato e pagano tutt’ora l’acqua del Papa (l’azionista di maggioranza di Acea è il Comune di Roma), il resto degli italiani pagano lo smaltimento dei liquami del Vaticano.


E di acqua il Vaticano ne usa anche molta, decisamente troppa: ben 5 milioni di metri cubi l’anno, secondo Acea. Ma facciamo due conti. Il fabbisogno personale è di circa 54 metri cubi l’anno, pari a 150 litri al giorno. In Vaticano vivono 832 abitanti per un fabbisogno totale di acqua pari a 45mila metri cubi. Dove finisce tutta l’altra acqua? Servizi igienici dei musei vaticani, qualche fontana. Ma è presumibile che molta vada sprecata. Alla faccia di chi, in Africa, fugge dalla siccità, alla faccia di chi muore in guerre per il controllo dell’ “oro blu”. Alla faccia di tutti quegli italiani che si sono visti tagliare l’acqua, la luce, il gas e il telefono quando non riescono a pagare le bollette."


Ovviamente, dell'ICI da far pagare a questi parassiti, neanche se ne parla...discussione rinviata.


Una mano lava l'altra...

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Inviato il: 10/1/2012 0:31
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  •  florizel
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#47
Sono certo di non sapere
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La notizia la posto qui, perchè la vedo assolutamente attinente al topic.

Dramma della povertà 400 euro di pensione lei e lui morti suicida.

"Il rapporto causa-effetto (mancata occupazione-suicidio) purtroppo è in devastante aumento. Solo nel 2009 in Italia c’è stato un suicidio al giorno per motivi legati al lavoro. L’Eurispes quantifica in 2.986 i suicidi con un aumento del 5, 6 % rispetto all’anno precedente.

Nella maggior parte dei casi si tratta di persone espulse dal mercato del lavoro (272 in valore assoluto), il 76% a fronte di 85 casi di persone in cerca di prima occupazione. Un altro indicatore della connessione tra aumento dei suicidi e crisi sono i suicidi per motivi economici, che - pur con tutte le difficoltà nel comprendere le motivazioni profonde di un gesto così assoluto - raggiungono sempre nel 2009 il valore più alto degli ultimi decenni con 198 casi, con una crescita del 32% rispetto all’anno precedente e del 68% rispetto al 2007.
E il 2012 si annuncia ancora più terribile."
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Inviato il: 10/1/2012 0:53
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#48
Mi sento vacillare
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@ infosauro
Citazione:
Chi il debito non lo pagherà di certo sono i nostri amati parlamentari.
Qualcuno di voi conosce i termini della recente polemica sui loro stipendi che ogni tanto rinasce? Chi dice che sono bassi lo fa semplicemente per difendere la sua immagine o c'è qualcosa di vero?

La prima che hai detto. Sono relativamente bassi se si prende solo lo stipendio base. Rimorsi, cazzi e mazzi vari lo triplicano, facendolo diventare il più alto d'Europa.
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Inviato il: 10/1/2012 11:19
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  •  benitoche
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#49
Dubito ormai di tutto
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Le piazze del No Debito
di Sergio Cararo

Ieri è stato il primo No Debito Day. Iniziata la raccolta di firme per il referendum sui trattati europei e il pareggio in bilancio obbligatorio.

”Nessuno sconto a Monti e Napolitano” dicono gli attivisti. A Napoli firma anche il sindaco De Magistris. Il No Debito può unificare tutti i settori sociali colpiti dalla crisi, anche quelli che protestano in Sicilia. In una decina di grande città italiane si è materializzata la questione del No Debito. Ieri infatti era il primo No Debito Day, messo in piazza “per passare dalla discussione alla mobilitazione” e cominciare la raccolta di firme sulla petizione che chiede la convocazione dei referendum contro i Trattati europei e l’introduzione dell’obbligo di pareggio in bilancio nella Costituzione.

“Noi vogliamo decidere!” era il titolo dei volantini e dei cartelli diffusi ieri nei banchetti in piazza. A Roma i No Debito si sono piazzati simbolicamente in via Nazionale, esattamente a metà tra la Banca d’Italia e il Quirinale, una “location” niente affatto casuale. “Non faremo sconti a Monti ma nemmeno a Napolitano” hanno sottolineato anche nella conferenza stampa che si è tenuta sulle scale del Palazzo delle Esposizioni.

Durissime le valutazioni negative sul decreto liberalizzazioni/privatizzazioni, sui provvedimenti relativi al mercato del lavoro e atteggiamento niente affatto esorcizzante verso il movimento di protesta in Sicilia, al contario la consapevolezza che la battaglia contro il pagamento del debito e per la nazionalizzazione delle banche possa avere la forza di diventare elemento unificante per tutti i settori colpiti dalla crisi e dalle misure antipopolari del governo Monti sottraendo influenza alla destra e ai fascisti.

Tra chi si ferma a firmare al banchetto o a commentare il volantino, traspare spesso il pessimismo e la rassegnazione: “Avete ragione ma non si possono mettere in discussione le leggi dell’Unione Europea” dice una passante. Un altro oscilla dal dire tutto il peggio contro Monti alla conclusione che “Monti è il meno peggio”, con una divaricazione mentale piuttosto indicativa dello stato d’animo di molte persone.. Altri firmano con maggiore convinzione anche se traspare la rabbia per il fatto che il referendum sull’acqua alla fine rischia di essere annullato dagli atti concreti del governo. I primi moduli di firme si riempiono e si percepisce l’idea che la cosa si può fare, anche se occorrerà portarla nei quartieri piuttosto che nelle strade del centro dove ormai si incrociano più turisti che romani.

Anche a Napoli il No/debito Day ha riscosso interesse nei luoghi in cui gli attivisti del locale Comitato hanno dato vita ai banchetti informativi ed alla raccolta delle firme in calce alla petizione. Tra i firmatari anche il sindaco di Napoli De Magistris
Nella centrale Piazza Carità, all'ingresso del mercato rionale di Fuorigrotta e al cinema Modernissimo, dove era in corso una assemblea cittadina, sono state raccolte diverse centinaia di firme e distrubuiti migliaia di copie del volantino nazionale.
Un buon inizio che ha incoraggiato gli attivisti del Comitato No Debito i quali, nelle interlocuzioni sviluppate nel corso della mattinata hanno incrociato numerose persone le quali hanno ritirato il testo della petizione per raccogliere, a loro volta, adesioni nei loro luoghi di lavoro e di studio.

Nei prossimi giorni il Comitato si riunirà per concordare un particolareggiato calendario di banchetti e per dare impulso alla discussione con attivisti politici, sociali e sindacali, che in altre zone della Campania, stanno esprimendo curiosità verso la generale mobilitazione No/debito.

Anche a Pisa il locale Comitato No debito, costituito da lavoratori, precari e studenti, nonché militanti delle principali forze della sinistra di alternativa politica e sindacale (Rifondazione, Sinistra Critica, Partito Comunista dei Lavoratori, Rete dei Comunisti, Usb, Cobas, etc.), ha organizzato un presidio e un banchetto per le la raccolta firme nella centrale piazza del Carmine.

Il Comitato No Debito pisano spiegando gli obiettivi della campagna, invita a non seguire la strada greca ma quella islandese: "non pagare il debito pubblico; nazionalizzare senza indennizzo le banche che hanno speculato sui nostri soldi e le aziende che de localizzano all'estero; imporre tassazioni sui grandi patrimoni e sulle transazioni finanziarie". Ma anche : "il taglio delle spese militari, l'annullamento di grandi opere come la Tav e il Ponte sullo stretto".
Il movimento No Debito ieri era presente nelle piazze di Torino, Trieste, Savona, Monfalcone, Padova, Firenze, a Genova avevano anticipato la piazza il giorno prima.

Fonte www.contropiano.org
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Inviato il: 23/1/2012 10:20
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  •  infosauro
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#50
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Citazione:

florizel ha scritto:
[...]Solo nel 2009 in Italia c’è stato un suicidio al giorno per motivi legati al lavoro. L’Eurispes quantifica in 2.986 i suicidi con un aumento del 5, 6 % rispetto all’anno precedente.[...]

Se invece di essersi suicidati fossero andati a protestare...

Grazie funky, hai anche i dati precisi sottomano?
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Inviato il: 23/1/2012 11:57
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  •  infosauro
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#51
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Ok, a quanto pare si sono abbassati lo stipendio (700€ netti, wow), ma hanno cambiato il sistema contributivo per cui prenderanno 700 euro in più. Insomma alla fine dei conti per loro non cambia niente. Qualcuno può confermare quest'ennesima presa per i fondelli?
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#52
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
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Quando la strada intrapresa è quella giusta nulla ti può più fermare

L’Islanda cancella i mutui ipotecari di un quarto dei suoi cittadini. Se si vuole si possono salvare le persone e non la finanza!

Lo stato islandese ha deciso di pagare il 13% del PIL nazionale (come se l’Italia investisse circa 250 miliardi di Euro) per cancellare i mutui ipotecari del quarto dei cittadini del paese più in difficoltà a pagare.

È un investimento che si è reso necessario a causa del fatto che i mutui erano contratti in valute straniere e la Corona ha subito grandi oscillazioni dal 2007 ad oggi per attestarsi alla metà del valore del decennio anteriore dopo la crisi che ha portato il 93% degli islandesi a votare no al pagamento di un debito estero causato da banchieri e politici. Senza tale decisione migliaia di famiglie islandesi avrebbero perso le loro case. Sì, d’accordo, l’Islanda è piccola, ma se si vuole si può fare, in Grecia, in Italia, ovunque.

Fonte principale: Bloomberg

Gennaro Carotenuto su http://www.gennarocarotenuto.it
29.02.2012
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Inviato il: 1/3/2012 9:25
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#54
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Caso storico in Islanda. Ex premier processato per la crisi economica

Roma - Inizia oggi il primo processo al mondo contro un capo di governo, per le conseguenze derivanti al paese dalla crisi finanziaria del 2008. Si tratta dell’ex-Premier dell’Islanda Geir Haarde, in carica dal giugno 2006 al febbraio 2009.

Simbolo della bolla formatasi nel sistema economico, per i migliaia di islandesi che hanno perso il lavoro e la loro casa a seguito del crollo delle banche nel 2008, colpendo duramente la valuta e portando in forte rialzo l’inflazione.

Il processo dovrebbe durare fino alla metà di marzo, con la corte che si prenderà altre 4-6 settimane per emanare il verdetto. Haarde è accusato di “negligenza” per non essere riuscito a prevenire l’implosione finanziaria del paese, dalla quale ancora fa fatica a riprendersi.

Haarde respinge le accuse, definendole semplicemente come “una persecuzione politica”. Piuttosto, accusa le banche per la situazione delineatasi, sostenendo che le autorità governative e di regolamentazione hanno fatto il possibile per prevenire la crisi. “La mia coscienza è a posto”. Rischia però due anni di carcere.

Fonte
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Inviato il: 6/3/2012 23:01
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#55
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E MAGARI facessimo come gli islandesi!
Mettiamo qualche coordinata sulla loro questione, chi è Haarde?
Un conservatore "euroscettico della prima ora", presidente del partito per l' indipendenza.
Cosa ha fatto Haarde dopo aver portato alla bancarotta una nazione che era florida?
Ecco qui:

Il governo, per raddrizzare l'economia, ha quindi esercitato pressioni sulle sigle sindacali perchè riportino a casa i fondi pensione sino ad oggi investiti all'estero. Inoltre, l'esecutivo avrebbe chiesto il congelamento di ogni trattativa salariale. Il sindacato pare aver accettato. «Dobbiamo fare tutti la nostra parte perchè questa missione di salvataggio abbia successo», ha detto Arnar Sigmundsson, presidente della National Association of Pension Funds. La verità sembra però essere un'altra. Il sindacato avrebbe infatti chiesto come contro-partita l'impensabile: l'entrata nell'Europa Unita. Fumo negli occhi per il primo ministro Haarde, euro-scettico della prima ora.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/10/Islanda-banche-collasso.shtml?uuid=53dc75d2-93ba-11dd-b691-b4862d432e11

Cosa hanno fatto poi gli islandesi oltre a cacciare e processare Haarde e non rifondere il debito fatto da dei mascalzoni?
QUESTO:

REYKJAVIK - Via libera ai negoziati per l'ingresso dell'Islanda nell'Unione europea. Lo ha stabilito oggi il Parlamento di Reykjavik che, con 33 voti a favore contro 28, ha autorizzato il governo a iniziare i negoziati per l'adesione dopo un lungo dibattito, iniziato lo scorso venerdì

http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/esteri/ue-islanda/ue-islanda/ue-islanda.html

Chiaro chi sono i "buoni" e i "cattivi"?
Haarde, conservatore euroscettico = CATTIVO
Banche islandesi = CATTIVE
sindacati islandesi = BUONI
nuovo governo socialdemocratico europeista = BUONO

Occhio che vi fanno passare l'acqua per il vino.............
Inviato il: 7/3/2012 12:06
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#56
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@Complo grazie,devo dire che la mia superficialità ancora una volta mi ha fregato grazie ancora

Eric Toussaint, laureato in scienze politiche e presidente del Comitato per l’Annullamento del Debito del Terzo Mondo (CADTM), è membro della Commissione di Audit integrale del credito pubblico dell’Ecuador (CAIC) le cui conclusioni hanno portato alla sospensione del pagamento di una parte del debito ecuadoriano. Secondo lui, la Grecia deve sospendere il pagamento del debito e deve ribellarsi contro la Troika composta dalla Banca Centrale Europea, il FMI e la Commissione Europea, perché in caso contrario affonderebbe in una recessione permanente.

Europa come il Sud America
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Inviato il: 8/3/2012 12:56
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#57
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Citazione:

benitoche ha scritto:
@Complo grazie,devo dire che la mia superficialità ancora una volta mi ha fregato grazie ancora

Eric Toussaint, laureato in scienze politiche e presidente del Comitato per l’Annullamento del Debito del Terzo Mondo (CADTM), è membro della Commissione di Audit integrale del credito pubblico dell’Ecuador (CAIC) le cui conclusioni hanno portato alla sospensione del pagamento di una parte del debito ecuadoriano. Secondo lui, la Grecia deve sospendere il pagamento del debito e deve ribellarsi contro la Troika composta dalla Banca Centrale Europea, il FMI e la Commissione Europea, perché in caso contrario affonderebbe in una recessione permanente.

Europa come il Sud America



Neanche apro il link dell' ennesimo laureato in SCIENZE POLITICHE che disserta su cose che non ha studiato.
Ti dico la mia.
Una nazione per essere florida deve:

- assicurarsi di mettere al governo persone ONESTE E COMPETENTI

- rimboccarsi la maniche e LAVORARE seriamente a partire dai membri del governo per finire all' ultimo dei giardinieri che cura le aiuole.

E' TREMENDAMENTE difficile adempiere queste due condizioni, ma sono sufficienti per ottenere lo scopo.
Il resto sono pippe mentali su immaginifiche teorie economiche di chi NON CONOSCENDO AFFATTO l'economia si comporta come l'alchimista alla ricerca della pietra filosofale.
My two cents...........
Inviato il: 8/3/2012 13:38
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#58
Sono certo di non sapere
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Grecia, il giorno del giudizio.

"Dopo settimane di trattative, finalmente il Paese ellenico saprà quale destino deve attendersi: il default incontrollato e il probabile ritorno alla dracma, oppure la sopravvivenza forzata e la sottomissione definitiva al verbo di Bruxelles.

Tutto dipende da come andrà il cosiddetto Psi, che si chiude appunto fra poche ore. L’acronimo sta per “Private sector involvement” e si riferisce al piano che prevede il coinvolgimento dei creditori privati nel salvataggio del Paese."
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 8/3/2012 18:29
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#59
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Citazione:

complo ha scritto:


Neanche apro il link dell' ennesimo laureato in SCIENZE POLITICHE che disserta su cose che non ha studiato.
Ti dico la mia.
Una nazione per essere florida deve:

- assicurarsi di mettere al governo persone ONESTE E COMPETENTI

- rimboccarsi la maniche e LAVORARE seriamente a partire dai membri del governo per finire all' ultimo dei giardinieri che cura le aiuole.

E' TREMENDAMENTE difficile adempiere queste due condizioni, ma sono sufficienti per ottenere lo scopo.
Il resto sono pippe mentali su immaginifiche teorie economiche di chi NON CONOSCENDO AFFATTO l'economia si comporta come l'alchimista alla ricerca della pietra filosofale.
My two cents...........


mmmmmmm
Per la serie guidiamo un Arna scassata credendola una Ferrari

Perché sbaglia chi oggi si aspetta una soluzione del problema sociale dalla politica o dall’economia?


Se si volesse essere sintetici al massimo, basterebbe rispondere: perché, da un certo punto di vista,
la questione sociale attuale è un problema meramente culturale! Non politico, né economico.
Ma poiché è difficile capirlo senza alcune basi di pensiero specifiche, possiamo arrivarci da un
altro lato, applicando… un’immagine automobilistica al nostro tema.
Cosa ci viene detto oggi in merito ai problemi della società civile?
Sostanzialmente tre cose:
a) che il sistema non funziona perché manca l’uomo davvero giusto e onesto al comando (con ciò si
desidera soltanto che una bacchetta magica possa risolvere tutto, senza fatica);
b) che non si sono fatte, o non si fanno le riforme, o non le si vuole davvero fare (con ciò si danno le colpe
alle lobby di ogni genere, economico-politico-culturali);
c) che ci vuole la Sinistra / che ci vuole la Destra / che ci vuole il Centro per risanare il Paese (con
ciò si afferma che solo la politica può dare la soluzione necessaria al bene del Paese).
Tutte le altre mille per mille varianti si possono far rientrare in questi tre casi generali, che non
prevedono però l’elemento ostacolante comune a tutti e tre: lo Stato unitario onnipervasivo moderno
(moderno, lo vedremo, solo a parole)



Fammi e fatti un favore,aprilo il link,non è il solito "so tutto io",ciao
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Inviato il: 8/3/2012 19:53
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Re: Noi, questo debito non lo paghiamo.
#60
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florizel ha scritto:

Tutto dipende da come andrà il cosiddetto Psi, che si chiude appunto fra poche ore. L’acronimo sta per “Private sector involvement” e si riferisce al piano che prevede il coinvolgimento dei creditori privati nel salvataggio del Paese."[/i]


Oltre il 90% ha deciso per Bruxelles, come gli islandesi.

P.S.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/07/olanda-lestrema-destra-chiede-referendum-uscire-dalleuro/196081/


spero che gli olandesi si liberino presto di questa feccia (seppur solo in appoggio esterno al governo) altrimenti non è esclusa anche per loro la strada islandese e greca = affidarsi a gente di destra euroscettica che propaganda inesistenti piccole patrie e immaginifiche teorie economiche, portare la nazione al disastro economico e precipitosamente tornare in seno all' Europa.
Inviato il: 9/3/2012 10:44
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