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   Storia, Arte & Cultura
  La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko

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  •  Homero
      Homero
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#121
Mi sento vacillare
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ma scusate, state parlando di uno che scrive: "Poi ho scoperto che io Canton = nodo Cina = S. Antonio è “il Santo” dell’anagramma Padova = papato, finito in ridere con la diarrea dei cetrioli".

grazie Internet, hai reso globali quelli che, una volta, venivano chiamati i matti del paese...che sono simpatici, eh, basta non prenderli troppo sul serio
Inviato il: 3/6/2013 17:24
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  •  horselover
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#122
Dubito ormai di tutto
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troppa maria gli ha fatto venire manie di grandezza, ma negli anni ottanta è stato un pioniere della informazione alternativa e in molti casi ci ha visto giusto.
Inviato il: 3/6/2013 18:02
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  •  black
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#123
Mi sento vacillare
Iscritto il: 27/8/2009
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Citazione:
ma scusate, state parlando di uno che scrive: "Poi ho scoperto che io Canton = nodo Cina = S. Antonio è “il Santo” dell’anagramma Padova = papato, finito in ridere con la diarrea dei cetrioli".

prima dicono che era un po' meno "criptico"

homero non sottovalutiamo pero' questo personaggio

ha parlato di argomenti molto cari a noi di luogocomune quali:

-complotti lunari(pubblico sulla sua rivista fotografare un articolo in cui si affermava che le foto erano false)
-aids(ha pubblicato il libro nell'89)
-cannabis(qua il suo libro del 79 liberamente scaricabile)http://www.nocensura.com/2012/09/marijuana-e-altre-storie-di-cesco.html
-cicap
-massoneria

sentite cosa scrive dal nostro piero angela nell'86

Citazione:
«Durante la rivoluzione intellettuale che va sotto il nome di Sessantotto i giovani hanno contestato molti dei miti che distinguono la nostra cultura. La più autoritaria di queste ideologie è che “la conoscenza non ha valore se non è scientifica” ossia: sono gli scienziati che determinano ciò che è vero e ciò che non lo è. Questa ideologia sostituisce quella che era stata imposta per secoli, e cioè quella secondo cui “la verità riposa in Dio” e i preti ne sono il tramite. Mentre nei secoli trascorsi il potere utilizzava la religione per trarne autorità sulla gente, oggi il potere si serve della scienza. Questo sarebbe meraviglioso se il potere seguisse la scienza, il guaio è che il potere guida la scienza e quindi volta per volta ci tocca leggere che “è scientificamente accertato” che la razza gialla + inferiore a quella bianca, che l'energia nucleare è l'unica possibilità che ci resta, che i concimi chimici sono meglio del letame naturale, che i piazzisti di medicinali hanno il potere di guarire le malattie, eccetera.

Questo cambiamento dei ruoli non è avvenuto senza traumi. La Chiesa ha messo al rogo Giordano bruno perché ipotizzava altri mondi abitati, e Galileo (il primo scienziato moderno) per poco non faceva la stessa fine. Ci son voluti tre secoli perché l'ideologia religiosa cedesse all'ideologia scientifica, e finalmente – tre anni fa – il Papa ha ammesso che Galileo ha ragione e lo ha tolto dall'Inferno.

Mentre prima era vero ciò che la Chiesa approvava, oggi è vero ciò che è approvato dagli scienziati. Mentre prima la Realtà Eterna era completamente fuori dalla conoscenza umana e ci si poteva arrivare solo con un atto di fede, oggi ciò che la conoscenza umana non riesce a comprendere e a misurare viene definito illusorio, e un fatto che non è spiegabile dagli scienziati e non è ripetibile a volontà “non è scientifico” e cioè non esiste.

Interi settori del conoscere sono stati cancellati dalla moderna Inquisizione semplicemente perché gli scienziati non riescono a farli rientrare nei loro schemi. Un fatto che non può essere misurato, previsto, ripetuto a volontà dagli scienziati non è scientifico. Il paranormale non esiste, la telepatia è un'illusione, anche l'arte del rabdomante, che pure rende tanti soldini perché l'acqua in campagna vuol dire ricchezza, è considerata ciarlataneria. E l'agopuntura viene accetta a denti stretti perché, pur se non è spiegabile secondo la fisiologia che si insegna a scuola, tuttavia è utilissima perché consente di anestetizzare il paziente senza aggravarlo con la chimica. (Ma la stortura è tale che un paio di anni fa un magistrato, dichiarando di agire per la salute pubblica, ha preteso che per esercitare l'agopuntura in Italia occorre prima diventare piazzista di medicinali, ossia prendere la laurea in medicina. Il buon senso vorrebbe esattamente il contrario).

Il Sessantotto è nato quando i giovani si son trovati a dover risolvere queste contraddizioni: misticismo e serenità orientale, contro l0aggressività della nostra cultura. Per evitare che il Sessantotto si ripeta occorre fornire alla gente un panorama univoco, dove si sappia una volta per tutte che gli scienziati esistono per il nostro bene e quindi ciò che non è scientifico è falso, negativo, e quindi da rifiutare.

Poco importa se i sottoprodotti di tanta scienza stanno avvelenando il pianeta: basta dare danaro a sufficienza agli stessi scienziati ed essi risolveranno tutti i problemi.

In Italia, per influenzare opportunamente la gente e tenerla sulla retta via hanno trovato un annunciatore televisivo dotato del necessario charme e gli hanno dato l'incarico di spiegare alla gente ciò che è scientifico e ciò che non lo è. Così è nato il personaggio Piero Angela, il quale deve difendere attraverso gli schermi televisivi la purezza della scienza dall'attacco continuo di tanti ciarlatani.

I fatti che contraddicono il verbo degli scienziati, che cioè sfuggono alla misurazione e che non possono essere evocati a volontà, vengono semplicemente negati. Non esistono gli UFO, non esiste la premonizione, non esistono le guarigioni miracolose, non si sfugge con la sola volontà alla legge di gravità. E naturalmente non si può camminare sul fuoco senza scottarsi i piedi perché ciò contraddice al principio di causalità.

Ora tutti noi siamo a conoscenza diretta di qualche fenomeno “non spiegabile” ma – data l'influenza dei pieroangeli – preferiamo tener la cosa per noi per evitare il ridicolo. Anzi, un numero crescente di persone si allontana persino dalla religione perché è basata su essenze non misurabili né evocabili a volontà, e quindi antiscientifiche. Ma quando dieci milioni di italiani hanno visto Mino Damato camminare a piedi scalzi sul fuoco, immediatamente Piero Angela si è sentito tirare in ballo.

Ecco un fenomeno che contraddice il principio di causalità (stesse cause generano inevitabilmente stessi effetti) e quindi non è scientifico. Toccherebbe ammettere che la mente ha dei poteri sulla materia. La mente di Mino Damato, che tra l'altro è un annunciatore un po' meno importante di Piero Angela!...

E così tre giorni dopo le la Repubblica di Scàlfari appare un articolo in cui Piero Angela ci informa che – se abbiamo creduto di aver assistito ad un fenomeno che la scienza non sa spiegare – ci siamo sbagliati tutti e dieci milioni. “Due studiosi americani hanno dimostrato che questi risultati si possono raggiungere senza concentrazione mentale ma (si possono raggiungere) in base alle leggi della fisica” è scritto nell'articolo, e giù a spiegare che il carbone – come l'aria dentro un forno – ha poca inerzia termica e quindi il piede umido non viene scottato dal fuoco nel breve tempo (mezzo secondo?) in cui posa sulla brace ardente. Il tutto scritto con uno stile affabile e democratico per cui Piero Angela è famoso e che ti fa rimpiangere di non aver terminato la carta igienica. La prima convinzione che l'articolo ti genera è che naturalmente anche i piedi di Piero Angela, come quelli di Mino Damato, possono calpestare le braci senza scottarsi, altrimenti sarebbero loro antiscientifici! La secondo è che facce così toste se ne incontrano davvero poche. Infatti nel passaggio dell'articolo attraverso i meccanismi del giornale è accaduto un piccolo infortunio: gli è stata associata, come illustrazione, la fotografia di una bella ragazza che non cammina sulle braci di carbone a bassa inerzia termica ma dentro a recipienti di metallo che emettono fiamme alte un palmo.

Anche questo eperimento è duplicabile da chiunque? Probabilmente anche Piero Angela potrebbe riuscirci, a patto però di camminare sul fuoco con la faccia»


pike dice che il suo codice lo ha aiutato spesso a smascherare "complotti"

Citazione:
Scusa se mi ripeto, ma visto che ho cominciato io a menzionare "I Quaderni dell'Aids" vorrei sottolineare ancora una volta che IL DISCORSO ERA PARTITO DALL'AIDS, MA SI PUO' APPLICARE A TUTTE LE ALTRE REALTA' IN CUI L'INFORMAZIONE VIENE APPARENTEMENTE DISTORTA da supposti poteri occulti, come nel crollo dei grattaceli gemelli (mi rigiuto di nominare ancora quella cifra o quei nomi, un altro aspetto e' la mentalita' ritualistica di questa gente).

Percio' ritengo che sia riduttivo confinare i "Quaderni dell'Aids" esclusivamente in un forum sull'AIDS.


...te chiamalo matto
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"Quando vedo una persona in bicicletta penso che per l'umanita' c'è ancora speranza"
Inviato il: 3/6/2013 18:22
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  •  horselover
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#124
Dubito ormai di tutto
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nell' ottantasei non era per niente criptico. se uno incominciasse a studiare matematica sui testi universitari di analisi gli sembrerebbe incomprensibile, chi inizia per gradi può capirli. io non capisco più, ma non escludo che possa esserci un senso
Inviato il: 3/6/2013 19:54
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  •  Nomit
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#125
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Homero ha scritto:
ma scusate, state parlando di uno che scrive: "Poi ho scoperto che io Canton = nodo Cina = S. Antonio è “il Santo” dell’anagramma Padova = papato, finito in ridere con la diarrea dei cetrioli".

grazie Internet, hai reso globali quelli che, una volta, venivano chiamati i matti del paese...che sono simpatici, eh, basta non prenderli troppo sul serio

Il fatto è che noi persone ritenute più o meno normali non siamo più sane dei matti del paese, quindi in mancanza d'altro ci dobbiamo accontentare. Inoltre io non ritengo molto più credibili gran parte delle etimologie "ufficiali".
Inviato il: 3/6/2013 21:58
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  •  polaris
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#126
Dubito ormai di tutto
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Nomit
Citazione:
Io ne ho copiato qualcuno (da quel sitaccio) e ne ho raccolto alcuni passaggi (sull'argomento "storia"). Se volete li posto.

Posta pure gli articoli che hai conservato, sono davvero curioso di leggerli.
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Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.. - Shakespeare
Inviato il: 3/6/2013 22:01
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  •  Nomit
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#127
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Citazione:
nomit posta pure..magari come ho gia' detto se pensate che sia il caso aprite un thread

qua siamo un po' ot

Io mi riferisco ad affermazioni sulla storia, quindi non molto off topic, anche se non sono di Fomenko.

Citazione:
Posta pure gli articoli che hai conservato, sono davvero curioso di leggerli

Non li ho conservati, li ho copiati da un sito infetto ("Webtoni"), poi ho copiato su una pagina le affermazioni più interessanti (da diversi articoli).

Poi ho avuto il pallino delle bibbie e, dopo –nta anni, ho scoperto che i libri Bibbia e I King portano la storia di quello che è successo negli ultimi due secoli, che comprende l’invenzione graduale di ciò che sarebbe esistito prima, invenzione che è cominciata con il buio Medio Evo, oggi scomparso.

Prima del 1500, Roma era un episcopato della chiesa Greca Ortodossa. Anche a Roma i preti avevano la barba, i riti erano tutti in greco, e la croce era quadrata. A protezione c'era un distaccamento di turchi alle dipendenze di un parente stretto del sultano di Bisanzio. Gli storici falsari (come Gregorovius, che sembra fosse armeno anche lui), hanno mascherato la presenza a Roma del capo turco, il quale era visibilissimo perché teneva le sue truppe ed il suo harem in Vaticano, dicendo che ... era un ostaggio del papa. Solo che il papa a Roma non c'era ancora. C'era il pope [??]

La lapide murata in Vaticano per commemorare la scoperta dell'America, invece dice che a quell'epoca il sultano era addirittura Imperatore, come Carlo V. E, come Carlo V, il sultano era il braccio armato della religione.

Il Testamento di Salomone è il contratto con cui univa gli stessi preti armeni con il grande Salomone, Solimano, Suleyman, e che era la religione dell'Impero Ottomano prima che arrivasse il Corano. Dalla donna di Salomone/Solimano, Saba, viene la qualifica religiosa degli arabi prima del Corano: i Sabei. Così come dalla moglie di Abramo [Sara] viene il nome saraceni.

Roma, anno 1520— Nel programma del Vaticano, immortalato da Raffaello per incarico delle nuove autorità, la scienza moderna, che è la scienza delle misurazioni, è rappresentata da Euclide [...] Standard di partenza per valutare il mondo, secondo il Vaticano di quattro secoli fa, era la stella di Davide, la stessa che oggi campeggia sulla bandiera dello stato di Israele. Questo significa semplicemente che l'incarico a Raffaello fu dato quando le due religioni erano ancora una religione sola, e credere oppure non credere che Gesù fosse davvero il Messia di cui parlava la Bibbia non era una condizione discriminante per chi viveva a Roma. Lo diventerà in seguito, quando Vaticano & Co. avranno abbastanza potere per imporlo in giro, e nella storia questa imposizione è nota come Pace di Augsburg, Augusta, nel 1555.

La pace di Augusta fu un atto amministrativo di terribili conseguenze, perché prevedeva l'obbligo per tutti i sudditi di professare la religione del Re. Il patto riguardava le grandi nazioni europee, e nel Nord fu applicato con estremo rigore causando disagi a tutte le comunità la cui Bibbia differiva da quella del sovrano di turno. Alcuni gruppi non accettarono il Nuovo Testamento e si posero quindi in conflitto con Roma. Venezia ebbe un Nuovo Testamento speciale, San Marco, che la esentava dalla dipendenza da Roma. San Marco (santo = sancito, pattuito) era un contratto con gli stessi religiosi che avevano portato il nuovo cristianesimo a Roma.

In realtà il terreno solido c'è, ed è il paesaggio, i ricordi, e i vocabolari antichi.

La Roma Imperiale è un'invenzione così come è un'invenzione tutto il passato guerresco degli Antichi Romani e di Annibale e dei suoi elefanti. Tutti i reperti a parte le illustrazioni murali indicano che si trattava e si tratta di popolazioni testarde ma tranquille, che non amavano né i viaggi propri né quelli altrui.

Nella realtà è più probabile che la Civitas (come probabilmente si chiamava prima l'Urbe) avesse generato un modello di cultura che si era diffuso dovunque arrivassero le comunicazioni, e la cultura dell'Umbria era legata a quella dell'Urbe per via fluviale. Non bisogna dimenticare che Roma era una città portuale esattamente come Londra, fatte le debite proporzioni, ossia un porto fluviale.

Quando arrivò la religione greca (e ci sono tutti i motivi per ritenere che arrivò con il «fuoco greco», ossia con la polvere da sparo e con le petriere, che erano i primi cannoni) i romani, vinti ma non convinti, iniziarono con il loro genio, ma sotto direttive altrui, la conquista del mondo. Era il Vaticano, la parte formalmente disarmata (i missionari).

La libertà degli Antichi Romani è cessata prima che finissero le loro capacità creative, col blocco di Ostia/Fiumicino (altri conventi fortificati nei paraggi dell' aeroporto) e negli ultimi tempi creavano su ordinazione. L'ultimo l'ho conosciuto personalmente. Onori, scultore cui portavano marmi romani per fare statue che adesso stanno nei migliori musei. Quando me lo presentarono (una decina di armi fa) stava facendo dei busti del Settecento per il Palazzo Barberini di Roma.

I primi vocabolari sono semplici liste di nomi con la descrizione della cosa cui quel nome è applicato, categoria per categoria, e — prima sorpresa! — sono tutti del secolo scorso.

L'esame di cosa sapevano i nostri antenati di poche generazioni fa (dai vocabolari) mostra due cose:
1) le Sacre Scritture che conosciamo oggi sono arrivate alla fine del secolo scorso; 2) sono arrivate per gradi, ed hanno modificato molto il tiro durante gli ultimi anni come mostra l'analisi che pubblichiamo.

La Regia Parnassi , un vocabolario per spiegare le parole italiane a chi conosceva quelle latine, parlando della Palestina dice <<che ora si chiama Terra Santa>>. La Regia Parnassi è datata 1699 ma era libro di testo ai primi del Novecento nel seminario di Ripatransone (Marche) e una copia è stata data al contadinello Giacomo Ciapanna, che studiava da prete. Difficile che i preti dessero agli studenti dei libri di antiquariato, più probabile che in alto si volesse trasmettere l'impressione che quelle nozioni erano di dominio pubblico da più di duecento anni e che a Venezia in quell'epoca c'era l'aquila imperiale austriaca (o viceversa).
La Regia Parnassi è una prova che scotta e non è mai citata da nessuno. Se non fossi figlio di quello scolaro di seminario non saprei mai che è esistita.

La lingua della Bibbia è lo spagnolo, che è un veneto corretto, anche se l'Osservatore ci tiene a far sapere che parla greco (‘Io sono l'alfa e l'omega'). Questo si deduce dal fatto che i doppi sensi più forti sono intraducibili nelle altre lingue. Per esempio la parola hermanos (fratelli) con cui Giacobbe si rivolge a quelli che usano il ''pozzo'' (cannone), è il ponte tra la parola Arminio (l'eroe tedesco anti-romano cui hanno fatto un enorme monumento in Germania) che in tedesco si dice Herman, e la parola Germano, che vorrebbero significasse "fratello" anche in italiano, ma non ha attecchito. Giacobbe incontra gli hermanos in Genesi 29, ma solo nella Bibbia spagnola.

Un altro cannone, potentissimo, si incontra in Apocalisse 9,2 e questo indica che questa parabola (il cannone è descritto come un pozzo che emette fumo) è successiva alla scoperta della nitroglicerina (1844) e della dinamite (1860).

Come giustificano la totale assenza di Bibbie prima dell'Ottocento? Le proibivano i papi. Sisto V nel 1590, e Clemente VII nel 1596 hanno emesso bolle contro la Bibbia. Questo lo dice la Treccani alla voce Bibbia, che è a cavallo della pagina 920, ma l'esame dei vocabolari mostra che Mosè è arrivato a metà del 1800, e che l'Apocalisse è diventato una profezia di genocidio solo dopo la prima guerra mondiale.

Come è cominciato tutto? L'opera di penetrazione è cominciata in piena civiltà romana, per opera di monaci greci che vivevano nei monasteri oggi attribuiti al XII secolo.

L'alfabetizzazione delle lingue parlate e il primo passo per far cambiare lo psi della gente (mediante la lettura) non è affatto antica come si crede. La lingua più importante in India ha avuto un alfabeto solo nel 1894, prima facevano come il 75% degli italiani che era analfabeta e viveva benissimo così, Vaticano permettendo.

La storia di Genova e Venezia comincia dalla città di Arles, cui il Larousse Universel del ‘22 dedica poche righe. In questo poco spazio però si apprende che Arles:
1) nel Larousse del ‘22 era considerata la capitale della Gallia fino al 1793, e
2) ha un leone nello stemma, e il leone tiene in pugno il Vaticano.

I cataloghi dei librai antiquari, che sono la principale fonte di questa immondizia, col tempo aumentano invece di diminuire, e sono pieni di libri antichi «raccontati», ossia inventati apposta.

Il Milione di Marco Polo è stato “corretto» da un tizio nel 1928 e poi è stato migliorato nel 1935 dalla stessa persona. Non si conoscono altre versioni.

In Francia, dove alla fine del Settecento forse non c'era nemmeno Parigi, il giuoco lo conduce l'enciclopedia Larousse, che ha messo in esistenza tutta una Gallia piena di re e regine in luoghi dove non ce n'è traccia.

Agli americani sta bene vedere i castelli della Loira, ma i castelli della Loira li hanno fatti gli italiani il secolo scorso. Al centro del frontespizio dei due volumi della Larousse campeggiano i 92, e quindi in alto non è ammessa nessuna discussione.
Inviato il: 3/6/2013 22:05
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#128
Mi sento vacillare
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Citazione:
Come giustificano la totale assenza di Bibbie prima dell'Ottocento? Le proibivano i papi. Sisto V nel 1590, e Clemente VII nel 1596 hanno emesso bolle contro la Bibbia. Questo lo dice la Treccani alla voce Bibbia, che è a cavallo della pagina 920, ma l'esame dei vocabolari mostra che Mosè è arrivato a metà del 1800, e che l'Apocalisse è diventato una profezia di genocidio solo dopo la prima guerra mondiale.



non sono uno storico,ci sono fatti molto interessanti

una curiosita' di pochi giorni fa

Citazione:
Bibbia: scoperto piu' antico rotolo esistente del Pentateuco ebraico

Bologna, 28 mag. - (Adnkronos) - La Biblioteca Universitaria di Bologna (Bub) conservava da epoca immemorabile, senza saperlo, il rotolo del Pentateuco ebraico piu' antico del mondo. Il documento reca la segnatura "Rotolo 2", e' di morbida pelle ovina (lungo 36 metri e alto 64 centimetri), contiene il testo completo della Torah in ebraico (ovvero Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio) ed era stato precedentemente catalogato come probabilmente risalente al XVII secolo. Il "Rotolo 2", invece, e' stato vergato in un periodo compreso tra la fine del XII secolo e l'inizio del XIII (1155-1225) e risulta essere, dunque, il piu' antico rotolo ebraico completo della Torah oggi conosciuto: un esemplare d'immenso valore, la cui importanza per gli studiosi e' evidente anche a un pubblico non specializzato.


si erano sbagliati di 500anni bha
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Inviato il: 3/6/2013 23:32
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#129
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probabilmente è un falso, come i rotoli del mar morto di cui hanno fatto esaminare solo l'involucro e li c'è scritto che il popolo eletto (auto eletto) può, anzi deve distruggere e sterminare tutti gli altri
Inviato il: 5/6/2013 16:59
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#130
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onomanzia

tramite questo link è possibile scoprire il significato che possiede il nostro nome...è divertente e su alcune cose devo dire che ha descritto perfettamente alcuni punti della mia personalità.

Da circa un mese sto raccogliendo un po' di materiale inerente la struttura del linguaggio (semiotica, linguistica, semantica generale) per una cosa che vorrei scrivere e i vostri post mi hanno aiutato a trovare le tappe successive della mia ricerca intuitiva sull'argomento.

GRAZIE!!!!
Inviato il: 5/6/2013 17:55
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  •  horselover
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#131
Dubito ormai di tutto
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spesso i personaggi pubblici vengono spinti in certe posizioni solo dal loro nome
Inviato il: 6/6/2013 21:20
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#132
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monti tremonti montezemolo d'alema moro sgarbi manganelli craxi e tanti altri
Inviato il: 6/6/2013 21:29
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  •  alroc
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#133
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Riguardo i nomi che si ripetono in situazioni particolari, pensate a Paolo Franceschetti. Lui nota già da molto tempo che ovunque vada c'è sempre un collegamento con la rosa o con argomenti attinenti con essa. Che vuol dire questa strana coincidenza?

Lo scettico direbbe che si può trovare un collegamento per ogni cosa, ma chi esplora con vero interesse certe cose, sa che non può essere solo questa la risposta.

Ogni cosa che esploriamo e indaghiamo "attira" ciò che ci è utile e si manifesta sottoforma di "nomi" che si ripetono, ma non sappiamo "leggerli". Il messaggio che ci arriva rimane muto alle nostre menti, probabilmente perché non sappiamo leggere tra le righe.

Ogni cosa ha un codice di lettura, decodificare e trovare la chiave è il primo passo di una ricerca utile e produttiva.
Nel caso di Fomenko o Ciapanna credo si sia creato in loro una sorta di "specializzazione" a un punto tale da diventare difficile capirli. Resta il fatto però che hanno speso la loro vita in questa ricerca e se l'hanno fatto, evidentemente erano mossi da una motivazione forte che li ha spinti a valicare il limite dell'ordinario.

Il problema non è se credere o meno a ciò che hanno trovato, quanto piuttosto fare in modo che le decifrazioni da loro compiute non vadano giudicate a priori solo perché incredibili. Magari sforzarsi di comprendere il codice sarebbe utile.

Si dice che in principio fu il "verbo", ma siamo sicuri che il primo significato di un sintagma sia davvero quello oggettivo? Oppure si potrebbe scoprire che la comunicazione, anche quella storica tramite le fonti scritte, sia di fatto "viziata" da un difetto cognitivo intrinseco?
Inviato il: 7/6/2013 1:03
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#134
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

horselover ha scritto:
monti tremonti montezemolo d'alema moro sgarbi manganelli craxi e tanti altri

Berlusconi, Bersani, Bertinotti, Berlinguer...

Citazione:

alroc ha scritto:
Ogni cosa ha un codice di lettura, decodificare e trovare la chiave è il primo passo di una ricerca utile e produttiva.
Nel caso di Fomenko o Ciapanna credo si sia creato in loro una sorta di "specializzazione" a un punto tale da diventare difficile capirli.

Nel caso di Fomenko solo perché è in russo... non è la stessa cosa di Ciapanna.
Inviato il: 7/6/2013 11:08
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  •  horselover
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#135
Dubito ormai di tutto
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soros si può vedere da destra e da sinistra uguale
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#136
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napolitano pilota nano
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#137
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montini bergoglio
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  •  polaris
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#138
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@ Nomit

Gli articoli di Ciapanna sono incomprensibili integralmente (ho curiosato sul suo sito) figuriamoci a frammenti!!! Non potresti pubblicarli per intero, con ordine?

Molte affermazioni oscillano tra lo sconcertante e il ridicolo.
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Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.. - Shakespeare
Inviato il: 8/6/2013 14:51
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  •  horselover
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#139
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per capirci qualcosa (non tutto) bisognerebbe iniziare dal principio e vedere le fotografie che completano gli articoli. se nessuno ha conservato i numeri di "fotografare degli anni 80 resterà solo un delirio. ma un po' di arrosto in mezzo al fumo c'è. per esempio parlava molto del monte dei paschi di siena che fra le altre cose da un giorno all'altro si è aumentato l'età di circa 200 anni
Inviato il: 8/6/2013 16:37
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#140
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Citazione:

polaris ha scritto:
@ Nomit

Gli articoli di Ciapanna sono incomprensibili integralmente (ho curiosato sul suo sito) figuriamoci a frammenti!!! Non potresti pubblicarli per intero, con ordine?

Molte affermazioni oscillano tra lo sconcertante e il ridicolo.

Basta che poi non le scambiate per mie opinioni...

Citazione:
LA BIBBIA COME ENIGMA
Per capire cosa sta accadendo la Bibbia da sola è pericolosa perché è un testo da decodificare e l'interpretazione letterale non è quella giusta. Delle interpretazioni altrui non ci si può fidare perché non sono disinteressate, e si sono visti numerosi casi di abdicazione «spontanea» dalla propria cultura.

L'esempio più vistoso è offerto dai Testimoni di Geova, una setta capeggiata dalla Torre di Guardia che ha sede in alcuni grossi edifici a Brooklyn, privi di ogni ostentazione. I Testi sono su nessun albero: stanno fuori e basta, e infatti pur «temendo» YHVH, non possono chiamarlo così ma debbono usare la parola Geova.

Altro tronco, altro codice. Codice in latino vuoi dire tronco. I testimoni di Geova arrivano in massa dopo la Seconda Guerra Mondiale e praticano un pesantissimo proselitismo basato appunto sull'interpretazione letterale guidata, e siccome pensano che la Bibbia esiste da quattromila anni (le Tavole della Legge sarebbero state date a Mosè 19 secoli prima di Cristo, secondo la Bibbia Concordata ) sono convinti che una tale precisione di profezie non può non venire da una potenza extraterrena.

Ora è certo che qualcosa pilota gli eventi (la mia stessa esistenza ne è la prova per me) ma non è affatto certo che sia la Bibbia il veicolo. Se i Testimoni di Geova fossero esistiti ai primi del secolo scorso non avrebbero trovato traccia di Mosé né nella cultura, né nei vocabolari.

La particolarità che i Testimoni di Geova non conoscono è che loro stessi non riescono a immaginare il proprio psi, il proprio punto di osservazione del mondo, dall'esterno. Pensano che tutto ciò che gli sembra vero oggi sia stato vero sempre. Non distinguono la percezione della storia dalla realtà della storia stessa.

Se oggi gli sembra che Mosè c'è sempre stato, per loro Mosè c'è sempre stato. Non si rendono conto che sono loro che stanno inventando Mosè minuto per minuto.

Né si rendono conto che un personaggio che sta nella memoria può esserci stato messo da chi ha un interesse particolare a riempire libri, giornali e televisione di personaggi destinati ad entrare oggi nella memoria come personaggi antichi, e domani a restarci come autentici personaggi dell'antichità. Salvo essere cancella ti al prossimo giro di secolo.

Lo storico Gershom Scholem (un nome di fantasia) dice che la Bibbia è come un giuoco enigmistico impossibile da decifrare, e quindi bisogna seguire la sua versione dei fatti. Ma 100 anni non sono moltissimi e difatti da confrontare con le profezie della Bibbia ne sono successi tanti che si può certamente tentare di osservare la Bibbia dall'esterno. In fondo la Bibbia ha la struttura di un albero esterno al mio punto di osservazione, al mio psi, e questo è già un passo avanti nella via della soluzione. Il fatto che ne hanno stampato un miliardo e mezzo di copie conferma che bisogna prenderla sul serio.

Io che sono figlio di un uomo che da ragazzo è stato messo in uniforme e mandato con un moschetto 91/38 a conquistare «quota 91», che era in realtà una mitragliatrice austriaca, ed è tornato invalido, io non ci credo alle interpretazioni della Bibbia fornite da quelli del 92. Io sono ancora fermo al 91, e voglio capire.

Cominciamo dai bisantoni. In araldica (che è l'albero dei nobili, Abiinelek nella Bibbia) i bisantoni sono le palle di pietra da cannone che stavano nello stemma di Firenze prima che venissero sostituite dall'onnipresente Giglio. Questo in araldica significa che Firenze era una città dove Bisanzio comandava e che ancora non si chiamava Firenze. [questa parte mi piace]

Andiamo a Bisanzio. Scopriamo subito che non è il nome di un posto ma è una falsa pista. Bisanzio infatti significa “sancito due volte” e siccome «santo, sanzio» non è uno spirito celeste ma un ordine che scende dall'alto, vediamo di che santi si tratta.

Con la Treccani è facile, una volta scoperto il codice 92. Le cose vanno cercate nel volume dell'indice perché non stanno quasi mai dove uno si aspetterebbe di trovarle (per esempio la voce Massoneria, uno dei nomi che il potere ha, è spiegata sotto la voce Santa Alleanza).

Il luogo dove oggi ci dicono che secoli fa esisteva la città di Bisanzio oggi si chiama Istanbul. Ci sono tracce della passata presenza della repubblica di Genova (che costruì una cinta di mura tuttora visibili) e anche di Venezia. E poi c'è la basilica dedicata a Santa Sofia, la “conoscenza stabilita”. Sofia in greco significa conoscenza, e il richiamo all'albero della conoscenza del Bene e dcl Male con cui la Bibbia comincia è inevitabile.

Nella percezione di oggi, Bisanzio è stata la città dove Giustiniano intorno al 529 avrebbe raccolto i suoi codici illuminati (ossia illustrati) e dove aveva sede il Sacro Impero Romano d'Oriente (Trecc. XVII p. 391).

Nella percezione che la gente aveva un secolo fa (e nella storia della Turchia) uno dei nomi del luogo era Mandracchio, che nel Mediterraneo era diventato nome comune e indicava il porto mercantile. C'erano i turchi (che non sono i turchi che trafficavano col Vaticano, della cui invenzione si occupava un'apposita facoltà universitaria a Roma, Turcologia), e contemporaneamente c'erano i Genovesi, i Veneziani e i Greci.

Molto indietro la storia non può andare perché tutti i documenti archeologici sono stati stravolti, e sulla gente è calata la carta stampata.

Si sa con certezza che il Partenone e l'Acropoli di Atene erano normalmente in funzione quando arrivarono i Veneziani che lo devastarono combattendo contro i turchi, ma erano i turchi della Turcologia, non quelli della Turchia, Lord Elgin fece il resto, trasportando le bellezze di Atene nel British Museum, e quindi i tempi di Pericle sono finiti nel secolo scorso, non 25 secoli fa come ci raccontavano per scaricarsi dell'infamia.

Tutti i dati che vi presentiamo, e mille altri di conferma, sono leggibili da tutti nei trentasei volumi della Treccani, ma bisogna mettersi gli occhiali 92 per decifrarli perché sono messi in modo da sfuggire al lettore distratto.

Genova e Venezia, quindi, e i turchi della Turcologia, erano i tre poteri che comandavano a Bisanzio. Ma Bisanzio allora dove stava? Nelle porte di bronzo del duomo di Milano c'è un «turco» che sembra il Visconti, che non solo ha il turbante in testa, ma anche un vistosissimo scudo col biscione che ingoia un bambino. È l'aspetto «Erode» del 92.

Nella porta di bronzo il Visconti «turco” viene ucciso dal «crociato» (sempre di croce greca si sta parlando, come quelle dei cavalieri di mare. Cristo non c'entra). Questo è l'aspetto Apocalisse.

A Bellinzona invece possono stare tranquilli perché anche lì c'è il biscione ma non il bambino. Forse il serpente ha già mangiato. Bellinzona (una città molto bella nella zona) è ben dentro nel 92. Il prefisso telefonico 92 e l'antenna trasmittente «più alta d'Europa» concorrono a farne un luogo unico.

La storia degli imperatori romani che ad un certo punto, nell'anno 395, avrebbero diviso l'Impero in due (tra Onorio, Roma, e Arcadio, l'Oriente) presuppone un Impero ma questa forma di governo a Roma era sconosciuta. Imperatori erano occasionalmente dei generali. Ogni città aveva le sue regole, non esistevano né stati né passaporti (la figura dell'ambasciatore tra stati “indipendenti” è stata creata dalla Santa Alleanza,
e alla fine del secolo scorso gli Stati al mondo che dipendevano dalla Santa Alleanza, erano 26) e in tutti i porti del Mediterraneo si parlava la stessa lingua. Ancora oggi i marinai usano lo stesso gergo nei porti del Mediterraneo e ancora oggi gli ambasciatori delle «teste coronate» dell'albero della Santa Alleanza sono superiori in grado a tutti gli altri.

L'indipendenza degli stati è una finzione. Finalmente si è capito perché, dopo vent'anni di Fascismo, l'Italia non è diventato un paese neutrale come la Svizzera o l'Austria. Al tempo dei comuni alcune città prosperavano con gli scambi ed i commerci, e Napoli era di gran lunga la città più importante. Re Fuàd d'Egitto, padre di re Faruk il re del poker, parlava e scriveva benissimo il napoletano. L'italiano, ai tempi di re Fuad, era una specie di esperanto destinato a far scomparire i dialetti. Napoli era il centro naturale in cui convergeva il Mediterraneo, gli inglesi fingevano che ci fosse una monarchia, ma i suoi poteri non andavano molto oltre la zona vesuviana. I re di Napoli erano re di carta, tutte figure 92 le cui descrizioni riempiono i cataloghi dei librai antiquari, ma che non hanno nessun riscontro con la realtà, e infatti gli stessi libri, quando li ordini, non ci sono mai. Non c'era potere centrale, non c'era servizio militare, non c'erano tasse sui poveri (le imposte indirette).

Con i piemontesi è arrivata la schedatura delle persone (l'anagrafe, che non ha alcuna utilità sociale) e poi la tassa sul grano, quella sul sale, quella sui tabacchi... E una parte del debito che i Savoia avevano contratto per andare alla campagna di Crimea.

L'ultima comunità meridionale a cadere sotto le cannonate e l'assedio dei piemontesi fu Civitella del Tronto, difesa dai baroni Cornacchia. Quanto forte sia ancora oggi la mentalità comunale nel Meridione è dimostrato dal fatto che il nostro esercito considera ancora l'Aspromonte e la Sardegna “zona di operazioni”. Se è così dopo trent'anni di televisione, figuriamoci prima che fabbricassero le ferrovie e poi le strade.

L'ultima autonomia “commerciale”che avevano lasciato ai napoletani, quella della piccola importazione, gliel'hanno tolta quindici anni fa fingendo che non era commercio di diritto ma che si trattava di un'attività di contrabbandieri. Gli avevano fatto dipingere di blu i motoscafi per isolarli dal resto della popolazione.

Fino a pochi decenni fa c'erano foreste e paesi, e la mancanza di strade era la migliore difesa. Senza strade un esercito di cento persone armato di lance e di cannoni/petriere (così andavano le truppe fino a metà del secolo scorso) non dura una settimana. Che mangia? E poi la gente sapeva difendersi benissimo con gli stessi mezzi. I famosi fucili a trombone dei briganti erano delle petriere portatili, i briganti eravamo noi.

Nella visione del mondo che ci stanno imponendo, che è quella dei nostri nemici, le colpe del Meridione sono bibliche. Hanno cominciato con un best seller librario subito dopo la guerra: Cristo si è fermato ad Eboli, dove la prova dell'arretratezza delle persone era costituita principalmente dal fatto che erano poveri. Il fatto che i meridionali sono culturalmente indipendenti (e non sono un'invenzione del secolo scorso, ma una realtà millenaria) e privilegiano la comunicazione intuitiva su quella verbale viene preso per ignoranza.

Il giornale di New York racconta che i figli degli emigrati italiani che andavano nelle scuole americane dovevano tenere le mani sotto il sedere per imparare bene a parlare inglese senza gesticolare. Piccoli edomiti.

L'indipendenza è definita arretratezza, e fino a pochi anni fa i sindacalisti dell'Alta Italia venivano mandati a primavera a stravolgere il lavoro dei pastori nelle Puglie.

La gente si spostava per il Mediterraneo, o veniva spostata, con facilità. Nel paese dove sono cresciuto, San Benedetto del Tronto, prima che arrivassero le comunicazioni (anni '20 di questo secolo), il posto dove i pesèà tori tenevano gli orti e tiravano su le barche si chiamava Mandracchio, tre si diceva «talatta», e quando tornavano senza pesce dicevano “mafisc”, niente. Parole arabe.

Prima che arrivassero le barche a motore il mare era insidiato dai Saraceni, che erano proprio i discendenti di Sara, moglie e sorella di Abramo, nelle vesti di pirati. Erano i predecessori degli odierni “cavalieri » del Santo Sepolcro, di Malta, di Santo Stefano, eccetera. Quanto poco fossero cavalieri lo dimostra il fatto che i loro superiori si chiamano «ammiragli» e a questa particolare attività in Vaticano hanno dedicato addirittura un monumento (vedi foto a pag. XXI.).

A Pisa (che non è una città di mare ma è il nome che danno a Livorno ‘quando parlano di pirateria) a giugno '89 i cavalieri di Santo Stefano facevano una mostra dei loro cimeli. In mezzo ad una profusione di croci greche e di punte di lancia si poteva leggere l'elenco dei gioielli che un signore turco incontrato in mare «donava» al cattolicissimo imperatore d'Austria (titolare dell'Etruria nell'almanacco dei Gotha) nelle mani dei suoi maggiordomi Liechtenstein e nomi simili. Il bottino. Ma quella lista era palesemente falsa, inventata adesso per dar sicurezza agli altri 92, e compilata dalla stessa gente che ha inventato prima Ali Babà e i quaranta ladroni e poi zio Paperone. Il catalogo della mostra non era disponibile. Piratatato via dagli stessi cavalieri appena uscito di tipografia, hanno detto i custodi.

A questi debiti con la società, ed a fatti molto peggiori, dovrebbe rimediare l'Inversione Semasiologica che stanno tentando nei mezzi di informazione. Il V postulato di Euclide (l'imperatore Carlo V, nel gergo del 92; «sul cui mondo non tramontava mai il sole) è stato inventato apposta. È la segnatura di partenza in Vaticano, nell'affresco Scuola di Atene, che è attribuito a Raffaello Sanzio. Andiamo a vedere la lapide di Raffaello Sanzio nel Pantheon, e scopriamo che è Santo: Santo Raffaello. Sanzio, santo, sancito... ci siamo di nuovo. E una sanzione a fumetti murali, meglio dell'alfabeto.

San Raffaello ha la stessa realtà di San Carlo Magno, la “sanzione” su cui si fonda la Santa Alleànza, cui hanno dedicato il duomo di Aquisgrana. E in stile gotico e quindi sembra molto antico, ma tutte le chiese gotiche, di cui non si conosce mai la committenza, sono recentissime, le fotografie di Notre Dame in costruzione a Parigi lo provano. Lo stile gotico, spiega la Treccani , è un nome di fantasia, come lo stile barocco. I goti non sono mai esistiti, spiega, e i Visigoti e gli Ostrogoti del medioevo hanno la stessa realtà dei Visibarocchi e degli Ostrobarocchi. Comunque Ostrogoti e Visigoti si incontrano nella Treccani ad ogni pié sospinto e servono per insegnare al mondo che Roma è stata più volte conquistata dai barbari. Durante il Medio Evo, naturalmente. Nella Bibbia i Goti sono i Geti che ridurranno Edom all'obbedienza per consentire a Davide di tornare a Gerusalemme (Obed-edom, 2 Samuele 6.10-12)
Inviato il: 8/6/2013 19:02
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#141
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Citazione:

horselover ha scritto:
per capirci qualcosa (non tutto) bisognerebbe iniziare dal principio e vedere le fotografie che completano gli articoli. se nessuno ha conservato i numeri di "fotografare degli anni 80 resterà solo un delirio. ma un po' di arrosto in mezzo al fumo c'è. per esempio parlava molto del monte dei paschi di siena che fra le altre cose da un giorno all'altro si è aumentato l'età di circa 200 anni

Sì mi ricordo, dal diciasettesimo al quindicesimo secolo, secondo lui. Tra quelli che ho copiato non lo trovo, purtroppo.
Inviato il: 8/6/2013 19:14
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#142
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non secondo lui... era su opuscoli ufficiali del mps sui più vecchi c'era fondata nel 1600 e qualcosa, poi hanno iniziato a scrivere 1472 la cosa più strana per me è che nessuno si accorge di queste cose
Inviato il: 8/6/2013 19:53
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#143
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nomit devo ringraziarti, mi stai facendo fare un viaggio nel tempo
Inviato il: 8/6/2013 20:24
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  •  Nomit
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#144
Dubito ormai di tutto
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Horselover, li ha raccolti il sito Webtoni.eu nella sezione "Editoriale", io non ci entro più perché mandava virus, non so se adesso è a posto. Comunque gli articoli sono troppo lunghi per postarli tutti, posto alcune parti di "Carta 19", del 1989:

Citazione:

Il settimanale inglese The Economist che rappresenta il punto di vista dell'Inghilterra della Thatcher informa i suoi lettori che nel 1985 gli Stati centrali dell'Europa occidentale si sono riuniti senza informare l'Italia ed hanno preso delle decisioni gravissime a carico degli Italiani. Questa notizia rappresenta la conclusione di una operazione riducibile a tre tempi:
1) hanno finto che l'abolizione degli Stati europei avrebbe comportato l'uguaglianza di diritti di tutti i cittadini sulla base di quelli che a noi sembrano diritti dei cittadini,
2) hanno trasferito enormi fette di proprietà immobiliare alle banche con la scusa di rinforzarle, poi hanno trasferito all'estero la proprietà delle stesse banche con tutto il resto (assicurazioni, supermercati, ecc.),
3) poi, a cose fatte, hanno chiuso la gabbia, ossia si riservano di vedere a che condizioni gli Italiani potranno lasciare il Paese, ed è facile immaginare che molti vorranno farlo se prosegue inalterato il programma biblico, nel quale è previsto che « le madri mangeranno i figli» per fame.

[...] L'Istituto Storico Italiano è stato fondato nel 1882 per gestire tutta la letteratura antica. Prima l'istituto non c'era perché non c'era letteratura antica, la quale è giunta in blocco dall'estero nel 1868 alla Biblioteca degli Este, ed è stata messa a disposizione del pubblico nel 1872 [...]

La datazione degli anni a partire da Cristo non esisteva prima dell'Ottocento perché non esisteva né storia nè letteratura. Prima dei vocabolari (metà Ottocento) la storia è tutta completamente inventata. Prova ne sia che persino i nomi delle città antiche sono stati cancellati dalla memoria, in tre o quattro generazioni. Orvieto, Viterbo, Civitavecchia, Napoli, sono tutti nomi nuovi. Veniamo manipolati tutto il tempo mediante un'altra invenzione recentissima: le leggi scritte. Prima dei vocabolari non potevano esistere leggi scritte. Tutti i codici di Giustiniano sono falsi, e se li osservate singolarmente, spesso sono osceni. L'elmo di sciapo impedisce di vedere chi sia. Per cominciare la ricerca occorre tener presente che anche il calendario (la conta progressiva degli anni) è di invenzione recente. Tutte le date tipo “26 febrarius 1690” sono false. I latini avevano il mese lunare e lo dividevano in tre: calende, idi e none, e difatti ci raccontano che la prima «settimana», inventata da Laplace al tempo della cosiddetta Rivoluzione Francese, si chiamava «decade». Un esempio di come indicavano la data i romani prima c'è nella lapide del cardinale Schuster a Milano, nel Duomo, ma gli editori falsari sono ignoranti e traducono alla lettera il calendario moderno
[a quanto ne so è vero, nel rinascimento usavano "ancora" idi, calende e none]
Citazione:
La fotografia è un ottimo documento per dividere la storia dalla preistoria. Guardate cos'è successo al duomo di Colonia: la metà costruita dopo l'invenzione della fotografia ha richiesto venticinque anni di lavoro, mentre la metà precedente ha richiesto milleduecento anni.
Quindi per capire la storia, occorre in primo luogo difendersi dalle folle, assurda, retrodatazione di tutto ciò che è oggi in questo momento, il nostro passato.

[...]Cominciamo dal duomo di Siena, un posto dove tutti vanno prima o poi, e che commemora una tra le banche più antiche. Nel pavimento leggiamo grande e grosso che Mosè è contemporaneo di Ermete Mercurio Trismegisto.

[...]I documenti ufficiali del Vaticano sono chiamati “bolle» e sono comparsi tutti insieme alla fine del secolo scorso, vedi Fotografare di settembre (ma nel mio psi sono comparse pochi mesi fa, nei cataloghi di reprint per la diplomazia, e nel vostro psi compaiono in questo momento, attenzione!). Si legge che fino all'epoca di Leone XIII (tutto ciò che è importante per quelli del 92 è avvenuto sotto il suo pontificato) le bolle erano scritte con una calligrafia speciale, in codice, che solo loro sapevano leggere, il latino bullatico, e si legge che fu proprio papa Leone XIII che ordinò che si cominciasse con la calligrafia comune. Così in un sol colpo gli storici del 92 hanno eliminato alla radice la necessità di documentare le loro affermazioni, e il papa Leone di documentare l'antichità della scrittura.

[…] Lo psi dell'Italia attuale è nato con i Savoia, e per quanto riguarda l'invenzione della nostra storia, completamente travisata per preparare il crollo di Edom, esistono delle date precise. Nel 1870 l'Italia è stata unificata sotto la monarchia Savoia e nel 1872 «sono rientrati» in Italia, alla Biblioteca de-gli Este di Mantova, tutti i documenti della nostra storia. La lista è incredibilmente vasta ma nessuno discute perché arriva sotto il nome di Ludovico (Louis, Lys, il giglio) A. Muratori (uno dei nomi dei massoni). Al ministero della pubblica istruzione c'è Simon Nathan il quale decide che cotanta storia va gestita bene, e pochi anni dopo l'Italia ha il suo primo Istituto di Storia (1882) (La famosa Bibbia di Borso d'Este «rientrerà» solo nel 1923 per la semplice ragione che prima la Bibbia non esisteva. Il primo libro con il nome Bibbia usci solo nel 1885 catalogo Johnson Reprint ed era costituito semplicemente da « tre versioni in rima del vangelo di Nicodemo» Ossia la Bibbia che conosciamo oggi ancora non esisteva). [...]

Forse il segreto dei segreti sta tutto qui. La Magia è qualcosa che gli antichi conoscevano e che bisogna assolutamente dimenticare. La Massoneria in tutti i suoi rami (v. Santa Alleanza nella Treccani) è una specie di Magibusiness.

Don Juan Navarro, di Costa Rica, mi ha raccontato che gli indios si mettono in cinque, seduti e concentrati tutti insiéme, quando vogliono «togliere il peso ad una cosa». Le famose palle di pietra che si trovano nella zona Sud del paese, perfettamente sferiche, fatte di una pietra che non si trova in nessun posto (e quindi probabilmente una malta cementizia aggregata con impasti vegetali) erano 16 mila vent'anni fa (National Geographic) ma sono quasi scomparse oggi. Sono antipatiche a quelli del 92 e infatti Topolino raccomanda, se se ne incontra una, di spaccarla perché forse dentro c'è l'oro. E perché bisogna farle sparire? Perché una volta terminati gli indios le sfere sono una testimonianza del loro semplice potere magico. Le sfere, quelle rimaste fuori dai giardini delle ville, arrivano a pesare fino a 25 tonnellate, ma per gli indios questo non era un problema. Gli toglievano il peso, mi ha raccontato don Juan, che lo ha visto fare, e infatti se ne trovano ancora proprio perché stanno in località assolutamente impervie anche ai mezzi moderni
Inviato il: 8/6/2013 21:08
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  •  horselover
      horselover
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#145
Dubito ormai di tutto
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potranno dire che è pazzo, ma a me non sembra, oltretutto metteva anche tante foto. rimpiango di non avere conservato niente, ma grazie a te mi sto rinfrescando la memoria
Inviato il: 8/6/2013 22:43
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  •  sinmax
      sinmax
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#146
Ho qualche dubbio
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gente...non andate troppo O.T. please!!!

Vi informo che sul sito ufficiale russo della nuova crnologia è apparsa da poco la versione in lngua italiana.
http://www.chronologia.org/it/index.html

Cito dal sito:

AI LETTORI ITALIANI!
Considerata l'attenzione crescente verso la Nuova Cronologia, abbiamo deciso di organizzare alcune pagine in lingue straniere, tra cui una pagina italiana, a cura di Vera Giovanna Bani. Ci stiamo impegnando per offrire quanto piu materiale possibile in lingua italiana e tenere informati i lettori interessati sulle novita editoriali e i riscontri critici. La pagina italiana e quindi in continuo aggiornamento. Per informazioni : vera.bani@gmail.com

buone letture
Inviato il: 9/6/2013 0:46
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  •  alroc
      alroc
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#147
Mi sento vacillare
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Citazione:

sinmax ha scritto:
gente...non andate troppo O.T. please!!!

Vi informo che sul sito ufficiale russo della nuova crnologia è apparsa da poco la versione in lngua italiana.
http://www.chronologia.org/it/index.html

Cito dal sito:

AI LETTORI ITALIANI!
Considerata l'attenzione crescente verso la Nuova Cronologia, abbiamo deciso di organizzare alcune pagine in lingue straniere, tra cui una pagina italiana, a cura di Vera Giovanna Bani. Ci stiamo impegnando per offrire quanto piu materiale possibile in lingua italiana e tenere informati i lettori interessati sulle novita editoriali e i riscontri critici. La pagina italiana e quindi in continuo aggiornamento. Per informazioni : vera.bani@gmail.com

buone letture


Sinmax,
non credo si vada O.T. perchè secondo me c'è una correlazione tra i due ricercatori. E' evidente come Ciapanna apra uno spiraglio che permette di decifrare le fonti scritte e nel caso della bibbia afferma:

"tutti i dati che vi presentiamo, e mille altri di conferma, sono leggibili da tutti nei trentasei volumi della Treccani, ma bisogna mettersi gli occhiali 92 per decifrarli perché sono messi in modo da sfuggire al lettore distratto."

Che vul dire questa affermazione?
Che bisognerebbe "ri-leggere" le fonti che abbiamo come codice da decifrare...il codice che lui definisce 92.

I casi sono due:

1) Fomenkpo e Ciapanna sono pazzi
2) Esiste un metodo per indagare e scovare messaggi all'interno delle fonti scritte.

Forse alla base della cultura storica umana che noi conosciamo esistono dei sistemi di decodifica che aprono nuove e diverse ipotesi di comprensione delle testimonianze scritte.

Tutto ciò che ne viene fuori sembra incredibile e allora?

Ci sono talmente tante cose che scopriamo essere assurde e pur vere? Solo per questo dovremmo smettere di approfondire?

Se il codice 92 dà dei risultati confermabili, bisognerebbe spendere un po' di tempo per questo. Anzi io direi a Fomenko di studiarsi Ciapanna!!! ^_^

Sinmax, in ogni caso grazie per il link.

PS Tutto questo mi ricorda il film "Codice genesi". In un modo distrutto, un uomo porta in salvo la bibbia verso un luogo dove si stanno raccogliendo tutte le testimonianze rimaste della storia umana...la bibbia è contesa da un gruppo di dominatori che vogliono usarla per avere POTERE sugli esseri umani rimasti...se poi facciamo attenzione al titolo CODICE GENESI, allora il messaggio è più che palese.
Inviato il: 9/6/2013 10:47
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  •  Nomit
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#148
Dubito ormai di tutto
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@Sinmax a settembre/ottobre dovrebbe uscire 400 Anni d'Inganni - Una Verità Scioccante sulla Nostra Storia.
@Alroc il 92 o 29 sarebbe il marchio del falso e deriverebbe da uno schema molto presente in natura

Sarebbe il massimo se Fomenko e Ciapanna a avessero raggiunto le rispettive conclusioni indipendentemente, ma può essere che Ciapanna conoscesse Fomenko. Comunque non bisogna confonderli, Fomenko non è la stessa cosa di Ciapanna e le loro teorie sono diverse.
Inviato il: 9/6/2013 12:19
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  •  polaris
      polaris
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#149
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Leggetevi questo così nel frattempo ingannate l'attesa.

Comprerò per curiosità il libro linkato da Nomit anche se, a mio parere, le teorie di Fomenko sono davvero troppo estreme. Tra la l'altro mi sembra di capire che lui parli di un grande impero slavo dell'antichità che avrebbe conquistato tutta Europa, senza però lasciare tracce nella propria terra d'origine quindi fate voi... Nel link viene spiegato come Fomenko e Newton asseriscano essenzialmente la medesima cosa ma giungano a conclusioni completamente diverse: Newton, nella sua critica alla cronologia scaligeriana, conclude che la storia dell'umanità vada spostata in avanti di 300/500 anni mentre Fomenko è decisamente troppo radicale nelle sue affermazioni.
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Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.. - Shakespeare
Inviato il: 9/6/2013 13:22
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  •  alroc
      alroc
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#150
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
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Nomit ha scritto:
@Sinmax a settembre/ottobre dovrebbe uscire 400 Anni d'Inganni - Una Verità Scioccante sulla Nostra Storia.
@Alroc il 92 o 29 sarebbe il marchio del falso e deriverebbe da uno schema molto presente in natura

Sarebbe il massimo se Fomenko e Ciapanna a avessero raggiunto le rispettive conclusioni indipendentemente, ma può essere che Ciapanna conoscesse Fomenko. Comunque non bisogna confonderli, Fomenko non è la stessa cosa di Ciapanna e le loro teorie sono diverse.


Esiste un documento che spiegherebbe il codice 92?
Inviato il: 9/6/2013 17:04
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