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incredulo |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #104 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/8/2006
Da Asia
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@Mande
Se la tesi secondo la quale l'inflazione colpisce maggiormente i poveri in periodi di alta inflazione fosse vera l'indice Gini deve aumentare. Invece guarda caso diminuisce come se l'inflazione colpisse davvero i ricchi avvicinandoli ai poveri. Se le vostre teorie non si adattano ai fatti siete cortesemente pregati di abbandonarle o quantomeno modificarle.
Mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando i miei insegnanti mi dicevano che ogni posizione può essere supportata con grafici e tabelle a sostegno delle proprie tesi, che era solo una questione di quale parte del grafico volevi mettere in risalto e, su quello, costruire la tua convinzione.
Un metodo usato e strausato dai debunker per negare l'EVIDENZA dei FATTI.
Le mie supercazzole sono MATEMATICA pura.
Basta fare due semplici conti ARITMETICI senza fare complicatissimi calcoli FINANZIARI, che i consulenti finanziari dei ricchi compiono per limare anche lo 0,01 in più, per comprendere che anche se l'inflazione lima del 3% il 10% del patrimonio questo non viene intaccato perchè il GROSSO dello stesso è capace di raddoppiare o triplicare nel corso degli anni.
Per le persone meno istruite, basta fare un giro al mercato rionale a fare la spesa per comprenderlo.
Ma riempiamoci pure la testa con tutta una serie di STUDI ed AFFERMAZIONI di tizio caio e sempronio, è il modo migliore per vivere in un mondo virtuale e perdere il contatto con la REALTA' credendosi anche molto fighi ed istruiti.
Un saluto
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Mande |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #103 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
Da Cologna veneta
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funky1 Citazione: A vedere i grafici, io direi che l'inflazione semplicemente non c'entra niente.
Che l'inflazione non c'entri niente ovvero che ci siano altri fattori sottostanti che abbiano determinato i risultati oggettivi è certo una ipotesi di lavoro. Citazione: Io vedo negli anni 80 un indice di Gini paragonabile a quello degli anni 2000, ma con un'inflazione di circa un terzo, se non un quarto.
Lo vedo anch'io. Ma allora cosa sostengo ti domandi? A partire dagli anni '70 l'inflazione aumenta e contemporaneamente l'indice di diseguaglianza scende. E' possibile che vi sia una relazione diretta tra i fenomeni. Finito il boom inflattivo grossomodo verso il '91 la diseguaglianza torna ad aumentare finché negli anni duemila torniamo indietro ai valori degli anni 80. Questo, secondo me, è stato dovuto principalmente all'occupazione stimolata dall'inflazione che poi ha cominciato di nuovo a scendere fino ai livelli odierni. Paxtibi Citazione: Scusa Mande, ma secondo te i grafici che hai postato supportano la tua ipotesi? Basta osservare la variazione nel Gini che segue il picco inflazionistico del '90...
Potresti spiegare meglio cosa intendi? Citazione: Curiosa poi l'idea che sia necessario incentivare l'acquisto della mela: la fame non basta come incentivo? Senza inflazione moriremmo tutti d'inedia aspettando di poterci permettere un'aragosta?
Poi ci si lamenta del consumismo, e ci vuole la decrescita e il consumo consapevole per legge, però bisogna incentivare l'acquisto del televisore al plasma. Chi vi capisce è bravo.
La questione non è incentivare l'acquisto ma trovare un modo economico efficiente che permetta a tutte le persone di poter vivere e produrre. In un sistema dove le proprietà sono sempre più accentrate in mano di pochi (come attesta Gini) chi ha permesso ai disoccupati (che vorrebbero lavorare altrimenti non si chiamerebbero così) di potersi esprimere e valorizzare è stata l'inflazione. Viviamo in un sistema di proprietà privata dove poche persone possono decidere chi può lavorare e chi no. Possiamo certo rimettere in discussione la proprietà privata ma dobbiamo prendere atto che l'inflazione ha giocato un ruolo favorevole ai poveri ed ha sfavorito i ricchi per le stesse leggi che regolano il mercato. Di sicuro non si può dire il contrario ovvero che l'inflazione abbia danneggiato i poveri. Attendo ancora che tu mi spieghi, anche con parole tue, come i tuoi parenti sono stati danneggiati dal periodo (quale?) inflazionistico Argentino.
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LuisPiz |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #102 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/5/2011
Da
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Citazione: Paxtibi ha scritto: Scusa Mande, ma secondo te i grafici che hai postato supportano la tua ipotesi? Basta osservare la variazione nel Gini che segue il picco inflazionistico del '90...
Curiosa poi l'idea che sia necessario incentivare l'acquisto della mela: la fame non basta come incentivo? Senza inflazione moriremmo tutti d'inedia aspettando di poterci permettere un'aragosta?
Poi ci si lamenta del consumismo, e ci vuole la decrescita e il consumo consapevole per legge, però bisogna incentivare l'acquisto del televisore al plasma. Chi vi capisce è bravo.
Eh, perchè se non stimoliamo la domanda, finisce che ci becchiamo davvero una bella inflazione! Invece se stimoliamo a go-go siamo a posto. "That's all folks!"
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #101 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/10/2008
Da
Messaggi: 708
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Citazione: Mande ha scritto:
Se la tesi secondo la quale l'inflazione colpisce maggiormente i poveri in periodi di alta inflazione fosse vera l'indice Gini deve aumentare. Invece guarda caso diminuisce come se l'inflazione colpisse davvero i ricchi avvicinandoli ai poveri.
Se le vostre teorie non si adattano ai fatti siete cortesemente pregati di abbandonarle o quantomeno modificarle.
Io vedo negli anni 80 un indice di Gini paragonabile a quello degli anni 2000, ma con un'inflazione di circa un terzo, se non un quarto. A vedere i grafici, io direi che l'inflazione semplicemente non c'entra niente.
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #100 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
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Scusa Mande, ma secondo te i grafici che hai postato supportano la tua ipotesi? Basta osservare la variazione nel Gini che segue il picco inflazionistico del '90...
Curiosa poi l'idea che sia necessario incentivare l'acquisto della mela: la fame non basta come incentivo? Senza inflazione moriremmo tutti d'inedia aspettando di poterci permettere un'aragosta?
Poi ci si lamenta del consumismo, e ci vuole la decrescita e il consumo consapevole per legge, però bisogna incentivare l'acquisto del televisore al plasma. Chi vi capisce è bravo.
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Mande |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #99 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
Da Cologna veneta
Messaggi: 1301
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Mi fa sempre piacere vedere un thread che va in vacca discutendo del sesso degli degli angeli. In fondo ognuno è libero di baloccarsi con le teorie che meglio crede. I fatti però bussano alla porta anche se molti non li vogliono vedere. Notturno che ha creato il thread ha chiesto dati per capire non voli pindalici. Incredulo all'inizio diceva che I RICCHI NON HANNO SOLDI CONTANTI. Ora deve accontentarsi nel dire che non ne hanno una grande percentuale ma li investono sotto forma di piramide dalla testa cava con un tronco conico per la cazzola superprematurata dell'oblivium economicus. Si è sempre sostenuto che i ricchi avevano più soldi dei poveri. E' una tautologia se ci pensi bene perché è contenuta nella stessa definizione ma quando si vuol negare a prescindere va bene qualsiasi cosa. Si è anche sostenuto che per questo fatto i ricchi soffrono di più l'inflazione dei poveri. Dove sono i fatti a dimostrazione di questo? Pensavate forse non esistessero? Sono stati già portati in altre discussioni ma vediamo di rinfrescare un po le memorie. Questo è l'indice Gini dal 1968 al 2006 relativo all'Italia L'indice Gini misura il divario tra i ricchi ed i poveri. http://it.wikipedia.org/wiki/Coefficiente_di_GiniQuesto invece è l'andamento dell'inflazione in Italia Se la tesi secondo la quale l'inflazione colpisce maggiormente i poveri in periodi di alta inflazione fosse vera l'indice Gini deve aumentare. Invece guarda caso diminuisce come se l'inflazione colpisse davvero i ricchi avvicinandoli ai poveri. Se le vostre teorie non si adattano ai fatti siete cortesemente pregati di abbandonarle o quantomeno modificarle.
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #98 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/10/2008
Da
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@ Audisio:
la svalutazione è una conseguenza dell'aumento della moneta in circolazione e quindi dell'inflazione, non ne è un controbilanciamento.
Per questo, ad esempio, la Cina si è costruita una riserva enorme di dollari: per farli sparire, di fatto, dalla circolazione e rivalutarli rispetto allo Yuan, rendendo competitive le esportazioni di prodotti cinesi. Per lo stesso motivo gli USA da anni spingono per la svalutazione del dollaro (almeno rispetto allo Yuan) e, almeno negli ultimi tempi, la Cina gli è andata un po' incontro.
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #97 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/10/2008
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Citazione: PikeBishop ha scritto:
E' un modo illogico (e peloso) di usare la lingua la ragione dei litigi, non l'ideologia (che immagino che tu sappia cosa voglia dire, anche se la usi a sproposito, o magari no?)
Ho strutturato male il post. Il riferimento all'ideologia riguardava l'odio per i ricchi, per questo chiedevo la definizione di ricco. Se il ricco è Berlusconi (et similia) sono d'accordo. Se il ricco è chi per bravura, talento, fortuna, fiuto per gli affari o quello che vuoi riesce a costruirsi un patrimonio di qualche milione di Euro allora io vado a cercare di capire come ha fatto, non mi metto ad odiarlo per principio. Per il resto, mettetevi d'accordo e date due nomi diversi alle due cose. Io ho capito cosa voleva dire chi, con inflazione, intendeva l'aumento di moneta circolante (la definizione, anche per il vocabolario Hoepli, è questa) e chi l'aumento di prezzi, perché diventa chiaro seguendo il ragionamento di ognuno. Se però si litiga per questo basta darsi una convenzione.
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incredulo |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #96 |
Sono certo di non sapere
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Da Asia
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Citazione: Notturno ha scritto: Attento, incredulo, tu hai ragione, si, ma c'è un elemento che ancora non è chiaro (a me!): gli investimenti finanziari sono sostanzialmente investimenti di valuta, si o no?
Se fossero azioni avresti ragione pienamente.
Ma i titoli di stato (che compongono un qualunque fondo di investimento per una fetta medio alta/altissima) sono moneta.
E ricadono sotto la mannaia dell'inflazione.
Quel che si salva sono i BENI: partecipazioni azionarie, immobili, ecc...
E qui tu, Pispax e gli altri avete ragionissima.
Ma anche io sto ripetendo da tanto che quel genere di investimenti costituisce la parte "statica" di un patrimonio, quella, in sostanza, per la quale si investe sapendo che non verrà smobilizzata se non dopo un buon lasso di tempo.
Gli investimenti a medio/breve termine sono quasi sempre su base monetaria.
O no?
I titoli di stato sono CAMBIALI, sono pagherò emessi dallo Stato italiano a varie scadenze e in vari formati, da quelli a tasso fisso a quelli a tasso variabile a quelli indicizzati. Non SONO denaro CONTANTE depositato sul conto corrente. Devono fare i conti con l'inflazione perchè quando li venderai, i soldi della vendita li dovrai REINVESTIRE in altri strumenti più vantaggiosi ma nell'esempio della PIRAMIDE FINANZIARIA usata dai RICCHI e per ricchi si intendono patrimoni da qualche milione di EURO in su, se perdi da una parte guadagni dall'altra, cosa che I POVERI non possono permettersi. I titoli di durata più lunga hanno un CORSO, termine tecnico che significa il TEMPO dall'emissione del titolo alla sua scadenza, nel quale il prezzo si alza e si abbassa come un vero e proprio titolo azionario anche se con percentuali inferiori. NON SONO LIQUIDI. Oggi come oggi, per l'assoluta virtualità della situazione finanziaria mondiale, che non è più aggancita al REALE, sono accettati come MONETA nelle transazioni finanziarie e svolgono questa funzione. Un saluto
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #95 |
Mi sento vacillare
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Citazione: Lezik85 ha scritto: Citazione:In presenza di deflazione nessuno è incentivato a spendere, né il ricco né il povero
E perché mai? Farebbe davvero schifo ad entrambi comprare, con lo stesso stipendio di oggi, più cose rispetto a ieri? Prendi per esempio il mercato dei computer: uno che costava 2000€ un anno fa oggi lo puoi benissimo trovare alla metà. Se non é un incentivo questo...
Bravo. Aspetta un altro anno e te ne compri 4. Aspettane un altro e te ne compri 8. Chi te lo fa fare di comprarne 2 oggi?
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audisio |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #94 |
Sono certo di non sapere
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Da
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Lezik, perchè mai dovrei comprare oggi un televisore LCD a 500 euro se tra sei mesi lo pago 400, essendo il mio stipendio nel frattempo invariato? E' quello che sta effettivamente accadendo nel mercato dei beni tecnologici, l'unico con tali caratteristiche. Occorre però dire che in questo settore le aziende recuperano ampiamente le perdite sulle gamme basse del mercato con extra profitti nelle gamme alte. Si sfornano sempre nuove tecnologie già disponibili da mesi se non anni ma centellinate grazie ad accordi stipulati nei trust tra i big del settore, vendendo a 3 mila euro i televisori di gamma alta quando già si producono a costi molto bassi. Il settore dei beni tecnologici può contare su una discreta cerchia di appassionati rincoglioniti dal marketing...
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LuisPiz |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #93 |
Ho qualche dubbio
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Citazione: audisio ha scritto: Ma che dici? Ma che vuol dire "aumentare artificialmente la produzione di un bene"? Il problema è che ragionate, da tipici economisti "classici", su un'economia di carta, puramente matematica, e non in base alle reali dinamiche economiche. Un caso di aumento di moneta che non corrisponde ad inflazione si ha in presenza di un aumento di domanda (che non è a sua volta legata necessariamente ad un aumento di moneta ma può essere determinata ad esempio da un miglioramento delle famose aspettative, o dalla pressione del marketing, il famoso consumismo) cui corrisponde capacità produttiva inutilizzata e/o scorte. .
Capito. E se la domanda non aumenta, che facciamo? La stimoliamo? Non ho molto tempo per rispondere in maniera articolata. Mi permetto solo di consigliare la lettura di questo thread, del quale riporto 3-4 post che trovo, per l'argomento, significativi: La spiegazione: espansione e depressione In un mercato libero dalle interferenze, non ci sarà un’esplosione degli errori, poiché non vi è ragione di credere che gli imprenditori commettano errori tutti nello stesso momento. Il ciclo di “espansione e crisi economica” è causato dalla manipolazione della quantità di moneta sul mercato, in particolare dall’espansione del credito bancario alle imprese. Si consideri un’economia con una data offerta di moneta, dove una parte di quest’ultima è spesa per il consumo e il resto è risparmiato e investito in attività produttive (direttamente, o attraverso l’intermediazione bancaria), composte da vari ordini di produzione. La proporzione del consumo rispetto al risparmio o agli investimenti è determinata dalle preferenze temporali degli attori economici, ovvero dal grado di intensità col quale questi preferiscono le soddisfazioni presenti a quelle future. Un tasso di preferenza temporale inferiore si rifletterà in una maggiore proporzione di risparmi e quindi di investimenti rispetto al consumo, allungando la struttura di produzione e in un accumulo di capitale. Un tasso di preferenza temporale più alto, al contrario, si rifletterà in un maggior tasso puro d’interesse e in una minore proporzione degli investimenti rispetto al consumo. Ergo, cosa accade quando le banche creano nuova moneta (in forma di banconote o di depositi bancari) e la concedono in prestito alle imprese? La moneta di nuova creazione si riversa sul mercato creditizio e conduce a una diminuzione del tasso di interesse sui prestiti. L’effetto è lo stesso che si verifica quando aumenta l’offerta di fondi risparmiati, che si rendono disponibili per gli investimenti:quando questi aumentano, il tasso di interesse cala. Di conseguenza, gli imprenditori sono tutti erroneamente indotti a credere, nel medesimo periodo, a causa dell’inflazione del credito creata dalla banche, che l’offerta di fondi risparmiati, e quindi prestabili, sia maggiore di quanto è in realtà.La spiegazione “neoclassica-keynesiana” delle crisi vuole che queste siano prodotte dal “sottoconsumo”, ossia da una carenza della domanda dei beni di consumo, ai prezzi in grado di generare profitti. Ma ciò non si accorda con il ben noto fatto che in realtà a soffrire di più durante una depressione sono i settori che producono beni capitali e non quelli che producono beni di consumo. Quel che manca è la domanda da parte degli imprenditori di beni di ordine superiore; il che, a sua volta, è causato da un ritorno della domanda alla precedenti proporzioni consumo-risparmio. In definitiva, gli imprenditori sono stati erroneamente indotti dall’espansione del credito bancario a investire troppo in beni capitali; ciò potrebbe portarsi avanti in modo redditizio solo con un tasso di risparmi più alto. Le imprese sono cadute in quest’errore a causa dell’espansione del credito e della conseguente manomissione del tasso di interesse di libero mercato.Chiudiamo col botto! Il sistema più ovvio per prevenire l'inflazione consiste nel mettere al bando il sistema bancario a riserva frazionaria sui depositi a vista e imporre su questi un 100% di riserva. Le banche che emettono ricevute per un deposito in oro non esistente stanno in realtà perpetrando una frode, facilitate dal fatto che non tutti i portatori di titoli rappresentativi di oro reclamano constestualmente la loro legittima proprietà. La proibizione di una tale pratica non sarebbe in effetti un atto di intervento statale sul libero mercato. Esso sarebbe parte della generale difesa legale della proprietà dagli attacchi mossi nei suoi confronti.
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #92 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/4/2009
Da Freedonia
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Citazione: In presenza di deflazione nessuno è incentivato a spendere, né il ricco né il povero E perché mai? Farebbe davvero schifo ad entrambi comprare, con lo stesso stipendio di oggi, più cose rispetto a ieri? Prendi per esempio il mercato dei computer: uno che costava 2000€ un anno fa oggi lo puoi benissimo trovare alla metà. Se non é un incentivo questo...
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audisio |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #91 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
Da
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@ Pike: guarda, non c'è problema. Accetto la tua definizione. Allora l'aumento dei prezzi lo chiamo cacca. D'ora in poi, il problema per un lavoratore a reddito fisso non è più l'inflazione ma la cacca. Non mi sembra sia cambiato il succo della questione. Ora, oltre i paradossi, è pacifico che a parità di altre circostanze, l'aumento della quantità di moneta (per decisione delle autorità monetarie o del sistema bancario) determina l'aumento dei prezzi (ho eliminato la parola inflazione così siamo più tranquilli). E' il principale motivo per cui vorrei cancellare le banche o perlomeno sottoporle ad un controllo sociale (sociale, non statale beninteso)... Ma non è sempre così nè a sinistra nè a destra dell'equazione. Questo volevo dire e continuerò sempre a dire.
P.S.: immaginiamo che da domani la sovranità monetaria sia di nuovo soggetta al controllo politico della popolazione e che sia costantemente garantita la stabilità dei mezzi monetari. Se il sistema economico tende sempre più a forme di monopolio/oligopolio oppure se le filiere produttive si frammentano con la costituzione di un numero sempre crescente di intermediari che si frappongono tra la produzione e il consumo, ossia se crescono per qualche ragione le rendite improduttive, il risultato sarà sempre cacca per i lavoratori a reddito fisso. Pur in presenza di moneta stabile...
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Infettato |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #90 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/11/2006
Da Roma
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Citazione: Se usi una parola piuttosto che un'altra un motivo in genere c'e' Ed è quello di scaricare le colpe verso altri......con un successo clamoroso! Citazione: E' assolutamente voluto e persino persone non del tutto ebeti come Audisio ci cadono tutti interi
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #89 |
Sono certo di non sapere
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Messaggi: 6263
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Citazione: Non capisco per esempio perché si debba litigare su cosa voglia dire inflazione Perche' e' da anni il punto della questione. Se usi una parola piuttosto che un'altra un motivo in genere c'e'. La neo-lingua e' appunto questo: chi ha in mano il potere cambia il senso delle parole cosi' che guerra diventi missione umanitaria e aumento dei prezzi diventi inflazione. E' assolutamente voluto e persino persone non del tutto ebeti come Audisio ci cadono tutti interi e quando ci sono dentro negano l'evidenza per non fare la figura del gonzo. Se io dico di inflazionare il mercato di pere, non vuol dire che il prezzo delle pere aumenta, vuol dire che ci sono piu' pere da comprare ed essendoci piu' pere il prezzo delle pere diminuira', prima o poi. Se inflaziono il mercato di denaro vuol dire che essendoci piu' denaro il prezzo del denaro diminuira' e conseguentemente dovrai scambiare piu' denaro per comprare la medesima cosa. Se invece dico che i prezzi aumentano, sto parlando di un fenomeno complesso, ma che non e' riconducibile a nessun aumento numerico in particolare se non a quello del denaro. E' un modo illogico (e peloso) di usare la lingua la ragione dei litigi, non l'ideologia (che immagino che tu sappia cosa voglia dire, anche se la usi a sproposito, o magari no?) Se anche tutto il resto del mondo fosse d'accordo che la guerra e' un intervento umanitario e pacifista, io che dico di no ho sempre ragione. E basta.
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audisio |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #88 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
Da
Messaggi: 3471
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@ Funky1: guarda che la svalutazione serviva a controbilanciare l'inflazione interna. Ancora una volta scambiamo la causa con l'effetto. Riepilogo: c'era un'Italia che lavorava e un'Italia che viveva grazie al sottobosco politico. Non sto facendo un discorso leghista, proprio il contrario, visto che i leghisti hanno invertito i protagonisti della vicenda. Dunque, a fronte di uno stipendio e di una produzione corrispondente (pubblica o privata) ce n'era almeno un altro parassitario, finanziato con il debito pubblico e questi due stipendi si contendevano il prodotto realizzato dallo stipendio produttivo. Dunque, inflazione che si riverberava anche sulle esportazioni e dunque sulla scarsa competitività all'estero delle nostre merci. Per questo era necessario svalutare con conseguente ulteriore colpo ai redditi fissi...
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Infettato |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #87 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/11/2006
Da Roma
Messaggi: 1499
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funky1Citazione: Non capisco per esempio perché si debba litigare su cosa voglia dire inflazione: è una parola che, per consuetudine, può assumere diversi significati La mia opinione l'ho scritta qui nei commenti. Citazione: Ultima cosa: l'alto tasso d'inflazione dell'era pre-Euro era soprattutto dovuto al fatto che l'Italia, per essere competitiva sui mercati internazionali, faceva svalutare la Lira emettendone quanta ne serviva a seconda del bisogno. Questo non può accadere con l'Euro il che implica che, per essere competitivi sui mercati stranieri, bisogna essere più bravi degli altri e non si può più giocare con la svalutazione della moneta. Secondo te per "salvare" la Grecia l'inflazione monetaria denominata in euro tende ad aumentare?
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audisio |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #86 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
Da
Messaggi: 3471
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@ Funky1: sulle definizioni hai ragione. Il problema è che quella definizione vale solo per gli austriaci. Tutte le altre scuole concordano sull'altra definizione. E allora come si fa a dialogare se manca il linguaggio comune? Se per me "automobile" è un mezzo di trasporto a 4 ruote e invece tu chiami in questo modo un mezzo a due ruote, come facciamo a capirci?
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #85 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/10/2008
Da
Messaggi: 708
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Questo è anche il motivo che secondo me porterà al completo sbandamento del progetto Bitcoin: se il tetto di moneta circolante è dato, ma aumentano i beni in circolazione, hai voglia a dire che il Bitcoin è frazionabile. Di fatto se oggi per comprare una mela mi serve un bitcoin, ma domani me ne basterà un decimo, nessuno è incentivato a spendere il proprio denaro, perché è destinato ad aumentare di valore. Questa è la deflazione e questo è il motivo per cui è tanto temuta nelle economie. In presenza di deflazione nessuno è incentivato a spendere, né il ricco né il povero (se mette da parte un po' di supponenza e si studia due principi di economia).
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audisio |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #84 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
Da
Messaggi: 3471
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Ma che dici? Ma che vuol dire "aumentare artificialmente la produzione di un bene"? Il problema è che ragionate, da tipici economisti "classici", su un'economia di carta, puramente matematica, e non in base alle reali dinamiche economiche. Un caso di aumento di moneta che non corrisponde ad inflazione si ha in presenza di un aumento di domanda (che non è a sua volta legata necessariamente ad un aumento di moneta ma può essere determinata ad esempio da un miglioramento delle famose aspettative, o dalla pressione del marketing, il famoso consumismo) cui corrisponde capacità produttiva inutilizzata e/o scorte. Gli scambi aumentano e aumenta la moneta, anche solo la velocità di circolazione o attraverso gli strumenti di credito che sono ormai un'altra forma di moneta fittizia (l'incremento di moneta-credito può però determinare in un secondo tempo una contrazione della domanda e inversione del ciclo). Lo stesso avviene ma più lentamente e dunque con una moderata inflazione se non c'è capacità produttiva inutilizzata o scorte, ma sussistono aspettative favorevoli anche da parte dell'offerta e dunque disponibilità all'investimento.
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #83 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/10/2008
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Messaggi: 708
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Vedo troppa ideologia in questi discorsi.
Non capisco per esempio perché si debba litigare su cosa voglia dire inflazione: è una parola che, per consuetudine, può assumere diversi significati. Per la scuola austriaca l'inflazione è l'aumento della moneta, e questo per definizione. Nell'uso comune è l'aumento di prezzi.
Non serve litigare, basta chiarire questa differenza tra definizioni per capirsi, se non impera l'ideologia.
E poi: cosa vuol dire ricchi? Chi è ricco? Chi ha 500.000 Euro? Chi ha un milione? Chi ne ha 10? Chi ne ha 100?
Di sicuro c'è che ad odiare i ricchi in quanto tali non si diventa mai ricchi, perché (a vedere questa discussione) non si impara a gestire i propri soldi. Per esempio perché sembra che per alcuni il rendersi conto che il fatto di tenere troppi risparmi liquidi sia una stronzata debba essere una prerogativa dei ricchi. Ma questo principio vale per tutti: se anche si hanno solo 30.000 Euro di risparmi, è chiaro che bisogna tenerne il meno possibile in contanti ed investire il resto, questo proprio in quanto la moneta si svaluta spesso più degli interessi stessi di conto corrente. Per i ricchi e per i poveri la regola è la stessa: avere in contanti solo quello che serve.
L'inflazione in generale è una perdita per tutti. Gli unici a guadagnarci sono le persone indebitate che non hanno un tasso di interessi vincolato all'inflazione. E questo vale sia per i ricchi sia per i poveri.
Ultima cosa: l'alto tasso d'inflazione dell'era pre-Euro era soprattutto dovuto al fatto che l'Italia, per essere competitiva sui mercati internazionali, faceva svalutare la Lira emettendone quanta ne serviva a seconda del bisogno. Questo non può accadere con l'Euro il che implica che, per essere competitivi sui mercati stranieri, bisogna essere più bravi degli altri e non si può più giocare con la svalutazione della moneta.
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It's better to regret something you did than something you didn't do.
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LuisPiz |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #82 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/5/2011
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Citazione: audisio ha scritto: Riepilogo per i non capenti. C'è un aumento di moneta che genera inflazione, c'è un aumento di moneta che non genera inflazione, infine c'è un'inflazione che genera aumento di moneta. L'economia è una cosa troppo bella e troppo complessa per lasciarla ad un analfabeta austriaco...
L'hai aggiunto dopo... vabe' và. Tralasciando la "battuta". Quindi, se ho capito bene, basta aumentare la moneta artificialmente, aumentare la produzione di un determinato bene artificialmente, giocare al totip e magicamente tutti siamo più ricchi e abbiamo la stabilità dei prezzi?
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audisio |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #81 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
Da
Messaggi: 3471
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Riepilogo per i non capenti. C'è un aumento di moneta che genera inflazione, c'è un aumento di moneta che non genera inflazione, infine c'è un'inflazione che genera aumento di moneta. L'economia è una cosa troppo bella e troppo complessa per lasciarla ad un analfabeta austriaco...
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audisio |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #80 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
Da
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@ Pike: il bue che dice cornuto all'asino.
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #79 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Messaggi: 6263
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Citazione: l'inflazione è l'aumento dei prezzi. Eccerto. Altri esempi di sinonimia: Il vino e' il vomito dopo la sbronza La chiavata e' una bambina appena nata Lo schiaffone e' una parte rossa dell'epidermide del viso Il riso con lo zafferano e' merda.
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audisio |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #78 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
Da
Messaggi: 3471
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Te l'ho appena spiegato. Sempre che tu sappia leggere anche in italiano e non solo in austriaco.
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LuisPiz |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #77 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/5/2011
Da
Messaggi: 43
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Citazione: audisio ha scritto: Ossia, Von Mises dice che ogni qual volta aumenta la moneta aumentano anche i prezzi? Se sì, era un cazzaro... Punto.
Puoi spiegare perchè sarebbe una "cazzata"? (Risate in arrivo!!!!!! )
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audisio |
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #76 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
Da
Messaggi: 3471
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Ossia, Von Mises dice che ogni qual volta aumenta la moneta aumentano anche i prezzi? Se sì, era un cazzaro... Punto.
P.S.: l'inflazione è l'aumento dei prezzi. Anche perchè c'è un'inflazione che anticipa l'aumento di moneta circolante, l'inflazione importata. Se aumenta il prezzo del petrolio, aumentano immediatamente i prezzi e solo dopo aumenta la moneta circolante (le materie prime sono beni a domanda sostanzialmente rigida, non se ne può consumare molto meno anche in presenza di un forte aumento del prezzo).
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi? | #75 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/4/2009
Da Freedonia
Messaggi: 1463
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Citazione: Ossia, l'inflazione è per definizione l'aumento dei prezzi. Istituzioni di Economia Politica... Il che ricorda molto le fregnacce fresche di stampa dell'inserto del Sole 24 Ore. Ora un breve hint e poi mi volatilizzerò: “L'inflazione, per come questo termine è sempre stato usato ovunque e specialmente in questo paese, sta ad indicare l'incremento della quantità di moneta e di banconote in circolazione e nei conti correnti. Ma la gente oggi usa il termine inflazione per indicare il fenomeno che non è nient'altro che una conseguenza dell'inflazione stessa, ovvero la tendenza di tutti i prezzi e dei salari di aumentare.” Ludwig von MisesTutto il resto é silenzio.
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