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   Scienze Economiche
  L'inflazione è la tassa sui ricchi?

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  •  Mande
      Mande
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#134
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
Da Cologna veneta
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Incredulo
Citazione:

Negli anni che ti raccontavo si STAVA MEGLIO, ma ti ho già risposto che NON ERA MERITO DELL'INFLAZIONE.

Prendo atto che la risposta c'è. Aggiungiamo una testimonianza agli altri dati. Direi che si può attendere ancora un po' che arrivino anche informazioni da chi sostiene che l'inflazione abbia colpito particolarmente i poveri.

Esistono e sono documentabili casi in cui l'inflazione abbia colpito, svantaggiato od addirittura ucciso la fetta più povera di una popolazione?

Ottenuti i dati poi possiamo esprimere varie teorie che spieghino gli eventi.
Potremmo arrivare a concludere che:
-L'inflazione è ininfluente o comunque una variabile talmente minore rispetto ad altre da non prendersi in considerazione.
-L'inflazione agisce come causa di altri fenomeni che poi agiscono direttamente.
-L'inflazione ha dato benefici ai poveri.

Per i dati che sono emersi finora io propendo per la seconda ipotesi.
A me sembra che sia stata la diminuzione della disoccupazione a favorire i poveri a sua volta agevolata dall'inflazione.

Attendiamo altri eventuali dati e poi confronteremo varie teorie che possano spiegarli. Non possiamo certo fare il procedimento inverso ovvero inventarci teorie fantasiose e poi adattare la realtà ad esse.
Inviato il: 28/6/2011 20:00
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  •  incredulo
      incredulo
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#133
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/8/2006
Da Asia
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Citazione: Mande

Dire che la deflazione colpisca particolarmente i poveri ha delle basi storiche fondate ma sull'inflazione gli unici dati che sono emersi finora dicono l'opposto. Nulla di strano visto che deflazione è l'opposto di inflazione.

Forse NON ti è abbastanza chiaro che IN QUALUNQUE FASE O SITUAZIONE DEL CICLO ECONOMICO chi ci rimette sono SEMPRE e SOLO i POVERI.

Se c'è alta crescita economica, che ha come conseguenza inflazione, il povero ci rimette sul potere di acquisto ma STA MEGLIO perchè c'è CRESCITA.

Negli anni che ti raccontavo si STAVA MEGLIO, ma ti ho già risposto che NON ERA MERITO DELL'INFLAZIONE.

Se c'è STAGNAZIONE, l'economia cresce poco, bassa inflazione il povero si barcamena e fatica ad arrivare alla fine del mese e più LENTAMENTE ma costantemente vede erodere il suo potere di acquisto.

Se c'è RECESSIONE, cioè l'economia torna indietro, conseguenza (vista oggi con TERRORE dai banchieri illuminati che guidano il timone) DEFLAZIONE, al povero non resta altro che il SUICIDIO anche se qualche ricco NON facente parte della CRICCA CRIMINALE ci può lasciare le penne.

Per i RICCHI, QUALSIASE FASE del ciclo economico è una occasione di GUADAGNO.

E' talmente semplice da comprendere........
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Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 28/6/2011 19:14
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  •  Mande
      Mande
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#132
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
Da Cologna veneta
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Makk
Citazione:

In questo caso, la forbice rappresenterebbe la riduzione fra lo stipendio dei salariati e il "dichiarato" dei ricchi. Ed è difficile affermare in automatico che l'inflazione erode di più i ricchi che i poveri. E che l'indice Gini sia una sconfessione della teoria di Pispax. Si esaminano dati parzialissimi.

Come correttamente affermi stiamo esaminando dati parziali.

L'indice Gini effettivamente si riferisce alla forbice dei redditi. Se comunque un ricco si ritrova il reddito ridotto ma vuole mantenere lo "stile di vita", soprattutto in un periodo inflattivo dovrà vendere dei beni e diventare via via sempre più povero anche di patrimonio.

Resta comunque un dato parziale. Due persone diverse hanno parlato entrambe di Argentina e di come quella data situazione poteva provare, secondo loro, che l'inflazione colpiva i poveri. Hanno fornito qualche dato od anche solo racconto?

Incredulo ha detto di aver vissuto direttamente le varie fasi con e senza inflazione. E' intervenuto ancora molte volte ma non ha mai descritto se e come l'inflazione lo avesse colpito ne in che misura. Perché? La sua testimonianza smentirebbe le teorie a cui crede? Può darsi, lo dirà lui.

Esistono altri fatti storici come ad esempio la crisi "perfetta" del '29 che dimostrano come la deflazione colpisca i poveri. Alle volte in maniera mortale come e peggio di una guerra ma non conosco un solo caso in cui l'inflazione, che è il suo opposto, si comporti così.
Se ci sono ed io non li conosco li si presenti e ne discutiamo.

http://it.wikipedia.org/wiki/Grande_depressione
http://en.wikipedia.org/wiki/Great_Depression
Tanto per capirci si valuta che la crisi del '29 abbia fatto 7 milioni di morti.
http://www.ladestra.info/?p=9134

Dire che la deflazione colpisca particolarmente i poveri ha delle basi storiche fondate ma sull'inflazione gli unici dati che sono emersi finora dicono l'opposto.
Nulla di strano visto che deflazione è l'opposto di inflazione.
Inviato il: 28/6/2011 18:48
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  •  Makk
      Makk
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#131
Mi sento vacillare
Iscritto il: 9/12/2009
Da
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Citazione:

Mande ha scritto:
Teoria [di Pispax] senza dubbio interessante. Ovvero a tuo parere non basta che i ricchi abbiano più moneta per spiegare come vengano colpiti di più dall'inflazione.

Perché i fatti restano quelli ovvero che in un periodo inflattivo la forbice tra ricchi e poveri si è ristretta. Dunque i ricchi hanno perso, i poveri guadagnato od entrambe le cose insieme.


Vorrei buttare dentro la mia cagata da ignorante...

Le statistiche (o l'indice Gini) parlano di riduzione o aumento della forbice fra ricchi e poveri.
Ma lo fanno tenendo conto della ricchezza patrimoniale o no?
E se ne tengono conto, come la conteggiano?
[sono sicuro che se mi metto a googlare su questa faccenda non cavo un ragno dal buco (di bilancio) ]


Cioè:
se calcolano solo i salari allora è scontato che i ricchi paghino l'inflazione più dei poveri. Ma allora la distribuzione della ricchezza di cui parliamo è solo la redistribuzione del "guadagno-spesa corrente" delle famiglie di quell'anno (o mese o finestra temporale d'esame).

In questo caso la teoria di Pispax sarebbe sbagliata rispetto all'indice Gini ma niente affatto sconfessata: il 740 dei ricchi è effettivamente aggredito più del 730 dei poveri, ma non lo è né il loro patrimonio (che incrementa di valore), né il loro tenore di vita.
Diventano più ricchi ma alla facciaccia del povero Gini, che così serve solo a rassicurare i poveri che anche i ricchi piangono (quando non è vero manco p' 'o ca...).

Se calcolano i cespiti, allora gli strumenti d'analisi statistica sono in grado di includere i mille e mille modi di attenuare l'impatto dell'inflazione che l'1% dei più ricchi (o "possessori del 50% della ricchezza complessiva", qualunque sia il parametro) può mettere in campo?

In fondo, il mio guadagno annuale dipende dai redditi d'azienda o dai fondi bilanciati o dal farmi ammortizzare socialmente le perdite d'impresa o altro ancora...
Cioè, se sono in quel'1%, non sono forse nella posizione per cui è interamente mia decisione se rendere manifesto l'impatto dell'inflazione (adeguando il mio stipendio direttamente) o nasconderlo nei miei personalissimi "ammortizzatori sociali" (evasione fiscale, fondi, piani d'investimento pluriennali, bilanci oscuri, chessò...) che mi consentono di spalmare i guadagni e di lasciar affiorare una perdita del tutto teorica ma che in realtà non esiste?

In questo caso, la forbice rappresenterebbe la riduzione fra lo stipendio dei salariati e il "dichiarato" dei ricchi. Ed è difficile affermare in automatico che l'inflazione erode di più i ricchi che i poveri. E che l'indice Gini sia una sconfessione della teoria di Pispax. Si esaminano dati parzialissimi.


Se invece i calcoli sulla forbice tengono conto anche del valore del patrimonio complessivo, allora davvero non capisco come possa succedere che l'apprezzamento del valore dei beni (che interessa sempre più i ricchi che i poveri), sottraendo "punti" alla quantità d'inflazione che subisce la loro moneta, non li ponga in vantaggio...

Se io ho 20.000€ l'anno di stipendio e nessun bene, investimento, ecc allora un'inflazione del 10% mi leva 2.000€ di potere d'acquisto.
Se tu hai 200.000€ l'anno di introiti (dichiarati) e 5mln di patrimonio immobiliare, a fine anno l'inflazione ti ha dato la bella legnata di 20.000€ ma ti ha incrementato di 500.000 il valore dell'attico a P.zza di Spagna (posto un incremento lineare all'inflazione: in realtà di solito ti va meglio).

L'inflazione ha trattato meglio me o te? Tu hai subito 20.000€ di perdita di potere di spesa o 480.000 di incremento di ricchezza?

La teoria di Pispax sarà pure cannata, ma a quel punto la riduzione della forbice in periodo inflattivo si spiega solo con:
- i beni non si apprezzano
- i ricchi hanno tanta liquidità e poco patrimonio

E nessuna delle due cose mi sembra realistica da affermare.

Sono un po' perplesso...
Inviato il: 28/6/2011 14:50
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  •  incredulo
      incredulo
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#130
Sono certo di non sapere
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Da Asia
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@Mande

Dopo anni dove le retribuzioni sono cresciute più dell'inflazione (secondo l'istat) non ci vedo nulla di strano.
2010 le retribuzioni crescono più dell'inflazione
2009 le retribuzioni crescono più dell'inflazione
2007 le retribuzioni crescono più dell'inflazione
2004 le retribuzioni crescono più dell'inflazione
Forse le dinamiche salariali sono più influenzate dalla domanda e dall'offerta del lavoro ovvero dal rapporto occupazione/disoccupazione. Magari c'entra anche il tipo di lavoro ovvero precario o meno. Forse sai.


Mande, Mande cavolo ancora con sta storia??

Come dicevo prima l'esposizione dei DATI economici relativi è un'arte, un'arte in cui l'Istat non ha NIENTE DA IMPARARE.

Se si decidesse di diminure il KW di 0,1 centesimi, la NOTIZIA a 4 colonne sui media sarebbe: " Il governo cala il costo dell'energia elettrica", notizia tecnicamente ineccepibile che ti mette in uno stato d'animo positivo ma nella VITA REALE non ti sposterebbe una sega, il guadagno sarebbe talmente irrisorio che non lo sentiresti ma ti rimane nella testa che la bolletta è meno cara.

Così la lettura dei dati Istat, analizziamoli.

Nel 2010 L’incremento delle retribuzioni è stato superiore al tasso d’inflazione riferito all’intera collettività, che si è attestato all’1,3%. L’incremento delle retribuzioni nel settore industriale non è causato solo da aumenti di stipendio, ma soprattutto dall’erogazione d’incentivi all’esodo da parte di alcune grandi società.

Nel 2007 i salari sono aumentati del 2,2% mentre il costo della vita rincarato dell'1,8.

Le retribuzioni in Italia crescono più dell'inflazione (1,2%), ma con un ricorso maggiore alla Cassa Integrazione

Le retribuzioni crescono più dell’inflazione   Ad aprile le retribuzioni contrattuali orarie e per dipendente sono cresciute dello 0,2% rispetto a marzo e del 2,8% rispetto ad aprile 2003.


Allora sappiamo che SECONDO L'ISTAT nel 2007 l'inflazione è stata l'1,8%, mentre i salari sono aumentati al 2,2.

Peccato che quel dato all'1,8 sia assolutamente menzognero e che quel 2,2 tenga conto di incentivi straordinari elargiti da aziende che STAVANO LICENZIANDO.

Così nel 2010

Nel dato attuale che ho postato, pesa il blocco degli aumenti dei dipendenti pubblici.

Comunque sei hai la CONVINZIONE che gli stipendi siano aumentati più dell'inflazione beato te, le cose sono un pò diverse.
Interessante cosa dice lo stesso ISTAT ma con meno grancassa:

Istat Stipendi bassissimi in Italia: 1286 è il salario medio ma molti lo sognano

Un saluto
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Inviato il: 28/6/2011 0:48
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  •  Mande
      Mande
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#129
Dubito ormai di tutto
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Incredulo
Citazione:

A proposito di coloro che PAGANO l'inflazione, una notizia fresca fresca.....

Istat: Retribuzioni maggio ferme Dato tendenziale resta sotto livello inflazione

Un saluto

Dopo anni dove le retribuzioni sono cresciute più dell'inflazione (secondo l'istat) non ci vedo nulla di strano.
2010 le retribuzioni crescono più dell'inflazione
2009 le retribuzioni crescono più dell'inflazione
2007 le retribuzioni crescono più dell'inflazione
2004 le retribuzioni crescono più dell'inflazione
2004 le retribuzioni crescono più dell'inflazione

Forse le dinamiche salariali sono più influenzate dalla domanda e dall'offerta del lavoro ovvero dal rapporto occupazione/disoccupazione.
Magari c'entra anche il tipo di lavoro ovvero precario o meno. Forse sai.

L'inflazione in questo caso è veramente una variabile spuria che non c'entra nulla.

Pispax
Citazione:

Di conseguenza chi ha molti beni e molta moneta, cioè i ricchi, con l'inflazione ci rimette nella misura in cui ha molta moneta, però ci guadagna nella misura in cui ha molti beni.

Teoria senza dubbio interessante. Ovvero a tuo parere non basta che i ricchi abbiano più moneta per spiegare come vengano colpiti di più dall'inflazione.

Perché i fatti restano quelli ovvero che in un periodo inflattivo la forbice tra ricchi e poveri si è ristretta. Dunque i ricchi hanno perso, i poveri guadagnato od entrambe le cose insieme.

Secondo la tua teoria il fatto che i ricchi investano parte dei loro guadagni li salverebbe dal pagare lo scotto più alto di tutti dall'inflazione?
TEORIA GIA' FALSIFICATA.
I ricchi hanno pagato di più. Resta solo da capire il perché se secondo te non è sufficiente il fatto che abbiano più moneta. Un esempio te lo ho già portato prima. Altre teorie?
Inviato il: 27/6/2011 22:11
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  •  incredulo
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#128
Sono certo di non sapere
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A proposito di coloro che PAGANO l'inflazione, una notizia fresca fresca.....

Istat: Retribuzioni maggio ferme Dato tendenziale resta sotto livello inflazione

Un saluto
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Inviato il: 27/6/2011 12:52
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  •  Pispax
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#127
Sono certo di non sapere
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Notturno




Citazione:

Citazione:
La cosa pazzesca è che ho provato a trovare in rete qualcosa che dia un po' di info su com'è distribuita socialmente la moneta circolante e non sono stato in grado di trovare nulla.

Sarebbe interessante....


Perché sarebbe interessante?


...



Uh..... strana domanda, non me l'aspettavo da te, Pispax.

Sarebbe interessante perché capirei se è vero quello che tu e altri dicono, ossia che i ricchi detengono poca moneta e, quindi, vengono colpiti poco dall'inflazione.

Che c'è di strano?

....


Se, invece, dei dati ci dicessero che i ricchi detengono NORMALMENTE molta liquidità, allora col cavolo che resta un "problema loro".

Se così fosse, infatti, allora l'inflazione diventerebbe la "tassa sui ricchi".




La cosa NON strana è che mi sono spiegato male.
Continuando con questa classificazione in "ricchi" e "poveri", la differenza sostanziali è che i ricchi hanno moneta E hanno tantissimi beni; i poveri hanno moneta E pochissimi beni. In molti casi hanno solo moneta.

L'inflazione significa che la moneta perde valore. Occorrono più monete di prima per acquistare lo stesso bene. Questo significa che i beni AUMENTANO il proprio valore.

Di conseguenza chi ha molti beni e molta moneta, cioè i ricchi, con l'inflazione ci rimette nella misura in cui ha molta moneta, però ci guadagna nella misura in cui ha molti beni.

Chi ha "molta" moneta e pochissimi beni, cioè i poveri, con l'inflazione ci rimette e basta.


Per inciso, questo vale al di là delle quantità. Se te fai 6 al superenalotto e vinci 100 milioni di euro, non è che sei diventato ricco: hai semplicemente un sacco di soldi. Che non è esatamente la stessa cosa, anche se a prima vista è molto simile.
Se te questi soldi li nascondi dentro a un materasso, e li lasci là, quello che succede è che l'inflazione colpisce te esattamente nella stessa misura percentuale in cui colpisce un disoccupato.

Te però non sei sciocco, quindi trasformerai i tuoi soldi in ricchezza. Per esempio ti compri un buon ristorante in piazza di Spagna, di quelli sempre pieni di gente, oppure ti compri qualche pozzo di petrolio, o una collezione di quadri di Picasso.

A quel punto ogni volta che l'inflazione andrà a colpire quei "pochi" soldi che ti sono rimasti, contemporaneamente aumenterà il valore di tutto il tuo patrimonio. Quel ristorantino di piazza di Spagna che prima ti rendeva 30.000 euro al mese puliti, per effetto dell'inflazione inizierà a renderti 40.000 euro al mese. Perché anche tu, come tutti gli altri, avrai aumentato i tuoi prezzi. Se metti il tuo quadro di Picasso su eBay viene fuori che lo hai comperato a 1 milione di euro e lo puoi rivendere a 1.3 milioni di euro.

Invece i soldi che hai in cassaforte perderanno di valore, esattamente come i soldi del disoccupato. Però tu dall'altra parte ci guadagni, visto che insieme ai soldi hai anche molti beni, mentre il disoccupato non ha questa possibilità, visto che non ha potuto neppure acquistare un banco che vende salamelle.


Dal momento che per definizione i "ricchi" sono per l'appunto quelli che posseggono le ricchezze, cioè i beni, e in particolar modo i beni "fruttiferi", non trovo così tanto utile avere una conferma statistica di questa roba.

A meno che tu non stia cercando di dimostrare che il ricco in realtà è uguale al povero. Che sarebbe come voler dimostrare che il bianco è uguale al nero, con l'inevitabile risultato di finire investiti sulle striscie pedonali. (*)

(* D. Addams)













Citazione:
Citazione:

N.B.: il fatto che gli investimenti finanziari finiscano "sotto l'inflazione" se ci rifletti è una considerazione non particolarmente utile.
Se compri delle azioni stai semplicemente investendo capitali nel rischio d'impresa; se compri dei bond stai scommettendo sul rischio di recuperare o perdere i tuoi soldi.
In un caso o nell'altro il metro di valutazione è sempre lo stesso: i "buoni" investimenti rendono molto - e quindi rendono più dell'inflazione; i "cattivi" investimenti rendono poco, o ti ci fanno anche rimettere il capitale (bond argentini, bond parmalat, eventuali azioni della ditta che "costruirà" il ponte sullo stretto di messina).


Ma certo! Giusto!

Però se un BUON rendimento alla fine ti darà un 7% (esempio), con un'inflazione del 5%, allora avrai subito un bel "salasso", no?

Che resti un "buon investimento" è una cosa "ultronea".

La svalutazione resta.

Citazione:

Se invece tutto questo ragionamento stava a dire che il valore facciale della resa dell'investimento va depurato della svalutazione dovuta all'inflazione, allora hai perfettamente ragione.


Cazzo, Pispaxino! Ti voglio bene e tu lo sai, ma stavolta non ti capisco!

Mi era stato detto che gli investimenti dei ricchi non ricadono sotto la mannaia dell'inflazione!

Ora si scopre che invece non è così!

Non sarà stato opportuno dirlo?

Boh.... sembra che ti scocci ammetterlo e non capisco perché!



In queste righe stiamo dicendo esattamente la stessa cosa.
Spero di essere riuscito a spiegarmi meglio.

Chiaro comunque che tu, se hai liquidità sufficiente, l'investimento lo puoi scegliere. Se hai un investimento al 7% con un'inflazione al 5% - cioè un CATTIVO investimento, visto che ti rende solo il 2% circa - niente ti impedisce di guardarti intorno per trovare qualcosa che ti renda di più. Anche molto di più.

Di nuovo, il discrimine sta nell'avere liquidità sufficiente per acquistare beni.
Se invece tieni i soldi sotto la materassa, il tuo nome verrà depennato presto dall'elenco di Forbes. E quindi sei al di fuori da questa discussione.
Inviato il: 26/6/2011 15:13
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#126
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Citazione Notturno

Il sud ha ottenuto briciole e malcostume, sotto forma di pensioni e assunzioni clientelari (che in buona parte ha ottenuto anche il nord e in ispecie il nord-est).

Ti sei risposto da solo, la volontà politica è stata quella di TENERE il sud sottosviluppato, il danaro stanziato dai vari governi per la crescita si è perduto tra mafie e camorre varie e ai meridionali HANNO DATO, come tu stesso dici, pensioni e assunzioni clientelari.

in pratica siccome non c'era lavoro e sviluppo hanno elargito pensioni a raffica e assunzioni fasulle in aziende decotte.

Contro questa politica ASSISTENZIALISTA è nato il fenomeno leganord che raccoglie sicuramente una moltitudine di personaggi che definire grezzi è un complimento.

Un saluto
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Inviato il: 26/6/2011 14:04
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#125
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PikeBishop ha scritto:
Citazione:
Ma infrastrutture per il sud: ZERO.

Infrastrutture de che??????

Le infrastrutture le costruisci solo se c'e' traccia (o speranza) di crescita industriale. Tutto quel che si e' costruito al Sud (perche' si e' costruito, eccome) e' stato sprecato per il fatto che la societa' del Sud e' strutturata in modo che neanche un matto ci investirebbe dei soldi. E' una societa' bloccata, corrotta ed immobile in cui e' IMPOSSIBILE l'imprenditoria. Punto e basta.
Se e' cosi' per la fava, per la rava per la malasorte o per indole, per la conquista o per la tradizione e' un altro discorso.

Il discorso che stai facendo tu e' invece quello di costruire autostrade, porti, autoporti, ferrovie e roba varia nel Deserto dei Tartari.

Pura follia.

E' chiaro che si costruiscano infrastrutture per facilitare l'industria dove, per diversi fattori ambientali, culturali e storici esiste e si espande anche perche' e' proprio da dove i soldi spesi per le infrastrutture ritorneranno moltiplicati.

E quando le infrastrutture non vengono piu' costruite perche' " non ci sono i soldi" nonostante la macchina industriale viaggi a pieno ritmo e non possa viaggiare al ritmo ideale proprio perche' le infrastrutture non vengono rimodernate e' solo naturale che ci si chieda: "Dove cazzo sono andati a finire i soldi?????"

Quando poi si scopre che cifre ingenti che avrebbero potuto essere impiegate per fare piu' soldi e rendere piu' florente tutta la societa' italiana nel suo complesso solo per mantenere privilegi, mafia e camorra, e un'intera societa' parassitaria a cui va bene di essere parassitaria e se non ti va bene puoi andare al nord o sottoterra e' chiaro che nascano fenomeni come La Lega Nord.

Citazione:
Il vero motivo di quella nascita è PURA IGNORANZA.

Si, la pura ignoranza dei meridionali che pensano di potere andare avanti con quell'andazzo senza che nessuno mai s'incazzi alla prospettiva di affondare tutti insieme.

Citazione:
Mai visti tanti minus habens messi assieme.

Gia' visti: basta accendere un qualsiasi dei canali meridionalisti di stato...


Capito di che parlo????

;)
_________________
Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 26/6/2011 12:58
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#124
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Ma infrastrutture per il sud: ZERO.

Infrastrutture de che??????

Le infrastrutture le costruisci solo se c'e' traccia (o speranza) di crescita industriale. Tutto quel che si e' costruito al Sud (perche' si e' costruito, eccome) e' stato sprecato per il fatto che la societa' del Sud e' strutturata in modo che neanche un matto ci investirebbe dei soldi. E' una societa' bloccata, corrotta ed immobile in cui e' IMPOSSIBILE l'imprenditoria. Punto e basta.
Se e' cosi' per la fava, per la rava per la malasorte o per indole, per la conquista o per la tradizione e' un altro discorso.

Il discorso che stai facendo tu e' invece quello di costruire autostrade, porti, autoporti, ferrovie e roba varia nel Deserto dei Tartari.

Pura follia.

E' chiaro che si costruiscano infrastrutture per facilitare l'industria dove, per diversi fattori ambientali, culturali e storici esiste e si espande anche perche' e' proprio da dove i soldi spesi per le infrastrutture ritorneranno moltiplicati.

E quando le infrastrutture non vengono piu' costruite perche' " non ci sono i soldi" nonostante la macchina industriale viaggi a pieno ritmo e non possa viaggiare al ritmo ideale proprio perche' le infrastrutture non vengono rimodernate e' solo naturale che ci si chieda: "Dove cazzo sono andati a finire i soldi?????"

Quando poi si scopre che cifre ingenti che avrebbero potuto essere impiegate per fare piu' soldi e rendere piu' florente tutta la societa' italiana nel suo complesso solo per mantenere privilegi, mafia e camorra, e un'intera societa' parassitaria a cui va bene di essere parassitaria e se non ti va bene puoi andare al nord o sottoterra e' chiaro che nascano fenomeni come La Lega Nord.

Citazione:
Il vero motivo di quella nascita è PURA IGNORANZA.

Si, la pura ignoranza dei meridionali che pensano di potere andare avanti con quell'andazzo senza che nessuno mai s'incazzi alla prospettiva di affondare tutti insieme.

Citazione:
Mai visti tanti minus habens messi assieme.

Gia' visti: basta accendere un qualsiasi dei canali meridionalisti di stato...
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Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 26/6/2011 12:55
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#123
Dubito ormai di tutto
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Incredulo: continuo a leggerti e a capire.... mi ci vorrà tempo, ovviamente.

Ma una cosa la noto subito: il nesso di causalità tra assistenzialismo al sud e nascita della Lega Nord è una delle cose meno vere mai lette.

Eppure ripetute come un mantra.

Il GROSSO degli esborsi dello Stato è DA SEMPRE indirizzato al nord, sotto forma di assitenza alle aziende (vedi FIAT) e di investimenti infrastrutturali destinati a beneficiare sempre le aziende del nord.

Il sud ha ottenuto briciole e malcostume, sotto forma di pensioni e assunzioni clientelari (che in buona parte ha ottenuto anche il nord e in ispecie il nord-est).

Ma infrastrutture per il sud: ZERO.

Stimoli alla crescita economica per il sud, sotto qualsiasi forma: ZERO.

E, se proprio volessimo capirci qualcosina di più, proviamo a leggere l'annessione del sud a opera dei Savoia e scoprirai che differenza economica, sociale, culturale e di tenore di vita c'era a fine '800.

E in ogni campo, compreso quello finanziario e industriale, erano differenze a favore del sud. E di parecchio.

Basterebbe l'oro depredato alla Banco di Napoli e a quello di Sicilia per avere una minima visione di quanto il sud sia stato SCIENTIFICAMENTE e VOLUTAMENTE immiserito e devastato per far volare a carte quarantotto ogni idea di assistenzialismo al sud e di "conseguente" nascita della Lega Nord.

Non ce l'ho con te, scusami molto per l'irruenza, ma è osceno parlare di assistenzialismo come causa della nascita della Lega Nord.

Il vero motivo di quella nascita è PURA IGNORANZA.

Intesa sia nel senso tecnico di mancata conoscenza dei fatti e della storia e sia nel senso di bassissimo e volgarissimo impoverimento mentale, etico e morale di una larga fascia di popolazione del "nord".

Basta poco per accertarsene.

Guardate su youtube o su current tv o dove vi pare a voi una riunione del "popolo padano".

Mai visti tanti minus habens messi assieme.

E non venitemi a parlare di "lega figlia dell'assistenzialismo al sud".....

Per piacere.
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 26/6/2011 12:26
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  •  incredulo
      incredulo
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#122
Sono certo di non sapere
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Da Asia
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@Notturno

Vediamo di fare ordine.

Gli investimenti dei ricchi sono sul MERCATO e TUTTI li possono fare, esiste anche un mercato diverso per gli straricchi con investimenti più tecnici e soglia di ingresso altissima che pochi possono permettersi ma sostanzialmente operano sui mercati internazionali conosciuti.

E, come TUTTI GLI ALTRI sono soggetti all'inflazione.

L'inflazione erode il potere di acquisto della MONETA.

Quindi se tengo moneta ferma in un conto corrente, l'anno dopo posso comprare meno merci o servizi quindi il mio capitale è diminuito.

Se la parte di MONETA del mio capitale complessivo è un decimo, alla fine del'anno (come esempio, perchè ci sono titoli che in un anno perdono) avrò guadagnato qualcosa sui titoli che ho comprato e avrò una perdita sulla parte di moneta ferma in un conto.

Il grosso, titoli azionari, immobili, terreni, si sarà rivalutato(basta guardare l'andamento delle azioni e degli immobili nel corso degli anni).

Come risultato finale avrò il mio capitale CHE SI è RIVALUTATO.

Per un POVERO, che opera negli stessi mercati ma NON PERSONALMENTE, si deve affidare a banche e SIM, con i suoi 100mila euro avrà una percentuale molto alta di liquidità sul conto, perchè per potere diversificare gli investimenti ne occorre MOLTO DI PIU'

Quindi se un RICCO fa investimenti al 7% il suo investimento depurato da una inflazione al 5% rende il 2% che AUMENTA COMUNQUE IL SUO CAPITALE.

Per i POVERI ci sono sempre gli immortali Bot e CCT che rendono oggi MENO DELL'INFLAZIONE e si troverà con il suo capitale DIMINUITO.

Questa distinzione tra stato a moneta sovrana e non (Italia ai tempi dell'Euro) ha senso, secondo voi?

Secondo me ha UN GRANDISSIMO SENSO.

Lo Stato sovrano è come una azienda ma non può avere una mentalità aziendale che guarda SOLO AL PROFITTO e ad aumentare il fatturato, perchè la società ha altri bisogni.

I politici attuavano delle POLITICHE, appunto, diverse fra loro nel periodo che la politica aveva ancora un significato.

Scegliere un politico invece di un altro ti poteva portare dei benefici a seconda del tipo di politica perseguita.

Negli anni della DC era noto che con la sua tessera trovavi lavoro in aziende statali anche se a fine anno queste aziende NON PRODUCEVANO UTILI, così come la scelta assistenzialista al sud che ha creato nel tempo il fenomeno Leganord.

Oggi TUTTO QUESTO non è più possibile.

QUALSIASI POLITICO attuale venga eletto, DEVE ATTUARE le politiche della BCE, che sia di destra o di sinistra poco importa.

Lo Stato è oggi una AZIENDA moderna, che guarda agli UTILI, che DEVE rispettare dei parametri di stabilità con gli altri Stati-aziende di cui è membro e non può più SCEGLIERE UNA BENEAMATA FAVA.

Non importa se il popolo muore di fame, bisogna RISPETTARE I PARAMETRI AZIENDALI CRISTO!!!!!!

Un saluto
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Inviato il: 26/6/2011 0:37
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  •  Notturno
      Notturno
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#121
Dubito ormai di tutto
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Per il resto..... sto leggendo.

Grazie di cuore a tutti.

Davvero, per me è un VERO ARRICCHIMENTO.

Ho un dubbio che vi espongo: ma il debito pubblico è SEMPRE un debito da restituire?

Secondo alcuni il DP di uno Stato a moneta sovrana (Italia ai tempi della Lira) non doveva essere restituito, nel senso che, alla peggio, si sarebbe dovuta battere altra moneta per ripagarlo e stop.

Unica conseguenza l'inflazione e solo in certi casi.

Questa distinzione tra stato a moneta sovrana e non (Italia ai tempi dell'Euro) ha senso, secondo voi?
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 25/6/2011 22:50
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  •  Notturno
      Notturno
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#120
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Pispax ha scritto:
Citazione:

Notturno ha scritto:


La cosa pazzesca è che ho provato a trovare in rete qualcosa che dia un po' di info su com'è distribuita socialmente la moneta circolante e non sono stato in grado di trovare nulla.

Sarebbe interessante....


Perché sarebbe interessante?



Uh..... strana domanda, non me l'aspettavo da te, Pispax.

Sarebbe interessante perché capirei se è vero quello che tu e altri dicono, ossia che i ricchi detengono poca moneta e, quindi, vengono colpiti poco dall'inflazione.

Che c'è di strano?

Citazione:


Se una persona molto ricca si diverte a tenere tantissima liquidità, è abbastanza evidente che l'inflazione lo colpirà pesantemente.
Quello che succederà è che dopo sarà un po' meno ricca. Nel lungo periodo rischia persino di diventare povera.
E' un problema suo.


Questo se è un caso isolato. Ovvio.

Se, invece, dei dati ci dicessero che i ricchi detengono NORMALMENTE molta liquidità, allora col cavolo che resta un "problema loro".

Se così fosse, infatti, allora l'inflazione diventerebbe la "tassa sui ricchi".

Citazione:

Solo che questo fenomeno è abbastanza improbabile. L'inflazione colpisce chi ha denaro liquido o chi spende il proprio denaro in beni di consumo, e "premia" chi ha i beni.
Le persone più ricche hanno questa caratteristica comune di avere molti, ma molti più beni delle persone meno ricche.
L'inflazione di conseguenza colpisce di più le persone più povere.


Ho già riconosciuto la fondatezza logica di quest'affermazione.

Mi sarebbe piaciuto fosse fondata anche su dati statistici.

Ma non si può avere tutto dalla vita, no? :)

Citazione:

N.B.: il fatto che gli investimenti finanziari finiscano "sotto l'inflazione" se ci rifletti è una considerazione non particolarmente utile.
Se compri delle azioni stai semplicemente investendo capitali nel rischio d'impresa; se compri dei bond stai scommettendo sul rischio di recuperare o perdere i tuoi soldi.
In un caso o nell'altro il metro di valutazione è sempre lo stesso: i "buoni" investimenti rendono molto - e quindi rendono più dell'inflazione; i "cattivi" investimenti rendono poco, o ti ci fanno anche rimettere il capitale (bond argentini, bond parmalat, eventuali azioni della ditta che "costruirà" il ponte sullo stretto di messina).


Ma certo! Giusto!

Però se un BUON rendimento alla fine ti darà un 7% (esempio), con un'inflazione del 5%, allora avrai subito un bel "salasso", no?

Che resti un "buon investimento" è una cosa "ultronea".

La svalutazione resta.

Citazione:

Se invece tutto questo ragionamento stava a dire che il valore facciale della resa dell'investimento va depurato della svalutazione dovuta all'inflazione, allora hai perfettamente ragione.


Cazzo, Pispaxino! Ti voglio bene e tu lo sai, ma stavolta non ti capisco!

Mi era stato detto che gli investimenti dei ricchi non ricadono sotto la mannaia dell'inflazione!

Ora si scopre che invece non è così!

Non sarà stato opportuno dirlo?

Boh.... sembra che ti scocci ammetterlo e non capisco perché!
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 25/6/2011 22:41
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  •  THULE
      THULE
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#119
Ho qualche dubbio
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L'inflazione NON è la tassa sui ricchi: si può dire invece che è uno dei loro strumenti di potere.
Si parla dell'inflazione (aumento dei prezzi dei beni e dei servizi), ma in realtà si dovrebbe parlare della moneta, che, nel sistema occidentale, è la madre di tutte le truffe a danno dell'umanità.
Comunque, tanto per chiarire: l'inflazione può dipendere da un fattore diretto (economia) o indiretto (finanza).
Nel primo caso (economia), il bene offerto è inferiore alla domanda e il suo prezzo aumenta fino a trovare una soglia di equilibrio (a quel prezzo non lo compro più).
E' una situazione assolutamente ordinaria, ma non sistemica: non tutti i beni o servizi si vedono aumentare la domanda, ma solo alcuni per ragioni contingenti.
E' questo il motivo per cui un oggetto di alta tecnologia, o una autovettura particolarmente attraente, esordisce ad un prezzo "impossibile", ma comunque accettato, per poi scendere in breve tempo a prezzi sicuramente più accettabili.
In questo caso non si genera ovviamente inflazione: quella che imperversa è l'USURA (chiamo così il circuito dei finanziamenti) che somministra i mezzi a chi non si può permettere l'acquisto.
Quando il mercato dei beni langue, ovvero la gente non è particolarmente propensa a spendere (società virtuosa!) l'USURA interviene e rende più disponibile la moneta: in pratica immette artificialmente in circolazione la moneta.
Grazie anche al condizionamento della PUBBLICITA' (immorale e inaccettabile come l'usura), la gente si serve della moneta resa più disponibile per comprare di più: in questo caso tutti i beni godono di una maggiore domanda e l'effetto domanda è praticamente sistemico.
Per cui corrisponde al vero che la maggiore diponibilità di moneta determina un aumento della domanda e quindi dei prezzi (inflazione), ma va anche sottolineato (prego evidenziare in giallo) che si tratta tutto di denaro da usura (prestiti) in quanto se fosse denaro reale (esempio, aumento degli stipendi) oltre ai prezzi aumenterebbe anche il risparmio (il denaro che non mi costa lo tesaurizzo), ma ovviamente NON è moneta reale.
Fatta questa premessa possiamo affermare che come la moneta è un mezzo "artificiale", l'inflazione è un ulteriore inganno determinato da chi detiene il potere sulla moneta (ovvero banca centrale e circuiti collegati e padroni della prima).
Ma come si sa bene, almeno chi vuole vedere la verità, questi padroni della moneta sono coloro che corrispondono ai veri "ricchi", per cui sono loro stessi che utilizzano l'inflazione per i loro interessi: chi ci perde sono tutti gli altri.
Se il denaro fosse "nazionale" esso fotograferebbe il valore della nazione che lo esprime: se la nazione diventa sempre più forte il denaro aumenterebbe il suo valore e l'usura troverebbe sempre meno spazio.
Poichè invece la moneta è strumento del circuito dei ricchi ed è avulsa dalla nazione, se non per trasferirci i fallimenti e gli investimeti sbagliati, la sua natura è quella di perdere costantemente valore, in modo da creare sempre più spazi per l'usura: così come si indebitano i singoli cittadini nel loro piccolo per compensare la perdita di valore della moneta, così (da sempre) si indebitano anche gli stessi stati che li rappresentano.
In un sistema come quello attuale (nato con la Banca d'Inghilterra) la moneta non é moneta-valore (nazione) ma moneta-merce (usura), nel senso che viene "venduta" dai padroni (i famosi "ricchi") per trarne profitto (a scapito di nazione e popolo).
Solo l'eliminazione di quei ricchi potrà far tornare ad essere democrazie quelle che oggi sono usurocrazie.
La mia visione è chiara: si tratta solo di renderla operativa.
Inviato il: 25/6/2011 22:01
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  •  audisio
      audisio
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#118
Sono certo di non sapere
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@ Funky1:
non ho detto che la svalutazione è sempre il contro bilanciamento
dell'inflazione.
Ho detto che è stato così per noi negli anni '70-'80.
Le nostre merci costavano troppo e in misura crescente perchè per
produrle occorreva devolvere una parte del prezzo al Leviatano della
Politica, che nel tempo cresceva a dismisura nella sua avidità (da qui
l'inflazione).
Dunque, per poterle vendere all'estero occorreva svalutare la moneta,
con tutte le conseguenze derivanti...



P.S.: sono abbastanza d'accordo con quello che dice Incredulo.
Sono sfaccettature diverse dello stesso prisma.
Il CAF ha drogato l'economia di moneta attraverso il debito pubblico,
da una parte necessaria per garantirsi il potere attraverso prebende e
clientele, dall'altra per concentrare reddito e ricchezza nelle mani
dell'elite che deteneva i titoli pubblici (sostanzialmente le banche)
grazie alle stratosferiche cedole pagate ovviamente dai percettori di
reddito fisso.
Era la base del potere pentapartitico, i grandi rentiers finanziari da un
lato e i miserabili sottoproletari che mendicavano una pensione
d'invalidità dall'altro...
Inviato il: 25/6/2011 19:05
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  •  Mande
      Mande
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#117
Dubito ormai di tutto
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incredulo
Citazione:

Cristo santo Mande, sei talmente infarcito di teorie che diventa difficile spiegarsi.

Ti prego di credere che sono stato indeciso se correggerti o meno.
Ma quello che evidenzi è sacrosanto.

Mettiamo i piedi per terra e tralasciamo tutte le teorie.

Parliamo solo dei fatti.

Comincia a descrivere le varie fasi pre - durante e post inflazione tu che le hai vissute. Questo è un fatto.

Poi, successivamente, una volta che troviamo un accordo sui fatti possiamo valutare le teorie.

- Teoria 1 non si accorda sui fatti? La buttiamo.

- Teoria 2 descrive i fatti peggio della teoria 3?
La accantoniamo o vediamo se è il caso di rivisitarla.

- Teoria 3 descrive i fatti meglio delle altre?
La teniamo in attesa di una teoria migliore in attesa di una ancora più aderente ai fatti.

Io come fatto ho portato un'analisi dell'indice di diseguaglianza sociale di Gini.
Tu puoi portare il tuo vissuto dei fatti.
Altri possono portare altre prove.

Una volta raccolti i fatti poi vediamo quali teorie sono falsificate, quali imprecise e quali aderiscono meglio ai fatti.

Manca ancora una tua testimonianza dei vari periodi.
Manca ancora la storia dell'inflazione Argentina.
Mancano ancora altri eventuali fatti utili alla discussione che chiunque può portare all'attenzione.

Raccolti i fatti poi vediamo di confrontare le teorie.
Inviato il: 25/6/2011 15:30
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  •  incredulo
      incredulo
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#116
Sono certo di non sapere
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@Mande

Cristo santo Mande, sei talmente infarcito di teorie che diventa difficile spiegarsi.

Quando affermo che "aumenta la massa monetaria", TECNICAMENTE hai ragione tu, non aumenta una sega, quello che intendevo è che la gente hai più SOLDI in tasca, più capacità di spesa e questo contribuisce ad aumentare il processo inflattivo.

Ma non ti puoi attaccare a questa imprecisione perdendo di vista il PROCESSO nel suo complesso.

Si stava meglio perchè GIRAVANO PIU' SOLDI è tanto difficile da comprendere?

Le banche venivano nel tuo negozio a OFFRIRTI denaro, senza particolari garanzie o troppi problemi è chiaro perchè SI STAVA MEGLIO?

Questo periodo invece non quadra. Che bisogno c'era di far arrivare dall'estero capitali che avrebbero solo inflazionato la nostra economia quando era già esplosa? Normalmente le banche alzano il costo del denaro (i tassi) al solo scopo di fermare l'inflazione. Tasso alto meno persone decidono di indebitarsi. Meno debito meno nuova moneta. Meno nuova moneta meno inflazione. Non si tengono alti i tassi per uscire da una stagnazione ma al contrario si abbassano. Di sicuro hai subito molta propaganda all'epoca.

La nostra economia, se leggi meglio, NON PRODUCEVA RICCHEZZA REALE o meglio ne produceva MENO di quello che appariva (meglio essere precisi il più possibile) e i capitali esteri erano attratti DAGLI ALTI TASSI sui titoli di stato!!

Arrivavano vagonate di SOLDI, grazie alle politiche di allora, e anche se gli interessi erano altissimi l'inflazione galoppava per l'ENORME DISPONIBILITA' di DANARO ed era conveniente indebitarsi ANCHE CON QUEI TASSI MOSTRUOSI.

Il debito pubblico è RADDOPPIATO, riesci a interiorizzare ciò che è successo?

Le politiche monetarie delle banche NON ERANO quelle degli STATI SOVRANI!!

Allora ESISTEVANO gli Stati Sovrani, che decidevano le politiche economiche non come oggi che quest'ultime vengono decise dalla BCE.

Non ho subito NESSUNA PROPAGANDA, il mondo è cambiato e voi giovani non riuscite a percepire COSA è cambiato.

Oggi le banche per tenere a freno l'inflazione NON IMMETTONO DENARO nel mercato.

Questo frena l'economia perchè è difficile avere l'accesso al CREDITO.

E NOI non possiamo farci nulla, solo subire perchè oggi sono loro i nostri PADRONI avendo delegato a LORO la gestione dell'economia.

Un saluto
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Inviato il: 25/6/2011 14:30
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  •  Mande
      Mande
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#115
Dubito ormai di tutto
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Incredulo
Citazione:

Questa abbondanza di moneta era causa di ALTA INFLAZIONE che causava aumenti dei salari, che erano agganciati all'inflazione, che quindi aumentavano la massa monetaria causando ulteriore inflazione, una spirale inarrestabile che ha costretto i nostri politici ad indire un referendum sull'abolizione della scala mobile mettendoci personalmente la faccia e il governo

Alle volte gli errori di ragionamento sono altamente insidiosi e difficili da scovare come nel caso che ho proposto io prima dell'applicare la storiella della "finestra rotta" all'inflazione.
Altre volte sono più evidenti.

Molto probabilmente a suo tempo ti avevano convinto che esisteva un legame tra scala mobile ed inflazione e con le conoscenze di oggi cerchi di trovare una teoria che lo confermi.

Ma nel farlo hai partorito una teoria "esteticamente" accettabile per chi di economia sa poco o nulla ma che comunque contiene un errore logico imponente che la rende semplicemente falsa.

In questo caso la fallacia consiste nell'aver dichiarato che l'aumento dei salari causi l'aumento della massa monetaria.

Non è previsto in nessuna teoria economica che la scala mobile possa provocare l'inflazione ed è facilmente provabile dal fatto ad esempio che l'alta inflazione compare prima mentre la scala mobile viene ideata a posteriori.

Se guardi il post 105 ti accorgerai che nemmeno la scuola austriaca pensi che l'aumento dei salari genera inflazione come riportato da LuisPiz.

In realtà un piccolo ruolo lo ha giocato ma ne parliamo solo per chiarire un'altra modalità un po più occulta con cui certi "ricchi" perdono con l'inflazione.

In questo caso parliamo dei commercianti. Non esiste una formula matematica per calcolare il giusto prezzo di un bene. Il commerciante come ogni imprenditore ricerca la massimizzazione del profitto ma come fa?

Per piccoli aggiustamenti di prezzo cerca di trovare la giusta proporzione tra ricarico per ogni pezzo e quantità vendute che gli permetta il maggior profitto. In un mercato dove i prezzi sono stabili la cosa gli è più semplice ma quando i prezzi cambiano rapidamente sono frequenti gli errori.
Può ad esempio aumentare troppo il prezzo e non riuscire più a vendere come può aspettare troppo e trovarsi il magazzino vuoto e profitti bassi.

In Italia con un mercato abbastanza ingessato e pieno di licenze come all'epoca la concorrenza era minima ed era certo più conveniente accordarsi sui prezzi per ottenere un cartello e risolvere parzialmente il problema. Un tipico esempio sono i prezzi uniformi dei bar. Ciononostante hanno contenuto solo parzialmente il problema e l'indice Gini di prima è li a ricordarlo.

Citazione:

Il motivo per cui si stava meglio NON era per l'alta inflazione ma per il boom economico di cui l'inflazione non è causa ma CONSEGUENZA.

Questo invece andrebbe approfondito. Stai dicendo che dai tuoi ricordi prima la situazione economica generale dei meno abbienti è migliorata e solo successivamente è arrivata l'inflazione?

Citazione:

Tenevano alti i tassi per essere sicuri che arrivassero in Italia vagonate di danaro per uscire dalla stagnazione causata dallo shock petrolifero del 1973 che ci aveva messo in ginocchio.

Questo periodo invece non quadra. Che bisogno c'era di far arrivare dall'estero capitali che avrebbero solo inflazionato la nostra economia quando era già esplosa?
Normalmente le banche alzano il costo del denaro (i tassi) al solo scopo di fermare l'inflazione. Tasso alto meno persone decidono di indebitarsi. Meno debito meno nuova moneta. Meno nuova moneta meno inflazione.

Non si tengono alti i tassi per uscire da una stagnazione ma al contrario si abbassano. Di sicuro hai subito molta propaganda all'epoca.

Comunque chiarisci meglio i fatti.
Se non ho capito male:
-Prima le tue condizioni economiche migliorano
-Solo poi arriva l'inflazione
-A questo punto, arrivata l'inflazione, grossomodo migliorano-peggiorano-restano stabili?
-Finito il periodo inflattivo? Migliorano-peggiorano-restano stabili?
-Questo vale solo per te o delinea una tendenza che accomuna anche i tuoi conoscenti?
Inviato il: 25/6/2011 13:39
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  •  Mande
      Mande
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#114
Dubito ormai di tutto
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Luispiz
Citazione:

Infatti è causata dall'intervento sistematico del pianificatore nel mercato del lavoro. Ti ho messo link per approfondire. Li rimetto. Se poi non ti va di approfondire è un altro discorso, ma non dire "non ci sono prove".

Di teoria economica austriaca ho letto molto e certamente leggerò anche ciò che proponi.
Vorrei però informarti, casomai non lo sapessi, che le teorie non sono prove.

L'esercizio scova l'errore che ho proposto sopra è proprio rivolto a persone come te che credono che le teorie siano prove. I fatti sono prove mentre le teorie sbagliate sono solo errori.

Se vuoi posso darti un piccolo aiutino. Non è sbagliato il racconto di Bastiat in se ma l'uso che ne fa la scuola austriaca nel credere erroneamente di dimostrare che l'inflazione non porta più lavoro.

Pispax
Citazione:

Molto semplicemente: se mi faccio prestare 1.000 euro da un amico perché muoio dalla voglia di possedere il nuovissimo iPhone7, predispongo il mio futuro in modo tale che il mio reddito sia abbassato di 1.000 euro, possibilmente suddivisi in varie rate.
Certo, magari il mio reddito crescerà, e pagare quelle rate non sarà un problema. Oppure può diminuire, e pagare quelle rate significherà la fame.

Però, a meno che non muoia o che decida di NON restituire i soldi e fregare il mio amico, la cosa certa è che il mio reddito futuro sarà più basso di 1.000 euro.

Ne ridiscuteremo in futuro anche perché non c'entra con la discussione. Ti avevo solo evidenziato che "a naso" qualcosa non mi quadra ma è solo una sensazione. In linea generale per capire se una cosa è vera o meno bisogna risalire alle "fonti" e verificare se il costrutto ideologico che li ha portati ad affermare questo è corretto o meno. Per ora è solo una sensazione ma qualcosa nell'affermazione non quadra e non conta certo quanti la ripetono dappertutto. Ogni affermazione andrebbe sempre verificata.
Inviato il: 25/6/2011 13:03
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  •  Pispax
      Pispax
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#113
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LuisPiz


Citazione:
NOn è difficile da capire: le ricette keynesiane che tanto adori provocano disoccupazione e malinvestimenti nel lungo periodo.


Nel lungo periodo saremo tutti morti. E se prendiamo in considerazione un periodo ancora più lungo allora vediamo che il sole collasserà e la vita scomparirà completamente dal sistema solare.

Tradotto: sappiamo tutti che dobbiamo accantonare soldi per la pensione. Se però io muoio di fame oggi, diciamo che il problema principale diventa quello di arrivarci, all'età della pensione.


EDIT: La cosa che più mi lascia perplesso della cd. "scuola austriaca" è la sua implicita convinzione che il Valore Supremo sia l'economia.
Un po' come faceva Malthus.

Io non la penso così.
E fondamentalmente trovo irritante l'altra implicita convinzione dei suoi sostenitori, e soprattutto dei suoi maestri: la considerazione che il costo per raggiungere questa economia "perfetta" sarà pagato dagli "altri", e non da loro.

E questa roba oscilla decisamente dal biecamente cinico allo spudoratamente ingenuo, senza troppe tappe intermedie.
Inviato il: 25/6/2011 12:58
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  •  Pispax
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Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#112
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Mande


Citazione:
Adesso non esageriamo. Non mi sono mai spinto fino al dire che l'inflazione sia "cosa buona e giusta" e nemmeno mi pare lo abbia fatto Notturno.


L'idea non era quella di esagerare. Però in queste discussioni complesse è molto facile perdere la rotta: ogni tanto un'occhiatina al timone non fa male.





Citazione:
Stai attento a questa frase perché non mi quadra per nulla. Appare come uno di quei classici luoghicomuni che tutti ripetono a pappagallo ma se appena provi a scavare non trovi nulla.
Come puoi spendere una ricchezza futura se "del futuro non c'è certezza"?
Mi suona parecchio strana nonostante si senta parecchie volte.


Molto semplicemente: se mi faccio prestare 1.000 euro da un amico perché muoio dalla voglia di possedere il nuovissimo iPhone7, predispongo il mio futuro in modo tale che il mio reddito sia abbassato di 1.000 euro, possibilmente suddivisi in varie rate.
Certo, magari il mio reddito crescerà, e pagare quelle rate non sarà un problema. Oppure può diminuire, e pagare quelle rate significherà la fame.

Però, a meno che non muoia o che decida di NON restituire i soldi e fregare il mio amico, la cosa certa è che il mio reddito futuro sarà più basso di 1.000 euro.





Citazione:
Vediamo magari se qualcuno di quelli che si credono economisti riesce a capire perché hanno ragione Keynes e la realtà e non le teorie "austriache" di Bastiat riprese pure da Mises.


Premetto che io non sono un economista, e neppure mi dò arie di esserlo.
(E se anche lo fossi, mamma Pispax mi ha insegnato a fuggire dalle discussioni dottrinali, come a prima vista promette di diventare questa).

Però mi sembra di ricordare che Keynes - fra le altre cose - proponesse come soluzione lo sviluppo "a debito" unito alla politica degli alti salari.
In italia è stata applicata a metà: sviluppo a debito unito a salari bassi.
E la piena occupazione è sempre stata una chimera.


Tutto qui.
Inviato il: 25/6/2011 12:40
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  •  LuisPiz
      LuisPiz
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#111
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Se fosse così semplice non esisterebbe la disoccupazione.


Infatti è causata dall'intervento sistematico del pianificatore nel mercato del lavoro. Ti ho messo link per approfondire. Li rimetto. Se poi non ti va di approfondire è un altro discorso, ma non dire "non ci sono prove".

Citazione:

O stai sostenendo che chi si dichiara disoccupato ti prende per il culo?


NOn è difficile da capire: le ricette keynesiane che tanto adori provocano disoccupazione e malinvestimenti nel lungo periodo. Le Lezioni lo spiegano bene. Prova almeno a leggere i primi 4-5 post, non dico tutto il thread.

Citazione:
Di sicuro non si può dire il contrario ovvero che l'inflazione abbia danneggiato i poveri.


Mah... allora proprio non ti va di leggere. Non dico che tu debba condividere, ma almeno capire... neanche quello.

Citazione:

Veramente l'inflazione secondo te ha danneggiato i poveri?
Veramente è proprio così?
Naturalmente ti dobbiamo credere per fede come sempre. Non ti degnerai di spiegare a noi poveri comuni mortali come tutto ciò sia stato possibile ne tanto meno oserai presentare dati o fatti a supporto della tua tesi.
Non credo, grazie. Porta le prove.


"per fede"? veramente l'unica ideologia fideistica è quella keynesiana, della spesa pubblica a valanga e degli stimoli all'economia che si è inceppata. Abbiamo visto dove ci ha portato... eppure gli "intellettuali" si scagliano contro il libero mercato.
Io le prove le porto, poi su di esse si può discutere. Tu neanche quello, bisogna capire che "Keynes aveva ragione" e basta.

"Porta le prove, tanto nn le leggo!"
Inviato il: 25/6/2011 11:06
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  •  incredulo
      incredulo
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#110
Sono certo di non sapere
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@Mande

Ho chiesto testimonianze da chi ha vissuto il boom italiano mentre lavorava per confrontarlo con un periodo odierno. Per capire se era meglio con l'inflazione alta od adesso che praticamente non c'è.

Eccomi, sono abbastanza anziano per averlo vissuto......

La domanda NON è posta correttamente.

Il motivo per cui si stava meglio NON era per l'alta inflazione ma per il boom economico di cui l'inflazione non è causa ma CONSEGUENZA.

Gli amministratori della ricchezza pubblica( la ricchezza di tutti noi), sono i politici.

I politici decidono quali misure economiche prendere, dove spendere i soldi di tutti e, come tutti gli amministratori, possono farlo bene o male.

In quegli anni l'economia era drogata dagli alti tassi sul debito pubblico, c'erano interessi che arrivavano anche al 18%, mentre le banche prestavano il danaro con tassi fino al 27%.

Chi aveva un piccolo capitale, diciamo 100 milioni di lire, guadagnava, SENZA LAVORARE fino a 18 milioni di lire all'anno mentre lo stipendio medio si aggirava sui 10 milioni all'anno.

Questa abbondanza di moneta era causa di ALTA INFLAZIONE che causava aumenti dei salari, che erano agganciati all'inflazione, che quindi aumentavano la massa monetaria causando ulteriore inflazione, una spirale inarrestabile che ha costretto i nostri politici ad indire un referendum sull'abolizione della scala mobile mettendoci personalmente la faccia e il governo

I vari governi Craxi e Andreotti dell'epoca avevano fatto SCELTE chiare per rendere appetibili i titoli del debito pubblico.

Tenevano alti i tassi per essere sicuri che arrivassero in Italia vagonate di danaro per uscire dalla stagnazione causata dallo shock petrolifero del 1973 che ci aveva messo in ginocchio.

Un comportamento che ha portato il nostro paese ad indebitarci pesantemente e a riversare sulle generazioni future i debiti effettuti

Non era RICCHEZZA REALE, erano debiti che ci hanno permesso di vivere AL DI SOPRA DELLE NOSTRE POSSIBILITA'.

Per i politici è semplice, spendono i NOSTRI SOLDI e se fanno cazzate nessuno gli fa niente ma le loro cazzate le paghiamo SEMPRE NOI prima o poi.

Quindi l'inflazione altro non è che la conseguenza dell'aumento di moneta circolante, è il GUADAGNO DELLE BANCHE CENTRALI (non voglio discutere su questo, troppo lungo e laborioso spiegarlo) e, mentre i RICCHI la sfangano tranquillamente con tutti gli strumenti messi a disposizione dal sistema, i POVERI *** (per i ricchi è sinonimo di coglioni) ne subiscono pesantemente gli effetti.

*** per poveri si intende anche la cosiddetta classe media, quelli, per capirci, con un piccolo capitale sul conto e una casa di proprietà.

Un saluto
_________________
Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 25/6/2011 9:31
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      Mande
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#109
Dubito ormai di tutto
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Pispax
Citazione:

Questa non mi sembra una discussione etica sulla Giustizia profonda dell'inflazione.

Adesso non esageriamo. Non mi sono mai spinto fino al dire che l'inflazione sia "cosa buona e giusta" e nemmeno mi pare lo abbia fatto Notturno.
Al limite ho cercato di evidenziare come l'inflazione, almeno inserita in un contesto particolare italiano, abbia operato almeno come concausa al livellamento delle differenze sociali. Dopodiché appena chi di dovere si è accorto di questo evento, molto probabilmente non previsto, è corso ai ripari ed ha messo in campo ogni strategia possibile per limitarla. Iniziando dal divorzio Bankitalia - Tesoro che aveva come primario scopo proprio questo fino ad arrivare all'istituzione della BCE che se ne fa garante.
Citazione:

Il debito pubblico significa spendere oggi la ricchezza di domani.

Stai attento a questa frase perché non mi quadra per nulla. Appare come uno di quei classici luoghicomuni che tutti ripetono a pappagallo ma se appena provi a scavare non trovi nulla.
Come puoi spendere una ricchezza futura se "del futuro non c'è certezza"?
Mi suona parecchio strana nonostante si senta parecchie volte.
Ne discuteremo un'altra volta perché qui comunque non c'entra niente.

Colgo l'occasione invece per lanciare una sfida a chiunque voglia rispondere...

Tempo fa Ashoka presentò la storiella "austriaca" della finestra rotta.
http://it.wikipedia.org/wiki/Racconto_della_finestra_rotta
Citazione:

Il racconto descrive la storia di un commerciante a cui un ragazzino rompe una finestra. I passanti simpatizzano con il commerciante, ma presto cominciano a suggerire che la rottura della finestra crea lavoro per il vetraio, che potrà comprare del pane, creando lavoro per il panettiere, che potrà comprare scarpe, creando lavoro per il calzolaio, ecc. Infine, i passanti concludono che il ragazzino non sia colpevole di vandalismo; lo ritengono invece un pubblico benefattore, avendo la sua azione generato benefici economici per tutti in città.

Il racconto della finestra rotta originale del Bastiat suona circa così:

"Avete assistito alla rabbia del buon commerciante, James Goodfellow, quando il suo sbadato figlio ruppe un vetro? Se siete stati presenti ad una tal scena, potrete sicuramente testimoniare che ogni spettatore, dei trenta presenti, apparentemente di comune accordo, offriva allo sfortunato commerciante questa consolazione: "È un vento cattivo quello che non porta benefici a nessuno. Ognuno deve vivere e che cosa sarebbe dei vetrai se i vetri non si rompessero mai?"

Ora, questa consolazione contiene un'intera teoria, che sarà bene spiegare in questo caso semplice, dato che è precisamente la stessa che regola infelicemente la maggioranza delle nostre istituzioni economiche.

Supponiamo che riparare i danni costi 6 franchi, quindi l'incidente porta 6 franchi agli affari del vetraio - aumenta il suo fatturato di 6 franchi - ve lo assicuro; non ho niente in contrario, il ragionamento è giusto. Il vetraio viene, fa il suo lavoro, riceve i suoi 6 franchi, si frega le mani e, in cuor suo, benedice il ragazzino. Tutto questo è quello che si vede.

Ma se, d'altra parte, giungete alla conclusione, come è troppo spesso il caso, che è una buona cosa rompere le finestre, che induce i soldi a circolare e che l'incoraggiamento del commercio sarà generalmente il risultato di ciò, mi obbligherete ad esclamare, "Fermi lì! La vostra teoria è limitata a ciò che si vede; non tiene conto di ciò che non si vede."

Non si vede che, poiché il nostro commerciante ha speso 6 franchi per una cosa, non può spenderli per altro. Non si vede che se non avesse avuto una finestra da riparare, forse avrebbe sostituito le sue vecchie scarpe, o aggiunto un altro libro alla sua biblioteca. In breve, avrebbe impiegato i suoi 6 franchi in qualche modo, che questo incidente ha impedito.

L'errore nell'argomento dei passanti è che hanno considerato i benefici dell'acquisto della nuova finestra, ma hanno ignorato i costi nascosti al commerciante e agli altri. Egli è stato costretto a spendere i suoi soldi su una nuova finestra e quindi non potrà spenderli per qualcos'altro. Forse stava andando a comprare il pane, beneficiando il panettiere, che a sua volta avrebbe comprato delle scarpe, ecc., ma invece è stato costretto a riparare una finestra. Anziché una finestra ed un pane, ha soltanto una finestra.

O forse avrebbe comprato una nuova camicia, beneficiando il sarto; in questo caso il guadagno del vetraio è la perdita del sarto ed il commerciante ha ancora soltanto una finestra anziché una finestra ed una camicia. Il ragazzino non ha portato alcun beneficio netto alla città. Invece, ha reso la città più povera del valore di una finestra.

Li per li mi lasciò un'attimo interdetto perché infligge con la realtà sperimentale che ho descritto prima ovvero che l'inflazione genera effettivamente nuove opportunità di lavoro per tutti.
Questa storiella però mi era stata presentata come smentita. Salvo che poi mi sono accorto della fallacia nascosta che conteneva.

Vediamo magari se qualcuno di quelli che si credono economisti riesce a capire perché hanno ragione Keynes e la realtà e non le teorie "austriache" di Bastiat riprese pure da Mises.

Quando la teoria infligge con la realtà sarebbe il caso di abbandonarla o modificarla.
Inviato il: 25/6/2011 7:53
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  •  Pispax
      Pispax
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#108
Sono certo di non sapere
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Mande


Citazione:
La questione non è incentivare l'acquisto ma trovare un modo economico efficiente che permetta a tutte le persone di poter vivere e produrre. In un sistema dove le proprietà sono sempre più accentrate in mano di pochi (come attesta Gini) chi ha permesso ai disoccupati (che vorrebbero lavorare altrimenti non si chiamerebbero così) di potersi esprimere e valorizzare è stata l'inflazione.
Viviamo in un sistema di proprietà privata dove poche persone possono decidere chi può lavorare e chi no. Possiamo certo rimettere in discussione la proprietà privata ma dobbiamo prendere atto che l'inflazione ha giocato un ruolo favorevole ai poveri ed ha sfavorito i ricchi per le stesse leggi che regolano il mercato.

Di sicuro non si può dire il contrario ovvero che l'inflazione abbia danneggiato i poveri.


Credo che ci sia un equivoco di fondo.

Anche secondo me l'inflazione ha portato una diffusione più generalizzata della ricchezza. Non è stata la sola artefice: per esempio anche il debito pubblico ha portato (nel presente) una maggior diffusione della ricchezza.

Diciamo anche che è parecchio facile "diffondere" la ricchezza, quando si distribuisce una ricchezza che non si ha.
Il debito pubblico significa spendere oggi la ricchezza di domani. Questo significa che il presente va benissimo, ma che in futuro avremo parecchio da bestemmiare per riempire il buco. Però oggi tutti sono contenti, perché non c'è nessuno che ci rimette.
Anche la creazione arbitraria di denaro, che di sicuro quantomeno contribuisce parecchio all'inflazione, significa diffondere una ricchezza che non si ha. E che di conseguenza verrà a mancare in un secondo momento.
(o magari in un terzo, ma prima o poi il nodo arriva al pettine)


In questa parte sono sicuramente d'accordo con te: l'inflazione è stata una cosa utile per distribuire ricchezza, e in questo senso ha favorito i poveri.


Però fra "distribuire" e "redistribuire" c'è una grande differenza.
Si può distribuire anche una ricchezza che non si ha, facendo in modo che nessuno (apparentemente) ci rimetta; ma quando si parla di "redistribuzione" per forza di cose si parla solo di quello che c'è. E qualcuno ci rimette di sicuro.

La parte dove dissento infatti è quella in cui dici che "ha sfavorito i ricchi per le stesse leggi che regolano il mercato".
Secondo me non è così.
In questa distribuzione di ricchezza futura, o di ricchezza comunque inesistente nel presente, i poveri ne hanno beneficiato, certo.
Ma i ricchi ne hanno beneficiato di più. Sei tu stesso a dire, citando Gini, che l'accentramento della ricchezza è sempre più aumentato.
Io ho difficoltà a capire in che modo i "ricchi" siano stati sfavoriti.


E poi, quando verrà il momento di pagare il conto, viene anche da chiedersi chi lo pagherà.
Io ho un fondato presentimento sul fatto che toccherà DI NUOVO a me, pagarlo.
Tu?
Inviato il: 25/6/2011 4:28
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  •  Pispax
      Pispax
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#107
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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Citazione:

Notturno ha scritto:
Si, però... attenzione.... non è che si stia dicendo che con l'inflazione i ricchi diventano poveri, cazzo.

E' che l'inflazione colpisce chi ha più moneta!

Ora..... il discorso che fa pispax ha senso: i ricchi hanno solo la moneta che basta per comprare qualcosa, investendo, o poco di più.

E questo discorso fila.

In effetti, però, ci sono due elementi che sembrano meno congrui:

la quantità di denaro necessario per gli investimenti e anche solo per la gestione di un patrimonio è considerevole.

Se hai 2000 appartamenti, devi anche avere un c/c con su' i soldini per pagare 2000 bollette del condominio, e le tasse e le spese di manutenzione e gestione... insomma... non è che hanno 2000 appartamenti e 500 euro in banca.

Inoltre, come dicevo prima, se una parte degli investimenti viene fatta in fondi obbligazionari o in btp, cct, bot, cazz, mazz, ecc..., allora anche quegli investimenti finiscono sotto l'inflazione.

Ora, rispondere che i ricchi tengono tutto all'estero è anche vero, ma non del tutto.

Che poi, alla fine, i ricchi sfanghino meglio è banalmente vero.

Ma non è questo il punto, no?

La cosa pazzesca è che ho provato a trovare in rete qualcosa che dia un po' di info su com'è distribuita socialmente la moneta circolante e non sono stato in grado di trovare nulla.

Sarebbe interessante....


Perché sarebbe interessante?

Questa non mi sembra una discussione etica sulla Giustizia profonda dell'inflazione. Mi pareva una robetta più tecnica.

Se una persona molto ricca si diverte a tenere tantissima liquidità, è abbastanza evidente che l'inflazione lo colpirà pesantemente.
Quello che succederà è che dopo sarà un po' meno ricca. Nel lungo periodo rischia persino di diventare povera.
E' un problema suo.

Solo che questo fenomeno è abbastanza improbabile. L'inflazione colpisce chi ha denaro liquido o chi spende il proprio denaro in beni di consumo, e "premia" chi ha i beni.
Le persone più ricche hanno questa caratteristica comune di avere molti, ma molti più beni delle persone meno ricche.
L'inflazione di conseguenza colpisce di più le persone più povere.


Ah, si: colpisce molto anche i ricchi alla Paperone, quelli che tengono le banconote nel deposito per farci i tuffi dentro.
E' persino possibile che esistano: comunque non resteranno ricche a lungo, quindi possiamo anche trascurarle.





N.B.: il fatto che gli investimenti finanziari finiscano "sotto l'inflazione" se ci rifletti è una considerazione non particolarmente utile.
Se compri delle azioni stai semplicemente investendo capitali nel rischio d'impresa; se compri dei bond stai scommettendo sul rischio di recuperare o perdere i tuoi soldi.
In un caso o nell'altro il metro di valutazione è sempre lo stesso: i "buoni" investimenti rendono molto - e quindi rendono più dell'inflazione; i "cattivi" investimenti rendono poco, o ti ci fanno anche rimettere il capitale (bond argentini, bond parmalat, eventuali azioni della ditta che "costruirà" il ponte sullo stretto di messina).

Se invece tutto questo ragionamento stava a dire che il valore facciale della resa dell'investimento va depurato della svalutazione dovuta all'inflazione, allora hai perfettamente ragione.
Inviato il: 25/6/2011 2:34
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  •  Mande
      Mande
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#106
Dubito ormai di tutto
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Incredulo
Citazione:

Mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando i miei insegnanti mi dicevano che ogni posizione può essere supportata con grafici e tabelle a sostegno delle proprie tesi, che era solo una questione di quale parte del grafico volevi mettere in risalto e, su quello, costruire la tua convinzione.

Ho chiesto testimonianze da chi ha vissuto il boom italiano mentre lavorava per confrontarlo con un periodo odierno. Per capire se era meglio con l'inflazione alta od adesso che praticamente non c'è.

Nessuno è sufficientemente anziano per rispondere e molto probabilmente sarebbe comunque una valutazione individuale suscettibile ad ampie divergenze dalla media.

L'indice Gini mi è sembrato uno strumento oggettivo per valutare il miglioramento delle condizioni dei poveri rispetto ai ricchi. Vuoi suggerire altri dati o fatti pertinenti? Accomodati, li stiamo aspettando tutti.

LuisPiz
Citazione:

Cosa c'è da "trovare", scusa? Bisogna scambiare o lavorare (detto in termini spicciolissimi)... non c'è altro modo.

Se fosse così semplice non esisterebbe la disoccupazione. O stai sostenendo che chi si dichiara disoccupato ti prende per il culo?
Citazione:

Citazione:
Di sicuro non si può dire il contrario ovvero che l'inflazione abbia danneggiato i poveri.


Veramente è proprio così.

Veramente l'inflazione secondo te ha danneggiato i poveri?
Veramente è proprio così?
Naturalmente ti dobbiamo credere per fede come sempre. Non ti degnerai di spiegare a noi poveri comuni mortali come tutto ciò sia stato possibile ne tanto meno oserai presentare dati o fatti a supporto della tua tesi.

Non credo, grazie. Porta le prove.
Inviato il: 24/6/2011 20:34
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  •  LuisPiz
      LuisPiz
Re: L'inflazione è la tassa sui ricchi?
#105
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/5/2011
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Citazione:

La questione non è incentivare l'acquisto ma trovare un modo economico efficiente che permetta a tutte le persone di poter vivere e produrre.


Cosa c'è da "trovare", scusa? Bisogna scambiare o lavorare (detto in termini spicciolissimi)... non c'è altro modo.


Citazione:
In un sistema dove le proprietà sono sempre più accentrate in mano di pochi (come attesta Gini) chi ha permesso ai disoccupati (che vorrebbero lavorare altrimenti non si chiamerebbero così) di potersi esprimere e valorizzare è stata l'inflazione.


Bisognerebbe capire cosa ha portato all'accentramento (qualora vi fosse effettivamente).
Sì ma l'inflazione è stata, tra l'altro, causata dalle restrizioni sindacali e governative (o parlamentari) alla libertà lavorativa:

I salari Aumentano In Quanto NOn inflazionistici

Ci sono molte cose prive di senso dette su questo argomento. Alcune persone asseriscono che gli aumenti dei salari sono “inflazionistici”. Ma non sono in se stessi inflazionistici. Niente è inflazionistico eccetto l’inflazione, ovvero, un aumento della quantità di denaro in circolazione e del credito nei libretti degi assegni. E sotto le attuali condizioni nessuno se non il governo può scatenare inflazione. Quello che i sindacati possono generare forzando i datori di lavoro a accettare saggi salariali più alti rispetto i costi potenziali del mercato non è inflazione e nemmeno prezzi delle merci più alti, ma la disoccupazione di una parte delle persone ansiose di trovare un lavoro. L’inflazione è una politica a cui il governo ricorre in modo da impedire la disoccupazione su vasta scala che i salari in aumento altrimenti causerebbero.

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Viviamo in un sistema di proprietà privata dove poche persone possono decidere chi può lavorare e chi no. Possiamo certo rimettere in discussione la proprietà privata ma dobbiamo prendere atto che l'inflazione ha giocato un ruolo favorevole ai poveri ed ha sfavorito i ricchi per le stesse leggi che regolano il mercato.


Vabe', qui siamo proprio al socialismo leniniano... io non so come possano ancora circolare certe "idee". Vabe'.

Citazione:
Di sicuro non si può dire il contrario ovvero che l'inflazione abbia danneggiato i poveri.


Veramente è proprio così. Solo che è stata, in parte, "necessaria" per "rimediare", causando altri errori, agli sbagli di chi, a sua volta, si dichiarava dalla parte dei "poveri" e dei "disoccupati" (sindacati in primis).
Inviato il: 24/6/2011 19:30
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