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redna |
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Re: messaggi subliminali sull | #631 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Citazione: Avresti anche ragione, se non fosse che anche la suddivisione in meridiani e paralleli è una roba del tutto arbitraria
non si tratta di aver ragione e non sto scrivendo per aver ragione ma solo per concludere il discorso che ho cominciato. La suddivsione dei meridiani e paralleli è stata fatta per i voli aerei e quando mi riferisco a Giza significa che in quel punto anticamente era segnata una rotta ben precisa come le compagnie aeree di ora, per comprenderci. Citazione: E' stato arbitrariamente deciso che i paralleli siano 180 e che i meridiani siano 360. Greenwich è diventato il meridiano zero solo nel 1884, quindo solo dal 1885 possiamo dire che Giza è al "trentesimo meridiano".
diciamo che è stata fatta una convenzione riguardo il meridiano da usare. C'è stata anche una lotta per questo e in molti volevano che passasse ancora da Giza o da Parigi ma è prevalso Greenwich forse perchè il colonialismo inglese a quel tempo poteva anche comprare il meridiano... Sul fatto che Giza non fosse stato, in tempi antichi, il 30o meridiano non ci sono prove a sostenerlo ma nemmeno a smentirlo. Resta il fatto che sul merdiano di Giza (qualcunque fosse stato il suo numero) sono sorte le principale civiltà del mondo. Siccome si trova nella fascia centrale del pianeta è certo che quella zona era assegnata alla massima divinità sumera che aveva numero di rango 60 e seguendo quella fascia (partendo da Giza) come su di un volo ipotetico si scorgono civiltà in tutto il mondo. Citazione: Prima ognuno metteva il meridiano zero un po' dove voleva: a seconda della carta valeva quello che passava per Pisa, o per Monte Mario, o per Parigi, o per Gerusalemme, o per S. Pietroburgo, o per Cadice, ecc ecc ecc. Fino al 1884 Giza era al trentesimo meridiano solo ed esclusivamente per gli Inglesi.
Per i paralleli il ragionamento è analogo.
non è così. Non poteva farlo, ci doveva essere una convenzione anche su questo e questo altrimenti tutti avevano carte diverse e non potevano viaggiare. Se Giza era esclusivamente il trentesimo meridiano per gli inglesi evidentemente un motivo c'era perchè proprio loro con il colonialismo si sono spinti in molti angoli del mondo. Evidentemente era noto a tutti, invece, che il trentesimo meridiano passasse per Giza tanto che volevano tenerlo TUTTI quel meridiano meno gli inglesi. Il potere passa anche attraverso l'acquisizione forzata di un meridiano che indica il potere di una nazione e la fa diventare il centro del mondo. Per questo è evidente che il meridiano di Giza mandava un messaggio che si doveva eclissare a breve e cioè che quel punto non era per nulla importante come un remoto paese dell'Inghilterra. Ma le piramidi sono a Giza e non a Greenwich e questo basta solo a capire che se in mezzo al deserto qualcuno ha costruito opere tanto imponenti c'era almeno un motivo. Invece di portarlo alla luce era meglio, letteralmente insabbiare, la domanda sul perchè esistevano e perchè proprio li e annunciare che i padroni del mondo del tempo avevano 'trasferito' il meridiano altrove come ultima rapina di una loro potenza coloniale. Citazione: Credo sia molto difficile che i Sumeri 4 millenni prima potessero tenere di conto di queste cose per stabilire che il 60 era il numero di rango di Anu, chiunque egli sia. credi? cioè in base a che cosa credi??? Il 60 era il numero di rango della massima divinità e il successore aveva numero 50 e così via...Le mogli avevano un numero di rango di cinque numeri in meno vale a dire Antu moglie di Anu aveva il numero di rango 55. Il calcolo sumero era a base 60. Se tu pensi che i sumeri non avessero tenuto conto di 'queste cose' non sai nemmeno per quale scopo sono state costruite le piramidi. D'altra parte nemmeno Hawass lo dice, e se ne guarda bene. edit----- Ho trovato pure citato più volte che il parallelo ed il meridiano che passano (guardacaso) per la Piramide di Cheope, sono quelli che attraversano maggiormente le terre emerse. Nella figura sottostante, vediamo che il parallelo ed il meridiano che passano per Giza sono quelli che incontrano più terra che oceano: la conclusione trionfale qual è? La Piramide è dunque al centro delle terre emerse…http://www.astronomia.com/?p=2079&cp=2ma per sapere questo occorre sorvolare IN AEREO il mondo ....Ecome facevano allora a stabilire il centro delle terre emerse con tanta precisione se non sorvolavano il pianeta?
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
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Makk |
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Re: messaggi subliminali sull | #632 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 9/12/2009
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Messaggi: 933
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Citazione: florizel ha scritto: la necessità di continuare ad esprimere la propria arte, poiché sperimentarne gli effetti ha prodotto dei risultati, in termini di soddisfazione e di autostima… Cosa diversa da chi, spinto dalla necessità di lavorare e fare un lavoro per cui non si sente “tagliato”, non può fare… e finisce per atrofizzare un’eventuale predisposizione artistica… (opinione, anche questa solo mia)…
OK. Rispettabile e parziale. Può essere che l'abbrutimento di un lavoro spersonalizzante inaridisca il "fuoco" dentro una persona. Non parliamo di arte, non ce n'è bisogno. C'è "qualcosa" di grande in moltissimi di noi e può manifestarsi in qualunque modo. Incluso un fare bene e con dedizione un lavoro che non gli fà né caldo né freddo.* *Che non c'azzecca con la "etica del lavoro", funzionale a come la vogliono i padroni, e la cui esperessione massima è "arbeit macht frei".Personalmente tendo a credere che le persone "spengono" il qualcosa dentro di loro, piccolo o grande che fosse questo qualcosa, perché era destino. Infatti trovi quelli che lo fanno senza nessun bisogno di lavori mortificanti come causa. Gli autodistruttivi, ad esempio. I deboli. Che però sono molti meno di quanto si crede, quando si guarda alle persone con occhio indulgente. Se li guarda severamente allora son tutti cadaveri di quello che avrebbero potuto essere. O una via di mezzo: alle persone capita di sopprimere una parte di sé nello scontro con la vita. E continuano lo stesso ad essere "belle persone", quando ci parli, quando vedi sogni, aspirazioni, il rifugio (purché non ossessivo) in attività gratificanti, l'affetto che non aspettano altro che la minima "provocazione" per manifestare. Oppure no. Niente avevano dentro, niente viene schiacciato dall'alienazione (in senso marxiano). Citazione: Vero, verissimo che chi ha quell’arte, quel fuoco sacro dentro, non può reprimerlo. Ma deve averne coscienza. Non ti posso dire "non è così", perché è vero: se hai la tua "cosa" e ne trai piacere difficilmente riusciranno a soffocartela. Ma, come detto sopra, si dà anche il contrario: per quanto grande sia la cosa che hai dentro, se sei un debole riuscirai a mandarla a puttane. “ma l’essere umano FINISCE PER ESSERE ciò che FA, anche se non lo è?”.Indendendo "l'attività lavorativa", forse sì forse no. E' indubbio che l'applicazione quotidiana a una disciplina crea delle "gabbie" mentali. Gli ingegneri dicono "ingegneria fà male al cervello". E' una facoltà durissima, che sottopone l'individuo a un addestramento a sezionare, analizzare, sminuzzare i problemi che si può ben definire "violento". E quest'addestramento si può trasferire anche all'atteggiamento generale fuori dalla professione. Ma vivere circondato da ingegneri (a me è capitato) è divertente: sono pazzi e sconclusionati, pieni di "tic" pseudo-razionali, e nello stesso tempo sono (quasi tutti) consapevoli di esserlo, sono autoironici se li prendi fuori dall'ambiente di lavoro. Si lasciano sfottere proprio nella razionalità (trucchetto: perché è un campo dove si sentono al sicuro). Sono bellissimi e indifesi, umanamente. Per questo (sempre fuori dalla professione) sono quasi sempre miti, o burberi (nel senso che le ciglia aggrottate non vanno prese sul serio) che è l'altra faccia della medaglia che chiamiamo "timidezza". L'uomo esce sempre fuori, secondo me. Al di là delle "gabbie". E questo non mi consente di essere d'accordo con il tuo "finisce per essere ciò che fa". Citazione: In primo luogo, non chiedevo se l’individuo E’ ciò che FA, ma se finisce per esserlo spinto dalle necessità. Questo è molto differente dall’ipotesi secondo cui FA ciò che E’, tesi da cui parte Makk.
Il bello è che Makk scrive pure che io avrei stravolto quello che LUI pensa… ... quando mi dici "allora spiega a Tuttle eccecc". Io ho scritto che se si intende la cosa in assoluto, allora parliamo di "azione". L'uomo finisce per comportarsi (agire) secondo quello che ha dentro: ha poco, farà poco; ha tanto, farà tanto. Quanto "promette a chiacchere" è irrilevante. Dunque “ma l’essere umano FINISCE PER ESSERE ciò che FA, anche se non lo è?”.La risposta è SI, ma non è vero che "non lo è". Finisce per essere ciò che fà perché è così che doveva andare. Se parliamo di quanto l'attività che svolge condizioni il suo mostrarsi all'esterno, la risposta che ho dato era D.: “ma l’essere umano FINISCE PER ESSERE ciò che FA, anche se non lo è?”.R.: No. Se non vuole. Si. Se è pigro. Come ho argomentato (o forse solo "esemplificato"), può mantenere la sua essenza non ostante i tentativi della "macchina" lavorativa di appiattire la sua personalità. O può lasciarsi andare ai meccanismi della macchina. Devi "agganciarlo" fuori dall'ambiente lavorativo per capire quanto abbia ceduto alla pressione normalizzatrice del lavoro (e devi avere voglia di agganciarli per rispondere a questa domanda). Citazione: Citazione: Nel merito della TUA idea, è un'idea romantica ma non molto riscontrabile nella realtà. Mah… ne conosco di persone che hanno finito per acquisire una determinata forma mentale in quanto costretti ad esercitare, per lavoro, una parte delle loro facoltà a discapito di altre. Mi ricordo il papà di un mio amico. Sbirro. Una persona molto umana, quindi con una catasta di pregi e di difetti. Un giorno che gli chiedo qualche info su come rinnovare il passaporto, mi cambia faccia, smette di parlare vivacemente il dialetto di Torre del Greco (mediamente capivo si e no la metà di quello che diceva), e attacca con voce monotona "Lei deve recarsi, con una marca da 5.000, presso l'ufficio passaporti, sito al secondo piano..." del "lei"... a ME!!! Lui! Io non ho dubbi su cosa significava avere a che fare col papà di Ciro in ufficio (il solito burocrate testa di cazzo), ma non neanche dubbi sul perché Ciro ha pianto come un vitello al suo funerale, e così molti dei presenti. Citazione: Citazione: Di certo* tu NON sei il tuo lavoro. So che usi un “tu” generico Eggrazzie: è una frase di fight club, dipinta sotto casa mia, con una A cerchiata come firma. Citazione: ma solo per portarti un esempio: il fatto che io non abbia mai avuto un lavoro stabile, e che abbia sempre dovuto cercarmene uno, ha consentito che io conservassi delle modalità diciamo… coerenti con la mia personalità. Se avessi fatto un lavoro di tipo esecutivo probabilmente avrei costretto in un angolo quelle mie particolari caratteristiche. Oggi faccio un lavoro molto vicino a ciò che sono. Mi piacerebbe molto che tutti potessero godere, di questa possibilità. Romantico, appunto. Chi ti dice che il Rag. Ugo Fantozzi non sia anche un vignaiuolo eccezionale e una persona squisita, coi suoi 400mq di terra poco fuori Roma? Tu hai pagato dei prezzi per conquistarti un lavoro che ti si confà, lui ha pagato dei prezzi per conquistarsi il fazzoletto di terra più baracchetta non condonata e trovare la sua pace e ragione di vita. Chi ti garantisce che le sue doti (di vignaiuolo) siano più "messe all'angolo" delle tue?
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Manfred |
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Re: messaggi subliminali sull | #633 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Finalmente si parla dei veri messaggi subliminali, gli stereotipi e le colonne sonore esistenziali, il corrispondente della carta da parati, che dal sistema viene fornita, sempre a pagamento assieme alla valuta corrente.
Il lavoro rende liberi, ma non tutti i tipi di lavoro rispecchiano questa verità.
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Manfred
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Tuttle |
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Re: messaggi subliminali sull | #634 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
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Citazione: Ora trovami esempi di RAGIONIERI artisti, ragionieri non perche' hanno il diploma di ragioniere ma ferche' FANNO i ragionieri dalle 8 alle 17 escluso i weekend, e poi scatenano la loro immaginazione componendo e scrivendo. BASTA CAZZATE!!!
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Manfred |
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Re: messaggi subliminali sull | #635 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Mazzucco ribannalo, a quanto pare non si è ancora reso conto di non essere Gesù Cristo.
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Manfred
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Tuttle |
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Re: messaggi subliminali sull | #636 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
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Citazione: la necessità di continuare ad esprimere la propria arte, poiché sperimentarne gli effetti ha prodotto dei risultati, in termini di soddisfazione e di autostima… Cosa diversa da chi, spinto dalla necessità di lavorare e fare un lavoro per cui non si sente “tagliato”, non può fare… e finisce per atrofizzare un’eventuale predisposizione artistica Non so FLorizel. Mi sembra comunque un assunto troppo "facile". Fra l'altro, credo, abbiamo due concetti di "arte" differenti. Almeno da come ne parli, a me pare tu identifichi l'artista come, appunto, una persona con una capacità. Una specie di "eccellenza". Per me non è questo. Questo identifica il musicista, o il pittore. O lo scrittore. Ovvero, colui che realizza un prodotto del settore denominato "arte". Che sia commerciabile o meno poco conta. Per diventare musicisti basta andare al conservatorio. Per dipingere basta farsi l'accademia. Per scrivere basta studiare un po, ma nemmeno tanto...etc..etc.. Io parlo di "vocazione". Quello che James Hillman definisce daimon. Un germe che nasce con noi (e potenzialmente è dentro ognuno di noi), che DEVE essere curato, coltivato, alimentato e cresciuto. Qualcosa che non ha bisogno di benessere, denaro, gratificazione o altro per crescere. La vocazione ha solo bisogno di esistere in quanto tale. Il mestiere è solo uno strumento per tenersi in vita. Non un fine, ma un mezzo. La vocazione non la si aliena ne la si uccide (non senza farsi molto ma molto male), a meno che (come dice benissimo MAKK) non sia qualcosa d'altro. Credo di averti già consigliato la lettura del Codice dell'anima di Hillam. Ho un deja VU. La sua visione (che è anche più o meno la mia) è che le brutture dell'uomo vengono dal NON seguire questa vocazione, piuttosto che dall'azione livellante ed aberrante che un qualsiasi mestiere porta con se. Per questo, quando descrivete l'uomo come una trasfigurazione del cio che fa, compreso l'"artista"*, mi girano un po le balle. Perché credo sia un errore profondo e che sta alla base di una serie infinita di infrastrutture mentali che molti si sono costruiti per sentirsi migliori di altri, semplicemente perché diversi a livello di "struttura". Ma quanta di questa struttura è innata e quanto è stata portata dagli eventi della nostra vita? * dalle mie parti, nei paesi interni della Sardegna, si definisce "artista" colui che non c'ha voglia di lavorare, fai te...
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Tuttle |
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Re: messaggi subliminali sull | #637 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
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Citazione: Mazzucco ribannalo, a quanto pare non si è ancora reso conto di non essere Gesù Cristo. Ho argomentato alla nausea il mio giudizio. Non posso perdere giorni e giorni dietro una cazzata. Tu puoi sempre continuare a postare parole mischiate a caso, che di sicuro il ban non lo rischi.
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tdm |
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Re: messaggi subliminali sull | #638 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 12/8/2009
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Citazione: Manfred ha scritto: Finalmente si parla dei veri messaggi subliminali, gli stereotipi e le colonne sonore esistenziali, il corrispondente della carta da parati, che dal sistema viene fornita, sempre a pagamento assieme alla valuta corrente.
Il lavoro rende liberi, ma non tutti i tipi di lavoro rispecchiano questa verità.
Finalmente ci siamo arrivati. Arbeit macht frei.
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Manfred |
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Re: messaggi subliminali sull | #639 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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E se anche fosse, che cosa sai di parole mischiate a caso?!
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Manfred
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Tuttle |
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Re: messaggi subliminali sull | #640 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
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Messaggi: 3790
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Citazione: E se anche fosse, che cosa sai di parole mischiate a caso?! Niente. Però è divertente : Versione assistenziale: L'assetto politico istituzionale auspica un corretto rapporto tra strutture e sovrastrutture senza pregiudicare l'attuale livello delle prestazioni ipotizzando e perseguendo quale sua premessa indispensabile e condizionante il coinvolgimento attivo di operatori ed utenti. Il metodo partecipativo porta avanti un organico collegamento interdisciplinare ed una prassi di lavoro di gruppo nel primario interesse della popolazione recuperando ovvero rivalutando nei tempi brevi, anzi brevissimi l'appianamento delle discrepanze e delle disgrazie esistenti. Versione astrofisica: Il concetto di quasar utilizzato con le opportune limitazioni di significato qualora non si rigetti il principio di causalità. pur ricorrendo, all'occorrenza, a nuove formulazioni del problema prefigura una soluzione operativa del problema relativo alla forma delle galassie e una sufficientemente e accurata determinazione dei campi gravitazionali che in questo genere di ricerche possono avere un peso determinante. Il computo relativo all'attuale composizione dei plasmi interstellari ripensato, com'è sempre possibile, in chiave relativistica purché non si dimentichi il principio di sovrapposizione cioè procedendo con le dovute cautele metodologiche delinea due possibili soluzioni, l'una teorica l'altra osservativa e un'adeguata. valutazione del peso da attribuire alla presenza dei neutrini che in questo genere di ricerche possono avere un peso determinante. http://www.sandrodiremigio.com/giochi/generatore_frasi_senza_senso.htm
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Manfred |
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Re: messaggi subliminali sull | #641 |
Dubito ormai di tutto
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Da Osnabrück
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Continua pure a divertirti con questi giochetti che si riducono a meno di niente, se escono dalla realtà virtuale della rete.
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Manfred
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incredulo |
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Re: messaggi subliminali sull | #642 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/8/2006
Da Asia
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@Tuttle
Io parlo di "vocazione". Quello che James Hillman definisce daimon. Un germe che nasce con noi (e potenzialmente è dentro ognuno di noi), che DEVE essere curato, coltivato, alimentato e cresciuto. Qualcosa che non ha bisogno di benessere, denaro, gratificazione o altro per crescere. La vocazione ha solo bisogno di esistere in quanto tale.
E' esattamente questo che intendo Tuttle, come definizione di artista.
Non si diventa artista perche' si studia musica, o letteratura o pittura.
In quei luoghi si imparano le tecniche, ma se non hai "il demone" non sarai mai altro che un esecutore, magari eccezionale ma sempre esecutore.
Per questo continuo a sostenere quello che per te e' una cazzata.
Chi ha questa vocazione non puo' rinchiudere la mente in uno spazio limitato, in uno spazio limitato MUORE.
Un saluto
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Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
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tdm |
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Re: messaggi subliminali sull | #643 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 12/8/2009
Da
Messaggi: 491
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Citazione: Tuttle ha scritto: Citazione:E se anche fosse, che cosa sai di parole mischiate a caso?!
Niente. Però è divertente :
Versione assistenziale:
L'assetto politico istituzionale auspica un corretto rapporto tra strutture e sovrastrutture senza pregiudicare l'attuale livello delle prestazioni ipotizzando e perseguendo quale sua premessa indispensabile e condizionante il coinvolgimento attivo di operatori ed utenti.
Il metodo partecipativo porta avanti un organico collegamento interdisciplinare ed una prassi di lavoro di gruppo nel primario interesse della popolazione recuperando ovvero rivalutando nei tempi brevi, anzi brevissimi l'appianamento delle discrepanze e delle disgrazie esistenti.
Versione astrofisica:
Il concetto di quasar utilizzato con le opportune limitazioni di significato qualora non si rigetti il principio di causalità. pur ricorrendo, all'occorrenza, a nuove formulazioni del problema prefigura una soluzione operativa del problema relativo alla forma delle galassie e una sufficientemente e accurata determinazione dei campi gravitazionali che in questo genere di ricerche possono avere un peso determinante.
Il computo relativo all'attuale composizione dei plasmi interstellari ripensato, com'è sempre possibile, in chiave relativistica purché non si dimentichi il principio di sovrapposizione cioè procedendo con le dovute cautele metodologiche delinea due possibili soluzioni, l'una teorica l'altra osservativa e un'adeguata. valutazione del peso da attribuire alla presenza dei neutrini che in questo genere di ricerche possono avere un peso determinante.
http://www.sandrodiremigio.com/giochi/generatore_frasi_senza_senso.htm
Bel link, Tuttle. Da mettere tra i segnalibri.
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florizel |
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Re: messaggi subliminali sull | #644 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
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In effetti solo ora che leggo la caterva di cose che ruotano intorno alla mia domanda, mi rendo conto di quanto ampio sia il campo di riflessioni relative. Makk Citazione: Devi "agganciarlo" fuori dall'ambiente lavorativo per capire quanto abbia ceduto alla pressione normalizzatrice del lavoro Ecco le giuste parole, in merito all’ipotesi che un lavoro “necessario” e non necessariamente “scelto” possa appiattire certe peculiarità individuali: “pressione normalizzatrice”. E’ qualcosa che comprende tutto, non solo il sacro fuoco dell’arte… Non mi riferivo certo solo all’arte messa a tacere, ma anche (e soprattutto) alla forma mentale acquisita a discapito di quella peculiare di ognuno… ai modi di procedere nei ragionamenti, ai punti di visuale da cui si guarda alle cose, al cambiamento in termini di priorità che vengono date a determinati aspetti piuttosto che ad altri… In effetti, dentro quella domanda c’era anche l’ipotesi che un lavoro di cui si ha necessità possa reprimere certe particolarità individuali, pur “compensando” quell’appiattimento con il senso della “utilità” nella dimensione sociale dell’individuo… Un tema senza fine… Tuttle Citazione: Almeno da come ne parli, a me pare tu identifichi l'artista come, appunto, una persona con una capacità. Una specie di "eccellenza". No, no, io non parlavo nemmeno dello specifico dell’artista… Parlavo di attitudini peculiari individuali… Ma nel caso degli artisti, l’esempio calza pure bene per indicare una versatilità, o una modalità di pensiero particolare che “cede” spazio ad un’altra nel percorso lavorativo quotidiano… Citazione: Credo di averti già consigliato la lettura del Codice dell'anima di Hillam. Ho trovato un'intervista fattagli , e devo dire che mi prende. Ho trovato di grande dolcezza queste parole: "Siamo avviliti perché abbiamo solo un dio, e questo è l'economia. L'economia è un aguzzino. Nessuno ha tempo libero; nessuno ha riposo. L'intera cultura è sotto una pressione terribile, intessuta com'è di preoccupazioni. E' difficile uscire da questa prigione. Inoltre, vedo la felicità come la conseguenza di ciò che fai. E' impossibile cercare d'ottenerla direttamente."Molto bello, molto "empatico". In merito al tuo ragionamento circa il fatto che Citazione: le brutture dell'uomo vengono dal NON seguire questa vocazione, piuttosto che dall'azione livellante ed aberrante che un qualsiasi mestiere porta con se. sono d’accordo, ma a mio parere l'azione livellante del mestiere fatto unicamente per "campare" è scongiurata solo se l’individuo può, parallelamente, dedicarsi alle due cose: il suo lavoro come necessità, e la sua passione. La mia domanda iniziale (giuro che l’avevo buttata lì senza razionalizzare troppo… ) era se l’individuo potesse diventare ciò che fa, se lo fa (per necessità) per tutta la vita, senza mai sperimentare l’effetto liberatorio e gratificante di dare voce alle sue vere passioni. Comunque, è un bellissimo argomento. Poi il libro di Hillman lo cerco e lo prendo.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
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Manfred |
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Re: messaggi subliminali sull | #645 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Il lavoro svolto può incidere sull'istruzione e la cultura di un individuo non sulla sua conoscenza e consapevolezza, anzi più il lavoro lo esonera dall'usare le proprie qualità intellettive a favore di un sistema di valori già collaudato, più egli è libero di spaziare nella ricerca di una spiegazione non suggerita, ai misteri dell'esistenza e del vivere nelle sue svariate sfaccettature, in sintesi alla comprensione. Aumentano così le probabilità che questa ricerca abbia buon frutto, proprio perché non condizionata dall'assuefazione precostituita dallo studio o dalla tradizione famigliare, ai quei valori collaudati, che sono l'origine di impieghi, in cui l'immedesimazione con il mestiere svolto, diventa prerogativa richiesta. Detto questo, tanto di cappello a chi è riuscito a completare gli studi dopo averli abbandonati per ricercare il nocciolo delle questioni attraverso l'esperienza, io in questa seconda fase dell'impresa non mi sono nemmeno cimentato, anzi ho dimenticato la parte puramente teorica di quello che dall'istruzione avevo imparato, questo non toglie che le mia conoscenza si sia ugualmente accresciuta, pur non rientrando nelle definizioni di essa comunemente accettate, per cui ora, le vostre attuali digressioni, scusate se mi permetto, mi sembrano un riscaldare minestre delle quali non ricordavo e non a caso, da molto tempo il sapore.
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Manfred
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Tuttle |
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Re: messaggi subliminali sull | #646 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
Messaggi: 3790
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Citazione: Ho trovato un'intervista fattagli , e devo dire che mi prende.
Ho trovato di grande dolcezza queste parole: "Siamo avviliti perché abbiamo solo un dio, e questo è l'economia. L'economia è un aguzzino. Nessuno ha tempo libero; nessuno ha riposo. L'intera cultura è sotto una pressione terribile, intessuta com'è di preoccupazioni. E' difficile uscire da questa prigione. Inoltre, vedo la felicità come la conseguenza di ciò che fai. E' impossibile cercare d'ottenerla direttamente."
Molto bello, molto "empatico". E' un tipo tosto. Un cane sciolto, vista la sua provenienza accademica. A me ha dato nuovi punti di vista che prima non avevo... Comunque il libro è un pelo pesante, ma se non ti fai prendere dalla fretta, credo ti piacerà. Almeno spero. Ciao.
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Tuttle |
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Re: messaggi subliminali sull | #647 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
Messaggi: 3790
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Citazione: le vostre attuali digressioni, scusate se mi permetto, mi sembrano un riscaldare minestre delle quali non ricordavo e non a caso, da molto tempo il sapore. Ma tu sei troppo avanti. S'è capito. Ma devi avere pazienza. Ci sono un sacco di poveracci che prima di arrivare al tuo livello devono bersi ettolitri di minestra riscaldata. Ciao caro.
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Manfred |
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Re: messaggi subliminali sull | #648 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Le parole mischiate a caso sono diventate tutto ad un tratto comprensibili?! Sarà la potenza del provocare l'effetto coda di paglia!
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Manfred
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Tuttle |
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Re: messaggi subliminali sull | #649 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
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Si. No. Ah?. Boh!?. Mah. Doh!. Duh!. Ma dai! Ma va? Togo! Figata! Ma nooo! UH? EH? Nah. Ni. Non so. Mai! Forse. Dipende. A volte. EH EH. AH AH. LoooL. Toh! Tiè!
Scegli la risposta che ti piace di più.
Cias.
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Manfred |
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Re: messaggi subliminali sull | #650 |
Dubito ormai di tutto
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Da Osnabrück
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Ho trovato pure citato più volte che il parallelo ed il meridiano che passano (guardacaso) per la Piramide di Cheope, sono quelli che attraversano maggiormente le terre emerse. Nella figura sottostante, vediamo che il parallelo ed il meridiano che passano per Giza sono quelli che incontrano più terra che oceano: la conclusione trionfale qual è? La Piramide è dunque al centro delle terre emerse…
se osservi più attentamente è Roma il centro delle terre emerse
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Manfred
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audisio |
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Re: messaggi subliminali sull | #651 |
Sono certo di non sapere
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A proposito di sistemi di calcolo facili o difficili. Ecco come calcolavano le moltiplicazioni gli egizi con un complicatissimo sistema solo grafico e senza 0! http://www.misteria.org/MOLTIPLICAZIONI.htm(vedi anche i bottoni in basso) Ingegnoso, no?
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complo |
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Re: messaggi subliminali sull | #652 |
Dubito ormai di tutto
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Messaggi: 2555
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Citazione: Pispax ha scritto: Il sistema più semplice, come diciamo entrambi, è quello posizionale.
Per il resto è ovvio che non c'è gara, visto che siamo entrambi abituati da decenni al sistema decimale. Per tutti e due 6+1 istintivamente fa 7, non zero.
Non è solo questo. Col sistema decimale basta sommare ogni posizione e hai in automatico la prima cifra e il riporto per la posizione successiva. Con qualunque altra base devi spacchettare la somma tra la base e quello che eccede la base per avere il primo numero e hai comunque il riporto. Una operazione più complessa. Decimale: 6+1 = 7 Base 7: 6+1 eccede di 0 la base, scrivo 0 e riporto 1 = 10 Decimale: 6+5 = 11 scrivo 1 e riporto 1 Base 7: 6+5 eccede la base di 4, scrivo 4 e riporto 1 = 14 P.S. e stiamo parlando di semplici addizioni. Se ci mettiamo le altre operazioni il sistema decimale diventa ancora più semplice.
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audisio |
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Re: messaggi subliminali sull | #653 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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Tuttle seguace di Hillman? LC non smette mai di stupirmi...
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audisio |
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Re: messaggi subliminali sull | #654 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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All'inizio delle civiltà, il sistema in base decimale è esattamente equivalente a tutti gli altri. Infatti, si calcola con sistemi di tipo "pallottoliere" e quindi quando esaurisci la colonna a destra (sia essa formata da 10, oppure 7,8,9 o 5 caselle è indifferente), passi a segnare un punto nella casella più prossima a sinistra. Dunque, in questa fase è presumibile che il decimale sia adottato perchè consente appunto di contare sulle dita. E' solo con l'evolversi del commercio che diventa conveniente il sistema decimale. Infatti, si comincerà ad associare quantità fisse di merce alle decine e dunque conviene che 30 significhi 3 volte la "decina", mentre con altri sistemi ciò non vale (in realtà, potrebbe valere anche per sistemi basati su sottomultipli o multipli del 10, ma essendo il decimale anche anatomico ecco che prevale su tutti)...
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complo |
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Re: messaggi subliminali sull | #655 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/10/2005
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Citazione: Fabrizio70 ha scritto: chi deve cambiare sistema ha dei calcoli aggiuntivi da fare
Se ha dei calcoli aggiuntivi da fare NE DERIVA che il sistema di calcolo è PIU' COMPLESSO. Se non ha calcoli aggiuntivi da fare dimostratelo.... Buona fortuna!
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complo |
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Re: messaggi subliminali sull | #656 |
Dubito ormai di tutto
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Citazione: audisio ha scritto: All'inizio delle civiltà, il sistema in base decimale è esattamente equivalente a tutti gli altri. Infatti, si calcola con sistemi di tipo "pallottoliere" e quindi quando esaurisci la colonna a destra (sia essa formata da 10, oppure 7,8,9 o 5 caselle è indifferente), passi a segnare un punto nella casella più prossima a sinistra. Dunque, in questa fase è presumibile che il decimale sia adottato perchè consente appunto di contare sulle dita. E' solo con l'evolversi del commercio che diventa conveniente il sistema decimale. Infatti, si comincerà ad associare quantità fisse di merce alle decine e dunque conviene che 30 significhi 3 volte la "decina", mentre con altri sistemi ciò non vale (in realtà, potrebbe valere anche per sistemi basati su sottomultipli o multipli del 10, ma essendo il decimale anche anatomico ecco che prevale su tutti)...
E' tutto il contrario. Anche 30 in base 7 significa TRE VOLTE LA SETTINA. Il sitema decimale è il più semplice perchè i calcoli intermedi in base 10 sono più semplici. 12843857676585849303 diviso 10 = 1284385767658584930,3 Lo fai in un attimo. P.S. X gli egizi - il sistema + ingegnoso è quello che raggiunge l'obiettivo nella maniera più semplice. Se hai un sistema di calcolo "mostruoso" non sei stato ingegnoso.
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Re: messaggi subliminali sull | #657 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/6/2006
Da Bologna
Messaggi: 9236
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Citazione: complo ha scritto: E' tutto il contrario. Anche 30 in base 7 significa TRE VOLTE LA SETTINA. Il sitema decimale è il più semplice perchè i calcoli intermedi in base 10 sono più semplici.
12843857676585849303 diviso 10 = 1284385767658584930,3
Lo fai in un attimo.
Il thread sta diventando veramente un mattatoio, complimenti a chi lo ha reso tale, e a chi lo alimenta con delle balle. Io a leggere anche solo questo intervento ho la pelle d'oca, prima si dice che 30 in base 7 è tre volte la settina, e quindi è facile; poi si ribalta tutto dicendo che le divisioni per 10 sono più facili... madonna santa, sono facili perchè dividi per la base! in base 7 infatti se fai 123456 diviso 10 (sette) = 12345,6
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Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
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Re: messaggi subliminali sull'11 settembre nei Simpson? | #658 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/6/2006
Da Bologna
Messaggi: 9236
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PS: Vi rimetto il primo post del thread: Citazione: messaggi subliminali sull'11 settembre nei Simpson?
marcowhite ha scritto: ho trovato questo video. Sono coincidenze? Voi che ne pensate?
>>LINK<<
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complo |
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Re: messaggi subliminali sull | #659 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/10/2005
Da
Messaggi: 2555
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Citazione: Sertes ha scritto: poi si ribalta tutto dicendo che le divisioni per 10 sono più facili... madonna santa, sono facili perchè dividi per la base!
in base 7 infatti se fai 123456 diviso 10 (sette) = 12345,6
Si hai ragione, non era l'esempio giusto. L' esempio giusto era quello in risposta a Pispax.
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Makk |
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Re: messaggi subliminali sull | #660 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 9/12/2009
Da
Messaggi: 933
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Citazione: audisio ha scritto: Tuttle seguace di Hillman? LC non smette mai di stupirmi...
Eh, sì, stranamenti curiosi di tutto, certi "scientisti" dogmatici. ... finisse anche che gli capita persino di sapere di che parlano, visto che capiscono quello che leggono*? *quando l'autore è interessato a farsi capire, s'intende (capirsi è una roba così noiosamente bidirezionale ).
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