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  Aborto...ma dov'è la ragione?

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  •  Calvero
      Calvero
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#241
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:


Hai anche un po' rotto il cazzo. Ti faccio un esempio: per me l'egoismo è eticamente inaccettabile. È una delle cose peggiori della natura umana, e dovrebbe essere evitato come la peste da parte di chiunque.



.... ho fatto bene ad essere curioso, infatti, fondamentalmente non ha risposto
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/11/2010 14:20
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#242
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:



E se mi stò mettendo in piazza è nella speranza che qualcun'altro ne faccia tesoro

Almeno questo è concesso spero



Posso assicurarti Benitoche (e non per motivi futili) che farei l'impossibile affinché una mia compagna, una mia amica, una donna che mi chiedesse aiuto ... scegliesse di portare avanti la gravidanza. Ma non metterei nemmeno una piuma sulla bilancia per condannarla se decidesse di abortire.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/11/2010 14:23
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  •  mangog
      mangog
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#243
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 5/1/2007
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Citazione:

Pispax ha scritto:
Discussione da bestie due: il Diritto.

Sopprimere una vita è una cosa grossa. Su questo siamo d'accordo tutti.
Se io uccido una persona commetto un reato e vengo duramente punito per questo.
Ma devo uccidere una persona.

Domanda: il feto è oggettivamente e indiscutibilmente una persona?
Risposta: NO.

Il problema sta proprio in quei due avverbi, "oggettivamente" e "indiscutibilmente".
Un feto può essere una persona fin dal momento del concepimento, oppure può non esserlo. Oppure può non esserlo fino a un certo momento e diventarlo a tutti gli effetti da un certo momento in poi.
Oppure può non esserlo fino a un certo momento, e da un certo momento in poi diventare una QUASI persona, per poi diventare una persona a tutti gli effetti al momento della nascita.(1)

Su questa roba non esiste una risposta univoca. Ognuno risponde a modo suo.
Dipende esclusivamente dalle nostre credenze e dai nostri valori.



Dunque per Pispax possono coeesistere contemporaneamente due verità. Ottimo ognuno potrà avere la sua verità personale.

a) uccidere un bambino di 3 mesi nel grembo di una mamma non è un omicidio

b) Uccidere un bambino di 3 mesi nel grembo di una mamma è un omicidio

Dunque dobbiamo tirare in ballo la coscienza come escamotage per non incappare in quel dilemma ( anche se nessuna coscienza può sostanziare razionalmente a favore del punto - a - ).. bene bene.. vediamo dove si andrà a parare con la coscienza.. Si comincia dalla biologia ? Si arriverà all'anima ?



Citazione:

La cosa non ha nessuna implicazione di carattere sociale. Rientra in un ambito particolare, quello del Bene e del Male visti in ambito soggettivo.
Detta in altre parole, è un problema di COSCIENZA.


Appunto come la pena di morte. Per alcuni, secondo coscienza, è lecita e per alcuni no.. pendendo come dei babbei dal proprio codice civile magari.
Ma con l'aborto l'escamotage è subdolo.. si arriva a considerare il bambino come un gruppo di cellule da estirpare, come se fossero geneticamente uguali a quelle della madre.


Una società che non sia ben salda su valori non negoziabili come il diritto alla nascita per tutti i bambini concepiti ha in sè il germe della disgregazione.


Citazione:

Prima in Italia l'aborto era un reato. Era un reato perché il Vaticano diceva che abortire era Male, e tutti dovevano adeguarsi.(2)
La legge sull'aborto ha portato il discorso sul piano della coscienza individuale.
Non ti impone di abortire, e non ti impone di non farlo: lascia decidere a te.


Pispax ogni occasione è buona per tirare in ballo il Vaticano ?

Ma tira in ballo le tue arogmentazioni per dimostrare la differenza tra un bambino a 2 mesi e 29 giorni ed un bambino a 3 mesi ed un giorno ancora entrambi in grembo della mamma.
Ti appelli al codice civile e penale anche tu?

Razionalmente ( E' deleterio appellarsi alla coscienza se si discute con persone favorevoli al diritto di abortire ) non è dimostrabile considerare l'aborto come un non omicidio. A meno chè Pispax non riesca a dimostrare che il bambino di 2 mesi e 29 giorni è una cosa diversa, PERCIO' NON UNA PERSONA, dal bambino di 3 mesi ed un giorno ( magari lo stesso bambino ).


La donna si autoconvince che non sta uccidendo nessuno proprio perchè lo fa in tempo, come il soldato ingegnere che non uccide "nessuno" perchè preme solamente un bottone a distanza e non vede nè sangue nè sofferenza.
Inviato il: 2/11/2010 14:28
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  •  florizel
      florizel
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#244
Sono certo di non sapere
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Notturno

Citazione:
Ma davvero state dicendo che dell'aborto possono occuparsi solo le donne perché solo loro possono abortire???


Vedo che nemmeno i garbati commenti e le buone maniere di Astro ti distolgono dal fare interventi idioti che estremizzano opportunisticamente le opinioni altrui. Senza tali estremizzazioni, infatti, come faresti a ribadire le tue ESTREME convinzioni?

Non rimane che dirti di ANDARE a RILEGGERTI TUTTI gli interventi ed appurare se si stava dicendo la stessa cosa che A FORZA vuoi dare ad intendere TE.

Citazione:
E' OVVIO che il punto di vista delle donne in questo caso sia FONDAMENTALE e che vada riconosciuto ogni rispetto in questo.


Non solo in QUESTO caso, ma in qualsiasi altro che coinvolga il genere femminile IN PRIMIS ed in cui ha un ruolo DIRETTO.
E non pare che qui sia stato accolto il parere delle donne come la testimonianza preziosa di chi gioie e dolori se li vive direttamente sulla sua pelle. E quando non se li vive, è palese che abbia determinate ed ovvie inclinazioni a comprendere meglio degli uomini.

Non ci vuole una laurea per capire questo. Il resto è arroganza.

Citazione:
Il caso della donna uccisa alla metro di Roma? Senza umiltà e delicatezza?


Vedo che fare il provocatore ti diverte, e sei fortunato perché passa pure inosservato: dopo due messaggi vergognosi che hai lasciato in quel thread, e che nessuno ha filato, torni qui col coraggio di definire umili i tuoi commenti?
Notturno, vai a prendere in giro gli idioti.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 2/11/2010 14:31
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  •  florizel
      florizel
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#245
Sono certo di non sapere
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Astro

Citazione:
A volte, ci si prova.


Prendo il commento di Red_Kinght in questo forum, il 185:

“il quesito che mi tormenta però - e te lo chiedo seriamente e serenamente - non è tanto come faccia a essere registrato da quattro anni su questo sito e aver conservato simili idee (cosa che comunque mi sorprende), quanto come diavolo tu faccia a esporle convinto in evidente buona fede che qualcuno possa prenderle in considerazione.”

E’ confortante che alcuni utenti conservino o coltivino ancora l’idea che un sito (questo come altri) possa concorrere a FORMARE un’opinione, tramite l’azione di informare. Il punto è che qui tale intento è ostaggio della stupidità di alcuni.
Tutto l’andazzo, la qualità delle discussioni e la loro modalità, sembrano piuttosto lo specchio di quello che avviene fuori da qui, senza alcun proponimento di “rottura” e di occasione di riflessione.
Quindi, non stupisce la banalità e la pochezza di certi commenti.

Quello che io percepisco è che su determinati argomenti si è lasciato e SI LASCIA che se ne parli a vanvera e spesso senza alcun tatto.

Se il livello è questo, allora tanto vale accendere la TV e guardarsi bruno vespa ed emilio fede.
Citazione:
L'interruzione di gravidanza non è un omicidio.
L'omicidio è un delitto penale, l’uccisione intenzionale di una persona umana. Il codice penale fa precisamente la differenza tra l’embrione e la persona umana invece di assimilarli l’uno all’altra.


Carissima, io ci andrei molto cauta con queste facili equazioni. Perché SE la differenza tra embrione e persona umana fosse tanto facilmente e automaticamente accettata o accettabile, per le donne l’interruzione di gravidanza non sarebbe la tragedia che nella stragrande parte dei casi è.

Io la vedo così: non perché un embrione sia in una condizione “potenziale” implica che non venga percepito da chi lo porta dentro come “persona”.

Quello che dice il codice penale* (vedi nota a fine post) va preso con le dovute cautele: in tempi di grande confusione politica (sic!) ciò che si rivendicava come tutela veniva spacciato come “diritto”. Ecco che ciò che si rivendicava come diritto a poter interrompere una gravidanza senza morire di tetano diventò “diritto” alla rinuncia ai figli e alla maternità.


Somma questo a precise sperimentazioni per “sfornare” essere umani AL DI FUORI del corpo femminile, somma il messaggio culturale che ne scaturisce ed otterrai il“progressista” (sic!) risultato dell’altrettanto progressivo disgregrarsi delle relazioni tra il “maschio” e la “femmina”.

Il punto è che maternità e non maternità sono spacciate come accadimenti sempre più lontani dalle dirette scelte di chi ne è coinvolto.
Ed ancor più di chi ne è coinvolto IN PRIMA PERSONA.

Quando rivendico una PRIORITA’ di genere a discuterne non faccio altro che individuare un’oppressione contenuta in un’altra oppressione: quella femminile contenuta in un’oppressione generale.


* (a proposito: “penale” viene da “pene”…? non ci sarebbe da stupirsii se l'analogia fosse confermata dai fatti.. )

Ti abbraccio, of course.
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Inviato il: 2/11/2010 14:34
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#246
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:


Non arrampicarti su per gli specchi Astro ( non ci riesci e fai fatica per
niente ) le donne che abortiscono sono assassine della peggior risma.



Io invece spero che gli alieni esistano, che ti vengano a prendere, che ti violentino e ti inseminino uno scarafaggio di 30 centimetri nell'intestino ... che ti rosichi piano piano dall'interno per 9 mesi e che, dopo la gravidanza, dovrai partorirlo dal culo quando è diventato di mezzo metro.

Impara a rispettare Astro che non ha avuto altro che toni pacati.

Della peggior risma sono solo gli Inquisitori Spagnoli che si sono reincarnati nella tua misera anima.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/11/2010 14:34
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  •  florizel
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#247
Sono certo di non sapere
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Carmine

Citazione:
Innanzitutto vaffanculo a “i maschi” e “le femmine”.


Innanzitutto, vaffanculo a chi nega le differenze, che ci sono. Eccome.

In secondo luogo, vaffanculo a chi si arroga il diritto di definire candidamente VITA ciò che viene prodotto da una forma di sopraffazione e di violenza o da relazioni umane declinate all’imposizione, e alla coercizione.
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Inviato il: 2/11/2010 14:35
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  •  florizel
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#248
Sono certo di non sapere
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benitoche

Citazione:
Chi cerca tolleranza farebbe bene a darla prima,vedi Florizel


Forse tu non hai recepito per intero la mia posizione. Cogli solo ed esclusivamente l’opposizione a che di tale argomento ne parlino gli uomini con ostentata ma inconsistente consapevolezza dell’entità della cosa. Riesce difficile anche ad una donna comprendere le motivazioni che portano un’altra donna ad abortire, figuriamoci se questo viene più facile ad un uomo.

Che si ricorra all'aborto come metodo di contraccezione, posso anche crederci, e condividere la tua angoscia per questo stato di cose.

Nello stralcio di un mio commento che Astro ha riportato sono stata abbastanza chiara: in materia di gravidanza (ma non solo) le donne sembrano dover ancora obbedire a DUE logiche: o quella della maternità AD OGNI COSTO, che passa attraverso la concezione doveristica dello sfornare figli, o quella del ricorso all’interruzione come opzione di “consapevolezza”.
IN ENTRAMBI I CASI io ritengo che NON si possa ancora parlare di libera scelta, soprattutto finchè tali decisioni restano appannaggio di una cultura ESTERNA a quanto di più biologicamente ed antropologicamente appartiene al genere femminile.

Il link a quella discussione è questo:

“Come per la prostituzione, il tranello è stato introdurre culturalmente, attraverso la via legislativa e la “legalizzazione”, la consuetudine a trattare con superficialità temi che riguardano non solo la vita FISICA degli individui, ma anche quella INTERIORE; col risultato di voler interrompere la relazione tra due dimensioni che sono in realtà imprescindibili. E così, se il PADRONE delle scelte degli individui non è il papa o il bigottismo gerarchico cattolico, lo è il più subdolo ed ipocrita istituzionalismo materialistico. Ma sempre di sciovinismo maschilista si tratta. Che per di più si ammanta di cervellotiche argomentazioni, pur di dare un senso ai suoi diktat.”

NON SI PUO’, a mio parere, speculare sulla scelta di abortire o meno, o avere dei figli o meno, SE prima non si cerca di capire da quale contesto scaturiscono tali opzioni, o quale sia il messaggio “politico” che “approva” o meno l’una o l’altra scelta.

E soprattutto, se prima non ci si chiede quanto questo sistema sociale, politico, culturale e quant’altro metta in condizione le donne di fare una scelta NON DOMINATA da ciò che è più funzionale al sistema stesso.

Sia nel caso di avere figli sia nel caso contrario.
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Inviato il: 2/11/2010 14:38
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#249
Sono certo di non sapere
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Citazione:

effeviemme ha scritto:
Pispax cit.:

Ma dire che in virtù di questo fatto SOLO le donne sono titolate a parlare di aborto non è una posizione femminista: più semplicemente, è una posizione idiota.
-------------------------------

Chiaro;
solo una "precisazione", però: si parlava, se non sbaglio io, del diritto ultimo di scelta di abortire, non del diritto a parlarne.


ciao
fvm


Ciao fvm.
In realtà è emerso più volte proprio questo atteggiamento sciocco sul fatto che solo le donne fossero le uniche titolate proprio a parlarne.
Alcune citazioni a questo proposito le riassumeva Notturno qualche post fa, e sono quelle che mi sono andate di traverso.

Per il resto, se ci rifletti a mente lucida L'UNICA cosa che conferisce questo diritto sono i nove mesi di gravidanza, e il parto.
Non c'è nient'altro.
Evitiamo cazzabubbole sull'istinto violato alla maternità e sul dolore che ne consegue: dopotutto si sta parlando di donne che hanno gia deciso di abortire.

QUANTO sono importanti per una donna nove mesi della propria vita?
Difficile da dire.
Per esempio alcune donne scelgono di far valere zero questo periodo: sono quelle che portano in fondo la maternità e poi affidano il figlio ai servizi sociali, rifiutandosi persino di vederlo. Altre lo monetizzano: sono i cosiddetti "uteri in affitto".


L'unica cosa certa è che qualunque sia la scelta, ci sono dei diritti che vengono violati.

Se la scelta è orientata alla sopravvivenza del nascituro vengono violati i diritti di entrambi i genitori a decidere liberamente della propria vita.
Per inciso questa era la situazione che c'era prima, quella dove l'aborto veniva vietato.
Quella che benitocherimpiange che non ci sia più.

Se la scelta è orientata a tutelare i diritti della donna, cioè la situazione di adesso, vengono violati i diritti del padre e del nascituro, ai quali viene tolta ogni voce in capitolo.

Se si decide di tutelare il diritto del padre e del nascituro(1), sicuramentei in una situazione dove il padre si fa pieno carico del figlio dal parto in poi, allora viene violato il diritto della madre a disporre della propria vita anche in quei 9 mesi.

Quindi come vedi ovunque ti muovi è un casino.
Se vogliamo fare una discussione DAVVERO laica dobbiamo ammettere che quest'ultimo aspetto è quello che la legislazione finora ha tralasciato.

Buffo, perché fra i tre è l'unico che tutela due "persone" invece di una.






(1) Come giustamente dicevi prima tu: "Che il maschio si arroghi il diritto di imporre la prosecuzione della gravidanza è un orientamento emerso in più post.".
In effetti la prosecuzione obbligata della gravidanza è l'unica cosa che ha senso, visto che in nessun modo legale nessun uomo può imporre a una donna di sottoporsi a una operazione chirurgica, aborto compreso.
Inviato il: 2/11/2010 14:55
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  •  astro7
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#250
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Non arrampicarti su per gli specchi Astro ( non ci riesci e fai fatica per
niente ) le donne che abortiscono sono assassine della peggior risma. Il codice civile e penale possono cambiare radicalmente. Deciditi Astro o è un'omicidio oppure spiega come mai crea tanto "disagio" psicologico ( non in tutte che sia chiaro.. molte bestie abortiscono a raffica perchè non sanno resistere davanti ad un cazzo da 25 cm ) l'aborto inteso come un non omicidio, al punto da sostenere la tesi che solamente le donne possono capire tale sofferta decisione. Se non è un omicidio non dovrebbe esserci nessun disagio proprio come quando si va dal chirurgo per farsi asportare una verruca o ciste molto dolorosa e magari sanguinolenta. ASTRO SU SPIEGA PER BENE.. NON NASCONDERTI DIETRO LE PAGINE DI UN CODICE.. SPIEGA CHE TROVI SENZA SENSO IL DISAGIO DELLE DONNE CHE ABORTISCONO SII RADICALE FINO IN FONDO.


Non mi arrampico sugli specchi. Ma manco per niente.

Il mio commento specificava che giuridicamente l'interruzione di gravidanza, entro i termini stabiliti, non è un omicidio..
Quindi paragonare la donna che sceglie l'interruzione di gravidanza ad un'assassina è quanto di più abominevole possa esistere.... in quanto non tiene conto della componente umana
che questa scelta comporti.
Non è una scelta che si prende alla leggera.
E' un BIVIO , e da quel bivio dipenderà tutto il resto della vita della donna.
A prescindere.
Inviato il: 2/11/2010 14:59
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  •  redna
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#251
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pispax

Citazione:

QUANTO sono importanti per una donna nove mesi della propria vita?
Difficile da dire.



mi pare che invece per voi non lo sia affatto considerato quanti post avete scritto finora.

E' del tutto difficile capire perchè gli uomini vadano tanto di fantasia su questi temi quando si ritengono del tutto razionali e logici.

Citazione:
In effetti la prosecuzione obbligata della gravidanza è l'unica cosa che ha senso, visto che in nessun modo legale nessun uomo può imporre a una donna di sottoporsi a una operazione chirurgica, aborto compreso.


quello che ha più senso sarebbe di prendere il fautore della gravidanza indesiderata e di castrarlo sul posto.
Non si capisce come mai ci sono dei sensi che valgono (per te) e degli altri no.
Se c'è qualcuno che li decide che li decida per entrambi e non solo per uno.
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 2/11/2010 15:09
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  •  florizel
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#252
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mangog

Citazione:
molte bestie abortiscono a raffica perchè non sanno resistere davanti ad un cazzo da 25 cm


A parte l'espressionetipica di questo sistema "macho e figo", ovviamente il cazzo da 25 cm sarebbe costretto a cedere, poverino....



redna

Citazione:
E' del tutto difficile capire perchè gli uomini vadano tanto di fantasia su questi temi quando si ritengono del tutto razionali e logici.


Trovo appropriatissima l'osservazione.
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Inviato il: 2/11/2010 15:16
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  •  mangog
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#253
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Citazione:

astro7 ha scritto:


Non mi arrampico sugli specchi. Ma manco per niente.

Il mio commento specificava che giuridicamente l'interruzione di gravidanza, entro i termini stabiliti, non è un omicidio..
Quindi paragonare la donna che sceglie l'interruzione di gravidanza ad un'assassina è quanto di più abominevole possa esistere.... in quanto non tiene conto della componente umana
che questa scelta comporti.
Non è una scelta che si prende alla leggera.
E' un BIVIO , e da quel bivio dipenderà tutto il resto della vita della donna.
A prescindere.


Balle balle balle... paragonare le difficili scelte ai bivi della vita con il negare perfino tutti i bivi a seguire a chi è gia stato concepito è meschino, e senza tanti convenevoli è il peggior crimine che si possa concepire - LA MAMMA CHE UCCIDE IL FIGLIO IN GREMBO - .

Astro riesci a spiegare per quale motivo una donna che ricorre all'aborto ha nella maggior parte dei casi un trauma ? Quale è l'origine del trauma.. quale fantasma si nasconde dietro a questo trauma ?
Inviato il: 2/11/2010 15:22
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#254
Sono certo di non sapere
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Citazione:
molte bestie abortiscono a raffica perchè non sanno resistere davanti ad un cazzo da 25 cm


Al di là di qualsiasi considerazione si possa avere sulla faccenda che stiamo trattando, frasi come queste danno davvero l'idea della pochezza di certi interlocutori.

Semplicemente disturbante.
Inviato il: 2/11/2010 15:23
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  •  mangog
      mangog
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#255
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Red_Knight ha scritto:
Citazione:
molte bestie abortiscono a raffica perchè non sanno resistere davanti ad un cazzo da 25 cm


Al di là di qualsiasi considerazione si possa avere sulla faccenda che stiamo trattando, frasi come queste danno davvero l'idea della pochezza di certi interlocutori.

Semplicemente disturbante.


Vuoi negare che non esiste questo tipo di donna ?

Curioso constatare che i sostenitori dell'aborto sono quasi sempre i soliti.
Comunisti o atei deliranti che ci sia un nesso ?
Non ne imbroccano una nella vita e vogliono fare i maestrini.
Inviato il: 2/11/2010 15:30
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  •  astro7
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#256
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Citazione:


Carissima, io ci andrei molto cauta con queste facili equazioni. Perché SE la differenza tra embrione e persona umana fosse tanto facilmente e automaticamente accettata o accettabile, per le donne l’interruzione di gravidanza non sarebbe la tragedia che nella stragrande parte dei casi è.

[/i]


Ciao a te, Flo.
La mia affermazione non voleva essere una facile equazione.
Tutt'altro.
Le facili equazioni le fanno chi qui paragona la donna che ha deciso per l'aborto ad un'assassina.
E' un'etichetta data a sproposito perchè , giuridicamente, non lo è.
Questo non vuol dire che io non riconosca a "quell'esserino " la portata vitale che ha con sè.
Lungi da me questo.


Ti abbraccio anch'io.
Inviato il: 2/11/2010 15:30
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  •  effeviemme
      effeviemme
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#257
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Pispax cit.:

Per il resto, se ci rifletti a mente lucida L'UNICA cosa che conferisce questo diritto sono i nove mesi di gravidanza, e il parto.
Non c'è nient'altro.
Evitiamo cazzabubbole sull'istinto violato alla maternità e sul dolore che ne consegue: dopotutto si sta parlando di donne che hanno gia deciso di abortire.
---------------------------------
Non me la sento di limitare a questa sola valutazione (nove mesi di gravidanza , e il parto), l'insieme di considerazioni che una donna immagino che faccia per arrivare alla determinazione di abortire.
Forse in qualche caso sarà così.


cit.:

Se la scelta è orientata alla sopravvivenza del nascituro vengono violati i diritti di entrambi i genitori a decidere liberamente della propria vita.
-----------------------------------
qui non capisco;
se la scelta è orientata a far nascere un figlio, un figlio che consapevolmente si è messo in "cantiere" in due, proseguire nell'opera non lo troverei una violazione dei diritti di entrambe i genitori; hanno appena deciso liberamente... mi pare.
Questa mia considerazione, parte dal fatto che vedo la preferenza dei padri ad evitare l'aborto.
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Inviato il: 2/11/2010 15:33
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#258
Sono certo di non sapere
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Citazione:
LA MAMMA CHE UCCIDE IL FIGLIO IN GREMBO


... per costui le donne hanno la macchina del tempo, riescono da andare nel futuro.

Vocabolario italiano (quello con cui Mangog sosituisce la carta igienica quando finisce le scorte)..

figlio, dicesi:

Chi è stato generato, rispetto ai genitori; (al pl.) prole di entrambi i sessi

est.

discendente, erede

Non per niente si parla di Feto.

... tornatene nel medioevo Inquisitore dei miei stivali. Il tuo tempo è finito.
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Inviato il: 2/11/2010 15:34
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  •  Pispax
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#259
Sono certo di non sapere
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benitoche
, mi fa piacere che tu non abbia male interpretato il discorso.
In effetti ero abbastanza in imbarazzo.



Citazione:
I fatti dicono altro,credo
Nessuna clinica in Svizzera,quelle non sono certo cliniche per gente comune come me;oggi avrei tre figli e mi sarei sposato qualche anno prima
La strada sarebbe stata senza uscita
Così era per i nostri padri così sarebbe stato per me
Tutto molto semplice
Le tue affermazioni avrebbero avuto un minimo di senso se io poi non avessi costruito una famiglia con la stessa donna,ma ripeto i fatti dicono altro


Perdona se cito me stesso:
Citazione:
In particolare all'epoca avete stabilito che tutto sommato era meglio abortire piuttosto che creare subito e obbligatoriamente una famiglia.


Questa cosa la avete stabilita TU e LEI.
Nessuno vi ha condotto al consultorio con la pistola alla nuca.
Sbaglio?

Il fatto di aver creato una famiglia proprio con quella donna è proprio la molla che oggi ti conduce al rimpianto.
Per dirne una, se tu ora avessi una vita felicissima con un'ALTRA donna, ringrazieresti Iddio tutte le sere di non essere stato costretto a sposare senza amore la ragazza di prima.


Renditi conto, semplicemente, che stai rimproverando allo Stato di averti concesso TROPPA libertà.
In genere questo può anche essere un cambiamento piacevole rispetto ai discorsi che circolano di solito.
Però, dai: siamo seri.






Citazione:
Il discorso aborto NWO,non è certo una mia invenzione,il controllo demografico è ampiamente discusso alla luce del sole,di spunti su Luogocomune c'è ne sono a bizzeffe,i miei post sono solo una piccola parte del materiale a disposizione
Non posso credere che un'utente navigato come te non ne sia a conoscenza
Se ci mettiamo a contestare anche questo davvero mi viene da dubitare
Non ci posso credere
Fino a qualche anno fà era pane quotidiano su questo sito;oggi ne neghiamo l'esistenza?
Mamma mia da paura


L'NWO è una roba strana, che cambia anche radicalmente da utente a utente. Di fatto ultimamente sta diventando una specie di generico Uomo Nero con cui chiudere tutti i discorsi gomblottisti.
Anche se ognuno fondamentalmente ha la SUA visione del NWO, ogni volta che c'è da dare genericamente la colpa a qualcuno si incolpa sempre il NWO.
Non importa per un cazzo che per qualcuno nel NWO ci siano principalmente gli ebrei i sionisti, per qualcun altro i massoni, per altri ancora i gesuiti antisemiti, per altri i massoni, o i rosacroce, o i templari, o gli annunaki: è sempre un bel pezzo di repertorio, ancora in grado di strappare i suoi bei applausi.
Persino se le idee sul NWO dei plaudenti sono palesemente contraddittorie fra loro.

L'unica cosa su cui tutti sembrano concordare è che il NWO nasce dopo la WW2. E in effetti prima di quel periodo la cosa del NWO non aveva proprio alcun senso.

Solo che della pianificazione organizzata delle nascite se ne parlava abbondantemente anche molto, molto prima.





Citazione:
PS
Solo una cosa non mi è piaciuta,la parola bestie
Quella non riesco a giustificartela
Mancava poco che mi chiamassi gojim


Anche Calvero dopo mi fa un'obiezione simile.

Avete pienamente ragione: dovrei portare più rispetto per voi barbari, che siete costretti a utilizzare una lingua piena di sfumature come il toscano pur non essendo in grado di comprendere queste sfumature.

Un ragionamento "da bestie" da queste parti ha solo un significato intellettuale, ed è molto meno forte del suo superlativo: "un ragionamento da somari".
Se non ci hai (avete) fatto caso, c'erano delle virgolette. Siccome per ottenere una coppia di virgolette occorre premere ben 4 tasti, un motivo per cui uno dura tutta quella fatica ci sarà, no?


Intellettualmente comunque di ragionamenti da bestie ne ho letti parecchi, e a volerla dire tutta ne ho letti anche qualcuno da somari. E non mi stavo riferendo solo a te.





Tornando seri: Mancava poco che mi chiamassi gojim.

Per quale motivo in questo contesto tu ritieni che il termine "gojim" per me sia un'insulto?
Anzi, meglio: per quale motivo in questo contesto il termine "gojim" per TE è un insulto?
Inviato il: 2/11/2010 15:43
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  •  effeviemme
      effeviemme
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#260
Mi sento vacillare
Iscritto il: 28/6/2006
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mangog cit.:

Invece sono assassine patentate le donne che abortiscono.
Se fossi favorevole alla pena di morte, metterei l'aborto volontario in testa alla classifica dei reati punibili con la pena di morte.
Un donna che arriva volontariamente ad uccidere/far uccidere il figlio in grembo non merita di vivere in una società civile è una bestia un animale senza etica morale amore dignità. INDEGNA DI VIVERE SOTTO TUTTI I PUNTI DI VISTA.. DA ESILIARE TENERLE LONTANE DAGLI OCCHI DI TUTTI.
---------------------------------------------


Non ti pare un po' estremo applicare leggi dell'antico testamento, o la legge di hammurabi, oggi, con la mentalità di allora?
Forse non sono l'utente più adatto all'uopo, ma... un po' di umiltà (cautela) nell'ergersi a giudice?

ciao
fvm
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Inviato il: 2/11/2010 15:46
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  •  mangog
      mangog
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#261
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Calvero ha scritto:
Citazione:
LA MAMMA CHE UCCIDE IL FIGLIO IN GREMBO


... per costui le donne hanno la macchina del tempo, riescono da andare nel futuro.

Vocabolario italiano (quello con cui Mangog sosituisce la carta igienica quando finisce le scorte)..

figlio, dicesi:

Chi è stato generato, rispetto ai genitori; (al pl.) prole di entrambi i sessi

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discendente, erede

Non per niente si parla di Feto.

... tornatene nel medioevo Inquisitore dei miei stivali. Il tuo tempo è finito.


Non arrabbiarti Calvero ma le poche volte che leggo i tuoi post traspare in quello che scrivi un complesso di inferiorità.. Comunque mal comune mezzo gaudio perchè solamente 2 o 3 hanno fatto propria l'arte del bel scrivere in questo forum.
Inviato il: 2/11/2010 15:50
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  •  Carmine
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#262
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Red_Knight ha scritto:
Citazione:
Le cartine di tornasole dell’attuale degrado umano sono veramente infinite. Mi si chiede, come se fosse una opzione pacificamente, scontatamente praticabile, se, ritenendo eticamente inaccettabile un comportamento, io pensi che ne debba discendere un effetto concreto oppure no. Straordinario.


Hai anche un po' rotto il cazzo. Ti faccio un esempio: per me l'egoismo è eticamente inaccettabile. È una delle cose peggiori della natura umana, e dovrebbe essere evitato come la peste da parte di chiunque.

Ma una legge che "impone" l'altruismo la avverserei, per una serie di motivi che forse potrai intuire. Non solo: sarebbe praticamente impossibile farla rispettare in ogni caso, e quindi se anche la volessi non avrebbe comunque senso invocarla.

E vaffanculo anche la posata equanimità degli intellettuali. Stiamo parlando di vita e di morte, ti è chiaro? Di vita e di morte. Non mi sento di fare tanto il precisino di fronte a questo tema. Di fronte a questioni di vita o di morte non c’è tempo per i perfettismi di questa minchia. Ho già parlato dell’obbligo di soccorso. Obbligo di soccorso. È una cosa pratica, che se ne fotte sostanzialmente delle psicologie in gioco. C’è da fare alla svelta, c’è da salvare qualcuno. Prima si fa, poi eventualmente si discute. Non mi interessa lo spontaneismo della cosa: se c’è, tanto di guadagnato per chi ce l’ha. Se non c’è, mi basta che chi non ce l’ha non si tiri indietro comunque, che faccia la sua parte, non m’interessa proprio se per amore o per forza, perché la priorità è un’altra. Ti sembra una questione equivalente ad una legge contro l’egoismo? Se si, sarà solo un’altra, ennesima, dimostrazione dell’ottusità connaturata all’intellettualismo.
Inviato il: 2/11/2010 15:53
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#263
Sono certo di non sapere
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@mangog

Citazione:
Vuoi negare che non esiste questo tipo di donna ?


Non sta né a me né a te esprimere giudizi non circostanziati su "tipi di persona" ipotetici. All'interno di una discussione è semplicemente stupido (non scorretto, fuorviante, o irrilevante: è proprio da coglioni privi di qualsivoglia nozione del come esprimersi), e nel tuo caso rivela contemporaneamente tre pregiudizi verso le donne che, incautamente, non hai nemmeno tentato di nascondere.

Citazione:
Curioso constatare che i sostenitori dell'aborto sono quasi sempre i soliti.
Comunisti o atei deliranti.
Non ne imbroccano una nella vita.


E dove hai letto, in questo thread, che io sono un sostenitore dell'aborto (e poi che vuol dire in questo caso "sostenitori"?)? Se ci fai caso (ma non ce lo fai, perché la tua disonestà intellettuale è al limite del patologico) io mi sono limitato a esprimere argomentazioni in forma dubitativa, per altro molto asettica (forse perché eravamo tra maschietti).

Le riassumo:

a) la condanna "senza se e senza ma" dell'aborto sul piano etico va distinta dall'invocazione del divieto (legale o fattuale) di abortire, per motivazioni altrettanto etiche ma anche semplicemente pratiche. L'una non implica l'altra e viceversa, e io credo di aver spiegato bene - o almeno finora nessuno mi ha contraddetto - perché il divieto di aborto non è pensabile anche per chi lo ritiene un crimine (ma non ho detto se io lo ritengo un crimine o no);

b) anche volendo condannare sul piano etico l'aborto (opinione legittima), occorre sgombrare il campo da quelle rivoltanti minchiate come l'attribuzione di intenti punitivi, la gratuità, la superficialità e il sadismo alle donne che abortiscono, e dalle boiate pseudoargomentative come la discontinuità, l'anima, etc. che prima ancora di essere manifestazione di totale incomprensione dell'animo puerperale e ignoranza totale della natura femminile (non occorre essere madri e nemmeno donne per avere un po' di fottuta empatia, o almeno un po' di esperienza umana), sono un'offesa all'umana intelligenza. E, ripeto, questo vale allo stesso modo anche volendo considerare abominevole l'aborto a prescindere.

Detto questo, non mi sono "schierato" da nessuna parte perché, probabilmente, non mi sono formato un'opinione che soddisfi il mio senso della Giustizia.

Ma tu, che sei solo un gretto omuncolo carico d'odio, e - come hai sempre dimostrato* - l'utente più scorretto di tutto (almeno fra gli utenti non fittizi) il forum insieme a quel tuo sosia che per fortuna stavolta non si è (ancora) presentato, ricomparirai come se nulla fosse fra qualche post a ripetere le stesse cose con la stessa mancanza totale di intelligenza e di sensibilità.**

Mi fai profonda e immensa tristezza.

* Non c'è una volta che il buon mangog si sia cimentato in una discussione alla pari con un altro utente. Pensateci la prossima volta che provate a parlarci.

** Si accettano scommesse al riguardo.
Inviato il: 2/11/2010 15:57
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#264
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Red_Knight ha scritto:
Citazione:
molte bestie abortiscono a raffica perchè non sanno resistere davanti ad un cazzo da 25 cm


Al di là di qualsiasi considerazione si possa avere sulla faccenda che stiamo trattando, frasi come queste danno davvero l'idea della pochezza di certi interlocutori.

Semplicemente disturbante.


Disturbante, Red, oltretutto non sono i termini, è il meno: ma il concetto che è a monte di quei termini.

A prescindere: il fatto di equiparare a una -bestia- colei che ha un desiderio sessuale la cui Natura (non noi) ha deciso di fornirci, è di per sé inquietante.
A monte - di quella definizione si denota una volontà denigratrice per l'atto sessuale come se lo stesso fosse aprioristicamente una perversione.

seguimi:

a raffica .. non lo senti anche tu l'odore dei preconcetti moralistici su cosa è sano e cosa non lo sia? per cui viene dato un valore a prescindere mistificando con (l'esasperazione dei concetti) che la qualità dipende dalla quantità, in soldoni. Della serie, ma quanto fai sesso tu donna?! allora sei una puttana

poi:

resistere

e qui tocchiamo l'apice. Il lupo toglie finalmente il manto d'agnello. Senti come viene data per scontata come sia (per mangog) cosa infamante, pruriginosa, morbosa, fornicatrice ... la cosa più bella del mondo: cioè di lasciarsi andare alla gioia di cui natura ci ha dotati.

e ora il bello, appunto, "dotati"

un cazzo da 25 cm a parte che risulta spontaneo dare per più che plausibile che Mangog ce l'abbia piccolo. E' tipico di noi maschietti dare rilevanza a ciò che inversamente proporzionale dà invidia al punto che la frustrazione scende a trasformare in peccaminoso ciò che non si possiede

ma ... detto, questo,...

si comprende anche qui, al di la dei termini che possono anche starci, la banale e infantile visione che ha di una donna standardizzata alle SUE (di Mangog si intende) frustrazioni. Come se l'atto di un concepimento indesiderato sia dovuto e correlabile proporzionatamente a un peccato morale...

.. il vero "peccato" è - per Mangog - che è nato nell'epoca sbagliata, poverino. In un'altra (indovinate quale) avrebbe fatto carriera. Qui fa solo ridere
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Inviato il: 2/11/2010 15:59
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  •  Red_Knight
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#265
Sono certo di non sapere
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@Carmine

Era solo un esempio, per farti capire che il giudizio etico non implica necessariamente conseguenze pratiche e viceversa.

Tornando all'esempio dell'obbligatorietà del soccorso: lì il conflitto è in linea di massima tra una vita in pericolo e dieci minuti del tuo tempo. Praticamente non c'è un conflitto.

Nel caso dell'aborto, il conflitto è tra gli interessi della madre e il nascituro. Il problema è la natura del nascituro: a torto o a ragione, c'è chi considera che il nascituro non sia una persona, e quindi la risoluzione del conflitto in quel caso può andare anche a favore della madre.

Chi ha ragione? Comprenderei la veemenza dei tuoi discorsi, ma è controproducente per la tua stessa causa (ammesso che te ne freghi qualcosa e non sia qui solo per fare casino). Sfortunatamente, fra uomini si può invocare l'universale sentimento di empatia (per quanto blando presente in tutti) e dare per scontate certe cose e considerare malato chi non ha la stessa sensibilità*, ma nei confronti del nascituro non c'è nulla di universale, o non saremmo qui a parlarne.

Quindi occorre discuterne, che ti piaccia o no. Altrimenti, se io fossi in te, non mi prenderei nemmeno la briga di parlare con quelli che reputerei dei "mostri".

*è una semplificazione che potrei contraddire in molti altri post, ma in questo contesto funziona.
Inviato il: 2/11/2010 16:08
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  •  Pispax
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#266
Sono certo di non sapere
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mangog ha scritto:
Citazione:

Pispax ha scritto:
Discussione da bestie due: il Diritto.

Sopprimere una vita è una cosa grossa. Su questo siamo d'accordo tutti.
Se io uccido una persona commetto un reato e vengo duramente punito per questo.
Ma devo uccidere una persona.

Domanda: il feto è oggettivamente e indiscutibilmente una persona?
Risposta: NO.

Il problema sta proprio in quei due avverbi, "oggettivamente" e "indiscutibilmente".
Un feto può essere una persona fin dal momento del concepimento, oppure può non esserlo. Oppure può non esserlo fino a un certo momento e diventarlo a tutti gli effetti da un certo momento in poi.
Oppure può non esserlo fino a un certo momento, e da un certo momento in poi diventare una QUASI persona, per poi diventare una persona a tutti gli effetti al momento della nascita.(1)

Su questa roba non esiste una risposta univoca. Ognuno risponde a modo suo.
Dipende esclusivamente dalle nostre credenze e dai nostri valori.



Dunque per Pispax possono coeesistere contemporaneamente due verità. Ottimo ognuno potrà avere la sua verità personale.

a) uccidere un bambino di 3 mesi nel grembo di una mamma non è un omicidio

b) Uccidere un bambino di 3 mesi nel grembo di una mamma è un omicidio

Dunque dobbiamo tirare in ballo la coscienza come escamotage per non incappare in quel dilemma ( anche se nessuna coscienza può sostanziare razionalmente a favore del punto - a - ).. bene bene.. vediamo dove si andrà a parare con la coscienza.. Si comincia dalla biologia ? Si arriverà all'anima ?


Mangog, vedo che non perdi occasione per distinguerti.
Quella roba dei 25 cm di cazzo a quanto pare ti sembrava troppo poco.

Ti rifaccio il discorso usando parole più semplici: quando qualcuno sarà in grado di stabilire che un embrione è un bambino a tutti gli effetti - oppure che non lo è - questi ragionamenti non avranno più alcun senso.
A quel punto c'è una certezza e tutti quanti dovranno adeguarsi.

Fino a quando questo non non succede, la tua opinione vale la mia. O anche quella di chiunque altro, se è per questo.
La coscienza non è un escamotage: è l'unica cosa che si può prendere come misura morale nel caso manchino le certezze.

Se tu e tua moglie credete che un embrione sia un bambino a tutti gli effetti, vi comporterete coerentemente e non abortirete. Se altre sue persone invece pensano che un feto sia un bambino solo dopo la nascita, mentre prima è solo una sorta di escrescenza cellulare, si comporteranno coerentemente con le LORO credenze e i loro valori e abortiranno. Anzi, vivranno il limite dei 90 giorni come una inutile cazzata.

Visto che su questa cosa non ci sono certezze - lo ripeto, al momento che ci saranno questi ragionamenti saranno privi di senso - c'è una sola cosa sensata da fare: tu non puoi impedire a loro di abortire, e loro non possono imporre a tua moglie di abortire.





Citazione:
Citazione:

La cosa non ha nessuna implicazione di carattere sociale. Rientra in un ambito particolare, quello del Bene e del Male visti in ambito soggettivo.
Detta in altre parole, è un problema di COSCIENZA.


Appunto come la pena di morte. Per alcuni, secondo coscienza, è lecita e per alcuni no.. pendendo come dei babbei dal proprio codice civile magari.
Ma con l'aborto l'escamotage è subdolo.. si arriva a considerare il bambino come un gruppo di cellule da estirpare, come se fossero geneticamente uguali a quelle della madre.

Una società che non sia ben salda su valori non negoziabili come il diritto alla nascita per tutti i bambini concepiti ha in sè il germe della disgregazione.



Visto che non ci sono certezze, che il feto NON sia solo un gruppo di cellule da estirpare è solo una tua opinione.
Anche il fantomatico "diritto alla nascita" è una roba che esiste solo nella tua testa.

La rispetto: ma voglio anche che venga rispettata la mia, nel caso sia diversa dalla tua.
Perché di sicuro io non ho certezze, ma altrettanto di sicuro non le hai neanche tu.


La pena di morte è un discorso diverso dall'aborto. Nel primo caso hai l'assoluta certezza che stai mettendo a morte un essere umano, per quanto orribili siano stati i suoi crimini.
Nel secondo caso questa certezza non c'è.

Paragone sciocchino: nel parco nazionale dell'Uccellina è vietatissimo danneggiare gli alberi.
Passeggiando tu schiacci una ghianda, e la distruggi. Eppure era già al suolo, e se solo trovava 20 cm. di terra avrebbe attecchito bene.

Hai danneggiato un albero o no?
Bella domanda.




Citazione:
Citazione:


Prima in Italia l'aborto era un reato. Era un reato perché il Vaticano diceva che abortire era Male, e tutti dovevano adeguarsi.(2)
La legge sull'aborto ha portato il discorso sul piano della coscienza individuale.
Non ti impone di abortire, e non ti impone di non farlo: lascia decidere a te.


Pispax ogni occasione è buona per tirare in ballo il Vaticano ?


Mangog, ma hai così tanto la coda di paglia?

Ti ricordo che fino a poco tempo fa il cattolicesimo era la RELIGIONE DI STATO.
L'Italia non è mai stata una teocrazia, ma di sicuro per lunghissimo tempo è stata uno Stato confessionale.
E sia il codice penale che quello civile ricalcavano INTENZIONALMENTE i valori morali del cattolicesimo.





Citazione:
Ma tira in ballo le tue arogmentazioni per dimostrare la differenza tra un bambino a 2 mesi e 29 giorni ed un bambino a 3 mesi ed un giorno ancora entrambi in grembo della mamma.
Ti appelli al codice civile e penale anche tu?

Razionalmente ( E' deleterio appellarsi alla coscienza se si discute con persone favorevoli al diritto di abortire ) non è dimostrabile considerare l'aborto come un non omicidio. A meno chè Pispax non riesca a dimostrare che il bambino di 2 mesi e 29 giorni è una cosa diversa, PERCIO' NON UNA PERSONA, dal bambino di 3 mesi ed un giorno ( magari lo stesso bambino ).


Non è neppure razionalmente dimostrabile il considerarlo un omicidio, se è per questo.
Appunto.

Il limite dei 90 giorni è un limite assolutamente arbitrario, e nasce proprio dal fatto che alcuni elementi si Stato confessionale continuiamo a portarceli dietro.
Per esempio in Francia il limite è a 180 giorni.

Attenzione a questi discorsi: dire che il limite è arbitrario NON SIGNIFICA necessariamente dire che allora l'embrione è già un bambino e quindi non si può abortire MAI.
Per esempio in molti sostengono che siccome il limite dei 90 giorni è arbitrario, allora si dovrebbe poter abortire fino al giorno prima delle doglie.

Curioso notare come le basi logiche della loro argomentazione siano le stesse della tua.






Citazione:
La donna si autoconvince che non sta uccidendo nessuno proprio perchè lo fa in tempo, come il soldato ingegnere che non uccide "nessuno" perchè preme solamente un bottone a distanza e non vede nè sangue nè sofferenza.


Sbagliato.
Se la donna abortisce, significa che E' GIA' CONVINTA che non sta uccidendo nessuno.

E tu non hai alcun modo di dimostrarle che LEI si sta sbagliando. Così come nessuno ha modo di dimostrare che stai sbagliando TU.

Visto che in queste cose non c'è alcuna certezza, ognuno sceglie per sé.
Secondo la PROPRIA coscienza.
Inviato il: 2/11/2010 16:38
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#267
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Calvero ha scritto:
Citazione:


Scusa, ma allora delle due l'una: o tu hai già avuto qualche gravidanza, oppure stai latrando a sproposito.

Quale delle due?


Cos'è che ti sfugge?

Nessuna delle due. Chi NON SA, non ha possibilità di imporre scelte, ma di rispettare CHI SA.

Io non sto imponendo niente. Quindi il tuo - ma allora delle due l'una - è una domanda che non mi può riguardare.

Infatti io NON sto dicendo che a differenza di te io saprei. Io NON so.

Io sto dicendo che né io, né te sappiamo cosa sia essere madri, quindi la loro scelta noi non possiamo condannarla con la sicumera che in molti, con prepotenza, stanno mostrando.

L'uomo non può avere il potere di condannare una cosa che non può comprendere.

Paradossale? ma neanche di striscio. E' la natura.


Forse A TE sfugge una cosa: i gesti di OGNI ESSERE UMANO (uomo o donna che siano) vengono SEMPRE valutati, giudicati ed eventualmente condannati da tutti, senza dover necessariamente appartenere a una categoria specifica.

Un padre che picchia un figlio viene condannato da tutti: uomini e donne, senza distinzione e senza obbligo di appartenenza a un genus specifico.

Un gesto contrario all'etica e alla morale comune diviene fondamento ANCHE legale quando si trasforma in legge e questo senza che venga richiesto un'appartenenza a uno specifico "gruppo".

Un omicida viene valutato e condannato da chiunque: uomo o donna.

OGNI GESTO che abbia rilevanza penale viene sempre preso in considerazione dalla totalità della società e si traduce in previsione normativa.

Ora, per cortesia, spiegami perché cavolo un aborto debba essere una sorta di "riserva" per la quale viene sancito un "divieto di accesso agli estranei" e in cui solo una donna possa validamente adottare una decisione che (forse!!!! NON CERTAMENTE, MA FORSE) comporta la morte di un individuo.

Non ha senso, Calvero!

Non ha alcun senso!

E' come se, per valutare un parricida, io pretendessi che a valutare il mio gesto siano altri parricidi, perché "soltanto loro sanno cosa si prova e cosa si passa". Gli altri tacciano e vadano a cuccia.

Ma che cavolo di discorso è?????

Peraltro, come ho tentato di mettere in luce più e più volte, se la madre scegliesse di non abortire e il bimbo nascesse, ne conseguono OBBLIGHI A VITA anche per il padre.

Dunque, perché trascurare del tutto la sua figura e la sua volontà???

Se, alla faccia di ogni logica e di ogni considerazione, tu comunque volessi ritenere che l'aborto è qualcosa che un uomo non possa comprendere, perché escluso dalla diretta esperienza, allora sii coerente con te stesso e taci!

Uso il TUO concetto, Calvero, non perché io lo condivida, ma perché tu stesso ne senta la follia sulla tua "pelle": Hai mai avuto una gestazione? No? Allora taci e va' a cuccia!
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Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#268
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

effeviemme ha scritto:

Che il maschio si arroghi il diritto di imporre la prosecuzione della gravidanza è un orientamento emerso in più post.


Si tratta di fare una legge, caro effeviemme, nient'altro.

Come tutte le leggi, non potrà MAI esser fatta SOLO da uomini o da donne, ma dalla società nel suo insieme.

Non ha senso spacchettarla.

Citazione:

Ma indipendentemente dal fatto che l'embrione sia o no "vivo", rimango convinto che l'ultima scelta tocchi alla gravida.


Scusa, ma mi spieghi perché?

Sol perché l'uomo non ha gravidanze?

Francamente mi sembra illogico. Totalmente illogico.

Non s'è mai sentito di alcuna "riserva" in favore di alcun gruppo sociale, in nessun altro caso in cui si debba normare un argomento di vita e morte.

Perché qui si?

Senza contare che il padre viene preso in considerazione SEMPRE perché paghi gli alimenti al figlio, ma MAI se si tratta di decidere se farlo nascere o no.

Come se la paternità non generasse alcuna emozione.

Come se diventar padre fosse meno "nobile" che diventare madre.

Come se si potesse negare il diritto a un padre di veder nascere il proprio figlio e pretendere anche che TACCIA!

Chi sei, tu? Il padre? Allora taci e va' a cuccia.

Questa ti sembra una cosa che abbia un senso?

Citazione:

Se a "VIVO" vuoi far coincidere il concetto di "persona", a questo punto credo che dipenda dalle cognizioni di ciascuno di noi, che comporta almeno tre miliardi di possibili convinzioni differenti; quale potrà essere la convinzione "giusta"?
Se desideriamo che le "nostre" convinzioni (quelle di una persona a caso) vengano condivise ed accettate, l'unica strada potrà essere quella dell'esempio, che chi apprezzerà seguirà, ma non la strada dell'imposizione.
Sempre IMHO, naturalmente.

ciao
fvm


E non lo so.

Francamente non lo so.

Per quanto mi riguarda, io sono personalmente favorevole all'aborto per via del fatto che ho una idea molto meccanicistica della vita.

Ma se mi sbagliassi?

Non lo so, caro effeviemme..... non ho una risposta predefinita su cosa sia giusto o ingiusto.
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#269
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

florizel ha scritto:
Notturno

Citazione:
Ma davvero state dicendo che dell'aborto possono occuparsi solo le donne perché solo loro possono abortire???


Vedo che nemmeno i garbati commenti e le buone maniere di Astro ti distolgono dal fare interventi idioti che estremizzano opportunisticamente le opinioni altrui. Senza tali estremizzazioni, infatti, come faresti a ribadire le tue ESTREME convinzioni?

Non rimane che dirti di ANDARE a RILEGGERTI TUTTI gli interventi ed appurare se si stava dicendo la stessa cosa che A FORZA vuoi dare ad intendere TE.

Citazione:
E' OVVIO che il punto di vista delle donne in questo caso sia FONDAMENTALE e che vada riconosciuto ogni rispetto in questo.


Non solo in QUESTO caso, ma in qualsiasi altro che coinvolga il genere femminile IN PRIMIS ed in cui ha un ruolo DIRETTO.
E non pare che qui sia stato accolto il parere delle donne come la testimonianza preziosa di chi gioie e dolori se li vive direttamente sulla sua pelle. E quando non se li vive, è palese che abbia determinate ed ovvie inclinazioni a comprendere meglio degli uomini.

Non ci vuole una laurea per capire questo. Il resto è arroganza.

Citazione:
Il caso della donna uccisa alla metro di Roma? Senza umiltà e delicatezza?


Vedo che fare il provocatore ti diverte, e sei fortunato perché passa pure inosservato: dopo due messaggi vergognosi che hai lasciato in quel thread, e che nessuno ha filato, torni qui col coraggio di definire umili i tuoi commenti?
Notturno, vai a prendere in giro gli idioti.


Florizel, i tuoi interventi rifulgono sempre per la loro levatura.

E' come se tu avessi paura che gli altri non vengano sufficientemente offesi.

Che dirti, rispetto la tua vacuità di concetti e mi dichiaro orgoglioso di non piacerti.

Altro non meriti.
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Re: Aborto...ma dov'è la ragione?
#270
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Calvero ha scritto:
io sono uno di quelli che: - DEVE essere l'uomo a portare i pantaloni. Punto.


Credo che questa frase vinca il Premio Maschilista dell'Anno.

Strano che sia sfuggita ai più...
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