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  John Kleeves

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Autore Discussione
John Kleeves
#1
Sono certo di non sapere
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John Kleeves
Di Lino Rossi

Ho incontrato una sola volta, pochi anni fa, un uomo che si è presentato come Stefano Anelli, alias John Kleeves. Non sono certo nè del suo vero nome, nè dello pseudonimo, ma ieri quella persona, Stefano Anelli, "ingegnere in pensione e scrittore" come scrivono i giornali, si è suicidato con un dardo di una balestra, e poche ore prima la nipote, Monica Anelli, avvocato di 40 anni, è stata trovata uccisa da un dardo di una balestra che l'ha colpita al collo, presso la sua abitazione di via XXIII settembre a Rimini, dove viveva anche lo zio Stefano. La foto del suicida che compare sui giornali corrisponde alla persona che incontrai, pochi anni fa. Il corpo del suicida è stato ritrovato in via Santa Cristina a Rimini entro la sua Fiat 600.

John Kleeves su Arcoiris
Corriere della Sera -Corriere della Sera

UN PAESE PERICOLOSO - Storia non romanzata degli Stati Uniti d'America
di John Kleeves, Edizioni Barbarossa, 1999, 382 pagine - Euro 18 richiedere a: Società Editrice Barbarossa C. P. 136 - 20095 Cusano Milanino (MI) tel. 02 66400383 E-mail: barbarossasrl@tiscali.it
di Massimo Fini**

Kleeves parte da un presupposto abbastanza sorprendente: degli Stati Uniti si crede di sapere tutto ma in realtà si sa assai poco. Ciò è dovuto sostanzialmente a due motivi. Il primo è che si tratta di un paese singolare, con una forte specificità, le cui affinità con le culture di altre aree del mondo, compresa quell'Europa da cui provengono, sono più apparenti che reali. Il secondo motivo è che gli Usa dispiegano una forza propagandistica enorme per essere percepiti come vogliono essere percepiti ma come in realtà non sono.
In America esiste una United States Information Agency (Usia), con un budget di tre miliardi di dollari e 50 mila funzionari sparsi in tutto il mondo, il suo scopo statutario è di «influenzare le opinioni e le attitudini del pubblico estero in modo da favorire le politiche degli Stati Uniti d'America». (...)
Così gli americani hanno potuto presentarsi come i vessilliferi dei buoni sentimenti e della pace, il che è abbastanza straordinario per un paese che dalla sua nascita ha compiuto più di 200 interventi armati in tutte le aree del mondo, il cui schiavismo ha provocato 40 milioni di morti, autore di uno dei più spietati e cinici genocidi della storia, quello dei Pellerossa, infine l'unico ad aver usato, senza troppi scrupoli, la bomba atomica.
Kleeves, che fa largo uso della ricerca motivazionale, utilizzata in psicologia, individua l'origine del «modo di essere americano, di quella che è una vera e propria teologia, nel protestantesimo declinato nella sua versione più radicale ed estrema, il puritanesimo. Ciò dà all'americano medio la certezza di essere dalla parte degli Eletti, dei Buoni, dei Giusti e agli Stati Uniti la caratteristica di paese straordinariamente aggressivo, convinto di avere il diritto, anzi il dovere, di portare il proprio modello ovunque.
Il presidente Roosevelt lo disse esplicitamente: “L'americanizzazione del mondo è il nostro destino”.
Su questo sentimento (...) si inseriscono gli interessi economici di quell'oligarchia mercantile che rappresenta il 5% della popolazione, detiene la metà della ricchezza nazionale e il cui interesse non è quello di esportare i Buoni Sentimenti ma di omologare l'intero pianeta al proprio modello per potervi vendere i propri prodotti e sacrificare così a quello che gli stessi americani chiamano Almighty Dollar, Il Dollaro Onnipotente. Per ottenere questo scopo sono disposti a distruggere culture, habitat, diversità, tradizioni, economie.
(** “Avvenire”)
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I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
Inviato il: 18/9/2010 16:08
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  •  redna
      redna
Re: John Kleeves
#2
Sono certo di non sapere
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La cosa assai strana è che questa triste vicenda la si stia collegando alla strage di Erba dopo il 'presunto' ritrovamento di una lettera indirizzata ai due coniugi che vengono definiti " vittime del sistema e della magistratura ":
link............

RIMINI - Non è stato un raptus, né un omicidio per la spartizione di una grossa eredità, ma un delitto premeditato legato a futili motivi di vicinato. Proprio come a Erba. Tanto che nell'appartamento dell'omicida, tra le varie armi artigianali e illegali, è stata ritrovata anche la brutta copia di una lettera indirizzata a Olindo e Rosa Romano, gli autori della strage di Erba: l'autore li definiva «vittime del sistema e della magistratura» ed elogiava il loro operato.
Sembrano esserci proprio una serie di rancori dovuti al vicinato e coltivati in una mente malata alla base dell'omicidio dell'avvocato riminese Monica Anelli, uccisa con il dardo di una balestra dallo zio Stefano, 62 anni, ingegnere meccanico in pensione. L'uomo da tempo soffriva di manie e si era chiuso al mondo: la palazzina di tre soli appartamenti, di cui uno sfitto e l'altro da pochi mesi abitato dalla nipote con il suo compagno, era diventata il suo inferno.

IL DIARIO - A indirizzare in questo senso le indagini della squadra mobile di Rimini ci sono due elementi concreti. C'è intanto una sorta di diario di Stefano Anelli dove erano scrupolosamente annotate - dal mese di marzo fino al 16 settembre, il giorno antecedente l'omicidio - tutte le volte in cui la nipote entrava e usciva da casa. Il diario dà valore all'ipotesi che lo zio, che viveva con la terza moglie romena, non avesse gradito la decisione della nipote di andare a convivere col proprio compagno in uno dei tre appartamenti della palazzina, tutti della famiglia Anelli (un altro parente di recente aveva preferito andarsene dallo stabile).

LA DOPPIA ARMA - Inoltre la giovane vittima - ritrovata riversa su un gradino nel pianerottolo della palazzina, in posizione innaturale, quasi fosse stata ricomposta - è stata prima aggredita al capo, al torace e alla schiena con un paio di forbici da giardino, usate per la potatura delle siepi, e poi finita con il dardo della balestra. L'uso di due armi, per gli inquirenti, fa scartare l'ipotesi del raptus. Secondo la ricostruzione degli inquirenti l'uomo, dopo aver finito la nipote e averla forse adagiata sul gradino trascinandola su una maglietta, è entrato in casa per togliersi l'indumento sporco di sangue, lavarsi le mani. Successivamente è rientrato nell'appartamento della nipote e ha tranciato i tubi del gas, lasciando una candela accesa sul pianerottolo. Secondo gli inquirenti, la sua intenzione era quella di far saltare in aria l'intera palazzina, simulando un incidente: avrebbe così potuto anche tornare a casa dopo il crollo o magari tentare la fuga (nell'auto dove si è ucciso sono stati trovati 16 mila euro). Poi, invece, la decisione di farla finita. E' stato ritrovato morto alcune ore dopo il delitto sulle colline riminesi all'interno della sua auto: si era suicidato con un fucile artigianale calibro 12 da lui stesso costruito.
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 18/9/2010 16:37
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  •  Santro
      Santro
Re: John Kleeves
#3
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/11/2005
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Storia che puzza; va lì con la balestra ma la colpisce prima con delle forbici....
Bisognerebbe accertare se veramente Stefano Anelli e John Kleeves sono la stessa persona. Con google sono riuscito a trovare praticamente solo questo:

"....Più in profondità ha visto lo storico italiano che scrive con lo pseudonimo di John Kleeves (3)....", "(3) John Kleeves, Un paese pericoloso, Barbarossa, Milano, 1999; Vecchi trucchi, Il Cerchio, Rimini, 1991; Sacrifici umani, Il Cerchio, Rimini, 1993." QUI

A quanto pare la maggior parte dei suoi libri sono stati pubblicati da "Il Cerchio" di RIMINI.... coincidenza?

Non ho trovato foto di nessuno dei due personaggi...

EDIT
A sentire quelli di POL, sembra che non vi siano dubbi sulla coincidenza delle due identità. Ammetto che non conoscevo John Kleeves.
A giudicare dal tenore dei suoi scritti, non può che trattarsi del solito folle complottista che sbarella. La lettera a Olindo e Rosa non fa che dimostrare come la mente di questo uomo fosse priva di una qualche razionalità.... figuratevi che valore potranno avere i suoi libri.

Mission Accomplished
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ETERNAL SALVATION
(or triple your money back)
Inviato il: 18/9/2010 17:30
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  •  benitoche
      benitoche
Re: John Kleeves
#4
Dubito ormai di tutto
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Onore a Stefano Anelli

Citazione:
. Ciò è dovuto sostanzialmente a due motivi. Il primo è che si tratta di un paese singolare, con una forte specificità, le cui affinità con le culture di altre aree del mondo, compresa quell'Europa da cui provengono, sono più apparenti che reali.


Se non vogliamo andare in rovina sotto il peso della vita spirituale e di quella giuridica,giunte a massima degenerazione,dobbiamo rivolgerci alla TRIPARTIZIONE dell'ORGANISMO SOCIALE,essa costruisce da radici indipendenti la vita economica che vorrebbe crescere ,ma non lo può se non e si fanno incontro,liberate,una vita giuridica e una spirituale.
I fatti hanno le loro profonde radici nella complessiva evoluzione umana e nella convivenza umana queste radici devono venir ricercate.
Alla gente bisogna far capire che sotto ,vorrei dire raso terra,striscia la vita economica,costretta nelle abitudini di pensiero anglo-americane,essa riuscirà a salire verso l'alto se potrà lavorare in accordo con tutto il mondo,unendosi alle capacità e alle doti deli altri.
Altrimenti raggiungere il dominio del mondo le sarà fatale.
Se il corso del mondo proseguirà, come è avvenuto per la vita spirituale venuta da oriente ma in corso di degenerazione,allora la vita spirituale stessa, che a un estremo,all' inizio,era stata la verità più elevata,precipiterà nell'altro estremo nella menzogna più terribile.
NIETZSCHE dovette esporre come già i greci si preservarono dalla menzogna nella vita mediante la loro arte.
L' Arte è in effeti la creatura divina che preserva gli uomini dalla caduta nella menzogna.
Se questo primo modello di civiltà sarà seguito solo unilateralmente,questa corrente sfocerà nella menzogna.
Negli ultimi 5 o 6 anni si è mentito in seno all'umanità civile,più che in tutti gli anni della storia del mondo,quasi mai venne detta la verità nella vita pubblica,quasi nessuna parola corsa per il mondo era vera .
Mentre questa corrente sfocia nella menzogna,la corrente centrale sfocia nell'egoismo.
Una vita economica come la anglo-americana,che dovrebbe approdare al dominio del mondo,se non si adatta a lasciarsi compenetrare dalla vita spirituale indipendente,dalla vita statale indipendente,sfocerà nel terzo abisso della vita umana ,il terzo dei tre.
Il primo abisso è la menzogna,degenerazione dell'Umanità attraverso Arimane,il secondo è l'egoismo,degenerazione dell'Umanità attraverso Lucifero,il terzo è la malattia la morte sul piano fisico,la malattia e la morte della civiltà sul piano culturale.
Il mondo anglo-americano può raggiungere il dominio del mondo senza la triarticolazione,con tale dominio riverserà malattia e morte sulla civiltà del mondo,poichè questi sono i doni degli Asura,così come la menzogna è un dono di Arimane e l'egoismo dono di Lucifero..
Dunque il terzo abisso che si pone degnamente accanto agli altri due ,è un dono delle potenze Asuriche.
Questi fatti devono infondere entusiasmo e fuoco per cercare le vie per illuminare quanti più uomini è possibile .
Illuminare l'Umanità è compito di chi ha compreso la realtà.
Dobbiamo fare tutto il possibile per contrapporre,alla stoltezza che si crede saggezza e pensa di aver agito magnificamente.....

PS
Dal libro la Missione di Michele,di R, Steiner,Dornach 19-12 1919
_________________
la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 18/9/2010 22:34
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  •  Sinder
      Sinder
Re: John Kleeves
#5
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Inviato il: 19/9/2010 13:15
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      redna
Re: John Kleeves
#6
Sono certo di non sapere
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nel post n.2 tratto da corriere dicevano:

E' stato ritrovato morto alcune ore dopo il delitto sulle colline riminesi all'interno della sua auto: si era suicidato con un fucile artigianale calibro 12 da lui stesso costruito.

ora l'ansa riporta:

Una balestra appesa ad un muro, un'arma quasi ornamentale, fino a ieri soltanto un pezzo di arredamento kitsch. E' quella che ha ucciso Monica Anelli, avvocato di 40 anni di Rimini, che nella tarda mattinata e' stata colpita a morte al collo da un dardo scoccato da quell'oggetto che le era diventato familiare e che faceva parte della collezione dello zio. Quello zio, Stefano Anelli 62 anni, da subito irreperibile e cercato dalla Squadra mobile che si e' tolto la vita in auto, sulle colline riminesi, con un'altra balestra della sua collezione. La polizia l'ha trovato in serata, in localita' Santa Cristina, con una freccia conficcata nel torace. Come per concludere un rito assurdo, e per autoaccusarsi del delitto, aveva puntato l'arma da distanza ravvicinata contro se stesso. Monica quella balestra la vedeva ogni giorno da aprile, da quando cioe' si era trasferita nel suo nuovo appartamento di viale XXIII settembre. Era appesa sul pianerottolo, proprio dove e' stata uccisa,
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/09/17/visualizza_new.html_1762266088.html

al momento sembra che non si sappia nemmeno se Anelli si sia ucciso con un fucile artigianale calibro 12 'da lui stesso costruito' o da una balestra tanto da essere trovato dalla polizia con una freccia conficcata nel torace.

Nessuno sa al momento se Anelli fosse stato in grado di usare la balestra
oltre che capire come abbia potuto usarla contro se stesso.
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Inviato il: 19/9/2010 13:46
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  •  Sinder
      Sinder
Re: John Kleeves
#7
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al momento sembra che non si sappia nemmeno se Anelli si sia ucciso con un fucile artigianale calibro 12 'da lui stesso costruito' o da una balestra tanto da essere trovato dalla polizia con una freccia conficcata nel torace.

il fatto che i giornalisti non sappiano nemmeno cosa scrivono, che non verificano cosa scrivono, che non approfondiscono quanto scrivono

non vuol dire che non si sappia come è morto, semplicemente non è stato detto ai media, che per sopperire quindi inventano da mezze frasi sentite nei corridoi

ma d'altra parte, chi legge la stampa per conoscere la verità?

solo un ingenuo
Inviato il: 19/9/2010 13:53
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  •  Manfred
      Manfred
Re: John Kleeves
#8
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Avete il raffreddore? Non la sentite la puzza dei sevizi? Quelli igienici si intende.
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Manfred
Inviato il: 19/9/2010 14:34
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Re: John Kleeves
#9
Sono certo di non sapere
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Citazione:
non vuol dire che non si sappia come è morto, semplicemente non è stato detto ai media, che per sopperire quindi inventano da mezze frasi sentite nei corridoi


o forse non si legge attentamente:


Quello zio, Stefano Anelli 62 anni, da subito irreperibile e cercato dalla Squadra mobile che si e' tolto la vita in auto, sulle colline riminesi, con un'altra balestra della sua collezione. La polizia l'ha trovato in serata, in localita' Santa Cristina, con una freccia conficcata nel torace.

.....è stata la polizia a trovare il cadavere con una freccia conficcata nel torace.


Citazione:
ma d'altra parte, chi legge la stampa per conoscere la verità?

solo un ingenuo


arrivi a conclusioni affrettate.

EDIT

ASSASSINATO JOHN KLEEVES?

Avevo sentito parlare dell’omicidio di Rimini, in cui un ingegnere di 62 anni, Stefano Anelli, ha ucciso la nipote Monica Anelli con un colpo di balestra al collo, per poi suicidarsi con lo stesso, improbabile sistema. Non avevo degnato la vicenda della minima considerazione, ritenendola uno dei tanti riempitivi con cui la stampa quotidiana svolge il proprio compito, che è quello di tenere lontani i lettori dalle notizie reali. Apprendo però adesso una notizia che, se confermata, sarebbe sconcertante: Stefano Anelli sarebbe stato in realtà l’uomo che scriveva saggi e teneva conferenze sotto lo pseudonimo di John Kleeves.

A seguito, "JOHN KLEEVES, LA BALESTRA E LA TARTARUGA" (Paniscus, paniscus.splinder.com);

Kleeves è un autore che attraverso i suoi libri e i suoi frequenti interventi in conferenze e dibattiti mira a denunciare i reali meccanismi di funzionamento del sistema geopolitico americano. Nelle conferenze, John Kleeves parla appunto con un forte accento romagnolo e se la sua identificazione con il presunto omicida/suicida di Rimini fosse confermata (le foto pubblicate su internet non lasciano molto spazio a dubbi) la vicenda di cronaca acquisterebbe, a questo punto, un risvolto inquietante. Le modalità del suo “suicidio”, come pure l’arma utilizzata per condurlo a termine, sono a dir poco inconsuete e – se collegate ai molti interventi e saggi scomodi di cui Kleeves era stato autore - dovrebbero spingere gli inquirenti a prendere perlomeno in forte considerazione l’ipotesi che il “suicidio” sia in realtà un delitto con inquietanti connotazioni rituali maturato in ambienti tutt’altro che domestici e per cause ben diverse da quelle finora presentate dalla stampa.




Kleeves stava da anni rivelando al pubblico gli interessi e le strategie reali che si nascondono dietro l’agire dell’America e il suo mito della “democrazia”. L’anno scorso avevo pubblicato un suo intervento relativo alle strategie di indottrinamento propagandistico portate avanti dal cinema americano, con particolare riferimento al film “Forrest Gump”.

Giornali e TV, per adesso, non hanno minimamente menzionato la possibilità che Stefano Anelli possa essere l’uomo più noto presso gli utenti del web e gli studiosi dei meccanismi del dominio statunitense con il suo pseudonimo di saggista. Kleeves aveva parlato spesso della messinscena dell’11 settembre, della truffa del fantomatico “terrorismo islamico” e della tradizione degli Stati Uniti di autoinfliggersi attentati per giustificare le guerre con cui perseguono le proprie finalità di dominio. I media stanno presentando Anelli al pubblico come un criminale, malato di eccentricità e pieno di manie, ossessionato dalla nipote e ammiratore degli assassini di Erba, Olindo e Rosa Romano. Stanno per caso preparando la consueta “damnatio memoriae” dell’intellettuale non allineato?

Riporto di seguito una mail che Kleeves inviò il 30/03/2005 a Sherif el Sebaie, titolare del blog http://salamelik.blogspot.com/ . La mail è ripresa dal forum Escogitur, che l’ha ripubblicata ieri. In alto, potete vedere un brano dell’intervento di Kleeves al dibattito “L'italia è una nazione Sovrana? Roma - Washington: alleanza e sudditanza”, che è scaricabile integralmente dal sito di Arcoiris.

Gianluca Freda
Fonte: http://blogghete.blog.dada.net
Link: http://blogghete.blog.dada.net/archivi/2010-09-19
19.09.2019
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Inviato il: 19/9/2010 15:58
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Re: John Kleeves
#10
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Se avessi organizzato l'assassinio di un intellettuale dissidente, oltre a farlo apparire come un raptus di un folle che si suicida, magari abbattendo una testimone non prevista, cercherei di distruggere l'edificio, e cioè il cumulo di carte e documenti del bersaglio liquidato, onde evitare cadano in mani 'non amiche'; farei espoldere la palazzina, ovviamente senza usare esplosivi o thermite o nano-thermite, ma il volgare gas metano o propano da bombola (e gurada caso, i tubi del gas erano stati tranciati, con tanto di candele-miccie pronte a fare da detonatori). (Quest'ultimo è un marchio tipico dei servizi)
Quindi avrei camuffato da suicidio un omicidio. (Altra caratteristica dei servizi).
Inoltre, metterei le 'prove' dell'ottenebramento della mente del suicida(la 'brutta copia' della lettera agli orridi coniugi di Erba; quella in bella, no, poichè si deve pensare che sia stata inviata.) 'Prove' che vengono trovate subito, nello stile dei corani e dei manuali di volo di Atta e Friends...
Infine, tocco finale, visto che il bersaglio ha dei fan su internet, avrei arruolato un gufo, anzi un troll internettiano, per spargere confusione e denigrare il bersaglio.
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Inviato il: 20/9/2010 0:41
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Re: John Kleeves
#11
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Stefano Anelli si è tolto la vita sparandosi al petto con una balestra artigianale; ritrovato nei pressi della chiesa di Santa Cristina

RIMINI - Lo hanno trovato alcuni avventori di un bar verso le 20.30 nei pressi della chiesa di Santa Cristina riverso al volante della sua Fiat 600 bianca: si è conclusa drammaticamente la fuga di Stefano Anelli l'ingegnere zio dell'avvocato Monica Anelli fortemente sospettato di essere coinvolto nell'omicidio della nipote avvenuto venerdì in tarda mattinata.

Stefano Anelli è arrivato nei pressi della chiesa a bordo della vettura che, dal pomeriggio di venerdì, era ricercata dalle forze dell'ordine e, una volta dietro la costruzione, ha inforcato una balestra artigianale appoggiandola al parabrezza e premendo il grilletto. Il dardo gli si è conficcato all'altezza del cuore uccidendolo immediatamente e, per il contraccolpo, l'arma ha sfondato il parabrezza.

A fare il macabro ritrovamento gli avventori di un circolo Arci poco distante dal luogo del suicidio che, proprio verso le 20.30, apre i battenti.

Sul posto sono giunti immediatamente gli uomini della Squadra mobile che seguono le indagini sulla morte dell'avvocatessa Monica Anelli che, dopo aver transennato la zona, hanno subito iniziato ad eseguire i rilievi di rito.

http://www.romagnanoi.it/News/Romagna/Rimini/Cronaca/articoli/222750/Trovato-morto-lo-zio-di-Monica.asp

chissà chi ha trovato il cadavere di anelli vicino alla chiesa di S.Cristina.....considerato che a Rimini la chiesa di S.Cristina non esiste!
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Inviato il: 20/9/2010 14:22
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Re: John Kleeves
#12
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E' la solita storia.
Prima hanno sparso la voce della balestra perchè un'arma così
insolita avvalora la tesi del folle, poi si sono resi conto che è
impossibile utilizzare una balestra all'interno di una Fiat 600.
Non c'è lo spazio fisico per posizionare lo strumento sul proprio
petto e poi tendere la corda.
Inviato il: 20/9/2010 14:57
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  •  cibernoid
      cibernoid
Re: John Kleeves
#13
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Citazione:

audisio ha scritto:
E' la solita storia.
Prima hanno sparso la voce della balestra perchè un'arma così
insolita avvalora la tesi del folle, poi si sono resi conto che è
impossibile utilizzare una balestra all'interno di una Fiat 600.
Non c'è lo spazio fisico per posizionare lo strumento sul proprio
petto e poi tendere la corda.


I giornalisti sono stati imprecisi. Non ha usato una balestra ma un fucile meccanico artigianale. Che probabilmente è compatibile con le modalità del suicidio così come le conosciamo.
Inviato il: 20/9/2010 15:20
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  •  redna
      redna
Re: John Kleeves
#14
Sono certo di non sapere
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Citazione:
I giornalisti sono stati imprecisi.


i giornalisti hanno dato diverse versioni del fatto.Non sono stati imprecisi.

Citazione:
Non ha usato una balestra ma un fucile meccanico artigianale.

sei andato di persona a constatare questo o ti fidi di qualche versione fornita?
a il link a sostegno dove è?

Citazione:
Che probabilmente è compatibile con le modalità del suicidio così come le conosciamo.

le modalità del suicidio di Anelli non le conosciamo perchè devono ancora dare i risultati dell'autopsia.
Quello che conosciamo sono solo notizie in contrasto fra di loro che non hanno nè capo nè coda.
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Inviato il: 20/9/2010 15:59
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  •  audisio
      audisio
Re: John Kleeves
#15
Sono certo di non sapere
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I giornalisti sono sempre imprecisi perchè bisogna far coincidere
certi "necessari" (per motivi simbolici) particolari con la loro
difficile realizzazione pratica.
Un pò come per il 911..
Inviato il: 20/9/2010 15:59
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  •  audisio
      audisio
Re: John Kleeves
#16
Sono certo di non sapere
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Avete presente la storia del falso tentativo di attentato contro
il papa?
6 persone arrestate, tutti algerini, i media che gridano all'attentato
islamista contro il pontefice.
E' un efficacissimo messaggio propagandistico:
"Ecco, il papa va per il mondo a lanciare un messaggio ecumenico e
i perfidi musulmani vogliono ammazzarlo".
Tra l'altro, la cosa fa il paio con la storia della rivolta in Pakistan contro
i roghi del Corano.
Bene, per la storia del presunto attentato al papa in realtà vengono
liberati tutti gli arrestati, erano semplicemente dei dipendenti di una
azienda privata di nettezza urbana, li hanno arrestati solo perchè erano
tutti algerini.
Per quanto riguarda la rivolta in Pakistan, chiunque abbia seguito i tg
in questi giorni ha capito che i musulmani hanno attaccato le chiese
cristiane uccidendo tanti cristiani.
La realtà, invece, è che i musulmani sono scesi in strada prendendosela,
è chiaro (immaginate cosa avrebbero fatto i leghisti se qualche
musulmano avesse bruciato un crocifisso, cosa tra l'altro impossibile
perchè considerano Gesù un rpofeta), ma a morire in tanti sono stati
i musulmani mitragliati dalla polizia indù.
Inviato il: 20/9/2010 16:06
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Re: John Kleeves
#17
Sono certo di non sapere
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chissà chi ha trovato il cadavere di anelli vicino alla chiesa di S.Cristina.....considerato che a Rimini la chiesa di S.Cristina non esiste!

FORSE E' QUESTA:

CHIESA DI SAN FORTUNATO

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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 20/9/2010 17:23
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  •  cibernoid
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Re: John Kleeves
#18
Ho qualche dubbio
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Non capisco perchè mi state dando addosso quando siamo qui per cercare di capire come sono andati i fatti e per appurare se c'è qualche dettaglio, tra i pochi che conosciamo, che non torna o che sia in contraddizione.
Addirittura si gioca con le parole "non sono imprecisi ma hanno dato versioni diverse del fatto.". Ma cosa vuol dire? Il fatto è uno, oggettivo, e o si riporta tale e quale oppure si commette una imprecisione. O si racconta una bugia.

Inizialmente i giornalisti hanno parlato di suicidio tramite balestra, la stessa usata per l'omicidio, poi invece è venuto fuori, per parola del responsabile delle indagini, che il suicidio è avvenuto tramite fucile artigianale, di cui sono anche state mostrare le immagini sanguinanti.
Vuoi un link a sostegno? Cercatelo e verifica le fonti, come faccio io. Non ho interesse a spingere una tesi piuttosto che un'altra quindi non mi sento in dovere di fornire prove. Prove che ovviamente non ho come, del resto, non hai tu. Se davvero di messa in scena si tratta, non è che ci voglia molto a mettere un fucile, eh?
Inviato il: 20/9/2010 19:02
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Re: John Kleeves
#19
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Addirittura si gioca con le parole "non sono imprecisi ma hanno dato versioni diverse del fatto.". Ma cosa vuol dire? Il fatto è uno, oggettivo, e o si riporta tale e quale oppure si commette una imprecisione. O si racconta una bugia.


la seconda che hai detto.

Cibernoid cerca di 'quagliare' .....
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Inviato il: 20/9/2010 19:08
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  •  cibernoid
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Re: John Kleeves
#20
Ho qualche dubbio
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A scanso di equivoci.
La mia sensazione (sensazione, ovviamente, non prova o certezza) è che i fatti siano andati grossomodo come descritto dalla cronaca.
Ma attenzione: questo non esclude che sia possibile l'intervento di una mano esterna. Vi sono molti modi per ottenere lo stesso risultato.

Kleeves non scriveva da anni, ormai quello che doveva dire l'aveva detto anche se ci ha lasciati un pò orfani del suo punto vista.
In ogni caso non c'era una particolare fretta a liberarsi di lui, nè una particolare esigenza: i suoi scritti sono comunque confinati ad una ristretta cerchia di persone. Se davvero qualcuno l'ha voluto eliminare, lo scopo era solo uno: la vendetta.

Per questa ragione non credo che sia stato un omicidio-suicidio inscenato, ritengo più probabile possa essere stata adottata un'altra strategia a lungo respiro, tale da poter ingannare parenti e conoscenti ed anche la cerchia della polizia locale che è sicuramente al di fuori di certe macchinazioni.

Vi era sicuramente una certa preoccupazione da parte sua nell'esporsi, come si evince dall'utilizzo di uno pseudonimo e come da lui stesso dichiarato nelle interviste. Dall'altra si trattava di un mascheramento certamente "labile", che avrebbe potuto tenere alla larga i normali lettori, come me, ma che non sarebbe servito a nascondersi dai "poteri occulti".

Chiunque potrebbe essere portato ad uscire di testa con pedinamenti, messaggi e altre tecniche di condizionamento. Queste sì, avrebbero potuto creare un background per la vicenda, un terreno fertile, una follia che avrebbe trovato conferma nelle testimonianze dei familiari (vedere la storia del fratello che ha preferito andare a vivere in affitto, nonostante possedesse uno dei tre appartamenti nella stessa palazzina).

Una cosa stride assolutamente: tra zio e nipote non risulta alcun tipo di attrito, frizione o litigio (testimonianza del marito).
Si è parlato della vicenda di Rosa e Olindo, ma in quella circostanza c'era uno storico tra i Bazzi e i Castagna, per così dire, "di tutto rispetto".
Che qui, però manca, e non giustifica assolutamente quello che è successo.
Inviato il: 20/9/2010 19:21
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  •  Freeanimal
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Re: John Kleeves
#21
Mi sento vacillare
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Proprio un bel rompicapo! Perché il movente c’è: i suoi attacchi all’America. Però, se è vero che aveva la passione per le armi, si trovava già in un limbo inquietante, in una zona grigia, dato che le armi hanno un fascino malefico che porta molti “appassionati”, prima o poi, a usarle. Vedasi i cacciatori e gli agenti di Pubblica Sicurezza, in servizio o in pensione, che a un certo punto si fanno prendere dal classico raptus di follia. Le armi uccidono, c’è poco da fare e tra un collezionista di francobolli e uno di balestre, preferisco il primo.
La lettera ai Bazzi può essere un falso. La nipote può essere stata uccisa dallo stesso killer che poi ha ucciso Stefano Anelli, ma la collezione di armi antiche non può essere messa in scena all’ultimo momento, dagli assassini dei servizi segreti. I quali – mi chiedo – è possibile che non avessero niente di più importante da fare che eliminare un intellettuale dissidente che non scriveva più da anni?
Fattore determinante che andrebbe approfondito è in che rapporti si trovava Stefano Anelli con sua nipote: bisognerebbe raccogliere le testimonianze dei vicini.
Recentemente, anche il serial killer di Udine, Ramon Berloso, che ha ucciso due prostitute, usava una balestra. Anche lui si è ucciso in carcere. E, prima ancora, sono uscite diverse notizie sul Gazzettino di qualcuno che si diverte a trafiggere cigni, anatre e gatti con le balestre, sia in Veneto che in provincia di Pordenone. In questi casi i responsabili non vengono mai trovati.
Striscia la Notizia fece un servizio in cui denunciava la facilità di comprare balestre funzionanti nei negozi della Repubblica di San Marino, che è praticamente attaccata a Rimini. Secondo me tutte le armi dovrebbero essere vietate, compresi gli archi e le balestre: non si sa mai in che mani possono finire.
Infine, sembra che ai servizi segreti, come metodologia, non basti eliminare fisicamente le persone scomode, ma cercano anche di infangare la loro memoria. Come potrebbe essere successo anche in questo caso:

http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=119494&sez=LEALTRE
Inviato il: 20/9/2010 20:31
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Re: John Kleeves
#22
Sono certo di non sapere
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questo è lo stemma di Rimini:




dove si può notare il motto: il dado è tratto.
Alea, in latino, significa anche gioco d'azzardo....


Citazione:
Striscia la Notizia fece un servizio in cui denunciava la facilità di comprare balestre funzionanti nei negozi della Repubblica di San Marino, che è praticamente attaccata a Rimini. Secondo me tutte le armi dovrebbero essere vietate, compresi gli archi e le balestre: non si sa mai in che mani possono finire.


resta ancora da capire se Anelli sapesse usare la balestra che non è certamente un' arma alla portata di tutti.
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Inviato il: 20/9/2010 20:37
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  •  Cassandra
      Cassandra
Re: John Kleeves
#23
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
la collezione di armi antiche non può essere messa in scena all’ultimo momento, dagli assassini dei servizi segreti.

Beh, se io dovessi far fuori uno che colleziona armi mica userei il veleno , ma una delle sue armi in modo da farlo passare per mattoide, dato che appunto i collezionisti di armi in Italia sono considerati tali.

Citazione:
I quali – mi chiedo – è possibile che non avessero niente di più importante da fare che eliminare un intellettuale dissidente che non scriveva più da anni?

Che ne sappiamo, delle persone con cui Anelli era in contatto, di traffici personali che poteva avere, di sue attività recenti a prescindere dalla scrittura? In fin dei conti era un soggetto che per anni si era occupato di certe cose, chissà quanta gente aveva conosciuto...

Citazione:
cercano anche di infangare la loro memoria. Come potrebbe essere successo anche in questo caso:

Non è la prima volta che trovano spie morte per "giochi erotici estremi". Ogni servizio segreto ha le sue preferenze.

Personalmente, l'idea che mi sono fatta è quella di una messinscena. Che la nipote l'abbia ammazzata lui è solo una supposizione: nessuo ha visto né sentito niente per ore, finché qualcuno no ha chiamato i Vigili del Fuoco per il gas. E che sia poi un suicidio... beh, chi lo sa.
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"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Inviato il: 21/9/2010 10:34
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Re: John Kleeves
#24
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Proprio un bel rompicapo!


dici?
piuttosto mi metterei a guardare bene perchè non c'è un elemento che coincida.
Non sappiamo nemmeno gli orari della morte delle due vittime.
Non sappiamo nemmeno dove è stato trovato il cadavere di Anelli.
Non sappiamo da chi è stato trovato per primo il cadavere dell'avvocato/nipote e nemmeno a che ora è stato trovato.
Non sappiamo ancora chi ha telefonato ai vigili del fuoco per la fuga di gas che c'era nello stabile.
Non sappiamo ancora se Anelli era capace di usare la balestra che non è un'arma facile da usare e che serve per lanciare le frecce lontano e non vicino come sono state lanciate su tutti e due i cadaveri.

Gli esami dell'autopsia non sono ancora noti.

Citazione:
Infine, sembra che ai servizi segreti, come metodologia, non basti eliminare fisicamente le persone scomode, ma cercano anche di infangare la loro memoria


oppure cercano di raffazzonare dei pezzi quando di solito qualcosa è andato storto.

Citazione:
Se avessi organizzato l'assassinio di un intellettuale dissidente, oltre a farlo apparire come un raptus di un folle che si suicida, magari abbattendo una testimone non prevista,


nello specifico la testimone non prevista è arrivata a sorpresa in un orario insolito (e forse soprendendo il buontempone di turno che rompeva i tubi del gas).
Quindi la storia doveva essere riscritta.
Ma è stata riscritta all'ultimo momento ed appare anche ridicola.

EDIT

http://blogghete.blog.dada.net/post/1207164192/L
L'ASSASSINIO DI S.CRISTINA

questo un commento:

20/09/2010 20:13:14 @Freeman: in effetti, mai come questa volta, i fautori della "doppia personalità" di Anelli si sono attivati con straordinario tempismo. Non solo Cibernoid, ma anche Paniscus, il cui articolo hai forse letto su ComeDonChisciotte. Non voglio fare illazioni, ma la certezza che costoro ostentano sulla personalità criminale di Anelli, fondandosi sul nulla sottovuoto, è davvero curiosa. Perfino io, per una volta, sono stato più cauto di loro nell'ostentare certezze (che per ora non esistono) sulla dinamica degli eventi. Poi dicono che siamo noi quelli che saltano a conclusioni affrettate. Devo anche dire che, dopo che mi hanno fatto notare che la località in cui il corpo di Anelli è stato ritrovato è Santa Cristina (e non Santa Costanza, come avevo scritto all'inizio) la pista simbolico-massonica si va facendo veramente agghiacciante. Hai visto la Santa Cristina di Carlo Dolci che ho messo in cima all'articolo? Quando l'ho trovata su Google, confesso che mi è preso un colpo... Gianluca Freda



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Inviato il: 21/9/2010 10:51
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Re: John Kleeves
#25
Sono certo di non sapere
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http://it.altermedia.info/economia/john-kleeves-sugli-attentati-di-londra_1954.html

John Kleeves sugli attentati di Londra
..............



Non solo, ma gli USA hanno mostrato di apprezzare a tal punto i vantaggi dell’atto terroristico attribuito ad altri da essere arrivati a organizzare degli attentati contro se stessi, contro cittadini, beni e territorio degli USA stessi !

Di nuovo non sono io ma è la storia a dirlo, fornendo degli esempi davvero notevoli e incontrovertibili, riconosciuti da qualunque studioso animato da un minimo di obiettività : nel 1898 furono agenti del governo USA a far saltare la corazzata USS Maine e i suoi 160 uomini di equipaggio nel porto dell’Avana, ottenendo così il pretesto per dichiarare quella guerra alla Spagna che avrebbe fruttato Cuba, Guam e le Filippine ; nel 1915 furono i funzionari doganali americani a lasciar trapelare la presenza nelle stive del Lusitania di ingenti rifornimenti bellici per la Gran Bretagna, rendendo così la nave una preda ambita per gli U Boote tedeschi ; fu il presidente Franklin Delano Roosevelt in persona ( il buono e sofferente paralitico ), e il suo staff più intimo guidato dal gen. George Marshall, a provocare deliberatamente l’attacco giapponese a Pearl Harbor del 7 dicembre 1941 e a congegnare perché provocasse più morti possibile fra il personale americano, al solito scopo di avere il pretesto per la guerra.



E, ormai è certo, l’attentato alle Torri Gemelle di New York dell’11 settembre 2001 è stato un autoattentato, organizzato dai servizi USA per avere la scusa di lanciare la “ guerra al terrorismo internazionale “, cioè in altre parole di partire alla conquista del pianeta cominciando con il Medioriente, il suo petrolio, e la sua collocazione strategica nei confronti di Russia e Cina. Ho detto che è certo essersi trattato di un autoattentato perché se ne sono ottenute le prove materiali ; ad esempio, è stato dimostrato con fotografie che l’11 settembre 2001 il Pentagono non fu colpito da un aereo di linea dirottato ma da un missile da crociera. In questo autoattentato sono periti circa 2700 cittadini statunitensi ; per gli ascoltatori della radio satellitare iraniana in lingua italiana che ci stanno ascoltando questo sembra incredibile, sembra un abominio impensabile, un crimine che nessuno mai si sognerebbe di compiere verso il proprio popolo, ma per combinazione è circa lo stesso numero dei soldati statunitensi morti a Pearl Harbor. L’abominio era già stato commesso una volta.

Di questa disponibilità statunitense all’autoattentato è rimasta addirittura una testimonianza scritta : il piano denominato “ Northwoods “, preparato dal gen. Lemnitzer nel 1962 e recentemente venuto alla luce in forma integrale, che prevedeva l’esecuzione di vari e alcuni assai efferati attentati terroristici contro cittadini e mezzi statunitensi dei quali incolpare Cuba e il solito “ malvagio “ Fidel Castro. Il piano, aggiungono le fonti USA, fu respinto dal presidente Kennedy : attendibile o no questa conclusione, questo “ lieto fine “ un po’ hollywoodiano, rimane il fatto che il piano fu preparato e ciò basta a testimoniare un cinismo intollerabile.


.............
.............
Domanda 2 : Dottor Kleeves, lei individua un ruolo di Israele nella vicenda ?

Risposta 2.

Israele è un Paese di secondo piano, anzi ancora meno che così. E’ una scelta, una strategia degli USA iniziata nel 1967, di spacciare Israele come eminenza grigia della politica estera USA. Gli USA in tale modo si nascondono dietro Israele, fingono di essere mal consigliati da una entità malevola, fingono di essere dei bonaccioni traviati da amicizie equivoche.

Molti dei personaggi più esposti nella gestione del potere statunitense sono di origine ebraica, come oggi Brezinsky, Wolfowitz, Feith, Perle, eccetera e come ieri altri tipo la Albright e Kissinger, perché i Veri Americani che detengono il potere, che sono esponenti dei WASP ( White Anglo Saxon Protestants ), vogliono creare l’apparenza di una certa situazione che in realtà non c’è. Se si studia la storia della diaspora ebraica si vede che questa situazione si è ripetuta molte volte, sia per la disponibilità oggettiva degli ebrei, cioè la loro presenza come corpi estranei nella varie società, che per la loro disponibilità soggettiva a fare da parafulmini, magari per vanità, e anche per bramosia perché ci sono vantaggi materiali nel ruolo.

Così, è vero che Israele figura assieme agli USA in quasi tutti i loro malaffari mondiali, e va da sé in quelli mediorientali, ma ricoprendo il ruolo del gregario e non quello del caposquadra. Non bisogna lasciarsi ingannare : chi comanda sono gli USA, e da loro vengono i problemi. Anche se naturalmente chi approfitta tanto della loro protezione, come fa senza ritegno Israele, ha le sue colpe.

Per quanto riguarda gli autoattentati può anche darsi che i servizi israeliani abbiano giocato un ruolo di supporto, anche se sarebbe strano che gli americani si siano fidati di loro per cose tanto delicate. Per l’autoattentato delle Torri Gemelle di New York è documentata una presenza dei servizi israeliani, però non si sa a quale titolo. Sicuramente erano al corrente dell’attentato prima che avvenisse, ma non è certo che ne conoscessero la vera logica. Forse hanno anche rischiato di mandare tutto all’aria perché hanno pensato di avvertire gli ebrei che lavoravano alle Torri di stare a casa quel giorno.

In sostanza, ciò che voglio dire è che mi sembra sbagliato pensare che gli attentati di New York, Madrid e Londra, o uno o due di loro, siano stati organizzati o pilotati dai servizi israeliani allo scopo di dirigere l’ira USA verso certi Paesi vicini che Israele vuole vedere distrutti. Gli USA non sono così babbei, e neanche lo è la Gran Bretagna, e Israele non potrebbe evitare una punizione micidiale. So che invece la credenza nella onnipotenza dell’ebraismo mondiale è molto diffusa, e che molti pensano che il mondo sia diretto a forza di diabolici complotti ebraici. Mi sembra un grave errore di prospettiva, che distoglie l’attenzione dai veri congiurati ed ostacola alla fine la soluzione dei problemi.


**********
http://www2.irib.ir/worldservice/ItalyRADIO/Intrvste/testi/kleevp.htm

Qual'è il motivo per qui la gente non si rende conto dei pericoli di questo paese?

Perchè gli Usa adottano su una scala eccezzionale e difficilmente immaginabile l'arma della propaganda. Gli Stati Uniti si definiscono il paese della libertà di espressione, in realtà questo non è vero. Tutto ci? che viene prodotto negli Usa che riguarda i media, cioè i libri, romanzi, … è controllato dallo Stato, anche quello che viene prodotto negli Stati Uniti per il mercato interno, perchè pu? essere poi esportato. Gli Usa quindi cercano di diffondere nel mondo un immagine di loro stessi falsa. Perchè fanno questo? Perchè si devono mimetizzare. Il mondo non deve rendersi conto di che tipo è questo paese, altrimenti il mondo si metterebbe in guardia.


Lei nel Suo libro fa balenare l'ipotesi del non lontano crollo dell'impero. Su cosa si basa quest'ipotesi?

Si basa su nun parallelo storico e su un ragionamento sintetico. Il parallelo storico è questo: secondo me gli Stati Uniti non sono una rivisione dell'impero romano, ma più che altro sono veramente somiglianti all'impero cartaginese, un impero marinaro che non conquistava territori, ma teneva soggetti vastissimi territori allo scopo di sfruttamenti commerciali che a un certo momento si scontr? con un impero terrestre, o una confederazione terrestre, qual'era a quel tempo Roma, e fu distrutto. Il secondo motivo che mi fa pensare che gli Usa sono destinati alla sconfitta, ma una sconfitta definitiva, è che loro cercano di schiavizzare il mondo, ma pensate che il mondo è fatto di sei miliardi di persone, credete che il mondo si farà mettere sotto dagli americani? Il mondo realizzerà il problema e rimuoverà la minaccia.
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Inviato il: 21/9/2010 11:26
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Re: John Kleeves
#26
Mi sento vacillare
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A Redna e Cassandra:
Vi ringrazio per le vostre precisazioni.
Non sono un esperto balistico, né mi appassiona il genere poliziesco, ma l'unica cosa che posso apportare alle discussioni è qualche intuizione ogni tanto, più o meno valida.
Spesso vedo le analogie e, in questo caso, non mi stupisce che i servizi segreti abbiano, fra le altre loro attività, quella di eliminare persone scomode al sistema. E Stefano Anelli era una di queste.
Altri esempi che conosco sono Osho Raijnesh, ucciso con la polvere di tallio mentre era detenuto e Wilhelm Reicht, medico "eretico", anche lui morto misteriosamente in un carcere statunitense nel 1957. Entrambi erano personaggi scomodi.
Da noi c'è il caso Pasolini, sembra ucciso da tre loschi figuri che lo aspettavano a Ostia, nel 1975, nel luogo dove il giovane Giuseppe Pelosi forse lo portò, quella fatidica sera. Anche Pasolini era un personaggio scomodo.
Questi sono solo tre esempi, di cui uno nostrano, ma chissà quanti altri ce ne sono che io non conosco.
Inviato il: 21/9/2010 11:55
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Re: John Kleeves
#27
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Free, te ne suggerisco uno poco noto.
Edoardo Agnelli, figlio di Gianni.
Si era convertito all'Islam ed ostacolava gli Elkann nel
controllo dell'azienda.
Inoltre, era di per sè un soggetto non allineato sempre alla
ricerca di un approdo umanistico e spirituale che lo sottraesse
al suo destino di figlio del Capitale, un fato che non accettava.
Ha fatto una morte molto ma molto strana...


P.S.: quando il Comitato Centrale dell'elite ordina neanche padri
illustri possono far nulla per i loro figli...
Inviato il: 21/9/2010 12:48
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Re: John Kleeves
#28
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Edoardo Agnelli:

Nelle rare interviste concesse alla stampa, afferma di voler prendere le
distanze dai valori del capitalismo e sostiene di volersi dedicare a studi di
teologia. Edoardo Agnelli non nasconde di simpatizzare per il marxismo-
leninismo in chiave mistica e verso l'Iran sciita, infatti secondo voci non
confermate negli ultimi anni cambia nome assumendo un nome islamico.
Compare in pochissime occasioni pubbliche e in qualche manifestazione
religiosa o antinuclearista. I tentativi di suo padre di inserirlo in attività
collaterali del grande gruppo aziendale di famiglia (tra cui anche una
breve esperienza nel Consiglio d'Amministrazione della Juventus) non
danno buon esito.

La mattina del 15 novembre 2000 il suo corpo senza vita viene trovato
ai piedi di un viadotto autostradale della Torino-Savona nei pressi di
Fossano. La sua Croma, con il motore ancora acceso, era parcheggiata a
lato della carreggiata del viadotto. La magistratura conclude le indagini
formulando l'ipotesi del suicidio.

È sepolto a Villar Perosa, nella monumentale tomba di famiglia.
Inviato il: 21/9/2010 12:51
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  •  audisio
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Re: John Kleeves
#29
Sono certo di non sapere
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Nel caso Stefano Anelli/Kleeves c'è veramente molto
di strano.
Prima che lo si trovasse morto in auto, la notizia del ritrovamento
della nipote era già pubblica.
E l'agenzia riporta che i Vigili del Fuoco non sanno dire ancora
nulla sulle cause della morte:
"si sospetta morte per intossicazione".
Per intossicazione?
Ma che gli è sfuggita una freccia di balestra?
Evidentemente i VDF sono sempre i meno allineati, per questo
stanno sul cazzo al governo...
E poi, i rapporti tra loro erano buoni, addirittura lei era il suo avvocato
in una causa per un'eredità.
Lo dice il marito di lei, quindi fonte attendibilissima.
E la lettera a Olindo e Rosa?
Cosa c'entra un'eventuale presa di posizione a favore dei coniugi
assassini, contro il "cancro dell'immigrazione", con l'omicidio della
nipote?
La nipote mica era un'immigrata.
In genere, i folli prendono di mira un obiettivo e lo erigono a simbolo
del (proprio) male.
Ma qui mi sembra una cosa buttata lì ad arte.
Qualcuno farà mai una perizia calligrafica?
Certamente no, tanto la polizia ha già emesso il suo verdetto.
Inviato il: 21/9/2010 15:04
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Re: John Kleeves
#30
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:


È sepolto a Villar Perosa, nella monumentale tomba di famiglia.


... e questa è la parte più cattiva di tutta la storia. Comunque lo devono portare con loro.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 21/9/2010 15:05
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