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   Salute & Ambiente
  Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana

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  •  Freeanimal
      Freeanimal
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#181
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/5/2009
Da Codroipo (UD)
Messaggi: 705
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Red_Knight:
E’ un piacere parlare con persone educate e rispettose come Te. Dico questo sperando di non commettere il grave (agli occhi di PikeBishop) reato di….paraculaggine (ma è questo il senso? giacché è una parola che uso poco!).
Anzitutto, vorrei dirti che non ho le risposte a tutti i quesiti che poni, dato che la definizione e l’elaborazione etico-filosofica sui rapporti tra uomo e animale e, in genere, sull’identità dell’animale, è tuttora in atto, cioè è un argomento fluido. I due più conosciuti filosofi viventi che se ne stanno occupando sono Peter Singer, australiano, e Tom Regan, americano, a cui ti rimando.
Personalmente, in base ai miei ragionamenti, ti posso dire che hai ragione: la natura, anche se la chiamiamo familiarmente “madre”, sarebbe più corretto chiamarla “matrigna”. E’ tutto un…..magna magna, anche negli ecosistemi, tanto che gli italiani, come dicevo sopra, che lo fanno culturalmente per consuetudine, forse hanno preso esempio dalla natura stessa.
Quando una preda finisce nelle fauci del predatore, ho sentito dire che nel torrente sanguigno vengono rilasciate le endorfine (ma succede anche a noi quando subiamo traumi, tanto che alcune persone trovate morte per incidenti hanno una specie di sorriso sulle labbra). Volendo essere deterministi, si potrebbe dire che il Creatore (o l’evoluzione) ha previsto che, se una specie deve servire di cibo alle altre, che almeno muoia con il favore di essere drogata, nel momento fatale, così da non provare dolore eccessivo. Dai documentari che ho visto, sembra che la gazzella addentata dal leone sia in uno stato di stupore più che di dolore. E questo mi fa venire in mente anche la testimonianza che è stata riportata da Piers Paul Read, autore di “Tabù”, nel suo resoconto dell’incidente delle Ande. Un passeggero dell’aereo aveva una sbarra di ferro che gli usciva fuori per fuori, dalla pancia alla schiena, ma non se ne accorse finché gli altri passeggeri superstiti non glielo fecero notare. E dunque, esiste un certo lasso di tempo in cui l’organismo non sente dolore finché non subentra la consapevolezza. In sé, il dolore, dicono i fisiologi, è utilissimo alla sopravvivenza dell’individuo, perché funge da campanella d’allarme. D’altra parte, essendo noi dotati di Empatia, ci facciamo uno scrupolo a infliggere dolore ai nostri simili (a meno di non essere sadici), e questo è codificato da tutti i codici legislativi di tutte le civiltà, del passato e del presente. La maggior pare delle quali, purtroppo, limita il divieto a infliggere dolore solo agli esseri umani ed esclude i non umani. Molti pensatori – e penso a Jules Michelet – si sono chiesti il perché di questa esclusione, arrivando a dire che gli animali sono un “oscuro mistero”.
Qualsiasi cosa siano (per me sono meravigliosi, tutti, anche i predatori), nel mio piccolo mi sono posto il dovere di non mangiarli, perché così mi sembra giusto. Mi piacerebbe che questo diventasse qualcosa di simile a ciò che Kant definiva una regola universale, ma mi accorgo, su questo e su altri siti, che ci sono anche coloro che non gradiscono e che arrivano ad accusarmi – ingiustamente – di fare bieco proselitismo. Dato che esistono i tabù, come quello del cannibalismo, per esempio, così mi piacerebbe che nascesse nell’animo umano anche il tabù del mangiare carne animale. Lo considererei come un avanzamento della civiltà e uno scatto di Consapevolezza.
Il mio ideale sarebbe di riuscire a toccare il cuore dell’interlocutore, ma le armi dialettiche per convincerlo a vedere la giustezza e la bellezza morale del rispetto per gli animali, sono armi spuntate. Non so che farci!
So che sei ateo, ma so anche che sei una persona colta e quindi ti pongo io una domanda, anzi due: Perché, secondo te, fra gli altri, è stato anticamente codificato il Quinto Comandamento, non uccidere?
Perché, se questo comandamento etico ha un senso, non è stato applicato (o non era previsto che venisse applicato) anche agli altri animali?
Inviato il: 18/9/2010 17:46
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#182
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 19/9/2009
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Citazione:

Red_Knight ha scritto:


Vorrei fare un'altra domanda.

Il motivo etico principale per cui non si mangia carne è che questa per ovvi motivi richiede l'uccisione di un animale vissuto per tutta la vita in condizioni terribil di sicura sofferenza.
Ora, questo vale senz'altro per manzi, agnelli, polli, conigli, maiali e quant'altro, animali cui saremmo perfettamente capaci di affezionarci perdutamente, ed è - che poi li si mangi comunque o no - facilmente percepibile come una cosa triste.

Quello che non capisco però è come si possa gettare nel minestrone la misera condizione di animali diversissimi tra loro.
Mi spiego meglio: gli animali in natura muoiono lo stesso, e in maniera sempre atroce, anche se non li ammazziamo noi. La Natura è più crudele di noi.
Ma giustamente si osserva che noi non siamo bestie, siamo evoluti, e abbiamo per tanto il dovere di trattare meglio gli animali. Concordo pienamente.

Ma mi sembra davvero difficile credere che la macellazione previa stordimento di animali anziani vissuti decentemente (dubito che capiti spesso, ma poniamo il caso) possa essere paragonabile all'allevamento intensivo. Indipendentemente da quanto si ritenga "sacra" la vita di un animale, non è sicuramente la stessa cosa. Magari vanno disapprovate entrambe, non lo so, ma non allo stesso modo.



Certo che i due metodi da te descritti sono diversi tra loro, ma il fine è sempre quello, la morte dell'animale. Chi ha fatto questa scelta basata sul "solo" (io ad esempio, anche se poi il tutto si è rafforzato nel corso del tempo con gli altri argomenti) lato etico non si pone il problema di come avviene la macellazione, la rifiuta e basta.


Citazione:
Altro dubbio: la caccia è fortemente disapprovata. Non credo che avrei mai il coraggio di uccidere un animale, visto che provo pietà perfino per le zanzare, ma - a livello teorico, non conosco cacciatori di questo tipo - se andassi a caccia di animali deboli, già spacciati o quasi, e avessi cura di ucciderli nella maniera più rapida e indolore possibile, non sarebbe meritorio? Una fucilata ben mirata è sicuramente un atto pietoso rispetto allo sbranamento da parte di un predatore, alla morte per inedia, per una zampa rotta o per una malattia (la "morte naturale" è atroce, in natura).

Ancora un altro dubbio: gli animali marini sono ancora più sfigati di quelli terrestri. Se fra i mammiferi sembra vigere quasi una specie di "misericordia predatoria", dove lo sbranamento segue un morso alla giugulare, lo spezzamento del collo o la rottura del cranio (la povera preda soffre comunque, ma perde i sensi quasi subito), così non è in acqua, dove si viene praticamente tritati o digeriti vivi. In che modo la pesca costituisce un torto per la creatura pescata, vista l'alternativa?
Ma soprattutto, gli animali che non sentono dolore che problema etico pongono? In che modo mangiare una cozza è diverso dal mangiare una carota? L'unica differenza è tassonomicamente formale.



Te la posso fare io una domanda? Sei da poco vegetariano o stai pensando di diventarlo?

Citazione:
Infine: perché e, se la domanda ha senso, quando la vita di un animale dovrebbe aver valore? Ed ha valore quantitativamente o qualitativamente? Non sto dicendo che non ce l'abbia, anzi io ne sono convinto, ma secondo voi perché?



Per me ha valore perchè è "vivo", animato se preferisci e sono convinto di non avere il diritto di uccidere nessuno. Credo che le anime che oggi "abitano" i corpi degli animali, siano anime in evoluzione, un giorno abiteranno corpi umani.
_________________
"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 19/9/2010 0:00
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#183
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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Citazione:
Per me ha valore perchè è "vivo", animato se preferisci e sono convinto di non avere il diritto di uccidere nessuno. Credo che le anime che oggi "abitano" i corpi degli animali, siano anime in evoluzione, un giorno abiteranno corpi umani.



Per dirla tutta gli animali sono umani rimasti indietro
Perchè qualcuno possa salire qualcun altro si deve sacrificare rimanendo indietro
Da quì la parabola del Cristo e della lavanda dei piedi

Non esiste peggior Kamaloka di quello di un vivisezionista
Poi voglio propio vedere se toccherà + un animale

PS
Da Wikipedia
Kamaloka viene dal sanscrito Kama=desiderio e Loka=mondo ed è detto anche piano astrale. Nella Teosofia è il luogo post-mortem ove si provano desideri, sentimenti (piacevoli o spiacevoli) e passioni. Nel kamaloka il dipartito prova su di sé tutti gli eventi (positivi e negativi) che ha fatto provare a tutte le persone conosciute nella sua vita terrena
ed anche agli animali aggiungo

La regione intermedia del piano astrale corrisponde al "Purgatorio" della religione cristiana, mentre la regione più bassa, più grossolana del Kamaloka corrisponde all'Inferno cristiano.
_________________
la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 19/9/2010 4:31
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#184
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:


I vegetariani ed i vegani, e mi riferisco qui a coloro che lo sono per motivi principalmente etici, che possiedono un gatto, non trovano che si tratti di un controsenso nutrirlo di carne?


EDIT

Certo che è un controsenso. Ed è semplicemente logico. Hai ragione.

Permettimi una lunga premessa, Santa.

Per il mio essere vegetariano: non sostengo la cosa in nome di idee o di principi amorevoli o universali, o per una sorta di filantropia verso il mondo animale (permettimi questo accostamento di termini); io sono vegetariano NON perché mi senta devoto a un qualche ordine di idee e/o simili... PUAH.. Eppur, domandina: - la mia scelta si potrebbe definire "etica"? mmhhh.. forse non lo è. E non saprei definirla.

Semplicemente ho sempre ripudiato, sin da bimbo, l'idea che si potesse mangiare carne o pesce dando per scontato fosse cosa lecita e naturale. Ti dirò di più: mi sta indigesta anche la Natura con i tutti suoi modi "crudeli" per mantenere la sopravvivenza e far girare il famoso cerchio della Vita.

Sin dalle elementari ricordo questo ridicolo - cerchio - per cui tutti facciamo parte del ciclo della vita, ma a me istintivamente ha sempre infastidito. Fosse per me, se avessi il Genio della Lampada a disposizione con i TRE desideri da esaudire, trasformerei il mio fisico e i suoi ritmi per abituarsi a mangiare uno zuccherino una volta alla settimana e basta. E un bicchiere d'acqua al mese. Mio Dio, che liberazione sarebbe! Odio e detesto visceralmente mangiare. Odio il cibo. Odio la masticazione. Odio ingurgitare roba, appoltigliarla con la saliva e, in ultimo, evacuarla. Che schifo di prodotto ingegneristico flautulento gastrico melmoso si insidia nelle nostre carni...

..ovviamente, qualcuno, o il nostro amato cervello .. si è inventato i sapori per rendere questo melmoso e obbrobrioso processo di sussistenza, appetibile (mai termine fu più azzeccato) al nostro vivere quotidiano. Una delle tante illusioni dei cosiddetti "piaceri della Vita" (ne possiamo elencare altri), che non sono altro che eufemistici camuffamenti concettuali per rendere appagante il grigiore della nostra patetica composizione organica e garantire la sopravvivenza della specie.

Ma in me esiste un istintiva concezione: io desidero che tutti abbiano diritto a vivere il più a lungo possibile su questo pianetucolo. Ma non posso parlare propriamente di etica, poiché NON amo il prossimo, e gli animali, come amo me stesso. E, oltretutto, non mi preoccupa di cosa il mondo animale escogita nella sua Routine alimentare. Io penso per me. E rispetto l'idea che ognuno debba essere libero di amare sé stesso, e di pensare per sé.

Tu dirai: e gli animali che uccidono altri animali? - Bene, è un problema loro. Io sono io, e non faccio scelte "etiche" sulla base di crudeltà altrui... non mi influenzano: ne sono superiore; le mie scelte partono dal mio cuore e non dalle valutazioni di meriti e demeriti della Natura che mi circonda: non rispondo delle loro crudeltà; io rispondo delle mie.

Personalmente: il controsenso esiste Santaruina, e io, ad esempio, non dò da mangiare carne ai miei gatti. E fino ad ora campano e alla grande. Ma probabilmente si mangeranno dei topi: affari loro. Per il resto, non ho ancora avuto un cane da quando sono vegetariano e non mi sono posto il problema ..sinceramente. Ma il "problema" c'è. E' innegabile.

E tutto questo per dire cosa?

Che vi sono delle prospettive errate con cui si inquadra il "problema". Poiché credo che non esiste un termine preciso per dargli un nome. Tu come definiresti il mio essere vegetariano, ad esempio? Visto che, non lo faccio per gli animali. Paradossale no?

Io sono Vegetariano perché istintivamente mi schifa l'idea che debba avere bisogno degli animali per sopravvivere e che, allo stesso tempo: chi sarei mai io per decidere della loro vita? per quanto la mia priorità sia io medesimo, devo avere l'umiltà di lasciare ognuno al suo mondo. E, pensa bene, queste domande non hanno un profilo etico ..ma semplicemente istintivo..

- dice il detto:

sai perché mio nonno è campato 100 anni? perché si faceva i cazzi suoi...

bene, ..ecco, io cerco di far fare, nei mie limiti, i cazzi propri anche agli animali.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 19/9/2010 4:38
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#185
Sono certo di non sapere
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@Sitchinite

Citazione:
qusto perchè il sastanismo è una forma mentis che ti libera da preconcetti e fa venire fuori il tuo 'io'. Sia esso vegetariano, onnivoro, globalizzatore, antiglobal, di destra, di sinistra. L' importante che tu arrivi alla tua posizione e idea sociale grazie al tuo ego e non alle etiche imposte.


Piantala una buona volta di chiamare "Satanismo" l'intelligenza, per favore. È approprazione indebita.

@Freeanimal

Il piacere è mio, figurati. Non ti preoccupare per PikeBishop: non solo è un gran cervello come dici tu ma, anche se fa di tutto per dimostrare il contrario, è un tenero sentimentale.
Gli dobbiamo tutti molto, qua dentro, e spero che non smetta mai di massacrare verbalmente gli altri utenti (me compreso, ovviamente)!

Citazione:
Quando una preda finisce nelle fauci del predatore, ho sentito dire che nel torrente sanguigno vengono rilasciate le endorfine (ma succede anche a noi quando subiamo traumi, tanto che alcune persone trovate morte per incidenti hanno una specie di sorriso sulle labbra). Volendo essere deterministi, si potrebbe dire che il Creatore (o l’evoluzione) ha previsto che, se una specie deve servire di cibo alle altre, che almeno muoia con il favore di essere drogata, nel momento fatale, così da non provare dolore eccessivo. Dai documentari che ho visto, sembra che la gazzella addentata dal leone sia in uno stato di stupore più che di dolore.


Mi spiace infrangere il tuo ottimismo, ma la Natura è molto peggio di quello che pensi. Le endorfine ci saranno pure, ma non fanno sparire il dolore. Lo rendono solo un po' più accettabile (il tizio infilzato sulle Ande era molto probabilmente anestetizzato dal freddo, non dalle endorfine).
Hai mai visto un topo domestico morire di morte naturale? Spesso è un ictus, due o tre giorni di agonia e squitti ininterrotti (quando riesce a squittire), oppure un qualche virus che se lo mangia lentamente. Meglio non descrivere il "duello" tra un topo e un serpente o, ancora peggio, un gatto (che come sicuramente saprai è tutto tranne che misericordioso). Quando poi riescono a nascondersi col predatore che rimane nelle vicinanze, non è raro che muoiano di infarto per il terrore (comunque vada tremano disperatamente per giorni e giorni, anche una volta in salvo), o che addirittura si suicidino. Ma non è questo il punto, naturalmente. Tu dici:

Citazione:
Mi piacerebbe che questo diventasse qualcosa di simile a ciò che Kant definiva una regola universale, ma mi accorgo, su questo e su altri siti, che ci sono anche coloro che non gradiscono e che arrivano ad accusarmi – ingiustamente – di fare bieco proselitismo.
Il mio ideale sarebbe di riuscire a toccare il cuore dell’interlocutore, ma le armi dialettiche per convincerlo a vedere la giustezza e la bellezza morale del rispetto per gli animali, sono armi spuntate. Non so che farci!


Per Kant le regole non erano mica universali così a cacchio. Ci sono degli ottimi motivi per considerare sbagliato uccidere un passante; siamo sicuri che valgano anche per gli animali? Io penso di sì, che sia doveroso riconoscere loro dei diritti (con i dovuti distinguo, per quel che mi riguarda), ma porlo come dogma devo ammettere che mi infastidisce.
Sono sicuro che anche tu hai delle ottime motivazioni per difendere la totale non-violenza nei confronti degli animali: sono curioso di conoscerle. Dire che "sarebbe meglio se fosse un tabù" potrebbe anche essere corretto, forse, ma così rimane un semplice auspicio privo di qualsiasi giustificazione. Il fatto di non riuscire a "toccare il cuore dell'interlocutore" dovrebbe farti riflettere.

Citazione:
So che sei ateo, ma so anche che sei una persona colta e quindi ti pongo io una domanda, anzi due: Perché, secondo te, fra gli altri, è stato anticamente codificato il Quinto Comandamento, non uccidere?
Perché, se questo comandamento etico ha un senso, non è stato applicato (o non era previsto che venisse applicato) anche agli altri animali?


Ateo senz'altro, colto non direi (ma grazie per aver messo le due cose in posizione avversativa ).
Come sopra, ci sono ottimi motivi per non ammazzare il prossimo, tanto che ci arrivavano perfino quei sudici barbari degli israeliti: diminuire la possibilità di essere ammazzati a propria volta, non privare la comunità di due braccia utili, evitare turbamenti sociali. Tutta roba valida, e comunque derogabilissima, solamente all'interno del consorzio umano, che a quell'epoca comprendeva a malapena gli israeliti stessi (dal loro punto di vista).
Gli animali, oggi, fanno parte del consorzio umano? La risposta non è scontata.
Riguardo il rapporto tra forza e diritti altrui può essere illuminante (ri)leggere il buon vecchio Tucidide: Dialogo degli Ateniesi e dei Melii, da "La Guerra del Peloponneso", libro V, 84-114.
Mi perdonino coloro che se lo sentono dire per l'ennesima volta!
Inviato il: 19/9/2010 5:44
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#186
Sono certo di non sapere
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@Spiderman (per una volta spezzo il post in due perché troppo lungo)

Citazione:
Certo che i due metodi da te descritti sono diversi tra loro, ma il fine è sempre quello, la morte dell'animale. Chi ha fatto questa scelta basata sul "solo" (io ad esempio, anche se poi il tutto si è rafforzato nel corso del tempo con gli altri argomenti) lato etico non si pone il problema di come avviene la macellazione, la rifiuta e basta.


La si rifuta perché comporta la morte dell'animale, la sua sofferenza, o per quale altro motivo? E qual è il fattore principale? Ma soprattutto, se di punto in bianco per assurdo tutti gli allevatori si mettessero a coccolare i propri animali per dieci anni prima di macellarli, per te che ti preoccupi della questione etica (giustamente, aggiungerei io) non farebbe alcuna differenza?

Citazione:
Te la posso fare io una domanda? Sei da poco vegetariano o stai pensando di diventarlo?


Sono diventato vegetariano per qualche mese poco meno di un anno fa, ma i vegetali mi facevano talmente schifo che li inondavo di olio d'oliva per non sentrne il sapore, così mi sono beccato una steatosi al fegato (bel coglione, lo ammetto). Poi il mio medico mi ha sconsigliato di continuare per altri motivi che non sto qui a spiegare. Per ora quindi mangio di tutto, e sto riflettendo su cosa fare. Esclusivamente per scrupoli morali: la carne è deliziosa e non la sostituirei con nient'altro neanche se fosse velenosa, se il problema fosse quello.
Ho mangiato carne o pesce due volte al giorno tutti i giorni per tutta la vita, non mangiavo MAI frutta (senza scherzi: ho assaggiato un sacco di frutti per la prima volta solo in questi ultimi mesi), la verdura praticamente non l'avevo mai vista e non bevo mai acqua, neanche adesso, ma solo ed esclusivamente bibite gassate. Se dell'alimentazione sana mi fosse mai fregato qualcosa probabilmente sarei già morto, invece ho sempre vissuto in perfetta salute e fino a poco tempo fa avevo anche un peso perfetto. Scegliere di diventare vegetariano è stato un sacrificio, e lo rfarei pure ma sto dubitando seriamente che faccia differenza.

Citazione:
Per me ha valore perchè è "vivo", animato se preferisci


E non c'è differenza tra un delfino e una cozza?

Citazione:
e sono convinto di non avere il diritto di uccidere nessuno. Credo che le anime che oggi "abitano" i corpi degli animali, siano anime in evoluzione, un giorno abiteranno corpi umani.


Da cosa deriva questa convinzione? E sei sicuro di non uccidere nessuno (indirettamente, si intende)?
Inviato il: 19/9/2010 5:48
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#187
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Red_Knight ha scritto:
@Sono diventato vegetariano per qualche mese poco meno di un anno fa, ma i vegetali mi facevano talmente schifo che li inondavo di olio d'oliva per non sentirne il sapore, così mi sono beccato una steatosi al fegato (bel coglione, lo ammetto)


Scusate l'intromissione
Ma davvero credi che la steatosi sia stata causata dall'olio?
Non pensi che per indebolire la funzionalità epatica siano necessari anni se non decenni di errata alimentazione?
Ringrazia il cielo che tua madre ti ha allattato,spero,e segui una dieta adatta
Niente alcool niente carne niente farmaci(aulin antibiotici)niente chimico(bibite gassate )

Ora ti chiedo:
se fra qualche tempo(10 o 20 anni) ti venisse diagnosticata l'epatite c,tu crederesti di essere stato infettato?
O ti assumeresti le responsabilità,convincendoti dell'ineguatezza della tua alimentazione?

PS
Ci tengo alla tua salute,sei un grande,non sottovalutare le prime avvisaglie
_________________
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soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 19/9/2010 6:49
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#188
Sono certo di non sapere
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@Benitoche

Così dice il mio medico.
La steatosi era lievissima e recente, tanto che non ne accusavo nemmeno i sintomi (e non me ne sarei accorto se non avessi casualmente controllato le transaminasi), e prima di allora il peso corporeo e tutti i valori del sangue erano sempre stati assolutamente perfetti nel corso degli anni. La quantità industriale di olio, molto spesso fritto, che ho ingurgitato senza ritegno in quei mesi è la causa più plausibile, credo. Forse potrebbe essere stata l'alimentazione del periodo immediatamente precedente, infatti cominciai a ingrassare un po' prima della grande abbuffata di olio, ma ciò non toglie che per quasi tutta la mia vita ho avuto un'alimentazione terribilmente malsana e sono stato benissimo lo stesso. Non lo consiglierei al prossimo, ovviamente...

Non fui mai allattato perché mia madre non produceva latte. Perché dovrei temere proprio l'epatite C?
Inviato il: 19/9/2010 7:31
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#189
Dubito ormai di tutto
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Perdonami Red se sono stato duro o minaccioso nei tuoi confronti
Nutro profondamente una convinzione
Il fegato,come qualunque altro organo dà delle avvisaglie,che vanno colte
Una steatosi,indica un inizio,ognuno di noi ha qualcosa di malfunzionante
Io ad esempio soffro di gastrite,il mio stomaco è a pezzi,è molto di ciò che mangio o meglio non mangio lo evito propio in funzione di questa mia deficenza
L'olio fritto a me avrebbe provocato bruciori violenti,a te problemi al fegato
Convinto del fatto che una corretta dieta(scrupolosamente scelta da noi e da nessun altro)sia una forma di cura che anticipa e spesso evita l'utilizzo del farmaco,consiglio a tutti di alimentarsi correttamente
Ovvio mi dirai tu,non tanto ti risponderei io
Il latte in polvere è stato creato per la distruzione dell'umanità,il primo organo che colpisce è il fegato
Per quanto riguarda le fonti delle mie affermazioni,medicina antroposofica


PS
Se vuoi puoi rispondermi in PM
Vorrei conoscere la tua età,è una questione tutta mia
_________________
la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 19/9/2010 8:28
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  •  Spiderman
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#190
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Red_Knight ha scritto:
@Spiderman (per una volta spezzo il post in due perché troppo lungo)



La si rifuta perché comporta la morte dell'animale, la sua sofferenza, o per quale altro motivo? E qual è il fattore principale?


Fattore principale la morte, ma i motivi sono tutti più che validi (parlo sempre a nome mio).


Citazione:
Ma soprattutto, se di punto in bianco per assurdo tutti gli allevatori si mettessero a coccolare i propri animali per dieci anni prima di macellarli, per te che ti preoccupi della questione etica (giustamente, aggiungerei io) non farebbe alcuna differenza?




Hai detto bene è assurdo, comunque no, per me non farebbe alcuna differenza.



Citazione:
Sono diventato vegetariano per qualche mese poco meno di un anno fa, ma i vegetali mi facevano talmente schifo che li inondavo di olio d'oliva per non sentrne il sapore, così mi sono beccato una steatosi al fegato (bel coglione, lo ammetto). Poi il mio medico mi ha sconsigliato di continuare per altri motivi che non sto qui a spiegare. Per ora quindi mangio di tutto, e sto riflettendo su cosa fare. Esclusivamente per scrupoli morali: la carne è deliziosa e non la sostituirei con nient'altro neanche se fosse velenosa, se il problema fosse quello.
Ho mangiato carne o pesce due volte al giorno tutti i giorni per tutta la vita, non mangiavo MAI frutta (senza scherzi: ho assaggiato un sacco di frutti per la prima volta solo in questi ultimi mesi), la verdura praticamente non l'avevo mai vista e non bevo mai acqua, neanche adesso, ma solo ed esclusivamente bibite gassate. Se dell'alimentazione sana mi fosse mai fregato qualcosa probabilmente sarei già morto, invece ho sempre vissuto in perfetta salute e fino a poco tempo fa avevo anche un peso perfetto. Scegliere di diventare vegetariano è stato un sacrificio, e lo rfarei pure ma sto dubitando seriamente che faccia differenza.



La miseria che alimentazione!! Stai attento, i problemi di un'alimentazione errata si presentano col tempo. Anche se non riesci ad essere vegetariano inserisci nella tua dieta frutta e verdura, sono molto importanti.




Citazione:
E non c'è differenza tra un delfino e una cozza?



Si che c'è differenza, c'è anche tra una lumaca e un cavallo, ma la differenza non è così profonda da farmi scegliere di mangiare uno e l'altro no.


Citazione:
Da cosa deriva questa convinzione? E sei sicuro di non uccidere nessuno (indirettamente, si intende)?



Sensazioni mie, che mi hanno portato a ricercare, leggere e discutere queste sensazioni. Sicuro di non uccidere nessuno di mano mia si, per indirettamente cosa intendi?
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#191
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Red_Knight:
La tua testimonianza riguardante la tua passata condotta alimentare, decisamente disarmonica, mi fa venire in mente che l’essere umano possiede ampie capacità di autoregolazione. E questo dovrebbe servire a controbattere le obiezioni di tutti coloro che accusano l’alimentazione vegetariana di privare l’organismo dell’apporto di vitamina B12. Alcuni arrivano, per questo, al punto di considerarla pericolosa per la salute. Anch’io, come Te, non ho mai dato importanza ai calcoli dei dietologi, che vogliono applicare la mentalità meccanicista ai flussi di energia che attraversano quel sistema aperto che è il corpo umano.
Ribadisco che hai ragione quando dici che la natura è crudele e questo fatto, per i credenti, dovrebbe creare perplessità circa l’idea di un Dio creatore buono e giusto, che sottopone deliberatamente a morte e sofferenza le sue creature. Per i non credenti, invece, il dolore e la sopraffazione esistente in natura, non dovrebbe creare turbamento e anzi dovrebbe essere preso a modello (e non è detto che magari non sia già così). Ovvero, senza un Dio giudice supremo, l’uomo può fare ciò che vuole, compreso uccidere e mangiare i propri simili. E quindi si arriverebbe al satanismo di Aleister Crowley: fa ciò che vuoi. O forse anche al Superuomo nietzschiano (ma qui bisogna sentire Calvero). Tuttavia, sappiamo che, ammesso che le mie deduzioni siano corrette, le cose non stanno in questo modo. Nella società umana c’è un compromesso: anche senza credere in un Dio supremo, non ci permettiamo di uccidere e mangiare gli altri uomini. Perché esiste questa sorta di compromesso? Forse perché siamo animali gregari, cioè, in quanto scimmie evolute, siamo sempre vissuti in branchi dotati di regole di convivenza. Con Homo sapiens le cose sono degenerate, per il semplice motivo che siamo usciti dal modello tribù (qualche decina di esemplari) per entrare in un modello molto più vasto (7 miliardi di umani), per il quale la natura non ci aveva preparati, né ci aveva fornito di regole. Ecco che la formulazione di tali regole è tuttora, mentre scrivo, in fase di composizione. Quattromila anni fa Mosè (personaggio paradigmatico) scrisse “Non uccidere”, ma gli uomini hanno continuato a farlo. La domanda è: riusciranno mai a smettere? Quanto tempo deve ancora passare affinché il precetto “Non uccidere” venga digerito, assimilato e applicato?
La mia speranza è che, quando (e se) ciò avverrà, nel precetto “Non uccidere” rientrino anche i non umani. Lo auspicava già Leonardo da Vinci.
Su dove far passare il confine, tra la cozza e il delfino, per usare le tue parole, direi che si debba dare ascolto al buon senso: è vero che la cozza ha un sistema nervoso rudimentale, e che forse non prova dolore, ma….nel dubbio astieniti, dice il proverbio.
Circa il mio proselitismo, scrivere su LC o su CDC o sul Gazzettino e vedere che le mie parole si perdono nel “mare magnum” delle altre parole, più o meno sagge, più o meno stolte, non è che sia, poi, fare un grande proselitismo. Ti pare? Chi mi dà retta, a me?! Si butta il seme, si fa il seminatore, ma i risultati, dove sono? Chi li vedrà mai, i risultati? Hai qualcosa anche contro i seminatori, oltre che contro coloro che cercano di fare proseliti?
Infine, Kant. Non è stato lui a dire una frase come questa: “Agisci come se il tuo agire potesse essere assunto a regola universale”?
Inviato il: 19/9/2010 9:47
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#192
Sono certo di non sapere
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Grazie a Spiderman e a freeanimal per aver chiarito la questione dal vostro punto di vista.
In effetti un conflitto di scelte si crea, in alcuni casi.

Per Calvero: mi pare che per definire il concetto di "etica" siano state aperte addirittura intere discussioni...
Comunque ho compreso la tua posizione; il tuo mi pare un rifiuto più "fisico" che etico, o forse quella stessa repulsione fisica potrebbe generare da un più profondo sentimento "etico".

A presto

___________________


piccolo ot:
Kamaloka [...] Nella Teosofia è il luogo post-mortem ove si provano desideri, sentimenti (piacevoli o spiacevoli) e passioni. Nel kamaloka il dipartito prova su di sé tutti gli eventi (positivi e negativi) che ha fatto provare a tutte le persone conosciute nella sua vita terrena


Di conseguenza il miglior Kamaloca possibile viene sperimentato dalle signore che hanno esercitato in vita il più antico mestiere del mondo.
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Inviato il: 19/9/2010 10:32
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#193
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Red, mi spiegheresti come cucinavi le verdure? Solo fritte?
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Inviato il: 19/9/2010 10:51
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#194
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Citazione:
Mi piacerebbe domandare a PikeBishop se è vero che in Gran Bretagna esistono cibi per gatti ricavati da sostanze vegetali,

Si, naturalmente. Come in tutti i paesi ariani inoltre e' Natale 3 volte all'anno e tutte le donne ti inseguono urlandoti: "chiavami, chiavami!" perche' sentono la mancanza della nerchia latina.

I dementi, invece, sono gli stessi ovunque e vanno sfruttati quindi non mi stupirei piu' di tanto se qualcuno avesse pensato a riempire anche quella nicchia di mercato, ma non mi risulta.

Citazione:
Tuttavia, preferisco Sitchinite, a Te, perché almeno con lui riesco a seguire i suoi ragionamenti, anche se li disapprovo. E riesce perfino a farmi un complimento quando mi chiama “pagano”. Mi piace.

Perche' siete allo stesso livello.
Basso.

Citazione:
Con Te, invece, cerco di leggere tra le righe dei tuoi sistematici insulti, ma non ci capisco nulla. Non trovo la pepita d’oro in mezzo al fango della trivialità. Benché mi sforzi, non imparo nulla da Te.

Perche' non ci arrivi. Altri capiscono tutto. E sono sempre chiarissimo, che piu' chiaro non si puo', neanche con gli additivi.

Citazione:
Sei o non sei un discordiano”? E, se sì, cosa significa di preciso e quali sono i tuoi scopi?

Difendere la verita' senza preoccuparmi di offendere i mentitori.

Citazione:
E’ possibile che Tu, nonostante sia un veterano, non abbia altro scopo in questo sito se non quello di offendere e umiliare gli altri utenti?

Dopo questa affermazione, mio caro paraculissimo non amico non dovrai dimostrare oltre la tua pochezza intellettuale, etica e la tua profonda vigliaccheria.
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Inviato il: 19/9/2010 11:19
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#195
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Come sopra, ci sono ottimi motivi per non ammazzare il prossimo, tanto che ci arrivavano perfino quei sudici barbari degli israeliti: diminuire la possibilità di essere ammazzati a propria volta, non privare la comunità di due braccia utili, evitare turbamenti sociali. Tutta roba valida, e comunque derogabilissima, solamente all'interno del consorzio umano, che a quell'epoca comprendeva a malapena gli israeliti stessi (dal loro punto di vista).

E' questo il bello dei forum su LC: ogni tanto si ha a che fare con gente intelligente...

Io, che come avrete notato sono un po' piu' estremista, vado avanti sulla stesso registro: qualunque cosa decidiate di fare la morte vi cogliera'. Potra' essere immediata, lunga e dolorosa, ma non potrete esimervi di morire se siete nati, perche' la morte e' parte della vita.

Che parte della vita la morte possa essere non si sa (o ci sono parecchie credenze a riguardo alcune totalmente ridicole altre piuttosto verosimili), ma resta chiara la sua inevitabilita'. E' nella natura delle cose in questo mondo materiale morire come e' nella natura delle cose dare la morte. Ora, non dovrebbe essere qualcosa che si faccia con leggerezza, ma si fa, e piu' sono distanti da noi come grado di "parentela" gli esseri di cui procuriamo la morte, piu' la cosa ci tocca in maniera lieve.

Immagino che nessuno si senta in colpa per l'uccisione dei microorganismi nella tazza del cesso orribilmente ustionati dall'Anatra WC, mentre se dovete uccidere un altro essere umano l'empatia si dimostra in tutta la sua possibile potenza. Ma questa e' tutta la differenza: vi immedesimate di piu' negli occhioni di Bambi che non negli occhi mostruosi di un insetto nocivo.

Senza parlare dei vegetali, poveracci anche loro. Ma anche loro devono morire coi voi dovrete morire a vostra volta. Tant'e'. A volte dovrete essere voi responsabili della morte di qualcun altro. Cosi' va il Mondo.
Se invece vi cullate nell'eterna infanzia di Disneyland, potrete pure pensare di rifiutare del tutto questo Mondo, come Calvero a cui fa schifo mangiare.
Beh, fatevi un bel reality check: Disneyland e' una merda e voi fate parte di questo mondo, che vi piaccia o no. L'unica uscita e' la morte (o magari no) percio' come dicono qui "Se non vi piace c'e' una nave domani mattina" e conseguentemente potrete attaccarvi alla canna del gas. Ma non venite a predicare agli altri cosa dovrebbero fare con le vostre idee balzane di bambini che vorrebbero tanto vivere a Disneyland o che predicano agli altri, come ha ammesso Freeanimal, quel che a loro "piace" per nessun altra ragione che piace a voi.

Per inciso, sul fatto che una dieta vegetariana sia piu' salutare non ci piove. E' stato dimostrato nei fatti (vi ricordate dell'utente Silver?). Non c'e' bisogno di tirare fuori cazzate a tanti grammi il tot. e minerali e puttanate varie da perito industriale che piscia fuori dal suo piccolo vasino come fa lo Stitico.
Il funzionamento del corpo umano e' tuttora un grande mistero per la cui comprensione bisognerebbe capire forze ed energie che sono al di la' della ordinaria comprensione umana.


Il fatto e' che non solo non siamo tutti uguali e le nostre circostanze non sono uguali, ma bisognerebbe prima definire pure cosa si intende per salute: se per salute s'intende essere come Freeanimal, sono contento di essere malato.
Si, perche' la salute e' un concetto che dovrebbe essere considerato olisticamente e da un punto di vista piu' elevato delle cazzate scientiste quali numerini (si, signore, e' nella media matematica della grandezza dei suoi stronzi, ma le diamo lo stesso un po di gaggimixina, che non si sa mai, ed e' pure scontata) che stabiliscono quando siete ok e quando non lo siete.
Qualsiasi cosa che mi faccia diventare un talebano disneyano non e' salutare, e ne sono certissimo.

Augh, ho detto. Ora vado a farmi un risotto nero con le cozze, che me lo sono meritato...
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#196
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:

Per inciso, sul fatto che una dieta vegetariana sia piu' salutare non ci piove. E' stato dimostrato nei fatti (vi ricordate dell'utente Silver?). Non c'e' bisogno di tirare fuori cazzate a tanti grammi il tot. e minerali e puttanate varie da perito industriale che piscia fuori dal suo piccolo vasino come fa lo Stitico.
Il funzionamento del corpo umano e' tuttora un grande mistero per la cui comprensione bisognerebbe capire forze ed energie che sono al di la' della ordinaria comprensione umana.


.


e si scoprì che pike era vegetariano
Inviato il: 19/9/2010 12:11
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#197
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Citazione:
e si scoprì che pike era vegetariano

Ma se ho appena detto che vado a mangiare il risotto con le cozze....
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
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Questo, Beh, fatevi un bel [i]reality check[/i] cozza con questo, Ma non venite a predicare agli altri cosa dovrebbero fare con le vostre idee balzane di bambini che vorrebbero tanto vivere a Disneyland o che predicano agli altri, come ha ammesso Freeanimal, quel che a loro "piace" per nessun altra ragione che piace a voi., mastro birraio.

Il perchè lo vedi da solo.

Citazione:
Qualsiasi cosa che mi faccia diventare un talebano disneyano non e' salutare, e ne sono certissimo.


Talebani e disneyani sono vegetariani? Sta a vedere che sei talebandisneyano e non te ne sei accorto!
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#199
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Il perchè lo vedi da solo.

Lo vedrei se avessi le sinapsi cerebrali in corto circuito che non mi fanno capire cosa sto leggendo come te.

Citazione:
mastro birraio

Io invece che non sono un vigliacco come te, te lo dico apertamente: sei uno stronzo.

Mastro birraio.... ma vaffanculo.
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#200
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PikeBishop ha scritto:

Lo vedrei se avessi le sinapsi cerebrali in corto circuito che non mi fanno capire cosa sto leggendo come te.



Lo dovresti aver visto mentre lo scrivevi, ma sei talmente mentecatto che non vedi nemmeno quel che fai.


Citazione:
Io invece che non sono un vigliacco come te, te lo dico apertamente: sei uno stronzo.



Che temerarietà mastro birraio, sei davvero un uomo impavido.
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#201
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Lo dovresti aver visto mentre lo scrivevi

Cosa avrei dovuto aver visto?????? Ma sei scemo proprio completamente?

Citazione:
Che temerarietà mastro birraio

Vedi, sono le implicazioni di cio' che scrivi che fanno di te un essere rivoltante e viscido.
Il fatto di chiamarmi mastro birraio, per insultarmi, sottintende che ai tuoi occhi chiunque eserciti una mansione lavorativa non intellettuale sia un pezzo di scemo incapace di confrontarsi intellettualmente.
Questa visione fa di te una testa di cazzo imperiale ed uno schifoso darwinista sociale, oltre che un vigliacco.
Ma se ti toccano la tua Disneyland che ti fa diventare tanto buonino e che ti salva l'anima ti riveli per lo stronzo che sei, ed e' il caso di dirlo forte.
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#202
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PikeBishop ha scritto:

Vedi, sono le implicazioni di cio' che scrivi che fanno di te un essere rivoltante e viscido.
Il fatto di chiamarmi mastro birraio, per insultarmi, sottintende che ai tuoi occhi chiunque eserciti una mansione lavorativa non intellettuale sia un pezzo di scemo incapace di confrontarsi intellettualmente.



Non è così, esattamente perchè io non esercito nessuna mansione lavorativa intellettuale, anzi...

Citazione:
Questa visione fa di te una testa di cazzo imperiale ed uno schifoso darwinista sociale, oltre che un vigliacco.
Ma se ti toccano la tua Disneyland che ti fa diventare tanto buonino e che ti salva l'anima ti riveli per lo stronzo che sei, ed e' il caso di dirlo forte.


Offenderti chiamandoti mastro birraio? Certo che quando ti ci metti ne elabori di cazzate. Se ti voglio offendere non ricorro a sotterfugi, te lo dico chiaro e tondo.
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Inviato il: 19/9/2010 13:35
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#203
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Citazione:


Di conseguenza il miglior Kamaloca possibile viene sperimentato dalle signore che hanno esercitato in vita il più antico mestiere del mondo.


Che il sesso fosse uno dei motori che fa girare il mondo lo si era capito, ma che nel mondo dell'al di là portasse i benefici del piacere altrui è veramente una figata...


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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#204
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Chiedo umilmente scusa, ma devo proseguire un piccolo OT.
Citazione:

piccolo ot:
Kamaloka [...]

Di conseguenza il miglior Kamaloca possibile viene sperimentato dalle signore che hanno esercitato in vita il più antico mestiere del mondo.


@ Santaruina: perdonami, ma questa tua affermazione nasce da una sottile ironia o da altro???

Non voglio sembrare la solita pedante ...ma -almeno in parte-
l'ho vissuto sulla mia pelle e ti garantisco che non c'è nulla di divertente.
La tua vita ti scorre davanti come fosse un film... e di ogni istante ti viene portato "il conto". Non solo, ti viene portato il conto di ciò che fai , come lo fai e quale impatto ha sul prossimo.....e sopratutto cosa "senti" . Ma il discorso sarebbe troppo dispersivo.

Grazie per eventuali chiarimenti.
Inviato il: 20/9/2010 1:02
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#205
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Più che altro nasce da una innata insofferenza nei confronti del teosofismo.

Il fatto è che, come al solito, il teosofismo si appropria di antiche conoscenze e le interpreta nella sua maniera, ovvero nel modo più materiale che si possa immaginare.
Non c'è nulla di male nell'essere dei materialisti convinti, ma quando si pretende di essere "esoterici" e "spirituali" utilizzando il proprio materialismo per interpretare testi e concetti di cui non si comprende nulla, nascono pastrocchi come l'interpretazione che i teosofisti danno del Kamaloka.

Da questo punto di vista, la mia non era una battuta, ma una semplice constatazione.
Se un vivisezionista dopo la morte sperimenta il dolore che ha inflitto agli animali, una prostituta dovrebbe sperimentare tutti gli orgasmi che ha regalato ai suoi clienti.

Ma questo accade se si interpreta il concetto di kamaloka in maniera materiale ed ingenua, come appunto fa il teosofismo.

A presto
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#206
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Bill Clinton "goes vegan"


"L'ex presidente ha deciso di guarire dalla sua cardiopatia grazie all'alimentazione vegan."

Si è appena concluso il VI meeting internazionale della CLINTON GLOBAL INITIATIVE organizzato per volontà dell'ex Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton (21-23 settembre). L'iniziativa ha tenuto il suo primo appuntamento nel 2005 con un intento preciso: "to turn ideas into action and to help our world move beyond the current state of globalization to a more integrated global community of shared benefits, responsibilities, and values" (estratto dallo Statuto; "trasformare le idee in azione e aiutare il nostro mondo ad andare al di là dell'attuale stato di globalizzazione verso una comunità globale più integrata di benefici, responsabilità e valori condivisi").

In una conferenza stampa video dello scorso venerdì 17 settembre, Bill Clinton ha presentato il programma dell'imminente meeting, ma ha anche rilasciato interessanti notizie su questioni più personali. Da un estratto del video immesso sulla rete, appare un ex Presidente in forma e dimagrito che, a colloquio con una giornalista, dichiara di aver adottato una dieta quasi vegana, cioè basata sull'assunzione di frutta, verdura, legumi, cereali e noci e di aver eliminato carne (e quasi del tutto il pesce), uova e latte dalla propria dieta.

Ciò che all'inizio era sembrato un puro vezzo estetico - già dal matrimonio del 1 agosto scorso di sua figlia Chelsea, Clinton appariva notevolmente dimagrito - ora si rivela essere una più seria e importante scelta alimentare di salute e di stile di vita, dettata dalla preoccupazione di prevenire la progressione della sua cardiopatia ischemica (per la quale ha già subito un intervento cardiochirurgico dopo l'infarto) e assicurarsi una serena longevità con i potenziali nipoti a venire.

Altra fonte attendibile molto vicina a Bill Clinton, che non ha voluto rivelare il proprio nome, ha dichiarato di aver saputo direttamente dall'ex Presidente americano che quest'ultimo si è parecchio documentato sui benefici di una dieta povera - se non del tutto priva - di proteine e di grassi di derivazione animale, tanto che col tempo potrebbe diventare lui stesso un testimone impegnato per la promozione di questa dieta.

Effettivamente, dall'intervista video Bill Clinton risulta essere ben al corrente degli studi e delle ricerche ormai note in tutto il mondo, i cui risultati convergono alla conclusione che, non solo la dieta vegana previene problemi cardiaci e cancro, ma che, anche quando la cardiopatia si è già manifestata, la dieta vegana ne promuove la regressione. Dice infatti Clinton stesso: "not ingesting any cholesterol from any source, has seen their bodies start to heal themselves - break up the arterial blockage, break up the calcium deposits around the heart. 82 percent of the people who have done this have had this result, so I want to see if I can be one of them". [non assumendo colesterolo, i malati (cardiopatici) hanno visto il loro corpo iniziare a guarire da solo - rimuovere le ostruzioni e depositi di calcio delle arterie intorno al cuore. L'82 % dei pazienti che l'hanno fatto ha ottenuto questo risultato, perciò voglio tentare di essere uno di questi].

Clinton ha infatti letto i risultati di una tra le più famose e vaste ricerche epidemiologiche mai condotte sulle abitudini alimentati, denominata "Cina Study" del dottor Colin Campbell, oltre ad altri testi del dottor Caldwell Esselstyn. Cosa confermata peraltro dalla fonte segreta alla quale Bill Clinton ha confidato di aver adottato questa alimentazione già all'inizio di maggio.

Bill Clinton ha dunque citato le conclusioni di quella che il New York Times denominò il Gran Prix dell'epidemilogia nutrizionale, il "Cina Study": una ricerca del 1938, reiterata nel 1989, condotta su un totale di 16.000 individui tra la Cina e Taiwan (quest'ultima aggiuntasi come territorio nel 1989), distribuiti tra 300 villaggi di aree vastissime del paese che vanno dalle vaste contee rurali alle regioni industrializzate. Esso ha fornito ai ricercatori una rara visione di primo piano sui complessi collegamenti tra abitudini alimentari e l'insorgenza di diverse malattie e morte.

Il Dr T. Colin Campbell, biochimico nutrizionista presso l'Università Cornell, responsabile della ricerca e direttore USA del Progetto Cina, negli ultimi 45 anni ha pubblicato più di 300 articoli su riviste scientifiche e condotto ricerche estensive sugli effetti del cibo sulla salute.

Le malattie che la ricerca cinese etichettò come "malattie del benessere" - malattia coronarica, ictus, ipertensione, cancro alla mammella, del colon, della prostata, del polmone, del sangue, del cervello, diabete, osteoporosi - erano rilevabili nei ceti sociali più ricchi che avevano fatto del consumo di carne uno status quo.

La maggiore assunzione di proteine di origine animale e i maggiori livelli di azoto ureico - scarto del metabolismo delle proteine - erano i principali fattori correlati con le malattie del benessere. Emerge poi dalle "issues" della ricerca che "sempre più chiaramente alti valori di colesterolo nel sangue sono il più importante fattore predittivo di malattia cardiaca, cancro e diabete".

D'altra parte i ricercatori trovarono che maggiore era la percentuale di proteine vegetali nell'alimentazione, minore era il rischio di essere soggetti a quelle malattie. Ma le malattie del benessere non sono inevitabili. Secondo il dott. Campbell "la trasformazione tumorale delle cellule sane è apparentemente attivata da un'alimentazoine ricca di proteine (e grassi) animali e disattivata da un'alimentazione ricca di proteine vegetali (e povera di grassi). Questo vale persino se il cancro è già insorto."

Tesi avvalorata dalle indagini del Dr Caldwell Esselstyn - altro medico citato da Clinton - che, dallla Cleveland Clinic, ha dimostrato che una alimentazione a base vegetale a basso contenuto di grassi è in grado, da sola, di far regredire la malattia coronarica.

18 pazienti coronaropatici, a seguito di un programma dietetico a base di cibi vegetali consumati "come colti", hanno visto il loro livello medio di colesterolo passare da una media di 237 mg/100 ml a uno al di sotto dei 150 mg/100 ml nei primi 8 atti di trattamento e nei 12 successivi non si registrarono decessi per complicazioni cardiovascolari, non si resero necessari interventi chirurgici, né si ebbero casi di ictus cerebrale e nel 100% dei casi si verificò l'arresto e la regressione della malattia coronarica.

Il Dr Esselstyn, a seguito di questi risultati, ebbe a dichiarare: "quello che la medicina occidentale ha da offrirci sono solo farmaci, pillole, procedure come bypass e stent. Pillole e operazioni non funzionano per niente, perché non affrontano mai la causa di base della malattia stessa, che è la dieta occidentale dannosa".

Il Dr Campbell e i suoi colleghi cinesi, dal canto loro, avevano già avvisato i responsabili della policy in Cina e la Banca Mondiale di non incoraggiare la crescita dell'industria del bestiame.

Il Dr Campbell concludeva la ricerca rivolgendosi ai cinesi: "E' necessario che si rendano conto che la zootecnia non è la strada giusta da imboccare. Il Progetto Cina offre loro l'opportunità di imparare dagli errori dell'Occidente".

E il buon esempio questa volta parte proprio dall'Occidente, e non a caso da uno degli Stati che detiene il maggior numero di allevamenti intensivi al mondo e dove la mortalità causata dalle malattie del benessere è ormai considerata l'epidemia del terzo millennio, e proprio dall'uomo che è stato uno dei suoi Presidenti.

Conclude la dottoressa Luciana Baroni, presidente di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana: "La nostra associazione da anni lavora per portare anche in Italia la conoscenza di queste informazioni e questi studi, sia al pubblico generale che ai professionisti della medicina e della nutrizione. Speriamo che la divulgazione di questi dati anche da un personalità così nota possa aiutare tante persone a rendersi conto che è attraverso la propria aliementazione che si può evitare di ammalarsi o addirittura guarire. L'attuale alimentazione a base di carne, pesce, latte, uova è estremamente dannosa e carente di nutrienti protettivi: una alimentazione a base vegetale è quella fisiologica per il corpo umano, meno costosa per le nostre tasche, meno dannosa per l'ambiente, più gustosa e appetitosa, e più etica per tutti".

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"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 24/9/2010 21:02
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  •  Freeanimal
      Freeanimal
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#207
Mi sento vacillare
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Sta a vedere, Spiderman, che non passerà molto tempo senza che qualcuno, qui, tirerà fuori la presunta appartenenza di Clinton, e soprattutto della moglie, ai rettiliani satanisti che sacrificano i bambini.
Della serie: "Hitler era vegetariano!".
Inviato il: 24/9/2010 21:45
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#208
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Spiderman ha scritto:


Conclude la dottoressa Luciana Baroni, presidente di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana: "La nostra associazione da anni lavora per portare anche in Italia la conoscenza di queste informazioni e questi studi, sia al pubblico generale che ai professionisti della medicina e della nutrizione. Speriamo che la divulgazione di questi dati anche da un personalità così nota possa aiutare tante persone a rendersi conto che è attraverso la propria aliementazione che si può evitare di ammalarsi o addirittura guarire. L'attuale alimentazione a base di carne, pesce, latte, uova è estremamente dannosa e carente di nutrienti protettivi: una alimentazione a base vegetale è quella fisiologica per il corpo umano, meno costosa per le nostre tasche, meno dannosa per l'ambiente, più gustosa e appetitosa, e più etica per tutti".



La dottoressa Baroni la quale, a mia esplicita domanda sul come mai nel suo video riguardante il ferro non spieghi la differenza tra ferro eme / non-eme, e non parli di grado di assimilabilità, alla qualeho chiesto un commento sui calcoli che ho riportato nel mio articolo (che le ho linkato) dove si diostra che tabelle alla mano il suo discorso sul ferro é totalmemnte sbagliato, ha penosamente rifiutato parandosi il sedere dietro il mio tono polemico...
Inviato il: 24/9/2010 21:46
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#209
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Freeanimal ha scritto:
Sta a vedere, Spiderman, che non passerà molto tempo senza che qualcuno, qui, tirerà fuori la presunta appartenenza di Clinton, e soprattutto della moglie, ai rettiliani satanisti che sacrificano i bambini.
Della serie: "Hitler era vegetariano!".


Eh eh eh
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Inviato il: 24/9/2010 22:12
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#210
Sono certo di non sapere
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Tiè, detto fatto...



Inviato il: 25/9/2010 1:40
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