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  IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

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  •  Stefo
      Stefo
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#177
Mi sento vacillare
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Lo stesso Dal Lago ammette il valore della denuncia di Saviano al crimine organizzato. Tanto basta. Saviano ha parlato di camorra quando non ne parlava nessuno, tutto il resto è fuffa. Saviano adesso potrebbe pure fare il pescivendolo, per quanto mi riguarda. Ci vorrebbe un personaggio simile pure per la 'ndrangheta.
Inviato il: 15/1/2012 23:08
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  •  florizel
      florizel
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#176
Sono certo di non sapere
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Quel prete anticamorra che smaschera Saviano: "Non sa di cosa parla".


"«Uno che non ha abitato nemmeno per un giorno nel quartiere né vi ha sostato a lungo, lo avrei saputo, ci saremmo incontrati, me ne avrebbero parlato i miei parrocchiani o i conoscenti e non c’è persona da quelle parti che io non conosca », spiega don Aniello nell’incipit del sedicesimo capitolo del libro Gesù è più forte della Camorra (edito da Rizzoli, 17 euro) scritto insieme al giornalista Andrea Manzi.

Proprio su Roberto Saviano, il tuttologo che senza aver mai messo piede a Scampia spara a zero sui residenti che sparano davvero, verte una parte significativa di questo crudo pamphlet girato nelle viscere del rione maledetto dove oltre a Roberto anche la polizia, e Cristo, non entrano. Qui il sacerdote scomodo ha trascorso sedici anni (un anno fa tra le proteste generali è stato trasferito a Roma) senza mai chinare il capo, tra attentati, minacce, ritorsioni, furti e oltraggi in sacrestia, fedeli assassinati sul sagrato, conversioni di criminali, drogati e moribondi di Aids coccolati come fossero figli suoi."


E dopo il video di Vittorio da GAZA e la denuncia del Centro Impastato, ora anche il prete anti -camorra.

E prossimamente, sarà Saviano a presentare un noto talk-show televisivo. Si progredisce, eh...?

Sembra che per Saviano l'ascesa della sua carriera proceda parallelamente alllo svelarsi della sua vera identità...
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 14/1/2012 17:28
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  •  florizel
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#175
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Avrei voluto sentire una sua replica al video da Gaza....


Non credo lo farebbe mai: sarebbero martellate sui coglioni che si darebbe da solo.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 10/10/2011 23:06
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  •  florizel
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#174
Sono certo di non sapere
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shm

Citazione:
con l'insulso pretesto di voler far breccia nella coscienza collettiva rincoglionisce la gente cui alla fine non rimane che applaudire


Un po' come ha "funzionato" Grillo, per capirci: 5 minuti di odio in cui canalizzare il dissenso genuino, e poi una volta nei palazzi, nei fatti, resta l'ostacolo "numerico" delle maggioranze ad impedire qualunque iniziativa, nonostante la buonissima volontà e la buona fede dei militanti che ci cascano.

Finchè a cambiare non sarà il SISTEMA di governo, ci sarà sempre posto per i pifferai...

Saviano in questo è stato senz'altro sostenuto da una campagna mediatica senza la quale sarebbe stato uno dei tanti "signor nessuno".
Un apparato di potere ben preciso deve necessariamente aver costruito tutta l'impalcatura alla sua retorica, altrimenti un personaggio legato sostanzialmente ad uno scenario localistico quale è la Campania, non avrebbe preso piede come di fatto è stato.


Citazione:
Avreste dovuto vederlo mentre faceva da ospite d'onore anche all'inaugurazione dell'osservatorio sull'antisemitismo da zia Fiamma Nirenstein, dove tutti i "nostri politici" avevano riempito una sala per gridare amicizia incondizionata ad Israele e Saviano, dal solito maxi-schermo da un rifugio segretissimo, con un'arancia in mano, raccontava di quello splendido esempio di bontà che era Jabotinsky


Il video di Vittorio Arrigoni postato da me qualche commento più su era rivolto a Saviano proprio per quell'occasione.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 10/10/2011 23:05
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  •  inquisitor
      inquisitor
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#173
Ho qualche dubbio
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Da Focşani - Roma - Terni
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Citazione:

shm ha scritto:

La gestualità che adotta mentre impartisce le sue lezioni moraliste, il tono accusatorio usato contro il pubblico, la continua simulazione del "fissare negli occhi" spavaldamente la gente ad ostentare la sua mancanza di paura contro un nemico che non se lo incula sennò avrebbe già fatto la fine di Falcone e Borsellino da un pezzo, mi fa venire il nervoso al solo pensiero che ci possa essere qualcuno che veramente creda e si lasci condizionare dall'eventualità che Saviano sia una specie di... liberatore e non un prodotto commerciale come il "Codice da vinci".



Saviano é un caso da manuale per chi ha studiato un po' di psicologia e linguaggio del corpo. Da manuale per imparare i segni distintivi della menzogna e del tentativo (fallimentare) di controllo delle emozioni.
A parte questo, io ho ormai da tempo l' impressione che lui sulla sua condizione ci marci parecchio.
Mi sbaglierò, ma credo di no.
Avrei voluto sentire una sua replica al video da Gaza....
Inviato il: 10/10/2011 22:59
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#172
Dubito ormai di tutto
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Da perugia
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Premetto che mi son ripromesso di comprare "Gomorra" soltanto qualora lo troverò in qualche bancarella di libri usati a 1 € dal momento che diffido della figura messianica di Saviano e del suo "messaggio" moralista... (oggi l'ho trovato per caso a 4 € e non l'ho preso)

Qualche mese fa a Perugia c'è stato il festival del giornalismo: l'inaugurazione è stata fatta al Teatro del Pavone e Saviano era invitato a fare l'apertura.

Ebbene, a quella sera d'inaugurazione la platea era piena, perciò venne montato un maxi-schermo all'esterno del teatro in modo che, come Gesù sulla montagna, si potesse meglio ascoltare il polpettone di Saviano impartito al popolo-gregge seduto a terra come un gruppo di bambini a bocca aperta davanti ad un clown.

Il suo monologo è durato qualcosa come un'ora, credo, e il tono è stato di una violenza inaudita... Lo considero violento perché con l'insulso pretesto di voler far breccia nella coscienza collettiva rincoglionisce la gente cui alla fine non rimane che applaudire, senza nemmeno aver capito il perché, ai toni falso-eroici enfatici da lui usati. I modi di Saviano sono invasivi e lesivi della percezione del pericolo da parte della gente che lo ascolta, poiché insinuano nella mente false responsibilità e falsi sensi di colpa.

La gestualità che adotta mentre impartisce le sue lezioni moraliste, il tono accusatorio usato contro il pubblico, la continua simulazione del "fissare negli occhi" spavaldamente la gente ad ostentare la sua mancanza di paura contro un nemico che non se lo incula sennò avrebbe già fatto la fine di Falcone e Borsellino da un pezzo, mi fa venire il nervoso al solo pensiero che ci possa essere qualcuno che veramente creda e si lasci condizionare dall'eventualità che Saviano sia una specie di... liberatore e non un prodotto commerciale come il "Codice da vinci".

Insomma sono anni che Saviano ha scaramellato il cazzo con le minacce, e con la scorta, e con i rifugi segreti, mentre raramente si sente parlare di quella gente che la propria vita l'ha persa a combattere concretamente proprio ciò che invece a Saviano ha dato soldi e fama...

E nessuno si chiede perché...

Amen!

EDIT:

...quasi dimenticavo! Avreste dovuto vederlo mentre faceva da ospite d'onore anche all'inaugurazione dell'osservatorio sull'antisemitismo da zia Fiamma Nirenstein, dove tutti i "nostri politici" avevano riempito una sala per gridare amicizia incondizionata ad Israele e Saviano, dal solito maxi-schermo da un rifugio segretissimo, con un'arancia in mano, raccontava di quello splendido esempio di bontà che era Jabotinsky che ritornato in Polonia, presentava a sua volta un'arancia a dei bambini ebrei dicendo loro che in Palestina c'era la terra promessa dove avrebbero potuto vivere in pace e coltivare questo frutto... E i bambini avrebbero chiesto a Jabotinsky cos'era quella cosa che aveva in mano!
Che palle...
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“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
Inviato il: 10/10/2011 22:11
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  •  florizel
      florizel
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#171
Sono certo di non sapere
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E' dell'anno scorso la polemica circa il definito "attacco" a Saviano da parte del musicista NAPOLETANO Daniele Sepe e del sociologo Alessandro Dal Lago.

E' sua questa intervista in cui espone alcuni punti fondamentali a comprendere COME si esprime il gioGo delle (false) contrapposizioni:


Dal Lago: Vi spiego perché critico Saviano.

"Quello che probabilmente offende le anime belle è che io abbia mostrato, o almeno sostenuto, come questo stile alla Carlyle sia del tutto complementare a quello che io chiamo «berlusconismo», e cioè al regime delle contrapposizioni maiuscole immaginarie (Libertà contro Comunismo, per dirne solo una) che domina il nostro particolare agone politico.

In questa dimensione simbolica rientra anche il ruolo, che Saviano si attribuisce spesso, di Voce che si oppone al Potere. A me sembra che la sua opera, al di là del valore letterario discutibile e da discutere, sia stata una denuncia del crimine organizzato, questo sì, ma che per il resto attinga a piene mani alla retorica di cui sopra."


Gagliardo, non c'è che dire...

E qui un'intervista al musicista Sepe.

“Saviano? E’ un autore del pensiero unico”.

Certi fenomeni, e tra questo sicuramente quello camorristico, nascono perché sono funzionali al sistema, basato su una società del consumo.
Si vive per consumare.
Di queste sottigliezze non ci sta traccia nel libro, dove, invece a piene mani, si attinge alle ricette che piacerebbero persino a un elettore del movimento sociale. Più carcere duro, più ergastoli, più operazioni di polizia. Più legge, più ordine. E’ questa la bussola interpretativa della sinistra radicale?
Non è meglio fidarsi di Brecht, secondo cui la fondazione di una banca è più grave della sua effrazione?”.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 9/10/2011 23:40
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  •  florizel
      florizel
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#170
Sono certo di non sapere
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settemele

Citazione:
non continuate a cadere nella trappola "anche male, purchè se ne parli"; IGNORATE queste e altre bambole, burattini, comparse costruite a tavolino; se proprio non riuscite a farne a meno, ridicolizzate, storpiandolo, il loro nome e così l'energia non affluirà alla persona di turno.


Capisco cosa intendi, ma forse l'obiettivo di tanta mistificazione è proprio annullare le energie degli individui attraverso l'offuscamento delle memorie e del senso critico.

Le energie si impiegano in ogni caso, compreso le energie mentali e spirituali; e quello che si tenta tramite operazioni del genere è piegarle e canalizzarle verso l'appiattimento totale, l'atrofizzazione.

Io non ci sto. Cedere alla "neolingua" significa cedere alla menzogna.

Ho allertato diversi circuiti affinchè venga posto immediatamente un freno ad operazioni tanto spregevoli.
Ancor più spregevoli perchè NON C'E' PIU' il diretto interessato a poter controbattere ad un'assimilazione tanto forzata e ad un parallelo tanto spudorato..

Lo facciamo noi che abbiamo condiviso e condividiamo il Suo impegno.
Certe cose non possono essere lasciate a proliferare e a spargere ambiguità.

Per favore, diffondete ovunque.

La notizia per intero è qui.


_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 21/4/2011 14:57
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  •  Calvero
      Calvero
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#169
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Ecco perché ... i Film (i suoi soprattutto) possono permettersi il lusso di prevaricare la gente che, a differenza sua, ha lottato sul campo ...



... e diventerà sempre più influente





Vicino ai belli, agli anticonformisti ... ai poliziotti che dicono no agli standard ...un vero merchandising



e si legge sulla "polemica" in Rete (disegnata a tavolino):

Ma i libri di Saviano, non raccontano favole e chi conosce l’autore sa che non usa mezzi termini per raccontare una realtà drammatica, impensabile per chi vive lontano da quei posti. Inimmaginibile per chi non la conosce. Insopportabile per chi, invece, prova sulla sua pelle il dolore dei giorni.

... non serve la fantascienza per sapere che gli atleti che sono aggregati ai centri sportivi delle forze di polizia, non muovono foglia che Dio non voglia, l'intento mirato di scatenare una figura macho e anticonformista per dare un aurea più virile al film è un colpo ben assestato ... e, poverino il "poliziotto" sospeso per qualche mese senza stipendio ce la farà a sopravvivere con le amicizie che si è trovato ... ?.. chi lo sà

...

un Link

..
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 21/4/2011 14:45
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  •  audisio
      audisio
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#168
Sono certo di non sapere
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E' meglio, Calvè, è meglio...


Audisio il modesto...
Inviato il: 21/4/2011 14:29
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  •  Calvero
      Calvero
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#167
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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PS - OT - soltanto per Mister Audisio .. tu hai visto la mia faccia, ma io non la tua ..nel topic degli utenti ... però quasi quasi, preferisco che tu non mi mostrassi la tua (non vorrei mai mi cadesse un mito ) ... meglio tu rimanga nel mio ideale "filosofico"
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 21/4/2011 14:24
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  •  Calvero
      Calvero
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#166
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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.. bellissima "favola" Audì ... avevo il libro colorato a fumetti

Citazione:


"Ma cosa cazzo ha mai rivelato di così pericoloso per la camorra, il
signor Saviano?"


.. che la strega vien di notte con le scarpe tutte rotte ... (approvi la mia risposta?)

E a proposito della "favola": c'è da riflettere più sul rincoglionimento dei sudditi, che non sulla faccia tosta dei bugiardi.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 21/4/2011 14:17
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  •  audisio
      audisio
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#165
Sono certo di non sapere
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Mi ricordo una bellissima fiaba, la mia preferita da bambino, quella
del Re Nudo (che non a caso ricorda pagine gloriose dell'Underground
culturale degli anni '70).
Un bambino, con un'ingenua domanda, smantellava tutto l'apparato
ieratico e religioso che circondava la figura del Re.
"Ma perchè il Re cammina nudo?"
Voglio cercare di imitare quel bambino geniale:
"Ma cosa cazzo ha mai rivelato di così pericoloso per la camorra, il
signor Saviano?"
Se qualcuno mi potesse rispondere...
Inviato il: 21/4/2011 14:06
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  •  Calvero
      Calvero
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#164
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Settemele non sparare cazzate ... stai seguendo il discorso o sei intervenuto solo per proporre un giochetto ? ... non stiamo parlando della bandana di Berlusconi.

L'intento è impegnarsi, ognuno nel suo piccolo, a mettere in luce le mistificazioni e a rivelare i giochi sporchi. Siamo qui per questo. E noi non dobbiamo vendere giornali né farci belli, e la contro-informazione passa attraverso questi stadi ...ed è una cosa bellissima contribuire soprattutto in nome di Vittorio, e poterlo fare con questi piccoli gesti di informazione mirata.

@ Florizel

Visto? ... che vergogna:

Tale polemica infatti non dev’essere strumentalizzata da una parte per screditare Arrigoni e la sua missione e dall’altra per gettare fango sul messaggio anti-camorra di Saviano. Molti negli ultimi giorni ci fanno notare le differenze tra Saviano e Arrigoni, come a dirci chi è migliore e chi è peggiore, in una fantomatica quanto aberrante classifica del più eroico o del più giusto. Per superare questa inutile perdita di tempo, la vera cosa da sottolineare è ciò che accomuna queste due persone: una forte passione per le ingiustizie sociali, da una parte le vittime della camorra e dall’altra le vittime della guerra ormai ultradecennale tra lo Stato d’Israele e la Palestina

La Neolingua all'opera. Chi controlla il passato ...

Arrigoni ha pagato con la vita, mentre ci chiediamo che vita è quella di Saviano,


... io me lo sono chiesto, ed è ora che se lo chiedano tanti altri ... è la vita di un Bugiardo Asservito Doppio-giochista ... Vittorio era un uomo, Saviano un qua qua ra qua ..
_________________
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Inviato il: 21/4/2011 13:55
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  •  settemele
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#163
Ho qualche dubbio
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Per il solo fatto di aprirne anche un topic
VOI TUTTI date importanza, energia, potere al savio.ooo.ooo.= di turno !
parlarne bene o male ha la stessa valenza: quindi non continuate a cadere nella trappola "anche male, purchè se ne parli";
IGNORATE queste e altre bambole, burattini, comparse costruite a tavolino;
se proprio non riuscite a farne a meno, ridicolizzate, storpiandolo, il loro nome e così l'energia non affluirà alla persona di turno.
Ecco spiegato il motivo per cui io ho cambiato il loro nome, esempio in:
draghetto, montezuma, cassino, ben-fini, diversamente-uomo-con orecchino, e così via.
ALOHA, giovinotti !
Inviato il: 21/4/2011 13:31
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  •  florizel
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#162
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E l'operazione di normalizzazione è cominciata....

http://www.attivamentenews.it/?q=content/articoli/arrigoni-e-saviano-esempi-da-seguire#comment-267

Vedere qui, al post 68 per verificare.
Ed eventualmente diffondere.
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Inviato il: 21/4/2011 13:30
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  •  Calvero
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#161
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e vvaii .. come volevasi dimostrare.

Saviano di nuovo al centro della sua lotta contro il male e ancora per qualcosa che riguarda il "suo" prossimo film. Una polemica (l'ennesima) in odor di pubblicità in primis e di immagine in crescendo a seguire ....

... a dopo ora devo scappà
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Inviato il: 21/4/2011 13:27
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  •  Calvero
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#160
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Riprendo dall'articolo che hai linkato, questo passaggio:

Il dispositivo Saviano con le sue parole, i suoi libri, le sue prese di posizione, la sua semplice presenza, legittimate dalla postura cristica e l’interpretazione vittimistica del proprio ruolo, garantisce sulla verità morale, sempre più distante da quella storica. Una macchina da guerra mediatica messa a totale disposizione degli imprenditori delle emergenze, dei guerrieri delle battaglie giudiziarie contro il crimine. Il risultato è una trasfigurazione della lotta contro le organizzazioni criminali che rende mistica la legalità,


Dimmi se non è la descrizione del Topic che è stato aperto in suo onore e in quello dei suoi esimi colleghi .... né più né meno ecco il mantra

A questo punto non esiste lancia che possa essere spezzata in suo favore. Non una soltanto. L'unica potrebbe essere quella che ancora deve essere costruita, e cioè che chieda scusa agli Italiani, che rinunci alla scorta pagata da noi, e che prima di tutto ciò ... risponda al video-messaggio di Vittorio.

Ma ribadiamolo, qui non è importante distruggere Saviano, ma è importante capire perché deve essere boicottato ... anche perché è la forma mentis di avere bisogno di santini che deve essere distrutta. Saviano va contrastato per smascherarlo. Come uomo non conta nulla. Non ha neanche l'intelligenza di un Travaglio, se la sua immagine cade lui è finito... poiché è solo immagine.

L'ultima prova è questo articolo, e non credevo potesse dimostrarsi così bene di che pasta fosse fatto. Sta giocando trasversalmente per distrarre le accuse che sono talmente e palesemente ovvie ... che lo hanno messo all'angolo e ora, come un serpente a sonagli, agita la coda per spaventare e intimidire chi osa profanare la sua iconografia.. finché il ramo editoriale si sentirà di proteggerlo.
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Inviato il: 21/4/2011 3:46
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  •  florizel
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#159
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Calvero

Citazione:
opera in modo da creare i presupposti affinché si strutturi - man mano - un paradigma che dia forza agli ideali politici di chi gioca in Parlamento attraverso una propaganda parallela in apparenza "neutrale" "tecnica" ... "di cuore" "genuina" "arrabbiata" ..


Credo che tu abbia colto nel segno.
Messo la mano nella merda, come si suol dire.

Il meccanismo pare sia quello di appropriarsi di spinte, afflati, idealità che vanno facendosi ed affermandosi, e tradurre, canalizzandolo, tutto questo in determinati parametri che impediscano l'allontanamento da determinate derive.

Se lo stesso personaggio che si finisce col ritenere "notoriamente" apprezzato poi si schiera, seppur sottilmente, con una determinata parte politica, nemmeno c'è bisogno di bandiere. Il gioco è riuscito.

Citazione:
la sua influenza di "martire della giustizia" mira ad insabbiare i percorsi realmente corroboranti che promuovono e sostengono realmente la ricerca della verità.


Una volta c'erano le bombe a fermare spinte fastidiose per il sistema.
Quelle vere.
Ora ci sono quelle "culturali".

Intanto, Roberto Saviano querela “Liberazione”.

"Sembra che Saviano non abbia gradito il modo in cui ho raccontato, lo scorso 14 ottobre, la vicenda della diffida inoltrata dal centro Peppino Impastato all’editore del suo penultimo libro, La parola contro la camorra.

La parola appunto, quella che Saviano dice fin dal titolo di utilizzare come strumento per combattere il crimine organizzato, veicolo di libertà che lui sostiene di difendere contro le molte censure, sempre denunciate ma mai viste; quella parola che distribuisce su tutti i supporti mediatici, a destra e manca degli schieramenti politici, resta legittima solo se da lui pronunciata.

La sua parola, intesa come unica parola possibile, che perciostesso esclude le altre, soprattutto se sono critiche nei suoi confronti..."


Non solo gli si paga la scorta, ma comincia ad avere troppo prematuramente la prosopopea dei politici più spudorati.
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Inviato il: 21/4/2011 2:32
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#158
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Mi sono iscritto a luogocomune nel 2007, proprio in occasione di discutere della figura dei finti paladini.. cui ritengo, ormai è chiaro, siano i veri nemici da abbattere, contrastare, sputtanare (il termine non è volgare, è l'unico a rendere giustizia a questi concetti).

Mi ripeto, ma quella che Primo Levi chiamava "La zona grigia" è il cuscinetto più pericoloso che sta dando scudo al Potere. Scudo e, soprattutto, forza. E' un discorso semplicemente logico. Ormai i governi sono indiscutibilmente (tanto che i politici stessi esorcizzano con ironie ipocrite il loro status e anche Crozza sta facendo questo gioco: un altro che sarà sempre più "neutrale") ..dicevo, sono indifendibili sotto tutte le prospettive e il fenomeno di questi "paladini" è destinato a crescere, non solo, vedrete, avranno sempre più influenza ...

L'intento di Saviano (veramente subdolo, e ci credo che i Sionisti lo hanno accolto a braccia aperte) è quello di dare una legittimità forte al tipo di iconografia che lui si è creato.

Cioè: dando forza, lui, all'idea che il fenomeno culturale di un libro, come di un film ..possa essere più efficace della Legge stessa ... fa da apripista ai prossimi Pifferai magici in cantiere. Poiché questi "disturbatori di frequenze" non possono più agire direttamente sotto delle bandiere ben circoscrivibili, quindi solo attraverso indirizzi editoriali e "artistici" sarà più proficuo insidiare prospettive falsate. Saviano si sta rivelando essere tra i più pericolosi agenti che operano per la mistificazione della verità ma, non solo: opera in modo da creare i presupposti affinché si strutturi - man mano - un paradigma che dia forza agli ideali politici di chi gioca in Parlamento attraverso una propaganda parallela in apparenza "neutrale" "tecnica" ... "di cuore" "genuina" "arrabbiata" ..


-edit-
Questo ********** sta così generando più e più effetti sulla coscienza collettiva 1) la creazione di una figura neutrale e quindi, attraverso le sue opinioni, poter veicolare il mantra di chi "è bello e chi è brutto alla lavagna" (a vantaggio sempre di mettere il peso sulla bilancia che comunque votare è utile) e 2) impoverire l'azione di chi realmente con le palle in mano, fa trascendere i pensieri in atti concreti. Cioè, la sua influenza di "martire della giustizia" mira ad insabbiare i percorsi realmente corroboranti che promuovono e sostengono realmente la ricerca della verità.

Ecco il perché di quelle "lacune" nel suo libro.

Ma i veri - arrabbiati - sono appunto persone come il nostro Vittorio, che usavano il mezzo mediatico per condurci ai fatti e non per costruire santini e sovrastrutture.

Saviano è un nemico.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 20/4/2011 22:26
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  •  florizel
      florizel
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#157
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Cosa si diceva a proposito di Roberto Saviano...?

Roberto Saviano diffidato dal centro Peppino Impastato.

"E, infatti, nel libro da Voi pubblicato La parola contro la camorra, l'autore Roberto Saviano, alle pagine 6-7 con riferimento all'assassinio di Impastato (...) scrive: "Quando Impastato fu ucciso, l'opinione pubblica venne inconsapevolmente condizionata dalle dichiarazioni che provenivano da Cosa Nostra. Che si fosse suicidato in una sottospecie di attentato kamikaze per far saltare in aria un binario. Questa era la versione ufficiale, data anche dalle forze dell'ordine. Poi dopo più di vent'anni, nasce un film, I cento passi, che non solo recupera la memoria di Giuseppe Impastato - ormai conservata solo dai pochi amici, dal fratello e dalla mamma - ma addirittura la rende a tutti, come un dono."

La replica del Centro Peppino Impastato:

"Subito dopo il delitto, l'11 maggio 1978, il Centro con altri ha presentato un esposto alla Procura sostenendo che Impastato era stato ucciso dalla mafia e la mattina dello stesso giorno il dott. Umberto Santino, fondatore del Centro, ha organizzato un'assemblea presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Palermo e nel pomeriggio a Cinisi ha tenuto il comizio di chiusura della campagna elettorale, che doveva tenere Impastato, indicando il capomafia Gaetano Badalamenti come mandante dell'assassinio.

Nel luglio del 1978 il Centro, attraverso il Comitato di controinformazione "Peppino Impastato", costituitosi presso il Centro, ha pubblicato il bollettino 10 anni di lotta contro la mafia, ricostruendo l'attività culturale e politica di Impastato e ha sostenuto i familiari costituitisi parte civile nel novembre dello stesso anno.

Il 6 novembre il sostituto procuratore Domenico Signorino trasmette gli atti all'Ufficio Istruzione per aprire un procedimento per omicidio premeditato ad opera di ignoti."


Ecc.ecc.ecc.

Altri articoli qui e qui.


In pratica Saviano ha bypassato l'attività di denuncia del centro Impastato, pur di difendere quelle quattro righe del suo libro. Edito dal "nemico" Mondadori, sia chiara la "coerenza".

Come si dice in questi casi...? Piccoli parassiti crescono.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 20/4/2011 20:43
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  •  Makk
      Makk
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#156
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Non capisco perché citare ampi stralci di un mio intervento per poi non entrare nel merito di quello che dico e partire con un "ma dell'esistenza dell'olocausto ne vogliamo parlare?"

No. E' parecchio off-topic, come bacicco correttamente riconosce, ma questo non è un gran problema. Il punto è che la faccenda non è determinante per me.
Che l'olocausto ci sia stato o meno non incide su quella che era la mia tesi, e cioè:
l'olocausto e tutta la storia pregressa di persecuzioni a danni degli ebrei sono un formidabile shcermo deformante per tutti gli ebrei, difficilissimo da neutralizzare, che gli inibisce una corretta e limpida visione di quello che riguarda israele.

Che l'olocausto sia o non sia esistito è "irrilevante" in tale prospettiva, perché quello che conta è che gli ebrei (e i gentili) siano convinti che sia esistito.


Invece, in topic e a proposito di Saviano.

Come ho detto, è un borghesotto. Coraggioso ma di sicuro non rivoluzionario.
Come ho detto social-confuso e, nel caso di Israele, direttamente chiuso di mente e di occhi.
Che sia un servo del sionismo non ci piove, che sia un servo consapevole continuo a non avere prove e a dubitarne.
Che sia un qualunquista politico l'ho anche detto. Un "signor mezze-misure".

Ed ecco che lo dimostra con la sua Lettera Aperta agli studenti in piazza in questi giorni.
Don Abbondio e Pilato lo applaudirebbero in standing ovation. Non riporto la lettera per non fargli pubblicità che non merita. Dico solo che in sostanza dice ai ragazzi "fatevi massacrare altrimenti fate il gioco di berlusca".

Preferisco citare la risposta (la quoto al 100%) che gli danno altri campani D.O.C.G.
i 99posse:

======================
Siamo fra i tanti che hanno letto Gomorra. Ci sembrava una lettura delle
mafie capace di cogliere il fenomeno nel suo intreccio con la
globalizzazione e la struttura capitalistica della società. Il vestito
prodotto dal lavoro nero in una piccola fabbrica dell'hinterland napoletano
e indossato da Angelina Jolie ci sembrava l'esempio perfetto per
cortocircuitare la categoria della legalità, la distanza fra un dickensiano
mondo di sotto e lo sfarzo dei vip in mondovisione. Veri o falsi che
fossero, a quello e altri episodi descritti nel libro abbiamo attribuito una
forte capacità evocativa, una critica esplicita al sistema, lo svelamento di
un dispositivo nel quale criminalità organizzata e multinazionali sono dalla
stessa parte della barricata.

Per questo non ci siamo mai appassionati alle polemiche sulla novità delle
rivelazioni di Saviano, sul loro carattere inedito. E nemmeno alla querelle
legata all'autenticità. Quello che ci sembrava interessante era la
ricontestualizzazion-e di fatti anche noti dentro una cornice letteraria
nuova, capace di esprimere dissenso e critica. Non ci siamo fatti
invischiare nelle polemiche nemmeno di fronte alle palesi omissioni di
Gomorra o all'assenza di un'analisi storica del rapporto fra unità d'Italia
e istituzionalizzazion-e delle mafie. Secondo noi in Italia non ha senso
parlare di queste ultime senza evidenziare l'intreccio ora palese ora
occulto con pezzi dello Stato. Noi pensiamo due cose. Innanzitutto che i
vari Riina, Schiavone e gli altri presunti boss, altro non siano che i
vertici di quello che è solo il livello più evidente dell'intreccio
politico-affaristico-criminale. E poi, che se anche si arrestassero tutti i
mafiosi e i camorristi, senza intervenire sulle cause che danno a questi
fenomeni un ampio consenso in alcuni settori della società, non si sarebbe
fatto nemmeno un piccolo passo avanti. Arriverebbero altri a prenderne il
posto e il gioco ricomincerebbe da capo.

Nel corso del tempo abbiamo comunque continuato a tenerci a distanza dalle
polemiche, anche quando abbiamo sentito un Saviano sempre più normalizzato
tessere le lodi dei "valori antimafia di Almirante", repubblichino a Salò e
fucilatore di partigiani. E lo stesso quando l'abbiamo visto allinearsi alle
posizioni dei falchi filoisraeliani convinti "che libertà dell'Occidente si
difende sotto le mura di Gerusalemme". Noi, che in Palestina ci siamo andati
e abbiamo potuto toccare con mano la condizione di un popolo che vive sotto
una feroce occupazione militare.

Riteniamo perciò di non poter essere inclusi fra coloro che lo criticano per
principio, per partito preso. Tuttavia dopo la sua recente lettera agli
studenti pensiamo sia opportuno rompere gli indugi e prendere posizione.
Innanzitutto riteniamo inopportuna la sua pretesa di farsi tuttologo. Quali
trascorsi di militanza politica ha Roberto Saviano per potersi ergere a
giudice dell'operato degli studenti? Chi lo autorizza a parlare di "poche
centinaia di idioti" che egemonizzerebbero le proteste, pretendendo di
stabilire una divisione fra buoni e cattivi? Se con Gomorra gli abbiamo
riconosciuto il merito di una scrittura fresca ed efficace, non possiamo non
dire che quella lettera insiste invece su argomenti triti e ritriti che
erano già vecchi quando noi, non ancora 99 Posse, occupavamo come semplici
studenti le nostre facoltà durante la pantera nel 1990.

Quando Saviano invita a non mettersi il casco e sfilare a volto scoperto
ignora, non si sa se per scarsa conoscenza o per malafede, le centinaia di
manifestazioni pacifiche nelle quali su quelle stesse teste scoperte sono
calati pesantemente i manganelli della repressione. Non avevano i volti
coperti quelli massacrati alla Diaz e a Bolzaneto e nemmeno quelli che pochi
giorni fa sono stati caricati e arrestati mentre solidarizzavano a Brescia
con gli immigrati costretti a salire su una gru per rendere visibile al
mondo la propria condizione insostenibile. Perciò quando vediamo dei caschi
in un corteo non pensiamo a dei vigliacchi che hanno paura di mostrare il
volto, ma solo a una legittima forma di autodifesa dei movimenti di fronte
alla repressione. Se Saviano ha i suoi motivi per chiamare i carabinieri
della sua scorta "i miei ragazzi", non ne hanno altrettanti Carlo Giuliani o
Stefano Cucchi. È una questione di percorsi di vita e talvolta di morte.

Noi invece, a differenza di Saviano, i movimenti li conosciamo bene in virtù
di un paio di decenni di militanza. Eppure il 14 dicembre ci siamo sentiti
vecchi, probabilmente per la prima volta nella nostra vita. Immaginavamo
certo che quello che accade in Europa e la tensione che si sta accumulando
da mesi in Italia, potessero essere il detonatore di scontri e incidenti, ma
non che questi fossero così estesi da trasformarsi in tumulto. Siamo rimasti
disorientati e ancora di più quando il giorno dopo si è scoperto che tutti
gli arrestati non solo erano giovanissimi e senza precedenti, ma anche senza
particolari esperienze di militanza. Altro che i vecchi militanti, i vecchi
slogan e le vecchie canzoni di cui parla Saviano.

Quello che è accaduto a Roma è inedito e come tutti i fenomeni senza
precedenti va analizzato con umiltà e rispetto, soprattutto quando la sua
dinamica è straordinariamente simile alle rivolte di Londra e di Atene. C'è
un'Europa di persone senza diritti e senza prospettive, di cui i giovani
sono l'espressione più avanzata e combattiva, che sta realizzando di essere
con le spalle al muro. Privata in maniera progressiva di diritti elementari.
Undicimila euro all'anno per iscriversi all'università nel Regno Unito. I
costi insopportabili della crisi scaricati su quelli che non hanno
partecipato alla grande abbuffata degli anni scorsi in Grecia. La
precarietà, le prestazioni di lavoro camuffate da stage gratuiti, gli
stipendi da fame dei contratti a progetto, il tentativo di azzerare le
conquiste dei lavoratori in Italia. E' a tutto questo che i giovani europei
si stanno ribellando e non ci sorprende che la loro protesta esploda in
forme di insubordinazione violenta se la politica non offre più nessun tipo
di rappresentazione politica dei loro desideri e dei loro bisogni.

All'Asinara, isola sarda un tempo nota per la presenza del carcere speciale,
un gruppo di cassintegrati dorme da 296 giorni nelle celle della ex
prigione. La loro protesta è pacifica, eppure da quasi un anno restano lì in
attesa di risposte concrete che non arrivano. Ci farebbe piacere se Saviano,
invece di pontificare su questioni che non conosce e sulle quali nessuno gli
ha chiesto di ergersi a guru, sfruttasse il suo enorme potere mediatico per
portare all'attenzione dell'Italia queste storie e, soprattutto, ci dicesse
se le lotte devono porsi o meno il problema dell'efficacia. Un uovo sulla
porta del parlamento non muta le cose, ci dice il Roberto nazionale. Sarebbe
interessante che ci dicesse perché dovrebbero cambiarle le proteste che si
fermano dove le camionette impediscono l'accesso a quello stesso parlamento
nel quale, mentre gli studenti erano in piazza, si scriveva con la
compravendita dei deputati una delle pagine più miserabili della storia di
questo Paese.

Napoli 17/12/2010
Inviato il: 22/12/2010 1:26
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  •  audisio
      audisio
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#155
Sono certo di non sapere
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X baciccio:
sono personalmente convinto che tutta, e sottolineo tutta,
la storia che ci hanno fatto studiare sia falsa (vedi anche il Risorgimento
italiano e la Resistenza, ma nel senso opposto a quanto dice Pansa e
precisamente in termini di un accordo segreto tra alcuni capi del PCI
e i fascisti in funzione antiinsurrezionale e proatlantica, cosa che ha
determinato la storia italiana degli ultimi 60 anni).
Certe cose sono tecnicamente impossibili.
Per sterminare 6 milioni di ebrei, i campi avrebbero dovuto lavorare
a ritmi pazzeschi.
Paradossalmente, era molto più facile ammazzare la gente per strada
o dentro le loro case.
Così sono stati ammazzati in pochi giorni un milione e mezzo di ruandesi
con roncole e machete.
Ma poi sono rimasti a marcire per settimane per strada con relative
epidemie di colera ecc.
Dunque, organizzare un genocidio industriale, bruciare i corpi, farli sparire
è molto più difficile.
Ma questo, però, cambia solo l'ordine di grandezza.
Che, per me, non fa alcuna differenza.
Anche se gli ebrei ammazzati fossero stati SOLO seimila, sarebbe stato
lo stesso un crimine orrendo.
Ma quel che non fa differenza per me lo fa per lo sfruttamento mediatico
dell'evento.
Per chi aveva l'intenzione di sfruttare il massacro degli ebrei per costruire
una roccaforte dell'ipercapitalismo in cui poter organizzare, gestire e
sperimentare i progetti più infami, quei numeri avevano un'importanza
fondamentale.
La differenza tra me e i revisionisti e che quest'ultimi vogliono far
credere che il massacro degli ebrei non è mai esistito.
Io invece dico che è esistito e aveva uno scopo ben preciso che non
era certo (almeno, non solo) l'assecondare un'idea fanatica e razzista,
ma servire strumentalmente ai progetti delle elites.
Gli ebrei ammazzati nei lager erano tutti o poveri artigiani o intellettuali,
professori, scrittori, artisti ecc.
Gli imprenditori, i finanzieri, i gioiellieri quelli si sono tutti salvati...
Inviato il: 20/12/2010 16:22
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#154
Mi sento vacillare
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Citazione Makk:
“ Son morti 3 milioni di ebrei polacchi, ma di polacchi ne son morti 6 milioni.
Gli dici che gli jugoslavi erano 6 milioni prima e 5 milioni dopo la 2gm (uno su sei, peggio di una decimazione di rappresaglia).
Che gli zingari erano un milione prima della guerra e dopo ne rimanevano meno di 500.000 censibili in quanto ancora stanziali (le stime dicono fra 200.000 e 400.000 morti, dati i profughi dispersi dappertutto e irrintracciabili).

Insomma, gli riproporzioni le cose.

E gli dici, senza bisogno di screditare i morti solo perché sono "di meno", che ci sono tragedie (purtroppo) "normali", come i 10.000 delle foibe e i 70.000 alpini di Russia, e tragedie epocali come quella jugoslava o tzigana.
E poi ci sono omicidii inqualificabili al di là del numero dei morti, come le rappresaglie naziste o lo sterminio di due intere città giapponesi e una tedesca, inclusi donne, vecchi, bambini e malati, roba che non si faceva più dai tempi delle crociate.

Poi però, gli ammetti che 6 milioni di ebrei sono DUE TERZI del totale degli ebrei europei.

E gli dici che, in effetti, l'olocausto degli ebrei è stato di proporzioni (appropriato) bibliche.

Citazione: da Audusio
Voglio dire che, in percentuale rispetto alla consistenza numerica
di tale etnia, sono stati ammazzati nei lager molti più zingari che non ebrei.

Ehh!?!?
Eliminare il 45%, il 55% o il 66% di una data "popolazione" mi sa di epocale, comunque.
Aspetto la *tua* definizione su quale sarebbe la differenza fra queste due tragedie”.

Citazione audisio:
“Non sarà che magari a quei 6 milioni tocca fare la tara e togliere
uno 0, il che non cambia assolutamente nulla da un punto di vista
etico e non intacca minimamente la barbarie di quanto fatto dai nazi,
ma fa una grandissima differenza per ciò che concerne la "narrazione".
sionista di più grande genocidio della storia e il suo inquadramento
come tabù storico inviolabile?”.


D’accordo, questa è una discussione su Saviano, tuttavia l’argomento olocausto ha assunto una rilevanza non da poco in questi post.
Io ho una domanda per Makk e per Audisio: avete indagato almeno un poco l’olocausto dal punto di vista storiografico-revisionista oppure no?
Studiosi come Faurisson o Mattogno non apportano nulla alla riflessione su quello che sarebbe stato il “genocidio” per definizione?
Le vostre certezze sullo sterminio del popolo ebraico pianificato dai nazisti per tramite delle camere a gas e i conseguenti sei milioni di vittime, hanno superato il vaglio della letteratura revisionista ?
Ritenete che prove , basate soprattutto su testimonianze anziché su documenti siano inconfutabili?
E ancora una domanda, le persone che languono in carcere per aver messo in discussione il dogma olocaustico cosa sono ? Degli sprovveduti criminali o degli eroi?
Inviato il: 18/12/2010 10:11
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  •  audisio
      audisio
Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#153
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Non ho mai scritto neanche di voler eliminare identità
culturali (minchia, mica sono un leghista, io li schifo i leghisti).
Per cui quanto scritto nel mio post precedente vale ancora.
Anzi, vale di più...
Inviato il: 14/12/2010 19:42
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  •  Makk
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#152
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Citazione:

audisio ha scritto: usami
perlomeno la cortesia di non stravolgere continuamente
ciò che scrivo.
Chi ha mai parlato di eliminare chi?
Ma come ti permetti?

E chi ha parlato di "eliminare qualcuno"?
Ma come ti permetti?
usami la cortesia di non stravolgere ciò che scrivo.

io ho detto "eliminare identità culturali"
Non sei autorizzato a dedurne conclusioni fantasiose...





Se è questo il livello che ti puoi permettere limitiamoci a questo...





p.s.:
non mi stai sulle palle: mi sta sulle palle quello che scrivi, sia nel merito sia nella forma.
Inviato il: 14/12/2010 18:38
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  •  audisio
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#151
Sono certo di non sapere
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Makk, ho capito che ti sto sulle palle ma usami
perlomeno la cortesia di non stravolgere continuamente
ciò che scrivo.
Chi ha mai parlato di eliminare chi?
Ma come ti permetti?
Io ho detto che i lombardi e i veneti sono ormai irrimediabilmente
infettati dal virus razzista della Lega, in perfetta analogia con gli
ebrei e il sionismo e, in passato, con i trdeschi e il nazismo.
E questo apre scenari inquietanti per il futuro del nostro paese
e, in relazione al sionismo, per il mondo intero.
Punto.
Non sei autorizzato a dedurne conclusioni fantasiose...


P.S.: Rabin faceva parte delle Palmach, le squadre d'assalto di
Haganà.
Quindi, tutto è stato meno che un eroe della pace...
Inviato il: 14/12/2010 11:50
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  •  Makk
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#150
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Citazione:

audisio ha scritto:
Makk, forse non cogli la questione fondamentale.
Aver concepito la Nakba dopo essere stati perseguitati non
è una scusante.
E' UN'AGGRAVANTE!!!

Verissimo.
E' un argomento da opporre agli ebrei che, in buona fede, difendono il concetto di Israele nonostante ciò che Israele attualmente rappresenta (quindi come "concetto", come espressione geografico-politica è un'altra storia)

Non è un argomento per dimostrare il resto delle considerazioni che fai sui tedeschi e i veneti.

Nazismo, Lega e sionismo vanno battuti. Anche dall'interno. Per questo Burg intitola un libro contro il sionismo e scritto per gli israeliani e gli ebrei "sconfiggere Hitler".
Gli ebrei di tutto il mondo, e primi fra tutti gli israeliani, devono capire qual'è il nocciolo del problema. Capire perché Rabin doveva morire. Capire perché Israele può (e deve, per la sua stessa sopravvivenza) smettere di essere una minaccia oggettiva per la pace.

Il resto di quello che scrivi preferisco non commentarlo se non per suggerire che il tuo modo di giudicare intere comunità etnico-geo-culturali prevede che l'unico modo di sconfiggere il nazismo, la lega o il sionismo sia l'eliminazione della relativa identità culturale che sta prima e sotto le ideologie, identità del tutto incolpevole della distorsione ideologica successiva.





Il post di Flo lo commento con calma
Inviato il: 14/12/2010 0:02
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  •  florizel
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#149
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Karl Liebknecht e Rosa Luxembourg cercarono di cambiare il percorso
della storia, ma il loro messaggio risultava molto meno affascinante per
chi desiderava solo vendetta.


"Il mondo si comincia a cambiare chiamando le cose con il loro nome", disse appunto la Luxemburg.
Per il resto, anche il loro messaggio fu ampiamente manipolato, come manipolata, o usata strumentalmente a fini politici, fu l’adesione di molti ebrei all’ideale socialista.
Ma questa è un’altra storia. O forse è la stessa.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 13/12/2010 16:05
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  •  florizel
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO
#148
Sono certo di non sapere
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Makk

Citazione:
Intanto ho parlato di miopia non solo degli israeiliani ma di tutti gli ebrei.


Mah. Io mi chiedo se i media diffondano anche le voci di coloro che, da ebrei, si dicono contrari a che la fondazione dello stato sionista sia ritenuta legittima, per motivi e modalità. I dubbi me li tengo tutti.

Citazione:
Ma d'altro canto ti ripeto che la propaganda sionista punta su qualcosa che l'ebreo ha profondamente introiettato e che è pre-esistente alla propaganda.


Ed è ovvio che lo ripeterai finchè continuerai a ritenere che secondo me l’atavica paura degli ebrei è nata col sionismo. Non è così e mi è chiaro.
E anche se quell’ansia da cacciata di cui scrivi è precedente al sionismo, ciò non sminuisce la portata dell’operazione di “concentrazione” di quel senso di precarietà intorno agli eventi della IIGM (ma anche prima) da parte del sionismo, ed in relazione agli aspetti religiosi .

“La creazione di un "nuovo tempio" non è mai stata presa in considerazione dagli ebrei fino al tardo 1800.”

Con l'avvento delle prime forme di diffusione del sionismo, appunto.

In sintesi, senza il progetto di una grande israele voluto e concepito dal sionismo, gli ebrei avrebbero scelto altre modalità per realizzare le “promesse” dei testi sacri. Per quanto manipolati, ripeto, essi possano essere. Ma su questo ci torno dopo.
Mi preme sottolineare, anche solo di sfuggita, come concettualmente sia il sionismo a favorire l’antisemitismo: se quest’ultimo si rifiuta di accettare l’integrazione degli ebrei (e storicamente
c’è chi sostiene che tale rifiuto sia stato ampiamente enfatizzato) , la costituzione dello stato israeliano l’ha di fatto impedita, attraverso la “necessità” eterna di un posto dove gli ebrei possano “rifugiarsi”.

Citazione:
Tuttavia non c'è dubbio che, religiosamente, il "destino storico" degli ebrei è di costruire il Tempio per la terza e definitiva volta a Gerusalemme.


I dubbi è meglio tenerseli. E’ un po’ più sano e salutare cercarsi da soli una spiegazione piuttosto che confidare nell’autenticità di ciò che passa per le mani di ristrette elites.
Quante indagini hanno dimostrato che i testi sacri, non solo quelli ebraici, sono stati “adattati” secondo la necessità storica dei gruppi di potere che ne detenevano il possesso esclusivo?

Secondo l’interpretazione dei testi ebraici, comunque, la terza costruzione è demandata unicamente al Messia, e mi chiedo come, dal punto di vista religioso, per gli ebrei possa coincidere la natura tutta religiosa del suo “arrivo” con quella tutta politica dello stato israeliano: i gruppi che operano per una costruzione “forzata” del tempio fuori dai canoni stabiliti dai testi, rappresentano quindi, semmai, una forma di estremismo politico in cui l’elemento religioso è un mezzo, più che un fine.
Non è difficile, soprattutto per un ebreo che in quanto tale conosce quei testi sacri, capire questo.

Mi chiedo quindi perché si continui a far coincidere la “disperazione della distruzione del tempio”, cioè questo elemento religioso e quindi la necessità della costruzione del terzo tempio, al di fuori dei parametri stabiliti dai testi sacri (per quanto manipolati possano poi essere…) con il senso di precarietà più di tipo “sociale”, che per altro scaturisce NON dal rifiuto della religione ebraica ma da questioni “razziali”. Anche qui, volendo dilungarsi, si scoprirebbe quanto il sionismo abbia contribuito ad alimentare il frainteso tra ebraismo “religione” ed ebraismo “razza”.

Sempre a proposito di manipolazione della storia e del contenuto religioso dei testi ebraici, secondo Shlomo Sand
“non c’è mai stato un popolo ebraico, solo una religione ebraica, e l’esilio non è mai avvenuto – per cui non si è trattato di un ritorno.”

Sand, sulla base di fonti scritte e di reperti archeologici da scavi effettuati nella seconda metà del Novecento in Medio oriente, nell’Africa settentrionale, e nella Russia meridionale, e sulla base dell’analisi dettagliata della nascita e degli sviluppi del sionismo dal 1870 ad oggi, illustra innanzitutto la teoria secondo cui una vera diaspora non è mai esistita, e questo minerebbe anche il discorso circa un "desiderio di patria" atavico ed impellente; i suoi studi lo portano a concludere che l’ebraismo è questione unicamente religiosa, e che gran parte di coloro che sono arrivati in Israele sono ebrei in quanto “convertiti” dal proselitismo ebraico.

Nemmeno discendenti dal popolo che dovette affrontare l’esodo biblico di cui si parla.
Non ebrei per appartenenza “genetica” ad un popolo, ma per conversione, appunto. Per il fatto che ad essersi “fatti ebrei” sono anche appartenenti ad altre culture, il loro “ritorno” come popolo “eletto” viene quindi messo in discussione.


“Scopriamo così che elementi di vari popoli e razze, dai capelli biondi o scuri, di pelle scura o gialla, divennero ebrei in gran numero. Secondo Sand, i sionisti per la necessità che hanno di inventarsi una etnicità comune e una continuità storica, hanno prodotto una lunga serie di invenzioni e finzioni, ricorrendo anche a tesi razziste. Alcune di queste furono elaborate espressamente dalle menti di coloro che promossero il movimento sionista, mentre altre furono presentate come i risultati di studi genetici svolti in Israele.”

“Le fondamenta del processo di costruzione retroattiva della nazione ebraica furono poste in modo organico da Heinrich Graetz tra la fine dell’ Ottocento e gli inizi del Novecento."

"Successivamente diventarono per così dire definitive, in pieno Novecento, ad opera di Ben-Zion Dinaburg, nato in Ucraina, poi emigrato in Palestina dove divenne uno dei principali collaboratori di David Ben Gurion.

Può apparire paradossale ma la storia ufficiale del popolo ebraico entrò in crisi a seguito della «guerra dei sei giorni» del 1967, quando Israele occupò i territori su cui avrebbe dovuto essere edificato (dal 1948), assieme a quello di Israele, lo Stato palestinese. “

«Vorrei sottolineare che quelle a cui ho attinto sono state quasi esclusivamente fonti che erano già state scoperte in precedenza da storiografi sionisti e israeliani»; «quello che più lascia stupiti è che molte delle informazioni utilizzate per questo saggio erano note da sempre in alcuni circoli ristretti di ricercatori, ma finivano invariabilmente per perdersi per strada quando si trattava di renderle note alla pubblica opinione o di innestarle nella memoria trasmessa dal sistema educativo»; «alcuni elementi erano stati trascurati, altri immediatamente nascosti sotto il tappeto degli storiografi e altri ancora “dimenticati” perché non si confacevano alle necessità ideologiche di una identità nazionale in fieri».


Citazione:
Che il sionismo sia un movimento originariamente aconfessionale è al massimo uno dei pochi lati positivi


Il fatto che “sia” un movimento a-confessionale va rivisto, a mio parere. Lo è per nascita ed obbiettivi, ma smette di esserlo nello stesso momento che intesse l’aspetto politico con quello religioso, né più né meno di qualunque altro tipo di fondamentalismo.

Citazione:
Yabkov è interessante perché dice che l'ignoranza dei gentili può confondere gli obiettivi dei sionisti come obbiettivi degli ebrei in generale, generando antisemitismo (e anche la cosa dei sionisti cattolici).
Non certo per il fatto che i rabbini dicono che la gerusalemme celeste deve scendere dal cielo e quindi l'esistenza dello stato di Israele è blasfema.


Io credo che la seconda osservazione sia strettamente collegata alla prima: non si può parlare di confusione tra ebraismo e sionismo senza arrivare a concludere che c’è incongruenza tra le scritture e gli obbiettivi dello stato sedicente ebraico.

Citazione:
la maggior parte dei rabbini ha "cambiato versione", come fanno sempre i religiosi, per stare in parlamento a far pesare le proprie richieste. La nuova versione è che la gerusalemme è metà terrena e metà celeste


Mi confermi che israele NON incarna il "destino storico" degli ebrei…

Da un’intervista a Norman Finkelstein:

"Intervistatore: Ma questo è ciò che rende Gerusalemme sospettosa di Hamas perchè continuano a dire come possiamo avere un vicino che non riconosce la nostra legittimità ?"

"N.Finkelstein: Vedi il problema è… ascolta il linguaggio che usi. Stai solamente sputando propaganda Israeliana. Perchè stai dicendo Gerusalemme ? Gerusalemme Est è territorio occupato sotto la legge internazionale. Questa è stata la sentenza della Corte Penale Internazionale del Luglio 2004, e se leggi il Goldstone Report che è stato pubblicato un mese fa… loro si riferiscono a Gerusalemme Est come un territorio Palestinese occupato. Ma adesso tu stai dando Gerusalemme agli Israeliani. Stai semplicemente ripetendo la propaganda Israeliana. Non hanno alcun diritto sotto la legge internazionale a Gerusalemme Est."

"Intervistatore: Parlando di quella che definisci la mia propaganda Israeliana, che nego, ma comunque tu hai sostenuto che Israele è uno stato terrorista, uno stato pazzoide, l’ho letto nei giornali turchi… Perchè usi un linguaggio così crudo verso uno stato che sta solamente difendendo il suo diritto ad esistere ?
N.Finkelstein: OK, allora tu mi accusi di usare un linguaggio crudo e provocatorio, allora prendiamo il rinomato giurista internazionale Richard Goldstone, che fu il procuratore capo per i crimini di guerra in Rwanda e Yugoslavia… qualche settimana fa ha pubblicato un report su quello che ha fatto Israele a Gaza circa un anno fa, e ha detto: l’intenzione di Israele era di ‘punire, umiliare e terrorizzare’ la popolazione civile – terrorizzare la popolazione civile. Allora anche il Sig. Goldstone è colpevole di aver usato un linguaggio incendiario o sta solamente riportando con precisione quello che è accaduto ?

Il terrorismo è un fatto e si riferisce alle azioni contro i civili e le infrastrutture civili per raggiungere un fine politico, e Israele abitualmente prende di mira civili e infrastrutture civili per raggiungere fini politici, quindi è terrorismo. Non posso farci niente se quelli sono i bersagli che Israele si sceglie…"


Prima scrivevi che israele è un bandito internazionale, e su questo convergiamo.
Ma tale affermazione decade quando, in relazione ai presunti punti di convergenza tra sionismo ed ebraismo affermi che "Il sionismo ha disperato bisogno dei religiosi", perchè passa il messaggio secondo cui la fondazione di israele sia giustificabile in relazione al significato dei testi sacri spacciati come "puri" dalla classe POLITICA rabbina, mentre invece ritengo che si debba distinguere tra mistificazione della scrittura religiosa e sua autenticità.

In seguito hai giustamente scritto che i rabbini hanno cambiato versione, ma allora dov'è la verità sulla legittimità della costruzione del terzo tempio, ora e secondo quelle modalità?
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 13/12/2010 16:03
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