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   Guerre e Terrorismo
  i 19 errori di ISRAELE

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  •  Calvero
      Calvero
Re: i 19 errori di ISRAELE
#151
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Floh ..mi spiace ma stai argomentando male. Cerca per cortesia un perno su cui argomentare come si deve. E soprattutto in funzione della tua opinione e alla presa di posizione che hai nei confronti di questa vicenda. Qual'è la tua posizione?

Non facciamo salotto.

Io ho dovuto argomentare sulle affermazioni per cui per te il Nazionalismo è quella cosa per cui non possa essere messo in discussione il principio di quella Cultura e della Spiritualità inneggiante di cui si sono fatti carico i sionisti, e come ho ben argomentato sopra è la mia risposta ai tuoi dubbi, altro diverrebbero voli pindarici. Per tutti. Me e te compresi.

D'ora in poi si farebbe degenerare il Topic e non va bene. Io ti ho risposto adeguatamente, e le tue controdeduzioni sono dei rimbalzi filosofici che non portano da nessuna parte. Quello che ho espresso nel mio post iniziale e in questi qui sopra sono come la penso. Il resto significherebbe arrovellarci sul perché non siamo d'accordo su queste terminologie.


Citazione:
Spiegami meglio questa frase perchè non l'ho capita.


Rispondo solo a questa perché ha più senso per il momento. Il nazionalismo è un processo che si mette in moto attraverso una cosciente o incosciente formazione culturale di appartenenza. Il Nazionalismo non potrebbe nascere se non attraverso un percorso che nel tempo ha formato culturalmente una data società, un dato popolo, con una serie di valori che non sono facilmente definibili ma che fanno parte di una presa di coscienza collettiva di peculiarità di pensiero, nonché storiche, tradizionali e popolari ecc. ecc. ... che sono inglobate in una data collettività.

Quindi dicevo che il nazionalismo può essere messo sotto i raggi X proprio in virtù del fatto che una data cultura è stata foriera di una serie di cause ed effetti che hanno portato ad un tipo di nazionalismo, piuttosto che a un altro.
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Inviato il: 2/6/2010 15:49
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  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#152
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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Floh, come molto giustamente scriveva qualcuno, ci sono delle priorità.
Quella di fare della filosofia mi pare possa passare in second'ordine di fronte alla recrudescenza quotidiana o straordinaria dello stato sionista in terra Palestinese.

Però, quando chiedi "Come giudichi (bene e male) se non con un certo tipo di etica?" è esattamente quello che affermavo: se non parametri cosa sia bene e cosa male, non puoi ETICAMENTE definirli.

Nel caso del sionismo, il "male" è spacciato come "bene", la presunta "difesa" del popolo ebraico coincide con l'annientamento di un altro popolo. Allora, esiste un'ETICA che afferma il BENE solo per alcuni individui, o l'ETICA è suscettibile di diverse interpretazioni ed attribuzioni a seconda di come conviene?

Citazione:
Perchè mai estetica?


Perchè considerando la presa che ancora riesce ad avere sugli israeliani, nonostante la palese efferatezza della sua politica, per il sionismo la morte e la distruzione di un popolo a proprio vantaggio devono rispondere anche ad un qualche immaginario che ha a che vedere con ciò che è apprezzabile esteticamente, quindi desiderabile.

Detto davvero in parole povere.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 2/6/2010 15:54
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  •  redna
      redna
Re: i 19 errori di ISRAELE
#153
Sono certo di non sapere
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Bastonate ed elettroshock. I rimpatriati da Gaza raccontano

Il sollievo e l’abbraccio della folla, dopo le bastonate e l’elettroshock. Da Istanbul a Berlino, arrivano i racconti dei primi 48 rimpatriati, che erano a bordo della Freedom Flottilla.
Fra loro anche una bimba turca di un anno insieme alla madre: “Sono soprattutto contenta che sia troppo piccola per ricordare – racconta Nilufer Cetin dalla sede di IHH, una delle Ong turche che ha organizzato la spedizione -. Ma se un giorno dovesse ripresentarsi l’occasione, non esiterei a portarla di nuovo con me”.
Negli abbracci di amici e parenti si scioglie anche la tensione degli attivisti greci. Molti di loro sarebbero ancora detenuti in Israele. Nei racconti di quelli già rientrati ad Atene, a dominare è intanto la rabbia.
“La violenza che ci hanno praticato – racconta Michail Grigoropoulos, uno di loro – è stata sia fisica che psicologica. Ad alcuni di noi è stato fatto l’elettroshock. Ci puntavano i fucili alla testa, e mentre eravamo a terra, per umiliarci, giravano anche dei video”.
Scene che si ripetono anche all’aeroporto di Berlino-Schoenefeld. Mentre i sei italiani sono ancora nel carcere israeliano di Bersheeva, a parlare di “rapimento” e “violazione delle leggi internazionali”, sono qui alcuni membri del partito Die Linke.

Copyright © 2010 euronews

http://it.euronews.net/2010/06/01/bastonate-ed-elettroshock-i-rimpatriati-da-gaza-raccontano/




Rientro in Turchia per gli attivisti della F.F.

C‘è anche il capitano di una delle navi battenti bandiera della Turchia tra le centinaia di cittadini turchi rientrati in patria. La tensione nei rapporti tra i Israele e Turchia è ai massimi livelli, e lo dimostrano anche i titoli dei quotidiani.

Su alcuni si legge: “Nulla sarà più uguale”,

“Nessuno dovrebbe mettere a prova la nostra pazienza”,

“Ci sarà un prezzo da pagare”.


Qualcuno, tra le strade di Istanbul, mostra tuttavia apprezzamento per la decisione presa da Israele di rimpatriare gli attivisti.

I rapporti tra Stato ebraico e Turchia – che si erano già incrinati in seguito all’operazione israeliana a Gaza a fine 2008 – sembrano ancora più compromessi, e questo ultimo episodio rischia di compromettere ulteriormente anche gli equilibri geopolitici della regione.

http://it.euronews.net/2010/06/02/rientro-in-turchia-per-gli-attivisti-della-freedom-flottilla/



Assalto Flottiglia: Italia vota no a risoluzione Onu

02 Giugno 2010 16:04 CRONACHE GINEVRA - L'Italia ha dato voto contrario alla risoluzione dell'Onu approvata oggi a Ginevra dal Consiglio dei diritti umani. La risoluzione 'Gravi attacchi da parte delle Forze armate israeliane contro la Flottilla umanitaria' condanna il "vergognoso attacco" di Israele alla Freedom Flottilla e permette l'invio di una missione internazionale che indaghi su quanto accaduto nelle acque internazionali di fronte a Gaza. Con l'Italia, hanno votato contro anche Stati Uniti e Olanda. Si sono astenuti Belgio, Gran Bretagna, Francia e Giappone. (RCD)
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 2/6/2010 16:10
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  •  Calvero
      Calvero
Re: i 19 errori di ISRAELE
#154
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:


Assalto Flottiglia: Italia vota no a risoluzione Onu

02 Giugno 2010 16:04 CRONACHE GINEVRA - L'Italia ha dato voto contrario alla risoluzione dell'Onu approvata oggi a Ginevra dal Consiglio dei diritti umani. La risoluzione 'Gravi attacchi da parte delle Forze armate israeliane contro la Flottilla umanitaria' condanna il "vergognoso attacco" di Israele alla Freedom Flottilla e permette l'invio di una missione internazionale che indaghi su quanto accaduto nelle acque internazionali di fronte a Gaza. Con l'Italia, hanno votato contro anche Stati Uniti e Olanda. Si sono astenuti Belgio, Gran Bretagna, Francia e Giappone. (RCD)


A questo punto, perché mai io dovrei riconoscere la sovranità di uno Stato che non mi tutela? che mi TRADISCE
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Inviato il: 2/6/2010 16:41
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  •  Stella
      Stella
Re: i 19 errori di ISRAELE
#155
Ho qualche dubbio
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@Floh
perchè, secondo te, le bombe atomiche gliene lasciano usare?

Poi sono 150, non 300.
Obama doveva dire così, anche se in cuor sta ancora maledicendo Israele, che lo ha messo in queste peste che già gli abbastava la marea nera.
Non possono mandare Israele affan... così di botto, devono danzare un po' sulle uova. Ma la politica non passa solo dalle dichiarazioni ufficiali
Inviato il: 2/6/2010 17:01
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  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#156
Sono certo di non sapere
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Liberati italiani. Frattini grato ad Israele.

"Grato". Dopo torture psicologiche e fisiche di "cittadini italiani". Buoni da esaltare in funzione del "consenso", carne da cannone in ogni caso.
E c'è chi parla di "non voler scendere in guerra", come se questa qui non fosse già una guerra.

Della serie "era vostro diritto detenere i prigionieri di guerra e torturarli, quindi vi ringraziamo per la buona azione disinteressata."

Invieremo flotilla di escort dalla riserva per il personale di stato, e qualche chilo di cocaina per sdebitarci. Questo non gliel'ha detto?

Non ho parole.

NAVE RACHEL CORRIE INSISTE, VUOLE FORZARE IL BLOCCO DI GAZA.

"Abbiamo avuto una riunione subito dopo quello che era accaduto lunedi' mattina e siamo decisi che mai a continuare la nostra missione", ha aggiunto Derek Graham alla tv pubblica irlandese.

Graham ha aggiunto che informera' le autorita' israeliane dell'esatta posizione dell'imbarcazione, esortando tutti coloro che sono a bordo a mantenere la calma. "Siamo una missione pacifica".

Esattamente come aveva fatto con le altre imbarcazioni di Freedom Flotilla, il governo israeliano si e' offerto di scortare l'imbarcazione e consegnare il materiale umanitario al suo posto; e ha aggiunto che anche l'Egitto e' pronto a fare altrettanto.

Ma i pacifisti temono che non tutto il carico umanitario (materiale sanitario, scolastico e cemento) venga consegnato. (AGI)


E sono stati pure ottimisti.

L'Egitto, quello che "consente" che gli aiuti umanitari arrivino a Gaza.
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Inviato il: 2/6/2010 17:06
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  •  Calvero
      Calvero
Re: i 19 errori di ISRAELE
#157
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Mio Dio che uomo! che integrità!: senso della patria e della sovranità nazionale; fulgido esempio di rispetto della sovranità nazionale e della Patria; strenuo difensore dei nostri connazionali all'estero ( volevo dire acque internazionali ...sorry )
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Inviato il: 2/6/2010 17:46
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  •  redna
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#158
Sono certo di non sapere
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Citazione:

A questo punto, perché mai io dovrei riconoscere la sovranità di uno Stato che non mi tutela? che mi TRADISCE

Calvero, proprio oggi che è il 2 giugno e quindi la festa della 'cosidetta' repubblica questa dichiarazione NON ci voleva
ma comunque è la conferma che se l'Italia sostiene i sionisti sempre, anche quando va contro palesemente ai diritti umani, è perchè non è capace di essere libera.
E anche stavolta ha confermato questo non andando contro gli USA e sionisti e facendosi vedere molto inferiore della Turchia che invece sostiene che il blocco di Gaza deve essere rimosso ad ogni costo e non ha paura nemmeno delle 'freddate' di Obama.
I diritti umani che non si vogliono tutelare verso altri sono gli stessi diritti umani che col tempo verranno tolti anche ai cittadini che hanno votato chi è succube e quindi NON in condizioni ottimali per fare una libera politica estera italiana.
E'un periodo in cui cadono le maschere e si vede il mondo in tutto il suo squallore ma anche appaiono situazione improvvise insperate che sembrano piovute dal cielo.


stella

Citazione:
Obama doveva dire così, anche se in cuor sta ancora maledicendo Israele, che lo ha messo in queste peste che già gli abbastava la marea nera.
Non possono mandare Israele affan... così di botto, devono danzare un po' sulle uova. Ma la politica non passa solo dalle dichiarazioni ufficiali


e si è visto quanto bibi se ne è partito dal Canada con le pive nel sacco di fretta e furia.... nel post 112 c'è una dichiarazione di Gheddafi assai folkloristica (come al solito) ma che 'forse' contiene anche una verità e cioè che il bliz sionista era appoggiato dalla sesta flotta americana perchè non potevano fare tutto da soli. I satelliti ovviamente sulla zona non c'erano e allora prove non ce ne sono....
Ma non si sente nessuna nuova dalla russia e tantomeno dalla cina.....come saranno messi loro con le foto satellitari?

EDIT


17:52 Idv: "Grave decisione Italia, Frattini riferisca"


"È un clamoroso autogol del governo italiano che avrà serie ripercussioni a livello internazionale.

È gravissimo che l'Italia abbia votato contro la risoluzione del Consiglio dei diritti umani dell'Onu per l'istituzione di una 'missione di inchiesta' internazionale sul blitz israeliano contro la flottiglia diretta a Gaza". Lo afferma in una nota il portavoce nazionale dell'Italia dei Valori, on Leoluca Orlando.


da repubblica.it

...le ripercussioni a livello internazionale sono proprio quelle che ci vogliono ora che i 6 attivisti non sono ancora rimpatriati. Il presunto ministro degli esteri ha idea di come uscirne senza far far all'Italia la solita figura di m.....?

ennesimo EDIT


18:14 Le testimonianze degli attivisti del Kuwait: "Sembrava Guantanamo"


"Abbiamo passato due giorni come se fossimo a Guantanamo", ha affermato un attivista kuwaitiano, Abdulrahman al-Kharraz, che era a bordo di una delle navi della flottiglia di pacifisti diretta a Gaza durante il blitz delle forze israeliane all'alba del 31 maggio, ed è stato rimpatriato in Kuwait con altri 17 connazionali.



18:17 Si allungano i tempi per il rimpatrio degli italiani


Si stanno allungando un po' i tempi per la partenza dall'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, in Israele, per i sei italiani fermati tre giorni fa dalle autorità israeliane durante il blitz contro la flottiglia di pace diretta a Gaza. Stando a quanto si apprende per due di loro devono ancora essere ultimate le procedure aeroportuali. Quattro le hanno invece già ultimate.

(da repubblica.it)

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Inviato il: 2/6/2010 18:06
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  •  Pispax
      Pispax
Re: i 19 errori di ISRAELE
#159
Sono certo di non sapere
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PikeBishop


Procedo al contrario.

Citazione:
3) Infine, nel caso del blocco degli accessi a Berlino Ovest, dov'e' il mare?????


No, non c'è il mare. L'idea era quella di verificare se i "blocchi" dovessero essere legittimati da una risoluzione ONU o no.






Citazione:
2) Per quanto riguarda l'embargo contro Cuba, c'entra come i cavoli a merenda essendo un EMBARGO molto diverso da un BLOCCO NAVALE.


Ma la Marina americana se non sbaglio si riserva (o quantomeno si riservava) il "diritto di visita" sule navi mercantili sia cubane che terze.
Il punto in questione è questo no?






Citazione:
1) Ho gia' accennato al primo episodio.
Gli USA non chiamarono neanche blocco navale il loro ma quarantena e non solo avvisarono il Consiglio di Sicurezza ONU e dibatterono il provvedimento alle NU, ma fecero tutti i passi che potessero garantire loro (come avvenne) il consenso dell'OAS e la partecipazione di altre nazioni alla "quarantena" e si resero ben certi che tutti, ma proprio tutti fossero al corrente del provvedimento, sia per via diplomatica che per via mediatica:
...
Ben diverse sono le tesi del delirante documento propagandista "legalitario" di Israele ed il loro comportamento, che, se ci fosse il caso di specificarlo parla di BLOCCO, cioe' di completo isolamento, INCLUDENDO ANCHE AIUTI UMANITARI.


Procediamo per punti.

Intanto "avvisare del provvedimento" e "dibatterlo alle NU" è chiaro che sono una cosa ben diversa che agire sotto l'egida di una risoluzione ONU.
L'URSS era membro permanente e aveva diritto di veto sia implicito che esplicito a qualunque risoluzione. Non è materialmente possibile che il blocco di Cuba sia avvenuto sotto l'egida ONU.
In ogni caso la cosa sembra non essere importante, visto che l'egida ONU è tutto tranne che indispensabile.

Il fatto che gli USA abbiano chiamato il loro blocco definendolo "quarantena" è stato solo una finzione legale.
Il problema è che dichiari un "blocco navale", a tutti gli effetti pratici e giuridici stai facendo un'esplicita dichiarazione di guerra.
La definizione usata era deliberatamente e palesemente ambigua, e tutti gli stati (URSS compresa) sono stati ben felici di accettarla: ma il blocco navale era reale, efficace e ferreo.
Solo che per non far scoppiare una gierra inevitabile erano stati tutti d'accordo nell'osservare un felino che miagolava e andava e gatte e a chiamarlo "opossum".


Il terzo punto è più lungo.
DOPO l'attacco israeliano ai pacifisti turchi il web si è riempito di soloni che millantano profonde conoscenze sull'argomento. Mentre cercavo di capirci qualcosa ho trovato un sacco di spiegazioni "tecniche" su un sacco di siti.
Il problema è che tutte erano assolutamente colpevoliste o assolutamente innocentiste: difficile non pensare che fossero solo semplici strumentalizzazioni.

Ho trovato un paio di robe invece che mi hanno convinto di più.
La migliore è questa: è un articolo pubblicato su "Rivista Marittima" (della Marina Militare italiana) e il titolo è Il tema è "Le «Maritime Interdiction Operation»(*)

Libertà di navigazione e limitazioni"

"(*) L’articolo riproduce il contenuto dell’intervento dell’A. di analogo titolo, tenuto durante la Giornata di Studi organizzata l’11 ottobre 2005 presso il CASD dal Gruppo Italiano della Società Internazionale di Diritto Militare su «Aspetti giuridici internazionali nelle operazioni di mantenimento alla pace»."


Minchia, del 2005.
Tutto si potrà dire, ma non che sia stato scritto appositamente per questo evento.
E' una paccata della Madonna ma ne vale la pena.

Per pura bontà me lo sono letto al posto vostro e ne riporto le frasi che ho ritenuto IO più significative.
(però voi controllate lo stesso e leggetevelo per conto vostro. Anche perché il senso generale dell'articolo è molto più ampio dei pezzi che ne estraggo io).

Fondamentalmente dice una cosa sola: che le MIO (Maritime Interdiction Operation) sono una cosa legittima, ma non particolarmente normata.


Ma le problematiche connesse con la libertà dell’alto mare appaiono di più difficile soluzione per la mancanza di norme specifiche all’infuori di quella che afferma il principio dell’esclusiva giurisdizione dello Stato di bandiera (6). Se così è, è evidente che le navi da guerra non possono interferire con la libera navigazione dei mercantili di altra bandiera a meno che non ci sia il consenso dello stato di bandiera o si rientri in uno dei casi canonici previsti dall’art. 110 della Convenzione sul Diritto del Mare (pirateria, tratta degli schiavi, trasmissioni non autorizzate, navi senza bandiera). Altra eccezione, al principio di carattere generale, è quella che prevede che le navi da guerra, nel corso di un conflitto, possono esercitare il diritto di visita, nei confronti dei mercantili neutrali, finalizzato alla verifica del «contrabbando di guerra».
...

In questo quadro è stata elaborata la nozione di «Maritime Interdiction Operations» (MIO), espressione con la quale si indica l’attività di sorveglianza e interdizione del traffico marittimo commerciale di qualsiasi bandiera sulla base di un embargo navale decretato dall’ONU o nell’ambito dell’esercizio del diritto di legittima difesa internazionale (7).
Per quanto attiene alla prima fattispecie, le operazioni MIO sono state messe per la prima volta in atto contro l’Iraq nei confronti del quale il Consiglio di Sicurezza adottò l’embargo navale nel 1991 a seguito dell’occupazione del Kuwait e, successivamente, contro la ex Iugoslavia (embargo in Adriatico 1993-1995).
...

L’adozione di sanzioni coercitive da parte del Consiglio di Sicurezza nei confronti della ex Iugoslavia (1993-1995) (8), non sollevò al momento particolari problemi: in assenza di regole certe sulla conduzione degli embarghi navali, vennero applicati i principi relativi al diritto di visita nei confronti dei neutrali, contenuti nella dichiarazione di Londra del 1909.
...

Risultava poi problematico applicare le regole del diritto di visita di fronte all’inaccessibilità di un carico situato in containers, se non dirottando l’unità in un porto per sbarcare i containers e controllarli.
...

Da ricordare che il ricorso alla legittimazione ONU era stato valutato come indispensabile dalla Russia che, nel ribadire la propria contrarietà all’applicazione di misure coercitive nei confronti di unità di Paesi terzi precisava, per bocca del Ministro degli Esteri Ivanov: la NATO può decidere di fermare le sue navi, non quelle di altri Paesi. Per questo tipo di blocco ci vuole una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (10).


Questo ultimo punto è importante: ancora nel 1999 il fatto che per effettuare un MIO fosse necessaria una risoluzione del Consiglio di Sicurezza era oggetto di controversie. Nel 2005 le cose non erano cambiate.
Cosa sia successo negli ultimi 5 anni non lo so. Credo niente di nuovo.


Il blocco di Cuba e "Enduring Freedom":

Un caso esemplare di attuazione di misure di embargo per legittima difesa può essere considerato l’intervento Statunitense per evitare l’installazione di missili sovietici a Cuba nel 1962. Gli americani diedero vita, intorno all’isola, a un vero e proprio blocco navale dalla qualificazione giuridica incerta al momento della dichiarazione, ma di estrema efficacia, così da raggiungere il risultato voluto: l’inversione di rotta da parte delle unità sovietiche che portavano i missili a CUBA. Successivamente la dottrina internazionalistica giustificò l’operazione quale esercizio di legittima difesa ex articolo 51 delle NU (11). Analoghe questioni di legittimazione giuridica si sono verificate nel corso delle operazioni MIO condotte nell’ambito di «Enduring Freedom». Questa operazione si svolge oltre che sul territorio dell’Afghanistan, anche nelle acque comprese tra il Pakistan e il Corno d’Africa. Anche in questo caso, a fronte di un generico richiamo da parte degli Stati Uniti al fatto che gli attacchi intrapresi contro l’Afghanistan sono atti di autodifesa, la dottrina si è assunta l’onere di una disamina più puntuale e attenta, esprimendo l’opinione che oltre al principio di legittima difesa, sia invocabile l’obbligo di tutti gli stati di adottare misure per impedire attività oggettivamente qualificabili come sostegno al terrorismo. Secondo queste tesi (12) le misure di MIO possono essere adottate in acque internazionali nei confronti di mercantili di qualsiasi nazionalità assumendo che lo Stato di bandiera abbia violato un obbligo internazionale qualora sia a conoscenza di attività terroristiche di proprie navi o cittadini , ovvero non sia informato di tale attività, ma non sia tuttavia in grado («unable») di autorizzare le MIO messe in atto da Stati terzi in sua sostituzione.
Tale tesi ipotizza la possibilità che ogni Stato si possa fare garante dell’ordine internazionale intervenendo in alto mare par ragioni di legittima difesa e per impedire attività terroristiche nel presupposto che lo Stato di bandiera non possa intervenire perché complice o perché ignaro dell’attività illecita posta in essere dall’unità di bandiera.
A parte le difficoltà di giustificare un’ipotesi di connivenza da parte dello Stato bandiera nei confronti di una presunta attività illecita, la legittimazione giuridica all’intervento potrebbe essere rinvenuta più agevolmente nella cosiddetta «legittima difesa preventiva» fattispecie che l’Amministrazione statunitense ha posto a base delle guerre del terrore contro i cosiddetti «Stati canaglia» o movimenti terroristici come al Qaeda.




L'Altro Piatto della Bilancia, che offre una spiegazione (al di là dell'ovvio) del perché Israele diffonde con così tanta insistenza le immagini del soldato gettato fuori bordo e tutto il resto dell'ambaradan

Una chiave di lettura del diritto di difesa, adeguata ai tempi, non può per il vero prescindere dalla definizione di «aggressione» adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 14 dicembre 1974 (13). L’art. 1 della dichiarazione definisce aggressione «l’uso della forza armata da parte di uno Stato contro la sovranità, l’integrità territoriale, o l’indipendenza politica di un altro Stato, o in qualsiasi altro modo incompatibile con la carta delle Nazioni Unite.». Il successivo art. 3 lett. g) chiarisce i contenuti dell’atto di aggressione c.d. «indiretta» inserendo nella relativa nozione anche «l’invio effettuato da uno stato o a suo nome di bande o di gruppi armati, di forze irregolari o di mercenari che si abbandonano ad atti di forza armata contro un altro stato di una gravità tale da equivalere agli atti sopra elencati, o il fatto di impegnarsi in modo consistente in una tale azione». Orbene, affinché il diritto alla legittima difesa possa essere esercitato è necessario che si sia verificato una attacco armato, ovvero che si sia verificata l’aggressione così come sopra definita. La reazione all’aggressione deve essere esercitata tenendo presenti i criteri della necessità e della proporzionalità.



Un precedente pesante, ovvero del perché il "riconoscimento" dell'avversario non pare essere importante

I dubbi sorgono nel momento in cui è necessario rapportare la teoria ai fatti pratici, fatti che nella loro realtà concreta esulano dagli schemi classici dell’uso della «forza armata» per assumere contorni più sofisticati e più sfumati ma che concretizzano una minaccia alla sicurezza di altri stati. In sostanza la situazione che giustifica le MIO di «Enduring Freedom» può essere etichettata solo formalmente come «difesa legittima» ex art. 51 della Carta, mentre è più aderente alla realtà il richiamo alla nozione di «difesa legittima preventiva» così come esistente nel diritto internazionale prima dell’entrata in vigore della carta delle NU (14).
È incontestabile d’altronde che nessun Paese è stato è sinora individuato dalle NU come autore (sia pure indiretto) dell’aggressione agli Stati Uniti. Stando così le cose è evidente come gli Stati facenti parte della Coalizione che opera in «Enduring Freedom» adottino misure di MIO per prevenire l’esecuzione di atti di terrorismo ai loro danni da parte di soggetti sconosciuti che agiscono occultamente (15). La legittimità di queste misure va valutata tra l’altro anche dal punto di vista della loro proporzionalità. Esse infatti non assumono carattere indiscriminato nel senso che vengono adottate in modo mirato esclusivamente sulla base di notizie intelligence. Il loro carattere erga omnes si giustifica invece alla luce dei principi della «neutralità marittima» (esercizio del diritto di visita nei confronti degli stati neutrali secondo il regime del «contrabbando di guerra») (16). Secondo questi principi, applicabili in via analogica, gli stati «terzi» sono soggetti, durante un conflitto armato, alle misure di autoprotezione contro il «contrabbando di guerra» adottate dai belligeranti. Nel caso di «Enduring Freedom» gli unici «belligeranti» sarebbero le Nazioni della Coalizione in quanto, come detto, non è stato ancora individuato dalle NU uno Stato autore dell’aggressione agli Stati Uniti.





Le "conclusioni"

In questo quadro giuridico non ancora definito si può affermare che le operazioni MIO siano per così dire a legittimazione variabile, in funzione della situazione accertata a posteriori. È evidente che non ci sono problemi se è stata emanata una risoluzione ONU che autorizza un embargo navale coercitivo.
Ma negli altri casi il richiamo alla Carta delle NU per la legittima difesa, o al diritto consuetudinario per la difesa legittima preventiva, sembra apprestare un ombrello giuridico troppo ampio da adattare a «qualsiasi evento».
In pratica c’è da chiedersi se sia necessario, per gli Stati che mettono in atto misure di interdizione, dichiarare le ragioni dell’adozione di tali misure o se la situazione di anarchia dei mari possa giustificare, in un preciso momento storico, operazioni di controllo della navigazione marittima dando sostanza all’istituto della legittima difesa preventiva attraverso una regolamentazione che ne definisca compiutamente i contenuti e preveda le modalità attuative.





L'articolo va avanti ancora un bel po', ma il discorso si sposta un po' sulle modalità operative e sulle esperienze delle varie Marine.
Vi invito a leggerlo: magari ho trascurato qualcosa "che non mi conveniva".

Non mi hanno mai convinto troppo tutte quelle accuse sulla "pirateria", e le aggravanti del "lo hanno fatto in mare aperto".
In effetti rispetto al diritto ci sono margini di incertezza tali, ed esperienze passate talmente tanto contraddittorie fra loro, da far ritenere QUELLE accuse completamente prive di fondamento.



Sia chiaro che questo NON scagiona Israele.
Ci sono nove persone morte, uccise dai soldati israeliani, e nessuna parte di questo discorso può far dimenticare quel fatto.

Però quando decidete di puntare l'indice accusatore, accertatevi almeno di puntarlo nella direzione giusta, cazzo.
Inviato il: 2/6/2010 18:21
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  •  Pispax
      Pispax
Re: i 19 errori di ISRAELE
#160
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florizel ha scritto:
Citazione:
scambi culturali con il popolo ebraico, o concernenti l’ebraismo, non implica lo scambio culturale con un regime assassino.

Pispax
Citazione:
dici che dovremmo espellere immediatamente i cittadini e gli ambasciatori statunitensi (in primis), cinesi, tedeschi, inglesi, birmani, turchi, sudanesi, coreani, pakistani, columbiani, nordcoreani e russi insieme a quelli israeliani?


D’entrata: se hai voglia di sottilizzare sui tuoi personali sofismi, come fai ne “i vicini di casa”, non è aria. Rompere gli scambi culturali, quando questo comprende assumere insieme ai dati antropologici di una cultura ANCHE la propaganda del regime che se ne serve, NON SIGNIFICA ESPELLERE GENTE.
Ad espellere ci pensa già lo stato sionista. Quindi non imputarmi cose che non ho scritto, ed evita di enfatizzare all’estremo le cose che esprimono i tuoi interlocutori.


Gli scambi culturali sono come il raffreddore: l'unico modo per evitarli è evitare qualunque tipo di contatto con quelli che sono "contagiati" da culture diverse.

N.B. applicando esattamente gli stessi criteri per i quali considero/i Israele un "regime assassino", ti sfido a dire che gli altri stati che ho citato non sono a loro volta "regimi assassini".
Con i quali di conseguenza, sulla base dello stesso principio, dovremmo porre l'embargo agli "scambi culturali".





Citazione:
Se poi lo scambio implica anche l’accettazione di propaganda strettamente connessa all’informazione “culturale”, per quale motivo rifiutare di dare ad uno stato assassino un contributo al suo aumento di “prestigio” nel mondo accademico, dovrebbe essere cretino?

Citazione:
Lo scambio culturale è una cosa diversa dal puro e semplice scambio accademico, che ne è solo una piccola parte.


Certo, ma si dà il caso che io parlassi di scambio accademico.


Col cazzo.
Questo lo dici ora.

Te hai detto
Citazione:
Boicottare lo scambio "culturale" non è meno importante del boicottaggio delle merci.


E questa affermazione è talmente tanto cretina (e soprattutto pericolosa) che tocca a chi la dice chiarirla, non è che è compito di legge quello di "interpretarla".








Citazione:
Citazione:
Io non sono per niente d'accordo a scendere in guerra.
Nè a fianco dei palestinesi né contro di loro.
Se TU invece ci tieni tanto, sembra che nei prossimi giorni partirà un altro convoglio dalla Turchia.

Accomodati pure: nelle questioni ideologiche e militari io sono per l'assoluta parità dei sessi.
Magari accertati che il fucile che ti danno (se te ne danno uno) funzioni bene.


Dove hai letto che SOLIDARIETA’ col popolo Palestinese implica scendere in guerra?


Lo hai detto qui:

Citazione:
invece quello che bisogna promuovere è la solidarietà con il popolo palestinese, la comprensione delle dinamiche della sua oppressione, che è il concentrato dell'oppressione di tutti i popoli colonizzati. Materialmente, militarmente, ma anche ideologicamente.







Citazione:
Continui a tergiversare anche in questo forum, Pispax, ElwoodBlue, o come ti chiami.
Rieto: la situazione è TROPPO SERIA per correre dietro alle tue fisime.


PIOMBO FUSO è una situazione "troppo seria" per perdere tempo con le sottigliezze.
Questa non può essere "troppo seria".
Non allo stesso modo.
Inviato il: 2/6/2010 18:44
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  •  Floh
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#161
Dubito ormai di tutto
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Floh ..mi spiace ma stai argomentando male. Cerca per cortesia un perno su cui argomentare come si deve. E soprattutto in funzione della tua opinione e alla presa di posizione che hai nei confronti di questa vicenda. Qual'è la tua posizione?

Sono filo-palestinese e in questa faccenda, ovviamente, ritengo Israele colpevole di rapimento, assassinio, falsa testimonianza, tortura e appropriazione indebita di beni.
Questo secondo la MIA etica che non è la stessa per tutti.

PS:
Sto per aprire un thread per poter continuare il discorso.

Qui
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Inviato il: 2/6/2010 18:50
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  •  Pispax
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#162
Sono certo di non sapere
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Calvero

Citazione:

Non ho ancora capito sinceramente Pispax in questo balletto ibridatorio di concetti che porti, a cosa vuoi arrivare



florizel
Citazione:
D’entrata: se hai voglia di sottilizzare sui tuoi personali sofismi, come fai ne “i vicini di casa”, non è aria.
...
Continui a tergiversare anche in questo forum, Pispax, ElwoodBlue, o come ti chiami.
Rieto: la situazione è TROPPO SERIA per correre dietro alle tue fisime.


A differenza di ALTRI, non sto esponendo la mia mercanzia.
A me interessa capire le cose, non cercare di convincere gli astanti di qualche mia idea preconcetta.


Visto che a quanto pare lo scopo del sito è proprio quello di oltrepassare le convinzioni propagandistiche direi che se volete vendere qualche idea spacciandola per "obiettiva", dovete anche sopportare che questa idea venga sottoposta al vaglio dei fatti.
Altrimenti siete sul sito sbagliato.

O forse quello che è sul sito sbagliato sono io.
Inviato il: 2/6/2010 18:54
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  •  Pispax
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#163
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temponauta

Seguo con grande ammirazione lo sforzo che fai per cercare di scrivere le peggio minchiate di questo mondo su qualunque argomento.
Non sto scherzando: non è per niente facile.

Molte me le sono segnate e conto di riadoperarle con comodo come se le avessi scritte io.
Che so, magari sfruttando il tuo lavoro riesco a farmi assumere come autore a Zelig.



Però, come dicevo, è una cosa difficile.
A volte purtroppo ti tradisci e scrivi cose di grande intelligenza, come questa:

Citazione:
Io credo che Erdogan stia solo facendo la voce grossa per varie ragioni, tra cui la principale quella di impedire che l'Iraq venga diviso con la nascita di uno stato curdo al confine con la Turchia.
Ottenuto lo scopo, le acque si calmeranno di nuovo


Detto senza alcuna ironia, complimenti.
Inviato il: 2/6/2010 19:02
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  •  Calvero
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#164
Sono certo di non sapere
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Citazione:



A differenza di ALTRI, non sto esponendo la mia mercanzia.
A me interessa capire le cose, non cercare di convincere gli astanti di qualche mia idea preconcetta.


Pispax ma che ti sei fumato??

Citazione:

Visto che a quanto pare lo scopo del sito è proprio quello di oltrepassare le convinzioni propagandistiche direi che se volete vendere qualche idea spacciandola per "obiettiva", dovete anche sopportare che questa idea venga sottoposta al vaglio dei fatti.
Altrimenti siete sul sito sbagliato.


e chi non la avrebbe sopportata?? ... io contesto quel che dici, quindi???

..al vaglio di quali fatti?? ma di che stai parlando?


Citazione:

O forse quello che è sul sito sbagliato sono io.


questo non lo so, ma se fosse così, non è certo per quello che credi. Mamma mia Pispax
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Inviato il: 2/6/2010 19:09
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  •  Calvero
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#165
Sono certo di non sapere
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Citazione:


Seguo con grande ammirazione lo sforzo che fai per cercare di scrivere le peggio minchiate di questo mondo su qualunque argomento.
Non sto scherzando: non è per niente facile.

Molte me le sono segnate e conto di riadoperarle con comodo come se le avessi scritte io.
Che so, magari sfruttando il tuo lavoro riesco a farmi assumere come autore a Zelig.



Però, come dicevo, è una cosa difficile.
A volte purtroppo ti tradisci e scrivi cose di grande intelligenza, come questa:

Citazione:
Io credo che Erdogan stia solo facendo la voce grossa per varie ragioni, tra cui la principale quella di impedire che l'Iraq venga diviso con la nascita di uno stato curdo al confine con la Turchia.
Ottenuto lo scopo, le acque si calmeranno di nuovo


Detto senza alcuna ironia, complimenti.


Giuro che non ho capito se lo stai prendendo per il culo a Temponauta, oppure no
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Inviato il: 2/6/2010 19:13
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  •  Floh
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#166
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@ Stella

perchè, secondo te, le bombe atomiche gliene lasciano usare?

Non sarei così convinto del contrario...
E comunque, dal punto di vista del peso internazonale, contano molto più quelle che la popolazione e l'economia.

Poi sono 150, non 300.

Pardon, andavo memoria (che meoria di merda )



Obama doveva dire così, anche se in cuor sta ancora maledicendo Israele, che lo ha messo in queste peste che già gli abbastava la marea nera. Non possono mandare Israele affan... così di botto, devono danzare un po' sulle uova. Ma la politica non passa solo dalle dichiarazioni ufficiali


Non posso mandare a fanculo Israele e basta, hanno interssi comuni e condividono pure un bel po di cittadini, buona parte dell'establishment americano ha doppia cittadinanza israeliana e ameicana
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Inviato il: 2/6/2010 19:37
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#167
Sono certo di non sapere
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Pispax
Citazione:
Gli scambi culturali sono come il raffreddore: l'unico modo per evitarli è evitare qualunque tipo di contatto con quelli che sono "contagiati" da culture diverse.


Stai facendo un’altra delle tue magiche equazioni: “cultura” = “politica statuale”?
Tipo “ebreo” = “sionista”, per intenderci.

Citazione:
ti sfido a dire che gli altri stati che ho citato non sono a loro volta "regimi assassini".
Con i quali di conseguenza, sulla base dello stesso principio, dovremmo porre l'embargo agli "scambi culturali".


Sarebbe buona norma separare il dato culturale da quello politico, infatti; il che equivale a discernere tra la cultura dei POPOLI dalla politica dei “regimi” che li “governano".

Certo, ma si dà il caso che io parlassi di scambio accademico.

Citazione:
Col cazzo.
Questo lo dici ora.


Con la minchia avrai letto il mio commento: “culturale”, se non COMPRENDE specificamente accademico nell’accezione dell’ambito scolastico o universitario, implica le relazioni che si fondano sulla conoscenza degli usi di un popolo.

Hai rotto le palle con le tue cazzate, comunque.

Dove hai letto che SOLIDARIETA’ col popolo Palestinese implica scendere in guerra?

Citazione:
Lo hai detto qui:


Anche stavolta hai letto con la minchia: Materialmente, militarmente, ma anche ideologicamente non era riferito al tipo di solidarietà, MA al carattere delle colonizzazioni.

Gnurant.

Citazione:
O forse quello che è sul sito sbagliato sono io.


E qui comincia la manfrina del "qui su LC".

Ed anche il topic di questo forum passerà in secondo piano, a tutto vantaggio delle performance di Pispax alla Massimo Ceccherini.
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Inviato il: 2/6/2010 19:51
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#168
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....

L'Italia ha votato contro la risoluzione del Consiglio dei diritti umani dell'Onu, condividendo la posizione americana e dei Paesi bassi. Fonti della Farnesina sottolineano come non ci sia stata «una posizione comune europea». Assieme all'Italia hanno votato contro gli Stati Uniti e i Paesi Bassi. Gli astenuti sono stati nove: Belgio, Burkina Faso, Francia, Ungheria, Giappone, Regno Unito, Ucraina, Slovacchia, Corea. A favore hanno votato Angola, Arabia Saudita, Argentina, Bahrain, Bangladesh, Bolivia, Bosnia-Herzegovina, Brasile, Cile, Cina, Cuba, Djibouti, Egitto, Gabon, Ghana, India, Indonesia, Giordania, Kyrgyzstan, Mauritius, Messico, Nicaragua, Nigeria, Norvegia, Pakistan, Filippine, Qatar, Russia, Senegal, Slovenia, Sud Africa e Uruguay.


Il voto italiano al Consiglio dei Diritti umani è «inaccettabile».

Lo afferma Sergio Mareli, segretario generale della Focsiv, la Federazione che raccoglie 64 ong cristiane.


«Viene voglia - continua - di pentirsi di aver sostenuto con convinzione l'entrata dell'Italia nel Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. Il voto negativo all'inchiesta di Usa, Olanda e Italia contro quello positivo di altri 32 Stati membri è un segnale molto negativo da parte dell'Italia che rischiava di bloccare ogni sforzo della comunità internazionale a voler fare chiarezza su un fatto tanto increscioso quale l'attacco alla nave di attivisti umanitari e che comunque contraddice i principi del diritto internazionale e il ruolo delle Nazioni Unite».


http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=104586


****

bibi non ha dubbi:
(ANSA) - TEL AVIV, 2 GIU - Quella intercettata in alto mare 'non era una 'Love Boat', bensi' una flottiglia terroristica'. Lo ha affermato Benyamin Netanyahu. 'Continueremo a difendere i nostri cittadini, e' nostro diritto, nostro dovere' ha aggiunto il premier israeliano, confermando che il blocco a Gaza sara' mantenuto anche in futuro, malgrado 'l'attacco internazionale di ipocrisia' nei confronti di Israele.


....ecco i partecipanti della flottiglia terroristica:




....qui si nascondono anche il volto (se ci fosse qualcuno della lega darebbe anche la multa...)






chiaro che non era una love boat. Fprse ci sarà stata confusione fra la parola 'terrorista' e 'attivista'...e qualche errore di traduzione?
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Inviato il: 2/6/2010 21:28
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#169
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segnale molto negativo da parte dell'Italia che rischiava di bloccare ogni sforzo della comunità internazionale a voler fare chiarezza su un fatto tanto increscioso quale l'attacco alla nave di attivisti umanitari e che comunque contraddice i principi del diritto internazionale e il ruolo delle Nazioni Unite

se non altro ci avrebbe risparmiato un'altra inchiesta/farsa come quella sull'operazione "piombo fuso"
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Inviato il: 2/6/2010 21:35
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#170
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Calvero


Citazione:
A questo punto, perché mai io dovrei riconoscere la sovranità di uno Stato che non mi tutela? che mi TRADISCE


Al di là di ogni altro tipo di considerazione, sei appena incappato nel Paradosso di Calvero: "Non vado a votare perché la cosa mi fa schifo, però ora mi tocca sciropparmi Frattini".

Be', sei fortunato.
Io sono ANNI che non inciampo in un paradosso, e ancora di più che non riesco a trovare un fungo commestibile non psicotropo.






Citazione:
Pispax ma che ti sei fumato??


Mi hai chiesto dove volevo andare a parare, ti ho spiegato dove volevo andare a parare.






Citazione:
Giuro che non ho capito se lo stai prendendo per il culo a Temponauta, oppure no


Giuro che non l'ho capito nemmeno io.







florizel


Citazione:
Hai rotto le palle con le tue cazzate, comunque.

...

Ed anche il topic di questo forum passerà in secondo piano, a tutto vantaggio delle performance di Pispax alla Massimo Ceccherini.


Hai sempre di questi problemi quando qualcuno ti contraddice?
Nel caso forse sarebbe meglio se ti rivolgessi a uno specialista.








floh


Citazione:
@ Stella


Citazione:
Poi sono 150, non 300.


Pardon, andavo memoria (che meoria di merda


Contando che a oggi non è neppure dimostrato se Israele abbia o no delle testate atomiche, e figuriamoci allora conoscerne il numero, questo frammento di dialogo ha un tocco particolarmente surreale.
Inviato il: 2/6/2010 22:18
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#171
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stella

per quanto riguarda il nucleare israeliano:

Mordechai Vanunu: “E’ perchè Israele possiede la bomba atomica che può praticare l’apartheid senza timore”
http://www.voltairenet.org/article133657.html

traggo:



Silvia Cattori: Negli anni Cinquanta, Israele disponeva già di un armamento considerevole. Che ragione aveva allora di dotarsi di armi nucleari?

Mordechai Vanunu: Un paese piccolo come Israele non ha alcuna ragione valida di possedere un numero così enorme di armi atomiche. E’ come se il programma di armamento nucleare d’Israele gli avesse montato la testa. Non è possibile assolutamente utilizzare l’arma atomica nella regione: una bomba atomica usata contro la Siria, l’Egitto o la Giordania avrebbe effetti radioattivi e renderebbe la vita impossibile anche in Israele. Una bomba danneggerebbe lo stesso Israele. Fin qui, gli israeliani non hanno nemmeno il diritto di discutere di questa questione solo tra di loro. Eppure questo problema occupa tutti quanti. Aspettiamo la risposta di Israele su questo punto.

Silvia Cattori: Per Israele, non si tratta forse di un’arma che gli permette di mantenere lo Statu quo? Di uno strumento di ricatto politico? Per poter discutere da pari a pari con i grandi – Stati Uniti in testa – e non concedere nulla agli arabi, che Israele ha spoliato e che sono deboli militarmente?

Mordechai Vanunu: Si. E’ proprio così. Israele utilizza la potenza delle sue armi nucleari per imporre le sue politiche. Israele ha molto potere, schiaccia l’insieme dei suoi vicini con la sua arroganza. Gli Stati Uniti – nemmeno loro! - sono in grado di dire agli Israeliani quello che devono fare. Oggi l’Europa vede fino a che punto Israele è potente. Anche senza utilizzare la bomba atomica, anche senza brandire la minaccia di farlo, gli israeliani possono imporre il loro potere, possono fare assolutamente ciò che vogliono: possono erigere la loro muraglia, possono costruire colonie in Palestina..., nessuno è in grado di dir loro che non hanno il diritto di farlo, perchè sono estremamente potenti.
Ecco il risultato dell’uso che loro fanno delle armi atomiche per ricattare politicamente. Possono utilizzare les bombe atomiche contro qualsiasi paese che si impegnasse a fermare la loro politica aggressiva nei riguardi dei palestinesi. Questa è la situazione oggi. Il mondo intero lo sa, tutti lo sanno. E c’è un’altra ragione per cui né gli Stati Uniti, né l’Europa fanno assolutamente nulla: è perchè sanno a che punto Israele è potente. Di conseguenza, il miglior modo di contrastare Israele consiste nel far sapere al mondo la verità e nello studiare quello che succede riguardo al suo armamento atomico, finchè non sarà costretto a rinunciarci.

Silvia Cattori: Nel 1973, Israele pensò di ricorrere all’arma nucleare contro i suoi vicini arabi?

Mordechai Vanunu: Si. Nel 1973, Israele era pronto ad usare l’arma atomica contro la Siria. E contro l’Egitto.

Silvia Cattori: Lei ha sofferto enormemente per aver rivelato un segreto di stato. In fin dei conti, per quale risultato?

Mordechai Vanunu: Prima di tutto, il mondo ha ora la prova che Israele possiede bombe atomiche. D’ora in avanti, nessuno può ignorare la verità riguardante il progetto nucleare di Israele. In seguito, Israele si è venuto a trovare nell’impossibilità totale di ricorrere a queste armi. Un altro risultato della mia azione è che il mondo ha preso coscienza di ciò che questo piccolo stato ebraico ha fatto, nel più grande segreto. E così il mondo ha scoperto, anche, su quali menzogne e su quale disinformazione questo stato è stato edificato. Sapere che uno stato così piccolo è stato capace di costruire segretamente 200 bombe atomiche ha messo in allerta l’opinione pubblica mondiale sul suo comportamento. La paura che un altro piccolo paese possa fare la stessa cosa e fabbricarsi delle armi atomiche ha incitato il mondo a riflettere al modo di fermare la proliferazione nucleare e impedire a Israele di aiutare altri paesi a utilizzare queste armi in avvenire. Quando il mondo ha scoperto quello che Israele è riuscito a fare nel più grande segreto, la paura della proliferazione nucleare si è manifestata. Il mondo ha preso coscienza del potere di Israele e ha cominciato a esercitare pressioni su questo paese per costringerlo a fare la pace con i palestinesi e gli arabi. Israele non aveva più alcuna ragione di affermare che temeva i suoi vicini arabi, dal momento che disponeva, dalla fine degli anni Cinquanta, di armi sufficienti per garantirsi la sicurezza.

EDIT

PONTE AEREO TURCO PER TRASFERIRE FERITI DA ISRAELE

Ankara - Un aereo turco con 2 attivisti feriti nel blitz e' partito da Israele, atteso a Istanbul dal vicepremier Arinc. Altri due aerei-ambulanza sono pronti a raggiungere Tel Aviv per imbarcare altre persone rimaste ferite in modo grave nell'arrembaggio. Altri due aerei con centinaia di attivisti che si trovavano a bordo del convoglio di navi catturate dai commando israeliani sono in partenza per la Turchia . (AGI)


lefigaro spiega meglio riguardo i feriti nell'azione sionista che stanno per essere trasportati:
http://www.lefigaro.fr/flash-actu/2010/06/02/97001-20100602FILWWW00660-gaza-des-blesses-turcs-rapatries.php
....
secondo le autorità turche, un totale di 18 feriti devono essere ripatriati nell'immediato ad Ankara.Due o tre Turchi feriti sono intrasportabili.

....ci potrebbero essere altre vittime considerato che ci sono feriti gravi.
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Inviato il: 2/6/2010 22:52
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#172
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Citazione:
Assalto Flottiglia: Italia vota no a risoluzione Onu


ITALIA DI MERDA.
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#173
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Sento il solito ronzìo... dev'essere una condizione ormai inevitabile ogni volta che qualche argomento rischia di diventare un tantino scomodo, "qui su LC"...

Citazione:
Hai sempre di questi problemi quando qualcuno ti contraddice? Nel caso forse sarebbe meglio se ti rivolgessi a uno specialista.


Diciamo che sono i topic che hanno dei problemi quando qualcuno contraddice te.
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#174
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ITALIA DI MERDA.

Puoi dirlo forte, fratello.

Ma è la "democrazia". La stessa che permette agli invertebrati di uscire con certi editoriali.
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#175
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LE TESTIMONIANZE


Blitz Gaza, gli italiani denunciano


"Picchiati sulla nave e in aeroporto"


"Botte sulla nave e anche in aeroporto". "Sembrava di essere sul set di Apocalispse Now" . "E' stato un rapimento". Sono arrivati nella notte a Istanbul e torneranno in mattinata in Italia i pacifisti italiani arrestati dopo il blitz contro la flottiglia filo-palestinese al largo di Gaza


ISTANBUL - Botte, tante, nel carcere e anche durante il viaggio di ritorno dopo l'espulsione. I sei pacifisti italiani - Angela Lano, Giuseppe Fallisi, Ismail Abdel Rahim Qaraqe Awin, Marcello Faracci Zani e Manolo Luppichini - arrestati dall'esercito israeliano dopo il blitz contro la flottiglia filo-palestinese, sono sulla via di casa (cinque nella notte sono arrivati a Istanbul e in mattinata dovrebbero raggiungere la loro patria insieme al sesto che dovrebbe arrivare direttamente da Tel Aviv), denunciano le violenze e raccontano come hanno vissuto questo incubo: prima l'assalto alla nave su cui viaggiavano, la '8.000', poi l'arresto e la permanenza in prigione.

"Siamo stati picchiati". "Prima sulla nave dai militari e poi ancora poco fa all'aeroporto di Tel Aviv" dalla polizia. E' il racconto di Giuseppe Fallisi, uno degli attivisti italiani arrivati stanotte a Istanbul dopo l'espulsione da Israele in seguito al blitz contro la flottiglia filo-palestinese. "Ci picchiavano ad esempio se non ci sedevamo, e dopo averci picchiati ci mandavano i medici a visitarci", afferma il tenore milanese. "Siamo stati portati in un carcere in mezzo al deserto, appena finito di costruire: sembrava lo avessero costruito apposta per noi. In prigione non ci sono state violenze, avevamo a disposizione anche una doccia", ha raccontato Fallisi.

Luppichini trattenuto. Manolo Luppichini, l'unico dei sei attivisti italiani rimasto in Israele perché privo di passaporto, è rimasto coinvolto in una "violenta discussione" con le forze di polizia israeliane, ha raccontato al suo arrivo in Turchia Fallisi. "Un ragazzo di origine palestinese di nome Osama si è messo a discutere con la polizia, sono cominciate a volare parole grosse e qualche sberla, a quel punto Manolo è intervenuto per difenderlo. I poliziotti lo hanno portato via", ha detto Fallisi. "Quando stavamo per muoverci per l'aeroporto, io ho chiesto che fine avesse fatto Manolo, la polizia mi ha risposto che sarebbe arrivato di lì a poco e invece non l'ho più visto".

"Abbiamo subito un vero e proprio rapimento". "Sia sulla nave che in prigione, dove non avevamo nessun tipo di diritto: non potevamo fare telefonate, chiamare i nostri avvocati", aggiunge Angela Lano, l'unica donna tra gli attivisti italiani fermati durante il blitz israeliano contro la flottiglia filo-palestinese e arrivati stanotte a Istanbul dopo l'espulsione da Tel Aviv. "Sono anni che mi occupo di Palestina - ha affermato la giornalista torinese, 47 anni - ma la violenza che ho visto su quelle navi è stata incredibile". "Ho già chiamato mio marito: ora è molto più tranquillo", ha aggiunto la Lano.

"Sembrava Apocalipse now". "L'assalto dei soldati israeliani che si sono avvicinati alla nostra nave a bordo dei gommoni sembrava una scena di 'Apocalypse now'", racconta citando il film di guerra di Francis Ford Coppola il trentenne Manuel Zani, il più giovane tra gli attivisti italiani fermati durante il blitz israeliano contro la flottiglia filo-palestinese e arrivati stanotte a Istanbul dopo l'espulsione da Tel Aviv. "Vedere tutti quei soldati bardati, col volto coperto... Avevo paura - continua il videomaker romagnolo - ma per una po' mi sono goduto la scena".
"Quando abbiano capito che ci stavano per aggredire ci siamo separati in due gruppi. Io sono andato con i giornalisti nella cabina di pilotaggio per cercare di filmare quello che stava succedendo, ma ci hanno sequestrato tutto: ho perso diecimila euro di attrezzature e non so se le recupererò mai", spiega Zani. "In Israele non ci torno neanche morto - conclude il trentenne, per la prima volta a bordo della flottiglia Free Gaza -, ma voglio tornare in Palestina al più presto".

"Voglio tornare". E c'è chi, a solo pochi minuti dal suo rilascio, già pensa al prossimo viaggio. Come l'italo palestinese Ismail Abdel-Rahim Qaraqe Awin: "Abbiamo fatto questo sacrificio per la gente di Gaza - dice con rabbia -, per quel milione e mezzo di palestinesi che sono in galera. Vogliamo farlo ancora. Vogliamo che il governo italiano e di tutto i Paesi del mondo capiscano. Basta con il silenzio: end the siege on Gaza".

http://www.repubblica.it/esteri/2010/06/03/news/italiani_picchiati-4531088/?ref=HREA-1

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Israele, liberi i pacifisti. Gli italiani denunciano: picchiati e rapiti di tutto


Un sacchetto per il vomito di quelli che ti danno sugli aerei, una bandana blu, due pacchetti di sigarette vuoti, due batterie per la telecamera, ma senza telecamera. È tutto quello che è rimasto a Manuel Zani, videomaker di 30 anni, dopo il blitz israeliano contro il convoglio di attivisti filo-palestinesi diretti a Gaza. Al suo arrivo a Istanbul questa notte, insieme con gli altri cinque attivisti italiani - Angela Lano, Giuseppe Fallisi, Ismail Abdel Rahim Qaraqe Awin e Marcello Faracci - Zani, il più giovane del gruppo, è più arrabbiato che provato: «Avevo con me 10mila euro di attrezzature - racconta - le hanno sequestrate, chissà se le riavrò mai indietro». Un'esperienza dura quella che ha vissuto insieme con gli altri connazionali: prima l'assalto alla nave su cui viaggiavano, la '8.000', poi l'arresto e la permanenza in prigione.

«L'assalto dei soldati israeliani che si sono avvicinati alla nostra nave a bordo dei gommoni sembrava una scena di 'Apocalypse now»', racconta citando il film di guerra di Francis Ford Coppola. Ora che è arrivato in Turchia, Zani si dice «sollevato», ma «in Israele non ci torno neanche morto». Sollevato, ma visibilmente più stanco, è il tenore Giuseppe Fallisi, 50 anni. Nei suoi occhi, ancora un velo di paura e incredulità per ciò che ha visto e sentito sulla sua pelle: «Siamo stati picchiati dalla polizia, prima sulla nave dai militari e poi ancora poco fa all'aeroporto di Tel Aviv», racconta. «Ci picchiavano ad esempio se non ci sedevamo, e dopo averci picchiati mandavano i medici a visitarci».

Chi, invece, pur essendo molto provata dall'esperienza, non vuole denunciare le violenze subite e ribadire invece le motivazioni profonde che l'hanno portata sul quel convoglio è la giornalista torinese Angela Lano, 47 anni: «Siamo stati rapiti - si sfoga -, sia sulla nave che in prigione, dove non avevamo nessun tipo di diritto: non potevamo fare telefonate, chiamare i nostri avvocati. Sono anni che mi occupo di Palestina. A bordo non c'erano terroristi. Solo persone normali, disarmate armate solo del loro corpo», prosegue. E c'è chi, a solo pochi minuti dal suo rilascio, già pensa al prossimo viaggio.

Come l'italo palestinese Ismail Abdel-Rahim Qaraqe Awin: «Abbiamo fatto questo sacrificio per la gente di Gaza - dice con rabbia -, per quel milione e mezzo di palestinesi che sono in galera. Vogliamo farlo ancora. Vogliamo che il governo italiano e di tutto i Paesi del mondo capiscano. Basta con il silenzio: end the siege on Gaza». Dei cinque italiani arrivati stanotte ad Istanbul, Manuel Zani dovrebbe rientrare in Italia in mattinata con un volo per Roma, altri tre con un volo per Milano, mentre un quarto sarebbe in partenza per il Belgio. Il sesto italiano fermato nel blitz israeliano, Manolo Luppichini, dovrebbe partire da Tel Aviv, anche lui in mattinata, direttamente per l'Italia.


articolo qui....

EDIT

Assalto Flottiglia: attivista turco, "Ci sono persone disperse"


03 Giugno 2010 10:39 ESTERI

ISTANBUL - Bulent Yildirim, presidente della ong islamica turca IHH, ha affermato che alcuni degli attivisti feriti sono dispersi. ''Ci hanno restituito nove corpi - ha detto Yildirim - le famiglie li identificheranno. Ma la lista dei martiri e' piu' lunga. Ci sono delle persone disperse". (RCD)


nuovo video del bliz:

bject classi

chi avrà girato quel video ?
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Inviato il: 3/6/2010 9:30
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
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Botte, tante, nel carcere e anche durante il viaggio di ritorno dopo l’espulsione.

"Manolo Luppichini, l’unico dei sei attivisti italiani rimasto in Israele perché privo di passaporto, è rimasto coinvolto in una “violenta discussione” con le forze di polizia israeliane, ha raccontato al suo arrivo in Turchia Fallisi.

“Un ragazzo di origine palestinese di nome Osama si è messo a discutere con la polizia, sono cominciate a volare parole grosse e qualche sberla, a quel punto Manolo è intervenuto per difenderlo. I poliziotti lo hanno portato via”, ha detto Fallisi.

“Quando stavamo per muoverci per l’aeroporto, io ho chiesto che fine avesse fatto Manolo, la polizia mi ha risposto che sarebbe arrivato di lì a poco e invece non l’ho più visto”. “Abbiamo subito un vero e proprio rapimento”.

“Sia sulla nave che in prigione, dove non avevamo nessun tipo di diritto: non potevamo fare telefonate, chiamare i nostri avvocati”, aggiunge Angela Lano, l’unica donna tra gli attivisti italiani fermati durante il blitz israeliano contro la flottiglia filo-palestinese e arrivati stanotte a Istanbul dopo l’espulsione da Tel Aviv."


Israele, l'Italia, e la falsa coscienza.

"Per questo l’attacco di Israele si poteva prevedere.
E ciò è talmente vero che i rappresentanti della Rete, tra gli organizzatori in Italia della Freedom Flotilla, il 27 maggio avevano chiesto al sottosegretario Gianni Letta un “passo ufficiale del governo italiano nei confronti di quello israeliano per richiamarlo al rispetto del diritto internazionale” dopo che “aveva preannunciato che avrebbe impedito, anche ricorrendo alla forza e all’arrembaggio, l’arrivo a Gaza della Freedom Flotilla”.

Da parte di Letta nessuna risposta. Tant’è vero che l’esponente del governo aveva giustificato così il suo silenzio: “l’Italia raccomanda abitualmente a Israele, Paese amico e democratico, moderazione e considerazione degli aspetti umani”."


Certo che se gli esempi di "moderazione" e "democrazia" di casa nostra sono Genova del G8, le stragi di stato, i morti innocenti per mano poliziotta, ed i centri di "accoglienza" per immigrati, la risposta di Letta pare più che coerente.

Italia, una giornata di mobilitazione nazionale in sostegno degli attivisti della Flotilla.
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Inviato il: 3/6/2010 11:05
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#177
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Quello che non sapete su Gaza.

"Il popolo di Gaza.

La maggioranza di chi vive a Gaza non è lì per scelta. Un milione e cinquecentomila persone stipate nelle 140 miglia quadrate della striscia di Gaza fanno parte per lo più di famiglie provenienti dai paesi e dai villaggi attorno a Gaza come Ashkelon e Beersheba.
Vi furono condotte a Gaza dall’esercito israeliano nel 1948. L’occupazione Gli abitanti di Gaza vivono sotto l’occupazione israeliana dall’epoca della Guerra dei sei giorni (1967).

Israele è tuttora considerata una forza di occupazione, anche se ha tolto le sue truppe e i suoi coloni dalla striscia nel 2005. Israele controlla ancora l’accesso all’area, l’import e l’export, e i movimenti di persone in ingresso e in uscita. Israele controlla lo spazio aereo e le coste di Gaza, e i suoi militari entrano nell’area a piacere. Come forza di occupazione, Israele ha la responsabilità di garantire il benessere della popolazione civile della striscia di Gaza (Quarta Convenzione di Ginevra).

Il blocco.

Il blocco della striscia da parte di Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, si è fatto sempre più serrato da quando Hamas ha vinto le elezioni per il Consiglio Legislativo Palestinese nel gennaio 2006. Carburante, elettricità, importazioni, esportazioni e movimento di persone in ingresso e in uscita dalla striscia sono stati lentamente strozzati, causando problemi che minacciano la sopravvivenza (igiene, assistenza medica, approvvigionamento d’acqua e trasporti).

Il blocco ha costretto molti alla disoccupazione, alla povertà e alla malnutrizione. Questo equivale alla punizione collettiva –col tacito appoggio degli Stati Uniti- di una popolazione civile che esercita i suoi diritti democratici. Il cessate-il-fuoco.

Togliere il blocco, insieme con la cessazione del lancio dei razzi, era uno dei punti chiave del cessate-il-fuoco fra Israele e Hamas nel giugno scorso. L’accordo portò a una riduzione dei razzi lanciati dalla striscia: dalle centinaia di maggio e giugno a meno di venti nei quattro mesi successivi (secondo stime del governo israeliano). Il cessate-il-fuoco venne interrotto quando le forze israeliane lanciarono un imponente attacco aereo e terrestre ai primi di novembre; sei soldati di Hamas vennero uccisi.

Crimini di guerra
Colpire civili, sia da parte di Hamas che di Israele, è potenzialmente un crimine di guerra. Ogni vita umana è preziosa. Ma i numeri parlano da soli: circa 700 palestinesi, per la maggior parte civili, sono stati uccisi da quando è esploso il conflitto alla fine dello scorso anno. Per contro, sono stati uccisi 12 israeliani, per la maggior parte soldati. Il negoziato è un modo molto più efficace per affrontare razzi e altre forme di violenza. Questo sarebbe successo se Israele avesse rispettato i termini del cessate-il-fuoco di giugno e tolto il suo blocco dalla striscia di Gaza.

Questa guerra contro la popolazione di Gaza non riguarda in realtà i razzi. Né riguarda il “ristabilire la deterrenza di Israele”, come la stampa israeliana vorrebbe farvi credere.


Molto più rivelatrici le parole dette nel 2002 da Moshe Yaalon, allora capo delle Forze di Difesa israeliane:”Occorre far capire ai palestinesi nei recessi più profondi della loro coscienza che sono un popolo sconfitto.” "


Non lascerò il mio paese!

PALESTINA: la vita oltre il muro.
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Inviato il: 3/6/2010 11:14
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Re: i 19 errori di ISRAELE
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Citazione:

Pispax ha scritto:
Calvero


Citazione:
A questo punto, perché mai io dovrei riconoscere la sovranità di uno Stato che non mi tutela? che mi TRADISCE


Al di là di ogni altro tipo di considerazione, sei appena incappato nel Paradosso di Calvero: "Non vado a votare perché la cosa mi fa schifo, però ora mi tocca sciropparmi Frattini".


... io credo che tu abbia qualche problema di messa a fuoco. Che mi piaccia oppure no io sono Italiano, pago le tasse, le ho sempre pagate, rispetto le regole civili e penali, ho messo a rischio la mia vita in nome di questo Stato, e ho il sacrosanto diritto di NON Votare, di criticare, e di avere pensieri in contrasto con i retaggi di questo e di qualsiasi altro mondo. Sono soggetto alla legislazione attuale e ho una cittadinanza, devo rispondere di quel che dico e faccio in norma di una costituzione vigente, quindi la costituzione mi riconosce e io la riconosco.

Non andare a votare è un segno di legittimo disprezzo per chi ha infangato i valori costituzionali. Se a te piace farti raccontare le favole sono problemi tuoi.

E al di là di tutto questo, non ho capito perché dovrei riconoscere la sovranità di uno Stato visto che mi TRADISCE.

Citazione:

Be', sei fortunato.


..se io sono fortunato, tu sei uno sfigato.. scegli tu
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#179
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edo ha scritto:

ITALIA DI MERDA.


Attento, non potresti dirlo, qualcuno ha fatto notare, in soldoni, che disprezzare l'Italia significa non essere coerenti con la carica di cittadini di cui siamo investiti. Se poi non sei andato a votare, allora sei un paradosso vivente... cioè, sempre in soldoni, sei tu la merda

Edo, ravvediti!
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Re: i 19 errori di ISRAELE
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Quando un popolo è eletto si capisce subito da come si comporta.

E infatti:

Partecipante siriana alla Flotilla: 'Hanno gettato in mare i turchi uccisi'


Dar'a (Siria) - Infopal. Della delegazione siriana della Freedom Flotilla, che comprendeva quattro persone, faceva parte anche Shadha Barakat, di 45 anni.

Questa la sua testimonianza sui momenti dell'aggressione israeliana: "Hanno gettato in mare, subito dopo averli uccisi, i turchi assassinati. L'aggressione israeliana alla Freedom Flotilla è un'altra pagina nera che si aggiunge al libro nero dei crimini israeliani".
**************(*)


zio Adolf aveva altri metodi è vero. Forse non usava questi perchè dalle sue parti non c'era il mare?

Oltrettutto dopo che i cadaveri si gettano in mare nessuno li può contare e, allora, miracolosamente, le vittime da 19 diventano 9, 10.
Potenza del popolo eletto. I morti diminuiscono sempre di più nei loro bliz.


E, alla fine di tutto i sionisti si autoassolvono....ovviamente:


Ambasciatore israeliano negli Usa: 'Azione pienamente legale, un atto tutt'altro che disumano e decisamente responsabile'

Imemc. In un'intervista rilasciata a Fox News, l'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Michael Oren, ha definito l'attacco del suo governo "pienamente legale, un atto tutt'altro che disumano e decisamente responsabile".

Oren insomma dà pieno sostegno all'assassinio degli operatori umanitari internazionali che erano a bordo della Flottilla e, con la stessa dichiarazione, cerca di legittimare gli arresti degli attivisti.

"Israele ha agito nel rispetto della legge; ogni Stato ha il diritto di difendersi. Per Israele questo diritto è tanto più lecito di fronte alla minaccia terroristica rappresentata da Hamas. Pertanto, sebbene l'atto sia stato condotto in acque internazionali, gode di legittimità".

Stessa politica, ricorda Oren, misero in atto gli USA contro Germania e Giappone durante la II Guerra Mondiale.

Intanto, gli aiuti umanitari restano in mani israeliane.

Nonostante il governo di Tel Aviv abbia comunicato l'intenzione di trasferirli a Gaza, la maggioranza dei beni a bordo delle navi della Freedom Flotilla è stata messa al bando dallo Stato ebraico. Stando alle parole del premier Netanyahu, l'embargo di Gaza continuerà, quindi non ci si può aspettare alcuna distribuzione di quei beni.
http://www.infopal.it/leggi.php?id=14826

....e qui i sionisti mostrano disprezzo della vita dei palestinesi e si dimostrano ladri incalliti, rapinatori di persone e di beni altrui. Gli abitanti di Gaza a cui erano destinati gli aiuti senza dubbio saranno eternamente riconoscenti a questo senso di responsabilità dimostrata dagli amici sionisti.

***(*) http://www.infopal.it/leggi.php?id=14830
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