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   Guerre e Terrorismo
  i 19 errori di ISRAELE

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  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#241
Sono certo di non sapere
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Edo, pare che siano anche molto motivati e determinati.

Ti lascio ancora qualche link.

Da Infopal.

Il nome non è definitivo ma tutti la chiamano già la «Nave ebraica». Partirà a metà luglio da un porto del Mediterraneo.

Ed è sempre di una storia d'amore per il mare, vissuta via mare, quella dei
tanti surfisti palestinesi...
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Inviato il: 10/6/2010 0:14
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  •  audisio
      audisio
Re: i 19 errori di ISRAELE
#242
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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Ho letto che qualcuno scrive di una presunta "cazzata" commessa da
Israele.
Tranquilli, Israele non fa mai cazzate.
L'agguato in acque internazionali con morti è stato ampiamente voluto.
Potevano fermare le navi vicino Gaza, avrebbero potuto alzare meglio la
cortina fumogena su eventuali armi "trovate", avrebbero potuto
fermarle senza sparare, ad esempio speronandole e poi recupertando i
naufraghi.
No, è stato tutto voluto e il perchè è chiaro.
Far capire a tutti che comandano loro e non solo in Medio Oriente.
E che erano pronti ad azioni ben più gravi se non si fosse giunti
rapidamente a sanzioni contro l'Iran.
Che infatti sono prontamente arrivate mentre chiunque sano di mente
si sarebbe aspettato il contrario dopo il clamore suscitato dall'atto di
terrorismo israeliano.
Insomma, sanzioni ora contro l'Iran fa incazzare ancora di più il mondo
islamico mi sembra ovvio.
Ma oggi Israele comanda persino gli USA...
Inviato il: 10/6/2010 12:34
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  •  edo
      edo
Re: i 19 errori di ISRAELE
#243
Sono certo di non sapere
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Da casa
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Inviato il: 10/6/2010 21:05
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  •  redna
      redna
Re: i 19 errori di ISRAELE
#244
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Citazione:
Tranquilli, Israele non fa mai cazzate.

quello che mi preoccupa è che ci sia qualcuno che sta dicendo questo....altro che 'tranquilli'....

Citazione:
No, è stato tutto voluto e il perchè è chiaro.
Far capire a tutti che comandano loro e non solo in Medio Oriente.

forse è chiaro a te. Ma chi comanda in medioriente è sempre quello che ha voluto lo stato di israele come prima base militare in medioriente e nel contempo ha risolto anche la questione ebraica.

Citazione:
E che erano pronti ad azioni ben più gravi se non si fosse giunti
rapidamente a sanzioni contro l'Iran.

un fazzoletto di terra pieno di deserto pensi possa dettar legge? suvvia....
Parli delle sanzioni che hanno dato ORA all'Iran? .... da morir dal ridere....
tanto che ahmadinejad ha riassunto il tutto: cartastraccia. Se questa è la diplomazia internazionale....
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 10/6/2010 21:34
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  •  redna
      redna
Re: i 19 errori di ISRAELE
#245
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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qui un video che mostra la lista di persone da colpire sulla mavi marmara....

http://vimeo.com/12429821


EDIT


L’AMMINISTRAZIONE OBAMA E’ STATA COINVOLTA NEL PIANO DELL ’ATTACCO DI ISRAELE CONTRO LA FLOTTIGLIA GAZA FREEDOOM ?

.....interessante interrogativo.


Il commando della marina militare israeliana sapeva in partenza chi c’era a bordo della nave turca , compresa la sistemazione dei passeggeri in quanto alla disposizione delle cabine. Secondo l’autore svedese Henning Mankell, che era a bordo della Marmara, “le forze israeliane hanno attaccato dei civili mentre dormivano”. Questi sono stati assassini mirati. Sono stati presi come bersaglio specifici individui. Sono stati presi come bersaglio i giornalisti, per confiscarne le registrazioni e le strumentazioni per le registrazioni audio e video. “Siamo stati i testimoni di omicidi premeditati”, ha detto lo storico Mattias Gardell che era sulla Mavi Marmara.
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Inviato il: 11/6/2010 13:27
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#246
Dubito ormai di tutto
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Da NiggahCity
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La giornalista Iara Lee, a bordo della Mavi Marmara, ha finalmente reso pubblico il video che gli israeliani non sono riusciti a sequestrarle (imbecilli).

http://tc.indymedia.org/files/flotilla-footage/index.html

Guardatelo e traete le vostre conclusioni.
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"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 11/6/2010 17:00
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  •  soulsaver
      soulsaver
Re: i 19 errori di ISRAELE
#247
Mi sento vacillare
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Da Roma
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QUI L'intervista a Iara Lee a Democracy Now
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Free from the need to be free "Mommy what's a Funkadelic, George Clinton 1970"
Inviato il: 11/6/2010 17:18
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: i 19 errori di ISRAELE
#248
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
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Quanto riportato qui sopra da Freeman, trova spazio anche sul sito di RaiNews24
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Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 11/6/2010 18:58
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  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#249
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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Se ne parla abbastanza dettagliatamente anche su Infopal.

C'è poi un articolo, su eventi e personaggi d'Italia ed israele, che si intrecciano torbidamente tra loro .

Parla della fondazione della Shayetet 13, il corpo speciale della marina israeliana che ha condotto l'attacco alla Freedom Flotilla.

Il commando israeliano che attaccò la Freedom Flotilla lo ha fondato un fascista italiano.

"In un articolo scritto per il numero I del dicembre 2005 de La Storia in rete dal titolo Un fascista ingaggiato dal Mossad.
Con l’Ok di De Gasper, il giornalista e storico Gianni Scipione Rossi ripercorre le tappe della nascita di questa unità speciale per la cui costituzione il nascente stato ebraico si avvarrà dell’
apporto fondamentale di un’istruttore italiano Fiorenzo Capriotti, fascita mai pentito ed ex- membro della X Mas."

Non c'è bisogno di specificare cos'era la X MAS, vero?

"Nell’aprile del 1948, De Gasperi ha un’incontro molto riservato con Ada Sereni, un’ebrea italiana emigrata nel 1927 in Palestina e tornata in Italia come agente del Mosad per organizzare l’emigrazione via mare degli ebrei europei sfuggiti alla Shoah.

(.....)

"Ada Sereni in quell’incontro con De Gasperi chiede che l’Italia aiuti la neonata Israele a vincere la guerra con gli arabi. De Gasperi è preoccupato in caso di una sconfitta dei sionisti da un possibile deflusso nel nostro paese.

Inoltre non ritiene che sia conveniente avere paesi arabi troppo forti con i quali avere a che fare. Decide allora di accettare la proposta della Sereni. L’Italia chiuderà entrambi gli occhi sulle attività del Mossad nel nostro paese, in particolare sul traffico di armi dall’Italia verso la Palestina ebraica e sulle azioni di contrasto all’ all’ analogo trafficoverso gli arabi.
Ma il contributo dell’Italia non si ferma a questo.

Dato che Israele ha bisogno di contrastare la marina egiziana, molto probabilmente Ada Sereni riesce a convincere De Gasperi a inviare degli istruttori al di là del Mediterraneo.


Il servizio segreto della marina italiana, diretto da Calossi decide allora di rivolgersi a Nino Buttazzoni, un reduce della X Mass agli ordini di Junio Valerio Borghese che aveva combattuto per la RSI. Ma Buttazzoni rifiuta l’incarico e l’attenzione dei servizi segreti italiani viene rivolta verso Fiorenzo Capriotti.

Nel 1947 è di nuovo con la divisa nel 1947 ma solo per pochi mesi. All’inizio del 1948, lascia e, a quel punto , da libero cittadino, nonché dirigente missino (terminera la sua carriera nel MSI nel 1957 come membro della direzione centrale del partito), viene avvicinato dal SIS, ed accetta l’incarico. A Milano acquista dei vecchi motoscafi turistici e li fa recapitare in Israele; poi si imbarca sotto falso nome diretto in Palestina.

Nel giugno del 1948, a Jaffa si costituisce il primo gruppo mezzi d’assalto con soldati provenienti dai Kibutz. L’addestramento avviene durante l’estate presso il lago Tiberiade.

La prima azione di guerra dell’S13 è programmata per il 22 ottobre 1948. Obiettivol’ammiraglia egiziana “El Emir Farouk”, alla fonda nel porto di Gaza. Capriotti vorrebbe partecipare ma è italiano e se venisse catturato ne nascerebbe un’incidente diplomatico.

Viene perciò fatto rientrare in Italia. Tornerà ancora in Israele nel 1952, dopo aver curato per quattro anni, da Lugano, la spedizione di componenti di sistemi d’arma e poi svariate volte con un passaporto regolare anche da turista. Il 22 ottobre 1992, nell’anniversario dell’azione di Gaza, Capiotti è ad Atlit, sede di Shayetet 13, dove riceve dell’ ammiraglio Ami Ayalon, comandante in capo della Marina Israeliana, una pergamena commemorativa a lui dedicata.

Nell’aprile del 1998 è tra gli amici d’Israele invitati al gala romano per il cinquantenario della nascita dello Stato ebraico.
"


Ora vorrei sentire il parere della nirenstein, che dava del "fascista" a chiunque ce l'avesse con israele.
Iniziali minuscole per entrambi, volutamente.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 11/6/2010 22:47
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#250
Sono certo di non sapere
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Quanto "rende" la sofferenza del popolo Palestinese?
Tanto, ai corrotti di sempre.

Usa, 400 milioni di dollari per l’elemosina ai palestinesi.

"Obama consegna un assegno ad Abu Mazen. Oltre la metà della cifra (240 milioni) andrà in agevolazioni ai mutui per l’acquisto di case in Cisgiordania. Solo 30 milioni destinati a Gaza.

(...)

Dopo aver sondato il terreno, i suoi, gli hanno chiesto di rimandare le prossime elezioni municipali. Il motivo è semplice: ai palestinesi della Cisgiordania, il governo di Mahmoud Abbas e il suo corrotto partito Al Fatah non piace. Fra le righe: se si votasse adesso, Hamas vincerebbe anche in Cisgiordania."

Degni eredi di Arafat. 400 milioni di soldi sporchi, presi dagli stessi strozzini amici di israele, niente fine dell'assedio. Che merda.

In occasione dell’incontro con il presidente Obama a Washington due giorni fa, Mahmoud ‘Abbas, aveva dichiarato: “Non ho intenzione di incitare contro gli ebrei o di negare il diritto del popolo ebraico sulla Palestina occupata”.

L'ha imparata bene anche lui, la canzoncina sugli "ebrei".
Che se diceva "sionisti", magari niente soldini.
Potenza del fottuto dio denaro.

E l'Egitto regge lo strascico al padrone.
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Inviato il: 12/6/2010 21:01
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#251
Sono certo di non sapere
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Bel video, parecchi simbolismi, molto eloquente.

"Palestinian Woman defeats Israeli Commandos".

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Inviato il: 12/6/2010 21:39
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#252
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In questo momento, sul canale TV di Rai News 24, sulla Freedom Flotilla.

In studio c'è anche Manolo Luppichini.
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Inviato il: 12/6/2010 21:49
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#253
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

florizel ha scritto:
In questo momento, sul canale TV di Rai News 24, sulla Freedom Flotilla.


che vomito, il "giornalista" israeliano. Io non ce la faccio più a sentire 'sti animali che vomitano propaganda sionista, sempre a fare le vittime.
"Hamas, come tutti sanno, vuole la distruzione di Israele". Ma vaffanculo, magari fosse vero.
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Inviato il: 14/6/2010 16:24
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#254
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Citazione:
"Hamas, come tutti sanno, vuole la distruzione di Israele". Ma vaffanculo, magari fosse vero.


Beh, se la loro pietra di paragone è Abu Mazen e Fatah, che si sono svenduti il popolo Palestinese ed anche il culo a sionismo & C., è immaginabile che debbano continuare ad acuire contrasti agli occhi del mondo; contrasti che in realtà si rivelano funzionali al gioco politico, più che alla liberazione dei Palestinesi.

A tale proposito scrive Vittorio Arrigoni sulla sua pagina FB: "Viva i palestinesi che lottano per la loro libertà, di chiunque fazione essi siano (per inciso, la maggior parte qui a Gaza non sta ne con Hamas, ne con Fatah)."

Il punto è che qualunque posizione possano avere i palestinesi AL DI SOPRA dei tempi e dei modi dettati dalla politica e dalle rappresentanze di schieramenti, organizzazioni e partiti assortiti, farebbe davvero fatica ad affermarsi. Quel popolo è la vittima del concentrato di tutte le mistificazioni e le manipolazioni del potere e del dominio dell'uomo sul'uomo.

Israele nomina 5 saggi, Turchia non ci sta - Netanyahu vara comitato con osservatori, placet solo da Usa e Ue.

Come al solito, la merda loro se la dividono sempre gli stessi.

7MILA PERSONE ENTRATE IN EGITTO DA GAZA IN 2 SETTIMANE.

Settemila su UN MILIONE E MEZZO di persone, malgrado le condizioni di vita durissime, significa solo una cosa: GAZA RESISTE! PALESTINA RESISTE!




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Inviato il: 14/6/2010 20:29
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#255
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Re: i 19 errori di ISRAELE
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#257
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Israele, Gabinetto Sicurezza rinvia decisione su blocco Gaza.

La morsa sionista su Gaza non si allenta, e questo è "funzionale" a quelle che si profilano come ulteriori e potenzialmente disastrose tensioni con l'Iran.

"... anche l'Iran ha annunciato l'intenzione d'inviare nella regione assediata alcune navi, che si uniranno così a quelle del Free Gaza."

Navi iraniane, quindi, che si affiancheranno adun'altra flottiglia turca filo-palestinese.

I Palestinesi continuano a fare da ostaggio ideologico, mentre a Gaza si muore.

E in israele regnano sovrane ipocrisia, mistificazione e cinismo. Tutta propaganda diabolica e senza pudore.

L'Italia di Frattini (e non solo...) si metterà prona ancora una volta, mentre israele piange e fotte.
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Inviato il: 17/6/2010 1:27
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#258
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Da Guerrilla Radio, due analisi sull'evento dell'attacco della Freedom Flotilla.

Tariw Shadid e Ilan Pappè, due punti di vista e due approcci differenti che però pongono lo stesso accento sull'impunità di israele.


SHADID:

"Per molti occidentali, vittime di un lavaggio del cervello affinché credano che lo stato sionista sia un cosiddetto faro di civiltà, un’isola di modernità in un mare arabo di supposta arretratezza, lo shock consiste principalmente nello scoprire che un’aggressione tanto primitiva e insensata semplicemente non pare corrispondere all’immagine che si erano fatti di Israele.

Apparentemente, l’inconcepibile crudeltà applicata contro i palestinesi a Gaza durante il massacro del 2008-9, famigerato per il letale fosforo bianco caduto a pioggia in aree densamente popolate e condannato con decisione dal rapporto Goldstone, fino ad ora ha fallito nell’intento di rendere il pubblico consapevole del reale livello di sete di sangue dei sionisti.

Le masse del mondo occidentale sembrano essere state completamente abituate ad accettare il sistematico assassinio di palestinesi da parte degli israeliani come una “tragedia senza fine”, alla quale sperano che “ci sia una soluzione”, oppure arrivando persino a incolpare di tutto ciò i palestinesi stessi.

Tuttavia, per i palestinesi, in questo freddo e premeditato comportamento omicida israeliano non vi è nulla di nuovo. Per ben sei decenni hanno provato sulla propria pelle come la follia ideologica dei sionisti li spinga ad agire quando hanno in mano un’arma e si trovano di fronte ad un civile inerme. La lista di esempi di simili comportamenti grondanti sangue è ormai diventata talmente lunga, che nessun palestinese si fa illusioni che la situazione possa cambiare in fretta. Si può affermare che Israele è disposto e pronto ad assassinare chiunque, e lo fa ovunque reputi che sia necessario. Apparentemente, ora lo fa anche senza badare a chi sta guardando.

Se è vero che Israele investe somme spaventose per la propria propaganda e la costruzione della propria immagine, è ormai altrettanto vero che coltiva l’arrogantissima nozione di potersi permettere di accusare grandi perdite in questi campi senza pagare (almeno in proporzione) in termini d’influenza politica mondiale...

... Israele è consapevole che da un punto di vista psicologico ha una tale presa sulle popolazioni delle nazioni potenti del mondo che la gente sembra stata condizionata a non chiedersi più nemmeno perché Israele sia esentata dal rispettare le leggi. Contemporaneamente, in una sorta di automatismo, le popolazioni del mondo mormorano fra di loro: “Già, è il senso di colpa dall’Olocausto”. Israele ripone una fede cieca in questo meccanismo, e in apparenza inizia a credere nelle proprie bugie."


PAPPE':

"La “pace forzata” non è negoziabile per le élite dirigenti israeliane e offre ai palestinesi un limitato controllo e una limitata sovranità sulla Striscia di Gaza e sulla Cisgiordania. Ai palestinesi viene chiesto di rinunciare alla lotta per l’autodeterminazione e la libertà in cambio della concessione di tre piccoli bantustan sotto lo stretto controllo e la supervisione di Israele.

La versione ufficiale in Israele, comunque, è che sia Hamas l’ incredibile ostacolo per la pace. E di conseguenza la strategia è dichiarata: affamare e costringere alla sottomissione il milione e mezzo di palestinesi che vive nello spazio più densamente popolato al mondo...

... Finchè la comunità internazionale sarà compiacente, il mondo arabo impotente e Gaza sigillata, Israele continuerà ad avere un’economia fiorente e un elettorato che accetta il dominio dell’esercito sulla propria vita e il conflitto e l’oppressione dei palestinesi come esclusiva realtà della vita in Israele del passato, del presente, del futuro.

Il vice presidente statunitense Joe Biden è stato umiliato recentemente quando gli israeliani hanno annunciato la costruzione di 1.600 nuove case nella zona contesa di Ramat Shlomo, nel distretto di Gerusalemme, proprio il giorno in cui era arrivato per discutere di come provare a congelare l’espansione delle colonie.

Ma il sostegno incondizionato da questi offerto dopo l’ultima azione ha fatto sentire i leader e l’ elettorato giustificati.
Sarebbe sbagliato, comunque, credere che il sostegno americano e la debole risposta europea siano la ragione principale dell’embargo e del soffocamento di Gaza.
C’è un elemento che forse è quello più difficile da spiegare ai lettori di tutto il mondo, cioè quanto queste percezioni e atteggiamenti siano profondamente radicati nella mentalità e nella psicologia degli israeliani."
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Inviato il: 18/6/2010 23:05
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#259
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ISRAELE NEGA INGRESSO A GAZA A MINISTRO TEDESCO.

E fosse niente che la notizia si fermasse a questo. No. C'è anche l'idiozia del ministro tedesco, che afferma di sentirsi "costernato per il fatto che attualmente Israele rende difficile anche ai suoi amici piu' fedeli di comprendere la sua condotta".

Poverino. Lui non comprende la condotta di israele che non lo fa entrare a Gaza per qualche affaruccio suo. Infatti "intendeva recarsi nella Striscia per portare avanti il progetto di costruzione di un impianto di depurazione finanziato dalla Germania."

Cioè, un casino di soldini in ballo.

E non è finita qui, perchè ci mancava la vena cinica: "Se il governo israeliano si attende un sostegno alla sua nuova strategia su Gaza", ha aggiunto Niebel, "deve per prima cosa offrire maggiore trasparenza".

Della serie: ti sosteniamo pure se massacri i palestinesi, ma gli affari sono affari.

Che merda, i servi più dei padroni.
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Inviato il: 21/6/2010 22:33
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#260
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Nel clamore mediatico, israele avrebbe alleggerito il blocco su Gaza.

I fatti, forse, sono un tantino diversi.

Gaza: una concessione di facciata.

Anche Infopal dà notizie un po' più dettagliate:

Gaza chiede l'apertura del valico di Karni.

"Decine di camion sono ancora bloccati al valico di Karni, in attesa della sua apertura da parte di Israele. Palestinesi e attivisti per la pace stranieri hanno tenuto un sit-in di protesta per chiedere l'immediata apertura del valico di Karni, a nord di Gaza.

... Jamal al-Khudari, capo del Comitato Popolare contro l'assedio, che ha organizzato la protesta, ha condannato come "falsa" la dichiarazione israeliana di "alleggerimento dell'assedio".

Secondo un rapporto della agenzia di monitoraggio delle importazioni palestinesi, Paltrade, il valico di Karni è stato aperto per 17 giorni durante i mesi di aprile e maggio, e solo nel 34% delle ore previste è riamasto funzionante.

... Tuttavia, al-Khudari ha detto che il passaggio concesso non è nient'altro che "un messaggio ai media, un sistema per ridurre la pressione su Israele da parte della comunità internazionale, dopo il massacro commesso sulla Freedom Flotilla".


Sempre di oggi è la notizia dell'avvenuta apertura del valico di Karni, a nord di Gaza:

"Oggi, 21 giugno, le autorità d'occupazione israeliane hanno reso pubblica l'apertura dei valichi commerciali della Striscia di Gaza.
Tuttavia si tratta di un'apertura parziale".


E credo che varrà la pena leggere per intero
questo articolo, domani, quando sarà disponibile per intero: il "nuovo" Fini sarà in israele per una visita di tre giorni.
Dalle centrali operative di polizia alle riverenze allo stato sionista, il "nuovo" ha lo stesso fetore di quello vecchio...
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Inviato il: 21/6/2010 22:59
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#261
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è storia vecchia e stereotipata, lo so ..

... ma vorrei uscisse Almirante dalla tomba per prenderlo a calci nel culo. Almeno per coerenza.
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Inviato il: 22/6/2010 3:58
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#262
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Dissento.

In tempi come questi, in cui si rende evidente come varie ideologie combacino tra loro quando si tratta di fottere chi sappiamo, anche quel vecchio porco sarebbe andato in israele a mettersi prono di fronte a chi è PIU' potente di tutti. Non solo di lui.

In ogni caso, le centrali operative della polizia del G8 di Genova erano ben frequentate anche ai tempi che furono.

Non sfugge alla logica dello sfruttamento della causa palestinese nemmeno il governo iraniano: in un primo momento, pare che i "guardiani della rivoluzione" avessero dato la disponibilità a "scortare" il carico di aiuti per Gaza della Mezzaluna Rossa, poi rifiutato dalla stessa.

Nonostante la paura di un nuovo attacco, dopo quello mosso contro Freedom Flottilla lo scorso 31 maggio, la nave viaggerà priva di scorta militare. “L’imbarcazione non sarà scortata dai militari iraniani – ha precisato Adibzadeh – Accetteremo le difficoltà che si presenteranno, ma non siamo in cerca di avventurismi e di combattimenti.
Il carico sarà di 1.100 tonnellate di cui 500 saranno costituite da medicinali e viveri”
.

A Gerusalemme, un progetto di israele prevede l'abbattimento di altre 22 case di palestinesi, per costruire un parco turistico.

E "Terra" ci racconta qualcosa di diverso dalla propaganda isareliana circa il cosiddetto "alleggerimento" del blocco di Gaza:

L’assedio cambia veste. E diventa più duro curarsi.

"Da oggi l’assedio contro la Striscia di Gaza “cambia di metodo”.

Ieri, mentre Israele incassava dalla Turchia il guanto diplomatico del ritiro “forse definitivo” dell’ambasciatore di Ankara a Tel Aviv e l’annuncia della probabile revoca di circa 9 miliardi di acquisti bellici, sulla stampa internazionale celebrava la notizia che il Governo Netaniahu dichiarava, dopo una votazione ministeriale, di voler “allentare” il blocco sulla striscia di Gaza, rivedendone le modalità. L’amara sorpresa, però, era tutta nei dettagli: il blocco si farà in realtà più duro. A cominciare dal transito umano.

Il valico di Eretz, l’unico israeliano rimasto aperto, chiuderà I battenti e la Striscia di Gaza, che rimarrà saldamente chiusa dalla parte del mare, verrà sigillata da Israele anche via terra.

Chiunque vorrà tentare di uscire o entrare dalla Striscia, per cure mediche, per prendere un aereo, o simili, dovrà tentare la fortuna tramite l’Egitto. In pratica, se in futuro un palestinese di Gaza dovesse prendere un aereo, magari per una operazione urgente, l’unica soluzione sarà l’aereoporto del Cairo (distante circa nove ore) o la Giordania, per raggiungere la quale “basta” qualche ora di nave attraverso il mar Rosso.

... verrà permesso l’ingresso di cemento ma non per le centinaia di case distrutte durante i bombardamenti di Piombo Fuso: soltanto l’Onu, per alcuni progetti di ricostruzione di scuole, potrà importare sacchi di sabbia e tubature, sempre «mantenendo», come spiegava ieri il comunicato del Governo Netaniahu, «le preesistenti misure di sicurezza per prevenire l’ingresso di armi».


Che schifo.
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Inviato il: 22/6/2010 21:59
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#263
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Oddio, non ci metto la mano sul fuoco e lungi da me l'idea di difendere un Almirante in senso nostalgico. Mi sbatte na' cippa. Non posso comunque non riflettere sul voltagabbana su più e più aspetti da parte di Fini, che credo un Almirante non avrebbe fatto.

Sia chiaro: io a Roma una rinfrescata di Napalm la butterei adesso così come 20, 30 o 40 anni fa. No problem.

Citazione:
Che schifo.


Già detto, ora premono i mondiali. E i vicini di casa aumentano lo spazio dell'Hard Disk nel file << dimenticatoio >>. L' UP-GRADE per queste cose è omaggio della casa.
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Inviato il: 23/6/2010 2:46
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#264
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Non so quanto c'entri, ma io dico che c'entra: il sito FdF è stato hackato (si parla tecnicamene di "defacing", ossia la home del sito originale è stata sostituita da quella dell'hacker).
Si accettano scommesse sui mandanti del defacing...
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Inviato il: 23/6/2010 7:01
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#265
Dubito ormai di tutto
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Questi sionisti sono noiosamente prevedibili:

Un rapporto giordano ha rivelato che gli apparati della sicurezza turca (Mit) hanno sventato un tentativo di assassinare il primo ministro Recep Tayyip Erdoğan. I fili dell'operazione condurrebbero ai servizi di sicurezza israeliani del Mossad.

Il rapporto, pubblicato sull'ultimo numero della rivista settimanale "al-Majd", fa riferimento a "fonti attendibili" di Ankara, le quali sostengono che, in base alle indagini svolte, l'esecuzione dell'operazione sarebbe toccata ad alcune cellule di provenienza turca e curda.

La leadership turca finora non ha commentato tali rivelazioni, che giungono in contemporanea con l'annuncio dell'imminente visita del vice primo ministro israeliano Ayub Kara (Likud) ad Ankara, dove incontrerà gli oppositori di Erdoğan.

Secondo le fonti citate da "al-Majd", la recente nomina di Hakan Fidan a capo dell'intelligence turca è stata decisa proprio per rafforzare e concretizzare il ruolo dei servizi segreti nella protezione della sicurezza nazionale e delle alte cariche dello Stato responsabili delle politiche turche, ovvero il presidente Abdullah Gül, il ministro degli Esteri Ahmet Davutoğlu e lo stesso Erdoğan.

La scelta di Fidan - spiegano le fonti - è stata fatta dopo che ai tre leader "sono state confermate le informazioni che rivelavano come il Mossad stesse progettando degli assassinii utilizzando il Partito dei lavoratori curdo (Pkk), o cellule turche ad esso collegate, per attentare alla vita delle più importanti personalità nazionali. L'obiettivo era quello di creare scompiglio nel Paese e di dissuadere Erdoğan dalla sua politica di avvicinamento nei confronti degli arabi e dei palestinesi.


Tutto quello che si para sulla strada del loro sogno sionista va semplicemente rimosso, spero che un giorno tutto il male che stanno facendo al mondo gli si riversi contro.
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Inviato il: 24/6/2010 17:12
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Re: i 19 errori di ISRAELE
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"Questi sionisti sono noiosamente prevedibili"

Come del resto i loro servi: Luci spente al Colosseo per Shalit.

"Le luci dell'Anfiteatro Flavio si sono spente alla 23 in punto, la mezzanotte israeliana, per chiedere la liberazione del caporale israeliano prigioniero di Hamas dal 25 giugno 2006, quando fu rapito in territorio israeliano, ai confini della striscia di Gaza. Ai piedi dell'arco di Costantino si sono radunate, secondo gli organizzatori, alcune miglialia di persone, per assistere alla manifestazione promossa dai movimenti giovanili Benè brith giovani e Unione giovani ebrei italiani."

Se ad organizzare una manifestazione fossero stati, che so, i movimenti o le associazioni, o anche solo un gruppo di cittadini, a ricordo delle migliaia di vittime dell'operazione Piombo Fuso, dubito che avremmo avuto la soddisfazione di vedere spenta anche una sola lampadina.

"Sul palco il padre di Gilad Noam Shalit, il ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi, il presidente della regione Lazio Renata Polverini, il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti, il sindaco della capitale Gianni Alemanno, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, il presidente della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici e il giornalista Giuliano Ferrara.
"Israele non sarà mai solo", ha detto il ministro Ronchi. Poi, rivolgendosi al padre di Gilad, ha aggiunto: "Allo stesso modo tuo figlio non è solo, perché noi continueremo a denunciare questa situazione e l'omertà culturale del pacifismo a senso unico".


Pacifici ha rivolto un invito al ministro degli Esteri Franco Frattini: "Dobbiamo darci da fare per rimediare a quattro anni di diritti umani negati e di violazione della Convenzione di Ginevra", ha detto. Un appello condiviso anche dal presidente Zingaretti. "Se siamo qui è per lanciare un messaggio forte: nessuno faccia finta di non vedere e non capire, e nessuno osi dimenticare Gilad Shalit", ha ammonito, "in questa vicenda le ragioni e i torti sono chiari e indiscutibili, perchè Gilad è vittima di una vicenda barbarica al di fuori di ogni convenzione internazionale". "Continueremo il nostro impegno - ha assicurato Polverini - affinché i nostri giovani possano trasmettere, insieme ai vostri, un messaggio di speranza, quella di poter festeggiare l'anno prossimo, a Gerusalemme, la liberazione di Gilad"."


Non riporto il resto, perchè tutto l'articolo mi ha già dato il vomito.

E non solo al Colosseo, ma anche al Castello Sforzesco di Milano, e alla Mole Antonelliana a Torino.

Peggiore ipocrisia, e mistificazione, e servilismo, non ci sono.

Intanto, stanotte c'è stato un raid israeliano sulla Striscia, in risposta, pare, a colpi di mortaio da Gaza.
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Inviato il: 25/6/2010 10:09
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#267
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La visita di Fini in israele e nei Territori OCCUPATI pone la ciliegina sulla torta: "Chi ha rapito Shalit non è combattente ma terrorista".


Certo, gli abusi sessuali sui minori palestinesi, invece, sono indice di vera democrazia e di grande civiltà.

"Ogni anno Israele arresta in media 700 minori palestinesi e li processa nelle corti militari. La maggior parte dei ragazzi arrestati subisce intimidazioni, violenze fisiche, maltrattamenti, sia prima che durante l’interrogatorio. L’accusa, nella quasi totalità dei casi, è di avere lanciato pietre.

Su 100 testimonianze raccolte da minori tra i 12 e i 16 anni arrestati l’anno scorso, la ong Defense For Children International (DCI) ha scoperto che il 69% sono stati picchiati, bendati e ammanettati e l’81% costretti a firmare confessioni forzate. Sempre nel 2009, DCI ha presentato al Comitato contro la Tortura delle Nazioni Unite, un rapporto di oltre 150 pagine.

Solo questo mese sono emersi nuovi cinquanta nuovi casi di maltrattamenti e torture su minori palestinesi da parte di soldati e polizia israeliana. Nulla di nuovo. Da anni organizzazioni internazionali, israeliane e palestinesi denunciano gli abusi e i maltrattamenti su minori palestinesi da parte dell’esercito e delle autorità di occupazione: il verdetto è sempre lo stesso, l’uso del maltrattamento è non solo diffuso ma letteralmente istituzionalizzato.

DCI ha raccolto un’infinità di testimonianze, di ragazzini presi a calci, picchiati, imbavagliati, tenuti a sedere in posizioni scomode, bendati, minacciati anche di morte. Una routine che si ripete.
Le confessioni estorte illegalmente vengono poi usate come prove nelle corti militari. Il nuovo dato sconvolgente che emerge però è il crescente numero delle molestie sessuali e delle minacce a sfondo sessuale.

Da gennaio 2009 ad aprile 2010, DCI ha raccolto e presentato all’ONU 14 casi di minori tra i 13 e i 16 anni che hanno denunciato di aver subito molestie sessuali, durante l’interrogatorio e la detenzione."


Bambini palestinesi torturati dagli israeliani.

"Israele ha difeso strenuamente la propria politica inquisitoria in prigioni e centri di detenzione, definendoli uno strumento necessario contro la guerra al terrore.
Nel 1987, secondo la Commissione d’inchiesta israeliana Landau, lo Stato ha stabilito che “un moderato grado di pressioni, come le pressioni fisiche, allo scopo di ottenere informazioni cruciali, è inevitabile in determinate circostanze”.

“Lo Stato di Israele ha aderito alla Convenzione internazionale contro la tortura”, ha detto Abuqtaish. “Nei suoi rapporti alla commissione, Israele dice sempre che il suo uso di ‘moderate pressioni fisiche’ è conforme agli obblighi del trattato; tuttavia, inutile dirlo, ‘moderate pressioni fisiche’ significa chiaramente tortura”.

Il sistema carcerario israeliano non fornisce ai minori palestinesi nessuna consulenza legale, e nega loro quasi tutti i diritti, secondo alcuni avvocati coinvolti.
L’avvocato svedese Arne Malmgren ha lavorato come osservatore legale nei tribunali militari israeliani durante i processi a diversi minori palestinesi.

“Il sistema dei tribunali israeliani non assomiglia a nessun altro sistema al mondo”, ha detto Malmgren all’IPS. “Il personale militare israeliano, il giudice, l’accusa, l’interprete - sono tutti in uniforme militare. E poi ci sono tantissimi soldati armati all’interno dell’aula”. “I più piccoli entrano in aula ammanettati e incatenati; possono esserci fino a sette bambini nello stesso momento in tribunale.
Un avvocato lo ha definito un vero e proprio mercato del bestiame. Il processo è più che altro un patteggiamento - prima del procedimento, accusa e difesa hanno già concordato la sentenza, e si limitano a chiedere il consenso del giudice, che quasi sempre ottengono”.

”Non ci sono testimoni, niente. E la cosa peggiore è ciò che accade ai bambini e alle bambine prima che entrino in aula, cioè quando li interrogano per fargli firmare confessioni su fatti che potrebbero anche non aver commesso”.

Mentre proseguono i negoziati tra palestinesi e israeliani per un possibile accordo di scambio di prigionieri che prevede il rilascio di tutte le donne e i bambini palestinesi in cambio di un soldato israeliano catturato dai gruppi palestinesi a Gaza lo scorso giugno, molti palestinesi, tra cui Mohammed Mahsiri, sperano di veder tornare a casa i loro cari, parenti e amici. ”Quando sono stato rilasciato, è stato il più bel giorno della mia vita”, ha raccontato Mahsiri all’IPS. “Venivamo picchiati tutti i giorni. Il cibo era cattivissimo. Era la cosa peggiore. Nessun bambino dovrebbe mai provarlo”.


Sarebbe davvero interessante provare a fare richiesta formale AI MEDIA SERVI DEI SERVI di riportare questo tipo di notizie con la stessa solerzia con cui leccano il culo ad israele.

Mi prudono le mani.
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Inviato il: 25/6/2010 10:26
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#268
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=33300


ISRAELE: la guerra con fondi UE
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Quando il 31 maggio scorso le forze armate israeliane si resero protagoniste del massacro sul convoglio umanitario “Freedom Flotilla” diretto a Gaza, l’Unione Europea si unì al coro di condanne levatosi da ogni angolo del pianeta. Alle proteste fecero seguito le richieste per un immediato allentamento del blocco esercitato da Tel Aviv sulla striscia di territorio palestinese. Durante questi eventi, tuttavia, la stessa Unione Europea stava valutando l’opportunità di assegnare un finanziamento di svariati milioni di euro alla principale compagnia israeliana che produce aerei da guerra utilizzati, tra l’altro, proprio per seminare morte e distruzione a Gaza.
I fondi che Bruxelles stanzierà a breve rientrano nell’ambito di 26 progetti di ricerca scientifici che la Commissione Europea sta tuttora vagliando. Se sono 34 le compagnie israeliane che fanno parte della rosa dei candidati a ricevere il denaro, è soprattutto su una che si è concentrata l’attenzione delle organizzazioni a difesa dei diritti umani. La compagnia in questione è la Israel Aerospace Industries (IAI), cioè la più importante produttrice di sistemi aerei per impiego civile e militare.
La IAI realizza per il mercato militare israeliano ed estero i famigerati droni, gli aerei senza pilota che vengono impiegati in azioni ricognitive e per condurre incursioni militari che dovrebbero teoricamente limitare le perdite civili. Il drone più conosciuto uscito dalle officine della IAI è il cosiddetto Heron, in grado di volare ad altitudini medie con un’autonomia di 52 ore. Proprio questo velivolo sarebbe stato massicciamente impiegato, in un sorta di test di collaudo, nel corso dell’aggressione israeliana alla striscia di Gaza tra la fine del 2008 e gli inizi del 2009, causando circa 90 vittime civili.
Due sarebbero i progetti di partnership tra UE e IAI che hanno superato la prima fase del processo di approvazione da parte di Bruxelles e che aspettano ora il via libera definitivo. Il programma di ricerca della Commissione Europea prevede complessivamente uno stanziamento di 53 miliardi di euro per il periodo 2007-2013.
Come ha documentato l’agenzia di stampa IPS News, in corsa per i contributi europei ci sono anche altre compagnie che contribuiscono alle operazioni illegali di Israele nei territori palestinesi occupati. Una di esse è Afcon, compagnia produttrice di metal detector che vengono utilizzati nei check-point dell’esercito istituiti lungo il confine tra Israele e Gaza. La stessa Afcon un paio d’anni fa aveva inoltre ottenuto un appalto per installare un sistema di sicurezza in un progetto ferroviario destinato a collegare gli insediamenti israeliani illegali di Gerusalemme Est con il centro della città.
La particolare predisposizione dell’UE nei confronti di Israele è il risultato di una aggressiva azione di lobbying messa in atto da Tel Aviv negli ultimi anni ed è singolarmente andata di pari passo con il deteriorarsi dell’immagine di questo paese agli occhi dei cittadini europei. Per quanto, comprensibilmente, gli esponenti delle istituzioni comunitarie cerchino di minimizzare la generosità europea verso il business israeliano, i numeri parlano da soli. Secondo un giornale israeliano, le aziende di questo paese potrebbero beneficiare di 17 milioni di euro con la prossima quota di finanziamenti EU da erogare. Ciò porterebbe il totale dei fondi intascati a partire dal 2007 dalle compagnie israeliane grazie ai fondi per i programmi di ricerca europei a 290 milioni di euro.
Alle critiche giunte da più parti, la Commissione Europea ribatte sostenendo che le cooperazioni scientifiche così promosse con Israele riguardano esclusivamente il settore civile. Ma è lo stesso governo di Tel Aviv a non farsi scrupoli nel propagandare gli stretti legami che intercorrono tra le aziende civili operanti nel settore tecnologico e le forze armate. In varie pubblicazioni governative, ad esempio, viene sottolineata addirittura la “simbiosi” tra il comparto tecnologico e quello della sicurezza nazionale in Israele.
Allo stesso modo, alcune compagnie sulla lista d’attesa per i fondi UE hanno confermato come il loro lavoro finisca spesso per produrre innovazioni di cui si giova l’esercito. La filiale israeliana dell’azienda tedesca produttrice di software SAP fornisce alle forze armate israeliane una serie di “equipaggiamenti” speciali. Emza e LiveU, invece, realizzano strumenti di sorveglianza fortemente richiesti dai militari per le loro operazioni.
Se qualche eurodeputato ha fatto sentire la propria voce, protestando l’incoerente politica della Commissione Europea nei confronti di Israele, sembra improbabile che questo flusso di denaro possa essere ostacolato in futuro. Tanto più che molti paesi europei acquistano regolarmente aerei da guerra ed equipaggiamenti prodotti dalle stesse compagnie israeliane (testati a Gaza ed impiegati in Afghanistan). Pur lanciando critiche a livello ufficiale, insomma, l’UE finisce così per rendersi in qualche modo complice dell’occupazione e della repressione che i palestinesi continuano a subire per mano di Israele.

.... come mai la UE non è chiara sulla destinazione dei finanziamenti e, soprattutto, chi è d'accordo nella comunità che si diano finaziamenti ad Israele ....



Alle critiche giunte da più parti, la Commissione Europea ribatte sostenendo che le cooperazioni scientifiche così promosse con Israele riguardano esclusivamente il settore civile. Ma è lo stesso governo di Tel Aviv a non farsi scrupoli nel propagandare gli stretti legami che intercorrono tra le aziende civili operanti nel settore tecnologico e le forze armate. In varie pubblicazioni governative, ad esempio, viene sottolineata addirittura la “simbiosi” tra il comparto tecnologico e quello della sicurezza nazionale in Israele.

se non fosse per Israele 'che non si fa scrupolo di dire''..... dalla UE non ne sapremo nulla e il tutto sarebbe mascherato da aiuti civili...Ne avevamo abbastanza di nostro senza andare ad impelagarci con la UE che, a quanto pare, non occorre insegnare nulla circa gli insabbiamenti. Alla faccia delle popolazioni palestinesi verso le quali si trincerano nel dire che hanno mandati aiuti con la Flottila, mentre se non armassero gli israeliani saremmo già a buon punto. E sarebbe moralmente accettabile il tutto se aiutassero con altrettanti 17 milioni la striscia di gaza. Altrimenti sono solo dei complici e presto si dovrà dire anche alla UE: NON A MIO NOME!
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Inviato il: 25/6/2010 11:40
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Re: i 19 errori di ISRAELE
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Gaza: ritrovati due palestinesi morti in un tunnel bombardato a Rafah.

E riporto dal blog di Vittorio Arrigoni, in merito ai monumenti spenti per Shalid (che non era esattamente un povero cristo costretto a cercare da sopravvivere in un tunnel sotterraneo...)

Spegnere le luci per il soldato israeliano Gilad Shalit per oscurare i crimini israeliani.

"L’ipersionismo militante della destra, del centro e della sinistra (?), uniti nel sostenere uno stato coloniale, razzista e fascista1, non ha limiti.

Uno Stato, la cui follia omicida e suicida è una minaccia contro tutta l’umanità, dovrebbe preoccupare ogni coscienza civile e democratica

Quando fossero indotti ad accorgersi della pulizia etnica della Palestina, del genocidio in corso a Gaza, delle distruzioni del Libano fino a quella del 2006, dei crimini commessi dall’esercito israeliano durante l’operazione Cast Lead (Piombo fuso), dell’assassinio di nove attivisti turchi della Freedom Gaza Flotilla, nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2010, che cosa faranno questi signori?

Che cosa faranno quando fossero indotti ad accorgersi dei circa 7.500 prigionieri palestinesi, chiusi da anni nelle carceri israeliane, molti in detenzione amministrativa, cioè senza accuse specifiche, fra cui donne e bambini?
Spegneranno le luci per sempre o arriveranno a demolire il Colosseo, a bruciare il Castello Sforzesco o a bombardare la Mole Antonelliana?

Non pretendiamo ovviamente nulla di tutto questo. Pretendiamo solo un minimo di serietà.
Degli ipersionisti di casa nostra denunciamo il cinismo, l’ipocrisia e la menzogna sistematica. A Torino del sindaco Chiamparino e dell’ineffabile Beppe Castronovo, a Milano della signora Moratti, a Roma di ex (?) fascisti doc come la signora Polverini, il signor Alemanno et similia."


E da Infopal:

PALESTINA LIBERA (non solo Gaza).
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Inviato il: 25/6/2010 19:21
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#270
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ma l'avete letto l'ultimo post di Decollanz sul suo blog?
tutto incentrato sul dilagare (?) dell'antisemitismo

http://rebustv.blogspot.com/2010/06/quando-la-disinformazione-si-serve-dei.html
Inviato il: 25/6/2010 21:28
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