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  L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza

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  •  Doryphoros
      Doryphoros
L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 16/5/2010
Da Tra Sardegna e Corsica, magicamente
Messaggi: 40
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Negli ultimi quindici giorni ho letto molto su questo sito. Già lo seguivo da prima, ma ora sono rimasto decisamente colpito da Temponauta. Secondo me non ha ricevuto l'accoglienza che merita: è il primo che viene su questo sito a portare certe informazioni, dovrebbe essere letto con tutta l'attenzione di cui si è capaci.
Lo invito quindi su questo topic a parlare un po' più estensivamente dell'Ultrafisica (io sono abituato a chiamarla in un altro modo, ma mi adatterò e userò anch'io questo termine). Ci sono un sacco di cose da dire al riguardo.

Scusate se questo inizio di topic è la ripetizione di un mio altro post, ma mi è venuto in mente di aprire un topic solo poco dopo.
Che i ciechi e i sordi stiano alla larga con la loro arroganza.
_________________
To dory phero, didascale.
Inviato il: 16/5/2010 20:57
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  •  temponauta
      temponauta
Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/4/2010
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Citazione:

Doryphoros ha scritto:
Negli ultimi quindici giorni ho letto molto su questo sito. Già lo seguivo da prima, ma ora sono rimasto decisamente colpito da Temponauta. Secondo me non ha ricevuto l'accoglienza che merita: è il primo che viene su questo sito a portare certe informazioni, dovrebbe essere letto con tutta l'attenzione di cui si è capaci.
Lo invito quindi su questo topic a parlare un po' più estensivamente dell'Ultrafisica (io sono abituato a chiamarla in un altro modo, ma mi adatterò e userò anch'io questo termine). Ci sono un sacco di cose da dire al riguardo.

Scusate se questo inizio di topic è la ripetizione di un mio altro post, ma mi è venuto in mente di aprire un topic solo poco dopo.
Che i ciechi e i sordi stiano alla larga con la loro arroganza.



Ti ringrazio nuovamente per la stima, ma, come ho sempre detto, non sono un maestro e giro, come te e come tanti altri, con la mia lanterna alla ricerca della conoscenza, intesa non come erudizione, ma come viatico verso la comprensione cosciente (o illuminazione).
E non sono neanche un religioso, perchè le vie della fede richiedono di rinunciare alla conoscenza,conformandosi a quella cristallizzata nella dottrina della Chiesa di appartenenza, mentre, fino all'Assoluto, esisterà sempre una conoscenza superiore ad un'altra.
Uso spesso il termine "ultrafisica" perchè non me ne viene in mente uno migliore per definire un mondo più o meno reale (il riferimento è l'IO osservatore e partecipe) che assume innumerevoli forme, sia nella dimensione fisica in cui viviamo (fisica esotica) che in quelle "esterne" (dimensioni alternative).
Parlarne non è semplice e non c'è un bel manuale da leggere: per questo è importante il contributo di chi ha interesse in questi argomenti.
Chi ha voglia di iniziare?
Inviato il: 16/5/2010 22:00
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  •  the-mule
      the-mule
Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#3
So tutto
Iscritto il: 14/5/2010
Da
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prima di proseguire, quando parli di dimensioni esterne o alternative, prendi in considerazione dimensioni o realtà a frequenze diverse?
personalmente é una delle idee che sto cullando da tempo e vorrei capire se é solo una mia sensazione o se anche altre persone sono aperte a questa ipotesi.
come primo intervento da "utente registrato" dopo anni di letture mi sembra già abbastanza azzardato, vediamo la reazione.
Inviato il: 17/5/2010 16:35
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  •  temponauta
      temponauta
Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/4/2010
Da
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Meglio precisare subito che quello che scrivo è solo frutto di mie ideazioni e vale per quello che vale, visto che sull’argomento hanno scritto divinità, religiosi, filosofi, matematici, astrofisici e intellettuali in genere.
Direi di partire dai cinque sensi del corpo umano.
Questi sensi, cui corrispondono altrettanti organi biologici, sono fondamentali per supportare la mente umana nel suo lavoro cognitivo che si svolge in modalità duale: la prima, interna, diretta a confermare la propria esistenza in vita con il corpo che gestisce; la seconda, diretta a conoscere l’ambiente ospite con cui interagire durante il ciclo esistenziale.
L’importanza dei cinque sensi è tale che il corpo fisico che ne fosse privato improvvisamente morirebbe all’istante.
Ogni senso raccoglie una tipologia diversa di informazione e la porta al cervello per la sua elaborazione mentale: per cui seppure abbiamo la sensazione che i nostri organi lavorino “materialmente” (tendiamo l’orecchio, affiniamo la vista), in realtà il loro prodotto è un elemento “immateriale” (escludiamo il trasporto dei nervi), cioè una informazione.
Si arriva così al primo punto di sosta meditativa: il nostro corpo è materiale e la realtà in cui si muove è materiale (anzi lo è tutto l’universo), ma la nostra mente li considera solo a livello di informazioni.
In altre parole, per la mente umana la realtà materiale è solo informazione, per cui il suo modo di interagire con tale realtà è fondamentalmente cognitivo, cioè immateriale (pensiero).
Diversamente ancora, la mente concepisce la realtà materiale come elaborazione di pensiero, salvo poi restituirlo a tale realtà sotto forma di atti materiali (movimenti, linguaggio, ecc.).
Quindi ciò che i sensi raccolgono e ciò che la mente elabora costituiscono la realtà, che, per un processo di assuefazione, diventa l’unica realtà.
Ma è così?
La realtà è quella registrata dai nostri sensi o i sensi hanno dei limiti nella capacità di registrazione?
Per i sensi di contatto (gusto, tatto) il problema è marginale perché si fermano ad una realtà perimetrale del corpo fisico; più esteso è l’apporto di udito e olfatto per descrivere la realtà circostante, ma possiamo tralasciarli per dedicarci al senso principe: la vista.
La vista è fondamentale: ci informa se un oggetto materiale c’è o non c’è, e che caratteristiche ha (forma, colore, stato), sempre che sia illuminato da una spettro di luce visibile agli occhi.
Se non c’è luce gli occhi non vedono e quindi la realtà materiale visiva diventa inconoscibile.
Si è calcolato dai fisici che l’occhio umano percepisce lo 0,05 % dello spettro della luce, che altro non è che irradiazione elettromagnetica: se anche questo valore fosse erroneo per i limiti fisiologici della scienza umana, ciò non toglie che la porzione di spettro apprezzata dalla vista sia veramente minimale.
Poiché la vista, come gli altri sensi, registra informazioni, la realtà materiale che percepisce è costituita da quello 0,05 % di materia che, illuminata dalla giusta porzione dello spettro, riflette verso gli occhi le radiazioni elettromagnetiche che la individuano nello spazio.
Ma esiste una realtà materiale che riflette onde elettromagnetiche, e quindi “esiste”, ad insaputa della mente umana, nel rimanente 99,95 % di vista mancante?
Qui si pone il secondo momento di sosta meditativa.
Alla prossima puntata
Inviato il: 17/5/2010 22:40
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  •  infosauro
      infosauro
Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/5/2008
Da questo mondo (credo)
Messaggi: 2376
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Scusa temponauta se interrompo la tua sosta meditativa, ma, a proposito di Obama, l'ultrafisica ha qualcosa a che vedere con la predizione della sua morte? Come si fa ad avere certe "premonizioni"?Volendo, si puó intervenire? Se sí in quale modo/mondo?

In generale hai parlato piú volte di un conflitto che avverrá, se nel conflitto saremo coinvolti anche noi (o come avversari o come alleati), mi sembra carino da parte tua accennare ad un sistema di difesa. Ecco allora che mi sorgono spontanee delle domande, ad esempio, sul come dobbiamo difenderci:
Dobbiamo riallineare i nostri chakra?
Dobbiamo leggere di piú e guardare meno televisione?
Basta semplicemente compilare un bonifico ad un certo indirizzo?
Per finire, ma forse la parte piú importante, le tasse le dobbiamo pagare o no?

Altre cose di cui dovresti informarci, sempre se vuoi essere gentile, sono le caratteristiche di queste entitá malefiche di cui parli. Come si riconoscono?
Sono basse, pelate, ma con il trapianto e sorridono sempre?
Sono vestiti di blu e ti anno le multe se passi con il rosso?
Oppure vestono a strisce nerazzurre e corrono spesso su un campo 90mx120m tirando calci ad un pallone?
Parlano portoghese?

Altre domande random sono: la vittoria in questo ipotetico conflitto ci porta verso un mondo migliore o avremo soltanto evitato una certa catastrofe? Si sanno le date precise di inizio e di fine? Possiamo stabilirne gli esiti o é tutto giá deciso?

Sia chiaro che, a parte qualche battuta qua e lá (non me ne volere), le domande generali sono serie.
_________________
"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
Inviato il: 18/5/2010 10:36
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  •  Garrett
      Garrett
Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#6
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/7/2009
Da The Lost City
Messaggi: 685
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A me fa sempre sorridere che ci sia gente che davvero pensa di essere originale ignorando o facendo finta di ignorare che certi argomenti sono già stati ampiamente affrontati (e meglio) da millenni di filosofia.
Il tutto condito da ampie dosi di suggestioni alla Icke e da profezie che come al solito non si avvereranno mai manco per sbaglio... ma tanto basterà cambiare nick e presentare l'ennesima nuova "ultra-teoria".
Inviato il: 18/5/2010 10:57
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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Concettualmente, Garrett, concordo. Ma mi sovviene che, in effetti, senza queste pretese di originalita' potrebbe non esserci innovazione o/e evoluzione (o involuzione, in alcuni casi... ).
Quindi, non e' l'originalita' presunta il problema... e' l'imposizione di essa : l'originalita' diventa la propria essenza ... e' come se un singolo carattere della propria personalita' prendesse il sopravvento sugli altri, reimpostando il proprio modo di agire su di esso e dimenticandosi di "essere" piu' di quello (o anche, ampiamente, meno di quello)... non so se e' chiaro cio' che intendo...
Anch'io sorrido ma preferisco di gran lunga la ricerca dell'originalita' (seppur spesso sedicente) che la rassegnazione all'omologazione...



p.s.:
Questo appunto non spiega nulla sul discorso, e' un pizzico OT, in effetti.

mc
Inviato il: 18/5/2010 12:44
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  •  Garrett
      Garrett
Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#8
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/7/2009
Da The Lost City
Messaggi: 685
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Anch'io sorrido ma preferisco di gran lunga la ricerca dell'originalita'

Di questi tempi la vera originalità sarebbe la cultura.
Ben venga l'originalità... purchè non si pensi di essere originali inventando la ruota.
Inviato il: 18/5/2010 13:22
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  •  temponauta
      temponauta
Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#9
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/4/2010
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Riparto dalla seconda sosta meditativa.
Quindi i nostri occhi non vedono, e la nostra mente non percepisce come esistente, il 99,95 % della realtà materiale che ci circonda.
Abbiamo visto che i nostri organi raccolgono solo una limitatissima porzione dello spettro visibile: resta da chiedersi se anche la materia che noi vediamo rifletta in misura così limitata e solo per il nostro senso, oppure se esiste "materia" che riflette solo al di fuori della nostra portata biologica.
Gli strumenti tecnologici che l'uomo ha creato ci consentono di vedere ben oltre il nostro limite e ci dicono che effettivamente si può vedere qualcosa (anzi molto) che alla vista non appare.
Se con la mia tecnologia volessi creare l'invisibilità, non farei altro che forzare un riflesso elettromagnetico diverso da quello dello 0,05% dell'occhio in emissione dall'oggetto da nascondere.
Forse ancora oggi non è possibile disporre di questa tecnica stealth, ma le immagini all'infrarosso del cielo ci mostrano oggetti invisibili che si muovono nell'aria.
In definitiva la realtà materiale esiste in relazione alla sua capacità di emettere radiazione eletrromagnetica, spontaneamente o di riflesso.
La conclusione è che oltre alla realtà colta dai sensi dell'uomo possono esistere altre realtà, sullo stesso piano fisico dimensionale, occultate all'uomo.
Prendiamo per esempio un fantasma, che non esiste ed infatti nessuno lo vede: in paticolari condizioni esso raccoglie energia dallo spazio ambientale (si sente il "freddo") e riesce a raggiungere una densità materiale sufficiente per essere visto o, più facilmente, per essere colto dalla maggiore potenza visiva di apparati ottico-termici.
Per cui per un certo tempo esso è esistito nella nostra realtà e poi se ne è tornato su un piano diverso.
Arriviamo così alla terza sosta meditativa, ovvero se la realtà che noi misuriamo intorno a noi con la nostra vista esiste davvero o solo quando interagisce con noi, per scomparire quando "non serve".
In linea di massima si dovrebbe dire che esiste, facendo l'esperimento del cieco.
Attraverso un passaggio obbligato camminano un vedente e un cieco e viene posto un ostacolo (es. un vaso): il vedente lo vede e lo evita, mentre il cieco non vedendolo ci inciampa e cade.
Quindi l'oggetto esiste indipendentemente dal fatto di essere visto.
Però è solo il vedente a certificare che è lo stesso oggetto, cioè un vaso, mentre per il cieco poteva essere qualunque l'oggetto su cui inciampare.
Per cui diciamo che ciascuno di noi interagisce con una sua realtà che non è provato essere uguale a quella degli altri.
Che in altre parole significa che alla mente di ciscuno di noi pervengono informazioni diverse di "descrizione" della realtà, con conseguenze spesso plateali (non concordiamo di aver visto la stessa cosa).
Per una ragione di economia, sono portato a ritenere che la realtà rimanga tale indipendentemente dalla nostra osservazione (sarebbe assurdo ricostruire ogni giorno che vado in ufficio gli stessi scenari, anche se, in teoria, sarebbero solo informazioni), ma la "faccia" che presenta non è uguale per ciascuno.
Si può fare l'esempio dell'immagine di una persona: se io parlo con una persona che ho di fronte e questa rimane sempre immobile, la sua immagine è a 2D, cioè registro una altezza e una larghezza (come una foto in pratica).
Che sia invece un soggetto a 3D, e soprattutto rechi un dietro, lo devo solo ad una elaborazione mentale basata sull'esperienza: tutte le persone sono solidi con 3D per cui la tridimensionalità viene attribuita d'ufficio dalla mente.
Per cui se una persona è vista come grassa o magra è solo un ulteriore passaggio della costruzione mentale che elabora l'immagine 2D.
Lo stesso vale per tutto ciò che è materiale.
Riassumendo la terza sosta, la realtà che ci circonda dovrebbe esistere anche senza la nostra presenza, ma la nostra interazione può farla apparire a ciascuno in modi anche molto differenti (informazioni elaborate diversamente)
Ricordo che stiamo sempre parlando della realtà fisica in cui viviamo e non di altre realtà che non condividono lo stesso concetto di fisica.
Dobbiamo ora considerare il fattore tempo, in quanto ogni essere senziente, ma in genere ogni cosa, ha un suo tempo "personale".
Alla prossima.
Inviato il: 18/5/2010 14:50
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#10
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
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Citazione:

temponauta ha scritto:
Riparto dalla seconda sosta meditativa.
Quindi i nostri occhi non vedono, e la nostra mente non percepisce come esistente, il 99,95 % della realtà materiale che ci circonda.
Abbiamo visto che i nostri organi raccolgono solo una limitatissima porzione dello spettro visibile: resta da chiedersi se anche la materia che noi vediamo rifletta in misura così limitata e solo per il nostro senso, oppure se esiste "materia" che riflette solo al di fuori della nostra portata biologica.
Gli strumenti tecnologici che l'uomo ha creato ci consentono di vedere ben oltre il nostro limite e ci dicono che effettivamente si può vedere qualcosa (anzi molto) che alla vista non appare.
Se con la mia tecnologia volessi creare l'invisibilità, non farei altro che forzare un riflesso elettromagnetico diverso da quello dello 0,05% dell'occhio in emissione dall'oggetto da nascondere.
Forse ancora oggi non è possibile disporre di questa tecnica stealth, ma le immagini all'infrarosso del cielo ci mostrano oggetti invisibili che si muovono nell'aria.


osservazioni:

1) queste percentuali le hai dedotte tu o le hai trovate da qualche parte? come sono calcolate? ci dai riferimenti?
2) la realtà non è solo ciò che si vede. Abbiamo 5 sensi più la deduzione. Grazie al cactus che ci son cose che non vediamo, ma non è detto che ciò che non ci 'appare' (senso della vista) sia chissà cosa... é normalissima relatà che percepiamo con altri sensi.
3) ci puoi linkare alcune di queste immagini all' infrarosso?
Inviato il: 18/5/2010 15:41
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  •  Al2012
      Al2012
Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#11
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
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Partendo dal principio che la materia è energia, per essere più precisi che la massa è energia, possiamo ipotizzare che la realtà è composta da varie forme di energia che si propagano.
Questa propagazione viene rilevata, osservata ed interpretata da una entità cosciente.

Volendo fare una similitudine si può immaginare il raggio luminoso che esce da un proiettore cinematografico, se io osservo il fascio di luce non percepisco nessuna immagine e se pongo l’occhio davanti al proiettore resto abbagliato.

Se questo raggio luminoso lo faccio riflettere da un schermo riesco a vedere il filmato e a distinguere le varie figure in esso racchiuse.

Seguendo la traccia di questa similitudine si po’ fare l’ipotesi che la realtà sia il fascio luminoso e la coscienza il telo su cui si formano per riflessione le immagini.

Immaginiamo ora un fascio luminoso composto da innumerevoli frequenze e che il telo della nostra coscienza sia in grado di riflettere solo una piccolissima parte di esse su cui costruisce delle immagini.
Quello che si può dedurre è che il filmato che osserviamo è solo una piccolissima parte della realtà, racchiusa nel raggio luminoso che colpisce lo schermo.

In pratica non sono i nostri occhi e neanche il nostro cervello che vedono ma è la coscienza che costruisce una elaborazione consapevole dei vari input che riceve.
Qualcuno afferma “che siamo consapevoli soltanto di “2.000 bit” sui “400 miliardi di bit” di informazioni che processiamo ogni secondo” ..

Come vede la realtà è relativa alla coscienza che la osserva ed al suo modo di rapportarsi con essa e questo rapporto è fortemente condizionato dalla cultura in cui la coscienza si è evoluta

°°°

2.3 L’Ordine Implicato
http://ilfattorec.altervista.org/fccapitolo23.html
Bohm cominciò la sua ricerca investigando il comportamento dei plasmi, gas contenenti elettroni e ioni positivi ad alta densità (esempio di plasmi sono i fulmini, l’aurora boreale, le stelle).
Egli si accorse ben presto che gli elettroni, una volta che diventano parte di un plasma, smettono di apparire come particelle individuali ed iniziano a comportarsi come se essi fossero parte di un tutto più grande ed interconnesso, un mare di particelle che dà l’impressione di essere apparentemente vivo, intelligente e cosciente per via delle caratteristiche di auto-regolazione che vi si possono osservare (si dispongono armonicamente come un’orchestra).


(…)Visto a distanza, un plasma appare essere una serie di oscillazioni collettive che comportano un numero grandissimo di particelle (particelle danzanti in un plasma intelligente).
Esaminate però a grande ingrandimento, risulta visibile solo il moto casuale delle particelle individuali.

Bohm creò una descrizione matematica duale del plasma che contiene entrambi i punti di vista: l’individuale ed il collettivo.
Una descrizione (coordinate collettive) riguarda le vibrazioni collettive, mentre l’altra (coordinate individuali) spiega il moto libero delle particelle individuali.
Poiché le due descrizioni sono parte di un unico tutto , il moto collettivo del tutto è racchiuso dentro il movimento casuale individuale e viceversa”.
Tra l’altro esiste un entangled (intrecciamento) quantistico tra cervello e plasma (il 99% dell’universo è plasma; es. fulmine, sole).
E’ curioso poi il fatto che nei plasmi si formi un’elica simile al DNA.

L’elettrone è secondo Bohm una struttura complessa che si muove in un soggiacente etere.
A distanze milioni di volte più piccole dell’elettrone, la relatività di Einstein si rompe in un reale spazio assoluto, un etere fatto di particelle (o meglio entità) piccolissime.

Nell’universo sembra esistere un quid che ne governa le proprietà materiali ed energetiche come una forza invisibile e per ora non misurabile.
Questo quid, il potenziale quantico, null’altro è che lo spirito della materia vivente e non vivente, un ente infinito dotato di coscienza in grado di creare apparentemente dal nulla e di guidare il mondo della materia e dell’energia agganciandosi alle sue particelle più piccole, ovvero alla struttura intima della realtà, la realtà ultima delle cose.

Grazie al potenziale quantico Bohm introduce per la prima volta in fisica il concetto di campo informativo o campo di informazione, in cui l’elettrone non è in balia del caso, ma è una quantità ben definita seppure in continua trasformazione, e continuamente e costantemente informata sull’ambiente che la circonda.
Il concetto di informazione deve quindi essere posto a fianco dell’ energia e della materia.

Interessante a questo proposito è il concetto di Energia – Informazione elaborato da Paolo Manzelli:

“considerando la legge di conservazione dell’energia, l’energia può trasformarsi in diverse forme, si può quindi ammettere l’esistenza di una sua nuova forma chiamandola Energia-Informazione che è la sezione dell’energia necessaria per processare ed elaborare la conoscenza a diversi livelli.
Ricordando il principio di conservazione del’energia si può quindi ipotizzare che l’Energia Totale (ET) sia data dalla somma di tre principali componenti:
Energia Vibrazionale (EV),
Energia-Materia (EM) ed
Energia-Informazione (EI).
L’energia non può essere né creata né distrutta, quindi la somma totale dev’essere sempre costante.
L’Energia Informazione è pura e catalitica e si associa alla realtà non-locale dell’universo.”

Il mondo macroscopico può esistere solo se esistono lo spazio ed il tempo e quindi la fisica che lo descrive ha caratteristiche locali, mentre il mondo microscopico non ha bisogno dello spazio e del tempo ma percepisce la guida e l’informazione in maniera istantanea, per risonanza, ed in tal modo la fisica che lo descrive viene definita non locale.
Il mondo microscopico riflette l’esistenza di un infinito al di fuori dello spazio-tempo e non riceve l’informazione da un luogo preciso, ma la riceve da tutto l’universo, da una specie di “prespazio al di là del tempo, dello spazio e della materia”, sede della coscienza dell’universo.

Il potenziale quantico opera nell’ordine implicato.


La parola implicato deriva dal verbo implicare, che significa piegarsi verso l’interno.
In tal modo la realtà come implicata significa che ogni parte di essa richiama ogni altra parte.

Esiste un processo incessante di implicazione ed esplicazione dove le particelle subatomiche si dissolvono costantemente nell’ordine implicato per poi ricristallizzarsi nell’ordine esplicato (ricorda molto il stretching-folding, stira e ripiega, della teoria del caos a proposito dell’attrattore caotico).
Allo stesso modo l’etere è energia non – manifesta, invisibile, ovunque densa, quantica, che condensandosi dà origine alla materia-energia, rarefacendosi torna alla potenzialità.

Ogni parte della realtà contiene informazione su ogni altra parte all’interno di essa, in maniera tale che ogni regione di spazio e di tempo contiene al suo interno la struttura dell’universo.
Il tutto è contenuto in ogni sua parte.

L’olomovimento è quel movimento (processo) che rende attivo l’ordine implicato.
Il movimento generato dall’olomovimento in ogni regione porta informazione su ogni altra parte della realtà (vedi parallelo con l’ologramma: nell’ologramma il movimento della luce in ogni segmento di spazio porta informazione su tutto l’oggetto illuminato).

Leibniz forse aveva visto giusto.
La monade è lo specchio vivente dell’universo, uno specchio dotato di azione interna che rappresenta l’universo secondo il proprio punto di vista, e che è regolato così come è regolato l’universo stesso.
Il legame, l’adattamento di tutte le cose create a ciascuna e di ciascuna a tutte fa sì che ogni sostanza semplice abbia dei rapporti che esprimono tutte le altre e sia di conseguenza uno specchio vivente perpetuo dell’Universo.
E l’Autore della Natura ha potuto mettere in pratica tale artificio divino ed infinitamente meraviglioso, perché ogni porzione della materia non solo è divisibile all’infinito, come hanno riconosciuto gli antichi, ma è anche suddivisa attualmente all’infinito, ogni sua parte in altre parti, ciascuna delle quali ha un qualche movimento proprio: altrimenti sarebbe impossibile per ogni porzione della materia esprimere l’intero universo.
Di qui si vede che c’è un mondo di creature (esseri viventi, animali, entelechie, anime) anche nella più piccola porzione di materia).
Ogni porzione di materia può essere concepita come un giardino pieno di piante, o come uno stagno pieno di pesci.
Ma ciascun ramo delle piante, ciascun membro dell’animale, ciascuna goccia dei loro umori, è a sua volta un tale giardino o un tale stagno. E sebbene la terra e l’aria interposte tra le piante del giardino, o l’acqua interposta tra i pesci dello stagno, non siano né piante né pesci, esse tuttavia contengono ancora altra piante e altri pesci, ma per lo più in una forma sottile a noi impercettibile”. [da Leibniz – Monadologia]

Come non percepire nella visione del grande matematico e filosofo un’anteprima dell’ordine implicato di Bohm, nonché l’intuizione di un’universo olografico o frattalico?

Il concetto di ordine implicato nacque in Bohm quando egli iniziò ad avere delle visioni dell’infinito, che vedeva rappresentato in forma di un numero immenso di specchi sferici che si riflettono l’uno nell’altro, dove l’universo è composto da un’infinità di riflessioni, e di riflessioni delle riflessioni [v. Goswami e gerarchia intricata].

Secondo la sua intuizione, ogni atomo riflette in questo modo e l’infinità di queste riflessioni è riflessa in ogni cosa: ognuna è una riflessione infinita del tutto.

Bohm definisce l’ordine implicato contraddistinto dalla realtà non-locale, un pre-spazio guida invisibile dell’universo olografico.
Il mondo implicato, che è nascosto, dà origine come per magia alla realtà fenomenica così come noi la percepiamo (dimostrazione che esiste un dominio trascendente della realtà che sta oltre il dominio materiale dello spazio – tempo).
Bohm associa l’idea di un ordine implicato, quello che pilota la realtà, all’immagine di un ologramma perché questa analogia rappresenta in maniera perfetta il concetto di totalità non frammentata.(…)

(…) Bohm suggerisce che ogni regione di spazio e tempo contiene in sé l’ordine totale dell’universo.
“L’ordine implicato stesso è stato rilevato nel movimento complesso dei campi elettromagnetici, nella forma di onde di luce.
Un tale movimento di onde luminose è presente ovunque e in linea di principio racchiude l’intero universo di spazio e di tempo in ogni regione.
Questo processo di racchiudersi e schiudersi ha luogo non solo nel movimento del campo elettromagnetico ma anche in altri campi (protonici, elettronici, ecc.).
Questi campi obbediscono a leggi quanto-meccaniche, che implicano le proprietà di discontinuità e di non-località.

La totalità del movimento di chiusura e apertura può andare immensamente oltre ciò che è stato rivelato nel corso delle nostre osservazioni.
Noi chiamiamo questa totalità olomovimento.

“Ogni cosa emerge da un processo di apertura dall’olomovimento, che poi si riavvolge nell’ordine implicato.
Io definisco il processo di avvolgimento su se stesso implicante, e il processo di apertura esplicante.
L’implicato e l’esplicato sono una totalità indivisibile ed in continuo flusso.
Ogni parte dell’universo è legata ad ogni altra parte ma in gradi differenti.”
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 18/5/2010 16:03
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  •  temponauta
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#12
Dubito ormai di tutto
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Grazie dell'aiuto Al, è faticoso andare avanti con la muta dei debunkers della spiritualità e della coscienza cosmica che ti corrono dietro.
Vogliono le prove e non capiscono che le hanno già dentro se solo tentassero di comprendere certi concetti (n.b.: ancora non sono stati sviscerati).
Inviato il: 18/5/2010 16:20
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  •  Al2012
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#13
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@ sitchinite

3) ci puoi linkare alcune di queste immagini all' infrarosso?

Queste immagini sono realizzate con cinepresa agli ultravioletti (se ricordo bene)

nasa tether ufo incident
http://www.youtube.com/watch?v=5gh_OD2-gQY&feature=player_embedded
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Inviato il: 18/5/2010 16:29
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  •  gronda85
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#14
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Garrett ha scritto:
Anch'io sorrido ma preferisco di gran lunga la ricerca dell'originalita'

Di questi tempi la vera originalità sarebbe la cultura.
Ben venga l'originalità... purchè non si pensi di essere originali inventando la ruota.


molto spesso le affermazioni di temponauta mi sembrano parecchio azzardate, soprattutto quando si avventura in previsioni di cui non cita le"fonti"
se,come credo, non sta ricercando l' originalità, sono però favorevole alla discussione di temi sì vecchi come il mondo, ma che mantengono ancora il loro fascino (il gatto nella scatola esiste ancora se nessuno lo vede?)

personalmente non vedo l' ora di morire per conoscere de andré
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Inviato il: 18/5/2010 21:57
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  •  infosauro
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#15
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temponauta ha scritto:
Grazie dell'aiuto Al, è faticoso andare avanti con la muta dei debunkers della spiritualità e della coscienza cosmica che ti corrono dietro.


Personalmente ho fatto delle domande per tentare di capire meglio di cosa si sta parlando e tu mi hai ignorato. Però vedo che non ti lasci sfuggire l'occasione di buttare lì un altro concetto (coscienza cosmica) di cui probabilmente solo tu possiedi l'esatta definizione.

Citazione:

Vogliono le prove e non capiscono che le hanno già dentro se solo tentassero di comprendere certi concetti (n.b.: ancora non sono stati sviscerati).


Io ho tentato di comprendere, ma non mi hai dato molto su cui lavorare, anzi non mi hai dato proprio nulla, dunque come ti puoi aspettare che io, utente qualunque, "capisca"?
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Inviato il: 20/5/2010 10:40
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  •  sitchinite
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#16
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Al2012 ha scritto:
@ sitchinite

3) ci puoi linkare alcune di queste immagini all' infrarosso?

Queste immagini sono realizzate con cinepresa agli ultravioletti (se ricordo bene)

nasa tether ufo incident
http://www.youtube.com/watch?v=5gh_OD2-gQY&feature=player_embedded


grazie Al molto belo, avevo già i video presi dal columbia, non quelli a ultravioletti ma quello originale dalla navicella con il tether.
Devo dire che questi sono molto più completi.
Inviato il: 20/5/2010 11:24
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  •  sitchinite
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#17
Sono certo di non sapere
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Citazione:

temponauta ha scritto:
Grazie dell'aiuto Al, è faticoso andare avanti con la muta dei debunkers della spiritualità e della coscienza cosmica che ti corrono dietro.
Vogliono le prove e non capiscono che le hanno già dentro se solo tentassero di comprendere certi concetti (n.b.: ancora non sono stati sviscerati).


No temponauta se ti devi porre così con la flemma del santone vendibracciali parlare non serve a niente.
Chiediti: perchè ho aperto questo thread?
Per informare? Allora fallo. Con fonti, con spiegazioni.
Se invece l' hai aperto per autoelogiarti dillo subito e la gente penso che sarebbe molto contenta di lasciarti perdere.
E non ti parlo da 'miscredente' o 'debunker'.
Pur essendo razionalista so benissimo che c' é qualcos' altro oltre noi. Credo nell' esistenza di alieni e mi son trovato, nel corso della vita, davanti a manifestazioni che diremmo paranormali o sovrannaturali.
Ma da qui ad accettare passivamente e credere ciecamente a uno che mi dice di aver avuto 'visioni del futuro' così come niente fosse, credere a uno che parla di lotte astrali etc, no... questo assolutamente no.
Sarà che ogni volta che ho sentito proclami delk genere si é sempre trattato di cazzari, bugiarsi o malati, ma scusa non mi viene proprio per niente facile crederti.
Te lo dico chiaramente: secondo me stai mentendo spudoratamente. E certe tue risposte son solo dovute allo sviare richieste di spiegazioni e di link autorevoli in materia.
Altresì molte manifestazioni vengono scambiate per 'proiezioni astrali' o 'visioni del futuro' quando non son altro che allucinazioni o particolari sogni, o manifestazioni dovute a disturbi come epilessia o disfunzione del lobo temporale.
Se tu vuoi credere in determinate cose fai pure, ma non pretendere che la gente sia così 'facile a credere' come te senza avere dimostrazioni o prove, o quantomeno dettagliate spiegazioni.
Inviato il: 20/5/2010 11:50
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  •  Calvero
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#18
Sono certo di non sapere
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Citazione:


personalmente non vedo l' ora di morire per conoscere de andré


Ciao Gronda

..a proposito (e a riprova) - De André:

Non è il tempo: siamo noi che passiamo

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  •  Calvero
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#19
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Garrett ha scritto:
A me fa sempre sorridere che ci sia gente che davvero pensa di essere originale ignorando o facendo finta di ignorare che certi argomenti sono già stati ampiamente affrontati (e meglio) da millenni di filosofia.
Il tutto condito da ampie dosi di suggestioni alla Icke e da profezie che come al solito non si avvereranno mai manco per sbaglio... ma tanto basterà cambiare nick e presentare l'ennesima nuova "ultra-teoria".


Invece fa sorridere (cioé incazzare) Garret la tua sicurtà, su quanto le suggestioni siano così facilmente individuabili per te, complimenti. Sinceramente in Temponauta, di cui non ho alcuna certezza che dica la verità, non riscontro una presunzione di originalità. Se non quando viene attaccato (non da te), per cui alle provocazioni decide di rispondere provocando .... ed è altra storia. Ma credo Garret che tu i distinguo li sappia fare e alla grande anche.

Quindi, in sostanza, non rimane che essere delusi da te; che proprio da chi si sforza di mettere in luce che la Ruota è già stata inventata, non lascia un onesto spazio a chi racconta semplicemente come secondo lui sta girando. Che menta oppure no, non sarà dato saperlo. Ed è questo il motivo per cui lui dovrebbe scendere dal Piedistallo inventato dai suoi stessi detrattori per poterlo accusare di presunzione?

Ma fatemi il piacere.

E' la seconda volta che intervengo e quindi verrò accusato di essere l'avvocato di Temponauta... ma io prendo a pretesto la battaglia che si è costruita intorno a lui per ingrandire il paradosso di molti che nel momento in cui gridano allo spauracchio di un nuovo finto profeta, non si rendono conto che le loro certezze possano sugli stessi dubbi su cui posano tutte le argomentazioni di questo mondo.

Il fatto che lui ci creda, deve essere una colpa solamente perché riguarda un mondo non percepibile? Il fatto che si trovi a doverlo difendere con più sicurtà deriva proprio dal fatto che altri, sottilmente, continuino con delle ironie... ma a questi altri stronzi (per voi che non lo siete) pesa farlo notare eh, vero? poiché è sempre, anche se tacito, un alleato su cui posare l'opinione contraria. Bella roba (cioé, che schifo)
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Inviato il: 20/5/2010 12:40
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  •  infosauro
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#20
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Citazione:

Calvero ha scritto:
[...]
Il fatto che lui ci creda, deve essere una colpa solamente perché riguarda un mondo non percepibile? [...]


Diventa una colpa perchè non porta nulla a sostegno delle sue, peraltro poco comprensibili, tesi (e quando lo si fa notare diventa sfuggente). Se si ammette la libertà di fare un'affermazione basata sul nulla allora si può dire tutto e il contrario di tutto e la comunicazione diventa impossibile.
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#21
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sitchinite ha scritto:
Citazione:

Al2012 ha scritto:
@ sitchinite

3) ci puoi linkare alcune di queste immagini all' infrarosso?

Queste immagini sono realizzate con cinepresa agli ultravioletti (se ricordo bene)

nasa tether ufo incident
http://www.youtube.com/watch?v=5gh_OD2-gQY&feature=player_embedded


grazie Al molto belo, avevo già i video presi dal columbia, non quelli a ultravioletti ma quello originale dalla navicella con il tether.
Devo dire che questi sono molto più completi.




Passando dall' altra parte dello spettro (infrarosso), questi invece sono gli ufo invisibili ripresi da aun aereo messicano e divulgati ufficialmente dal governo messicano.

http://www.youtube.com/watch?v=uDOOZ_IPb6Y
Inviato il: 20/5/2010 13:09
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  •  Calvero
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#22
Sono certo di non sapere
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Che dire infosauro.. io mi sforzo di avere una visione di insieme nel Forum. E in questo e in altri Topic. Ora tu puoi dirmi: << Calvé che cosa vuoi da me?? non è che devo fare una ricerca su tutto il Forum se devo parlare con temponauta, no? >> ...

ok, ..ma se ci sforziamo di essere un po' onesti ci renderemo conto che le tematiche di Temponauta sono un Continuum che si è spostato di Topic in Topic. E questo è dovuto anche al fatto che molti, hanno denigrato gratuitamente le argomentazioni. Questi atteggiamenti induriscono le conversazioni e le portano ad esasperarle..

..quindi mentre invito Temponauta ad essere meno saccente, gli voglio riconoscere lo sforzo di essere messo spesso all'angolo e che quindi non riesce ad essere più morbido.

Ti faccio una domanda. Se io ti parlassi delle mie esperienze fuori dal corpo, come cazzo potrei dimostrartelo??
Dovrei mettermi virtualmente in ginocchio nel Forum per poter apparire una persona savia e onesta? Dovrei essere fermo nell'argomentare? dimmelo tu

Se, dico io, a qualcuno viene l'istinto di raccontare cose anche bizzarre e poco comprensibili quale metodo dovrebbe usare? Non solo. Sapendo, come si è dimostrato, che se a certe cose si crede fermamente ..fermamente si viene derisi, i dubbi e le difficoltà aumentano.
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Inviato il: 20/5/2010 13:16
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#23
Dubito ormai di tutto
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infosauro ha scritto:
Citazione:

Calvero ha scritto:
[...]
Il fatto che lui ci creda, deve essere una colpa solamente perché riguarda un mondo non percepibile? [...]


Diventa una colpa perchè non porta nulla a sostegno delle sue, peraltro poco comprensibili, tesi (e quando lo si fa notare diventa sfuggente). Se si ammette la libertà di fare un'affermazione basata sul nulla allora si può dire tutto e il contrario di tutto e la comunicazione diventa impossibile.
Inviato: 12/4/2010 16:37 Aggiornato: 12/4/2010 17:40
Ho qualche dubbio





Questo è il mio post del 12/4 sull'incidente del Tupolev 154 caduto il 10 aprile scorso a Katyn, in Russia:

Iscritto: 1/4/2010
Da: Agartha - connessione da Roma
Inviati: 235
Online! Re: Commenti liberi
Un pilota di aereo esperto non tenta l'atterraggio quattro volte: dopo i primi due falliti cambia destinazione o si mette in attesa in quota di parcheggio.
Ma dietro quel povero pilota con le stellette si agitava un tronfio pezzo grosso dello stato maggiore che voleva dimostrare ai grandi capi come ogni problema si risolve facilmente con la sua azione di comando risoluta ed esperta.
Ora 90 anime sanno chi ringraziare e i mestatori della politica internazionale hanno di che sbizzarrirsi per ricamare complotti e altre amenità sulla Russia neonazionalista.


Oggi a quanto pare c'era proprio il capo di stato maggiore dell'aeronautica in cabina di pilotaggio:

http://www.repubblica.it/esteri/2010/05/19/news/due_estranei_in_cabina_di_pilotaggio_quando_cadde_l_aereo_del_presidente_polacco-4177104/


Per me è remote viewing.
Per te è solo fortuna.
Fa come ti pare.
Inviato il: 20/5/2010 13:35
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  •  dardo
      dardo
Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#24
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 4/7/2007
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ciao
come notate scrivo poco in quanto non sono molto bravo a esprimere i miei pensieri come le mie conoscenze ma mi piace leggere in particolare siti come luogocomune. Volevo dare solo un mio parere su ciò che si sta dicendo (non ne potevo fare a meno).
personalmente anche se forse troppo fantastiche ammiro molto il modo di raccontare di temponauta, stimola molto la curiosità e da qualche senso logico ad alcuni fenomeni che si spiegano spesso con dei modi pazzeschi. Con ciò per dire che sono ansioso di leggere le altre notizie che voleva spiegarci. Mi spiece che sia attaccato da tanti. io posso avere dei miei pensieri e non per questo mi sento in dovere di dimostrarli quando cerco di parlarne. se chi pensa che lui sia matto o un bugiardo be una volta che lo ha espresso a questo punto potrebbe evitare di continuare a leggerlo senza aggredire.
un gran complimento anche ad al, a volte un pò lungo nel dare spiegazioni ma comunque molto interessanti
x temponauta:
sono ansioso di conoscere il resto... aspetto il proseguio

ciao
Inviato il: 20/5/2010 14:01
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#25
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Per me è remote viewing.
Per te è solo fortuna.
Fa come ti pare.

Cioe'... stai dicendo che avevi "previsto" la presenza in cabina grazie ad una premonizione-viaggio nel tempo-esplorazione astrale...?
(non e' una domanda retorica...)

La premessa descrive un ragionamento deduttivo, fatto in base a queste osservazioni:
Citazione:
Un pilota di aereo esperto non tenta l'atterraggio quattro volte: dopo i primi due falliti cambia destinazione o si mette in attesa in quota di parcheggio.


Personalmente, quando formulo ipotesi del genere, mi aspetto un certa percentuale di successo anche'io ma non le attribuisco certo a PARTICOLARI poteri. Mi limito ad attuare una certa lettura della realta' ... ipotetica e in nessun modo "certa".

Tutti piu' o meno passiamo un periodo in cui ci si ritiene dotati di qualcosa di speciale... ma credo poi passi... quasi sempre... (e non per un qualche complotto oscuro, ma per raggiunta presa di coscienza dei propri limiti...). E' iniziata a passare quando non mi limitavo a "ricordare" solo le IPOTESI azzeccate.

mc
Inviato il: 20/5/2010 16:59
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  •  Garrett
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#26
Mi sento vacillare
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Citazione:
Per me è remote viewing.


Se per te leggere i giornali online, e formulare plausibili ipotesi, è "remote viewing"...

Nell'agosto di due anni fa, Lech Kaczynski litigò con un pilota mentre sorvolava la capitale georgiana Tbilisi, e gli ordinò di atterrare nonostante le condizioni giudicate pericolose. Il pilota, racconta il New York Times, disubbidì e fece atterrare il velivolo nel vicino Azerbaijan. Il leader di varsavia, secondo quanto riferito dal quotidiano polacco Dziennik, minacciò conseguenze per il pilota: "Se si decide di diventare piloti, non si può essere paurosi", gli avrebbe detto Kaczynsky, "quando torneremo in Polonia faremo i conti".
Da Repubblica.it del 12/4

Evidentemente stavolta c'era un pilota un po' meno ubbidiente.

Su altri quotidiani online, sempre del 12 aprile, si è più espliciti:

Reports from Moscow, which were not officially confirmed, said these concerns had been passed by the flight crew to 60-year-old President Kaczynski but he had wanted to get to Smolensk because he was anxious not to miss the commemoration ceremony, which was to have been attended by Russian Prime Minister Vladimir Putin.

Immaginare che il presidente abbia mandato qualcuno dei suoi tirapiedi a dare ordini in cabina è del tutto in linea con il personaggio.

Citazione:
Ora 90 anime sanno chi ringraziare e i mestatori della politica internazionale hanno di che sbizzarrirsi per ricamare complotti e altre amenità sulla Russia neonazionalista.


In effetti anch'io avevo fatto questa ipotesi ma si è rivelata infondata. L'incidente non è mai stato strumentalizzato e le ipotesi cospirazioniste non hanno avuto seguito.
Inviato il: 20/5/2010 17:49
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  •  temponauta
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#27
Dubito ormai di tutto
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Ok, signor Garrett.
Ti dico quello che ho visto.
Il pilota era molto nervoso, ma il generale dell'aeronautica gli diceva che era necessario atterrare perchè erano in ritardo, ma soprattutto perchè era necessario restare in Russia (evidentemente vista con odio) il meno possibile.
Il generale era sicuro che durante la nebbia si sarebbe alzata quanto bastava (100 metri) per vedere la pista e atterrare, e probabilmente la torre di controllo gli aveva fatto capire che c'era una pausa nella densità della nebbia (dal loro punto di vista).
Quando l'aereo è arrivato al limite della manovra, il pilota, che per precauzione scendeva molto lentamente, si è accorto che era disallineato di qualche grado sulla sua sinistra e ha virato per riallinearsi.
Ma, nervoso e distratto dalla presenza in cabina del generalone, ha dato manetta appena ha sentito il cicalino di stallo senza accorgersi che era troppo tardi e troppo basso, e l'aereo non ha risposto.
L'aereo è scivolato d'ala sulla sinistra e ha toccato gli alberi girando a 180° e cappottandosi su sè stesso strisciando sul dorso.
L'urto e il fuoco hanno consumato tutto il suo carico umano in pochi secondi.
La prossima volta vacci tu a vedere.
Inviato il: 20/5/2010 19:40
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  •  abbidubbi
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#28
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temponauta, un consiglio (non richiesto ma è) per metterti in guardia dallo sparare altre sciocchezze "aeronautiche", ok?

cerca info riguardo a "volo strumentale" o "IFR" e "atterraggio in cat. C"...
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Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
Inviato il: 20/5/2010 21:25
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Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#29
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

abbidubbi ha scritto:
temponauta, un consiglio (non richiesto ma è) per metterti in guardia dallo sparare altre sciocchezze "aeronautiche", ok?

cerca info riguardo a "volo strumentale" o "IFR" e "atterraggio in cat. C"...




Abbidubbi, se devi dare aria ai denti sorridi, non parlare.
Non era una manovra ordinaria di un volo ordinario.
Il pilota aveva grossi problemi.
Inviato il: 20/5/2010 21:30
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  •  temponauta
      temponauta
Re: L'Ultraifisica e la lotta per la consapevolezza
#30
Dubito ormai di tutto
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Riprendo l'esame di questa dimensione fisica dal tempo.
Siamo stati abituati a considerare il tempo come una costante: le giornate durano ventiquattrore e l'orologio, con le sue lancette è un notaio perfetto.
Ma quello che misuriamo è il nostro tempo, quello dell'uomo, mentre in realtà ogni specie vivente, ma anche ogni elemento materiale ha un suo proprio tempo.
Ovviamente una farfalla non se ne farebbe niente del nostro orologio, e neanche la montagna.
Il tempo che abbiamo scelto di misurare con i secondi, i minuti e le ore è perciò perfettamente tarato sull'uomo, e come tale, sui suoi sensi.
Vediamo una scena che dura un minuto e tutto sembra armonico ai nostri occhi: in quel minuto sono riusciti a cogliere le giuste informazioni per mandarle alla mente.
Ma è così?
In verità gli occhi sono capaci di cogliere molte più informazioni, ma la mente le scarta se non vi rileva un interesse diretto.
Se un microscopico sassolino viene lanciato verso l'occhio, la palpebra si chiude prima ancora che la mente abbia elaborato la minaccia: chiamiamolo istinto, ma è comunque indice della incredibile potenza della nostra vista.
Ma se quel sassolino non colpisce l'occhio, la vista lo vede ma la mente lo ignora.
Ma se al posto del sassolino, si muovesse un oggetto/essere con una velocità che la nostra vista vede, ma la mente non elabora perchè troppo rapido per dargli una connotazione utile o a riconoscerlo?
Per la mente non c'è nulla ma in realtà c'è.
Se poi questo oggetto ha anche una consistenza materiale debole o una capacità camaleontica, l'invisibilità è assicurata: eppure esiste e si muove davvero.
Solo usando videocamere e macchine fotografiche ad alta velocità di ripresa/scatto riusciamo ad avere immagini di questi oggetti/esseri che si muovono e vivono nella nostra realtà fisica, ma con un tempo diverso.
Per la montagna, che ha il suo tempo personale, noi uomini ci muoviamo come gli oggetti/esseri di cui sopra: in pratica non sa neppure che esistiamo.
Riassumendo tutto il discorso finora fatto: viviamo in dimensione spazio-tempo dominata dalla materia animata e inanimata (includendo l'energia di terza densità), illudendoci che ogni cosa sia reale perchè connessa ad una fisicità, ma questa in verità si relaziona con noi (l'IO-mente) solo a livello di informazioni, le quali a loro volta sono rese incomplete dai limiti dei sensi fisici (in particolare la vista) nel "leggere" lo spazio ed il tempo.
Insomma, l'uomo crede di vedere il mondo in cui vive, ma in realtà è come un cavallo con i paraocchi.
Se questo è ciò che accade in questa realtà, perchè interessarsi di altre realtà?
Alla prossima.
Inviato il: 20/5/2010 23:11
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