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  L'angolo delle cose preoccupanti...

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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#601
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Ecuador, il governo mette all'asta la foresta amazzonica

L'Ecuador sta per mettere all'asta circa tre milioni di ettari di foresta amazzonica, polmone verde della Terra. L'intenzione delle autorità sarebbe quella di venderli alle compagnie petrolifere internazionali, in particolare a quelle cinesi.

Il governo di Quito ha infatti organizzato un tour nelle capitali straniere che potrebbero essere maggiormente interessate all'affare. Lunedì a Pechino i rappresentanti dell'Ecuador hanno quindi illustrato le potenzialità energetiche dei terreni in vendita ai manager delle principali aziende petrolifere cinesi, tra cui la China Petrochemical e la China National Offshore Oil.

L'intenzione delle autorità dell'Ecuador ha provocato la dura protesta di organizzazioni non governative e leader delle tribù locali, che denunciano una “sistematica violazione dei diritti sulle terre ancestrali”.

La vendita della foresta amazzonica aprirebbe infatti la strada a nuove esplorazioni petrolifere e a nuove deportazioni di popolazioni indigene. In particolare, secondo l'organizzazione Amazon Watch, sono sette le popolazioni che rischiano di essere espropriate della loro terra.

“Chiediamo che le compagnie petrolifere pubbliche e private di tutto il mondo non partecipino al processo di gara che viola sistematicamente i diritti di sette nazionalità indigene, imponendo progetti petroliferi nei loro territori ancestrali”, ha scritto un gruppo di associazioni indigene dell'Ecuador in una lettera aperta dello scorso autunno.

Il ministro ecuadoregno per gli Idrocarburi, Andrés Donoso Fabara, ha replicato all'appello duramente accusando i leader della protesta di non fare gli interessi delle loro popolazioni, ma di inseguire di inseguire degli obiettivi politici.

Eppure secondo Amazon Watch, un eventuale acquisto violerebbe anche le linee guida fissate congiuntamente dai ministri cinesi per l'Ambiente e per il Commercio estero. In base al documento approvato il mese scorso, infatti, gli investimenti all'estero dovrebbero avvenire “promuovendo uno sviluppo armonioso dell'economia locale, dell'ambiente e delle comunità”.

Nel luglio scorso la Corte interamericana dei diritti umani ha stabilito di vietare sviluppi petroliferi nel Sarayaku, un territorio della foresta pluviale tropicale nel sud dell'Ecuador raggiungibile solo in aereo e in canoa, al fine di preservare il suo ricco patrimonio culturale e della biodiversità. La corte ha inoltre ordinato che i governi ottengono “previo consenso libero e informato” da gruppi indigeni prima di approvare le attività petrolifere sulle loro terre indigene.

La foresta amazzonica, ecosistema più ricco al mondo di specie animali e vegetali, è già fortemente minacciata dalla deforestazione che tra l'agosto del 2012 e il febbraio del 2013 è aumentata del 26,6%. Secondo i dati raccolti dal sistema di rilevamento satellitare Deter, del National Space Research Institute (Inpe), soltanto in quell’arco di tempo sono andati distrutti 1.695 kmq di foresta, una superficie più grande di quella di San Paolo, la città più grande del Sud America. Nello stesso periodo dell’anno precedente erano andati distrutti, invece, 1.339 kmq di foresta.



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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#602
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Questo non e' un paese tranquillo e troppe urla sui tubi catodici non vanno bene, la politica dovrebbe riflettere su cosa sta seminando da anni:

link Imprenditrice giapponese aggredita e insultata vicino all'aeroporto ... L'attacco razzista anche contro altri uomini d'affari orientali. L'energumeno è poi fuggito in auto ....

E in effetti chi puo' fugge via, come avviene da oltre un secolo ormai, segno che il paese non e' cambiato nella sua sostanza politica :
link Crisi, boom di italiani in fuga Aire: +30% di emigrati nel 2012 La Germania il paese più gettonato per ripartire: ad andarsene giovani e non solo
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#603
Sono certo di non sapere
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#604
Sono certo di non sapere
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La guerra contro la “Kasta” produce mostri
Pubblico impiego? Solo Kasta, produce sprechi. Tagliare, risparmiare, premiare solo i meritevoli. Il resto sono cervelli all’ammasso. Licenziare, raus.

Il primo ad avere creduto nella battaglia populistica per eccellenza, quella contro la casta del pubblico impiego, i garantiti, non è stato Grillo, o Brunetta quando approvò una riforma del pubblico impiego inutile. E’ lo Stato italiano che, secondo i dati dell’Aran, l’agenzia che rappresenta la pubblica amministrazione nella contrattazione collettiva nazionale, ha tagliato 232 mila dipendenti pubblici tra il 2006 e il 2011, passati da 3.627.139 a 3.396.810.

Stella&Rizzo hanno fallito
Questa è la tesi dell’ex vice direttore del Corriere della Sera Massimo Mucchetti esposta in un’intervista a italia oggi. I due giornalisti del Corriere, autori di un fortunato libro-denuncia contro la “Casta” dei politici e dei dipendenti, mostrarono gli sprechi intollerabili della pubblica amministrazione, prodotti da privilegi oggettivi di una élite. Quella denuncia diede la stura all’immenso risentimento popolare contro una determinata categoria della classe dirigente, scatenando un duplice processo. Il primo è politico:

Fu, quella,un’intuizione giornalistica penetrante dell’allora direttore, Paolo Mieli. Ma lo stesso Corriere e il sistema dei media nel suo complesso non sono riusciti a sfidare realmente la classe politica sul piano delle soluzioni.Quelle inchieste si accompagnavano a una campagna politica che, mettendo in luce le debolezze reali del governo Prodi, puntava sui tecnici che avrebbero dovuto avere alla loro testa Montezemolo. Una grande idea giornalistica, una piccola idea politica. E alla fine, complice una politica cieca, la guerra alla Casta senza la capacità di proporre alternative reali ha generato il Movimento 5 Stelle. Che ora attacca politici e giornalisti.

Il secondo è sociale e ha investito un aspetto particolare, e ancora misconosciuto, del grillismo e in generale dell’organizzazione del lavoro in Italia. L’odio per la “Casta” ha generato il disprezzo contro chi lavora nel pubblico impiego. Se fa il medico, lavora all’università o nella scuola, in un ufficio avrà senz’altro truccato un concorso, vanterà una raccomandazione, ha truccato le carte penalizzando i “meritevoli”. Fa schifo, insomma.

Quando lo Stato è il più grande sfruttatore di precari
Come dimostrano i dati dell’Aran, la crescita del precariato nella pubblica amministrazione, e in particolare nei settori sensibili del Welfare, scuola e sanità, è avvenuta proprio negli anni in cui iniziava la campagna anti-casta. Insieme a questa crescita è avvenuta la contemporanea espulsione (dovuta principalmente ai pensionamenti) di oltre 200 mila persone. Il blocco del turnover non permetterà l’assunzione di nuovo personale, compresi i precari che attendono nel limbo una stabilizzazione impossibile.

Non solo dunque la virulenta campagna antiKasta si è ritorta contro i suoi autori, ma ha nascosto il processo di ridimensionamento del lavoro pubblico, in particolare nei settori che assicurano la riproduzione intellettuale, e la cura della persona. Insomma, direttamente o indirettamente, la guerra alla “Kasta” (cioè contro la discriminazione dei peggiori contro i migliori) ha alimentato il problema che voleva denunciare: il diritto e la libertà responsabile all’accesso ad un lavoro, nel pubblico o nel privato, in un mercato che è stato spogliato di ogni regola. A partire dallo Stato, il più grande sfruttatore di precari.

Sorpresa: l’Italia ha pochi dipendenti pubblici
Contrariamente a una delle leggende diffuse dai sostenitori dello «stato minimo», questi numeri dimostrano che l’Italia è sotto la media Ocse per numero di occupati nella pubblica amministrazione. Sono meno di quelli francesi, e lo si può capire, considerata le tradizioni dei nostri vicini d’Oltralpe. Ma, sorpresa, l’Italia si classifica sotto i paesi presi ad esempio dai sostenitori del neo-liberismo scatenato: gli Stati Uniti e la patria dell’Iron Lady Margaret Thatcher. Sotto di noi ci sono solo i «Pigs» Spagna e Portogallo e il nuovo «faro» della Germania.

Nessun problema, l’Italia la raggiungerà presto, anche grazie al rinvio dei pensionamenti voluti dalla riforma Fornero, il blocco delle nuove assunzioni e al mancato rinnovo degli interinali, tempi determinati e flessibili, già in atto da tempo. Secondo la Ragioneria generale dello Stato sono diminuiti di oltre il 26% negli ultimi 5 anni. Per l’Aran nel 2012 il calo sarà del 2,3% e continuerà nel 2013. Il risparmio sugli stipendi sarà notevole: nel 2011 la spesa è stata di 170 miliardi (-1,6% sul 2010). Nel 2012 è calata a 165,36 miliardi (-2,3%).

Siamo tornati al 1979
Anche nelle retribuzioni lo stato italiano viaggia a ritroso nel tempo. Oggi è tornato al 1979. E, purtroppo, non si fermerà.I settori dove i tagli si sono fatti sentire di più sono quelli che garantiscono il Welfare, scuola e sanità, e poi gli enti locali e i ministeri. Il processo è iniziato con l’ultimo governo Prodi, ma l’onda si è ingrossata rovesciando qualsiasi cosa davanti a sé quando Giulio Tremonti è tornato ad occupare la scrivania di Quinto Sella al ministero dell’Economia, spalleggiato da Renato Brunetta alla funzione pubblica e da Maria Stella Gelmini all’istruzione. Un concerto che ha posto le basi per i tagli del futuro che colpiranno in Lombardia (dove lavora il 25% dei dipendenti pubblici), il Trentino e il Lazio con il 19% e il 18% di dipendenti in eccesso. In Calabria gli uffici sono invece sotto organico del 23%.

Una controprova che l’austerità di Stato continuerà la offre il «rapporto Giarda» sulla spending review. Ci attendono nuovi tagli da 135,6 miliardi di euro sui beni e i servizi, 122,1 miliardi di retribuzioni nel pubblico, e un altro 5,2% a scuola e università che dal 2009 hanno già perso quasi 10 miliardi di euro. Sono previsti tagli del 33,1% alla spesa sanitaria, oltre a un’altra sforbiciata del 24,1% agli enti locali, già taglieggiati dal patto di stabilità interno.

Che fine fanno queste risorse finanziarie? Dovrebbero ripianare il debito, che però è aumentato nell’ultimo anno di 19 miliardi. È probabile che anche i prossimi tagli sulla pubblica amministrazione avranno lo stesso effetto. Questa è la regola dell’austerità: più tagli il debito (Monti l’ha fatto per 21 miliardi in 400 giorni), più il debito cresce a causa degli interessi pagati dallo Stato, mentre l’«efficienza» della spesa pubblica tagliata non migliora, deprimendo gli stipendi dei dipendenti (fermi al 2000 e in diminuzione dello 0,8% rispetto al 2011 e di un altro 0,5 e l’1% nel 2012). Nel privato, invece, sono aumentate del 2,1% negli ultimi 11 anni dove però l’Aran registra un calo dell’occupazione.

L’austerità è un circolo vizioso, anche se c’è chi ancora pensa di reinvestire i «risparmi» fatti sui ministeri e gli enti locali per finanziare il debito che la P.A. ha con le imprese.

Due anni di Gelmini, -160mila insegnanti
Secondo i dati della Ragioneria generale dello Stato i docenti e il personale amministrativo precari nella scuola italiana erano nel 2011 301.075. Un esercito che rappresenta il 46% dei precari nel pubblico impiego. I dipendenti nella scuola sono 882.033 e i precari rappresentano il 15% del totale di 1.183.108. Dall’inizio della cura da cavallo imposta dalla coppia Tremonti-Gelmini nel 2008, i dati dell’agenzia Aran dimostrano che il personale nella scuola è diminuito tra il 2009 e il 2011 a 1.025.326 persone, quindi di 157.782 persone. Nel 2012 diminuiranno ancora. Dove sono finite? Considerato che dalla pubblica amministrazione nessuno può essere licenziato, e che per smettere di «prestare servizio» per lo stato bisogna dimostrare fondate ragioni, buona parte di queste persone sono andate in pensione.

Ci sono i precari, usati come un esercito di riserva per colmare i «buchi» provocati dalle malattie dei titolari di cattedra, oppure da chi ha un posto regolare tra il personale di servizio (i «bidelli»). Ma la proporzione tra un posto a tempo indeterminato che si libera e un precario che si vuole occupare non è automatica. Gelmini ha diminuito le cattedre e ha aumentato gli «spezzoni» di cattedra, cioè le singole ore di insegnamento che i 133.932 precari censiti nel 2011 si contendono per tutto l’anno. Passano la vita ad aspettare la chiamata del preside di turno.

La spesa sanitaria tiene… fino alla prossima spending review
Nella sanità l’austerity di stato ha tagliato 14.697 posti tra il 2008 e il 2011. Lo sostiene l’Aran secondo la quale i tagli imposti ad un altro settore, quello della scuola storicamente più numeroso per numeri di dipendenti impiegati, porteranno tra poco tempo a rovesciare un primato consolidato nel tempo. Nel 2011 la spesa per il personale della scuola superava quello della sanità per solo mezzo punto percentuale, il minimo mai raggiunto in precedenza. In attesa di una nuova rilevazione, nel 2012 la spesa della sanità avrebbe superato quella per la scuola.

I «tagli lineari» praticati da Tremonti, e quelli che a leggere il progetto di spending review consegnata al parlamento dal governo Monti (si parla di un altro -5% sul budget attuale) permetterà alla spesa per il personale del servizio sanitario nazionale di superare quella prevista per la scuola. Ma sarà un primato di breve durata. Nel caso della sanità la spending review prevede un «risparmio» del 32,7%. La condizione dei 35.193 precari censiti nel 2011 dalla Ragioneria generale (su 682.477 dipendenti) è destinata a peggiorare.

La terza fase della spending review: tagli al pubblico impiego e privatizzazione
Nel Documento di economia e finanza (Def) approvato dal governo Monti mercoledì esiste un capitolo dedicato al «Piano nazionale delle riforme» (Pnr). Più che alle cifre sulla «crescita» di un’economia in recessione tecnica da almeno due anni, numeri scritti sull’acqua come ad esempio l’aumento dell’1,3% del Pil nel 2014, è più interessante annotare le «riforme» che le cadreghe tecniche lasciano in eredità al prossimo governo (quando ci sarà). E che dovranno essere rispettate se l’Italia vuole mantenere il suo buon nome nel salotto europeo dell’austerità, e non essere considerata uno «stato fallito», cioé quello che è oggi.

In quello che Monti ha considerato solo un «work in progress» esistono in realtà tutte le decisioni prese nel «rapporto Giarda» sulla spending review: entro il 2016 bisogna recuperare fino a 15 miliardi di spesa pubblica. Questo significa tagliare il pubblico impiego tra i 2 e i 5 miliardi di euro e dismettere almeno 30 miliardi di immobili pubblici, pari all’1% del Pil. Sono i «famosi» 45 miliardi di euro da destinare all’ammortamento del debito sovrano che, secondo il Def, raggiungerà quest’anno il record del 130,4% e diminuirà entro il 2017 al 117%. Una quota gradita alla Troika che sorveglia l’Italia.

Le prime due fasi della spending review, si legge nel Def, garantiranno 13 miliardi di «risparmi» entro il 2015. Ma bisogna continuare, altrimenti si ritorna nel «baratro». Il Pnr stabilisce la regola d’oro che i prossimi interventi dovranno rispettare: prime vengono le città metropolitane, poi il taglio delle provincie che il governo non è riuscito ad imporre – nonostante la retorica del «fate presto!» alla «strana» ex maggioranza Pd-Pdl-Udc che ha sorretto le stanche membra dei tecnici. In realtà è una goccia nell’oceano dell’austerità: la loro riduzione da 86 a 51 comporterà tra i 370 e i 535 milioni di euro di risparmio. Poi viene il piatto forte. anzi fortissimo. Bisogna tagliare su tutte le amministrazioni locali, già taglieggiate dal patto di stabilità interno. Tagliare i «rami secchi» degli enti pubblici (si preparino gli enti di ricerca, ad esempio), dei ministeri.

Si annuncia già una stretta sulla spesa per beni e servizi, ma soprattutto un taglio al pubblico impiego che, secondo l’Aran, è già diminuito di 232 mila unità dal 2007 al 2011. Tra pensionamenti ordinari e in deroga, part-time, mobilità volontaria e obbligatoria di due anni (dopo c’è il licenziamento) Monti prevede di risparmiare l’1% della spesa nel 2014 per poi tornare a salire dell’1% dal 2015. Può darsi, ma senza assumere nessuno.
Poi un memoir sull’Imu, già oggetto di contesa elettorale tra Monti e Berlusconi. L’avvertimento al prossimo governo è chiaro: se non sarà riconfermata la tassa sulla prima casa fino al 2017, saranno necessarie due finanziarie straordinarie da 3,3 miliardi nel 2015, 6,9 nel 2016, 10,7 nel 2017. Per rispettare l’austerità saranno necessarie nuove privatizzazioni.

E’ iniziata la terza fase dell’austerità.

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Stasera sul Corriere on line vi erano ben in vista 4 episodi di contestazioni a politici: Berlusconi ad Udine, Il PD e Buttiglione a Roma, Roma, Grillo a Trieste .

Test al tornasole questi di una situazione sociale molto tesa.


2.

Dalla Grecia:


link Grecia, la denuncia degli insegnanti «Sempre più bambini soffrono la fame» Nel 2012 il 10% degli studenti delle scuole elementari e medie ha sofferto la fame. «Ormai siamo a livelli africani» ... Scene che qualche tempo fa in Europa erano ritenute impensabili e ora, a causa della crisi economica che ha colpito il Paese, è diventato una realtà quotidiana. Bambini che a scuola cercano cibo nella spazzatura, altri che chiedono ai compagni gli avanzi della merenda, o bimbi piegati in due per i crampi della fame o che svengono. ...


Quel che colpisce ancora una volta e' la notizia che non c'è: se lo scenario in Grecia e' quello, con la gente allo stremo per la fame, dov'e' finita quella cosa chiamata aiuti ? Com'è e che non si legge di aiuti materiali mandati a chi non piu' nulla mangiare? Com'e' che in giro non si vedono iniziative di solidarietà verso i meno fortunati ? Si la crisi, ma anche con quel poco che si ha ci si dovrebbe aiutare, almeno un pasto agli alunni lo si dovrebbe garantire se lo scenario e' quello descritto dal Corriere .
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Capo della Nestlè....

L'acqua come diritto pubblico?

"é una posizione estrema"

Facciamo così, prendiamo questo signore e portiamolo un paio di giorni nel deserto del Sahara... come viveri un po' di carne essiccata e una bottiglia di coca cola...

Vediamo alla fine dei due giorni quale valore avrà assunto l'acqua per lui... sempre se sarà ancora in grado di formulare pensieri logici...

Lo dico adesso e lo dirò in futuro... bisogna fare in modo che queste mega aziende non possano esistere... arrivate ad un certo fatturato, devono essere smembrate... punto.

Non hanno valori etici, non sono fedeli se non a se stesse... e possono forgiare le politiche delle nazioni... tutto ciò deve essere limitato... se non eliminato del tutto...
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La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#615
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Terrificante sapere che Ingroia non è ancora stato cacciato a pedate sul culo dalla magistratura. E' una vergogna mondiale un giudice del genere.
Uno come Ingroia è indegno perfino per un paese come il nostro.
Inquietante sapere che tra i boiardi di stato, vinicitori di concorso pubblico ( quando si potranno eleggere i giudici ? che sarebbe veramente una conquista di civiltà ) ci possano essere migliaia di loschi individui come Ingroia.
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#616
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mangog sempre lì a leccare il culo del nano, eh?
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"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Inviato il: 22/4/2013 12:43
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  •  toussaint
      toussaint
Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
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Merio, la più grande rivoluzione di questo mondo sarebbe l'abolizione delle SPA e delle SRL.
non si capisce perchè un fornaio se non paga i suoi debiti debba fallire e non poter più avere neanche un prestito personale da una banca e invece chi detiene un pacchetto di azioni di società a responsabilità limitata possa fallire mille volte.
è una vergogna, un'indecenza, la prova che la legge non è uguale per tutti ma è fatta dai capitalisti a loro uso e consumo.
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"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Inviato il: 22/4/2013 12:46
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  •  mangog
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#618
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

toussaint ha scritto:
Merio, la più grande rivoluzione di questo mondo sarebbe l'abolizione delle SPA e delle SRL.
non si capisce perchè un fornaio se non paga i suoi debiti debba fallire e non poter più avere neanche un prestito personale da una banca e invece chi detiene un pacchetto di azioni di società a responsabilità limitata possa fallire mille volte.
è una vergogna, un'indecenza, la prova che la legge non è uguale per tutti ma è fatta dai capitalisti a loro uso e consumo.


Ma te lo ha detto tua nonna che le cose sono proprio così ? Non riesci proprio ad elaborare un discorso senza impastrocchiarti in cose inesatte ?

Citazione:

mangog sempre lì a leccare il culo del nano, eh?


La magistratura Italiana fa più danni della mafia e dell'evasione fiscale.
Informati presso il primo radicale che incontri.
La magistratura Italiana è l'incarnazione vivente della degenerazione statalista. I magistrati con tanto di pagliacci in divisa a seguito sono un pericolo per le persone. .Una magistratura meno fancazzista avrebbe tolto la terra da sotto i piedi di Berlusconi ancora prima che cominciasse a costruire i suoi orrendi quartieri.
Sono loro i primi criminali da mettere in galera per il dolore e la sofferenza che hanno sparso in giro abusando allegramente dell'interpretazione legislativa con la loro anacronistiica discrezionalità. Gente che ha vinto un concorso pubblico chissà come può mettere in galera il primo che passa solo perchè quel giorno gli gira così. E' di una gravità inaudita la loro impunità anche per i sbagli più eclatanti.
Uno come Ingroia fa passare la voglia di essere Italiano. Peggio dell'altro somaro che per fortuna è sparito dalla circolazione ( ahimè.. la politica lo ha fatto diventare straricco.. pertanto somaro non lo è mica tanto.. )
Inviato il: 22/4/2013 17:03
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#619
Sono certo di non sapere
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Un passo alla volta ragazzi... è chiaro che se prendiamo come esempio l'Italia di problemi di cui discutere ce ne sono a bizzeffe...

Il primo è a parer mio il nostro ruolo rispetto agli USA... cioè mi piacerebbe sapere cosa c'è scritto nei trattati firmati alla fine della II Guerra Mondiale...

Poi c'è il piccolo problema dell'Euro che ci sta uccidendo... e ringraziamo Prodi e la Germania per questo...

Però c'è pure la Magistratura che in certi casi rompe davvero le palle...

Tanto per dirne qualcuno...

Dobbiamo decidere sia a livello personale, sia sociale cosa e come affrontare questi problemi perché al redde rationem prima o poi ci arriveremo cmq...

Ma la prima cosa da fare in Italia è elevare il livello dell'informazione...

Basta vedere un servizio di Studio Aperto o del TG3 per rendersene conto...
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#620
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Merio ha scritto:
Ma la prima cosa da fare in Italia è elevare il livello dell'informazione...

Basta vedere un servizio di Studio Aperto o del TG3 per rendersene conto...


Nessuno ti obbliga a guardare la televisione.
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#621
Sono certo di non sapere
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Citazione:
mangog ha scritto:
La magistratura Italiana fa più danni della mafia e dell'evasione fiscale.


Spero che un giorno tu debba rispondere di tutte le stronzate che scrivi.
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Inviato il: 23/4/2013 9:38
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  •  Merio
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#622
Sono certo di non sapere
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Hai ragione... ma tra lo studiare, allenarmi, seguire le vicende odierne da un punto di vista non banale, ect... paradossalmente vedere un poco di TV mi rilassa... giusto una mezz'oretta verso sera... su DMAX c'è "Come è fatto"...
Purtroppo non ho il monopolio del telecomando e ogni tot mi tocca sorbirmi studio aperto, TG1, TG3...

Ma piano piano anche questa "dipendenza" se ne va...

Piuttosto Sertes sulla Magistratura cosa potresti suggerirmi?

Giusto per inquadrare la faccenda...
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#623
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@Merio:
Citazione:
Ma la prima cosa da fare in Italia è elevare il livello dell'informazione...

Piccolo OT:
Io non sono piu' sicuro che il problema sia l'informazione ma il fatto che la gente
non vuole aprire gli occhi o ammettere di essersi sbagliati e fanno di tutto
per negare tutto perfino l'evidenza piu' evidente.
Qui ne abbiamo un paio di casi lampanti !!
Chiuso OT.
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#624
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Citazione:
Merio ha scritto:
Piuttosto Sertes sulla Magistratura cosa potresti suggerirmi?

Giusto per inquadrare la faccenda...


Ah! Difficile rispondere direttamente, concedimi una digressione.

Io sono approdato su LC per seguire il 9/11 e dopo averlo studiato approfonditamente gli altri utenti mi hanno aiutato ad aprire gli occhi su una pluralità di altri argomenti. Come argomento secondario ho quindi studiato la comunicazione, dato che un pochettino ne masticavo di già, ma anche perchè molte cose di comunicazione si possono applicare sia al 9/11 che a tutti gli altri argomenti spinosi.
In particolare la Propaganda, l'arte di manipolare la percezione di un dato evento attraverso la comunicazione, e senza necessariamente mentire.

Quindi sulla magistratura ti so dire poco/niente, ma ti posso dire che se studi i metodi con cui ci ingannano, quello serve dappertutto.

Di mio ho solo maturato il pensiero che la magistratura sia un settore meno marcio di tanti altri, dato che l'escalation per rimuovere i problemi procede sempre così: prima provano a comprarti, poi provano a spaventarti, infine i pochi che non si fanno nè comprare nè intimidire li ammazzano, e non c'è settore come la magistratura e la pubblica sicurezza in cui abbiamo avuto altrettanti morti.
Per questo considero le parole di mangog veramente vergognose e infamanti, dopo che queste persone mediamente passano la vita lavorativa a servire gli altri mettendosi in rischio in proprio, lui lì arriva a dire che sono peggio della mafia. Questo sputa sulla memoria di Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, su tutte le persone della scorta, morte per proteggere pure lui.
Non aggiungo altro su questa persona piccola piccola, perchè non ho interesse a farmi bannare, ma molte ce ne sarebbero da dirgli.

(Poi è chiaro, la P2 aveva anche magistrati al suo interno, e se sei nella massoneria la tua fedeltà va sempre prima alla tua fazione piuttosto che allo stato... poi c'era il mitico Carnevale in cassazione che bocciava tutte le condanne, ok... contro-esempi ne trovi a cercarne. Ma sono l'eccezione, non la regola, come ho detto sono i tristi numeri a dimostrare che è così)
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
#625
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@Merio:
Citazione:
Piuttosto Sertes sulla Magistratura cosa potresti suggerirmi?

Io posso suggerirti il nome di un giornalista che secondo me per quanto riguarda
la giustizia non lo batte nessuno:
Marco Travaglio.
Ho ascoltato un sacco di suoi interventi e in merito di giustizia non saprei
consigliarti di meglio...
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Grazie dei suggerimenti ragazzi!!

Un'ultima cosa Sertes, per caso esistono dei testi sull'argomento "propaganda" perché non sono mai riuscito a studiarla da un punto di vista sistemico, e quindi mi rimane sempre fumosa come questione...

Ho già accumulato almeno qualche anno di letture su svariati argomenti... la propaganda non può mancare...
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
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e infatti esistono pure molecole che si sono guadagnate il nome di "geronto-toxins"... meglio conosciute come Advanced Glycation End Products, o AGEs...

AGEs
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti...
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