La differenza di percezione tra l’Occidente e il Mondo Musulmano
Questa è la trascrizione di un pezzo di intervista fatta a Glenn Greenwald, che ci parla della “differenza di percezione” , riguardante le guerre in corso, fra l’occidente e il mondo musulmano.
Fonte: DemocracyNow
Traduzione: saigon2k.altervista.org
AMY GOODMAN: Glenn Greenwald, parlaci della copertura dei media su queste guerre. E anche, hai scritto un pezzo interessante sulla copertura del New York Times riguardante Sami al-Hajj, il reporter di Al Jazeera che è stato tenuto prigioniero a Guantanamo per circa sei anni e poi rilasciato senza alcuna accusa.
GLENN GREENWALD: Bè, questo è ciò che trovo più interessante… l’aspetto più interessante di tutto è che generalmente si pensa che ci sia una grande differenza fra come noi, Americani o Occidentali, percepiamo tutti questi eventi e come vengono invece percepiti dal mondo Musulmano. E questa differenza è reale. C’è una grandissima disparità. Ma generalmente, quel che pensiamo è che la ragione di questa disparità sia dovuta al fatto che noi siamo razionali e ben informati e istruiti e avanzati e, soprattutto, liberi, e quindi che sappiamo la verità su quel che accade, mentre i Musulmani vivono in paesi oppressivi e primitivi e retrogadi, che sono consumati non dalla razionalità ma dal fanatismo religioso, e che quindi hanno una visione del mondo distorta, parziale e di propaganda, e che questa sia la causa di questa differenza.
La realtà però è l’esatto opposto, perchè di tutte le cose di cui stiamo discutendo, sugli effetti dei nostri bombardamenti aerei in tutti questi paesi Musulmani, il fatto che stiamo costantemente facendo la guerra in un crescente numero delle loro nazioni, e il fatto che quotidianamente massacriamo uomini, donne e bambini innocenti che sono vittime dei nostri bombardamenti aerei, il popolo Musulmano nel mondo Islamico e in quei paesi sono ben informati su quel che facciamo, perchè queste immagini vengono costantemente pubblicizzate. Per cui vengono informati su quello che stiamo facendo. Al contrario, se invece si da un’occhiata alla copertura dei media Americani, è virtualmente impossibile che le vittime delle nostre azioni, dei bombardamenti aerei e delle nostre azioni militare, vengano discusse. Queste cose ci vengono nascoste.
Per questo motivo, loro percepiscono che noi siamo gli aggressori perchè stiamo uccidendo civili, che è vero, ma agli Americani viene data della propaganda, le informazioni vengono praticamente nascoste, e quindi sono incosapevoli di quel che sono le nostre azioni. E quindi, quando c’è rabbia e ostilità e odio nel mondo Musulmano verso gli Stati Uniti, loro capiscono il perchè, ma noi siamo confusi e perplessi, perchè i fatti che hanno generato quei sentimenti generalmente ci vengono nascosti.
E hai anche menzionato la storia di Sami al-Hajj, che era un reporter di Al Jazeera, un reporter, un cameraman, che stava lavorando durante l’invasione dell’Afghanistan da parte degli Stati Uniti alla fine del 2001, quando venne sequestrato dagli Stati Uniti e spedito a Guantanamo, dove è stato tenuto per sette anni, ovviamente senza accuse di alcun tipo. E’ stato interrogato quasi esclusivamente, non su Osama Bin Laden o sul terrorismo, ma sulle operazioni di Al Jazeera. Chiaramente è stato fatto prigioniero di guerra perchè era un giornalista che lavorava per una compagnia che l’amministrazione Bush considerava come critica o ostile ai suoi interessi. Ecco quindi che abbiamo un giornalista, un giornalista straniero, che abbiamo imprigionato per sette anni.
E se andate e ricercate su Nexis o altri database dei media quali erano le discussioni nei media mainstream su questo caso, non troverete quasi niente. Quindi gli Americani non sono stati informati del fatto che noi, come governo, abbiamo imprigionato dei giornalisti senza alcuna accusa. E ci sono molti altri giornalisti stranieri che sono stati imprigionati alla stessa maniera in Iraq e altri posti. Nonostante ciò, quando c’è stato il caso di Roxana Saberi, la giornalista Iraniano-Americana che venne imprigionata in Iran per tre mesi -non sette anni, ma tre mesi- o i due giornalisti che furono imprigionati in North Korea, quel che si verifica è un’esplosione di isteria nei mass media. Per questo motivo, si da l’impressione che solo i governi stranieri, e non il nostro, imprigionano i giornalisti senza alcuna accusa. E questo è ciò che crea la disparità di percezione. Il fatto è che stiamo subendo la propaganda da parte dei nostri stessi media.
Fonte: DemocracyNow
Traduzione: saigon2k.altervista.org
Il video e la trascrizione integrale dell’intervista (in inglese) si può trovare qui:
http://www.democracynow.org/2009/12/31/glennQuello che viene trasmesso nelle Tv del Mondo Musulmano:
abyan1
Quello che invece viene trasmesso nelle Tv Occidentali:
Emilio+fede+-thumb
Il prodotto di questa “differenza di percezione” produce quell’umanità variegata che permette alle Fallaci, ai Bush e ai Legaioli di giustificare ogni guerra, carneficina e massacro occidentale di civili musulmani con frasi tipo “ci odiano per la nostra libertà” e altre corbellerie simili.