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  L'Uomo Nuovo

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L'Uomo Nuovo
#1
So tutto
Iscritto il: 11/5/2008
Da Trieste
Messaggi: 21
Offline
Cosa ne pensate?

La funzione della nuova società è di incoraggiare il sorgere di un uomo nuovo, la cui struttura caratteriale abbia le seguenti qualità:

1)Disponibilità a rinunciare a tutte le forme di avere, per essere senza residui.
2)Sicurezza, sentimento di identità e fiducia fondati sulla fede in ciò che si è, nel proprio bisogno di rapporti, interessi, amore, solidarietà con il mondo circostante, anziché sul proprio desiderio di avere, di possedere, di controllare il mondo, divenendo così schiavo dei propri possessi.
3)Accettazione del fatto che nessuno e nulla al di fuori di noi può dare significato alla nostra vita, ma che questa indipendenza e distacco radicali dalle cose possono divenire la condizione della piena attività volta alla compartecipazione e all’interesse per gli altri.
4)Essere davvero presenti nel luogo in cui ci si trova.
5) La gioia che proviene dal dare e condividere, non già dell’accumulare e sfruttare.
6)Amore e rispetto per la vita in tutte le sue manifestazioni, con la consapevolezza che non le cose, il potere e tutto ciò che è morto, bensì la vita e tutto quanto perviene alla sua crescita hanno carattere sacro.
7)Tentare di ridurre, nei limiti del possibile, brama di possesso, odio e illusioni.
8)Vivere senza adorare idoli e senza illusioni, perché si è raggiunta una condizione tale da non richiedere illusioni.
9)Sviluppo della propria capacità di amare, oltre che della propria capacità di pensare in maniera critica, senza abbandonarsi a sentimentalismi.
10)Capacità di rinunciare al proprio narcisismo e di accettare le tragiche limitazioni implicite nell’esistenza umana.
11)Fare della piena crescita di se stessi e dei propri simili lo scopo supremo dell’esistenza.
12)Rendersi conto che, per raggiungere tale meta, sono indispensabili la disciplina e il riconoscimento della realtà di fatto.
13)Rendersi inoltre conto che una crescita non è sana se non avviene nell’ambito di una determinata struttura, ma in pari tempo riconoscere le differenze tra la struttura intesa quale un attributo della vita e l’”ordine” inteso quale un attributo della non vita, di ciò che è morto.
14)Sviluppare la propria fantasia, non come una fuga da circostanze intollerabili, bensì come anticipazione di possibilità concrete, come un mezzo per superare circostanze intollerabili.
15)Non ingannare gli altri, ma non lasciarsene neppure ingannare; si può accettare di essere definiti innocenti, non ingenui.
16)Conoscere se stessi, intendendo con questo non soltanto il sé di cui si ha nozione, ma anche il sé che si ignora, benché si abbia una vaga intuizione di ciò che non si conosce.
17)Avvertire la propria identità con ogni forma di vita, e quindi rinunciare al proposito di conquistare la natura, di sottometterla, sfruttarla, violentarla, distruggerla, tentando invece di capirla e di collaborare con essa.
18)Far propria una libertà che non sia arbitrarietà, ma equivalga alla possibilità di essere se stessi, intendendo con questo non già un coacervo di desideri e brame di possesso, bensì una struttura del delicato equilibrio che a ogni istante si trova di fronte alla scelta tra crescita o declino, vita o morte.
19)Rendersi conto che il male e la distruttività sono conseguenze necessarie del fallimento del proposito di crescere.
20)Rendersi conto che solo pochi individui hanno raggiunto la perfezione per quanto attiene a tutte queste qualità, rinunciando d’altro canto all’ambizione di riuscire a propria volta a “raggiungere l’obbiettivo”, con la consapevolezza che un’ambizione del genere non è che un’altra forma di bramosia, un’altra versione dell’avere.
21)Trovare la felicità nel processo di una continua, vivente crescita, quale che sia il punto massimo che il destino permette a ciascuno di raggiungere, dal momento che vivere nella maniera più piena possibile al singolo è fonte di tale soddisfazione, che la preoccupazione per ciò che si potrebbe o non si può raggiungere ha scarse possibilità di rendersi avvertita.

di Erich Fromm, Avere o Essere?. Arnoldo Mondatori Editore, 1977. Pag. 258
_________________
"L'albero si giudica dai frutti"
Inviato il: 27/12/2009 18:07
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: LUomo Nuovo
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
il libro riporta riflessioni sempre attuali.
Ma la nostra società di oggi ha già scelto da tempo l' "avere" anziché l' "essere". Un po' diverso è per le società orientali, sud-americane e africane: spesso non hanno avuto molto da scegliere, e fra poco si troveranno anche loro a dover decidere se meglio la facile via dell'avere o quella più ricca, ma più faticosa, dell'essere... loro sono ancora in tempo...

Ritengo invece che in occidente il processo sia reversibile solo dopo un periodo di catastrofi e fame, anche per gli occidentali.
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 29/12/2009 12:11
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  •  redna
      redna
Re: L'Uomo Nuovo
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
Da
Messaggi: 8095
Offline
Citazione:

La funzione della nuova società è di incoraggiare il sorgere di un uomo nuovo, la cui struttura caratteriale abbia le seguenti qualità:


altri in tempi passati hanno pensato alla 'nuova' società:
http://it.wikipedia.org/wiki/Uomo_nuovo
per svecchiarla da quella passata!

con tanto di regole e decalogo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_di_mistica_fascista
^ Il decalogo riporta:
"Non vi sono privilegi, se non quello di compiere per primi la fatica e il dovere."
"Accettare tutte le responsabilità, comprendere tutti gli eroismi, sentire come giovani italiani e fascisti la poesia maschia dell’avventura e del pericolo."
"Essere intransigenti, domenicani. fermi al proprio posto di dovere e di lavoro, qualunque esso sia: ugualmente capaci di comandare e obbedire."
"Abbiamo un testimonio da cui nessun segreto potrà mai liberarci: il testimonio della nostra coscienza. Deve essere il più severo, il più inesorabile dei nostri giudici."
"Aver fede, credere fermamente nella virtù del dovere compiuto, negare lo scetticismo, volere il bene ed operarlo in silenzio."
Non dimenticare che la ricchezza è soltanto un mezzo, necessario sì, ma non sufficiente a creare da solo una vera civiltà, qualora non si affermino quegli alti ideali che sono essenza e ragione profonda della vita umana."
"Non indugiare al mal costume delle piccole transazioni e delle avide lotte per arrivare. Considerarsi soldati pronti all’appello, ma in nessun caso arrivisti e vanitosi."
"Accostarsi agli umili con intelletto d’amore, fare opera continua per elevarli ad una sempre più alta visione morale della vita. Ma per ottenere questo occorre dare l’esempio della probità."
"Agire su se stessi, sul proprio animo prima di predicare agli altri. Le opere e i fatti sono più eloquenti dei discorsi."
"Sdegnare le vicende mediocri, non cadere mai nella volgarità, credere fermamente nel bene. Avere vicina sempre la verità e come confidente la bontà generosa."
°°°°°°
Penso siano i soliti corsi e ricorsi della storia.

EDIT
Io sono
un uomo nuovo
talmente nuovo che è da tempo che non sono neanche più fascista
sono sensibile e altruista
orientalista
ed in passato sono stato
un po' sessantottista
da un po' di tempo ambientalista
qualche anno fa nell'euforia mi son sentito
come un po' tutti socialista.

Io sono
un uomo nuovo
per carità lo dico in senso letterale sono progressista
al tempo stesso liberista
antirazzista
e sono molto buono
sono animalista
non sono più assistenzialista
ultimamente sono un po' controcorrente
son federalista.

Il conformista
è uno che di solito sta sempre dalla parte giusta,
il conformista ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa
è un concentrato di opinioni
che tiene sotto il braccio due o tre quotidiani
e quando ha voglia di pensare pensa per sentito dire
forse da buon opportunista
si adegua senza farci caso e vive nel suo paradiso.

Il conformista
è un uomo a tutto tondo che si muove senza consistenza,
il conformista s'allena a scivolare dentro il mare della maggioranza
è un animale assai comune
che vive di parole da conversazione
di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori
il giorno esplode la sua festa
che è stare in pace con il mondo
e farsi largo galleggiando
il conformista
il conformista.

Io sono
un uomo nuovo
e con le donne c'ho un rapporto straordinario sono femminista
son disponibile e ottimista
europeista
non alzo mai la voce
sono pacifista
ero marxista-leninista
e dopo un po' non so perché mi son trovato
cattocomunista.

Il conformista
non ha capito bene che rimbalza meglio di un pallone
il conformista aerostato evoluto
che è gonfiato dall'informazione
è il risultato di una specie
che vola sempre a bassa quota in superficie
poi sfiora il mondo con un dito e si sente realizzato,
vive e questo già gli basta
e devo dire che oramai
somiglia molto a tutti noi
il conformista
il conformista.

Io sono
un uomo nuovo
talmente nuovo che si vede a prima vista sono il nuovo conformista.


(il conformista di G. Gaber)
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 29/12/2009 18:28
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Re: L'Uomo Nuovo
#4
So tutto
Iscritto il: 11/5/2008
Da Trieste
Messaggi: 21
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Chiedo scusa se sono ignorante, ma io mi appassiono alle cose in maniera simile ai bambini. Quando ho letto Fromm mi è parso da subito un messaggio "evangelico". Un messaggio potenzialmente universale. Apprendo con piacere dell'esistenza di altre scuole di questo tipo, mi chiedo se un giorno questi pensieri verranno rispolverati dalla classe dirigente di questa alquanto discutibile società.
Credo che se tutti noi seguissimo questa strada il mondo sarebbe migliore. Lo dico con la consapevolezza di essere ancora in uno stato embrionale, di essere disorientato dal chiacchiericcio mediatico e di aver trovato in queste parole un punto fermo nelle mie poche convinzioni.

Grazie per le belle citazioni,

ogni bene
_________________
"L'albero si giudica dai frutti"
Inviato il: 30/12/2009 21:00
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: L'Uomo Nuovo
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
un grazie a redna per aver ricordato Gaber!!!
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 30/12/2009 23:12
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