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  spirito di corpo e corporativismo

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  •  a_mensa
      a_mensa
spirito di corpo e corporativismo
#1
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
Messaggi: 3180
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Spirito di corpo e corporativismo.
Vorrei sottoporre all’attenzione dei blogger di LC questa questione, che così prepotentemente si affaccia alla vita pubblica, sicuramente italiana, ma non solo.
Già in altra occasione, ho avuto modo di citare il fatto di quella riunione di classe di mia figlia, in cui portai l’esempio di una correzione su un compito, di una cosa perfettamente giusta, che causò una levata di scudi da parte del corpo insegnante.
Una difesa, assurda, preconcetta, insostenibile in quanto era proprio una correzione errata, che dimostrava solo o ignoranza da parte del professore, o una sua estrema leggerezza nel correggere i compiti, seguita da una inqualificabile posizione in difesa del proprio errore.
Non riuscii più a stimare nemmeno quei professori che , sino ad allora , si erano dimostrati buoni insegnanti.
Allora mi resi conto di quanto un malinteso “spirito di corpo” potesse essere dannoso all’intera categoria.
Formulai allora un pensiero su quella che definii come “etica collettiva”, ma non riuscii ad arrivare a definire anche, quando ritenessi corretto che una categoria, espellesse, e su quali basi, le proprie “mele marce”.
Quindi, se è sicuro che un esponente indegno di una categoria, crea un’immagine negativa oltre che di se, anche sull’intera categoria, la difesa “a priori” di simili individui da parte del gruppo, sicuramente squalifica l’intero gruppo, e pone la giustificazione ad una generalizzazione scorretta oltre che dannosa per entrambe le parti.
Purtroppo è verificabile e verificato ogni santo giorno, come tale prassi crei sfiducia nelle istituzioni, e in ogni “gruppo” che rivendichi una sua identità.
Ora, se non riesco a considerare negativo lo “spirito di corpo” in certe situazioni e certe manifestazioni, per il legame, la collaborazione, la valenza positiva del “non sentirsi soli”, vorrei aprire questa discussione per cercare di definirne i limiti, in cui esso cessa di essere un sentimento positivo e diventa una arrogante manifestazione di potere nei confronti di coloro che non fanno parte del gruppo.
Il caso Cucchi, è l’ennesima evidenza di quanto sopra esposto.
Nel gruppo dei carabinieri, dei giudici, delle guardie carcerarie, dei sanitari, ecc…. tutti solidali tra loro e omertosi, tutti pubblici ufficiali, tutti “servitori dello stato”.
Ma intanto c’è un morto che grida vendetta.
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 4/11/2009 8:36
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Re: spirito di corpo e corporativismo
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Messaggi: 6263
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Citazione:
Nel gruppo dei carabinieri, dei giudici, delle guardie carcerarie, dei sanitari, ecc…. tutti solidali tra loro e omertosi, tutti pubblici ufficiali, tutti “servitori dello stato”.

Bisogna anche pensare, prima di tutto, a come avviente il reclutamento. Il marcio comincia da proprio dal modo in cui si entra a far parte di una struttura pubblica.
E' ben chiaro da subito (in Italia, qui e' un po' diverso) che pubblico non ha niente a che vedere con la gente e che se vieni assunto sarai un servitore della struttura, non del pubblico, perche' e' grazie alla gente della struttura che ti e' stato permesso di entrare, sei compromesso da subito. E' la tipica mentalita' mafiosa: possiamo assumere questo qui, cioe' in caso di casini si schierera' dalla nostra parte o dalla parte della popolazione?

In altri paesi vengono usati metodi propagandistici molto piu' sofisticati per assicurarsi la fedelta' degli impiegati, ma in Italia e' sempre la solita mentalita' mafiosa.
_________________
Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 4/11/2009 11:57
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Re: spirito di corpo e corporativismo
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
Messaggi: 3996
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Non riuscii più a stimare nemmeno quei professori che , sino ad allora , si erano dimostrati buoni insegnanti.

Vige sempre l'equazione sindacato = mafia.
Inviato il: 4/11/2009 12:43
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: spirito di corpo e corporativismo
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
Messaggi: 3180
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@ pikebishop
vero il discorso del reclutamento, non dimentichiamo però che molti "servitori dello stato" fanno anche un giuramento, e non certo ai capi o ai governanti.
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non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 4/11/2009 14:27
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: spirito di corpo e corporativismo
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
Messaggi: 3180
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@ linucs
quanto vorrei sottolineare, è un qualcosa di un po diverso, dall'appartenenza sindacale.
non ho mai visto nessuno prendere difese acritiche solo perchè appartenente allo stesso sindacato, ma professori con professori , si, anche se di idee politiche, sindacali, ecc.. decisamente diverse.
lo "spirito di corpo" scavalca l'appartenenza politica, la filosofia sociale, molte volte la stessa classe sociale, pertanto non lo si può ridurre in quelle dimensioni anguste.
vedi come combattono i commercianti contro isole pedonali, contro limitazioni orarie al carico/scarico, ecc... gli interessi di categoria, di "zona", e quant'altro sono di gran lunga prioritari rispetto ad ogni altra considerazione.
trovami un avvocato che faccia causa ad un altro avvocato se quest'ultimo si è comportato scorrettamente.... manco con labacchetta da rabdomante, lo trovi.
ma lostesso cicasi dei medici, dei meccanici, ecc... non ho mai sentito un professionista criticare un altro professionista analogo, anche se, qualche volta ce ne sarebbe ben più che il diritto.
per parlare di "mafia" bisognerebbe parlare di mafia di categoria....
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 4/11/2009 14:39
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  •  Pyter
      Pyter
Re: spirito di corpo e corporativismo
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
Messaggi: 6250
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trovami un avvocato che faccia causa ad un altro avvocato se quest'ultimo si è comportato scorrettamente.... manco con labacchetta da rabdomante, lo trovi. ma lostesso cicasi dei medici, dei meccanici, ecc... non ho mai sentito un professionista criticare un altro professionista analogo, anche se, qualche volta ce ne sarebbe ben più che il diritto.

Non lo fanno alla luce del sole.
Le persone che si combattono all'interno delle corporazioni lo fanno di nascosto, usando tecniche trasversali o attraverso terze parti.
Altrimenti non sarebbe vero che i politici non cerchino di farsi fuori a vicenda. Solo che per farlo usano tecniche più sopraffine.
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 4/11/2009 14:51
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Re: spirito di corpo e corporativismo
#7
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/4/2009
Da Freedonia
Messaggi: 1463
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Citazione:
non ho mai visto nessuno prendere difese acritiche solo perchè appartenente allo stesso sindacato, ma professori con professori , si, anche se di idee politiche, sindacali, ecc.. decisamente diverse.


Difendono la loro presunta infallibilità, poichè se si rivelano fallibili l'argano che fa girare la scuola potrebbe incepparsi e mostrare una realtà diversa da quella che si presume sia vera.
Inviato il: 4/11/2009 15:27
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: spirito di corpo e corporativismo
#8
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
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@ Lezik85
vedi, io credo che invece dipenda, oltre che dalla competenza anche dall'onestà della persona.
credo di aver gia raccontato da qualche altra parte, un fatto che mi resterà impresso finchè campo.
michele colucci è stato mio professore di elettronica.
tanto per dirti il tipo ha scritto i tre volumi di elettronica per gli ITIS.
era un pozzo di scienza, ma questo non gli ha vietato di riconosere su mia segnalazione un suo errore, di fronte a tutta la classe.
stava spiegando la scomposizione in armoniche delle forme d'onda periodiche secondo lo sviluppo in serie di fourier.
calcolate ampiezza e fase delle varie armoniche le rappresentò sul grafico.
per intuito, capii che la fase delle diverse armoniche andava rappresentata usando la scala dell'ermonica stessa, non sulla scala di base.
lui interruppe la spiegazione, per la settimana facemmo altri esercizi, e la prima lezione della settimana successiva entrò in classe dicendo :" mensa, lei ha ragione", e dopo aver corretto la rappresentazione, terminò la spiegazione.
è troppo chiedere ad un professore di essere onesto ? saper riconoscere gli errori non diminuisce la propria immagine, semmai la ingigantisce.
la stima e il rispetto che ho avuto per quella persona, è difficilmente descrivibile, ma posso solo dire di averlo sempre portato nel cuore.
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Inviato il: 4/11/2009 18:00
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Re: spirito di corpo e corporativismo
#9
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
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Era quel Colucci che insegnava anche al Peano?
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 4/11/2009 18:31
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Re: spirito di corpo e corporativismo
#10
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Messaggi: 6263
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Citazione:
non dimentichiamo però che molti "servitori dello stato" fanno anche un giuramento

Se ricordo bene il giuramento e' abbastanza poco chiaro e poi non e' quella cosa a cui si risponde "L'ho duro!" tra i militari?

Se pero' si va fuori dal pubblico si entra in mafie chiamate "ordini" ed "albi" che in realta' sono dei modi per tenere sotto controllo centrale il lavoro dei singoli con motivazioni perlopiu' politiche.

Non a caso le corporazioni principali in questo paese sono ancora quelle fasciste, con alla guida i figli ed i nipoti di quei fascisti: l'esempio piu' notabile e potente e' la mitica SIAE.
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Inviato il: 4/11/2009 18:38
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: spirito di corpo e corporativismo
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
Messaggi: 3180
Offline
@ PikeBishop
non so dove sia il Peano, ma dopo aver lasciato l'Avogadro di torino, si trasferì a Ivrea a fare il consulente per l'olivetti.
avendo un figlio disabile, gli occorrevano maggiori entrate per curarlo, e lo stipendio da insegnante, oltre ai proventi dei libri, non bastavano più.
lo incontrai a Banchette d'Ivrea, nel 72 o 73, dove mi ero trasferito lavorando in IBM, per seguire il centro dell'olivetti.
ricordo che , dopo averlo incontrato, piansi di rabbia (non mi succede facilmente), per la perdita che aveva avuto la scuola, e, per il destino balordo che gli aveva fatto rinunciare all'insegnamento per questione di soldi.
tornato a torino , sempre per l'IBM, ne persi le tracce.
in biblioteca si troveranno forse ancora i testi di "elettronoica generale" di Michele Colucci usciti , mi pare nel 61 o 62.
_________________
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Inviato il: 4/11/2009 21:48
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