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  un'altra storiaccia

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  •  astro7
      astro7
Re: un'altra storiaccia
#91
Mi sento vacillare
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Da questa sconosciuta terra di mezzo
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ieri sera e' andato in onda su skytg24 un intervista alla madre di Niki Aprile Gatti

http://nikiaprilegatti.blogspot.com/2009/11/niki-aprile-gatti-sky-tg24-la-citta-di.html

mentre stasera il suo caso verra' raccontato nello speciale del Tg1 alle 23.30....
voglio prorio vedere cosa racconteranno!
buona visione, si spera...
Inviato il: 20/11/2009 10:01
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  •  florizel
      florizel
Re: un'altra storiaccia
#92
Sono certo di non sapere
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Grazie per la segnalazione, astro7.

Cerco di capire se è possibile recuperare la puntata di ieri sera, ma se qualcuno è in grado di trovare e soprattuto postare il video, gliene sarei grata.

Un abbraccio a te.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 20/11/2009 13:39
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  •  francesco7
      francesco7
Re: un'altra storiaccia
#93
Mi sento vacillare
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Citazione:

florizel ha scritto:
Grazie per la segnalazione, astro7.

Cerco di capire se è possibile recuperare la puntata di ieri sera, ma se qualcuno è in grado di trovare e soprattuto postare il video, gliene sarei grata.

Un abbraccio a te.


Non ho trovato il video dell'intervista di ieri sera ma in compenso ho trovato un'inchiesta su questa vicenda andata in onda nell'aprile scorso su radio 24 nel corso della trasmissione "Un abuso al giorno toglie il codice d'intorno" condotta da Roberto Galullo... A questo link puoi trovare l'audio della trasmissione...
QUI un interessante articolo di Paolo Franceschetti.
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Inviato il: 20/11/2009 17:41
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  •  florizel
      florizel
Re: un'altra storiaccia
#94
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Inviato il: 22/11/2009 13:38
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  •  astro7
      astro7
Re: un'altra storiaccia
#95
Mi sento vacillare
Iscritto il: 27/11/2007
Da questa sconosciuta terra di mezzo
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il 20 novembre sul blog di beppe grillo e' stata pubblicata una lettera inviata al blog stesso dal padre di Aldo Bianzino, altro caso di morte violenta nelle carceri italiane.

"Gentilissimo Beppe Grillo,
Il caso recente di Stefano Cucchi e, quello ancor più recente, di Giuseppe Saladino a Parma (Il Manifesto dell'11 novembre), hanno richiamato l'attenzione sui casi di Marcello Lanzi e di mio figlio Aldo Bianzino, anch'essi morti in carcere in circostanze tutte da chiarire (chissà quando e soprattutto se). Ora, volendo esaminare il caso di Aldo, bisogna precisare alcune cose.
Il P.M. dott. Giuseppe Petrazzini, che aveva fatto arrestare Aldo e la sua compagna la sera del venerdì 12 ottobre 2007, è lo stesso magistrato che ha in carico le indagini sul suo successivo decesso avvenuto nella notte tra il 13 e il 14, Aldo era stato messo in cella di isolamento nel carcere "Capanne" di Perugia. Era stato visto da un medico, che l'aveva riscontrato sano e da un avvocato d'ufficio, col quale aveva parlato verso le 17 di sabato. Non sono disponibili registrazioni di telecamere su ciò che è avvenuto successivamente, né, dopo il decesso, la cella risulta sia stata isolata e sigillata, né che siano stati chiamati per un intervento i reparti speciali di indagine dei Carabinieri. A detta degli altri detenuti del reparto, durante la notte Aldo aveva suonato più volte il campanello d'allarme ed aveva invocato l'assistenza di un medico, sentendosi anche, pare, mandare al diavolo dall'assistente del corridoio, la guardia carceraria Gian Luca Cantore, attualmente indagato. Fatto sta che verso le 8 del mattino di domenica le due dottoresse di turno, arrivate a svolgere il loro turno di servizio, trovarono il corpo di Aldo, con indosso solo un indumento intimo (e siamo a metà ottobre, non ad agosto). I suoi vestiti si trovavano nella cella, accuratamente ripiegati (cosa che Aldo, in 44 anni, non aveva fatto mai). Le due dottoresse provarono di tutto per rianimarlo, ma alla fine dovettero desistere: Aldo era morto. L'autopsia, svoltasi il giorno dopo, diede risultati controversi: si parlò prima di due vertebre poi di due costole, rotte, poi tutto fu negato. Di certo ci fu un'emorragia celebrale e un'altra di 200 ml. al fegato. Segni esterni di percosse o violenze, nessuno (i professionisti sanno come si fa C.I.A. insegna). Ora, l'emorragia cerebrale è stata imputata ad un aneurisma, quella epatica ad un maldestro tentativo di respirazione artificiale, che le due dottoresse respingono nel modo più assoluto (e ci mancherebbe, si tratta di medici, mica di personale non qualificato), ma nessun altro ha affermato d'aver fatto tentativi in tal senso. Ora, può accadere quando si è nelle mani delle "forze dell'ordine", lo abbiamo purtroppo visto in molti casi, basterebbe pensare al G8 di Genova, e magari al colloquio recentemente intercettato nel carcere di Teramo (i detenuti non si massacrano in reparto, ma sotto!). L'emorragia cerebrale potrebbe benissimo essere stata la conseguenza di uno stress per colpi ricevuti in altre parti del corpo, immaginatevi l'angoscia e il terrore di una persona in quelle condizioni. In ogni caso credo proprio di poter dire in tutta coscienza che Aldo è stato assassinato in un ambiente violento e omertoso, del quale non si riesce neppure a sapere i nomi del personale presente quella notte nel carcere. Quanto al dott. Petrazzini, mi sembra che dignità gli imporrebbe di passare ad altri il suo incarico, date le omissioni, invece di insistere come sta facendo, per ottenere l'archiviazione del caso.
Ma i veri assassini sono coloro che hanno voluto ed ottenuto una legge sulle "droghe" come l'attuale, persone che nella loro profonda ignoranza, considerano in modo globale, senza distinzioni. Una legge fascista e clericale, da Stato etico e peggio, da Stato che manda in galera (con le conseguenze che si sono viste) il poveraccio che coltiva per uso personale qualche pianta di cannabis, mentre, se la droga (quella pesante, cocaina o altre sostanze) circola nei festini dei potenti, non succede nulla. Vorrei dire comunque che un Paese che considera delitto la detenzione e l'uso di droghe, magari solo marijuana, o l'essere "clandestino", pur non avendo colpe e quasi sempre per sfuggire a condizioni di vita impossibili, uno Stato che avendo preso in custodia delle persone, è responsabile a tutti gli effetti delle loro vite e della loro salute, uno Stato che non riconosce come reato gravissimo la tortura, uno Stato che difende i forti e i potenti e non i deboli, è uno Stato che non può ritenersi civile e non può chiedere ai suoi cittadini (o sudditi?) di amare la propria patria." In fede Giuseppe Bianzino, Vercelli, 16 novembre 2009


fonte:http://www.beppegrillo.it/


mi chiedo quando la smetteranno di prendersela con i polli di turno e comincino a fare una seria difesa del cittadino.... non voglio fare certo di tutta l'erba un fascio, ma e' impossibile non pensar male quando i mali che affliggono la nostra societa' sono altri....
Inviato il: 25/11/2009 11:26
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  •  florizel
      florizel
Re: un'altra storiaccia
#96
Sono certo di non sapere
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Citazione:
e' impossibile non pensar male quando i mali che affliggono la nostra societa' sono altri....

E questo sarebbe palese se non fosse messo in secondo piano da quella che, a mio parere, è l'instaurazione sottile, quotidiana e tacita di una logica: i potenti possono, il gregge deve invece filare dritto.
Oppure: le leggi si applicano per il gregge, per le elites vige l'impunità.
Tutto quello che sta accadendo in merito a "punizioni" ed abusi di potere, contribuisce a rafforzare l'idea di una separazione profonda che DEVE eseere operata tra le "illegalità" commesse dall'individuo comune e quelle commesse dal politico ouomo di stato di turno; perchè tale separazione è sempre esistita, anche se attenuata o camuffata dalla parola "democrazia", secondo le convenienze politiche del periodo.

In questo momento, trovo che lo stato si stia manifestando progressivamente per quello che è, mano a mano che la rassegnazione e l'impotenza crescono.
Non c'è più bisogno di prenderci per il culo, insomma. Ormai siamo assuefatti.

E gli ormai sporadici sussulti di autentica rivolta a questo stato di cose vengono presi a manganellate.

Basterebbe legare tra loro le mille storie di tutte le vittime di stato, si chiamino Aldo Bianzino, Aldrovandi, Cucchi, o Falcone, Borsellino, Pinelli, tracciare un filo comune, comprendere in cosa risultavano scomodi e a chi, per risalire al mandante.

Ricordo il forum su Aldo Bianzino.
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Inviato il: 25/11/2009 14:28
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  •  astro7
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Re: un'altra storiaccia
#97
Mi sento vacillare
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ecco il link dell'intervista della madre di Niki Aprile Gatti andata in onda su Skytg24

http://www.youtube.com/watch?v=ACxjFp8NSlo&feature=player_embedded


l'unica cosa che possiamo fare ( per ora ) e' non dimenticare....
Inviato il: 30/11/2009 12:53
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  •  florizel
      florizel
Re: un'altra storiaccia
#98
Sono certo di non sapere
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Un'altra terribile storia, accaduta quasi due anni fa, e di cui si viene a sapere solo oggi.

E' la tragica vicenda di Giuseppe Uva, non solo brutalmente torturato in caserma, ma anche lasciato morire in seguito ad un TSO.

E chissà se sia morto per quello, o per le torture inflittegli.

Davvero le parole non bastano, nè a darsi spiegazioni. nè a condannare.
Ci vorrebbe ben altro.

Come Stefano Cucchi. Picchiato in caserma muore dopo il ricovero. Si chiamava Giuseppe.

"Dava testate ai lampioni Federico in via Ippodromo, era su di giri Riccardo nel suo appartamento, scalciava Stefano in caserma. E si picchiava Giuseppe Uva, l’autolesionismo messo a verbale con puntuale cadenza e singolare analogia.
E poi la droga, quella maledetta compagna di sballo che per le forze dell’ordine, in tutti questi casi, ha costretto ad usare le maniere forti per neutralizzare la «resistenza al pubblico ufficiale», come da manuale di polizia."


"Questo finché non si viene a scoprire, dalle analisi tossicologiche e dalle perizie mediche, che in realtà nessuno di quei ragazzi che hanno passato l’ultima alba della loro vita in una caserma, o in un letto d’ospedale dopo la caserma, aveva in corpo nemmeno un pizzico di sballo chimico. E poi i vestiti, il sangue, le chiazze che vanno e vengono, le macchie che si lavano e quelle che restano. Il giubbino intriso di rosso di Federico, gli abiti di Stefano, i pantaloni di Giuseppe sporchi in modo evidente sul retro, come racconta la sorella Lucia, chiedendosi come mai uno che si dà le botte da solo possa perdere sangue dal retto. E i suoi slip mai restituiti, come sono spariti altri indumenti tra una stanza di una caserma, un’infermeria o un pronto soccorso."

Ci vorrebbe ben altro che non degli articoli, per vendicare questi innocenti.
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Inviato il: 20/3/2010 21:43
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  •  Korakhane
      Korakhane
Re: un'altra storiaccia
#99
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Dato che nessuno ne ha postato porto alla vostra attenzione le recenti notizie sul caso cucchi:
Citazione
"A Stefano Cucchi, probabilmente, sono state inferte lesioni traumatiche che non sono la causa diretta della morte. Che è avvenuta per disidratazione, legata alla volontà di Cucchi di richiamare su di sé l'attenzione dei suoi legali e del mondo esterno" Link: http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/03/17/news/cucchi-2720027/
Le lesioni ci sono state, ma non sono la conseguenza della morte...insomma come lavarsene le mani.
Ma la verità và ben oltre tale tentativo di disimpegno e la esprime bene la sorella di Stefano:
"Stefano non sarebbe arrivato al Pertini se non fosse stato per le percosse e non solo, a mio avviso non sarebbe morto di disidratazione in soli quattro giorni se il suo fisico non fosse stato così debilitato proprio dal pestaggio subito"
Link: http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/3_marzo/19/cucchi_la_sorella_ilaria_ce_responsabilita_omicidio_volontario,23463873.html
Non credo ci sia tanto altro da aggiungere...se non CHE VERGOGNA.
Inviato il: 20/3/2010 23:04
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  •  francesco7
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Re: un'altra storiaccia
#100
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Inviato il: 3/4/2010 10:33
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  •  florizel
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Re: un'altra storiaccia
#101
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"Vedi se ha precedenti per droga".

"Nella memoria presentata dall'avvocato Fabio Anselmo e Alessandra Pisa in procura, si chiede la riesumazione del cadavere e si sostiene che "gli agenti cercassero di attribuire ad Uva l'abuso di sostanze e avessero manifestato questa convinzione ai sanitari".

Le accuse dei legali nella memoria di 25 pagine sono pesantissime: sequestro di persona, abuso di potere, arresto illegale e omissione di soccorso e lesioni volontarie e omicidio preterintenzionale."
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Inviato il: 8/4/2010 23:10
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  •  astro7
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Re: un'altra storiaccia
#102
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Inviato il: 25/4/2010 22:50
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  •  florizel
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Re: un'altra storiaccia
#103
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Caso Cucchi, "non fu omicidio".

Rischiano il processo 13 persone: lesioni e abuso di autorità per i tre agenti penitenziari. Favoreggiamento, abbandono di incapace, abuso d'ufficio e falsità ideologica, per dieci tra funzionari, medici ed infermieri dell'ospedale. Decade l'accusa di omicidio colposo, ma viene iscritta quella di abbandono di incapace: rischiano 8 anni. Il pm: "Un po' di acqua e zucchero e lo salvavano".

Come un'ennesima beffa, il reato di omicidio è stato del tutto escluso come ipotesi scaturita dalla ricostruzione dei fatti, il tutto sembra essere ristretto alle responsabilità mediche, ed in più a Cucchi viene riservato il termne di "incapace", per il fatto che in ospedale non era in grado di provvedere a se stesso; una pessima terminologia, e come se questo costituisse un'attenuante prima nei confronti di chi lo arrestò e poi di chi lo riempì di botte.

Tutto sembra dimostrare che si voglia RIMUOVERE il PRIMA dell'arrivo nelle "mani" dei sanitari, al punto che si ebfatizza la responsabilità di questi ultimi (che pure c'è) affermando che sarebbe bastato un bicchiere di acqua e zucchero...

Ma il legale della famiglia Cucchi ha altro da dire:
"La ricostruzione della vita di Stefano in quei momenti è allucinante, ricorda la detenzione degli internati dei campi di concentramento, di Auschwitz e di Dachau".

"Questa l'opinione di Fabio Anselmo, legale della famiglia di Stefano Cucchi, intervistato da CNRmedia. "Abbiamo abuso d'ufficio, falso, sono state ignorate le sue richieste d'aiuto osserva l'avvocato -. Sarebbe riduttivo soffermarci al fatto che sono state riconosciute per gli agenti penitenziari le lesioni e non l'omicidio preterintenzionale".

"Noi siamo molto soddisfatti di questi capi d'imputazione - prosegue Anselmo - a prescindere dalla qualificazione giuridica relativa alle guardie, sulla quale siamo fiduciosi di poter influire quando ci sarà la richiesta di rinvio a giudizio: ma non possiamo non dare atto ai pm di aver fatto un grande lavoro e di aver elaborato un capo d'imputazione che in termini di fatto è terribile e che, secondo noi, è idoneo già di per sè a configurare l'omicidio preterintenzionale"."


Un resoconto della vicenda dal suo inizio ad oggi:

Stefano Cucchi: picchiato dalle guardie e ignorato dai medici.
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Inviato il: 1/5/2010 0:21
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Re: un'altra storiaccia... ed un'altra ancora...
#104
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"Nostro figlio picchiato dalla polizia" Denuncia dei genitori in un video-shock.

Si scrive nell'articolo di Repubblica (... tanto per decifrare le insidie della DISinformazione):

"Scambiato per un ultrà, picchiato dalla polizia e rinchiuso in carcere, in una cella d'isolamento, per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale."

Già qui onestà vorrebbe che si chiarisse COSA abbia fatto si che il ragazzo venisse "scambiato" per un ultrà, visto che circolava NORMALMENTE in strada come tanti altri su uno scooter.

Inoltre, cercare di capire COSA determina la chiusura in cella di isolamento, cioè se per quel tipo di reato ATTRIBUITO al ragazzo è prevista questa misura.

"Stefano era uscito per andare a festeggiare il quindicesimo compleanno del cugino in un pub a 400 metri da casa sua. Alle 23 e 45 è arrivato davanti al locale "Regina di cuori" di viale Pinturicchio. Ma era chiuso.
Così Stefano, che portava sul suo scooter anche un amico, ha fatto inversione, per tornare indietro.
A questo punto un agente si è avvicinato e, a quanto si sente dal video girato dai residenti, si è rivolto a lui dicendo: "Che fai? Guardi? Che state a fa'?". Subito il primo schiaffo. Stefano ha reagito chiedendo al poliziotto perché lo avesse colpito e in un attimo è stato accerchiato e preso a manganellate da un gruppo di agenti in tenuta anti-sommossa."


Il video che ha ripreso la scena (anzi, i tre video, erano tre quelli che hanno ripreso la scena) descrive un'aggressione del tutto arbitraria da parte degli agenti; ma la cosa più inquietante è che dopo averlo arrestato, invece di condurlo in questura lo hanno portato allo STADIO, dove "...lo volevano costringere a firmare un foglio in cui non accettava il soccorso sanitario. Mio figlio ha messo la crocetta su "accetto". Poi l'hanno trasportato in carcere".

"Mamma devo rimanere qui ancora qualche giorno, ho paura di non farcela ad arrivare a lunedì, sto male".

"HO PAURA DI NON FARCELA AD ARRIVARE A LUNEDI'".
Un ragazzo arrestato che dice una cosa del genere deve far presagire che parla con cognizione di causa. E' preoccupante. Molto.

Qui il video.

Ed il resto su youtube.
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Inviato il: 9/5/2010 20:13
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Re: un'altra storiaccia
#105
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MISURE CAUTELARI TITOLO I - Misure cautelari personali Capo I - Disposizioni generali.

A questo link vengono riportati gli articoli che prevedono o limitano l'applicazione delle misure cautelari in seguito ad un arresto.

Nel caso di Stefano Gugliotta nulla fa ritenere l'opportuna applicazione di quelle misure, oltre all'arbitrarietà dell'arresto stesso; ed il GIP che ha convalidato l'arresto, una volta in grado di valutare la dinamica dell'episodio, dovrebbe scarcerare il ragazzo.


1. In ogni stato e grado del processo, il giudice, il quale riconosce che il fatto non sussiste o che l'imputato non lo ha commesso o che il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato ovvero che il reato è estinto o che manca una condizione di procedibilità, lo dichiara di ufficio con sentenza.

2. Quando ricorre una causa di estinzione del reato ma dagli atti risulta evidente che il fatto non sussiste o che l'imputato non lo ha commesso o che il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato, il giudice pronuncia sentenza di assoluzione o di non luogo a procedere con la formula prescritta.


Ma sono i "tempi" burocratici che, in casi del genere, hanno fatto si che si determinassero spiacevoli "incidenti"...

Il fatto che l'episodio sia stato riportato e diffuso largamente dalla rubrica "Chi l'ha visto?" in TV, lascerebbe presupporre che eventuali sconsideratezze saranno evitate; ma d'altra parte le cose ci dicono che talvolta è PROPRIO tramite il rendere pubblico un fatto che il fatto stesso viene automaticamente "accettato" come definitivo.
In altre parole, il rendere evidente qualcosa in TV, in questo caso un'ingiustificata ingiustizia, potrebbe coincidere con una sorta di "accettazione" dei fatti: la "fruibilità" di una notizia resta fine a se stessa, piuttosto che servire a reagire a qualcosa.
E' la "legge" dello spettacolo televisivo. Speriamo di sbagliarci.

QUESTORE SI DIMETTA.
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Inviato il: 10/5/2010 12:27
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Re: un'altra storiaccia... ed un'altra ancora...
#106
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Un'altra vittima per mano dei servitori dello stato:

Morte Michele Ferrulli a Milano, avviso di garanzia per 4 agenti.

"MILANO / La notifica di un avviso di garanzia per omicidio preterintenzionale ha raggiunto 4 agenti di polizia, che in via Varsavia a Milano erano intervenuti per sedare una rissa in cui era coinvolto Michele Ferrulli, poi deceduto."

Morto dopo controllo. Vedova: agenti dicano la verità.

"Chiede che ai poliziotti intervenuti in via Varsavia venga "immediatamente ritirato il distintivo, perche' delle persone cosi' non potranno mai difendere gli altri.
Devono togliergli l'incarico, non sono degni di portare la divisa".

E' lo sfogo raccolto da Repubblica di Caterina Mele, vedova di Michele Ferrulli, l'uomo morto giovedi' sera a Milano dopo essere stato bloccato a terra e ammanettato da quattro poliziotti, indagati ora dalla Procura per omicidio preterintenzionale.
La donna chiede agli agenti "di dire la verita' e scusarsi".

"Siamo senza parole - spiega -, la polizia ha sbagliato.
Lo hanno tenuto a terra ammanettato mentre lui non respirava e chiedeva aiuto: era come un bambino che non si puo' difendere. Voglio giustizia, e che paghino".

"Lo colpiscono - aggiunge riferendosi al video 'amatoriale' girato da un testimone -. Gli hanno dato il colpo di grazia, una mazzata al collo.
E lo hanno pestato sulla pancia... poi quando era troppo tardi gli hanno dato degli schiaffetti sul viso per rianimarlo.
Questi sono poliziotti giovanissimi alle prime armi".

Caterina Mele ricostruisce alcuni momenti della sera di giovedi', racconta di essere stata avvertita da un'amica che in strada stavano "picchiando" il marito. "Era gia' morto - dice -. L'hanno ammazzato loro"."


Il grande equivoco è continuare a ritenere che la polizia difenda i cittadini.
E' l'equivoco più grosso, insieme a quello del voto.
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Inviato il: 3/7/2011 12:37
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#107
Sono certo di non sapere
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Pugliese morto a Milano Famiglia: «Ce l’hanno ucciso a manganellate».

"Arrivato in ospedale con arresto cardiaco dopo colluttazione".

Arresto cardiaco. Il caso Aldrovandi dovrebbe suggerire qualcosa.

Accade ancora, anche nella Milano appena uscita dal restyling delle elezioni amministrative.
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Inviato il: 3/7/2011 12:41
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Re: un'altra storiaccia... ed un'altra ancora...
#108
Ho qualche dubbio
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E' ora di farla finita con gli stereotipi della polizia violenta e fascista.
Alla base c'è solo un problema di "regola d'ingaggio" e di "comunicazione" che per colpa degli stessi vertici della polizia, politicizzati e burattini dei politici (a loro volta servi di altri poteri) non viene risolto.
Il problema nasce dal mancato riconoscimento giuridico, da trasporre in chiare procedure d' ingaggio, che al personale di polizia in uniforme e ai suoi ordini (legali) non si possa opporre resistenza, men che meno basata sulla violenza fisica.
Per cui se il soggetto fermato comincia a usare violenza, il poliziotto in uniforme ha tutto il diritto-potere di usare i mezzi proporzionati (manganello, arti marziali, ma, come negli USA, Taser, spray accecante, ed altro) per ridurre il resistente violento all'impotenza.
Per voi è inaccettabile, ma è così in tutto il mondo con qualunque governo al potere.
Per cui l'esatta "comunicazione" è: qualunque atteggiamento/manifestazione non violenta di fronte alle forze dell'ordine è perfettamente legittimo; se si usa invece una resistenza con contenuti di violenza la polizia ha il suo diritto di applicare la regola d'ingaggio (che autorità vili nell'anima e nella professione non dichiarano apertamente).
I danni collaterali, ovvero morte di soggetti deboli fisicamente che però hanno scelto la via della resistenza violenta, sono semplicemente casi del destino.
Purtroppo la vostra faziosità vi annebbia anche la ragione.
Inviato il: 3/7/2011 13:13
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  •  florizel
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Re: un'altra storiaccia... ed un'altra ancora...
#109
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THULE, lo ha già fatto Cedolin in Home in merito alla protesta NO TAV.

Lo faccio anch'io qui: vai a fare in culo.

Almeno fino a quando non impari a far funzionare il cervello, e a ragionare sulle idiozie che scrivi.
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Inviato il: 3/7/2011 13:20
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  •  THULE
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Re: un'altra storiaccia... ed un'altra ancora...
#110
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Citazione:

florizel ha scritto:
THULE, lo ha già fatto Cedolin in Home in merito alla protesta NO TAV.

Lo faccio anch'io qui: vai a fare in culo.

Almeno fino a quando non impari a far funzionare il cervello, e a ragionare sulle idiozie che scrivi.



Ma smettela di fare i partigiani: avete rotto con le cazzate stile resistenza.
Se comandassi io le forze dell'ordine non ne uscirebbe vivo uno dei violenti dei centri sociali.
Pacifisti che lanciano pietre: ma vergognatevi.
Inviato il: 3/7/2011 13:35
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  •  florizel
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Re: un'altra storiaccia... ed un'altra ancora...
#111
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Citazione:
Se comandassi io le forze dell'ordine non ne uscirebbe vivo uno dei violenti dei centri sociali.


Una chance ce l'hai: tornare a giocare con la collezione di soldatini della gazzetta dello sport.
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Inviato il: 3/7/2011 13:41
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Re: un'altra storiaccia... ed un'altra ancora...
#112
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Citazione:

florizel ha scritto:
Citazione:
Se comandassi io le forze dell'ordine non ne uscirebbe vivo uno dei violenti dei centri sociali.


Una chance ce l'hai: tornare a giocare con la collezione di soldatini della gazzetta dello sport.



Spiritosa.
Il mio destino mi porterà invece a rivivere da protagonista un certo passato che per te è veleno.
Ecco, tienti lontana da quel veleno quando il mondo ti crollerà addosso.
Inviato il: 3/7/2011 13:52
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  •  florizel
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Re: un'altra storiaccia... ed un'altra ancora...
#113
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Spiritosa.


Di fronte alle tue cazzatelle non si può che usare lo spirito.
Non vali la pena di un'incazzatura.

Chiedo solo una cosa: capirai che chi è interessato al topic si stufa di dover saltare i tuoi sfoghi da fanatico per seguire la discussione che pùo procedere, quindi SE sei qui per provocare, se ne prenderà atto e si agirà di conseguenza.

Se invece vuoi confrontarti sul serio, allora procediamo punto per punto a ribattere ai tuoi commenti.
Ti conviene la prima o la seconda?
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Inviato il: 3/7/2011 14:23
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Re: un'altra storiaccia... ed un'altra ancora...
#114
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Citazione:

florizel ha scritto:
Citazione:
Spiritosa.


Di fronte alle tue cazzatelle non si può che usare lo spirito.
Non vali la pena di un'incazzatura.

Chiedo solo una cosa: capirai che chi è interessato al topic si stufa di dover saltare i tuoi sfoghi da fanatico per seguire la discussione che pùo procedere, quindi SE sei qui per provocare, se ne prenderà atto e si agirà di conseguenza.

Se invece vuoi confrontarti sul serio, allora procediamo punto per punto a ribattere ai tuoi commenti.
Ti conviene la prima o la seconda?


Chi è interessato al topic ha già pesato la gente come te e ha capito che non valete niente.
Se vuoi affrontare il sistema e metterlo alle corde allora sono anch'io con te: per esempio si potrebbe organizzare una campagna per il ritiro delle nostre forze armate da tutte le missioni estere, e con i soldi risparmiati (circa 20 miliardi) alleviare le sofferenze "economiche" della popolazione.
Ma anche le sinistre tacciono perchè tutti al parlamento sono asserviti alla sinagoga ( le guerre neocolonialiste della Nato hanno per principale obiettivo la sicurezza di Isarele).
Invece no: così come Bersani (comunismo) si inginocchia anch'esso di fronte agli ebrei, voi e gli anacronistici centri sociali (Che-rasta-spinello) ritenete di guadagnare le pagine della storia versando un po' di sangue cone l vostre zucche manganellate da chi è la perchè non può farne a meno (il lavoro oggi è sopravvivenza).
I no tav non sono solo sbagliati, sono inutili.

PS:
Falla finita con il solito mantra "provochi ergo sarai espulso" che già mi ha propinato fefochip (o qualcosa del genere): se il sito è una congrega becero-comunista ditelo apertamente, mettete qualche stella rossa e qualche immagine del Che, e io me ne andrò direttamente per non essere infettato.
Inviato il: 3/7/2011 14:40
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Re: un'altra storiaccia
#115
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Citazione:
Chi è interessato al topic ha già pesato la gente come te e ha capito che non valete niente.


Quindi utenti che scrivono qui da anni non valgono niente, e vali tu con le tue seghe.

Grande motivo di orgoglio per LC, non c'è dubbio.


Citazione:
Se vuoi affrontare il sistema e metterlo alle corde allora sono anch'io con te


TU parli di mettere alle corde il sistema, mentre difendi l'operato di chi lo protegge armato di lacrimogeni e manganelli?
Ma ti rendi conto dell'incongruità dei tuoi commenti??!

Citazione:
per esempio si potrebbe organizzare una campagna per il ritiro delle nostre forze armate da tutte le missioni estere, e con i soldi risparmiati (circa 20 miliardi) alleviare le sofferenze "economiche" della popolazione.


Le sofferenze delle popolazioni non sono solo economiche.

Citazione:
Ma anche le sinistre tacciono perchè tutti al parlamento sono asserviti alla sinagoga


E chi ha mai detto il contrario? Ma li leggi i commenti degli utenti o spari cazzate come i poliziotti sparano i lacrimogeni?

Citazione:
voi e gli anacronistici centri sociali (Che-rasta-spinello) ritenete di guadagnare le pagine della storia versando un po' di sangue cone l vostre zucche manganellate da chi è la perchè non può farne a meno (il lavoro oggi è sopravvivenza).


Innanzitutto, IO non sono dei centri sociali. Tanto per chiarire.
Non lo preciso per prenderne le distanze, ma per dare a TE l'idea del fatto che alcune lotte sono condivise e sostenute da MOLTI SOGGETTI SOCIALI.

Quanto al povero poliziotto che c'ha famiglia, qui si parla di PERSONE INERMI UCCISE DALLE FORZE DELL'ORDINE IN SITUAZIONI IN CUI NON ERA PREVISTO L'USO DELLA VIOLENZA: lo vedi che parli per dare sfogo alle tue seghe?

Citazione:
Falla finita con il solito mantra "provochi ergo sarai espulso"


Io non ho parlato di espulsione. Ho parlato di mandarti affanculo ad oltranza finchè non interrompi il mantra della difesa dell'indifendibile.

Citazione:
se il sito è una congrega becero-comunista ditelo apertamente, mettete qualche stella rossa e qualche immagine del Che, e io me ne andrò direttamente per non essere infettato.


Non c'è bisogno di essere comunisti per capire che questi sono assassinii di "STATO".
Ma ci sono tutti gli estremi, almeno se ti rivolgi a me e ribatti ai miei commenti, per ritenere che tu possa "infettarti".
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Inviato il: 3/7/2011 15:02
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Re: un'altra storiaccia
#116
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Citazione:

florizel ha scritto:

TU parli di mettere alle corde il sistema, mentre difendi l'operato di chi lo protegge armato di lacrimogeni e manganelli?
Ma ti rendi conto dell'incongruità dei tuoi commenti??!


Non c'è nessuna incongruità.
Al giorno d'oggi, in una società così minuziosamente controllata dal potere, l'unico modo per deporre un sistema e passare ad un altro (leggasi rivoluzione) è quello di ottenere l'appoggio delle forze dell'ordine e armate (coinvolgendole dal basso ovviamente).
Se tu continui a prenderli a sassate, quanto credi che ti stiano ad ascoltare?

Citazione:

Quanto al povero poliziotto che c'ha famiglia, qui si parla di PERSONE INERMI UCCISE DALLE FORZE DELL'ORDINE IN SITUAZIONI IN CUI NON ERA PREVISTO L'USO DELLA VIOLENZA: lo vedi che parli per dare sfogo alle tue seghe?


Sotto la divisa c'è un uomo il cui primo pensiero è quello di tornare a casa senza un graffio.
Se solo perchè si porta la divisa (e si rappresenta l'Autorità) uno pensa che può sfogare le sue paturnie, spesso in modo violento, si sbagli di grosso.
Prima ancora che per l'autorità, per l'uomo che c'è sotto la divisa.
Mettitelo in testa che è una condizione non negoziabile.




Io non ho parlato di espulsione. Ho parlato di mandarti affanculo ad oltranza finchè non interrompi il mantra della difesa dell'indifendibile.

Citazione:
se il sito è una congrega becero-comunista ditelo apertamente, mettete qualche stella rossa e qualche immagine del Che, e io me ne andrò direttamente per non essere infettato.


Non c'è bisogno di essere comunisti per capire che questi sono assassinii di "STATO".
Ma ci sono tutti gli estremi, almeno se ti rivolgi a me e ribatti ai miei commenti, per ritenere che tu possa "infettarti".
Inviato il: 3/7/2011 22:18
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  •  florizel
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Re: un'altra storiaccia
#117
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Citazione:
in una società così minuziosamente controllata dal potere, l'unico modo per deporre un sistema e passare ad un altro (leggasi rivoluzione) è quello di ottenere l'appoggio delle forze dell'ordine e armate (coinvolgendole dal basso ovviamente).


Sono secoli che si passa da un "sistema" all'altro.
Non te n'eri accorto?

La Rivoluzione è altro da questo. E prevede che le "divise" non debbano passare da un padrone ad un altro, naturalmente.

Citazione:
Sotto la divisa c'è un uomo il cui primo pensiero è quello di tornare a casa senza un graffio.


Il che pare debba passare dallla facoltà di spaccare la testa ad altri e passarla liscia, naturalmente.


Citazione:
Se solo perchè si porta la divisa (e si rappresenta l'Autorità) uno pensa che può sfogare le sue paturnie, spesso in modo violento, si sbagli di grosso. Prima ancora che per l'autorità, per l'uomo che c'è sotto la divisa. Mettitelo in testa che è una condizione non negoziabile.


Infatti le vittime dei servitori dello stato stanno ancora aspettando che i responsabili della loro morte vengano condannati.

Anzi, a qualcuno hanno anche dato la "promozione".

Ma in che mondo vivi?
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Inviato il: 3/7/2011 23:05
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Re: un'altra storiaccia... ed un'altra ancora...
#118
Mi sento vacillare
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my two cents


Citazione:

THULE ha scritto:
se il sito è una congrega becero-comunista ditelo apertamente, mettete qualche stella rossa e qualche immagine del Che, e io me ne andrò direttamente per non essere infettato.


felice di fornirti qualche ausilio per realizzare i tuoi splendidi intenti

questo sito è (anche) una congrega becero-comunista







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Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
Inviato il: 7/7/2011 15:20
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  •  THULE
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Re: un'altra storiaccia... ed un'altra ancora...
#119
Ho qualche dubbio
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Citazione:

abbidubbi ha scritto:

felice di fornirti qualche ausilio per realizzare i tuoi splendidi intenti


Roba risibile di fronte alla mia potenza:

Inviato il: 7/7/2011 21:19
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Re: un'altra storiaccia... ed un'altra ancora...
#120
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E quelli sarebbero rivoluzionari????

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Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 7/7/2011 23:01
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