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   Salute & Ambiente
  la cura per il cancro ....e se fosse vero?

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  •  BRASA
      BRASA
Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#601
Mi sento vacillare
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Da 1600 Pennsylvania Avenue NW Washington, DC 20500
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La perizia seguente del prof. Niemitz non lascia desiderare nulla di più quanto a chiarezza. Il prof. Niemitz non è uno qualunque, nel suo campo della scienza e della gnoseologia delle scienze naturali è di gran lunga il più famoso professore dell'area tedesca. Egli è uno degli scopritori dei tre secoli di Medio Evo (600-900) su cui si è mentito, che non sono affatto esistiti bensì inventati dall'autorità giudaico-cristiane.
Tutti i documenti, donazioni, istituzioni di questi tre secoli sono stati distorti, infatti i tre secoli semplicemente non ci sono, 600 è uguale a 900.
Un parere del prof. Niemitz può dunque avere massimo valore scientifico per tutta la Germania!

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I S T I T U TO SUPERIORE DI TECNICA, ECONOMIA E CULTU R A

Perizia in merito alla Nuova Medicina

Del Prof. dott. Hans-Ulrich Niemitz

Istituto superiore di Tecnica, Economia e Cultura di Lipsia

Ambito professionale:

Storia ed Etica della tecnica e delle Scienze naturali




Le domande relative alla perizia

Con la lettera del 23 luglio 2003 il Dr. med. Mag. Ryke Geerd Hamer mi ha chiesto di dare una “risposta scientifica” alle tre domande seguenti:

1. È possibile e lecito che una medicina (quella uf­ficiale), basata solo su ipotesi, si dichiari pomposa­mente “scientifica” sebbene sinora non si sia mai proceduto nemmeno a una sua sola verifica?

2. Per contro non sarebbe lecito e d’obbligo di­chiarare la Nuova Medicina Tedesca “scientifica” (che non si basa su nessuna ipotesi) e “valida” (già solo in virtù dei 30 protocolli di verifica presentati) nel senso delle massime conoscenze scientifiche odierne?

3. Nell’ambito delle scienze naturali non è consue­to e sufficiente superare anche solo un’unica verifica per provare la correttezza di una teoria, in questo caso della Nuova Medicina?





Premessa

In sostanza il dottor Hamer propone fondamental­mente due domande alle quali risponderò riferendomi solo alla pa­tologia del cancro, sebbene la Nuova Medi­cina abbia elaborato spiegazioni e teorie per qualsiasi “malattia” in generale, per le “psicosi” o per “gli atti de­littuosi spontanei”. Le domande sono:

A) La medicina ufficiale è scientifica e corretta ?

B) La Nuova Medicina è scientifica e corretta?





RISPETTO ALLA DOMANDA A):

La medicina ufficiale ricorre sì a metodi scientifici (per es. l’osservazione e la statistica) ma a causa delle sue nume­rose ipotesi, cioè delle supposizioni (non pro­vate) non è né scien­za (infatti per essere “scienza” o scienziato non basta solo utilizzare dei metodi scientifi­ci), né, ancor meno, può essere considerata una scienza naturale. Non ha una sola teo­ria che non si basi su un’i­potesi per quanto riguarda gli eventi biologici che si ve­rificano nella singola “persona malata”. La medicina uf­ficiale può indicare ai suoi pazienti affetti da cancro solo le probabilità di sopravvivenza ricavate dalle statistiche. Significativamente nel singolo caso propende per vuote promesse terapeutiche, atti deludenti (terni al lotto) ed “esperimenti”.





Le guarigioni spontanee rimangono in­spiegate.

Il 12.11.2001, poco prima della morte del Beatles Harrison, il periodico “Mail on Sunday” pubblicava la seguente notizia: “George Harrison (58 anni) sta visibil­mente meglio dopo una radicale terapia di radiazioni fat­ta a New York. La nuova discutibile terapia è stata defi­nita dal medico stesso come una ‘lotteria’.”

Dunque una delle persone più famose e ricche non è riuscita a trovare una cura per il cancro che non fosse del tutto aleatoria. Come ci si può spiegare tutto ciò? Solo con il fatto che la medicina ufficiale non è in grado di offrire nessu­na terapia che non sia una lotteria.

Dunque, la medicina ufficiale non è scientifica e non è in grado di comprendere lo sviluppo delle “malattie” e ancor meno delle guarigioni spontanee. Pertanto non è una scienza. Essa non è esatta: secondo un corretto giu­dizio umano e le massime conoscenze odierne deve es­sere ritenuta sbagliata.





RISPETTO ALLA DOMANDA B):

la Nuova Medicina ha una teoria, ovvero un modello dell’evento cancerogeno e in generale della “malattia”, che è scientifica, priva di ipotesi e quindi verificabile (riguardo a eventuali falsificazioni vedi più in dettaglio più avanti nella perizia vera e propria). È in grado in ogni singolo caso, in modo verificabile e senza ipotesi (ovviamente dopo una pre­cisa anamnesi) di spiegare scientificamente l’evento patologico. Poiché quest’ulti­mo è prevedibile in base alla teoria, è possibile fare pro­poste terapeutiche mirate per il singolo caso e perciò scientificamente fondate.

(Si possono comprendere le complicanze che even­tualmente possono insorgere durante la terapia e quin­di si può impostare quest’ultima di conseguenza. Ciò va detto perché ad Hamer viene imputato da molti organi di stampa di au­todefinirsi guaritore miracoloso e di ga­rantire la guarigione. Va tenuto presente che nessun medico al mondo può pre­vedere e quindi impedire i nuovi shock conflittuali che scatenano il cancro; si può però creare una situazione - ed è quello che Hamer raccomanda ai suoi pazienti - in cui si cerca di evitare nuovi shock conflittuali).

Dunque, la Nuova Medicina è scientifica ed esatta ri­spetto ai criteri delle scienze naturali. La Nuova Medici­na è una scienza e pertanto il metodo più sicuro per gua­rire le persone “malate di cancro”.





Riguardo alla domanda n. 1

La scienza

Non è affatto una questione vana discutere su che cosa sia o debba essere la scienza. Nel dizionario enci­clopedico (Enciclopedia Brockhaus 2001) si legge: “Scienza ... la totalità del sapere umano di un’epoca ...; un insieme di cognizio­ni che si riferiscono ad un deter­minato argomento e si trovano in un medesimo contesto causale ... La scienza descrive metodicamente un sapere consolidato, fondato su un insieme di principi e quindi comunicabile intersoggettivamente e verificabile, conforme a criteri scientifici ben definiti (per es. validità generale, sistematicità).”

L’incertezza della spiegazione fornita porta comun­que alla conclusione che la scienza deve seguire criteri scientifici. Nondimeno è chiaro che l’attributo “scientifi­co” si usa solo quando si dispone di un sapere (riguardo ai contenuti e ai metodi) che consiste di asserzioni (o teoremi) verificabili.

La scienza produce asserzioni verificabili

Un’asserzione o un sistema di asserzioni ha validità scientifica solo quando tali asserzioni offrono la possibi­lità di essere confutate, ossia, per dirla in linguaggio corrente, di verificare se sono false. La ragione per la quale le scienze na­turali esatte sono dette esatte sta nel fatto che esse fanno solo asserzioni che possono essere smentite (o, in linguaggio corrente, verificate sulla loro veridicità) tramite esperimenti che danno lo stesso risul­tato sempre, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Non tutte le scienze naturali si fondano solo su esperi­menti ovvero possono fondarsi solo su di essi. La biolo­gia ad esempio, e di conseguenza anche la medicina, de­vono basarsi largamente su osservazioni di decorsi “na­turali”. Queste osservazioni poi, se le condizioni am­bientali sono uguali nelle relative osservazioni, possono essere uti­lizzate per valutare gli esiti degli esperimenti. Poiché di regola la medicina ufficiale non può fare as­serzioni potenzial­mente confutabili per il singolo caso, essa ripiega sulla statistica. La statistica è matematica, quindi scienza, ma non è una scienza naturale. (Del re­sto con ciò si fallisce lo scopo più importante del lavoro terapeutico, cioè quello di poter aiutare scientificamen­te il paziente nel suo “singolo caso” oltre a dargli assi­stenza umana. Esempio: il medico tradi­zionale comu­nica al malato di cancro le probabilità di sopravviven­za. Non è in grado di dire al paziente quello che deve fare per “guarire”).

Le ipotesi sono delle asserzioni non ancora verificate o, piuttosto, inverificabili. Si parla di ipotesi qualora si possano fare solo asserzioni che non offrono (ancora) la possibilità di essere smentite. Nel linguaggio corrente un’ipotesi è una supposizione e, in sostanza, lo è anche nella teoria scientifica, cioè un’asserzione la cui veridi­cità non è ancora stata sta­bilita ma che serve da conget­tura da cui derivare delle teorie e delle previsioni (vedi dizionario enciclopedico Broc­khaus 2001). Quando Isaac Newton presentò la sua teoria della gravitazione universale e gli venne chiesto da dove que­sta derivasse, egli rispose: “Non faccio nessuna ipotesi”. Con ciò in­tendeva che ognuno poteva verificare l’esattezza del­la legge di gravità da lui formulata (ovvero in termini mo­derni: poteva provare a confutarla) ma che altra cosa è spiega­re la gravitazione. Dato che ciò non gli era riusci­to (non fu in grado di trovare nessuna asserzione che offrisse la possi­bilità di essere smentita) egli disse che questo era il compito delle generazioni di scienziati dopo di lui, cosa che peraltro sino ad oggi non si è stati capaci di fare.

Nuova Medicina, medicina ufficiale e asserzioni (non) confutabili

Conformemente a questa visione della scienza, il dottor Hamer dice di non fare nessuna ipotesi. Ciò che egli afferma va verificato in qualsiasi momento per qual­sivoglia persona (dunque in qualsivoglia singolo caso) alla quale sia stato diagnosticato il cancro o una “malat­tia” oncoequivalente. Ciò significa che qui esiste la pos­sibilità di smentire le sue as­serzioni in ogni singolo caso (di verificarne la correttezza). Ad esempio, l’ipotesi del­la medicina ufficiale che esista un sistema immunitario, è un’asserzione che non permette di essere smentita. Sino ad oggi nessuno è stato in grado di os­servare diret­tamente il sistema immunitario. Di fatto a partire dall’i­potesi del “sistema immunitario” (quindi dalla sup­posizione che ne esista uno) vengono costruite delle teorie e delle previsioni e a queste si sono ricollegati “fatti” osser­vabili che hanno valore di conferma. Tuttavia non si prende in considerazione che questi fatti possono servire da confer­ma anche per altre asserzioni (nota: dal punto di vista scientifico è possibile agire unicamente di smentita e non di con­ferma). La medicina ufficiale non riconosce che l’ipotesi del “sistema immunitario” non si può affatto smentire, quindi alla fine essa non costituisce nessuna asserzione scientifica.

Le diverse asserzioni che microbi possano attivarsi nel corpo a causa della deficienza del sistema immunita­rio (così ritiene la medicina ufficiale, la quale non può prevedere nel singolo caso il momento di tale attivazio­ne e quindi ne dà solo una motivazione “logica”; ma logico non significa automaticamente vero o reale; an­che le favole sono logiche, altrimenti non si potrebbero raccontare; tutt’al più la medicina ufficiale arriva a formulare asserzioni statistiche) op­pure che i microbi siano attivi a causa di un comando dato dal cervello o dall’organismo, che appunto sta mettendo in moto un “programma speciale” (così ritiene la Nuova Medicina: essa può prevedere e anche spiegare il momento del­l’attivazione nel singolo caso. È l’inizio della seconda parte del programma speciale; la Nuova Medicina pos­siede un modello psico-biologico dell’organismo e quindi non ha bisogno di nessuna statistica) indicano che la Nuova Medicina rispetto ai microbi e alla loro at­tivazione sviluppa delle asserzioni potenzialmente nega­bili, cosa che invece la medicina ufficiale non può fare. Nel linguaggio corrente si dovrebbe dire che la medicina ufficiale produce un miscuglio non comprensibile di as­serzioni pseudologiche, fiabesche e non comprovabili (cioè non è scientifica), per contro la Nuova Medicina offre una struttura chiara di asserzioni logiche e verifica­bili nella realtà (cioè è scientifica).

Il problema della “verifica”

Nella domanda n. 1 si afferma che la medicina uffi­ciale si basa soltanto su delle ipotesi e che non si è mai provvedu­to ad eseguire anche una sola verifica delle sue ipotesi. È davvero così? Purtroppo va detto che la situa­zione è ancor peggiore. Come già spiegato, la medicina ufficiale in moltissimi casi non è in grado di produrre delle asserzioni che si possano smentire (e con ciò per­de totalmente ogni suo diritto di pretendersi “scienza”).

Quindi è di per sé impossibile fare una “verifica”, qualunque essa sia (nella risposta alla domanda n. 3 si spiega in modo esauriente quale essa potrebbe essere). In pochissime parole “verifica” significa riconoscere come vero o giusto oppure confermato un sistema di as­serzioni (incluso il corrispondente modello) e nel met­terlo a frutto in modo corri­spondente (in medicina ciò significherebbe fare una terapia adeguata). Una “verifi­ca” dunque è una faccenda ovvero una questione etica, pertanto politico-sociale e infine giuridica.





Risultato della domanda n. 1

La medicina ufficiale non può definirsi una scien­za naturale perché essa o offre solo asserzioni che non danno la possibilità di una smentita oppure resta intrappolata già prima in contraddizioni insolubili. La Nuova Medici­na è una scienza naturale perché offre un modello psico-biologico dal quale si deriva­no delle asserzioni che dan­no la possibilità di essere smentite. Poiché finora nessuna delle sue asserzioni ha potuto essere smentita, la Nuova Medicina deve perlomeno essere dichiarata più scientifica della me­dicina tradizionale che appunto è in grado di lavora­re tutt’al più con le statistiche (cioè non può fare nes­suna asserzione scientifica per il caso singolo!). Si deve concludere che la medicina ufficiale non è una scienza naturale né per i suoi contenuti né per i suoi metodi.





Riguardo alla domanda n. 2

La risposta è la seguente: sì, la Nuova Medicina è corretta. È importante rilevare, come viene ulteriormen­te chiarito nella risposta alla domanda n. 3, che è da considerarsi giusta “secondo le massime conoscenze scientifiche odierne” (si tratta di una questione etica). Dunque: le asserzioni della Nuova Medicina si fondano su un insieme di principi ed è co­municabile intersogget­tivamente e verificabile nel singolo caso, cioè soddisfa i criteri delle scienze naturali (per es. vali­dità generale, sistematicità, possibilità di previsione, descrizione cau­sale di eventi passati, possibilità di smentita).





Risultato della domanda n. 2

Sì, la Nuova Medicina è giusta.





Riguardo alla domanda n. 3

Per la terza questione occorre tornare a chiedersi: sufficiente per cosa? Per confermarne l’esattezza? A questo propo­sito è già stato detto tutto nella risposta alla domanda n. 2 (sì, la Nuova Medicina è corretta). A stretto rigore scientifico le verifiche non bastano mai. Dunque sotto l’aspetto anche puramente “scientifico” non si può rispondere a questa do­manda perché non è mai possibile decidere in modo definitivo se una teoria è “verificata”.

Infatti ciascuna teoria ha carattere di modello. Quin­di una teoria non può mai coincidere completamente con la real­tà. Se ciò accadesse, questo modello coincidereb­be con la realtà e quindi non sarebbe più un modello. Ora se una teoria non può essere smentita per un periodo di tempo prolungato e se le teorie concorrenti ovvero le loro applicazioni (qui terapie) danno dei risultati peg­giori della nuova teoria, allora si deve riconoscere la va­lidità della nuova teoria; si tratta di una questione di cor­rettezza, onestà e ragionevolezza etica e scientifica. La nuova teoria deve essere accettata come spiegazione e deve esserne consentita l’applicazione nei problemi pra­tici, cioè i pazienti devono poter decidere libera­mente della propria terapia. Per quanto riguarda la Nuova Medicina ciò significa che la “medicina ufficiale” ovvero la nostra società deve dare spazio alla Nuova Medicina.





Osservazione: che cosa sono i fatti.

L’esempio delle metastasi: fatto o ipotesi?

Di seguito presentiamo una precisazione relativa al carattere spesso ideologico dei “fatti” ovvero della “cor­rettezza”: prima della scoperta del sistema copernicano all’uomo sembrava giusto credere che alla sera il sole tramontasse (andas­se sotto), cosa che gli appariva come un fatto e di cui peraltro era assolutamente convinto. Il modello della terra, intesa come un disco che galleggia nel mezzo dell’universo, e dei corpi celesti, a loro volta fissati su una sfera vitrea che av­volgono tutti insieme la terra girandole intorno, confermava questa convinzione. Oggi quasi tutte le persone sanno come stanno le cose in realtà, ma solo perché viene loro spiegato sin dall’infan­zia. Ancora oggi usiamo l’espressione “tramon­to del sole” (il sole che scende) sebbene ciò non corrisponda ai fatti. Questo modo di dire è rimasto legato al vecchio modello erroneo; ma non è un problema perché chiun­que sa come stanno le cose veramente.

Se la Nuova Medicina verrà riconosciuta, il termine “metastasi” è destinato a scomparire. La parola metasta­si di fat­to significa solo “secondo cancro o cancro se­condario” ovvero cancro aggiuntivo a quello già presen­te. La medicina uf­ficiale però collega a questo termine l’ipotesi che il primo cancro sia in qualche maniera (precisamente per una specie di contagio all’interno del corpo) la causa del cancro secondario. La Nuova Medi­cina non nega la realtà del “cancro se­condario” ma dice che non si tratta affatto di una metastasi. Afferma invece che ogni “cancro secondario” viene causato da un relati­vo conflitto. Tragicamente perlopiù sono dei conflitti derivanti dalla stessa diagnosi di cancro (solo in casi ra­rissimi gli animali manifestano delle “metastasi”).

La convinzione che il cancro si diffonda all’interno del corpo come per un contagio è solo un’ipotesi o una supposi­zione (ma per la medicina ufficiale si tratta di un fatto). Se esistesse questo contagio intracorporeo si dovrebbero vietare tutte le trasfusioni di sangue a causa del pericolo incombente di diffondere il cancro per infezione. Fino ad oggi non esiste nessun “test san­guigno per il cancro” e non si è a conoscenza dell’im­piego di marcatori tumorali per controllare la presenza del cancro nei donatori di sangue. Ciò indica che la me­dicina ufficiale stessa non prende molto sul serio la pro­pria ipotesi riguardante le “metastasi” (che essa però considera un fatto!) ovvero praticamente si contrad­dice (di fatto le autosmentisce!) ogni volta che esegue una trasfusione di sangue. Un medico tradizionale addurreb­be come giustificazione, e del tutto a buon diritto, che nell’uomo non è ancora mai stato osservato un contagio di cancro da un corpo all’altro.

La Nuova Medicina per contro sostiene coerente­mente: ogni evento cancerogeno rimanda a uno shock conflittuale, ogni cancro secondario rimanda ad un se­condo shock conflittuale. Se così non fosse, gli avversari della Nuova Medicina dovrebbero essere in grado di ve­rificarlo (cioè smentirlo).





Risultato della domanda n. 3

La medicina ufficiale suppone che le sue ipotesi sia­no dei “fatti”. Ma va notato che il “sistema di fatti” della medici­na ufficiale è contraddittorio ovvero in gran parte costruito in modo da non poter essere potenzialmente smentito (e quindi non è scientifico).

Il sistema della Nuova Medicina invece è coerente e potenzialmente confutabile. Pertanto risulta non scien­tifico, non etico e quindi, da ultimo, incostituzionale non dare nessuno spazio alla Nuova Medicina.





UN COMMENTO CONCLUSIVO

La “medicina ufficiale” si trova in una situazione particolare. Poiché avanza la pretesa di essere scientifica dovrebbe, per quanto possibile, attenersi a principi apolitici e prettamente scientifici. Ma contemporaneamente essa pretende di po­ter godere della protezione del potere politico e quindi “non scientifico” di coloro che gestiscono i servizi sanitari. Il pri­vilegio corporativo consente ai rappresentanti della medicina ufficiale di prendere impunemente delle decisioni nelle controversie scientifiche con mezzi che non sono scientifici, ma al contrario sono politici e legati al potere politico. La medicina ufficiale ha potuto sino ad oggi mantenersi in questa situazione in realtà “assurda” perché i non-medici (sia pazienti sia politici) non vogliono o non possono esercitare la libertà di scelta della propria terapia, come la costituzione consentirebbe loro; essi provano molta paura di fronte alla morte e alla perdita della salute che vengono minacciosamen­te prospettate a loro e a tutta la società, qualora rifiutino la terapia indicata dalla medicina ufficiale. E la paura è da sem­pre una cattiva consigliera. La contraddizione fra “scienza” e “corporazione”, nel caso in cui sia necessario curare dei bambini o dei minorenni, viene oggi superata imponendo a forza la terapia della medicina ufficiale, confor­memente alla visione della corporazione e cioè secondo dei criteri non scientifici. I genitori o i tutori che su base scientifica rifiutano questa terapia per coloro che hanno in affidamento e tentano di sottrarli ad essa, sono perseguiti pe­nalmente. Sotto il punto di vista etico ciò è una “situazione assurda”, cioè immorale, e in questo caso anticostituzionale.





RISULTATO DEL COMMENTO

La pretesa della medicina ufficiale di voler far valere la sua decisione esclusiva per la terapia a partire dalla propria “corporazione”, dunque in modo non scientifico, e di averla già fatta valere nel caso della terapia di mi­nori, è anticostituzionale.





CONCLUSIONE

In applicazione dei criteri scientifici la Nuova Medicina deve essere considerata giusta in base all’attuale livello rag­giunto dalle conoscenze scientifiche.

Per contro la medicina ufficiale, sotto il profilo scientifico, risulta un miscuglio amorfo che a causa di fatti (presunti) compresi in modo sostanzialmente erroneo non può essere smentita né tantomeno essere verificata. Pertanto secondo i criteri scientifici deve essere considerata come un guazzabuglio di ipotesi, quindi non scientifica e, a miglior giudizio d’uomo, falsa.





Lipsia, 18 agosto 2003

Prof. Hans-Ulrich Niemitz







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Questo documento è stato presentato dalla difesa del dottor Hamer al Tribunale Amministrativo di Stoccarda



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  •  BRASA
      BRASA
Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#602
Mi sento vacillare
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..o vogliamo fidarci di più di loro che un giorno dicono una cosa, trovando le argomentazioni più astruse per legittimarne le azioni, e poi si rimangiano tutto (sempre per legittimare altre loro azioni..) ??

BAH!!!!!
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#603
Dubito ormai di tutto
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Acz,
mi si era rotta la macchinetta ed ero escluso dalla rete…era da tanto che volevo rispondere al post di Brasa.

......

Una perizia alla perizia del prof. Niemitz,
(Niemitz; una perizia pianificata)

Citazione:
Niemitz “In sostanza il dottor Hamer propone fondamentalmente due domande alle quali risponderò riferendomi solo alla patologia del cancro”


La perizia del prof Niemitz è chiaramente di parte, considerato il fatto che nell’ambito complessivo del testo, vengono estrapolati dati concetti e definizioni, finalizzate sclusivamente ad un unico elemento conduttore; quello di definire la medicina di Hamer come scienza e la medicina ufficiale come un guazzabuglio di ipotesi e quindi non scienza.

Ancora una volta ci troviamo nella condizione di osservare che qualcuno (curiosamente) ha necessità di affossare la medicina ufficiale per evidenziare un’altra medicina …
…come se le due parti fossero legate e l’una necessariamente debba escludere l’altra!.

Ma la medicina di Hammer, per potersi dimostrare che è scienza, necessariamente deve evidenziare che la medicina ufficiale non lo è?

Ho promesso ad asi di approfondire la medicina di Hammer e di questa non farò cenno, ma riguardo alle medicina ufficiale qualcosa mi sento di poterla affermare con tranquillità.

Niemitz parla della medicina ufficiale,ponendo quindi concettualmente in conto una summa enorme di conoscenze , ma poi stranamente ripiega sul:


…come se la medicina ufficiale si identificasse solo con l’oncologia!

Ignorando comodamente tutto il resto come se fosse una semplice appendice.

Credo infatti che sia chiaro che medicina ufficiale rappresenti il complesso delle conoscenze scientifiche di cui tutti…non solo in termini negativi, ma anche positivi possiamo averne una ricaduta.

Limitare quindi il concetto di medicina ufficiale allo scibile sulla oncologia,nella migliore delle ipotesi di buona fede rappresenta un semplice errore concettuale, mentre nella peggiore ipotesi di mala fede, individua una palese manipolazione concettuale per i più “sprovveduti”.

Strano modo di procedere comunque per una perizia , in quanto egli per convenienza, si concentra in uno degli anelli deboli della cosiddetta medicina scientifica per facilitarsi il compito periziale.

Niemitz, ancora si accanisce nel cercare di convincerci che la medicina ufficiale non è una scienza,
come se invece ufficialmente lo fosse!

Egli utilizza cioè una informazione falsa , considerata vera nell’immaginario collettivo per poi poter “dimostrare” pomposamente che essa è falsa facendo cosi un “figurone”.

Tuttavia se questo “artificio concettuale” può risultare efficace nei confronti di chi non conosce la medicina ufficiale, nei confronti di chi in qualche modo ne ha conoscenza evidenzia un palese atto in mala fede, presa visione del fatto che le conoscenze di Niemitz non dovrebbero creare dubbi sulle nozioni di cui dispone.

La medicina ufficiale ( c.d. medicina scientifica) è esclusivamente uno “sforzo metodologico” di tipo scientifico avvalendosi di altre scienze esatte ( o quasi), compreso la matematica applicata alla epidemiologia e statistica…

Che poi questi ultimi concetti introducano in medicina le condizioni di ; “probabilismo “ fallibilità, temporaneità della conoscenza, margine di errore umano e metodologico, possibilità di successo etc…
mi rendo conto che questo possa suscitare perplessità ed interrogativi.
Ma quali altre “scienze umane “ non sono gravate da tali pregiudizi?

Tutto cio rappresenta un atto dovuto di chiarezza e definizione di limiti sui quali ognuno di noi può essere indotto a riflessione e sul quale tuttavia ritengo non sia onesto intellettualmente parlando, creare equivoci intenzionali e su misura!

Che poi infine le scienze “esatte” comprendano un insieme di conoscenze perfette, tali da non poter essere smentite, ed i cui dati siano ripetibili pianificabili e verificabili sempre ed in ogni condizione, anche questo è oggetto di animata argomentazione tra gli addetti ai lavori, ed è una situazione ancora ben lungi dal potersi definire consolidata ed archiavata…

…anche se Niemitz ci fa credere il contrario!

C’è infine una questione sulla quale è necessario riflettere e che sistematicamente conduce a “confusione” e sulla quale Niemitz , peraltro “giostra” intenzionalmente la sua perizia:

la sovrapposizione e la identificazione costante tra medicina scientifica ( che è la medicina ufficiale), come summa di conoscenze finalizzate alla cura del malato essere umano, con il sistema “corporativistico” cui essa è collegabile.

A tal proposito semmai bisognerebbe osservare che una questione è il mero dato scientifico, altro è il sistema in cui esso si inserisce.
Le argomentazioni sono differenti e separabili.
Su ognuna di esse è possibile una discussione diversificata.

E’ possibile una discussione della seconda (il contesto) in relazione alla prima nel chiederci quanto e come questa possa essere condizionata o distorta, o ancora quanto privilegio superfluo venga destinato dalla seconda alla prima.

Se questa distinzione concettuale può passare inosservata ad “uno qualsiasi”, a Niemitz è invece molto chiara considerati gli accenni della sua parte conclusiva.

Egli contesta la medicina ufficiale come sistema corporativistico e di privilegio…e pur di dimostrare che le medicina di Hamer è scienza e che probabilmente , lei meriterebbe questa posizione di privilegio si infogna inutilmente ed in modo fazioso a dimostrare che le medicina ufficiale…

…questa si non è scienza, rigettandone in pieno totalmente ed in modo a dir poco temerario, tutta la somma delle conoscenze!

Senza distinzione alcuna tra questo e quello, senza discriminanti , senza nessuna distinzione tra ciò che è positivo e negativo.

… dunque siccome , lui sostiene; ” la medicina ufficiale non è una scienza” tira lo sciacquone , e via!!

CONCLUSIONE

Ritengo di aver apportato sufficienti dati per sostenere che la perizia di Niemitz, non possa considerarsi attendibile, in quanto essa è palesemente viziata all’origine e condotta in modo tale
da giungere a delle conclusioni , già presenti in modo più o meno evidente fin dalle premesse del suo scritto.
Mi sono dedicato ad una riflessione non sul merito delle questioni sollevate da Niemitz, (e sulle quali … bisognerebbe ulteriormente scrivere) bensi sulla modalità e metodologia attraverso la quale la perizia stessa è stata condotta.

Sentenzio quindi che questa perizia sia da archiviare e da ripetere.

vulcan
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"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
Inviato il: 9/5/2006 2:29
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  •  BRASA
      BRASA
Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#604
Mi sento vacillare
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eccoti finalmente Vulcan!! sapevo che saresti venuto a difendere a spada tratta la tua amata Medicina!

dunque vediamo un po':
PERIZIA ALLA PERIZIA DELLA PERIZIA

Citazione:
La perizia del prof Niemitz è chiaramente di parte

ovvio. gliel'ha commisionata il dott. Hamer (con una eMMe). e comunque, ti sentiresti di dire in tutta onestà che le perizie riguardanti la medicina (per rimanere in tema, ma si potrebbe estenderlo a tutti i campi) non siano di parte? che siano fatte IMPARZIALMENTE, senza tenere conto di chi te le commissiona? mmm... mmmm... (obiettività per tutti! o per nessuno!)

Citazione:
…come se la medicina ufficiale si identificasse solo con l’oncologia!

per motivi di spazio ha ristretto il campo solo all'oncologia (anche se nomina ad esempio, anche l'apparato immunitario..). e comunque, perchè no? l'oncologia è a tutti gli effetti una branchia della medicina ufficiale!

Citazione:
Strano modo di procedere comunque per una perizia , in quanto egli per convenienza, si concentra in uno degli anelli deboli della cosiddetta medicina scientifica per facilitarsi il compito periziale.

certo! tutti fanno così Vulcan! prendi per esempio il lavoro fatto per smascherare la versione ufficiale dell'11 settembre: si è andati in primis a concentrarsi sul buco nel pentagono che è troppo piccolo. nessuno però se n'è uscito con un: hey! è troppo comodo concentrarsi su uno degli anelli più deboli della cosiddetta versione ufficiale per facilitarsi il compito periziale! o no?

Citazione:
Niemitz, ancora si accanisce nel cercare di convincerci che la medicina ufficiale non è una scienza,come se invece ufficialmente lo fosse!

ah, quindi non lo è? e quindi qui sempre a mo' di esempio, dicono fesserie?
la medicina è scientifica solo nell'immaginario collettivo???

Citazione:
Che poi infine le scienze “esatte” comprendano un insieme di conoscenze perfette, tali da non poter essere smentite

è questo il punto caro Vulcan: è esattamente l'opposto! le scienze si definiscono tali, quando sono FALSIFICABILI!!! le scienze esatte si definiscono tali in quanto NON hanno ipotesi (che per definizione, non sono falsificabili!)
(ma l'hai letta bene la perizia???)

Citazione:
Ritengo di aver apportato sufficienti dati per sostenere che la perizia di Niemitz, non possa considerarsi attendibile

mi spiace caro ma ci vuole BEN ALTRO per sostenere che la perizia sia non-attendibile!!!

è sempre un piacere discutere con te Vulcan...
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Inviato il: 9/5/2006 18:31
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#605
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il piacere di confronto con Brasa è sicuramente reciproco

ma io insisto su alcune questioni

Citazione:
-citazione-vulcan[... La perizia del prof Niemitz è chiaramente di parte ...]

Brasa citazione / ovvio. gliel'ha commisionata il dott. Hamer (con una eMMe). e comunque, ti sentiresti di dire in tutta onestà che le perizie riguardanti la medicina (per rimanere in tema, ma si potrebbe estenderlo a tutti i campi) non siano di parte? che siano fatte IMPARZIALMENTE, senza tenere conto di chi te le commissiona? mmm... mmmm... (obiettività per tutti! o per nessuno!)


Sicuramente le perizie possono essere di parte , anche quelle giudiziarie e tecniche spesso non sono imparziali. Questo appunto ( e tu sei indirettamente d’accordo!) conferma il fatto che la perizia del prof Niemitz sia di parte.

In quanto tale perciò non presenta a mio parere grande significato in termini tecnici…ma solo un interesse di tipo divulgativo su considerazioni generali che riguardano la medicina ufficiale. In quanto alla possibilità di eseguire una perizia sulla medicina scientifica questo fa solo sorridere.
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Inviato il: 13/5/2006 0:01
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#606
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-citazione-[... vulcan…come se la medicina ufficiale si identificasse solo con l’oncologia! ...]Brasa/ per motivi di spazio ha ristretto il campo solo all'oncologia (anche se nomina ad esempio, anche l'apparato immunitario..). e comunque, perchè no? l'oncologia è a tutti gli effetti una branchia della medicina ufficiale


Niemitz si riferisce alla medicina ufficiale parlando ovviamente della cosiddetta medicina scientifica e solo a parte parla del sistema corporativo su cui essa si inserisce. Comodamente si defila da tutto lo scibile della medicina ufficiale, come se questo non esistesse..

.. circoscrive il campo alla oncologia, e tu pensi ingenuamente che lo faccia solo per motivi di spazio?

Se questo non è uno stratagemma concettuale per facilitarsi il compito e generalizzare , allora di cosa si tratta?

Siccome la oncologia fa acqua, allora tutta la medicina ufficiale fa acqua, e siccome fa acqua , tiriamo lo sciaquone..?

Tutto questo non mi sembra molto oggettivo,e soprattutto a mio avviso rappresenta un “imbroglio” intellettuale per condurre il discorso solo in una direzione.

Come si fa ad identificare la medicina ufficiale ed esprimerne un unico giudizio facendo riferimento ad una sola disciplina?
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Inviato il: 13/5/2006 0:03
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#607
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-citazione-[...vulcan/ Strano modo di procedere comunque per una perizia , in quanto egli per convenienza, si concentra in uno degli anelli deboli della cosiddetta medicina scientifica per facilitarsi il compito periziale. ...] Brasa / certo! tutti fanno così Vulcan! prendi per esempio il lavoro fatto per smascherare la versione ufficiale dell'11 settembre: si è andati in primis a concentrarsi sul buco nel pentagono che è troppo piccolo. nessuno però se n'è uscito con un: hey! è troppo comodo concentrarsi su uno degli anelli più deboli della cosiddetta versione ufficiale per facilitarsi il compito periziale! o no?


Una verità complessiva non può poggiare su una unica evidenza ; se nel pentagono c’è un foro di entrata e di uscita che fa pensare ad un missile o simile, questa è una possibile verità, ciò non dimostra affatto a cascata che le torri gemelle siano stato frutto di una demolizione controllata.

Semmai questa ulteriore possibilità necessita di ulteriori supporti autonomi, altrimenti rimane al peggio una impressione, al meglio solo una ipotesi di lavoro concettuale.
Se la oncologia medica è una “c****a” non significa che lo sia tutta le medicina scientifica.

Ma Niemitz nonostante cio, inizia parlare di una perizia sulla medicina ufficiale, poi si concentra sulla oncologia e poi infine esprime un giudizio globale ritornando però sulla medicina ufficiale.

Per un tema del genere non credo che sia proficuo utilizzare trucchi concettuali, essi infatti sono solo finalizzati al metodo della perizia e non ai suoi quesiti.

Tutto cio mi conferma ulteriormente che la perizia di Niemitz non sia una vera perizia , bensi un parere personale mascherato da perizia.

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Inviato il: 13/5/2006 0:04
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#608
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-citazione-[vulcan/ ... Niemitz, ancora si accanisce nel cercare di convincerci che la medicina ufficiale non è una scienza,come se invece ufficialmente lo fosse! ...] Brasa / ah, quindi non lo è? e quindi qui sempre a mo' di esempio, dicono fesserie?
la medicina è scientifica solo nell'immaginario collettivo???


Brasa, si, sostanzialmente dicono fesserie…chiunque abbia scritto la frase:
“Wikipedia /La medicina assume valore di scienza autonoma…”
dice delle fesserie.

O ha inteso il concetto di scienza in senso lato , oppure non è al corrente che la medicina scientifica non è una scienza! Rimane il fatto che l’uso del termine “scienza” è improprio.

La medicina è solo una metodologia scientifica applicata all’uomo, metodologia non significa scienza…essa utilizza il sapere di altre scienze forgiando delle cosiddette discipline scientifiche applicate.

Un esempio per tutto:

Una disciplina medica scientifica applicata si appropria di postulati essenziali della scienza; le cellule oseee proliferano spontaneamente generando il callo osseo in presenza di una discontinuità dell’osso. (Biologia)...

... l’ortopedico in sala operatoria infila un bel chiodo tra due capi ossei di una frattura per avvicinarli e favorire la solida formazione di un callo osseo, preludio alla riparazione di una frattura.

Il paziente guarisce, ma l’ortopedia non diventa una scienza. Essa applica semplicemente un metodo prendendo a prestito dei dati strettamente scientifici.!

Quindi ribadisco che Niemitz utilizza un dato falso, facendoci credere che sia vero!
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Inviato il: 13/5/2006 0:06
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#609
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-citazione-[... Che poi infine le scienze “esatte” comprendano un insieme di conoscenze perfette, tali da non poter essere smentite ...] Brasa- è questo il punto caro Vulcan: è esattamente l'opposto! le scienze si definiscono tali, quando sono FALSIFICABILI!!! le scienze esatte si definiscono tali in quanto NON hanno ipotesi (che per definizione, non sono falsificabili!)
(ma l'hai letta bene la perizia???)


Che una cellula ossea prolifera in presenza di altre cellule ossee non è una ipotesi, è ipotesi la metodologia applicata che solo attraverso la ripetizione dell’esperienza e la costanza del risultato ci conduce probabilisticamnete con una certa costanza verso un unico esito.

Avvicinare solo i due monconi di frattura oppure inserire un chiodo di avvicinamento? Questo non è frutto di una scienza esatta. Ci sono casi infatti in cui l’esito è negativo… per mille motivi, nella scienza esatta, a parità di condizioni l’esito è sempre costante.

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Inviato il: 13/5/2006 0:07
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#610
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-citazione-[... Vulcan / Ritengo di aver apportato sufficienti dati per sostenere che la perizia di Niemitz, non possa considerarsi attendibile ...] Brasa / mi spiace caro ma ci vuole BEN ALTRO per sostenere che la perizia sia non-attendibile!!!
è sempre un piacere discutere con te Vulcan...


Il piacere è reciproco considerato il fatto che è costruttivo sia il dialogo sia il modo in cui è tranquillamente portato avanti

Dopo questo interessantissimo confronto con Brasa mi sono ulteriormente convinto che la perizia di Niemitz sia solo una idea mascherata da perizia.



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Inviato il: 13/5/2006 0:10
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#611
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Tre domande per Vulcan o chi sa rispondere.

E' possibile che la chemioterapia scateni la diffusione di metastasi in tutto il corpo, assenti fino a prima della terapia ?

E' vero che la chemioterapia può ridurre le sofferenze di un malato terminale al quale i medici hanno previsto uno o due mesi di vita ?

E' vero che un ciclo di chemio può arrivare a costare oltre 120mila euro ?

Sono notizie che mi ha detto una collega parlando del padre che è morto alcuni anni fa.
Inviato il: 13/5/2006 0:15
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  •  vulcan
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#612
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Brasa/ eccoti finalmente Vulcan!! sapevo che saresti venuto a difendere a spada tratta la tua amata Medicina!


Grazie Brasa,
comunque, precisamente, io non difendo a spadatratta le medicina, bensi contesto il metodo di valutazione in genere che viene spesso utilizzato all’interno dei questo forum, prendendo le parti di ciò che di positivo è presente nella medicina scientifica, poiché in questa sede i parametri di riferimento sono sempre sulla sponda del negativo, che di fatto rappresenta solo una parte della verità.

E Soprattutto mi sono sempre contrapposto alla la tendenza a generalizzare su un argomento partendo da dati parziali.
Farei la stessa cosa su un altro argomento del quale avessi conoscenza.

Fermo restando il fatto che il giudizio complessivo di Niemitz è espresso nei confronti della medicina ufficiale e che questa è inevitabilmente coincidente con la cosiddetta medicina scientifica, ( non vedo infatti a quale altra medicina ufficiale ci si possa riferire…)

Vorrei dunque porre una domanda chiara e netta ,( per chi vuole rispondere) sulla quale al di là delle singole sfumature dell’argomento aspetti parziali e disquisizioni intellettuali varie ,mi piacerebbe avere una risposta altrettanto chiara e precisa.

…c’è qualcuno che si sente di prendere coraggiosamente e con onestà intellettuale le distanze in pieno e di bocciare la medicina scientifica come “summa di conoscenze” a 360 gradi rigettandonein pieno tutte le discipline , tutti i progressi aquisiti, tutti i vantaggi che ci consente, tutto il percorso che parte dal periodo neolitico fino a giungere ai tempi nostri? … sostenendo che poiché essa non è una scienza esatta è da rifiutare in toto?
( degli svantaggi ne abbiamo parlato a lungo)

E se si,
come farà costui a rivolgersi ad un ortopedico in caso di frattura, oppure ad un infettivologo in caso di infezione tubercolare .. oppure ancora al cardiochirurgo che esegue un by pas in caso di occlusione coronarica, oppure al medico generale per un ipertensione arteriosa severa con insufficienza renale avanzata, oppure al nefrologo in caso di anuria completa, oppure ad un medico d’urgenza in caso di asma acuto, o di edema polmonare o infarto…?


.. l’elenco potrebbe continuare…

Tengo a precisare che la mia domanda non è affatto provocatoria, bensi semplicemente propositiva per una riflessione e per una eventuale risposta.

vulcan


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Inviato il: 13/5/2006 0:16
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#613
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Vulcan:

Citazione:
…c’è qualcuno che si sente di prendere coraggiosamente e con onestà intellettuale le distanze in pieno e di bocciare la medicina scientifica come “summa di conoscenze” a 360 gradi rigettandonein pieno tutte le discipline


Io non posso assolutamente prenderne le distanze, per vari motivi, ma soprattutto perché grazie alla medicina mia figlia è viva e potrà continuare ad esserlo, si spera, a lungo. Inoltre il fatto che le case farmaceutiche cerchino farmaci da vendere mi fa sperare che trovino una cura definitiva per lei.
Stò cercando di scrivere un articolo o comunque un messaggio in proposito.
Inviato il: 13/5/2006 0:27
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  •  vulcan
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#614
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Alb - E' possibile che la chemioterapia scateni la diffusione di metastasi in tutto il corpo, assenti fino a prima della terapia ?
------------------
Credo che questo possa succedere nel momento in cui l’indicazione alla chemio sia errata…ad esempio eseguire una che mio in un paziente che abbia attraversato la linea di non ritorno, compromettendone ulteriormente le risorse immunitarie ed accelerandone quindi la crescita tumorale. Se invece intendi ; se la che mio è causa di MTS, secondo la medicina scientifica ( ma anche secondo me) , ciò non è.

Alb- E' vero che la chemioterapia può ridurre le sofferenze di un malato terminale al quale i medici hanno previsto uno o due mesi di vita ?
------------------
Una chemio su un malato terminale con uno o due mesi di vita, può solo aumentarne le sofferenze Eseguire una che mio in queste condizioni è una delle cose più scellerate che si possano pensare anche in termini scientifici!

Alb - E' vero che un ciclo di chemio può arrivare a costare oltre 120mila euro ?
-----------------
La cifra mi sembra eccessiva , considerato il fatto che la ASl vanno sempre alla ricerca del risparmio, ma non sono in grado di rispondere…





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Inviato il: 13/5/2006 0:29
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#615
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Citazione:
Io non posso assolutamente prenderne le distanze,


Grazie Alb per la tua risposta..

aspetterò che qualcuno eventualmente risponda a questa domanda per trarre delle ulteriori considerazioni

ciao
sergio
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Inviato il: 13/5/2006 0:31
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#616
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Grazie delle risposte Vulcan. Approfondirò meglio la questione con la collega.
Le cure di chemio per il padre furono interrotte per volontà dei figli per passare ad una terapia del dolore, immagino molto meno costosa ma pagata interamente di tasca loro. Molto umano, direi, un sistema che non preveda di risparmiare ai malati terminali atroci sofferenze.

Mi parlava di costi dell'ordine dei 250milioni di lire per un ciclo di chemio. Non so chi glie li abbia riferiti.

Per finire, l'oncologo andò a far visita al padre a domicilio poche ore prima che morisse. Pretese la parcella di 250 euro (o erano 250mila lire ? non ricordo). Sempre molto umano.

L'idea che mi sono fatto, e che in parte s'è fatta la mia collega è che l'oncologo fosse un incompetente e che aveva un motivo ben preciso per consigliare la chemio al padre agli sgoccioli. In ogni caso se lei potesse tornare indietro, ovviamente, non farebbe fare nessun ciclo di chemio, ne il primo, ne l'ultimo. Se dovesse capitare a lei, non farà mai la chemio.
Inviato il: 13/5/2006 0:47
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#617
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Vulcan, mi sembra che entrambi rimaniamo ciascuno sulle proprie posizioni riguardo la perizia di Niemitz!
perciò proseguirò rispondendo solo alle tue domande:

Citazione:
…c’è qualcuno che si sente di prendere coraggiosamente e con onestà intellettuale le distanze in pieno e di bocciare la medicina scientifica come “summa di conoscenze” a 360 gradi rigettandonein pieno tutte le discipline , tutti i progressi aquisiti, tutti i vantaggi che ci consente, tutto il percorso che parte dal periodo neolitico fino a giungere ai tempi nostri? … sostenendo che poiché essa non è una scienza esatta è da rifiutare in toto?


allora, bisogna fare una precisazione qui:
non è che se ci sono cose errate nella medicina, come ad esempio l'oncologia allora bisogna scartare in toto tutta la medicina!!
questo è un discorso che sembra tipico da debunker,porca miseria!
la chirurgia d'emergenza ad esempio non è affatto da scartare, così come altre branchie della medicina!
l'oncologia invece si! solo che siccome fa guadagnare un sacco di soldi, gli addetti ai lavori non verranno mai fuori a dire: hey,cavolo stiamo facendo una stupidata! al max potrenno dirti: èèèh, c'è ancora molto da migliorare! lei comunque continui con la chemio! l'oncologia è solo uno dei campi in cui è EVIDENTE l'incapacità dei medici ufficiali!

per alb:
Citazione:
E' possibile che la chemioterapia scateni la diffusione di metastasi in tutto il corpo, assenti fino a prima della terapia ?

secondo la nuova medicina germanica, non esiste metastasi (NON SONO STATE MAI TROVATE CELLULE TUMORALI NEL SANGUE ARTERIOSO) ma solo ulteriori conflitti generati dalla diagnosi che hai il cancro.
questa diagnosi ti fa entrare in panico e è il punto d'inizio (non è detto però che ti venga automaticamente,eh) per un ulteriore nascita di tumore.

Citazione:
E' vero che la chemioterapia può ridurre le sofferenze di un malato terminale al quale i medici hanno previsto uno o due mesi di vita ?

accanimento terapeutico, sarebbe da mandare in galera quei dottori, altro che hamer..

Citazione:
E' vero che un ciclo di chemio può arrivare a costare oltre 120mila euro ?

per questa domanda ti rimando QUI
è un pò vecchio come articolo (1997) ma ti fa capire i costi (sono in lire) e penso che comunque non siano scesi!!! al massimo tutt'altro!

Citazione:
Inoltre il fatto che le case farmaceutiche cerchino farmaci da vendere mi fa sperare che trovino una cura definitiva per lei

se posso essere impertinente, mi dici che diagnosi gli han fatto? (se vuoi, e per rispetto della privacy, rispondimi con un mess in pvt..)

ora una domanda alle persone che hanno perso un caro a seguito di un infarto del miocardio:
la persona, prima di avere l'infarto, aveva avuto una grossa preoccupazione (non che gli si era rotta la tv eh.. una cosa da non lasciarlo dormire la notte e continuare a rimuginare..) che si è protratta in questo clima di incertezza per 9 mesi o più e che un mese circa prima dell'infarto si è risolta?? (non per forza in bene, risolta nel senso che la situazione si è risolta in un modo o nell'altro..)

ESEMPIO:
mio nonno (persona a me più vicina che sia morta di infarto), aveva una cascina con annesse mucche e compagnia bella! era una persona che aveva vissuto tutta la sua vita in cascina e un giorno iniziarono le prove generali per lo sfratto (era in affitto, come tutti i fittaoli e i magutti -scusate ma non mi viene il termine in italiano-) che durarono un'annetto su per giù. non avevo mai visto mio nonno piangere, e la prima volta che l'ho visto è stato quando gli stavano portando via le mucche..
COMUNQUE, il conflitto è durato più di nove mesi (te ne vai si, te ne vai no, cerchiamo un modo per venirci incontro, non cerchiamo un modo per venirci incontro, e via discorrendo..) e quando si è risolto (se ne doveva annà e le mucche son diventati hamburger) dopo 3 settimane, mentre era a dormire (come mai gli infarti arrivano sempre in momenti in cui la persona è rilassata e tranquilla??)
TAC! infarto. a 64 anni. e il resto lo sapete!

vi sto raccontando i ca**i miei solo per farvi capire che non sono uno sbruffone che posta tanto per postare e passare del tempo sulle disgrazie altrui ma ho una genuina voglia di approfondire il discorso della nuova medicina in quanto tutto questo non lo sapevo. quando me l'hanno detto ho provato a pensare alle disgrazie che sono avvenute all'interno della mia famiglia e ci ho trovato SOLO coincidenze. se queste possono chiamarsi coincidenze...
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#618
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Martedì 16 maggio 2006 su ODEON TV alle ore 20.30verrà trasmessa un'intervista telefonica a Claudio Trupiano (relatore dell'ass. ALBA) nell'ambito di una trasmissione sulla libertà di cura.

speriamo che non annullino la partecipazione poco prima dell'inizio della trasmissione!!

invito tutti a guardarla, in quanto il sig. trupiano è da 10 anni o più che pratica la NMG e è stato istruito dal dott. hamer in persona!

Vulcan, gli darai un'occhiata??
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  •  vulcan
      vulcan
Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#619
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Brasa / Le cure di chemio per il padre furono interrotte per volontà dei figli per passare ad una terapia del dolore, immagino molto meno costosa ma pagata interamente di tasca loro. Molto umano, direi, un sistema che non preveda di risparmiare ai malati terminali atroci sofferenze.….per finire, l'oncologo andò a far visita al padre a domicilio poche ore prima che morisse. Pretese la parcella di 250 euro (o erano 250mila lire ? non ricordo). Sempre molto umano.


l’assistenza al malato terminale.

La medicina palliativa sta divenendo in tutto il mondo una disciplina praticamente autonoma.
Essa ha come obiettivo l’assistenza al malato terminale per lo più per cancro assolvendo in questa fase alla eliminazione di tutti i disturbi compreso il dolore.

La terapia antidolore si avvale di supporti farmacologici strumentali e servizi finalizzati.
Anche un medico da solo, isolato da una città senza supporti e servizi è in grado nell’80 per cento dei casi circa di eliminare in modo costante il dolore dal malato terminale.

I farmaci utilizzati per il dolore costano “due lire” e non sono affatto costosi per il paziente che in quelle condizioni può attingere gratutitamente a tutta la farmacoterapia a disposizione.
Il servizio di assistenza domiciliare programmata (ADP) , di assistenza domiciliare integrata (ADI) coordinate dal medico generale ed il servizio di assistenza oncologica territoriale
( ospedalizzazione domiciliare) previsti e autorizzati su tutto il territorio Nazionale dal Piano sanitario Nazionale e posti in essere dai Piani sanitari regionali, consentono di affrontare adeguatamente questo aspetto del paziente terminale.
Questi servizi consentono la presenza del medico generale, di interventi infermieristici e di supporti specialistici qualora necessari.

I servizi sono tutti gratuiti compreso l’attività del medico generalista che agisce come coordinatore responsabile del paziente.
Questo “sforzo “ organizzativo sul territorio , contrastato al contrario da politiche ospedalocentriche si è reso necessario per il raggiungimento di due obiettivi paralleli:

1. riduzione della spesa sanitaria ospedaliera in un progetto di ridimensionamento e di nuovo studio del tipo di fabbisogno dell’ “utenza” in generale, che per lo più tende a concentrarsi all’interno degli ospedali per seguire pazienti che possono benissimo essere al contrario seguiti a domicilio.

2. Umanizzazione della medicina, considerato il fatto che un paziente anche terminale spesso per sua volontà e desiderio preferisce la sua abitazione piuttosto che un anonimo letto di ospedale. Quest’ultimo aspetto impone peraltro l’aquisizione di una nuova cultura soprattutto per i familiari del paziente terminale che spesso vedono l’ospedale come una soluzione tecnica al loro problema, mentre di fatto tale scelta rappresenta inconsciamente la liberazione da uno stato di ansia cui non sono in grado di far fronte.

I medici territoriali spingono affinché risorse economiche , professionale e servizi, vengano sottratte ad ospedali inutili in una politica ospedalocentrica e convogliate sul territorio in modo finalizzato.

Fatte queste precisazioni utili, non sono in grado di capire perché come indicato da Brasa il paziente si sia dovuto pagare la terapia e l’oncologo di tasca propria. Queste persone o sono cadute ingenuamente in un sonoro imbroglio oppure forse hanno preferito rivolgersi privatamente a qualcuno. (?)







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#620
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-citazione-[vulcan... …c’è qualcuno che si sente di prendere coraggiosamente e con onestà intellettualele distanze in pieno e di bocciare la medicina scientifica come “summa di conoscenze” a 360 gradi rigettandonein pieno tutte le discipline , tutti i progressi aquisiti, tutti i vantaggi che ci consente, tutto il percorso che parte dal periodo neolitico fino a giungere ai tempi nostri? … sostenendo che poiché essa non è una scienza esatta è da rifiutare in toto? ...]
Brasa/ allora, bisogna fare una precisazione qui:
non è che se ci sono cose errate nella medicina, come ad esempio l'oncologia allora bisogna scartare in toto tutta la medicina!!
questo è un discorso che sembra tipico da debunker,porca miseria!
la chirurgia d'emergenza ad esempio non è affatto da scartare, così come altre branchie della medicina!
l'oncologia invece si! solo che siccome fa guadagnare un sacco di soldi, gli addetti ai lavori non verranno mai fuori a dire: hey,cavolo stiamo facendo una stupidata! al max potrenno dirti: èèèh, c'è ancora molto da migliorare! lei comunque continui con la chemio! l'oncologia è solo uno dei campi in cui è EVIDENTE l'incapacità dei medici ufficiali!


Dunque Brasa .. mi sembra che tu stesso stia facendo le precisazioni di cui io ho disseminato tutto il forum…stiamo dicendo dunque pur con dovute differenze le medesime cose?
Mi dici appunto che ci sono altre branche non scartabili e che quindi se non ho capito male non si può fare di tutta un’erba un fascio.
Questo è però esattamente cio che fa Niemitz, in quanto egli non si limita alla oncologia, ma usa questa per bollare tutta la medicina scientifica..

Egli infatti dice: Niemitz “Per contro la medicina ufficiale, sotto il profilo scientifico, risulta un miscuglio amorfo che a causa di fatti (presunti) compresi in modo sostanzialmente erroneo non può essere smentita né tantomeno essere verificata. Pertanto secondo i criteri scientifici deve essere considerata come un guazzabuglio di ipotesi, quindi non scientifica e, a miglior giudizio d’uomo, falsa.

A questo punto vorrei capire come si conciliano questi due pensieri estremi i ragionamenti ed le idee di tutti coloro che all’interno del forum hanno spinto verso la generalizzazione negativa. (?) ... la condivisione assoluta della presunta perizia,

Se l’oncologia è uno dei campi in cui […] si parli pure della oncologia (io l’ho fatto tranquillamente) ma senza la tentazione di cadere nell’entusiasmo di uno “stupidario” di pensiero generalizzato.

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Inviato il: 13/5/2006 15:32
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  •  vulcan
      vulcan
Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#621
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Brasa- ora una domanda alle persone che hanno perso un caro a seguito di un infarto del miocardio.


Anche se non è mai sottolineato a sufficienza, ed anche se la medicina i medici e i sistemi sanitari fanno acqua da tutte le parti, bisogna ricordare che la medicina intende l’essere umano nella sua unità psicofisica.

Nei tempi moderni pur tuttavia la medicina scientifica vive anche all’interno di se stessa una lacerante dicotomia;

..da una parte una pura medicina tecnologica di servizio, del tipo catena di montaggio, causa effetto organici, meccanismo biochimici puri, interventi riparativi e quant’altro,

…dall’altra una medicina “umanistica” che tiene ampiamente conto dell’essere umano nella sua interezza. ( io ritengo di appartenere a quest’ultima categoria).

Una dicotomia di questo tipo palpabile nei diversi settori medici ( servizi, ospedali, operatori sanitari etc) .. rappresenta ed individua di fatto all’origine una diversa concezione dell’essere umano e quindi come conseguenza un diverso modo di avvicinarsi e capire la malattia.

Che una condizione di grave sconforto o una situazione estrema spossano essere in grado di scatenare un infarto una malattia o addirittura un cancro, anche per la medicina scientifica cio non rappresenta affatto un mistero in quanto dobbiamo considerare anche tecnicamente parlando le connessioni tra la nostra corteccia cerebrale ed i sistemi periferici con la mediazione del sistema nervoso autonomo ed immunitario ( per esempio).
( connessioni e meccanismi per lo più ancora sconosciuti).

La medicina tecnologica concentra la sua attenzione su meccanismi organici a cascata …l’ostruzione coronarica,la sua placca ostruente , e le modalità di ricanalizzazione.

Se una nuova medicina è in grado di vedere e verificare ciò che la medicina scientifica non è in grado di oggettivare, che ben venga..
alla fine l’obiettivo è solo quello di capire ancor meglio l’essere umano.


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Inviato il: 13/5/2006 15:51
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  •  vulcan
      vulcan
Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#622
Dubito ormai di tutto
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Martedì 16 maggio 2006 su ODEON TV alle ore 20.30...Vulcan, gli darai un'occhiata??

Certo che si ...
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Inviato il: 13/5/2006 15:54
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  •  BRASA
      BRASA
Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#623
Mi sento vacillare
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Citazione:
Fatte queste precisazioni utili, non sono in grado di capire perché come indicato da Brasa il paziente si sia dovuto pagare la terapia

il post era di alb..

Citazione:
A questo punto vorrei capire come si conciliano questi due pensieri estremi

esattamente come si concilia
Citazione:
Una dicotomia di questo tipo palpabile nei diversi settori medici ( servizi, ospedali, operatori sanitari etc) .. rappresenta ed individua di fatto all’origine una diversa concezione dell’essere umano e quindi come conseguenza un diverso modo di avvicinarsi e capire la malattia


vulcan, siamo più vicini di quanto si pensi, è vero.

la dicotomia specializzazione/riduzionista vs psicofisica/umanistica (per usare un tuo termine che trovo particolarmente azzeccato) è una battaglia persa in partenza vulcan:
son contento che tu faccia parte dell'approccio che considera mente e corpo un tutt'uno ma mi spiace dirtelo (anche se credo che tu lo sappia benissimo già da solo) siete una netta minoranza (intendo voi medici)
ormai un po per introiti maggiori con questa visione, un po perchè è più semplicista vedere solo-e-soltanto-ciò-che-ho-studiato tutti si rivolgono allo specialista senza contare ad esempio il perchè ti è venuta una determinata malattia, o quando ti è venuta.
è triste da dire ma è la realtà!

Citazione:
Che una condizione di grave sconforto o una situazione estrema spossano essere in grado di scatenare un infarto una malattia o addirittura un cancro, anche per la medicina scientifica cio non rappresenta affatto un mistero

VULCAN CI SIAMO!!!!!
Abbiamo raggiunto la totale sovrapposizione di pensiero!!!

Citazione:
Se una nuova medicina è in grado di vedere e verificare ciò che la medicina scientifica non è in grado di oggettivare, che ben venga.. alla fine l’obiettivo è solo quello di capire ancor meglio l’essere umano

da qui la necessità assoluta di verificare le scoperte del dott hamer (anche se sono già state verificate.. forse sarebbe meglio dire ufficializzarle, pubblicarle ed iniziare a non considerarle come scemenze)

Citazione:

vulcan ha scritto:
Martedì 16 maggio 2006 su ODEON TV alle ore 20.30...Vulcan, gli darai un'occhiata??

Certo che si ...

a mercoledì per un nuovo confronto di idee allora!
salute

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ispirazione e visione sono in se stesse il fine ed il risultato
Inviato il: 13/5/2006 20:19
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  •  vulcan
      vulcan
Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#624
Dubito ormai di tutto
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Vabbè , ma io tutte queste cose le ho già dette per il tutto il forum , non è che siano nuove!

In ogni caso, pensare che il cancro insorga semplicemente per un conflitto interiore…come malattia puramente psicosomatica credo che sia molto più “temerario“ che sostenere la tesi del Dr. Simoncini, che per quanto discutibile ha le sue basi di ragionamento.

Comunque approfondirò anche la medicina di hamer …

Brasa in quanto al fatto che tra i medici siamo una minoranza, non è poi cosi certo, non è che mi sono messo a quantificare.
E’ Chiaro che più il medico è iperspecializzato in un settore , tanto più perde di vista l’essere umano.

Non a caso faccio il generalista!!


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Inviato il: 13/5/2006 23:37
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  •  asi
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#625
Ho qualche dubbio
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Ciao, soprattutto vulcan e brasa (che ormai sono diventati i trascinatori del forum!)
Sono tornata, dopo un periodo difficile, e mi fa piacere leggere di questo vostro strepitoso avvicinamento!
Se posso dire la mia infatti, la NMG non è in assoluto contrasto con la medicina ufficiale a priori, anzi parte da quella, lo stesso Hamer è un dottore, ma è andato OLTRE, ha fatto un importante passo avanti. Vulcan tu dici giustamente di rivolgersi “...ad un infettivologo in caso di infezione tubercolare .. oppure ancora al cardiochirurgo che esegue un by pas in caso di occlusione coronarica, oppure al medico generale per un ipertensione arteriosa severa con insufficienza renale avanzata, oppure al nefrologo in caso di anuria completa, oppure ad un medico d’urgenza in caso di asma acuto, o di edema polmonare o infarto…” e sicuramente il medico interpellato ci proporrà il rimedio giusto che lui conosce e che sarà più o meno efficace… ma non ti spiegherà il PERCHÉ ti è venuto questo o quello!!!! Questo è il passo fondamentale che ha fatto Hamer: trovare le CAUSE che spiegano le malattie!!!
A quel punto ovviamente cambiano le terapie e le cure, e la medicina ufficiale è ripudiata solo in quanto a quel punto si rivela INADATTA, non per qualche concetto astratto! È sbagliata in quanto non può curare un processo se non lo conosce a partire dalle cause prime. Il medico della NMG può curare il paziente nel suo tutto, non solo il cuore o il rene o il polmone… ma il PAZIENTE in quell’ottica di medicina umanistica che, anche io, ritengo assolutamente cosa preziosa quanto RARA tra i medici ufficiali! Lo stesso Hamer accusa la medicina ufficiale per essersi troppo specializzata e così facendo ha perso quella visione d’insieme di tutta la persona.
Anche io ho fatto delle constatazioni in merito alla malattia di mia madre in raffronto alla NM e ci sono molte coincidenze… non è un caso. So già che se fossi arrivata prima alla NM le cose sarebbero potute andare diversamente…
Ora sto cercando di avvicinarmi, e contattare un medico della NM, per poterne usufruire io e la mia famiglia, e soprattutto mio figlio, che come dicono i pediatri “si ammala tanto perché va al nido”! …Ma non è assurdo? Un bambino vive per un più di un anno tranquillamente nella sua realtà familiare nella quale non mancano uscite all’aria aperta (caldo, freddo, vento, sudate e freddate…), contatti con gente, amici e altre persone in tutti gli ambienti che si frequentano (ristoranti, supermercati, giardini pubblici, ecc ecc) e non si ammala quasi mai. Un giorno mette piede in un nido e dopo dieci giorni comincia, e continua per mesi, con raffreddore, tosse, vomito, diarrea, broncopolmonite, influenza, otite due volte, laringite, placche, e così da tre mesi a questa parte… Non convince, no?! Ma che ci sarebbe dentro i nidi? Allora facciamoli chiudere!!!
A parte gli scherzi, c’è molto da capire ancora…
Ciao per ora
Inviato il: 18/5/2006 14:47
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  •  asi
      asi
Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#626
Ho qualche dubbio
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Mi sono persa la trasmissione, c’è qualcuno che l’ha registrata?

Rispondo anche a alb che domandava dei costi della chemio (visto che ci sono passata da poco per mia madre…): no, non si paga, anche se i costi sono elevati sono a carico del SSN –o almeno per noi è stato così. Si paga nel caso la medicina indicata non venga “passata”, per usare termini di casa, ma quelle cifre mi sembrano molto esagerate.
La chemio non c’entra col dolore, sono due cose separate: se quel dottore ha deciso di fare la chemio era per mirare ad una (improbabile direi io) guarigione, per un assurdo e condannabile accanimento terapeutico anche, visto lo stato terminale. Se invece decide di andare sulla terapia del dolore (vale a dire fornire il paziente di morfina per non far sentire niente) vuol dire che sta andando nella direzione opposta, cioè consapevole dell’imminenza della morte ti crea le condizioni per non soffrire inutilmente (ma anche la morfina la passano che io sappia).
E se si è fatto pagare la visita era sicuramente un privato, perché l’assistenza domiciliare è gratuita.
Spero di essere stata utile.
Ciao
Inviato il: 18/5/2006 14:50
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  •  vulcan
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#627
Dubito ormai di tutto
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“l’uomo senza testa”; il polo meccanicistico della medicina scientifica

Citazione:
Asi citazione- ma non ti spiegherà il PERCHÉ ti è venuto questo o quello!!!!


Ben tornata Asi…

La medicina cosiddetta scientifica si muove a mio avviso in un ampio spettro che concettualmente possiamo far partire convenzionalmente da un primo polo,che in questo momento possiamo considerare strettamente meccanicistico ..

….ed in questo ambito anche se l’universo nel suo complesso si presta ad una interpretazione ai suoi estremi filosofica o addirittura teologica , possiamo però ben dire che esso diviene comprensibile nel momento in cui lo scienziato è in grado di descriverne i meccanismi intrinseci, attraverso i quali è possibile giungere a codificare delle leggi generali quali quelle gravitazionali e cosi via.

Non solo questo consente una conoscenza descrittiva dell’universo nel suo essere ma contemporaneamente permette come conseguenza oggettiva la possibilità entro certi limiti di utilizzare queste leggi secondo una condizione “utilitaristica” che noi definiamo per abitudine ed in senso generale “tecnologica”.

Ma la comprensione dell’universo nella descrizione dei suoi meccanismi intrinseci= scienza, è ben altra cosa di una ricerca finalizzata a capire per quale intrinseco motivo o finalità recondita queste leggi operino costantemente nel rendere dinamico e vitale l’universo medesimo.

Al di qua di questa ricerca… per cosi dire “ontologica” e universale che è in buona sostanza si identifica con la ricerca del significato della vita stessa …e del perché di queste leggi ,

…è il regno della scienza!

In questo senso, solo la manipolazione adeguata e corretta di queste leggi può consentirci in una certa misura la possibilità di insinuarci nei meccanismi della natura ed in alcuni casi di interferire con essa, a volte in termini negativi altre in termini positivi.

L’essere umano anche esso è un microcosmo all’interno del quale operano costantemente meccanismi intrinseci che rispondono costantemente alle “leggi dell’universo.”
Anatomia,fisiologia biochimica e cosi via, ci consentono una conoscenza descrittiva dell’essere umano in quanto macchina (soma) capace di essere riparata o danneggiata a seconda delle condizioni e modalità in cui si interviene.

All’interno di questo polo strettamente meccanicistico, solo un approccio meccanicistico è in grado di determinare una risposta! Da qui l’ affermazione condivisibile ; < e sicuramente il medico interpellato ci proporrà il rimedio giusto che lui conosce e che sarà più o meno efficace…>

Questo approccio tecnicistico è una questione per cosi dire obbligatoria ed anche probabilmente auspicabile in quanto impone una specializzazione ed una iperspecializzazione della scienza descrittiva e operativa.
Il cardiochirurgo sostituirà la valvola cardiaca danneggiata o dilaterà una coronaria ostruita nel rispetto di quelle leggi meccanicistiche… e verosimilmente non si chiederà, né lo si potrà da noi pretendere, del perché quella coronaria o quella valvola si siano danneggiate.

Ulteriormente in questo terreno di lavoro qualcun altro giungerà alla comprensione di quali siano state le “leggi violate della natura” capaci di danneggiare la valvola o creare una placca ostruente la coronaria… ed anche questo aspetto rientra nel “semplice” gioco meccanicistico.

Questo tipo di approccio di medicina “scientifica “ ha la sua ragion d’essere e trova costantemente supporto nei concetti espressi sopra.

In questo senso, mi interrogo, dovendo ripudiare la medicina ufficiale, in quale altro modo scientifico e non, una coronaria possa essere riportata meccanicamente alle sue condizioni quasi naturali o una valvola ripristinata meccanicamente nelle sue condizioni emodinamiche!

L’alternativa è indubbiamente quella di rinunciare all’obbiettivo.

In questo senso la frase seguente :



… appare in parte non condivisibile poiché 1. generalizza sulla medicina ufficiale ripudiata per una sua componente esenziale 2. probabilmente neanche asi o brasa o vulcan, rinuncerebbero ad una dilatazione coronarica qualora necessaria 3. bisognerebbe distinguere e ben definire i campi di azione di una metodologia come quella medica.

L’approccio meccanicistico, non solo è essenziale ( e non lo possiamo nel buon senso ripudiare ) , ma è anche un settore dove il perché per buona misura è lasciato in alcuni momenti operativi in secondo piano oppure esso si limita alla descrizione del perché e per come è stata violata quella determinata legge di natura.

Ora sempre muovendosi dentro questo polo quando un virus della poliomelite replica il DNA dentro le mie cellule danneggiandone definitivamente le connessioni, avrò ben poco da chiedermi del perché, di questo “avvenimento “ in quanto esso risponde semplicemente ad una “legge di natura”per la quale un DNA virale dentro una cellula per lo più si replica e basta! Altro no sa fare.
Se è il virus della rosolia sono fortunato, se è il virus HIV sono più sfigato.

Trovare le cause che spiegano la malattia, non consente peraltro sempre di capirne le modalità di guarigione..nella medicina scientifica cio consentirebbe invece con maggiore attenzione per una medicina preventiva di evitarle!
In questo senso è possibile identificare della patologie specificatamente umane che pongono in gioco e grave pregiudizio l’armonia tra l’uomo e l’universo.

Questo polo, “dell’uomo senza testa”, affonda la propria conoscenza esclusivamente nella malattia e nella patologia in se, da esso non dobbiamo né possiamo pretendere una comprensione ancor più globale della malattia e sicuramente finiremmo per attribuirgli oneri che non rientrano precisamente nell’ambito della sua operatività.
Dunque di questo dobbiamo “accontentarci “ e servircene nella misura di cio che di positivo ci consente.

Per concludere questo polo di medicina scientifica non andrebbe ripudiata e sostituita in quanto tale bensi integrata, affiancata o per cosi dire completata da una comprensione ancor più globale dell’essere umano..
Quale altra metodologia?

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Inviato il: 18/5/2006 23:41
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  •  vulcan
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Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#628
Dubito ormai di tutto
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“L’uomo senza corpo… o quasi”; il polo umanistico della medicina scientifica

Qualora in funzione del post precedente qualcuno fosse intenzionato a classificarmi come un ortodosso meccanicistico stile Veronesi, a scopo di correzione della impressione è invitato a dare una letta veloce digitando sulla stringa di ricerca avanzata di L.C , “l’uomo malato”. ….
e rendersi conto di quanto in realtà le mie posizioni rispetto a Brasa e Asi siano vicine.

Avevo suggerito gia questa cosa a farvatus…con esito positivo.

...All’interno della medicina scientifica esiste un secondo polo cosiddetto “umanistico” che spinge i propri tentativi di conoscenza dell’essere umano verso confini più estremi ed in parte inesplorati dalla “tecnologia”… e a tal proposito ricordo che la nostra scienza è ancora in una fase molto precoce ed “infantile!”

L’essere vivente è inserito in una rete relazionale complessa comprendente tutti gli esseri biologici, e l’ambiente fisico circostante in cui essi sono immersi.
L’omeostasi interna dell’organismo umano secondo questo approccio metodologico è quindi da considerarsi la risultante di una interazione tra i propri meccanismi intrinseci ( biologico meccanicistici) geneticamente determinati , l’azione di fattori esterni e l’elaborazione cognitiva, tipica dell’essere umano identificabile in quel tessuto unico nel suo genere che è la cosiddetta neocortex, sede della intelligenza del linguaggio e della strutturazione integrata della sfera biologico-comportamentale-emozionale.

La genesi ed il decorso di molte malattie appaiono sottostare non solo ad una base esclusivamente biologico meccanicistica , ma anche scaturire come prodotto dello stile e della modalità di vita dell’essere umano all’interno dell’universo e come conseguenza della percezione che ha di se stesso.

Questo aspetto peculiare, è ulteriormente in grado di influenzare significativamente il substrato biologico genetico dell’uomo e della malattia stessa.

L’esistenza di un rapporto interattivo tra stimoli e aspetti psicosociali, il modo di essere dell’essere umano e le alterazioni emozionale e “cognitive” degli eventi di vita permette sicuramente di interpretare meglio molte patologie, non spiegabili esclusivamente su una base biologica, in uno spettro di tonalità come una tavolozza di colori graduati, dove “l’uomo senza testa” e “l’uomo senza corpo” si situano in due poli opposti ma complementari.

Emozioni, stress, malattia, elaborazioni della corteccia cerebrale sono elementi collegati tra loro da rapporti precisi, e su questi, nell’ambito di numerose discipline molti clinici hanno cercato di fare chiarezza. In particolare il tentativo è semplicemente quello secondo un orientamento “umanistico” di tentare una “integrazione “ tra dati strettamente biologico meccanicistici e comportamentali-emozionali dell’essere umano, dove la malattia anche intesa in senso strettamente meccanicistico acquisisca un significato più ampio , oserei dire “esistenziale”

Mutamenti funzionali, indotti dagli eventi di vita e dalla necessità di adattamento nel tentativo di raggiungimento dinamico di un equilibrio … (omeostasi) con influenzamento dei grandi sistemi biologici; sistema neurovegetativo, endocrino ed immunitario, possono sicuramente in taluni casi predisporre e favorire l’insorgenza di un disequilibrio scaturendo infine nella malattia strettamente somatica.

In questo senso, non sarebbero tanto gli eventi esistenziali in se a favorite la malattia quanto la modalità di vissuto di reazione e di adattamento agli stessi!

La malattia somatica può secondo questa metodologia di studio, esser non solo predisposta da condizioni fisiologiche alterate ( ma non ancora in fase di scompenso), ma essere indotta e scatenata e un ulteriore evento critico di tipo esistenziale che attraverso un meccanismo di cortocircuito passa dalla neocortex al soma , “percorrendo” i grandi sistemi biologici a partire dalla attivazione emozionale.

Non a caso in molti trattati di medicina generale ma anche di medicina psicosomatica si fa riferimento al fatto che molti eventi di vita possano favorire l’insorgenza di una malattia somatica. ( vedi l’infarto citato da Brasa)

Nella storia della medicina ufficiale, questo approccio si è sviluppato con relativo ritardo…e tra le ragioni di questo ritardo sono da sottolineare le difficoltà di standardizzare , quantificare, classificare da una parte gli eventi esistenziali stressogeni, dall’altra le modalità di reazione emozionale dell’essere umano.

Rimane il fatto che molti studi individuano spesso una quantità totale di cambiamenti esistenziali
( elaborazioni della neocortex) in una unità di tempo considerata, particolarmente significativa e precedente all’insorgenza di una malattia.

Questo polo preso in considerazione e che si muove comunque all’interno della medicina scientifica può giungere ad estremi limiti , fuoriuscendo infine dal comprensibile scientifico nel sostenere che la malattia somatica in realtà non esiste, rappresentando essa esclusivamente una manifestazione estrema dell’essere umano inteso esclusivamente come entità psichica. “l’uomo senza corpo”

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Inviato il: 18/5/2006 23:43
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  •  vulcan
      vulcan
Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#629
Dubito ormai di tutto
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L'unità psicofisica ; la conciliazione degli “opposti”

La descrizione dei due poli estremi potrebbe indurre qualcuno a fare erroneamente una scelta di campo, ritenendo che una metodologia di approccio escluda l’altra.
Io sono del parere al contrario che l’una integri l’altra.
La prima si concentra prevalentemente sul meccanismo , la seconda tenta di dare un significato alla prima .

Bisogna anche infatti considerare il fatto che la malattia umana si muove in uno spettro di valori che anche da un punto di vista etiologico, inizia da una parte sul meccanicistico estremo e dall’altra finisce nell’intrapsichico estremo in un gradazione di valenze e di commistioni reciproche che rendono la malattia umana un coktail di elementi opposti e complementari, sostanzialmente difficili da scremare definire e differenziare, specie nelle parti meno lontane della tavolozza delle tonalità.

Anche il polo strettamente meccanicistico conserva il suo contenuto umanistico nel momento in cui l’atto strettamente tecnico è compiuto dall’essere umano che non dimentica ( non dovrebbe) di avere davanti un altro essere umano sofferente e con esso instaura (dovrebbe) uno stato di empatia e considera la sua malattia come potenziale frutto di un disequilibrio con l’universo che lo circonda o nel momento in cui l’elaborazione cognitiva della neocorteccia sente il vissuto emotivo nella malattia e la influenza sua volta!

Nello stesso modo il polo umanistico conserva nella comprensione della malattia una ricaduta inevitabile nel soma e nel biologico meccanicistico , aspetto questo di cui qualcuno operativamente si occuperà.

Per quanto mi riguarda anche se esiste inevitabilmente ed obbligatoriamente un’ottica meccanicistica, la medicina può operare solo ed esclusicamente muovendosi in un approccio all’essere umano che deve essere umanistico in senso lato.

La medicina scientifica finisce di essere medicina per l’uomo … non solo quando essa rinuncia alla comprensione del significato della malattia e dell’essere umano rispetto al suo universo, ma anche quando in un operare tecnico, essa sia solo “fine a se stessa” in una sorta di autocompiacimento.

In una medicina per l’uomo diviene essenziale la formulazione di una “scienza “ unitaria capace di armonizzare adeguatamente il polo meccanicistico con quello umanistico, evitando la tentazione di fughe centrifughe capaci solo di perpetuare all’infinito quella dicotomia di fondo tra soma e psiche che al contrario di esprimere posizioni opposte ed inconciliabili rappresenta invece fedelmente, due facce della stessa medaglia.

Dove si situi la medicina di Hamer rispetto a questa descrizione sommaria, potrò dirlo solo dopo aver studiato la concezione della sua medicina…

come promesso ad Asi…






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Inviato il: 18/5/2006 23:45
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?
#630
Sono certo di non sapere
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Vulcan caro quanto ti vorrei vicino a me!
Che hai capito?
Naturalmente come medico,altrimenti Grazia .


Citazione:
Mutamenti funzionali, indotti dagli eventi di vita e dalla necessità di adattamento nel tentativo di raggiungimento dinamico di un equilibrio … (omeostasi) con influenzamento dei grandi sistemi biologici; sistema neurovegetativo, endocrino ed immunitario, possono sicuramente in taluni casi predisporre e favorire l’insorgenza di un disequilibrio scaturendo infine nella malattia strettamente somatica.

ed anche più giù,mi hai praticamente descritta,ma i soliti rimedi proposti sono:sia più calma,si faccia una bella vacanza alle Maldive,cerchi di cambiare vita

ed io esco dallo studio medico con un travaso di bile,dopo avergliene dette quattro
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 19/5/2006 0:17
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