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  Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni

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Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#1
Dubito ormai di tutto
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Apro un thread apposito perché la morte di Francesco Mastrogiovanni è una vicenda che si sta rivelando sempre più losca.
Sono state postate varie notizie in diversi thread, ma ritengo utile dedicargli uno spazio a sè.

Posterò di seguito le varie notizie raccolte da thread come quello su TSO: psichiatria e controllo sociale.

---

Aggiungo qui una segnalazione importante e alcuni aggiornamenti che mi giungono dal Cilento:


Questa sera, 9 settembre, si terrà una conferenza alle 20:30 a Castellabate
Interverranno l'editore Giuseppe Galzerano e il giornalista Massimo Romano, che si stanno interessando alla vicenda.

---

Anche la rivista Tempi Cilento sta cercando di squarciare il velo di mistero che copre la morte del maestro anarchico benvoluto e amato dai suoi ragazzi e dai genitori.
Qui si trova un editoriale di Passananti "Brutta storia d'estate".

Sul numero in edicola da domani 10 settembre ci sono diversi articoli dedicati alla vicenda.

---


Prima di postare l'archivio delle news segnalate negli altri thread, aggiungo alcune informazioni.

L'avvocato della difesa Caterina Mastrogiovanni sta facendo emergere domande e dubbi fondamentali, tra cui:

- Chi è il medico che ha proposto il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) per Francesco? Ancora oggi non se ne conosce il nome.
- Perché un dispiegamento di forze di una quindicina di uomini fra carabinieri polizia locale e guardia costiera, per un solo uomo e per giunta non pericoloso?
- E' regolare che l'ordinanza di TSO emessa dal sindaco di Pollica (Angelo Vassallo) sia stata eseguita invece a San Mauro?
- Perché il sindaco di Pollica non ha notificato la richiesta di TSO al comune di residenza di Francesco, Castelnuovo Cilento?
- Perché non è stata avvisata la famiglia che Francesco era stato portato in ospedale a Vallo della Lucania per un TSO?
- Perché alla nipote Grazia Serra non è stato consentita la visita a Francesco durante i suoi giorni di permanenza in ospedale?
- C'è un buco di ben 12 ore nella cartella clinica di Francesco (ora sotto sequestro): dalle 21 del 30 luglio alle 9 del mattino del giorno dopo, 31 luglio. Cosa è accaduto in quelle 12 ore?
- Francesco è morto il 4 agosto per edema polmonare. Cosa l'ha causato? Perché è stato tenuto legato al letto e perché nel suo stomaco non è stata trovata traccia ne' di cibi solidi ne' liquidi? In quei giorni di contenzione forzata in ospedale non è stato nutrito?
- Perché è stato eseguito un TSO se Francesco di è consegnato spontaneamente alle autorità, dopo che si era rifugiato (braccato da 15 uomini delle forze dell'ordine come fosse un assassino della peggior specie) in un campeggio locale? Alla proprietaria del campeggio, prima di consegnarsi alle autorità, avrebbe detto "Se mi portano all'ospedale di Vallo non ne esco vivo".
- Francesco aveva subìto altri 2 TSO negli anni passati, di cui uno sempre da Angelo Vassallo per disturbo della quiete pubblica, e il secondo da Eros Lamaida vice-sindaco (oggi sindaco) di Castelnuovo Cilento.


---
Di seguito posto l'archivio delle news già segnalate su LC.
Inviato il: 9/9/2009 20:01
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#2
Dubito ormai di tutto
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MUORE IN REPARTO PSICHIATRICO, AVEVA POLSI E CAVIGLIE LEGATI

Una storia che per dinamiche e metodi utilizzati riporta ad anni lontani. Invece, è accaduto quest'anno, appena il 31 luglio scorso, in terra cilentana.
Nessun media ne ha riportato notizia.

La natura della morte di Francesco Mastrogiovanni appare subito in tutta la sua artificiosità, ed insidiosamente subdola è stata la sua persecuzione, molto probabilmente per motivi legati alle sue idee libertarie e all'impegno che riservò con Giovanni Marini, nella sua vita, alla ricerca di dettagli che facessero più luce sulla vicenda di Gianni Aricò, Angelo Casile e Franco Scordo di Reggio Calabria, Luigi Lo Celso di Cosenza ed Annalise Borth, i cnque anarchici calabresi morti in un incidente stradale fra Ferentino ed Anagni, alle porte di Roma.

Giuseppe Galzerano, l'editore e scrittore anarchico cilentano, spiega quali sono i precedenti che hanno portato Mastrogiovanni a quella fine:

"Il 7 luglio 1972 Mastrogiovanni rimase coinvolto nella morte di Carlo Falvella, vicepresidente del Fronte universitario d’unione nazionale di Salerno: Francesco stava passeggiando con due compagni, Giovanni Marini e Gennaro Scariati, sul lungomare di Salerno quando furono aggrediti, coltello alla mano, da un gruppo di fascisti, tra cui Falvella. Il motivo dell’aggressione ce la spiega il professor Galzerano: «Marini stava raccogliendo notizie per far luce sull’omicidio di Giovanni, Annalisa, Angelo, Francesco e Luigi, cinque anarchici calabresi morti in quello che dicono essere stato un incidente stradale nei pressi di Ferentino (Frosinone) dove i ragazzi si stavano recando per consegnare i risultati di un’inchiesta condotta sulle stragi fasciste del tempo». Carte e documenti provenienti da Reggio Calabria non furono mai ritrovati e nell’incidente, avvenuto all’altezza di una villa di proprietà di Valerio Borghese, era coinvolto un autotreno guidato da un salernitano con simpatie fasciste."

In questo paese, gli anarchici muoiono tutti di pazzia, di incidenti stradali, di malori attivi...

O per mano "fascista", salvando la pace di questa meravigliosa democrazia...
Inviato il: 9/9/2009 20:03
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#3
Dubito ormai di tutto
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Salerno, morte all'ospedale psichiatrico
I medici: solo delle falsità

di Elisabetta Manganiello

SALERNO (13 agosto)

Francesco Mastrogiovanni è deceduto per un edema polmonare provocato da un’insufficienza ventricolare sinistra. Sul suo corpo sono state riscontrate lesioni su polsi e caviglie, segno dell’utilizzo di legacci abbastanza spessi, plastica rigida o addirittura filo di ferro. Comunque, lesioni derivanti da una forte pressione esercitata con strumenti non leciti. Ma ora i medici legali della procura vorranno capire anche il motivo scatrenante di un edema polmonare che ha poi determinato l’infarto. Sono alcuni dei dati emersi dall'autopsia effettuata ieri mattina sul cadavere di Francesco Mastrogiovanni, il maestro di scuola elementare di Castelnuovo Cilento sul cui decesso indaga la procura di Vallo della Lucania.

Mastrogiovanni ricoverato il 31 luglio scorso all'ospedale San Luca in seguito ad una crisi di nervi e conseguente certificato di trattamento sanitario obbligatorio è morto dopo quattro giorni di degenza. La procura della Repubblica ha aperto una indagine, diretta dal pm Francesco Rotondo, a carico del primario Michele Di Genio e i medici Rocco Barone, Raffaele Basto, Amerigo Mazza, Annunziata Buongiovanni, Michele Della Pepa, Anna Angela Ruberto.

Ieri l’autopsia e la scoperta di profonde lesioni a polsi e caviglie. È soprattutto su quest'ultimo aspetto che si incentrano le indagini della Procura di Vallo della Lucania. Le lesioni, infatti, starebbero ad indicare l'allettamento forzato del paziente e sull'eventuale accanimento dei sanitari si incentrano le indagini. Durante l’esame del corpo, disposto dal sostituto procuratore Francesco Rotondo, è stata rilevata in effetti la presenza di profonde lesioni ai polsi e alle caviglie, dovute a uno stato di contenzione prolungato, con l’utilizzo di mezzi fisici.

Una pratica estremamente invasiva, che però nella cartella clinica di Mastrogiovanni non è mai menzionata né, tanto meno, motivata come prevede la legge. È, infatti, ammessa solo in uno stato di necessità e deve durare poche ore, fino alla terapia chimica. Mastrogiovanni, invece, secondo l’ipotesi choc all’esame degli inquirenti, sarebbe rimasto legato al letto per più giorni.

Nella sua cartella clinica, inoltre, ci sarebbe un “buco” di oltre 10 ore rispetto ai trattamenti a cui il maestro è stato sottoposto prima di morire, ovvero dalle ore 21 del 3 agosto fino alle 7,20 del giorno successivo, quando i medici del reparto ne hanno constatato il decesso. Durante l’autopsia sono stati eseguiti anche prelievi di tessuti che saranno analizzati in un centro specializzato di Napoli. I risultati potranno contribuire a chiarire il quadro clinico complessivo.

All’esame ha assistito per la procura pure uno psichiatra nominato come consulente, per la famiglia i legali Caterina Mastrogiovanni e Loreto D’Aiuto oltre al medico legale Francesco Lombardo. C’erano, poi, quasi tutti i medici indagati, il loro nutrito collegio legale e i loro consulenti, lo psichiatra Michele Lupo e il medico legale Giuseppe Consalvo. L’ipotesi di reato, di cui devono rispondere i sanitari, è omicidio colposo, salvo che dall’esame della cartella clinica e delle video registrazioni sequestrate non emergano differenti profili di responsabilità. Ad essere determinanti sono soprattutto le riprese girate nella camera di Mastrogiovanni durante il trattamento di ritenuta e subito dopo la sua morte, per verificare le azioni degli indagati.

In ogni caso l’inchiesta sembra destinata ad allargarsi all’acquisizione delle cartelle cliniche degli altri pazienti sottoposti a trattamenti psichiatrici nell’ospedale San Luca e forse in tutta l’ex Asl Salerno 3. I funerali si svolgeranno oggi alle 18,30 nella chiesa di Santa Maria Maddalena a Castelnuovo Cilento.

Puntuale la replica dei medici: «Finora sono state scritte solo falsità». È il commento di Federico Conte e Antonio Conte, avvocati di Angela Ruberto e Michele Di Genio, rispettivamente medico e direttore del dipartimento di Psichiatria dell'ospedale 'San Luca' di Vallo della Lucania (Salerno), a proposito delle notizie relative al decesso di Francesco Mastrogiovanni.

«Contestiamo quanto finora pubblicizzato a mezzo stampa perchè destituito di qualsiasi fondamento - ha detto Antonio Fasolino, insieme a Francesca Di Genio legale del primario di Psichiatria, Michele Di Genio - Il professor Mastrogiovanni è giunto in ospedale a seguito di una emanazione di un' ordinanza di 'trattamento sanitario obbligatorio' da parte del comune di Pollica. I sanitari dell'ospedale di Vallo della Lucania hanno seguito il protocollo previsto per casi come questo».
Inviato il: 9/9/2009 20:03
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#4
Dubito ormai di tutto
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Il giallo del maestro «anarchico» morto durante il ricovero coatto
Francesco Mastrogiovanni, 58 anni, sarebbe stato legato al letto per giorni. Indagati sette medici dell'ospedale


Legato a un letto, polsi e caviglie. Così sarebbe morto Francesco Mastrogiovanni, maestro elementare di Castelnuovo Cilento. Aveva 58 anni. Il 31 luglio era entrato nell'ospedale San Luca di Vallo della Lucania: sul suo capo pendeva un'ordinanza di Trattamento sanitario obbligatorio. Quattro giorni dopo, la mattina del 4 agosto, gli infermieri l'hanno trovato morto. Per edema polmonare, secondo il medico legale che ha effettuato l'autopsia.
Forse Francesco Mastrogiovanni era legato su quel letto da troppe ore, forse addirittura da giorni. «Nella cartella clinica non viene menzionata la contenzione fisica, ma dall'autopsia è risultato che aveva segni su polsi e caviglie compatibili con lacci di un materiale rigido» spiega Vincenzo Serra, cognato della vittima.

(...)
La famiglia ha istituito il comitato «Giustizia per Franco» (è il diminutivo con cui veniva chiamato usualmente), che ha una pagina online per il momento in costruzione (http://www.giustiziaperfranco.it).
Anche l'associazione EveryOne (che si occupa anche di lotta agli abusi psichiatrici) ha preso a cuore il caso. «Abbiamo depositato un'interrogazione parlamentare, insieme ai deputati radicali, rivolta ai ministro degli Interni e della Salute proprio sulla morte di Mastrogiovanni e abbiamo presentato una denuncia in sede europea perché sia finalmente approvata una regolamentazione internazionale contro gli abusi psichiatrici» spiega il co-presidente Roberto Malini. «Il trattamento riservato al signor Mastrogiovanni è altamente lesivo dei suoi diritti e della sua dignità di essere umano.

(...)
Ma cosa è successo il 31 luglio?
Francesco Mastrogiovanni era a San Mauro Cilento, stava trascorrendo dei giorni di vacanza in un campeggio di proprietà di una sua conoscente. I carabinieri sono andati a prenderlo, hanno circondato il bungalow dove viveva. Lui è scappato verso la spiaggia, spaventato. Lì ha fumato una sigaretta, ha preso un caffè. Forse voleva immaginare che fosse una giornata come le altre. Ma era circondato - a terra i carabinieri, in mare la guardia costiera - e alla fine ha ceduto.
Un grosso spiegamento di forze dell'ordine per un uomo solo.
I militari lo hanno portato in macchina e quindi all'ospedale di Vallo della Lucania per il ricovero coatto: lì risulta positivo alla cannabis, non all'alcol né ad altri tipi di droghe. A questo punto c'è un mistero. «Il Tso è stato chiesto dal sindaco di un altro Comune, ovvero Pollica Acciaroli - spiega il cognato di Mastrogiovanni -, e non da quello di San Mauro Cilento dove Mastrogiovanni è stato fermato dai carabinieri».
Buio anche sulle cause che hanno portato amministratori, medici e forze dell'ordine a optare per un provvedimento urgente ed estremo come il Trattamento sanitario obbligatorio. È trapelata la notizia di un incidente in cui l'uomo, guidando contromano, avrebbe tamponato quattro auto parcheggiate. Episodio di cui non esiste, secondo i familiari della vittima, alcuna prova, denuncia o verbale. «L'ultima versione che circola è quella della guida contromano - spiega Peppino Galzerano, editore e amico di Mastrogiovanni -, prima ne erano state diffuse altre». Ma le spiegazioni di questa morte vanno cercate anche nel passato del protagonista, e nell'immagine di "anarchico" che si era costruita, forse suo malgrado.
(...)


(e certo, infatti essere anarchici è una grave colpa e un disonore, per cui se vuoi difendere qualcuno è meglio che l'anarchico lo metti tra virgolette)
Inviato il: 9/9/2009 20:04
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#5
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Estratto da una breve lettera mandata da Domenico Letizia all'ospedale di Vallo della Lucania dove è morto il maestro anarchico di cui ai post precedenti.

Giustizia per Francesco Mastrogiovanni

Dite anche voi la vostra, Fax: (+39) 800214640

All'ospedale San Luca di Vallo della Lucania.

(...) La mia è una semplice lettera, sono sanissimo, se qualcuno di voi ne avesse il dubbio, come sono sano nel giudicarvi assassini, si perché lo siete, non per partecipazione a chi sa quale progetto governativo, ma perché fate della psichiatria una scienza e non lo è, scienza di assassini, avete ucciso un maestro, un insegnate, uno di quelli voluto bene dai genitori e dagli alunni. Vi è solo da vergognarsi. (...)
Inviato il: 9/9/2009 20:05
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#6
Dubito ormai di tutto
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Un sito dedicato:

Francesco Mastrogiovanni, intollerante ai carabinieri

Ci sono diversi articoli nel box a destra.
Inserisco qui una video-intervista a Giuseppe Tarallo, ex sindaco di Montecorice.



Qui il gruppo su facebook.

Altri articoli interessanti sono per es. questo e quest'altro.
Inviato il: 10/9/2009 14:58
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#7
Sono certo di non sapere
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Certo che è incredibile che un sindaco abbia il potere (pur se dietro ricetta medica) di costringere un cittadino a fare il TSO.
Comunque la storia mi sembra farraginosa e non sono sicuro di essere riuscito a capire per quale motivo il professore avesse tutta questa forza dell'ordine alle calcagna.
Consumo di cannabis?
O la stessa emissione del TSO è praticamente un obbligo a comparire ed equivale ad un auto arresto?

Quindi se non ti autoarresti vengono a prenderti?
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Inviato il: 10/9/2009 14:58
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#8
Dubito ormai di tutto
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Ciao Pyter.
Guarda, non conoscendolo devo limitarmi anch'io a quello che leggo e dalle informazioni che mi giungono da là.

E' da sottolineare come Mastrogiovanni fosse da tempo impegnato in una ricerca sulla morte dei cinque giovani anarchici calabresi avvenuta nel 1970 alle porte di Roma.
E già questo mi sembra un ottimo motivo per essere "perseguitati" (termine che ricorre nelle testimonianze di chi lo conosceva).

Legata a queste sue ricerche è l'aggressione subìta nel '72 a Salerno da alcuni fascisti, evento in cui uno di questi, Falvella, morì. Mastrogiovanni, dapprima accusato di omicidio, è stato invece prosciolto da ogni accusa.
Ma la sua persecuzione evidentemente era solo agli inizi.

Amatissimo dai suoi ragazzi e dai genitori, ha subìto negli ultimi anni altri due TSO, non più giustificabili di quest'ultimo.
Insomma ha tutta l'aria di un vero e proprio accanimento.

Le ombre sulla sua morte permangono, e più si scava e più ombre escono.. Una brutta storia davvero.
Inviato il: 10/9/2009 15:08
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#9
Dubito ormai di tutto
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Scusa, dimenticavo: il TSO non è un obbligo a comparire, ma un vero e proprio sequestro di persona legalizzato. Vengono loro a prenderti. E una volta nelle loro mani vieni imbottito di psicofarmaci.
Inviato il: 10/9/2009 15:10
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#10
Sono certo di non sapere
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Ma se il sindaco ha firmato questa ordinanza si sarà pur basato su qualche foglio medico. Se fosse così le responsabilità sarebbero chiare, come dice l'ex sindaco nell'intervista.
O almeno, facilmente verificabili.
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Inviato il: 10/9/2009 15:16
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#11
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Ma se il sindaco ha firmato questa ordinanza si sarà pur basato su qualche foglio medico.

Non necessariamente.

Parecchi anni fa facevo servizio come autista volontario della Croce Verde (anche della Rossa) e di solito quando c'era un ubriaco pericoloso per se e per gli altri mandavano noi, chiamati dai Sindaci. Il medico di guardia veniva con noi, se e quando poteva e voleva, solo se lo chiamavamo esplicitamente perche' avevamo motivo di pensare che fosse ferito o stesse male.

Il Sindaco poteva emettere il TSO. Naturamente poi doveva giustificarlo, ma il medico non era necessario.

Puo' essere che qualcosa sia cambiato da allora, ma non credo: e' visto piu' che altro come un provvedimento di ordine pubblico.
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Inviato il: 10/9/2009 15:26
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      Pyter
Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#12
Sono certo di non sapere
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Il che è ancora peggio di quello che supponevo all'inizio.
Il sindaco quindi ha un grosso potere nelle mani e le sue responsabilità una volta eventualmente accertate ( cosa di per sè lunga) sarebbero in ogni caso più politiche che penali...per cui...
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Inviato il: 10/9/2009 15:55
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#13
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Per la questione "tecnica" sul TSO rimando allo specifico forum, che contiene anche link e contributi di tipo legislativo.

Se non ho capito male, in effetti, con la nuova legislazione il TSO deve portare la firma di un medico (si può vedere anche qui).
E questo è uno dei tanti lati oscuri della vicenda Mastrogiovanni: ancora oggi non si conosce il nome del medico che ha firmato il TSO (sempre che l'abbia ordinato un medico..).


Ieri sera c'è stata una conferenza a Castellabate, se ho news le posto qui.


Intanto segnalo quest'altro articolo che contiene alcune cose interessanti:

Francesco Mastrogiovanni: morte oscura di un maestro Anarchico

Per es. che Mastrogiovanni, prima di essere prosciolto dall'accusa di omicidio per la morte di Falvella, ha passato 12 anni in carcere, che lo hanno profondamente segnato.
E che all'ospedale di Vallo, dopo il TSO, è stato tenuto legato al letto di contenzione per 4 giorni, sembra con del filo di ferro o di plastica (pratica illegale).

Un morto in più. Che non fa notizia. Ci siamo abituati.
Un morto senza giustizia. Ci siamo abituati.
Un anarchico in meno. Non pensavamo nemmeno che esistessero ancora.
Un maestro in meno. Nessuno se ne accorgerà. Forse solo i bambini. Cui sarà molto difficile spiegare cosa diavolo sia successo al loro insegnante.
Inviato il: 10/9/2009 16:17
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#14
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Capperi gente

Scusate. Non avevo realizzato quanto tempo e' passato dai fatti che citavo!!!!!
Pare che con la Basaglia il Sindaco non possa piu' farlo da solo.

Comunque ho visto un tale portato via recentemente - ultimi '80 - tramite un TSO e non ho visto nessun medico nei dintorni, solo i vigili urbani e l'ambulanza (me lo ricordo bene perche' alcuni degli astanti cominciarono a fare opposizione ritenendo che il tale non fosse piu' pericoloso di un'altro ubriacone che guarda caso era un assessore e ci fu qualche spintone...), percio' puo' essere benissimo il medico magari firmi pure a "posteriori" quando devono rimuovere il famoso scemo del paese o altra persona non gradita nel circondario.

Sembrerebbe questo il caso di Mastrogiovanni.

Citazione:
è stato tenuto legato al letto di contenzione per 4 giorni, sembra con del filo di ferro o di plastica

Se fosse vero ci sarebbe solo un modo per chiamare costoro: BESTIE FEROCI.
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 10/9/2009 18:30
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#15
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Eh, caro Pike.. Se vai nel thread sul TSO e ti sciroppi tutti i link (con qualche quintale di bicarbonato a portata di mano), questo genere di trattamenti e comportamenti sembra essere la prassi più che l'eccezione.
Però bisogna continuare a parlare di "mele marce", se no si rompe il giochino, come si usa dire.

Non credo che Mastrogiovanni fosse ne' un pericolo ne' un guastatore che bisognava far tornare alla ragione con la forza bruta.
Ne' tantomeno lo scemo del paese o una persona non gradita dai vicini, visto che anzi sia i suoi bambini sia gli adulti gli volevano molto bene.
Leggendo la sua storia sembra anzi l'ennesima azione di persecuzione su un povero cristo che aveva come unica 'colpa' l'aver voluto andare a fondo di certe vicende, e anche l'essere stato a contatto fin troppo diretto con le forze dell'ordine (che in molti casi sembrano fatte apposta per creare una paura del diavolo in gente normalissima).

Guarda, 2-3 anni fa una barista mi raccontava di avere parecchi problemi con un ragazzotto (il tipico "ubriaco del paese" che presumibilmente non si fa solo di alcol): questo più di una volta le è piombato nel bar con la moto, ma le gloriose e indomite forze dell'ordine a cui si rivolgeva ogni volta facevano spallucce, e rispondevano "Eh beh signora, si sa, quello è fatto così, noi non possiamo farci nulla.."

Stai certo che il TSO per questi qui non lo chiederà mai alcun medico o autorità di qualunque genere.
Inviato il: 10/9/2009 19:42
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#16
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Una considerazione a margine + un altro paio di informazioni aggiuntive.

Sono stati indagati i sanitari dell'ospedale di Vallo per l'esito fatale del TSO, ma a nessuno è venuto in mente di indagare il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, per aver emesso un TSO in risposta a una presunta infrazione del codice stradale (tutta da verificare perché ci sarebbero testimonianze che la smentiscono), comportamento che già appare del tutto arbitrario, senza nemmeno consultare il medico di base della vittima, e scatenando per di più una vera e propria caccia all'uomo con gran dispiegamento di forze.

Secondo l'opinione di Daniele Nalbone, giornalista di Liberazione che si sta occupando della vicenda, tutti questi TSO sono partiti quando è stato dato alle stampe "Cuori neri", in cui nel primo capitolo si parla dell'episodio del '72 di cui abbiamo fatto cenno più volte qui sopra.

Sul corpo di Franco c'erano segni di colluttazione, ma non è stato picchiato durante la 'cattura' e il trasferimento in ospedale.
C'è però da dire che all'ospedale di Vallo erano già noti episodi di maltrattamenti (per i quali i medici accusano gli infermieri).


Pare sia in programma per ottobre una commemorazione, ma non ho ancora informazioni certe a riguardo.
Inviato il: 10/9/2009 22:12
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#17
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Pyter ha scritto:
Il che è ancora peggio di quello che supponevo all'inizio.
Il sindaco quindi ha un grosso potere nelle mani e le sue responsabilità una volta eventualmente accertate ( cosa di per sè lunga) sarebbero in ogni caso più politiche che penali...per cui...


Al sindaco è rimasto quel potere che una volta aveva un perché.. (in certa misura): nei paeselli della nostra giovane repubblica il Maresciallo, il prete e il farmacista erano i "guru".. del paese. Comandavano. Ma vivevano anche di una implicita responsabilità di comunità. Della seria che ti vedevi la gente scendere in piazza con i sassi e le forche se il Sindaco faceva cappelle o mancava di rispetto al buon senso comune. Poi è arrivata l'era "moderna" e siccome non siamo tedeschi né francesi .. si sono scordati che siamo diventati un popolo di magna magna e scarica barile. Hanno lasciato che una legge, e c'è un perché, seppur sia anacronistica, possa essere utilizzata in tempi dove se non hai la ricetta del medico ti arrestano per spaccio.. ma un sindaco che non sa nemmeno fare 1+1 (quello del mio paese ad esempio) può arrogarsi il veto di vita e di morte (poiché di questo si tratta) in nome della pubblica sicurezza. Domandiamoci seriamente quanto potrebbero estendere queste "priorità" di pubblica sicurezza, con la scusa di non mettere in disordine " l'ordine " costituito. I tasselli del sistema Orwelliano, come questi, saranno le "armi" del futuro che ci attende.

Siamo famosi all'estero già dai primi del "900 per queste nostre peculiari forme di rincoglionimento civico.

Crediamo forse che la vicenda di Sacco e Vanzetti ..sia solo un lontano ricordo??

Prepariamoci al peggio
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Inviato il: 11/9/2009 0:32
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#18
Sono certo di non sapere
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_gaia_ ha scritto:
Una considerazione a margine + un altro paio di informazioni aggiuntive.
CUT

C'è però da dire che all'ospedale di Vallo erano già noti episodi di maltrattamenti (per i quali i medici accusano gli infermieri).


Pare sia in programma per ottobre una commemorazione, ma non ho ancora informazioni certe a riguardo.


Gaia.. mettiti l'animo in pace (cosa che non farai né tu, né io, ovviamente) ma da questa storia, non verrà mosso un dito a favore della verità, da parte degli organi istituzionali intendo. Anche l'avvocato troverà il solito muro di gomma. Al massimo.. salterà fuori un bel capro espiatorio ..lo sfigato di turno. Le implicazioni sarebbero troppo gravi a livello politico se si accertasse una precisa e fondante responsabilità sugli eventi.

Forse, credo, una petizione con MOLTISSIME firme.. e un passaggio mediatico di rilievo, potrebbe dare una spinta seria alle indagini..
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Inviato il: 11/9/2009 0:40
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#19
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Ieri l’autopsia e la scoperta di profonde lesioni a polsi e caviglie. È soprattutto su quest'ultimo aspetto che si incentrano le indagini della Procura di Vallo della Lucania. Le lesioni, infatti, starebbero ad indicare l'allettamento forzato del paziente e sull'eventuale accanimento dei sanitari si incentrano le indagini. Durante l’esame del corpo, disposto dal sostituto procuratore Francesco Rotondo, è stata rilevata in effetti la presenza di profonde lesioni ai polsi e alle caviglie, dovute a uno stato di contenzione prolungato, con l’utilizzo di mezzi fisici.

Una pratica estremamente invasiva, che però nella cartella clinica di Mastrogiovanni non è mai menzionata né, tanto meno, motivata come prevede la legge. È, infatti, ammessa solo in uno stato di necessità e deve durare poche ore, fino alla terapia chimica. Mastrogiovanni, invece, secondo l’ipotesi choc all’esame degli inquirenti, sarebbe rimasto legato al letto per più giorni.


E' semplicemente allucinante. Basterebbe un caso simile per dare una seria strigliata all'opinione pubblica (se solo avesse voglia di indignarsi per qualcosa che lo merita) su come un megalomane in erba con un briciolo di potere possa disporre a piacimento della vita altrui. Col beneplacito della comunità ovviamente, altrimenti a che servono le istituzioni?
Ma le persone che praticano simili barbarie verso un altro individuo a che pensano mentre affondano la lama della sofferenza? Come si può raggiungere simili livelli di carnefice?
Basterebbe questo semplice abuso di potere per gettare discredito e cacciare a pedate "chi sta sopra di noi"....ma il pessimismo mi assale (peggio di quello descritto da Schopenauer e Leopardi) quando noto che la gente ormai è in grado di provare compassione a seconda della direzione che la banderuola dei media segna, o si commuove solo alla vista di cadaveri "eminenti" (o meglio mummie viventi) come Bongiorno....(anche se ora si dovrebbe dire buonanotte ).
Inviato il: 11/9/2009 0:56
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#20
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Calvero ha scritto:
Gaia.. mettiti l'animo in pace (cosa che non farai né tu, né io, ovviamente) ma da questa storia, non verrà mosso un dito a favore della verità, da parte degli organi istituzionali intendo. Anche l'avvocato troverà il solito muro di gomma. Al massimo.. salterà fuori un bel capro espiatorio

Ciao Calvero
L'animo in pace non lo metto, come hai ben intuito, ma so perfettamente che le istituzioni da che mondo è mondo non accusano se stesse.
Se si vorrà dare una qualche vaga parvenza di giustizia in pasto alla pubblica opinione, cadrà la testa dello sfigato di turno. Se invece cade qualche testa a livelli più alti, è semplicemente perché si è deciso di farla cadere, ma non sembra proprio questo il caso (anzi).

Il fatto è che l'opinione pubblica, qualunque cosa sia, sembra addormentata a livelli di coma irreversibile. E a questi livelli, spesso non c'è nemmeno più bisogno dell'elemento escatologico come il capro espiatorio tramite cui si finge di aver fatto giustizia.
Stiamo messi proprio bene.. davvero.

----

Ciao Lezik
Quel trattamento, come scrivevo da qualche parte, leggendo le esperienze riportate nell'altro thread sul TSO sembra essere una prassi tacitamente accettata e praticata.
E quando salta fuori il morto si ricorre alla favola della 'mela marcia' e si gira la testa da un'altra parte.

Quello che è stato fatto a Franco è mostruoso per due motivi: perché non c'era alcuna ragione per un TSO con somministrazione forzata di psicofarmaci, e perché semplicemente quel trattamento abominevole non ha ragione d'esistere in sè.
Inviato il: 11/9/2009 9:47
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#21
Ho qualche dubbio
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LAGER PSICHIATRICO

Mura che occultate
L´infamia contro l´umanità
Mura omertose
Mura impregnate di violenza e di terrore
Di grida e di dolore
Che siate di pietra viva o di cemento
Non ascoltate nessun lamento
Sordi ad ogni implorazione
Ad ogni preghiera
Ostinate nel vostro silenzio
Guardate indifferenti
Oltre la sofferenza

Sabatino Catapano

(N.B. La poesia di Sabatino si trova all'interno del sito filiarmonici al link "Da Sabatino Catapano". Dopo c'è il link relativo, quello di settembre 2009)
-----------------------------
Dal sito filiarmonici (http://filiarmonici.wordpress.com/):
FRANCESCO MASTROGIOVANNI, INTOLLERANTE AI CARABINIERI

Intollerante ai carabinieri

Abbiamo deciso di occuparci di questa storia.

Non è una scelta corrente per Filiarmonici, che non usa pubblicare testi propri e tanto meno condurre inchieste. Non l’ha mai fatto e, allo stato, non è prevedibile che lo faccia in futuro. Precisiamo questo per non doverci ritrovare domani, tirati per la giacchetta per non aver seguito questa o quell’altra delle mille ingiustizie che l’Italia (e perché solo l’Italia poi?) sforna con prevedibile regolarità. Questa nostra è un’eccezione, e probabilmente tale rimarrà.

Perché, dunque, ci siamo orientati a tralignare da una condotta consolidata in parecchi anni? Non perché Francesco Mastrogiovanni fosse un anarchico: semmai coltiviamo la speranza che questo elemento ci consenta di arrivare con minori difficoltà a scoprire quanto ci preme. Ma perché ci sono almeno due aspetti che questa vicenda può portare all’attenzione di molti, di quei molti che intuiscono che degli strumenti di controllo dei comportamenti è il caso di diffidare, ma che non hanno mai avuto il tempo e l’occasione per indagarne un po’ più a fondo i processi, le finalità, gli strumenti.

Il primo é il TSO, il Trattamento Sanitario Obbligatorio. Come tutto ciò che deriva da un obbligo, è immediato comprendere che si tratta di uno strumento esposto per natura agli abusi. Alcuni tra noi pensano addirittura che un obbligo socialmente imposto sia di per sé un abuso. Tuttavia, un po’ tutti, specie i moltissimi che non hanno esperienza personale e diretta di casi simili, sono portati a ritenere che, in fin dei conti, il TSO colpisca ossessi e furiosi, temporaneamente o stabilmente pericolosi. Che si tratti di una violenza, magari eccessivamente brutale, ma in qualche modo non del tutto evitabile.

Poiché noi (anche perché alcuni di noi operano in maniera approfondita per denunciare questo strumento) sappiamo che non è così, ecco una buona occasione per mettere in evidenza la realtà. Il TSO è un abuso in sé, non è uno strumento medico, ma di controllo e repressione sociale, che mira alla psichiatrizzazione totalitaria dei comportamenti. E che, in quanto tale, si presta poi ad ulteriori abusi, facendo rientrare nella propria casistica anche molti che, in base ai protocolli, oggi come oggi non vi rientrerebbero. La nostra ipotesi è che la vicenda di cui ci occupiamo sia di questo tipo. Ma, in ogni caso, l’esito tragico ci dimostra quanto il TSO, lungi dal difendere da una pericolosità ipotetica e tutta da dimostrare, costituisca un pericolo, frequentemente un pericolo mortale. Di TSO si muore abbastanza spesso, e si ha la vita rovinata il più delle volte. Questo, se il TSO è stato deciso secondo tutti i crismi della legge.

Ma, e qui veniamo alla seconda questione, noi dalle cronache abbiamo tratto l’impressione che forse, o magari probabilmente, questo particolare TSO abbia corrisposto a una volontà persecutoria specifica, ad opera di qualcuno che aveva il potere di attivare la procedura, e che covava un odio di antica data nei confronti di Francesco Mastrogiovanni. Tutti i dati confermano che lui si sentiva perseguitato e sussiste l’ipotesi che sia questo suo terrore ad avergli resa fatale la contenzione (che non fa bene a nessuno, ma che in genere non uccide in soli quattro giorni). Ora, considerando che da ragazzo era stato arrestato per essersi difeso da un’aggressione omicida, che una seconda volta era stato arrestato per aver protestato “per una multa”, può darsi che gli si fosse formata quella che le persone superficiali e i mentitori professionali chiamano “mania di persecuzione”.

Ma, e l’ultima vicenda lo conferma anche ai più scettici, lui era effettivamente perseguitato. Tanto più che le ragioni dell’ultimo TSO appaiono totalmente nebulose, e verosimilmente false. Quindi, appare ragionevole l’ipotesi che fosse in atto, forse da molto tempo, una precisa macchinazione nei suoi confronti ad opera delle autorità. I motivi esatti, i protagonisti precisi, vorremmo scoprirli e indicarli al giudizio di ciascuno. Tanto più che ci appare urgente portare alla luce un aspetto dell’Italia poco noto a chi vive nelle grandi città, all’ombra dell’anonimato che ci regalano le moltitudini: nella provincia, nei piccoli paesi, esiste sovente una sproporzione fra soggetti da controllare e controllori. Questo innesca molte volte una capillarità ossessiva dell’osservazione dello stato. In pratica un’intera stazione dei carabinieri, o un intero ufficio Digos si occupa stabilmente di un unico minimo gruppetto di tipi strani o addirittura di un unico individuo con la “fobia per i carabinieri”. Questa è una vessazione in sé, anche quando non conduce né a TSO né a procedimenti penali. Ma di solito vi conduce. Sono cose che non si sanno. O cui non si pensa.

Noi vogliamo che si sappiano, e vogliamo che tutti ci riflettano e possano giudicare se si sentano sicuri grazie a ciò che si fa in nome della sicurezza. E della sicurezza di chi si stia parlando: perché Francesco Mastrogiovanni stava in vacanza e dopo quattro giorni era morto, perché le forze dell’ordine erano andate a prenderlo. Questa é l’unica cosa indiscutibile da cui partiamo. A questo fine intendiamo raccogliere, pubblicare e diffondere tutti gli elementi che emergeranno. Invitando ciascuno a ricavarne le opportune riflessioni. Già che ci siamo, ne avanziamo subito una: gli stessi carabinieri che avevano fatto il blitz contro Mastrogiovanni che passeggiava in ciabatte da mare, adesso portano avvisi di garanzia a medici e infermieri. Lo stesso stato che ha determinato il danno, ora pretende di giudicarlo e di distribuire assoluzioni e forse anche condanne. Nei riguardi tutti, salvo che di sé stesso e delle sue leggi. Ecco, nella ricerca che vorremmo avviare, lo stato non dovrà essere al di sopra delle parti, ma essere chiamato precisamente in giudizio. Già ora infatti, con i soli dati di cui disponiamo, è evidente che Mastrogiovanni è morto a causa dello stato. E che quindi, come sempre d’altro canto, non è dallo stato che possiamo attenderci verità e giustizia.
-------------------

Sul caso di Francesco Mastrogiovanni segnalo dei link al cui interno si trovano tantissime informazioni sulla triste vicenda.
Morire, ancora una volta, di TSO: http://senza-futuro.blogspot.com/2009/08/morire-ancora-una-volta-di-tso.html
Nel sito filiarmonici:
- http://filiarmonici.wordpress.com/2009/08/page/2/
- http://filiarmonici.wordpress.com/2009/08/
- http://filiarmonici.wordpress.com/2009/09/page/2/
- http://filiarmonici.wordpress.com/2009/09/
Gruppo su facebook dedicato a Francesco Mastrogiovanni: http://www.facebook.com/group.php?gid=126850901441
Inviato il: 16/9/2009 23:19
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#22
Dubito ormai di tutto
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Di seguito una mail spedita da Giuseppe Tarallo al blog di Bassolino (nella flebile speranza che da quell'ambiente possa venire qualcosa di concreto).
Di mio non dico nulla, penso che in parecchi sappiano come la penso a riguardo, ma l'ho trovata una testimonianza interessante e anche intensa.


Lettera di G. Tarallo sul caso Mastrogiovanni:

Caro Presidente,ti invio questo mio commento-intervento sulla morte
di Francesco Mastrogiovanni e ti segnalo la mia intervista su
sudsostenibile.it di Gerardo Russo. Su questo caso credo sia molto
importante una tua opinione e/o decisione.

Francesco Mastrogiovanni agli occhi degli adulti era forse un
anarchico.Agli occhi dei suoi alunni ´il maestro più alto del mondo´. Come
può essere che il sindaco di Pollica Vassallo,che ha firmato l´ordinanza di
ricovero coatto,non abbia tenuto conto nella sua valutazione del fatto che
Francesco,qualsiasi cosa avesse fatto o detto o quale che sia stato il suo
comportamento(guidava contromano,suonando il clacson tutto agitato,ha
tamponato qualche macchina? non si sa;lo spieghi il sindaco visto che sembra
esere stato presente al fatto contestatogli alla base del TSO)era persona
conosciuta e insegnava in quel comune a dei bambini che lo adoravano? O è
prevalso il pregiudizio dell´anarchico agitato che attenta alla quiete
pubblica dorata in una delle località più blasonate della Campania,anzi
d´Italia,insignita com´è di bandiere blu e cinque vele? Nello stesso luogo
sono successi altri tafferugli più gravi da parte di giovani ultras a danno
di malcapitati vacanzieri ma senza provvedimenti restrittivi della libertà
personale(il sindaco avrebbe minacciato il foglio di via).Perchè questa
disparità?Come potrebbe spiegare agli alunni di Mastrogiovanni la sua
ordinanza di ricovero coatto? E chi ha attivato il ricovero?il sindaco
stesso o un ignaro medico? Il sindaco sa che il TSO è una misura estrema
quando non ci sono altre alternative?Chi o che cosa l´ha convinto ad
adottare in provvedimento così radicale ed estremo,perchè non ha valutato
altre misure sicuramente possibili?Ha informato il giudice tutelare e
l´ordinanza è stata convalidata come previsto dalla legge che disciplina un
atto così straordinario?Ha informato il sindaco del comune di residenza di
Franco,peraltro medico in quell´ospedale e amico di Vassallo? Come ha potuto
ordinare l´esecuzione della cattura in altro comune senza informarne,sembra,
il sindaco-anch´egli amico di Vassallo ma,credo anche di Francesco-?In
assenza di questi requisiti il ricovero coatto diventa sequestro di
persona,tanto più che è stato eseguito con vergognose modalità da caccia
all´uomo.Questo provvedimento così abnorme e sicuramente illegittimo ha
aperto le porte del reparto neuropsichiatrico dove,senza che ciò risulti in
cartella clinica , è stato legato in un letto di contenzione per 4 giorni
continuati,portando alla morte Francesco per edema polmonare,dovuto sia alla
posizione allettata che allo strazio prolungato della tortura cui è stato
sottoposto. I medici hanno sostenuto che è dovuta a una patologia cardiaca
pregressa:non era una ragione in più per accertarlo prima anzichè legarlo
lasciandolo morire?A un anarchico l´appuntamento con la morte non poteva
presentarsi che col volto cattivo dello stato persecutore e barbaro.Le
istituzioni che noi normali cittadini sentiamo più vicine,come il sindaco,i
vigili,i carabinieri ,la capitaneria di porto,l´ospedale del piccolo centro
si sono presentati a lui come orchi assassini:come vorrei che i protagonisti
di questa morte lo spiegassero agli alunni di Francesco!E spiegate oltre che
ai bambini a noi cittadini perchè avete portato a morte un cittadino in
vacanza,preso come un delinquente nel campeggio dove pacificamente
villeggiava. Ha turbato la quiete pubblica?E nessuno rimane turbato da
questa morte nel paese blasonato:vip,intellettuali pronti a parlare su tutto
su questo niente.Forse troppo in fretta è stato derubricato a caso di
malasanità come ha fatto l´unico che ha parlato,l´avv. Dario
Barbirotti,consigliere comunale di Salerno che ha denunciato l´atrocità di
questa notizia.Barbirotti,consigliere comunale di Salerno ma assiduo
frequentatore di Acciaroli e intimo del sindaco,non trova atroce che il suo
amico sindaco abbia adottato un TSO per un disturbo alla quiete trattabile
con altri mezzi,dando la caccia alla persona in altro comune e
sequestrandolo?Vorrei tanto che si desse risposta a queste domande.Io so che
è stata data morte a una persona dolce e fragile e che io,i suoi alunni,la
sua famiglia,i suoi amici non potremo più rivederlo.E Lui era passato pochi
giorni prima dal ristorante dei miei figli nel vicino paese di Agnone e non
trovandomi aveva lasciato insieme ai saluti la promessa di
ritornare,ricordando a mia figlia e mio figlio l´antica amicizia tra suo
padre e il mio e tra lui e me e in particolare di mio fratello Alfonso.Una
visita che mi aveva rallegrato e che aspettavo insieme ai miei
figli,annullata dalla notizia della sua morte che ci ha colti increduli e ci
ha addolorati e poi riempito di rabbia quando i giornali hanno cominciato a
far trapelare i particolari agghiaccianti che l´hanno caratterizzata. In
agosto erano in ferie le istituzioni,politici e persone e le loro
coscienze.Ora le ferie sono finite e aspettiamo le risposte alle domande che
questo caso pone prima della verità della magistratura che ancora una
volta,e questa volta post mortem,gli renderà la giustizia che merita.Ma noi
cittadini vogliamo risposte e decisioni su quanto è accaduto perchè non ci
siano altre morti come quella atroce ed orribile di Francesco.Chi può
provare solo ad immaginare di essere sequestrato e poi legato per lunghi 4
giorni e notti in un letto di contenzione in un paese civile nel nuovo
secolo del nuovo millennio? E´ troppo chiedere che non possono esserci
sindaci,operatori della sicurezza e della sanità di tal fatta?C´è da avere
paura che esistano e continuino nelle loro funzioni.O sono
intoccabili?Finite le ferie aspettiamo che governi regionale e nazionale
mostrino di esserci e diano le dovute necessarie risposte."
Inviato il: 21/9/2009 17:00
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#23
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Su Liberazione sono comparsi alcuni articoli su questa vicenda, li ho caricati nella sezione "Storie italiane" del mio spazio su Scribd.
Anche oggi c'è un articolo: basta andare sul sito Liberazione.it e scegliere la pagina 12. In ogni caso ho salvato anche questo su scribd (è il 4).

Segnalo inoltre che è ora attivo il sito Giustizia per Franco

La giornalista Doriana Goracci gli ha dedicato un articolo, visibile su Reset.

Gli ha dedicato un post anche il blog Reb Stein.


(edit: sistemati link errati)
Inviato il: 21/9/2009 17:11
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#24
Dubito ormai di tutto
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Altro articolo di Doriana Goracci.
Il video segnalato all'interno è questo: www.youtube.com/watch?v=5T7gsnFHqEY - intervista all'editore Giuseppe Galzerano nella serata dedicata a Mastrogiovanni tenuta a Castellabate il 9 settembre.
Inviato il: 24/9/2009 13:33
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  •  audisio
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#25
Sono certo di non sapere
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Sono perfettamente convinto che Mastrogiovanni sia stato ucciso perchè dava fastidio a qualcuno.
Ma anche se fosse stato solo un "picchiatello" e anche se fosse stato pericoloso, quello rimane un omicidio.
Perchè l'edema polmonare è la classica morte di chi rimane inchiodato per giorni in una posizione, senza neanche tirarlo su per 5 minuti.
E questa è tortura delle più barbare, esattamente paragonabile ai supplizi subiti dai palestinesi ad opera delle squadre di interrogatorio dello Shin Bet o alle violenze commesse dai parà francesi ai danni dei patrioti algerini.
Tutta quella gentaglia dell'ospedale è un branco di assassini.
Che possaite un giorno pagare per i vostri crimini.
Bastardi!
Inviato il: 25/9/2009 16:33
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  •  florizel
      florizel
Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#26
Sono certo di non sapere
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Una mia breve irruzione, solo per alcune precisazioni e riflessioni, man mano che si tenta di trovare delle risposte a questo ennesimo “mistero”, che a sua volta si rivela sempre più chiaramente tassello di un puzzle ben più articolato.

Lo si può affermare con cognizione di causa solo se si indaga su quanto invasivamente UN UNICO potere sia penetrato capillarmente anche in realtà sociali quale può essere un piccolo comune del Cilento, inserito nel territorio di un Parco Nazionale che per altri aspetti è assolutamente carente di particolari “attenzioni” politiche ed amministrative che lo tutelino: operazioni di facciata volte a dare l’illusione dell’efficienza e dell'invito alla partecipazione democratica alla vita delle istituzioni locali (tanto, i soldi arrivano sempre nelle stesse mani, quelle di chi decide cosa farne...); sindaci e forze dell’ordine pronte a mostrare la propria competenza e la propria prontezza a “tutela” del benessere e della “tranquillità” comune…

Ci piacerebbe vedere, a noi che il Cilento abbiamo imparato ad amarlo e ad odiarlo quasi per le stesse ragioni, la medesima solerzia istituzionale delle applicazioni pedisseque di leggi e regolette, quando si tratta di salvare numerosi ettari di bosco dati e poi lasciati alle fiamme prima di intervenire prontamente.

O quando si tratterebbe di rilanciare un turismo sostenibile utilizzando e favorendo le risorse umane e sociali locali, salvaguardando l’ambiente e mettendo un limite alla piaga dell’emigrazione: esatto, laggiù si “emigra” ancora, al Nord, nelle fabbriche e nelle aziende settentrionali, quando l’intero territorio cilentano ha risorse turistiche da offrire per 12 mesi su 12, in fatto di beni archeologici, artistici, ambientali ed enogastronomici.

Invece, di aggiornato ed efficiente come per le grandi città, c’è solo la pervasività dei metodi del potere, dell’UNICO potere in grado di penetrare ovunque sotto l’egida della “democrazia” e dell’istituzionalità.

Risulta quindi coerente come l’esibizione di bandierine blu su carta patinata da depliants turistici si accordi poi con l’applicazione di una “legge” che riguarda il TSO, e con un sindaco -sceriffo che “si può permettere” di emanare un provvedimento del genere senza nemmeno prendersi la briga di rispondere ai molti interrogativi sull’iter procedurale seguito, e sulle motivazioni date per quella firma su un foglio che non si sa nemmeno se apposta da lui o da un medico di cui, ancora oggi, non si trova traccia…

“Il Sindaco può emanare l’ordinanza di T.S.O. nei confronti di un libero cittadino solo in presenza di due certificazioni mediche che attestino che:

1. la persona si trova in una situazione di alterazione tale da necessitare urgenti interventi terapeutici;
2. gli interventi proposti vengono rifiutati;
3. non è possibile adottare tempestive misure extraospedaliere.

Le tre condizioni di cui sopra devono essere presenti contemporaneamente e devono essere certificate da un primo medico (che può essere il medico di famiglia, ma anche un qualsiasi esercente la professione medica) e convalidate da un secondo medico che deve appartenere alla struttura pubblica. La legge non prevede che i due medici debbano essere psichiatri.”


In questo caso, però, il fatto che Franco non vivesse in una grande metropoli è venuto fin troppo comodo a chi per anni lo ha perseguitato sistematicamente; la già scarsa consapevolezza degli individui verso ogni più o meno subdola forma di “controllo” sociale, ha agevolato nei piccoli centri la pratica della “marchiatura” e della diffamazione a scopo di una demolizione, e a giustificazione dell’applicazione di un “provvedimento idoneo”:

“ci appare urgente portare alla luce un aspetto dell’Italia poco noto a chi vive nelle grandi città, all’ombra dell’anonimato che ci regalano le moltitudini: nella provincia, nei piccoli paesi, esiste sovente una sproporzione fra soggetti da controllare e controllori. Questo innesca molte volte una capillarità ossessiva dell’osservazione dello stato…”

In un piccolo centro dove il controllo in una sola direzione (istituzioni/forze dell’ordine VS cittadini) si afferma maggiormente che nelle città, nelle quali la coesione sociale è facilitata anche dal numero di individui e dalle occasioni di aggregazione; in un piccolo centro dove una qualsiasi forma di disobbedienza agli abusi NON viene recepito e trasmesso come evento “politico” (mentre sappiamo che nelle città quando se ne dà informazione è perché spesso viene utile a chi va in cerca di facili consensi elettorali) ma come “disturbo della quiete pubblica” o “effetti di una personalità agitata”, basta che un qualsiasi ventenne in divisa, e forse nemmeno del luogo, al primo fermo si informi quali siano state le vicissitudini del fermato per innescare il meccanismo coatto della diffidenza e del pregiudizio; figuriamoci poi se il fermato, con il suo passato e con il suo bel marchio di “noto anarchico” si mette pure a contestare una multa: cazzi amari.

In un paese dove le auto blu delle “personalità istituzionali” si permettono le peggio cose, se tu, Signor Nessuno, contesti una multa e ti incazzi pure, ti arrestano direttamente.
Figuriamoci se poi dalla centrale vengono a sapere dei tuoi passati.

E non è fantascienza o fanatismo asserire che la persecuzione abbia molto a che vedere ANCHE con il suo schieramento ideale e con le esperienze fatte in merito alle vicende passate, come quella che riguarda il “caso Marini-Falvella” del ’72. Quella storia segnò profondamente Franco, o almeno dovette contribuire alle sue opinioni in merito a politica e “giustizia”. A seguire, i fatti del ’99:

“Nel 1999 il secondo trauma. Mastrogiovanni venne arrestato «duramente, con ricorso alla forza, manganellate, e calci» spiega il cognato Vincenzo, per resistenza a pubblico ufficiale. Il motivo? Protestava per una multa. In primo grado venne condannato a tre anni di reclusione dal Tribunale di Vallo di Lucania «grazie a prove inesistenti e accuse costruite ad arte dai carabinieri». In appello, dalla corte di Salerno, pienamente prosciolto. Ma le botte prese, i mesi passati ai domiciliari e le angherie subite dalle forze dell’ordine lasciano il segno nella testa di Francesco. «Da allora viveva in un incubo» racconta Vincenzo fra le lacrime.”

Vincenzo Serra, il cognato.

Intanto, i cinque anarchici calabresi sono stati messi a tacere per sempre.

E Giovanni Marini, morto anche lui, “prematuramente”.

Citazione:
Perché un dispiegamento di forze di una quindicina di uomini fra carabinieri polizia locale e guardia costiera, per un solo uomo e per giunta non pericoloso?

Già. Perché, visto che il fermo per esecuzione di TSO è di SOLA competenza dei vigili urbani?
Risposta da cospirazionisti? E sia. Perché è un SEGNALE, quello che si vuol dare. Lo stesso segnale che si rintraccia nella politica dell’alimentazione del “terrore” e del “nemico dentro casa”; il segnale che attesta la prontezza a “reagire” di ogni settore dello stato e del suo braccio armato in vista di chi si rivela indifferente o eccessivamente critico alle sue regole e alla sua stessa natura, una volta compresa quale sia.

Volendo gettare uno sguardo più ampio (la “visione d’insieme tanto cara a Calvero…) su questa storia, quali particolari la tengono separata dalla morte di Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino, Giuseppe Pinelli? Tolti i dettagli, le circostanze, i periodi e le vicissitudini, rimane l’accanimento verso chi “oppone resistenza”. Ed è fondamentalmente “solo”, senza le spalle coperte da questa o quell’altra “grande forza politica istituzionale”.


Citazione:
Perché è stato eseguito un TSO se Francesco di è consegnato spontaneamente alle autorità, dopo che si era rifugiato (braccato da 15 uomini delle forze dell'ordine come fosse un assassino della peggior specie) in un campeggio locale?

Franco non si era rifugiato in un campeggio: era lì in vacanza. A Marina Piccola, nel Comune di San Mauro Cilento.
Ma soprattutto: sono state fornite ben QUATTRO versioni delle presunte motivazioni che hanno portato Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ad emettere il TSO. Tutte indimostrabili.

La prima: una lite con un negoziante di cui non c’è traccia.
La seconda: guida contromano in una strada a traffico limitato, infrazione di cui non esiste verbale.


«L'ultima versione che circola è quella della guida contromano - spiega Peppino Galzerano, editore e amico di Mastrogiovanni -, prima ne erano state diffuse altre».

"...(all'inizio si era favoleggiato di una serie di fantomatici incidenti a catena che avrebbe provocato) è stato fermato, con uno spiegamento di mezzi notevole, dalle forze dell'ordine nel suo luogo di vacanza per una ipotetica e per di più banale contravvenzione al codice stradale, essendosi, a dire del Sindaco di Pollica, immesso contromano in una strada. "

La terza: tamponamento di due vetture in sosta nella stessa strada. Anche in questo caso non esistono denunce, e nessun segno di tamponamento sull’auto di Franco.

“In un primo momento si parlava di 4 auto tamponate. Dopo di guida contromano nell’isola pedonale di Acciaroli (contromano nell’ isola pedonale?).”

La quarta: un generico “disturbo della quiete pubblica”.

Citazione:
Alla proprietaria del campeggio, prima di consegnarsi alle autorità, avrebbe detto "Se mi portano all'ospedale di Vallo non ne esco vivo".

Questa è la frase sulla quale varrebbe la pena approfondire di più. Franco, come riportato da _gaia_, aveva GIA’ subito due TSO, in passato. Perché stavolta era tanto sicuro di non uscirne vivo, al punto di confidarlo all’amica, proprietaria della struttura turistica?

Citazione:
Sul corpo di Franco c'erano segni di colluttazione, ma non è stato picchiato durante la 'cattura' e il trasferimento in ospedale.

Infatti, dei segni di colluttazione si è saputo solo durante l’autopsia, a cui ha assistito il medico legale della famiglia di Franco.
Tra l’altro, nella cartella clinica non è stato riportato che Franco è stato legato al letto in stato di contenzione:

“nella cartella clinica non è stata annotata la pratica ne la motivazione della contenzione fisica del paziente come evidenziato, invece, dalla successiva autopsia”.

Dalla carenza di dati ed elementi chiari, è anche possibile ipotizzare che la morte avvenuta in seguito al ricovero per TSO sia stata dovuta a precise responsabilità del personale medico-sanitario dell’ospedale di Vallo.
Ma casuale non saranno mai, per noi che lo piangiamo e per chi l’ha conosciuto ed amato per decenni, né la persecuzione subita, né l’emissione del provvedimento.

Invito a diffondere la notizia dell’accaduto ovunque, perché su Franco come su chiunque altro “morto di troppo stato”non venga calata la pesante coltre di silenzio, tanto utile alla perpetrazione di questo ed altri orrori.

Probabilmente, nei prossimi giorni
il blog aperto dai familiari di Franco verrà aggiornato.
Teniamolo d’occhio.
La cosa non si fermerà qui. Noi tutti che stiamo seguendo la vicenda (e che man mano “vediamo” quello che si vuole tenere celato o spacciare come “normale”) ce lo siamo ripromessi, determinati e tenaci.

ps: un grazie enorme a _gaia_ per l'assiduo aggiornamento.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 25/9/2009 19:10
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  •  sisifo
      sisifo
Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#27
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 18/4/2008
Da
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C’è un interessante articolo di Carlo Bertani denso di collegamenti su eventi che sono accaduti da gli anni di piombo fino hai giorni nostri, e in cui si parla anche di Francesco Mastrogiovanni.
Mi pare che sia una ottima riflessione che prova a gettare uno sguardo più ampio sui fatti più oscuri della storia del nostro paese.


http://carlobertani.blogspot.com/

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6327
Inviato il: 2/10/2009 13:19
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Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#28
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/2/2006
Da
Messaggi: 1460
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Grazie Sisifo per l'ottimo contributo :)
E grazie mille a Florizel per tutte queste informazioni 'di prima mano', preziosissime.
Inviato il: 2/10/2009 16:48
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  •  florizel
      florizel
Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#29
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
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Citazione:
C’è un interessante articolo di Carlo Bertani denso di collegamenti su eventi che sono accaduti da gli anni di piombo fino hai giorni nostri


Grazie, sisifo, per aver postato questo articolo lucido e lungimirante.
Per fortuna c'è sempre qualcuno che SA guardare all'essenza delle cose, senza lasciarsi distrarre dal chiacchiericcio deviante della "distruzione" di massa (massa grigia del cervello, ovviamente).

Assolutamente pertinente e coraggioso, da parte di Bertani, collegare eventi che il "sistema" fa di tutto per separare.

Dall'articolo di Bertani:

"C’è quasi una ritualità nella morte di Mastrogiovanni, al punto che lui già sembra capirlo quando lo arrestano, quella mattina di fine Luglio 2009 nel campeggio: «Se mi portano a Vallo di Lucania» confida ad un’amica, prima di salire in ambulanza «non ne esco vivo.»

Perché Mastrogiovanni ha quella convinzione? Solo perché è depresso (tutto da dimostrare)? Mastrogiovanni è l’ultima pietra miliare di un strada che parte da lontano: anche la morte dei cinque anarchici calabresi doveva essere terribilmente importante (come per il tentato omicidio di Marini), da eseguire subito, al punto che – per quello che fu definito un semplice incidente stradale – dieci minuti dopo erano già presenti presso Ferentino, a 60 Km da Roma, uomini della squadra politica della Questura di Roma.

I quali, non sono stupiti che i due camionisti coinvolti nell’incidente siano alle dipendenze del “principe” Junio Valerio Borghese – altra “anima nera” di Reggio Calabria – e che l’auto dei giovani, che ufficialmente ha “tamponato” il camion, non sia rimasta incastrata sotto il rimorchio il quale – miracolo italiano – ha i fanali posteriori intatti, mentre presenta danni alla fiancata."


Un articolo da leggere ed approfondire.

Solo per i più coraggiosi.
_________________
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Inviato il: 2/10/2009 18:13
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  •  sisifo
      sisifo
Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni
#30
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 18/4/2008
Da
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Sono io che devo ringraziare voi.
Ero a Palinuro (SA) l’ultima settimana dello scorso Luglio ed era la prima volta che andavo nel Cilento.
Ancora stordito dalla bellezza di quei luoghi
mi sono trovato, tempo fa, a bighellonare per LC e sono rimasto incuriosito dal nome di questo forum.
Ci clicco su e comincio a leggere: anarchico, Cilento, TSO (?), e mi si apre un mondo. Non sapevo niente di questo trattamento forzato e il solo immaginare una violazione della persona così palese mi fa rivoltare le viscere.
Un grazie particolare a _gaia_ per il lavoro che ha fatto qui e per il corposo materiale che ha messo nell’altro thread: “TSO: psichiatria e controllo sociale.”

Per quanto riguarda l’articolo di Bertani devo dire che offre infiniti spunti di ricerca;
è uno di quegli scritti coraggiosi che lasciandosi guidare dall’istinto e dall’esperienza riesce a vedere lontano.
Una bella mole di lavoro su cui riflettere.


Ciao
Inviato il: 2/10/2009 19:03
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