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   Politica Interna & Estera
  Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca

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  •  Infettato
      Infettato
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#31
Dubito ormai di tutto
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Da Roma
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De Gregorio citazione:

La risposta chiara è SI’, è tutta colpa del capitalismo, e degli intellettuali come lui che ne fanno parte, che si sono infiltrati nei partiti di sinistra, ne hanno preso la direzione e hanno portato volutamente le classi subalterne a reiterate sconfitte, fino alla attuale situazione di tragica assenza di una opposizione antagonista.

La risposta è no, non è assolutamente tutta colpa del capitalismo, semmai, usando i termini più adeguati la colpa è del consumismo e dello statalismo.

Il capitalismo inteso come "Un insieme di teorie intese a giustificare la proprietà privata del capitale, a spiegare il funzionamento di tali mercati, e a dirigere l'applicazione o l'eliminazione della regolamentazione governativa di proprietà e mercati "non mi sembra sia vigente, neanche lontanamente.

Ora, il capitalismo a quanto pare ha diversi significati, lo leggiamo tutti i giorni, quasi tutti gli economisti, presidenti o “opposizioni antagoniste”, concordano nel dare la colpa al laissez faire, e naturalmente tutti ci cadono, non sapendo che al contrario l’economia è sempre più “viziata” dalle scelte dei governi.


@Garret

Facco lo spiega molto bene nel suo libro "elogio all'evasore fiscale", i soldi che ti ruba lo stato con le tasse, non vengono mai utilizzati bene.

Mi dispiace essere contro, ma anche le tasse sono un grossissimo problema, chi ha la possibilità di evadere fa bene.

@Prealbe ciao da quanto tempo...
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Infettato dal morbo di Ashcroft
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Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Inviato il: 28/7/2009 9:52
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#32
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/7/2009
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Facco lo spiega molto bene nel suo libro "elogio all'evasore fiscale", i soldi che ti ruba lo stato con le tasse, non vengono mai utilizzati bene.

Il fatto che i soldi delle tasse vengano impiegati male e peggio non è uno scoop. Ancora meno novità è l'elogio all'evasione fiscale visto che il primo a farlo, strizzando l'occhio al suo elettorato più fedele, è lo stesso Presidente del Consiglio (l'altro buono...).

Mi dispiace essere contro, ma anche le tasse sono un grossissimo problema, chi ha la possibilità di evadere fa bene.

Dal punto di vista dell'interesse personale anche chi ti ciulla il portafoglio fa bene. Magari tu la pensi diversamente.

Il problema è che chi evade il fisco è spesso in prima fila per pretendere più sicurezza, più servizi, più pulizia delle strade fino alle cagate nazionaliste sui "doveri internazionali".
E poco coerentemente corre a votare chi poi aumenta le tasse per far finta di mantenere tali promesse, ben sapendo che non saranno loro a pagare!

Che le tasse non siano un problema per chi è "capitalista" lo dimostrano i barconi, i "trattori", i villoni con cui è saturato il territorio: di tanto in tanto si scopre che alcuni di questi proprietari dichiara quanto un netturbino precario! Anche in questi casi sfortunati le scappatoie legali sono tante e ottime.

Le tasse sono ovviamente un problema per chi è lavoratore dipendente e non può evaderle: in compenso è obbligato a pagare il pranzo a tutti, inclusi i "libberisti" che le evadono (e che non hanno certo problemi ad "arrivare alla fine del mese").
Trecento miliardi all'anno IN PIU' sulle spalle dei soliti noti: non c'è niente di giusto o "libberista" in tutto ciò!

Rubo io che rubi te: non c'è spiegazione migliore al perchè l'Italia faccia schifo.
Permettiamo a TUTTI di pagare il "giusto" con tasse a libera offerta: allora sì che sarei PERFETTAMENTE d'accordo con te.

In caso contrario chi evade le tasse è allo stesso livello di chi mi ciulla il portafoglio.

EDIT:

Anzi peggio perchè nel secondo caso posso almeno vedere in faccia il mariuolo.
Inviato il: 28/7/2009 10:29
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  •  prealbe
      prealbe
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#33
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
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sick-boy
Citazione:
Probabilmente non mi sono spiegato. Il capitalismo è un metodo di allocazione e produzione delle risorse. Il termine è usato a posteriori da Marx in senso spregiativo. Quindi se si continuerà ad usarlo per qualcos altro, e all'interno di questo qualcos altro le cose più disparate, non si caverà un ragno dal buco da nessuna discussione. Pertanto insisto nel chiedere di usarlo solo e soltanto nella sua accezione specifica invece che in quella dove vuol dire cose diverse a seconda dell'interlocutore.
Come non ultima ragione di questa richiesta anche il fatto che quello a cui tu ti riferisci, con ogni probabilità, si chiama (o meglio, ha preso storicamente il nome di) laissez faire(wiki, ma non l'ho controllata), e che in ogni caso esso sia completamente scomparso in seguito alla prima guerra mondiale. Capisci che casotto viene fuori a chiamare due cose diverse (l'economia delle società occidentali nell'800 e nel '900) con lo stesso (capitalismo) intendendo una terza cosa (il libero scambio e la concezione antropologica di Smith) senza riconoscere la sua scomparsa ad oggi.

Ma forse ti secca semplicemente non sapere bene quello di cui si parla, da cui tanta acrimonia.

Si, è vero: un po' mi secca che nessuno mi abbia avvisato che esiste una definizione ufficiale ed univoca del vocabolo, e che tale definizione, pur riferendosi ad un "metodo di allocazione e produzione delle risorse" (in un contesto sociale umano) è talmente piatta e neutra da non avere alcuna implicazione in termini antropologici. Sono però anche contento - meglio tardi che mai - di avere adesso incontrato, nella tua persona, qualcuno che tale definizione ce l'ha invece perfettamente nota e che quindi, legittimamente, richiama i suoi interlocutori ad un maggiore rigore semantico. Ti pregherei anzi, cortesemente, di condividere anche con noialtri la suddetta definizione ufficiale, dimodoché d'ora in poi i fraintendimenti rozzi fin qui occorsi non abbiano più alcuna ulteriore giustificazione. Per completezza di informazione, sarebbero gradite anche le fonti. Grazie mille.


Prealbe



@Infettato
A volte ritornano...

Ciao anche a te.
Inviato il: 28/7/2009 10:39
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#34
Mi sento vacillare
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Secondo la mia concezione del termine "capitalismo" non significa necessariamente "libero mercato": quest'ultimo implica la presenza di regole uguali per tutti. Senza parità di trattamento non ci potrebbe essere libertà perchè si eserciterebbe una asimmetria di potere.
Per questo motivo statalismo e capitalismo non sono affatto in contrapposizione: i capitalisti non sarebbero tali se non ottenessero benefici dallo stato.
Inviato il: 28/7/2009 10:52
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Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#35
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Beh, si può senz'altro anche ipotizzare che la teoria capitalista sia stata prodotta come puro esercizio linguistico


Non abbiamo certamente bisogno di ipotizzare fumosamente riempiendoci la testa di parole vuote quando noi sappiamo che la parola capitalismo e' unicamente una parola d'ordine che sottointende un discorso ben identificabile nella dottrina socialista e che viene sempre usata non per esprimere un concetto preciso, ma unicamente a fini propagandistici e ideologico/politici.

La parola capitale deriva dal proto Indo-Europeo kaput e veniva originariamente utilizzata per esprimere la presenza di un numero di capi di bestiame, appunto il capitale che permetteva alla tribu' indoeuropea di spostarsi e sopravvivere.

Il primo a parlare di Capitalismo, fu pero' William Makepeace Thackeray uno scrittore di polpettoni vittoriani un po' meno lacrimosi di quelli di Dickens, con lunghe digressioni che in genere non portavano da nessuna parte ma che davano al lettore l'impressione di essere piu' acculturato del lettore di Dickens (mi ricorda qualcuno...). Non che pero', come al suo solito, abbia usato il termine in un qualsiasi significato stringente che non fosse quello di parola d'ordine contro le classi mercantili che osavano contendere un posto in societa' con quelle aristocratiche.

Il termine sopravvisse - come pure "La Fiera delle Vanita'" che Carletto sicuramente conosceva - nell'opera di Marx. Ora, nella mia lontana giovinezza lessi (e dimenticai) tutto quel che c'era da leggere di Marx-Engels, e non credo di sbagliarmi dicendo che nell'intera opera Marxiana la parola "Capitalismo" appare solo una volta nel primo volume del Capitale!!!!

Marx parla sempre di "Sistema di Produzione Capitalistico" che e' poi quello che faceva giustamente notare Sick-Boy (che magari non ha letto l'opera omnia di Vico, ma come tutti i bene-educati non ci delude sulle cose che veramente contano): era infatti ben lungi dalla coppia germanica l'uso improprio della terminologia economico/politica.
Purtroppo quello che non va nella loro opera e' che dal principio del giallo ci fanno capire che il maggiordomo e'' l'assassino, ma evitano accuratamente, per motivi strumentali alla loro tesi, di accennare al fatto che il maggiordomo e' solo un maggiordomo e che anche fosse l'esecutore dell'omicidio, non ne e' certamente ne' il mandante ne l'ideatore. Insomma barano.
Ma soprattutto la cosa che la famosa coppia germanico/londinese non poteva umanamente evitare era che i loro scritti sarebbero stati usati come feticcio da gente che non avendoli letti non avrebbe mai potuto ne capirli ne tantomeno criticarli, ma che si riteneva loro seguace e, soprattutto, portatore di fumose parole d'ordine: Capitalismo, presso queste nullita' divenne una parola senza alcun significato condiviso ma di una potenza propagandistica eccezzionale (come talibano, arabo/terrorista e cazzate assortite).

Quindi entra Max Weber il piu' famoso della schiera delle nullita' che fondarono la scienza ( ) sociologica. Lui critica Marx ed la sua critica al "capitalismo"!!!!
E da qui in poi, parassiti assortiti ci hanno venduto questo concetto di "Capitalismo" nelle loro mangiatoie universitarie, da Keynes a Friedman seguiti dai vari laymen, mgliaia di loro da Gramsci a Mussolini, da Giulietto Chiesa a Paolo de Gregorio.

Tutta questa gente sta tentando di venderci qualcosa che non esiste e non e' mai esistito: una societa' basata sul governo dei possessori di capitale.
Casomai sono le bande armate che hanno preso le redini delle varie societa' ad essere inesorabilmente attratte dal Capitale (100 cammelli nel cortile) e hanno giustamente "lasciato fare" quelli che sanno mettere a frutto il loro ingegno usando i loro risparmi (o quelli dei loro consociati) per carpire il frutto del loro lavoro. Questo non li qualifica certo "Capitalisti" piu' di quanto non qualifichi possidenti i banditi da strada come non qualifica alla stessa maniera quelli che usano propriamente il capitale come "100 cammelli nel cortile" se i cammelli li stanno solo portando al pascolo, ma sono della tribu'.

Ora mi aspetto un casino di cortine fumogene...

Comunque Prealpe ha ragione da vendere: bisogna andare un po' piu' in profondita' e non ripetere a pappagallo delle parole d'ordine, se non si vuol essere scambiati per dei padegre qualsiasi. O non l'ha detto? A me sembrava di si...
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 28/7/2009 10:55
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Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#36
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Permettiamo a TUTTI di pagare il "giusto" con tasse a libera offerta: allora sì che sarei PERFETTAMENTE d'accordo con te.


E fin qui son d'accordo persino io....

Citazione:
In caso contrario chi evade le tasse è allo stesso livello di chi mi ciulla il portafoglio.

Eh????

La logica, questa sconosciuta.
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Inviato il: 28/7/2009 11:00
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  •  Infettato
      Infettato
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#37
Dubito ormai di tutto
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Anzi peggio perchè nel secondo caso posso almeno vedere in faccia il mariuolo.

Sono un lavoratore dipendente…

Anche il primo mariuolo puoi vederlo in faccia, anzi, i mariuoli sono praticamente tutti i giorni su tutti i giornali e tv, il primo ti sottrae almeno un 50% di quello che produci, dandoti in cambio dei cattivi servizi(quando va bene), il secondo ti può togliere l’1% del tuo lavoro, i modi sono profondamente diversi, e l’impressione che si ha e che il principale ladro sia lui, la realtà effettiva non percepita è differente.

Permettiamo a TUTTI di pagare il "giusto" con tasse a libera offerta: allora sì che sarei PERFETTAMENTE d'accordo con te.

Tasse = imposte, non possono essere “libera offerta”, te le impongono e sono anche alte, per tasse intendo non solo la ritenuta in busta….., se volessero far ripartire l’economia dovrebbero abbassarle, non dovrebbero finanziare aziende in perdita “statalismo”, vedi fiat e alitalia, la regola non cambia, privatizzano i profitti socializzano i debiti, e godono loro e i loro amici sulle nostre spalle.
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Inviato il: 28/7/2009 11:33
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  •  sick-boy
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Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#38
Dubito ormai di tutto
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Massì, capitalismo è un termine antropologico, mica economico. Coglione io.

Ciao a tutti

edit: non si può discutere di economia o sociologia con chi ti risponde: Per completezza di informazione, sarebbero gradite anche le fonti.. Tempo perso. Buona antropologia.
Inviato il: 28/7/2009 12:16
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#39
Sono certo di non sapere
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Massì, capitalismo è un termine antropologico, mica economico

Magari adesso dico un'altra cazzata, ma anche in base a quello che dice Pike, potrebbero essere tutte e due le cose insieme.
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 28/7/2009 12:28
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#40
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Anche il primo mariuolo puoi vederlo in faccia, anzi, i mariuoli sono praticamente tutti i giorni su tutti i giornali e tv, il primo ti sottrae almeno un 50% di quello che produci, dandoti in cambio dei cattivi servizi(quando va bene), il secondo ti può togliere l’1% del tuo lavoro, i modi sono profondamente diversi, e l’impressione che si ha e che il principale ladro sia lui, la realtà effettiva non percepita è differente.

Un furto non annulla l'altro tanto più che il furto dello Stato va a beneficio ANCHE e SOPRATTUTTO di chi dazio non paga.
A PRESCINDERE da come la "refurtiva fiscale" sia impiegata, se non si evadessero 300 miliardi di euro l'anno, le tasse sarebbero meno per tutti.

La logica, questa sconosciuta.

La cosa mi sembra molto logica invece: chi evade le tasse, senza rinunciare ai servizi (buoni, cattivi, pochi o tanti non importa), obbliga comunque altri a pagarle.
Chi evade le tasse, contrariamente alla curiosa interpretazione che sembra prevalere in questo thread, BEN RARAMENTE si tira fuori dal circo statalista! Semplicemente ha la fortuna di poter sfruttare ed alimentare una oppressione fiscale a cui può sottrarsi.


Tasse = imposte, non possono essere “libera offerta”, te le impongono e sono anche alte, per tasse intendo non solo la ritenuta in busta…..,

Tasse a libera offerta è un evidente ossimoro.

se volessero far ripartire l’economia dovrebbero abbassarle, non dovrebbero finanziare aziende in perdita “statalismo”, vedi fiat e alitalia, la regola non cambia, privatizzano i profitti socializzano i debiti, e godono loro e i loro amici sulle nostre spalle.

Il furto di pochi non annulla quello dei tanti: 300 mld di evasione sono tanti anche paragonati alle peggio truffe in salsa statale.
Ma in entrambi i casi si tratta di applicazioni del trito e ritrito "rubo io che rubi te": una delle ragioni pricipali per cui in Italia non sarà mai possibile una rivoluzione culturale.
Inviato il: 28/7/2009 12:53
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  •  prealbe
      prealbe
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#41
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sick-boy
Citazione:
Massì, capitalismo è un termine antropologico, mica economico. Coglione io.

Caro sick, non voglio certamente darti del coglione (non ti ritengo tale), ma, francamente, il negare che una teorizzazione di un sistema economico (cioè delle relazioni economiche tra esseri umani) implichi anche presupposti antropologici mi sembra frutto, si, di un - momentaneo, certamente - blackout intellettuale.

In altri momenti storico/culturali il "capitalismo" sarebbe stato semplicemente inconcepibile per il mero fatto che la concezione antropologica vigente ne avrebbe esclusa la teorizzazione. Per immaginare che certi meccanismi di interrelazione sociale si possano instaurare bisogna considerarli plausibili, cioè antropologicamente aderenti all'essere umano. In ogni teoria economico/sociale che venga concepita, quindi, è necessariamente sottintesa un'antropologia. Credo che sia un fatto impossibile da eludere.


Prealbe


P.S. E, a dimostrazione delle intenzioni amichevoli, faccio finta di non avere letto l'EDIT.
Inviato il: 28/7/2009 13:12
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  •  Infettato
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Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#42
Dubito ormai di tutto
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Un furto non annulla l'altro tanto più che il furto dello Stato va a beneficio ANCHE e SOPRATTUTTO di chi dazio non paga.

In che modo poi me lo spieghi, il beneficio che può avere chi non paga, è investire i soldi su attività produttive e non a fondo perduto...

A PRESCINDERE da come la "refurtiva fiscale" sia impiegata, se non si evadessero 300 miliardi di euro l'anno, le tasse sarebbero meno per tutti.

Sicuro?

Il furto di pochi non annulla quello dei tanti: 300 mld di evasione sono tanti anche paragonati alle peggio truffe in salsa statale.Ma in entrambi i casi si tratta di applicazioni del trito e ritrito "rubo io che rubi te": una delle ragioni pricipali per cui in Italia non sarà mai possibile una rivoluzione culturale.

Il tuo ragionamento è se vengo depredato io anche tu devi farti rubare.... alla faccia della rivoluzione culturale.
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Inviato il: 28/7/2009 13:12
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  •  mangog
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Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#43
Dubito ormai di tutto
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Eliminiamo la proprietà privata come diritto reale del singolo ed il nostro codice civile si potrebbe ridurre a 10 paginette ( che non suona neanche tanto male.. così non servirebbero gli avvocati )
Questa è la premessa del marxismo e del comunismo ( si dovrebbe parlare del capitale e del proprietario del capitale ...LA VERA ENTITA' ASTRATTA.. CIOE' LO STATO... )
Senza questa premessa non si può certamente parlare di marxismo e comunismi, al massimo di socialismi con le più strane sfumature, Craxismo compreso.
La questione potrebbe avere un'altra chiave di lettura .. cioè questo diritto alla proprietà quanto potrebbe essere esteso? Come posso esercitare il mio diritto alla proprietà ?
Inviato il: 28/7/2009 13:51
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#44
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In che modo poi me lo spieghi, il beneficio che può avere chi non paga, è investire i soldi su attività produttive e non a fondo perduto...

Essendo che NON pagare le tasse è fino a prova contraria un reato, il negoziante che vuole essere onesto (se non altro per non avere guai con la giustizia) è costretto a guadagnar meno dai prodotti che vende o perdere clienti. In questa asimettria e concorrenza sleale non vedo alcunchè di positivo: si tratta di quanto più lontano ci sia dal libero mercato!

Ho scritto: A PRESCINDERE da come la "refurtiva fiscale" sia impiegata, se non si evadessero 300 miliardi di euro l'anno, le tasse sarebbero meno per tutti.

Sicuro?

Diciamo che mi convince MOLTO di più che non il contrario: del resto è facile fregarsene degli sprechi quando i soldi ce li mettono gli altri.

Il tuo ragionamento è se vengo depredato io anche tu devi farti rubare.... alla faccia della rivoluzione culturale.

No. Il mio ragionamento è molto semplice: leggi uguali per tutti o leggi per nessuno.
Fermo restando che mettere sullo stesso piano il lavoratore precario (che "paga" le tasse sul poco che ha) con gente che ha SUV, yacht, ville ed evade alla grande è provocatorio, ingiusto e insensato.
Inviato il: 28/7/2009 14:16
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#45
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Come posso esercitare il mio diritto alla proprietà ?

Invocando il diritto divino secondo la Bibbia di Mises probabilmente...
Inviato il: 28/7/2009 14:18
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  •  titano75
      titano75
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#46
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Penso che partire dalle varie definizioni sarebbe più facile....
Diciamo che la parola capitalismo lo si può associare a diversi tipi di "significati"...

"..La parola "capitalismo" è usata con molti significati differenti, a seconda degli autori, dei periodi storici, e talvolta del giudizio di valore che l'autore porta sull'organizzazione sociale vigente. Volendo trovare un comune denominatore alle diverse visioni, si può forse affermare che per capitalismo si intenda, generalmente e genericamente, il "sistema economico in cui i beni capitali appartengono a privati individui....".

anche se secondo Von Mises

"L'economia di mercato è il sistema sociale della divisione del lavoro e della proprietà privata dei mezzi di produzione. Ognuno agisce per proprio conto; ma le azioni di ognuno tendono tanto alla soddisfazione dei bisogni degli altri che dei propri. Agendo, ognuno serve i suoi concittadini. D'altra parte, ognuno è servito dai suoi concittadini. Ognuno è in sè stesso mezzo e fine; fine ultimo per sè stesso e mezzo per gli altri nei loro tentativi di raggiungere i propri fini"

....
Secondo Me , nelle parole di Mises si può già denotare LA GRANDISSIMA differenza che si da alla parola, rispetto alle più misere estrapolazioni odierne....

Emiliano
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a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
Inviato il: 28/7/2009 14:28
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  •  mangog
      mangog
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#47
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 5/1/2007
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Citazione:

Garrett ha scritto:
In che modo poi me lo spieghi, il beneficio che può avere chi non paga, è investire i soldi su attività produttive e non a fondo perduto...

Essendo che NON pagare le tasse è fino a prova contraria un reato, il negoziante che vuole essere onesto (se non altro per non avere guai con la giustizia) è costretto a guadagnar meno dai prodotti che vende o perdere clienti. In questa asimettria e concorrenza sleale non vedo alcunchè di positivo: si tratta di quanto più lontano ci sia dal libero mercato!
.
.
.
con gente che ha SUV, yacht, ville ed evade alla grande è provocatorio, ingiusto e insensato.




A parte il fatto che non è scritto da nessuna parte che la felicità sia guidare un SUV e nemmeno se sia provocatorio o meno ( per me il massimo della provocazione sono stati i contratti firmati anni fa dai macchinisti delle ferrovie... altro che invidare i SUV degli altri ).. come spieghi il fatto che il comandante dei cc abbia speso ben 7-8 milioni di euro, in timbri e carta intestata, delle nostre tasse solamente per cambiare il nome da regione a legione dei cc...?


Troppo facile prendersela con gli evasori.. non ti pare ? Prova protestare contro il comandante dei carabinieri ( strapagati per far presenza fuori dall'Italia.. dalle ambasciate al resto )
Il mio dentista è un sicuramente un' evasore.. e gli do ragione.. non voglio essere io a dare a lui i soldi per pagare le sue tasse... che vanno a finire per pagare i timbri da cambiare. Con bella soddisfazione di quella entità veramente astratta che è lo stato.
Inviato il: 28/7/2009 14:30
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Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#48
Sono certo di non sapere
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Citazione:
"L'economia di mercato è il sistema sociale della divisione del lavoro e della proprietà privata dei mezzi di produzione. Ognuno agisce per proprio conto; ma le azioni di ognuno tendono tanto alla soddisfazione dei bisogni degli altri che dei propri. Agendo, ognuno serve i suoi concittadini. D'altra parte, ognuno è servito dai suoi concittadini. Ognuno è in sè stesso mezzo e fine; fine ultimo per sè stesso e mezzo per gli altri nei loro tentativi di raggiungere i propri fini"


Dov'e' che compare la parola Capitalismo? Avrai certamente notato che Mises non la usa, e per un ottimo motivo, come mi sembrava di avere spiegato...
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Inviato il: 28/7/2009 15:32
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  •  titano75
      titano75
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#49
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Infatti nn c'è..... Si usa il termine... economia di mercato


Emiliano

Ps: e mi sembra infatti che ci sia una gran bella differenza ....
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a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
Inviato il: 28/7/2009 15:55
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#50
Mi sento vacillare
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Da The Lost City
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A parte il fatto che non è scritto da nessuna parte che la felicità sia guidare un SUV e nemmeno se sia provocatorio o meno ( per me il massimo della provocazione sono stati i contratti firmati anni fa dai macchinisti delle ferrovie... altro che invidare i SUV degli altri ).. come spieghi il fatto che il comandante dei cc abbia speso ben 7-8 milioni di euro, in timbri e carta intestata, delle nostre tasse solamente per cambiare il nome da regione a legione dei cc...?

Se rileggi non ho scritto che guidare un SUV dia felicità, sia immorale o sia una provocazione! Ognuno fa quel che vuole.. ancora meglio se si fa un bel box dove parcheggiare il trattore anzichè cagarlo in mezzo alla strada.
La provocazione sta nel fatto di suggerire che chi ha codesti beni di lusso, quindi vive ben al di sopra dei livelli di benessere, ma dichiara quanto un bidello faccia bene e che chiunque abbia qualcosa da ridire (come osi plebeo?) sia un invidioso (magari anche un po' comunista!).

Troppo facile prendersela con gli evasori.. non ti pare ?

Non ho detto che l'evasione sia l'unico problema ma che trascurarla è ugualmente sbagliato: è un furto come tanti altri, socialmente accettato come il parassitismo politico, gli sprechi dei timbri da cambiare o dei "regali" di Natale fatti dai vari uffici pubblici. Si somma, senza annullarsi, con tutti gli altri.
Non è affatto un qualcosa di "sovversivo" (nè tantomeno "anarchico") ma è piuttosto strumentale al sistema perchè crea complicità, corruzione, ricatti o addirittura (come la campagna elettorale del Nostro a suon di "evadere le tasse è un diritto") consenso politico!
E sia! Se diritto dev'essere che tutti possano scegliere quanto e cosa pagare!

Prova protestare contro il comandante dei carabinieri ( strapagati per far presenza fuori dall'Italia.. dalle ambasciate al resto )
Il mio dentista è un sicuramente un' evasore.. e gli do ragione.. non voglio essere io a dare a lui i soldi per pagare le sue tasse... che vanno a finire per pagare i timbri da cambiare.


Si vede che ti è simpatico. Perlomeno di quanto risparmia dovresti pretendere il 50% così sareste DAVVERO contenti entrambi...

Con bella soddisfazione di quella entità veramente astratta che è lo stato.

Tre milioni di dipendenti non sono una astrazione. La sanità nemmeno. Le strade per i SUV neppure.
Semmai la vera astrazione è l'evasione fiscale: si sa che esiste ma nessuno sa che faccia abbia.
(tranna quella del tuo dentista che ti babba alla grande).
Inviato il: 28/7/2009 16:45
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#51
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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Caro sick, non voglio certamente darti del coglione (non ti ritengo tale), ma, francamente, il negare che una teorizzazione di un sistema economico

Ma la teorizzazione viene dopo la pratica, a differenza di mille progetti di riforma sociale terminanti anch'essi in -ismo. Da qui il mio impuntarmi: prima sono avvenute certe cose, poi qualcuno a cominciato a chiamarle Capitalismo, quindi in molti si sono a messi usare tale termine estendo la semantica a destra e a manca.

Senza contare che il tutto nasce da una critica a caso (ovvero pescata dal mucchio) ai soliti vaneggiamenti di padegre. Pertanto ho trovato gratuito e polemico il tuo intervento.

In altri momenti storico/culturali il "capitalismo" sarebbe stato semplicemente inconcepibile per il mero fatto che la concezione antropologica vigente ne avrebbe esclusa la teorizzazione.

Anche qui, io ribalto tale concezione: è vero quello che dici ma penso che l'inconcepibilità derivi più dal fatto che senza certe condizioni (proprietà privata e libertà personale per dirne due) manchino i presupposti perchè esso si verifichi: da cui nessuna teorizzazione posteriore.

Allargando un pò il discorso, penso che questo sia uno dei difetti più grandi della scienza economica post keynesiana: l'economista classico dell'800 osserva e cerca di modellizzare, utilizzando un paradigma simile a quello delle scienze naturali.
L'economista del '900 assume (pone delle ipotesi) e prescrive. Facendo moltissimi danni.

In ogni teoria economico/sociale che venga concepita, quindi, è necessariamente sottintesa un'antropologia.

Vero, ma quello che cerco di dire è che, se si vuole fare una discussione costruttiva, il capitalismo non è una teoria. Il vantaggio comparativo di Ricardo invece, lo è (per quanto vera). Infatti quest'ultima postula la razionalità (soggettiva) dell'agente che, per quanto ipotesi largamente condivisibile e condivisa, rimane teorica.

E' la differenza tra il sasso che cade e la teoria della gravità di Newton, per intenderci (eccetto che non ci sono uomini di mezzo)
Inviato il: 28/7/2009 17:11
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Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#52
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Anche qui, io ribalto tale concezione: è vero quello che dici ma penso che l'inconcepibilità derivi più dal fatto che senza certe condizioni (proprietà privata e libertà personale per dirne due) manchino i presupposti perchè esso si verifichi: da cui nessuna teorizzazione posteriore.

Allora w la democrazia e abbasso i corrotti che fanno mancare i "presupposti" perche' essa si verifichi.
W il socialismo e abbasso i totalitaristi che fanno mancare i presupposti...
W lo stato e abbasso il clientelarismo... etc...

Ecco che magicamente dal nulla appare una caratteristica comune, un disturbo, un ostacolo all'affermazione di ognuna di queste "teorizzazioni" :
La natura umana ...

Tutte schematizzazioni che rifuggono le caratteristiche dell'attore principale (l'uomo) in ognuna di queste, non prendendole in considerazione, o facendolo solo quando interessati... o che oppure, alle volte, addirittura, in palese contraddizione ...chiaramente, sono solo irrilevanti effetti collaterali (soprattutto se non se ne subiscono le conseguenze dirette).

p.s.: Sick:
Il tuo puntualizzare questa cosa del "capitalismo" che si chiama cosi' (in senso dispregiativo, hai fatto bene a specificarlo!) solo perche' lo ha chiamato cosi' Marx, non capisco cosa possa apportare in piu' alla conclusione di Prealbe che parlava di antropologia e idealismi.
E' solo una parola che non deforma il concetto che ognuno ha fatto proprio in relazione al, cosidetto, capitalismo.
E anche le premesse sull'inapplicazione reale di tali "dottrine" sociali, sono inutili come appunti, dato che il presupposto e' proprio che queste teorizzazioni disattendono la realta' perche' inconcepibili secondo canonizzazioni antropologiche, le uniche che dovrebbero governare la stesura di queste organizzazioni socio-economico-culturali.

(sempre che non abbia frainteso cio' che si esprimeva in precedenza da entrambi... puo' capitare... )
ciao

Citazione:
la differenza tra il sasso...

non era un pomo?

mc
Inviato il: 29/7/2009 14:01
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  •  sick-boy
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Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#53
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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Mi sa che parliamo lingue diverse. Io ho finito i giri di parole possibili, evidentenmente non riesco a spiegarmi. E non voglio vedere tra un pò il solito post di Santro di commento ai commenti

Un conto è descrivere il cosa ("ehi quelle cose lì si chiamano capitalismo". QUELLE COSE, quelle che accadono) un conto è dire perchè (teoria dell'homo oeconomicus per dirne una)

non era un pomo?

Beh sì, ma io ho fatto un esempio a caso. Non mi riferivo all'episodio della mela. Comunque leggendario
Inviato il: 29/7/2009 17:11
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  •  prealbe
      prealbe
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#54
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
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Ok, Sick.

Se l'accezione di "capitalismo" cui fai riferimento è del tipo meramente descrittivo che dici (del tipo: "La camicia ha i bottoni." o "Nel fiume scorre acqua."), come non detto.

Tuttavia mi sembra evidente per chiunque che non è sicuramente questa l'accezione con cui il termine è stato introdotto nella discussione e che il tuo appellarti invece alla definizione più minimale possibile risulta solo un semplice sgambetto linguistico (capisco che i post di padegre possano anche invogliare, ma…).

Comunque penso che si sarebbe potuto sfruttare meglio lo spunto che ho fornito.

Ciao.


Prealbe
Inviato il: 30/7/2009 10:48
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#55
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
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mi scuso in anticipo se, quanto dico è già stato detto, ma leggendo il testo iniziale e molti (ma non tutti) i post correlati, credo che potrebbero essere d'aiuto alla discussione alcune considerazioni.
come premessa però vorrei cancellare la parola "colpa" del titolo, sostituendola con la meno negativa "responsabilità", più laica e meno cattolica.
lascio perdere il "socialismo" che è una filosofia derivata e che tenta un compromesso, e mi concentro su capitalismo e comunismo.
nel comunismo I MEZZI DI PRODUZIONE sono di proprietà pubblica, il che vuol dire, contro la credenza comune, che non è avverso alla proprietà in senso generale, ma solo a una parte dei beni possibili.
il capitalismo invece asserisce che i mezzi di produzione siano privati, o a proprietà distribuita.
attenzione che anche Marx, nel manifesto del partito comunista, riconosce al sistema capitalistico maggiore efficienza nell'aumento della produzione di beni.
il sistema capitalistico infatti giustifica l'appropriazione di parte della ricchezza prodotta dai lavoratori, con la necessità di formare capitali per investirli in nuove produzioni e quindi evolvere in cicli positivi che aumentano la ricchezza di tutti.
essendo affidata a privati, tale accumulazione, è molto più efficace in quanto essi sono direttamente interessati al massimizzare tali profitti.
ovviamente, nel sistema comunista, essendo i mezzi di produzione di proprietà dello stato, vi è molta meno tensione nel massimizzare tali profitti.
sistema capitalistico più efficente per la crescita, sistema comunista più efficente per la redistribuzione della ricchezza (che ovviamente va creata a priori).
ora, se l'obiettivo che si pone una società, è quello di una crescita veloce e in tutte le direzioni, tumultuosa, direi, il sistema capitalistico è decisamente il più appropriato, ma se invece il livello di ricchezza raggiunto venisse ritenuto sufficente a dare un benessere a tutti, puntando invece alle necessità dell'uomo in termini di onesto lavoro, tempi per se e famiglia, no stress, ecc... allora bisognerebbe avere il coraggio di un cambio di regime.
peccato che chi si è arricchito accumulamdo ed investendo capitali, non sia così d'accordo nell'abbandonare la propria posizione di privilegio e potere, pertanto un esempio di tale passaggio, nella storia del pianeta, non ha ancora avuto modo di verificarsi.
ora, se è corretto attribuire al sistema capitalistico ed alla sua visione dei mezzi di produzione, molte delle aberrazioni riscontrabili oggi, dalla disoccupazione intesa come presupposto per limitare le richieste dei lavoratori, lo stress imposto da ritmi di lavoro disumani (è noto ad esempio l'uso di cocaina da parte di molti edili brianzoli per reggere ritmi di lavoro che superano le 12 ore giornaliere), ecc.. è anche onesto riconoscere a tale sistema i "vantaggi" che ci ha dato sfornando nuovi prodotti a ritmo crescente, investendo risorse enormi in ricerca, distribuendo molte "cose" ormai ritenute indispensabili ai minimi livelli di vita.
ciò che sarebbe onesto, oggi, sarebbe una seria riflessione su come vogliamo il nostro futuro e soprattutto quello dei nostri figli, se la corsa sfrenata alle novità sia ancora un valore, se non vorremmo invece un tipo di crescita sicuramente più lenta, ma meno stressante.
ovviamente un tipo di discussione simile sarebbe aborrita dalla attuale classe di potere, che vedrebbe la propria egemonia, basata sulla ricchezza e sull'appropriazione di parte della ricchezza prodotta, messa in pericolo, e quindi un cambio di regime come fumo negli occhi.
meglio addormentare le menti, con sport, tifoserie, scandali ed altre amenità che permettere una seria presa di coscienza ed eventualmente ad una scelta consapevole.
solo una presa di coscienza dei vantaggi e svantaggi dei vari possibili "regimi" potrebbe portare ad una richiesta ponderata e consapevole.
un breve cenno ai vari "socialismi" visti come sistemi capitalistici mitigati da regole e vincoli per "umanizzare" maggiormente lavoro e distribuzione della ricchezza.
validi tra popolazioni a democrazia molto avanzata, dove la consapevolezza del "siamo tutti sulla stessa barca" non sia vista solo come mezzo di sfruttamento, dove le necessità dell'uomo, delle minoranze, delle donne, siano visti come necessità dell'intera società, dove , in parole povere la mentalità mediterranea del "voglio essere il più furbo" sia aborrita come antisociale, non ammirata come massimo punto d'arrivo.
ecco con tale educazione, il socialismo, che non richiede imposizioni dall'alto, ma è serenamente accettato, è possibile.
senza quella mentalità diffusa, è solo una presa in giro.
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 2/8/2009 15:49
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Re: Tutta colpa del capitalismo?: i dubbi di Giorgio Bocca
#56
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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* Burp! *
Inviato il: 3/8/2009 9:59
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