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   Scienza e Tecnologia
  Nucleare in Italia

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  •  vulcan
      vulcan
Re: Nucleare in Italia
#31
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 29/1/2005
Da Sardigna
Messaggi: 2092
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Citazione:
Garret--------non credo che una simile sciagura, proprio per l'unicità della tecnologia impiegata e le modalità del test, possa ripetersi.


Sai Garret...

è proprio quel NON credo che mi lascia perplesso .. e mi fa pensare che invece il mio ragionamento fila come di deve!

La sicurezza non si può basare sul presumo che! Non credo che .. etc

Il fatto essenziale è che l'errore umano deve sempre essere sommato all'errore tecnologico che può esssere anche intrinseco alla tecnologia utilizzata!

Se ci può essere un errore di progettazione di un boing ( e ce ne sono stati) o di qualsisasi altra cosa tecnologicamente avanzata, perchè una centrale nucleare non dovrebbe essere soggetta ad un limite di questo tipo?

E poi...c'è un dato molto importante; se cade un boing muoiono200-300 persone .. se salta una centrale abbiamo già un esempio .. sono errrori dalla portata catastrofica e che non perdonano!

Il fatto è che capisco il dilemma nucleare si nucleare no...

... però possiamo anche ben dire, oggettivamente , che l'energia atomica non è una energia nè pulità nè sicura.. questi due elementi non sono tanto trascurabili, e dovrebbero far riflettere sul fatto che mentre molte società avanzate pensano già adesso ad una energia alternativa...che tra 20 anni comincerà a realizzare un "nuovo mondo"

.. noi invece saremmo al principio del nucleare!

Ultimi nel nucleare che ci ostiniamo ad iniziare adesso al principio del suo verosimile tramonto...

... ultimi nelle energie alternative sulle quali sposteremo inesorabilmente l'orologio in avanti!

Il primato del Sempre indietro!

Il paese del sole!
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"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
Inviato il: 13/7/2009 15:25
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Nucleare in Italia
#32
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/7/2009
Da The Lost City
Messaggi: 685
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è proprio quel NON credo che mi lascia perplesso .. e mi fa pensare che invece il mio ragionamento fila come di deve!

Beh.. la sicurezza al 100% ce l'ha solo il buon Dio
(o Satana).

Se ci può essere un errore di progettazione di un boing ( e ce ne sono stati) o di qualsisasi altra cosa tecnologicamente avanzata, perchè una centrale nucleare non dovrebbe essere soggetta ad un limite di questo tipo?


Perchè Chernobyl è stata la conseguenza di precise scelte tecnologiche, fra le altre un coefficiente di vuoto positivo ovvero una reazione "positiva" della reazione nucleare all'aumentare della quantità di vapore.
Questo fatto non metteva al riparo nè da malfunzionamenti nè da errori umani.
Eventi di questa gravità sono da considerarsi, come dimostra la storia, irripetibili.
Inviato il: 13/7/2009 15:54
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Re: Nucleare in Italia
#33
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/4/2009
Da Freedonia
Messaggi: 1463
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Ecco una buona alternativa all'energia nucleare:

Energia eolica raccolta ad alta quota grazie all'uso di aquiloni: questa è l'idea fondamentale della tecnologia Kitegen. In questa configurazione (detta "a stelo"), l'aquilone raggiunge un'altitudine di circa 1000 metri ed esercita una trazione su di un generatore elettrico posto al suolo. L'energia eolica d'alta quota si prospetta come una tecnologia a basso costo e di facile diffusione, capace, in teoria, di produrre quantità di energia paragonabili, o addirittura superiori, alla produzione odierna, basata sui carburanti fossili. (clicca qui per vedere una rappresentazione animata del funzionamento dello stelo).

Come mai l'energia é un problema? Dopotutto, abbonda ovunque intorno a noi. Il Sole proietta sulla superficie terrestre una dose quotidiana di energia che corrisponde a quasi diecimila volte quella da noi prodotta (principalmente con lo sfruttamento dei carburanti fossili). Inoltre, questa stima non include l'energia geotermica né le prospettive possibili dell'energia nucleare, specialmente se si parla di quella ottenuta grazie alla fusione. E' sufficiente un assaggio a questo banchetto energetico che ci circonda per offrirci più di quanto ci serva.

Ma, ovviamente, le cose non sono così semplici. Per soddisfare le nostre necessità dipendiamo ancora dai carburanti fossili in maniera consistente e la conversione a fonti di energia alternative si sta dimostrando un processo molto lento e difficoltoso. La costruzione degli impianti nucleari tradizionali sta diminuendo (WNA 2009) e l'energia prodotta dalla fusione rimane ancora una frontiera lontana. Le fonti di energia rinnovabile tradizionali, come la combustione del legno e l'idroelettricità, hanno possibilità di espansione molto limitate, mentre le "nuove" rinnovabili (principalmente la fotovoltaica e l'eolica) producono solo una minuscola frazione del fabbisogno energetico del pianeta. Per la prima volta nella storia, l'anno scorso, l'energia fornita da fonti rinnovabili ha superato quella degli impianti tradizionali in Europa e negli Stati Uniti (REN21 2009). Le fonti rinnovabili crescono velocemente, ma possono farlo abbastanza rapidamente da compensare il consumo dei carburanti fossili?



E' un problema di costi. Il che può essere inteso come mero costo monetario oppure come redditività energetica dell'energia investita (definito con la sigla EROEI). Come mostrato nei grafici di Charles Hall (2009), l'EROEI delle fonti rinnovabili è, nella maggior parte dei casi, ragionevolmente alto (con l'eccezione dei biocarburanti). Si attesta intorno a 10 per gli impianti fotovoltaici e 20 per quelli eolici: un ritorno simile a quello della tecnologia nucleare. Sono ritorni eccellenti, considerando l'investimento, ma non arrivano al livello che i carburanti fossili raggiunsero nella loro epoca d'oro. Decenni fa, l'EROEI del petrolio raggiungeva la cifra 100, e forse anche di più (Hall 2009). E' stato questo altissimo EROEI a portare i carburanti fossili al predominio che detengono tutt'oggi sul mercato. Incapaci di raggiungere EROEI così elevati, le altre fonti energetiche non avevano alcuna possibilità di competere. Ed, infatti, ancora oggi abbiamo bisogno di energia fossile per costruire impianti che generano energia di tipo non-fossile. Ma, con i carburanti tradizionali in netto declino, sarà molto difficile sostenere la crescita di energie alternative ad un ritmo abbastanza rapido da fornire una transizione dalle fonti convenzionali a quelle nuove senza strappi. Possiamo immaginare un mondo industrializzato che non necessita carburanti fossili, ma pare che non riusciremo ad arrivarci abbastanza in fretta.

Quindi, siamo di fronte alla maledizione di Tantalo: siamo circondati da enormi quantità di energia, ma non riusciamo a sfruttarla. E questo sarà vero finché non svilupperemo una tecnologia che abbia un EROEI molto migliore di quella presente. Con un ritorno energetico molto rapido rispetto agli investimenti, potremmo liberare il sistema energetico mondiale dalla sua dipendenza dai carburanti fossili. E questo, sfortunatamente, è più facile a dirsi che a farsi. Internet è ricca di proclami di presunte rivoluzioni tecnologiche che promettono molto ma spesso risultano essere solo sogni; o, in alcuni casi, addirittura truffe. Però, potrebbe esistere una tecnologia energetica, basata su principi fisici accertati, capace non solo di promettere, ma di fornire un EROEI alto: l'energia eolica d'alta quota.

L'idea fondamentale di questo tipo di energia è che il vento è diventa molto più intenso man mano che ci si sposta verso le fasce alte dell'atmosfera. La velocità media del vento aumenta con l'altezza, in base ad una curva esponenziale (chiamata "esponenziale di Hellman”) pari ad 1/7.

Ma l'energia contenuta in una massa d'aria in movimento aumenta al cubo della sua velocità. Con un semplice calcolo, scopriremo che elevando la turbina ad un'altezza di 800 metri, l'energia fornita aumenta di un fattore di 8 rispetto a quella che otterrebbe a livello del suolo. Sono possibili incrementi maggiori ad altitudini più elevate, in cui i venti hanno anche una maggiore costanza; in questo modo, si evita il problema dell'intermittenza, tipico delle turbine eoliche tradizionali. Ma, ovviamente, è impossibile raggiungere queste altezze con l'attuale tecnologia eolica, che arriva al massimo a 100 metri, a causa del costo e del peso della torre.

Questo concetto è palese da lungo tempo ed ha generato svariate proposte per sfruttare l'energia eolica ad altitudini maggiori. Ci sono due modi possibili per farlo: palloni aerostatici ed ali. Potete seguire un riassunto degli ultimi sviluppi in materia nell'opera di Big Gav (2009) pubblicata da TOD. Come potete vedere, ci sono molte idee in questo campo, molte delle quali si limitano ad essere semplici schemi su un foglio. In molti casi, la fornitura energetica dei sistemi proposti è solo un'ipotesi, mentre in altri casi (come quello dei palloni aerostatici) la necessità di impiegare una risorsa non rinnovabile è un limite considerevole.

Comunque, alcuni sistemi sono stati studiati a fondo ed altri testati con il metodo sperimentale. I sistemi basati sui rotori sono realizzabili ed quelli basati sugli aquiloni, in particolare, sono estremamente promettenti. Saul Griffith della Makani Power ha mostrato alcune immagini di un esperimento in cui ha impiegato un aquilone a tre corde. Anche Wubbo Ockels (della Delft University of Technology) sta svolgendo esperimenti basati sugli aquiloni. In questo campo, il sistema più avanzato pare il Kitegen: un aquilone creato da Massimo Ippolito della Sequia Automation, un'azienda italiana. I test sui prototipi di questo sistema sono stati conclusi ed il primo impianto energetico di questo tipo è attualmente in costruzione nell'Italia settentrionale.

Il Kitegen è un semplice sistema aerodinamico: usa aquiloni d'ultima generazione che ascendono in modo dinamico, volando a 70-80 metri al secondo, che è anche la massima velocità raggiunta dalle estremità delle pale di una turbina eolica convenzionale. Nella sua configurazione più semplice (chiamata "a stelo"), il sistema impiega un solo aquilone, collegato ad un generatore posto al suolo. L'aquilone si muove come uno yo-yo: quando sale, genera energia che viene trasformata in elettricità dal generatore. Quando raggiunge la sua massima elevazione, viene posto in una configurazione aerodinamica di stabilità, in modo che possa essere tirato giù con un dispendio energetico minimo. Due steli che operano in sinergia potrebbero funzionare come un motore a due cilindri, sebbene la fase in cui si produce energia durerebbe il 90% del tempo, mentre a quella di "ritiro" sarebbe molto più breve. Un solo stelo potrebbe fornire un'energia massima di qualche Megawatt. Impianti più grandi potrebbero essere utilizzati nella configurazione detta "a giostra". In questo caso, gli aquiloni volano ad un'altezza costante, a quota molto più elevata, esercitando una trazione su un generatore che è disposto su un binario circolare. In questo caso, l'energia massima ottenibile raggiunge uno o più Gigawatt.



Considerati gli studi dettagliati sul Kitegen, possiamo usarlo per fare una stima dell'EROEI offerto dai sistemi eolici d'alta quota. Prima di farlo, comunque, è meglio riassumere i dati che conosciamo sull'odierna tecnologia eolica. Nalukowe e i suoi colleghi hanno recentemente condotto una ricerca, per conto della LCA, sulle turbine eoliche convenzionali da 3 Megawatt: secondo le loro stime, l'energia necessaria per costruire e manutenere una turbina per un periodo di 20 anni è di circa 8000 Megawatt orari. Dato che il peso totale della parte della struttura che emerge dal terreno è di 400 tonnellate, possiamo calcolare che abbia un fabbisogno energetico di circa 20 Kilowatt orari per ogni chilo. La turbina produrrà 160,000 Megawatt orari durante la sua esistenza e quindi l'EROEI finale è di circa 20.

Qual'è il risultato di un approccio simile alla tecnologia Kitegen? Secondo Massimo Ippolito (informazioni pubblicate su www.kitegen.com) l'energia necessaria per produrre un Kitegen da 3 Megawatt è di 40 Kilowatt orari per chilo, oppure di 40 Megawatt orari per tonnellata. Questo calcolo prende in considerazione tutti i materiali necessari per la costruzione: l'acciaio che costituisce la struttura, il rame dei cavi elettrici, il neodimio ed il boro necessari per i magneti, il montaggio dei macchinari, il trasporto, la costruzione, et cetera. Questa cifra include anche i costi energetici relativi al lavoro degli operai all'impianto e alla periodica sostituzione dei cavi e degli aquiloni, in un arco temporale di 30 anni.

E' evidente che il Kitegen richiede molta più energia al chilo di una turbina eolica convenzionale; c'era da aspettarselo: dopotutto è una tecnologia molto più complessa. Ma lo stelo è anche più leggero. Un impianto da 3 Megawatt pesa circa 30 tonnellate. Quindi, potremmo stimare che l'investimento energetico totale per la sua costruzione ruota intorno ai 1200 Megawatt (30 tonnellate moltiplicate per 40 Megawatt orari a tonnellata). Se supponiamo che il nuovo impianto funzioni 5mila ore all'anno, a potenza massima, produrrà approssimativamente 15mila Megawatt orari all'anno, o 450mila in 30 anni. Il risultato finale è un'EROEI di 375 (!!). Se supponiamo un'esistenza di soli 20 anni, questa cifra potrebbe ridursi, ma risulterebbe comunque enorme. Impianti Kitegen più grandi, del genere "a giostra", riuscirebbero a raggiungere altitudini maggiori, attingere a venti più forti ed avere un EROEI ancora maggiore. Questo calcolo è valido per il caso specifico del sistema Kitegen, ma anche altri sistemi basati su aquiloni o rotori avrebbero EROEI di questa scala di grandezza.

Ovviamente, questi dati vanno presi con molta cautela, però sono sufficienti per mostrarci l'enorme potenziale dell'energia eolica d'alta quota. Gli EROEI più alti di 100 ci riportano all'epoca d'oro dell'abbondanza e del basso prezzo dei carburanti fossili, senza tutti i problemi e i pericoli annessi a questo tipo di fonte energetica.

Un ulteriore vantaggio degli impianti a energia eolica d'alta quota é l'ubiquità della loro edificabilità; inoltre, possono fornire energia in maniera sostanzialmente continuativa (Archer e Caldeira, 2009). Sebbene l'alto costo dello stoccaggio di energia non possa essere completamente eliminato, ne risulterebbe assai ridotto. Con l'eolico d'alta quota, potremmo sul serio avere quel tipo di energia "troppo economica per tenerne conto" che è stato profetizzato negli ottimistici anni '50. Non solo avremmo energia economica, ma potremmo averla in tempi brevi. Consideriamo una turbina eolica tradizionale, con un EROEI di 20 ed una vita di 20 anni. In questo periodo, l'energia generata potrebbe essere usata per costruire altre 20 turbine; in media, una all'anno. Un Kitegen, con un EROEI maggiore di 200, potrebbe essere il "seme" per centinaia di altri Kitegen, con una media di uno al mese. Con un EROEI di questa dimensione, l'energia eolica d'alta quota non avrebbe bisogno della "stampella" dei carburanti fossili: potrebbe crescere con le sue sole forze, sostituendosi alle fonti fossili molto prima che si consumi l'ultima goccia di petrolio. Potrebbe anche facilitare la lotta al riscaldamento globale, offrendo un rapido taglio ai gas serra prodotti dai carburanti fossili.

Ovviamente, tutto questo è da considerarsi un sogno, finché non sarà testato e verificato. Ma, come minimo, è un sogno dalle solide basi fisiche ed ingegneristiche. Ma, anche se accettiamo in linea teorica il basso costo e l'alto EROEI, dobbiamo tenere a mente che il pianeta Terra è un sistema limitato. Quindi, quali sono i confini ultimi dell'eolico d'alta quota?

Si stima che circa il 2% dell'energia solare che arriva sulla superficie terrestre si trasformi in energia eolica. L'atmosfera non è un motore termico molto efficiente, ma si tratta di una quantità di energia tale che un semplice 2% risulterebbe abbondante rispetto alle nostre necessità. Si stima che il totale dell'energia accumulata in forma eolica corrisponda a circa 2000 Terawatt (Hurley 2009), o forse più, secondo altre stime. Per capire la mole d'energia di cui si sta parlando, potremmo fare in confronto: l'energia primaria totale che l'umanità produce oggigiorno corrisponde ad una media di circa 16 Terawatt. Quindi non c'è dubbio che l'energia eolica sia abbondante: secondo una ricerca del 2005 di Archer e Jacobson, già a 80 metri d'altezza troviamo un livello di energia tale che, con le attuali energie eoliche, sarebbe sufficiente per generare un quantitativo di energia eolica pari al totale della produzione energetica odierna. Ma c'è n'è un quantitativo maggiore ad altitudini più elevate e dovremmo sfruttarne solo una bassa percentuale di esso per riuscire a soddisfare il nostro attuale fabbisogno.
Un problema potrebbe essere costituito dall'effetto dei rotori o degli aquiloni sulla circolazione del vento atmosferico. Questo aspetto è stato esaminato da Archer e Caldeira (2009) grazie all'uso di modelli climatici. I risultati mostrano che attingere a questo tipo di energia potrebbe ridurre le precipitazioni. Tale effetto sarebbe comunque poco significativo (una riduzione delle precipitazioni dello 0,1%) se volessimo raggiungere un quantitativo energetico pari al nostro fabbisogno odierno. Ciononostante, questo effetto collaterale limita la portata della tecnologia eolica d'alta quota. Utilizzarla per produrre un quantitativo di energia pari a dieci volte il nostro fabbisogno odierno potrebbe risultare sconveniente. Si tratta comunque di grandissime quantità di energia gratuita e a bassissimo impatto sugli ecosistemi terrestri. Potrebbe essere anche accresciuta, indirettamente, se impiegassimo l'energia eolica per fabbricare pannelli fotovoltaici o altre tipologie di impianti solari. Non dovremmo essere sorpresi da questo tipo di prospettive. Dopotutto, come abbiamo detto, siamo circondati da alti quantitativi di energia e, se riuscissimo a trovare il modo di sfruttarla, perché non farlo?
Con in mano questi dati eccezionali, potremmo essere tentati dal considerate l'energia eolica d'alta quota una tecnologia energetica quasi senza confini. Ma sarebbe un errore. La produzione dell'energia non è statica: procede congiuntamente all'economia e, se l'economia è alimentata da una fonte di energia economica ed abbondante, tende a crescere esponenzialmente. La crescita esponenziale è pericolosa ed ingannevole: potremmo sbattere la testa sul limite massimo della sfruttabilità dei venti d'alta quota molto prima di quanto ci si aspetterebbe.

Ma esiste un problema ancor più serio: l'energia non è l'unico parametro da cui dipende l'economia. L'abbondanza di un bene non equivale all'abbondanza di tutti gli altri. Un'abbondanza di energia elettrica non si traduce necessariamente in un'abbondanza di alimenti, sebbene è certo che l'elettricità possa essere usata come sostitutivo dei carburanti fossili nei processi agricoli Che il nostro problema non sia solo relativo all'energia è confermato dai modelli sviluppati per la serie "I limiti della crescita" (Meadows 2004). I modelli in questione possono essere impiegati con scenari che presuppongono alti (o addirittura infiniti) quantitativi di energia disponibile, ma il risultato è che un sistema economico collassa a causa dell'impatto generato da una combinazione di sovrappopolazione ed inquinamento sull'agricoltura e sull'ambiente. Per evitare il collasso, sarebbe necessario bloccare sia l'economia che la popolazione ad un livello stazionario. Ed, anche se ci riuscissimo, il consumo graduale dei minerali ci costringerebbe a produrre quantitativi energetici sempre maggiori per mantenere invariato il flusso attuale dei beni minerali (Diederen 2008, Bardi 2008). Quindi, anche con un livello abbondante di energia, avremmo bisogno di riciclare e riusare i beni prodotti.

Detto questo, anche se il livello di energia è abbondante, è necessario considerare la limitatezza del sistema energetico del pianeta Terra. In ogni caso, l'energia eolica d'alta quota ci offre la speranza di un futuro di relativa abbondanza, e anche di prosperità, se saremo capaci di mantenere stabili l'economia e la popolazione ed evitare di sfruttare in maniera eccessiva le nostre risorse minerali e l'agricoltura.
Inviato il: 14/7/2009 13:48
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Nucleare in Italia
#34
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
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Citazione:

Garrett ha scritto:

Anche costruendo N centrali nucleari (4? 6?) l'Italia dipenderà sempre per l'80% da importazioni di greggio, carbone e gas (come la nuclearissima Francia del resto).
Il costo al consumo della sola corrente elettrica (cioè il 20% del fabbisogno energetico) non diminuirà comunque perchè questa, come ho mostrato, dipende non tanto dal costo di produzione ma dai balzelli statali (basti pensare alle accise sui carburanti: ogni 3 litri di benzina alla pompa, lo Stato ne succhia 2!).
La dimostrazione deduttiva è che ci sono paesi europei no nuke con nessuna produzione nè acquisto di corrente elettrica nucleare in cui la corrente elettrica costa dal 25 al 45% in meno che in Italia ovvero con costi del tutto comparabili a quelli della inimitabile Francia.

Ammesso e non concesso che sia economicamente vantaggioso quale sarà il risparmio introdotto producendo il 25% della corrente elettrica con centrali nucleari?
Il "peso" sarà appena del 5% sul totale del fabbisogno energetico (20% x 25%) e il risparmio, giacchè nemmeno l'energia nucleare è free, sarebbe ancora inferiore!

Per uno o due punti percentuale di "risparmio" (sempre che ci sia) ha senso tutto questo?
Ancora: sarebbe un risparmio apprezzabile a confronto delle dinamiche a cui sono soggetti i carburanti, con prezzi che oscillano di MOLTI punti percentuale in pochi mesi e con un peso sulla spesa totale ben maggiore?



Dove hai preso queste percentuali?
Se vuoi dimostrare che il nucleare é sconveniente servono fonti.
Inviato il: 14/7/2009 13:59
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Nucleare in Italia
#35
Mi sento vacillare
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Sitchnite:
Dove hai preso queste percentuali?

International Energy Agency: ottimo sito, ben realizzato e consultabile, trovi tutto e di più.

Quando ho tempo, e se apprezzato, posso postare la "dimostrazione" dettagliata di quanto il nucleare sia una (pericolosa) cagata anche sul fronte prettamente economico.

Se vuoi dimostrare che il nucleare é sconveniente servono fonti.

Non dimenticare che la stessa cosa vale ANCHE per te.
Inviato il: 14/7/2009 19:41
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: Nucleare in Italia
#36
Dubito ormai di tutto
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mi accontento di riportare la mia attuale "firma"...

Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)(*)



EDIT: se vi piace di più si può mettere anche così:
Basti pensare che un ipotetico quadrato di specchi, lungo 200 chilometri per ogni lato, potrebbe produrre tutta l'energia necessaria all'intero pianeta.

--

Di recente un consorzio di privati e banche tedesche hanno preparato un progetto per raccogliere energia solare nel deserto (e poi trasportarla con cavi sottomarini in Europa). Il nodo, oltre che la fattibilità tecnica e i finanziamenti che sembrano possibili, resta solo quello della fattibilità politica.

In Italia invece...



---
(*) intervista di qualche anno fà su Repubblica.it
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 14/7/2009 22:02
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Nucleare in Italia
#37
Mi sento vacillare
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Rubbia, essendo oggettivamente impossibile deriderlo, viene puntualmente "censurato" e ignorato sia da governi di destra che da quelli verdi: monito per chi crede di riconoscere le idee dal colore.
Inviato il: 14/7/2009 22:20
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Re: Nucleare in Italia
#38
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Non ce ne sarà alcun bisogno: le centrali nucleari e i siti di stoccaggio, secondo il recente DDL approvato al Senato (un solo voto contrario!), sono già stati svincolati dal risultato del famigerato referendum.



...e puntualmente saranno anche militarizzati!

Perchè la maggioranza degli italiani è con questo governo
Inviato il: 15/7/2009 1:12
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Nucleare in Italia
#39
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
il vento


Io vivo nella terra del vento di fronte alle bocche di bonifacio,ex sede del G8 Arcipelago di La Maddalena.
Abbiamo il vento 5 giorni su sei, e tira di continuo più o meno forte , e minimo come brezza...

.. ora io penso ( ma voi non ridete!! ) ... hanno fatto le piattaforma petrolifere.. non possiamo realizzare delle enormi piattaforme marine eoliche in punti strategici? Mi risulta che le bocche di bonifacio e l'arcipelago siano in europa uno dei posti ideali per l'energia eolica!

.. nessun impatto ambientale ( che nessuno le vede! ) distribuite sugli oceani potrebbero dare un loro contributo!

E' una idea cretina?
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"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
Inviato il: 15/7/2009 1:39
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Re: Nucleare in Italia
#40
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
E' una idea cretina?


vulcan, se fossi in te proporrei una petizione
Inviato il: 15/7/2009 2:02
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Re: Nucleare in Italia
#41
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Di recente un consorzio di privati e banche tedesche hanno preparato un progetto per raccogliere energia solare nel deserto


C'è anche questo di progetto per il solare:






Inviato il: 15/7/2009 2:09
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Nucleare in Italia
#42
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C'è anche questo di progetto per il solare:

La prima Solar Tower, della Enviro Mission, dovrebbe essere in sviluppo in Australia.

Perchè la maggioranza degli italiani è con questo governo

Che perlomeno non ha mai nascosto i suoi piani sul nucleare a differenza di quelli "verdi" che ne hanno agevolato la reintroduzione.
Inviato il: 15/7/2009 8:41
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Re: Nucleare in Italia
#43
Dubito ormai di tutto
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Re: Nucleare in Italia
#44
Dubito ormai di tutto
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Nucleare: Scajola, stop a regioni per evitare precedente pericoloso


(Teleborsa) - Roma, 4 feb - Il Governo, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha deciso di impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale le leggi regionali di Puglia, Campania e Basilicata che impediscono l'installazione di impianti nucleari nei territori regionali. Il ministro Scajola ha spiegato che "l'impugnativa delle tre leggi è necessaria per ragioni di diritto e di merito".
"In punto di diritto", ha spiegato, "[/b]le tre leggi intervengono autonomamente in una materia concorrente con lo Stato[/b] (produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica) e non riconoscono l'esclusiva competenza dello Stato in materia di tutela dell'ambiente, della sicurezza interna e della concorrenza (art. 117 comma 2 della Costituzione). Non impugnare le tre leggi avrebbe costituito un precedente pericoloso perché si potrebbe indurre le Regioni ad adottare altre decisioni negative sulla localizzazione di infrastrutture necessarie per il Paese".
"Nel merito", ha aggiunto Scajola, "il ritorno al nucleare è un punto fondamentale del programma del Governo Berlusconi, indispensabile per garantire la sicurezza energetica, ridurre i costi dell'energia per le famiglie e per le imprese, combattere il cambiamento climatico riducendo le emissioni di gas serra secondo gli impegni presi in ambito europeo".
Il ministro Scajola ha inoltre ricordato che "al prossimo Consiglio dei Ministri del 10 febbraio ci sarà l'approvazione definitiva del decreto legislativo recante tra l'altro misure sulla definizione dei criteri per la localizzazione delle centrali nucleari". In particolare, nell'elenco delle leggi regionali all'esame del Consiglio dei Ministri, con richiesta di impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale ex art. 127 della Costituzione, vi sono le leggi delle Regioni Puglia n. 30/09, Campania n. 2/10 e Basilicata n. 1/10.
Il ministro Scajola ha detto che "le tre leggi regionali sono censurabili poiché, in assenza di intese con lo Stato, precludono l'installazione di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di fabbricazione del combustibile nucleare, di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché l'installazione di depositi di materiali e rifiuti radioattivi".
"La questione nucleare è di rilevante importanza per le strategie di politica economica ed energetica del Governo, e investono un punto fondamentale nei rapporti fra competenze statali e regionali. L'art. 7 del decreto-legge n. 112/2008, convertito in legge n. 133/2008, definisce la strategia energetica nazionale posta in essere, perseguendo, fra l'altro, l'obiettivo della realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare", ha aggiunto Scajola ricordando poi che "le tre leggi regionali sono lesive della competenza esclusiva attribuita allo Stato in materia di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, nonché nell'ambito della sicurezza e della concorrenza (art. 117 comma 2 della Costituzione)".
Scajola ha concluso rilevando che "sulla medesima questione si è già pronunciata nel senso esposto la Corte costituzionale".

http://finanza.repubblica.it/News_Dettaglio.aspx?del=20100204&fonte=TLB&codnews=658

PS: i grassetti sono miei. Siamo d'accordo che questa è violenza? Però è per il nostro bbbene.
Inviato il: 4/2/2010 14:12
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  •  branzac
      branzac
Re: Nucleare in Italia
#45
Mi sento vacillare
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Riposto questi due link...

Il ferro...
....e la fusione.

Abbiamo tra le mani una possibile fortuna, e nessuno lo sa......
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Una volta è caso, due è coincidenza ma tre è voluto.
Inviato il: 5/2/2010 16:19
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Nucleare in Italia
#46
Mi sento vacillare
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Il ferro...
....e la fusione.

Abbiamo tra le mani una possibile fortuna, e nessuno lo sa......


Per ora rimangono, nella migliore delle ipotesi, affascinanti teorie: per esempio ci vollero anni perchè si potesse dimostrare che la fusione fredda, oltre a essere effettivamente una reazione nucleare e non chimica, fornisce effettivamente (ma ai limiti della misurabilità!) un ritorno positivo di energia. Questo non significa affatto che sia anche "economica" da produrre, specie se paragonata ad altre tecnologie ben più collaudate (solari, fotovoltaiche, eoliche, geotermiche, mareo-motrici, ecc...).
Inviato il: 5/2/2010 18:20
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  •  dino
      dino
Re: Nucleare in Italia
#47
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Citazione:

branzac ha scritto:
Riposto questi due link...

Il ferro...
....e la fusione.

Abbiamo tra le mani una possibile fortuna, e nessuno lo sa......



... invece lo sanno bene cosa hanno in mano.... oltretutto è un brevetto italiano e stanno facendo l'impossibile per ignorarlo... visto la fretta di firmare contratti miliardari con la Francia e la Russia per le 10 nuove centrali nucleari che vogliono fare in Italia.... Berlusconi che ha resistito ad ogni attacco cadrà con il Nucleare se insisterà verso la costruzioni di siti nucleari....

...cmq il ferro non è la più clamorosa novità.... nella discussione del fornello senza ossigeno 'LuciaStove' praticamente è emerso che quel piccolo fornello di fatto è la più piccola centrale nucleare esistente.... il fatto che sia alimentata a biomassa la rende innocua da radiazioni e produce scorie utili da utilizzare come fertilizzante.... non c'è volontà politica... i problemi energetici sono dei falsi problemi.... ciaodino
Inviato il: 6/2/2010 2:29
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Nucleare in Italia
#48
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Citazione:
ella discussione del fornello senza ossigeno 'LuciaStove' praticamente è emerso che quel piccolo fornello di fatto è la più piccola centrale nucleare esistente.


In realtà è emersa solo un'altra tua paranoia.

Citazione:
il fatto che sia alimentata a biomassa...


...ne è la dimostrazione.
Inviato il: 6/2/2010 8:41
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  •  dino
      dino
Re: Nucleare in Italia
#49
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Garrett ha scritto:

In realtà è emersa solo un'altra tua paranoia.

Citazione:
il fatto che sia alimentata a biomassa...


...ne è la dimostrazione.



....chiamala pure paranoia... ma la fissione nucleare si può ottenere da ogni tipo di materia... che sia minerale, vegetale o organica, poco importa.... il fatto che usano principalmente l'Uranio è per depistare e scoraggiare il fai da te.... ma il ferro per esempio non produce radiazioni mortali per l'uomo, eppure il brevetto italiano al 100% viene snobbato e potrebbe da solo risolvere radicalmente il problema energetico senza rischi per nessuno e non solo in italia..... la fissione nucleare che innesca la Luciastove con qualsiasi biomassa è un'altra dimostrazione di come il problema energetico possa esser risolto volendo.... ma il progetto è quello di poter utilizzare l'energia per dominare i popoli.... tutto ciò crea sofferenze inaudite ad un numero sempre più elevato di nostri simili.... ciaodino
Inviato il: 6/2/2010 11:02
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Nucleare in Italia
#50
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dino ha scritto:
Citazione:

Garrett ha scritto:

In realtà è emersa solo un'altra tua paranoia.

Citazione:
il fatto che sia alimentata a biomassa...


...ne è la dimostrazione.



....chiamala pure paranoia... ma la fissione nucleare si può ottenere da ogni tipo di materia... che sia minerale, vegetale o organica, poco importa.... il fatto che usano principalmente l'Uranio è per depistare e scoraggiare il fai da te.... ma il ferro per esempio non produce radiazioni mortali per l'uomo, eppure il brevetto italiano al 100% viene snobbato e potrebbe da solo risolvere radicalmente il problema energetico senza rischi per nessuno e non solo in italia..... la fissione nucleare che innesca la Luciastove con qualsiasi biomassa è un'altra dimostrazione di come il problema energetico possa esser risolto volendo.... ma il progetto è quello di poter utilizzare l'energia per dominare i popoli.... tutto ciò crea sofferenze inaudite ad un numero sempre più elevato di nostri simili.... ciaodino


Perchè dovrei perdere a tempo a contraddirti?
Buon proseguimento a tutti.
Adios.
Inviato il: 7/2/2010 9:22
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  •  rigel
      rigel
Re: Nucleare in Italia
#51
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dino ha scritto:
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Garrett ha scritto:

In realtà è emersa solo un'altra tua paranoia.

Citazione:
il fatto che sia alimentata a biomassa...


...ne è la dimostrazione.



....chiamala pure paranoia... ma la fissione nucleare si può ottenere da ogni tipo di materia... che sia minerale, vegetale o organica, poco importa.... il fatto che usano principalmente l'Uranio è per depistare e scoraggiare il fai da te.... ma il ferro per esempio non produce radiazioni mortali per l'uomo, eppure il brevetto italiano al 100% viene snobbato e potrebbe da solo risolvere radicalmente il problema energetico senza rischi per nessuno e non solo in italia..... la fissione nucleare che innesca la Luciastove con qualsiasi biomassa è un'altra dimostrazione di come il problema energetico possa esser risolto volendo.... ma il progetto è quello di poter utilizzare l'energia per dominare i popoli.... tutto ciò crea sofferenze inaudite ad un numero sempre più elevato di nostri simili.... ciaodino


dino ci potresti spiegare come fai a sapere che la Luciastove funziona a fissione nucleare?

fissione vuol dire scissione di un nucleo atomico, hai per caso una luciastove a casa dove hai fatto esami per appurare che si tratta di fissione?


Oppure quel che ci vuoi dire è che tutto quello che brucia generando calore è il risultato di una fissione...?
Inviato il: 7/2/2010 15:33
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  •  Daniele
      Daniele
Re: Nucleare in Italia
#52
Ho qualche dubbio
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Inviato il: 7/2/2010 19:41
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  •  dino
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Re: Nucleare in Italia
#53
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rigel ha scritto:

dino ci potresti spiegare come fai a sapere che la Luciastove funziona a fissione nucleare?

fissione vuol dire scissione di un nucleo atomico, hai per caso una luciastove a casa dove hai fatto esami per appurare che si tratta di fissione?


Oppure quel che ci vuoi dire è che tutto quello che brucia generando calore è il risultato di una fissione...?



.... qualche tempo fa,ho visto delle foto di alcuni cadaveri bruciati ad Hiroshima o Nagasachi... erano molto simile al biochar della Luciastove.... il segreto che custodiscono sul nucleare spinge al depistaggio... secondo me ci sono due modi di bruciare e generare calore.... con l'ossigeno e senza... creando un forte calore si scompone l'ossigeno e si realizza ciò che chiamate fissione nucleare... la luciastove dimostra che tale fissione nucleare si possa ottenere anche con semplice biomassa.... i cadaveri di Hiroshima dimostrano che la fissione nucleare è possibile anche con materiale organico..... il nucleare è mantenuto in vita solo perchè è un'arma spietata ed il possesso di queste armi rende potenti chi ce l'ha... ma il prezzo da pagare è molto alto, l'interessante video inviato da Daniele è la conferma di come risolvono i problemi di scorie anche nella civilissima Francia.... tutto il segreto della fissione nucleare stà nella tecnica di isolare l'ossigeno dalla combustione... per il resto non è importante quale materiale usi come combusto visto che sono i gas dentro di esso che vengono estrapolati e bruciati..... ciaodino
Inviato il: 8/2/2010 10:06
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  •  dino
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Re: Nucleare in Italia
#54
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...l'unico futuro che intravedo per il Nucleare è l'utilizzo per lo stoccaggio di rifiuti... si separano i rifiuti da quelli che producono radiazioni e si concimano i deserti.... ma per il fabbisogno energetico si potrà soddisfarlo con un sistema meno troglodita e più pulito della fissione nucleare... anche se di biomassa... non sò se sono io il genio o è la scienza ufficiale ad avere poca intelligenza..... ecco un esempio di moto relativo....

...dopo che vi ho spiegato anche come funziona l'atomica mi aspetto un applauso.... ciaodino
Inviato il: 8/2/2010 13:00
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  •  dino
      dino
Re: Nucleare in Italia
#55
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.... caro Rigel,

...capisco le tue difficoltà a procedere, contro la verità c'è poco da fantasticare.... c'è da riscrivere completamente il libro di fisica sulla base dei suoi principi fondamentali che si sviluppano con la metamorfosi dei gas.... aria, acqua, fuoco e materia... hanno un'origine comune sono le particelle di " gas cosmico" che si trasformano se compresse dalla violenta rotazione fino a diventare altamente infiammabili e diventare una stella... la materia non è altro che le scorie dei gas infiammati ed espulse dalla violenta esplosione.... i pianeti sono figli delle stelle perchè sono stati concepiti nell'esplosione ed in assenza di forze opposte girano intorno al punto di lancio nella distanza data dalla forza esplosiva e tale forza conserverà per sempre insieme all'assetto di moto che può variare solo se entra in collisione con altri corpi celesti... ciaodino
Inviato il: 9/2/2010 13:57
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  •  rigel
      rigel
Re: Nucleare in Italia
#56
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Dino più parli e più mi stupisco di quanto contorta sia la tua mente... ha dell'assurdo:

i cadaveri di hiroshima sono effettivamente bruciati ma bruciati veramente, non è l'esplosione nucleare ad averli carbonizzati bensì l'aria calda da essa generata, se li mettevi in un forno avresti ottenuto lo stesso effetto ma mica il forno di casa funziona ad energia nucleare... ne si può dire che se bruci il tacchino nel forno esso libera energia nucleare...
Inviato il: 11/2/2010 22:36
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  •  dino
      dino
Re: Nucleare in Italia
#57
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rigel ha scritto:
Dino più parli e più mi stupisco di quanto contorta sia la tua mente... ha dell'assurdo:

i cadaveri di hiroshima sono effettivamente bruciati ma bruciati veramente, non è l'esplosione nucleare ad averli carbonizzati bensì l'aria calda da essa generata, se li mettevi in un forno avresti ottenuto lo stesso effetto ma mica il forno di casa funziona ad energia nucleare... ne si può dire che se bruci il tacchino nel forno esso libera energia nucleare...



... se il tacchino bruciando espelle fumo nero l'ossigeno partecipa alla combustione.... ma se il tacchino lo infili in una ipotetica Luciastove più grande e potente e già rovente, allora non libererà Co2 nell'aria ed avremo biochar di tacchino... il biochar resta nella forma originaria riducendo il suo volume di un terzo.... anni fà ho visto una mostra fotografica su Hiroscima e Nagasaki e i cadaveri erano carbonizzati ma integri nella forma..... ho cercato in rete quelle foto e stranamente non ci sono.... ma da più parti ho letto della fobica persecuzione per tutto il materiale cine-fotografico che riguardava il dopo 'bomba atomica'.... hanno fatto credere che fosse troppo cruento documentare tale atrocità.... io invece ora credo che non volessero che si vedesse il biochar umano e si potesse comprendere che fosse una semplice pirolisi non di legna ma di uranio in cima alla scala dei valori nel grado di fusione della materia.....

...mio caro Rigel, tutto ciò non fà che consegnarmi stratosferiche certezze che la mia tesi è corretta.... tutto e tutti siamo BIOCHAR.... la materia sono le scorie che si producono nell'esplosione dei gas che fà nascere una stella.... i pianeti sono il biochar delle stelle... se l'ossigeno non interviene alla combustione il carbonio prende forma... la terra è per lo più carbonio come gli altri pianeti solidi.... se si è generata la vita lo dobbiamo in primo luogo al biochar.... certo, anche ad altre situazioni favorevoli ma senza biochar non poteva esserci la materia dove far crescere la vita.... credimi questa meraviglia della natura è il nostro paradiso terrestre e tutti dobbiamo salvaguardarlo dall'odio, le guerre e dalla distruzione del pianeta più incredibile e geniale finora mai partorito da madre natura.... purtroppo chi comanda sta perseguendo una strada opposta a questa, creando larghe scie di morte e distruzione producendo odio, fame e siccità tra i popoli.... forse non c'entra con la discussione ma basterebbe da sola la free-energy per dare un sorriso a tutti... ma la scienza ufficiale è manovrata ed ha dimenticato il suo vero sommo scopo e si è allontanata dai principi fondamentali che hanno trainato da sempre l'evoluzione.... ciaodino
Inviato il: 12/2/2010 15:35
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  •  rigel
      rigel
Re: Nucleare in Italia
#58
Dubito ormai di tutto
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dino ha scritto:
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rigel ha scritto:
Dino più parli e più mi stupisco di quanto contorta sia la tua mente... ha dell'assurdo:

i cadaveri di hiroshima sono effettivamente bruciati ma bruciati veramente, non è l'esplosione nucleare ad averli carbonizzati bensì l'aria calda da essa generata, se li mettevi in un forno avresti ottenuto lo stesso effetto ma mica il forno di casa funziona ad energia nucleare... ne si può dire che se bruci il tacchino nel forno esso libera energia nucleare...



... se il tacchino bruciando espelle fumo nero l'ossigeno partecipa alla combustione.... ma se il tacchino lo infili in una ipotetica Luciastove più grande e potente e già rovente, allora non libererà Co2 nell'aria ed avremo biochar di tacchino... il biochar resta nella forma originaria riducendo il suo volume di un terzo.... anni fà ho visto una mostra fotografica su Hiroscima e Nagasaki e i cadaveri erano carbonizzati ma integri nella forma..... ho cercato in rete quelle foto e stranamente non ci sono.... ma da più parti ho letto della fobica persecuzione per tutto il materiale cine-fotografico che riguardava il dopo 'bomba atomica'.... hanno fatto credere che fosse troppo cruento documentare tale atrocità.... io invece ora credo che non volessero che si vedesse il biochar umano e si potesse comprendere che fosse una semplice pirolisi non di legna ma di uranio in cima alla scala dei valori nel grado di fusione della materia.....

...mio caro Rigel, tutto ciò non fà che consegnarmi stratosferiche certezze che la mia tesi è corretta.... tutto e tutti siamo BIOCHAR.... la materia sono le scorie che si producono nell'esplosione dei gas che fà nascere una stella.... i pianeti sono il biochar delle stelle... se l'ossigeno non interviene alla combustione il carbonio prende forma... la terra è per lo più carbonio come gli altri pianeti solidi.... se si è generata la vita lo dobbiamo in primo luogo al biochar.... certo, anche ad altre situazioni favorevoli ma senza biochar non poteva esserci la materia dove far crescere la vita.... credimi questa meraviglia della natura è il nostro paradiso terrestre e tutti dobbiamo salvaguardarlo dall'odio, le guerre e dalla distruzione del pianeta più incredibile e geniale finora mai partorito da madre natura.... purtroppo chi comanda sta perseguendo una strada opposta a questa, creando larghe scie di morte e distruzione producendo odio, fame e siccità tra i popoli.... forse non c'entra con la discussione ma basterebbe da sola la free-energy per dare un sorriso a tutti... ma la scienza ufficiale è manovrata ed ha dimenticato il suo vero sommo scopo e si è allontanata dai principi fondamentali che hanno trainato da sempre l'evoluzione.... ciaodino





Dino sei un buffone
Inviato il: 12/2/2010 19:53
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  •  dino
      dino
Re: Nucleare in Italia
#59
Dubito ormai di tutto
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@ Rigel,
...non hai nient'altro da dire....!? eppure gli argomenti trattati sono molti.... prima quando parlavo delle stelle ti sganasciavi dalle risate... ora non ti rimane che offendermi come ultima spiaggia.... visto la mia frase che hai sottolineato se non mi credi prova a fare una ricerca e vediamo quante fotografie trovi su internet dell'apocalisse più spietata mai partorita dall'uomo..... i morti di Iroshima e Nagasaki sono stati qualche migliaia... ma non c'è più traccia delle foto fatte dai giapponesi nel 'day after'.... perciò prima di dare del buffone a me cerca di realizzare che razza di pagliaccio sei tu che professi la scienza come una stupida fede.... il mondo si aspetta molto da voi dotti ed acculturati.... ma ahimè siete soltanto una categoria devota al sistema incapaci di andare oltre i propri scialbi interessi.... ciaodino
Inviato il: 13/2/2010 12:46
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Nucleare in Italia
#60
Dubito ormai di tutto
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Scienza da scindere ovvero dividere! (sostituto tossico della conoscenza)
Senza lo scellerato matrimonio fra scienza e potere (che poi vogliono la stessa cosa: spadroneggiare) sarebbero possibili almeno 80.000 forme diverse di tecnologia non distruttiva!

Salve
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Manfred
Inviato il: 13/2/2010 13:33
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